ARABIA SAUDITA NOTA PAESE - Ottobre 2019 ITA Italian Trade Agency - Trade Promotion Section of the Italian Embassy in Riyadh - Amaplast
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ARABIA SAUDITA NOTA PAESE Ottobre 2019 ITA Italian Trade Agency - Trade Promotion Section of the Italian Embassy in Riyadh
INDICE 1 DATI GENERALI……………………………………………………………………………………………………………. 3 2 POLITICA INTERNA E RELAZIONI INTERNAZIONALI……………………………………………………….. 3 3 PERCHÉ L’ARABIA SAUDITA?............................................................................................. 4 4 GRADO DI APERTURA DEL PAESE AL COMMERCIO INTERNAZIONALE………………………….. 5 5 PRINCIPALI INDICATORI MACROECONOMICI……………………………………………………………….. 5 6 BILANCIA COMMERCIALE…………………………………………………………………………………………….. 6 7 INTERSCAMBIO COMMERCIALE TRA ITALIA E ARABIA SAUDITA…………………………………… 10 8 SETTORI DI MAGGIORE INTERESSE................................................................................... 14 9 RISCHI E DIFFICOLTÀ DEL MERCATO……………………………................................................... 20 10 VISION 2030 E PRINCIPALI PROGETTI FUTURI………………………………………………………………. 21 11 ATTIVITÀ PROMOZIONALE ICE-AGENZIA 2019……………………………………………………………… 25 2
1. DATI GENERALI Superficie: 2.149.690 Kmq Abitanti: 33.413.660 Capitale: Riad Lingua: Arabo Religione: Musulmana (85-90% sunniti, 10-15% sciiti) Valuta: Riyal Saudita SAR (tasso di cambio fisso con il dollaro a 3.75 SAR) 2. POLITICA INTERNA E RELAZIONI INTERNAZIONALI 2.1. POLITICA INTERNA L’Arabia Saudita è una monarchia assoluta fondata nel 1932, con un sistema politico istituzionale basato sulla legge religiosa islamica (sharia) e su una interpretazione dell'Islam fondata sulla tradizione wahabita. L’attuale sovrano, Re Salman bin Abdulaziz Al Saud, è salito al trono nel gennaio 2015. Formalmente l Capo di Stato è anche la massima autorità religiosa e detiene poteri pressoché assoluti. I poteri legislativo ed esecutivo sono detenuti dal Consiglio dei ministri, al capo del quale vi è il Re, che è anche Primo Ministro, il quale nomina i ministri del suddetto Consiglio. Il Consiglio Consultivo Majlis Al Shoura, fondato nel 1993 da Re Fahd, è composto da esperti di diritto ed ha il compito di affiancare il sovrano ed i ministri circa la formulazione e la revisione delle leggi, le questioni interne, internazionali e di pubblico interesse. Non è permessa la formazione di partiti politici. 2.2. RELAZIONI INTERNAZIONALI L’Arabia Saudita è membro dell’ONU, del WTO, del FMI, Paese fondatore dell’OPEC, membro dell’OAPEC (Organizzazione dei Paesi arabi produttori di petrolio), della Lega Araba, del Gulf Cooperation Council (G.C.C.), e membro dell’Organisation of Islamic Cooperation (O.I.C.). Le relazioni con l’Unione Europea sono state istituzionalizzate attraverso l’Accordo di Cooperazione UE- GCC, in vigore dal 1990, pur permanendo ancora oggi delle difficoltà che hanno impedito l’adozione di un Accordo di Libero Scambio tra i due organismi. Con gli Stati Uniti il rapporto è privilegiato, i due Paesi sono infatti legati da un Trattato di cooperazione economica risalente al 1974, anno di creazione della US-Saudi Arabian Joint Economic Commission. Nello scenario mediorientale l’Arabia Saudita gode di una posizione di assoluta centralità ed influenza, dovuta sia al possesso del 17,2% delle riserve petrolifere mondiali (secondo il rapporto BP Statistical 3
Review of World Energy 2019), sia al suo ruolo di custode delle due città sante per la religione musulmana, La Mecca e Medina. In questo scenario è importante segnalare che dal giugno 2017 il quartetto composto da Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Bahrein e Egitto ha chiuso i rapporti sia politici che commerciali con il Qatar. 3. PERCHÉ L’ARABIA SAUDITA? POSIZIONE GEOGRAFICA STRATEGICA L'Arabia Saudita è uno dei Paesi più importanti dell'area MENA (Middle East and North Africa) ed occupa circa l'80% della Penisola arabica. Il Paese, che si estende dal Mar Rosso ad ovest fino al Golfo Arabico ad est, è l’unico membro del G20 tra i Paesi del Golfo e ne avrà la presidenza per l’anno 2020. L'Arabia Saudita è collocata al crocevia tra Africa e Asia e, per la sua vicinanza all'Europa ed ai Paesi emergenti dell'Estremo Oriente, ambisce a diventare un hub globale tra i tre continenti. POPOLAZIONE La popolazione è di 33,4 milioni di abitanti, di cui circa 2/3 sauditi, cresce a un tasso annuo del 2,4% e il 70% della popolazione ha un’età inferiore ai 35 anni. BUSINESS ENVIRONMENT IN MIGLIORAMENTO E COSTI FAVOREVOLI L'Arabia Saudita si colloca: 36esima nel Global Competitiveness Index, 24esima nel Registering Propriety Index, 62esima nel Ease of Doing Business e al terzo posto nel Tax Rewarding System Index. Nonostante i recenti sensibili aumenti il costo dell'energia è ancora competitivo. Alle aziende locali vengono concesse tariffe favorevoli. Secondo quanto riporta Global Petrol Prices, attualmente i consumatori industriali locali pagano solo 0,045 euro per ogni Kwh di elettricità, mentre il costo medio della benzina è di 0,53 euro al litro. IMPOSIZIONE FISCALE FAVOREVOLE E INCENTIVI PER GLI INVESTITORI ESTERI Si segnalano l'assenza di tassazione sul reddito personale, l'obbligo per le società investitrici di pagare solo il 20% sul profitto netto (Corporate Tax) e la possibilità per le realtà estere o miste di usufruire di programmi di finanziamento locali, come quello del Saudi Industrial Development Fund (SIDF) per le Joint Venture. Inoltre, il Paese ha firmato numerosi accordi per evitare la doppia imposizione fiscale, anche con l’Italia. SAUDI VISION 2030 Saudi Vision 2030 è il piano di rinnovamento socioeconomico dell’Arabia Saudita, approvato dal Consiglio dei ministri del Regno il 25 aprile 2016. Il programma pone l’accento sulle riforme strutturali, le privatizzazioni e lo sviluppo delle piccole e medie imprese, con l’obiettivo di diversificare l’economia riducendo la dipendenza dagli idrocarburi, creare nuove opportunità di lavoro e innalzare la qualità della vita nel Paese. 4
Saudi Vision 2030 include la realizzazione di numerosi progetti (tra cui NEOM, Al Qiddiya, The Red Sea Project, Amaala e progetti specifici per la città di Riad come King Salman Park, Riyadh Art, Green Riyadh e Al Masar) per i quali il Governo prevede di stanziare ingenti finanziamenti. 4. GRADO DI APERTURA DEL PAESE AL COMMERCIO INTERNAZIONALE Il Paese presenta una buona apertura al commercio internazionale, confermandosi quasi esclusivamente esportatore di petrolio e derivati, ed importando la quasi totalità dei manufatti, non essendosi ancora sviluppata pienamente una vera e propria industria manifatturiera locale nei settori non petroliferi. Le riforme previste dal Governo saudita prevedono investimenti per l’aumento della produzione manifatturiera nel Regno ed una notevole riduzione delle procedure burocratiche per le società estere che intendono fare business in Arabia Saudita. Rating Arabia Saudita: Standard & Poor’s: A-/A-2 (settembre 2019); Moody’s: A1 (luglio 2019); Fitch: A (settembre 2019). 5. PRINCIPALI INDICATORI MACROECONOMICI ARABIA SAUDITA: INDICATORI MACROECONOMICI 2017 2018 2019 (1) 2020 (2) PIL nominale (mld US$) 688,6 786,5 753,5 770,9 Variazione del PIL reale (%) -0,7 2,4 1,9 1,9 PIL pro-capite a parità di potere di acquisto ($) 54.492 55.709 56.499 57.286 Disoccupazione (%) 12,7 12,7 12,8 12,8 Export di beni (mld US$) 221,8 294,5 256,3 248,9 Import di beni (mld US$) 123,4 124,0 130,2 134,5 Debito pubblico (% del PIL) 25,1 24,2 32,2 38,1 Inflazione (%) -0,8 2,5 -1,1 2,0 Fonte: elaborazione ICE su dati EIU. (1)Stime (2)Previsioni Il PIL nominale a prezzi correnti del Paese è al primo posto nell’area del GCC, con un valore stimato di circa 753,5 miliardi di dollari USA nel 2019. 5
Dopo la frenata del 2017, grazie al riequilibrio fiscale e alle migliori condizioni macroeconomiche, il FMI ha rivisto al rialzo le aspettative di crescita del Regno, dato il buon andamento del 2018 (+2,4%). Gli economisti del Fondo Monetario Internazionale hanno stimato che nel 2019 il Paese crescerà dell’1,9%. Il reddito pro-capite dell’Arabia Saudita si colloca al 15esimo posto della graduatoria mondiale, con un valore stimato di oltre 56.000 US$ a parità di potere di acquisto ed è previsto in crescita per i prossimi anni. Il tasso di disoccupazione si mantiene stabile, con un calo che secondo il programma del Governo dovrebbe portarlo all’11,6% nel 2023, grazie anche al piano di assunzioni previsto dalla Vision 2030. Stabile si mantiene anche la bilancia commerciale, con un avanzo commerciale previsto in aumento per i prossimi anni, che porterà il valore dei beni esportati a raggiungere oltre i 326 mld US$ nel 2023. L’impatto inflazionistico derivante dall’introduzione dell’IVA (5% sul prezzo di beni e servizi) e dall’aumento dei prezzi del carburante è stato parzialmente compensato da tendenze di segno opposto, tra le quali, ad esempio, gli affitti in calo, per cui è stimato per il 2019 un calo dell’indice dei prezzi al consumo di circa l’1,1%. 6. BILANCIA COMMERCIALE BILANCIA COMMERCIALE ARABIA SAUDITA (miliardi di dollari US) 350 300 250 200 150 100 50 0 -50 2014 2015 2016 2017 2018 Export 342.4 203.5 183.6 221.8 294.5 Import 173.8 174.6 140.1 134.5 137 Export Import Fonte: Elaborazione ICE su dai FMI-DOTS 6
SALDO COMMERCIALE ARABIA SAUDITA (miliardi di dollari US) 350 300 250 200 150 100 50 0 -50 2014 2015 2016 2017 2018 Saldo 168.6 28.9 43.5 87.3 157.5 Fonte: Elaborazione ICE su dai FMI-DOTS Nel 2018, secondo le statistiche della banca dati FMI-DOTS, si conferma la tendenza che dopo il brusco calo registrato nel 2015 vede l’export del Paese in forte crescita. In particolare, si riscontra rispetto al 2017 un aumento delle esportazioni del 32,7%. Le importazioni sono aumentate dell’1.8% rispetto all’anno precedente, ma la tendenza generale è al ribasso (-21,5% rispetto al 2015). Ne consegue un forte aumento del saldo commerciale che registra per il 2018 un +80,4%. Le esportazioni sono riconducibili per il 78,7% al settore “Oil”, e per il 21,3% al settore “Non-Oil”. PRINCIPALI PAESI DI DESTINAZIONE DELL'EXPORT SAUDITA (miliardi di dollari) 1 Cina 2 Giappone 3 India 4 Corea del Sud 5 Stati Uniti 6 Emirati Arabi 7 Singapore 8 Paesi Bassi 9 Belgio 10 Bahrain 13 Italia 0 5 10 15 20 25 30 35 40 7
RANK PAESE VALORI (mld US$) VARIAZIONE % 2016 2017 2018 2018/2017 1 Cina 27,6 25,8 38,4 +48,6% 2 Giappone 27,9 26,8 32,8 +22,6% 3 India 20,4 19,6 26,4 +34,7% 4 Corea del Sud 19,2 19,8 26,1 +31,8% 5 Stati Uniti 18,5 18,2 26,0 +42,8% 6 Emirati Arabi 9,8 14,7 17,6 +19,9% 7 Singapore 8,9 9,2 11,5 +25,3% 8 Paesi Bassi 1,9 5,4 10,4 +93,8% 9 Belgio 3,2 4,3 7,8 +81,4% 10 Bahrain 5,1 5,7 7,5 +31,6% 13 Italia 2,7 3,6 5,0 +40,9% Fonte: Elaborazioni ICE su dati FMI-DOTS Tra i Paesi di sbocco delle esportazioni dell’Arabia Saudita, la Cina si conferma la destinazione principale, con un incremento del 48,6% rispetto all’anno precedente. In generale la tendenza è al rialzo in tutti i principali Paesi, a conferma dell’aumento totale dell’export saudita nel 2018 di quasi 73 miliardi di dollari USA. Al secondo posto si riconferma il Giappone, seguito poi dall’India, che scavalca la Corea del Sud, seguiti da Stati Uniti, Emirati Arabi, Singapore e Paesi Bassi, che solamente due anni fa occupavano la 20esima posizione. L’Italia guadagna tre posizioni e si colloca al 13esimo posto (terza tra i Paesi dell’Unione Europea), facendo registrare un aumento del 40,9% rispetto all’anno precedente. PRINCIPALI PAESI DI PROVENIENZA DELL'IMPORT SAUDITA (miliardi di dollari US) 1 Cina 2 Stati Uniti 3 Emirati Arabi 4 Germania 5 India 6 Giappone 7 Corea del Sud 8 Francia 9 Italia 10 Regno Unito 0 5 10 15 20 25 30 35 40 8
RANK PAESE VALORI (mld US$) VARIAZIONE % 2016 2017 2018 2018/2017 1 Cina 20,1 19,7 21,0 +6,7% 2 Stati Uniti 20,8 17,3 17,2 -0,6% 3 Emirati Arabi 7,6 8,3 10,9 +32,4% 4 Germania 9,1 7,4 6,9 -6,8% 5 India 5,2 5,3 5,4 +3,0% 6 Giappone 7,4 5,2 5,3 +0,4% 7 Corea del Sud 6,2 5,1 4,3 -15,7% 8 Francia 4,9 5,0 4,0 -20,0% 9 Italia 4,4 4.4 4.0 -9,1% 10 Regno Unito 3,3 3,0 2,9 -3,3% Fonte: Elaborazioni ICE su dati FMI-DOTS Tra i Paesi di provenienza delle importazioni dell’Arabia Saudita nel 2018, la Cina si conferma come partner principale, con un incremento del 6,7% rispetto all’anno precedente. Al secondo posto si riconfermano gli Stati Uniti, che registrano un lieve calo dello 0,6%. Seguono gli Emirati Arabi Uniti (+32,4%), la Germania, che registra un calo del 6,8%, dovuto anche a frizioni nei rapporti tra i due Paesi, e poi India, Giappone, Corea del Sud e Francia. L’Italia, nonostante un calo del 9,1% rispetto al 2017 si riconferma al nono posto (terza tra i Paesi dell’Unione Europea) con una quota del 3,1% sul totale dell’import saudita. QUOTA DELL'IMPORT SAUDITA Cina 17% Resto del mondo 38% USA 13% Italia UAE 3% 9% Corea del Sud Germania Francia Giappone India 3% 6% 3% 4% 4% Fonte: Elaborazione ICE su dati Trademap 9
7. INTERSCAMBIO COMMERCIALE TRA ITALIA E ARABIA SAUDITA 7.1 IMPORTAZIONI ITALIANE DALL’ARABIA SAUDITA PRINCIPALI IMPORTAZIONI ITALIANE DALL’ARABIA SAUDITA PER DIVISIONI “ATECO 2007” (Valori espressi in milioni di euro) Divisioni – Import dall’Arabia Saudita 2016 2017 2018 Var 17/18 Prodotti delle miniere e delle cave 1.596,1 2.079,9 3.097,3 +48,9% Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 325,9 719,5 1.337,0 +85,8% Prodotti chimici 476,1 479,9 453,7 -5,5% Prodotti della metallurgia 71,0 33,3 116,6 +250,2% Articoli in gomma e materie plastiche 29,7 22,0 21,2 -3,6% Macchinari e apparecchiature 7,1 7,5 12,6 +68,0% Altri mezzi di trasporto 14,0 8,1 11,0 +35,8% Carta e prodotti di carta 1,3 4,1 6,2 +51,2% Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 0,5 1,1 3,8 +245,5% Articoli in pelle (escluso abbigliamento e simili) 3,3 3,1 3,2 +3,2% Prodotti delle altre industrie manifatturiere 1,5 1,3 2,7 +107,7% Prodotti alimentari 2,9 2,7 2,5 -7,4% Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi 2,6 2,4 2,0 -16,7% elettromedicali, di misurazione e orologi Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici 1,8 1,7 1,6 -5,9% Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso 2,0 1,4 1,3 -7,1% domestico non elettriche Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 1,0 0,6 1,1 +83,3% Altri prodotti 52,6 72,7 53,3 -26,7% Totale 2.558,8 3.459,6 5.129,0 +48,2% Fonte: Elaborazione ICE su dati ISTAT Nel 2018 l’Arabia Saudita è risultata al 20esimo posto per quel che riguarda le importazioni italiane, seconda tra i Paesi dell’area MENA dopo l’Algeria. Rispetto all’anno precedente si registra un incremento delle importazioni dal Regno di circa il 50% rispetto al 2017, attribuibile alla maggiore richiesta di petrolio e suoi derivati. Per quel che riguarda la composizione merceologica, la struttura 10
delle nostre importazioni rimane invariata rispetto agli anni precedenti. I prodotti delle miniere, delle cave e derivati dalla raffinazione del petrolio costituiscono quasi il 90% dell’import italiano dal Regno. ANDAMENTO TOP 10 IMPORTAZIONI ITALIANE DALL’ARABIA SAUDITA PER DIVISIONI “ATECO 2007” PERIODO GENNAIO-LUGLIO 2019 (Valori espressi in milioni di euro) Divisioni- Top 10 import dall’Arabia Saudita 2018 2019 Var 18/19 (periodo gennaio-luglio) 1 Prodotti delle miniere e delle cave 1.825,7 1.191,0 -34,8% 2 Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 671,2 708,5 +5,6% 3 Prodotti chimici 263,7 281,3 +6,7% 4 Prodotti della metallurgia 86,3 35,0 -59,4% 5 Merci dichiarate come provviste di bordo, merci 20,3 15,9 -21,7% nazionali di ritorno e respinte, merci varie 6 Prodotti delle attività di raccolta, trattamento e 13,1 11,9 -21,6% smaltimento dei rifiuti e dell’attività di recupero dei materiali 7 Articoli in gomma e materie plastiche 13,9 10,9 -9,2% 8 Macchinari e apparecchiature 7,0 6,1 -12,9% 9 Altri mezzi di trasporto 6,3 5,3 -15,9% 10 Articoli in pelle (escluso abbigliamento e simili) 1,5 2,4 +60,0% Altri prodotti 14,9 9,5 -36,2% Totale 2.923,9 2.277,8 -22,1% Fonte: Elaborazione ICE su dati ISTAT 11
7.1 ESPORTAZIONI ITALIANE VERSO L’ARABIA SAUDITA PRINCIPALI ESPORTAZIONI ITALIANE VERSO L’ARABIA SAUDITA PER DIVISIONI “ATECO 2007” (Valori espressi in milioni di euro) Divisioni – Export verso Arabia Saudita 2016 2017 2018 Var 17/18 Macchinari e apparecchiature 1.399,6 1.416,6 1.178,3 -16,8% Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso 348,3 324,7 256,7 -20,9% domestico non elettriche Prodotti chimici 222,8 239,2 217,0 -9,3% Prodotti alimentari 202,9 175,9 190,5 +8,3% Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 181,0 172,4 167,3 -3,0% Mobili 156,3 148,3 130,4 -12,1% Prodotti della metallurgia 110,8 148,3 123,8 -16,5% Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi 90,9 102,0 112,2 +1,1% elettromedicali, di misurazione e orologi Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 138,4 116,2 108,1 -7,0% Articoli di abbigliamento 100,7 98,7 91,5 -7,3% Prodotti delle altre industrie manifatturiere 88,7 84,3 72,6 -13,9% Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 119,7 83,1 71,3 -14,2% Prodotti agricoli, animali, della caccia e della silvicoltura 73,3 63,7 62,1 -2,5% Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici 81,3 83,7 61,1 -27,0% Articoli in gomma e materie plastiche 81,4 70,3 59,0 -16,1% Articoli in pelle (escluso abbigliamento e simili) 55,0 54,8 48,2 -12,0% Carta e prodotti di carta 40,3 46,4 38,1 -17,9% Altri mezzi di trasporto 39,8 55,6 26,0 -53,2% Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 596,6 386,3 25,9 -93,3% Prodotti tessili 30,9 32,3 25,7 -20,4% Legno e prodotti in legno, sughero, paglia e materiali da 11,5 14,3 12,3 -14,0% intreccio Prodotti delle miniere e delle cave 4,0 3,8 5,1 +34,2% Bevande 5,5 4,3 5,1 +18,6% Altri prodotti 6,8 6,4 7,5 +17,1% Totale 4.187,4 3.932,1 3.096,9 -21,2% Fonte: Elaborazione ICE su dati ISTAT 12
Nel 2018, secondo i dati ISTAT, l’Italia ha registrato un deficit commerciale nell’interscambio con l’Arabia Saudita pari a circa 2 miliardi di euro, rispetto ad un avanzo commerciale conseguito negli anni precedenti. L’Arabia Saudita è stata nel 2018 il 33esimo mercato di sbocco per le vendite italiane di merci, terzo tra i Paesi dell’area MENA dopo Emirati Arabi e Tunisia. Rispetto al 2017 si registra un calo dell’export italiano di circa il 20%. Per quel che riguarda la composizione merceologica, la struttura delle nostre esportazioni rimane invariata rispetto agli anni precedenti. Macchinari e apparecchiature rimangono i prodotti maggiormente esportati, per un valore che supera il miliardo di euro. Seguono i prodotti chimici, apparecchiature elettriche e prodotti alimentari, che nel 2018 hanno fatto segnare un +28,8%. ANDAMENTO TOP 10 ESPORTAZIONI ITALIANE VERSO L’ARABIA SAUDITA PER DIVISIONI “ATECO 2007” PERIODO GENNAIO-LUGLIO 2019 (Valori espressi in milioni di euro) Divisioni- Top 10 export verso l’Arabia Saudita 2018 2019 Var 18/19 (periodo gennaio-luglio) 1 Macchinari e apparecchiature 719,8 643,4 -10,6% 2 Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso 163,0 164,9 +36,5% domestico non elettriche 3 Prodotti chimici 119,8 163,5 +1,2% 4 Prodotti alimentari 107,7 134,4 +24,8% 5 Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 108,7 83,7 -23,0% 6 Mobili 73,5 68,9 -6,3% 7 Prodotti della metallurgia 82,8 68,0 -17,9% 8 Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 67,9 60,6 -10,8% 9 Altri mezzi di trasporto 13,7 57,3 +318,2% 10 Articoli di abbigliamento (anche in pelle e pelliccia) 56,2 54,2 -3,6% Altri prodotti 341,6 373,6 +9,4% Totale 1.854,7 1.872,5 +1,0% Fonte: Elaborazione ICE su dati ISTAT 13
8. SETTORI DI MAGGIORE INTERESSE OIL AND GAS L’Arabia Saudita, con oltre 12 milioni di barili al giorno nel 2018, è il secondo Paese produttore al mondo di petrolio dopo gli Stati Uniti (secondo quanto riportato dal BP Statistical Review of World Energy 2019). Inoltre, ospita i più importanti giacimenti petroliferi, oggetto di continuo sviluppo, ed ammodernamento. In particolare, questo settore risulta molto interessante per le aziende italiane che esportano le seguenti tipologie di prodotti: • Rubinetti e valvole: rappresentano in assoluto il prodotto maggiormente esportato dal nostro Paese verso l’Arabia Saudita, per un valore che nel 2018 è stato di 453 milioni di euro ma nel 2019 è previsto in calo (fino ad ora 198 milioni nel periodo gennaio-luglio 2019, contro i 277 milioni nello stesso periodo del 2018). • Pompe e compressori: rientrano come i rubinetti e le valvole nella categoria “Macchinari e Apparecchiature”, ed hanno registrato nel 2018 un valore di 116 milioni di euro. Secondo i dati Istat nei primi 7 mesi del 2019 le esportazioni di questi articoli hanno registrato un aumento dell’1%. Costituiscono il secondo prodotto italiano più importato in Arabia Saudita. • Tubi e Condotti: appartenenti alla categoria “Prodotti in metallo” hanno registrato nel 2018 un valore di 101 milioni di euro. Per il 2019 è previsto che il valore rimanga stabile, con un aumento però delle esportazioni dei prodotti senza saldatura a rispetto a quelli saldati. COSTRUZIONI E INFRASTRUTTURE (materiali e macchine) L’Arabia Saudita è il più grande produttore e consumatore di materiali edili nell’intera regione del Medio Oriente. Le prospettive di business per le aziende italiane sono pertanto notevoli in questo mercato che si conferma, pur a fronte delle vulnerabilità dovute alla crisi internazionale, in ripresa rispetto al triennio 2015-2017. Ciò è testimoniato dal fatto che oltre il 55% dei progetti in corso nel Paese riguardano il settore delle Costruzioni ed Infrastrutture. Le autorità pubbliche saudite, in linea con il programma di diversificazione dell’economia Saudi Vision 2030, stanno promuovendo un piano di privatizzazioni e di investimenti nel settore dei lavori infrastrutturali, in particolare costruzioni, telecomunicazioni e trasporti. In particolare, questo settore risulta molto interessante per le aziende italiane che esportano le seguenti tipologie di prodotti: 14
• Macchine e apparecchi di sollevamento e movimentazione: rappresentano i prodotti più esportati per quel che riguarda questo settore, con un valore che nel 2018 è stato di oltre 67 milioni di euro. Nel 2019 il dato si sta mantenendo stabile, 40,7 milioni di euro nel periodo gennaio-luglio 2019 contro 39,9 nello stesso periodo del 2018. • Piastrelle in ceramica per pavimenti e rivestimenti: sono il secondo prodotto più esportato in questo settore e il primo per quel che riguarda la categoria dei materiali edili. Il valore delle esportazioni nel 2018 è stato di 32 milioni di euro. Nel 2019 il dato è in calo del 7,9%, anche a causa dell’introduzione da parte di SASO di una nuova normativa inerente all’esportazione verso l’Arabia Saudita, che richiede una procedura per l’ottenimento del SASO Quality Mark. • Marmo e altre pietre affini lavorati artisticamente: nel 2018 questa tipologia di prodotto ha registrato un valore di circa 27 milioni di euro. ELETTROTECNICO ED ELETTRONICO L’Italia esporta in Arabia Saudita apparecchiature elettroniche ed elettrotecniche per un valore che nel 2018 è stato di 256,7 milioni di euro, in calo di circa il 20% rispetto all’anno precedente. In particolare, questo settore risulta molto interessante per le aziende italiane che esportano le seguenti tipologie di prodotti: • Contatori di elettricità, gas, acqua e altri liquidi: questo prodotto (includendo anche gli accessori) ha registrato nel 2018 un valore di oltre 59 milioni di euro, in netta crescita rispetto al 2017. Per l’anno corrente il valore delle esportazioni per questa tipologia di prodotto ha raggiunto a luglio 2019 il valore di 20 milioni di euro, in linea con il valore dello scorso anno nello stesso periodo. • Motori, generatori e trasformatori elettrici: questo prodotto ha registrato nel 2018 un valore di oltre 52 milioni di euro, in calo di oltre 20 milioni rispetto al 2017. • Elettrodomestici: nel 2018 questa tipologia di prodotto ha registrato un valore di 48,5 milioni di euro, in calo rispetto agli anni precedenti. Per il 2019 si prevede un aumento del valore dell’export di elettrodomestici, confermato dai dati che registrano a luglio del 2019 un valore di circa 37 milioni (rispetto ai 31 dello scorso anno). • Apparecchiature per illuminazione: nel 2018 questa tipologia di prodotti ha registrato un valore di 35,5 milioni di euro, dato che è risultato costante negli ultimi anni. Per il 2019 i dati stanno evidenziando un aumento del valore delle esportazioni di apparecchiature per illuminazione di circa il 40%, dai 21,1 milioni di euro nel periodo gennaio-luglio 2018 ai 32,8 milioni di euro nello stesso periodo del 2019. 15
• Apparecchiature per le reti di distribuzione e il controllo dell’elettricità: nel 2018 il valore delle esportazioni superava di poco i 34 milioni di euro, e per l’anno corrente è in calo. Nel periodo gennaio-luglio 2019 il valore è stato di 13 milioni di euro, contro i 21 milioni dello scorso anno nello stesso periodo. FARMACEUTICO, MEDICALE E OSPEDALIERO L’Arabia Saudita è la maggiore fra le economie dei Paesi appartenenti al Consiglio di Cooperazione del Golfo (CCG), ed il suo sistema sanitario deve soddisfare la domanda di una popolazione in rapido aumento, con un tasso di crescita annuo del 2,4%. L’offerta complessiva delle strutture sanitarie locali non è però ancora adeguatamente sviluppata in rapporto al trend di crescita della popolazione. In questo quadro, il Governo saudita sta introducendo sempre più iniziative per incoraggiare il settore privato ad investire in campo sanitario. Inoltre, i non sauditi, la cui presenza nel 2018 secondo la General Authority for Statistics è in crescita rispetto agli anni precedenti, non possono utilizzare gli ospedali pubblici, e questo rende sempre più impellente la necessità di costruire nuovi ospedali privati. In particolare, questo settore risulta molto interessante per le aziende italiane che esportano le seguenti tipologie di prodotti: • Medicinali e altri preparati farmaceutici: nel 2018 il valore delle esportazioni di questo prodotto è stato di 55 milioni di euro, in calo rispetto agli anni precedenti (75 milioni nel 2016 e 81 milioni nel 2017). Per il 2019 i dati relativi al periodo gennaio-luglio vedono il valore dell’export di questa tipologia di prodotto allinearsi con i valori dello scorso anno. • Cosmetici, profumi, saponi e simili: nel 2018 il valore delle esportazioni di questo prodotto è stato di circa 35 milioni di euro. Nel 2019 si sta registrando un forte aumento (oltre il 55%) del valore dell’esportazione di cosmetici, infatti solamente nel periodo gennaio-luglio sono stati esportati in Arabia Saudita cosmetici dall’Italia per oltre 31 milioni di euro, contro i 19 milioni dello scorso anno nello stesso periodo. • Mobili per uso medico, apparecchi medicali, materiale medico-chirurgico: queste tipologie di prodotti hanno raggiunto nel 2018 un valore di 22 milioni di euro, in linea con quello degli anni precedenti. Per il 2019 i dati registrati fino ad ora evidenziano un aumento del valore delle esportazioni, dai 10 milioni del luglio 2018 ai quasi 16 milioni di euro del luglio 2019. 16
AGROALIMENTARE L’Arabia Saudita è il mercato della regione del Golfo con maggiori prospettive di crescita nel lungo termine, dato che la sua popolazione è in continuo aumento e una famiglia è composta in media da 6,4 persone. L’industria agroalimentare e delle bevande in Arabia Saudita è ritenuta uno dei settori più attraenti e redditizi dell’economia del Regno, dato che il Paese importa mediamente il 70% del suo fabbisogno alimentare dagli altri Paesi. L’Italia esporta in Arabia Saudita prodotti per un valore che nel 2018 è stato di oltre 190 milioni di euro. Sulla base delle iniziative governative realizzate al fine di promuovere gli investimenti esteri, l’industria alimentare in Arabia Saudita ha il potenziale di attrarre importanti investimenti privati, in particolare nei settori chiave che contribuiscono alla crescita del consumo alimentare locale. In particolare, questo settore risulta molto interessante per le aziende italiane che esportano le seguenti tipologie di prodotti: prodotti di consumo e macchine e macchinari. Tra i principali prodotti di consumo esportati troviamo: • Fette biscottate, biscotti e prodotti di pasticceria conservati: nel 2018 il valore dell’esportazione di queste tipologie di prodotti è stato di 61,5 milioni di euro. Per il 2019 la tendenza è in aumento di oltre il 15%, nel periodo gennaio-luglio il valore è infatti di 36 milioni (contro i 31 dello scorso anno). • Pomacee e frutta a nocciolo: nel 2018 queste tipologie di prodotto hanno registrato un valore di 43 milioni di euro, in calo rispetto agli anni precedenti (58 milioni nel 2016 e 49 milioni nel 2017). Per l’anno corrente è prevista un’inversione della tendenza, testimoniata dal fatto che nel periodo gennaio-luglio 2019 il valore delle esportazioni di pomacee e frutta a nocciolo è raddoppiato rispetto allo stesso periodo del 2018. • Cacao in polvere, cioccolato, caramelle e confetterie: il valore di queste tipologie di prodotti per il 2018 è stato di 30,5 milioni di euro, e i dati del 2019 confermano questa tendenza (circa 23 milioni di euro tra gennaio e luglio 2019). Tra le principali macchine esportate troviamo: • Macchine automatiche per la dosatura, la confezione e l’imballaggio: nel 2018 il valore di queste tipologie di macchinari è stato di 40 milioni di euro, in calo se comparati ai 117 milioni del 2016 e ai 70 milioni del 2017. I dati relativi al corrente anno attestano una ripresa. • Macchine per l’industria alimentare: queste tipologie di prodotti (incluse parti e accessori) hanno registrato nel 2018 un valore di 50 milioni di euro, e i dati per il 2019 confermano che anche per quest’anno si sta registrando una cifra in linea con quella dello scorso anno. 17
ARREDAMENTO Dati i numerosi progetti di costruzione messi in atto dall’Arabia Saudita in linea con la Saudi Vision 2030 e con il National Transformation Program, quello dell’arredamento è un settore molto importante. Nel 2018 il valore di questo settore ha raggiunto oltre 130 milioni di euro. In particolare, questo settore risulta molto interessante per le aziende italiane che esportano le seguenti tipologie di prodotti: • Parti e accessori di mobili: nel 2018 questa categoria di prodotti è stata esportata in Arabia Saudita per un valore di 33 milioni di euro, in linea con gli anni precedenti. • Altri mobili (inclusi quelli per arredamento esterno): queste tipologie di prodotti hanno registrato nel 2018 un valore di quasi 30 milioni di euro e i dati relativi alla prima metà del 2019 confermano questa tendenza. • Sedie, poltrone e divani: anche questa tipologia di prodotti ha confermato una generale stabilità del mercato. Il valore delle esportazioni di questi articoli è stato nel 2018 di oltre 23 milioni di euro, confermando i valori degli anni precedenti. Anche per il 2019 i dati attuali confermano quanto detto sopra. • Mobili per arredo domestico: nel 2018 il valore di questa tipologia di prodotti è stato di 21 milioni di euro, in calo rispetto agli anni precedenti. I dati riguardanti la prima metà del 2019 confermano questo trend negativo (2 milioni di euro in messo rispetto allo scorso anno). • Mobili per uffici e negozi: questi articoli di arredamento hanno registrato nel 2018 un valore di 19 milioni di euro, in linea con l’andamento negli anni precedenti. Per l’anno corrente è previsto un aumento del valore, testimoniato dal fatto che nei primi 7 mesi del 2019 il valore delle esportazioni di questi prodotti è di 14,5 milioni, contro i quasi 9,9 milioni dello scorso anno nello stesso periodo. MODA Il settore dell’abbigliamento rientra tra i settori di rilievo. I dati evidenziano che nel 2018 l’Italia ha esportato verso il Regno articoli di abbigliamento per un valore di 91,5 milioni di euro. In particolare, questo settore risulta molto interessante per le aziende italiane che esportano le seguenti tipologie di prodotti: • Abbigliamento esterno confezionato in serie, di sartoria o confezionato su misura: queste tipologie di articoli di abbigliamento hanno registrato nel 2018 un valore di 36 milioni di euro. I 18
dati del 2019 hanno confermato un andamento identico per la prima metà dell’anno corrente, con un valore di 22 milioni di euro nel periodo gennaio-luglio 2019. • Calzature: per quel che riguarda le calzature nel 2018 vi è stato un calo delle esportazioni per un valore che rispetto ai quasi 30 milioni di euro del 2017 si è attestato poco sopra i 24 milioni di euro. Nella prima 7 mesi del 2019 il valore delle esportazioni di calzature è di 13,5 milioni di euro. • Articoli da viaggio, borse e simili, pelletteria e selleria: per queste tipologie di articoli si può fare un discorso analogo a quanto riportato sopra per le calzature. Nel 2018 c’è stato un modesto calo che ha portato il valore di questi articoli a 23,5 milioni di euro, e la prima metà del 2019 ha confermato questa tendenza. • Montature per occhiali: il valore delle esportazioni di questo prodotti per il 2018 è di 17,5 milioni di euro. Per il 2019 la tendenza è in linea con l’anno precedente, infatti nel periodo gennaio-luglio il valore delle esportazioni di montature per occhiali è di 11,5 milioni di euro. ENERGETICO L’Arabia Saudita, oltre a essere il più grande produttore di petrolio, ne è anche il più grande consumatore tra i Paesi del Medio Oriente. Di conseguenza il governo ha attuato dei piani per la diversificazione delle risorse dell’energia, puntando sull’energia solare e nucleare. Attraverso il National Renewable Energy Program (NREP), il Renewable Energy Project Development Office (REPDO) in collaborazione con gli stakeholder del settore dell’energia sta cercando di massimizzare il contributo delle energie rinnovabili. Gli obiettivi sono di arrivare a produrre nel 2024 energia da fonti rinnovabili per 27,3 GW, mentre entro il 2032 si punta ad assicurare che il 50% dell’elettricità generata provenga da fonti rinnovabili. Inoltre, è stato creato il Saudi National Atomic Energy Project (SNAEP), con l’obiettivo di sviluppare un progetto per introdurre l’energia nucleare attraverso tre programmi principali. I primi due riguarderanno la costruzione e l'installazione di centrali nucleari in vari siti in tutto il paese, mentre il terzo programma è destinato alla gestione di risorse minerarie e di uranio per alimentare gli impianti. SMALTIMENTO RIFIUTI, TRATTAMENTO E GESTIONE ACQUE L'Arabia Saudita rappresenta il Paese privo di acque superficiali più grande al mondo, risultando dipendente dall'acqua desalinizzata fin dagli anni '50 del ‘900 Il Paese costituisce la maggiore industria di desalinizzazione e fornitura del servizio acqua tra i Paesi del Golfo Arabico a causa dell’ampiezza del suo territorio geografico e della sua popolazione, che rappresenta oltre la metà della popolazione totale dell’area GCC. Con la maggior parte del territorio che gode di precipitazioni medie di soli 60-100 millimetri all'anno, l'Arabia Saudita affida la produzione di acqua potabile principalmente alle industrie di desalinizzazione, le quali ricavano oltre il 60% della fornitura totale di acqua nel Regno. Il resto dell’acqua potabile ricavata nel Paese deriva da risorse 19
idriche sotterranee, di recente sottoposte a pressione a causa del loro ampio utilizzo, che ha portato ad una diminuzione della qualità dell’acqua ricavata. TURISMO, INTRATTENIMENTO, SPORT E CULTURA L’Arabia Saudita, in linea con la progressiva apertura del Paese voluta recentemente dal Governo, ha deciso di puntare molto anche sul turismo, su cui investirà 27 miliardi di dollari USA. L’introduzione del nuovo visto turistico permette dalla fine di settembre 2019 ai visitatori di 49 nazionalità di entrare nel Paese. Inoltre, sono numerosi i progetti in via di realizzazione, come il Red Sea Project, il resort di intrattenimento Qiddiya e il progetto di Jeddah Downtown. Sta ricevendo un forte impulso anche l’industria dello spettacolo (eventi musicali e cinematografici) unitamente al settore della cultura (archeologia, musei) e al settore sportivo (di recente è stato consentito l’accesso agli stadi alle donne). 9. RISCHI E DIFFICOLTÀ DEL MERCATO SETTORI NON AMMESSI AGLI INVESTIMENTI DA PARTE DI INVESTITORI ESTERI Non è permessa la costituzione di una società nei seguenti settori: - Esplorazione, perforazione e estrazione di petrolio; - Produzione e distribuzione di energia elettrica; - Servizi audiovisivi e di comunicazione; - Servizi di telecomunicazione (tranne alcune eccezioni); - Settore militare (produzione equipaggiamenti, uniformi, catering, etc.); - Ispezione e sicurezza. TENSIONI REGIONALI L’intervento militare in Yemen, i rapporti conflittuali con l’Iran, l’interruzione delle relazioni diplomatiche con il Qatar, oltre alle crisi in Siria e Iraq, alimentano le tensioni a livello regionale. BUROCRAZIA Se confrontata con gli standard occidentali, l’apparato burocratico saudita appare complesso e macchinoso. È consigliabile, ai fini dell’operatività d’impresa, avviare in largo anticipo le richieste di visto e tutte le necessarie procedure burocratiche, soprattutto se si tratta di una società estera. TASSAZIONE SUI LAVORATORI Per favorire la saudizzazione, incentivando l’assunzione di personale saudita, il Governo ha lanciato nel gennaio 2018 un nuovo decreto che ha aumentato le tasse mensili pagate dai datori di lavoro per il personale straniero. Il datore di lavoro paga per ogni operaio straniero 400 SAR mensili (circa 100 euro), cifra prevista in aumento entro il 2020, oltre al costo per il rinnovo del permesso di soggiorno “Iqama”. 20
INTRODUZIONE DELL’IVA E AUMENTO COSTI Il 1° gennaio 2018 è entrata in vigore l’imposta sul valore aggiunto “IVA” con un’aliquota del 5%. Questo nuovo prelievo fiscale, assieme al taglio dei sussidi da parte del Governo, hanno portato ad un aumento dei costi, tra cui bollette di acqua e elettricità. BARRIERE TARIFFARIE Come membro del Consiglio di Cooperazione del Golfo, l’Arabia Saudita applica la tariffa comune esterna del 5% sulla maggior parte dei prodotti importati, fatte salve alcune eccezioni (ad es. i datteri sono protetti da un dazio del 40%). Alcuni prodotti alimentari sono esenti dai dazi all’importazione (ad es. thè e caffè), mentre altri beneficiano di sussidi all’importazione (ad es. riso, alimenti per bambini, mangimi per animali). BARRIERE TARIFFARIE E NON TARIFFARIE (ARABIA SAUDITA) BARRIERE NON TARIFFARIE Alimenti, cosmetici e medicinali sono soggetti all’ottenimento di una specifica autorizzazione da parte della competente Autorità saudita, la Saudi Food & Drug Authority (SFDA). La procedura di registrazione obbligatoria è molto lunga e costosa e di solito viene anche richiesta un’ispezione da parte della SFDA alle aziende produttrici. Per quanto riguarda i restanti prodotti, necessitano della certificazione della Saudi Standards, Metrology and Quality Organisation (SASO). Da segnalare l’introduzione della piattaforma elettronica “Saber” per la registrazione elettronica delle spedizioni di alcuni prodotti oggetto della certificazione SASO. DIFFICOLTÀ LINGUISTICHE La lingua ufficiale dell’Arabia Saudita è l’arabo. Molti documenti richiesti dagli uffici del Regno non contemplano una versione in inglese. Solo parte della normativa vigente viene tradotta in inglese e la conoscenza delle lingue europee è diffusa solo in determinati contesti. La conoscenza della lingua locale agevola i soggetti economici intenzionati a sviluppare i propri investimenti sul territorio saudita. 10. VISION 2030 E PRINCIPALI PROGETTI FUTURI 10.1. VISION 2030 Saudi Vision 2030 è il piano di rinnovamento socioeconomico dell’Arabia Saudita, approvato dal Consiglio dei ministri del Regno il 25 aprile 2016. Il programma pone l’accento sulle riforme strutturali, le privatizzazioni e lo sviluppo delle piccole e medie imprese, con l’obiettivo di diversificare l’economia, creare nuove opportunità di lavoro e innalzare la qualità della vita nel Paese. 21
Saudi Vision 2030 si articola su tre pilastri: il primo è lo status del Regno come cuore del mondo arabo e islamico; il secondo pilastro è la determinazione del Paese a diventare un motore globale di investimento; il terzo pilastro è collegato alla posizione strategica dell’Arabia Saudita e all’ambizione di diventare un hub globale tra Asia, Europa e Africa. I principali obiettivi che il Governo saudita si prefigge di raggiungere sono i seguenti: Obiettivi Saudi Vision 2030 2017 Target 2030 Public Investment Fund assets 600 mld SAR 7 bln SAR IDE (% del PIL) 3,8% 5,7% Abbassamento del tasso di disoccupazione 11,6% 7,0% Contributo del settore privato al PIL 40,0% 65,0% Quota dell’export “non-oil” su PIL “non-oil” 16,0% 50,0% Entrate “non-oil” 163 mld SAR 1 bln SAR Contributo delle PMI al PIL 20,0% 35,0% Spese delle famiglie in attività culturali e di intrattenimento 2,9% 6,0% Incremento dell’aspettativa di vita 74 anni 80 anni Partecipazione delle donne alla forza lavoro 22,0% 30,0% Risparmi delle famiglie (% del reddito) 6,0% 10,0% Contributo del settore “non-profit” al PIL
AL QIDDIYA PROJECT Al Qiddiya Project è un progetto per la costruzione di un resort vicino a Riad che comprenderà un parco a tema e un parco acquatico, con lo scopo di attrarre turisti (in previsione 1,5 milioni di visitatori annui) e ospitare eventi culturali. Il costo dell’infrastruttura si aggira attorno gli 8 miliardi di dollari e il contributo maggioritario verrà fornito dal PIF. I lavori, cominciati ad inizio 2019, dovrebbero terminare nel 2022. AMAALA Amaala è un progetto turistico lanciato dall’Arabia Saudita nel 2017 che prevede la trasformazione di un’ampia zona costiera che si affaccia sul Mar Rosso in una destinazione turistica di lusso, attraverso la realizzazione di un resort di 13.000 mq gestito secondo leggi che rispondono agli standard internazionali. Il progetto verrà finanziato dal Public Investment Fund (PIF) e dovrebbe contribuire a creare fino a 35.000 posti di lavoro, nonché 4 miliardi di dollari di ricavi annui. I lavori hanno avuto inizio nella prima metà del 2019 e il completamento dell’opera è previsto entro il 2022. JEDDAH NEW DOWNTOWN Jeddah New Downtown è uno dei numerosi piani per rilanciare la zona costiera del Mar Rosso. Il progetto, finanziato dal PIF per una spesa di circa 5 miliardi di dollari, prevede la riorganizzazione della zona costiera di Gedda, con la costruzione di attività commerciali e nuove unità abitative. L’obiettivo è quello di rendere Gedda il fulcro commerciale ed economico tra Medio Oriente e Africa. L’inizio dei lavori è previsto per il quarto trimestre del 2019 e la conclusione della prima fase del progetto è prevista per la fine del 2022. NATIONAL RENEWABLE ENERGY PROGRAM Il National Renewable Energy Program (NREP) è un progetto nato dalla collaborazione tra il Renewable Energy Project Development Office (REPDO) e il Ministero dell’Energia, con l’obiettivo di massimizzare il potenziale delle energie rinnovabili in Arabia Saudita. Il NREP prevede la realizzazione di 30 progetti, parte dei quali già avviati, che secondo le previsioni dovrebbero portare il Paese a produrre 27,3 GW di energia da fonti rinnovabili entro il 2024, mentre entro il 2032 si punta ad assicurare che il 50% dell’elettricità generata provenga da fonti rinnovabili. RISTRUTTURAZIONE DEL KING ABDULLAH FINANCIAL DISTRICT Nel King Abdullah Financial District (KAFD) sono in corso lavori di ristrutturazione per convertire il distretto in una zona all’avanguardia, con regolamenti e misure eccezionali. L’obiettivo è quello di costruire un quartiere internazionale dove vita e affari siano massimizzati, grazie anche alle comodità allestite per i visitatori. Re Salman ha dichiarato di voler organizzare nel KAFD il prossimo G20, previsto per la fine del 2020. 23
SAUDI LANDBRIDGE PROJECT Saudi Landbridge Project è un progetto che prevede la costruzione di una ferrovia di circa 1.500 km che colleghi il Mar Rosso con il Golfo Arabico. L’obiettivo è di ridurre di tre giorni l’attuale viaggio per la spedizione di merci marittime attorno alla costa saudita, ampliando i collegamenti con Riad e Gedda. Il progetto è ancora in fase preliminare, per cui non è stata determinata una fase di inizio e di fine, ma il Governo saudita ha firmato con China Civil Engineering Construction Corporation un memorandum di intesa per sviluppare l’attuazione del progetto. 10.2.1. PROGETTI PER LA CITTÀ DI RIAD KING SALMAN PARK King Salman Park è un progetto per la realizzazione di un parco di 13,4 kmq nel cuore della città di Riad. Il progetto comprenderà ampi spazi verdi, teatri, cinema, musei, un centro sportivo e un complesso residenziale. La conclusione del progetto è prevista per il 2024. AL MASAR Al Masar, detto anche Sports Boulevard, è un progetto che prevede la realizzazione di un percorso (in arabo “al masar”) di 135 km tra la valle di Hanifa e la valle di Sulai. In questo percorso saranno presenti diverse zone, dedicate principalmente allo sport, all’ambiente e ad altre attività ricreative. RIYADH ART Riyadh Art è un progetto per la trasformazione della città di Riad in una mostra d’arte all’aperto, con l’intento di fondere innovazione e tradizione. Il progetto include 11 programmi che porteranno alla collocazione di oltre 1000 opere d’arte in tutta la città. Il termine dei lavori è previsto per il 2023. GREEN RIYADH Il progetto Green Riyadh ha come obiettivo quello di aumentare le aree verdi nella città di Riad dall’1,5% al 9% della superficie urbana totale, arrivando a 541 kmq. Il progetto prevede la collocazione di 7,5 milioni di alberi nella città. Tra gli obiettivi finali vi è quello di ridurre la temperatura attorno alla città di 2 gradi Celsius. Il progetto dovrebbe essere completato nel 2030. 24
11. ATTIVITÀ PROMOZIONALE ICE-AGENZIA 2019 INIZIATIVE REALIZZATE Manifestazione Date Tipologia Settore Luogo SIGEP 19-23/01/2019 Missione operatori Gelateria, pasticceria Rimini ALTAROMA 24-27/01/2019 Missione operatori Moda, fashion Roma MIDO 21-25/02/2019 Missione operatori Ottica Milano 10-13/03/2019 Partecipazione THE BIG 5 SAUDI Costruzioni, edilizia Gedda collettiva italiana MADE EXPO 13-16/03/2019 Missione operatori Architettura, costruzioni, edilizia Milano COSMOPROF 13-17/03/2019 Missione operatori Cosmetica Milano OMC 16-29/03/2019 Missione operatori Energia Ravenna OROAREZZO 05-09/04/2019 Missione operatori Gioielleria Arezzo LAMIERA 14-17/5/2019 Missione operatori Tecnologia Milano AUTOPROMOTE 21-24/5/2019 Missione operatori Automotive Bologna RIMINI WELLNESS 30/5-2/6/2019 Missione operatori Benessere Rimini THE ONE 18-21/09/2019 Missione operatori Moda Milano MARMO + MAC 22-28/09/2019 Missione operatori Costruzioni Verona VITRUM 1-4/10/2019 Missione operatori Tecnologia/Vetro Milano 25
Punto informativo ICE 7-10/10/2019 Riad SAUDI BUILD Costruzioni e Macchinari per l’edilizia Riad (Privatistica) SIA HOSPITALITY 9-11/10/2019 Missione operatori Design Rimini WIRE & CABLE 19-23/10/2019 Missione operatori Macchine per filo Verona CONFERENCE Punto informativo ICE Macchinari e tecnologie per industria 21-24/10/2019 Riad SAUDI AGRICULTURE agricola, agroalimentare, acquacoltura, Riad imballaggi alimentari (Privatistica) CIBUS TECH 21-25/10/2019 Missione operatori Agroalimentare Milano INIZIATIVE IN PROGRAMMA Manifestazione Date Tipologia Settore Luogo INTERNATIONAL Punto informativo ICE Industria del caffè, cioccolato, EXHIBITION COFFEE & 3-7/12/2019 Riad Riad pasticceria, gelateria CHOCOLATE COSMOPROF WORLDWIDE Industria della cosmetica & bellezza 3-4/12/2019 Conferenza e B2B Riad ROADSHOW professionale Partecipazione SAUDI HEALTH 3/2020 Medicale, cosmetica Riad collettiva italiana 26
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