Digital SPECIALE NUOVA STAGIONE - WWW.ESPOARTE.NET - Speciale Nuova Stagione (settembre 2019)

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Registrazione del Tribunale di Savona                SPECIALE NUOVA STAGIONE
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n. 517 del 15 febbraio 2001

Uscita: Settembre 2019

Espoarte è un periodico di arte e cultura
contemporanea edito dall’Associazione
Culturale Arteam.                                    5
© Proprietà letteraria riservata. È vietata          TENUTA DELLO SCOMPIGLIO
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                                                     Il luogo in una dimensione “totale”
pubblicati senza l’autorizzazione scritta
della Direzione e dell’Editore.                      Intervista a CECILIA BERTONI di Francesca Di Giorgio
Corrispondenza, comunicati, cartelle
stampa, cataloghi e quanto utile alla
redazione per la pubblicazione di articoli
vanno inviati all’indirizzo di redazione. Le         10
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della rivista. Tutti i materiali inviati, compresi   Intervista a CARLO SALA di Francesca Di Giorgio
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                                                     SCEGLIERE UN NUOVO FUTURO: A PICK GALLERY
                                                     Intervista a VALENTINA BONOMONTE ed EMANUELA ROMANO
                                                     di Michele Bramante

Editore
Ass. Cult. Arteam
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Direttore Editoriale                                 AGENDA GRANDI MOSTRE
Livia Savorelli                                      AUTUNNO 2019
                                                     Una selezione delle grandi mostre della nuova stagione espositiva italiana
Publisher
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                                                     86
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Direttore Responsabile                               di MILENA BECCI
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                                                     Intervista a LORELLA GIUDICI di Matteo Galbiati
Art Director
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Redazione                                            92
via Traversa dei Ceramisti 8/b                       CHI SA DANZARE A PIEDI NUDI?
17012 Albissola Marina (SV)                          Un’intervista sul valore sociale dell’arte
Tel. +39 019 4500744
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                                                                           Courtesy: l’artista e Associazione Culturale Dello Scompiglio.
Contributors                                                               Ph. Guido Mencari
Milena Becci
Elena Borneto
Michele Bramante
Francesca Di Giorgio
Matteo Galbiati                                      WWW.ESPOARTE.NET
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                                          MILANO - Sede del Gruppo Unipol         BOLOGNA - Spazio Arte CUBO
11 giugno                                 Corso di Porta Romana, 19               Lun / mer / ven 9:30 – 20:00
27 settembre 2019                         Dal lunedì al venerdi 9:00 – 18:00      Mar / gio       9:30 – 23:30

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TENUTA DELLO SCOMPIGLIO
Il luogo in una dimensione “totale”
Intervista a CECILIA BERTONI di Francesca Di Giorgio

Varcato il cancello della Tenuta Dello Scompiglio, sulle colline di Vorno (Capan-
nori) nei dintorni di Lucca, l’incontro con la natura è talmente evidente che, ad un
primo sguardo, è difficile ricondurre questa porzione di territorio – duecento ettari di
cui cinquanta formano il nucleo principale – alle diverse azioni che lo attivano ogni
giorno. Perché alla Tenuta Dello Scompiglio l’arte si esprime nella sua dimensione
totale. Nel senso che gli spazi d’arte (espositivi, performativi, residenze…) e di lavoro
(l’azienda agricola produce vino ed olio ed è aperto anche un ristorante, La Cucina
Dello Scompiglio) dialogano costantemente tra di loro e, a loro volta, con il territorio
che li ospita in uno scambio osmotico e naturale.
Un luogo fatto di spazi intimi e condivisi, allo stesso tempo, alcuni possibili da sco-
prire solo passeggiando tra oliveti, vigneti e frutteti della Tenuta dove, nel tempo,
attraverso una programmazione culturale tematica, sono nate opere permanenti
che compongono un percorso di installazioni outdoor (Il Cimitero della Memoria), e
spunti di riflessione attraverso temi forti: identità, memoria, corpo, morte… Linee gui-
                                                                                                               Levi van Veluw, Sanctum, 2019.
da riprese dai bandi recepiti da artisti e performer molto diversi tra loro. Dal punto di
                                                                                            Courtesy: l’artista e Associazione Culturale Dello
vista dell’arte visiva e performativa si può fare ancora esperienza all’interno dello SPE                       Scompiglio. Ph. Guido Mencari

                                                                                                                                            5
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(Spazio Performatico ed Espositivo) di progetti temporanei della programmazione
2018/2019 di Della morte e del morire: Sanctum di Levi van Veluw, a cura di Angel
Moya Garcia e Riderless Horse di Avelino Sala fino al 22 settembre, Camera #5, di
Cecilia Bertoni visibile fino al 22 dicembre.
Abbiamo parlato proprio con Cecilia Bertoni, teatrante, regista e performer, ideatrice
del Progetto Dello Scompiglio e fondatrice insieme a Michela Giovanelli e Maria Lu-
cia Carones dell’Associazione Culturale dello Scompiglio, alla guida della Tenuta
portandone avanti intenti e filosofia all’insegna di cultura e sviluppo sostenibile:

Partiamo dal luogo. Come e quando è avvenuto l’incontro con Vorno? Quali erano
i suoi legami con questo territorio prima di fondare la Tenuta?
Non ho legami precedenti con questo territorio. L’incontro con il luogo è avvenuto
nell’estate del 2002. Ero alla ricerca di un luogo che mi accogliesse in Italia, dopo
trent’anni di assenza, e dove potessi continuare le mie attività teatrali performati-
ve. Passando per il cancello i grandi alberi del parco, il canticchiare degli uccelli e
dell’acqua mi hanno convinto che si trattava del luogo che stavo cercando.

Qual è stato il primo nucleo che ha dato vita allo “Scompiglio”?
Il Progetto Dello Scompiglio è nato con la scoperta del luogo, ovvero di quello che
esisteva sotto uno strato di rovi, apparentemente inestricabile, e case diroccate.
Lentamente il risveglio del paesaggio, la lettura di questo paesaggio, la scoperta
della sua storia, l’incontro con la mia storia personale e la creazione di un futuro
hanno cominciato a plasmare il Progetto Dello Scompiglio. E ovviamente nulla può
succedere senza la confluenza di altre persone.

Dal 2012, con la nascita dello SPE (Spazio Performatico ed Espositivo), si è resa
sempre più chiara la direzione del progetto portato avanti dall’Associazione Cul-
                                                                                                          Cecilia Bertoni, Camera #5, 2019.
turale Dello Scompiglio… Può raccontarci su quali principi è nata questa struttura        Courtesy: l’artista e Associazione Culturale Dello
e come si è trasformato il modo di vivere la Tenuta prima e dopo la costituzione                              Scompiglio. Ph. Guido Mencari

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                                                     di questo spazio?
                                                     Lo SPE è stato inaugurato nel 2012, ma la progettazione, il restauro dell’edificio e la
                                                     costruzione degli spazi sotterranei sono cominciati molti anni prima.
                                                     La parte visibile dall’esterno è un vecchio casolare restaurato. La Tenuta è sotto la
                                                     protezione delle Belle Arti e quindi non è stato possibile modificare drasticamente gli
                                                     spazi interni e la facciata esterna. La parte sotterranea è nata dalla necessità di avere
                                                     più spazio disponibile. Dal punto di vista più concettuale, lo spazio sotterraneo si
                                                     ricollega alla mia lettura del luogo e al fatto che tutta l’attività artistica sia cominciata
                                                     negli spazi esterni. In questi è necessario dialogare costantemente con gli elemen-
                                                     ti, con diversi imprevisti, e con le luci e le ombre sempre in movimento. La luce in
                                                     questa zona è particolarmente intensa. Come contrasto volevo creare un luogo dove
                                                     l’artista non avesse nessun elemento o luce naturale con cui confrontarsi. Dapprima
                                                     pensavo di creare un cosiddetto luogo neutro. Oggi mi chiedo se alla fine esista un
                                                     luogo neutro…

                                                     La dimensione corale di tutto ciò che accade allo Scompiglio a livello artisti-
                                                     co-culturale ed enogastronomico porta spesso ad uno scambio continuo tra spa-
                                                     zi interni ed esterni… Quali sono i “segni” più evidenti di questo scambio? In che
                                                     modo questo rapporto, a partire dalla sua ricerca artistica, si interseca con la pra-
                                                     tica gli artisti che arrivano dall’esterno?
                                                     Dipende da cosa s’intende con livello artistico-culturale. Per me il paesaggio, il suo
                                                     recupero e sviluppo, sono parte imprescindibile di questo livello. Così come il vino
                                                     e tutto il lavoro agricolo. L’elemento paesaggistico concepito come un tutto è sicu-
                                                     ramente un segno forte e che si percepisce già da lontano quando s’intravede la
                                                     Tenuta.
                                                     Per gli artisti che vengono dall’esterno, l’esperienza varia in relazione a quello che
Avelino Sala, Riderless Horse, 2019,                 loro stessi cercano e alla loro capacità di ascolto. Alcuni sfruttano semplicemente la
performance e videoinstallazione.
Courtesy: l’artista e Associazione Culturale Dello   possibilità di poter lavorare e preparare il proprio prodotto. Altri entrano più in dialogo
Scompiglio                                           con il luogo, con la possibilità dell’introspezione e soprattutto con la libertà senza

                                                                                                                                                7
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interferenze che è data al creare. Ci sono ovviamente limiti di budget e l’artista pre-
senta un’idea iniziale, ma durante il processo non esistono intrusioni. Una specie di
magnifica solitudine in una dimensione non abituale.

Dal 13 al 15 settembre è andata in scena On the corner, una produzione della
Compagnia Dello Scompiglio… Ci parla nello specifico di quest’ultimo progetto?
On the corner è una performance site-specific: un grande terrazzamento alberato
e due metati restaurati sono lo scenario dei 3 atti che la compongono e diventano
essi stessi ispirazione e supporto alla drammaturgia.
L’atto alla Casa del Bambù racconta del periodo prima della morte, in cui il morente
vive spesso in due mondi paralleli. Nell’uno lotta per la sopravvivenza concreta,
nell’altro comincia a entrare in un’esperienza più e più immateriale e fluida. Si abitua
a una vita incorporea, senza spazio e senza tempo oppure, se non crede in un aldilà,
si abitua semplicemente al nulla. Più e più vive in un mondo inaccessibile agli altri e
per questo la solitudine viene vissuta nella sua espressione più totale.
L’atto alla Casa del Pastore diventa metafora della casa intesa come il corpo che
abitiamo. Il corpo a volte è accogliente, si muove, ci porta nel mondo, comunica,
ma può anche diventare inospitale. Il dolore fisico c’imprigiona, ci isola in uno spa-
zio sempre più limitato, pericolante e solitario dal quale vorremmo evadere. Per
sempre.
Fra le due case, all’ombra degli alberi, mentre lo spettatore si rifocilla, è invitato a par-
tecipare a un gioco. E come in tutti i giochi vige l’arbitrarietà di chi vince e di chi perde.                                  Gian Maria Tosatti,
                                                                                                    Le considerazioni sugli intenti della mia prima
Il linguaggio della danza, del teatro fisico, del video, della natura stessa creano una
                                                                                                 comunione restano lettera morta – spazio #03 (the
performance con un forte elemento installativo.                                                       dreamers), 2010, (Il Cimitero Della Memoria).
                                                                                                          Courtesy: Associazione Culturale Dello
                                                                                                                Scompiglio. Ph. Daniela Pellegrini
Possiamo entrare, invece, nelle sue “Camere” e parlare della necessità di creare
degli spazi “privati” (penso a Camera #3 opera permanente in un metato della                                                Nella pagina a fianco:
                                                                                                       Camera #3, installazione di Cecilia Bertoni
Tenuta) all’interno di uno spazio così aperto come quello Dello Scompiglio?                               e Claire Guerrier con Carl G. Beukman.
Sicuramente esiste un elemento soggettivo: l’amore per gli spazi intimi e per i mo-                                            Ph. Guido Mencari

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menti di solitudine. Il Progetto Dello Scompiglio è sicuramente “multi-sfaccettato”,        TENUTA DELLO SCOMPIGLIO
comprende e mischia molti ambiti, ma ha nel suo insieme un carattere abbastanza             via di Vorno 67 Vorno, Capannori (LU)
“intimista”.
La natura stessa ha una fragilità che necessita di essere protetta. Non ha una              Info: Associazione Culturale Dello
grande capienza. Quando si arriva allo Scompiglio si vedono le colline alberate,            Scompiglio
le costruzioni, ma al suo interno, camminando e vagando, si scoprono molti luoghi           +39 0583 971475
inaspettati e nascosti, come piccole stanze. Il parco secolare è diviso in stanze at-       info.ac@delloscompiglio.org
traverso siepi e la vegetazione. Lo stesso SPE presenta l’elemento della sorpresa:          www.delloscompiglio.org
dall’esterno non si percepisce l’esistenza dello spazio sotterraneo. Come in ogni
casa, ci sono zone aperte e zone più intime, di raccoglimento.                              In corso:

Può darci qualche anticipazione sulla programmazione futura e sui nuovi obiet-              Cecilia Bertoni. Camera #5
tivi della Tenuta per la prossima stagione?                                                 suono Carl G. Beukman
A parte le residenze finali e i debutti entro dicembre delle performance di France-         tecnica e allestimento Paolo Morelli,
sco Lauretta, Opera retablO, Cristina Planas Leitao, Stefano Questorio / ALDES; del         Alice Mollica, Chiara Nardi
documentario di Miriam Gili; dei concerti di NOGO Ensemble, Auser Musici / Petra            con Daniele Ghilardi
Magoni; della installazione di Effetto Larsen; della stagione di teatro ragazzi e dei       SPE – Spazio Performatico ed
progetti di Dante Antonelli e Alessio Trevisani / Freies Tanz Ensemble, che saranno         Espositivo
proposti invece nel 2020 – tutti parte del Progetto Della morte e del morire – non          Fino al 22 dicembre 2019
abbiamo ancora pianificato nulla, in vista di un periodo di valutazione e di “introspe-
zione” per poter elaborare come continuare il percorso. So che il sistema richiede          Per consultare il programma
che si vada sempre avanti senza fermarsi. Ma i rischi di proseguire inserendo il pilo-      dei progetti futuri: http://www.
ta automatico e dimenticando cosa mai si stia cercando, sono molto grandi.                  delloscompiglio.org/it/cultura/della-
                                                                                            morte-e-del-morire/2019.html
Chiudo con una domanda di carattere pratico. Come si finanzia un progetto così
articolato come il vostro?
Il Progetto Dello Scompiglio è finanziato privatamente, con tutte le difficoltà esi-
stenti e persistenti, con tutti i preconcetti che in Italia ancora determinano le politi-
che dell’arte e della cultura verso i privati.

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Digital SPECIALE NUOVA STAGIONE - WWW.ESPOARTE.NET - Speciale Nuova Stagione (settembre 2019)
SPECIALE NUOVA STAGIONE 2019

                                                      PHOTO OPEN UP
                                               ni n
                                         eva
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C a rl o S a l a . P

                                                      A Padova, un mese di fotografia
                                                      Intervista a CARLO SALA di Francesca Di Giorgio

                A Padova apre un nuovo Festival di              raccontato le tensioni sociali a politiche
                fotografia. La prima edizione di Photo          degli anni Sessanta e Settanta in Italia.
                Open Up, a cura di Carlo Sala e prodotta        Nel suo complesso il Festival presenta
                dal Comune di Padova, Fragile Lab e             una decina di esposizioni con oltre
                Arcadia Arte – con oltre quattrocento           quattrocento opere che, dalla prima
                opere in una decina di esposizioni –            metà dell’Ottocento a oggi, affrontano
                dalla prima metà dell’Ottocento fino            il tema Dialoghi e conflitti, dove questi
                alle ricerche più recenti – tocca i centri      si manifestano a livello globale tra i
                nevralgici della cultura cittadina e a          popoli, ma anche nei luoghi del nostro
                questi unisce un Fuori Festival con una         quotidiano tra processi di inclusione o
                ventina di esposizioni che includono            di esclusione, nella capacità di essere
                                                                                                             Alessandro Sambini, Spelling Book, Learning
                tutti i quartieri della città, comprese le      comunità o di asserragliarci dietro               from Caltech-256, Idea of Pyramid, 2018,
                periferie. Come e quando nasce l’dea            l’individualismo.                                c-print. Courtesy: MLZ Art Dep, Trieste /
                                                                                                                           Galleria Michela Rizzo, Venezia
                di un Festival di fotografia a Padova e
                come si inserisce nel contesto nazionale        Tra i progetti clou del Festival                                      Nella pagina a fianco:
                                                                                                             Francesca Woodman, Yet another leaden sky,
                dei progetti dedicati ai linguaggi              c’è grande attesa per Argo, una                 1977, stampa alla gelatina ai sali d’argento.
                dell’immagine contemporanea ce lo               ricognizione sulla fotografia italiana         Courtesy the estate of Francesca Woodman
                facciamo raccontare da Carlo Sala a
                pochi giorni dall’opening del Festival
                Internazionale dal tema “Dialoghi e
                Conflitti”:

                Partiamo da un dato oggettivo. Chi
                sono i maggiori attori e sostenitori del
                progetto?
                L’idea è nata oltre un anno fa in seno
                all’Assessorato alla Cultura del Comune
                di Padova che ha creato un tavolo di
                riflessione sui temi delle fotografia
                contemporanea alla luce del grande
                interesse che questo linguaggio ha
                sempre suscitato in città. La prima
                edizione di Photo Open Up è prodotta
                dal Comune di Padova, Fragile Lab
                e Arcadia Arte grazie al contributo
                della Fondazione Cassa di Risparmio
                di Padova e Rovigo. Tra le tante realtà
                partner, voglio citarne una che da
                subito ha sposato il festival: il Museo di
                Fotografia Contemporanea di Milano-
                Cinisello Balsamo che ha collaborato
                per le mostre Cattedrali industriali
                (dedicata a Gabriele Basilico e Paolo
                Mussat Sartor) al Palazzo del Monte di
                Pietà e Un paese di dialoghi e conflitti
                alla Galleria Cavour incentrata sugli
                autori dell’Agenzia Grazia Neri che hanno

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emergente. Puoi sintetizzarci il taglio
che hai deciso di dare al progetto e
come si inserisce all’interno degli spazi
della Cattedrale Ex Macello?
Argo è una ricognizione sulla
generazione di autori italiani nati
dagli anni Ottanta (tra cui Alessandro
Calabrese, Paolo Ciregia, Discipula,
Irene Fenara, Simone Monsi, Alessandro
Sambini e The Cool Couple) che hanno
abbandonato i generi tradizionali
della fotografia italiana per attuare
una serie di ricerche sperimentali e
ibride: dalla postfotografia a quella
“espansa” in relazione con lo spazio,
dalla metafotografia a coloro che
hanno voluto rinnovare la visione
documentaria e paesaggistica. Le loro
pratiche artistiche sono profondamente
condizionate dall’odierna società
dell’Ipervisione, un contesto globale che
produce una quantità pressoché infinita
di immagini immateriali e omologate
che scandiscono le nostre esistenze
attraverso la rete. Uno degli aspetti che
caratterizza le ricerche di questi autori
è la volontà di incentivare uno sguardo
maggiormente attento e critico sul
presente, trattando tematiche di grande
attualità come l’identità, la creazione
collettiva, l’impatto della tecnologia e        di Joel-Peter Witkin o le fattezze queer         dei Festival di fotografia. In questo
dell’immagine nella vita quotidiana, la         che emergono negli scatti di Lisetta             senso come vi siete confrontati o
funzione politica della fotografia e la         Carmi e Nan Goldin. Per poi proseguire           vi confronterete con il resto delle
rilettura della memoria.                        con le storie di coloro che hanno deciso         proposte?
                                                volontariamente di muoversi al di fuori          Più che guardare a singole
In altri momenti espositivi si sondano          delle convenzioni sociali: artisti, attivisti,   manifestazioni, Photo Open Up vuole
due filoni molto importanti per la              freaks emergono negli scatti di Wegee,           creare un dialogo ideale con tutti questi
fotografia: il collezionismo e l’archivio…      Edward Weston e Diane Arbus.                     soggetti (Festival, musei e centri di
L’inizio ideale del festival è al Museo         La mostra Un paese di dialoghi e conflitti       riflessioni teorica) che portano avanti
degli Eremitani con la mostra Io, l’altro (e    espone per la prima volta un’ampia               una serie di interrogativi sul ruolo sociale
l’altrove), un percorso fotografico con oltre   selezione dello straordinario patrimonio         e politico dell’immagine nella nostra
ottanta pezzi (dalla prestigiosa collezione     fotografico della Grazia Neri, una delle         società. Per questo i lavori esposti nelle
di Mario Trevisan) che si snoda dalla           più prestigiose agenzie fotografiche             mostre vogliono creano un percorso
seconda metà dell’Ottocento fino ai nostri      europee del Novecento. Il percorso               per cogliere il senso profondo delle
giorni per raccontare la società attraverso     espositivo si snoda attorno al tema del          immagini e dei processi con cui vengono
la figura del “diverso”, dell’escluso e le      dissenso, della manifestazione e del             concepite e fruite, perché, come
vicende di coloro che non si sono arresi        singolo che si solleva per cambiare la           ricordava il grande studioso John Berger
al conformismo. Ecco, scorrere i vari           società raccontando le contestazioni del         «ogni immagine incorpora un modo di
volti della società, dai ritratti borghesi      68′ e gli anni di piombo; emerge anche il        vedere» che per sua stessa natura non
dello scrittore e fotografo Lewis Carroll       ritratto di una nazione sospesa tra lavoro       può essere neutrale, tanto meno alla
alla gente comune raccontata da Mario           e nuove forme di svago, dove stanno              luce della prematura caduta del mito
Giacomelli e Henri Cartier-Bresson alle         mutando profondamente i costumi e gli            fondativo che vedeva nella fotografia
culture “altre” immortalate negli scatti        stili di vita attraverso gli scatti di alcuni    uno specchio oggettivo del reale.
di Irving Penn e Sebastião Salgado.             dei più importanti fotoreporter nazionali
Anche il tema della bellezza è percorso         di quegli anni come Carla Cerati, Tano           Che tipo di rapporto e “tradizione” ha
attraverso una serie di dicotomie: quella       D’Amico e Uliano Lucas.                          la città di Padova con il linguaggio
ideale proposta da fotografi come                                                                fotografico?
Robert Mapplethorpe, Helmut Newton e            Con questa prima edizione avete                  Parlare di fotografia a Padova porta il
David LaChapelle è messa in contrasto           tenuto a sottolineare che Photo                  pensiero agli albori del mezzo quando
con i corpi tormentati delle immagini           Open Up entra nel circuito nazionale             la città ha dato i natali a Giacomo

                                                                                                                                           11
SPECIALE NUOVA STAGIONE 2019

Caneva, uno dei maggiori autori               guida del percorso tra le sedi?             sulla fotografia analogica alle riflessione
dell’Ottocento italiano e protagonista        L’idea era di creare un Festival che        sull’immagine immateriale.
del Circolo Fotografico del Caffè Greco       attraversasse i centri nevralgici della
di Roma. Oggi il legame della città con       cultura cittadina: dal Museo agli           Qualche anticipazione sugli eventi a
la fotografia si esprime attraverso una       Eremitani (famoso nel mondo per la          latere delle mostre? Incontri con autori
costellazione variegata di realtà tra cui     Cappella degli Scrovegni) a Palazzo         ecc…
circoli, associazioni, scuole e gallerie.     Zuckermann, da Galleria Cavour a            Il week-end inaugurale del 21 e 22
Ad esempio tra i partner del festival vi      Palazzo Moroni, dal Monte di Pietà a        settembre è ricco di eventi, te ne cito
è la secolare istituzione cittadina della     Palazzo Angeli, dal Museo Antoniano         qualcuno. Nella mattinata di sabato
Veneranda Arca di S. Antonio che ha           fino all’Ex Macello; a questi si unisce     il noto collezionista Mario Trevisan
promosso la mostra Padova Sacra.              il programma del Fuori Festival con         accompagnerà alla scoperta della sua
Arte architettura, religiosità e devozione    una ventina di esposizione lungo tutti      collezione al Museo degli Eremitani e
popolare nell’immagine fotografica, 1850-     i quartieri della città, comprese le        sempre lungo la mattinata ci saranno le
1931 al Museo Antoniano. L’esposizione        periferie.                                  letture portfolio realizzate dai colleghi
ripercorre il tema della devozione in città   Le varie esposizioni, unificate dal tema    curatori Matteo Balduzzi e Daniele De
(da metà Ottocento al 1931) attraverso        Dialoghi e Conflitti, costituiscono un      Luigi. Nel pomeriggio a Galleria Cavour
il lavoro di importanti autori del tempo      unico organismo fatto di immagini che si    vi sarà un talk che vedrà, tra gli altri,
come Domenico Bresolin, Carlo Naya,           mettono in relazione tra loro per portare   la storica della fotografia Giovanna
Carlo Ponti e i fratelli Alinari.             il fruitore a compiere un percorso dello    Calvenzi e l’artista Paolo Mussat Sartor
                                              sguardo dalla fotografia dell’Ottocento     in occasione dell’apertura della mostra
Che tipo di scelte sono state fatte per       fino alla ricerche sperimentali del         Cattedrali Industriali. La domenica
gli spazi espositivi? Esiste una sorta di     contemporaneo, dall’indagine d’archivio     mattina l’autore giapponese Kensuke
                                                                                          Koike guiderà il pubblico a Palazzo
                                                                                          Zuckermann alla scoperta della sua
                                                                                          mostra sospesa tra fotografia vintage e
                                                                                          immaginazione e il pomeriggio ci sarà
                                                                                          un talk con Grazia Neri, leggendaria
                                                                                          fondatrice dell’omonima agenzia
                                                                                          fotografica.
                                                                                          A questo si aggiunge il programma
                                                                                          del Fuori Festival che per un mese
                                                                                          proporrà decine di mostre e incontri
                                                                                          con l’autore, rassegne di cinema, una
                                                                                          festa della fotografia, il contest Wiki
                                                                                          Loves Monuments e perfino un contest di
                                                                                          racconti ispirato al tema del festival.

                                                                                          Photo Open Up – Festival
                                                                                          Internazionale di Fotografia
                                                                                          a cura di Carlo Sala
                                                                                          21 settembre – 27 ottobre 2019
                                                                                          Padova, sedi varie
                                                                                          Info: www.photopenup.com

                                                                                          Sandy Skoglund, Body Limits, 1992,
                                                                                          stampa a colori su carta cibachrome applicata su
                                                                                          alluminio. Courtesy: Paci contemporaney gallery
                                                                                          (Brescia – Porto Cervo IT)

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SPAZIO TESTONI’s HISTORY
    # 1 – HUMAN PLACES – Luoghi Umani

               Fabio Giampietro, Due Torri, 2015, olio su tela, cm 110x115

                   Filippo Centenari
           Ulrich Egger Andrea Francolino
           Fabio Giampietro James Kalinda
                       Alan Maglio

Bologna Via D’Azeglio 50                           SEPT 14 – OCT 12 / 2019
                            www.spaziotestoni.it
SPECIALE NUOVA STAGIONE 2019

Scegliere un nuovo futuro:
A PICK GALLERY
Intervista a VALENTINA BONOMONTE ed EMANUELA ROMANO di Michele Bramante

La mostra dell’artista tedesco Michael                  vita nel 2012. A Pick Gallery è dunque      Siamo partite da una collaborazione
Conrads sigla la partenza della                         un ampliamento del progetto madre,          con un importante gallerista italiano
nuova Galleria torinese di Valentina                    che non cessa di esistere, ma prosegue      concentrandoci sulla pittura, che
Bonomonte e Emanuela Romano. A                          parallelamente la sua attività in modo      amiamo molto. Ci siamo poi aperte
Pick Gallery apre lo scorso giugno                      complementare, con una spartizione          a media differenti dando sempre più
in San Salvario, quartiere più noto                     di campo basata sulla nazionalità degli     spazio ad artisti presenti sulla scena
per le serate della movida che per                      artisti, stranieri per la nuova realtà e    torinese e, nel contempo, alle proposte
le sue attività culturali, che pure non                 italiani per Opere Scelte.                  internazionali.
mancano, così come si deve segnalare                                                                Le fiere sono arrivate in un secondo
la presenza di piccoli spazi artistici                  Siete partite sette anni fa. Cosa vi        momento, perché inizialmente volevamo
autogestiti e qualche precedente                        sembra maggiormente cambiato da             concentrarci sulla programmazione in
anche in materia di gallerie ufficiali. Ma              allora?                                     galleria consolidandone l’identità.
la sua apparizione non è improvvisa                     Sicuramente i cambiamenti sono stati        Un altro cambiamento riguarda la
nel panorama delle imprese artistiche,                  tanti. Nel nostro percorso abbiamo          comunicazione. All’inizio spedivamo con
perché le due galleriste vi trasfondono                 affrontato tante sfide; giorno per giorno   posta ordinaria un numero consistente
l’esperienza maturata con la loro prima                 abbiamo reinventato la galleria e i         di inviti. Gli inviti si sono trasformati in
creatura, Opere Scelte, a cui danno                     feedback sono stati positivi.               pamphlet con maggiori informazioni

Michael Conrads, Preview | Review, exhibition view, 2019. Ph. Francesca Cirilli

14
ESPOARTE DIGITAL

sugli artisti. Successivamente, siamo                                                                 meno limiti sulle dimensioni delle opere,
arrivate alla progettazione di booklet                                                                di pensare a eventi e performance e di
con immagini e testo sulla mostra, e                                                                  collaborare con altre Gallerie. Durante
ora stiamo per cominciare a produrre                                                                  Artissima, ad esempio, proporremo
cataloghi di approfondimento.                                                                         due mostre differenti: la personale
Senza dubbio, però, il più grande                                                                     del berlinese Jan Muche, artista con il
cambiamento del 2019 riguarda la nuova                                                                quale lavoriamo da molto tempo, e la
sede, associata al rebranding della                                                                   personale dell’artista sudafricana Bianca
galleria. Opere Scelte, infatti, ha dato                                                              Bondi, che accoglieremo tramite la
vita al nostro nuovo progetto, A Pick                                                                 collaborazione con la Galleria spagnola
Gallery, che è l’evoluzione della realtà                                                              JosédelaFuente.
precedente. Una cosa non è cambiata:
l’entusiasmo per questo lavoro che                                                                    Quale deve essere, secondo voi, il ruolo
ci appassiona ogni giorno di più, pur                                                                 di una Galleria oggi?
considerando tutte le difficoltà del caso!                                                            Oggi una Galleria è un luogo dove
                                                                                                      succedono molte cose. Non si
Certamente avete dato continuità tra i                                                                programmano solo mostre con lo
due progetti. Lo dimostra la personale                                                                scopo di commercializzare le proposte
dell’artista Michael Conrads con il quale                                                             artistiche, ma si lavora con l’arte in
collaborate da anni. Quali sono, invece,                                                              maniera trasversale.
gli elementi di discontinuità, se ci sono?              Da sinistra: Valentina Bonomonte, Michael     La nostra idea di Galleria è un luogo, non
In realtà si tratta di una sorta di                     Conrads e Emanuela Romano durante l’opening   solo fisico, dove attivare connessioni,
                                                        di Preview | Review. Ph. Francesca Cirilli
sdoppiamento. L’idea è di promuovere                                                                  scoprire nuove realtà, discutere,
gli artisti italiani con Opere Scelte, che                                                            appassionarsi e divertirsi.
quindi continuerà ad esistere, mentre A                                                               Artisti, galleristi e collezionisti tramite la
Pick Gallery seguirà gli artisti stranieri.             Il nuovo spazio, molto più grande del         Galleria possono diventare una “squadra”
Continueremo a lavorare con molti degli                 precedente e con una conformazione            ed essere partecipanti attivi del sistema
autori che già conosci, e ci saranno delle              diversa, ci dà la possibilità di lavorare     dell’arte grazie a una delle pratiche più
new entry.                                              con installazioni più complesse e con         belle: la condivisione.

Michael Conrads, Preview | Review, exhibition view, 2019. Ph. Francesca Cirilli

                                                                                                                                                 15
SPECIALE NUOVA STAGIONE 2019

Quali strategie vi hanno premiato di           Senza dubbio le opere devono colpirci         collaborazioni con nuovi artisti e
più?                                           al primo impatto, e poi approfondiamo la      gallerie internazionali, partecipare a
Probabilmente è l’attitudine che ci            ricerca, che dev’essere coerente e seria.     fiere importanti, essere presenti su
ha sempre accompagnate, ovvero                 Dal nostro punto di vista, quello che         portali riconosciuti e dedicati al settore
procedere a piccoli passi ma con               rende interessante un’opera d’arte            dell’arte contemporanea, come ad
ambizione.                                     contemporanea è la sua capacità di            esempio Artsy, e in generale rafforzare la
Abbiamo sempre ponderato con                   mostrare elementi innovativi in dialogo       comunicazione.
attenzione ogni decisione, scegliendo, a       con il passato, e che, quindi, sappiano
volte, di rimandare alcune iniziative che      esprimersi con linguaggi ambivalenti in       A Pick Gallery
consideravamo premature. Abbiamo               relazione con il tempo.                       via Bernardino Galliari 15/C, Torino
partecipato a fiere all’estero (Stati Uniti,   Come tutti, guardiamo anche biografia         Info: https://apickgallery.com
Spagna, Austria), avviato collaborazioni       e curriculum degli artisti, ma alla fine ad
significative dentro e fuori l’Italia e        essere determinante è spesso il feeling       Mostra in corso:
vogliamo gradualmente aumentare la             personale. Scegliere di rappresentare         Michael Conrads. PREVIEW | REVIEW
nostra presenza a livello internazionale.      un artista vuol dire attivare un rapporto     6 giugno – 19 ottobre 2019
Non è stato semplice inserirsi nel             profondo, onesto e collaborativo che
mercato dell’arte, ma pensiamo di              possa portare dinamiche di successo e
aver acquisito sempre più credibilità          di crescita reciproca.
mostrandoci tenaci e perseveranti.
                                               Come sta crescendo la vostra presenza
Da cosa vi fate conquistare quando             all’estero, tra fiere o collaborazioni?       Michael Conrads, Preview | Review,
scegliete di rappresentare un artista?         Con A Pick Gallery vogliamo avviare           exhibition view, 2019. Ph. Francesca Cirilli

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SPAZIO TESTONI’s HISTORY
    # 2 – WOMEN IN ART – Donne in Arte

            Lea Golda Holterman, Diu, 2015, stampa fotografica su carta, cm 50x50

Maria Rebecca Ballestra Dellaclà Lea Golda Holterman
      Caroline Le Méhauté Donatella Lombardo
                   Melissa Provezza
           Elisa Saggiomo Caterina Sbrana

Bologna Via D’Azeglio 50                              OCT 19 – NOV 25 / 2019
                              www.spaziotestoni.it
ESPOARTE DIGITAL

        Agenda
GRANDI MOSTRE
  Autunno 2019
      Una selezione delle grandi mostre
della nuova stagione espositiva italiana
                        selezione a cura di ELENA BORNETO

                                                         19
SPECIALE NUOVA STAGIONE 2019

/ ASTI /                                                                                  Claude Monet, Barche sulla spiaggia di Etretat, 1883
                                                                                         olio su tela, cm 65x81, Fondation Bemberg, Toulouse

     MONET E GLI IMPRESSIONISTI
     IN NORMANDIA
Fondazione Asti Musei, Fondazione          primi decenni dell’Ottocento, le tappe          hanno conferito alla Normandia, accanto
Cassa di Risparmio di Asti, la Regione     salienti della pittura di impressione,          alla Provenza ed all’Ile-de-France,
Piemonte, il Comune di Asti e Arthemisia   evolutasi poi in post-impressionismo            l’immagine emblematica della felicità
– in collaborazione con Ponte -            e nei principali movimenti delle                del dipingere.
Organisation für kulturelles management    avanguardie artistiche del Novecento
GMBH e con la partecipazione del           che utilizzano il colore come strumento         MONET E GLI IMPRESSIONISTI
Gruppo Cassa di Risparmio di Asti –        principale di espressione.                      IN NORMANDIA. Capolavori dalla
presentano ad Asti, a Palazzo Mazzetti,    Da Claude Monet a Eugène Boudin,                Collezione Peindre en Normandie
la mostra Monet e gli impressionisti in    da Théodore Géricault a Jean-Baptiste           a cura di Alain Tapiè
Normandia. Capolavori dalla Collezione     Corot, da Charles Daubigny a Jacques            13 settembre 2019 - 16 febbraio 2020
Peindre en Normandie, un eccezionale       Villon, da Auguste Renoir a Pierre              Palazzo Mazzetti
corpus di 75 opere che racconta il         Bonnard: un percorso che racconta gli           Corso Vittorio Alfieri 357, Asti
movimento impressionista in Normandia.     scambi, i confronti e le collaborazioni tra     Info: www.fondazioneastimusei.it
L’esposizione ripercorre, a partire dai    grandi artisti che, per più di un secolo,       www.astimonet.it

20
ESPOARTE DIGITAL

Fernando Botero, Woman with lipstick, 2002
matita colorata su carta, cm 40x30.
Collezione privata dell’artista

/ BOLOGNA /

     BOTERO
Le sale affrescate di Palazzo Pallavicini     Belle Arti di Bologna, è articolata in sette   personalità religiose, individui colti nella
ospiteranno, dal 12 ottobre 2019 al 12        sezioni e rispetta i temi cari all’artista     propria quotidianità: una rassegna visiva
gennaio 2020, un’importante esposizione       ponendo la sua attenzione all’occhio           che tiene conto dell’intensa ricerca visiva
inedita dedicata all’artista colombiano       poetico che questi è capace di posare          di Botero, tesa all’affermazione del suo
Fernando Botero.                              sul mondo, regalando una bellezza fatta        caratteristico linguaggio.
La mostra – curata da Francesca               di volumi abbondanti, colori avvolgenti
Bogliolo in collaborazione con l’artista      e iconografie originali. Un visionario
e promossa dal Gruppo Pallavicini             inno all’esistenza che approfondisce
S.r.l – sarà costituita da un corpus di       il disegno inteso come fondamento              BOTERO
50 opere, comprendenti una serie di           della forma, primario e imprescindibile        a cura di Francesca Bogliolo
disegni realizzati a tecnica mista e un       strumento di bellezza. Tra i soggetti          12 ottobre 2019 – 12 gennaio 2020
pregiato insieme di acquerelli a colori       selezionati compaiono personaggi legati        Palazzo Pallavicini
su tela. L’esposizione, il cui allestimento   alla tauromachia e al circo, silenti ed        Via San Felice 24, Bologna
è stato progettato con l’Accademia di         equilibrate nature morte, delicati nudi,       Info: www.palazzopallavicini.com

                                                                                                                                       21
SPECIALE NUOVA STAGIONE 2019

/ BOLOGNA /

     CHAGALL
     Sogno e Magia

Dal 20 settembre, a Palazzo Albergati          private e quindi di difficile accesso per il   dell’artista. Un immaginario onirico in cui
di Bologna, sarà inaugurata la mostra          grande pubblico.                               è difficile discernere il confine tra realtà
Chagall. Sogno e Magia, dedicata al            Curata da Dolores Duràn Ucar, la mostra        e sogno.
grande artista russo; la cultura ebraica, la   racconta, attraverso 5 sezioni in cui sono
cultura russa e quella occidentale, il suo     riassunti tutti i temi cari all’artista, un
amore per la letteratura, il suo profondo      mondo intriso di stupore e meraviglia.
credo religioso, il puro concetto di Amore     Nelle opere coesistono ricordi d’infanzia,     CHAGALL. SOGNO E MAGIA
e quello di tradizione, il sentimento per la   fiabe, poesia, religione ed esodo, un          a cura di Dolores Duràn Ucar
sua sempre amatissima moglie Bella, in         universo di sogni dai colori vivaci, di        20 settembre 2019 - 1 marzo 2020
160 opere tra dipinti, disegni, acquerelli     sfumature intense che danno vita a             Palazzo Albergati
e incisioni. Un nucleo di opere rare e         paesaggi popolati da personaggi, reali o       Via Saragozza 28, Bologna
straordinarie, provenienti da collezioni       immaginari, che si affollano nella fantasia    Info: www.palazzoalbergati.com

                                                                                              Marc Chagall
                                                                                              Gli innamorati con l’asino blu, 1955 ca.
                                                                                              olio su tela, cm 30x27
                                                                                              Private Collection, Swiss
                                                                                              © Chagall®, by SIAE 2019

22
ESPOARTE DIGITAL

/ CASERTA /

    DA ARTEMISIA A HACKERT
    Storia di un antiquario collezionista alla Reggia

Dal 16 settembre 2019 al 13 gennaio         all’interno della collezione reale,      DA ARTEMISIA A HACKERT.
2020 nella Sala degli Alabardieri, nella    esposta nelle sale della Reggia, e       Storia di un antiquario collezionista
Sala delle Guardie del Corpo e nelle        i dipinti presenti nella Lampronti       alla Reggia
Retrostanze settecentesche degli            Gallery, nonché di esaltare il fascino   a cura di Lampronti Gallery
appartamenti storici della Reggia           della pittura del ‘600 e ‘700 nella      16 settembre 2019 - 13 gennaio 2020
di Caserta, saranno esposte opere           sua globalità. In occasione della        Reggia di Caserta
appartenenti al gallerista Cesare           mostra sarà esposto, per la prima        Viale Douhet 2/a, Caserta
Lampronti.                                  volta a Caserta, il Porto di Salerno     Info: www.cesarelampronti.com
La mostra nasce dall’idea di avvicinare     di Jakob Philipp Hackert, che è il       www.reggiadicaserta.beniculturali.it
il mondo del collezionismo privato          “pezzo mancante” della serie dei
e delle gallerie d’arte a quello dei        Porti realizzata da Hackert per il re
Musei, intesi come luoghi deputati alla     Ferdinando IV di Borbone. La mostra,
fruizione e alla valorizzazione culturale   quindi, diventa così occasione per
per “pubblici” sempre più eterogenei.       mostrare ai visitatori l’intera serie
                                                                                                          Jakob Philipp Hackert
Essa si propone di mostrare il legame       dei Porti del Regno, recentemente                       The Port of Salerno from Vietri
esistente tra le opere già presenti         restaurata.                                               olio su tela, cm 134,7x221,6

                                                                                                                                23
SPECIALE NUOVA STAGIONE 2019

/ CARPI (MO) /

     PERSONAE
     Picasso, Kirchner, Chagall
Dal 13 settembre 2019 al 6 gennaio 2020,    Chagall.                                   avvio con le 47 xilografie di piccolo
i Musei di Palazzo dei Pio di Carpi (MO),   La rassegna, curata da Enzo Di Martino     formato di Ernst Ludwig Kirchner
in occasione della XIX edizione della       e Manuela Rossi, ideata e prodotta dal     (1880-1938), contenute nel libro di poesie
Biennale di xilografia contemporanea,       Comune di Carpi – Musei di Palazzo dei     Umbra vitae scritte da Georg Haym,
ospitano la mostra PERSONAE, che            Pio, col contributo di Fondazione Cassa    autore visionario, morto a soli 25 anni,
presenta le opere incise nel legno di       Risparmio di Carpi, Assicoop Modena        profeta della catastrofe di un mondo
quattro maestri dell’arte del Novecento,    & Ferrara, è parte del programma del       travolto dalla tecnica e anticipatore
quali Pablo Picasso, Ernst Ludwig           FestivalFilosofia.                         dell’espressionismo più esasperato.
Kirchner, Georges Rouault, Marc             Il percorso espositivo prende idealmente   La mostra prosegue con Le chef-
                                                                                       d’oeuvre inconnu di Honoré de Balzac,
                                                                                       considerato il più bel libro d’artista di
                                                                                       Pablo Picasso (1881-1973), uscito a Parigi
                                                                                       nel 1931 in 340 copie per le edizioni di
                                                                                       Ambroise Vollard.
                                                                                       Le 105 xilografie Georges Rouault
                                                                                       (1871-1958) tratte della Réincarnations
                                                                                       du Père Ubu (1932), risultano nitide,
                                                                                       delicate e potenti al tempo stesso,
                                                                                       seguendo il segno a volte sottile a volte
                                                                                       più spesso dell’artista. Ciò che colpisce
                                                                                       di queste incisioni è la caratterizzazione
                                                                                       dei personaggi, con la quale Rouault
                                                                                       enfatizza le espressioni per farli
                                                                                       assomigliare a caricature grottesche e
                                                                                       tragiche, che suscitarono l’ammirazione
                                                                                       degli espressionisti.
                                                                                       L’esposizione si chiude con le acqueforti
                                                                                       che Marc Chagall (1887-1985) realizzò
                                                                                       per illustrare Le anime morte di Nicolas
                                                                                       Gogol.

                                                                                       XIX BIENNALE DI XILOGRAFIA
                                                                                       CONTEMPORANEA
                                                                                       PERSONAE. PICASSO, KIRCHNER,
                                                                                       CHAGALL
                                                                                       a cura di Enzo Di Martino e Manuela
                                                                                       Rossi
                                                                                       13 settembre 2019 – 6 gennaio 2020
                                                                                       Musei di Palazzo dei Pio
                                                                                       Piazza dei Martiri 68, Carpi (MO)
                                                                                       Info: tel 059/649955 - 360

                                                                                       Georg Heym, Umbra vitae, mit 47
                                                                                       originalholzschnitten von Ernst Ludwig Kirchner
                                                                                       (Umbra vitae con 47 xilografie originali di Ernst
                                                                                       Ludwig Kirchner), Kurt Wolff Verlag Munchen 1924.
                                                                                       Copertina

24
ESPOARTE DIGITAL

/ CATANZARO /

   BERTOZZI & CASONI.
   Terra!

Dal 21 settembre al 20 novembre            temi cari ai due artisti, primo fra          BERTOZZI & CASONI. TERRA!
2019, il MARCA - Museo delle Arti di       tutti, quello del cibo in tutte le sue       a cura di Michele Bonuomo
Catanzaro, diretto da Rocco Guglielmo,     declinazioni - avanzi di banchetti,          21 settembre – 20 novembre 2019
ospita la mostra Bertozzi & Casoni.        rifiuti, lattine, rimasugli, pattumiere -,   Museo MARCA
Terra!, che presenta 30 opere di diversi   oltre a fiori, animali, ed elementi della    via Alessandro Turco 63, Catanzaro
formati, realizzate da due tra i più       vita quotidiana che, sapientemente           Info: www.museomarca.info
importanti e riconosciuti maestri della    smembrati e riassemblati, compongono
scultura ceramica contemporanea.           le insolite nature morte realizzate in
La prima personale del duo in terra        ceramica policroma che li hanno resi
calabrese, organizzata dalla Fondazione    celebri.
Rocco Guglielmo e dall’Amministrazione     La mostra è accompagnata da un
Provinciale di Catanzaro, per la cura      catalogo bilingue (italiano/inglese)         Bertozzi & Casoni, Composizione n. 14, 2009,
di Michele Bonuomo, affronta alcuni        pubblicato da Silvana Editoriale.            ceramica policroma, cm 175x323x25

                                                                                                                                       25
SPECIALE NUOVA STAGIONE 2019

/ CONEGLIANO (TV) /

     DAGLI IMPRESSIONISTI A PICASSO
     Capolavori della Johannesburg Art Gallery
Dagli Impressionisti a Picasso: sono           prestigiosi contatti, riuscì ad acquisire
questi i capolavori selezionati dalla          capolavori immortali di
Johannesburg Art Gallery, uno dei più          celebri artisti europei tra la fine
importanti musei d’arte ad oggi esistenti      dell’Ottocento e la prima metà del
nel continente africano, che saranno           secolo successivo.
esposti nello storico Palazzo Sarcinelli
di Conegliano.
La Johannesburg Art Gallery si è               DAGLI IMPRESSIONISTI A
costituita grazie all’ingente apporto          PICASSO. CAPOLAVORI DELLA
di donazioni fatte da collezionisti            JOHANNESBURG ART GALLERY
sudafricani sensibili all’arte. Il nucleo di   11 ottobre 2019 - 2 febbraio 2020                               Paul Signac, La Rochelle, 1912,
questa importante raccolta è il lascito        Palazzo Sarcinelli                                                    olio su tela, cm 71,2x100

di Lady Florence Phillips, appassionata        Via XX Settembre 132, Conegliano (TV)
collezionista che, grazie ai suoi              Info: www.artika.it

/ CREMONA /

     ORAZIO GENTILESCHI
     La Fuga in Egitto e altre storie

                                               Dal 22 novembre, alla Pinacoteca            prima del Kunsthistorisches Museum
                                               Ala Ponzone di Cremona, si possono          di Vienna e la seconda di collezione
                                               ammirare l’una di fianco all’altra due      privata, la mostra – promossa dal
                                               versioni del Riposo durante la fuga in      Comune di Cremona attraverso i suoi
                                               Egitto, capolavori di Orazio Gentileschi.   Civici Musei, con la curatela da Mario
                                               Accanto alle due magnifiche tele, la        Marubbi – propone una selezione di
                                                                                           altri dipinti, sculture, avori, incisioni sulla
                                                                                           popolare “Fuga” tramandata dal solo
                                                                                           Vangelo di Matteo ma protagonista dei
                                                                                           Vangeli apocrifi.

                                                                                           ORAZIO GENTILESCHI. LA FUGA IN
                                                                                           EGITTO E ALTRE STORIE
                                                                                           a cura di Mario Marubbi
                                                                                           22 novembre 2019 - 2 febbraio 2020
                                                                                           Pinacoteca Ala Ponzone
                                                                                           Via Dati Ugolani 4, Cremona
                                                                                           Info: musei.comune.cremona.it

                                                                                           Orazio Gentileschi, Riposo durante la fuga in
                                                                                           Egitto, olio su tela, Vienna, Kunsthistoriches
                                                                                           Museum

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ESPOARTE DIGITAL

/ FAENZA /

    PICASSO
    La sfida della ceramica
50 pezzi unici provenienti dalle               PICASSO. LA SFIDA DELLA
collezioni del Musée National Picasso-         CERAMICA
Paris saranno in mostra al MIC di              a cura di Harald Theil e Salvador Haro
Faenza, dal 1 novembre 2019 al 12              con la collaborazione di Claudia Casali
aprile 2020, in una grande mostra dal          1 novembre 2019 - 12 aprile 2020
titolo Picasso. La sfida della ceramica        MIC – Museo Internazionale delle
a cura di Harald Theil e Salvador Haro         ceramiche in Faenza
con la collaborazione di Claudia Casali.       Viale Baccarini 19, Faenza                                 Pablo Picasso,
Un nucleo di inestimabile valore e un          Info: www.micfaenza.org                   Vase femme à l’amphore, 1947-48
prestito eccezionale che affronta tutto il
percorso e il pensiero creativo dell’artista
spagnolo nei confronti dell’argilla.
Nella mostra faentina verranno
analizzate le fonti di ispirazione di
Picasso, proprio a partire dai manufatti
presenti nelle collezioni del MIC. La
ceramica classica (con le figure nere e
rosse), i buccheri etruschi, la ceramica
popolare spagnola e italiana, il graffito
italiano quattrocentesco, l’iconografia
dell’area mediterranea (pesci, animali
fantastici, gufi e uccelli) e le terrecotte
delle culture preispaniche che saranno
esposte in un fertile e inedito dialogo
con le ceramiche di Picasso.
E una sezione speciale verrà dedicata
al rapporto tra Picasso e Faenza.
Diversi sono i pezzi di Picasso che il
Museo Internazionale delle Ceramiche
in Faenza possiede grazie al tramite
di Tullio Mazzotti di Albisola, di Gio
Ponti e dei coniugi Ramié i quali furono
sollecitati a richiedere alcuni manufatti
al Maestro per un’esposizione a Faenza
e, soprattutto, per la ricostruzione
delle Collezioni d’arte ceramica
moderna andate distrutte nell’ingente
bombardamento alleato del maggio
1944.
La mostra sarà integrata con
l’esposizione di documenti e fotografie,
mai esposti, ed appartenenti all’archivio
storico del MIC. Completerà il ricco
apparato didattico e fotografico un
video storico di Luciano Emmer del 1954
(Picasso a Vallauris).
La mostra fa parte di «Picasso –
Méditerranée», un’iniziativa del Musée
National Picasso-Paris.

                                                                                                                     27
SPECIALE NUOVA STAGIONE 2019

/ FIRENZE /

     ENIGMA PINOCCHIO
     Da Giacometti a LaChapelle
Arriva a Firenze una mostra interamente   libri e che gli artisti hanno spesso          ENIGMA PINOCCHIO. Da Giacometti a
dedicata alla creatura di Collodi,        eletto a protagonista del loro universo       LaChapelle
la marionetta di legno, simbolo           immaginario.                                  a cura di Lucia Fiaschi
universalmente noto dell’Italia e della   Specchio della complessità e                  22 ottobre 2019 - 22 marzo 2020
Toscana: Pinocchio.                       dell’elusività del nostro tempo, tra          Villa Bardini,
Curata da Lucia Fiaschi, da un’idea       sculture in legno, ferro e cartapesta,        Costa San Giorgio 2, Firenze
di Lucia Fiaschi e Ambra Nepi, nella      dipinti, bronzi, foto storiche e video, la    Info: www.villabardini.it
splendida cornice di Villa Bardini,       figura di Pinocchio viene raccontata sotto
arriva la mostra che racconta le mille    mille forme e attraverso i tanti occhi che
sfaccettature dell’enigmatica creatura    gli artisti – tra i quali quali Giacometti,
di Collodi – ancora una volta più         LaChapelle, Munari, Paladino, Calder,
                                                                                        Sam Havadtoy, Sitting Pinocchio, 2017, mixed
contemporanea – che si allontana          Ontani, McCarthy, Venturi – hanno dato        media, lace, acrylic and gold leaf on resin,
sempre di più dalle sole pagine dei       alla celebre marionetta di origine toscana.   cm 46x39x32. Collezione privata

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ESPOARTE DIGITAL

/ FIRENZE /

    LA FIRENZE DI
    GIOVANNI E TELEMACO SIGNORINI
                                                                                        caratterizza la mostra, unito all’indubbio
                                                                                        spessore storico-critico, è tra le ragioni
                                                                                        che hanno spinto la famiglia Antinori
                                                                                        a realizzare il progetto con l’Istituto
                                                                                        Matteucci.
                                                                                        Per la prima volta, in occasione di
                                                                                        La Firenze di Giovanni e Telemaco
                                                                                        Signorini, il pubblico potrà ammirare i
                                                                                        Saloni storici del Piano Nobile di Palazzo
                                                                                        Antinori, opportunità che da sola merita
                                                                                        un viaggio a Firenze. Saranno essi ad
                                                                                        accogliere le opere in mostra, capolavori
                                                                                        notissimi ma anche tele che trovano qui
                                                                                        la propria prima esposizione pubblica.

                                            La scoperta del carteggio inedito tra       LA FIRENZE DI GIOVANNI E
                                            Telemaco Signorini, il padre Giovanni       TELEMACO SIGNORINI
                                            e il fratello minore Paolo, ha condotto     Progetto e curatela:
                                            Elisabetta Matteucci e Silvio Balloni a     Elisabetta Matteucci e Silvio Balloni
                                            ideare questa raffinata esposizione che     19 settembre 2019 - 10 novembre 2019
Telemaco Signorini, Villa Toscana,          vanta due protagonisti, i Signorini da un   Palazzo Antinori
1872-1874, olio su tela, cm 61x116          lato e la loro Firenze dall’altro.          Piazza degli Antinori 3, Firenze
                                            Il tratto di marcata “fiorentinità” che     Info: www.lafirenzedeisignorini.antinori.it

/ GENOVA /

    BERNARDO STROZZI
    La conquista del colore
A Genova, dall’11 ottobre 2019 al 12        esposto al pubblico in un contesto
gennaio 2020, apre Bernardo Strozzi         museale.
(1582/1644). La conquista del colore:       Ad accompagnare la mostra, un
una mostra monografica costituita da        ricco calendario di eventi e iniziative
una cinquantina di opere, in gran parte     collaterali che permetterà di
inedite, nella suggestiva cornice di        approfondire ulteriormente l’opera di
Palazzo Nicolosio Lomellino, tra i più      Strozzi, coinvolgendo l’intero territorio
affascinanti palazzi dei Rolli di Strada    ligure.
Nuova, che quest’anno festeggia i 15
anni dalla sua apertura al pubblico.
Curata da Anna Orlando e Daniele            BERNARDO STROZZI (1582/1644).
Sanguineti, l’esposizione rappresenta       LA CONQUISTA DEL COLORE
un evento straordinario, sia dal punto      a cura di Anna Orlando e Daniele
di vista scientifico che culturale, con     Sanguineti
l’eccezionale opportunità di esporre        11 ottobre 2019 - 12 gennaio 2020                                          Bernardo Strozzi,
le opere del pittore a confronto diretto    Palazzo Nicolosio Lomellino                                               Vocazione dei santi
                                                                                                            Pietro e Andrea, olio su tela,
con il suo ciclo di affreschi-capolavoro,   Via Garibaldi 7, Genova                                                        cm 124,3x158.
riportato alla luce nel 2000 e l’unico      Info: www.palazzolomellino.org                                             Collezione privata

                                                                                                                                      29
SPECIALE NUOVA STAGIONE 2019

/ MANTOVA /

     PROGETTO MANTOVA:
     CITTÀ DI GIULIO ROMANO
     Con nuova e stravagante maniera
     Giulio Romano: Arte e Desiderio
La città di Mantova celebra il maestro         da un importante evento in programma a        Laura Angelucci, Paolo Bertelli, Renato
manierista con il progetto Mantova: Città      Palazzo Ducale di Mantova. Dal 6 ottobre      Berzaghi, Paolo Carpeggiani, Sylvia Ferino,
di Giulio Romano, un ricco programma           2019 al 6 gennaio 2020, si terrà “Con         Augusto Morari, Roberta Serra e Luisa
di proposte culturali ed eventi espositivi,    nuova e stravagante maniera”. Giulio          Onesta Tamassia – vede il coinvolgimento
ideato in stretta collaborazione con           Romano a Mantova, una mostra nata dalla       del Département des Arts Graphiques
le principali istituzioni del territorio.      collaborazione tra il Complesso Museale       del Musée du Louvre che, per la prima
Protagoniste del palinsesto saranno le         Palazzo Ducale di Mantova e il Musée du       volta, concederà in prestito un nucleo di
mostre allestite a Palazzo Ducale e a          Louvre di Parigi che intende illustrare la    settantadue disegni, che ripercorreranno,
Palazzo Te, dal 6 ottobre 2019 al 6 gennaio    figura di Giulio Romano e la sua “nuova       in maniera organica e completa, la
2020.                                          maniera” di fare arte, in particolare nella   carriera professionale di Giulio Romano,
                                               città gonzaghesca, mettendone in luce         dagli esordi a Roma, alla lunga e intensa
La figura di Giulio Romano, pseudonimo         le peculiarità e l’aspetto fortemente         attività a Mantova, evidenziando la
di Giulio Pippi de’ Jannuzzi (Roma, 1492       innovativo.                                   molteplicità dei suoi interessi. Il suo genio
o 1499 - Mantova, 1546), il più talentuoso     Il progetto elaborato dal comitato            poliedrico, infatti, si espresse in forme
tra gli allievi di Raffaello, sarà celebrata   scientifico – composto da Peter Assmann,      artistiche e discipline estremamente

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ESPOARTE DIGITAL

varie, dall’architettura alla pittura, dagli      Palazzo Te torna a celebrare, a distanza         Palazzo Te e dal Comune di Mantova,
arazzi all’oreficeria, trovando un comune         di trent’anni dalla grande monografica           organizzato e prodotto con la casa editrice
denominatore nella pratica del disegno,           del 1989, il genio di Giulio Romano              Electa.
nella quale Giulio eccelse fin dagli anni di      con la mostra Giulio Romano: Arte e
formazione nella bottega di Raffaello.            Desiderio. L’esposizione, allestita nelle        GIULIO ROMANO: ARTE E DESIDERIO
Accanto alle opere del Louvre la mostra           Sale Napoleoniche, indaga la relazione           a cura di Barbara Furlotti, Guido
proporrà un’ulteriore e ricca selezione di        tra immagini erotiche del mondo classico         Rebecchini e Linda Wolk-Simon
disegni, provenienti dalle più importanti         e invenzioni figurative prodotte nella           6 ottobre 2019 – 6 gennaio 2020
collezioni museali italiane e straniere (tra      prima metà del Cinquecento in Italia,            Palazzo Te
cui l’Albertina di Vienna, il Victoria & Albert   esponendo dipinti, disegni e oggetti             Viale Te 13, Mantova
Museum di Londra, la Royal Collection a           preziosi provenienti da venti istituzioni,       Info: www.giulioromanomantova.it
Windsor Castle), oltre a dipinti, stampe e        tra cui il Metropolitan Museum of Art di         www.fondazionepalazzote.it
maioliche.                                        New York e l’Ermitage di San Pietroburgo.
                                                  Concentrandosi sul lavoro di Giulio
CON NUOVA E STRAVAGANTE                           Romano, il percorso espositivo evidenzia
MANIERA. GIULIO ROMANO A                          la capillare diffusione di un vasto repertorio   Manifattura di Willem de Pannemaker
MANTOVA                                           di rappresentazioni erotiche nella               La visione di Aglauro della camera nuziale
con il sostegno del Musée du Louvre               cultura artistica cinquecentesca e svela         di Erse, 1540 ca., arazzo in lana e seta, mm
                                                                                                   4369x5410. New York, The Metropolitan Museum
di Parigi                                         le influenze esistenti tra cultura alta e        of Art, bequest of George Blumenthal © Archivio
6 ottobre 2019 - 6 gennaio 2020                   cultura bassa nella produzione di tali           Scala Group, Antella / © 2019. Image copyright
                                                                                                   The Metropolitan Museum of Art / Art Resource /
Palazzo Ducale                                    immagini. L’esposizione è parte integrante       Scala, Firenze
Piazza Sordello 40, Mantova                       del programma di mostre ed eventi Giulio
                                                                                                   Nella pagina a fianco:
Info: www.giulioromano2019.it                     Romano è Palazzo Te (settembre 2019 –            Giulio Romano e bottega, Diomede combatte
www.mantovaducale.beniculturali.it                giugno 2020), promosso dalla Fondazione          Fegeo e Ideo, Mantova, Palazzo Ducale, Sala di Troia

                                                                                                                                                    31
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