BILANCIOCONSOLIDATO2008 - COLAIACOVO.IT
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Financo è la holding attiva nello scenario interna- zionale con il core-business nella produzione e commercializzazione di cemento e calcestruzzo e, in quello nazionale, con società che operano in set- tori diversificati. Le famiglie di Pasquale, Giovanni, Franco e Carlo Colaiacovo sono alla guida del Gruppo che ha realiz- zato nel 2008 un fatturato di oltre 805 milioni di euro. Nel preoccupante quadro economico-finanziario mondiale del 2008, nonché nell’attuale clima di incertezza, la solidità, la continuità aziendale e le scelte strategiche adottate, hanno permesso al Gruppo di fronteggiare con decisione l’accentuata flessione dei mercati di riferimento.
Indice Lettera del Presidente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 7 Risultati 2008. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 8 Presenza internazionale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 10 Cemento. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 12 Calcestruzzo. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 14 Trasporti. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 16 Settori diversificati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 18 Organi Societari. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 20 Relazione sulla gestione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 23 Bilancio Consolidato. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 49 Nota Integrativa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 57 Relazione della Società di Revisione . . . . . . . . . . . . pag. 95
Innovazione e tradizione Il Gruppo Financo è sinonimo di garanzia e competenza. Il coordinamento della rete di società, grazie all’adozione di sistemi gestionali multiformi, confermano la professionalità acquisita nel tempo e perfezionata dalla continua ricerca di innovazione e di avanguardia, accompagnata da importanti investimenti, sinergie efficaci ed un costante orientamento alle esigenze dei diversi mercati. In particolare, nel 2008, l’innovazione tecnologia del Gruppo si è realizzata tramite l’implementazione di ERP SAP, il nuovo sistema per la gestione aziendale in grado di supportare tutti i processi dell’azienda nelle diverse aree funzionali, progetto che ha permesso di rivedere i processi di business delle aziende incrementando le best practices del Gruppo. Nei primi mesi del 2009, Financo ha intrapreso un nuovo importante progetto: il portale aziendale, lo strumento grazie al quale si aumenteranno le potenzialità tecniche e di lavoro del sistema informativo la cui rete collega tutti gli operatori delle società del Gruppo. Sotto il profilo della sostenibilità, la crescita sempre positiva punta sull’adozione delle più avanzate soluzioni tecnolo- giche e sulla ricerca di sistemi industriali in continua evoluzione, a garanzia di un attento rispetto dei lavoratori, della salvaguardia dell’ambiente e della sicurezza. L’automazione degli impianti è al centro del know-how del Gruppo e si qualifica come punto di forza nella ricerca della qualità del processo e della produzione. Il successo di Financo è comunque sintesi di innovazione e tradizione: nasce infatti dalla combinazione tra l’elevato pro- gresso e il forte legame che il Gruppo ha saputo mantenere con quei valori aziendali che gli hanno conferito nel tempo competenza, consenso e affermazione imprenditoriale. L’attaccamento al territorio, al quale è fortemente affezionato, riflette anche il rispetto sociale nei confronti delle diverse comunità e di tutto il personale dipendente, il quale è considerato uno dei capitali fondamentali del lavoro del Gruppo. Verso i clienti e il pubblico, Financo opera con la massima assunzione di responsabilità mettendo in campo tutto il know-how acquisito, impegnandosi a raggiungere e mantenere elevati standard operativi in tutti i settori, coniugando esperienza tecnica e competenze di gestione al fine di ottenere sempre performance eccellenti. Cemento Calcestruzzo Colacem Colabeton CAT Beton Granulati Cementos Colacem España Calcestruzzi Gubbio Domicem Luciani Nuova Ital-Leganti Cava di Cusago Colacem Canada Cava Carlone Bertrand Construction L’Orignal Calcestruzzi Coriano Colacem Albania Trasporti Settori diversificati Tracem Tourist Inba Poggiovalle Cat Transport Santamonica TMM Gruppo Editoriale Umbria MT Management Marine Company Radio Gubbio Umbria TV Grifo Insurance Brokers UniCredit 6
Lettera del Presidente Signori Soci, anche quest’anno il risultato che ci apprestiamo ad analizzare conferma la solidità e la continuità del nostro Gruppo. Tuttavia la dinamica dei semestri rivela che fattori esterni hanno fortemente condizionato il risultato complessivo. Non possiamo infatti che porre l’accento sugli eventi che, tra l’estate e l’autunno, hanno sconvolto la finanza e l’economia mondiale, impattando necessariamente anche sui settori del cemento e calcestruzzo, tra i più reattivi alle grandi dinamiche cicliche o critiche. Ci siamo quindi trovati a dover affrontare una fase senza precedenti e che si protrarrà per almeno tutto il 2009. Nonostante gli eventi internazionali che hanno spazzato via interi istituti finanziari e messo in grave crisi migliaia di imprese nel mondo, abbiamo saputo rivedere prontamente i piani dell’esercizio conseguendo risultati positivi nel core-business. La capacità di competere anche in un contesto di crisi generale, fa emergere i principi fondamentali che sono alla base del nostro duraturo successo: - l’innovazione tecnologica, come elemento di crescente competitività e razionalizzazione nel rispetto dell’ambiente, di cui l’abbattimento delle emissione ne è un esempio caratterizzante; - la dinamicità in ogni condizione di mercato, testimoniata anche dall’avvio dei lavori della nuova cementeria a ciclo completo in Albania; - le risorse umane, che con la loro determinazione e dedizione costituiscono un componente primario del nostro “dna” e del nostro apprezzato know-how. è con questa consapevolezza che ringrazio, a nome di tutti i Soci, dipendenti e collaboratori che con il loro prezioso apporto ci consentono di fare impresa, certo che dopo l’onda lunga di un 2009 ancora critico, saremo di nuovo in fase significativamente espansiva nell’immediato futuro. Il Presidente Franco Colaiacovo 7
Risultati 2008 L’anno 2008 per il Gruppo Financo è stato contrassegnato da interessanti risultati, in linea con i contesti economici in cui opera, confermando la forza e la solidità del Gruppo. Le società del Gruppo presenti nei mercati internazionali si sono dimostrate tra le più attive, raggiungendo conside- revoli performance economiche. Il Gruppo Financo, che riunisce oltre 2500 dipendenti, chiude l’anno con un fatturato consolidato di 805,3 milioni di Euro, registrando un EBITDA a 136,1 milioni di Euro ed un EBIT a 56,8 milioni di Euro. Financo è stato capace di esprimere, anche nel 2008, performance significative rispetto al mercato dimostrandosi pronte ad affrontare le nuove sfide della globalizzazione. Il vertice aziendale, nell’ottica della crescita in senso eco-sostenibile, ha ritenuto indispensabile promuovere azioni formative sia a livello nazionale che locale, sia in ambito professionale che didattico con campagne dedicate anche alla cultura del rispetto ambientale. Da rilevare inoltre, come sia continuato l’impegno della governance aziendale sul tema della sicurezza in azienda dando seguito ad un’importante progettualità. Dove per sicurezza si intende non solo l’applicazione dei migliori standard, ma soprattutto la diffusione di una mentalità basata sulla prevenzione dei rischi e sulla responsabilizzazione di coloro che instaurano relazioni con il Gruppo. Fatturato Consolidato Margine Operativo Lordo Risultato Operativo Cash-Flow 181 92 866 170 828 805 156 136 138 57 104 36 in milioni di Euro in milioni di Euro in milioni di Euro in milioni di Euro ’06 ’07 ’08 ’06 ’07 ’08 ’06 ’07 ’08 ’06 ’07 ’08 8
Principali dati economico finanziari 2008 2007 2006 Ricavi netti 805.311 866.191 827.519 Altri ricavi e proventi 14.875 12.925 9.803 Margine operativo lordo (EBITDA) 136.109 181.206 170.187 % sui ricavi 16,9% 20,9% 20,6% Ammortamenti e svalutazioni 79.289 89.263 133.734 Risultato operativo (EBIT) 56.820 91.943 36.453 % sui ricavi 7,1% 10,6% 4,4% Risultato netto del Gruppo 35.596 53.988 11.167 % sui ricavi 4,4% 6,2% 1,3% Cash-Flow 104.055 138.064 156.231 % sui ricavi 12,9% 15,9% 18,9% Ricavi per area di Business Dipendenti per area di Business 2% 12% 30% 19% 68% 69% Cemento Cemento Calcestruzzo Calcestruzzo Trasporti e settori diversificati Trasporti e settori diversificati 9
Presenza internazionale 1 Canada 1 Colacem Canada Inc. Bertrand Construction L’Orignal Inc. 2 Repubblica Dominicana Domicem S.A. 3 spagna 2 Cementos Colacem Espana S.L.U. 4 tunisia Les Ciments Artificiels Tunisiens S.A. 5 albania Colacem Albania Sh.p.k. 6 italia Colacem S.p.A. Colabeton S.p.A. 10
6 5 3 4 11
L’impegno nella sostenibilità Colacem, tra i leader della produzione e commercializzazione di cemento, ha rinno- vato e accresciuto il suo già grande impegno per l’ambiente e lo ha esteso a tutte le realtà aziendali, non solo in Italia ma anche all’estero. Intende affermare con forza sempre maggiore la propria leadership sostenibile a livello internazionale attuando, in tutti i mercati in cui è presente, la politica seguita da anni con estrema cura e attenzione. Migliorare gli standard ambientali e di qualità del prodotto, tutelare l’ambiente, la sicu- rezza e la salute dei lavoratori sono i principi che ispirano quotidianamente il mana- gement aziendale. Applicazione di sistemi di gestione ambientale riconosciuti a livello internazionale e integrazione ottimale degli impianti industriali nel territorio diventano così gli obiettivi strategici, insieme alla particolare attenzione per la riduzione degli impatti ambientali mediante l’adozione delle migliori tecnologie disponibili. L’impiego efficiente delle risorse energetiche, idriche e delle materie prime rappresen- tano il rispetto che l’azienda ha con le comunità e le istituzioni sugli aspetti sostenibili. Per le comunità locali coinvolte la presenza di Colacem è un fattore di sviluppo anche sul piano culturale e sociale, oltre che su quello dell’occupazione, della formazione e delle condizioni di lavoro condividendo un rapporto civile di solidarietà e collaborazio- ne dedicandosi costantemente a sostenere le migliori iniziative. Colacem ha deciso di adottare il Sistema di Gestione Ambientale secondo la norma UNI EN ISO 14001:2004, concesso dall’Istituto di Certificazione di Qualità per l’im- pianto di Ragusa e già ottenuto dall’impianto di Ghigiano, che prosegue la formazione e sensibilizzazione dei dipendenti sulle tematiche ambientali. Nei primi mesi del 2009, l’avvio dei lavori di una nuova cementeria a ciclo completo in Albania, testimonia la dinamicità e la determinazione della società in ogni condizione di mercato. Vendite di cemento Quote di mercato Italia 14,1% 37% 63% 85,9% Italia Colacem (Fonte AITEC - Relazione 2008) Estero 12
Cemento 13
La solidità della competenza Colabeton, società del Gruppo impegnata nella produzione e commercializzazione di calcestruzzo preconfezionato, conferma la terza posizione nel mercato nazionale. Specializzata per la tecnologia dei prodotti e l’eccellenza del servizio al cliente, con- tinua ad allargare il già ricco patrimonio di conoscenze tecniche e ricerche di labora- torio al fine di offrire prodotti nuovi e servizi realizzati in funzione delle esigenze del mercato. La rete commerciale si compone di circa 150 impianti ed è integrata sia dai labora- tori di area che dal Servizio Tecnologico Centrale garantendo una gamma di prodotti che comprende calcestruzzi a prestazione garantita durabili, in funzione delle classi di esposizione ambientali, speciali e autocompattanti. Tutti gli impianti sono gestiti se- condo criteri ambientali e di sicurezza conformi alle normative ed alle leggi vigenti, al- cuni di essi hanno conseguito la certificazione in conformità alla ISO 14001. La totalità degli impianti risponde, inoltre, ai criteri di gestione del processo produttivo dettati dal DM 14/09/2005 ed alcuni di essi hanno ottenuto la certificazione ISO 9001. Ad ottobre 2008 nasce la nuova gamma Autocompattanti, calcestruzzi innovativi a prestazione garantita in grado di scorrere sotto l’azione del proprio peso diminuendo il tempo di posa in opera del calcestruzzo e i tempi di costruzione. La ricerca incessante di uno sviluppo tecnologico degli impianti, compatibile con i temi della sicurezza e della tutela ambientale è testimoniata, ancora una volta, dal Premio ATECAP 2008 per la categoria Sicurezza e Sostenibilità Ambientale, assegnato, per l’avanguardia, all’impianto Colabeton di Bassette, Ravenna. Nel 2009, i prodotti, la tecnologia e la ricerca di Colabeton, uniti al servizio ed alla professionalità, hanno visto la società svolgere un ruolo attivo e primario nella rico- struzione post-terremoto in Abruzzo, nel quadro del progetto C.A.S.E., dimostrando performance eccellenti grazie agli impianti di Coppito e Bazzano. Produzione di calcestruzzo Quote di mercato Italia 5,9% 8,0% 22,8% 94,1% 69,2% Nord Italia Colabeton Centro Italia Sud Italia 14
Calcestruzzo 15
Efficienza logistica: innovazione e sinergia Grazie a Tracem ed Inba, si realizza il sistema di trasporti del Gruppo che da più di trent’anni ope- ra mediante un’efficiente struttura logistica, in grado di ottimizzare viaggi, carichi, tempi e costi per un servizio integrato all’avanguardia. Tracem opera in tutta Italia con prevalenza nel Nord e nel Centro, mentre Inba è attiva soprattut- to nel Sud. Con una flotta aziendale di oltre 150 mezzi per il trasporto di inerti, cemento, ed altri derivati, Tracem ed Inba sono tra le realtà italiane capaci di mettere in movimento grandi quantità di materiali. Il sistema logistico è garantito da trasporti su strada che si uniscono all’utilizzo della rete ferroviaria e delle vie del mare grazie a navi di proprietà di società del Gruppo, ottenendo un trasporto differenziato e tecnologicamente all’avanguardia e una capillare presenza sul territorio nazionale. Inoltre il controllo informatico del sistema intermodale, le pianificazioni lungimiranti ed i processi innovativi nel coordinamento hanno contribuito ai positivi risultati raggiunti. Da sempre, infatti, la ricerca di offrire un servizio qualitativamente elevato ed affidabile, insieme all’abilità gestionale e all’esperienza, hanno permesso di ottimizzare e razionalizzare l’intero comparto. 16
Trasporti 17
Emozionare diversificando Sono intraprese e portate avanti con intensa dedizione e passione, le attività nuove e non legate direttamente al core-business raggiungendo livelli e risultati di eccellenza. I settori diversificati del Gruppo abbracciano il servizio, la consulenza, l’ospitalità, l’emozione, la passione ed il divertimento. Al centro della filosofia di Financo c’è sempre l’attenzione al cliente e la cura delle sue esigenze. Nel settore ricettivo, il Park Hotel Ai Cappuccini si consolida come struttura di prestigio ide- ale per soggiorni, congressi e cerimonie; Poggiovalle Case Vacanze, ubicata all’interno dell’azienda agraria di Poggiovalle tra le colline umbre e toscane, rappresenta una vera e propria immersione nel mondo naturalistico a stretto contatto con la produzione agricola, an- che biologica, di elevata qualità. Sport ed emozioni sono invece offerte da Misano World Circuit, l’autodromo di Misano Adria- tico che ospita importanti eventi motoristici tra cui MotoGP e Superbike. Importante è inoltre l’impegno svolto nel settore dell’informazione: le società radio-televisive locali Radio Gubbio ed Umbria TV, il Gruppo Editoriale Umbria 1819, editore del quotidiano Il Giornale dell’Umbria, sono realtà che stanno incrementando rispettivamente ascolti e nume- ro di copie vendute rafforzando il proprio consenso ultra decennale. Infine la presenza nel settore assicurativo è garantita dalla società Grifo Insurance Brokers, atti- va da decenni, mentre quella nel settore finanziario dalla partecipazione azionaria in UniCredit. Park Hotel Ai Cappuccini Poggiovalle Misano World Circuit Radio Gubbio 18
Settori diversificati 19
Organi societari CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Franco Colaiacovo Presidente Francesca Colaiacovo Vice Presidente Giovanni Colaiacovo Consigliere Carlo Colaiacovo Consigliere Mariano Spigarelli Consigliere Paola Colaiacovo Consigliere Giuseppe Colaiacovo Consigliere Marco Colaiacovo Consigliere COLLEGIO SINDACALE Alcide Casini Presidente Renato Zanotti Sindaco Effettivo Paolo Agnesi Sindaco Effettivo Francesco Benedetti Sindaco Supplente Ruggero Campi Sindaco Supplente SOCIETÀ DI REVISIONE DELOITTE & TOUCHE S.p.A. Società a responsabilità limitata Sede legale in Gubbio [Perugia] - Via della Vittorina n. 60 Capitale Sociale Euro 6.000.000 interamente versato Codice Fiscale, Partita I.V.A. e Numero di Iscrizione nel Registro delle Imprese del Tribunale di Perugia: 00261100549 20
BilancioConsolidato2008 RELAZIONE sulla gestione Il Bilancio Consolidato del Gruppo Financo chiuso al 31 dicembre 2008, evidenzia un utile netto di 35.596 migliaia di Euro conseguito all’interno di un contesto economico di assoluta eccezionalità, caratterizzato da un profondo dete- rioramento della congiuntura mondiale, che si è rapidamente aggravata nella seconda parte dell’anno, ponendo fine ad una delle più intense fasi di sviluppo a livello mondiale. L’esercizio appena trascorso è stato caratterizzato da un decremento dei ricavi consolidati per 61 milioni di Euro (-7,03%) attribuibile alla difficoltà che ha attraversato, e che sta attraversando tutt’ora, il settore delle costruzioni in genere, il quale rappresenta il principale mercato delle vendite del Gruppo Financo. A seguito del decremento dei volumi di vendita, ed al conseguente decremento dei costi per 24 milioni di Euro (-3,02%), riconducibile prevalentemente ai minori consumi di fattori produttivi ed ai minori ammortamenti accantonati nel corso dell’esercizio, il Gruppo Financo è stato in grado di raggiungere un EBIT pari al 7,06% dei ricavi consolidati. Sintesi dei risultati 2008 2007 Ricavi 805.311 866.191 Altri ricavi e proventi 14.875 12.925 Margine operativo lordo (EBITDA) 136.109 181.206 % sui ricavi 16,9% 20,9% Ammortamenti e svalutazioni 79.289 89.263 Risultato operativo (EBIT) 56.820 91.943 % sui ricavi 7,1% 10,6% Risultato netto del Gruppo 35.596 53.988 % sui ricavi 4,4% 6,2% Cash-Flow 104.055 138.064 % sui ricavi 12,9% 15,9% Gli indicatori economici illustrati potrebbero non essere direttamente comparabili con quelli utilizzati da altre aziende, in quanto non esiste una univocità nella formulazione dei dati aggregati presi a riferimento per il calcolo. Indici di Redditività 2008 2007 R.O.E. Utile Netto / Patrimonio Netto 7,04% 10,46% R.O.I. Reddito Operativo / Capitale Investito Netto 7,26% 11,78% R.O.S. Reddito Operativo / Ricavi 7,06% 10,61% Indici di Equilibrio Finanziario Debt Equity Posizione Finanziaria Netta / Patrimonio Netto 0,36 0,34 Indice di Liquidità Capitale Circolante Lordo / Passività Correnti 1,60 1,72 Indici di Efficienza Fatturato Pro-Capite Ricavi / N. Dipendenti 321 348 Rendimento dei Dipendenti Ricavi / Costo del Lavoro 7,59 8,54 23
BilancioConsolidato2008 Il calo degli indici di redditività risulta omogeneo con il quadro economico-congiunturale che ha attraversato il merca- to nell’anno 2008. Nonostante l’incremento degli investimenti, la società ha comunque mantenuto costante il proprio equilibrio finanziario, per essere pronta ad affrontare con determinazione gli impegni e le sfide che si manifesteranno nei prossimi esercizi. QUADRO ECONOMICO GENERALE L’economia mondiale è ancora scossa dalla più forte ondata recessiva degli ultimi 50 anni. La crisi sviluppatasi già dall’estate del 2007, innescata dal settore finanziario dei mutui immobiliari americani ed estesasi rapidamente a li- vello globale ad ogni comparto della finanza, ha colpito tutti i paesi producendo effetti disastrosi anche sull’economia reale, influenzando negativamente le scelte di consumo, investimento e produzione. Ciò ha modificato radicalmente il quadro economico congiunturale internazionale accentuandone rapidamente la fase negativa con una intensità non prevista ed una durata ancora imprevedibile, portando l’economia mondiale ed i mercati verso una profonda recessione. Le preoccupazioni per un collasso del sistema finanziario, le pesanti perdite fatte registrare dagli indici azionari, la contrazione nell’offerta e nelle condizioni del credito, unitamente al peggioramento del clima di fiducia delle famiglie e delle imprese ed al persistere di una depressione del mercato immobiliare, nel corso del 2008 hanno determinato in tutti i principali paesi industrializzati una contrazione del PIL che sta perdurando anche nei primi mesi del 2009. Il tasso di crescita reale delle economie occidentali è sceso sino a diventare negativo nella seconda parte dell’anno, nonostante trimestri di crescita in Europa e Stati Uniti nella prima metà del 2008. Il tasso di crescita mondiale ha se- gnato una netta decelerazione, 3,2% dal 5,2% del 2007 [Relazione annuale 2008 Banca d’Italia]. Persino in Cina il tasso di crescita tendenziale alla fine dell’anno è sceso, a livelli del 5% ritenuti pericolosi dal Governo cinese per la stabilità sociale, con il rischio di ulteriori riduzioni. Nel 2008, a seguito della crisi iniziata nel mercato dei sub-prime, le banche hanno sofferto perdite complessive per circa 1.000 miliardi di dollari. Molti istituti, giunti all’inizio della crisi reale con livelli di capitale insufficienti, hanno dovuto ricapitalizzarsi per tenere conto del contesto di aumentato livello di rischio. [Fonte: Rapporto Italia 2009 Eurispes]. In questo quadro congiunturale, i governi e le banche centrali hanno cercato di garantire flussi di finanziamento al sistema finanziario per evitarne il collasso e stanno ponendo in atto politiche economiche espansive. Nella prima metà dell’anno si sono verificate ampie fluttuazioni dei prezzi delle materie prime; il prezzo del greggio è salito con un’intensità paragonabile solo a quella dei più intensi shock petroliferi per poi segnare, da agosto, una caduta ancor più repentina, scendendo in poche settimane da oltre 140 a circa 50 dollari al barile. Tali segnali non incoraggianti, sono confermati dall’analisi dei dati dei singoli paesi. Le economie avanzate hanno registrato un tasso di crescita dello 0,9%, a fronte del 2,7% dell’anno precedente. La perdita di dinamismo ha ri- guardato soprattutto l’Unione europea (+0,9%) ed il Giappone (-0,7%), mentre è stata più graduale per gli Stati Uniti (+1,1%), che avevano sperimentato una brusca frenata già nel 2007. Anche le economie emergenti, inizialmente ritenute meno esposte alla crisi per la scarsa integrazione dei loro mer- cati con il sistema finanziario globale, sono state coinvolte dalla recessione. Il forte deflusso di capitali esteri, un inde- bolimento della domanda e la riduzione del prezzo delle materie prime, hanno contribuito al rallentamento delle loro economie, sebbene la loro espansione resta comunque sempre sostenuta: +9,0% in Cina, +7,2% in India, +5,6% in Russia e +5,1% in Brasile. [Fonte: Rapporto annuale ISTAT “La situazione del paese nel 2008”, Relazione annuale 2008 Banca d’Italia] Nell’area dell’Euro, il PIL è diminuito nel quarto trimestre 2008 del 2,1% in Germania, dell’1,5% nel Regno Unito e dell’1,2% in Francia. [Fonte: comunicato stampa 12 marzo 2009 ISTAT] Andamento del pil reale nei principali Paesi 3,6 2,9 2,9 2,7 2,6 2,5 2,8 2,3 Stati Uniti 1,9 2,1 2,0 2,0 1,4 1,8 Giappone 1,7 1,1 1,5 1,5 0,8 0,6 1,0 Area Euro 0,0 ITALIA -0,3 2003 2004 2005 2006 2007 2008 -1,0 24
BilancioConsolidato2008 Anche l’Italia è entrata in recessione. Per comprendere appieno la portata della crisi, l’analisi deve concentrarsi sui due settori principali dell’economia: quello finanziario e quello reale. Per quanto riguarda il primo, il sistema finanziario italiano si è dimostrato solido ed ha risentito in misura minore de- gli effetti negativi provocati dalla crisi bancaria esplosa negli Stati Uniti. Il basso indebitamento del settore privato, un sistema finanziario relativamente solido e non eccessivamente esposto ai fenomeni speculativi, hanno messo al riparo l’Italia dall’impatto diretto della crisi finanziaria. Ciò non significa che il sistema creditizio italiano sia rimasto to- talmente immune dalla crisi. Molti gruppi bancari italiani sono stati indeboliti dalla presenza di “asset tossici” comprati durante la fase di speculazione degli anni precedenti. Questo ha obbligato molte banche a forti ricapitalizzazioni per ripianare le perdite, con conseguenti contrazioni del valore in borsa e restrizioni nella fornitura del credito alle imprese ed alle famiglie. Per quanto concerne l’economia reale, nel corso del 2008 l’andamento congiunturale del PIL è diventato progressi- vamente più sfavorevole a causa del forte calo degli investimenti delle imprese, della flessione delle esportazioni e di una stagnazione dei consumi delle famiglie. Alla modesta crescita del primo trimestre (+0,5%) sono seguite diminu- zioni dello 0,6% nel secondo, dello 0,8% nel terzo e una brusca caduta nel quarto (-2,1%). L’occupazione, dopo dieci anni di crescita, ha subito una prima battuta d’arresto confermata dalla crescita del tasso di disoccupazione che alla fine del 2008 si è attestato al 6,7%, e ad un ricorso sempre maggiore agli ammortizzatori sociali. Il dato finale del PIL, -1%, rappresenta infatti il peggior calo dal 1975 quando si era registrata una flessione pari a -2,1%. Altri dati preoccupanti vengono dalla produzione industriale che ha subito un forte rallentamento chiudendo il 2008 con un -3,2% nell’industria e un -1,2% nelle costruzioni. Il tasso di inflazione è cresciuto attestandosi a livelli del 3,3%. Il descritto rapido deterioramento, accentuato in finale d’anno, riflette il deciso peggioramento del quadro internazio- nale e la conseguente caduta della domanda estera in presenza di una persistente debolezza di quella interna. Nel settore delle costruzioni la veloce propagazione della crisi finanziaria e la conseguente politica di restrizione sull’erogazione del credito sia ai privati che agli operatori professionali, non ha fatto altro che amplificare gli effetti negativi in un settore strutturalmente sottocapitalizzato come quello edile. La crisi globale innescata dal mercato dei mutui immobiliari si è rapidamente tradotta nel 2008 in una caduta della domanda reale su tutto il territorio nazionale e, per il 2009, le imprese esprimono forti preoccupazioni per tutti i com- parti di attività. [Fonte: Ance] Le imprese del settore hanno inoltre iniziato a sentire gli effetti della stretta creditizia e del calo della fiducia delle famiglie. Ad aggravare ulteriormente la crisi, hanno contribuito anche i ritardi nei pagamenti da parte della Pubblica Amministrazione e, nonostante i continui cali del costo del denaro operato dalla BCE, un aumento degli spread ap- plicati dalle banche. In Italia, dopo nove anni di ciclo espansivo, nel 2008 il settore delle costruzioni ha evidenziato un pesante segnale di recessione con una flessione stimata al 2,3% registrabile in ogni singolo comparto. Il comparto più in difficoltà risulta essere quello delle opere pubbliche che, con una riduzione degli investimenti del 5,1%, peggiora il trend negativo in atto sin dal 2005. Difficoltà si avvertono anche nell’edilizia privata non residen- ziale, diminuita dello 0,5%. La dinamica è stata negativa anche per l’edilizia residenziale (-2,1%), con particolare riferimento all’area delle nuove abitazioni contrattasi per il 3,8%, mentre gli interventi di riqualificazione del patrimonio abitativo, sostenuti dal mantenimento delle agevolazioni fiscali, hanno retto meglio la fase recessiva registrando una contrazione dello 0,6%. [Fonte: Ance, Istat, AITEC] L’andamento dei settori del cemento e del calcestruzzo preconfezionato, che rappresentano il core-business del Gruppo, ha confermato l’inversione di tendenza segnata l’anno passato. La fase espansiva della produzione cemen- tiera, arrestatasi nel 2006, ha visto un ulteriore rallentamento nel 2008 con una produzione di cemento di 43,03 milio- ni di tonnellate, in calo del 9,5% rispetto al 2007. Al decremento nazionale hanno contribuito tutte le aree geografiche italiane: il settentrione (-4,63%), il centro (-2,34%), il meridione (-1,37%) e l’Italia insulare (-1,16%) [Fonte: AITEC]. Produzione nazionale di cemento Italia insulare Italia meridionale Italia centrale Italia settentrionale 0,0 5,0 10,0 15,0 20,0 25,0 30,0 mln. t. 25
BilancioConsolidato2008 Le consegne di cemento sono diminuite dell’8,6%, attestandosi a 40,2 milioni di tonnellate. Il calo maggiore si è regi- strato nel mese di agosto e nel finale d’anno, con un trend negativo destinato a proseguire anche nei primi mesi del 2009. Alla congiuntura economica sfavorevole va aggiunto anche l’impatto particolarmente negativo delle condizioni metereologiche nell’ultima parte dell’anno, con una piovosità superiore alle medie stagionali. Tra le aree più colpite vi è il Nord - Nord Est del paese e la Campania, mentre migliore è stata la tenuta di Emilia Romagna e Puglia. Prosegue il fenomeno del cabotaggio nazionale di cemento dal Sud verso il Centro-Nord del Paese con volumi di oltre 370 mila tonnellate, in aumento dell’8% circa. Le giacenze di cemento mostrano una contrazione complessiva del 4,4%, evidenziando a fine anno un quantitativo di 1,3 milioni di tonnellate, ma facendo registrare geograficamente un andamento difforme: in forte calo al Centro- Nord ed in aumento al Sud e nelle Isole. Cresce, al contrario, lo stock di clinker, attestandosi a 3,4 milioni di tonnellate (+18,9%). Nel contesto congiunturale italiano, le esportazioni di cemento nel 2008 sono diminuite del 3,9% (2,5 milioni di ton- nellate). Sicilia e Puglia restano le regioni con maggiori volumi di export, pari al 71% del totale, mentre in termini percentuali spicca la crescita di Calabria e Basilicata che passano da poche tonnellate ad oltre 80 mila tonnellate esportate. I paesi destinatari delle esportazioni rimangono Spagna, Albania, Malta ed i paesi confinanti (Francia, Svizzera, Slovenia). L’importazione di cemento cala del 13,2% con un volume complessivo di 1,25 milioni di tonnellate. Turchia, Francia e Grecia rimango i principali paesi di provenienza del cemento con oltre il 50% dell’import. Il saldo commerciale con l’estero, tuttavia, rimane positivo. Per ciò che riguarda il clinker si è assistito ad una contrazione dell’import (-25,9%), anche se l’Italia rimane un paese strutturalmente importatore con 2,1 milioni di tonnellate. L’80% dei volumi importati provengono dalla Turchia, Cina, Austria e Thailandia. Poco significativi sono i volumi di clinker esportati. [Fonte: AITEC] ANDAMENTO DELLA GESTIONE PER SETTORE DI ATTIVITÀ 2008 2007 Leganti Idraulici 544.749 560.383 Calcestruzzo 241.046 286.183 Trasporti e Varie 19.516 19.625 TOTALE 805.311 866.191 26
BilancioConsolidato2008 SETTORE DEI LEGANTI IDRAULICI Si riporta di seguito l’andamento delle principali società del gruppo operanti nel settore dei leganti idraulici. COLACEM S.p.A. Nell’esercizio 2008 la Colacem S.p.A. ha riportato dei risultati in linea sia con il contesto economico in cui si è trovata ad operare, sia con il comparto industriale di riferimento, rafforzandosi quale realtà industriale italiana di assoluto prestigio e confermandosi al terzo posto fra i produttori nazionali di cemento. La società chiude l’esercizio 2008 con un utile netto di 25,4 milioni di Euro ed un Cash-Flow di 69,2 milioni di Euro, dopo aver stanziato ammortamenti per 43,8 milioni di Euro. Il fatturato 2008 si attesta a 466,8 milioni di Euro con- tro i 493,3 milioni dell’esercizio passato, in flessione del 5,4%. Preme segnalare come la flessione dei ricavi se- In breve gua l’andamento dei volumi e sia concentrata prevalente- mente nella seconda parte dell’anno, con una maggiore (migliaia di Euro)* 31.12.08 31.12.07 intensità nell’ultimo quarto dell’esercizio. Il calo dei volumi Ricavi 466.841 493.313 sul mercato domestico, in presenza di una sostanziale Margine operativo lordo (EBITDA) 77.123 117.307 stabilità delle esportazioni, è solo parzialmente controbi- Margine operativo (EBIT) 33.327 67.878 lanciato dall’incremento dei prezzi unitari, sia in Italia che Risultato netto 25.430 38.170 all’estero. Cash-Flow 69.226 87.599 L’anno in esame è stato ancora caratterizzato da una ul- * dati prima delle elisioni intragruppo teriore crescita dei costi di produzione collegata princi- palmente ad una lievitazione dei prezzi di approvvigionamento dei prodotti energetici il cui costo medio è risultato in crescita, anche se va segnalata una rapida e decisa diminuzione nell’ultima frazione dell’anno in concomitanza con il brusco deterioramento dell’andamento dell’economia generale. L’effetto combinato e contingente dell’andamento non favorevole dei ricavi e dei costi, si è riflesso nel Margine Opera- tivo Lordo [Ebitda] che nel 2008 ammonta a 77,1 milioni di Euro, pari al 16,5% dei ricavi, contro i 117,3 del 2007. Il Risultato Operativo [Ebit] ammonta a 33,3 milioni di Euro e rappresenta il 7,1% dei ricavi. Va segnalato che, in considerazione dell’attuale difficile situazione di mercato, la società ha ritenuto prudenziale accantonare al Fondo rischi su crediti un ulteriore importo di 2 milioni di Euro in aggiunta ai fondi già disponibili e precedentemente stanziati. La gestione finanziaria nel suo complesso, nonostante la stabilità degli oneri finanziari verso gli istituti di credito, ha re- gistrato un risultato negativo di 5,6 milioni di Euro riconducibile prevalentemente sia ai minori interessi attivi maturati sul finanziamento attivo concesso alla controllante Financo S.r.l., sia all’andamento sfavorevole del mercato dei cambi. Il risultato di periodo è stato inoltre influenzato positivamente anche da componenti di carattere straordinario ricondu- cibili sia alla realizzazione di una plusvalenza di 3,3 milioni di Euro inerente alla cessione della partecipazione nella Nuova Cementi Ravenna S.r.l., sia alla contabilizzazione di minori imposte, per l’importo di 6,3 milioni di Euro, relative allo storno della fiscalità differita conseguente al riallineamento dei valori civili e fiscali dei beni d’impresa eseguito ai sensi della Legge n. 244/2007. Anche per il 2008 la Colacem S.p.A. ha continuato a prodigarsi nell’impegno per il potenziamento e nell’ammoder- namento delle strutture produttive svolgendo anche una intensa attività di sperimentazione sugli impianti esistenti al fine di ottimizzare la produzione nel rispetto dei luoghi di lavoro e dell’ambiente. In merito sono stati realizzati investimenti tecnici per un ammontare complessivo di oltre 33 milioni di Euro che hanno riguardato vari siti produttivi e, principalmente, lo stabilimento di Caravate [VA] per complessivi 20,1 milioni di Euro, dove è stata conclusa la complessa attività di ammodernamento della linea di cottura iniziata nel precedente esercizio e che ha comportato un investimento complessivo di circa 11,9 milioni di Euro di cui 8,1 milioni di Euro relativo all’eser- cizio che si è appena concluso. Sempre lo stabilimento di Caravate [VA] è stato interessato dagli interventi per la rea- lizzazione di un nuovo molino della farina e di un nuovo molino per la macinazione del cemento, che si conta possano entrare in funzione nel 2009, e che nel 2008 hanno comportato un investimento complessivo di 12 milioni di Euro. Presso lo stabilimento di Rassina [AR] sono stati effettuati investimenti per circa 0,8 milioni di Euro ed è stata com- pletata la modifica all’impianto dei combustibili alternativi per l’utilizzo di CDR, già iniziata nello scorso esercizio, il cui costo complessivo ammonta a circa 0,5 milioni di Euro. Nello stabilimento di Galatina [LE] sono stati realizzati investimenti per circa 0,4 milioni di Euro ed è stato completato il nuovo impianto per il trattamento e riutilizzo nel processo produttivo delle acque meteoriche per un costo comples- sivo di circa 0,7 milioni di Euro. 27
BilancioConsolidato2008 Gli stabilimenti siciliani di Modica [RG] e Ragusa [RG], quest’ultimo interessato da un revamping negli anni preceden- ti, sono stati oggetto di investimenti per circa 1,3 milioni di Euro che hanno riguardato il completamento degli impianti per la riduzione delle emissioni di NOx il cui costo complessivo è stato pari a circa 0,8 milioni di Euro. Presso lo stabilimento di Sesto Campano [IS] sono stati effettuati investimenti per circa 0,7 milioni di Euro dove è entrato in fuzione il nuovo impianto di spillamento dei gas all’ingresso del forno finalizzato alla riduzione del contenuto di cloro all’interno del processo produttivo, comportando un investimento complessivo di circa 1 milione di Euro di cui circa 0,5 milioni di Euro realizzati nell’esercizio appena concluso. Presso la sede di Gubbio [PG] sono continuati i lavori per la realizzazione di una nuova palazzina destinata ad inte- grare gli uffici direzionali il cui completamento è stato previsto entro il 2009; il costo finora sostenuto ammonta a circa 4 milioni di Euro di cui 0,6 milioni di Euro riferibili all’esercizio 2008. Infine particolare impegno è stato rivolto allo sviluppo del nuovo sistema informativo SAP che vede la Colacem S.p.A. come capo fila dell’iniziativa e società di riferimento per la sua implementazione anche presso altre società del Grup- po, progetto già avviato nei precedenti esercizi che ha comportato nel 2008 un ulteriore investimento di circa 4,3 mi- lioni di Euro. In merito, sia la Colacem S.p.A. che la Colabeton S.p.A., sono state interessate dal passaggio al nuovo sistema, esteso nel finale dell’anno anche alle società estere quali Cementos Colacem Espana S.L.U. e Colacem Albania S.h.p.k.. Già dagli ultimi mesi del 2008 è stata inoltre avviata la fase di implementazione del sistema informati- vo che porterà anche all’integrazione della società controllata Colacem Canada Inc., il cui avviamento è previsto per il mese di giugno 2009, alla quale farà subito seguito l’avviamento del progetto per l’integrazione anche della Domicem S.a.. COLACEM CANADA INC. Nel corso dell’esercizio 2008, la controllata Colacem Ca- nada Inc., operante nelle regioni canadesi del Quebec e dell’Ontario, è stata oggetto di un rilevante progetto di ristrutturazione societaria avviato tramite il definitivo ac- quisto, per un ammontare di 11 milioni di dollari canadesi, del gruppo Ontario Inc., proprietario di tre cave nelle re- gioni dell’Ontario e del Quebec. Tale acquisizione rientra nell’ambito del progetto di rafforzamento della presenza di Colacem Canada Inc. nei mercati del Nord-America. A seguito di tale operazione si è ritenuto altresì necessa- rio, al fine di garantire una migliore efficienza operativa e gestionale, avviare un processo di fusione che ha portato In breve a concentrare in una unica società controllata al 100% da parte della Colacem Canada Inc., l’attività di gestione (migliaia di Euro)* 31.12.08 31.12.07 delle cave. Ricavi 18.881 6.348 Nell’esercizio appena concluso i risultati consolidati ot- Margine operativo lordo (EBITDA) 1.425 402 tenuti dalla Colacem Canada Inc. sono influenzati sia Margine operativo (EBIT) (1.696) (1.429) dall’andamento del mercato locale che dal proseguimen- Risultato netto (1.150) (859) to della fase di start-up e revamping che hanno interes- Cash-Flow 1.971 972 sato gli impianti produttivi. Il confronto con l’anno passato * dati prima delle elisioni intragruppo non risulta comparabile in considerazione del fatto che l’attività è stata avviata a metà del 2007. 28
BilancioConsolidato2008 Les Ciments Artificiels Tunisiens S.A. La società, nel corso dell’esercizio, ha continuato a pro- seguire il percorso mirato al raggiungimento del program- ma di sviluppo durevole indirizzato sia alla protezione dell’ambiente che all’incremento della capacità produttiva finalizzata a far fronte ad una crescente domanda e che nel contempo risultasse compatibile sia con il risparmio energetico che con il rispetto delle norme di sicurezza ed igiene dei posti di lavoro. Durante l’esercizio 2008, il settore in cui opera la società ha raggiunto performance migliori rispetto ai livelli regi- strati nel corso del 2007 nonostante l’incremento dei costi energetici siano risultati decisamente sproporzionati. In breve L’esercizio 2008, qualora comparato con quello 2007, ha 31.12.08 31.12.07 (migliaia di Euro)* registrato un incremento del livello della produzione del Ricavi 42.419 43.893 clinker del 2,14%, un incremento della produzione di ce- Margine operativo lordo (EBITDA) 11.230 18.207 mento dell’8,23% ed un incremento della calce del 6,21%. Margine operativo (EBIT) 4.006 9.826 Il consumo di leganti idraulici ha evidenziato una buona Risultato netto 2.551 7.550 crescita, anche se i primi segnali di rallentamento co- Cash-Flow 9.775 15.931 minciano a manifestarsi. Rispetto al 2007 la domanda di cemento del mercato locale è aumentata del 3,87%, * dati prima delle elisioni intragruppo mentre le esportazioni si sono incrementate del 33,26% grazie soprattutto alle esportazioni effettuate verso la Libia, paese nel quale la domanda di cemento è ancora strut- turalmente superiore all’offerta. In questo contesto la CAT S.A. ha visto contrarsi la sua quota di mercato dell’1,8% passando dal 13,58% del 2007 all’11,78% del 2008. Le prospettive di medio termine dell’economia tunisina, in cui opera la CAT S.A., sono ottimistiche. Tuttavia il paese dovrà superare grandi sfide a seguito dell’apertura ai mercati europei iniziata dal 1° gennaio 2008. Nonostante il difficile e complesso contesto economico descritto poc’anzi, che ha visto per la prima volta dopo tre anni consecutivi di crescita la contrazione dell’indice Mol/Ricavi, la CAT S.A. è riuscita a realizzare un Risultato netto di esercizio pari a 2.551 migliaia di Euro. La contrazione dell’Utile di esercizio va ricercata principalmente sia nel deciso incremento dei costi energetici che in maggiori costi di manutenzione straordinaria connessi ai problemi di funzionamento della linea del forno che hanno costretto la società ad una fermata di 45 giorni, non consentendogli di utilizzare gli impianti in modo ottimale e di be- neficiare delle economie di scala ed obbligando la società ad importare circa 10.000 t. di clinker per poter garantire la produzione alla clientela. La politica dei prezzi adottati dal governo tunisino, che per alcuni prodotti e servizi applica ancora un regime di con- trollo, ha visto da una parte un incremento dei costi energetici di più del 50% contro un aumento dei prezzi del ce- mento soltanto del 6,58%, contesto che certamente non contribuisce a migliorare il rendimento delle società oltre a disincentivare la politica degli investimenti indispensabile a mantenere un elevato livello di innovazione tecnologica. Nel corso del 2008 la CAT S.A. ha realizzato un fatturato pari a 42,4 milioni di Euro, sostanzialmente in linea rispetto al precedente esercizio, registrando un calo delle quantità vendute compensate da un leggero aumento dei prezzi di ven- dita che tuttavia non sono riusciti a controbilanciare il notevole incremento dei costi energetici. Nel 2008 è continuata l’attività di consolidamento finanziario avviata nel precedente esercizio con una significativa riduzione dell’indebitamento ed un miglioramento della posizione finanziaria netta. La società, consapevole di essere leadership del suo settore per quanto concerne l’innovazione tecnologica e per l’ottimizzazione dei processi produttivi, nel corso dell’esercizio 2008 ha realizzato investimenti per 1.766 migliaia di Euro finalizzati al perfezionamento dell’automatizzazione industriale, alla riduzione dei tempi di produzione e di con- segna, al miglioramento della qualità dei suoi prodotti e della compatibilità con l’ambiente circostante. A questo pro- posito si segnalano gli investimenti inerenti alla linea dell’insacco nei Big Bags, alla insaccatrice per la calce, alla linea d’estrazione del cemento sfuso e dell’insaccaggio, allo spostamento dell’impianto di carico del clinker nel molino, al magazzino ed al molino del carbone ed all’acquisto di un analizzatore a raggi SODERN. È proseguita inoltre l’attività di consolidamento ed ulteriore implementazione del sistema informativo SAP, già adot- tato dalla seconda metà dell’anno 2007. Allo scopo di continuare a perseguire l’obbiettivo di sviluppo industriale e di compatibilità con la responsabilità am- bientale, la società ha continuato la sua opera per l’adozione ed implementazione di un sistema manageriale integra- to mirato ad uniformare le diverse certificazioni di qualità ISO 9001, ISO 14001, ISO 17025 e OHSAS 18001. 29
BilancioConsolidato2008 DOMICEM S.A. La società controllata dominicana Domicem S.A., nell’esercizio 2008 ha operato in un contesto economi- co locale caratterizzato da tassi di crescita rilevanti che hanno comunque risentito del processo di rallentamen- to dell’economia a livello mondiale avvenuto nel corso dell’ultimo trimestre. L’economia dominicana nel corso del 2008 ha registrato un incremento del PIL del 5,3% a fronte di una percen- tuale di crescita del 7,5% realizzata nel corso del 2007. Il risultato economico annuale può essere certamente con- siderato soddisfacente qualora calato nella profonda crisi finanziaria internazionale che ha caratterizzato il 2008. La contrazione del PIL dominicano è da ricondurre princi- In breve palmente all’applicazione di una politica monetaria restrit- tiva attuata con l’obiettivo di ridurre il deficit della bilancia (migliaia di Euro)* 31.12.08 31.12.07 dei pagamenti. Uno degli effetti di questa manovra è sta- Ricavi 68.284 64.228 to il rallentamento dei prestiti al settore privato che nel Margine operativo lordo (EBITDA) 28.864 20.836 2008 si sono incrementati soltanto del 8,4% rispetto ad Margine operativo (EBIT) 22.750 14.317 un tasso di crescita del 2007 pari al 31,4%. Risultato netto 14.844 12.107 Analogamente il tasso di interesse sui depositi a breve Cash-Flow 20.958 18.626 termine è aumentato per ben tre volte nel corso del 2008 * dati prima delle elisioni intragruppo passando dal 7,0% del 2007 al 9,5% dell’agosto 2008. Tra i settori produttivi che hanno contribuito ad incremen- tare il PIL, si segnala quello delle comunicazioni (+19,9%), quello finanziario e delle assicurazioni (+13,7%), quello dell’energia e dell’acqua (+10,3%) e quello del commercio (+5%). Di converso tra i settori produttivi che hanno pe- nalizzato il PIL, si evidenzia quello minerario (-30,3%) e quello delle costruzioni (-0,4%). I risultati negativi nei settori orientati all’esportazione, rivelano che la crisi finanziaria internazionale inizia a coinvolgere anche l’economia domi- nicana, anche se il tasso di inflazione è passato dall’8,9% del 2007 al 4,5% del 2008. Come già brevemente accennato, il settore delle costruzioni ha registrato una contrazione dello 0,4% riconducibile prevalentemente sia all’incremento dei costi di produzione dei prodotti per la costruzione, sia all’elevato livello dei tassi di interesse sui finanziamenti, che penalizza gli investimenti, sia all’incertezza innescata dalla crisi finanziaria internazionale. Tale situazione settoriale ha provocato nella Repubblica Dominicana una diminuzione delle vendite di cemento (-5,1%) e del ferro da costruzione (-10,9%) a fronte di un volume di produzione di 3,4 milioni di tonnellate di cui 23% sfuso e 77% in sacco, distribuito per il 32% al nord, 5% al sud, 14% all’est e 49% in Santo Domingo città, contro i 3,6 milioni di tonnellate realizzati nel 2007 (25% sfuso e 75% in sacco) . Per l’anno 2009, a causa della crisi economica mondiale, si ipotizza che il mercato locale dovrebbe registrare una considerevole contrazione stimata intorno al 21% di minori consumi, con volumi delle vendite che dovrebbero pas- sare da 3,4 milioni di tonnellate a 2,7 milioni di tonnellate. La società, nonostante il quadro economico delineato, ha comunque superato i livelli di produzione raggiunti nell’an- no 2007 utilizzando a pieno regime la capacità produttiva degli impianti. I ricavi conseguiti sono stati pari a 68,3 mi- lioni di Euro con una crescita reale rispetto all’esercizio precedente di circa il 18,7%. Tale risultato è stato raggiunto da un lato grazie al continuo processo di miglioramento e mantenimento del sito produttivo, dall’altro in seguito al consolidamento delle quote di mercato locali e soprattutto al rafforzamento della presenza nei mercati esteri dell’area caraibica a seguito di un incremento dei volumi esportati. A questo proposito si evidenzia che la Domicem S.A. nel corso del 2008 ha mantenuto la stessa quota di mercato del 2007 facendo registrare una lievissima riduzione in termini percentuali dovuta all’ingresso di nuovi concorrenti nel mercato locale. Le esportazioni evidenziano un significativo incremento rispetto al 2007 dovuto sia ad una maggiore presenza della società nel mercato estero già consolidato nei precedenti esercizi, sia all’ampliamento connesso all’inserimento della Domicem S.A. nel mercato giamaicano, sia all’ampia modalità e tempestività nella consegna dei prodotti. I margini intermedi risultano migliori rispetto a quelli relativi all’esercizio 2007; il Margine Operativo Lordo, nonostante l’incremento dei costi per prodotti energetici, si attesta a circa 28,9 milioni di Euro, mentre il risultato d’esercizio risulta pari a circa 14,8 milioni di Euro, con una crescita reale del 36,9% rispetto all’anno precedente. Il Cash-Flow generato nell’esercizio è stato di 21,0 milioni di Euro. Per quanto riguarda gli investimenti, nel 2008 si segnala la manutenzione del molino del gesso, la modifica del mo- lino dell’argilla, l’installazione di un ventilatore addizionale al molino del crudo, il completamento dell’impianto per la preparazione e la commercializzazione del cemento in Big Bags da 1,5 tonnellate ed il realizzo di un nuovo deposito industriale adibito allo stoccaggio delle materie prime e dei prodotti finiti. 30
BilancioConsolidato2008 A partire dal mese di luglio, la società ha iniziato lo sfruttamento della miniera di argilla denominata “La Cabra” ubi- cata all’interno dell’impianto produttivo, rappresentando tale evento un considerevole risparmio nel costo di trasporto di questa importante materia prima che precedentemente veniva estratta da una miniera più distante, comportando maggiori costi di trasporto e disagi per la popolazione locale. Per quanto concerne l’attività logistica, la società, oltre a migliorare il processo di imballaggio, ha incrementato la sua presenza sia nell’attività di distribuzione del prodotto finito che in quella dell’approvvigionamento delle materie prime grazie alla messa in servizio di nuove unità di trasporto già acquisite alla fine del 2007, oltre a realizzare un amplia- mento di circa 350 mq. dell’officina trasporti. Con l’obbiettivo di adeguare le procedure agli standard internazionali, la Domicem S.A. ha continuato l’attività mirata ad ottenere la certificazione di qualità ISO 9001 e, nel corso del mese di Settembre, la società ha ottenuto il certificato di qualificazione industriale rilasciato da Proindustria in base a quanto previsto dalla Legge 392/07 per la Competi- tività ed Innovazione Industriale che prevede una serie di incentivi fiscali ed agevolazioni per lo sviluppo del settore industriale del paese. Anche per il 2008 la Domicem S.A. ha continuato a contribuire al programma sociale denominato “Ragazze e Ra- gazzi con Don Bosco” ed altre attività e relazioni con differenti comunità attraverso donazioni di medicinali ed attrez- zature mediche per gli ospedali della zona ubicata nelle vicinanze dello stabilimento. Per ultimo, ma non meno importante per il futuro della società, si segnala l’ottenimento dell’autorizzazione esecutiva per la realizzazione della seconda linea di produzione sebbene la sua esecuzione è prevista successivamente al 2009. COLACEM ALBANIA SH.P.K. Per quanto riguarda l’Albania, in cui da più di un decen- nio Colacem S.p.A. è presente con una rilevante quota di mercato, il Gruppo Financo ha avviato, tramite la control- lata Colacem Albania Sh.p.k., il progetto per la costruzio- ne di una cementeria a ciclo completo. La società, nel corso dell’anno 2008, ha ottenuto dalle Autorità albanesi l’autorizzazione alla costruzione dell’im- pianto produttivo localizzato a Balldre nella regione di Lezhe. Il nuovo stabilimento per la produzione di leganti idraulici, interamente progettato da Colacem S.p.A., pre- vede un investimento di 200 milioni di Euro; l’impianto si svilupperà su un’area di 26 ettari, di cui il 30% sarà desti- nato a verde e il 70% agli edifici, alle infrastrutture viarie ed ai piazzali interni. Nel mese di marzo 2009 sono stati avviati i lavori di costruzione con la celebrazione della “posa della prima pietra” alla presenza del Presidente della Repubblica Albanese. La società attualmente è in piena fase di start-up e pertanto non si rilevano dati gestionali significativi. CEMENTOS COLACEM ESPANA S.L.U. Cementos Colacem Espana S.L.U., in un contesto di mercato spagnolo piuttosto difficile, ha registrato una ri- duzione dei volumi di vendita di circa il 30% avvertita in modo particolare nel corso del terzo e quarto trimestre. Il fatturato è stato pari a 35,9 milioni di Euro, con una flessione di circa il 33% rispetto al 2007. L’economia spa- gnola ha risentito per prima, ed in maniera violenta, della crisi finanziaria. Il rallentamento economico ha inciso in particolare sulla contrazione della domanda del settore edile; la mancanza di liquidità, accompagnata da con- dizioni di erogazione del credito maggiormente severe, hanno causato il blocco degli investimenti per la costru- zione delle infrastrutture. In breve Anche i margini intermedi risultano in peggioramento ri- spetto allo scorso esercizio, influenzati in modo particola- (migliaia di Euro)* 31.12.08 31.12.07 re da accantonamenti prudenziali effettuati alla luce delle Ricavi 35.902 53.547 condizioni economiche presenti nel paese. Margine operativo lordo (EBITDA) 3.501 7.836 Anche la controllata spagnola è stata interessata dall’im- Margine operativo (EBIT) 1.445 5.111 plementazione del nuovo sistema informativo SAP a par- Risultato netto 645 4.719 tire dal 1 ottobre 2008. Cash-Flow 3.198 8.025 * dati prima delle elisioni intragruppo 31
Puoi anche leggere