ANIEM Rassegna Stampa del 19/03/2015
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ANIEM Rassegna Stampa del 19/03/2015 La proprietà intellettuale degli articoli è delle fonti (quotidiani o altro) specificate all'inizio degli stessi; ogni riproduzione totale o parziale del loro contenuto per fini che esulano da un utilizzo di Rassegna Stampa è compiuta sotto la responsabilità di chi la esegue;
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INDICE ANIEM 19/03/2015 Il Gazzettino - Padova 7 Il segretario Matteo Salvini oggi discute della "Flat tax" ANIEM WEB 18/03/2015 gazzettadimodena.gelocal.it 03:23 9 Pool di imprenditori locali «Un'alleanza salva Aimag» 18/03/2015 www.alternativasostenibile.it 16:26 10 Porti: la Piacentini Costruzioni costruisce il Porto a Itapemirin (Brasile): premiata la tecnologia italiana 18/03/2015 www.salernotoday.it 16:22 11 "Il nuovo mercato immobiliare": anche De Luca al convegno dell'Aniem 18/03/2015 ediliziaeterritorio.ilsole24ore.com 12 Gestione impresa, «inapplicabile» la nuova classificazione dei rifiuti 18/03/2015 informamolise.com 15:04 15 Norma sui rifiuti da demolizione e costruzione, Acem: si rischia il blocco dei cantieri 18/03/2015 primopianomolise.it 04:07 16 Smaltimenti edili, vertice all'Acem 18/03/2015 termolionline.it 12:21 17 Nuova normativa sui rifiuti da demolizione e costruzione: si rischia il blocco dei cantieri 18/03/2015 video.gelocal.it 13:27 18 Piacere, alleanza salva Aimag 18/03/2015 www.salernonotizie.it 16:46 19 Salerno, il nuovo mercato immobiliare: una strategia comune per affrontare il mercato dei prossimi anni SCENARIO EDILIZIA
19/03/2015 Corriere della Sera - Nazionale 21 Lupi sotto assedio: il governo mi appoggia 19/03/2015 Corriere della Sera - Nazionale 23 Il monsignore e l'incarico al nipote: alle Europee chiederò voti per il ministro 19/03/2015 Corriere della Sera - Nazionale 26 Gli schiavi della Corea del Nord nei cantieri del Mondiale in Qatar 19/03/2015 Corriere della Sera - Nazionale 28 Confedilizia, Sforza Fogliani passa il testimone 19/03/2015 Corriere della Sera - Milano 29 Cantieri in città, turni anche di notte Sei giorni per riscoprire la Darsena 19/03/2015 Corriere della Sera - Milano 31 I veleni di Palazzo Italia nel vertice Sala-Cantone «Sorveglianza speciale» 19/03/2015 Il Sole 24 Ore 32 «Dalle riforme una spinta per l'Italia» 19/03/2015 Il Sole 24 Ore 34 Spiragli di ripresa per l'edilizia 19/03/2015 Il Sole 24 Ore 36 Nel 2015 cantieri per circa due miliardi 19/03/2015 Il Sole 24 Ore 37 Acciaio per piccoli edifici 19/03/2015 Il Sole 24 Ore 38 Materiali «ecotech» per la nuova architettura 19/03/2015 La Repubblica - Palermo 40 E nell'indagine di Firenze sulle grandi opere spunta il pupillo di Alfano, collezionista d'incarichi 19/03/2015 La Repubblica - Milano 41 "Quanto costa la M5?" La rete dei faccendieri sugli appalti di Milano 19/03/2015 La Stampa - Nazionale 43 Non c'è solo il figlio di Lupi "I politici indicavano chi assumere" 19/03/2015 La Stampa - Alessandria 45 Incalza e il Terzo valico Anche il gruppo Gavio nelle carte dell'inchiesta 19/03/2015 Il Messaggero - Nazionale 46 La rete dei favori al ministro «Biglietti aerei per la moglie»
19/03/2015 Il Fatto Quotidiano 49 Padiglione Italia, chi è l'innominato? 19/03/2015 Avvenire - Nazionale 50 A Milano L'assalto dei media e gli insulti della gente Torna il clima di Tangentopoli 19/03/2015 Il Gazzettino - Padova 51 Al Comune 3,8 milioni per i terreni delle case Peep 19/03/2015 QN - Il Giorno - Lodi 52 Il cantiere abusivo non passa inosservato: una denuncia 19/03/2015 QN - Il Giorno - Nazionale 53 Dai campi in verticale ai materiali inediti Così tra i padiglioni si sbizzarisce l'inventiva 19/03/2015 Il Secolo XIX - Genova 54 «I cantieri devono costare tanto vendiamo roba che non esiste » 19/03/2015 Il Foglio 56 Grandi opere, arriva il solito circo SCENARIO ECONOMIA 19/03/2015 Corriere della Sera - Nazionale 58 Tensione e proteste alla Bce, 350 fermati Draghi: «Serve un'Europa più solidale» 19/03/2015 Corriere della Sera - Nazionale 60 «Dalla deflazione vi salverete con gli investimenti pubblici» 19/03/2015 Corriere della Sera - Nazionale 61 Agenzia Entrate, la tesi di Cheli: nomine bocciate ma non gli atti 19/03/2015 Il Sole 24 Ore 62 L'Europa spaccata, da Atene a Francoforte 19/03/2015 Il Sole 24 Ore 64 «Dall'Expo e dal Giubileo svolta per consumi e spot» 19/03/2015 Il Sole 24 Ore 66 «Gli atti già emessi sono legittimi» 19/03/2015 La Repubblica - Nazionale 68 Azione a tenaglia dei colossi cinesi Mossa sui camion e intanto sognano le gomme Pirelli 19/03/2015 La Repubblica - Nazionale 69 Guerriglia alla sede Bce ed è scontro Grecia-Ue Tsipras: "Non prendo ordini"
19/03/2015 La Stampa - Nazionale 70 Alitalia, contro il piano Etihad tornano gli scioperi dei piloti 19/03/2015 La Stampa - Nazionale 71 L'ad: "Protesta senza ragioni Non abbiamo stranieri a bordo" 19/03/2015 La Stampa - Nazionale 72 CONTRO LA BCE PROTESTE SBAGLIATE 19/03/2015 MF - Nazionale 73 Le proteste a Francoforte sono pura delinquenza ma devono far drizzare le antenne 19/03/2015 MF - Nazionale 75 La legge fallimentare va cambiata 19/03/2015 MF - Nazionale 77 Finmeccanica, ebita sopra le attese 19/03/2015 MF - Nazionale 78 LE PAROLE SONO PIETRE: AL BANDO, QUINDI, LA TROIKA E LA BAD BANK 19/03/2015 Panorama 79 Non si fanno le liberalizzazioni a metà 19/03/2015 Panorama 80 IL SUICIDIO DI MIO PADRE IN CELLA HA SPEZZATO MOLTE VITE SCENARIO PMI 19/03/2015 Corriere della Sera - Brescia 84 Aib rilancia l'autostrada della Valtrompia «Si deve fare, l'aspettano 9mila imprese» 19/03/2015 La Repubblica - Torino 86 Susa, l'Ascom attacca "Non è arrivato un euro del bando per le Pmi" 19/03/2015 Avvenire - Nazionale 87 Fotovoltaico. Quota 650mila connessioni Così il nostro parco è il terzo al mondo 19/03/2015 MF - Nazionale 88 Il Qe non basta. Ecco cosa si potrebbe fare perché i fondi Bce affluiscano alle imprese
ANIEM 1 articolo
19/03/2015 Il Gazzettino - ed. Padova Pag. 6 (diffusione:86966, tiratura:114104) La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato AL PEDROCCHI Il segretario Matteo Salvini oggi discute della "Flat tax" (Al.Rod.) Oggi alle 15 in sala Rossini al Pedrocchi il leader della Lega Nord Matteo Salvini parteciperà al convegno «I limiti e le possibilità di fare impresa in Italia» organizzato dall'associazione «Flat Tax for Italy» presieduta da Armando Siri che introdurrà i lavori. All'incontro parteciperanno anche il sindaco Massimo Bitonci, Maurizio Casasco presidente Confapi, Dino Piacentini presidente Aniem e Maurizio Leo professore della Scuola nazionale dell'amministrazione. ANIEM - Rassegna Stampa 19/03/2015 7
ANIEM WEB 9 articoli
18/03/2015 gazzettadimodena.gelocal.i Sito Web 03:23 t La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Pool di imprenditori locali «Un'alleanza salva Aimag» pagerank: 7 Nasce Piacere srl: idea di Dino Piacentini, Coseam e i gruppi Reggiani e Borsari «Know how e denaro, con noi come partner la multiutility può restare pubblica» Un'alleanza di imprenditori locali "salva Aimag" «per fare in modo che un gioiello di efficienza del nostro territorio non sia fagocitato da giganti che ne minerebbero i conti virtuosi e lo stretto legame con il territorio». Dino Piacentini, alla guida dell'omonimo gruppo di costruzioni, ha presentato così la nuova srl "Piacere", il cui scopo dichiarato è «proporsi come partner strategico di Aimag per metterla in grado di preservare il proprio patrimonio e affrontare le sfide del futuro». Piacentini condivide l'impegno con partner del calibro di Alberto e Claudio Reggiani e del Coseam, oltre a poter contare sulla partecipazione del Gruppo Borsari di Nonantola. La discesa in campo avviene in un momento di impegnative e delicate scelte strategiche per la multiutility della Bassa, i cui sindaci soci stanno seriamente pensando di liberare proprie quote per fare cassa; quote che potrebbero venire rilevate da grandi gruppi, uno su tutti Hera, che già detiene il 25%. «È qui che entriamo in scena noi - ha spiegato Piacentini - Ci mettiamo a disposizione per mettere in grado Aimag di rimanere a maggioranza pubblica, di avere un alleato industriale forte e radicato sul territorio con know how e grande capacità di organizzazione e gestione, di continuare a fare rete e a garantire efficienza e stretto rapporto con gli utenti. Quando si andrà alla procedura pubblica di trasparenza che oggi la legge richiede, noi saremo pronti a metterci i soldi necessari. Abbiamo partner finanziari che garantiscono solide basi. Con noi Aimag può anche assicurarsi la possibilità di affrontare le gare in arrivo per gli ambiti del gas, con buone probabilità di riuscita. Senza di noi rischierà di non esserci nemmeno». «Sappiamo tutti che le prossime gare sono strategiche se Aimag vuole garantirsi un futuro e ci sono tutti gli elementi per evitare che diventi un satellite di un grande gruppo più attento al ritorno finanziario che all'utenza» ha aggiunto Alberto Reggiani. «Dunque, auspichiamo che l'interesse da noi mostrato possa essere accolto positivamente dai 21 sindaci proprietari delle quote della multiutility - ha proseguito ancora Piacentini - la strada che proponiamo consentirebbe di mantenere qui i centri decisionali e strategici». Piacentini, Reggiani e Coseam "conoscono" già bene Aimag, essendo proprietari di azioni correlate e gestendo già servizi per la multiutility. «Questo ci rende pronti» dicono. Ed è certo che bisognerà essere molto "pronti" per le imminenti gare di ambito per la riassegnazione della distribuzione del gas. Se nell'ambito territoriale in cui Aimag opera dovesse, ad esempio, vincere Hera, la spa dovrebbe indennizzare la multiutility della Bassa per una cifra quantificata intorno ai 100 milioni di euro, soldi che dovrebbero però essere destinati ad investimenti. Se l'attuale piano industriale di Aimag prevede in 3 anni 70 milioni di investimenti, compreso il gas che un domani potrebbe non esserci più, in cosa sarebbero investiti quei soldi? Anche questo è materia di riflessione. Aimag non può comunque presentarsi con Hera alle prossime gare, questioni di cartello e di legge; si presenterà dunque come concorrente se sceglierà l'appoggio di Piacere srl? Claudia Benatti
18/03/2015 www.alternativasostenibile.i Sito Web 16:26 t La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Porti: la Piacentini Costruzioni costruisce il Porto a Itapemirin (Brasile): premiata la tecnologia italiana pagerank: 5 Alvaro de Oliveira Junior, chief operating officer di Itaoca Offshore: "La Piacentini è stata scelta per la sua vasta esperienza nella costruzione di questa tipologia di infrastrutture e perché è in grado di garantire i requisiti sia i requisiti economici che quelli ambientali e sociali". Condividi inShare Il terminal dei traghetti Itaoca, ha appena ingaggiato l'azienda italiana Piacentini Tecenge del Brasile alla costruzione del porto di Itaoca che si trova a Itapemirim, a sud dello Spirito Santo, in Brasile. Il periodo di esecuzione dei lavori è stimato in circa due anni, quindi il porto sarà operativo a partire dall'inizio del 2017. Il terminale sarà costituito da una superficie terrestre di 660.000 metri quadrati , collegata ad una zona in mare aperto di 90.000 metri quadrati con 11 moli di attracco e un molo di servizio. "La decisione di assumere la Piacentini è stata presa dopo un'accurata analisi delle tecnologie e dei processi di costruzione di opere simili, che il Gruppo italiano aveva già sviluppato in altre aree del mondo", ha dichiarato Alvaro de Oliveira Junior, chief operating officer di Itaoca Offshore. Che aggiunge: "l'azienda ha una vasta esperienza nella costruzione in mare aperto per garantire i requisiti di sostenibilità economica, ambientale e sociale". "La nostra società adotterà, per la costruzione le fondazioni speciali, per le quali siamo leader mondiali, e, in particolare, le paratie metalliche (palancole), che da molti anni rappresentano il nostro elemento di forza e di altissima specializzazione." Dichiara Dino Piacentini, Presidente del Gruppo Piacentini Costruzioni Spa. Che aggiunge: "Nel corso dei quasi 70 anni di storia della nostra azienda abbiamo sempre lavorato sviluppando un altissimo livello delle tecnologie utilizzate, mantenendo però, sempre, una forte sensibilità ambientale, che ha guidato la messa a punto di soluzioni progettuali ed esecutive in grado di ridurre l'impatto, spesso rilevante, che deriva da queste lavorazioni, così come abbiamo fatto anche per questo porto". ANIEM WEB - Rassegna Stampa 19/03/2015 10
18/03/2015 www.salernotoday.it Sito Web 16:22 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato "Il nuovo mercato immobiliare": anche De Luca al convegno dell'Aniem pagerank: 4 E' previsto per venerdì 20 marzo alle 18:30 presso il Salerno Lunch Music il convegno organizzato dall'Aniem Salerno in collaborazione con la Fiaip Francesco Bove 18 Marzo 2015 Investimenti in edilizia: Caldoro e De Luca al convegno dell'Aniem E' previsto per venerdì 20 marzo alle 18:30 presso il Salerno Lunch Music il convegno, organizzato dall'Aniem Salerno in collaborazione con la Fiaip, denominato Il nuovo mercato immobiliare; Una strategia comune per affrontare il mercato dei prossimi anni. Al convegno parteciperanno il presidente dell'Aniem Andreozzi, l'ex sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, il presidente Fiaip Campania Fortunato Donnabella, il presidente Aniem Campania Patrizio Prisco e il presidente Fiaip Salerno Corrado Mirra. Inizia, quindi da Salerno la strategia comune tra gli imprenditori del settore (Aniem) e gli agenti immobiliari professionali (Fiaip) per adeguarsi al nuovo mercato immobiliare con strumenti moderni, flessibili ed atti a consentire un'adeguata risposta alle nuove domande. Le due Associazioni hanno sottoscritto un protocollo d'intesa attraverso il quale si lavorerà insieme per rilanciare il mercato cercando anche nuovi clienti. Nell'incontro di venerdì 20 marzo verranno illustrate le finalità di utilizzo di nuovi mezzi tecnologici, quali piattaforme nazionali e locali , tese alla movimentazione dell'invenduto, ma anche la nuove tipologia di vendita, con l'innovativa formula all inclusive che consentirà al cliente di non pensare più alla casa come un peso, oltre alle vere agevolazioni bancarie che restano alla base di ogni azione utile per poter risvegliare il mercato. Il tutto necessariamente passa attraverso uno snellimento delle procedure burocratiche.
18/03/2015 ediliziaeterritorio.ilsole24ore.co Sito Web m La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Gestione impresa, «inapplicabile» la nuova classificazione dei rifiuti La denuncia Aniem: il conferimento dei residui di costruzioni e demolizioni in discarica è diventato materialmente impossibile o, comunque, molto rischioso per le durissime sanzioni fissate dalle nuove regole di Giuseppe Latour Terre e rocce da scavo, basta una comunicazione giornaliera unica Le nuove norme sulla classificazione dei rifiuti sono inapplicabili. Così, le imprese di Aniem bloccano i loro cantieri in Molise. Non si tratta solo di una protesta, perché dallo scorso 28 febbraio, a sentire queste Pmi, il conferimento dei residui di costruzioni e demolizioni in discarica è diventato materialmente impossibile o, comunque, molto rischioso per le durissime sanzioni fissate dalle nuove regole. L'associazione, allora, ha già chiesto un intervento al ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti per congelare tutto fino all'arrivo delle nuove classificazioni europee, fissato a giugno. «Già nello stesso giorno dell'entrata in vigore della legge sulla classificazione dei rifiuti pericolosi (18 febbraio) - spiega il presidente Aniem, Dino Piacentini -, avevamo dichiarato che il provvedimento non andava nella giusta direzione, perché per le piccole e medie imprese sarebbe stato non solo un ulteriore aggravio amministrativo ed economico, ma soprattutto una soluzione che non teneva conto dei più elementari principi del buon senso e che avrebbe bloccato le nostre attività. E purtroppo un mese dopo in Molise le prime aziende sono state costrette a fermare i primi cantieri». Le imprese si trovano nell'impossibilità di conferire i loro rifiuti in discarica in maniera regolare, a causa dell'applicazione delle nuove procedure. Il vicepresidente di Aniem, Angelo Santoro racconta: «Dal 18 febbraio non sussistono più le condizioni per cui un chimico professionista possa esprimere un giudizio in scienza e conoscenza circa la pericolosità/non pericolosità di un rifiuto sulla base della forza probante dei dati, senza rischiare di incorrere in una violazione della norma nazionale, visti i profili di incertezza applicativi che dalla stessa discendono. Quindi, nel dubbio sono stati bloccati nella mia regione i cantieri per la ricostruzione post sisma». La novità consiste in un cambiamento delle regole sulla classificazione dei rifiuti, in base al decreto legge n. 91/2014, che ha modificato l'allegato D alla parte quarta del Codice ambiente. Al di là delle questioni tecniche, per effetto di questo cambiamento, molti rifiuti che prima venivano considerati non pericolosi, adesso passano nella categoria più a rischio, con conseguenze pesanti dal punto di vista delle operazioni di smaltimento. In sostanza, una serie di prodotti e sostanze che prima venivano considerati pericolosi solo in alcune ipotesi, adesso diventano sempre pericolosi. In caso di trattamento scorretto, poi, le sanzioni vengono appesantite in modo durissimo. E questo riguarda molto da vicino l'edilizia: tutti i rifiuti da costruzione e demolizione, infatti, diventano pericolosi. Prosegue, allora, Piacentini: «Così le imprese si vedono costrette a bloccare i cantieri per non incorrere in sanzioni penali. E, se questo non fosse ancora sufficiente, anche i centri di raccolta non possono più ricevere questi rifiuti che paradossalmente il giorno prima (dell'entrata in vigore della suddetta norma) erano non pericolosi. Un girone dantesco da cui non riusciamo a uscire fuori e soprattutto che non ci permette più di lavorare». Questa norma resterà in vita fino a giugno, quando entreranno in vigore le nuove regole europee sulla classificazione dei rifiuti. Aniem, quindi, ha già scritto al ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti per chiedere con urgenza la sospensione della novità fino all'arrivo del nuovo regime. 18/03/2015 18:18 ANIEM WEB - Rassegna Stampa 19/03/2015 12
18/03/2015 informamolise.com Sito Web 15:04 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Norma sui rifiuti da demolizione e costruzione, Acem: si rischia il blocco dei cantieri Per effetto della nuova classificazione dei rifiuti, in vigore dal 18 febbraio 2015, i residui di costruzioni e demolizioni dovranno essere trattati come sostanze pericolose e smaltiti come tali. Sul delicatissimo argomento, si è svolto ieri mattina presso la sede dell'ACEM un vertice al quale hanno preso parte le massime Autorità competenti in materia, ovvero il Comando Regionale del Molise del Corpo Forestale dello Stato, l'Assessorato all'Ambiente della provincia di Campobasso, l'Albo Gestori Ambientali della Camera di Commercio di Campobasso e professionisti del settore oltre a numerose imprese edili. Dall'incontro è scaturito che non sussistono più le condizioni per cui un chimico professionista possa esprimere un giudizio in "scienza e conoscenza" circa la pericolosità/non pericolosità di un rifiuto sulla base della forza probante dei dati, senza rischiare di incorrere in una violazione della norma nazionale, visti i profili di incertezza applicativi che dalla stessa discendono, in quanto essa contiene il riferimento a composti peggiori e/o caratteristiche di pericolo, ad oggi non determinabili per assenza di criteri scientifici univoci, con la conseguenza che tutti i rifiuti diventano "pericolosi". Alla luce di quanto dibattuto, appare serio il rischio imminente di un blocco dei cantieri per non incorrere in sanzioni penali, con il paradosso che i centri di raccolta si vedono costretti a non poter più ricevere gli stessi rifiuti che il 17 febbraio (giorno prima dell'entrata in vigore della suddetta norma) erano non pericolosi. Secondo quanto evidenziato dalle imprese presenti, numerosi appalti affidati a fine anno potrebbero formare oggetto di riserve per gli incrementi di costi che le nuove norme comportano. All'esito dell'incontro di ieri mattina, l'ACEM si è rivolta all'Associazione nazionale di appartenenza ANIEM, chiedendo un incontro con il Ministro dell'Ambiente per la sospensione delle nuove disposizioni fino all'entrata in vigore delle norme europee, prevista per il prossimo 1° giugno. ANIEM WEB - Rassegna Stampa 19/03/2015 14
18/03/2015 primopianomolise.i Sito Web 04:07 t La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Smaltimenti edili, vertice all'Acem L'associazione chiede la sospensione delle nuove disposizioni in materia sino al primo giugno di Vincenzo Ciccone Dallo scorso 18 febbraio, è stata prevista una nuova classificazione dei rifiuti che prevede il trattamento e lo smaltimento dei residui di costruzioni e demolizioni alla stregua di sostanze pericolose. Su questo punto, presso la sede dell'Acem, ha avuto luogo un vertice cui hanno preso parte le massime Autorità competenti in materia: il Comando Regionale del Molise del Corpo Forestale dello Stato, l'Assessorato all'Ambiente della provincia di Campobasso, l'Albo Gestori Ambientali della Camera di Commercio di Campobasso e professionisti del settore oltre a numerose imprese edili. Dall'incontro è emerso che non sussistono più le condizioni per cui un chimico professionista possa esprimere un giudizio in 'scienza e conoscenza' circa la pericolosità o non pericolosità di un rifiuto sulla base della forza probante dei dati, senza rischiare di incorrere in una violazione della norma nazionale, visti i profili di incertezza applicativi che dalla stessa discendono. Alla luce di quanto dibattuto, appare serio il rischio imminente di un blocco dei cantieri per non incorrere in sanzioni penali, con il paradosso che i centri di raccolta si vedono costretti a non poter più ricevere gli stessi rifiuti che il 17 febbraio (giorno prima dell'entrata in vigore della norma) erano da ritenersi non pericolosi. Secondo quanto evidenziato dalle imprese presenti, numerosi appalti affidati a fine anno potrebbero formare oggetto di riserve per gli incrementi di costi che le nuove norme comportano. Al termine dell'incontro, da parte dell'Acem c'è stata una sollecitazione all'Aniem per chiedere un incontro con il Ministero dell'Ambiente. Obiettivo, la sospensione delle nuove disposizioni fino all'entrata in vigore delle norme europee, prevista per il prossimo primo giugno.
18/03/2015 termolionline.i Sito Web 12:21 t La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Nuova normativa sui rifiuti da demolizione e costruzione: si rischia il blocco dei cantieri CAMPOBASSO. Per effetto della nuova classificazione dei rifiuti, in vigore dal 18 febbrdaio 2015, i residui di costruzioni e demolizioni dovranno essere trattati come sostanze pericolose e smaltiti come tali. Sul delicatissimo argomento, si è svolto ieri mattina presso la sede dell'ACEM un vertice al quale hanno preso parte le massime Autorità competenti in materia, ovvero il Comando Regionale del Molise del Corpo Forestale dello Stato, l'Assessorato all'Ambiente della provincia di Campobasso, l'Albo Gestori Ambientali della Camera di Commercio di Campobasso e professionisti del settore oltre a numerose imprese edili. Dall'incontro è scaturito che non sussistono più le condizioni per cui un chimico professionista possa esprimere un giudizio in "scienza e conoscenza" circa la pericolosità/non pericolosità di un rifiuto sulla base della forza probante dei dati, senza rischiare di incorrere in una violazione della norma nazionale, visti i profili di incertezza applicativi che dalla stessa discendono, in quanto essa contiene il riferimento a composti peggiori e/o caratteristiche di pericolo, ad oggi non determinabili per assenza di criteri scientifici univoci, con la conseguenza che tutti i rifiuti diventano "pericolosi". Alla luce di quanto dibattuto, appare serio il rischio imminente di un blocco dei cantieri per non incorrere in sanzioni penali, con il paradosso che i centri di raccolta si vedono costretti a non poter più ricevere gli stessi rifiuti che il 17 febbraio (giorno prima dell'entrata in vigore della suddetta norma) erano non pericolosi. Secondo quanto evidenziato dalle imprese presenti, numerosi appalti affidati a fine anno potrebbero formare oggetto di riserve per gli incrementi di costi che le nuove norme comportano. All'esito dell'incontro di ieri mattina, l'ACEM si è rivolta all'Associazione nazionale di appartenenza ANIEM, chiedendo un incontro con il Ministro dell'Ambiente per la sospensione delle nuove disposizioni fino all'entrata in vigore delle norme europee, prevista per il prossimo 1° giugno. Almanacco del giorno Mercoledì, 18 marzo 2015 Santo del giorno S. Salvatore, S. Cirillo Meteo Termoli Oggi Soleggiato814 Domani Soleggiato813 Dopodomani Soleggiato513 Cinema Oddo Per altre info clicca qui ANIEM WEB - Rassegna Stampa 19/03/2015 16
18/03/2015 video.gelocal.i Sito Web 13:27 t La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Piacere, alleanza salva Aimag Dino Piacentini, le famiglie Borsari e Reggiani creano una società per diventare partner della multiutility, evitando così l'assalto dei privati alla quota pubblica. Video di Diego Poluzzi AIMAG, MULTIUTILITY
18/03/2015 www.salernonotizie.it Sito Web 16:46 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Salerno, il nuovo mercato immobiliare: una strategia comune per affrontare il mercato dei prossimi anni L'Aniem Salerno, in collaborazione con la FIAIP, ha organizzato per Venerdì 20 marzo 2015, presso il Salerno Lunch in Music, con inizio alle ore 18,30, un interessante incontro sul Nuovo Mercato Immobiliare. Dopo i saluti del Presidente Aniem Salerno Pietro Andreozzi e di Vincenzo De Luca, interverranno sull'argomento il Presidente Fiaip Campania Fortunato Donnabella, il Presidente Aniem Campania Patrizio Prisco e il presidente Fiaip Salerno Corrado Mirra. Parte, quindi, da Salerno una strategia comune tra gli imprenditori di settore (ANIEM ) e gli agenti immobiliari professionali ( FIAIP ) per adeguarsi al nuovo mercato immobiliare con strumenti moderni, flessibili ed atti a consentire un'adeguata risposta alle nuove domande . Nel nostro Paese la centralità del settore immobiliare con il suo vasto indotto potrebbe determinare una possibilità di ripresa economica, pertanto occorre un adeguato piano di rilancio del settore. Le due Associazioni hanno sottoscritto un protocollo d'intesa attraverso il quale si lavorerà insieme per rilanciare il mercato cercando anche nuovi clienti tra i giovani, i pensionati, i single e le famiglie numerose. Una sinergia attraverso la quale ci si potranno scambiare, analizzandole e migliorandole, informazioni sul mercato immobiliare , ma anche individuare strumenti innovativi che potranno apportare movimentazioni e vendite precedentemente non ipotizzabili. Nell'incontro di Venerdì 20 marzo verranno illustrate le finalità di utilizzo di nuovi mezzi tecnologici, quali piattaforme nazionali e locali , tese alla movimentazione dell'invenduto, ma anche la nuove tipologia di vendita, con l'innovativa formula "all inclusive" che consentirà al cliente di non pensare più alla casa come un peso, oltre alle "vere" agevolazioni bancarie che restano alla base di ogni azione utile per poter "risvegliare" il mercato. Il tutto necessariamente passa attraverso uno snellimento delle procedure burocratiche. Le volontà Associative collimando in più punti, faranno si che cresceranno le possibilità di acquisto e vendite , consentendo agli associati una movimentazione di mercato per altri versi impensabile. ANIEM WEB - Rassegna Stampa 19/03/2015 18
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19/03/2015 Corriere della Sera Pag. 1.18 (diffusione:619980, tiratura:779916) La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Lupi sotto assedio: il governo mi appoggia Le contestazioni alla Fiera di Milano: il vestito è tuo? Poi alla Camera i 5 Stelle mostrano orologi, espulsi Il ministro va avanti: se ho sbagliato, chiederò scusa a tutti. Il Pd lo avverte: chiarisca e valuteremo La linea La scelta di non annullare gli impegni: «Renzi non ha chiesto gesti spontanei» Marco Galluzzo ROMA Si becca una contestazione alla Camera, le ironie della gente comune di prima mattina, le domande sui voti del figlio, sull'abito che indossa («Te lo sei pagato da solo?»; risposta: «Non ho bisogno di farmi pagare l'abito da nessuno»), alla fine della giornata va a riflettere nello studio del Viminale di Angelino Alfano, l'amico, ma anche il leader del suo partito, colui che finora lo sta difendendo più di tutti. Maurizio Lupi tira dritto per la sua strada, convinto che possa non cambiare, possa includere la sua permanenza alla guida del ministero. Di mattina dice: «Se ho sbagliato chiederò scusa a tutti», a margine della inaugurazione della fiera Made Expo a Milano. Di pomeriggio in Parlamento si dice «tranquillo», anche del sostegno del governo, «mi appoggia sicuramente». Tanta sicurezza, a giudicare dalle mozioni di sfiducia, dalle dichiarazioni degli stessi esponenti del Pd, dal silenzio di Renzi, in una giornata comunque segnata, anche per il governo, dalla tragedia di Tunisi, si spiega sino ad un certo punto. Lupi «dovrà chiarire, poi faremo le nostre valutazioni», dicono ai piani alti del Pd, da Matteo Orfini a Lorenzo Guerini. Insomma la vicenda è aperta più che mai. La giornata di Lupi è una sequela di atti a sua difesa, dichiara che Ercole Incalza «dal 31 dicembre 2014 non è più direttore dell'unità tecnica di missione», dice che se le cose andassero in modo diverso da come lui immagina chiederà «scusa innanzitutto alla mia famiglia, agli italiani. Ma - aggiunge subito dopo - finché io ritengo di non avere mai fatto un gesto sbagliato o irresponsabile, la mia azione è lì. Quando si dimostrerà l'opposto ne prenderò immediatamente atto, ma ritengo di non aver fatto nessuno di questi gesti». All'inaugurazione della fiera è attorniato da cronisti e gente comune, è anche bersaglio di ironia, c'è persino chi mette in dubbio il voto di laurea del figlio, ed è il momento in cui è ad un passo dal perdere la pazienza: «Forse lei ha controllato un nome sbagliato: sono pronto a scommettere con lei...». Ovviamente non ce n'è bisogno, ma la scelta di non annullare gli impegni implica dei veri e propri assedi fisici e mediatici. È anche questo un segno, mentre lui tiene a precisare che «Renzi non mi ha chiesto nessun gesto spontaneo», insomma che non è vero che gli sono state chieste le dimissioni. Vuole andare «al più presto» in Parlamento, per «dare tutte le risposte politiche e individuali, ribadisco di non avere fatto mai pressioni per chiedere l'assunzione di mio figlio, quindi non ci può essere nessuna intercettazione. Finché ritengo che non ho fatto nulla resto dove sono». I grillini in Aula alla Camera lo contestano mostrando degli orologi, gridandogli di dimettersi. Vengono espulsi. Nel Pd c'è il gelo della dirigenza: «Ci sono aspetti da chiarire, bene la disponibilità a farlo. Ascolteremo il chiarimento, poi faremo le valutazioni», riassume Orfini. Il vero argine è ancora Angelino Alfano: «Lupi non ha pensato alle dimissioni ma noi e lui riteniamo corretto accelerare i tempi della sua informativa. Lupi è prontissimo ad affrontarla». Forse già domani. In serata Susanna Camusso punta l'indice: «Questo governo dovrebbe decidere un atteggiamento univoco nel rapporto tra inchieste e le singole persone. Sarebbe bene che si decidesse un comportamento senza lasciare ai singoli la decisione da prendere». © RIPRODUZIONE RISERVATA La vicenda Il nome di Maurizio Lupi, il ministro di Ncd ai Trasporti e alle Infrastrutture, compare nell'inchiesta di Firenze sugli appalti delle grandi opere Il ministro non è indagato, ma nelle carte viene più volte sottolineato lo stretto legame con Ettore Incalza, fino a fine anno capo della struttura di missione del ministero per le grandi opere, arrestato lunedì. Tra i due, per i SCENARIO EDILIZIA - Rassegna Stampa 19/03/2015 21
19/03/2015 Corriere della Sera Pag. 1.18 (diffusione:619980, tiratura:779916) La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato pm, c'era «una relazione che ha sicuramente contribuito» ad affermare «il potere di Incalza» Nelle carte c'è anche il nome di Luca Lupi, figlio del ministro, 27 anni. Sarebbe stato aiutato a trovare lavoro (in un cantiere dell'Eni a San Donato tra il 2014 e il 2015) da Stefano Perotti, ingegnere, arrestato lunedì, che gli avrebbe anche regalato un Rolex da 10.350 euro per la laurea «Mai chiesto a Perotti né a chicchessia di far lavorare mio figlio», ha smentito Lupi, che ha ribadito la «massima disponibilità e collaborazione per accertare e verificare» i fatti oggetto dell'inchiesta Nel replicare a diverse interrogazioni parlamentari ieri Lupi, rivendicando l'appoggio del governo, ha detto che non si dimetterà e che la sua azione al ministero è stata sempre segnata da trasparenza e correttezza Foto: Ritengo di non avere mai fatto gesti sbagliati o irresponsa-bili. Se si dimostrerà l'opposto ne prenderò atto SCENARIO EDILIZIA - Rassegna Stampa 19/03/2015 22
19/03/2015 Corriere della Sera Pag. 21 (diffusione:619980, tiratura:779916) La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato L'INDAGINE LE INTERCETTAZIONI Il monsignore e l'incarico al nipote: alle Europee chiederò voti per il ministro L'ex tesoriere Ds Compare anche il nome di Sposetti tra chi chiede di sistemare amici alle Infrastrutture L'aereo alla moglie L'aereo pagato alla moglie di Lupi per la convention del partito a Bari Fiorenza Sarzanini DALLA NOSTRA INVIATA FIRENZE Assunzioni in cambio di voti alle Europee, favori e regali al figlio, ma anche alla moglie. Gli atti dell'inchiesta di Firenze che ha fatto finire in carcere l'alto funzionario delle Infrastrutture Ercole Incalza e il manager Stefano Perotti, raccontano nuovi dettagli sul ruolo del ministro Lupi. Svelando la rete di interessi che si muoveva per pilotare gli appalti e orientare le scelte sulle nomine, in particolare imponendo alle ditte Perotti come direttore dei lavori in cambio dell'assegnazione dei lavori sulle Grandi opere. I voti del prelato Sono proprio Perotti e «l'uomo di Lupi» Franco Cavallo - agli arresti domiciliari - ad occuparsi dell'assunzione del nipote di monsignor Francesco Gioia presso le Ferrovie del Sud Est. Scrive il giudice: «Il 19 aprile, monsignor Gioia riconosce a Incalza il merito di avergli risolto con successo il problema del posto di lavoro per il nipote Gianluca, grazie al suo «intervento sull'amico Fiorillo» con cui pure lui ormai ha allacciato un rapporto di amicizia «mi hai risolto un problema grosso grosso... Se non c'era il tuo intervento non si muoveva nessuno. Tu fai paura». In seguito ci sono una serie di conversazioni tra Cavallo, Gioia e Perotti che attengono alle iniziative che lo stesso Gioia intende assumere al fine di reperire «voti» per le «Europee, in favore di Maurizio». Gioia: mi dovete far sapere chi porta il "capo" per le Europee perché io non so nulla ancora ma è urgente che ce lo diciate anche perché se devo poi avviarmi per alcuni istituti religiosi del mio entourage no? Per segnalare. Cavallo: Sì ci penso io. Martedì sono giù e ti chiamo, ok. Nella richiesta di arresto i pubblici ministeri sottolineano che «Perotti si avvale quotidianamente del Cavallo, quale uomo «di fiducia» del ministro Lupi, per fare transitare a quest'ultimo richieste ed informazioni e per far leva su imprenditori e uomini delle istituzioni in relazione a fatti e situazioni di suo interesse». Il biglietto alla signora Tra gli sponsor politici di Lupi c'è anche Salvatore Menolascina, della cooperativa «La Cascina» - coinvolta in numerose inchieste, compresa Mafia Capitale - che lo incontra a Bari per la convention del Nuovo centrodestra. Scrivono i pm: «Il ministro Lupi organizza la convention dell'Ncd a Bari avvalendosi di Menolascina e si comprende che, a margine di questo evento, Menolascina organizza una cena ristretta con Lupi alla quale dovrebbe partecipare anche Cavallo e "tre quattro di noi". Dal tenore dei dialoghi intercettati si comprende che questo incontro ha natura riservata, tanto che Menolascina dice a Forlani Emmanuele (segreteria del Ministro Lupi) che si tratta di una cosa "super riservata". Da un dialogo intercettato il 10 gennaio 2014 tra Lupi e Menolascina, si comprende che devono vedersi dieci minuti prima della cena: "Tanto alle nostre cose so 10 minuti... noi 10 minuti prima ci vediamo... io te e coso". Proprio in relazione a questo evento in Bari, Cavallo si attiva per procurare un biglietto aereo (tratta Milano-Bari) alla moglie del ministro Lupi, Dalmiglio Emanuela; a tal fine si rivolge al solito Altieri Gaetano; il prezzo di questo biglietto è di € 447,03; la ricevuta del pagamento risulta intestata al Cavallo, cui viene trasmessa via mail dall'indirizzo di posta elettronica di Pietroletti Gabriella della cooperativa "La Cascina". Non è dato sapere se tale spesa sia stata rimborsata». Lo stipendio al figlio Sono i magistrati coordinati dal procuratore Giuseppe Creazzo a specificare che Perotti, non solo si occupò di trovare un lavoro al figlio del ministro, «ma se ne assunse anche gli oneri». E chiariscono: «Dalle SCENARIO EDILIZIA - Rassegna Stampa 19/03/2015 23
19/03/2015 Corriere della Sera Pag. 21 (diffusione:619980, tiratura:779916) La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato conversazioni intercettate l'8 gennaio 2014 emerge che l'interessamento del Perotti veniva attivato da Incalza (il quale a sua volta aveva incontrato Lupi Luca su richiesta del ministro Lupi) e che lo stesso Perotti informava di ciò Cavallo; quest'ultimo, lo stesso giorno, contattava Luca Lupi per "organizzare un po' di cose". Pochi istanti dopo era Perotti a contattare Luca Lupi. Perotti: ciao Luca Lupi: ciao Stefano Perotti: come stai? Lupi: bene bene bene Perotti: allora ti volevo dire io adesso sono a Bressanone, ma se ti fai una chiacchierata con Franco ... così lui ti racconta tutto ... e mi dici quello che devo fare Lupi: va bene, no perché oggi ero lì dal Perotti: sì ... dall'uomo Lupi: mi ha detto gli volevo chiedere un p0' di cose, ho fatto un po' di domande, allora sono venute fuori un paio di cose anche ad altre. .. "parliamone anche con Stefano" quindi allora ti abbiamo chiamato... però, sì sì va bene, vedo Franco domani Perotti: bene così evito di... Lupi: sì sì sì sì, assolutamente, non ti preoccupare Perotti: perfetto Lupi: grazie mille, grazie mille Perotti: un abbraccio, ciao bello Lupi: ... ciao ciao Il giovane ottiene il contratto ma in realtà è lo stesso Perotti a «confrontarsi con il cognato sui "rischi" che possono derivare da questo rapporto lavorativo con Luca Lupi». Sposetti e Nencini Gli atti rivelano come alle Infrastrutture si concentrino gli interessi di numerosi politici. Scrivono i pm: «Dalle attività di intercettazione emerge che Giulio Burchi - ex presidente Italferr, anche lui indagato - è soggetto molto vicino al senatore Sposetti Ugo, per il quale si attiva in più occasioni al fine di reperire incarichi in favore di persone indicategli dallo stesso Sposetti, tanto che in una conversazione afferma "non faccio altro che fare l'ufficio di collocamento". Analoga attività viene svolta dal Burchi su richiesta del viceministro Riccardo Nencini, il quale si interfaccia con il Burchi tramite l'ex parlamentare Del Bue Mauro. In sostanza, Burchi chiede a Del Bue un appuntamento con il Nencini e immediatamente dopo Del Bue chiede al Burchi: "Tu potresti dargli qualche contributo di questo tipo anche a Nencini, ci sono delle nomine da fare in giro, ci interessa sistemare due o tre persone in qualche ente". Dal tenore delle conversazioni intercettate si comprende, anche, che lo stesso Burchi ha richiesto a più soggetti, compreso Nencini, un intervento in suo favore per una nomina a Terna». fsarzanini@corriere.it © RIPRODUZIONE RISERVATA L'inchiesta Sono 51 gli indagati (tra cui 4 arrestati) dell'operazione del Ros dei carabinieri di lunedì scorso denominata «Sistema». Tra i reati contestati dalla Procura di Firenze ci sono corruzione, induzione indebita e turbata libertà degli incanti I 4 arrestati sono Ercole Incalza (ex capo della struttura tecnica di missione del ministero delle Infrastrutture), gli imprenditori Stefano Perotti e Francesco Cavallo, e il collaboratore di Incalza, Sandro Pacella Al centro delle indagini la presunta gestione illecita degli appalti delle Grandi opere tramite «un articolato sistema corruttivo». I pm di Firenze indagano su «un valore di 25 miliardi di euro di appalti» Per l'accusa gli importi degli appalti importanti di alcune tratte dell'Alta velocità e di altre grandi opere venivano gonfiati fino a circa il 40% del loro valore previsto SCENARIO EDILIZIA - Rassegna Stampa 19/03/2015 24
19/03/2015 Corriere della Sera Pag. 21 (diffusione:619980, tiratura:779916) La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Foto: I deputati del M5S mostrano gli orologi dopo l'intervento di Maurizio Lupi: il riferimento è al Rolex citato nell'inchiesta come regalo per suo figlio da parte di Stefano Perotti ( Benvegnù- Guaitoli ) Foto: La Procura di Firenze Foto: La richiesta di arresto della Procura di Firenze, titolare dell'inchiesta sulle Grandi opere, in cui da una intercettazione tra Lupi e l'imprenditore Menolascina si ricostruisce l'acquisto di un biglietto aereo da 447,03 euro per la moglie del ministro. Sotto, il brogliaccio della telefonata tra il manager Perotti e il figlio del ministro sul contratto di assunzione di quest'ultimo SCENARIO EDILIZIA - Rassegna Stampa 19/03/2015 25
19/03/2015 Corriere della Sera Pag. 25 (diffusione:619980, tiratura:779916) La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Gli schiavi della Corea del Nord nei cantieri del Mondiale in Qatar Il regime di Kim «esporta» operai e trattiene le paghe per i lussi di regime Guido Santevecchi DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PECHINO Migliaia di nordcoreani sarebbero stati inviati all'estero dal regime per lavorare in condizioni di semi-schiavitù. Secondo le informazioni sulle quali sta indagando la commissione speciale delle Nazioni Unite sui diritti umani violati in Corea del Nord, questi operai forzati a emigrare sarebbero almeno 20 mila, concentrati in Cina, Russia e Medio Oriente. Marzuki Darusman, il relatore dell'Onu, dice che i nordcoreani sono presenti in numeri imponenti anche nei cantieri del Qatar, dove sono in costruzione gli impianti per i mondiali di calcio del 2022. Le prime notizie sulla situazione in Qatar sono frutto di inchieste giornalistiche. Il Guardian ha riferito il caso di Lusail City, una città che sta nascendo nel deserto a nord di Doha. Il progetto prevede abitazioni per 200 mila persone, un grande parco divertimenti, due campi da golf e uno stadio da 86 mila posti che dovrebbe ospitare la finale della Coppa del Mondo tra sette anni. Il grosso degli operai vene dall'Asia, sono vietnamiti, tailandesi, nepalesi e indiani le cui condizioni di lavoro hanno già destato molte polemiche. Ma lo stato più grave sarebbe quello dei nordcoreani «affittati» dal loro governo con contratti della durata di tre anni. È una mano d'opera a basso costo e secondo la denuncia Pyongyang trattiene il 90 per cento del salario. Per evitare proteste il regime del Nord minaccia rappresaglie sui familiari dei lavoratori rimaste in patria. Dietro l'operazione di rastrellamento delle paghe è stato individuato un «Ufficio 39» di Pyongyang, incaricato di trovare valuta per il regime, stretto dalle sanzioni internazionali. Alcuni fuggiaschi nordcoreani sostengono che una parte dei soldi finisce in un fondo per sostenere lo stile di vita del dittatore Kim Jong-un. Nell'accampamento dei nordcoreani, dietro i cantieri di Lusail City, nessuno vuole parlare, le uniche dichiarazioni spiccano sugli striscioni rossi che inneggiano al «Nostro grande Kim Il-sung e a Kim Jong-il, per sempre con noi». Kim Il-sung è il defunto fondatore della Repubblica popolare democratica di Corea (il nome ufficiale della Nord Corea); Kim Jong-il era il figlio e successore, morto nel 2011. Al potere da allora c'è il nipote Kim Jong-un, poco più che trentenne. Gli imprenditori del Qatar sostengono che le maestranze non qualificate sono pagate 3.000 riyal (circa 770 euro) al mese e che oltre i due terzi vanno alle famiglie in Corea. Il delegato nordcoreano presso le Nazioni Unite di Ginevra ha smentito ogni accusa, sostenendo che è tutta una montatura basata su false testimonianze. Marzuki Darusman ha detto alla Reuters : «I fatti stanno emergendo con chiarezza, si tratta di lavoro costretto o di schiavitù ed è giunto il momento di fare luce su questi deportati». Il rappresentante dell'Onu chiede da tempo invano di poter visitare liberamente anche la Cina per accertare la situazione. NK Watch, un gruppo basato a Seul che raccoglie informazioni sulla Nord Corea, stima che i forzati inviati da Pyongyang all'estero siano fino a 100 mila. Il loro sacrificio porterebbe alle casse del regime tre miliardi di dollari l'anno. Ma non ci sono riscontri su questi numeri. Anche all'interno del Paese guidato dal Partito dei Lavoratori (così si chiama l'onnipresente centro di potere della dinastia Kim) la vita dei lavoratori è dura. A Kaesong c'è un parco industriale gestito congiuntamente dal Nord e dal Sud. Le 124 aziende e la tecnologia sono di Seul, la mano d'opera è fornita da Pyongyang. Le paghe basse invitano gli imprenditori sudcoreani a investire; il governo nordista incassa buona parte degli utili prodotti da circa 53 mila operai. Ora a Pyongyang hanno deciso un aumento del salario minimo: da 70 dollari e 35 centesimi al mese a 74. Ma quei 3,65 dollari in più non sono piaciuti agli industriali del Sud: contestano la decisione unilaterale. © RIPRODUZIONE RISERVATA SCENARIO EDILIZIA - Rassegna Stampa 19/03/2015 26
19/03/2015 Corriere della Sera Pag. 25 (diffusione:619980, tiratura:779916) La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato La vicenda La commissione speciale delle Nazioni Unite sui diritti umani sta indagando sulla Nord Corea Il regime di Kim Jong-un, a corto di valuta pregiata, invierebbe all'estero, in condizioni di semischiavitù, migliaia di lavoratori Questi operai sarebbero presenti anche nei cantieri del Qatar dove sono in costruzione gli stadi del Mondiale del 2022 20 mila i lavoratori nordcoreani inviati all'estero Foto: La visita Il dittatore nordcoreano Kim Jong-un saluta un gruppo di soldatesse dell'Unità 1016 dell'esercito popolare. A corto di valuta pregiata, lavoratori nordcoreani sono inviati in Qatar a lavorare come semischiavi SCENARIO EDILIZIA - Rassegna Stampa 19/03/2015 27
19/03/2015 Corriere della Sera Pag. 40 (diffusione:619980, tiratura:779916) La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Proprietà immobiliare Confedilizia, Sforza Fogliani passa il testimone ( ri. que. ) Dopo 25 alla guida di Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani lascia oggi la presidenza dell'associazione nata nel 1945 per rappresentare i proprietari di immobili. Il consiglio dell'organizzazione si riunirà stamattina e sancirà il passaggio del testimone all'attuale segretario generale, Giorgio Spaziani Testa ( foto ). Corrado Sforza Fogliani resterà alla guida del centro studi. SCENARIO EDILIZIA - Rassegna Stampa 19/03/2015 28
19/03/2015 Corriere della Sera - ed. Milano Pag. 3 (diffusione:619980, tiratura:779916) La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Il dossier Cantieri in città, turni anche di notte Sei giorni per riscoprire la Darsena Pronta via Sammartini, in ritardo Missori. Avanza il restyling di piazza Duomo Paola D'Amico È cominciato il conto alla rovescia per la chiusura dei cantieri. Sabato s'inaugura la «Gay Street», 500 metri in via Sammartini rimessi a nuovo con marciapiedi ampi e dissuasori, per ospitare i tavolini. La via Foscolo, che corre parallela alla Galleria, si presenta già con una pavimentazione di pietroni antichi, come presto anche le vie Santa Radegonda e San Raffaele, grazie al recupero dei masselli storici di piazzale Baracca. In via Verdi manca solo la posa dell'asfalto per la pista ciclabile. Il cronoprogramma sarà rispettato per il maquillage della Galleria Vittorio Emanuele: il 7 aprile, subito dopo Pasqua, chiude il cantiere sponsorizzato dal gruppo Versace (le impalcature si stanno per spostare nella porzione di edificio che s'affaccia su Palazzo Marino). E per il 15 aprile è prevista la fine lavori del cantiere a carico del Comune che s'affaccia, invece, su lato cattedrale. Da due giorni anche la Fabbrica del Duomo ha iniziato i lavori di restyling della pavimentazione che corre lungo il perimetro della Cattedrale. Della parte più esterna, invece, se ne occupa il settore Lavori pubblici che ha quasi completato l'opera. Tutto deve essere pronto per il 25 aprile, quando sotto la Madonnina si terranno le celebrazioni del Settantesimo della Liberazione. Al di là dei Bastioni, sarà pronta per fine aprile la pavimentazione di piazza Oberdan, dove i commercianti hanno già chiesto di poter esporre i tavolini. Resterà un piccolo cantiere, per tutta la durata di Expo. L'assessore ai Lavori pubblici Carmela Rozza, infatti, spiega: «Sarà un cantiere "gentile", leggero, necessario per il consolidamento della soletta del sottostante Diurno». E cantieri che spariscono di giorno per ricomparire di notte, come per un effetto scenico, ce ne saranno in giro per la città. «Completeremo entro fine aprile i cantieri iniziati in centro (Zona 1) e nelle due Zone (7 e 8) che portano verso l'Esposizione Universale - aggiunge Rozza -. Per esempio, è concluso il rifacimento del centro storico di Baggio sempre con pietroni antichi, così i marciapiedi a Quarto Oggiaro, asfaltata la via Pascarella e vie limitrofe e rifatte le castellane in via Traversi. Poi, cominceremo ad operare in aree meno impattanti per il traffico di Expo con cantieri che scompaiono di giorno. Nel bilancio 2013 avevamo stanziato 70 milioni di euro e siamo a metà dell'opera. Quei fondi sono destinati ad opere di miglioramento per tutta la città». Il piazzale del Cimitero Monumentale non è più sventrato come il cantiere del metrò 5 ci aveva abituato a vedere ma mostra la nuova pavimentazione a cubetti di porfido, i filari di alberi e ampie aiuole. Operai in azione giorno e notte anche in Stazione Centrale, sopra in piazza Duca D'Aosta, nel mezzanino e in Galleria delle Carrozze, dove saranno posate le infrastrutture trasparenti per i negozi. E dehors di vetro che la sera s'illuminano come gioielli sono in bella mostra in piazzetta Liberty. In ritardo di 15 giorni rimane piazza Missori che, però, come cantiere è forse meglio del «non luogo» che era. Il 24 marzo, infine, via le transenne in Darsena. E il 26 aprile s'inaugura piazza 24 Maggio. Puntuale infine il cronoprogramma della Zara-Expo, incluse le opere di compensazione per il quartiere. © RIPRODUZIONE RISERVATA La rincorsa d'Arco Duomo 9 12 13 11 10 1 3 7 8 5 2 6 4 Castello Sforzesco CityLife Duomo Cimitero Monumentale Stazione Centrale piazza del Liberty Stazione Centrale Stazione Garibaldi piazzale Lodi piazzale Loreto Ospedale Maggiore Darsena Giardini Indro Montanelli viale Toscana viale Cassala viale Marche viale Renato Serra viale Umbria Rosso: cantieri che proseguono durante l'Expo via Foscolo Ultimato via Santa Radegonda -via San Raffaele Avviato Galleria Quasi terminato Duomo Avviato lotto Fabbrica del Duomo, prosegue cantiere su area del Comune (chiusura entro 24 aprile) via Verdi Manca l'asfaltatura della pista ciclabile piazza del Liberty Ultimati i dehors in vetro via Silvio Pellico Cantiere non finito 1 2 3 4 6 7 5 piazza Missori Lavori da concludere entro maggio Cimitero Monumentale Quasi terminato Darsena 21 marzo 1° lotto tolte le transenne 15 aprile completamento porzione sul Ticinello 26 aprile inaugurazione via SCENARIO EDILIZIA - Rassegna Stampa 19/03/2015 29
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