Approdi non regolari e sbarchi controllati di migranti sulle coste della Puglia nell'ultimo triennio - Ipres
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Approdi non regolari e sbarchi controllati di migranti sulle coste della Puglia nell’ultimo triennio 1. INTRODUZIONE1 Le strategie regionali in materia di immigrazione sono volte, prioritariamente, a rimuovere le cause che determinano povertà e rischio di esclusione per soggetti e nuclei familiari immigrati sovraesposti al rischio di emarginazione. Il nostro contesto regionale è caratterizzato dalla presenza di un triplice fenomeno migratorio, le cui esigenze e, conseguentemente, le politiche d’intervento risultano diversificate: per un verso, infatti, la Puglia è interessata da cosiddetti flussi migratori di “passaggio”, ovvero di migranti che approdano in Puglia ma sono interessati a raggiungere mete economiche ed occupazionali più allettanti, per altro verso, il fenomeno è da leggersi in funzione di una presenza stanziale diffusa su tutto il territorio, ed ancora, in forza di specifici flussi migratori, richiamati dal fabbisogno stagionale di manodopera nel settore agricolo e/o assistenziale. Il fondamento normativo regionale per gli ambiti d’intervento è costituito dalla L.R. 32/2009 (Norme per l’accoglienza, la convivenza civile e l’integrazione degli immigrati in Puglia), che, destinata ai cittadini di Stati non appartenenti all’UE, agli apolidi, ai richiedenti asilo e ai rifugiati con protezione internazionale, umanitaria e sussidiaria presenti sul territorio regionale, concorre alla tutela dei diritti dei cittadini immigrati, attivandosi per l’effettiva realizzazione dell’uguaglianza formale e sostanziale di tutte le persone (art. 1 e 2). La Regione Puglia promuove la realizzazione di un sistema integrato di interventi e servizi per la piena integrazione degli immigrati, orientato ad acquisire una conoscenza strutturata dei flussi migratori, anche ai fini dell’inserimento nel mercato del lavoro, mediante la diffusione e lo scambio di buone pratiche e di iniziative volte a contrastare le forme di discriminazione; a promuovere la conoscenza della cultura italiana, per attuare pienamente una reciproca integrazione culturale; a garantire agli immigrati pari opportunità; a contrastare i fenomeni criminosi e lo sfruttamento; a 1 La presente nota integra ed aggiorna un precedente studio: IPRES, Mastrorocco N., Occhiofino G., Labellarte G.,, “Approdi non regolari e sbarchi controllati in Puglia”, nota tecnica febbraio 2017.
Nota tecnica n. 2 - 2019 2 promuovere la partecipazione degli immigrati alla vita pubblica locale 2. Diversi e complementari sono i campi di azione previsti, sulla base delle esigenze manifestate dalle persone straniere, che concernono specificamente la sfera culturale, linguistica, economica, lavorativa e socio-sanitaria: la programmazione degli interventi in oggetto è demandata all’ultimo Piano triennale dell’immigrazione3, approvato con DGR n.6 del 12 gennaio 2018. In Puglia i principali flussi migratori si sostanziano a partire dai primi anni Novanta del secolo scorso, allorquando comincia a prendere forma una diffusa consapevolezza dell’importanza della collocazione geo-politica di questa regione all’interno del Bacino del Mediterraneo. La presente nota intende fornire un quadro sintetico ma auspicabilmente esaustivo ed aggiornato degli approdi irregolari e degli sbarchi controllati di migranti/profughi registratisi sulle coste pugliesi durante gli ultimi 3 anni. Sulla base, infatti, di diverse fonti d’informazione locale ed, in taluni casi, di dati ministeriali e delle Agenzie appartenenti alle Nazioni Unite, sono stati osservati (per il periodo gennaio 2016- dicembre 2018) gli approdi non regolari lungo le coste della regione e gli sbarchi controllati nei porti di Taranto, Brindisi e Bari (per il periodo dicembre 2015-ottobre 2017, dopo questa data, infatti, non vi sono stati altri sbarchi del genere). La Puglia, quindi, a distanza di quasi trent’anni, conferma ancora la sua natura di terra di frontiera, sensibile ai movimenti legati ai processi migratori mediterranei, e tra questi, purtroppo, anche quelli connessi al preoccupante fenomeno della tratta di esseri umani. La tratta di esseri umani, infatti, rappresenta un crimine transnazionale, regolato dall’art.3 del “Protocollo addizionale della Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale per prevenire, reprimere e punire la tratta di persone, in particolare di donne e bambini”. La definizione di tratta comprende il reclutamento, il trasporto, il trasferimento, l’ospitare o accogliere persone, tramite l’impiego o la minaccia di impiego della forza o di altre forme di coercizione nonché, il dare o ricevere somme di denaro o vantaggi per ottenere il consenso di una persona che ha autorità su un’altra a scopo di sfruttamento. Lo sfruttamento include, come minimo, lo sfruttamento della prostituzione altrui o altre forme di sfruttamento sessuale, il lavoro forzato o prestazioni forzate, schiavitù o pratiche analoghe, l’asservimento o il prelievo di organi. In tal senso, dal gennaio 2016 al dicembre 2018, durante i rintracci dei natanti non regolari approdati in Puglia, non è un caso che le forze dell’ordine 2 Cft. art 3 L.R. 32/2009. 3 Cft. art 9 L.R. 32/2009.
Nota tecnica n. 2 - 2019 3 abbiano arrestato ben 69 scafisti (tra questi anche alcuni pugliesi legati a gruppi criminali transnazionali), accusati di favoreggiamento all’immigrazione clandestina. 2. APPRODI NON REGOLARI Nel periodo compreso fra l’11 gennaio 2016 e il 31 dicembre 2018 sono stati registrati 75 sbarchi irregolari lungo il litorale pugliese (adriatico e ionio), per un totale di profughi/migranti pari a 3.858 unità (580 i minori accertati). I territori maggiormente interessati sono stati Otranto, S. Maria di Leuca, Gallipoli (in particolare presso le coste rocciose dell’Isola di Sant’Andrea, a circa un miglio dalla città), Porto Badisco, Castrignano del Capo, Brindisi, Marina di Novaglie, Castro Marina, Tricase. Altresì, si registrano casi isolati presso San Cataldo, Corsano, Torre Vado, San Foca, Gagliano del Capo, Ugento. In alcuni casi, come nello sbarco presso Ugento del 22 giugno 2016, il superamento del Capo di Leuca può essere giustificato dalle condizioni meteorologiche che dalle coste adriatiche hanno spinto le imbarcazioni dei profughi/migranti verso il più lontano litorale ionico. Da menzionare sicuramente è lo sbarco del 26 novembre 2016 ad Otranto, dove a bordo di una barca a vela sono giunte ben 198 persone di nazionalità pakistana e siriana. Così come merita un accenno lo sbarco del 31 dicembre 2016 a Tricase, 169 migranti giunti a bordo di un’imbarcazione di 13 metri e provenienti da Iran, Pakistan, Afghanistan. Infine, si evidenzia lo sbarco del 28 aprile 2017 a S. Maria di Leuca, che ha visto 113 immigrati pakistani approdare con un cabinato battente bandiera statunitense. Qui di seguito si propone una ricostruzione analitica degli sbarchi irregolari con indicazione specifica degli eventi e (ove possibile) con distinzione di genere tra i profughi, della provenienza e del mezzo di approdo impiegato. E’ importante evidenziare, ancora, gli ‘inediti’ approdi verificatisi a Vieste (Gargano) nelle giornate del 12 aprile, 15 maggio e 8 giugno 2017. Un territorio, questo, che non era stato ancora toccato dal sopraggiungere di migranti/profughi.
Nota tecnica n. 2 - 2019 4 Tab. 1 – Ricostruzione degli sbarchi irregolari (gennaio 2016-dicembre 2018). Provenienza profughi/ Mezzo di migranti Numero approdo Uomini Evento Minori Donne San Cataldo (Lecce) (25 settembre 2016) 25 10 6 9 Siria Barca a vela Approdo sulle coste salentine battente bandiera statunitense Otranto (2 giugno 2016) 12 - - 0 Somalia (8) Scafo in Individuazione dalla Guardia di Finanza Siria (4) vetroresina (29 giugno 2016) 52 39 5 8 Afghanistan Barca a vela Soccorso durante affondamento Pakistan Somalia (1 settembre 2016) 84 25 25 34 Afghanistan Yacht Individuazione dalla Guardia di Finanza Iraq (11 settembre 2016) 62 - - 2 Siria Barca a vela Individuazione dalla Guardia di Finanza battente bandiera statunitense (14 settembre 2016) 75 44 19 12 Afghanistan Barca a vela Individuazione dalla Guardia di Finanza Iran Pakistan Siria (26 novembre 2016) 198 - - 30 Pakistan Barca a vela Individuazione dalla Guardia di Finanza Siria (09 febbraio 2017) 89 Iran, Afghanistan, Pakistan Barca a vela Individuazione dalla Guardia di Finanza battente bandiera montenegrina (10 aprile 2017) 75 27 17 31 Iracheni di etnia Kurda Approdo sulle coste salentine (02 giugno 2017) 62 6 Iraq, Iran, somalia Barca a vela Individuazione dalla Guardia di Finanza battente bandiera USA (18 settembre 2017) 72 Pakistan Veliero Individuazione dalla Guardia di Finanza (14 maggio 2018) 56 13 Iraq Barca a vela Individuazione Guardia di Finanza battente bandiera tedesca (13 ottobre 2018) 62 51 5 6 Iraq, etnia Kurda (sei nuclei Barca a vela Individuazione Guardia di Finanza familiari) (02 novembre 2018) 13 7 3 3 Iraq, Siria Scafo Guardia Costiera Porto Badisco (23 maggio 2016) 24 - - 7 Afghanistan Gommone Approdo sulle coste salentine Iraq (presumibilmente) (31 maggio 2016) 48 - - 14 Afghanistan Barca a vela Approdo sulle coste salentine (11 giugno 2016) 45 - - 20 Afghanistan, Iran Barca a vela Approdo sulle coste salentine Pakistan, Somalia, Yemen (28 luglio 2016) 37 37 - - Pakistan Barca a vela Individuazione dalla Guardia di Finanza (3 gennaio 2017) 55 - - 15 Iraq Barca a vela
Nota tecnica n. 2 - 2019 5 Individuazione dalla Guardia di Finanza (11 agosto 2017) 50 Iran Veliero Individuazione dalla Guardia di Finanza Castro Marina (31 marzo 2016) 21 - - 0 Egitto (1) Gommone Approdo sulle coste salentine Iran (5) Palestina (3) Siria (2) Somalia (10) (25 agosto 2017) 71 Siria, Pakistan Barca a vela Individuazione dalla Guardia di Finanza (01 dicembre 2017) 75 10 Pakistan, India Nepal; partiti sconosciuta Approdo sulle coste salentine nove giorni prima dalla Turchia; rintracciati terraferma Tricase (11 maggio 2016) 12 4 4 4 Palestina (2) Barca a vela Approdo sulle coste salentine Siria (1) Somalia (9, di cui 1 uomo 4 donne e 4 minori) (17 maggio 2016) 15 8 7 0 Somalia Semicabinato Approdo sulle coste salentine (31 dicembre 2016) 169 - - 20 Iran, Pakistan, Afghanistan Imbarcazione di Approdo sulle coste salentine 13 metri Corsano – S. Maria di Leuca (9 ottobre 2016) 19 - - - Siria Barca a vela Approdo sulle coste salentine battente bandiera statunitense (25 ottobre 2016) 21 14 3 4 Iraq Barca a vela Individuazione dalla Guardia di Finanza Marina di Novaglie (2 settembre 2016) 17 17 0 0 Iraq Gommone Approdo sulle coste salentine Siria (presumibilmente) Somalia (11 ottobre 2017 ) 11 Pakistan Sconosciuta Approdo sulle coste salentine (15 giugno 2018) 75 Iraq, tra loro alcuni minori e sconosciuta Individuazione dalla Guardia Costiera donne Castrignano – S. Maria di Leuca (17 ottobre 2016) 52 41 0 11 Pakistan Barca a vela di 15 Individuazione dalla Guardia di Finanza metri (24 ottobre 2016) 95 - - 21 Pakistan Barca a vela Individuazione dalla Guardia di Finanza Sri Lanka battente bandiera turca (08 giugno 2017) 43 11 Siriana ed etnia Curda Barca a vela di Individuazione dalla Guardia di Finanza nove metri (25 maggio 2018) 60 Sconosciuta; presenti alcuni Veliero Individuazione dalla Guardia di Finanza minori (13 settembre 2018) 47 Pakistan Barca a vela di 12 Individuazione Guardia costiera metri S. Maria di Leuca (11 gennaio 2016) 35 14 21 1 Somalia Barca a vela Approdo sulle coste salentine (4 maggio 2016) 52 23 8 21 Afghanistan Barca a vela Approdo sulle coste salentine Pakistan Siria Somalia
Nota tecnica n. 2 - 2019 6 (19 giugno 2016) 36 - - 8 Afghanistan, Egitto Barca a vela Approdo sulle coste salentine Iran, Iraq, Marocco, Siria, Somalia (28 aprile 2017) 113 2 Pakistan Cabinato 17 metri Individuazione dalla Guardia di Finanza battente bandiera USA (05 giugno 2017) 78 17 Pakistan, Siria Approdo sulle coste salentine (10 agosto 2017) 86 24 Iraq, Iran ed etnia Curda Veliero Individuazione dalla Guardia di Finanza (07 settembre 2017) 14 5 Iraq Barca a vela Approdo sulle coste salentine (30 settembre 2017) 63 17 Pakistan, India Veliero battente Individuazione dalla Guardia di Finanza bandiera turca (30 settembre 2017) 34 Iraq Barca a vela Individuazione dalla Guardia di Finanza battente bandiera inglese (20 ottobre 2017) 55 10 Pakistan Barca a vela Individuazione dalla Guardia Costiera battente bandiera greca (16 agosto 2018) 7 Iraq, Iran, Kurdistan Semicabinato Individuazione dalla Guardia di Finanza (16 agosto 2018) 17 5 Iraq, Iran, Kurdistan Veliero Individuazione dalla Guardia di Finanza Torre Vado (27 luglio 2016) 6 6 0 0 Palestina Barca a vela Individuazione dalla Guardia di Finanza Ugento (22 giugno 2016) 53 33 6 14 Afghanistan (9 di cui, 1 Barca a vela Approdo sulle coste salentine uomo 5 donne 3 minori) 37 Pakistan (25 uomini 1 donna 11 minori) Siria (2) Somalia (5) (03 novembre 2018) 59 21 Pakistan Veliero Guardia di Finanza Gallipoli (12 agosto 2016) 54 - - 9 Pakistan Gommone Approdo sulle coste salentine (5 settembre 2016) 50 50 0 0 Pakistan Barca a vela Individuazione dalla Guardia di Finanza (4 ottobre 2016) 52 - - - Pakistan Gommone Approdo sulle coste salentine (28 novembre 2016) 53 - - 2 Pakistan Imbarcazione di Approdo sulle coste salentine 13 metri (01 luglio 2017) 43 Iraq, Iran, Pachistan Barca a vela Approdo sulle coste salentine battente bandiera USA (09 settembre 2017) 63 13 Afghanistan Barca a vela Approdo sulle coste salentine battente bandiera turca (23 ottobre 2017) 32 16 Siria Sconosciuta Approdo sulle coste salentine (06 maggio 2018) 15 Iaq ed Iran Veliero Individuazione dalla Guardia di Finanza (16 luglio 2018) 74 Iran, Iraq, Afghanistan, Barca a vela Individuazione dalla Guardia di Finanza Pakistan (23 luglio 2018) 49 8 Iraq, Afghanista, Pakistan Veliero Individuazione dalla Guardia di Finanza
Nota tecnica n. 2 - 2019 7 (31 luglio 2018) 47 10 Pakistan Sconosciuta Approdo sulle coste salentine (15 settembre 2018) 9 2 1 Iran, Iraq Imbarcazione da Individuazione Guardia di Finanza diporto San Foca (05 maggio 2017) 73 - - 15 Pkistan, Somalia Motoveliero Individuazione dalla Guardia di Finanza Cerano (05 febbraio 2017) 64 - - 19 Iraq e territori Curdi Gommone Approdo sulle coste brindisine (31 luglio 2017) 70 - - - Iraq e Pakistan Approdo sulle coste brindisine e segnalazione da parte dei cittadini Vieste (12 aprile 2017) 70 - - - Iraq e Afghanistan Approdo sulle coste foggiane (15 maggio 2017) 70 - 0 0 Iracheni di etnia Curda Approdo sulle coste foggiane (8 giugno 2017) 36 - - 12 Iraq, Iran, Siria Approdo sulle coste foggiane Brindisi (22 febbraio 2018) 4 2 Kosovo Barca a vela Individuazione dalla Guardia di Finanza battente bandiera Usa Operazione THEMIS (08 marzo 2018) 48 12 Kosovo ed etnia curda Barca a vela Individuazione dalla Guardia di Finanza battente bandiera tedesca;Operazion e Themis (06 maggio 2018 ) 41 Iraq; nuclei familiari ed Sconosciuta Approdo sulle coste brindisine alcuni minori (26 agosto 2018) 73 7 23 Iraq Veliero di 10 metri Individuazione dalla Guardia di Finanza Vernole - Oasi Le Cesine (23 luglio 2018) 28 19 7 2 Iraq Sconosciuta Approdo sulle coste salentine Gagliano del Capo (23 agosto 2018) 34 33 1 Iraq, Iran Barca a vela Individuazione dalla Guardia Costiera Elaborazioni IPRES (2019) su fonti diverse. La figura 1 mostra la distribuzione temporale di questi sbarchi; le maggiori consistenze si registrano sul finire del 2016. Successivamente si registra sia un calo della numerosità degli sbarchi che una flessione abbastanza pronunciata del numero di migranti.
Nota tecnica n. 2 - 2019 8 Fig. 1 - Sbarchi irregolari (gennaio 2016-dicembre 2018). 03-nov-18 59 02-nov-18 13 13-ott-18 62 15-set-18 9 13-set-18 47 26-ago-18 73 23-ago-18 34 16-ago-18 17 16-ago-18 7 31-lug-18 47 23-lug-18 28 23-lug-18 49 16-lug-18 74 15-giu-18 75 25-mag-18 60 14-mag-18 56 06-mag-18 15 06-mag-18 41 08-mar-18 48 22-feb-18 4 01-dic-17 75 23-ott-17 32 20-ott-17 55 11-ott-17 11 30-set-17 34 30-set-17 63 18-set-17 72 09-set-17 63 07-set-17 14 25-ago-17 71 11-ago-17 50 10-ago-17 86 31-lug-17 70 01-lug-17 43 08-giu-17 36 08-giu-17 43 05-giu-17 78 02-giu-17 62 15-mag-17 70 05-mag-17 73 28-apr-17 113 12-apr-17 70 10-apr-17 75 09-feb-17 89 05-feb-17 64 03-gen-17 55 31-dic-16 169 28-nov-16 53 26-nov-16 198 25-ott-16 21 24-ott-16 95 17-ott-16 52 09-ott-16 19 04-ott-16 52 25-set-16 25 14-set-16 75 12-set-16 62 05-set-16 50 02-set-16 17 01-set-16 84 12-ago-16 54 28-lug-16 37 27-lug-16 6 29-giu-16 52 22-giu-16 53 19-giu-16 36 11-giu-16 45 02-giu-16 12 31-mag-16 48 23-mag-16 24 17-mag-16 15 11-mag-16 12 04-mag-16 52 31-mar-16 20 11-gen-16 35 0 20 40 60 80 100 120 140 160 180 200 Elaborazioni IPRES (2019) su fonti diverse.
Nota tecnica n. 2 - 2019 9 Alcune imbarcazioni sono approdate autonomamente, mentre altre sono state intercettate a diverse miglia al largo delle coste salentine da pattugliatori del gruppo aeronavale della Guardia di Finanza, Guardia Costiera e/o Fiamme Gialle, e, dunque, scortate sulla terraferma. Il 29 giugno 2016 il mezzo è stato soccorso durante l’affondamento a 5 km da Punta Palascia, mentre gli scafisti si allontanavano a bordo di una seconda imbarcazione. Talvolta i profughi/migranti sono stati avvistati da autoctoni che ne hanno segnalato la presenza alle forze dell’ordine; in diverse occasioni non è stato possibile rintracciare né i mezzi né gli scafisti a capo delle traversate. Il totale parziale permette di rilevare una preponderanza numerica dei profughi di genere maschile: in media, se si escludono i minori, circa i ¾ dei profughi è costituito da uomini. Si rileva, in diversi casi, la presenza a bordo di interi nuclei familiari o di minori non accompagnati. Il mezzo di trasporto impiegato più frequentemente è la barca a vela: circa 1900 unità sono giunti con questo mezzo (47% del totale); anche il gommone ed il veliero hanno favorito l’approdo di circa 700 migranti. La scelta di imbarcazioni di piccole dimensioni sembra essere imputabile al tentativo, da parte degli scafisti, di non destare eccessivi sospetti nelle forze dell’ordine sfuggendo ai radar e confondendo i natanti fra quelli che normalmente affollano le coste salentine durante la stagione estiva. Tab. 2 – Profughi/migranti per nazionalità mezzo di approdo e per genere (periodo gennaio 2016- dicembre 2018)*. Di cui: Mezzo di approdo profughi/migranti Uomini Donne Minori Barca a vela battente bandiera greca 55 10 Barca a vela battente bandiera inglese 34 Barca a vela battente bandiera Montenegro 89 Barca a vela battente bandiera tedesca 104 25 Barca a vela battente bandiera Turca 158 34 Barca a vela battente bandiera USA 232 87 6 19 Barca a vela 1172 392 69 184 Cabinato di 17 metri battente bandiera USA 113 2 Gommone 214 35 Imbarcazione 13 metri 222 22 Imbarcazione da diporto battente bandiera slovena 9 6 2 1 Motoveliero 73 15 Scafo 13 7 3 3 Scafo vetroresina 12 Semicabinato 22 8 7 Veliero battente bandiera Turca 63 17 Yatch 84 25 25 34 Veliero 481 43 7 81 N.D. 708 46 24 98 3.858 614 143 580 * A volte le voci “di cui” non sono disponibili e si riporta solo il totale aggregato. Elaborazioni IPRES (2019) su fonti diverse.
Nota tecnica n. 2 - 2019 10 Le imbarcazioni sono presumibilmente salpate da coste greche, turche o balcaniche. In diverse circostanze le traversate si sono protratte per quattro, cinque, o più giorni, come nel caso della barca a vela approdata il 25 settembre 2016 a S.Cataldo, che ha trasportato un gruppo di 24 siriani. Oppure, lo sbarco del 09 ottobre 2016 a Corsano, con 19 profughi siriani partiti otto giorni prima da Istanbul. Numerose le testimonianze raccolte dalle forze dell’ordine che parlano di viaggi pagati tra i 5mila e 6mila euro a persona. Da segnalare anche i tre sbarchi di Otranto del 01 settembre 2016, 26 novembre 2016 e 10 aprile 2017, che hanno visto essere coinvolte parecchie decine di minori stranieri non accompagnati. Nel corso del 2018, copiose sono state le attività di rintraccio effettuate nell’ambito dell’operazione “Themis 2018” (che di fatto ha sostituito “Triton” inaugurata nel 2014), coordinata dall’Agenzia Europea per il Controllo dei confini e delle frontiere marittime (Frontex). Al riguardo, si cita lo sbarco del 22 febbraio 2018 a Brindisi, durante il quale sono stati individuati quattro kosovari, tra cui due minori non accompagnati, giunti a bordo del veliero “Tefida”, battente bandiera statunitense (compartimento Delaware). Parimenti, lo sbarco dell’8 marzo 2018, sempre a Brindisi, che ha visto approdare una barca a vela di 15 metri, battente bandiera tedesca, con a bordo 48 persone di etnia curda e di nazionalità kosovara (tra loro 12 minori). Molteplici, ancora, gli approdi non regolari che hanno interessato interi nuclei familiari. Tra questi, segnaliamo i due sbarchi di Brindisi e Gallipoli, datati entrambi 6 maggio 2018, e quello del 23 luglio 2018 presso il litorale dell’Oasi protetta “Le Cesine” di Vernole (sette nuclei familiari di nazionalità irachena). Un accenno merita anche la particolare coincidenza verificatasi a S.Maria di Leuca, dove in uno stesso giorno, il 16 agosto 2018, si sono registrati ben due sbarchi (alcuni nuclei familiari di nazionalità irachena, iraniana e di etnia curda). Gli scafisti arrestati negli ultimi 3 anni risultano essere soprattutto ucraini, georgiani, ma anche turchi, russi, bielorussi, greci, albanesi, azeri, curdi, israeliani, romeni e italiani. I migranti sono stati affidati ai dispositivi di accoglienza ed assistenza sanitaria predisposti dalla Prefettura di Lecce; nella maggior parte delle volte, sono stati condotti presso il CPSA “Don Tonino Bello” di Otranto, Centro di primo soccorso e accoglienza temporanea, o presso la questura di Lecce per essere sottoposti alle procedure di identificazione (fotosegnalamento e rilievi dattiloscopici). Nei casi degli approdi irregolari registratisi sul litorale brindisino, su indicazione della Prefettura del capoluogo, i migranti sono stati collocati presso il CARA di Brindisi - Restinco. Per quanto attiene il Gargano, invece, su disposizione della Prefettura di Foggia gli immigrati sbarcati sono stati trasferiti all’interno del CARA di Borgo Mezzanone. In merito alle condizioni di salute si segnalano alcuni casi di ipotermia o di problemi dermatologici e alcuni profughi/migranti con ferite, fratture o malori. In alcuni casi si
Nota tecnica n. 2 - 2019 11 è reso necessario il ricovero. I mesi in cui si concentrano il maggior numero di sbarchi sono quelli estivi, su tutti il mese di settembre allorquando si concretizza il oltre il 17% degli approdi, ma anche i mesi di maggio, giugno, ottobre e novembre sono stati caratterizzati da una relativamente alta frequenza di approdi e soccorsi. In generale, però, e possibile evidenziare una sostanziale assenza di stagionalità che caratterizza i flussi in questione dimostrata anche dagli sbarchi – sebbene episodici – durante i mesi più freddi (gennaio, marzo, novembre). Fig. 2 - Incidenze percentuali degli sbarchi dei profughi/migranti sul totale, per mese di approdo (periodo: gennaio2016-dicembre 2018). 20 18 17,3 16 14 12,3 11,7 12 11,0 9,8 10 8,4 8,3 8 6,7 6,3 6 4,1 4 2,3 1,8 2 0 Elaborazioni IPRES (2019) su fonti diverse.
Nota tecnica n. 2 - 2019 12 Fig. 3 - Sbarchi dei profughi/migranti per punto di approdo: (periodo gennaio 2016-dicembre 2018). Torre Vado 6 San Cataldo 25 Vernole - Oasi le Cesine 28 Gagliano del Capo 34 Corsano S. Maria di Leuca 40 Santa Cesarea Terme - Otranto 56 Torre San Gennaro - Brindisi 73 San Foca 73 Castro marina 91 Brindisi 93 Marina di Novaglie - Alessano 103 Ugento 112 Cerano - Brindisi 134 Vieste 176 Tricase 196 Porto Badisco 259 Castrignano del Capo-S. Maria di Leuca 297 Gallipoli 616 S. Maria di Leuca 665 Otranto 781 0 100 200 300 400 500 600 700 800 900 Elaborazioni IPRES (2019) su fonti diverse.
Nota tecnica n. 2 - 2019 13 Fig. 4 – Numero di sbarchi dei profughi/migranti per punto di approdo: (periodo gennaio 2016- dicembre 2018). Vieste 3 Vernole - Oasi le Cesine 1 Ugento 2 Tricase 3 Torre Vado 1 Torre San Gennaro - Brindisi 1 Santa Cesarea Terme - Otranto 1 San Foca 1 San Cataldo 1 S. Maria di Leuca 13 Porto Badisco 6 Otranto 11 Marina di Novaglie - Alessano 3 Gallipoli 13 Gagliano del Capo 1 Corsano S. Maria di Leuca 2 Cerano - Brindisi 2 Castro marina 2 Castrignano del Capo-S. Maria di Leuca 5 Brindisi 3 0 2 4 6 8 10 12 14 Elaborazioni IPRES (2019) su fonti diverse. La tabella 3 illustra la nazionalità dei migranti approdati; in molti casi il dettaglio per singola provenienza non è possibile e il dato è aggregato tuttavia sono abbastanza chiari i flussi maggiormente consistenti (Afghanistan Pakistan, Iran).
Nota tecnica n. 2 - 2019 14 Tab. 3 – Profughi/migranti per nazionalità e per genere (periodo gennaio 2016-dicembre 2018)*. Nazionalità profughi/migranti Di cui: Uomini Donne Minori Iraq, Iran 34 33 1 Iraq, Iran, territori Kurdistan 24 5 Iraq, territori del Kurdistan 62 51 5 6 Pakistan 113 20 Pakistan, India 63 17 Pakistan, India, Nepal 75 10 Pakistan, Kurdistan siriano 72 Iraq, Pakistan 70 Iraq, Pakistan, Afghanistan 49 8 Iran 50 Iran, Iraq e territori Kurdistan 86 24 Iran, Iraq, Pakistan 43 Iran, Iraq, Pakistan, Afghanistan 74 Iran, Iraq, Siria 36 12 Iran, Iraq, Somalia 62 6 Pakistan 458 128 24 Pakistan, Siria 347 47 Pakistan, Somalia 73 15 Pakistan, Sri Lanka 95 21 Siria, territori Kurdistan 43 11 Afghanistan 111 27 Afghanistan, Iran, Iraq, Egitto, Pakistan, Marocco, Siria, Somalia 36 8 Afghanistan, Iran, Pakistan 258 20 Afghanistan, Iran, Pakistan, Yemen, Somalia 45 20 Afghanistan, Pakistan, Somalia 52 39 5 8 Afghanistan, Pakistan, Siria, Iran 75 44 19 12 Afghanistan, Pakistan, Siria, Somalia 105 59 11 35 Iraq 397 76 17 62 Iraq e territori Kurdi 64 19 Iraq, Afghanistan 108 25 25 41 Iraq, Afghanistan 70 Iraq, Iran 24 6 2 1 Iraq, Siria 13 7 3 3 Iraq, Siria, Somalia 17 17 Kosovo 4 2 Kosovo, territori del Kurdistan 48 12 Kurdistan iracheno 145 27 17 31 Pakistan 65 6 21 Siria 138 70 6 27 Somalia 50 22 29 1 Somalia, Siria 12 Somalia, Siria, Palestina, 12 4 4 4 Somalia, Siria, Palestina, Iran, Egitto 20 N.D. 60 3.858 614 143 580 * A volte le voci “di cui” non sono disponibili e si riporta solo il totale aggregato. Elaborazioni IPRES (2019) su fonti diverse.
Nota tecnica n. 2 - 2019 15 3. SBARCHI CONTROLLATI Nel periodo compreso fra il 7 dicembre 2015 e il 31 ottobre 2017 sono stati registrati 28 sbarchi controllati presso i porti pugliesi delle città di Taranto, Brindisi e Bari, per un totale di profughi/migranti pari a 15.309. Persone, queste, tratte in salvo durante interventi di soccorso esplicati nel Canale di Sicilia o al largo delle coste libiche, nell’ambito dell’Operazione Sophia EUNAVFOR Med (Forza Navale Mediterranea dell’Unione Europea) attivata, in base alla decisione del Consiglio Europeo del 18 maggio 2015, con il fine di perseguire scopi umanitari e tesa a contrastare le attività dei trafficanti di esseri umani. Al momento, le nazioni che hanno aderito all’operazione sono 26: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Regno Unito, Romania, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria e Slovacchia. L’Italia, in particolare, figura in qualità di Nazione Leader nell’ambito dell’operazione. (fonte: http://www.marina.difesa.it). I dati a disposizione consentono di far rilevare che, per quanto attiene la variabile di genere, in 8 casi su 10 si tratta di uomini; altresì, almeno 1.660 sono i minori – in molti casi privi di accompagnamento – e per quattro sbarchi si registra la presenza di salme a bordo delle navi. Le nazionalità dei profughi/migranti sono molteplici: si registra un’altissima frequenza di profughi/migranti provenienti dall’Africa sub sahariana (presenti certamente in circa l’80% degli sbarchi): soprattutto Eritrea, Somalia e Nigeria, ma anche Camerun, Costa d’Avorio, Guinea, Congo, Senegal. Vi sono anche migranti egiziani, siriani, tunisini, pakistani e palestinesi. Del trasporto dei profughi/migranti sulla terraferma si sono fatte carico la nave “Aviere” della Marina Militare Italiana, la nave”Zeffiro” della Marina Militare Italiana, la nave “Peluso” della Guardia Costiera, la nave “Ubaldo Diciotti” della Capitaneria di Porto, la nave portacontainer “Hamburg Bridge” battente bandiera panamense, le navi spagnole “Reina Sofia” e “Rio Segura”, la fregata “Karlsruhe” e la nave d’appoggio “Frankfurt am Main” della Marina Militare Tedesca, il pattugliatore irlandese “Roisin”, la nave norvegese “Siem Pilot” e la nave “Hms Enterprise” della Marina Militare Inglese; inoltre, in tre occasioni sono intervenute unità navali appartenenti ad associazioni umanitarie, quali l’ “Acquarius”, appartenente all'ONG Sos Méditerranée, e la “Topaz Responder” dell’Associazione MOAS (Migrant Offshore Aid Stations). Nel porto di Taranto sono stati effettuati sedici sbarchi, per un totale di 8.654 immigrati; nel porto di Brindisi ci sono stati dieci sbarchi per un totale di 5.763 profughi/migranti e a Bari si sono registrati due sbarchi per un totale di 892 unità.
Nota tecnica n. 2 - 2019 16 Nella maggior parte dei casi i migranti sono stati condotti presso l’Hotspot di Taranto per essere sottoposti alle procedure di identificazione e fotosegnalamento, per poi essere trasferiti in centri di accoglienza pugliesi o in strutture dislocate in diverse regioni italiane (Puglia, Calabria, Emilia Romagna, Toscana, Lombardia, Veneto, Piemonte, Lazio, Campania, Liguria, Alto Adige, Marche, Molise). Fig. 5 - Totale degli sbarchi controllati (dicembre 2015-dicembre 2018). 20/10/2017 405 15/07/2017 644 14/07/2017 860 30/05/2017 402 27/05/2017 476 26/05/2017 465 22/05/2017 969 21/05/2017 248 17/04/2017 410 27/10/2016 347 25/10/2016 521 14/09/2016 391 12/09/2016 293 07/09/2016 581 31/08/2016 1786 28/06/2016 905 26/06/2016 1286 11/06/2016 653 30/05/2016 346 28/05/2016 706 26/05/2016 294 23/05/2016 276 26/04/2016 307 13/04/2016 324 18/03/2016 400 30/01/2016 411 07/12/2015 603 0 200 400 600 800 1000 1200 1400 1600 1800 2000 Elaborazioni IPRES (2019) su fonti diverse.
Nota tecnica n. 2 - 2019 17 Tab. 4 - Totale degli sbarchi controllati nei porti di Bari, Taranto e Brindisi (dicembre 2015- dicembre 2018). Soccorso presso porto di: Data Totale BARI BRINDISI TARANTO complessivo 07/12/2015 603 603 30/01/2016 411 411 18/03/2016 400 400 13/04/2016 324 324 26/04/2016 307 307 23/05/2016 276 276 26/05/2016 294 294 28/05/2016 706 706 30/05/2016 346 346 11/06/2016 653 653 26/06/2016 1286 1286 28/06/2016 905 905 31/08/2016 708 1078 1786 07/09/2016 581 581 12/09/2016 293 293 14/09/2016 391 391 25/10/2016 521 521 27/10/2016 347 347 17/04/2017 410 410 21/05/2017 248 248 22/05/2017 969 969 26/05/2017 465 465 27/05/2017 476 476 30/05/2017 402 402 14/07/2017 860 860 15/07/2017 644 644 20/10/2017 405 405 Totale complessivo 892 5.763 8.654 15.309 Elaborazioni IPRES (2019) su fonti diverse.
Nota tecnica n. 2 - 2019 18 Tab. 5 - Totale degli sbarchi controllati per mezzo di soccorso nei porti di Bari, Taranto e Brindisi (dicembre 2015-dicembre 2018). Soccorso presso porto di: Mezzo di soccorso Totale BARI BRINDISI TARANTO complessivo Fregata "Karlsruhe" della Marina Militare Tedesca 294 294 Guardia Costiera 969 969 Guardia Costiera "Nave Peluso" 248 248 Guardiapesca "Acquarius", ONG "Sos Méditerranée" 1251 521 1772 Marina Militare Inglese 644 402 1046 Nave "Aliseo" della Marina Militare Italiana 411 411 Nave "Aviere" della Marina Militare Italiana 1003 1003 Nave "Hms Enterprise" della Marina Militare Inglese 708 708 Nave "Zeffiro" Marina Militare Italiana 405 405 Nave “Topaz Responder” dell’Associazione MOAS (Migrant Offshore Aid Stations) 347 347 Nave cargo battente bandiera Antigua e Barbuda 476 476 Nave d'appoggio "Frankfurt am Main" della Marina Militare Tedesca 1286 1286 Nave Mercantile 465 465 Nave militare spagnola "Rio Segura" 874 874 Nave MSF 410 410 Nave norvegese "Siem Pilot" 653 1078 1731 Nave portacontainer "Hamburg Bridge" bandiera panamense 307 307 Nave spagnola "Reina Sofia" 1611 1611 Pattugliatore irlandese "Roisin" 346 346 Pattugliatore spagnolo “Rio Segura" 276 276 Totale complessivo 892 5763 8654 15309 Elaborazioni IPRES (2019) su fonti diverse.
Nota tecnica n. 2 - 2019 19 Tab. 6 – Ricostruzione degli sbarchi controllati pressoi porti di Brindisi e Taranto (dicembre 2015- dicembre 2018) Provenienza profughi/ Soccorso migranti Numero Evento/ Uomini Donne Minori Mezzo Brindisi (26 maggio 2016) 294 191 97 6 Africa Subsahariana, Fregata "Karlsruhe" della Canale di Sicilia Nigeria Marina Militare Tedesca (30 maggio 2016) 346 - - 10 Africa Subsahariana Pattugliatore irlandese Al largo delle coste libiche "Roisin" (11 giugno 2016) 653 507 81 65 Africa Subsahariana Nave norvegese "Siem Pilot" Al largo delle coste libiche (26 giugno 2016) 1286 800 310 76 Somalia Nave d'appoggio "Frankfurt Canale di Sicilia Eritrea am Main" della Marina Militare Tedesca (31 agosto 2016) 708 40 Nave "Hms Enterprise" della Canale di Sicilia Marina Militare Inglese (14 settembre 2016) 391 154 Guardapesca "Aquarius", Canale di Sicilia gestito dall'associazione Sos Méditerranée (27 ottobre 2016) 347 7 Africa Subsahariana, Nave “Topaz Responder” Canale di Sicilia Pakistan, Bangladesh dell’Associazione MOAS Siria (Migrant Offshore Aid Stations) (27 maggio 2017) 476 404 58 14 Nave cargo battente bandiera Canale di Sicilia Antigua e Barbuda (30 maggio 2017) 402 335 67 Africa Subsahariana Marina Militare Britannica Canale di Sicilia 14 luglio 2017 860 129 Africa Subsahariana ONG “Acquarius” (Canale di Sicilia) Taranto (7 dicembre 2015) 603 480 105 18 Eritrea, Somalia, Nave "Aviere" della Marina Canale di Sicilia Nigeria, Egitto, Tunisia Militare Italiana (30 gennaio 2016) 411 - - - Africa Subsahariana Nave "Aliseo" della Marina Al largo delle coste libiche Militare Italiana (18 marzo 2016) Soccorsi nel 400 - - 100 Costa d'Avorio, Nave "Aviere" della Marina Canale di Sicilia Guinea, Camerun Militare Italiana (13 aprile 2016) 324 - - - Canale di Sicilia (26 aprile 2016) 307 - - 90 Prevalentemente Egitto Nave portacontainer Canale di Sicilia “Hamburg Bridge” battente bandiera panamense (23 maggio 2016) 276 102 82 146 Prevalentemente Egitto Pattugliatore spagnolo “Rio Canale di Sicilia Segura” (28 maggio 2016) 706 519 119 8 Eritrea, Somalia, Nave spagnola "Reina Sofia" Canale di Sicilia Nigeria (28 giugno 2016) 905 - - - Prevalentemente Africa Nave spagnola "Reina Sofia" Canale di Sicilia Subsahariana (31 agosto 2016) 1.078 863 126 83 Prevalentemente Africa Nave norvegese "Siem Pilot" Al largo delle coste libiche Subsahariana, Palestina, Siria, Egitto (7 settembre 2016) 581 340 118 123 Africa Nave militare spagnola "Rio Mar Mediterraneo Segura" (12 settembre 2016) 293 195 65 33 Africa Nave militare spagnola "Rio
Nota tecnica n. 2 - 2019 20 Mar Mediterraneo Segura" 25-ott-16 521 119 Senegal, Nigeria, Sudan, Nave spagnola “Acquarius” Canale di Sicilia Congo appartenente all’ONG Sos Méditerranée 17 aprile 2017 410 341 61 8 Nave MSF (Coste libiche) 22 maggio 2017 969 600 111 258 Siria, Africa Capitaneria di Porto (Coste libiche) Subsahariana 26 maggio 2017 465 Nave mercantile (Golfo della Sirte) 20 ottobre 2017 405 53 Algeria, Costa Nave Zeffiro Marina (Golfo della Sirte) d'Avorio, Camerun, Militare Ciad, Eritrea, Etiopia, Egitto, Gambia, Mali, Guinea, Nigeria, Senegal, Sierra Leone e Sudan; Bari (21 maggio 2017) 248 224 21 3 Siria, Africa Guardia Costiera, nave Canale di Sicilia Subsahariana “Peluso” (15 luglio 2017) 644 380 147 117 Ghana, Eritrea, Sudan Marina Militare Britannica Mar Mediterraneo Elaborazioni IPRES (2019) su fonti diverse. 4. CONCLUSIONI La Puglia continua a mantenere, a tutt’oggi, la sua particolare peculiarità di “Regione di frontiera”; tale aspetto lo si consta, come abbiamo avuto modo di osservare, soprattutto in funzione di numerosi approdi non regolari e sbarchi controllati di migranti, registratisi nel corso degli ultimi tre anni. Alla luce delle attuali decisioni adottate a livello internazionale, tendenti a regolamentare maggiormente i flussi dei migranti provenienti dalla rotta del Mediterraneo centrale, non è da escludere che si possa riaprire il Corridoio Adriatico. Alcuni segnali in tal direzione, infatti, si sono già avuti. Si pensi, ad esempio, ai tre sbarchi di profughi che si sono verificati tra l’aprile e il giugno 2017 sulle coste del Gargano. Difficile immaginare che queste imbarcazioni siano partite dalla Grecia oppure dalla Turchia, più plausibile da Montenegro o Albania. Inoltre, in Puglia è presente uno dei cinque Hotspot operativi in Italia (porto di Taranto) e qui vi è stato lo sbarco di migliaia di profughi nell’ambito della missione europea EUNAVFOR Med (oltre Taranto pure i porti delle città di Bari e Brindisi). Obiettivamente, gli approdi irregolari che si sono susseguiti negli ultimi tre anni in Puglia non sono paragonabili agli sbarchi degli anni novanta. Quello che desta maggiori preoccupazioni in età moderna, però, è il traffico di esseri umani. Ad oggi si continua a solcare le onde, ma a bordo di barche a vela pilotate da skipper professionisti (gli scafisti che evolvono in velisti). Si intraprendono traversate tentando di navigare
Nota tecnica n. 2 - 2019 21 inosservati, anche se di rado si violano le maglie di controllo dei guardacoste dotati di sofisticate tecnologie che presidiano le acque intorno al Salento, porta d'ingresso dell'Europa. Indicatori che, purtroppo, conducono all’esistenza di organizzazioni criminali internazionali, presenti in più Paesi del Mediterraneo. Un fenomeno difficile da contrastare, che negli ultimi anni sta registrando, però, un’attenzione sempre maggiore da parte degli attori del mondo istituzionale. Sbarchi controllati ed irregolari per porto, per consistenza e per mezzo di approdo. Periodo: dicembre 2015-dicembre 2018. Elaborazioni IPRES (2019) su fonti diverse.
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Nota tecnica n. 2 - 2019 27 A cura di Nunzio MASTROROCCO (nunzio.mastrorocco@ipres.it) Gianpietro OCCHIOFINO (gianpietrocchiofino@libero.it) Cartografia Fausto CIRRILLO Febbraio 2019 _____________________________________________ IPRES Istituto Pugliese di Ricerche Economiche e Sociali 70122 Bari Piazza Garibaldi, 13 T +39 080 5228411 F +39 080 5228432 ipres@ipres.it – ipres_certificata@pec.it – www.ipres.it
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