Costruiamo il Welfare dei Diritti

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Costruiamo il Welfare dei Diritti
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                             Prospettive Sociali e Sanitarie              № 2 / 2016                    art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Filiale di Milano

                                                                                             Speciale

                                                                            dei Diritti
                                                                             il Welfare
                                                   Ridefinire le politiche sociali
                                                   su criteri di equità ed efficacia
                                                                                Costruiamo

anno XLVI / primavera 2016
2
Costruiamo il Welfare dei Diritti
Prospettive Sociali e Sanitarie                n. 2
     Speciale                                                                        anno xlVI                           primavera 2016
     Costruiamo il Welfare dei Diritti
     Ridefinire le politiche sociali su criteri di equità e di efficacia
                                                                                     Direzione
 1   Executive summary. Le ragioni e i contenuti delle nostre                        Emanuele Ranci Ortigosa
     proposte di riforma                                                             (direttore responsabile)
     L’oggi                                                                          Ugo De Ambrogio, Sergio Pasquinelli
11   Capitolo 1. Le condizioni economiche delle famiglie                             (vicedirettori)
     e la distribuzione delle prestazioni monetarie nazionali
                                                                                     Caporedattore
     L’obiettivo. I benefici sociali di un’ottimizzazione delle politiche            Francesca Susani (pss@irsonline.it)
     su criteri di equità ed efficacia
25   Capitolo 2. La riforma compiuta                                                 Redazione
     Le prime tappe del percorso verso la riforma                                    Claudio Caffarena, Ariela Casartelli,
34   Capitolo 3. Politiche di contrasto alla povertà e di sostegno                   Roberto Cerabolini, Diletta Cicoletti,
     alle famiglie con figli                                                         Valentina Ghetti, Elena Giudice, Francesca
                                                                                     Merlini, Daniela Mesini, Maurizio Motta,
49   Capitolo 4. Politiche di sostegno e promozione delle persone                    Paolo Peduzzi, Franco Pesaresi, Dela Ranci
     con disabilità e non autosufficenza                                             Agnoletto, Remo Siza, Giorgio Sordelli,
     Apprendimenti dai contesti territoriali                                         Patrizia Taccani
59   Capitolo 5. Condizioni e linee di sviluppo per l’attuazione
     sui territori degli indirizzi e delle proposte di riforma                       Comitato scientifico
                                                                                     Paolo Barbetta, Alessandro Battistella,
63   Capitolo 6. Gli interventi e i servizi per il contrasto                         Luca Beltrametti, Teresa Bertotti, Paolo
     della povertà                                                                   Bosi, Annamaria Campanini, Maria Dal Pra
72   Capitolo 7. Gli interventi e i servizi per il sostegno                          Ponticelli, Maurizio Ferrera, Marco Geddes
     delle persone con non autosufficienza                                           da Filicaia, Cristiano Gori, Antonio Guaita,
                                                                                     Luciano Guerzoni, Francesco Longo, Gavino
79   Capitolo 8. Gli interventi e i servizi a sostegno e promozione                  Maciocco, Marco Musella, Franca Olivetti
     delle persone con disabilità                                                    Manoukian, Giuseppe A. Micheli, Nicola
88   Bibliografia                                                                    Negri, Fausta Ongaro, Valerio Onida, Marina
                                                                                     Piazza, Costanzo Ranci, Chiara Saraceno,
                                                                                     Maria Chiara Setti Bassanini, Antonio Tosi
Il testo presentato è frutto di un lavoro di gruppo, realizzato da Ars in colla-
borazione con il Capp Università di Modena e Reggio Emilia e con Irs, e rap-         Contatti
presenta lo sviluppo e l’approfondimento di precedenti proposte di riforma           Via XX Settembre 24, 20123 Milano
da noi realizzate e pubblicate (PSS 20–22/2011 e 8–10/2013).                         tel. 02 46764276 – fax 02 46764312
Seppure il lavoro è l’esito di incontri, discussioni, osservazioni e integrazioni    www.prospettivesocialiesanitarie.it
reciproche, indichiamo di seguito chi, in varia misura, ha contribuito all’ela-
borazione e redazione delle diverse parti: Presentazione delle ragioni e dei         Ufficio abbonati
                                                                                     Teresa Albanese (pss.abbo@irsonline.it)
contenuti della nostra proposta, Emanuele Ranci Ortigosa; capitolo 1, Mas-
simo Baldini e Daniela Mesini; capitolo 2, Emanuele Ranci Ortigosa e Paolo           Abbonamento 2015
Bosi; capitolo 3, Daniela Mesini, Paolo Bosi, Massimo Baldini; capitolo 4,           ccp n. 36973204
Sergio Pasquinelli, Claudio Castegnaro, Diletta Cicoletti; capitolo 5, Valen-        IBAN IT57 J076 0101 6000 0003 6973204
tina Ghetti e Daniela Mesini; capitolo 6, Valentina Ghetti e Daniela Mesini;         € 59,00 (privati); € 69,00 (ass. di volontariato
capitolo 7, Sergio Pasquinelli; capitolo 8, Claudio Castegnaro, Diletta Cico-        e coop. sociali); € 89,00 (enti); € 96,00 (estero);
letti e Valentina Ghetti.                                                            € 100,00 (sostenitore).
La pubblicazione è a cura di Emanuele Ranci Ortigosa e Daniela Mesini, che           L’abbonamento decorre dal 1º gennaio
hanno coordinato la ricerca, con la collaborazione di Paolo Bosi per la prima        al 31 dicembre.
parte e di Valentina Ghetti per la seconda parte. L’elaborazione dei dati It-
                                                                                     Prezzo per copia: € 7,50 (arretrati € 12,00)
Silc è opera di Massimo Baldini. Riccardo Sartori ha collaborato alla cura
editoriale.                                                                          Progetto grafico e impaginazione
                                                                                     Riccardo Sartori
      I singoli report territoriali e
                                                                                     Stampa
    le Appendici metodologiche e                                                     Grafica Sant’Angelo
    statistiche sono disponibili su                                                  Via Vicinale 6, Sant’Angelo Lodigiano (LO)
www.welfaredeidiritti.co.nf/cwd3                                                     Tel. 0371 210290

                                                                                     Registrazione
                                                                                     Tribunale di Milano n. 83 del 5-3-1973
                                                   Prospettive Sociali e Sanitarie
                                                                                     ISSN 0393-9510
                                                   è stampata usando le carte Re-
                                                   cital White + e Respecta 100 di
                                                   Burgo Distribuzione, composte     È vietata la riproduzione dei testi, anche
                                                   al 100% da fibre riciclate        parziale, senza autorizzazione.
Costruiamo il Welfare dei Diritti
Costruiamo il Welfare dei diritti
Ridefinire le politiche sociali su criteri di efficacia e di equità
                                                                                                                   Executive
Le ragioni e i contenuti delle nostre                                                                              summary
proposte di riforma

                                                         porto in due parti. Nella prima trattiamo il pano-
Prima parte: Dalla situazione attuale                    rama e le politiche nazionali:
                                                         L’oggi (capitolo 1). Gli attuali contenuti delle
alla riforma compiuta                                       politiche sociali rappresentano soprattutto
                                                            l’esito frammentato di retaggi storici e del-
1. Costruiamo il welfare dei diritti. Rinnovia-
                                                            la capacità di pressione dei diversi interessi
mo le nostre proposte cogliendo anche l’op-
                                                            organizzati. L’ineguale distribuzione sociale
portunità offerta dalla legge di stabilità
                                                            delle erogazioni e le sue conseguenze: uguali
2016 e dal ddl delega, per andare oltre
                                                            bisogni, diversi sostegni; diversi bisogni, uguali
Il nostro welfare sociale presenta forti e perdu-           sostegni.
ranti limiti: non è equo, non è efficace nel contra-     L’obiettivo: la riforma compiuta (capitolo 2).
stare le situazioni di maggiore fragilità, manca di         Per una significativa analisi e conseguente
una misura nazionale di contrasto della povertà,            riforma delle politiche sociali vanno assunti
non rapporta gli interventi ai bisogni e alla loro          come criteri guida equità ed efficacia: a uguali
intensità,ha risorse troppo scarse sui territori            bisogni uguali sostegni, a maggiori bisogni mag-
per i sistemi di servizi. Siamo da anni impegna-            giori sostegni. Ottimizzando l’uso delle risor-
ti a documentare questi limiti, analizzarne le              se già oggi assegnate alle politiche sociali si
conseguenze, elaborare e presentare proposte                può offrire una copertura dei bisogni e delle
di cambiamento. Il box a pag. 88 ripercorre bre-            fragilità delle persone e delle famiglie ben più
vemente le tappe di questo lavoro che ci hanno              adeguata dell’attuale, in termini di miglior
portato a formulare le proposte di riforma pre-             affermazione e attuazione dei diritti sociali
sentate qui di seguito. La nostra iniziativa inter-         affermati dalla Costituzione e dalla normati-
cetta anche l’opportunità offerta dalla legge di            va sui livelli essenziali.
stabilità, comma 388, e dal successivo ddl del           Le prime tappe del percorso (capitoli 3 e 4). Pro-
Governo, che prevedono che nel 2016 vengano                 poste attuali e agibili di riforma per le politi-
approvati uno o più provvedimenti legislativi               che e le erogazioni nazionali di sostegno alla
finalizzati:                                                famiglia e di contrasto alla povertà, quelle
 •• all’introduzione di un’unica misura naziona-            di sostegno e promozione delle persone con
    le di contrasto alla povertà individuata come           disabilità e non autosufficienza. Analisi della
    livello essenziale di assistenza;                       attuale situazione e proposte per lo sviluppo
 •• alla razionalizzazione delle prestazioni esi-           delle funzioni e delle risorse della rete dei servi-
    stenti sottoposte alla prova dei mezzi;                 zi e degli interventi sul territorio, come fattore
 •• al riordino della normativa in materia di               chiave di ogni processo di riforma.
    sistemi di interventi e servizi sociali.             Lo sviluppo dei servizi per l’attuazione sui ter-
Si presenta quindi un’opportunità per procedere             ritori delle proposte di riforma presentate
a un’analisi e ad un confronto che superi anche             (capitoli 5, 6, 7, 8). Le lezioni che traiamo sulle
i non pochi limiti della delega per avviare una             diverse politiche dall’analisi della situazione
seria riforma del nostro sistema delle politiche            e delle tendenze in atto nelle sette realtà ter-
sociali, e in particolare delle misure nazionali in         ritoriali coinvolte nella nostra ricerca e che
atto per il contrasto della povertà, il sostegno            specificamente trattiamo nella Seconda parte
alle famiglie con figli, il sostegno a non autosuf-         del rapporto di ricerca (www.welfaredeidiritti.
ficienti e disabili, fondata su criteri di equità e di      co.nf/cwd3). In relazione alle diverse aree di
efficacia, “per renderlo più adeguato rispetto ai           policy indagate rileviamo il posizionamento
bisogni emergenti e più equo e omogeneo sull’ac-            dei singoli territori e dei servizi coinvolti, per
cesso alle prestazioni, secondo i principi dell’u-          raccogliere ulteriori elementi sull’attuabilità
niversalismo selettivo” (art. 1, c. 1). La nostra           della riforma proposta, fornendo ai territo-
proposta è finalizzata a costituire con i livelli           ri stessi dei benchmark con cui misurarsi. I
essenziali di assistenza effettivi diritti anche in         contesti territoriali coinvolti sono comples-
campo sociale.                                              sivamente sette, distribuiti tra 4 Regioni
    Impegnati da decenni nelle ricerche e nel               (Lombardia, Liguria, Piemonte ed Emilia-
dibattito per sollecitare e sostanziare di conte-           Romagna). Quattro sono ambiti sovracomu-
nuti tale necessaria riforma, intendiamo valo-              nali (Crema, Garbagnate, Merate e Cuneo) e 3
rizzare questa opportunità presentando nostre               sono territori monocomunali (Torino, Parma
proposte di riforma. Articoliamo il nostro rap-             e La Spezia).

Politiche sociali                                                       1                              Prospettive Sociali e Sanitarie   n. 2/2016
                                                                     PSS1602
Costruiamo il Welfare dei Diritti
difficoltà e di bisogno socialmente riconosciuto,
                                  2. Ci sono molte persone e famiglie in
                                                                                         in modo equo. Gli attuali interventi assistenzia-
                                  condizione di grave fragilità e difficoltà,
                                                                                         li lasciano invece senza alcun sostegno molti in
                                  che richiedono interventi di sostegno
                                                                                         gravi situazione di bisogno, o danno un sostegno
                                  Le famiglie italiane vivono in condizioni forte-       non rapportato all’intensità del bisogno. Presen-
                                  mente diseguali. Molte sono povere, molte han-         tano quindi gravi limiti di equità, ma anche di
                                  no disabili e non autosufficienti.                     efficacia nell’aiuto, per il loro carattere catego-
                                      Secondo l’Istat nel 2014, 4.102.000 persone,       riale, la frammentazione, la generalizzata mone-
                                  il 6,8% della popolazione residente, erano in con-     tizzazione. Efficaci infatti sono gli interventi
                                  dizione di povertà assoluta, mentre 7.815.000          appropriati alle singole situazioni di bisogno,
                                  persone, il 12,9% della popolazione, erano in          mirati nel loro contenuto – soldi e/o servizi- sul
                                  condizione di povertà relativa.                        caso specifico. Se più dell’80% delle risorse sono
                                      Utilizzando l’Isee per valutare la condizione      vincolate alle erogazioni monetarie standardiz-
                                  economica delle famiglie quelle del dieci percen-      zate dell’Inps, l’intervento dei servizi è a priori
                                  to (tecnicamente “decile”) più svantaggiato pos-       penalizzato, e non c’è la possibilità di combinare
                                  sono contare mediamente su un reddito dispo-           al meglio varie tipologie di intervento. Che sono
                                  nibile equivalente annuo di 7.014 euro, poco più       appropriati, e quindi più efficaci, se personaliz-
                                  di 500 euro al mese, quelle del dieci percento         zati, disegnati e realizzati sulla situazione speci-
                                  appena superiore su 11.280, meno di 600 euro           fica di una persona o di una famiglia in difficoltà
                                  al mese.1 Sono valori medi, che nascondono             da punti di accesso di servizi territoriali dotati
                                  situazioni molto peggiori, per le forti differenze     delle necessarie competenze e professionalità.
                                  fra le singole famiglie, e in particolare fra quelle
                                  con solo adulti e anziani e quelle con minori, e
                                                                                         3. Come sostenere e promuovere le
                                  quelle fra le famiglie che stanno al nord, al cen-
                                                                                         condizioni di vita presente e futura
                                  tro e soprattutto al sud. Su rilevazioni Istat si
                                                                                         di tutte le persone e famiglie in con-
                                  stima anche che nel nostro Paese vi siano oltre
                                                                                         dizioni di fragilità e di difficoltà
                                  2.800.000 persone anziane non autosufficienti
                                  e oltre 700.000 persone disabili, di età compresa      È il compito proprio delle politiche sociali, che
                                  fra 0 e 64 anni, che non godono di sostegni pro-       oggi esse non svolgono in modo e misura ade-
                                  porzionati ai loro bisogni di assistenza.              guati. Le nostre proposte intendono allora con-
                                      Per fronteggiare sofferenze sociali quali          correre a porre la riforma delle politiche sociali,
                                  quelle richiamate l’Italia ha impegnato nel 2014       e quindi del sistema socio-assistenziale, all’or-
                                  oltre 72 miliardi di euro di spesa assistenziale       dine del giorno dell’agenda politica, pur in una
                                  pubblica, 4.5 punti del Pil. Un livello di spesa       situazione di crisi economica che pone vincoli
                                  attorno alla media europea, non allocato però          alla spesa pubblica. Come abbiamo detto la legge
                                  su politiche e interventi coerenti e funzionali,       di stabilità e il ddl delega, che prevedono nel
                                  tali da massimizzare esiti di efficacia ed equi-       2016 una revisione anche se parziale del nostro
                                  tà. Ad esempio il 44% delle famiglie in povertà        sistema assistenziale, offre un’opportunità che
                                  assoluta non riceve alcun sostegno monetario,          va valorizzata, anche oltre i suoi limiti, con una
                                  così il 24% di quelle in povertà relativa. Analo-      riflessione e una iniziativa ampia e coraggiosa.
                                  gamente possiamo dire che chi è in situazione          Le importanti proposte già formulate in partico-
                                  di non autosufficienza o disabilità riceve come        lare in tema di contrasto alla povertà, ricordiamo
                                  indennità di accompagnamento una cifra iden-           quella del Reis della Alleanza contro la povertà,
                                  tica, senza quindi alcun rapporto con l’intensità      del Sia della Commissione Giovannini Guerra,
                                  del suo bisogno assistenziale o delle sue oppor-       del sostegno ai cinquantacinquenni poveri del
                                  tunità di vita attiva.                                 presidente dell’Inps Boeri, vanno a nostro parere
                                      Contemporaneamente per via degli attuali           collocate entro una riflessione più ampia, relati-
                                  diversi criteri di selezione quasi 13 miliardi di      va all’intero sistema assistenziale, riprendendo
                                  euro, il 25% dei quasi 56 miliardi di euro dei tra-    e attualizzando l’approccio costruito 20 anni fa
                                  sferimenti monetari nazionali, va alle famiglie        dalla Commissione Onofri, la visione della l. 328
                                  dei 4 decili superiori, quelli che hanno l’Isee più    del 2000, e anche le proposte da noi presentate
                                  elevato, con un reddito disponibile medio equi-        nel convegno del settembre 2013 e sul fascicolo
                                  valente che va dai 23.621 euro del sesto decile ai     8-10 del 2013 di Prospettive Sociali e Sanitarie,
                                  48.389 euro del decimo decile. Famiglie general-       oltre che in numerosi altre sedi e pubblicazioni.
                                  mente quindi abbienti, o addirittura ricche. Agli          Riteniamo infatti che per riformare le attua-
                                  stessi quattro decili Isee superiori va il 26% delle   li politiche e misure socio-assistenziali, da tutti
                                  erogazioni specificamente destinate ad integra-        ritenute parcellizzate e incoerenti, occorra assu-
                                  re redditi insufficienti.                              mere un approccio sistemico, elaborare cioè una
                                      Nella loro stessa configurazione gli attuali       visione complessiva dei problemi che con esse
                                  interventi presentano gravi limiti di equità e di      si vogliono trattare, disegnare almeno a grandi
                                  efficacia nell’aiuto. Perseguire una maggior equi-     linee un nuovo insieme di politiche e misure che
                                  tà è compito di un insieme di politiche econo-         meglio risponda a esigenze di valore e di funzio-
                                  miche, fiscali, del lavoro, della formazione, della    nalità, stimare le risorse già disponibili e riuti-
                                  cultura, e altre ancora. Anche le politiche sociali    lizzabili e quelle aggiuntive che occorrono, deli-
                                  possono e debbono svolgere un’importante fun-          neare una strategia a più tappe per confermare,
                                  zione equitativa. Finanziate da risorse pubbliche      riconfigurare gli interventi in atto, o sostituirli
                                  acquisite con il prelievo fiscale devono ridistri-     con nuove misure. Proporre di affrontare un sin-
                                  buirle solo a sostegno di chi è in situazione di       golo problema con una specifica nuova misura e

Prospettive Sociali e Sanitarie   n. 2/2016                           2                                                       Politiche sociali
                                                                    PSS1602
Costruiamo il Welfare dei Diritti
la richiesta di nuove risorse ad hoc, senza ricon-      Tavola 1. Spesa assistenziale 2014 con impegni di spesa al 2017 (milioni di €)
siderare e rivedere le misure esistenti, è certo
più facile, ma è anche l’ennesima rinuncia all’op-      Spesa assistenziale 2014                                        Aggiornamento al 2017
portunità di cominciare a migliorare il sistema         Trasferimenti famiglia                                   18.921 Bonus bebè                   1.212
nel suo insieme, in termini di equità, efficacia,       Assegni familiari                                         6.409
economicità. Ancora una volta si sommereb-              Detrazioni Irpef                                         12.310
be una nuova misura a quelle vigenti, anche se          Assegno maternità means tested                              202
obsolete, lasciando le incoerenze e gli sprechi del     Trasferimenti povertà                                    18.207 Fondo nazion. lotta povertà 1.304
sistema. Per questo apprezziamo e condividia-
mo gli obiettivi e i contenuti delle proposte già       Pensione sociale                                          4.462
richiamate, ma proponiamo di collocare anche            Integrazioni al minimo                                   13.036
tale loro proposta entro una rilettura critica e        Carta acquisti                                              211 assorbita in FNLP            –211
una conseguente revisione, almeno in prospet-           Assegno per nuclei con almeno 3 minori                      498
tiva, delle attuali principali misure di integra-       Trasferimenti invalidità                                 17.868
zione dei redditi considerate nel loro insieme,         Indennita di accompagnamento                             13.538
valorizzando quindi anche le possibili sinergie
                                                        Invalidità civile                                         3.664
e economie di scala.
                                                        Pensioni di guerra                                          666
                                                        Totale prestazioni monetarie                             54.996
Definiamo le nostre scelte e rileviamo le risorse già
                                                        Spesa Comuni per serv. e trasf. e spesa sanitaria, altro 17.153
disponibili
                                                        Spesa sanitaria per non autosufficienza                   4.782
Si intendono aiutare e sostenere tutti coloro           Servizi e trasferimenti monetari comuni                   6.982 Fondi nazionali ed europei     450
che sono in analoghe condizioni di bisogno,
                                                        Altre spese asssistenza sociale                           5.389
in misura rapportata alla entità e gravità delle
loro situazione. Il sostegno sarà personalizzato,       Totale                                                   72.149                              3.177
combinando, ovunque opportuno, erogazioni               2014+2017                                                                                   75.326
monetarie e servizi in un progetto costruito            Fonte: Elaborazione IRS su dati di contabilità nazionale.
sulle specifiche situazioni personali e familiari
con il concorso dei beneficiari. Avrà la funzione,      non a tutti i bisogni sociali, ma a quelli quanti-
oltre che di sostegno, anche di inserimento e di        tativamente più importanti trattati dal sistema
attivazione sociale e lavorativa delle risorse e        assistenziale nazionale e locale) può consegui-
competenze presenti e disponibili. Tali caratte-        re una riorganizzazione generale del sistema
ristiche comportano che tali funzioni e i relativi      vigente e delle risorse finanziarie già oggi spese
interventi siano allocati sul territorio, dove più      in assistenza, effettuata perseguendo in primo
diretto può essere il contatto fra bisogni e rispo-     luogo i seguenti obiettivi:
ste, e dove i sistemi di servizi avranno la respon-      •• il contrasto della povertà assoluta, con una
sabilità di gestire gli interventi promuovendo              integrazione economica e aiuti all’inserimen-
crescente integrazione fra le varie politiche, le           to sociale per assicurare una opportunità di
risorse pubbliche e private, le rispettive azioni.          vita dignitosa a tutte le famiglie. Lo assumia-
    A tal fine abbiamo proceduto alla revisione             mo come obiettivo prioritario;
delle attuali prestazioni socioassitenziali, in          •• il sostegno alle famiglie non abbienti con figli
particolare nazionali, e alla loro ridefinizione            minori o con età inferiore a 25 anni se impe-
o sostituzione con nuove misure. Lo abbiamo                 gnati in percorsi educativi;
fatto adottando come criteri l’equità, e quindi          •• il sostegno alle persone non autosufficienti e
l’universalismo selettivo, e l’efficacia, e quindi          con disabilità, rapportato alla entità e carat-
l’adeguatezza e appropriatezza rispetto al biso-            teristica del loro bisogno di assistenza, cui
gno, che va valutato per ciascuna persona e fami-           si aggiungano opportunità di inserimento
glia nella sua composizione, nella sua intensità,           sociale attivo;
nei sostegni che richiede.                               •• il sostegno economico alle famiglie non
    Una prima operazione da noi effettuata per              abbienti con all’interno del nucleo persone
superare l’attuale dispersione e consentire una             con disabilità e non autosufficienza;
prospettiva generale e un approccio sistemico è          •• l’assicurare risorse aggiuntive per lo sviluppo
la riaggregazione in una sola area comune delle
politiche sociali e delle risorse economiche pub-
                                                           Note
bliche da ricondurre ad essa: nel 2014 i 72 miliardi
di euro di spesa assistenziale pubblica già richia-      1 Isee è l’indicatore della condizione economica di una famiglia che tiene conto di tutti i
                                                           redditi e del patrimonio. Il reddito disponibile aggiunge alla somma di tutti i redditi mo-
mati, che la legge di stabilità e gli impegni di spe-      netari l’affitto imputato all’abitazione posseduta, per equilibrare la condizione di chi è
sa assunti portano a 75 miliardi per il 2017, anno         proprietario e di chi non lo è. Infine equivalente significa che si tiene conto della numero-
in cui nuove misure dovrebbero decollare.                  sità e della tipologia dei nuclei familiari per renderli comparabili.
    Quantificate le risorse già disponibili, ci sia-       È dello scorso 29 febbraio 2016 una deliberazione del Consiglio di Stato che in parte con-
mo chiesti: se ne razionalizzassimo l’utilizzo,            ferma le precedenti sentenze del TAR del Lazio, le quali, su ricorso di alcune associazioni
in un sistema coerente impostato sui criteri di            di tutela dei disabili, avevano dichiarato illecito considerare nel computo dei redditi le
equità e di efficacia da noi assunti, cosa si potreb-      indennità di accompagnamento e in generale le misure risarcitorie per inabilità, perché
                                                           ritenute di natura “compensativa” di una condizione di fragilità e non misure di soste-
be ottenere e con quali costi aggiuntivi? Da qui
                                                           gno al reddito. Dal momento però che, come noto, il nuovo Isee è un complesso equili-
la nostra proposta di riforma, che presentiamo             brio di pesi e contrappesi, sarà necessario rimettere mano all’intero strumento anche
qui di seguito nella sua formulazione compiuta             intervendo su franchigie e detrazioni per continuare ad assicurarne l’equità in termini
    Punto di partenza: vediamo quale esito in ter-         di ordinamento della condizione economica dei richiedenti prestazioni sociali agevola-
mini di risposta a bisogni sociali (chiaramente            te. Un box alla fine del primo capitolo tratta più ampiamente il tema.

Politiche sociali                                                       3                                 Prospettive Sociali e Sanitarie        n. 2/2016
                                                                     PSS1602
Costruiamo il Welfare dei Diritti
di reti di servizi che consentano una gestio-           Il sostegno alle famiglie con figli, l’Assegno
                                      ne appropriata, integrata e efficace delle          a minori e figli che:
                                      nuove misure, ove opportuno su progetti              •• sostituisce le detrazioni fiscali per figli a cari-
                                      personalizzati.                                         co e gli assegni al nucleo familiare, mentre
                                  Primo obiettivo è il contrasto alla povertà, con un         rimangono inalterate le detrazioni per coniu-
                                  Reddito minimo di inserimento, RMI, che assi-               ge a carico, per altri famigliari a carico diverse
                                  curi a tutte le famiglie con reddito monetario              da quelle per figli e per l’assegno di maternità.
                                  disponibile sotto la soglia della povertà assolu-        •• si concentra su un target costituito da nuclei
                                  ta una integrazione monetaria, accompagnata                 con minori (minorenni e figli conviventi con
                                  da misure di integrazione e promozione sociale              età fino a 25 anni impegnati in attività di
                                  per tutti i componenti per cui siano opportune.             studio);
                                  Ciascuna famiglia beneficerà di un’integrazio-           •• assume l’Isee come misura della condizione
                                  ne del proprio reddito pari alla differenza tra la          economica per realizzare una selettività in
                                  soglia di povertà assoluta Istat ed il reddito della        merito sia all’entità che all’accesso all’assegno;
                                  famiglia, al netto di tutti i trasferimenti nazionali    •• adotta un diverso e più razionale modo di
                                  attualmente percepiti (pensione sociale, integra-           determinare l’ammontare delle prestazione
                                  zione al minimo, pensione di invalidità, ecc.) e            al variare della composizione dei nuclei fami-
                                  incrementato di una componente figurativa se la             liari e della loro condizione economica.
                                  famiglia possiede l’abitazione di residenza. Tale       Per una data tipologia familiare, l’assegno ha
                                  misura sostituisce quindi tutte le attuali misu-        un valore predeterminato (ad esempio, per un
                                  re di integrazione di redditi insufficienti, ed è       nucleo con due coniugi e un minore 2.067 euro
                                  accompagnata da una salvaguardia degli attuali          annui) che rimane tale fino a che la famiglia ha
                                  benefici per le famiglie dei primi 4 decili Isee che    una Isee inferiore a 15.000 euro. A partire da tale
                                  li perderebbero.                                        valore dell’Isee l’assegno comincia a decrescere
                                      Costerà 15 miliardi annui e ne usufruiranno cir-    linearmente e si azzera in corrispondenza ad
                                  ca 3.300.000 famiglie, 11,8 % dei nuclei familiari,     una Isee pari a 25.000 euro. Stimiamo che per i
                                  con una integrazione monetaria media di circa           nuclei con Isee inferiore ai 15.000 euro l’assegno
                                  4.500 euro a nucleo, contro i 3.076 euro degli          copra circa il 57% del costo di mantenimento del
                                  istituti vigenti. Il costo indicato va valutato         minore. Per nuclei di dimensione diversa, il valo-
                                  nell’insieme della riforma proposta, dove anche         re dell’assegno varia in misura corrispondente,
                                  finanziariamente risulta più agibile di quanto a        tenendo conto delle economie di scala.
                                  prima vista potrebbe apparire. In coerenza con              L’assegno medio per i percettori della nuova
                                  il nostro approccio per il finanziamento di que-        misura ( 6,1 milioni di nuclei familiari ) è di 2.528
                                  sta misura prevediamo oltre che la richiesta di         euro annui, contro una valore medio dei soste-
                                  risorse nazionali aggiuntive anche un approccio         gni alle famiglie fruiti dagli attuali percettori di
                                  redistributivo e solidaristico, con l’apporto dato      assegni familiari o detrazioni per figli a carico
                                  dalla graduale riduzione delle erogazioni mone-         (10,5 milioni di nuclei familiari) pari a 1.442 euro
                                  tarie – 4,6 miliardi – di cui attualmente benefi-       annui. Costerà 16 miliardi di euro.
                                  ciano le famiglie appartenenti ai quattro decili            Il sostegno e la promozione delle persone
                                  Isee più elevati). Nelle proposte di più diretta        con disabilità e non autosufficienza: l’inden-
                                  attualità viene descritto più in dettaglio il primo     nità di accompagnamento viene sostituita da
                                  passo di questa operazione equitativa.                  una nuova misura, la Dote di cura per disabili
                                      Il Reddito minimo abbina al trasferimento           e/o non autosufficienti di tutte le età, sottratta
                                  monetario interventi di inclusione attiva, di recu-     a logiche means tested ma parametrata su tre
                                  pero ed empowerment dei beneficiari, ovvia-             livelli di gravità e bisogno assistenziale, con con-
                                  mente commisurati e proporzionali alle loro             tributi rispettivamente di 300, 600, 800 euro al
                                  caratteristiche e potenzialità, il che richiede che     mese, utilizzabili cash o, con incentivazione, per
                                  il sistema di offerta dei servizi in cui i percorsi     servizi. La platea riguarda 2,2 milioni di disabili
                                  saranno progettati e realizzati offra adeguate          e non autosufficienti, la spesa annua prevista è
                                  opportunità. Per questo ne prevediamo il poten-         di 16,2 miliardi di euro. Produrrà benefici per i
                                  ziamento e lo sviluppo soprattutto dove esso è          bilanci dei Comuni (i quali nel 2012 hanno speso
                                  oggi più debole.                                        228 milioni solo per l’integrazione alle rette di
                                      Il ruolo di “regia” e la gestione della misura      ricovero degli anziani) e per l’occupazione rego-
                                  in tutte le sue varie fasi e dimensioni a livello       lare nel settore.
                                  locale sarà in mano ai Comuni a livello di Ambito,          la Pensione unificata per invalidi civili rias-
                                  che opereranno coinvolgendo i soggetti locali,          sorbe le attuali pensioni per invalidità, ciechi e
                                  in particolare del terzo settore Questo vale in         sordomuti e introduce l’Isee familiare quale
                                  particolare per il RMI, ma è anche un’indicazione       strumento per realizzare la selettività a favo-
                                  generale come esplicitiamo fra poco.                    re dei disabili in condizioni di fragilità socio-
                                      Una volta introdotto il Reddito minimo di           economica fino al settimo decile di Isee. I suoi
                                  inserimento, quale rete di protezione sociale           beneficiari saranno oltre un milione di persone
                                  contro la povertà assoluta in linea con gli indi-       con disabilità, per una spesa annua superio-
                                  rizzi e le esperienze europee, procediamo con le        re a quella attuale per le pensioni di invalidità
                                  misure finalizzate al sostegno delle responsabi-        – anche perché prosegue dopo il 65º anno – e
                                  lità familiari e delle persone con disabilità e non     con un più equo e incisivo effetto redistributivo
                                  autosufficienza. Sul nuovo valore dell’Isee, che        a favore delle situazioni di disagio economico.
                                  include i benefici del Reddito minimo, si confi-        Oltre mezzo milione di disabili riceverebbero un
                                  gurano le seguenti misure.                              importo maggiore di quanto prendono attual-

Prospettive Sociali e Sanitarie    n. 2/2016                           4                                                          Politiche sociali
                                                                    PSS1602
mente, a partire dal valore più alto, pari a 5.000      di logiche progressive di compartecipazione al
euro annui, di cui beneficeranno oltre 400.000          costo da parte dell’utenza, dove previste. In rife-
persone con disabilità.                                 rimento allo sviluppo di una maggior efficacia
    Il Budget per l’inclusione è la nuova modali-       dell’intervento, fattore determinante risulta la
tà di presa in carico per un percorso accompagna-       presenza di un governo della fase di accesso al
to e sostenuto di maggior autonomia per le per-         sistema di prestazioni e interventi erogati, con
sone con disabilità fino a 64 anni. È complemen-        chiara declinazione delle diverse funzioni (infor-
tare alle due misure precedenti e offre misure di       mazione, orientamento e assessment) e forme di
promozione e sostegno alla vita indipendente.           coordinamento ed integrazione - laddove previ-
Assicura il diritto all’elaborazione, in accordo e      sti punti di accesso multipli – che consentano di
condivisione con il sistema dei servizi, di un pro-     intercettare ampia parte della domanda poten-
getto personalizzato di inclusione e attivazione.       ziale. Integrano il quadro dei fattori favorenti
    Lo sviluppo e la gestione delle misure indica-      l’agibilità delle proposte presentate, percorsi di
te coinvolge diversi livelli ed enti istituzionali.     presa in carico fondati su:
Li richiamiamo brevemente. Al livello nazionale          •• valutazioni di tipo multidimensionale del-
la normativa generale, il coordinamento, il siste-          la persona/famiglia, realizzate mediante il
ma informativo generale, il controllo del rispetto          coinvolgimento di differenti professionali-
dei livelli essenziali. Alle Regioni la definizione         tà e attente alla valorizzazione delle risorse
dei sistemi territoriali dei servizi, la promozione         presenti;
e il monitoraggio delle misure, l’eventuale inte-        •• prassi di progettazione dell’intervento di tipo
grazione dei benefici con risorse proprie. Il ruolo         personalizzato, fondate sul coinvolgimento
di “regia” e la gestione delle misure in tutte le           attivo dell’utenza);
loro varie fasi e dimensioni locali sarà in mano         •• governo del caso basato sulla chiara attribu-
ai Comuni a livello di Ambito, che opereranno               zione di funzioni di regia della presa in carico,
coinvolgendo i soggetti del territorio, in partico-         di monitoraggio e di valutazione legati a spe-
lare del terzo settore. Ai Comuni spetterà quindi           cifici obiettivi ed indicatori;
l’attività informativa, il presidio degli accessi e      •• sviluppo di prassi e modalità di integrazione a
della presa in carico, la progettazione e la diretta        differenti livelli tra i diversi attori coinvolti nel-
realizzazione dei percorsi di inclusione sociale e          la presa in carico e tra le risorse mobilitate dai
lavorativa dei beneficiari, in collaborazione con           differenti livelli istituzionali (budget unico).
le altre agenzie del territorio. L’Inps gestirà le      Questi fattori regolativi del sistema dei servizi e
erogazioni monetarie rispettando per le misure          delle prestazioni e di governo della prese in cari-
che lo prevedono (Rmi e altre che comportano            co dell’utenza presuppongono naturalmente che
valutazioni, progetti sui casi, interventi dei ser-     sul territorio sia presente una dotazione artico-
vizi) le indicazioni dei Comuni sui singoli casi,       lata di risorse, servizi, competenze che svolga-
concorrerà ai controlli sulle condizioni econo-         no concretamente a servizio dell’utente quanto
miche dei richiedenti e ad altre verifiche, par-        progettato, e lo svolgano con un livello di qualità
teciperà alla costruzione e gestione del sistema        costruito e verificato. Tale situazione non è già
informativo generale sui servizi sociali, anagrafe      assicurata e disponibile, con grandi differenze
sociale compresa.                                       anche territoriali. Per questo riteniamo essen-
    Data la scelta di forte decentramento ai siste-     ziale prevedere la disponibilità di specifiche
mi territoriali di funzioni gestite oggi central-       risorse finanziarie per lo sviluppo di sistemi di
mente una significativa quota delle risorse, poten-     servizi territoriali adeguati, distribuite in modo
zialmente di 6 miliardi, andrà alla riorganizza-        da facilitare in particolare il recupero dei ritardi
zione e allo sviluppo dei servizi territoriali.         da parte delle situazioni oggi meno attrezzate.
Tali sistemi dovranno quindi essere in grado di         Le risorse sono necessarie ma non bastano ad
sostenere i progetti personalizzati di promozio-        assicurare processi di sviluppo complessi che
ne e attivazione per individui e famiglie previsti      richiedono crescita delle competenze politiche
da ciascuna delle politiche considerate, da quelle      e manageriali e della serietà delle amministra-
per l’inclusione sociale e lavorativa del reddito       zioni e delle dirigenze locali, dell’impegno e della
minimo a quelle di inclusione sociale e vita atti-      professionalità degli operatori, di una positiva
va per i disabili, promuovendo sul territorio lo        interazione con le popolazioni e le risorse locali
sviluppo di quelle reti partecipate e integrate
dell’insieme delle risorse, pubbliche e private,
                                                        Una riforma finanziariamente agibile.
presenti e disponibili, che rappresentano la con-
dizione e la sostanza del welfare comunitario.          La riforma proposta costa 80 miliardi di euro,
     La riflessione teorica e l’analisi sul campo ci    comporta un costo aggiuntivo del 10% sulla
hanno portato a identificare alcuni fattori rego-       spesa assistenziale del 2014, del 6% sulla spesa
lativi del sistema dei servizi e delle prestazioni e    già impegnata per il 2017. Le risorse coinvolte
di governo della prese in carico dell’utenza che        sono quelle già spese nell’anno 2014, 72 miliardi;
costituiscono condizioni per l’agibilità delle pro-     aggiungendo ad esse quelle già impegnate per
poste sui territori. In relazione alla perseguibilità   spese sociali per il 2017, si totalizzano 75 miliardi.
di una miglior equità distributiva risulta fonda-       A questa somma aggiungiamo altri 4 miliardi che
mentale l’assunzione di regolazioni dell’accesso,       abbiamo stimato necessari a finanziare nel loro
omogenee a livello d’ambito territoriale, basate        insieme le nostre proposte di riforma di possibile
su criteri sia di valutazione della gravità del biso-   prossima attuazione, che esponiamo nei capitoli
gno che della condizione socio-reddituale della         3 e 4 e sintetizziamo qui di seguito nel paragrafo 5.
persona. Ulteriore condizione è poi l’assunzione

Politiche sociali                                                       5                               Prospettive Sociali e Sanitarie   n. 2/2016
                                                                     PSS1602
comunque di tempi non brevi di attuazione, non
Tavola 2. Il finanziamento della riforma compiuta                 Gli effetti sociali della riforma
                                                                                                      solo per le inerzie e resistenze, ma anche per i
                                                Spesa nuova,      proposta
                                                                                                      tempi amministrativi e tecnici di definizione, di
                                                confermata,
                                                aggiornata     La quota di famiglie in                sviluppo dei servizi del territorio, di attivazione
                                   milioni di € rispetto a 2014povertà assoluta passa da              e implementazione, di graduazione nel tempo
Trasferimenti famiglia                  19.904                 7.2% a zero. È un risultato            delle variazioni per contenere i possibili disagi.
                                                               potenziale, perché nella                   Per ricercare una maggiore agibilità sociale e
Nuovo Assegno per i minori              16.183 nuovo           realtà nessuna misura rag-             politica abbiamo elaborato e proponiamo qui di
Detrazione Irpef coniuge                 3.086 confermato      giunge il 100% dei poten-              seguito proposte per prime tappe in direzione
Detrazioni Irpef per altri familiari                           ziali beneficiari e rimane             della riforma prospettata. Esse riprendono l’im-
                                           433 confermato
a carico                                                       comunque una quota di                  postazione e le misure della riforma compiuta
Assegno maternità means tested             202 confermato      povertà residua. La pover-             ora presentata, declinandole però in contenuti,
Trasferimenti povertà                   21.800                 tà relativa diminuisce in              modalità e tempi attenti ai vincoli e alle resisten-
Reddito minimo                          15.000 nuovo           modo significativo per le              ze che la realtà attuale presenta.
Clausola salvaguardia dei redditi                              famiglie con figli (da 26% a               La maggiore differenza sta nel non conside-
delle famiglie dei primi 4 decili Isee 6.800 nuovo             23%), aumenta per le altre             rare prioritariamente rispetto alle altre misure il
Trasferimenti invalidità                20.100
                                                               (da 18% a 21%).                        RMI e nel proporre una trattazione integrata fra
                                                                   Rispetto all’attuale               Assegno per le famiglie e ancora il RMI, in coe-
Dote di cura                            15.500 nuovo           distribuzione dei benefici,            renza con il nostro approccio sistemico e anche
Pensione invalidità civile, compresi 4.600 nuovo               l’insieme delle nuove eroga-           per conseguire dei risparmi. Altre differenze le
>65 anni                                                       zioni monetarie molto più              evidenziamo ora trattando le singole misure
Totale prestazioni monetarie            61.704                 concentrato a favore delle                 L’Assegno per le famiglie presenta le medesi-
Spesa sanitaria, servizi e trasf.       18.053                 famiglie con bassi valore              me caratteristiche dell’Assegno ai minori previ-
monetari Comuni, altro                                         Isee, a cui andrebbe il 33%            sto nella Riforma compiuta (paragrafo 4) quanto
Spesa sanitaria                          4.782 confermato      della spesa assistenziale              al target, alla struttura dell’assegno (costante per
Servizi e trasferimenti monetari                               totale rispetto all’attuale            un dato nucleo familiare sino a 15.000 euro di
                                         6.982 aggiornato      13%. Soprattutto il Reddi-             Isee e poi decrescente secondo l’Isee per azze-
dei Comuni
                                                               to minimo è decisamente                rarsi a 25.000 euro di Isee), alla modalità di cal-
Sviluppo dei servizi territoriali        6.289 confermato      schiacciato sui primi decili           colo dell’assegno per nuclei familiari con diverso
                                                e nuovo
Totale Riforma compiuta                 79.857                 di Isee, come appunto si               numero di minori. L ’unica differenza è costituita
Fonte: Elaborazione IRS.                                       vuole assumendo come                   dall’importo dell’assegno che è di poco inferiore
                                                               obiettivo primario il con-             in quanto si ritiene, nella fase iniziale, di mante-
                                        trasto alla povertà assoluta.                                 nere in vita gli assegni familiari che attualmente
                                            Il numero delle famiglie che riceve alme-                 affluiscono a nuclei familiari costituiti da pen-
                                        no un trasferimento scende da 16,8 di oggi a                  sionati (il cui costo è stimabile in circa 900 milio-
                                        12,6 milioni, ovvero dal 65,4% delle famiglie al              ni). La riforma proposta è articolata a parità di
                                        49,2%. Aumenta nel primo decile di Isee, rimane               risorse attualmente impegnate (18,7 miliardi di
                                        sostanzialmente costante nel secondo, diminu-                 cui 14,3 per l’Assegno per le famiglie).
                                        isce dal terzo in poi in modo crescente. Si evi-                  L’assegno per le famiglie garantisce una pre-
                                        denzia quindi che uno degli obiettivi equitativi,             stazione media, per l’insieme dei beneficiari,
                                        quello di far convergere maggiori risorse verso               pari a 2270 euro annui, del 51% più elevato della
                                        le famiglie in condizioni economiche più deboli               media delle prestazioni sostituite. Per un nucleo
                                        viene conseguito, ma senza penalizzare, ma anzi               di due coniugi con un minore con Isee vicino alla
                                        accrescendo, gli interventi per altre tipologie di            soglia minima l’assegno è pari a circa 1900 euro
                                        bisogno, quali non autosufficienze, disabilità,               annui. La platea dei beneficiari dell’assegno è di
                                        famiglie con figli.                                           6,3 milioni di nuclei familiari contro i 10,7 milioni
                                            la riforma assicura infatti con la Dote di cura           di beneficiari dei trasferimenti sostituiti. Per le
                                        un sostegno economico o di servizi alle persone               famiglie vicine alla soglia di povertà tale assegno
                                        con disabilità e non autosufficienza proporzio-               coprirebbe circa il 53% del fabbisogno necessario
                                        nale all’entità del loro fabbisogno assistenziale,            a mantenere inalterato il tenore di vita di una
                                        slegato da soglie reddituali; sostiene con proget-            coppia a seguito della nascita di un figlio
                                        ti personalizzati l’inserimento sociale di perso-                 Il reddito minimo di inserimento suffi-
                                        ne fragili per povertà economica o per disabilità             ciente per riportare al di sopra della soglia della
                                        con progetti e percorsi personalizzati, assicu-               povertà assoluta tutte le famiglie con reddito
                                        rati dai sistemi di servizi sociali del territorio il         monetario disponibile attualmente al di sotto
                                        cui sviluppo è alimentato dal quasi raddoppio                 di questa soglia. Riteniamo che questo sia un
                                        delle risorse attualmente ad essi destinate dai               diritto da affermare come livello essenziale in
                                        Comuni.                                                       tempi il più possibile ravvicinati e certi. A diffe-
                                                                                                      renza che per la riforma compiuta esso non viene
                                                                                                      perseguito con priorità sugli altri interventi, ma
                                        5. La riforma sopra descritta rappresenta un
                                                                                                      contestualmente ad essi. L’Isee quindi e il red-
                                        obiettivo perseguibile in tempi adeguati. Per
                                                                                                      dito non vengono calcolati al netto, ma al lordo
                                        cominciare ad attuarla, presentiamo propo-
                                                                                                      delle altre erogazioni assistenziali, che perman-
                                        ste di riforma concrete e agibili per scelte
                                                                                                      gono con una eccezione che chiariamo fra poco.
                                        che potranno, alcune anzi dovranno, essere
                                                                                                      Da qui la riduzione del costo, che si attesta sui
                                        fatte nel 2016
                                                                                                      9,3 miliardi di euro.
                                        La riforma sopra descritta (paragrafo 4) rappre-                  Considerando tale intervento contestual-
                                        senta un obiettivo perseguibile, che necessiterà              mente alla riforma dell’assegno per i minori, in

Prospettive Sociali e Sanitarie           n. 2/2016                               6                                                         Politiche sociali
                                                                               PSS1602
coerenza con il nostro approccio sistemico, si          pagnamento. Si tratta di una spesa aggiuntiva di
otterrebbe un risparmio di 1,3 miliardi ed il costo     circa 500 milioni per ognuno dei quattro anni da
complessivo si abbasserebbe a 7,96 miliardi.            noi previsti per la generalizzazione della misura.
Riceverebbero la misura 1,78 milioni di famiglie,           Relativamente alla “Pensione unificata per
per il 90% concentrati nei primi due decili della       l’invalidità”, conseguente alla revisione delle
distribuzione Isee, a cui spetterebbe un trasferi-      attuali pensioni di invalidità, modulata per fasce
mento medio annuo di 4.462 euro. Ipotizzando,           di Isee familiare e non più per reddito persona-
come verosimile, un take-up non del 100% ma             le, non occorrono risorse aggiuntive dato che la
del 75%, il numero di famiglie beneficiarie scen-       spesa totale è di 3,7 miliardi analoga a quella che
derebbe a 1.330.000 e il costo a quasi 6 miliardi.      attualmente sostenuta per le pensioni di invali-
    Per il finanziamento della misura occorrono         dità, ai ciechi e sordomuti. In questa fase i benefi-
quindi risorse aggiuntive che per la gran parte         ciari ai 65 anni perdono tale misura e beneficiano
saranno a carico del bilancio nazionale. Ritenia-       dell’assegno sociale, come già oggi accade.
mo che la richiesta, anche da altri con forza avan-         Anche per il budget di inclusione vale il rin-
zata, di ulteriori stanziamenti, per integrare il       vio a quanto già esposto, sottolineando solo che
budget per la misura di contrasto alla povertà a        la sua attivazione è urgente e richiede la prepa-
cominciare da quello previsto per il 2017 ma in         razione e attivazione dei servizi per la sua intro-
misura sempre crescente negli anni successivi,          duzione generalizzata.
vada sostenuta.                                             L’esigenze dello sviluppo delle reti territo-
    Ma a differenza di altri riteniamo che per          riali dei servizi condiziona ovviamente anche la
conseguire in tempi ragionevoli il risultato di         realizzabilità delle riforme di possibile prossi-
assicurare a tutte le famiglie un reddito per una       ma attuazione proposte in questo paragrafo 5.
vita dignitosa, e quindi non inferiore al livello       I contenuti e gli indirizzi in merito emersi nella
della povertà assoluta, e per avviare un processo       ricerca li abbiamo esposti come componente
di riforma delle misure esistenti, occorra anche        essenziale della riforma compiuta nel paragra-
assumere un approccio redistributivo. Proce-            fo 4, cui rinviamo. La descrizione del lavoro di
diamo allora, come appena detto, per prima              rilevazione sui territori e dei contenuti emersi
cosa recuperando le risorse che una contestuale         che hanno ispirato e orientato le nostre proposte
introduzione del nuovo assegno per i minori,            sono invece esposte nel successivo paragrafo 6.
maggiormente selettivo rispetto agli istituti               I benefici sociali portati dai primi passi
vigenti, rende disponibili. Effettuiamo poi un          di riforma sono evidenti, ma i costi sarebbe-
parziale recupero delle risorse attualmente             ro sostenibili? Illustrando le diverse proposte
assorbite dai percettori di misure di contrasto         abbiamo evidenziato i benefici per i diversi por-
alla povertà che, come già abbiamo evidenziato,         tatori di bisogno destinatari degli interventi pre-
popolano i quattro decili più alti della distribu-      visti per l’integrazione dei redditi sotto la soglia
zione dei redditi, assorbendo 4.6 miliardi, il 19%      di povertà, il sostegno alle famiglie con figli in
delle erogazioni monetarie nazionali destinate          condizioni economiche modeste, il sostegno
proprio ad integrare redditi insufficienti. Per         (cash e care)rapportato all’intensità del bisogno
graduare l’impatto di tale intervento abbiamo           assistenziale di invalidi e non autosufficienti, il
prospettato di portare a regime la riforma in           sostegno economico alle famiglie degli invalidi
quattro anni, procedendo contemporaneamen-              in condizioni economiche medie e basse, l’im-
te sia a integrare i redditi delle famiglie povere      pegno sull’inserimento sociale dei disabili. Una
che a realizzare il prelievo di 2 miliardi dai bene-    verifica sul miglioramento effettuata adottando
ficiari delle attuali misure dei decili Isee più ele-   criteri di efficacia e equità degli interventi dareb-
vati, meno del 50% di quello che nel loro insie-        be esito indubbiamente positivo, se la normati-
me ricevono. Le nuove risorse di fonte pubblica         va di riforma e la gestione dei conseguenti pro-
ammontano allora a 4 miliardi, un miliardo da           cessi attuativi risultasse coerente alle proposte
aggiungere alle attuali risorse ognuno dei 4 anni       avanzate.
di realizzazione del RMI.                                   In merito al finanziamento delle prime tap-
    Come si è detto, il tema è oggi oggetto specifi-    pe delle riforme, il costo complessivo delle rifor-
co di una ddl delega del Governo e anche alcune         me proposte è di 79 miliardi. In particolare per lo
Regioni si sono già attivate sul tema. È quindi è       sviluppo dei servizi sul territorio si potrà attin-
di stretta attualità discutere sull’impostazione        gere, oltre agli incrementi previsti per il 2017, ad
e le caratteristiche imprescindibili della misura.      un aggregato di risorse residuale di oltre 5 miliar-
    Gli interventi per le persone con disabilità        di, di esistenza certa ma non facilmente analiz-
e non autosufficienza esposti trattando della           zabile nelle sue caratteristiche. Nel loro insieme,
riforma compiuta (paragrafo 4) sono per la gran         compensando costi aggiuntivi e risparmi, si trat-
parte assunti come tali anche nelle proposte di         ta di circa 4 miliardi in più rispetto alle risorse
riforma a più brevebv termine qui illustrate. Così      impegnate per il 2017 da coprire con investimen-
è per la Dote di cura, nuova misura per le perso-       ti di spesa pubblica nazionale. Dal 2017 al 2020
ne con disabilità e non autosufficienza di tutte        1 miliardo in più all’anno per le politiche sociali
le età coerente con le loro condizioni specifiche,      ci pare una attesa sensata e concretamente agi-
per la quale rinviamo quindi a quanto esposto           bile, anche perché incorpora salvaguardie per
nel precedente paragrafo. Aggiungiamo però che          ridurre e dilazionare nel tempo impatti socia-
la spesa prevista per introdurre la Dote di cura        li problematici. Si aggiunga che questo sforzo
ammonta secondo le nostre stime a 16,2 miliardi         finanziario non si riproporrà necessariamente
di euro, ossia 2 miliardi di euro in più di quanto      negli anni successivi, dato che la previsione di
è stato speso nel 2014 per l’indennità di accom-        costo della nostra riforma compiuta si attesta

Politiche sociali                                                     7                             Prospettive Sociali e Sanitarie   n. 2/2016
                                                                    PSS1602
sugli 80 miliardi. L’impegno del successivo qua-       questa ricerca tra i contesti potenzialmente più
                                  driennio sarebbe tutto sull’innovazione e lo svi-      attivi o attivabili nelle direzioni delle proposte
                                  luppo, gestendo i necessari complessi processi         nazionali di riforma.
                                  che il primo quadriennio deve avere comunque               La ricerca si è sviluppata attraverso una pri-
                                  impostato e avviato.                                   ma fase di stampo più quantitativo, con l’analisi
                                                                                         di dati di fonte normativa (documenti program-
                                                                                         matori, regolamenti sulle differenti prestazioni,
                                  Seconda parte: Gli apprendimenti                       protocolli), amministrativa (con dati apposita-
                                                                                         mente raccolti su beneficiari, spesa e criteri di
                                  dai contesti territoriali partecipanti                 accesso dei singoli servizi) e su stime ad hoc da
                                  alla ricerca                                           noi effettuate sui microdati dell’indagine IT-
                                                                                         SILC dell’ISTAT. La seconda fase è invece consi-
                                                                                         stita in momenti di approfondimento qualita-
                                  1.Tappe e criteri del lavoro svolto con i
                                                                                         tivo attraverso interviste con gli operatori del
                                  Comuni e gli ambiti territoriali partecipanti
                                                                                         territorio coinvolti nelle diverse aree di policy al
                                  La seconda parte del rapporto di ricerca appro-        fine di raccogliere informazioni sui percorsi di
                                  fondisce le condizioni e le linee di sviluppo per      presa in carico, valutazione sui casi, dotazione
                                  l’attuabilità sui territori delle proposte di rifor-   professionale e organizzativa, e integrazione
                                  ma presentate nella prima parte del lavoro, in         con i soggetti territoriali a vario titolo coinvolti
                                  relazione alle diverse aree di policy indagate.        nell’erogazione dei servizi. Sono stati inoltre rea-
                                  Abbiamo rilevato il posizionamento dei servizi         lizzati laboratori congiunti, con il coinvolgimen-
                                  coinvolti rispetto ai nostri criteri guida di equi-    to di tutti i territori, per la condivisione dell’im-
                                  tà, efficacia ed efficienza, al fine di raccogliere    postazione del lavoro di analisi, il confronto sui
                                  ulteriori elementi sulle condizioni indispensabi-      risultati via via prodotti e lo scambio di pratiche.
                                  li per la perseguibilità delle proposte di riforma         I capitoli 6, 7 e 8 della ricerca offrono una let-
                                  e sugli spazi di potenziamento attivabili, for-        tura trasversale, per singola area di policy, delle
                                  nendo ai territori stessi dei benchmark con cui        principali risultanze emerse dagli approfondi-
                                  misurarsi e su cui investire.                          menti territoriali in relazione ai criteri guida
                                      L’equità distributiva è stata indagata rispet-     dell’equità, efficacia ed efficienza, illustrando
                                  to alle modalità regolative dei servizi assunte a      per ciascuno l’attuale livello, gli spazi di miglio-
                                  livello locale e rispetto all’adozione della com-      ramento esistenti ed auspicabili e, in chiusura,
                                  partecipazione al costo da parte dell’utenza; l’ef-    alcune riflessioni in ordine alla sostenibilità del-
                                  ficacia è stata declinata in termini di copertura      la specifica proposta di riforma (Reddito mini-
                                  del bisogno, di integrazione tra cash and care, di     mo, Dote di cura, Budget di inclusione).2
                                  personalizzazione degli interventi e di presa in           Presentiamo qui alcune riflessioni generali
                                  carico integrata; infine l’efficienza ha riguardato    che emergono dalle analisi specifiche, per offri-
                                  la sfera più professionale ed organizzativa, con       re un quadro di sintesi circa la praticabilità della
                                  riferimento alla dotazione di organico, alla col-      riforma nel suo complesso.
                                  laborazione con altri servizi e attori territoriali,       Il dato di fatto è che il welfare territoriale,
                                  alla presenza di sistemi informativi integrati.        entro questo sistema nazionale, è relegato in una
                                      Per ciascuna delle suddette dimensioni abbia-      posizione e funzione marginale e presenta quin-
                                  mo analizzato lo stato attuale dei territori, non-     di una condizione di sofferenza generalizzata.
                                  ché le direzioni di sviluppo auspicabili, eviden-
                                  ziando pratiche ed esperienze significative già
                                                                                         2. Situazione e prospettive in tema di equità
                                  vicine alle logiche della nostra riforma, seppur
                                                                                         distributiva
                                  necessariamente differenti da territorio a terri-
                                  torio anche in considerazione dei diversi sistemi      In relazione all’equità distributiva l’appro-
                                  di welfare regionale coinvolti.                        fondimento mette in evidenza come il grado
                                      I contesti territoriali coinvolti sono com-        di penetrazione delle prestazioni e dei servizi
                                  plessivamente 7, distribuiti tra 4 Regioni (Lom-       istituzionali (ovvero la quota di utenza servita
                                  bardia, Liguria, Piemonte ed Emilia-Romagna) e         sulla popolazione residente) sia ovunque mol-
                                  con conformazioni differenti: 4 sono ambiti sovra      to limitato, talvolta addirittura in calo a causa
                                  comunali (Crema, Garbagnate, Merate e Cuneo) e         della contrazione della spesa, e comunque ten-
                                  3 sono territori monocomunali (Torino, Parma e La      denzialmente inadeguato a rispondere ad una
                                  Spezia). Alcuni di essi hanno connotazioni cit-        domanda crescente (si pensi solo all’invecchia-
                                  tadine altri sono territori compositi che vedono       mento e impoverimento della popolazione). In
                                  al proprio interno realtà quasi-montane, altri         tutti i contesti è evidenziata la presenza di un
                                  ancora frammentati in Comuni dimensional-              parte, anche consistente, di domanda inevasa.
                                  mente molto contenuti. Per i contesti lombar-          Raramente si tratta di una domanda intercetta-
                                  di sono state approfondite 3 policy (povertà,          ta ma non soddisfatta, le liste d’attesa risultano
                                  disabilità, non autosufficienza), per il Comune        infatti molto limitate. Più spesso riguarda parte
                                  di Parma e l’Ambito del Cuneese l’affondo ha           di popolazione che non si esprime – anziani non
                                  riguardato il sistema dei servizi relativi a disabi-   autosufficienti “rassegnati” – o che non si avvici-
                                  lità e non autosufficienza, mentre per La Spezia       na alle istituzioni – nuove povertà – o ancora che
                                  e Torino si è approfondita l’area del contrasto        “si perde” in alcuni delicati momenti di passag-
                                  alla povertà. La scelta dei suddetti territori è       gio tra diversi “sistemi”, quali ad esempio certi
                                  stata direttamente condivisa con le Fondazioni         passaggi di età per le persone con disabilità.
                                  che hanno sostenuto con contributi finanziari              Il livello di variabilità nelle regole di acces-

Prospettive Sociali e Sanitarie   n. 2/2016                           8                                                         Politiche sociali
                                                                    PSS1602
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