Che CAOS - Associazione Italiana Napoli Club

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Che CAOS - Associazione Italiana Napoli Club
Organo ufficiale dell'Associazione Italiana Napoli Club­Anno XIV­Nr.198 del 09/11/2019

                                                                              Che CAOS!!!!!!!!!
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Direttore responsabile:Saverio Passaretti
Edito dall’A.I.N.C.
Realizzazioni grafiche e testi:Mario Passaretti
Hanno collaborato: Saverio Passaretti(presid.A.i.n.c),Francesco Basile,Fabrizio Piccolo,
Bruno Marra,Armando Lupini,Fabio Rea,Raffaele Castiello,Carlo Longobardi
Sede legale: via G. Porzio, 4 Isola G5
Centro Direzionale (Na)
Registrazione Tr. Napoli N. 92 del 5/12/2007
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Napoli nel caos!!!!!

                                                                                 Saverio Passaretti

Era da tempo che l’aria che circolava intorno       personale, i fatti e le motivazioni in realtà
agli azzurri diventava sempre più pesante, fra      sono sconosciuti ai più poiché il malessere si
discussioni ed incomprensioni, le scialbe e         percepiva da tempo.
sfortunate prove non stimolavano la giusta          Già trapelano vari nominativi tra i calciatori ai
ripresa.                                            quali addossare le colpe di una situazione
La sfida casalinga in Champion, contro il           insostenibile e grottesca, le preoccupazioni di
Salisburgo conclusasi con un 1 ad 1 ha              noi tifosi sono proprio legate a voler creare un
innescato una vera bomba ad orologeria, le          “caso Napoli” e a dimenticare che quello che
ore che si susseguono sono frenetiche dopo          conta è solo il futuro e la crescita calcistica
la serata movimentata con un vero                   della nostra squadra. Un appello doveroso ai
ammutinamento della squadra, che non ha             tanti addetti ai lavori, che ovviamente hanno
rispettato le volontà del Presidente                diritto di cronaca, è proprio quello di non
ritenendosi con scelta autonoma libera dal          speculare, di non ridicolizzare la nostra
ritiro imposto.                                     grande società e il buon nome di tutti coloro
Dopo l'intensa e movimentata serata, Carlo          che si impegnano quotidianamente con
Ancelotti ha lasciato il centro tecnico azzurro     serietà per il Napoli.
di Castel Volturno. L'allenatore è stato l'ultimo   Il dato sportivo importante è che gli azzurri
ad andare via dopo la revoca del ritiro. Il         nelle ultime 5 partite hanno collezionato 1
mister ritroverà la squadra per l'allenamento       vittoria, 3 pareggi e 1 sconfitta. Troppi pochi
allo stadio San Paolo aperto agli abbonati.         punti per una squadra partita per lottare per lo
Mattinate concitate con riunioni riservatissime     scudetto. Carlo Ancelotti è un maestro nella
tra Ancelotti e De Laurentiis le prescrizioni       gestione degli uomini, ma urge trovare una
forzate terminate con un’azione di forza, a         soluzione tattica per invertire il trend e
Castelvolturno solo Giuntoli con il suo staff       riguadagnare il terreno perso. Un settimo
oltre il mister.                                    posto con soli 18 punti, ben 11 in meno della
Il comunicato della società che riporto             Juve, non era prevedibile a inizio campionato
integralmente lascia presagire che l’episodio       viste le giustificate aspettative. Una svolta si
avrà dure conseguente. «La Società                  attende proprio sabato allontanando le paure
comunica che, con riferimento ai                    e il caos che regna, ci si augura che il rilancio
comportamenti posti in essere dai calciatori        possa iniziare proprio contro l’allievo Thiago
della propria prima squadra nella serata di         Motta. L’allenatore rossoblu, che è stato
martedì 5 novembre, procederà a tutelare i          allenato da Carlo Ancelotti al Paris Saint­
propri diritti economici, patrimoniali, di          Germain, viene dal pesante k.o. subito contro
immagine e disciplinari in ogni competente          l’Udinese. Con 8 punti in classifica, i genovesi
sede. Si precisa inoltre di aver affidato la        sono nel bel mezzo della lotta per non
responsabilità decisionale in ordine                retrocedere, trovandosi a pari punti con i
all'effettuazione di giornate di ritiro da parte    cugini della Samp, virtualmente nella zona
della prima squadra all’allenatore della stessa     rossa con l’obiettivo di portare a casa più
Carlo Ancelotti. Infine comunica di aver            punti possibili.
determinato il silenzio stampa fino a data da       Stringiamoci intorno alla società per uscire
definire».                                          dal guado !!
Siamo, onestamente, sconcertati da quanto
accaduto ed è difficile esprimere un parere
sereno senza scivolare in una presa di
posizione che potrebbe apparire troppo
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Non è finito il campionato

                                                                                  Fabrizio Piccolo

Abituati da anni a stazionare senza problemi        sperati da qualche nuovo (Lozano su tutti ma
in zona­Champions vedere il Napoli arrancare        anche Elmas e Manolas) ma non è e non può
in posizioni poco consone al suo recente            essere diventata una squadra da settimo­
passato fa impressione e non si può negare          ottavo posto. E’ il momento di tirar fuori
ma perdere motivazioni ed entusiasmo sol            carattere, personalità e orgoglio, qui in ballo
perché non si potrà – presumibilmente –             non c’è solo la Champions da riconquistare
lottare per lo scudetto è sbagliato. E’ sicuro      per il 2020 ma una dignità che non si può
che le ultime settimane hanno causato               calpestare. Ancelotti dovrà essere bravo e
scompensi e incredulità ripensando non solo         rigido a tenere tutti concentrati e pronti a
agli ottimismi del ritiro di Dimaro ma anche a      remare dalla stessa parte perché il rischio
cosa sta esprimendo la serie A quest’anno.          deriva esiste e sarebbe delittuoso per una
Possibile che nell’anno in cui si vede la           squadra così talentuosa. Il talento da solo
peggior Juventus degli ultimi 8 anni, che           non basta, va coltivato e innaffiato ogni
gioca male e soffre con chiunque, nella             giorno. Riparta da zero il Napoli, senza
stagione in cui l’Inter rinasce ma si porta         spocchia, senza la convinzione di essere più
dietro ancora zavorre e affanni e in cui il Milan   bravo e di poter segnare quando gli pare:
sprofonda quasi in zona­B non sia il Napoli ad      questi mesi hanno dimostrato che per ora
approfittarne? Possibile. C’eravamo tanto           anche il Cagliari è più forte. Se si pensa il
illusi che la seconda stagione di Ancelotti non     contrario, è arrivato il momento di farlo capire
potesse che migliorare la prima, ottima, ma         con i fatti.
così non è stato o almeno per ora non è così.
Da qui però a chiudere le saracinesche, a
contestare e a criticare a spron battuto ce ne
passa. Siamo a novembre, non è finito niente:
né il campionato, dove è doveroso lottare fino
alla fine (con questa classifica corta passare
dal settimo al terzo posto è un amen), né in
Champions né in quella Coppa Italia che
ancora deve cominciare. C’è un mondo intero
in mezzo e alzare bandiera bianca ora è da
sconsiderati. Vale per i tifosi, certo, che non
devono mollare ma vale ancor di più per la
squadra. Il pericolo che molti azzurri,
soprattutto quello zoccolo duro che aveva
affidato a quest’anno le ultime speranze per
vincere qualcosa di importante, possa
abbattersi e demotivarsi è forte ma va evitato.
Quello che succederà l’anno prossimo (a
giugno, non a gennaio) si vedrà ma non si
può archiviare tutto adesso e vivacchiare
senza entusiasmi. Il Napoli ha dei limiti e si è
capito (a centrocampo soprattutto), non ha
risolto equivoci trascinati troppo a lungo (le
posizioni di Fabian e Zielinski, le condizioni di
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Quando il Var è un mani....comio

                                                                                  Bruno Marra

  Tre anni fa, quando fu introdotta la tecnologia   prima giornata di campionato, quella che tutti
  in supporto al calcio, si disse che avremmo       dicono abbia contribuito a modificare la nuova
  dovuto alzare le mani dinanzi alle decisioni      norma sul fallo di mano. Zielinski fa per girarsi
  del VAR.                                          e tocca la palla col braccio, o per meglio dire
  E, invece, le mani non sappiamo più dove          è un attaccante viola che gliela fa sbattere.
  metterle, se in tasca, in pasta oppure tra i      L’arbitro Massa non ci pensa su e fischia
  capelli. Perché, signori miei, capire quando è    rigore dopo aver consultato le immagini dalla
  fallo di mano in area, oggi, è diventato più      regia. In pratica: a Ferrara c’è l’assoluzione
  difficile da svelare del quinto mistero di        per Vicari, mentre meno di 2 mesi prima la
  Fatima.                                           condanna per il centrocampista azzurro.
  Più alte, più basse, più inclinate, meno          Insomma, in Italia il fallo di mano in Italia è
  aderenti. Insomma un guazzabuglio che             alla stregua della teoria sulla relatività di
  persino Eduardo De Cescenzo, autore del           Einstein. Ognuno l’interpreta a modo proprio.
  celeberrimo brano “le mani”, oggi dovrebbe        Un vero e proprio Mani…comio.
  riscriverne il testo.
  E’ paradossale che l’uso della tecnologia
  anziché arginare e ridurre i fantasmi legati
  alla guida arbitrale, di fatto li alimenti,
  gettando ancora più ombre in un mondo del
  calcio sempre più pregno di dietrologia e
  recidivo dallo scandalo mai sopito di
  Calciopoli.
  Gli episodi sono correnti e controversi,
  sinanche nella stessa partita. Il Napoli esce
  da Ferrara contro la SPAL con un rigore che è
  durato 2 minuti. Il tempo che l’arbitro La
  Penna scrivesse e cancellasse la decisione
  dopo essere andato al VAR. Il “reo” difensore
  Vicari è stato assolto e gli azzurri beffati.
  Proprio il giorno prima, invece, avevamo
  assistito a “De Ligt e castigo”, che non è il
  remake del romanzo di Dostoevkij, ma il
  penalty assegnato contro la Juve per il
  braccio galeotto del difensore olandese. Lo
  stesso che, però, la settimana prima contro il
  Bologna fu assolto per non aver commesso il
  fatto. E lo stesso che è stato perdonato nel
  derby di Torino sempre per un colpo di mano.
  In buona sostanza i falli del difensore
  olandese sono segnalati a giorni alterni, come
  le famose targhe degli Anni 80.
  E allora la mente va al giorno di Firenze,
Napoli­Genoa,i precedenti

                                                                                 Fabio Rea

Ecco alcuni numeri del match tra campani e         Genoa (5 volte)
liguri a Napoli:                                   La partita con più reti in assoluto, ben 7, è
Incontri alla 12° giornata                         ancora viva nei ricordi di tanti tifosi azzurri:
1982/83: 12/12/1982 ­ Napoli 1 – 1 Genoa           21/12/2011 ­ Napoli 6 – 1 Genoa (12' e 24’
(42’ rig. Iachini, 87’ rig. Ferrario)              Cavani, 17' Hamsik, 27' Jorquera, 46'
Incontri nel mese di novembre                      Pandev, 49’Gargano, 80’ Zuniga) – Serie A
25/11/1928 ­ Napoli 1 – 2 Genoa (9’ Bodini,        Gli azzurri conducono sia nel computo delle
27’ Sallustro I, 57’ Levratto) – Div. Naz.         partite con la porta inviolata: Napoli 22 –
14/11/1937 ­ Napoli 2 – 2 Genoa (7' Servetti,      Genoa 13, sia per quelle in vantaggio, seppur
21' Glovi , 33' Scarabello, 40' Rocco) – Serie     di poco: Napoli 29 (24 v. – 4 n. – 1 p.) –
A                                                  Genoa 23 (11 v. – 8 n. – 4 p.)
22/11/1998 ­ Napoli 2 – 1 Genoa (20’ e 63          La rete più veloce reca una data storica, in
Bellucci, 47’ Pirri) – Serie B                     quanto fu realizzata il 16 maggio 1982, che
La migliore sequenza di vittorie consecutive       vide l’inizio dello storico gemellaggio tra le
del Napoli è stata al massimo di 4 partite e si    due tifoserie:
è fermata nel campionato scorso:                   Briaschi al 3’ ­ 16/05/1982 – Napoli 2 – 2
26/01/2015 ­ Napoli 2 – 1 Genoa (7’ e 74’ rig.     Genoa – Serie A
Higuain, 56’ Falque) – Serie A                     Totali incontri: 59
20/03/2016 ­ Napoli 3 – 1 Genoa (10’ Rincon,       Vittorie Napoli: 28 (24 in A, 1 in Div. Naz., 2 in
51’ e 81’ Higuain, 91’ El Kaddouri) – Serie A      Serie B, 1 in Coppa Italia)
10/02/2017 ­ Napoli 2 – 0 Genoa (50’               Pareggi: 19 (16 in A, 3 in B)
Zielinski, 68’ Giaccherini) – Serie A              Vittorie Genoa: 12 (7 in A, 2 in Div. Naz., 2 in
18/03/2018 ­ Napoli 1 – 0 Genoa (72’ Albiol) –     B, 1 in Coppa Italia)
Serie A                                            Reti Napoli: 83 (69 in A, 3 in Div. Naz., 9 in B,
Il Genoa può vantare una sequenza di poco          2 in Coppa Italia)
inferiore sebbene accaduta e confinata nelle       Reti Genoa: 54 (36 in A, 5 in Div. Naz., 12 in
primissime sfide:                                  B, 1 in Coppa Italia)
25/11/1928 ­ Napoli 1 – 2 Genoa (9’ Bodini,
27’ Sallustro I, 57’ Levratto) – Div. Naz.
12/01/1930 – Napoli 1 – 2 Genoa (11’ Puerari,
47’ Ghisi I, 54’ Banchero I) – Serie A
15/02/1931 – Napoli 0 – 1 Genoa (40’
Banchero I) – Serie A
La più lunga striscia di imbattibilità degli
azzurri è stata di 15 match (8 vittorie – 7
pareggi), tra il 07/10/1962 (Napoli 1 – 0
Genoa) e il 22/11/1998 (Napoli 2 – 1 Genoa);
Quella dei liguri è molto più ridotta, sebbene
più recente: 6 partite (2 vittorie – 4 pareggi),
dal 12/04/2003 (Napoli 2 – 2 Genoa) al
30/01/2010 (Napoli 0 – 0 Genoa).
Tra i risultati più ricorrenti troviamo:
Napoli 2 – 1 Genoa (8 volte); Napoli 1 – 0
Genoa (8 volte); Napoli 0 – 0 Genoa (7 volte);
Napoli 1 – 1 Genoa (7 volte); Napoli 2 – 2
A’ citta e Pulecenella

                                                                                         Carlo Longobardi

Tanto tuonò che piovve. Ci hanno provato, ci             profondamente. Tutto questo perché il gorgo
abbiamo provato un poco tutti a far traballare la        dentro cui è piombata la nostra città, che per molti
struttura e renderla fragile e vulnerabile, ed alla      aspetti sembra essere diventata il crocevia
fine ci siamo riusciti. Il post Napoli – Salisburgo è    dell’approssimazione, della volgarità e della
lo specchio dei tempi, la rappresentazione               prevaricazione, ci ha appuntato sul petto
materiale del peggio della società contemporanea         un’inaccettabile medaglia che riferisce a gomorra,
“liquida”, quella dell’apparire e, soprattutto, quella   alle canzoni neomelodiche, ai fuochi d’artificio
in cui non c’è più il benché minimo rispetto dei         sparati e tutte le ore, a tutti i comportamenti
ruoli. Nessuno ha avuto la capacità e il buon            tendenti sempre alla sopraffazione e, appunto, al
senso di fare un passo indietro, nessuno è stato         fastidio provato nei confronti di qualsiasi autorità.
degno di ricoprire esclusivamente la funzione per        Il sottostare a decisioni altrui sembra ormai dover
la quale è stato chiamato, niente. Ha sbagliato il       determinare obbligatoriamente la reazione
presidente nel ritenere ancora valido il ricorso al      scomposta, la condotta “masanielliana” e il dover
“ritiro”, condizione che fa ritornare in mente tempi     alzare la voce ad ogni costo. In questa poco
molto andati e assolutamente anacronistici che           invidiabile querelle tra proprietà irritate con
appartenevano a “patron” come Rozzi, Sibilia,            pessima capacità di comunicazione e bambini
Anconetani o Massimino; laddove, forse, non              viziati, l’anello debole è costituito esclusivamente
c’era nemmeno la necessità di serrare le fila,           dalla tifoseria vera; gli appassionati azzurri, quelli
perché si trattava di una crisi molto dovuta ai          innamorati, possono superare qualsiasi avversità,
risultati ed alla casualità, più che ad                  possono riaffermare in qualsiasi momento la
un’involuzione reale. Ha sbagliato, ancora e di più      propria fede, ma non possono subire le angherie
(ma questa è storia vecchia), nel continuare             di nessuno, tanto più dai propri beniamini che
mantenere a tutti i costi una società verticistica e     rappresentano anche miti e riferimenti dei propri
a conduzione familiare, senza individuare ruoli          figli. Molto probabilmente i ragazzi sono stati
intermedi adeguatamente ricoperti, attribuendo           stupidamente provocati, ma avrebbero dovuto
questi stessi ruoli in maniera sprovveduta a             avere un profilo più elevato, magari coinvolgendo
persone altrettanto “sprovvedute” (giusto per            il proprio allenatore per fare corpo un unico e far
edulcorare). Tuttavia, per quanto si possa parlare       emergere in modo evidente le eventuali lacune.
di errore, il richiamo alla coesione, era nelle          L’ammutinamento, invece, pone un’ombra sulle
prerogative “consentite” ed anche non                    molteplici attività filantropiche svolte e offende
particolarmente punitive, in fondo erano pochi           quei lavoratori che, pur di garantire la sufficienza
giorni da trascorrere insieme e ad un tiro di            alle proprie famiglie, subiscono soprusi di ogni
schioppo dalle proprie residenze dorate. Hanno           genere, condividono contratti di solidarietà e
sbagliato i giornalisti e i media in genere che          improvvisamente si trovano con poche ore di
hanno soffiato sul fuoco alla ricerca dello scoop a      cassa integrazione. Cari ragazzi, la prossima
tutti i costi, ha sbagliato quella parte di tifoseria    volta provate a contare fino a dieci, perché il
“partigiana” che ha utilizzato il talvolta perverso      tempo delle mele è finito da un pezzo e perché ne
“mondo social” per alimentare a dismisura un             avremmo guadagnato tutti.
disagio residente più nelle parole che nei fatti.
Bene ha fatto Ancelotti ad aderire (non si sa con
quale entusiasmo), insieme con il suo staff, alle
richieste di De Laurentiis e male, molto male,
invece, è stata la reazione avuta dai calciatori che
ci etichetta, nostro malgrado, secondo stereotipi
che la parte sana di Napoli detesta e avversa
E fu così che l'entropia si impossessò dello
spogliatoio

                                                                                   Francesco Basile
Situazione caotica, a dir poco, quella che ha        Champions, ma superfluo dire che l'obiettivo
caratterizzato il dopo partita di Napoli             tricolore anche quest'anno è svanito, troppo
Salisburgo, match conclusosi con un                  presto rispetto alle stagioni passate. Non è
pareggio, che ha, però, consentito alla              per nulla chiaro cosa sia accaduto negli
squadra azzurra di conservare il secondo             spogliatoi nel post partita di martedì sera, ma
posto nel girone E di Champions League e             il rifiuto da parte dei giocatori di sottostare ad
semi ipotecare, così, il passaggio del turno.        un dettame della società è un qualcosa di
Momenti di vera criticità si son vissuti nell'       inaudito, che non può e non deve passare
interrato del San Paolo, quando, nel dopo            impunito. La società in un comunicato
partita, il mister Carlo Ancelotti ha disertato la   stampa ha fatto sapere di aver preso i
prevista conferenza stampa, contravvenendo           provvedimenti necessari per arginare, anche
alle imposizioni della UEFA, e, quando i             legalmente, questo atteggiamento irrispettoso
giocatori, hanno deciso di "ammutinarsi",            dei calciatori che, hanno il dovere di rispettare
rifiutando il ritorno a Castelvolturno imposto       il contratto firmato oltreché il dovere morale di
dalla società. Il presidente De Laurentiis           rispettare la maglia azzurra che indossano.
infatti, dopo la sconfitta di Roma, aveva            L'augurio è che la situazione si chiarisca e
deciso il ritiro per la prima squadra fino alla      l'unione torni a farla da padrona. La città di
prossima gara di campionato. Una presa di            Napoli e i tifosi napoletani non meritano tutto
posizione non punitiva, ma costruttiva a detta       questo!
del patron azzurro. Sembra che al presidente
non siano andati giù gli ultimi risultati della
squadra e soprattutto le ultime prestazioni.
Situazione arbitrale a parte, che, sicuramente,
ha influenzato psicologicamente la
compagine partenopea, non si può
certamente accettare il rendimento dell'
organico azzurro che, ricordiamo, è stato
assemblato per tentare di vincere lo scudetto;
pertanto l'alibi degli errori arbitrali non può
sussistere per una squadra che dovrebbe
asfaltare le medio piccole e giocarsela a
muso durissimo con le grandi. Questo non è
accaduto per motivi ancora ignoti. E' colpa
dell'allenatore, che ancora non è riuscito a
dare la quadra giusta agli azzurri? E' colpa
della società che, forse, doveva fare uno
sforzo in più sul mercato? E' colpa dei
giocatori svogliati, fuori forma e disattenti?
Difficile dare una risposta. Sta di fatto che,
guardando la classifica di serie A, il Napoli,
dopo appena 11 giornate, già ha 11 punti di
distacco dalla capolista ed è fuori persino
dall'Europa League. C'è sicuramente tempo
per recuperare e rientrare nei 4 posti
disponibili per giocare l'anno prossimo la
Napoli autolesionismo e veleni

                                                                                Raffaele Castiello

La convalescenza del malato Napoli                  come se si giocasse ad una battaglia navale
continua, tra decisioni autoritarie del             delle occasioni che fanno più rabbia: quelle
presidente, ammutinamenti sfidanti da parte         dei quasi gol, che a questo punto sono
dei calciatori, un campionato che sembra            diventati quasi 20. Percorso di uscita dal
già finito ed una qualificazione champions          tunnel dunque ancora tortuoso macchiato
rimandata ad una delle prossime notti               oltremodo da avvenimenti che hanno poco a
europee da urlo. Ma basterà quest'ultima a          che vedere con il calcio giocato. Veleni per
placare l'ira di don Aurelio e dare pace ed         molto tempo tenuti in incubazione e forse
equilibrio ad uno spogliatoio che è, per vari       trascurati da dirigenza aziendale e tecnica,
motivi, un'autentica polveriera?.Nel dubbio,        che fuoriescono dallo spogliatoio sotto
bisogna tenersi stretto il pari con gli austriaci   forma di rifiuto ad una richiamata all’ordine
che indirizza il percorso europeo del Napoli        ed alla compattezza da parte della società,
verso una qualificazione che significherebbe        materializzatasi sotto forma di un ritiro ad
centrare un obiettivo prestigioso portando i        oltranza che, pur inusuale, sembra per
partenopei, solo per la terza volta nella loro      alcuni versi anche comprensibile se ci si
storia, agli ottavi della competizione tanto        mette dalla parte di chi, di questi tempi, si
cara, quanto ossessionate, per la                   aspettava ben altra posizione in classifica
sempreterna famiglia Agnelli. Ma, come              dopo aver investito ben oltre 100 milioni.
c'era da aspettarsi, c'è tanto ancora da            Momento senza dubbio difficile dove diventa
lavorare per uscire dal tunnel in cui il Napoli     necessario migliorare la condizione
sembra essersi infilato dopo le brutte e poco       tecnico/tattica della compagine azzurra che
convincenti prestazioni che l'hanno portato         sembra avere smarrito tutte le sue certezze
così lontano dalla vetta in campionato.             precipitando in un pericoloso anonimato e
Anche contro gli insidiosi austriaci, il Napoli     fuori al momento anche dalla coppa più
ha mostrato l'accoppiata negativa, che ha           povera, l’Europa League. Tuttavia diventa
contraddistinto le sue ultime apparizioni,          ancor più impellente cercare di ricompattare
come somma di occasioni sprecate ed errori          il rapporto tra società, allenatore e calciatori
dei singoli in difesa. Tante conclusioni senza      fortemente minato dagli ultimi avvenimenti
un'adeguata cattiveria ed un necessario             che hanno portato alla ribalta il Napoli
cinismo, con occasioni da rete fallite in           Calcio non certamente per imprese sportive
maniera colpevolmente seriale.                      degne di essere raccontate. Tutt’altro. E poi
Centrocampo ancora da registrare in                 è vero che probabilmente il campionato è
entrambe le fasi di possesso e non                  andato, ma oltre a continuare ad inseguire
possesso, con sbandamenti notevoli                  una qualificazione champions che potrebbe
soprattutto nella fase passiva dove né le           regalare qualche notte magica ai tifosi
caratteristiche tecniche e né la struttura          azzurri, bisognerà fare in modo che la
fisica sembrano aiutare i due centrali, nella       professionalità di tutti prevalga spazzando
fattispecie Zielinski e Fabian Ruiz. Poi,           via l’isteria collettiva che aleggia dalle parti
come spesso accade, in alcune situazioni            di Castelvolturno. Basta! E’ finito il teatrino,
anche il fato sembra metterci lo zampino ed         e fuori….nevica! #forzanapolisempre.
i due pali colpiti nella notte champions
vanno ad incrementare un bottino molto
poco invidiabile di legni colpiti ed affondati,
La vignetta della settimana

                              Armando Lupini
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