COMUNE DI CERMIGNANO (Prov. Teramo) - SERVIZIO FINANZIARIO
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COMUNE DI CERMIGNANO (Prov. Teramo) SERVIZIO FINANZIARIO NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO DI PREVISIONE 2019-2021 Premessa Il bilancio di previsione finanziario rappresenta lo strumento attraverso il quale gli organi di governo dell’Ente, nell’ambito dell’esercizio della propria funzione di indirizzo e programmazione, definiscono le risorse da destinare e missioni e programmi in coerenza con quanto previsto dai documenti della programmazione. Il bilancio di previsione 2019-2021 è stato redatto nel rispetto dei principi generali ed applicati di cui al d.Lgs. n. 118/2011. Dal 2016 per tutti gli enti al bilancio di previsione deve essere allegata la nota integrativa, contenente almeno i seguenti elementi: 1) i criteri di valutazione adottati per la formulazione delle previsioni, con particolare riferimento agli stanziamenti riguardanti gli accantonamenti per le spese potenziali e al fondo crediti di dubbia esigibilità, dando illustrazione dei crediti per i quali non è previsto l’accantonamento a tale fondo; 2) l’elenco analitico delle quote vincolate e accantonate del risultato di amministrazione presunto al 31 dicembre dell’esercizio precedente, distinguendo i vincoli derivanti dalla legge e dai principi contabili, dai trasferimenti, da mutui e altri finanziamenti, vincoli formalmente attribuiti dall’ente e del relativi utilizzi; 3) l’elenco degli interventi programmati per spese di investimento finanziati col ricorso al debito e con le risorse disponibili; 4) nel caso in cui gli stanziamenti riguardanti il fondo pluriennale vincolato comprendono anche investimenti ancora in corso di definizione, le cause che non hanno reso possibile porre in essere la programmazione necessaria alla definizione dei relativi cronoprogrammi; 5) l’elenco delle garanzie principali o sussidiarie prestate dall’ente a favore di enti e di altri soggetti ai sensi delle leggi vigenti; 6) gli oneri e gli impegni finanziari stimati e stanziati in bilancio, derivanti da contratti relativi a strumenti finanziari derivati o da contratti di finanziamento che includono una componente derivata; 7) l'elenco dei propri enti ed organismi strumentali, precisando che i relativi bilanci consuntivi sono consultabili nel proprio sito internet fermo restando quanto previsto per gli enti locali dall'articolo 172, comma 1, lettera a) del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267; 8) l’elenco delle partecipazioni possedute con l’indicazione della relativa quota percentuale; 9) altre informazioni riguardanti le previsioni, richieste dalla legge o necessarie per l’interpretazione del bilancio. ********************** I criteri di valutazione adottati per la formulazione delle previsioni Di seguito vengono evidenziati i criteri di formulazione delle previsioni relative al triennio, distintamente per la parte entrata e per la parte spesa. Nell’illustrare le entrate, si premette che sono stati considerati gli effetti della legge di bilancio 2019 (legge n. 145/2018) che sul fronte delle entrate, prevede: lo sblocco di aliquote e tariffe; la riproposizione del contributo (190 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2019 al 2033) a ristoro del minor gettito derivante dalla sostituzione dell' Imu con la Tasi sull' abitazione principale. I Comuni dovranno tuttavia utilizzare queste somme al fine di realizzare piani di sicurezza pluriennali per la manutenzione di strade, scuole e altre strutture comunali e dovranno impegnarle in toto entro il 31 dicembre di ogni anno; la proroga di un anno della disposizione che consente ai Comuni il mantenimento della maggiorazione Imu/Tasi dello 0,8 per mille già applicata dal 2016 (comma 1133 lettera b articolo 1); la facoltà di adottare i coefficienti Tari di cui all' allegato 1 del Dpr 158/1999; Il Fondo di solidarietà comunale fissato, in deroga alla normativa vigente, sugli stessi valori dell' anno precedente, salvo le variazioni conseguenti alle procedure di fusione; la possibilità di aumentare fino al 50% nel 2019 l’imposta di pubblicità nonché in deroga alle norme di legge e regolamentari vigenti, di dilazionare i rimborsi delle maggiorazioni dell’imposta sulla
pubblicità, pagate negli anni 2013-18 e rese inefficaci dalla sentenza della Corte Costituzionale n. 15 del 2018, con pagamenti rateali entro un massimo di cinque anni dal momento in cui la richiesta dei contribuenti è diventata definitiva. . Viene disciplinata la possibilità di rateizzare in cinque anni i rimborsi delle somme acquisite dai Comuni a titolo di maggiorazione dell' imposta per gli anni 2013/2018. 1 Le entrate Per quanto riguarda le entrate, le previsioni relative al triennio 2019-2021 sono state formulate tenendo in considerazione il trend storico degli esercizi precedenti, le basi informative (catastale, tributaria, ecc.) e le modifiche normative che hanno impatto sul gettito. In particolare, riguardo all’Imu, si sottolinea che gli eventi sismici (24 agosto e 30 ottobre 2016), nonché gli eventi calamitosi del mese di gennaio 2017 (precipitazioni nevose e terremoto) hanno reso inagibili numerosi fabbricati presenti sul territorio comunale, richiedendo anche l’emissione di numerose ordinanze di sgombero di edifici abitati e di divieto all’utilizzo per quelli tenuti a disposizione; se tale situazione ha influito negativamente sul gettito per effetto della riduzione del 50% del valore degli immobili dichiarati inagibili, l’attività di accertamento relativa agli anni di imposta 2012 e 2013 (con avvisi notificati a fine dicembre 2017) ha fatto emergere sacche di evasione che dovrebbero portare ad incrementi di gettito del tributo. Nel prospetto seguente sono riportati i criteri di valutazione per la formulazione delle principali entrate: IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA (IMU) Art. 13 del decreto legge n. 201/2011, conv. in legge n. 201/2011 Principali norme di riferimento Artt. 7 e 8 del d.Lgs. n. 23/2011 Art. 1, commi 639-731, legge n. 147/2013 Gettito conseguito nel penultimo € 101.439,91 esercizio precedente Gettito previsto nell’anno € 101.627,53 precedente a quello di riferimento 2019 2020 2021 € 102.908,42 € 103.000,00 € 103.000,00 Per la previsione del gettito IMU degli esercizi 2019-2021 si è fatto riferimento alla simulazione effettuata sul portale del Federalismo fiscale prendendo in considerazione la media delle stime minima e massima, al netto della trattenuta da parte dell’Agenzia delle Gettito previsto nel triennio Entrate, a valere sui versamenti dei contribuenti, a titolo di quota di contribuzione del Comune di Cermignano al Fondo di Solidarietà Comunale. E’ stata poi applicata una riduzione di circa il 10% per via della riduzione della base imponibile dei fabbricati divenuti inagibili a seguito delle recenti calamità, nonché un successivo incremento del 3,5% circa che dovrebbe derivare dall’attività di accertamento. Le aliquote sono quelle stabilite con deliberazione consiliare n.37 del 9/9/2014 Effetti connessi a modifiche L’andamento del gettito risulta comunque costante. legislative previste sugli anni della previsione Effetti connessi alla modifica delle Le aliquote sono rimaste invariate. aliquote TRIBUTO COMUNALE SUI SERVIZI INDIVISIBILI (TASI) Principali norme di riferimento Art. 1, commi 639-731, legge n. 147/2013 Gettito conseguito nel penultimo € 729,00 esercizio precedente Gettito previsto nell’anno € 550,00 precedente a quello di riferimento 1 Il punto 9.11.2 del principio della programmazione dispone che la nota integrativa dedichi particolare attenzione “alle previsioni riguardanti le principali imposte e tasse, agli effetti connessi alle disposizioni normative vigenti, con separata indicazione di quelle oggetto di prima applicazione e di quelle recanti esenzioni o riduzioni, con l'indicazione della natura delle agevolazioni, dei soggetti e delle categorie dei beneficiari e degli obiettivi perseguiti.
2019 2020 2021 Gettito previsto nel triennio € 850,00 € 850,00 € 850,00 Nel Comune di Cermignano il tributo era stato applicato solamente alle fattispecie non colpite da Imu, al fine di evitare un carico eccessivo su ogni cespite. Per effetto dell’abolizione della Tasi Effetti connessi a modifiche sull’abitazione principale, la previsione di gettito, peraltro esiguo, legislative previste sugli anni della deriva dai soli fabbricati rurali strumentali giusta simulazione previsione effettuata sul portale del Federalismo fiscale Il F.S.C., a partire dal 2016, è stato incrementato di una quota attribuita a titolo di ristoro del mancato gettito da Tasi sull’abitazione principale. Effetti connessi alla modifica delle Aliquota rimasta invariata aliquote TASSA SUI RIFIUTI (TARI) I danni arrecati agli immobili dalle calamità continuano ad avere ripercussioni anche sulla Tari a causa del venir meno del presupposto di assoggettabilità di quelli oggetto di ordinanza di sgombero e di inutilizzo. Il Piano Finanziario della Tari approvato dal Consiglio Comunale in data 22 marzo 2019, ha quantificato un costo di € 192.155,00 anche per effetto della decisione da parte dell’Amministrazione di includere nel Piano Finanziario medesimo una parte (€ 15.000,00) del Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità stanziato nel bilancio di previsione in relazione alla Tari (€ 19.000,00) con finanziamento della differenza con fondi indistinti di bilancio. Tale decisione è scaturita dall’esigenza, appunto, di non far lievitare esageratamente le tariffe TARI a fronte del minor gettito, quantificato in circa 13.000,00 Euro, derivante dalla cessazione di svariate utenze per effetto della dichiarata inagibilità/inutilizzabilità dei corrispondenti immobili a seguito degli eventi calamitosi di gennaio 2017, con conseguente “abbandono” degli stessi da parte degli occupanti residenti che dimorano tutt’ora fuori Comune presso strutture alberghiere (una quarantina) o per aver scelto sistemazioni presso parenti o abitazioni in affitto (una trentina), e da parte degli occupanti saltuari. Si puntualizza che al Comune di Cermignano, non essendo stato ricompreso nel c.d. ‘cratere’ sismico, non sono stati assegnati contributi specifici compensativi del minor gettito tributario e che, ad oggi, un solo nucleo familiare si appresta a fare ritorno nella propria abitazione ristrutturata. Principali norme di riferimento Art. 1, commi 639-731, legge n. 147/2013 Gettito conseguito nel penultimo € 189.288,96 esercizio precedente Gettito previsto nell’anno € 192.300,00 precedente a quello di riferimento 2019 2020 2021 € 192.155,00 € 202.336,36 € 204.000,00 Il citato articolo 1, dal comma 641 al comma 668 prevede che il tributo sia corrisposto in base a tariffa riferita all’anno solare e commisurata alle quantità e qualità medie ordinarie di rifiuti prodotti per unità di superficie, in relazione agli usi e alla tipologia di attività svolte, sulla base dei criteri determinati dal D.P.R. 27 aprile 1999 n. 158, recante le “norme per la elaborazione del metodo normalizzato per definire la tariffa del servizio di gestione del ciclo dei rifiuti Gettito previsto nel triennio urbani. La tariffa di riferimento rappresenta, come poi specifica l’art. 2 D.P.R. 158/1999, “l’insieme dei criteri e delle condizioni che devono essere rispettati per la determinazione della tariffa da parte degli enti locali” (comma 1), in modo da “coprire tutti i costi afferenti al servizio di gestione dei rifiuti urbani” (comma 2). La tariffa deve essere calcolata in maniera da consentire di recuperare tutti i costi di gestione del servizio come risultanti dal Piano Finanziario approvato contestualmente. Le tariffe per il 2019 sono state approvate con deliberazione consiliare del 22/3/2019, unitamente al Piano finanziario.
Effetti connessi a modifiche legislative previste sugli anni della ==== previsione Effetti connessi alla modifica delle Le tariffe sono rimaste pressoché invariate rispetto al 2018 tariffe ADDIZIONALE COMUNALE ALL’IRPEF Principali norme di riferimento Decreto legislativo 28 settembre 1998, n. 360 Gettito conseguito nel penultimo € 84.501,18 esercizio precedente Gettito previsto nell’anno € 88.066,00 (aliquota fissata nella misura unica dell’8 per mille) precedente a quello di riferimento 2019 2020 2021 € 88.550,00 € 87.576,85 € 87.200,00 Il calcolo del gettito atteso è stato effettuato avvalendosi del Gettito previsto nel triennio simulatore presente sul portale del Federalismo fiscale, con riferimento alla competenza, sulla base delle dichiarazioni anno di imposta 2016, considerando il gettito minimo, dato il periodo di recessione economica e la possibilità che molti contribuenti interessati dai provvedimenti di sgombero decidano di spostare la residenza in altri comuni. Effetti connessi a modifiche legislative previste sugli anni della Nessuno previsione Effetti connessi alla modifica delle Aliquota già applicata nella misura massima a partire dall’anno aliquote 2015 (delibera C.C. n.15 del 22/7/2015) TASSA OCCUPAZIONE SPAZI ED AREE PUBBLICHE (TOSAP) Principali norme di riferimento Capo II del d.Lgs. n. 507/1993 Gettito conseguito nel penultimo € 3.907,15 esercizio precedente Gettito previsto nell’anno € 3.824,00 (oltre € 3.077,05 per gettito arretrato) precedente a quello di riferimento 2019 2020 2021 Gettito previsto nel triennio € 3.674,00 € 3.674,00 € 3.674,00 Effetti connessi a modifiche Le modifiche del gettito non sono imputabili a modifiche legislative, legislative previste sugli anni della ma piuttosto a variazioni della Tosap temporanea previsione IMPOSTA COMUNALE SULLA PUBBLICITA’ (ICP) Principali norme di riferimento Capo I del d.Lgs. n. 507/1993 Gettito conseguito nel penultimo € 142,00 esercizio precedente Gettito previsto nell’anno € 50,00 precedente a quello di riferimento 2018 2019 2020 Gettito previsto nel triennio € 50,00 € 50,00 € 50,00 Effetti connessi a modifiche legislative previste sugli anni della ====== previsione Effetti connessi alla modifica delle Nessuno tariffe
DIRITTI PUBBLICHE AFFISSIONI Principali norme di riferimento Capo I del d.Lgs. n. 507/1993 Gettito conseguito nel penultimo € 430,24 esercizio precedente Gettito previsto nell’anno € 650,00 precedente a quello di riferimento 2018 2019 2020 Gettito previsto nel triennio € 450,00 € 450,00 € 450,00 Effetti connessi a modifiche legislative previste sugli anni della ===== previsione Effetti connessi alla modifica delle Nessuno tariffe RECUPERO EVASIONE TRIBUTARIA (Imu/Ici) Principali norme di riferimento Art. 13 del decreto legge n. 201/2011, conv. in legge n. 201/2011 Artt. 7 e 8 del d.Lgs. n. 23/2011 Art. 1, commi 639-731, legge n. 147/2013 Gettito conseguito nel penultimo € 1.463,12 esercizio precedente (accert.Ici) Gettito previsto nell’anno precedente a quello di riferimento € 63.415,70 (accertamenti Ici/Imu 2012 e 2013) 2019 2020 2021 Gettito previsto nel triennio (accertamenti Imu 2014 – 2015 - € 24.389,00 € 21.500,00 € 19.400,00 2016) La previsione del gettito risulta inferiore rispetto al gettito definitiva- mente previsto per il 2018 in quanto, nel 2018 appunto, sono state accertate le prime due annualità Imu (2012 e 2013) e sono stati incassati anche proventi da accertamenti Ici pregressi mandati in coattivo Effetti connessi a modifiche legislative previste sugli anni della ===== previsione Effetti connessi alla modifica delle ===== tariffe GETTITO ARRETRATO IMPOSTE E TASSE Principali norme di riferimento Varie Gettito conseguito nel penultimo € 2.090,45 esercizio precedente Gettito previsto nell’anno precedente a quello di riferimento € 7.800,00 (Tasi - Tarsu solleciti) 2019 2020 2021 Gettito previsto nel triennio € 5.650,00 € 5.650,00 € 3.650,00 Effetti connessi a modifiche legislative previste sugli anni della ===== previsione Effetti connessi alla modifica delle ===== tariffe Si precisa che i proventi relativi al recupero dell’evasione tributaria ed al gettito arretrato sono stati e saranno destinati a spese correnti non ricorrenti e/o a spese di investimento.
Inoltre per le seguenti entrate si mettono in evidenza le quantificazioni delle previsioni: FONDO DI SOLIDARIETA’ COMUNALE A partire dal 2013 è stato istituito un Fondo di Solidarietà Comunale, con la finalità di attuare la perequazione orizzontale tra i Comuni, alimentato con una quota del gettito dell'IMU. Il Ministero dell’Interno ha reso disponibili sul proprio sito i dati relativi all’alimentazione ed al riparto di detto fondo che hanno permesso di quantificare le risorse attribuite a questo Comune, così come di seguito riportato: ( importi espressi in Euro) B Quota F.S.C. 2019 risultante dall'anno 2018 e confermata dalla L. 145/2018 485.454,49 Quota F.S.C. 2019 ristori per minori introiti I.M.U. e T.A.S.I. C risultante dall'anno 2018 e confermata dalla L. 145/2018 34.350,85 D Accantonamento 15 mln per rettifiche 2019 -612,82 E F.S.C. 2019 spettante (B+C+D) 519.192,51 TRASFERIMENTI CORRENTI Sono stati previsti sulla base dell’andamento storico o di documentazione agli atti dell’ente. ▪ Con riferimento ai trasferimenti dallo Stato, si tratta in particolare di: a) contributo assegnato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Dipartimento per lo Spettacolo e lo Sport – a parziale ristoro (€ 4.100,20 per ciascun anno) degli oneri di ammortamento del mutuo contratto con la Cassa DD.PP. nel corso del 2006 ai sensi della Legge n.65/87 per la manutenzione straordinaria degli impianti sportivi; b) contributo assegnato dal Miur a fronte della gratuità dei pasti per il personale docente e non docente addetto alla mensa scolastica; ▪ Con riferimento ai trasferimenti dalla Regione, si tratta in particolare di: a) contributi per libri di testo della scuola secondaria inferiore e superiore da rimborsare agli aventi diritto; b) contributo compensativo per lo stoccaggio di gas naturale ai sensi dell’art.2, comma 558 della legge n.244/2007 c) trasferimenti da parte del C.O.R. per contributi di autonoma sistemazione da erogare agli aventi diritto, a seguito degli eventi sismici del 2016 ed alle calamità di gennaio 2017 ▪ Con riferimento ai trasferimenti da altre amministrazioni centrali: a) trasferimenti da parte dell’USRC, Ufficio Speciale per la Ricostruzione dei Comuni del Cratere - e fuori cratere - del Comune di Fossa da erogare ai privati per la ricostruzione di immobili a seguito del sisma che ha colpito la Regione Abruzzo nel 2009 (solo primo anno) ▪ Con riferimento ai trasferimenti da altre Enti, si tratta in particolare di: a) trasferimenti dal Comune di Teramo, ente capofila, in relazione ad un finanziamento della Commissione Europea per la realizzazione della prima fase del progetto PARIDE, quale rimborso forfettario ai Comuni per i costi sostenuti (a saldo, solo primo anno, riproposto in quanto non realizzato nel 2018 ) b) trasferimenti dall’Unione dei Comuni in relazione ad un finanziamento della Commissione Europea per la realizzazione del progetto STEP, quale rimborso forfettario ai Comuni per i costi sostenuti (a saldo, solo primo anno, , riproposto in quanto non realizzato nel 2018) c) contributi dal consorzio Bim per iniziative a favore della terza età e per manifestazioni previste, quali “Lu Sand’Andonje” e altro, nonché per manutenzione ordinaria del patrimonio comunale solo primo anno d) trasferimenti dall’Unione dei Comuni a titolo di quota parte di propria spettanza dei proventi dalle sanzioni per violazione norme del codice della strada elevate dal servizio di polizia municipale associato dal 1^ luglio 2015. La destinazione finalizzata di tali somme è quella risultante dalla delibera di Giunta Comunale del 21/3/2019. ENTRATE EXTRA TRIBUTARIE Le entrate da vendita ed erogazione di servizi sono state previste sulla base dell’andamento storico, del numero degli utenti e modalità di erogazione dei servizi. Con particolare riferimento ad alcune entrate si specifica quanto segue: - i proventi di beni sono previsti in base a contratti e convenzioni in essere per quanto attiene locazioni e affitti che vengono regolarmente riscossi; - i proventi per le concessioni cimiteriali sono destinati totalmente a spese di investimento della stessa tipologia; - entrate di particolare rilevanza sono costituite dal rimborso, da parte di altri enti e da parte dell’azienda che
gestisce il servizio di raccolta differenziata dei rifiuti, degli oneri per il proprio personale utilizzato in convenzione o distaccato - il rimborso degli oneri di ammortamento dei mutui per acquedotto e fognature da parte dell’ATO 5 continua ad essere iscritto in bilancio anche se gli accrediti procedono molto a rilento e si resta in attesa di una proposta di piano di rimborso - il rimborso delle spese per elezioni regionali ed europee (1^ anno) - il recupero a carico dei cittadini di parte delle spese per il rifacimento della numerazione civica (entrate non ricorrenti) Si segnala, altresì, la presenza di un esiguo stanziamento relativo ai proventi dalle sanzioni in materia edilizia previste dal DPR n.380/2001 (€ 500,00) destinato – unitamente ai proventi dai permessi di costruire - a manutenzioni straordinarie delle opere di urbanizzazione secondaria (sede comunale e scuola dell’Infanzia-area antistante) ai sensi dell’art.1, commi 460-461, della L.232/2016. Entrate di particolare rilevanza 2019 2020 2021 - Proventi servizi a domanda individuale (mensa e colonia) € 18.050,00 € 18.050,00 € 18.050,00 - Proventi da illuminazioni votive € 18.800,00 € 15.800,00 € 15.800,00 - Fitti reali diversi € 13.389,12 €13.389,12 € 13.389,12 - Proventi da concessioni cimiteriali € 85.385,60 € 60.000,00 € 10.000,00 - Rimborso dal Comune di Canzano per convenzione utilizzo personale € 12.198,00 - Rimborso dalla Soc. AM Consorzio per distacco Personale N.U. € 9.615,00 - Rimborso per spese elettorali € 12.972,50 CONTRIBUTI AGLI INVESTIMENTI Sono previsti contributi iscritti in relazione ai finanziamenti assegnati e/o richiesti di provenienza: a) statale, quali: - fondi ministeriali per ripristino e messa i sicurezza viabilità comunale (€ 2.940.000,00 1^ anno di cui € 40.000,00 già assegnati ai sensi dell’art.1, comma 107 della L.145/2018) - fondi ministeriali per sistemi di videosorveglianza (€ 101.748,32) b) regionale, quali: - fondi per risanamento idrogeologico aree a rischio R3 ed R4 (1.000.000,00 di Euro 1^ anno – 2.850.000,00 di Euro 2^ anno) - fondi regionali che saranno trasferiti dal Genio Civile, giusta determinazione N.26/DPE014 del 3/10/2018, per l’acquisizione di aree ed immobili relativi ai primi interventi di consolidamento frana su abitato con potenziale interessamento della SS 81 nel Comune di Cermignano già realizzati direttamente dal Genio Civile (€ 4.500,00 1^ anno) - fondi per il completamento degli interventi di efficientamento energetico della scuola elementare media (602.744,66 Euro 1^ anno) - fondi per il miglioramento e recupero percorso urbano Via Convento Vecchio (Euro 95.000,00 1^ anno) c) CONI, quali: - fondi per realizzazione centro sportivo comunale (€ 1.200.000,00 1^ anno) ALTRE ENTRATE IN CONTO CAPITALE Le previsioni di entrata si riferiscono: - ai proventi derivanti dal rilascio di permessi a costruire, di modesta entità (€ 3.2550,00), interamente destinati alla manutenzione straordinaria delle opere di urbanizzazione secondaria (sede comunale e scuola dell’Infanzia-area antistante) ai sensi dell’art.1, commi 460-461, della L:232/2016 - ad un contributo del B.I.M. (€ 5.000,00) che va ad integrare, quale cofinanziamento, i fondi regionali per il miglioramento e recupero del percorso urbano in Via Convento Vecchio - ad un ulteriore contributo del B.I.M. (€ 12.000,00) per manutenzione straordinaria del patrimonio comunale da utilizzarsi per interventi di manutenzione straordinaria di alcune strade comunali ACCENSIONE DI MUTUI E PRESTITI Non sono previsti mutui. PARTITE DI GIRO Tra le partite di giro si segnala la presenza degli stanziamenti per l’utilizzo ed il reintegro delle somme vincolate per spese correnti, nei limiti dell’anticipazione di tesoreria, ai sensi dell’art.195 del TUEL. e quelli
relativi all’Iva split, a bonifici non andati a buon fine, nonché a procedure sostitutive per Durc irregolari e pignoramenti. 2 Le spese Per quanto riguarda le spese correnti, le previsioni sono state formulate sulla base: ● dei contratti in essere (mutui, personale, utenze, altri contratti di servizio quali rifiuti, ristorazione scolastica, trasporto scolastico, illuminazione pubblica, ecc.) Per le previsioni 2019/2021 non è stato considerato l’incre- mento legato al tasso di inflazione programmato; ● delle spese necessarie per l’esercizio delle funzioni fondamentali; ● delle richieste formulate dai vari responsabili, opportunamente riviste alla luce delle risorse disponibili e delle scelte dell’amministrazione effettuare in relazione agli obiettivi indicati nel DUPSS (Documento Unico di Programmazione Super Semplificato per comuni con popolazione inferiore e 2.000 abitanti); ● del criterio della competenza potenziata, in base al quale le spese connesse alle acquisizioni di beni e servizi sono imputate all’esercizio nelle quali esse sono completamente adempiute Relativamente alle spese di investimento si osserva che gli stanziamenti di importo pari o superiore a 100.000,00 euro iscritti in bilancio fanno riferimento al programma delle opere pubbliche. In applicazione delle nuove regole contabili, tali stanziamenti dovrebbero ricomprendere anche le previsioni di spesa relative ad investimenti, finanziati in esercizi precedenti, ma non ancora completati o per i quali risultano da liquidare stati di avanzamento. Non sono presenti stanziamenti con finanziamento a valere sul FPV (fondo pluriennale vincolato) in quanto non è stato ancora approvato il riaccertamento dei residui. Entrate e spese non ricorrenti Nel bilancio di previsione sono allocate le seguenti entrate e spese correnti aventi carattere non ripetitivo: ANNO 2019 ENTRATE IMPORTO SPESE IMPORTO Spese per accertamento tributi € 5.600,00 Spese per numerazione civica € 12.239,00 Proventi da accertamenti Ici/IMU € 24.389,00 Spese per elezioni (quota carico € 5.098,30 Comune per elezioni amm/ve) Trasferimenti a Unione Comuni e € 6.400,00 Gettito arretrato Tarsu e altri tributi € 5.650,00 associazioni per attività culturali e turistiche Integrazione orario lavoratore in € 4.375,00 mobilità Recuperi e rimborsi non ripetitivi € 8.600,00 Fondo crediti di dubbia esigibilità € 4.000,00 (parte esclusa dal Piano Finanziario Tari) Erogazione contributi autonoma Contributi autonoma sistemazione € 460.000,00 sistemazione sisma 2016 e € 460.000,00 sisma 2016 e calamità 2017 calamità 2017 Rimborso per spese elettorali € 12.972,50 Spese elettorali € 12.972,50 TOT. SPESE NON RICORRENTI € 506.684,80 Acquisto software per ufficio € 268,40 tributi Proventi dalle concessioni cimiteriali Interventi di manutenzione € 85.385,60 € 85.385,60 spese in conto (concessioni pluriennali) straordinaria cimiteri comunali capitale Fondi per la ricostruzione degli Erogazione contributi ai privati per € 1.000.000,00 immobili di privati sisma 2009 € 1.000.000,00 la ricostruzione di immobili a trasferimenti in conto seguito sisma Abruzzo 2009 capitale TOTALE SPESE N.R. + TOTALE ENTRATE € 1.596.997,10 € 1.596.338,80 SPESE IN C/CAPITALE 2 Per la spesa, relativamente al contenuto di ciascun programma di spesa, la nota integrativa illustra i criteri di formulazione delle previsioni, con riguardo, in particolare: alle varie tipologie di spesa e ai relativi riferimenti legislativi, con indicazione dei corrispondenti stanziamenti del bilancio triennale; agli stanziamenti riguardanti gli accantonamenti ai fondi spese e ai fondi rischi, con particolare riferimento al fondo crediti di dubbia esigibilità.
ANNO 2020 ENTRATE IMPORTO SPESE IMPORTO Spese per accertamento tributi € 3.800,00 Gettito arretrato Tarsu e altri tributi € 5.6500,00 Trasferimenti a Unione Comuni € 4.000,00 attività culturali Contributi autonoma sistemazione Erogazione contributi autonoma sisma 2016 e calamità 2017 € 380.000,00 sistemazione sisma 2016 e calamità € 380.000,00 2017 TOT. SPESE NON RICORRENTI € 387.800,00 Proventi dalle concessioni cimiteriali Interventi di manutenzione € 60.000,00 € 60.000,00 spese in conto (concessioni pluriennali) straordinaria cimiteri comunali capitale TOTALE SPESE N.R. + SPESE TOTALE ENTRATE € 445.650,00 € 447.800,00 IN C/CAPITALE ANNO 2021 ENTRATE IMPORTO SPESE IMPORTO Spese per accertamento tributi € 2.600,00 Gettito arretrato Tarsu e altri tributi € 3.650,00 Trasferimenti a Unione Comuni € 2.000,00 attività culturali Erogazione contributi autonoma Contributi autonoma sistemazione € 210.000,00 sistemazione sisma 2016 e calamità € 210.000,00 sisma 2016 e calamità 2017 2017 TOT. SPESE NON RICORRENTI € 214.600,00 Proventi dalle concessioni cimiteriali Interventi di manutenzione € 10.000,00 € 10.000,00 spese in conto (concessioni pluriennali) straordinaria cimiteri comunali capitale TOTALE SPESE N.R. + SPESE TOTALE ENTRATE € 223.650,00 € 224.600,00 IN C/CAPITALE Fondo pluriennale vincolato Il bilancio armonizzato include una nuova posta: il Fondo Pluriennale Vincolato (FPV) distinto in FPV per spese correnti ed FPV per spese in conto capitale. Il FPV è un saldo finanziario costituito da risorse già accertate destinate al finanziamento di obbligazioni passive dell’ente già impegnate, ma esigibili in esercizi successivi al quello in cui è stata accertata l’entrata. Secondo il nuovo principio contabile della competenza finanziaria potenziata gli impegni finanziati da entrate a specifica destinazione, di parte corrente o investimenti, sono imputati negli esercizi in cui l’obbligazione diventerà esigibile. Questo comporta che lo stanziamento di spesa riconducibile all’originario finanziamento può essere ripartito pro-quota in più esercizi, attraverso l’impiego del cosiddetto “Fondo Pluriennale Vincolato”. Il FPV ha proprio lo scopo di fare convivere l’imputazione della spesa secondo questo principio (competenza potenziata) con l’esigenza di evitare la formazione di componenti di avanzo o disavanzo artificiose, e questo a partire dalla nascita del finanziamento e fino all’esercizio in cui la prestazione connessa con l’obbligazione passiva avrà termine. Questa tecnica contabile consente di evitare sul nascere la formazione di residui passivi che, nella nuova ottica, hanno origine solo da debiti effettivamente liquidi ed esigibili sorti nello stesso esercizio di imputazione contabile. Il fenomeno dell'accumulo progressivo di residui attivi e passivi di esito incerto e d’incerta collocazione temporale, pertanto, non trova più spazio nel nuovo ordinamento degli enti locali. Per entrare più nel dettaglio: nella parte spesa, la quota di impegni esigibili nell’esercizio restano imputati alle normali poste di spese, mentre il FPV /U accoglie la quota di impegni che si prevede non si tradurranno in debito esigibile nell’esercizio di riferimento, in quanto imputabile agli esercizi futuri. L’importo complessivo di questo fondo (FPV/U), dato dalla somma di tutte le voci riconducibili a questa casistica, viene poi ripreso tra le entrate del bilancio immediatamente successivo (FPV/E) in modo da garantire, sul nuovo esercizio, la copertura della parte dell’originario impegno rinviata al futuro. Viene così ad essere mantenuto in tutti gli anni del bilancio il pareggio tra l’entrata (finanziamento originario oppure fondo pluriennale vincolato in entrata) e la spesa complessiva dell’intervento previsto (somma dell’impegno imputato nell’esercizio di competenza e della parte rinviata al futuro). Il valore complessivo del fondo pluriennale al 31/12 di ciascun esercizio è dato dalla somma delle voci di spesa relative a procedimenti sorti in esercizi precedenti (componenti pregresse del FPV/U) e dalle previsio-
ni di uscita riconducibili al bilancio in corso (componente nuova del FPV/U). Il bilancio in esame non presenta stanziamenti FPV in quanto non è stato ancora approvato il riaccertamento dei residui. Fondo crediti di dubbia esigibilità Il Fondo crediti di dubbia esigibilità rappresenta un accantonamento di risorse che gli enti devono stanziare nel bilancio di previsione al fine di limitare la capacità di spesa alle entrate effettivamente esigibili e che giungono a riscossione, garantendo in questo modo gli equilibri di bilancio. Il principio contabile della contabilità finanziaria prevede criteri puntuali di quantificazione delle somme da accantonare a FCDE, secondo un criterio di progressività che - a regime - dispone che l’accantonamento sia pari alla media del non riscosso dei cinque anni precedenti, laddove tale media sia calcolata considerando gli incassi in c/competenza sugli accertamenti in c/competenza di ciascun esercizio. E’ ammessa la facoltà di considerare negli incassi anche quelli intervenuti a residuo nell’esercizio successivo a valere sugli accertamenti di competenza dell’esercizio n, scorrendo di un anno la serie di riferimento. Nel secondo anno di applicazione del nuovo ordinamento, il Fondo è determinato assumendo gli incassi totali (competenza+residui) da rapportarsi agli accertamenti di competenza per i primi quattro anni del quinquennio di riferimento, ed assumendo gli incassi in competenza da rapportarsi agli accertamenti di competenza per l’ultimo anno del quinquennio. L’ente può, con riferimento all’ultimo esercizio del quinquennio, considerare gli incassi intervenuti a residuo nell’esercizio successivo a valere sugli accertamenti dell’esercizio n. In tal caso occorre scorrere di un anno indietro il quinquennio di riferimento. Per le entrate che in precedenza erano accertate per cassa, il calcolo del fondo è effettuata assumendo dati extracontabili. La legge di bilancio 2019 ai commi 1015-1018, stabilisce condizioni per contenere l’aumento dall’attuale 75% all’80% (rispetto all’85% previsto per il 2019). In particolare, tale facoltà è concessa ai soli enti che, al 31 dicembre 2018, rispettano contemporaneamente le due seguenti condizioni: a) l’indicatore annuale di tempestività dei pagamenti relativo al 2018 (calcolato e pubblicato secondo le modalità stabilite dal DPCM 22 settembre 2014) è rispettoso dei termini di pagamento indicati dal d. lgs. 231 del 2002 (pagamenti entro 30 giorni, salvo casi specifici, per i quali sono previsti termini superiori) ed è stato pagato almeno il 75% dell’importo delle fatture ricevute e scadute nel 2018; b) il debito commerciale residuo, rilevato al 31 dicembre 2018, è diminuito del 10% rispetto a quello risultante nel 2017, oppure si è azzerato, oppure è costituito dai soli debiti oggetto di contenzioso o contestazione. Il minor aumento dell’accantonamento è applicabile in corso d’anno anche da parte degli enti locali che, pur non rispettando le due precedenti condizioni alla fine del 2018, rilevano un miglioramento della propria situazione al 30 giugno 2019, con il soddisfacimento di entrambe le seguenti condizioni, mutuate dal comma precedente: a) l’indicatore di tempestività dei pagamenti, calcolato al 30 giugno 2019, è rispettoso dei termini di leg- ge ed è stato pagato almeno il 75% dell’importo delle fatture ricevute e scadute nel semestre; b) il debito commerciale residuo, rilevato al 30 giugno 2019, è diminuito del 5% rispetto a quello risultante al 31 dicembre 2018, oppure si è azzerato oppure è costituito dai soli debiti oggetto di contenzioso o contestazione. Non possono avvalersi della facoltà di variare la quota di accantonamento a FCDE come indicato ai punti precedenti dalla legge di bilancio 2019 gli enti che, pur rispettando le condizioni anzidette (al 31 dicembre 2018 o al 30 giugno 2019): • non hanno pubblicato sul proprio sito internet, nei termini previsti dalla normativa, i dati relativi al debito commerciale residuo e agli indicatori dei tempi di pagamento, • o non hanno inviato nei mesi precedenti l’avvio del SIOPE+ le comunicazioni relative al pagamento delle fatture alla Piattaforma elettronica dei crediti commerciali (PCC). Il principio contabile all. 4/2 al d.Lgs. n. 118/2011 prevede, per i primi esercizi la possibilità di accantonare a bilancio di previsione una quota inferiore, come evidenziato nella seguente tabella. ANNO DI PREVISIONE DEL BILANCIO FASE ENTI 3 2016 2017 2018 2019 2020 2021 Sperimentatori PREVISIONE 55% 70% 75% 85% 95% 100 Non sperimentatori RENDICONTO* Tutti gli enti 100 (55)% 100 (70)% 100 (85)% 100% 100% 100% 3 La percentuale può essere ridotta da 85% a 80% se ricorrono le condizioni previste dall'art. 1, commi da 1015 a 1018, della L.145/2018.
*) In sede di rendiconto, l’ente accantona nell’avanzo d’amministrazione l’intero importo del fondo crediti di dubbia esigibilità quantificato nel prospetto riguardante il fondo allegato al rendiconto di esercizio, salva la facoltà prevista per gli esercizi dal 2015 al 2018, disciplinata nel principio 4/2 allegato al D.Lgs 118/2011. In considerazione delle difficoltà di applicazione dei nuovi principi riguardanti la gestione dei residui attivi e del fondo crediti di dubbia esigibilità che hanno determinato l’esigenza di rendere graduale l’accantonamento nel bilancio di previsione, in sede d rendiconto relativo all’esercizio 2015 e agli esercizi successivi, fino al 2018, la quota accantonata nel risultato di amministrazione per il fondo crediti di dubbia esigibilità può essere determinata per un importo non inferiore al seguente Rendiconto dell'esercizio 2017 IMPORTO FCDE accantonato nel risultato di amministrazione al 1^ gennaio 2017 (+) Utilizzi del FCDE per cancellazione o stralcio dei crediti-inserire con il segno (-) Importo FCDE definitivamente accantonato nel bilancio dell'esercizio 2017 (+) IMPORTO FCDE da accantonare nel risultato di amministrazione dell'esercizio 2017 Il Comune di Cermignano si è avvalso di tale facoltà (cfr.la Relazione sulla gestione al Rendiconto 2017 approvata dalla Giunta con delibera n.27 in data 8/5/2018) In merito alle entrate per le quali calcolare il Fondo, il principio contabile demanda al responsabile finanziario sia l’individuazione che il livello di analisi, il quale può coincidere con la categoria ovvero scendere a livello di risorsa o di capitoli, prevedendo che non siano soggette a svalutazione le poste relative a: - trasferimenti da altre P.A. - entrate assistite da fideiussione - entrate tributarie che possono essere ancora accertate per cassa Le entrate per le quali si è ritenuto di procedere al calcolo per l’accantonamento al Fondo crediti di dubbia esigibilità sono quelle inserite nella tabella di seguito riportata, e si osserva che : ▪ Il calcolo è stato effettuato con riferimento alle voci raggruppate per tipologia (la differenza di colore sta ad indicare i diversi raggruppamenti) ▪ metodi prescelti: → Metodo A per le entrate di natura tributaria: il calcolo (come si evince dal dettaglio conservato agli atti), non dà luogo ad accantonamenti con riferimento a ciascun capitolo per tale metodologia, mentre richiederebbe accantonamenti del 2,35% con il metodo B e dell’1,57% col metodo C → Metodo C per le entrate extra tributarie ACCANTONAMENTO AL FONDO CREDITI DI DUBBIA E DIFFICILE ESAZIONE Accantona Accantona Accantona Stanziamen mento mento mento Capi Anno Metodo to minimo di minimo effettivo tolo Art. Codice Voce legge dell'ente dell'ente Entr 2019 % 85,00% ata 2020 % 95,00% 2021 % 100,00% 2019 50,00 0,00% A 28 1.01.01.53 IMPOSTA COMUNALE SULLA PUBBLICITA' 2020 50,00 0,00% 2021 50,00 0,00% 2019 102.908,42 0,00% A I.MU. - IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA 30 1.01.01.06 2020 103.000,00 0,00% (NETTA DA ALTRI IMMOBILI) 2021 103.000,00 0,00% 2019 22.589,00 0,00% A GETTITO ARRETRATO IMPOSTA 31 1.01.01.06 2020 21.500,00 0,00% MUNICIPALE PROPRIA (IMU) 2021 19.400,00 0,00% 2019 1.800,00 0,00% A 31 1 GETTITO ARRETRATO IMPOSTA 1.01.01.08 2020 0,00% COMUNALE SUGLI IMMOBILI (ICI) 2021 0,00% 2019 88.550,00 0,00% A 32 1.01.01.16 ADDIZIONALE COMUNALE IRPEF 2020 87.576,85 0,00% 2021 87.200,00 0,00% 2019 850,00 0,00% A 34 1.01.01.76 TASI 2020 850,00 0,00% 2021 850,00 0,00% 2019 150,00 0,00% A 34 1 1.01.01.76 GETTITO ARRETRATO TASI 2020 150,00 0,00% 2021 150,00 0,00% 2019 100,00 0,00% A 44 TASSA OCCUPAZIONE TEMPORANEA 1.01.01.52 2020 100,00 0,00% SPAZI ED AREE PUBBLICHE 2021 100,00 0,00% 2019 5.500,00 0,00% A TASSA SMALTIMENTO RIFIUTI SOLIDI 52 1.01.01.51 2020 5.500,00 0,00% URBANI 2021 3.500,00 0,00% 2019 192.155,00 0,00% 16.333,17 19.000,00 Dati 60 1.01.01.61 TARI (TASSA SUI RIFIUTI) 2020 202.336,36 0,00% 19.221,95 21.000,00 extra 2021 204.000,00 0,00% 20.400,00 22.500,00 Contabili * 2019 14.800,00 1,79% 264,92 225,18 225,18 C 286 3.01.02.01 PROVENTI REFEZIONE SCOLASTICA 2020 14.800,00 1,79% 264,92 251,67 251,67 2021 14.800,00 1,79% 264,92 264,92 264,92
2019 15.800,00 1,79% 282,82 240,40 240,40 C 312 3.01.02.01 PROVENTI ILLUMINAZIONE VOTIVA 2020 15.800,00 1,79% 282,82 268,68 268,68 2021 15.800,00 1,79% 282,82 282,82 282,82 2019 400,00 1,79% 7,16 6,09 6,09 C 330 3.01.02.01 PROVENTI DA SERVIZI CIMITERIALI 2020 400,00 1,79% 7,16 6,80 6,80 2021 400,00 1,79% 7,16 7,16 7,16 2019 2.889,12 1,79% 51,72 43,96 43,96 C 382 3.01.03.02 FITTI REALI DI FABBRICATI 2020 2.889,12 1,79% 51,72 49,13 49,13 2021 2.889,12 1,79% 51,72 51,72 51,72 2019 448.541,54 606,62 16.848,80 19.515,63 TOTALE GENERALE FONDO CREDITI DI DUBBIA ESIGIBILITA' 2020 454.952,33 606,62 19.798,23 21.576,28 2021 452.139,12 606,62 21.006,62 23.106,62 2019 448.541,54 606,62 16.848,80 19.515,63 TOTALE FONDO CREDITI DI DUBBIA ESIGIBILITA' DI PARTE 2020 454.952,33 606,62 19.798,23 21.576,28 CORRENTE 2021 452.139,12 606,62 21.006,62 23.106,62 FONDO CREDITI DI DUBBIA ESIGIBILITA' DI PARTE CORRENTE 2019 19.515,63 ISCRITTO IN USCITA 2020 21.576,28 ( Codice 1.10.01.03) 2021 23.106,62 2019 DIFFERENZA FONDO CREDITI DI DUBBIA ESIGIBILITA' DI PARTE 2020 CORRENTE 2021 2019 TOTALE FONDO CREDITI DI DUBBIA ESIGIBILITA' IN CONTO 2020 CAPITALE 2021 FONDO CREDITI DI DUBBIA ESIGIBILITA' IN CONTO CAPITALE 2019 ISCRITTO IN USCITA 2020 ( Codice 2.05.03.01) 2021 2019 DIFFERENZA FONDO CREDITI DI DUBBIA ESIGIBILITA' IN CONTO 2020 CAPITALE 2021 * Relativamente alla Tassa sui Rifiuti, entrata che negli esercizi precedenti all’adozione dei nuovi principi è stata sempre accertata per cassa, il fondo crediti di dubbia esigibilità è stato determinato sulla base di dati extra-contabili confrontando il totale dei ruoli ordinari emessi negli ultimi cinque anni con gli incassi complessivi registrati con riferimento a ciascuno di essi. Da ciò è emersa una percentuale media di mancata riscossione pari al 10% corrispondente ad un importo di circa € 20.000,00 sull’entrata prevista in ciascuno degli anni del bilancio pluriennale considerato. Fondo di riserva L’articolo 166 del decreto legislativo n. 267/2000 obbliga gli enti locali ad iscrivere in bilancio un fondo di riserva il cui importo varia da un minimo dello 0,30% ad un massimo del 2% delle spese correnti inizialmente previste in bilancio. Il decreto legge 10 ottobre 2012, n. 174 (conv. in legge n. 213/2012) ha aggiunto un nuovo comma 2-ter all’articolo 166, disponendo che per gli enti che si trovano in anticipazione di tesoreria ovvero utilizzano in termini di cassa entrate aventi specifica destinazione, la quota minima del fondo è elevata allo 0,45% delle spese correnti. Il fondo di riserva può essere utilizzato per far fronte ad esigenze straordinarie ovvero per adeguare dotazioni dei capitoli di spesa che dovessero rivelarsi insufficienti. Il comma 2-bis dell’articolo 166 (introdotto dal decreto legge n. 174/2012, conv. in Legge n. 213/2012), impone di riservare una quota pari al 50% dello stanziamento minimo per fare fronte ad eventuali spese non prevedibili, la cui mancata effettuazione comporti danni certi all’amministrazione. Ciò comporta che già in sede di approvazione del bilancio di previsione le due quote del fondo devono essere distinte al fine di rispettare i vincoli e rendicontarne in modo più efficace e trasparente l’impiego. Nel bilancio di previsione è stato iscritto al Cap. 2480 (Missione 20 – Programma 1) il fondo di riserva le cui dotazioni risultano coerenti con i vincoli previsti dall’articolo 166 del Tuel, come dimostrato dal seguente prospetto. Anno 2019 Rif. al N.D. Descrizione Importo % Note bilancio A Spese correnti iscritte nel Titolo I € 1.496.944,12 bilancio di previsione iniziale (al netto degli importi derivanti dalla re imputazione di residui finanziati da FPV per spese correnti) B Quota minima ======= € 4.490,83 0,30% Su spese correnti (A) C Quota massima ======= €. 29.938,88 2% Su spese correnti (A) D Fondo di riserva Cap. 2480 € 5.294,37 0,35% D/A * 100 E di cui: Quota vincolata Cap. 2480 € 2.245,41 50% di B F Quota non vincolata Cap. 2480 € 3.048,96 Differenza (D-F)
Anno 2020 Rif. al N.D. Descrizione Importo % Note bilancio A Spese correnti iscritte nel Titolo I € 1.355.349,63 bilancio di previsione iniziale (al netto degli importi derivanti dalla re imputazione di residui finanziati da FPV per spese correnti) B Quota minima ======= € 4.066,05 0,30% Su spese correnti (A) C Quota massima ======= €. 27.106,99 2% Su spese correnti (A) D Fondo di riserva Cap. 2480 € 5.123,72 0,38% D/A * 100 Anno 2021 Rif. al N.D. Descrizione Importo % Note bilancio A Spese correnti iscritte nel Titolo I € 1.179.301,03 bilancio di previsione iniziale (al netto degli importi derivanti dalla re imputazione di residui finanziati da FPV per spese correnti) B Quota minima ======= € 3.537,90 0,30% Su spese correnti (A) C Quota massima ======= €. 23.586,02 2% Su spese correnti (A) D Fondo di riserva Cap. 2480 € 5.093,38 0,43% D/A * 100 Per l’anno 2019 è stato inoltre stanziato un fondo di riserva di cassa dell’importo di €. 216.936,72 pari al 2,53% (minimo 0,2%) delle spese finali previste in bilancio, in attuazione di quanto previsto dall’art. 166, comma 2-quater, del d.Lgs. n. 267/2000. Altri accantonamenti/Fondi iscritti in bilancio Fondo rischi Ai sensi del principio contabile applicato concernente la contabilità finanziaria di cui all’All. 4/2 al D.Lgs. 118/2011 smi - punto 5.2 lettera h) - in presenza di contenzioso con significativa probabilità di soccombenza è necessario che l’Ente costituisca un apposito “Fondo Rischi”. Le somme stanziate a tale Fondo non utilizzate, costituiscono a fine esercizio economie che confluiscono nella quota vincolata del risultato di amministrazione (risparmio forzoso). Da notizie avute dai legali incaricati di seguire le cause in corso, non sono stati individuati nè quantificati rischi di soccombenza con riferimento al contenzioso formatosi nel corso dell’esercizio precedente e dell’esercizio provvisorio in corso. Fondo per indennità di fine mandato del Sindaco In applicazione del principio contabile applicato concernente la contabilità finanziaria di cui all’All. 4/2 al D.Lgs. 118/2011 e smi - punto 5.2 lettera i) è stato altresì costituito apposito “Accontamento trattamento di fine mandato del Sindaco” che, in quanto fondo, non sarà possibile impegnare ma che, determinando un’economia di bilancio, confluirà nel risultato di amministrazione. Lo stanziamento riferito al primo anno è pari ad € 421,40 (inclusa Irap) e riguarda il periodo successivo alla data delle elezioni comunali previste per il 26 maggio in quanto relativamente alla quota del periodo che va da gennaio a maggio non occorre effettuare accantonamenti, dato che dovrà essere corrisposta in corso d’anno al Sindaco uscente, unitamente alle quote accantonate dall’inizio del mandato. Per questo motivo viene applicata al presente bilancio la corrispondente quota di avanzo alo scopo accantonata. Fondo per rinnovi contrattuali E’ stato individuato anche un fondo per l’accantonamento di somme in vista dei futuri miglioramenti contrattuali per il personale dipendente (€ 900,00 primo anno / € 1.500,00 secondo anno / € 2.000,00 terzo anno)
Risultato di amministrazione presunto al 31 dicembre dell’esercizio precedente e relativi utilizzi Il risultato di amministrazione dell’esercizio 2017 è stato approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 14 in data 31 maggio 2019 e ammonta ad € 307.920,81 Sulla base degli utilizzi dell’avanzo di amministrazione disposti nel corso dell’esercizio e dell’andamento della gestione, il risultato presunto di amministrazione al 31 dicembre 2018 ammonta a €. 385.099,78 come risulta dall’apposito prospetto del bilancio di previsione finanziario 2019-2021 redatto ai sensi del d.Lgs. n. 118/2011. Il bilancio di previsione dell’esercizio 2019 prevede l’utilizzo per € 3.250,55 della quota accantonata del risultato di amministrazione per la corresponsione dell’indennità di fine mandato al Sindaco uscente. Il p.c. relativo alla contabilità finanziaria, al punto 9.2, prevede che, fermo restando il prioritario utilizzo della quota libera dell’avanzo di amministrazione ai provvedimenti di salvaguardia degli equilibri, “La quota libera del risultato di amministrazione può essere utilizzata con il bilancio di previsione o con provvedimento di variazione di bilancio, solo a seguito dell’approvazione del rendiconto, per le finalità di seguito indicate in ordine di priorità: a) per la copertura dei debiti fuori bilancio; b) per i provvedimenti necessari per la salvaguardia degli equilibri di bilancio (per gli enti locali previsti dall'articolo 193 del TUEL) ove non possa provvedersi con mezzi ordinari; c) per il finanziamento di spese di investimento; d) per il finanziamento delle spese correnti a carattere non permanente; e) per l’estinzione anticipata dei prestiti.” Le quote accantonate del risultato di amministrazione sono utilizzabili solo a seguito del verificarsi dei rischi per i quali sono stati accantonati. Le quote del risultato di amministrazione destinata agli investimenti è costituita dalle entrate in conto capitale senza vincoli di specifica destinazione non spese, mentre le quote vincolate sono costituite da tutte le entrate che in base alla legge o ai principi contabili devono essere finalizzate a specifiche tipologie di spesa. Flussi di cassa I flussi di cassa, ed i relativi stanziamenti di previsione sono stati stimati: ► per quanto riguarda l’entrata, in relazione a: - effettiva esigibilità dei crediti iscritti in bilancio (tenuto quindi conto dei crediti di dubbia esigibilità svalutati in sede di rendiconto); - previsioni di incasso di tributi, fondi perequativi, contributi e trasferimenti di parte corrente e di parte capitale; - riflessi della manovra tributaria in corso di attuazione; ► per quanto riguarda la spesa in relazione a: - debiti maturati; - flussi di uscita periodici o continuativi per spese consolidate (personale, interessi passivi, quote capitale mutui, utenze, ecc.) - scadenze contrattuali; - cronoprogramma degli investimenti. Risultano previsti in bilancio gli stanziamenti necessari per l’eventuale utilizzo di somme vincolate per spese correnti, nei limiti dell’anticipazione di tesoreria, ai sensi dell’art.195 del TUEL, nonché per l’eventuale ricorso ad anticipazione di tesoreria. I ritardi nell’erogazione delle quote di ammortamento dei mutui relativi al servizio idrico integrato da parte dell’Ato (circa 150.000,00 €) potrebbero dare luogo a carenze di liquidità. Nel corso della gestione vengono sottoposti a monitoraggio e verifica costante tutti i saldi, finanziari e di competenza, al fine di rispettare i termini di pagamento dei debiti commerciali.
Elenco degli interventi programmati per spese di investimento finanziati col ricorso al debito e con le risorse disponibili Nel triennio 2019-2021 sono previsti i seguenti investimenti: Tipologia ANNO 2019 ANNO 2020 ANNO 2021 Programma triennale OO.PP 5.904.492,98 2.850.000,00 0,00 Altre spese in conto capitale 1.146.009,00 63.600,00 13.500,00 TOTALE SPESE TIT. II 7.050.501,98 2.913.600,00 13.500,00 di cui Tit. 2.04 (Contributi e Trasferimenti) 1.100.000,00 100,00 100,00 Tali spese sono finanziate con: Tipologia ANNO 2019 ANNO 2020 ANNO 2021 Alienazioni 0,00 0,00 0,00 Contributi da altre A.P. 6.960.992,98 2.850.000,00 0,00 Proventi permessi di costruire e assimilati 3.855,00 3.600,00 3.500,00 Altre entrate Tit. IV e V 0,00 0,00 0,00 Avanzo di amministrazione 0,00 0,00 0,00 Entrate correnti 85.654,00 60.000,00 10.000,00 FPV di entrata parte capitale 0,00 0,00 0,00 Entrate reimputate da es. precedenti a finanz. Investimenti 0,00 0,00 0,00 TOTALE ENTRATE TIT. IV – V PER FINANZIAMENTO INVESTIMENTI 5.964.347,98 2.853.100,00 3.000,00 TIT. I e II 1.086.154,00 60.500,00 10.500,00 TOTALE 7.050.501,98 2.913.600,00 13.500,00 Per quanto riguarda le entrate correnti destinate ad investimenti, si tratta nello specifico di: 1. proventi da sanzioni per violazioni di norme urbanistiche; 2. concessioni cimiteriali 3. entrate generiche non ricorrenti Non è prevista la contrazione di mutui. Ulteriori elementi di valutazione Garanzie prestate dall’ente L’Ente non ha rilasciato garanzie fidejussorie ad alcuno Strumenti finanziari derivati L’Ente non ha in essere alcun contratto relativo a strumenti finanziari derivati. Organismi partecipati (elementi desunti dalla revisione periodica delle partecipazioni con ricognizione delle partecipazioni possedute alla data del 31/12/2017, ai sensi dell’art.20 del D.Lgs. n.175/2016, come modificato dal D.Lgs. n.100/2017 approvata con deliberazione consiliare n.27 del 21/12/2018) Partecipazioni societarie . Il comune di Cermignano partecipa al capitale delle seguenti società: 1. MOntagne TEramane e Ambiente S.p.A. con una quota del 2,11%; 2. Ruzzo Reti S.p.A. con una quota del 2,27%; Si segnalano i siti istituzionali delle predette società nonché i link per la visualizzazione dei bilanci. 1. MOntagne TEramane e Ambiente S.p.A. http://www.moteambiente.com/ http://www.pa33.it/appcontainer/?keyUrl=MOTEAMBIENTE
2. Ruzzo Reti S.p.A. http://www.ruzzo.it/spit/ http://www.pa33.it/appcontainer/?keyUrl=RUZZORETI Altre partecipazioni e associazionismo Il comune di Cermignano nel 2011 ha provveduto alla costituzione, insieme ad altri cinque Comuni limitrofi, dell'Unione di Comuni “Colline del Medio Vomano”. Partecipa inoltre al Consorzio obbligatorio di Comuni Bacino Imbrifero Montano di Vomano e Tordino con una quota del 2,70% ed all’Ente D’Ambito Territoriale Ottimale n. 5 di Teramo con una quota del 2%. L’adesione all’Unione e la partecipazione ai Consorzi sopra citati si configurano come forme associative obbligatorie Cermignano, lì 22 marzo 2019 Il Responsabile del servizio finanziario Stefania Saputelli
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