Borsa, i migliori e peggiori titoli di Piazza Affari negli ultimi 10 anni - MBRES
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Borsa, i migliori e peggiori titoli di Piazza Affari negli ultimi 10 anni Il rendimento, con il re-investimento del dividendo e calcolato sul prezzo ufficiale, delle azioni quotate a Milano tra inizio 2010 e fine 2019 secondo il calcolo di Indici e Dati, Area studi Mediobanca Servizio di Vittorio Carlini 30 gennaio 2020Aggiornato 2 giorni fa 3 min Illustrazione di Laura Cattaneo/Il Sole 24 Ore Gli scattisti, i maratoneti e quelli che fanno il passo del gambero. In Borsa c’è chi corre di più, chi di meno e chi frena. Titoli che, nel breve periodo, offrono spunti interessanti ma, su di un arco temporale maggiore, rallentano. A fronte di ciò può essere interessante analizzare l’andamento delle società, contraddistinte da continuità di quotazione, nel decennio appena concluso. In particolare è utile guardare al loro Total return. Cioè: il rendimento del titolo con il reinvestimento dell'eventuale dividendo. 24 ore plus online 30-01-2020 Pagina 1
TOTAL RETURN La performance degli indici tra inizio 2010 e fine 2019 Piazza Affari: i migliori Ebbene: quali i risultati che saltano all'occhio? Secondo quanto calcolato da Indici e Dati, Area Studi Mediobanca, tra gli attuali componenti del Ftse Mib la regina, tra fine 2009 e 24 ore plus online 30-01-2020 Pagina 2
l’ultima seduta dello scorso anno, è Recordati. Il gruppo farmaceutico ha registrato un Total return, calcolato sui prezzi ufficiali, del 949,3%. FTSE ALL SHARE, DIECI ANNI DI TOTAL RETURN Un po’ dietro, sul secondo gradino del podio delle blue chip, si posiziona Amplifon (+820%). Infine, sul terzo, c’è Exor (+480,2%). I nomi, e le percentuali, cambiano dando uno sguardo all'intera Piazza Affari. Con riferimento al Ftse all share, infatti, la migliore performance è quella di Reply(+1.902,8%) seguita da Brembo (+1.266,20%) e, poi, El.En (+1.215,3%). Di là dalle singole percentuali ciò che risulta piuttosto chiaro è che i titoli industriali o tecnologici hanno recitato la parte dei protagonisti. Certo: da una parte Banca Generali, tra le blue chip, vanta un total return del 465,3%; e, dall'altra, Azimut è la nona performance con il rendimento del 296,4%. FTSE MIB, DIECI ANNI DI TOTAL RETURN Tuttavia è innegabile che il mondo dell’“industry” e dell’hi-tech sono stati contraddistinti da dinamiche migliori. Si tratta, spesso, di multinazionali (più o meno tascabili) in grado, soprattutto dopo la dura recessione del 2009, di rendere più efficiente la loro struttura, migliorare la produttività ed espandersi all'estero. Aziende in grado di diventare (o confermare) la leadership nei rispettivi mercati di riferimento. Che, in una parola, hanno volto a loro favore la sfida della globalizzazione. Poi, è ovvio, rilevano anche, e soprattutto, le singole storie aziendali. FTSE MID CAP, DIECI ANNI DI TOTAL RETURN Piazza Affari: i peggiori Fin qui i titoli che hanno corso. C’è, però, anche chi ha fatto registrare un Total return negativo. Tra questi titoli diversi appartengono al settore bancario. Su questo fronte hanno pesato, in alcune situazioni, difficoltà delle singole società. Così è ad esempio, nel Ftse all share, deve (purtroppo) ricordarsi Carige. E, poi, Banca Mps. L’istituto di credito senese, che alcune sedute fa ha ricevuto una ventata d’ottimismo in Borsa in scia al miglioramento dell’outlook e di alcuni rating da parte di Moody's, ha un Total return, sui dieci anni, in forte rosso. Ciò detto, però, deve ricordarsi che sul settore bancario hanno impattato variabili generali, ed esogene, ai singoli istituti. Una di questa è la crisi dei debiti sovrani. Nel novembre del 2011 lo spread BTp-Bund arrivò a quota 575 punti base. Di lì, e per diversi anni a seguire, quasi tutti gli istituti di credito (magari contraddistinti da fondamentali positivi) sono stati oggetto di forti vendite. 24 ore plus online 30-01-2020 Pagina 3
I miliardi di BTp che avevano in pancia li rendevano una “proxi” del rischio-Italia. Non solo. Non va scordato l'altro grande tema: le sofferenze. I crediti “non performing” sono anch'essi stati una zavorra sulle quotazioni . Adesso, nonostante l’ennesimo rischio recessione del Belpaese, il nodo (si spera) è alle spalle. Come, peraltro, mostra la dinamica positiva nel 2019 di diverse società finanziarie. Quella dinamica che, invece, è negativa per diverse microcap nel decennio: spesso queste piccole capitalizzazioni (Titanmet, Netweek, Gequity) rientrano nell’elenco degli ultimi 10 titoli ordinari. PER SAPERNE DI PIÙRiproduzione riservata © • Vittorio Carlini 24 ore plus online 30-01-2020 Pagina 4
12-GEN-2020 da pag. 10 Dir. Resp.: Fabio Tamburini foglio 1 / 4 www.datastampa.it Tiratura: 91938 - Diffusione: 141478 - Lettori: 713000: da enti certificatori o autocertificati 2157 Superficie: 64 % art EVIDENZA 5
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