D3 PROCEDURA DI DETTAGLIO PER LA CONSULTAZIONE DEGLI STAKEHOLDER
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D3 PROCEDURA DI DETTAGLIO PER LA CONSULTAZIONE DEGLI STAKEHOLDER
Sommario 1.Prima sessione – il Metaplan .......................................................................................................................... 2 1.1 Il mercato del lavoro del sistema LGN ..................................................................................................... 2 Scopo ......................................................................................................................................................... 2 Gli attori coinvolti ...................................................................................................................................... 2 Gli step operativi ....................................................................................................................................... 2 2. Seconda sessione – la GOPP .......................................................................................................................... 5 2.1 La nuova governance delle professioni del sistema LGN ........................................................................ 5 Scopo ......................................................................................................................................................... 5 Gli attori coinvolti ...................................................................................................................................... 5 Gli step operativi ....................................................................................................................................... 6 1
1.Prima sessione – il Metaplan 1.1 Il mercato del lavoro del sistema LGN Scopo Analizzare le criticità degli attori che operano nel e per il porto nel reperimento delle figure professionali, con particolare riferimento alla filiera del GNL ed individuazione di una serie di obiettivi utili al superamento delle suddette criticità. Gli attori coinvolti Per ognuno dei seguenti ambiti logistici saranno coinvolti gli attori chiave, individuati di concerto con l’APL, con riferimento alle seguenti tipologie: - Attori istituzionali; - Attori imprenditoriali. Gli step operativi a) I partecipanti saranno chiamati a definire il fabbisogno professionale relativo ai seguenti ambiti logistici in cui si articola / articolerà la logistica del LNG: - Le navi che trasportano LNG come merce; - Il terminal offshore OLT; - Il (futuro) deposito costiero; - Le navi che utilizzano LNG come carburante; - I depositi satellite; - Le stazioni di rifornimento dei mezzi stradali. In particolare: Fasi logistiche Figure professionali da Figure professionali da inserire ex novo nei processi aggiornare produttivi Le navi che trasportano LNG come merce Il terminal offshore OLT Il (futuro) deposito costiero Le navi che utilizzano LNG come carburante I depositi satellite 2
Fasi logistiche Figure professionali da Figure professionali da inserire ex novo nei processi aggiornare produttivi Le stazioni di rifornimento dei mezzi stradali Metodologia: 1) Ad ogni partecipante saranno distribuiti 5 cartoncini gialli, sui quali ognuno dovrà indicare i 5 profili professionali più importanti inerenti le suddette fasi logistiche. 2) Una volta raccolti i cartoncini saranno oggetto di confronto e accorpati (alcune delle figure professionali indicate dai partecipanti potrebbero essere le stesse) in una delle aree del quadro precedente. b) Ciascun partecipante sarà chiamato a esprimere la facilità / difficoltà di reperimento di ciascun profilo sul MdL e una breve descrizione del profilo Profili -- - + ++ Breve descrizione del profilo Profilo 1 Profilo 2 Profilo 3 … Profilo n Metodologia: 1) Ciascun partecipante, per ogni profilo, esprimerà un giudizio sulla facilità / difficoltà di reperimento di esso nel MdL attraverso il posizionamento di un cartellino rosa in una delle aree del quadro precedente. 2) Per ogni profilo sarà ricavata – dal confronto con i partecipanti – una breve descrizione c) Ciascun partecipante sarà chiamato ad indicare i primi 3 canali per il reperimento delle RU sul MdL e – per ciascuno di essi – dovrà individuare almeno 3 vantaggi e 3 svantaggi: Canali per il Criticità Possibili soluzioni Punti di forza Utilizzo del reperimento delle RU canale nel MdL Servizi pubblici per l’impiego Agenzie di ricerca e selezione del personale Agenzie per la somministrazione del personale Scuole / Università e istituti formativi Auto - candidature Inserzioni sulla stampa delle vacancies 3
Canali per il Criticità Possibili soluzioni Punti di forza Utilizzo del reperimento delle RU canale nel MdL Inserzioni delle vacancies sul proprio sito internet Organizzazioni sindacali / datoriali Concorsi pubblici Passa – parola ……… ……… ……… Metodologia: 1) Ciascun partecipante indicherà i primi 3 canali di reperimento utilizzati attraverso il posizionamento di un cartellino rosa nell’ultima colonna del quadro precedente scrivendoci sopra quali profili sono reperiti dal corrispondente canale. 2) In riferimento ad ogni canale utilizzato, saranno indicate le criticità, le possibili soluzioni a queste ultime e i vantaggi. d) Ciascun partecipante sarà chiamato ad individuare gli elementi che caratterizzano la formazione finalizzata alla qualificazione / riqualificazione dei profili strategici all’implementazione del “sistema LNG” Elementi oggetto di analisi Criticità Possibili Punti di Attivazione soluzioni forza Analisi dei fabbisogni formativi Formazione finanziata (fondi pubblici / fondi interprofessionali) Formazione finanziata dall’azienda Impiego di fornitori di servizi formativi esterni all’azienda Impiego di fornitori di servizi formativi interni all’azienda Coordinamento con le parti sociali Gestione organizzativa dell’intervento formativo ……… ……… ……… 4
Metodologia: 1) Ciascun partecipante indicherà se ciascuno degli elementi nel quadro precedente caratterizzano i propri processi formativi apponendo di un cartellino rosa nell’ultima colonna. 2) In riferimento ad ogni elemento “selezionato”, saranno indicate le criticità e le possibili soluzioni a queste ultime e i relativi punti di forza. e) Ciascun partecipante sarà chiamato ad indicare, infine, quanta formazione ha svolto negli ultimi 3 anni e quanta di essa è stata realizzata sui temi riconducibili alla filiera LNG % dei dipendenti formati sul % dei dipendenti formati negli Struttura (Ente o Impresa) sistema LNG negli ultimi 3 anni ultimi 3 anni sul totale sul totale Struttura 1 Struttura 2 Struttura 3 ….. Struttura n 2. Seconda sessione – la GOPP 2.1 La nuova governance delle professioni del sistema LGN Scopo Obiettivo della sessione è quello di costruire “l’albero dei problemi” e “l’albero degli obiettivi” su cui saranno fondate le attività da svolgersi con i soggetti coinvolti attraverso attività predisposte ad hoc. La sessione GOPP verterà: - Sulle modalità per un più efficiente reperimento delle RU necessarie a gestire i processi logistici del sistema GNL con particolare riferimento alle dinamiche della domanda e dell’offerta di lavoro; - Sui processi formativi in grado di sostenere la qualificazione / riqualificazione del personale in forza nelle imprese e istituzioni già impegnate nel settore, anche al fine di avviare processi virtuosi di riproduzione professionale. Gli attori coinvolti Gli attori coinvolti nella sessione GOPP sono riconducibili alle seguenti tipologie: - Attori istituzionali; - Attori imprenditoriali. Si tratta degli stessi attori che hanno preso parte alla prima sessione. Tuttavia, fra gli attori istituzionali, dovrà essere presente anche l’APL. 5
Gli step operativi Il GOPP si realizza attraverso un workshop che comprende fino a un massimo di 20 partecipanti, individuati tra gli attori che hanno un ruolo cruciale per il successo di un progetto, guidati da un facilitatore esterno. Il facilitatore ha il compito di moderare gli incontri e di permettere ai partecipanti di mettere a disposizione le loro conoscenze, esperienze e competenze fino alla definizione di un progetto condiviso. Il workshop può avere la durata da uno o più giorni, anche se spesso 2 giorni sono sufficienti. I partecipanti sono selezionati in modo da rappresentare tutti i gruppi di interesse compresi lo staff tecnico del progetto, le autorità e i leader locali. Una premessa basilare è che i gruppi di interesse provengano da tutti i livelli, e che non sia trascurata la componente dei decisori. La metodologia adottata fa ampio utilizzo delle tecniche di visualizzazione. I partecipanti lavorano su cartelloni dove possono applicare dei cartoncini adesivi che contengono le idee, i problemi e i suggerimenti a seconda delle fasi dei lavori. L´uso dei cartoncini permette di spostare e aggregare le idee in una forma grafica che può essere facilmente seguita da tutto il gruppo. Alla fine delle sessioni i cartoncini vengono fissati in modo permanente e vengono archiviati nel report del workshop. La realizzazione di una sessione GOOP è generalmente divisa in 4 unità volte all´identificazione dei problemi e di soluzioni realistiche. a) Analisi degli attori-chiave si prendono in considerazione le persone, i gruppi e le organizzazioni coinvolte e i loro interessi, motivazioni, idee e implicazioni connesse al progetto. Con buona probabilità, molti degli attori chiave saranno fra coloro che parteciperanno all’incontro, tuttavia, non è esclusa la possibilità di prenderne in considerazione altre b) Analisi dei problemi i principali problemi, sotto forma di relazioni di cause e effetto, sono raggruppati attraverso una rappresentazione grafica detta "albero dei problemi". Le problematiche da legare fra loro – opportunamente riviste e rianalizzate – secondo relazioni di causa ed effetto saranno, in buona parte, quelle già emerse durante la prima sessione. L’esito finale sarà una struttura quale quella rappresentata nella figura seguente: Effetti Livello 1 Problema 1 Livello 2 Problema 2 Problema 3 Livello 3 Pr. 4 Pr. 5 Pr. 6 Pr. 7 Pr 8 Cause Si noti che ciascun problema indicato nella figura precedente è causa del problema a cui è legato che giace sul livello superiore. Dunque, ad esempio, i problemi 4, 5, 6 sono causa del problema 2, mentre i problemi 2 e 3 sono causa del problema 1. 6
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c) La determinazione degli obiettivi una volta individuati i problemi, questi ultimi saranno riformulati sotto forma di obiettivi, cioè i mezzi per risolvere le criticità individuate. La rappresentazione grafica che ne deriva è detta "albero degli obiettivi", che rappresenta il cambiamento desiderato: Livello 1 Obiettivo Scopi Generale Obiettivo Obiettivo Livello 2 Specifico 1 Specifico 2 (OS1) (OS2) Livello 3 Risultato 1 Risultato 2 Risultato 3 Risultato 4 Mezzi Si noti che l’analisi delle problematiche, come abbiamo accennato, descrive gli aspetti negativi della situazione esistente. L’analisi degli Obiettivi, invece, presenta gli aspetti positivi della situazione desiderata per il futuro. Dunque, l’albero degli Obiettivi può essere pensato come lo specchio positivo dell’Albero dei Problemi, dove al rapporto causa-effetto tra i problemi si sostituisce quello di “mezzi per ottenere lo scopo”. In altre parole, si tratta di associare a ciascun problema (dell’albero dei Problemi) l’Obiettivo appropriato mediante il quale il problema stesso verrà risolto. Gli obiettivi di un determinato livello costituiscono i mezzi per conseguire gli scopi rappresentati sui livelli precedenti. Convenzionalmente i livelli dell’albero degli Obiettivi sono 3: gli obiettivi del livello 3 sono denominati risultati, quelli del livello 2 obiettivi specifici e l’obiettivo del livello 1 (punta dell’albero) Obiettivo generale. d) Analisi delle alternative o Analisi della strategia di intervento gli obiettivi vengono selezionati dopo aver analizzato le possibili alternative e aver tenuto conto di alcuni fattori quali le risorse, la probabilità di riuscita, l´appoggio dei gruppi di interesse, il rapporto costi-benefici, i rischi sociali, l´orizzonte temporale, la sostenibilità e altri fattori identificati dal gruppo. Dal punto di vista grafico, ciascuna strategia è una delle diramazioni relativi a ciascun obiettivo specifico. Una volta costruito l’albero degli Obiettivi, i partecipanti all’incontro saranno chiamati a decidere quali e quante strategie realizzare attraverso il Progetto le cui realizzazioni sono sintetizzate dagli obiettivi dell’albero. 8
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