Consorzio Sviluppo e Legalità

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Consorzio Sviluppo e Legalità
Consorzio Sviluppo e Legalità
(Comuni di Altofonte-Camporeale-Corleone-Monreale-Piana degli Albanesi-Roccamena-San Cipirello-San Giuseppe Jato)

     Valorizzazione del patrimonio confiscato alla mafia
            attraverso attività di impresa sociale

                          Agriturismo Portella della Ginestra Monreale (PA) confiscato a Bernardo Brusca
                                                                                                                    1
Consorzio Sviluppo e Legalità
CHI SIAMO

¾ Il Consorzio di Comuni Sviluppo e Legalità (Comuni di Altofonte-
  Camporeale-Corleone-Monreale-Piana degli Albanesi-Roccamena-San
  Cipirello-San Giuseppe Jato) nasce, sotto l’egida della Prefettura di
  Palermo il 30 maggio 2000, con l’obiettivo di valorizzare, in modo
  produttivo e a fini sociali, i terreni agricoli e i fabbricati rurali confiscati
  dallo Stato al clan mafioso dei “corleonesi” e assegnati ai Comuni
  consorziati.

¾ Forma associativa, ex articolo 31 del D.lgs 267/2000, dotata di autonomia
  gestionale e di personalità giuridica di diritto pubblico e con un assetto
  organizzativo informato a criteri di funzionalità ed economicità di gestione.

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Consorzio Sviluppo e Legalità
DOVE OPERIAMO
¾ L’iniziativa si innesta in Provincia di Palermo, nell'Alto belice corleonese,
  territorio il cui sviluppo è stato negativamente condizionato dalla forte
  presenza della criminalità mafiosa

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GLI OBIETTIVI

¾ Recuperare e valorizzare 700 ettari di terreni agricoli e decine di fabbricati
  rurali, inutilizzati e in totale abbandono, confiscati a cosa nostra e
  assegnati dai comuni associati al Consorzio.

¾ Creare, mediante selezioni pubbliche aperte al territorio, cooperative di
  giovani specializzate nel settore agrituristico e delle colture biologiche cui
  affidarne la gestione.

¾ Fare nascere dalla gestione di beni improduttivi confiscati ai mafiosi
  iniziative concrete e durature di recupero del territorio alla legalità.

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PERCHE’ IL CONSORZIO

¾ Permette la gestione associata, integrata e coordinata dell’intero
  patrimonio       confiscato       alla       mafia      nel       corleonese.
  Rende possibile la costituzione di una dotazione patrimoniale di
  consistenza tale da far sorgere iniziative imprenditoriali sostenibili.

¾ Favorisce l’ottimizzazione delle risorse finanziarie, umane e strumentali
  utilizzate.

¾ Consente a sindaci, di schieramenti politici diversi, di sfidare assieme
  “cosa nostra” per riscattare e dare un nuovo “marchio di legalità” al
  territorio.

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I PARTNER ISTITUZIONALI

¾ Prefettura di Palermo.
¾ Ministero dell’Interno DPS gestore del PON “Sicurezza” cofinanziato dalla
  Comunità Europea.
¾ Regione Siciliana.
¾ Associazione Libera.

¾ Rapporto tra le parti che si ispira al principio di leale collaborazione e che
  si fonda sul concetto di bene confiscato alle organizzazioni criminali
  come bene dall’alto valore simbolico, con una sua specificità, che lo
  differenziano da qualsiasi altro bene del patrimonio indisponibile dello
  Stato.

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LA PARTNERSHIP CON IL PRIVATO: LE
   RAGIONI

¾ Generare una imprenditoria sana e pulita con la creazione di nuovi posti di
  lavoro nel rispetto di uno sviluppo sostenibile.
¾ Prevenire e recuperare condizioni di disagio e emarginazione, inserendo nel
  mondo del lavoro soggetti svantaggiati.
¾ Creare un sistema integrato per dare origine a produzioni biologiche di qualità
  da collocare nel mercato con un marchio capace di rappresentarle, un marchio
  di legalità.
¾ Ottimale utilizzo del patrimonio pubblico attraverso l'individuazione di soluzioni
  più redditizie e funzionali.

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LE COOPERATIVE SOCIALI
¾ Coop. Placido Rizzotto Libera Terra gestisce dal 2001 per conto del
  Consorzio circa 300 ettari di terreni agricoli oltre ad un agriturismo, un
  centro ippico, uno stabilimento enologico.

¾ Coop. Pio La Torre Libera Terra gestisce dal 2007 per conto del
  Consorzio circa 200 ettari di terreni agricoli e un agriturismo.

¾ Coop. Lavoro e non solo gestisce dal 2003 per conto del Consorzio circa
  200 ettari di terreni agricoli oltre ad un agriturismo e un laboratorio per
  confezionare legumi.

¾ Le cooperative oggi occupano circa 100 persone e i loro fatturati
  superano annualmente i 5 milioni di euro.

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I RISULTATI CONSEGUITI/1
¾ Recupero, anche in chiave di efficientamento energetico, dei fabbricati
  rurali e trasformazione in centri agrituristici, centri ippici, stabilimenti
  enologici, laboratori per il confezionamento dei legumi, botteghe.

¾ Riqualificazione e valorizzazione dei terreni agricoli con l’attivazione di
  produzioni biologiche di qualità ( pasta, vino, meloni, pomodoro, miele,
  conserve, ceci, lenticchie, ecc.).

¾ Commercializzazione e distribuzione dei prodotti su scala nazionale,
  anche per veicolare un forte messaggio: si può creare ricchezza dalle
  terre liberate dalla mafia.

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I RISULTATI CONSEGUITI/2

¾ Creazione di un circolo economico virtuoso in continua espansione che ha
  anche rafforzato le condizioni di sicurezza nel territorio.

¾ Radicamento territoriale del progetto con il coinvolgimento in modo stabile di
  professionalità e di agricoltori locali.

¾ Il modello, per i risultati conseguiti, è utilizzato, per iniziative analoghe, in
  altre realtà del territorio nazionale ed è oggetto di studio da parte di nazioni
  europee per verificarne l'esportabilità.

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