BIO-ON: QUANDO LA RICERCA SI FA INNOVAZIONE - Materiali didattici "Eco-innovazioni"
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Materiali didattici «Eco-innovazioni» BIO-ON: QUANDO LA RICERCA SI FA INNOVAZIONE GREEN JOBS – Formazione e Orientamento
BIO-ON QUANDO LA RICERCA SI FA INNOVAZIONE Talvolta basta qualcosa di apparentemente insignificante per aprire gli occhi e intraprendere una strada nuova, generando un grande cambiamento nella storia personale e collettiva. Nel nostro caso, la cosa piccola in questione è una tessera per ski- pass, ritrovata in un prato di montagna nell’estate 2006 da Marco Astorri, un giovane bolognese. Gli sembrò incredibile che quel pezzetto di plastica colorato, gettato via da uno sciatore nella neve, fosse destinato a restare lì per migliaia di anni. Così, insieme al suo amico Guy Cicognani, decisero di provare a risolvere questo problema. Per farlo fondarono una azienda, Bio-On, e si circondarono di giovani ricercatori e tecnici, con i quali creare una plastica biodegradabile al 100% in tempi brevissimi. L’obiettivo è stato raggiunto e la bioplastica inventata: si tratta di Minerv, un particolare tipo di PHA, in grado di biodegradarsi in acqua in soli 2 mesi. Il PHA, o polidrossialcanoato, è un poliestere lineare prodotto in natura da una fermentazione batterica di zucchero. Minerv sfrutta materie prime rinnovabili quali gli scarti della barbabietola da zucchero e della canna da zucchero, e deve la sua ottima resistenza e lavorabilità (può soddisfare esigenze produttive da -10°C a +180°C) al mix di zuccheri e ossigeno creato per far crescere rapidamente il PHA senza intossicare il batterio responsabile. Grazie a un’intuizione e a un grosso impegno nella ricerca, Bio-On è riuscita a trovare la giusta ricetta per l’innovazione. Infatti, la caratteristica che rende unica al mondo la plastica Minerv è il solo utilizzo di sottoprodotti agricoli provenienti da barbabietola o canna da zucchero, senza alcun utilizzo di solventi organici. Questo comporta costi di produzione particolarmente vantaggiosi. Altra caratteristica distintiva di Bio-On è la capacità di lavorare “on demand”, ovvero occupandosi della ricerca e della progettazione della bioplastica Minerv sulla base dell’uso specifico che dovrà farne BIO-ON - QUANDO LA RICERCA SI FA INNOVAZIONE 2
BIO-ON QUANDO LA RICERCA SI FA INNOVAZIONE il cliente, che si tratti di packaging per prodotti alimentari o lampade di design, pezzi della carrozzeria di un’auto o supporti per circuiti elettronici. Per quanto riguarda la produzione di queste bioplastiche, Bio-On non è dotata di un proprio impianto produttivo, ma lavora con partner industriali in varie parti del mondo, concedendo le proprie tecnologie in uso attraverso specifiche licenze. A partire dal 2012 poi, grazie alla collaborazione con Techint Engineering & Construction, è possibile costruire ovunque impianti in grado di produrre fino a 10.000 tonnellate all ’ anno di bioplastiche con licenza Bio-On. Il 24 ottobre 2014 Bio-On è entrata a far parte del segmento AIM della Borsa italiana (dedicato alle piccole e medie imprese), raccogliendo circa 7 milioni di euro in fase di collocamento, con una capitalizzazione di quasi 70 milioni di euro. Il giorno successivo l’azienda ha fatto l’ingresso nell’indice FTSE AIM, che conta oggi 55 società, mettendo a segno un +28%. Questa storia di successo ci dimostra come, attraverso intuito, impegno, ricerca, creatività, si possano ottenere grandi risultati, mantenendo il controllo della ricerca e sviluppo e facendo rete con soggetti diversi ed eterogenei per la produzione, che richiederebbe capitali e sforzi economici titanici per chi inizia da zero. BIO-ON - QUANDO LA RICERCA SI FA INNOVAZIONE 3
Sintesi • Bio-On nasce nel 2007 a Minerbio (BO), da un’idea di due giovani bolognesi. • Bio-On fa ricerca nell’ambito delle bioplastiche, in particolare il PHA, e inventa una bioplastica derivata dagli scarti della barbabietola e della canna da zucchero, completamente biodegradabile in soli 2 mesi, denominata Minerv. • Le particolarità della bioplastica Minerv di Bio-On sono la resistenza, la lavorabilità (si presta a lavorazioni tra i -10°C e i +180°C) e la totale assenza di solventi organici, il che riduce parecchio i costi di produzione. • Bio-On non ha impianti di produzione, ma sviluppa la sua bioplastica per rispondere al meglio alle diverse esigenze dei clienti, vendendo poi loro il progetto e la licenza per avviare la produzione. • Tra gli usi di Minerv ci sono gli imballaggi per alimenti, oggetti di design, parti di carrozzerie di automobili, supporti per circuiti elettronici. BIO-ON - QUANDO LA RICERCA SI FA INNOVAZIONE 4
Per saperne di più Bio-On www.bio-on.it Wired http://mag.wired.it BIO-ON - QUANDO LA RICERCA SI FA INNOVAZIONE 5
Crediti • Materiale a cura del progetto La.Fem.Me – Lavoro Femminile Mezzogiorno – Italia Lavoro S.p.A. • Rielaborazione in collaborazione con il progetto Increase • Fonti: - Focus Lab (www.focus-lab.it) • Immagini: - Foto copertina: 1. James Monkeyyatlarge; 2. Fil.al; 3. Simada 2009 • Aggiornamento Ottobre 2014 • Per informazioni – infolafemme@italialavoro.it servizi.prodottiformativi@italialavoro.it
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