DICEMBRE 2017 CROWDLAB SPAZIO PUBBLICO
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Guida alla lettura Gli ospiti, chiamati dall’Italia e dall’estero In questa prima sessione gli ospiti hanno per portare spunti di riflessione su questi affrontato i temi complessi dello spazio temi, si sono confrontati tra loro e con i pubblico a partire da quelli correlati Venerdì 1 dicembre 2017 presso l’Auditorium partecipanti sui nodi più critici e sulle sue dell’evoluzione dell’approccio urbanistico della Camera di Commercio si è aperto il prospettive più interessanti. alle trasformazioni, delle nuove prospettive quarto mese di attività di Prato al Futuro, il aperte dagli usi temporanei, del ruolo L’incontro è stato introdotto dall’Assessore percorso di comunicazione e partecipazione centrale delle nuove forme di attivazione all’Urbanistica del Comune di Prato Valerio attivato dal Comune di Prato per delle comunità e di collaborazioni Barberis che ha parlato dello spazio pubblico accompagnare la redazione del nuovo Piano pubblico-private. come tema fortemente connesso a quello del Sulla base degli stimoli pervenuti in questa Operativo della città. riuso ed ha illustrato le principali strategie prima fase del pomeriggio, i partecipanti messe in campo dell’Amministrazione. confrontandosi in piccoli gruppi hanno L’evento è stato progettato come momento di A seguire Luca Gibello Storico prodotto una serie di domande cui i relatori ispirazione sui temi che caratterizzano dell’architettura e dell’urbanistica e direttore hanno risposto subito dopo. l’agenda delle attività di novembre - lo spazio de “Il Giornale dell’Architettura”, ha Infine, la seconda parte del pomeriggio è pubblico - ed è stato condotto secondo la moderato un confronto a due tra Stefano stata interamente dedicata alla conferenza formula del Crowdlab. Ragazzo, architetto, membro del collettivo dell’Architetto Anne Lacaton dello studio romano Orizzontale che dal 2010 lavora in Il Crowdlab è un evento fluido e interattivo, Lacaton & Vassal, che ha affrontato il tema varie città d’Europa promuovendo progetti di che scardina le dinamiche dei convegni dello spazio pubblico a partire dagli elementi spazi pubblici relazionali e Stefano tradizionali attraverso un alternarsi che ne sono pre-condizioni centrali, quali la Stanghellini, architetto, professore ordinario interattivo di interventi di ispirazione e qualità dell’abitare, la valorizzazione presso l’Università Iuav di Venezia, ove tiene momenti di confronto tra i partecipanti. dell’esistente, la flessibilità e i corsi di Valutazione economica del progetto l’appropriazione da parte dell’utente. All’evento hanno partecipato oltre 80 e di Estimo e consulente dell’Ufficio di Piano persone tra cittadini e cittadine, architetti, del Comune di Prato per gli aspetti della Il report che segue offre un racconto “in professionisti, esperti, imprenditori, referenti perequazione. presa diretta” dei diversi momenti e di associazioni del territorio, personale di interventi che si sono susseguiti, vari settori dell’Amministrazione comunale. permettendo anche a chi non ha partecipato di “rivivere” l’iniziativa.
Programma dei lavori 16.00 -16.20 Accoglienza e registrazione 16.20 -16.40 Introduzione del tema a cura dell’assessore Valerio Barberis 16.40 -17.20 Luca Gibello (Il Giornale dell’Architettura) modera Stefano Stanghellini (Università Iuav di Venezia) e Stefano Ragazzo (Orizzontale) 17.20 - 17.50 Confronto in gruppi e elaborazione domande condivise 17.50 -18.20 Risposte alle domande collettive 18.20 -19.00 Conferenza di Anne Lacaton (Lacaton & Vassal) 19:00 Aperitivo L’apertura del Crowdlab con l’assessore Valerio Barberis.
Introduzione ai lavori Sono Giulia Maraviglia di Sociolab, a nome di tutto il gruppo di lavoro, Image e Controradio, e dei colleghi che condurranno l’incontro insieme a me - Cristian Pardossi, Sara Iacopini, Elena Canna, e Fabrizio Bruno - vi do il benvenuto e vi ringrazio di essere qui. Oggi si apre il quarto e ultimo mese evento tematico di Prato al Futuro, il mese dedicato al grande tema dello spazio pubblico. L’obiettivo della giornata di oggi, come quelle precedenti, è di portare qui alcuni stimoli di riflessione attraverso l’esperienza di professionisti di fama nazionale e internazionale. Stimoli che devono essere utili a tutti voi per lavorare nelle prossime settimane e produrre in modo partecipato materiale utile ad integrare e arricchire il lavoro dei tecnici dell’Ufficio di Piano che si Giulia Maraviglia (Sociolab). occupano della redazione del P.O. internazionale che arriva direttamente da Comune di Prato, che ci introduce la visione Come avrete visto dalla scaletta oggi abbiamo Parigi. Iniziamo subito con l’intervento di dell’amministrazione sul tema del mese. un programma veramente denso e Valerio Barberis, Assessore all’Urbanistica del interessante, che si conclude con un ospite
Valerio Barberis - Assessore Urbanistica Comune di Prato Buonasera a tutti, grazie di essere qui con noi. Il tema del riuso, a cui abbiamo dedicato la riflessione il mese scorso e quello dello spazio pubblico, a cui ci dedichiamo oggi, sono sostanzialmente lo stesso grande tema, uno dei più importanti del piano operativo. Questo perché da una parte, il tema del riuso è il tema della città di Prato, dall'altra, perché lo spazio pubblico è il tema su cui una pubblica amministrazione ha più possibilità di agire e di determinare politiche, come quelle della Agenda urbana, che include le strategie per gli spazi pubblici più importanti del centro storico, ma anche politiche di inserimento di nuove funzioni pubbliche che concretizzano questi spazi e progetti di riuso temporaneo di spazi privati e pubblici che acquisiscono per il loro impatto, la stessa importanza di una riprogettazione. Uno degli interventi più importanti su cui si complesso di tutto l'assetto urbano che generano tra la declassata con il futuro fonda la strategia del centro storico è il parco riguarda il settore sud-ovest del centro interramento, con il futuro spazio pubblico centrale, un ripensamento articolato e storico, e tutto il sistema di relazioni urbane che ci sarà in corrispondenza che si
intorno alla cinta muraria, così come le relazioni tra quegli spazi. Perché lo spazio pubblico non è una singola la piazza ma è la connessione che si genera tra spazi reali, spazi artificiali, spazi naturali-verde, spazi privati e spazi pubblici. Questo si vede in particolare se guardiamo al progetto della porta nord, ovvero a quella parte della città che si sviluppa dopo il Fabbricone. La porta nord sostanzialmente è un progetto di connessioni di spazi esistenti: piazza Duomo, via Magnolfi, il sistema urbano di piazza dell'Università e il Serraglio, piazza Ciardi e tutto il sistema urbano che porta al sistema del Fabbricone, attraverso spazi pubblici esistenti e spazi pubblici da acquisire. E poi è importante ricordare che la città di Prato nasce come un insieme di centri storici. Tra gli anni '50 e '70 Prato triplica la sua popolazione e vi sono diversi centri che si dell'interramento, il sistema di spazi pubblici dell'ospedale ecc. Il parco centrale è un espandono. Succede così che l'identità di chi che collega Piazzale Nenni con la zona di nuovo grande spazio pubblico che va a vive in queste frazioni di Prato sia altrettanto piazzale Ebensee, cioè il vecchio parcheggio ricostruire un insieme di spazi pubblici che forte di chi vive nel centro storico, e quindi esistevano ancora oggi si parla in modo leggermente
diverso tra Mezzana, Iolo, Coiano, Santa Lucia e San Giorgio a Colonica. Ma la cosa più importante è che stiamo parlando di identità, e della possibilità di ritrovare all'interno delle frazioni luoghi di identificazione. Uno degli aspetti fondamentali dello spazio pubblico è esattamente questo: diventare luoghi di riconoscibilità. L’altro aspetto è quello che lo spazio pubblico deve essere il prodotto di un progetto partecipativo e che nel piano le opere pubbliche siano altrettanti masterplan condivisi nelle frazioni. Un altro grande intervento sullo spazio pubblico è il parco fluviale, che collega la città da nord a sud ed è tangente al centro storico. In questo caso quello che è importante è la connessione e la possibilità di creare un vero e proprio parco per la salute, che attraversa la città dalle parti più ambientali, attraverso le zone delle prime periferie fino ad arrivare al centro storico per poi espandersi fino al Comune di Campi Bisenzio. Anche in questo caso, l'elemento più interessante, importante e impattante del progetto è immaginare una gestione con i cittadini. Quindi immaginare
che questo parco, e alcuni luoghi nuovi che vengono realizzati lungo il percorso siano dei luoghi da fare insieme ai cittadini. Per questo è stato condotto un importante percorso partecipativo con le associazioni locali, con gli stakeholder della città per modificare il progetto e chiedere in che modo sono interessati e pronti ad utilizzare e gestire il parco. L'altro aspetto importante è come si crea lo spazio pubblico nella città densa, in luoghi dove questo manca drammaticamente, come nel quadrante ad esempio tra Macrolotto 0 e San Paolo, dove lo sviluppo edilizio tra gli anni '60 e '70 ha determinato un agglomerato urbano di circa 25mila persone, con una carenza enorme di spazi pubblici e una zona che è fondamentalmente costituita da edifici industriali. Il P.I.U. - Progetto di Innovazione Urbana - è una risposta: si va ad intervenire su alcuni punti demolendo in modo selettivo in un luogo di via Pistoiese che i cittadini che Un altro intervento è quello del mercato per creare nuovi spazi pubblici, nuove vi abitano non conoscono, perché è coperto, un progetto concettualmente connessioni urbane, dove oggi esiste una all'interno. Quindi una città che va aperta "amico" del padiglione del parco, perché di fabbrica, nuove attrezzature pubbliche. attraverso operazioni puntuali, demolizioni fatto si tratta di un luogo aperto, di uno Questo è uno degli interventi più importanti selettive per creare nuovi spazi pubblici. spazio pubblico coperto che genera relazioni che stiamo facendo, molto
insieme le cose. Tutto questo può avvenire con interventi da poche migliaia di euro che in pochissimo tempo riescono a sviluppare spazi pubblici anche molto più interessanti di spazi pubblici progettati o programmati. Ritengo che il ruolo dell'architetto oggi sia anche quello di attivatore di processi, e non solo quello di disegnare qualcosa. E queste sono questioni che dobbiamo avere presenti per la lettura del Piano: quali sono i progetti che dobbiamo andare a disegnare, quali che dobbiamo andare a progettare, quanto l'uso temporaneo possa essere gestito e normato. Ma credo che la città di Prato su questi temi importanti tra interno e esterno. Quindi a costituiscano una risposta è necessario del già oggi stia dimostrando di essere avanti e di Prato lo spazio pubblico ce lo possiamo tempo. Nel frattempo, il piano potrebbe poter raccogliere gli spunti che emergeranno immaginare come un qualcosa che si genera ipotizzare regolamenti che facilitano l'uso oggi per il piano. semplicemente togliendo le pareti, tra uno temporaneo degli spazi pubblici. Questo è un spazio pubblico di proprietà privata e uno tema molto europeo, di come si attivano le spazio pubblico di proprietà pubblica. Non è comunità attraverso l'uso dello spazio tanto importante di chi è la proprietà, quanto pubblico. In questo tempo di crisi c’è una che lo spazio sia attraversabile. grande voglia di uscirne partecipando alla Concludo su un ultimo tema molto vita pubblica, mettendosi in prima persona in importante, e cioè quello degli spazi pubblici gioco attraverso il regolamento dei beni temporanei. Gli interventi di rigenerazione comuni, attraverso tantissime modalità urbana hanno tempi molto lunghi, perché attraverso le quali è possibile arrivare a gestire
Luca Gibello intervista Stefano Stanghellini e Stefano Ragazzo Luca Gibello Vorrei partire da un paio in maniera abbastanza sorprendente che le di articoli che stiamo pubblicando sul GdA rivoluzioni funzionano quando in piazza si firmati da Franco Tagliabue Volonté dello raduna un certo numero di persone, una folla, studio If Design, che si è molto dedicato a che non ha valore tanto per il numero progetti per realtà di paesi in via di sviluppo e assoluto delle presenze ma per la densità, associazioni no profit, e che ragiona sulla cioè quante persone stanno per metro trasformazione delle città del nuovo quadro. Facendo un rapporto tra manifestanti millennio in funzione di un contesto e le dimensioni della piazza, si vede che pubblico, di uno scenario urbano che sta quando si raggiunge un rapporto di 3 persone radicalmente cambiando. Credo che voi qui a al metro quadro, la piazza "ha un peso", ha Prato lo sappiate da un po' di anni e che siate una densità specifica molto alta. un bel laboratorio in questo senso. Quando venne deposto Ceausescu in Romania, il dittatore si affacciava dal suo non perché ci sia un qualche movimento In questi due articoli Franco Tagliabue enorme palazzo sulla piazza, per arringare la organizzato ma perché si odono degli spari prende in considerazione il peso che ha lo folla preoccupata della situazione generale e nelle vie laterali e le persone si concentrano spazio pubblico, analizzando cinque piazze piuttosto sconcertata per gli ultimi eventi verso il palazzo di Ceausescu. Vedendo che la che sono state cruciali per le rivoluzioni, da politici. In quella situazione la folla aumenta, folla si avvicina maggiormente e aumenta la quella storica francese a quella araba recente. Si nota
propria pressione, il dittatore comincia a circa è iniziata la crisi economica, finanziaria balbettare e si ritira chiudendo la porta e e dei mercati immobiliari. Cosa è avvenuto rientrando nel palazzo. Sappiamo come negli anni successivi? Per alcuni anni si è finisce questa storia. Al contrario, a Pechino continuato ad operare convinti che la crisi in piazza Tienanmen, la rivolta finisce sarebbe stata passeggera e che le cose tragicamente perché gli studenti, pur sarebbero continuate come prima. Negli anni numerosi, sono pochi in rapporto successivi c’è un momento di stasi, di all’immensità della spianata. riflessione. Ormai siamo quasi nel 2018, dopo In questi tempi dove siamo tutti digitali, 10 anni si parla di una ripresa molto leggera, eterei, in cui ci troviamo in realtà concentrata solo su alcune aree. In contemporaneamente ovunque e da nessuna questi anni tutti si sono resi conto che sono parte, la primavera araba è stata definita la avvenuti dei cambiamenti irreversibili nel prima rivoluzione digitale dove sembrava che di Prato con il suo parco, che di fatto mercato immobiliare, è cambiata l'economia tutto funzionasse perché i giovani si erano elimina un bel po' di cubatura. Forse urbana, la demografia, i modi di vivere, ecc. organizzati sulle piattaforme social e bisogna cominciare a pensare che la rendita Per esempio nel settore terziario direzionale diffondevano in tempo reale la pulsioni della fondiaria non ha il valore che aveva? si sa che non ci sarà più bisogno di spazi per piazza. In realtà in Egitto i siti internet e gli Stefano Stanghellini Per quanto uffici di cui c'era bisogno prima. L'evoluzione account dei social erano stati chiusi riguarda l'ambiente degli urbanisti ormai da tecnologica e dei modi di lavorare va verso temporaneamente, ma la rivoluzione ha qualche tempo si portano avanti posizioni del una forte riduzioni delle superfici per uffici. funzionato perché il movimento di piazza tipo "consumo di nuovo suolo zero", "priorità Si usa la citta in modo diverso: proprio in aveva una sua valenza specifica talmente alla riqualificazione urbana rispetto questi giorni è stata inaugurata alla Triennale forte da essere indipendente dal suo all'espansione", ecc. Questo tipo di di Milano una mostra organizzata dalla prolungamento virtuale. atteggiamento verso la pianificazione Fondazione Housing Sociale, New Urban Dopo questa premessa, vorrei sollecitare urbanistica sta realizzando proficui incroci Body, in cui la trasformazione urbana viene Stefano Stanghellini a intervenire sul tema con le evidenze che ci provengono sempre declinata come ibrido/abitare, dello spazio pubblico con particolare dall’andamento dei mercati immobiliari. È ibrido/lavorare, ibrido/divertirsi, a riferimento alla demolizione di edifici per noto che dal 2008 sottolineare una creare nuovo spazio pubblico, come nel caso
commistione di usi negli spazi pubblici e negli spazi privati. Se per un certo periodo anche le banche hanno cercato di conservare, così come le società private, i valori immobiliari che sono iscritti negli stati patrimoniali delle amministrazioni, delle aziende, sui quali il sistema bancario ha riconosciuto dei prestiti, oggi è sempre più radicato il convincimento che la crisi del mercato immobiliare è irreversibile e i valori degli immobili sono largamente inferiori a quelli di prima. In questo contesto, le strategie legate al consumo di suolo zero e alla riqualificazione della città esistente acquisiscono un nuovo valore. A Prato, consapevoli che i progetti del passato e le rendite del passato non si realizzeranno più si lavora sui piccoli spazi all'interno della città esistente, e io sono convinto che questa sia la strada da modalità di trasformazione urbana che ingegneri. Nell'ambito dello sviluppo di percorrere. All’interno di questa strategia prevedono che il privato partecipi, ottenendo rapporti collaborativi pubblico-privati io urbanistica di Prato, si innesta la proposta alcuni benefici ma anche sopportando penso che il ruolo dell'architetto, privata: attraverso il Piano Operativo è stato determinati costi e determinate rinunce. dell'ingegnere, del libero professionista è un fatto un avviso pubblico a cittadini, operatori Ebbene, sono arrivate circa 400 proposte di ruolo cruciale in quanto anello di economici per presentare proposte. A Prato privati che si avvalgono in buona parte del congiunzione tra la pubblica sono anni che ragioniamo sulla perequazione supporto di tecnici, professionisti, architetti e amministrazione e i privati proprietari di e sulla compensazione urbanistica e su terreni o degli
compensativi, attraverso la cessione alla (Luca Gibello) Mi rivolgo a Stefano Ragazzo pubblica amministrazione di aree o beni su questo tema dell’edilizia ex-industriale a immobili che servono a realizzare questa Prato, dello spazio pubblico e dell’identità trama di beni pubblici, spazi, percorsi, ecc. in per chiedere: puoi parlarci di casi di questo cambio di operazioni che vengono fatte in tipo? Puoi raccontarci come si coinvolge la altre parti della citta e comunque con una cittadinanza? componente di riqualificazione. Stefano Ragazzo Dopo che gli Un’operazione del genere, sul tessuto della investimenti di medio e lungo periodo in città esistente, penso che oggi necessita per Italia e all'estero hanno subito il grosso forza di essere fatta in questo modo, con la arresto, tutta la carica emotiva che si era collaborazione pubblico-privato e con sistemi creata sulla di tipo perequativo compensativo. trasformazione urbana in quella direzione è operatori economici. Queste figure Luca Gibello Parto da questa andata ad affievolirsi. Oggi, dopo 10 anni, professionali devono essere in grado di possibilità di trovare una connessione sono le stesse popolazioni che si chiedono in montare delle operazioni, anche economiche, privato-pubblico per aggredire il tema dello che modo tornare a fare trasformazioni nel ponendosi in sintonia dal punto di vista sfruttamento delle potenzialità dei corto e medio periodo e come farle progettuale con il quadro strategico della capannoni industriali dismessi, di cui parlava funzionare? Una risposta è con il pubblica amministrazione. Stanno l’assessore. A Torino, nell’area del Parco temporaneo. emergendo tantissime proposte, la cui dell'ex Vitali, c'era una grande acciaieria di peculiarità è che attraverso interventi da cui si è smantellato tutto tranne i pilastri e la effettuarsi all'interno del tessuto urbanistico copertura. Ora ci sono campi da tennis e di Prato, denso di case, di capannoni, ecc., si spazi pubblici di vario genere. Io credo che in prevede la realizzazione di piccoli spazi questo caso debba essere chiamata in causa la pubblici, per conversione di singoli parola "identità", perché un luogo sia capannoni, creazioni di percorsi collettivi identitario, la gente se ne deve appropriare, attraverso dispositivi perequativi e deve sentirlo suo.
Ci siamo trovati a lavorare all'interno della copertura della tangenziale. Lì abbiamo costruito, l'investimento rimane fermo, ma trasformazione urbana di Cinisello Balsamo, lavorato su un intervento che sarebbe dovuto fortunatamente lo spazio continua ad vicino Milano, in cui era prevista una grande rimanere tre anni. Passati i tre anni esistere e ad assolvere la sua funzione. Il area di trasformazione con annessa la programmati per lo spazio temporaneo auto temporaneo puo’ aiutare a lavorare sul medio e sul lungo termine, perché da una parte permette la fruizione diretta dello spazio e dall’altra aiuta a calibrare un tipo di investimento, portando nuovi spunti, nuovi investitori, in una dimensione più a misura dello spazio e delle sue modalità di utilizzo. In che modo lavorare sull’identità con la cittadinanza? Dobbiamo lavorare sull'identità di quegli spazi che fanno parte di quello che possiamo definire "inconscio urbano" e che quindi escono dalle dinamiche prettamente funzionali e giornaliere. In che modo convogliare energie, quando non c'è identità, non c'è una stratificazione di simboli e significati? Noi usiamo lo stratagemma di creare una storia, che in alcuni casi è correlata allo spazio e in altri casi è correlata all'azione. A Roma, c’è un progetto che seguiamo da tanto, in un’area in cui si sarebbero dovuti fondere due mercati per fare un mercato coperto. Ma i mercati sono poco utilizzati e nessuno ha programmato investimenti in quella direzione. Cosa fare in questo caso?
Abbiamo creato una storia attorno a un (Luca Gibello) La mia perplessità davanti (Luca Gibello) Stefano Stanghellini, ci parli iceberg, abbiamo costruito l’iceberg e una alle operazioni di riuso temporaneo è che in dei meccanismi perequativi? storia-finzione attorno a un'identità pretesto che ci serve per lavorare sulla stratificazione certi casi si accende un flash, ma quando Stefano Stanghellini Vorrei prima l'installazione finisce, tutto svanisce. Come semantica vera e propria di questi spazi. legarmi a ciò che è appena stato detto sugli far sì che questi semi portino a usi temporanei. E' stata recentemente In Olanda, vicino a Utrecht abbiamo lavorato trasformazioni durature? nel solco dell'espansione più grande prevista presentata una iniziativa della fondazione nel paese negli ultimi vent'anni, un Stefano Ragazzo L'eterogeneità delle Cariplo fatta in diverse città e quest'anno a investimento che è iniziato negli anni ‘80 e esperienze sullo spazio pubblico ci ha portato Milano. Si tratta di una selezione di progetti che poi si è fermato con la crisi lasciando una anche a dei fallimenti. I percorsi che di riqualificazione di spazi pubblici, in grande striscia di spazio pubblico su cui gli funzionano sono quelli in cui la comunità e le particolare di spazi verdi. Alle iniziative che obiettivi non sono chiari. Nasce così il realtà vicine a queste comunità sono forti e hanno una visione, e noi siamo lì ad offrire vengono selezionate, vengono riconosciuti progetto di arte pubblica RAUM a cui noi strumenti nuovi. Bisogna anche dire che dopo 5000 € per rafforzarsi. A Milano hanno contribuiamo creando una storia attorno aver vinto il concorso delle periferie l'anno partecipato a questo bando quasi 40 all’immaginario della barca e costruiamo due iniziative, ne sono state selezionate e barche su ruote, una fissa e una mobile, che scorso, stiamo cercando di introdurre le modalità di uso temporaneo e di premiate 16. Da spettatore ho avuto permettono di esplorare l'intera zona, una occasione zona vastissima. Il percorso vede da una sperimentazione all'interno delle normative proprie allo spazio pubblico permanente, cosi di vedere la presentazione di queste 16 parte tutte le associazioni coinvolte nell'area che aspettano la trasformazione di questo che queste esperienze diventino veicolo di iniziative e sono rimasto veramente spazio, dall'altra noi che veniamo da un'altra produzione di risposte rispetto all'utilizzo impressionato. 16 Gruppi di cittadini, più o realtà, e parliamo di una finzione con cui far dello spazio a lungo termine. Altrimenti meno vasti, di varie composizioni sociali, di partire la scintilla. In questo caso si vede restano esperienze ed eventi che ci varia età, che si sono autorganizzati per come "identità" è un concetto relativo permettono di testare il funzionamento dello gestire spazi pubblici: ad es. cascine in stato rispetto a quello di “comunità”, una spazio, restano nell’immaginario collettivo le possibilità di utilizzo, ma non si ha il loro di abbandono che erano diventati luogo di comunità istantanea e fluida che si forma criminalità, liberati ed affidati a cittadini, intorno allo spazio. inserimento all'interno di un progetto. qualche volta anche ad associazioni, sindacati, ecc ma anche giovani auto organizzati. Non c’è
dubbio che in questa fase, in alcune città, i Prato, fatto di case mescolate a capannoni realizzate altrove, dove insediarsi in spazi più cittadini si organizzano e chiedono di usare grandi e piccoli, essendo evoluta la struttura accessibili e meglio attrezzati. A Prato di casi spazi pubblici, li manutengono e li rendono urbanistica della città, fa si che ci siano di questo genere ce ne sono innumerevoli. fruibili. E' un fenomeno che sta immobili il cui uso non è più rispondente alle Manufatti all'interno del tessuto, non più manifestandosi con molta forza. nuove esigenze. Le stesse ristrutturazioni in consoni al loro utilizzo per attività Gli usi temporanei possono innescare alcuni casi non sono più convenienti: produttive, che i privati sono pronti a cedere cambiamenti di lungo periodo. Il privato che normativa sicurezza, impianti obsoleti, ecc. all'Amministrazione in cambio di poter fare non riesce a realizzare il proprio progetto di Allora per un soggetto privato è forse meglio investimenti in altre parti del tessuto urbano. trasformazione urbana perché bloccato dalla lasciar perdere questi immobili di piccole Sta nella capacità dell'Amministrazione crisi, inizia un percorso partecipativo con dimensioni, inadeguati per progetti di mettere a sistema queste singole iniziative e l’amministrazione, i cittadini cominciano ad sviluppo, cederli ed avere delle quantità ricucirle in un disegno strategico di carattere usare temporaneamente gli spazi, se ne edificatorie dal Comune che possono essere generale. appropriano, danno loro un senso, creano un'identità, con la prospettiva di realizzare l'intervento di trasformazione urbana nel medio lungo periodo. Di fatto, si ribalta ciò che veniva fatto una volta, quando prima si realizzava il nuovo insediamento e poi venivano cedute le aree con gli standard urbanistici al Comune. Ora invece prima i cittadini si impossessano dello spazio pubblico, per dare un senso a una zona di degrado, marginale ecc, in vista di un progetto privato da realizzare in seguito. Venendo alla tua domanda specifica. La situazione dei tessuti densi come quello di
Domande dei partecipanti e Risposte dei relatori Come si può coinvolgere anche all'interno Nell’ambito del Piano Operativo quello che si piano operativo, permette di innescare da dell'attività progettuale le varie comunità è cercato di fare con il cosiddetto "punto subito meccanismi collaborativi, che insistono sul territorio pratese? Il tema è mobile", è stato un delocalizzarsi fisico l’amministrazione non si limita a chiedere l’integrazione ed il coinvolgimento delle dell'ufficio di piano nelle frazioni, per "cosa vuoi?" ma si spinge a chiedere "cosa comunità che attualmente non sono ascoltare e consultare i cittadini sulle loro facciamo insieme?” coinvolte nel processo: come si relaziona il istanze. Ad un livello diverso, si pone la Per quanto riguarda la domanda sul tema Piano Operativo con questa sfida? E poi partecipazione che si fa quando dalla dell’integrazione tra nuovi e vecchi residenti, come fare ad avere tempi più brevi per pianificazione generale si passa alla vera e entriamo nella dimensione della città proteggere quello che di comunità ancora propria progettazione di un'opera pubblica, multietnica e delle sue complessità, che si esiste all'interno del quartiere? quando cioè si decide dove va la singola pone su un altro piano ancora rispetto alla Valerio Barberis Il tema della panchina. In questo senso abbiamo realizzato partecipazione attorno al Piano Operativo. un progetto che si chiama 100 piazze che Sul tema della città multietnicità, e sul partecipazione è un tema centrale, molto vuole essere un vero e proprio percorso di coinvolgimento delle diverse comunità a importante per le frazioni ma anche per il co-progettazione con i cittadini, con coloro Prato sono stati fatti percorsi e progetti, centro di Prato, dove esistono associazioni che vivono i luoghi e gli spazi tutti i giorni, Prato ha una tradizione di integrazione e di locali molto forti e consorzi, che da anni per andare oltre le strategie e lavorare con processi integrativi, anche se la organizzano eventi e soprattutto gestione di loro per identificare le funzioni, le comunicazione tra e con le diverse comunità spazio pubblico. Un esempio tra tutti, i articolazioni dello spazio e anche le loro è veramente molto complessa. L'assessore e giardini di Santa Trinita, che prima era un disponibilità ad attivarsi personalmente per vicesindaco Faggi ha coordinato un percorso luogo dello spaccio e ora sono diventati uno gestirlo ed animarlo con eventi e patti di partecipativo con le associazioni e con i dei luoghi più frequentati dai Pratesi. collaborazione. Si tratta di un gradino più su portatori di interesse delle diverse comunità Lavoriamo a vari livelli di partecipazione. rispetto alla partecipazione al presenti a Prato, che sono
120, e da lì è emerso che sicuramente c’è un Come, quando, perché e dove possono essere perimetro del territorio urbano. Sono problema di comunicazione, anche ma non realizzate azioni di perequazione? Come si pervenuti dei contributi che propongono solo legato a diversità di strumenti e canali. relaziona la politica del consumo del anche la messa in gioco di territorio agricolo, Aldilà della complessità, siamo consapevoli territorio con la perequazione e con il PIT - queste domande avranno un esito negativo che c’è un problema di tempi lunghi, di Piano di Indirizzo Territoriale? Esiste un dato che non è possibile trasformare del ricambio generazionale. Come registro pubblico delle volumetrie soggette a terreno agricolo. Comunque nel perimetro Amministrazione vorremmo accelerare i perequazione? Esiste una mappa delle aree urbano ci sono molti terreni ancora non tempi, ma resta il fatto che la partecipazione di atterraggio? Si prevede una edificati che verranno utilizzati con è libera, se la comunicazione è inclusiva e delocalizzazione di immobili incongrui nel metodologie compensative e perequative in capillare, poi sta al singolo partecipare o processo di rigenerazione urbana? In caso buona parte per realizzare spazi pubblici e meno. Stasera siamo molti, ma di certo non affermativo, quale ruolo giocano le aree di spazi verdi. siamo rappresentativi di una comunità proprietà comunale come aree di Un registro pubblico delle volumetrie piuttosto che di un’altra: siamo un gruppo di trasferimento dei volumi incongrui? soggette a perequazione? L’orientamento persone che si fa delle domande. Ciò detto, al Stefano Stanghellini Le azioni di adesso prevalente è quello di non creare Macrolotto 0 il coinvolgimento della questo registro. Del resto, tutte le proposte perequazione: quando, perché, dove? Direi in comunità cinese sta evolvendo, ci sono azioni che sono arrivate sono già operazioni tutte le operazioni di trasformazione urbana, ed operazioni in corso che hanno un urbanisticamente chiuse, cioè ad esempio le quali saranno regolate dal principio potenziale alto, anche perché è da più tempo provengono da proprietari di un perequativo: quindi tutti avranno benefici e che si stanno facendo progetti anche capannoncino a ridosso delle mura, che sono costi proporzionati tra loro rispetto alla città. innovativi su questo argomento. Siamo anche proprietari di un'area edificabile fuori La perequazione si attuerà in tutte le zone di consapevoli che in altri casi la situazione sia le mura e che chiedono di potenziare la trasformazione. Il comune di Prato ha già molto più complessa e che in ogni caso, il capacità edificatoria dell'area edificabile perimetrato il territorio urbano coinvolgimento e la partecipazione vadano distante dal centro storico a fronte della distinguendolo dal territorio rurale. Le azioni sempre provocati e incoraggiati. cessione gratuita del capannoncino a ridosso di perequazione avverranno all'interno del delle mura. Del resto io sono convinto
avuto grande successo. Di solito, chi demolisce vuole vedere subito dove utilizzerà queste quantità edificatorie e la demolizione è quasi sempre, dalla mia esperienza, associata all'utilizzo delle quantità edificatorie, senza uso di registro. Esiste una mappa delle “aree di atterraggio”? Direi che non c'è questa mappa, nel senso che si valuteranno le proposte che arrivano. Le proposte sono in corso di valutazione in relazione agli obiettivi dell'amministrazione, che sono già contenuti nel documento programmatico che ha dato avvio al piano operativo. Le aree di proprietà comunale che ruolo possono giocare nel trasferimento degli che la perequazione urbanistica sia stata riservano queste capacità edificatorie da immobili incongrui? Io penso che potrebbero pensata per realizzare dei progetti urbani non utilizzare un domani. Penso che la giocare un ruolo importante. Ci sono alcune per fare finanza creativa o tantomeno eludere perequazione non possa servire per fare proposte pervenute che sono risolvibili la fiscalità immobiliare. So di un comune in elusione fiscale, ma per fare dei progetti di attraverso il riutilizzo di queste aree cui i privati chiedono la declassificazione città. Ci sono leggi regionali, come nel comunali. Direi che le possibilità sono varie, delle aree edificabili in aree agricole, e Veneto, che permettono l'individuazione dei possono esservi accordi specifici, oppure aree l'iscrizione delle cosiddette quantità detrattori ambientali, la loro demolizione in possono essere messe in vendita, su accordi edificatorie in un registro dei crediti edilizi. cambio di crediti edilizi, iscritti nel registro specifici di fatto con una permuta tra privato In questo modo non pagano più l'IMU sui eccetera, però mi risulta che questa pratica e pubblico, oppure queste aree potrebbero terreni edificabili ma si non abbia anche essere
messe in vendita per raccogliere le quantità Sul valore dello spazio pubblico, come ancora, ai passages parigini, realizzati per edificatorie. Si può pensare a creare zone valorizzarlo senza mercificarlo? Quali spazi sfruttare a fini commerciali gli spazi residuali franche nella normativa per favorire lo pubblici per favorire coesione sociale e inedificati tra i lotti: sono diventati uno dei sviluppo temporaneo e/o di medio periodo. integrazione? Che cosa qualifica cuori dell’autorappresentazione della società Già adesso è stato assunto l'orientamento di permanentemente lo spazio pubblico urbano borghese. Cosa qualifica lo spazio pubblico chiedere ai privati che propongono delle per riuscire a dargli una rinnovata vitalità? per dargli vitalità? Gli usi prima di tutto, e trasformazioni urbanistiche, di anticipare la Come si possono effettuare operazioni di come cessione delle aree al Comune. Un tempo la riqualificazione dello spazio pubblico senza diceva Stefano Stanghellini, gli usi plurimi. cessione delle aree veniva collegata con rischiare di procedere a macchia di La mono funzione lo rende limitato. L'uso l'approvazione del piano attuativo, la leopardo? plurimo crea interesse per più persone. La perequazione e via di seguito. Cosa è Luca Gibello Rispondo io da storico carta di Atene, la divisione delle funzioni successo a Prato e in tante altre città? A della città, hanno generato zone e spazi dell'architettura. La città medievale nasce causa della crisi, queste operazioni non reclusi, monofunzionali che non stanno come centro del commercio. Intendiamoci decollano, non partono, e quindi funzionando. Non si può continuare in quella quindi su cosa vuole dire "spazio pubblico l'Amministrazione non ha le aree dei servizi direzione. non mercificato". Perché un’aggregazione pubblici su cui faceva affidamento. Allora si Procedere a macchia di leopardo invece, urbana esiste poiché esiste un centro del sta ragionando sul chiedere al privato che secondo me, è l’unica possibilità, cioè non è commercio. Si accennava prima ai mercati avanza la proposta, di mettere a disposizione possibile costruire la città dicendo "adesso coperti: ecco, per me sono un esempio dell'amministrazione subito le aree, appena il interveniamo con un grande comparto" emblematico di spazio pubblico. Nel senso Piano Operativo sarà efficace, senza perché è fuori dal tempo, è fuori dalla storia. che io entro nel mercato coperto ma non aspettare la definitiva approvazione del piano Invece è necessario lavorare a macchia di pago per entrare, pago solo se compro urbanistico, quindi in questo caso ci leopardo confidando che ci siano effetti di qualcosa. Les Halles a Parigi erano uno spazio sarebbero a disposizione della città, delle innesco di operazioni, anche per emulazione. pubblico straordinario. Adesso forse sta associazioni, ecc. delle aree anche per uso E' sempre stato così, fin dal Rinascimento cambiando, anche se con il nuovo progetto temporaneo. quando la famiglia Medici faceva un hanno forse recuperato quell’allure di palazzone e gli altri - gli Strozzi, i Gondi, ecc. valenza pubblica. Oppure, si pensi alle grandi - seguivano. Questo sistema di emulazione gallerie coperte in ferro e vetro a Torino, era quello che portava alla rigenerazione. Milano, Napoli; o
Stefano Ragazzo Il primo elemento un'altra parte. Nel caso il progetto non In questo caso si sta parlando di interventi funzionasse, abbiamo comunque creato un che necessitano di gestione, coinvolgendo chi di qualifica di uno spazio pubblico è dialogo e le basi per andare in una direzione sa fare gestione di un co-working, di un l’identificazione degli attori che gravitano che possa essere più utile per quella specifica ristorante, ecc. Per individuare questi attori attorno a quello spazio, favorendo un lavoro area. viene fatto un bando per una gestione. collettivo sugli usi. È lì che la coesione Potranno essere previsti interventi di sociale riqualificazione urbana unitaria in cui la lavora perché lo spazio diventi occasione di proprietà privata partecipa in ragione delle incontro di realtà diverse e si spera anche quantità di aree da rigenerare? E in quale luogo di qualifica sul lungo periodo. quantità di aree pubbliche? Come si trovano Molte domande riguardavano poi come un gli attori in grado di rivitalizzare gli spazi intervento temporaneo diventi permanente e sopra la biblioteca del Macrolotto 0? come valutare se un intervento temporaneo abbia funzionato. Se l’intervento temporaneo Valerio Barberis Quello di cui parla si inserisce all'interno di un’urbanistica la prima domanda è esattamente l’obiettivo incrementale, il suo funzionamento si misura della perequazione. La logica, come diceva il nel lungo termine, all’interno del più lungo e professor Stanghellini, è quella di arrivare ad ampio processo di riqualificazione. Esistono avere diverse aree prima che l'intervento poi anche spazi temporanei che hanno edilizio parta. Vogliamo essere performanti, l'obiettivo di creare un immaginario, proprio nella logica di avere aree nelle quali un'esperienza ma non necessariamente di poter realizzare spazio pubblico. avere un seguito materiale. E in quel caso il Per quando riguarda la secondo domanda, è funzionamento lo vediamo subito. Vorrei un tema che riguarda il PIU e che ha a che però anche far riflettere sul fatto che non fare con un piano di gestione di un edificio, sempre l'obiettivo degli spazi temporanei ma il punto è esattamente questo: come si all’interno di processi incrementali deve gestisce lo spazio pubblico, come i cittadini essere il funzionare. Anzi, il suo non possono attivarsi nella gestione dello spazio funzionare puo’ aiutarci ad aggiustare il tiro e pubblico. puntare da
Anne Lacaton - Lacaton & Vassal gradevole, efficace, accessibile e sostenibile. ● l’approccio bioclimatico, per Per noi l’architettura è una risposta in contribuire in maniera efficace al termini di spazio a domande e bisogni e comfort e al risparmio energetico, complessi; una risposta economica e non attraverso complesse tecnologie razionale ma che non dimentica la ma lavorando semplicemente su luce, dimensione poetica, politica e personale, che ventilazione, calore. mette sempre al centro la libertà negli usi e la ● l’importanza e il valore flessibilità nelle funzioni. dell’esistente, per capire e comprendere ciò che c’è e Tra i principi alla base del nostro lavoro: trasformarlo in una risorsa. ● la generosità dello spazio, che si ● non mettere limiti all’uso da parte concretizza attraverso il recupero di dell’utente, perché l’architettura non È un piacere essere qui oggi e partecipare a spazio extra, di spazio doppio deve vincolare e limitare, ma una iniziativa così innovativa. Spero di poter rispetto agli standard, secondo permettere l'appropriazione e la continuare a seguire i risultati di questo un’idea di comfort e di lusso che non creatività. approccio. ruotano attorno al denaro ma al ● l’apertura al dialogo e alla Con Jean-Philippe collaboriamo, ormai da benessere e al piacere. partecipazione, con l’obiettivo non molto tempo, con un approccio ● l’economia, intesa come spendere tanto di far partecipare altri al nostro all'architettura e alla pianificazione che si meno e fare di più. Al contrario di progetto, quanto di allargare il fonda sui principi di generosità di spazio e di essere un limite, l’economia puo’ numero di attori che hanno un ruolo economia al servizio della qualità della vita e diventare un’opportunità di andare centrale nella sua concezione, dell'appropriazione da parte degli utenti. Il all'essenziale, di definire delle riconoscendo e valorizzando le nostro obiettivo è fare un’architettura priorità e di trovare all’interno di competenze dell’abitante, del esse una nuova forma di libertà. politico, dell’architetto.
● From the inside out, che significa inaugurato il nostro approccio, divenendo di di rivolgersi a degli architetti e alla quale pensare a un progetto dall’interno, fatto il “modulo” su cui abbiamo continuato a abbiamo voluto proporre qualcosa di meglio dal punto di vista dell’utente, come lavorare. Si tratta dell’abitazione privata di rispetto a quello che era loro proposto dai un insieme di frammenti, di spazi, di una famiglia operaia che mai avrebbe pensato costruttori tradizionali. A cominciare dallo atmosfere e di usi che sono in relazione continua tra loro e che sommandosi producono lo spazio nel suo insieme. La centralità dell’abitare La dimensione dell’abitare per noi è alla base di qualsiasi riflessione sulla città. La casa è lo spazio di espressione della libertà individuale e come tale il punto di partenza del lavoro sulla città e sullo spazio pubblico. Oggi l’abitazione è divenuta un prodotto economico e di mercato, ma deve tornare ad essere un elemento centrale della qualità della vita, la precondizione di ogni dimensione sociale e come tale oggetto di politiche pubbliche specifiche che puntino alla qualità. Perché senza l’abitare di qualità, lo spazio pubblico non può funzionare. Abbiamo cominciato 25 anni fa questa riflessione con un progetto che ci piace ancora oggi citare perché ha
spazio, che abbiamo voluto aumentare del al centro di un quartiere operaio. Qui Confrontarsi con l’esistente 50% senza aumentare il costo, perché 65 abbiamo realizzato case economiche, con Non dobbiamo subire l’esistente, dobbiamo metri quadrati ci sembravano troppo pochi grande libertà d’uso da parte dei locatari, di imparere a guardare ciò che c’è e scoprirne la per la loro qualità della vita. Abbiamo grande efficienza energetica grazie al bellezza, a trasformarlo per il meglio, farne lavorato sugli spazi e sui materiali per principio delle serre, in cui abbiamo quasi una risorsa per il nostro progetto. A perseguire questo risultato, arrivando a raddoppiato il volume a disposizione rispetto Bordeaux, 20 anni fa, nel quadro di un realizzare per 50.000 Euro, un prodotto molto agli standard, senza aumentare il costo di progetto del Comune per il recupero di ecologico, con uso del doppio involucro e realizzazione e convincendo il proprietario a numerose piazza cittadine, ci trovammo a delle serre e un bassissimo consumo di non aumentare l’affitto in proporzione lavorare sul progetto di risanamento di una energia. all’aumento di superficie. Perché affittare in piazzetta di periferia, per la quale si chiedeva Questo progetto ci ha spinto a riflettere su funzione della superficie non è una legge, è un progetto di trasformazione della cosa debba offrire un’abitazione secondo noi, una pratica e innovare e adattare queste pavimentazione. Ma quando siamo andati sul in termini di spazio supplementare rispetto pratiche secondo noi è un elemento posto, abbiamo trovato una bellezza già agli standard, di mobilità tra i diversi spazi, di importante del nostro lavoro. talmente evidente nel luogo, che abbiamo flessibilità e libertà d’uso, di efficienza presentato un progetto energetica etc. Quando cominci a lavorare sulla qualità dello spazio individuale, la città diventa il prodotto di una moltiplicazione di quella qualità a scala di vicinato, di quartiere etc. Per noi la città non si fa sulla grande scala, sul territorio, ma si fa a partire dall’interno, dai piccoli isolati, dai piccoli spazi, procedendo in qualche modo all’inverso. Questo approccio è stato alla base dei nostri progetti successivi, tra cui quello di Mulhouse dove nel 2005 abbiamo realizzato 14 abitazioni in social housing all’interno di una ex fabbrica
che suggeriva di non fare assolutamente nulla. La competenza dell’architetto è anche quella di capire la complessità per trovare risposte semplici. È anche vero però che la realtà spesso non soddisfa, come nel caso dell’edilizia popolare francese degli anni 60. Il governo ha lanciato un progetto di rinnovamento di questi edifici che passa dalla demolizione e successiva ricostruzione. Scioccati dall’approccio, abbiamo studiato la questione, analizzato i blocchi di appartamenti che andavano demoliti, analizzato il budget (altissimo) per Trasformazione di 530 abitazioni a Bordeaux. Architetti: Lacaton & Vassal, Druot, Hutin. la demolizione e ricostruzione e abbiamo proposto la nostra “alternativa più” che prevedeva una ristrutturazione molto più la densità senza penalizzare la qualità. In delocalizzare nessuno. Anche in questi casi, semplice e molto più economica. Abbiamo alcuni casi abbiamo aggiunto una parte l’obiettivo era quello di aumentare gli ipotizzato un progetto che costasse un terzo esterna, allargato le finestre, creato una standard senza aumentare gli affitti. del progetto di demolizione e ricostruzione. nuova circolazione di luce, di aria, di Il costo per appartamento è stato di 45mila Sebbene non siamo stati ascoltati a livello movimento, usato lo spazio esterno per Euro contro i 150mila che sarebbero stati nazionale, siamo riusciti a testare il nostro realizzare giardini d’inverno. Abbiamo usato necessari con la demolizione e la approccio in alcuni casi specifici. Il principio il tetto per realizzare nuove abitazioni, ricostruzione. è che questi sono edifici che possono essere abbiamo realizzato un involucro esterno migliorati, non con semplici interventi leggero, conseguendo un importante Questi ultimi sono esempi di edilizia pubblica cosmetici, ma usando gli spazi vuoti, sotto risparmio energetico, senza toccare nulla ma, come abbiamo visto, possiamo applicare utilizzati per recuperare superficie, all’interno, lavorando su appartamenti questo concetto anche all’edilizia privata. Ci aumentare occupati senza
sono decine e decine di città in cui finalizzata ad aumentare gli standard I luoghi pubblici come spazi sperimentare questo approccio. In ciascuna qualitativi, realizzando nuove abitazioni ed città ci sono micro situazioni sulle quali ampliando le esistenti senza intaccare terreni di libertà e comunicazione lavorare: ciascun immobile, ciascun terreno nuovi. Bisogna chiedersi: cosa si può Per tornare al tema dello spazio pubblico, può essere migliorato con una densificazione aggiungere per migliorare e incrementare vorrei sottolineare come l’architettura sia senza degradare? Ogni situazione è diversa, uno strumento fondamentale per rafforzare il non esiste un catalogo standard a cui valore pubblico di luoghi che offrono spazi di attingere, a volte non si può fare nulla, a libertà e comunicazione: centri d’arte, volte molto. È una trasformazione che si fa biblioteche, scuole. L’architettura permette dall’interno, attraverso il recupero dello loro di essere veri e propri spazi di spazio perduto, male utilizzato, per intermediazione e di dialogo. Cito solo tre incrementare la densità dello spazio casi che sono esemplificativi del nostro abitabile, utilizzando le superficie al suolo e approccio: rinforzando gli spazi verdi. Con tecniche di Il Palais de Tokyo a Parigi, edificio costruzione molto rapide, leggere, che monumentale abbandonato a metà anni ‘90, permettono di lavorare in fretta e di dividere il cui interno era stato completamente il consumo energetico per tre, senza demolito in vista di ingenti lavori di introdurre tecnologie complesse e senza ristrutturazione in seguito interrotti. Lo Stato aumentare l’affitto o il costo nonostante ha deciso di farne un luogo temporaneo l’aumento dello spazio abitabile. (cinque anni) per l’arte contemporanea ed ha lanciato un concorso, che abbiamo vinto. Alla base del nostro progetto c’era la convinzione che tutto fosse già li, che non ci fosse da aggiungere altro, che dovessimo giusto fare l’essenziale per riaprirlo al pubblico e agli artisti. Abbiamo quindi proposto un progetto di base sul consolidamento edilizio, sugli impianti
elettrici, sulla circolazione tra gli spazi. Nel Una sala polivalente nel nord della Francia, in L’ultimo edificio di un cantiere navale, in una 2010 lo stato ha deciso di prolungare l’uso un’area dove era stata fatta tabula rasa di un zona industriale, in cui era stato chiesto di temporaneo, con un ulteriore budget per intero quartiere risalente agli anni 60 ed in insediare un centro d’arte regionale. Il lavorare sulle superfici su cui non avevamo cui era rimasto solo un grande giardino. Il sopralluogo dello spazio ci ha fatto capire lavorato ancora, tra cui le coperture. È un progetto di sala polivalente, doveva in subito che il luogo era eccezionale, che luogo che funziona benissimo, ha diversi maniera complessa ospitare funzioni secondo andava preservato e che aveva una storia livelli e offre una grande libertà ad artisti e noi incompatibili nello spazio a disposizione: importante. Per questo abbiamo deciso di pubblico. Ci ha permesso di condurre una da un lato teatro e spazio per concerti, non intervenire sull’immobile ma di riflessione sull’utilità di partire dal dall’altro rinfreschi per famiglie. Per risolvere realizzare accanto un edificio gemello che temporaneo e di guardare al progetto come la cosa, abbiamo approfittato delle potesse ospitare le funzioni richieste nelle una serie di usi temporanei che si susseguono opportunità che ci offriva il terreno a migliori condizioni. Il nostro progetto ha gli uni con gli altri. disposizione e abbiamo ingrandito la inevitabilmente suscitato molte discussioni, superficie sotterranea, realizzando una c’è chi si è chiesto se stessimo o meno struttura prefabbricata che con una spesa rispondendo ai requisiti richiesti, ma alla fine ridotta potesse ospitare senza conflitti le abbiamo vinto. diverse funzioni. Grazie. Nota: tutte le foto dei progetti di Lacaton & Vassal sono di ©Philippe Ruault.
Cosimo Balestri; Salvatore Torre; Sonia Leone; Michela Buongiovanni; Alberto Desire; Maria Rirta Moscardi; Tiziano Hanno partecipato: Cherubini; Flaviano Lorusso; Roberto Vezzosi; Francesca Ceccherini; Marco Berni; Tommaso Rossi; Stefano Tosetti; Enrico Cristiano Zani; Gerarda Del Rino; Elisabetta Nucciotti; Vincenzo Mellace; Francesco Toni; Nistri; Fabrizio Bocchicchio; Livio Santini; Luca Di Baroli; Nicola Di Fioro; Vincenzo Fulvio Silvestrini; Stefania Innocenti; Fiore; Roberto Macrì; Lulgennet Teklè; Marco Giovanni Moschiti; Sara Bartolini; Francesco Marchi; Elisabetta Guarducci; Carlo Gianni; Colzi; Maria De Santis; Nicola Ricchiusi. Alessandro Corradini; Alessandro Pieraccini; Jacopo Amendola; Filippo Bovetti; Nasrin Mohiti Asli; Margherita Manfra; Paolo Lo Iacono; Valentina Radi; Stefano Gambaccini; Francesco Bellandi; Cristiana Naldoni; Stefano Stanghellini; Saverio Meccaunifi; Maria Rirta Cecchini; Gianni Biagi; Massimo Lucchesi; Ilaria Moretti; Iacopo Pettini; Emanuele Barili; Michele De Biasi; Andrea Stefanacci; Matteo Zambelli; Giuseppe Grant; Stefano Ratazzo; Fabio Soddu; Alfonso www.pratoalfuturo.it Cedron; Luca Chiti; Adriano Poggiali; partecipa@pratoalfuturo.it Carmelo Baglivo; Valeria Vannucchi; Ernesto Grandini; Anna Lambertini; Lucrezia Allocca; Organizzazione: Sociolab e Image Rossano Rocchi; Mauro Romagnoli; Caterina Promozione e diretta Radio: Controradio Mortati; Crediti fotografici: Fabrizio Bruno
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