Aromia bungii (Faldermann) Il cerambicide dal collo rosso delle drupacee - Regione Toscana

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Aromia bungii (Faldermann) Il cerambicide dal collo rosso delle drupacee - Regione Toscana
Regione Toscana

             Aromia bungii
             (Faldermann)
             Il cerambicide dal collo
             rosso delle drupacee

DIREZIONE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE
Servizio Fitosantario Regionale
Aromia bungii (Faldermann) Il cerambicide dal collo rosso delle drupacee - Regione Toscana
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    Aromia bungii è un insetto lignicolo originario della Cina
    e Corea dannoso a piante agricole, in particolare pesco e
    albicocco, forestali e ornamentali.
    Le prime segnalazioni dell’introduzione di A. bungii nel ter-
    ritorio della Unione Europea (UE) risalgono al 2008 con
    un’ intercettazione di soggetti adulti in Gran Bretagna; poi
    nel 2011 viene segnalata in Germania (Baviera) e più recen-
    temente in Italia (Lombardia, Campania) nel 2012.
    Attualmente, in Gran Bretagna e Germania risulta eradica-
    ta, mentre in Italia è ancora presente nella zona flegrea tra
    Napoli e Pozzuoli.

    CARATTERI DISTINTIVI DI AROMIA BUNGII
    A. bungii è un insetto di grosse dimensioni, approssimati-
    vamente 4 cm di lunghezza, con elitre di colore nero lucido
    e con una colorazione rossa del pronoto (zona tra il capo
    e l’addome) da qui il nome comune di “cerambicide dal
    collo rosso”. All’interno della specie si possano comunque
    verificare casi di individui completamente neri. I maschi si
    distinguono dalle femmine per le dimensioni minori e per
    la presenza di antenne più lunghe del loro corpo.
    Allo stadio di larva presenta un corpo biancastro che a ma-
    turità può raggiungere 4-5 cm di lunghezza. Sul protorace
    ( il primo dei tre segmenti di cui si compone il torace degli
    insetti) è presente un’ irregolare striscia rossastra che è un
    utile carattere identificativo per distinguere questo organi-
    smo nocivo da altre comuni larve dannose.

    Piante ospiti e danni provocati
    Fra le numerose specie di piante che possono essere dan-
    neggiate (piante ospiti) da questo organismo nocivo, per le
    nostre coltivazioni risultano a rischio in particolare i frutteti
    di pesco, albicocco, susino, gli oliveti e gli impianti di piop-
    po. I danni sono provocati dall’attività trofica dell’insetto
    allo stadio di larva: le larve di A. bungii scavano estese gal-
    lerie nel tronco e sui rami laterali di maggiori dimensioni,
    provocando indebolimento della pianta e la perdita della
    produzione nelle piante coltivate.
    A. bungii attacca principalmente alberi vecchi, con iniziali
    segnali di stress o con manifesti attacchi di batteri o funghi,
    comunque piante ancora vive. La diffusione in Italia ha di-
    mostrato che A. bungii può attaccare anche piante giovani.
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Classificazione                Piante ospiti
Classe: Insecta                Prunus sp. (Rosaceae),
Ordine: Coleotteri             Azadirachta indica (Meliaceae),
Famiglia: Cerambycidae         Bambusa textilis (Poaceae),
Specie: Aromia bungii          Diospyros virginiana
Autore Faldermann, 1835        (Ebenaceae), Olea europea
Nome comune: Tarlo dal collo   (olivo - Oleaceae), Populus
rosso                          alba (Salicaceae), Pterocarya
                               stenoptera (Juglandaceae),
                               Punica granatum (Lythraceae),
                               Schima superba (Theaceae).

 Elitre di colore nero
                               Pronoto di colore
                                    rosso

                                      L’insetto adulto misu-
                                      ra 4-5 cm; presenta
                                      elitre di colore nero
                                      lucido e pronoto di
                                      colore rosso. Si posso-
                                      no avere anche indi-
                                      vidui completamen-
                                      te neri. I maschi e le
                                      femmine si possono
                                      distinguere per la lun-
                                      ghezza delle antenne:
                                      nel maschio (♂) le an-
                                      tenne sono più lunghe
                                      del corpo.

                                      La larva può raggiun-
                                      gere la lunghezza di
                                      4-5 cm; sul protorace
                                      è presente una striscia
                                      irregolare     rossastra
                                      utile a distinguerla da
                                      altre larve di specie li-
                                      gnicole del tronco.
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    CICLO BIOLOGICO
    I dati sul ciclo biologico di questo organismo nocivo sono
    ancora insufficienti e per lo più riferiti all’areale di origine
    (Cina settentrionale); da questi si rileva che A. bungi impie-
    ga 2-3 anni per completare un ciclo vitale. Ad inizio luglio
    gli adulti depongono le uova nelle screpolature della cor-
    teccia del tronco delle piante ospiti in particolare nel tratto
    dei primi 30 cm sopra il colletto; si possono avere anche
    ovodeposizioni sui rami e sulla cicatrice di innesto di gio-
    vani alberi (approssimativamente con diametro maggiore
    dei 6 cm). Le piante su cui avviene la deposizione possono
    essere indifferentemente sane o in stato di sofferenza. Suc-
    cessivamente le larve iniziano ad alimentarsi scavando delle
    gallerie sotto la corteccia che interessano sia l’alburno che il
    duramen. Durante questa attività di scavo espellono della
    segatura di color rossastro, che nel tempo produce volumi-
    nosi cumuli alla base del tronco. Le larve trascorrono il pe-
    riodo invernale all’interno delle gallerie scavate. A comple-
    tamento dell’attività di scavo la galleria può raggiungere la
    lunghezza di 50-60 cm e la larva raggiungere le dimensioni
    di 38-50 mm. Il corpo della larva è di colore biancastro con
    una striscia distintiva di colorazione rossastra sul protorace
    sebbene all’interno di una popolazione si possano avere al-
    cuni individui privi di questa striscia. Lo sviluppo larvale si
    completa in 25-34 mesi benchè sul nostro territorio possa
    risultare inferiore (osservazioni effettuate nel napoletano).
    Lo stadio di pupa è trascorso nel duramen. La presenza di
    fori di qualche centimetro di diametro alla base del tronco
    di forma ellittica o circolare indicano la fuoriuscita di adulti
    e quindi il completamento dello sviluppo di una generazio-
    ne; all’interno della pianta vi possono comunque essere ul-
    teriori larve attive in quanto su una stessa pianta si possono
    sviluppare più generazioni. Il volo degli adulti va dalla tarda
    primavera fino ad agosto con un picco da metà maggio a
    metà luglio. L’adulto vive all’incirca 10-15 giorni, si nutre
    scortecciando delle piccole porzioni di giovani rami ed è at-
    tivo durante il giorno. Se disturbato emette un caratteristico
    odore che serve ad allontanare i nemici.
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L’adulto vive 10-15
giorni e si nutre scor-
tecciando piccole por-
zioni di giovani rami e
liquidi zuccherini.
Le larve si nutrono
scavando delle galle-
rie a sezione ellittica
sotto la corteccia e
durante questa atti-
vità espellono della
segatura;      all’inizio
della infestazione il
sintomo è di difficile
individuazione, ma in
seguito diviene mani-
festo con voluminoso
accumulo di segatura
rossastra alla base del
tronco; le gallerie pos-
sono arrivare ad una
lunghezza di 50-60
cm.
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    VIE DI INGRESSO
    La principale modalità di introduzione di questo insetto
    in nuove aree è dato dalla diffusione di uova/larve even-
    tualmente presenti nei pallets di legno di pioppo usati
    per il trasporto di merci provenienti dalla Cina. Anche
    il commercio di piante ornamentali, compresi i bonsai,
    provenienti da zone con presenza di A. bungii può rap-
    presentare una modalità di ingresso.

    SINTOMI DI ATTACCO
    Fatta eccezione del rinvenimento della forma adulta che
    è ben visibile e inconfondibile con altre specie, gli altri
    segni utili a rivelare un eventuale attacco sono purtroppo
    comuni anche ad altre specie lignicole presenti nelle no-
    stre coltivazioni. Si tratta infatti di presenza di segatura
    di colore rossiccio generalmente alla base del fusto e fori
    di qualche centimetro di diametro anche questi gene-
    ralmente alla base del tronco. Le specie che presentano
    danni simili su piante ospiti comuni anche di A. bungii
    sono i lepidotteri Cossus cossus e Zeuzera pyrina comu-
    nemente conosciuti, rispettivamente, come il rodilegno
    rosso e il rodilegno giallo. Nello schema si riportano al-
    cuni dettagli utili alla corretta identificazione. In caso
    di dubbi può essere contattato il Servizio Fitosanitario
    Regionale. Si precisa inoltre che in Italia ed in Europa
    è presente dello stesso genere la specie indigena Aromia
    moschata che attacca piante di salici e si differenzia da A.
    bungii per la livrea di colore tendenzialmente verde.
    Nello schema si riportano alcuni dettagli utili alla corret-
    ta identificazione. In caso di dubbi può essere contattato
    il Servizio Fitosanitario Regionale
    serviziofitosanitario@regione.toscana.it
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Cossus cossus                    Piante ospiti
                                 Alberi da frutto, salici, pioppo
                                 e altre specie
                                 Luogo
                                 Alberi invecchiati, parte
                                 inferiore del fusto
                                Descrizione larva
                                Lunghezza fino 9-10 cm;
Segnali di attacco
                                colore rosso vinoso sul dorso e
Dai fori emissione di           giallastra sul ventre e sui lati.
un liquido rossastro con        Capo nerastro con due macchie
caratteristico odore di cuoio scure sul pronoto;
alterato, mescolato a rosura in
                                10 paia di pseudo zampe
forma di granuli rossastri

Zeuzera pyrina                   Piante ospiti
                                 alberi da frutto, frassino
                                 querce, platano, ippocastano,
                                 acero e altre specie
                                 Luogo
                                 Tronchi indeboliti e rami fino a
                                 20 cm di diametro
                                 Descrizione larva
                                 Lunghezza fino a 60 mm
Segnali di attacco
                                 Colore giallo ceroso o bianco
Scarsa emissione di trucioli     sporco con puntini neri
fini e di escrementi di colore   Testa e pronoto di colore
rosso-brunastro, nessun          marrone scuro
truciolo grossolano
                                 3 paia di zampe toraciche
                                 e 5 paia di pseudo zampe
                                 sull’addome

                                 Aromia moschata è spe-
                                 cie dello stesso genere di A.
                                 bungii indigena in Italia ed
                                 in Europa ed infesta i salici;
                                 si differenzia per la livrea di
                                 color verde.
8     Servizio Fitosanitario - Difesa delle colture e delle foreste - Vigilanza e controllo

    Segnalazioni

    La comunicazione al Servizio Fitosanitario Regionale
    della comparsa di organismi nocivi non ancora segna-
    lati, costituisce un obbligo di legge ( art. 8 del Decreto
    legislativo 214/2005). A tal fine il servizio fitosanitario
    Regionale può essere contattato ai seguenti recapiti:

    Servizio Fitosanitario Regionale
    Via Pietrapiana, 30 - 50121 Firenze
    Tel 055 4384076 - Fax 055 4383990
    seviziofitosanitario@regione.toscana.it
    www.regione.toscana.it

    Testi
    Cecilia Nannicini, Carlo Campani, Vincenzo Borelli
    Servizio Fitosanitario Regionale - Regione Toscana

    Provenienza delle immagini
    www.agricoltura.regione.campania.it
    www.agricoltura.regione.lazio.it
    Servizio fitosanitario della Regione Campania
    agronotizie.imagelinenetwork.com
    www.slideshare.net/imagineline/raffaele-griffoaromiabongii/lm
    licenza ccby-sa2.5 tramite wikimedia commons
    digilander.libero.it
    www.entomologitaliani.net

    A cura della Regione Toscana - Servizio Fitosanitario Regionale
    2016

    Realizzazione: Direzione generale della Giunta Regionale
    Agenzia per le attività di informazione degli Organi di Governo della
    Regione
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