Benvenuti a scuola! di Maria Cristina Peccianti - Giunti Scuola
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Benvenuti a scuola! di Maria Cristina Peccianti Attività per gli alunni neoarrivati della scuola primaria e secondaria di primo grado Questa sezione offre attività e giochi di accoglienza finalizzati a dare agli alunni non italofoni senso di appartenenza alla classe, avviandoli anche a familiarizzare con i suoni della lingua ita- liana, a fare conoscenza con i compagni e a memorizzare alcune strutture comunicative di prima utilità. Giochiamo a conoscerci risce la memorizzazione dei nomi dei compa- 1, 2, 3 primaria gni, ma teniamo presente che per i bambini che non hanno familiarità con la lingua italia- n Proponiamo ai bambini più piccoli un gioco na non è un compito facile e in un giorno non neoarrivati che favorisce la conoscenza reciproca e per- possono imparare più di cinque o sei nomi. mette di coinvolgere i non italofoni nell’attività Ripetiamo dunque il gioco in giorni diversi, di ascolto e ripetizione dei nomi dei compagni. non troppo distanti fra loro, controllando Dividiamo la classe in due gruppi disuguali, l’apprendimento progressivo degli alunni non con il primo un po’ più piccolo del secondo. italofoni. Chiediamo al primo gruppo di formare un cer- chio e ai bambini rimasti di formarne un altro A destra o a sinistra più grande che circondi il primo. 4, 5 primaria e scuola secondaria Dall’esterno lanciamo la palla a un bambino del cerchio interno chiedendo di dire il proprio n Con gli alunni più grandi e più autonomi, nome ad alta voce una volta afferratala. Rac- svolgiamo questa attività che favorisce l’ap- comandiamo ai bambini del cerchio esterno prendimento del nome dei compagni e anche di memorizzare ogni nome che sentono, as- dei suoni italiani, rinforza la memoria e l’at- sociandolo al compagno o alla compagna che tenzione e consolida la discriminazione destra/ lo pronuncia. sinistra. Chiediamo poi all’alunno con la palla di lan- Disponiamo gli alunni in cerchio. Chiediamo a ciarla a un altro compagno del cerchio interno, ciascuno di memorizzare velocemente il nome il quale a sua volta deve dire il proprio nome del compagno o della compagna alla propria afferrandola. Facciamo continuare i lanci fino destra e alla propria sinistra. a che tutti i bambini del cerchio interno sono Un volontario in mezzo al cerchio indica un riusciti a dire il proprio nome almeno tre volte. alunno del cerchio dicendo “destra bambedi- A un certo momento chiediamo ai bambini del bam-bam-bam” (oppure “sinistra bambedi- cerchio interno di non dire più il proprio nome bam-bam-bam”). quando afferrano la palla e facciamolo dire in- L’alunno indicato deve dire il nome del suo vi- vece a un bambino del cerchio esterno, scelto cino di destra (o di sinistra) prima che l’altro da noi attraverso un tocco sulla spalla. abbia finito di pronunciare la formula “bam- Il gioco continua fino a che tutti i bambini del bedi-bam-bam-bam”. cerchio esterno saranno stati invitati a dire i Se il bambino non si ricorda, sbaglia o non fi- nomi almeno tre volte. Questa attività favo- nisce in tempo, cambia il posto con quello in SESAMO n. 1 / 2011
mezzo. Facciamo cambiare i posti ogni tanto, Benvenuto amico! in modo che possano essere messi in gioco e 4, 5 primaria e scuola secondaria memorizzati gradualmente tutti i nomi. n Per coinvolgere tutta la classe nell’accoglien- Con i piedi e con le mani za, facciamo preparare agli alunni italiani dei 1, 2, 3 primaria cartelli di saluto e di benvenuto scritti nelle va- rie lingue d’origine dei compagni. Nei cartelli n Soprattutto con i bambini più piccoli la mo- scriviamo i nomi dei nuovi alunni. Oltre a que- tricità è sempre un ottimo aiuto per la memo- sti saluti scritti possiamo insegnare ai ragazzi rizzazione di suoni e strutture e sarà utile pro- italiani come si saluta nella lingua del nuovo porre attività come queste. compagno e alcune parole per accoglierlo. Facciamo mettere i bambini in cerchio; mettia- Appendiamo in classe la carta geografica del moci con loro e partecipiamo all’attività. mondo per individuare dove si trova il Paese Diciamo o cantiamo: Io sono Anna e saluto di provenienza di ogni alunno straniero, se- così (per esempio muovendo un piede) Ilam. gnalandolo con una bandierina. Attacchiamo Ilam risponde: Io sono Ilam e saluto così (muo- anche immagini e fotografie rappresentative vendo un’altra parte del corpo) Marco. del suo Paese. Procediamo con delle attività Si va avanti fino a che tutti i bambini sono di comprensione e memorizzazione di alcune neoarrivati coinvolti in prima persona. Facciamo in modo formule italiane utili nell’ambiente scolastico. che i bambini stranieri abbiano l’opportunità Specialmente con gli alunni della secondaria, di sentire ripetere più volte la struttura prima può essere utile, anche in questa primissima di essere interpellati. fase, promuovere l’apprendimento collabora- tivo e quindi invitare i ragazzi italofoni a inse- n Dopo giochi e attività collegate al movimen- gnare ai compagni le strutture comunicative di to, possiamo proporre attività di memorizza- prima necessità. zione delle diverse azioni attraverso un gioco di squadra. Ciao, io sono Laura Distribuiamo ai bambini dei cartoncini bianchi 1, 2, 3 primaria e invitiamoli a illustrare alcune semplici azio- ni, scelte da noi, che mimeremo, ripeteremo n Per insegnare a salutare e presentarsi ai e faremo ripetere più volte (Alzati; prendi la bambini più piccoli possiamo proporre attività matita...). come queste. Formiamo due squadre omogenee, ricordando Facciamo un cerchio restando in piedi e dia- che la divisione in squadre dev’essere sempre mo la mano destra al bambino che abbiamo finalizzata all’aggregazione e mai alla compe- accanto dicendo: Ciao, io sono Laura. Chiedia- tizione individuale. All’interno di ogni gruppo mo al bambino a cui abbiamo dato la mano dividiamo i bambini a coppie. di fare la stessa cosa con il compagno vicino. Sistemiamo degli attrezzi da palestra in modo Continuiamo il giro finché tutti i bambini han- da formare due percorsi da far fare contempo- no salutato il compagno. raneamente alle due squadre. I bambini stranieri non dovrebbero avere diffi- Alla fine di ogni percorso mettiamo una sca- coltà a comprendere la consegna; se ne aves- tola con i cartellini delle azioni. Mettiamo le sero aiutiamoli, ripetendo loro in modo più coppie di ciascuna squadra in fila all’inizio di lento quello che devono dire e incoraggiandoli ogni percorso. Diciamo il nome dell’azione da a ripetere. Proponiamo un altro gioco di mo- cercare e, al nostro via, le due coppie devono vimento per presentarsi e memorizzare i nomi fare il percorso tenendosi per mano e cercare dei compagni. Chiediamo ai bambini di corre- di trovare per primi il cartellino con l’azione ri- re o camminare liberamente in tutto lo spazio chiesta. della palestra o in uno spazio delimitato del SESAMO n. 1 / 2011
giardino. Quando battiamo le mani i bambini Osserviamo gli alunni e se notiamo che com- devono fermarsi e chiedere al compagno che prendono e fissano questa struttura di base hanno più vicino: Ciao io sono Chiara. Tu chi possiamo provare a proporre alcuni passi in sei? Facciamo un giro di prova per far sì che più. tutti abbiano compreso la consegna. 3. Verifichiamo l’uso dell’accordo pronome/ Continuiamo il gioco cambiando il movimento verbo e rinforziamolo attraverso il completa- (camminata, corsa, passo d’elefante, di formi- mento di frasi orali: ca ecc.) e aggiungiamo una variante utilizzan- Tu … Marco. do la formula: Ciao io mi chiamo Chiara. Tu Lei … Irina. come ti chiami? Facciamo continuare il gioco … mi chiamo Valeria. finché osserviamo che tutti sanno ripetere le 4. Utilizziamo uno schema di domanda/ri- formule. sposta molto semplice con l’interrogativo come…?: n Per una prima introduzione alla flessione Come ti chiami? dei verbi, proponiamo un’attività sull’uso delle Io mi chiamo… prime tre persone singolari del verbo essere. Come si chiama lui? Riprendiamo le frasi dell’attività precedente Lui si chiama… e chiediamo, a turno, ai bambini: Tu chi sei? Come si chiama lei? Quando avrà risposto chiediamo allo stesso Lei si chiama… neoarrivati bambino: E lui chi è? E lei chi è? Facciamo lavorare gli alunni con queste sem- Verifichiamo se i bambini stranieri riescono a plici strutture di base in attività che abbiano riprodurre i suoni italiani e a memorizzare delle un carattere giocoso. Possiamo per esempio brevi formule, osservando se ci sono dei suoni bendare un alunno e chiedergli di indovina- che faticano a distinguere e/o a riprodurre con re il nome di un compagno ascoltandone la particolare difficoltà. voce mentre pronuncia la frase: Ciao. Chi sono? La risposta dovrà essere articolata: Tu Lui è Jon sei Gabriel. Se l’alunno dice solamente Ga- 4, 5 primaria e scuola secondaria briel invitiamolo a riformulare la frase con soggetto e verbo. n Con gli alunni più grandi possiamo utilizza- Possiamo anche far disporre i ragazzi in cer- re varie modalità per insegnare a presentar- chio e invitarli a lanciarsi una pallina di gom- si, ma è comunque opportuno suddividere il ma morbida. Chi lancia la pallina fa la doman- compito in fasi e metterle in successione. da: Come ti chiami? e chi la riceve risponde: 1. Associamo il pronome personale soggetto Mi chiamo Sonia. alle tre persone singolari indicandole con la mano: io, tu, lui, lei. Io ho 12 anni 2. Aggiungiamo i verbi chiamarsi/essere e il 4, 5 primaria e scuola secondaria nome proprio, chiedendo di ripetere ad alta voce ogni passaggio. n Una volta apprese le formule delle pre- sentazioni, possiamo passare all’espressione • IO Io mi chiamo Lucia. dell’età, ripetendo la metodologia preceden- Io sono Lucia. te, cioè aggiungendo gli elementi uno alla • TU Tu ti chiami Kamal. volta. Questa volta usiamo le prime tre per- Tu sei Kamal. sone del verbo avere: Io ho 12 anni; tu hai… • LUI Lui si chiama Jon. Quando proponiamo l’attività di domanda/ Lui è Jon. risposta utilizziamo Quanti…? nella frase in- • LEI Lei si chiama Marcela. terrogativa: Lei è Marcela. • Io ho 12 anni, tu quanti anni hai? SESAMO n. 1 / 2011
Io ho 11 anni. Prendi la penna • Lui quanti anni ha? / Lei quanti anni ha? 1, 2, 3 primaria Lui ha… / Lei ha… n Per far acquisire il lessico della scuola ai n Proponiamo infine il reimpiego delle strut- bambini più piccoli proponiamo un’attività in ture apprese con delle brevi drammatizzazio- cui le parole sono immediatamente tradotte ni in cui due alunni si incontrano, si salutano in azioni. Chiediamo ai bambini di tirare fuori e si chiedono nome ed età. tutto il materiale scolastico e di metterlo sul banco. Distribuiamo poi dei fogli di carta con Ciao, come ti chiami? un’immagine molto semplice da ritagliare, 4, 5 primaria e scuola secondaria come per esempio un quadrato. In questo momento non preoccupiamoci n Partendo da contesti e situazioni che hanno di dare spiegazioni ai bambini stranieri, ma a che fare con l’esperienza degli alunni, stimo- lasciamo che osservino il comportamento liamo la comprensione e la produzione orale dei compagni e lo imitino. Dopo che tut- delle espressioni quotidiane più frequenti, at- ti i bambini hanno disposto il materiale sul traverso delle scenette fatte dai compagni ita- banco, spieghiamo che faremo il gioco dello liani. Usiamo, se necessario, foto e disegni per specchio. Facciamo una serie di azioni con il facilitare la comprensione. Dividiamo la classe materiale tirato fuori dallo zaino (prendiamo neoarrivati in piccoli gruppi di quattro alunni, due italiani per esempio la matita e mettiamola sul ban- e due stranieri, consegniamo a ogni gruppo co, apriamo il quaderno ecc.) e chiediamo ai una copia della scheda 1 e invitiamo i due bambini di imitarci restando in silenzio. alunni italiani a drammatizzare il primo dialo- Invitiamoli quindi a fare quello che noi dicia- go. Ricordiamo ai due attori che la lingua orale mo loro di fare. Diamo consegne molto sem- dev’essere integrata anche da gesti, espres- plici e chiare. sioni del viso ecc. Chiediamo poi alle coppie di ragazzi italiani di ripetere il dialogo e alle Prendi la penna. coppie di ragazzi stranieri di mimare le azioni. Metti la matita sul banco. Invitiamo infine i ragazzi stranieri a ripetere le Prendi la gomma. battute del dialogo dei compagni, sempre ac- Metti la gomma sul banco. compagnandole con i gesti e le espressioni del Apri l’astuccio. viso. Facciamo lavorare con la stessa sequenza Chiudi l’astuccio. di passi tutti i dialoghi che riteniamo utili. Apri il quaderno. Chiudi il quaderno. n Chiediamo se i ragazzi italiani di ciascun Prendi il foglio. gruppo sono interessati a imparare delle paro- Ritaglia la figura. le nella lingua dei compagni stranieri. Verificato l’interesse, prepariamo delle attività Poniamo sempre l’attenzione sulla pronuncia di abbinamento tra parole italiane e straniere corretta e lenta delle parole e ripetiamo inizial- che i bambini possano svolgere insieme (me- mente la stessa consegna due volte. Osservia- mory, tombola dei nomi ecc.). mo come si comportano i bambini stranieri, se In questo modo l’alunno straniero può sen- comprendono ed eseguono autonomamente tirsi protagonista di un’attività in cui è lui a o se cercano di copiare i compagni. Se notia- essere l’esperto. Per preparare questa attività mo che si trovano in difficoltà su una conse- possiamo utilizzare un glossario con le con- gna, fermiamoci e lavoriamoci fino a che non segne della scuola in più lingue (vedi “Parole siamo sicuri che sia stata compresa e interio- per accogliere” del Centro Come di Milano su rizzata. Diciamo infine ai bambini, a turno, di www.centrocome.it). dare a noi le consegne ed eseguiamole. SESAMO n. 1 / 2011
Chiudi la porta Se sei felice… 4, 5 primaria e scuola secondaria Se sei felice, tu lo sai batti le mani! Se sei felice, tu lo sai batti le mani! n Ai ragazzi più grandi della primaria o a Se sei felice, tu lo sai e mostrarmelo vorrai, se quelli della secondaria possiamo insegnare sei felice, tu lo sai batti le mani. alcuni ordini e divieti utilizzati frequentemen- Poi ricominciamo da capo, coinvolgendo tutti te a scuola attraverso il gioco delle azioni. La i bambini e cambiando ogni volta la seconda scheda 2 illustra le azioni relative agli ordi- parte: ni che daremo e aiuta a comprendere visi- ... batti i piedi, vamente l’azione che si deve o non si deve ... fai un saluto, compiere: possiamo ingrandirla e attaccarla ... manda un bacio… alla lavagna oppure distribuirne una copia a Aggiungiamo tutte le azioni che riteniamo si- ciascun alunno. gnificative per i bambini. Prendiamo una fascia elastica colorata e Possiamo cantare anche altre canzoni o fi- mettiamocela al braccio, come se fossimo il lastrocche, che i bambini italiani magari co- capitano di una squadra di calcio. Spieghia- noscono già, e che attivano contemporane- mo che la persona con la fascia può dare gli amente la percezione e riproduzione di suoni, ordini e i divieti, a singoli alunni o a tutta la la comprensione di ordini e le risposte moto- classe: chi è chiamato in causa deve eseguire. rie, come “Balliamo il boogie boogie col dito neoarrivati Facciamo notare, anche attraverso la mimica, sulla testa”. che se introduciamo nelle frasi la parola non comunichiamo un divieto: Non alzatevi. Poi L’arcobaleno proviamo a trasformare tutti gli ordini in di- 1, 2, 3 primaria vieti e facciamo ripetere. Dopo un po’ passiamo la fascia del capitano n Per far memorizzare il nome dei colori e svi- agli alunni in modo che siano loro, guardan- luppare la collaborazione fra pari, proponia- do la scheda, a ordinare e vietare. mo ai bambini più piccoli la seguente attività. Osserviamo se ci sono bambini che fanno Prepariamo sette strisce di carta da pacchi fatica a percepire il non e la forma negativa lunghe almeno due metri. dell’imperativo alla seconda persona. In que- Dividiamo la classe in sette gruppi e a ogni sto caso ripetiamo e facciamo ripetere più gruppo diamo una striscia e un colore a tem- volte i divieti, in modo che i bambini memo- pera, scelto dai bambini, con cui essi devono rizzino le forme e percepiscano bene il non e colorarla. Facciamo ripetere il nome dei colori la sua funzione. e, per favorirne la memorizzazione, chiamia- mo ciascun gruppo con il nome del colore Batti le mani! scelto: “il gruppo rosso”, “il gruppo giallo” 1, 2, 3 primaria e così via. Diamo a ogni bambino un foglio su cui dise- n La musica e il ritmo aiutano molto l’appren- gnare il proprio volto e scrivere il proprio nome. dimento linguistico risultando anche molto Quando le strisce sono asciutte e i bambini motivanti. Proponiamo perciò questo gioco hanno finito di disegnare, incolliamo le stri- ai bambini del primo triennio della primaria. sce in orizzontale, in modo da formare un ar- Disponiamoli in cerchio e spieghiamo il gio- cobaleno. Invitiamo i bambini ad attaccare il co attraverso un esempio condotto con due proprio autoritratto sull’arcobaleno nel colore bambini. che preferiscono. Iniziamo a cantare questa canzoncina insieme Chiediamo poi a ciascuno di dire in quale co- ai due bambini, che dovranno eseguire l’azio- lore si trova e invitiamoli a dare questo tipo di ne che viene nominata. risposta: Io sono nel rosso. SESAMO n. 1 / 2011
Questa è la maestra semplici frasi, composte da soggetto e verbo. 4, 5 primaria e scuola secondaria Se gli alunni non hanno difficoltà con le frasi presentate prima, usiamo ancora la scheda e n Presentiamo agli alunni più grandi il lessico presentiamo modelli di frase con l’aggettivo di- dei mobili della classe attraverso l’associazione mostrativo questo/questa, e la preposizione in. della parola all’oggetto. Distribuiamo la sche- da 3 e facciamola incollare sul quaderno. At- Questo è il professore. Il professore è in tacchiamo una scheda ingrandita alla lavagna, aula. indichiamo quindi uno alla volta gli oggetti Questa è la bambina. La bambina è in mensa. della scheda e diciamo: È il banco. / È la sedia. Questa è la maestra. La maestra è in aula. Prima chiediamo agli alunni di ripetere insieme Questa è la bidella. La bidella è in palestra. a noi, poi di completare oralmente le frasi (È Questa è la segretaria. La segretaria è in se- il… / È la…) e infine di indicare e nominare gli greteria. oggetti reali nella classe. Questo è il ragazzo. Il ragazzo è in biblio- teca. n Distribuiamo poi la scheda 4 e presentiamo il nome di alcuni luoghi e persone che si pos- Se gli alunni apprendono senza troppa difficol- sono incontrare a scuola. Chiediamo agli alun- tà l’uso dell’aggettivo questo possiamo anche ni, a turno, di scegliere un luogo della scuola e introdurre la differenza tra questo e quello, neoarrivati dire come si chiama: È la mensa. Osserviamo posizionando alcuni oggetti prima vicini e poi se i ragazzi riescono a formulare correttamente lontani da noi. SESAMO n. 1 / 2011
Nome .......................................................................................................................................... Classe .............................................. Data .......................................................... © 2011 Giunti Scuola S.r.l., Firenze Italiano GRAZIE. PREGO! • OSSERVA, ASCOLTA E RIPETI. • SALUTARE • CHIEDERE IL PERMESSO DI FARE QUALCOSA Due bambini si incontrano. Richieste alla maestra. A. Ciao! A. Maestra, posso andare in bagno? B. Ciao! B. Sì. A. Come ti chiami? A. Posso andare a bere? B. Karim. E tu come ti chiami? B. Va bene. A. Franco. A. Posso colorare il banco? • CHIEDERE SCUSA B. No! Sesamo n. 1 – ottobre 2011 Un bambino camminando • CHIEDERE UN OGGETTO E RINGRAZIARE pesta il piede a un compagno. La penna di un bambino non funziona. A. Ahi! A. Per piacere, mi dai una penna? Neoarrivati B. Scusa. B. Sì, prendi. A. Stai attento. A. Grazie. B. Sì. B. Prego. Scheda n. 1
Nome .......................................................................................................................................... Classe .............................................. Data .......................................................... © 2011 Giunti Scuola S.r.l., Firenze Italiano ORDINI • OSSERVA ED ESEGUI. ALZATI SIEDITI APRI LA FINESTRA Sesamo n. 1 – ottobre 2011 VAI ALLA LAVAGNA CHIUDI LA PORTA LEGGI Neoarrivati Scheda n. 2
Italiano Neoarrivati Scheda n. 3 Nome ................................................................................................................................ Classe .............................................. Data ....................................................... CHE COS’È? • RICONOSCI GLI OGGETTI E NOMINALI. © 2011 Giunti Scuola S.r.l., Firenze Sesamo n. 1 – ottobre 2011
Italiano Neoarrivati Scheda n. 4 Nome ................................................................................................................................ Classe .............................................. Data ....................................................... CHI È? DOVE È? • RICONOSCI E NOMINA LE PERSONE E I LUOGHI DELLA SCUOLA. © 2011 Giunti Scuola S.r.l., Firenze Sesamo n. 1 – ottobre 2011
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