COMUNE DI ALPIGNANO Provincia di Torino

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COMUNE DI ALPIGNANO
                             Provincia di Torino

       Piano triennale di prevenzione della corruzione e per la trasparenza
                                   2020/2021/2022

(Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità
                          nella Pubblica Amministrazione
          art. 1, commi 8 e 9 della legge 6 novembre 2012 numero 190)

         Approvato con deliberazione del Commissario Prefettizio n. 9 in data 30.01.2020

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INDICE

                              SEZIONE I – PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE
 1         PNA 2019
 2         Nozione di corruzione
 3         I soggetti
 4         Il Responsabile della Prevenzione della Corruzione e Trasparenza e i suoi compiti
 5         Soggetti che concorrono alla prevenzione della corruzione
 6         Approvazione del PTPCT
 7         Analisi del contesto
 8         Mappatura dei processi
 9         Gestione del rischio
 10        Identificazione del rischio
 11        Ponderazione del rischio
 12        Misure di prevenzione della corruzione
           12.1 Codice di comportamento
           12.2 Formazione
           12.3 Obblighi di formazione dei Responsabili delle P.O. nei confronti del RPCT
           12.4 Monitoraggio dei rapporti tra l'Amministrazione e i soggetti contraenti o interessati a
                    procedimenti
           12.5 Rotazione
           12.6 Ricorso all'arbitrato
           12.7 Incarichi e attività ai dipendenti pubblici
           12.8 Divieto di svolgere attività incompatibili a seguito della cessazione del rapporto di lavoro
                    (pantouflage)
           12.9 Attribuzione degli incarichi e dell'assegnazione ad uffici
           12.10 Adozione di misure per la tutela del whistleblower
           12.11 Protocolli di legalità
           12.12 Azioni di sensibilizzazione e rapporto con la società civile

                                            SEZIONE II – TRASPARENZA
     1.    Contenuti e finalità
     2.    Principio della Trasparenza
     3.    Struttura organizzativa
     4.    Coordinamento della Sezione Trasparenza con il PTPC
     5.    Responsabile per la trasparenza
     6.    Struttura di supporto al RPCT
     7.    Individuazione e modalità di coinvolgimento dei portatori di interessi diffusi (stakeholder)
     8.    Caratteristiche delle informazioni
     9.    Tutela dei dati personali e obblighi di trasparenza
     10.   Responsabili della trasmissione dei dati
     11.   Pubblicazione dei dati
     12.   Referenti per la trasparenza
     13.   Misure organizzative per garantire la regolarità dei flussi informativi
     14.   Controlli e monitoraggi
     15.   Dati ulteriori
     16.   Sanzioni

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A) Schede per la valutazione del rischio
B) Valutazione del rischio
C) Ponderazione del rischio (capitolo 3 punto 3.3)
D) Misure per il trattamento del rischio
E) Tabella dei rischi
F) Elenco degli obblighi di pubblicazione
G) Codice di comportamento (Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 17/2018 in data 1/02/2018)
H) Schede di monitoraggio

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SEZIONE I – PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE

       1. PNA 2019

       Con deliberazione n. 1064 del 13/11/2019 (resa nota il 25 novembre e pubblicata sulla G.U. del
7/12/2019) l'Autorità Nazionale Anticorruzione ha approvato in via definitiva - dopo l'approvazione
della bozza preliminare e la consultazione pubblica dal 24/7/2019 al 15/9/2019 - il Piano Nazionale
Anticorruzione 2019 che espressamente stabilisce il superamento delle indicazioni contenute nelle parti
generali dei PNA e degli aggiornamenti adottati negli anni precedenti e costituisce atto di indirizzo per le
pubbliche amministrazioni e gli altri soggetti tenuti all'applicazione della normativa in materia di
prevenzione della corruzione e trasparenza.

        Le parti generali dei PNA 2013 e 2016 e dei suoi aggiornamenti confluiscono pertanto nel PNA
2019 che consolida e rivede gli indirizzi espressi, le problematiche e le esperienze maturate in un nuovo
atto di indirizzo per l'adozione dei PTPCT per semplificare e agevolare il lavoro degli operatori dei
diversi livelli di amministrazione e per responsabilizzare maggiormente le Pubbliche Amministrazioni.

       Sono invece confermati gli approfondimenti svolti nelle parti speciali del PNA 2016 (che aveva
inaugurato la metodologia di affiancare alla parte generale approfondimenti tematici destinati ad
amministrazioni e ambiti di materie) e dei suoi aggiornamenti, nonché le delibere e gli atti dell'Autorità
che laddove richiamati si intendono parte integrante del PNA.

       2. Nozione di corruzione

         La legge 190/2012, come noto, non contiene una definizione di “corruzione”: l’ANAC, in linea
con la nozione accolta a livello internazionale, prende in considerazione un’accezione ampia del
concetto di corruzione che comprende la “cattiva amministrazione”, la scarsa qualità e inefficienza
dell'azione amministrativa e contesti in cui un soggetto abusi dei poteri conferitigli per ottenere vantaggi
privati.

        La corruzione dunque non è soltanto quella (per la quale sono apprestate misure repressive)
contemplata dalle fattispecie di reato - corruttivi e di natura corruttiva – previsti dal Libro Secondo -
Titolo II del Codice penale, ma anche quella che si profila in situazioni in cui, a prescindere dalla
rilevanza penale, l’amministrazione pubblica si piega a fini privati o sia influenzata dall'esterno e nei cui
confronti occorre un'azione preventiva di contrasto e di organizzazione di un contesto sfavorevole alla
sua realizzazione.

       3. I soggetti

        L'art. 1 comma 2 bis della legge n. 190/2012 e l'art. 2 bis del D.Lgs. n. 33/2013, nonché le
deliberazioni ANAC, individuano le categorie di soggetti pubblici e privati a cui si applicano le
disposizioni in materia di prevenzione della corruzione e di trasparenza i cui principali destinatari sono
le Pubbliche Amministrazioni che devono nominare i Responsabili per la prevenzione della corruzione e
garantire la trasparenza (RPCT), approvare i Piani triennali di prevenzione della corruzione e per la
trasparenza, pubblicare e aggiornare la sezione “Amministrazione Trasparente”, garantire l'accesso
civico e generalizzato.

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4. Il Responsabile della Prevenzione della Corruzione e Trasparenza e i suoi compiti

        L'art. 1 comma 7 della legge 190/2012 stabilisce che, negli enti locali, il Responsabile della
prevenzione della corruzione e della trasparenza sia individuato, di norma, nel Segretario o nel dirigente
apicale, salva diversa e motivata determinazione.

        Il Sindaco è l’organo competente alla nomina del RPCT (ANAC, FAQ anticorruzione n. 3.4) che
deve ricadere su persone di condotta integerrima, escludendo i destinatari di provvedimenti giudiziali di
condanna o di provvedimenti disciplinari.

        L'art. 43 del D.Lgs. n. 97/2016 di modifica del D.Lgs. n. 33/2013 ha riunito in un solo soggetto
l’incarico di Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (RPCT), rafforzandone
il ruolo attraverso il conferimento di poteri idonei a garantire lo svolgimento dell’incarico con autonomia
ed effettività.

        Cause ostative alla nomina, allo svolgimento e al mantenimento dell'incarico di RPCT, sono tutti
i casi di rinvio a giudizio, le condanne in primo grado per i reati di cui all'art. 7 comma 1 D.Lgs. n.
235/2012 1 e le condanne per i reati contro la PA, in particolare quelli richiamati dal D.Lgs. n. 39/2013
che fanno riferimento al Titolo II, Capo I “Dei delitti di pubblici ufficiali contro la PA”.

        L'ANAC prende in considerazione anche condanne riportate dal RPCT per fattispecie diverse,
rispetto alle quali le Amministrazioni possono attivare richiesta di parere per procedere a eventuali
provvedimenti di revoca dell'incarico.

           Il Responsabile per la prevenzione della corruzione e per la trasparenza svolge i compiti seguenti:

           − elabora e propone all’organo di indirizzo politico, per l’approvazione, il Piano triennale di
             prevenzione della corruzione (art.1 comma 8 legge 190/2012);
           − verifica l'efficace attuazione e l’idoneità del piano anticorruzione e propone la modifica dello
             stesso quando sono accertate significative violazioni delle prescrizioni ovvero quando
             intervengano mutamenti nell'organizzazione o nell'attività dell'amministrazione (art. 1
             comma 10 legge 190/2012);
           − comunica agli uffici le misure anticorruzione e per la trasparenza adottate (attraverso il
             PTPCT) e le relative modalità applicative e vigila sull'osservanza del piano (articolo 1
             comma 14 legge 190/2012);
           − definisce le procedure per selezionare e formare i dipendenti destinati ad operare in settori di
             attività particolarmente esposti alla corruzione (articolo 1 comma 8 legge 190/2012);

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  a) coloro che hanno riportato condanna definitiva per il delitto previsto dall'articolo 416-bis del codice penale o per il delitto di associazione finalizzata al
traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope di cui all'articolo 74 del Testo Unico approvato con decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre
1990, n. 309, o per un delitto di cui all'articolo 73 del citato Testo Unico, concernente la produzione o il traffico di dette sostanze, o per un delitto
concernente la fabbricazione, l'importazione, l'esportazione, la vendita o cessione, nonché, nei casi in cui sia inflitta la pena della reclusione non inferiore
ad un anno, il porto, il trasporto e la detenzione di armi, munizioni o materie esplodenti, o per il delitto di favoreggiamento personale o reale commesso in
relazione a taluno dei predetti reati;
             b) coloro che hanno riportato condanne definitive per i delitti, consumati o tentati, previsti dall'articolo 51, commi 3-bis e 3-quater, del codice di
procedura penale, diversi da quelli indicati alla lettera a);
             c) coloro che hanno riportato condanna definitiva per i delitti, consumati o tentati, previsti dagli articoli 314, 316, 316-bis,316-ter, 317, 318,
319, 319-ter, 319-quater, primo comma, 320, 321, 322, 322-bis, 323, 325, 326, 331, secondo comma, 334, 346-bis del codice penale;
             d) coloro che sono stati condannati con sentenza definitiva alla pena della reclusione complessivamente superiore a sei mesi per uno o più delitti
commessi con abuso dei poteri o con violazione dei doveri inerenti ad una pubblica funzione o a un pubblico servizio diversi da quelli indicati alla lettera
c);
             e) coloro che sono stati condannati con sentenza definitiva ad una pena non inferiore a due anni di reclusione per delitto non colposo;
             f) coloro nei cui confronti il tribunale ha applicato, con provvedimento definitivo, una misura di prevenzione, in quanto indiziati di appartenere
ad una delle associazioni di cui all'articolo 4, comma 1, lettera a) e b), del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159.

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−   individua il personale da inserire nei programmi di formazione della Scuola superiore della
    pubblica amministrazione, la quale predispone percorsi, anche specifici e settoriali, di
    formazione dei dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni statali sui temi dell'etica e della
    legalità (articolo 1 comma 10 legge 190/2012);
−   d'intesa con il dirigente competente, verifica l'effettiva rotazione degli incarichi negli uffici
    che svolgono attività per le quali è più elevato il rischio di malaffare (articolo 1 comma 10
    lettera b) della legge 190/2012), fermo il comma 221 della legge 208/2015 che prevede
    quanto segue: “(…) non trovano applicazione le disposizioni adottate ai sensi dell'articolo 1
    comma 5 della legge 190/2012, ove la dimensione dell'ente risulti incompatibile con la
    rotazione dell'incarico dirigenziale”;
−   riferisce sull’attività svolta all’organo di indirizzo, nei casi in cui lo stesso organo di indirizzo
    politico lo richieda, o qualora sia il Responsabile anticorruzione a ritenerlo opportuno
    (articolo 1 comma 14 legge 190/2012);
−   ogni anno, trasmette all'OIV e all’organo di indirizzo una relazione recante i risultati
    dell’attività svolta, pubblicata nel sito web dell’Amministrazione;
−   trasmette all’OIV informazioni e documenti quando richiesti dallo stesso organo di controllo
    (articolo 1 comma 8-bis legge 190/2012);
−   segnala all'organo di indirizzo e all'OIV le eventuali disfunzioni inerenti all'attuazione delle
    misure in materia di prevenzione della corruzione e di trasparenza (articolo 1 comma 7 legge
    190/2012);
−   indica agli uffici disciplinari i dipendenti che non hanno attuato correttamente le misure in
    materia di prevenzione della corruzione e di trasparenza (articolo 1 comma 7 legge
    190/2012);
−   segnala all’ANAC le eventuali misure discriminatorie, dirette o indirette, assunte nei suoi
    confronti “per motivi collegati, direttamente o indirettamente, allo svolgimento delle sue
    funzioni” (articolo 1 comma 7 legge 190/2012);
−   quando richiesto, riferisce all’ANAC in merito allo stato di attuazione delle misure di
    prevenzione della corruzione e per la trasparenza (PNA 2016, paragrafo 5.3, pagina 23);
−   quale Responsabile per la trasparenza, svolge un'attività di controllo sull'adempimento degli
    obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa vigente, assicurando la completezza, la
    chiarezza e l'aggiornamento delle informazioni pubblicate (articolo 43 comma 1 del decreto
    legislativo 33/2013);
−   quale Responsabile per la trasparenza, segnala all'organo di indirizzo politico, all'OIV,
    all'ANAC e, nei casi più gravi, all'ufficio disciplinare i casi di mancato o ritardato
    adempimento degli obblighi di pubblicazione (articolo 43 commi 1 e 5 del decreto legislativo
    33/2013);
−   al fine di assicurare l’effettivo inserimento dei dati nell’Anagrafe unica delle stazioni
    appaltanti (AUSA), è tenuto a sollecitare l’individuazione del soggetto preposto
    all’iscrizione e all’aggiornamento dei dati e a indicarne il nome all’interno del PTPCT (PNA
    2016 paragrafo 5.2 pagina 21);
−   può essere designato quale soggetto preposto all’iscrizione e all’aggiornamento dei dati
    nell’Anagrafe unica delle stazioni appaltanti (AUSA) (PNA 2016 paragrafo 5.2 pagina 22);
−   può essere designato quale “gestore” delle segnalazioni di operazioni finanziarie sospette ai
    sensi del DM 25 settembre 2015 (PNA 2016 paragrafo 5.2 pagina 17).

    Il legislatore ha assegnato al RPCT il compito di svolgere all’interno di ogni ente
    “stabilmente un’attività di controllo sull’adempimento da parte dell’amministrazione degli
    obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa vigente, assicurando la completezza, la
    chiarezza e l’aggiornamento delle informazioni pubblicate nonché segnalando all’organo di

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indirizzo politico, all’Organismo indipendente di valutazione (OIV), all’Autorità nazionale
           anticorruzione e, nei casi più gravi, all’ufficio di disciplina i casi di mancato o ritardato
           adempimento degli obblighi di pubblicazione” (art. 43, comma 1, d.lgs. 33/2013).

       Le modalità di interlocuzione e di raccordo sono state definite dall’Autorità con il Regolamento
del 29 marzo 2017.

        Il RPCT è il soggetto (insieme al legale rappresentante dell’amministrazione interessata, all’OIV
o altro organismo con funzioni analoghe) cui ANAC comunica l’avvio del procedimento con la
contestazione delle presunte violazioni degli adempimenti di pubblicazione dell’amministrazione
interessata. Tale comunicazione può anche essere preceduta da una richiesta di informazioni e di
esibizione di documenti, indirizzata al medesimo RPCT, utile ad ANAC per valutare l’avvio del
procedimento.

        Il Responsabile della prevenzione della corruzione e per la trasparenza del Comune di Alpignano
è il Segretario Generale, Ilaria Gavaini, designato con decreto del Sindaco n. 14/2016 pubblicato sul sito
istituzionale nella Sezione Amministrazione Trasparente sottosezione Altri contenuti > Prevenzione
della corruzione. Il PNA 2019 conferma l'indirizzo (parte IV paragrafo 1 pag. 88) – formulato
dall'aggiornamento 2018 al PNA 2016 – di escludere dall'OIV, ovvero dal Nucleo di Valutazione, il
RPCT: già dal 2018 il Segretario Generale, RPCT, aveva segnalato all'Amministrazione la necessità di
non poter più svolgere la funzione di Presidente del Nucleo di Valutazione, nominato in forma collegiale
dal Sindaco con decreto n. 20/2017 in data 29/12/2017; con successivo decreto del Sindaco n. 4/2018 è
stato nominato il Nucleo di Valutazione per il triennio 2018/2019/2020 che, nella sua composizione, non
prevede più la presenza del Segretario Generale.

       L'entrata in vigore del Regolamento UE n. 679/2016 ha introdotto la nuova figura del
Responsabile della Protezione dei Dati (RPD), individuabile in una professionalità interna o esterna,
persona fisica o giuridica: l’ANAC, così come il Garante per la protezione dei dati personali, ritiene che
l'RPD non possa coincidere con il RPCT in quanto “la sovrapposizione dei due ruoli [può] rischiare di
limitare l’effettività dello svolgimento delle attività riconducibili alle due diverse funzioni, tenuto conto
dei numerosi compiti e responsabilità che la normativa attribuisce sia al RPD che al RPCT”.

      Il Sindaco, con Decreto n. 11 in data 11/07/2018, ha nominato il dott. Stefano Paoli, individuato
dal Centro Studi Enti Locali s.r.l. di San Miniato (PI), Responsabile della Protezione dei Dati RDP -
DPO Data Protection Officer (sino alla data del 30/06/2020).

        5. Soggetti che concorrono alla prevenzione della corruzione

        Concorrono al sistema di prevenzione della corruzione:

   1)   i Responsabili di P.O. che per l'area di rispettiva competenza sono tenuti a:

a) dare immediata informazione al RPCT della conoscenza di fatti, attività o atti in contrasto con le
direttive indicate nel presente Piano;
b) applicare i principi del Piano e a vigilare sulla corretta applicazione degli stessi da parte di tutto il
personale comunale assegnato alla propria area;
c) fornire tempestiva informazione, comunicazione e/o relazione richiesta dal RPCT e necessaria allo
stesso per l’espletamento delle proprie funzioni in maniera autonoma ovvero per la trasmissione del dato
ad altri soggetti istituzionali;

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d) adempiere tempestivamente a tutti gli obblighi informativi posti a loro carico dalla legge, dal presente
Piano e dal Codice di Comportamento dell'Ente;
e) proporre, in qualsiasi momento, azioni o attività correttive, migliorative e integrative ai fini del
raggiungimento degli obiettivi del presente Piano e alla più agevole comprensione dello stesso da parte
dei personale assegnato alla propria Area e della cittadinanza in generale.

Il Responsabile preposto all'iscrizione e all'aggiornamento dei dati dell'Anagrafe Unica delle Stazioni
appaltanti (AUSA) è l'arch. Franco Melano, Direttore dell'Area Lavori Pubblici.

   2)Il Nucleo di Valutazione che:
   − partecipa al processo di gestione del rischio e tiene conto dei rischi e delle azioni inerenti la
     prevenzione della corruzione nello svolgimento dei compiti ad esso attribuiti;
   − utilizza i risultati inerenti l’attuazione del Piano ai fini della valutazione dei Responsabili di P.O.
     e del Segretario comunale;
   − svolge i compiti attribuitigli dall'art. 44 del D.Lgs. n. 33/2013 e smi;
   − esprime parere obbligatorio sul Codice di Comportamento dell'ente (art. 54 comma 5 del D.Lgs
     n.165/2001).

   3)   Tutti i dipendenti comunali che:
   −    partecipano al processo di gestione del rischio;
   −    osservano le misure previste nel PTPC;
   −    segnalano al proprio Responsabile o all'ufficio procedimenti le situazioni di illecito e i casi di
        personale conflitto di interessi disciplinari.

   4)   La Giunta comunale che:
   −    definisce gli obiettivi strategici in materia di prevenzione della corruzione;
   −    adotta il PTPC e i suoi aggiornamenti annuali;
   −    propone lo stanziamento di risorse necessarie ad attuare il Piano.

        6. Approvazione del PTPCT

        Il PNA 2019 – che nel sistema di prevenzione della corruzione si pone come strumento strategico
a livello nazionale - ribadisce l'obbligo per le amministrazioni pubbliche, dunque a livello decentrato, di
adottare entro il 31 gennaio di ogni anno, i piani triennali di prevenzione della corruzione e della
trasparenza.

         I Piani - la cui finalità è quella di individuare misure organizzative di contrasto della corruzione
in relazione ai contesti, interno ed esterno, in cui si inseriscono, alla valutazione del rischio corruttivo e
al suo trattamento - non devono essere standardizzati e concepiti come adempimento formale.

        Nel Comune di Alpignano si è consumata, alla fine dello scorso anno, una crisi politica
conclusasi con la sospensione del Consiglio Comunale (si è in attesa del decreto di scioglimento) ex art.
141 (comma 1 numero 3) del TUEL 267/2000: il presente PTPCT sarà dunque approvato dal
Commissario Prefettizio. Sarà cura del RPCT sottoporlo alla prossima Amministrazione comunale per le
azioni di coinvolgimento auspicate da ANAC.

       Sul sito istituzionale dell'ente è stato pubblicato l'avviso per la presentazione di osservazioni,
proposte e suggerimenti per l'approvazione del PTPC 2020/2021/2022: entro il termine del 04/01/2020
non sono pervenute proposte o suggerimenti.

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Una volta approvato il PTPC 2020/2021/2022 sarà pubblicato nella Sezione “Amministrazione
Trasparente” sottosezione Altri contenuti > Prevenzione della corruzione.

         Il PNA 2019 detta i seguenti principi guida utili a orientare la progettazione e attuazione dei
piani:
         - strategici
         - metodologici
         - finalistici.

     Fra i principi strategici, è attribuito un ruolo pro-attivo all'organo di indirizzo politico che oltre a
definire le strategie di gestione del rischio corruttivo, supporti a livello istituzionale e organizzativo il
RPCT: alla struttura organizzativa viene richiesta una responsabilizzazione diffusa e una cultura di
gestione del rischio che non deve riguardare solo il RPCT ma i Responsabili di area, il personale, gli
organi di valutazione e controllo. Fra le difficoltà di attuazione del PTPCT si riscontra la mancanza di
collaborazione delle P.O nei confronti del RPCT, solo parzialmente ascrivibile alla scarsità di risorse e
di personale. Nel 2020, mancando in questo momento l'organo di indirizzo politico, si è concordato con
il Commissario prefettizio di focalizzare l'attenzione sul monitoraggio, in particolare sulle schede di
monitoraggio riferite al paragrafo 10 (schede di monitoraggio allegato H).

      Fra i principi metodologici, la principale novità del PNA 2019 è l'introduzione di un approccio alla
valutazione e gestione del rischio di tipo qualitativo, maggiormente rispondente alle peculiarità e
specificità degli enti con riguardo al contesto esterno e interno. L'Autorità, interpretando le difficoltà
degli enti di piccole dimensioni, ammette uno sviluppo graduale delle diverse fasi di gestione del rischio:
il Comune di Alpignano non è un ente di piccole dimensioni (n. 16.722 abitanti al 31/12/2019), tuttavia
occorre segnalare che la dotazione organica del Comune - privo di dirigenza - è numericamente al di
sotto di quella teoricamente prevista dal Decreto 10 aprile 2017 “Individuazione dei rapporti medi
dipendenti-popolazione validi per gli enti in condizioni di dissesto, per il triennio 2017-2019” che
prevede per la fascia demografica da 10.000 a 19.999 abitanti n. 105 dipendenti contro i 73 attuali
(- 42%); questi dati evidenziano la difficoltà sia di istituire una struttura ad hoc di supporto al RPCT sia
di raggiungere la piena e attiva collaborazione, auspicata dall'ANAC, del personale, direttivo e non.

         Altri principi metodologici sono la selettività, l'integrazione e il miglioramento e apprendimento
continuo: la prima deve tradursi nell'individuazione di priorità di interventi, specifici e non generici,
sempre con attenzione al contesto in cui vengono proposte le misure organizzative di trattamento del
rischio; la seconda si riferisce alla necessità di integrare il ciclo di gestione della performance con la
gestione del rischio insito in tutti i processi decisionali. Il miglioramento e apprendimento continuo si
realizzano con un processo di feedback fra monitoraggio e valutazione dell'attuazione ed efficacia delle
misure, la verifica del sistema di prevenzione e l'apprendimento che ne consegue.

        La metodologia si completa con i principi finalistici della effettività intesa come reale riduzione
del livello di esposizione al rischio di corruzione senza pregiudizio dell'efficacia ed efficienza dell'azione
amministrativa in una prospettiva di semplificazione delle procedure e di promozione di una cultura
basata sull'integrità dell'orizzonte del valore pubblico inteso come benessere della comunità di
riferimento attraverso la riduzione del rischio di erosione del valore pubblico a seguito di fenomeni
corruttivi (PNA 2019)

         7. Analisi del contesto

       L’ANAC individua nell'analisi del contesto - esterno e interno - la prima fase del processo di
gestione del rischio, attraverso la quale acquisire le informazioni necessarie a comprendere come il

                                                      8
rischio corruttivo possa concretizzarsi all'interno delle amministrazioni per via delle “specificità
dell'ambiente in cui essa opera” in termini di strutture territoriali e di dinamiche sociali, economiche e
culturali, o per via delle caratteristiche organizzative interne (ANAC determinazione n. 12 del 28
ottobre 2015).

       a) Contesto esterno
       L'analisi del contesto esterno mira a evidenziare come l'ambiente e le sue variabili culturali,
sociali ed economiche possa favorire i fenomeni corruttivi. L’ANAC consiglia ai responsabili
anticorruzione degli enti locali ai fini dell'analisi del contesto esterno, di avvalersi degli elementi e dei
dati contenuti nelle relazioni periodiche sullo stato dell'ordine e della sicurezza pubblica, presentate al
Parlamento dal Ministero dell'Interno e pubblicate sul sito della Camera dei Deputati. Si riporta di
seguito la parte relativa alle Regioni Piemonte e Valle d’Aosta “Relazione sull’attività delle forze di
polizia, sullo stato dell’ordine e della sicurezza pubblica e sulla criminalità organizzata” relativa
all'anno 2017 trasmessa dal Ministro dell’Interno alla Presidenza della Camera dei Deputati il
20/12/2018 (DOC. XXXVIII, N. 1 (VOLUME III) (pag. 1445-1447):

          “Il Piemonte si conferma tra le aree del territorio nazionale a più alta concentrazione ‘ndranghetista (82 82) con
cosche provenienti dal vibonese e da Reggio Calabria. Quasi per una proprietà transitiva, la confinante Valle d’Aosta
continua, invece, a subire l’influenza delle ‘ndrine stanziate in Piemonte. Le attività investigative degli ultimi anni hanno
disvelato l’esatta riproduzione, su quest’area, delle strutture criminali calabresi, evidenziando la presenza di autonomie locali
proiettate verso la gestione degli affari illeciti, cui concorrono anche le nuove leve (83 83). Nel I° semestre si sono avute
importanti conferme di questa presenza, a partire dal mese di febbraio, quando la D.I.A. di Torino ha eseguito il sequestro
(8484) di beni, per un valore di circa 1 milione di euro, nei confronti di un affiliato della cosca IETTO (di cui si è detto con
riferimento al mandamento ionico di Reggio Calabria). L’imprenditore riciclava, in provincia di Torino, i capitali illeciti,
utilizzando numerose società a lui riconducibili. Tra i beni confiscati figurano, infatti, 4 aziende, oltre 30 mezzi (tra camion e
autovetture) e diversi rapporti finanziari. Ancora la D.I.A. di Torino ha portato a termine, il successivo mese di marzo,
un’altra significativa investigazione, che ha colpito (8585) il patrimonio, del valore di diverse centinaia di migliaia di euro,
riconducibile a uno dei soggetti già coinvolti nell’inchiesta “Minotauro”. Nel mese di maggio, a Torino, l’Arma dei
Carabinieri ha tratto in arresto un latitante condannato ad oltre 13 anni di reclusione, sottrattosi alla cattura nel mese di giugno
del 2015 a conclusione dell’operazione “Pinocchio 2013” (86 86). L’attività aveva colpito un sodalizio di matrice
‘ndranghetista attivo nel traffico internazionale di stupefacenti. La consorteria criminale, con base a Torino ed importanti
ramificazioni nelle provincie di Milano e Reggio Calabria, organizzava imponenti spedizioni di cocaina dal Sudamerica,
garantendo, in questo modo, cospicue e costanti forniture per le cosche operanti in Piemonte, Lombardia e Calabria.
Da segnalare, ancora, il fatto che nel mese di giugno, in Milica (Spagna), è stato assassinato, a colpi d’arma di fuoco, un
esponente della ‘ndrina NIRTA di San Luca, attiva in Torino. Ancora a giugno, l’Arma dei Carabinieri ha posto un altro
importante tassello nel panorama conoscitivo della ‘ndrangheta piemontese. A conclusione dell’operazione “Panamera”, è
stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare (8787) nei confronti di 12 soggetti, indagati per associazione di stampo
mafioso e numerosi altri reati, tra cui tentati omicidi, usura, estorsione, rapina, incendio e detenzione illegale di armi.
L’attività trae origine dai fatti di sangue verificatisi dall’anno 2012 nell’hinterland torinese, che rappresentavano il tentativo,
da parte delle famiglie ‘ndranghetiste reggine GIOFFRE’- ILACQUA, di assumere il controllo del territorio chivassese, dopo
il vuoto venutosi a creare agli esiti delle indagini “Minotauro” e “Colpo di coda”. Le investigazioni hanno dimostrato come la
menzionata articolazione di ‘ndrangheta - operante nel territorio di Settimo Torinese (TO), Chivasso (TO), Leinì (TO) e zone
limitrofe - fosse dotata di propria autonomia e di referenti in costante collegamento con la “casa madre” calabrese. Nel
consistente patrimonio sottoposto a sequestro figurano beni immobili, polizze vita, conti correnti, autovetture di grossa
cilindrata, cassette di sicurezza, gioielli e orologi di lusso, nonché alcune carrozzerie ed autolavaggi riconducibili, anche

82
   Si annoverano, a titolo esemplificativo, le seguenti compagini: 1) locale di Natile di Careri in Torino; 2) locale di Cuorgnè (TO), emanazione dei locali di
Grotteria, Mammola e Gioiosa Jonica; 3) locale di Platì a Volpiano (TO); 4) locale di Cirella di Platì a Rivoli (TO); 5) locale di Gioiosa Jonica a San Giusto
Canavese (TO); 6) locale di Siderno a Torino; 7) locale di Cassari di Nardodipace a Chivasso (TO); 8) locale di Gioiosa Jonica a Moncalieri (TO); 9) “la
bastarda”, articolazione di Salassa (TO), struttura non autorizzata dagli organismi di vertice insediati in Calabria, considerata espressione diretta della
“società” di Solano intranea alla locale di Bagnara Calabra (RC);
83
   Si tratta di soggetti di seconda o terza generazione che, nonostante i natali piemontesi, mantengono solidi e continui rapporti con la casa madre calabrese
alimentando e tramandando antiche tradizioni fatte di giuramenti e riti d’altro genere ed evidenziando efficace abilità di adeguarsi alle nuove richieste del
mercato, affinando sempre più marcate capacità di penetrare il tessuto economico ove reinvestire gli ingenti profitti illeciti;
84
   Decreto nr. 22/17 DS e 6/17 SIPPI (nr.66/16 R.G.M.P.) del 31 gennaio 2017 – Tribunale di Torino;
85
     Decreto di confisca nr.88/15 DD e 51/15 SIPPI. (nr. 11/14 R.G.M.P.) del 10 gennaio 2017 – Tribunale di Torino
86
     P.p. 23946/13 RGNR e 14151/16 RGGIP Volume II Allegati
87
     P.p. 23311/12 e 4338/13 RGNR e 21533/13 del Tribunale di Torino.

                                                                              9
attraverso intestazioni fittizie, agli arrestati. Per il periodo d’interesse si segnala, ancora, il deposito delle motivazioni
formulate, nel mese di gennaio, dal Tribunale di Torino e relative al processo conseguente all’operazione “Marcos” (88 88),
eseguita dalla D.I.A. di Torino: il dispositivo ha confermato l’aggravante mafiosa contestata ai 6 imputati. L’indagine aveva
fatto luce sulle attività di riciclaggio realizzate in Piemonte dalla cosca MARANDO, nel traffico di auto, nell’edilizia e nel
movimento terra. Nel mese di marzo, sempre il Tribunale di Torino ha depositato le motivazioni della sentenza emessa
nell’ambito del processo “San Michele” (8989), relativo all’individuazione, nel torinese, di una ‘ndrina diretta promanazione
delle cosche di San Mauro Marchesato (KR). Il collegio ha riconosciuto l’esistenza, a far data dal 2011, tra Torino e
provincia, di un gruppo di soggetti appartenenti alla ‘ndrina in parola, satellite della locale di Cutro. È del mese di giugno,
invece, la pubblicazione del dispositivo di sentenza della Corte di Cassazione, relativo al procedimento, in rito ordinario,
“Colpo di coda” (9090) che aveva portato alla luce la locale ‘ndrangheta della provincia di Vercelli, (precisamente a Livorno
Ferraris) confermando peraltro l’operatività della locale di Chivasso (TO) (91 91). La Corte ha condannato, in via definitiva, 6
imputati per associazione mafiosa, rinviando per un nuovo giudizio alla Corte d’Appello di Torino i restanti 6 imputati.
Sempre a giugno, il Tribunale di Torino ha emesso il dispositivo, nel giudizio abbreviato, relativo all’operazione “Alto
Piemonte” (9292), che aveva individuato la nuova locale di ‘ndrangheta in Santhià (TO) (93), nonché un’altra (94 94) operante
prevalentemente a Torino e dintorni. Il Tribunale, accogliendo le tesi dell’accusa, ha condannato per associazione mafiosa 10
imputati”.

       Il documento, riferito al 2017, pur non contenendo alcun riferimento al Comune di Alpignano,
rappresenta il Piemonte come sito di grande interesse per la 'ndrangheta che vi investe i capitali
accumulati nei settori imprenditoriali, commerciali, immobiliari ed edilizi.

        La Polizia Locale, interpellati la Compagnia della Guardia di Finanza di Susa e il Comando della
Stazione dei Carabinieri di Alpignano, ha predisposto, su richiesta del RPCT, apposita relazione per
l'anno 2019 che attesta che nell'ambito del territorio comunale non sono stati commessi reati corruttivi e
legati alla criminalità organizzata.
       b) Contesto interno
       La struttura organizzativa dell’ente è articolata in Aree, servizi e uffici: al vertice di ogni Area la
posizione organizzativa è assegnata a dipendenti inquadrati nella categoria D.

             Non è prevista la dirigenza.

        Per ciò che concerne le informazioni su organi di indirizzo politico, struttura organizzativa e
relativi ruoli e responsabilità, politiche, obiettivi e strategie, risorse, conoscenze e sistemi tecnologici,
personale, processi decisionali, relazioni interne ed esterne, esse sono presenti sul sito istituzionale
sezione Amministrazione Trasparente.

     La dotazione organica del Comune di Alpignano risultante dalla deliberazione della Giunta
Comunale n. 195/2018 prevede, alla data odierna, n. 84 dipendenti di cui coperti, alla data odierna n. 73.

         Le posizioni organizzative sono 7 di cui una vacante e assegnata, temporaneamente, ai sensi
dell'art. 97 comma 4 lett. d) al Segretario Generale.

             8. Mappatura dei processi

        La mappatura dei processi consente di individuare e rappresentare tutte le principali attività
svolte da una pubblica amministrazione per identificare, valutare e trattare i rischi corruttivi.

88
     P.p. 1258/08 RGNR della Procura della Repubblica di Torino.
89
   P.p. 2059/11 RGNR e 4109/15 RG del Tribunale di Torino
90
   P.p. 29052/10 della Procura della Repubblica di Torino
91
   Struttura già individuata con il precedente procedimento “Minotauro”, del quale l’operazione in rassegna costituisce una filiazione.
92
   P.P. 10270 /09 RGNR della Procura della Repubblica di Torino. operante anche nelle provincie di Biella, Vercelli e Novara, facente capo alla cosca Raso-
Gullace- Albanese
94
   Riferibile alla famiglia Dominello esponente della cosca Pesce-Bellocco di Rosarno

                                                                            10
Nei precedenti PTPCT i processi di governo, espressione dell'indirizzo politico
dell'Amministrazione in carica, non rilevavano in quanto la legge n. 190/2012 è destinata alla
prevenzione e al contrasto della corruzione nell'ambito dell'apparato burocratico degli enti.

       Di seguito sono elencati, per completezza di informazione e per una migliore comprensione della
materia, i processi di governo, riportati nel PTPCT 2019/2020/2021:
 n.                                  Mappatura dei Processi di Governo
 1 Predisposizione e approvazione delle “Linee programmatiche"
 2 Predisposizione ed approvazione del Documento Unico di Programmazione (DUP)
      Predisposizione e approvazione del programma triennale dei lavori pubblici, del programma
 3
      biennale di forniture e servizi e dei relativi elenchi annuali
  4 Predisposizione e approvazione del bilancio triennale e del PEG
  5 Predisposizione e approvazione del piano dettagliato degli obiettivi
  6 Predisposizione e approvazione del piano della perfomance
  7 Predisposizione e approvazione del piano di razionalizzazione della spesa
  8 Controllo politico amministrativo
  9 Controllo di gestione
 10 Controllo di revisione contabile
 11 Monitoraggio della "qualità" dei servizi erogati

        La mappatura dei processi secondo il PNA 2019 è un'attività indispensabile sia per adottare
misure di prevenzione adeguate sia per gestire nel migliore dei modi il rischio di corruzione: la
mappatura non può prescindere dal coinvolgimento dei responsabili delle strutture organizzative
dell'ente. L'ANAC, consapevole delle difficoltà che il RPCT e i Responsabili delle strutture possono
incontrare nell'elaborazione delle fasi di identificazione, descrizione e rappresentazione dei processi,
consente di procedere con gradualità nella rilevazione degli stessi.

        A tal fine l'ANAC suggerisce la creazione di un gruppo di lavoro coordinato dal RPCT: nel 2020
si procederà a identificare i processi, pervenendo alla formazione di un elenco che, provvisoriamente, è
quello del PTPC 2019/2020/2021 affiancato dalle schede di valutazione del rischio elaborate con il
criterio quantitativo che è stato superato dal PNA 2019.

       Si specifica che il nuovo approccio valutativo di tipo qualitativo illustrato nell’allegato 1 del
PNA 2019 per la parte inerente il rischio corruttivo - che costituisce il documento metodologico per la
predisposizione dei Piani triennali - verrà applicato in modo graduale non oltre l’adozione del PTPCT
2021/2023 come previsto dalla stessa ANAC (pag. 3 dell’allegato 1 PNA 2019).

       Si propone pertanto l'analisi del rischio adottata dal PTPCT 2019/2020/2021.
                                                                                         Numero
      Mappatura dei Processi                                                           della scheda
 n.        Operativi
                                                         Sotto - processi operativi
                                                                                         di analisi
                                                                                        del rischio
      Servizi demografici, stato
  1   civile, servizi elettorali, Pratiche anagrafiche                                     21
      leva

                                 Documenti di identità                                     20
                                 Atti di nascita, morte, cittadinanza e matrimonio
                                 Servizio elettorale
                                 Consultazioni elettorali

                                                                  11
Numero
     Mappatura dei Processi                                                                    della scheda
n.                                                           Sotto - processi operativi
          Operativi                                                                              di analisi
                                                                                                del rischio
2    Servizi sociali                Servizi assistenziali e socio-sanitari
                                    Servizi per minori e famiglie e per adulti in difficoltà       23
                                    Integrazione di cittadini stranieri
                                    Alloggi popolari
3    Servizi educativi              Asili nido                                                    4-5
                                    Manutenzione degli edifici scolastici                         4-5
                                    Diritto allo studio
                                    Trasporto scolastico                                            4
                                    Mense scolastiche                                               4
4    Servizi cimiteriali            Inumazioni, tumulazioni
                                    Esumazioni, estumulazioni
                                    Concessioni demaniali per tombe di famiglia
                                    Gestione, manutenzione e pulizia dei cimiteri
                                    Pulizia dei cimiteri
                                    Servizi di custodia dei cimiteri
     Servizi     culturali      e
5    sportivi
                                    Organizzazione eventi, patrocini                               24

                                    Gestione musei                                                 24
                                    Gestione impianti sportivi                                     24
                                    Associazioni culturali                                         24
                                    Associazioni sportive                                          24
                                    Fondazioni
6    Turismo                        Promozione del territorio                                      24

7    Viabilità                      Manutenzione strade                                            4 -5

                                    Segnaletica orizzontale e verticale
                                    Vigilanza sulla circolazione e la sosta
                                    Rimozione neve                                                4-5
                                    Pulizia delle strade                                           4 -5
                                    Illuminazione pubblica

8    Territorio e ambiente          Raccolta, recupero e Smaltimento rifiuti                       25

                                    Isole ecologiche
                                    Manutenzione aree verdi                                         4
                                    Pulizia strade e aree pubbliche                                 4
                                    Servizio di acquedotto
     Sviluppo urbanistico del
9    territorio
                                    Pianificazione urbanistica generale                             9

                                    Pianificazione urbanistica attuativa                           10
                                    Edilizia privata
                                    Realizzazione opere pubbliche                                 4-5
                                    Manutenzione di opere pubbliche

10   Servizi di polizia             Protezione civile                                               8

                                    Sicurezza e ordine pubblico                                   2 - 19
                                    Vigilanza sulla circolazione e la sosta                        11
                                    Verifiche delle attività commerciali                           19
                                    Verifica delle attività edilizie                               16

                                                                       12
Numero
       Mappatura dei Processi                                                                                        della scheda
  n.                                                        Sotto - processi operativi
            Operativi                                                                                                  di analisi
                                                                                                                      del rischio

 11    Attività produttive         Agricoltura, industria, artigianato, commercio                                        8 - 19

       Società a partecipazione
 12    pubblica
                                   Gestione servizi pubblici locali                                                       25

       Servizi economico
 13    finanziari
                                   Gestione delle entrate                                                                 12

                                   Gestione delle uscite                                                                  13
                                   Tributi locali                                                                       14 - 15
 14    Servizi di informatica      Gestione hardware e software
                                   Disaster recovery e backup
                                   Gestione del sito web
 15    Gestione dei documenti      Protocollo                                                                             22
 16    Risorse umane               Selezione e assunzione                                                                1-2
                                   Gestione giuridica ed economica dei dipendenti
                                   Formazione
                                   Valutazione                                                                            17
                                   Relazioni sindacali
                                   Contrattazione decentrata integrativa
 17    Segreteria                  Deliberazioni organi collegiali (Consiglio Giunta)
                                   Determinazioni
                                   Pubblicazioni all'albo pretorio online
                                   Gestione di sito web: amministrazione trasparente
                                   Contratti
 18    Gare e appalti              Gare d'appalto ad evidenza pubblica                                                     4
                                   Acquisizioni in "economia"                                                              5
 19    Servizi legali              Supporto giuridico e pareri                                                             3
                                   Gestione del contenzioso                                                                3
 20    Relazioni con il pubblico   Reclami e segnalazioni
       Edilizia residenziale
 21    pubblica
                                   Alloggi popolari                                                                       26

        9. Gestione del rischio

        Il PNA 2019 dopo aver individuato le tre fasi della mappatura di processi – identificazione dei
processi, descrizione e rappresentazione – e precisato che i processi mappati non sono solo quelli esposti
a rischio di corruzione, raggruppa gli stessi in “aree di rischio generali” comuni a tutte le pubbliche
amministrazioni pubbliche e in “aree specifiche” riguardanti gli enti locali (allegato n. 1 del PNA 2019)
elencate nella seguente tabella:

                         AREE DI RISCHIO                                                         PROCESSI
                                                                      Reclutamento (concorsi per posti a tempo indeterminato e determinato,
                                                                      incarichi di collaborazione);
   1    Acquisizione e gestione del personale
                                                                      Procedure di mobilità in entrata;
                                                                      Progressioni di carriera

                                                                      13
AREE DI RISCHIO                                                           PROCESSI
                                                                     Definizione dell’oggetto dell’affidamento e della procedura di
                                                                     affidamento;
                                                                     Requisiti di qualificazione, criteri di aggiudicazione, valutazione delle
  2     Affari legali e contenzioso
                                                                     offerte e della eventuale anomalia delle stesse;
                                                                     Procedure negoziate, affidamenti diretti, revoca dei bandi, crono
                                                                     programmi, varianti in esecuzione dei contratti, proroghe, subappalti
  3     Contratti pubblici
                                                                     Tutte le attività della Polizia locale;
  4     Controlli, verifiche, ispezioni e sanzioni
                                                                     Controlli in materia di tasse e tributi comunali; vigilanza urbanistica
                                                                     Controllo del regolare svolgimento del servizio da parte del soggetto
  5     Gestione dei rifiuti
                                                                     gestore

  6     Gestione delle entrate, delle spese e del patrimonio
                                                                     A). Pianificazione attuativa:
                                                                               1. Piani attuativi di iniziativa privata;
                                                                               2. Piani attuativi di iniziativa pubblica;
                                                                               3. Convenzione urbanistica;
                                                                     B) Esecuzione opere di urbanizzazione:
        Governo del territorio                                                 1. Permessi di costruire convenzionati;
  7                                                                            2. Rilascio e controllo titoli abilitativi edilizi:
                                                                                          1. Assegnazione pratiche per l’istruttoria;
                                                                                          2. Richiesta integrazioni documentali;
                                                                                          3. Calcolo del contributo di costruzione;
                                                                                          4. Controllo dei titoli rilasciati;
                                                                                          5. Vigilanza.
  8      Incarichi e nomine
                                                                  Pianificazione comunale generale:
                                                                            1. Redazione del piano e approvazione del piano;
  9     Pianificazione urbanistica
                                                                            2. Varianti specifiche;
                                                                            3. Pubblicazione del piano/varianti e osservazioni
        Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica deiConcessione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari,
  10   destinatari con effetto economico diretto ed immediato perattribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed
       il destinatario                                            enti pubblici e privati
                                                                  Provvedimenti di tipo autorizzatorio (abilitazioni, approvazioni, nulla-
        Provvedimenti ampliativi della sfera giuridica deiosta, licenze, registrazioni, dispense, permessi a costruire); attività di
  11   destinatari privi di effetto economico diretto ed immediatocontrollo di dichiarazioni sostitutive in luogo di autorizzazioni (ad
       per il destinatario                                        esempio in materia edilizia o commerciale); provvedimenti di tipo
                                                                  concessorio (incluse figure analoghe: deleghe, ammissioni)
                                                                  Processi tipici comunali privi di rilevanza economica (gestione
  12    Altri servizi                                             protocollo, funzionamento organi collegiali, istruttoria deliberazioni
                                                                  etc.)

        10. Identificazione del rischio

       Sulla base delle Aree di rischio dell'Ente si è effettuata una prima e parziale ricognizione
riassunta nella tabella seguente:
   AREE DI
                             PROCESSI                                                       RISCHI
   RISCHIO

                                                 Previsione di requisiti di accesso personalizzati e insufficienza di meccanismi oggettivi e
                                                 trasparenti idonei a verificare il possesso dei requisiti attitudinali e professionali richiesti
                                                 in relazione alla posizione da ricoprire allo scopo di reclutare candidati particolari

                                                 Abuso nei processi di stabilizzazione finalizzato al reclutamento di candidati particolari
 Acquisizione e           Reclutamento
  gestione del                                   Irregolare composizione della commissione di concorso finalizzata al reclutamento di
   personale                                     candidati particolari
       (1)                                       Inosservanza delle regole procedurali a garanzia della trasparenza e della imparzialità
                                                 della selezione, quali, a titolo esemplificativo, l'anonimato nel caso di prova scritta, la
                                                 predeterminazione dei criteri di valutazione delle prove allo scopo di reclutare candidati
                                                 particolari
                                                 Progressioni economiche orizzontali          o    di   carriera   illegittime   per    agevolare
                     Progressioni di carriera
                                                 dipendenti/candidati particolari

                                                                    14
AREE DI
                                PROCESSI                                                        RISCHI
    RISCHIO
                         Definizione dell’oggetto      Restrizione del mercato nella definizione delle specifiche tecniche, attraverso
                            dell’affidamento           l'indicazione nel disciplinare di prodotti che favoriscano una determinata impresa.
                                                       Elusione delle regole di affidamento degli appalti, mediante l’improprio utilizzo del
                             Individuazione della
                                                       modello procedurale dell’affidamento di concessioni per agevolare un particolare
                          procedura di affidamento
                                                       soggetto
                                                       Definizione dei requisiti di accesso alla gara e, in particolare, dei requisiti tecnico-
                         Requisiti di qualificazione economici dei concorrenti al fine di favorire un’impresa (es.: clausole dei bandi che
                                                       stabiliscono requisiti di qualificazione)
                                                       Uso distorto del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, finalizzato a
                          Criteri di aggiudicazione
                                                       favorire una determinata impresa
                                                       Mancato rispetto dei criteri indicati nel disciplinare di gara cui la commissione
                          Valutazione delle offerte giudicatrice deve attenersi per decidere i punteggi da assegnare all'offerta, con particolare
                                                       riferimento alla valutazione degli elaborati progettuali
                           Verifica dell’eventuale     Mancato rispetto dei criteri di individuazione e di verifica delle offerte anormalmente
                            anomalia delle offerte     basse, anche sotto il profilo procedurale
                                                       Utilizzo della procedura negoziata al di fuori dei casi previsti dalla legge al fine di
                             Procedure negoziate
                                                       favorire un’impresa
     Contratti                                         Abuso dell’affidamento diretto al di fuori dei casi previsti dalla legge al fine di favorire
                              Affidamenti diretti
     pubblici                                          un’impresa
       (3)                                             Abuso del provvedimento di revoca del bando al fine di bloccare una gara il cui risultato
                              Revoca del bando
                                                       si sia rivelato diverso da quello atteso o di concedere un indennizzo all’aggiudicatario
                                                       Scarsa pianificazione dei tempi di esecuzione dei lavori, che consenta all'impresa di non
                                                       essere rigorosamente vincolata a un'organizzazione programmata dell'avanzamento
                             Redazione del crono       dell'opera, creando in tal modo i presupposti per la richiesta di eventuali extra-guadagni
                                  programma            da parte dello stesso esecutore.
                                                       Pressioni dell'appaltatore sulla direzione dei lavori, per modificare il crono programma in
                                                       funzione delle esigenze dell'appaltatore.
                              Varianti in corso di     Ammissione di varianti in corso di esecuzione del contratto per consentire all’appaltatore
                          esecuzione del contratto di recuperare lo sconto effettuato in sede di gara o di conseguire ulteriori guadagni
                                                       Accordi collusivi tra le imprese partecipanti a una gara per manipolarne gli esiti,
                                  Subappalto           utilizzando il meccanismo del subappalto come modalità per distribuire i vantaggi
                                                       dell’accordo a tutti i partecipanti allo stesso
                             Utilizzo di rimedi di
                       risoluzione delle controversie
                                                       Condizionamenti nelle decisioni assunte all'esito delle procedure di accordo bonario,
                              alternativi a quelli
                                                       derivabili dalla presenza della parte privata all'interno della commissione.
                       giurisdizionali durante la fase
                         di esecuzione del contratto

    AREE DI
                                PROCESSI                                                        RISCHI
    RISCHIO
                          Provvedimenti di tipo
                          autorizzatorio (incluse
                        abilitazioni, approvazioni,   Abuso nell’adozione di provvedimenti aventi ad oggetto condizioni di accesso a servizi
                            nulla-osta, licenze,      pubblici per agevolare particolari soggetti (es. inserimento in liste di attesa)
                         registrazioni, dispense,
                           permessi a costruire)
                                                     Abuso nel rilascio di autorizzazioni in ambiti in cui il pubblico ufficio ha funzioni
                                                     esclusive o preminenti di controllo al fine di agevolare determinati soggetti (es. controlli
  Provvedimenti                                      finalizzati all’accertamento del possesso di requisiti per apertura di esercizi commerciali)
  ampliativi della
                          Attività di controllo di   Corresponsione di denaro o altre utilità in cambio di omissioni di controllo e “corsie
sfera giuridica dei     dichiarazioni sostitutive in preferenziali” nella trattazione di pratiche
destinatari privi di    luogo di autorizzazioni (ad
effetto economico                                    Richiesta e/o accettazione impropria di regali, compensi o altre utilità per l'espletamento
                       esempio in materia edilizia o
     diretto ed                                      delle proprie funzioni o dei compiti affidati
                              commerciale)
 immediato per il
                                                     Corresponsione di denaro o altre utilità per ottenere omissioni di controllo e “corsie
   destinatario
                                                     preferenziali” nella trattazione delle proprie pratiche
        (11)
                                                     Richiesta e/o accettazione di regali, compensi o altre utilità in connessione con
                          Provvedimenti di tipo      l'espletamento delle proprie funzioni o dei compiti affidati
                       concessorio (incluse deleghe, Ambiti in cui il pubblico ufficio ha funzioni esclusive o preminenti di controllo (ad es.
                               ammissioni)           controlli finalizzati all’accertamento del possesso di requisiti)
                                                     Uso di falsa documentazione per agevolare soggetti nell’accesso a fondi comunitari
                                                     Rilascio di concessioni edilizie con pagamento di contributi inferiori al dovuto al fine di
                                                     agevolare determinati soggetti

                                                                        15
AREE DI
                           PROCESSI                                                           RISCHI
   RISCHIO
  Provvedimenti
  ampliativi della Concessione ed erogazione di
sfera giuridica dei  sovvenzioni, contributi,        Richiesta e/o accettazione di regali, compensi o altre utilità per l'espletamento delle
  destinatari con    sussidi, ausili finanziari,     proprie funzioni o dei compiti affidati; corresponsione di denaro o altre utilità per
effetto economico     nonché attribuzione di         omettere controlli o per concedere “corsie preferenziali” nella concessione e liquidazione
     diretto ed       vantaggi economici di          di contributi; mancato rispetto dei criteri predeterminati nel regolamento comunale per
 immediato per il qualunque genere a persone         l’erogazione di contributi
    destinatario     ed enti pubblici e privati
        (10)
                                                      −     Violazioni delle norme e principi contabili del T.U.E.L. in materia di entrate e/o
                                                            omissione di adempimenti necessari; alterazione situazione di debito/credito;
                                                            omessa verifica e controllo sulla correttezza dei pagamenti effettuati; omessa
                                                            approvazione dei ruoli; mancato recupero di crediti; omessa applicazione di
                                                            sanzioni

                                                      −     Alterazione del corretto svolgimento delle procedure di alienazione del
                                                            patrimonio

                                                      −     Concessione, locazione o alienazione di immobili senza il rispetto di criteri di
                   Tributi locali, applicazione             economicità e produttività
                   tariffe e relative esenzioni,
                                                      −     Favoreggiamento, nella gestione dei beni immobili, di condizioni di acquisto o
                  riscossioni, affitti passivi per
                                                            locazione che facciano prevalere l’interesse della controparte rispetto a quello
                    locazione immobili; affitti
                                                            dell’amministrazione
                    attivi per locazione edifici
                    comunali; comodati d’uso          −     Inadeguata manutenzione e custodia dei beni
                     gratuiti; predisposizione
 Gestione delle        ruoli; accertamento e          −     Alterazione del corretto svolgimento delle procedure, con particolare riferimento
 entrate, delle        definizione del debito               alla determinazione delle indennità di esproprio
  spese e del       tributario; alienazione del
  patrimonio         patrimonio immobiliare,          −     Violazioni delle norme e principi contabili del T.U.E.L. in materia di spesa,
      (6)            espletamento procedure                 emissione di ordinativi di spesa senza titolo giustificativo
                  espropriative, con particolare
                  riguardo alla determinazione        −     Emissione di falsi mandati di pagamento con manipolazione del servizio
                  delle indennità di esproprio;             informatico
                   accordi bonari nell’ambito
                  della procedura di esproprio;       −     Pagamenti effettuati in violazione delle procedure previste
                     emissione di mandati di
                             pagamento                −     Ritardata erogazione di compensi dovuti rispetto ai tempi contrattualmente
                                                            previsti

                                                      −     Liquidazione fatture senza adeguata verifica della prestazione

                                                      −     Sovra fatturazione o fatturazione di prestazioni non svolte

                                                      −     Registrazioni di bilancio e rilevazioni non corrette/non veritiere

                                                      −     Pagamenti senza rispettare la cronologia nella presentazione delle fatture,
                                                            provocando favoritismi e disparità di trattamento tra i creditori dell'ente.

                                                   Difformità nelle procedure relative all’attività di vigilanza, controllo ed ispezione;
                                                   omissione e/o esercizio di discrezionalità e/o parzialità nello svolgimento delle attività di
                                                   verifica, consentendo ai destinatari oggetto dei controlli di sottrarsi ai medesimi e/o alle
    Controlli,                                     prescrizioni/sanzioni derivanti con conseguenti indebiti vantaggi.
                  Ispezioni, controlli, verifiche,
    verifiche,                                     Comportamenti volti a evitare, in presenza di violazioni da sanzionare, la comminazione
                     irrogazioni di sanzioni
   ispezioni e                                     della sanzione e/o a determinare un’attenuazione dell’importo della sanzione.
                  pecuniarie e/o di altra natura,
     sanzioni                                      Sussistenza di situazioni di conflitto di interesse in capo al titolare dell’Ufficio e/o in
                     verifiche urbanistiche;
        (4)                                        capo al Responsabile del procedimento
                                                   Interferenze esterne da parte dei soggetti coinvolti nei procedimenti volte a scongiurare
                                                   l’ipotesi di avvio del procedimento sanzionatorio, l’applicazione delle sanzioni o a
                                                   ridurne l’ammontare

                                                                       16
AREE DI
                            PROCESSI                                                         RISCHI
   RISCHIO
                                                    Affidamento incarichi di collaborazione, consulenza, studio e ricerca “fiduciari” in
                                                    assenza dei requisiti di legge e/o di regolamento.
                                                    Mancato monitoraggio presenza di cause di inconferibilità ed incompatibilità.
                                                    Cumulo di incarichi in capo ad unico funzionario o dipendente comportante
                                                    concentrazione di potere su un unico centro decisionale.
                                                    Assenza dei presupposti programmatori e/o motivata verifica delle effettive carenze
                    Conferimento di incarichi di    organizzative.
   Incarichi        collaborazione, consulenza,
       e           studio e ricerca, nomine degli   Frammentazione di unità operative e aumento artificioso del numero delle posizioni da
    nomine            organi politici; Incarichi    ricoprire.
      (8)          gratuiti; nomine commissioni     Mancata messa a bando delle posizioni dirigenziali/apicali per ricoprirle tramite incarichi
                        e comitati comunali;        ad interim o utilizzando lo strumento del facente funzione.
                                                    Uso distorto e improprio della discrezionalità (richiesta di requisiti eccessivamente
                                                    dettagliati o generici).
                                                    Accordi per l’attribuzione di incarichi.
                                                    Eccessiva discrezionalità, nella fase di valutazione dei candidati, con attribuzione di
                                                    punteggi incongruenti che favoriscano specifici candidati.
                                                    Affidamento incarichi “fiduciari” in assenza e/o violazione dei requisiti di legge e/o di
                                                    regolamento.
                                                    Restrizione del mercato nella scelta dei professionisti attraverso l'individuazione nel
                                                    disciplinare di condizioni che favoriscano determinati soggetti.
                      Affidamento di incarichi
 Affari legali e                                    Interferenze esterne da parte dei soggetti coinvolti nei procedimenti.
                      legali, risoluzione delle
  contenzioso
                        controversie per via        Condizionamento nelle decisioni inerenti alle procedure di accordo bonario.
      (2)
                          extra giudiziarie         Gestione non rispondente all’interesse dell’Amministrazione volta a favorire la
                                                    controparte.
                                                    Rischio di applicazione distorta di metodi di risoluzione extragiudiziale per riconoscere
                                                    alla controparte richieste economiche e compensi non dovuti.

  Gestione dei
     rifiuti       Raccolta e smaltimento rifiuti L’affidamento è in house
       (5)

                          Provvedimenti di
                                                  Utilizzo improprio del potere di pianificazione e di regolazione per avvantaggiare singoli
                     pianificazione urbanistica
                                                  individui o gruppi di interesse; utilizzo improprio anche per effetto di un abuso quali-
                       generale; gestione dei
                                                  quantitativo delle stesse, di forme alternative e derogatorie rispetto alle ordinarie
  Governo del      procedimenti di pianificazione
                                                  modalità di esercizio del potere pianificatorio o di autorizzazione all’attività edificatoria;
   territorio         e programmazione delle
                                                  alterazione del corretto svolgimento del procedimento, errata interpretazione della
    (7 – 9)             attività economiche;
                                                  normativa; mancato controllo della regolarità della documentazione prodotta; rilascio di
                          provvedimenti di
                                                  titoli abilitativi errati/inesatti/incompleti a vantaggio del soggetto richiedente oppure
                     pianificazione urbanistica
                                                  erroneo diniego in danno del richiedente.
                               attuativa

        11. Ponderazione del rischio

       Dopo aver determinato il livello di rischio (vd. schede di analisi del rischio allegate) di ciascun
processo o attività si procede alla “ponderazione”, una sorta di graduatoria dei rischi sulla base del
parametro numerico “livello di rischio”.

     Si riporta di seguito la ponderazione integrata dal livello di rischio classificato in:
   − molto elevato corrispondente a una valutazione complessiva del rischio superiore a 5;
   − elevato corrispondente a una valutazione complessiva del rischio tra 3 e 5;
   − moderato corrispondente a una valutazione complessiva del rischio inferiore a 3.

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