EDA quaderni di architettura 3
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Direttore Olimpia Niglio Kyoto University, Japan Comitato scientifico Rubén Hernández Molina Universidad Nacional de Colombia, Colombia Taisuke Kuroda Kanto Gakuin University, Japan Alberto Parducci Università degli Studi di Perugia Pastor Alfonso Sanchez Cruz Universidad Autónoma “Benito Juárez” de Oaxaca, México Enzo Siviero Università Iuav di Venezia Karin Templin University of Cambridge, United Kington Federica Visconti Università degli Studi di Napoli “Federico II”
eDA quaderni di architettura La collana editoriale Esempi di Architettura nasce per divulgare pubblicazioni scientifiche edite dal mondo universitario e dai centri di ricerca, che focalizzino l’attenzione sulla lettura critica dei progetti. Si vuole così creare un luogo per un dibattito culturale su argomenti interdisciplinari con la finalità di approfondire tematiche attinenti a differenti ambiti di studio che vadano dalla storia al restauro, alla progettazione architettonica e strutturale, all’analisi tecnologica, al paesaggio e alla città. Le finalità scientifiche e culturali del progetto EDA trovano le ragioni nel pensiero di Werner Heisenberg Premio Nobel per la Fisica nel 1932. È probabilmente vero, in linea di massima, che nella storia del pensiero umano gli sviluppi più fruttuosi si verificano spesso nei punti d’interferenza tra diverse linee di pensiero. Queste linee possono avere le loro radici in parti assolutamente diverse della cultura umana, in diversi tempi ed in ambienti culturali diversi o di diverse tradizioni religiose; perciò, se esse veramente si incontrano, cioè, se vengono a trovarsi in rapporti sufficientemente stretti da dare origine ad un’effettiva interazione, si può allora sperare che possano seguire nuovi ed interessanti sviluppi. Quaderni di Architettura EdA–QA, Quaderni di Architettura nasce per incentivare il dialogo multidisciplinare e la partecipazione attiva tra professionisti e comunità nell’ambito delle decisioni che sono alla base della conservazione e valorizzazione del patrimonio architettonico e paesaggistico, nonché della realizzazione di nuove opere architettoniche e infrastrutturali che trasformano adeguatamente il territorio. È infatti fondamentale il coinvolgimento della comunità nelle decisioni programmatiche che riguardano le diverse azioni svolte sull’ambiente al fine di rendere consapevoli le generazioni presenti e future dell’importanza e del ruolo educativo che l’architettura e l’ingegneria svolgono all’interno dei singoli contesti socio–culturali. La collana EdA–QA, Quaderni di Architettura intende contribuire alla conoscenza e diffusione dei percorsi progettuali che professionisti (architetti ed ingegneri) e operatori del settore quotidianamente affrontano per costruire un futuro migliore del nostro habitat.
Federico Arieti Tornando all’opera Progetto di valorizzazione funzionale, energetica, socioculturale del Teatro Comunale di Bologna Prefazioni di Alessandro Cocchi Pietromaria Davoli Francesco Ernani Roberto Fazioli Mario Lolli Ghetti Marco Stanghellini Paolo Veggetti
Copyright © MMXIV ARACNE editrice S.r.l. www.aracneeditrice.it info@aracneeditrice.it via Raffaele Garofalo, 133/A–B 00173 Roma (06) 93781065 isbn 978–88–548–7565–4 I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento anche parziale, con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi. Non sono assolutamente consentite le fotocopie senza il permesso scritto dell’Editore. I edizione: ottobre 2014
L’arte rinnova i popoli e ne rivela la vita. Vano delle scene il diletto ove non miri a preparar l’avvenire. (epigrafe anonima, Teatro Massimo di Palermo, frontone)
Nel mio ruolo di Sovrintendente del Teatro Comu- nale di Bologna, sono lieto di presentare un proget- to di elevato spessore tecnico e sociale. Con ric- chezza e novità di contenuti, esso muove dalle gra- vi problematiche in cui attualmente versa il teatro lirico nel nostro Paese, affrontando, in modo speci- fico e approfondito, la riqualificazione e valorizza- zione ad ampio spettro del Teatro Comunale di Bo- logna, approdando a risposte e soluzioni di credi- bilissima efficacia. Alla Città e al suo Teatro faccio pertanto l’augurio di riuscire a portare avanti lo specifico progetto con possibilità di realizzare le soluzioni esposte in questo volume, riconoscendo- ne al suo autore il pieno merito. Francesco Ernani
Prefazioni 7 Prefazioni tore di questo volume, sempre attento a quanto po- teva accadere alle sue peculiarità acustiche, quasi autoeleggendomi a custode dell’operato del Bibie- ALESSANDRO COCCHI na, ed è con piacere che affermo ora che l’insegna- mento derivante da quello studio è rispettoso della Ingegnere Chimico. Professore Emerito della Facoltà di funzione del teatro e ad un tempo esempio mirabile Ingegneria dell’Università di Bologna (Dipartimento di di quanto si dovrebbe fare dovunque, ma soprattut- Ingegneria Energetica, Nucleare e del Controllo Ambien- to con la speranza di poter assistere alla messa in tale). Presidente della Commissione Acustica dell'U.N.I. opera dei risultati progettuali che da esso sono deri- Esperto e consulente di fama mondiale in materia di vati, pena lo scivolare inarrestabile di quella mac- acustica (con particolare riferimento all’acustica teatrale), china dei sogni verso un ineluttabile destino. è il massimo conoscitore della Sala del Teatro Comunale di Bologna. PIETROMARIA DAVOLI L’edificio TEATRO è molto particolare proprio perché chiamato a fornire una prestazione diversa Architetto. Professore Straordinario di Tecnologia dell’Ar- da quelle usualmente richieste a un tetto e un po’ di chitettura, Dipartimento di Architettura, Università di Fer- muri perimetrali che formano una caverna artificia- rara. Laurea in Architettura con “dignità di stampa” e le, luogo riparato ove l’uomo svolge poi le proprie PhD. È Direttore del Centro Ricerche Architettura > attività lavorative o trova riparo per il riposo e la Energia del Dipartimento di Architettura, ove si occupa di vita domestica. Esistono invero altre funzioni che tecnologie sostenibili, in particolare nella riqualificazione nel tempo l’uomo è andato man mano sviluppando energetico-ambientale del patrimonio storico. e perfezionando, in particolare a favore dell’istru- zione e dell’assistenza sanitaria, ma quella del tea- La progettualità della riqualificazione energetico- tro è unica perché, a differenza di tutti gli altri, ambientale come opportunità di tutela. quell’edificio è uno strumento musicale, capace di reagire alle sollecitazioni vibratorie prodotte dall’o- La ricerca progettuale in oggetto contribuisce a scillazione di oggetti di varia forma e dimensione. testimoniare come l’intervento di retrofit energeti- Alla cavità centrale, chiamata a svolgere questa co-ambientale sul patrimonio storico, anche nel funzione fin dal tempo dei romani, che per primi caso della presenza di un vincolo di tutela, non sia utilizzarono spazi chiusi per le loro rappresentazio- un atto di violenza o di scarsa sensibilità verso ni sacre e/o profane, se ne affiancano poi altre, de- l’Organismo Architettonico, ma al contrario debba finibili accessorie, che servono a far funzionare diventare un atto necessario di maggior tutela, per quella che nel complesso potremmo definire mac- garantire una duratura ed efficace conservazione china teatrale. del bene. Quando condotto con sensibilità e compe- La cavea del Teatro Comunale di Bologna ha resi- tenza, esso collabora infatti ad evitare la semplice stito alle critiche feroci che ne accompagnarono la logica del restauro finalizzato a restituire un conte- costruzione, con le sue pareti in muratura, il pavi- nitore “museo di sé stesso”, senza nuova vita, ma mento in legno su una cavità in pietra tra le poche introduce alla gestione sostenibile di una costruzio- sopravvissute alle rigide regole della sicurezza an- ne storica partendo innanzitutto da aspetti di con- tincendio, il soffitto in cannucciato e gesso che, con trollo energetico-ambientale, con ricadute imme- la sua bombatura perfetta, svolge la stessa funzione diatamente tangibili: della tavola superiore nel violino. - la re-immissione del bene storico nelle logiche di Purtroppo per vivere un teatro necessita di una con- utilità sociale contemporanea e spesso anche di tinuità di spettacoli che, tra le altre cose, richiede attrazione di investimenti privati per una sua più energia per la climatizzazione, e questo è un bene incisiva valorizzazione; da utilizzare con parsimonia, secondo i più moderni - la restituzione di un edificio che garantisca condi- dettami della scienza e della legge. zioni termo-igrometriche di elevato comfort per gli Nell’avvicinarsi al Teatro Comunale al fine di ren- occupanti e più idonee alla salvaguardia dell’edifi- derlo più funzionale sotto tutti gli aspetti, l’Archi- cio stesso (controllo della temperatura, della qualità tetto Arieti si è mosso con estrema cautela, quasi in dell’aria, dei tassi di umidità relativa in modo da punta di piedi, pur raggiungendo risultati di sicura prevenire la formazione di condense e fenomeni di efficacia, quindi contemperando le ragioni dell’a- deterioramento ad esse associati). custica con quelle delle moderne tecnologie teatrali Venendo allo studio qui presentato, al di là di una ma anche per il risparmio energetico: ho seguito fin prima impressione sulla sua connotazione decisa- dal principio con grande interesse l’operato dell’au- mente tecnico-specialistica (sia sul fronte dell’effi-
Indice 339 Indice Saluto ufficiale del Sovrintendente del Teatro Comunale di Bologna (Ernani) 005 Prefazioni (Cocchi, Davoli, Fazioli, Lolli-Ghetti, Stanghellini, Veggetti) 007 Breve nota introduttiva 016 I Da dove si comincia 019 1. un abstract a monte di tutto 021 2. il Teatro Comunale: servizio pubblico nella "Bologna degli orchestrali" 024 II Note storiche sul Teatro Comunale di Bologna 029 1. i Bibiena 031 2. il Teatro Comunale nasce e si sviluppa come servizio pubblico 036 3. la storia del Teatro Comunale 043 4. storia dei restauri del Teatro Comunale 056 III L'edificio del teatro, oggi 079 1. una panoramica 081 IV Un'indagine energetica sull'edificio odierno 105 1. elaborare un modello di calcolo, partendo dall'involucro del teatro 107 2. il panorama impiantistico del Comunale 123 3. fabbisogni in energia termica e primaria: di cosa si tratta? 129 4. accanto al modello, i consumi reali del teatro 131 V Il Progetto per il Teatro Comunale di Bologna 143 1. alcune scelte di campo: una prima ipotesi abbandonata 145 2. il Percorso Esterno e il Percorso Interno 159 3. musica ed architettura, il parallelo tra due espressività affini 168 4. un programma funzionale e uno schema distributivo articolati 182 5. rivedere potenziare l'apparato funzionale e scenotecnico 225 6. come funziona la nuova macchina scenica? 230 7. qualche concetto strutturale 241 VI Energia per il nuovo Teatro 257 1. un approccio razionale all'energia: perché? 259 2. God is in the details... 260 3. mappare e quantificare la "scatola Teatro" 273 4. il sistema cardiovascolare del Teatro: la VMC e i suoi escamotages 298 5. concetti impiantistici: vince l'acqua, risorsa di tradizione bolognese 311 6. due steps intermedi e l'esito di progetto: un confronto significativo 315 7. concludendo, zero energy …e non solo 319 VII …ma può anche darsi un'ipotesi di minima 321 1. migliorare la performance e ridurre i costi 323 2. sviluppi 327 Conclusioni e prospettive 331 Ringraziamenti 333 Bibliografia 336 Referenze 337 Indice 339
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