Che CAOS - Associazione Italiana Napoli Club
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Organo ufficiale dell'Associazione Italiana Napoli ClubAnno XIVNr.198 del 09/11/2019 Che CAOS!!!!!!!!!
Direttore responsabile:Saverio Passaretti Edito dall’A.I.N.C. Realizzazioni grafiche e testi:Mario Passaretti Hanno collaborato: Saverio Passaretti(presid.A.i.n.c),Francesco Basile,Fabrizio Piccolo, Bruno Marra,Armando Lupini,Fabio Rea,Raffaele Castiello,Carlo Longobardi Sede legale: via G. Porzio, 4 Isola G5 Centro Direzionale (Na) Registrazione Tr. Napoli N. 92 del 5/12/2007
Napoli nel caos!!!!! Saverio Passaretti Era da tempo che l’aria che circolava intorno personale, i fatti e le motivazioni in realtà agli azzurri diventava sempre più pesante, fra sono sconosciuti ai più poiché il malessere si discussioni ed incomprensioni, le scialbe e percepiva da tempo. sfortunate prove non stimolavano la giusta Già trapelano vari nominativi tra i calciatori ai ripresa. quali addossare le colpe di una situazione La sfida casalinga in Champion, contro il insostenibile e grottesca, le preoccupazioni di Salisburgo conclusasi con un 1 ad 1 ha noi tifosi sono proprio legate a voler creare un innescato una vera bomba ad orologeria, le “caso Napoli” e a dimenticare che quello che ore che si susseguono sono frenetiche dopo conta è solo il futuro e la crescita calcistica la serata movimentata con un vero della nostra squadra. Un appello doveroso ai ammutinamento della squadra, che non ha tanti addetti ai lavori, che ovviamente hanno rispettato le volontà del Presidente diritto di cronaca, è proprio quello di non ritenendosi con scelta autonoma libera dal speculare, di non ridicolizzare la nostra ritiro imposto. grande società e il buon nome di tutti coloro Dopo l'intensa e movimentata serata, Carlo che si impegnano quotidianamente con Ancelotti ha lasciato il centro tecnico azzurro serietà per il Napoli. di Castel Volturno. L'allenatore è stato l'ultimo Il dato sportivo importante è che gli azzurri ad andare via dopo la revoca del ritiro. Il nelle ultime 5 partite hanno collezionato 1 mister ritroverà la squadra per l'allenamento vittoria, 3 pareggi e 1 sconfitta. Troppi pochi allo stadio San Paolo aperto agli abbonati. punti per una squadra partita per lottare per lo Mattinate concitate con riunioni riservatissime scudetto. Carlo Ancelotti è un maestro nella tra Ancelotti e De Laurentiis le prescrizioni gestione degli uomini, ma urge trovare una forzate terminate con un’azione di forza, a soluzione tattica per invertire il trend e Castelvolturno solo Giuntoli con il suo staff riguadagnare il terreno perso. Un settimo oltre il mister. posto con soli 18 punti, ben 11 in meno della Il comunicato della società che riporto Juve, non era prevedibile a inizio campionato integralmente lascia presagire che l’episodio viste le giustificate aspettative. Una svolta si avrà dure conseguente. «La Società attende proprio sabato allontanando le paure comunica che, con riferimento ai e il caos che regna, ci si augura che il rilancio comportamenti posti in essere dai calciatori possa iniziare proprio contro l’allievo Thiago della propria prima squadra nella serata di Motta. L’allenatore rossoblu, che è stato martedì 5 novembre, procederà a tutelare i allenato da Carlo Ancelotti al Paris Saint propri diritti economici, patrimoniali, di Germain, viene dal pesante k.o. subito contro immagine e disciplinari in ogni competente l’Udinese. Con 8 punti in classifica, i genovesi sede. Si precisa inoltre di aver affidato la sono nel bel mezzo della lotta per non responsabilità decisionale in ordine retrocedere, trovandosi a pari punti con i all'effettuazione di giornate di ritiro da parte cugini della Samp, virtualmente nella zona della prima squadra all’allenatore della stessa rossa con l’obiettivo di portare a casa più Carlo Ancelotti. Infine comunica di aver punti possibili. determinato il silenzio stampa fino a data da Stringiamoci intorno alla società per uscire definire». dal guado !! Siamo, onestamente, sconcertati da quanto accaduto ed è difficile esprimere un parere sereno senza scivolare in una presa di posizione che potrebbe apparire troppo
Non è finito il campionato Fabrizio Piccolo Abituati da anni a stazionare senza problemi sperati da qualche nuovo (Lozano su tutti ma in zonaChampions vedere il Napoli arrancare anche Elmas e Manolas) ma non è e non può in posizioni poco consone al suo recente essere diventata una squadra da settimo passato fa impressione e non si può negare ottavo posto. E’ il momento di tirar fuori ma perdere motivazioni ed entusiasmo sol carattere, personalità e orgoglio, qui in ballo perché non si potrà – presumibilmente – non c’è solo la Champions da riconquistare lottare per lo scudetto è sbagliato. E’ sicuro per il 2020 ma una dignità che non si può che le ultime settimane hanno causato calpestare. Ancelotti dovrà essere bravo e scompensi e incredulità ripensando non solo rigido a tenere tutti concentrati e pronti a agli ottimismi del ritiro di Dimaro ma anche a remare dalla stessa parte perché il rischio cosa sta esprimendo la serie A quest’anno. deriva esiste e sarebbe delittuoso per una Possibile che nell’anno in cui si vede la squadra così talentuosa. Il talento da solo peggior Juventus degli ultimi 8 anni, che non basta, va coltivato e innaffiato ogni gioca male e soffre con chiunque, nella giorno. Riparta da zero il Napoli, senza stagione in cui l’Inter rinasce ma si porta spocchia, senza la convinzione di essere più dietro ancora zavorre e affanni e in cui il Milan bravo e di poter segnare quando gli pare: sprofonda quasi in zonaB non sia il Napoli ad questi mesi hanno dimostrato che per ora approfittarne? Possibile. C’eravamo tanto anche il Cagliari è più forte. Se si pensa il illusi che la seconda stagione di Ancelotti non contrario, è arrivato il momento di farlo capire potesse che migliorare la prima, ottima, ma con i fatti. così non è stato o almeno per ora non è così. Da qui però a chiudere le saracinesche, a contestare e a criticare a spron battuto ce ne passa. Siamo a novembre, non è finito niente: né il campionato, dove è doveroso lottare fino alla fine (con questa classifica corta passare dal settimo al terzo posto è un amen), né in Champions né in quella Coppa Italia che ancora deve cominciare. C’è un mondo intero in mezzo e alzare bandiera bianca ora è da sconsiderati. Vale per i tifosi, certo, che non devono mollare ma vale ancor di più per la squadra. Il pericolo che molti azzurri, soprattutto quello zoccolo duro che aveva affidato a quest’anno le ultime speranze per vincere qualcosa di importante, possa abbattersi e demotivarsi è forte ma va evitato. Quello che succederà l’anno prossimo (a giugno, non a gennaio) si vedrà ma non si può archiviare tutto adesso e vivacchiare senza entusiasmi. Il Napoli ha dei limiti e si è capito (a centrocampo soprattutto), non ha risolto equivoci trascinati troppo a lungo (le posizioni di Fabian e Zielinski, le condizioni di Ghoulam), non ha avuto ancora i risultati
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Quando il Var è un mani....comio Bruno Marra Tre anni fa, quando fu introdotta la tecnologia prima giornata di campionato, quella che tutti in supporto al calcio, si disse che avremmo dicono abbia contribuito a modificare la nuova dovuto alzare le mani dinanzi alle decisioni norma sul fallo di mano. Zielinski fa per girarsi del VAR. e tocca la palla col braccio, o per meglio dire E, invece, le mani non sappiamo più dove è un attaccante viola che gliela fa sbattere. metterle, se in tasca, in pasta oppure tra i L’arbitro Massa non ci pensa su e fischia capelli. Perché, signori miei, capire quando è rigore dopo aver consultato le immagini dalla fallo di mano in area, oggi, è diventato più regia. In pratica: a Ferrara c’è l’assoluzione difficile da svelare del quinto mistero di per Vicari, mentre meno di 2 mesi prima la Fatima. condanna per il centrocampista azzurro. Più alte, più basse, più inclinate, meno Insomma, in Italia il fallo di mano in Italia è aderenti. Insomma un guazzabuglio che alla stregua della teoria sulla relatività di persino Eduardo De Cescenzo, autore del Einstein. Ognuno l’interpreta a modo proprio. celeberrimo brano “le mani”, oggi dovrebbe Un vero e proprio Mani…comio. riscriverne il testo. E’ paradossale che l’uso della tecnologia anziché arginare e ridurre i fantasmi legati alla guida arbitrale, di fatto li alimenti, gettando ancora più ombre in un mondo del calcio sempre più pregno di dietrologia e recidivo dallo scandalo mai sopito di Calciopoli. Gli episodi sono correnti e controversi, sinanche nella stessa partita. Il Napoli esce da Ferrara contro la SPAL con un rigore che è durato 2 minuti. Il tempo che l’arbitro La Penna scrivesse e cancellasse la decisione dopo essere andato al VAR. Il “reo” difensore Vicari è stato assolto e gli azzurri beffati. Proprio il giorno prima, invece, avevamo assistito a “De Ligt e castigo”, che non è il remake del romanzo di Dostoevkij, ma il penalty assegnato contro la Juve per il braccio galeotto del difensore olandese. Lo stesso che, però, la settimana prima contro il Bologna fu assolto per non aver commesso il fatto. E lo stesso che è stato perdonato nel derby di Torino sempre per un colpo di mano. In buona sostanza i falli del difensore olandese sono segnalati a giorni alterni, come le famose targhe degli Anni 80. E allora la mente va al giorno di Firenze,
NapoliGenoa,i precedenti Fabio Rea Ecco alcuni numeri del match tra campani e Genoa (5 volte) liguri a Napoli: La partita con più reti in assoluto, ben 7, è Incontri alla 12° giornata ancora viva nei ricordi di tanti tifosi azzurri: 1982/83: 12/12/1982 Napoli 1 – 1 Genoa 21/12/2011 Napoli 6 – 1 Genoa (12' e 24’ (42’ rig. Iachini, 87’ rig. Ferrario) Cavani, 17' Hamsik, 27' Jorquera, 46' Incontri nel mese di novembre Pandev, 49’Gargano, 80’ Zuniga) – Serie A 25/11/1928 Napoli 1 – 2 Genoa (9’ Bodini, Gli azzurri conducono sia nel computo delle 27’ Sallustro I, 57’ Levratto) – Div. Naz. partite con la porta inviolata: Napoli 22 – 14/11/1937 Napoli 2 – 2 Genoa (7' Servetti, Genoa 13, sia per quelle in vantaggio, seppur 21' Glovi , 33' Scarabello, 40' Rocco) – Serie di poco: Napoli 29 (24 v. – 4 n. – 1 p.) – A Genoa 23 (11 v. – 8 n. – 4 p.) 22/11/1998 Napoli 2 – 1 Genoa (20’ e 63 La rete più veloce reca una data storica, in Bellucci, 47’ Pirri) – Serie B quanto fu realizzata il 16 maggio 1982, che La migliore sequenza di vittorie consecutive vide l’inizio dello storico gemellaggio tra le del Napoli è stata al massimo di 4 partite e si due tifoserie: è fermata nel campionato scorso: Briaschi al 3’ 16/05/1982 – Napoli 2 – 2 26/01/2015 Napoli 2 – 1 Genoa (7’ e 74’ rig. Genoa – Serie A Higuain, 56’ Falque) – Serie A Totali incontri: 59 20/03/2016 Napoli 3 – 1 Genoa (10’ Rincon, Vittorie Napoli: 28 (24 in A, 1 in Div. Naz., 2 in 51’ e 81’ Higuain, 91’ El Kaddouri) – Serie A Serie B, 1 in Coppa Italia) 10/02/2017 Napoli 2 – 0 Genoa (50’ Pareggi: 19 (16 in A, 3 in B) Zielinski, 68’ Giaccherini) – Serie A Vittorie Genoa: 12 (7 in A, 2 in Div. Naz., 2 in 18/03/2018 Napoli 1 – 0 Genoa (72’ Albiol) – B, 1 in Coppa Italia) Serie A Reti Napoli: 83 (69 in A, 3 in Div. Naz., 9 in B, Il Genoa può vantare una sequenza di poco 2 in Coppa Italia) inferiore sebbene accaduta e confinata nelle Reti Genoa: 54 (36 in A, 5 in Div. Naz., 12 in primissime sfide: B, 1 in Coppa Italia) 25/11/1928 Napoli 1 – 2 Genoa (9’ Bodini, 27’ Sallustro I, 57’ Levratto) – Div. Naz. 12/01/1930 – Napoli 1 – 2 Genoa (11’ Puerari, 47’ Ghisi I, 54’ Banchero I) – Serie A 15/02/1931 – Napoli 0 – 1 Genoa (40’ Banchero I) – Serie A La più lunga striscia di imbattibilità degli azzurri è stata di 15 match (8 vittorie – 7 pareggi), tra il 07/10/1962 (Napoli 1 – 0 Genoa) e il 22/11/1998 (Napoli 2 – 1 Genoa); Quella dei liguri è molto più ridotta, sebbene più recente: 6 partite (2 vittorie – 4 pareggi), dal 12/04/2003 (Napoli 2 – 2 Genoa) al 30/01/2010 (Napoli 0 – 0 Genoa). Tra i risultati più ricorrenti troviamo: Napoli 2 – 1 Genoa (8 volte); Napoli 1 – 0 Genoa (8 volte); Napoli 0 – 0 Genoa (7 volte); Napoli 1 – 1 Genoa (7 volte); Napoli 2 – 2
A’ citta e Pulecenella Carlo Longobardi Tanto tuonò che piovve. Ci hanno provato, ci profondamente. Tutto questo perché il gorgo abbiamo provato un poco tutti a far traballare la dentro cui è piombata la nostra città, che per molti struttura e renderla fragile e vulnerabile, ed alla aspetti sembra essere diventata il crocevia fine ci siamo riusciti. Il post Napoli – Salisburgo è dell’approssimazione, della volgarità e della lo specchio dei tempi, la rappresentazione prevaricazione, ci ha appuntato sul petto materiale del peggio della società contemporanea un’inaccettabile medaglia che riferisce a gomorra, “liquida”, quella dell’apparire e, soprattutto, quella alle canzoni neomelodiche, ai fuochi d’artificio in cui non c’è più il benché minimo rispetto dei sparati e tutte le ore, a tutti i comportamenti ruoli. Nessuno ha avuto la capacità e il buon tendenti sempre alla sopraffazione e, appunto, al senso di fare un passo indietro, nessuno è stato fastidio provato nei confronti di qualsiasi autorità. degno di ricoprire esclusivamente la funzione per Il sottostare a decisioni altrui sembra ormai dover la quale è stato chiamato, niente. Ha sbagliato il determinare obbligatoriamente la reazione presidente nel ritenere ancora valido il ricorso al scomposta, la condotta “masanielliana” e il dover “ritiro”, condizione che fa ritornare in mente tempi alzare la voce ad ogni costo. In questa poco molto andati e assolutamente anacronistici che invidiabile querelle tra proprietà irritate con appartenevano a “patron” come Rozzi, Sibilia, pessima capacità di comunicazione e bambini Anconetani o Massimino; laddove, forse, non viziati, l’anello debole è costituito esclusivamente c’era nemmeno la necessità di serrare le fila, dalla tifoseria vera; gli appassionati azzurri, quelli perché si trattava di una crisi molto dovuta ai innamorati, possono superare qualsiasi avversità, risultati ed alla casualità, più che ad possono riaffermare in qualsiasi momento la un’involuzione reale. Ha sbagliato, ancora e di più propria fede, ma non possono subire le angherie (ma questa è storia vecchia), nel continuare di nessuno, tanto più dai propri beniamini che mantenere a tutti i costi una società verticistica e rappresentano anche miti e riferimenti dei propri a conduzione familiare, senza individuare ruoli figli. Molto probabilmente i ragazzi sono stati intermedi adeguatamente ricoperti, attribuendo stupidamente provocati, ma avrebbero dovuto questi stessi ruoli in maniera sprovveduta a avere un profilo più elevato, magari coinvolgendo persone altrettanto “sprovvedute” (giusto per il proprio allenatore per fare corpo un unico e far edulcorare). Tuttavia, per quanto si possa parlare emergere in modo evidente le eventuali lacune. di errore, il richiamo alla coesione, era nelle L’ammutinamento, invece, pone un’ombra sulle prerogative “consentite” ed anche non molteplici attività filantropiche svolte e offende particolarmente punitive, in fondo erano pochi quei lavoratori che, pur di garantire la sufficienza giorni da trascorrere insieme e ad un tiro di alle proprie famiglie, subiscono soprusi di ogni schioppo dalle proprie residenze dorate. Hanno genere, condividono contratti di solidarietà e sbagliato i giornalisti e i media in genere che improvvisamente si trovano con poche ore di hanno soffiato sul fuoco alla ricerca dello scoop a cassa integrazione. Cari ragazzi, la prossima tutti i costi, ha sbagliato quella parte di tifoseria volta provate a contare fino a dieci, perché il “partigiana” che ha utilizzato il talvolta perverso tempo delle mele è finito da un pezzo e perché ne “mondo social” per alimentare a dismisura un avremmo guadagnato tutti. disagio residente più nelle parole che nei fatti. Bene ha fatto Ancelotti ad aderire (non si sa con quale entusiasmo), insieme con il suo staff, alle richieste di De Laurentiis e male, molto male, invece, è stata la reazione avuta dai calciatori che ci etichetta, nostro malgrado, secondo stereotipi che la parte sana di Napoli detesta e avversa
E fu così che l'entropia si impossessò dello spogliatoio Francesco Basile Situazione caotica, a dir poco, quella che ha Champions, ma superfluo dire che l'obiettivo caratterizzato il dopo partita di Napoli tricolore anche quest'anno è svanito, troppo Salisburgo, match conclusosi con un presto rispetto alle stagioni passate. Non è pareggio, che ha, però, consentito alla per nulla chiaro cosa sia accaduto negli squadra azzurra di conservare il secondo spogliatoi nel post partita di martedì sera, ma posto nel girone E di Champions League e il rifiuto da parte dei giocatori di sottostare ad semi ipotecare, così, il passaggio del turno. un dettame della società è un qualcosa di Momenti di vera criticità si son vissuti nell' inaudito, che non può e non deve passare interrato del San Paolo, quando, nel dopo impunito. La società in un comunicato partita, il mister Carlo Ancelotti ha disertato la stampa ha fatto sapere di aver preso i prevista conferenza stampa, contravvenendo provvedimenti necessari per arginare, anche alle imposizioni della UEFA, e, quando i legalmente, questo atteggiamento irrispettoso giocatori, hanno deciso di "ammutinarsi", dei calciatori che, hanno il dovere di rispettare rifiutando il ritorno a Castelvolturno imposto il contratto firmato oltreché il dovere morale di dalla società. Il presidente De Laurentiis rispettare la maglia azzurra che indossano. infatti, dopo la sconfitta di Roma, aveva L'augurio è che la situazione si chiarisca e deciso il ritiro per la prima squadra fino alla l'unione torni a farla da padrona. La città di prossima gara di campionato. Una presa di Napoli e i tifosi napoletani non meritano tutto posizione non punitiva, ma costruttiva a detta questo! del patron azzurro. Sembra che al presidente non siano andati giù gli ultimi risultati della squadra e soprattutto le ultime prestazioni. Situazione arbitrale a parte, che, sicuramente, ha influenzato psicologicamente la compagine partenopea, non si può certamente accettare il rendimento dell' organico azzurro che, ricordiamo, è stato assemblato per tentare di vincere lo scudetto; pertanto l'alibi degli errori arbitrali non può sussistere per una squadra che dovrebbe asfaltare le medio piccole e giocarsela a muso durissimo con le grandi. Questo non è accaduto per motivi ancora ignoti. E' colpa dell'allenatore, che ancora non è riuscito a dare la quadra giusta agli azzurri? E' colpa della società che, forse, doveva fare uno sforzo in più sul mercato? E' colpa dei giocatori svogliati, fuori forma e disattenti? Difficile dare una risposta. Sta di fatto che, guardando la classifica di serie A, il Napoli, dopo appena 11 giornate, già ha 11 punti di distacco dalla capolista ed è fuori persino dall'Europa League. C'è sicuramente tempo per recuperare e rientrare nei 4 posti disponibili per giocare l'anno prossimo la
Napoli autolesionismo e veleni Raffaele Castiello La convalescenza del malato Napoli come se si giocasse ad una battaglia navale continua, tra decisioni autoritarie del delle occasioni che fanno più rabbia: quelle presidente, ammutinamenti sfidanti da parte dei quasi gol, che a questo punto sono dei calciatori, un campionato che sembra diventati quasi 20. Percorso di uscita dal già finito ed una qualificazione champions tunnel dunque ancora tortuoso macchiato rimandata ad una delle prossime notti oltremodo da avvenimenti che hanno poco a europee da urlo. Ma basterà quest'ultima a che vedere con il calcio giocato. Veleni per placare l'ira di don Aurelio e dare pace ed molto tempo tenuti in incubazione e forse equilibrio ad uno spogliatoio che è, per vari trascurati da dirigenza aziendale e tecnica, motivi, un'autentica polveriera?.Nel dubbio, che fuoriescono dallo spogliatoio sotto bisogna tenersi stretto il pari con gli austriaci forma di rifiuto ad una richiamata all’ordine che indirizza il percorso europeo del Napoli ed alla compattezza da parte della società, verso una qualificazione che significherebbe materializzatasi sotto forma di un ritiro ad centrare un obiettivo prestigioso portando i oltranza che, pur inusuale, sembra per partenopei, solo per la terza volta nella loro alcuni versi anche comprensibile se ci si storia, agli ottavi della competizione tanto mette dalla parte di chi, di questi tempi, si cara, quanto ossessionate, per la aspettava ben altra posizione in classifica sempreterna famiglia Agnelli. Ma, come dopo aver investito ben oltre 100 milioni. c'era da aspettarsi, c'è tanto ancora da Momento senza dubbio difficile dove diventa lavorare per uscire dal tunnel in cui il Napoli necessario migliorare la condizione sembra essersi infilato dopo le brutte e poco tecnico/tattica della compagine azzurra che convincenti prestazioni che l'hanno portato sembra avere smarrito tutte le sue certezze così lontano dalla vetta in campionato. precipitando in un pericoloso anonimato e Anche contro gli insidiosi austriaci, il Napoli fuori al momento anche dalla coppa più ha mostrato l'accoppiata negativa, che ha povera, l’Europa League. Tuttavia diventa contraddistinto le sue ultime apparizioni, ancor più impellente cercare di ricompattare come somma di occasioni sprecate ed errori il rapporto tra società, allenatore e calciatori dei singoli in difesa. Tante conclusioni senza fortemente minato dagli ultimi avvenimenti un'adeguata cattiveria ed un necessario che hanno portato alla ribalta il Napoli cinismo, con occasioni da rete fallite in Calcio non certamente per imprese sportive maniera colpevolmente seriale. degne di essere raccontate. Tutt’altro. E poi Centrocampo ancora da registrare in è vero che probabilmente il campionato è entrambe le fasi di possesso e non andato, ma oltre a continuare ad inseguire possesso, con sbandamenti notevoli una qualificazione champions che potrebbe soprattutto nella fase passiva dove né le regalare qualche notte magica ai tifosi caratteristiche tecniche e né la struttura azzurri, bisognerà fare in modo che la fisica sembrano aiutare i due centrali, nella professionalità di tutti prevalga spazzando fattispecie Zielinski e Fabian Ruiz. Poi, via l’isteria collettiva che aleggia dalle parti come spesso accade, in alcune situazioni di Castelvolturno. Basta! E’ finito il teatrino, anche il fato sembra metterci lo zampino ed e fuori….nevica! #forzanapolisempre. i due pali colpiti nella notte champions vanno ad incrementare un bottino molto poco invidiabile di legni colpiti ed affondati,
La vignetta della settimana Armando Lupini
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