Aspetti normativi nella gestione di varietà locali e indicazioni per la registrazione di varietà - 22 febbraio 2021 - RESILIENT

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Aspetti normativi nella gestione di varietà locali e indicazioni per la registrazione di varietà - 22 febbraio 2021 - RESILIENT
Aspetti normativi nella gestione di
varietà locali e indicazioni per la
     registrazione di varietà

                  Laura Ronchi

 Direzione Generale Agricoltura, Alimentazione e
                  Sistemi verdi

                 22 febbraio 2021
Aspetti normativi nella gestione di varietà locali e indicazioni per la registrazione di varietà - 22 febbraio 2021 - RESILIENT
riconoscere
Convenzione                                                                                                         l’enorme
                                                                                Trattato internazionale
internazionale sulla                          Trattato                                                         contributo degli
                                                                                sulle risorse genetiche
diversità biologica                       Internazionale                        vegetali per
                                                                                                               agricoltori nella
                                        sull’uso sostenibile                                                    conservazione
(CBD Rio de Janeiro,                                                            l’alimentazione e              delle colture che
1992 - ratificato da                    delle RGVAA (1996)                      l’agricoltura (FAO, 2001)        alimentano il
196 nazioni)                                                                                                         pianeta

                                                                                                             Strategia
                            Piano strategico per la                                                          Nazionale per la
                            biodiversità 2011-2020                     EU Biodiversity                       Biodiversità (2010
  Protocollo di Nagoya          con 20 obiettivi                       Strategy to 2020                      – ratifica Rio nel
                               chiamati gli Aichi                      (2021 – 2030)                         1994)
      sull’accesso e
                                    Target.                            PAC 2021 - 2027
condivisione dei benefici
                                                                                                            linee guida per la
 derivanti dall’uso della                                                                                   conservazione in-
                            Target 13 Entro il 2020 la diversità
biodiversità (CBD, 2010)    genetica delle piante coltivate e degli                                         situ, on-farm ed ex
                            animali allevati e domesticati e dei                  Il Piano Nazionale        situ della
                            loro 'parenti' selvatici […] è mantenuta              sulla Biodiversità di     biodiversità
                            e strategie sono state sviluppate e                                             animale, microbica
                                                                                  interesse agricolo
                            attuate per minimizzare l'erosione                                              e vegetale di
                                                                                  (PNBA, 2008)              interesse agrario
                            genetica e la salvaguardia della loro
                            diversità genetica.                                                             (LGNBD, 2012)
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Sistema Nazionale della Biodiversità agricola e alimentare
L. 1° dicembre 2015 n. 194
Disposizioni per la tutela e
la valorizzazione della        • Portale Nazionale
biodiversità di interesse      • Anagrafe nazionale della agro-biodiversità
agricolo e alimentare.         • Rete nazionale della agro-biodiversità
                               • Comitato permanente (ministeri, regioni, rappresentanti
                                 degli agricoltori)
                               • Fondo: 500.000 euro per anno
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E’ una Banca Dati interattiva, che contiene le Risorse Genetiche locali di
                 interesse agricolo e alimentare a rischio di estinzione o erosione
Anagrafe         genetica e che ne consente l’iscrizione mediante procedura informatica:
Nazionale        Possono essere iscritte le RG che:
(DM 1862/2018)   • Sono originarie di un territorio specifico
                 • Se originariamente alloctone, sono naturalizzate e integrate nel
                     territorio da almeno 50 anni
                 • Sono scomparse dalla coltivazione e conservate in orti botanici,
                     allevamenti o centri di conservazione
                 • Hanno superato la valutazione da parte di una commissione tecnico
                     scientifica Regionale

                 Con l’iscrizione le RG sono mantenute sotto il controllo pubblico a
                 disposizione degli agricoltori
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Le varietà locali sono essenzialmente “antiche popolazioni
Le Varietà locali   costituitesi ed affermatesi in zone specifiche, in seguito alle
                    disponibilità offerte dall’ambiente naturale e dalle tecniche
secondo il PNBDA    colturali imposte dall’uomo. Tali materiali sono dotati di un
                    notevole adattamento e rappresentano interessanti fonti di geni
                    per caratteristiche di qualità e produttività in ambienti
                    marginali [...]

                    Barcaccia G., Falcinelli M., 2005. Genetica e genomica. Liguori Editore. Volume II:
                    539.

                        Per l’iscrizione nell’anagrafe nazionale Le varietà locali
                        devono essere correttamente identificate attraverso:

                    • la caratterizzazione basata su una ricerca storico-
                      documentale che serve a dimostrare il legame con il
                      territorio di provenienza
                    • le caratteristiche varietali che questo ha favorito nel tempo
                      (distinguibili, uniformi e stabili),
                    • la caratterizzazione morfologica, e quando possibile, anche
                      molecolare o genetica.
                    • la valutazione del rischio di estinzione
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Le linee Guida individuano dei descrittori comuni per la
                                 caratterizzazione delle varietà vegetali
LINEE GUIDA                      la definizione di una metodologia comune e condivisa per la
per la conservazione e la        caratterizzazione delle varietà e delle razze/popolazioni locali al
caratterizzazione                fine di permettere il confronto dei dati e dei risultati (schede)
della biodiversità vegetale
di interesse per l’agricoltura   definiscono le modalità per la corretta conservazione “in situ”
                                 ed “ex situ” delle varietà vegetali

                                 definiscono di rischio di estinzione attraverso soglie o criteri,
                                 per le principali specie vegetali del settore agricolo
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Rete Nazionale
(All. 1 Dm 10400/2018)
                         • Centri di conservazione e banche del germoplasma
                         locali, regionali e nazionali per la conservazione ex situ

                         • Agricoltori e Allevatori custodi della risorsa
                           genetica in situ/on farm

                         La Rete svolge ogni attività diretta a preservare le risorse genetiche di
                         interesse alimentare ed agrario locali dal rischio di estinzione o di erosione
                         genetica, attraverso la conservazione in situ/on farm o ex situ, a
                         incentivarne la reintroduzione in coltivazione o sviluppando altre forme di
                         valorizzazione (comma 2, articolo 4 della legge 1° dicembre 2015, n.194).
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La Banca del seme o del germoplasma (Gene-bank o seed-bank) è il
                           luogo dove sono conservate ex situ le collezioni di materiali genetici
                           animali o vegetali (semi in celle frigorifere, piante intere in campi
                           collezione, in orti botanici e tessuti vegetali in vitro), e provvede al
Rete Nazionale:            periodico rinnovo della risorsa genetica attraverso la coltivazione,
                           avvalendosi delle comunità degli agricoltori custodi.
Le banche del
                           La conservazione ex situ è definita dalle Linee guida nazionali per la
Germoplasma                conservazione della biodiversità vegetale, animale e microbica di
All. 3 del DM 10400/2018   interesse agrario (Decreto del Ministero delle politiche agricole
                           alimentari e forestali del 6 luglio 2012, G.U. n. 171 del 24 luglio 2012),
                           come laRete   Nazionale
                                   conservazione    delle specie e delle popolazioni al di fuori del
                           loro habitat naturale. E’ un sistema «statico» di conservazione.
                           La Banca protegge la risorsa genetica per quanto possibile da
                           qualsiasi forma di contaminazione o distruzione di ordine anche
                           sanitario e/o fitosanitario, e conservando la massima variabilità
                           interna alla varietà/razza locale.

                           Per far parte della Rete deve conservare almeno una RG iscritta
                           all’Anagrafe Nazionale
                           Allegato_3 DM 10400_2018.pdf
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• E’ il responsabile del mantenimento in situ della varietà, la coltiva
                             nella zona d’origine e ne riproduce la semente. Opera un sistema di
                             conservazione «dinamico».
Rete nazionale:            • ha un ruolo fondamentale nella salvaguardia di un sistema
L’agricoltore                produttivo sostenibile, nella trasmissione della tradizione agricola
                             locale, nella conservazione della biodiversità locale e la sua
custode                      valorizzazione, nella protezione del territorio dagli effetti
                             dell’abbandono delle attività agricole. Ha esperienza professionale.
All. 2 del DM 10400/2018
                           • Collabora con le banche del germoplasma nella Rete Nazionale e
                             con altri agricoltori, rimettendo in coltivazione la risorsa genetica
                             conservata ex situ
                           • Per far parte della rete deve custodire almeno una RG iscritta
                             all’Anagrafe Nazionale
                           • Allegato_2 DM 10400_2018.pdf
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Rete Nazionale:
Alleanza tra      Il Centro di conservazione/Banca del germoplasma (CCES/BG),
                  sottoscrive accordi con gli Agricoltori e Allevatori Custodi (AAC)
Banche e          che conservano in situ la stessa risorsa genetica iscritta
                  nell’Anagrafe Nazionale. Tali “accordi” o protocolli di intesa,
Custodi del       devono sancire la collaborazione tra Centro di
                  conservazione/Banca del germoplasma l’Agricoltore o
germoplasma       Allevatore Custode, per garantire una reale e corretta
                  conservazione “in situ” ed “ex situ” delle risorse genetiche
                  locali a rischio di estinzione iscritte nell’Anagrafe nazionale.

                  I CCES/BG contribuiscono, con gli Agricoltori e Allevatori
                  Custodi (AAC), al rinnovo del seme/materiale di moltiplicazione
                  attraverso la reciproca messa a disposizione del materiale
                  genetico conservato
La Rete può attivare azioni per:
Attività della   la ricerca, la sperimentazione, la divulgazione, la formazione, la messa
Rete Nazionale   in rete delle informazioni utili a favorire la diffusione delle risorse
                 genetiche

                 il mantenimento in campo, in modo da scongiurare l’estinzione e
                 permetterne la coevoluzione con gli elementi dell’agroecosistema
                 (fattori pedoclimatici, fisiologici, microbiologici ed antropici).

                 dare supporto alle comunità locali che le coltivano/allevano a tutelare
                 e valorizzare tali risorse, favorendo anche la diffusione delle
                 conoscenze locali ad esse legate (Progetti di conservazione, Comunità
                 del cibo, itinerari della biodiversità, percorsi di educazione nelle
                 scuole).
All’interno della rete è ammessa la circolazione senza scopo di
                     lucro, in ambito locale, di una modica quantità di materiale da
                     riproduzione (semi, marze, gemme, talee), ai fini del recupero,
Attività della       mantenimento e riproduzione di varietà locali a rischio di
                     estinzione e iscritte all’Anagrafe Nazionale
Rete Nazionale       La modica quantità è stabilita per singola specie e indicata nei
                     Repertori Regionali. Di seguito quanto stabilito per semente di
                     mais dalla Regione Toscana

                 Modica quantità di seme che il             70 semi ovvero una quantità di seme
                 Coltivatore Custode deve cedere            inferiore determinata in base all’effettiva
                 gratuitamente agli iscritti alla Rete di   quantità di seme prodotto durante il ciclo
                 conservazione e sicurezza                  produttivo immediatamente precedente
                                                            al momento della richiesta di seme da
                                                            parte di un iscritto alla Rete
                 Quantità di seme da consegnare alla        3 kg ovvero una quantità di seme
                 Sezione della Banca Regionale del          inferiore, determinata in base all’effettiva
                 Germoplasma                                quantità di seme prodotto durante
                                                            l’ultimo ciclo produttivo […]
ART. 11 - Commercializzazione di sementi di varietà da conservazione

Legge 1dicembre 2015        1. Il comma 6 dell'articolo 19-bis della legge 25 novembre 1971, n.
                            1096, e successive modificazioni, è sostituito dal seguente: «Agli
n. 194 - Disposizioni per
                            agricoltori che producono le varietà di sementi iscritte nel Registro
la tutela e la              Nazionale delle varietà da conservazione, nei luoghi dove tali varietà
valorizzazione della        hanno evoluto le loro proprietà caratteristiche, sono riconosciuti il
biodiversità di             diritto alla vendita diretta e in ambito locale di sementi o di materiali di
interesse agricolo e        propagazione relativi a tali varietà e prodotti in azienda, nonché il
alimentare.                 diritto al libero scambio all'interno della Rete Nazionale della
                            biodiversità di interesse agricolo e alimentare, secondo le disposizioni
                            del decreto legislativo 29 ottobre 2009, n. 149, e del decreto legislativo
                            30 dicembre 2010, n. 267, fatto salvo quanto previsto dalla normativa
                            vigente in materia fitosanitaria».

                                                           1 - Richiedere autorizzazione all’attività sementiera
                                                           2 - dimostrare di avere adeguate capacità tecniche
                                                             e macchine adatte alla pulizia e al trattamento
                                                           3 - emettere il cartellino del produttore
Ecotipi e varietà di specie agricole naturalmente adattate alle
Varietà da      condizioni locali, legate all’ambiente naturale e alle tecniche
                colturali, minacciate da erosione genetica, coltivate sul
conservazione   territorio o conservate presso orti botanici e banche del
                germoplasma, per le quali sussiste un interesse economico per
                la rimessa in coltura e la riproduzione della semente
                la Legge 46 del 6 aprile 2007 istituisce la sezione «Varietà da
                conservazione» all’interno del Registro Nazionale delle varietà
                agrarie e Il decreto regionale 9167 del 2013 «Procedura per la
                presentazione e l’istruttoria delle domande di iscrizione alla
                sezione varietà da conservazione del Registro nazionale delle
                varietà di specie agrarie e ortive” stabilisce l’iter per la
                registrazione di una varietà locale.
                La loro ammissione al registro nazionale delle varietà da
                Conservazione e commercializzazione è normata dai:
                 D. lgs. 29 ottobre 2009 n. 149 (piante agrarie)
                 D. lgs. 30 dicembre 2010 n. 267 (piante ortive)
Attuazione delle norme nazionali sulla biodiversità agricola

                 ➢ Riconoscimento dei requisiti di idoneità della banca del
                   germoplasma e dell’agricoltore custode
Biodiversità     ➢ Valutazione della domanda di iscrizione all’Anagrafe
                   Nazionale e al registro Nazionale Varietà da Conservazione
agricola:          avvalendosi di un proprio Nucleo di Valutazione

Il ruolo delle   • Valutare la corretta individuazione delle risorse genetiche sul proprio territorio, del legame
                   con la zona di origine dimostrata attraverso documenti storici;
Regioni          • la corretta caratterizzazione (morfologica e ove possibile molecolare) delle stesse;
                 • la corretta classificazione del grado di rischio di estinzione delle razze e varietà locali
                   individuate e caratterizzate;
                 • la corretta conservazione “in situ/on farm” ed “ex situ” delle razze e varietà locali del proprio
                   territorio.

                  ➢ Con la programmazione dello sviluppo rurale, sostenere le
                    banche del germoplasma e gli agricoltori nella
                    conservazione della biodiversità in particolare con le misure
                    per la salvaguardia e la conservazione delle risorse
                    genetiche in agricoltura, con le misure sulla informazione
                    agli agricoltori e con i programmi di ricerca.

                  ➢ Promuovere programmi di valorizzazione e promozione
Mais Spinato di Gandino (BG)
                    Cipolla Rossa di Breme (PV)
Risorse genetiche   Riso Vialone Nero di Sant’Alessio con Vialone (PV)
                    Zucca Cappello da Prete Mantovana (MN)
regionali:          Cipolla Dorata di Voghera (PV)
                    Mais Nero Spinoso (BS)
Le Varietà da       Fagiolo Borlotto di Gambolò (PV)
                    Mais Rostrato Rosso di Rovetta (BG)
Conservazione       Mais Scagliolo di Carenno (LC)
                    Riso Lomello (PV)
                    Mais Ottofile del Pavese ( PV)
Risorse genetiche
regionali:
L’anagrafe
Nazionale
GRAZIE PER L’ATTENZIONE!

                  laura_ronchi@regione.lombardia.it

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e-informazioni/imprese/imprese-agricole/promozione-e-qualita-dei-
prodotti-agroalimentari/agrobiodiversita
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