ANIEM Rassegna Stampa del 19/03/2015

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   Rassegna Stampa del 19/03/2015

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INDICE

ANIEM
   19/03/2015 Il Gazzettino - Padova                                                          7
   Il segretario Matteo Salvini oggi discute della "Flat tax"

ANIEM WEB
   18/03/2015 gazzettadimodena.gelocal.it 03:23                                               9
   Pool di imprenditori locali «Un'alleanza salva Aimag»

   18/03/2015 www.alternativasostenibile.it 16:26                                             10
   Porti: la Piacentini Costruzioni costruisce il Porto a Itapemirin (Brasile): premiata la
   tecnologia italiana

   18/03/2015 www.salernotoday.it 16:22                                                       11
   "Il nuovo mercato immobiliare": anche De Luca al convegno dell'Aniem

   18/03/2015 ediliziaeterritorio.ilsole24ore.com                                             12
   Gestione impresa, «inapplicabile» la nuova classificazione dei rifiuti

   18/03/2015 informamolise.com 15:04                                                         15
   Norma sui rifiuti da demolizione e costruzione, Acem: si rischia il blocco dei cantieri

   18/03/2015 primopianomolise.it 04:07                                                       16
   Smaltimenti edili, vertice all'Acem

   18/03/2015 termolionline.it 12:21                                                          17
   Nuova normativa sui rifiuti da demolizione e costruzione: si rischia il blocco dei
   cantieri

   18/03/2015 video.gelocal.it 13:27                                                          18
   Piacere, alleanza salva Aimag

   18/03/2015 www.salernonotizie.it 16:46                                                     19
   Salerno, il nuovo mercato immobiliare: una strategia comune per affrontare il
   mercato dei prossimi anni

SCENARIO EDILIZIA
19/03/2015 Corriere della Sera - Nazionale                                                 21
Lupi sotto assedio: il governo mi appoggia

19/03/2015 Corriere della Sera - Nazionale                                                 23
Il monsignore e l'incarico al nipote: alle Europee chiederò voti per il ministro

19/03/2015 Corriere della Sera - Nazionale                                                 26
Gli schiavi della Corea del Nord nei cantieri del Mondiale in Qatar

19/03/2015 Corriere della Sera - Nazionale                                                 28
Confedilizia, Sforza Fogliani passa il testimone

19/03/2015 Corriere della Sera - Milano                                                    29
Cantieri in città, turni anche di notte Sei giorni per riscoprire la Darsena

19/03/2015 Corriere della Sera - Milano                                                    31
I veleni di Palazzo Italia nel vertice Sala-Cantone «Sorveglianza speciale»

19/03/2015 Il Sole 24 Ore                                                                  32
«Dalle riforme una spinta per l'Italia»

19/03/2015 Il Sole 24 Ore                                                                  34
Spiragli di ripresa per l'edilizia

19/03/2015 Il Sole 24 Ore                                                                  36
Nel 2015 cantieri per circa due miliardi

19/03/2015 Il Sole 24 Ore                                                                  37
Acciaio per piccoli edifici

19/03/2015 Il Sole 24 Ore                                                                  38
Materiali «ecotech» per la nuova architettura

19/03/2015 La Repubblica - Palermo                                                         40
E nell'indagine di Firenze sulle grandi opere spunta il pupillo di Alfano, collezionista
d'incarichi

19/03/2015 La Repubblica - Milano                                                          41
"Quanto costa la M5?" La rete dei faccendieri sugli appalti di Milano

19/03/2015 La Stampa - Nazionale                                                           43
Non c'è solo il figlio di Lupi "I politici indicavano chi assumere"

19/03/2015 La Stampa - Alessandria                                                         45
Incalza e il Terzo valico Anche il gruppo Gavio nelle carte dell'inchiesta

19/03/2015 Il Messaggero - Nazionale                                                       46
La rete dei favori al ministro «Biglietti aerei per la moglie»
19/03/2015 Il Fatto Quotidiano                                                                 49
  Padiglione Italia, chi è l'innominato?

  19/03/2015 Avvenire - Nazionale                                                                50
  A Milano L'assalto dei media e gli insulti della gente Torna il clima di Tangentopoli

  19/03/2015 Il Gazzettino - Padova                                                              51
  Al Comune 3,8 milioni per i terreni delle case Peep

  19/03/2015 QN - Il Giorno - Lodi                                                               52
  Il cantiere abusivo non passa inosservato: una denuncia

  19/03/2015 QN - Il Giorno - Nazionale                                                          53
  Dai campi in verticale ai materiali inediti Così tra i padiglioni si sbizzarisce l'inventiva

  19/03/2015 Il Secolo XIX - Genova                                                              54
  «I cantieri devono costare tanto vendiamo roba che non esiste »

  19/03/2015 Il Foglio                                                                           56
  Grandi opere, arriva il solito circo

SCENARIO ECONOMIA
  19/03/2015 Corriere della Sera - Nazionale                                                     58
  Tensione e proteste alla Bce, 350 fermati Draghi: «Serve un'Europa più solidale»

  19/03/2015 Corriere della Sera - Nazionale                                                     60
  «Dalla deflazione vi salverete con gli investimenti pubblici»

  19/03/2015 Corriere della Sera - Nazionale                                                     61
  Agenzia Entrate, la tesi di Cheli: nomine bocciate ma non gli atti

  19/03/2015 Il Sole 24 Ore                                                                      62
  L'Europa spaccata, da Atene a Francoforte

  19/03/2015 Il Sole 24 Ore                                                                      64
  «Dall'Expo e dal Giubileo svolta per consumi e spot»

  19/03/2015 Il Sole 24 Ore                                                                      66
  «Gli atti già emessi sono legittimi»

  19/03/2015 La Repubblica - Nazionale                                                           68
  Azione a tenaglia dei colossi cinesi Mossa sui camion e intanto sognano le gomme
  Pirelli

  19/03/2015 La Repubblica - Nazionale                                                           69
  Guerriglia alla sede Bce ed è scontro Grecia-Ue Tsipras: "Non prendo ordini"
19/03/2015 La Stampa - Nazionale                                                       70
  Alitalia, contro il piano Etihad tornano gli scioperi dei piloti

  19/03/2015 La Stampa - Nazionale                                                       71
  L'ad: "Protesta senza ragioni Non abbiamo stranieri a bordo"

  19/03/2015 La Stampa - Nazionale                                                       72
  CONTRO LA BCE PROTESTE SBAGLIATE

  19/03/2015 MF - Nazionale                                                              73
  Le proteste a Francoforte sono pura delinquenza ma devono far drizzare le antenne

  19/03/2015 MF - Nazionale                                                              75
  La legge fallimentare va cambiata

  19/03/2015 MF - Nazionale                                                              77
  Finmeccanica, ebita sopra le attese

  19/03/2015 MF - Nazionale                                                              78
  LE PAROLE SONO PIETRE: AL BANDO, QUINDI, LA TROIKA E LA BAD BANK

  19/03/2015 Panorama                                                                    79
  Non si fanno le liberalizzazioni a metà

  19/03/2015 Panorama                                                                    80
  IL SUICIDIO DI MIO PADRE IN CELLA HA SPEZZATO MOLTE VITE

SCENARIO PMI
  19/03/2015 Corriere della Sera - Brescia                                               84
  Aib rilancia l'autostrada della Valtrompia «Si deve fare, l'aspettano 9mila imprese»

  19/03/2015 La Repubblica - Torino                                                      86
  Susa, l'Ascom attacca "Non è arrivato un euro del bando per le Pmi"

  19/03/2015 Avvenire - Nazionale                                                        87
  Fotovoltaico. Quota 650mila connessioni Così il nostro parco è il terzo al mondo

  19/03/2015 MF - Nazionale                                                              88
  Il Qe non basta. Ecco cosa si potrebbe fare perché i fondi Bce affluiscano alle
  imprese
ANIEM

1 articolo
19/03/2015                              Il Gazzettino - ed. Padova                                          Pag. 6
                                           (diffusione:86966, tiratura:114104)

                                                                                                                         La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
 AL PEDROCCHI
 Il segretario Matteo Salvini oggi discute della "Flat tax"

 (Al.Rod.) Oggi alle 15 in sala Rossini al Pedrocchi il leader della Lega Nord Matteo Salvini parteciperà al
 convegno «I limiti e le possibilità di fare impresa in Italia» organizzato dall'associazione «Flat Tax for Italy»
 presieduta da Armando Siri che introdurrà i lavori. All'incontro parteciperanno anche il sindaco Massimo
 Bitonci, Maurizio Casasco presidente Confapi, Dino Piacentini presidente Aniem e Maurizio Leo professore
 della Scuola nazionale dell'amministrazione.

ANIEM - Rassegna Stampa 19/03/2015                                                                                   7
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9 articoli
18/03/2015                           gazzettadimodena.gelocal.i                                            Sito Web
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Pool di imprenditori locali «Un'alleanza salva Aimag»
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Nasce Piacere srl: idea di Dino Piacentini, Coseam e i gruppi Reggiani e Borsari «Know how e denaro, con
noi come partner la multiutility può restare pubblica»
Un'alleanza di imprenditori locali "salva Aimag" «per fare in modo che un gioiello di efficienza del nostro
territorio non sia fagocitato da giganti che ne minerebbero i conti virtuosi e lo stretto legame con il territorio».
Dino Piacentini, alla guida dell'omonimo gruppo di costruzioni, ha presentato così la nuova srl "Piacere", il cui
scopo dichiarato è «proporsi come partner strategico di Aimag per metterla in grado di preservare il proprio
patrimonio e affrontare le sfide del futuro». Piacentini condivide l'impegno con partner del calibro di Alberto e
Claudio Reggiani e del Coseam, oltre a poter contare sulla partecipazione del Gruppo Borsari di Nonantola.
La discesa in campo avviene in un momento di impegnative e delicate scelte strategiche per la multiutility
della Bassa, i cui sindaci soci stanno seriamente pensando di liberare proprie quote per fare cassa; quote che
potrebbero venire rilevate da grandi gruppi, uno su tutti Hera, che già detiene il 25%. «È qui che entriamo in
scena noi - ha spiegato Piacentini - Ci mettiamo a disposizione per mettere in grado Aimag di rimanere a
maggioranza pubblica, di avere un alleato industriale forte e radicato sul territorio con know how e grande
capacità di organizzazione e gestione, di continuare a fare rete e a garantire efficienza e stretto rapporto con
gli utenti. Quando si andrà alla procedura pubblica di trasparenza che oggi la legge richiede, noi saremo
pronti a metterci i soldi necessari. Abbiamo partner finanziari che garantiscono solide basi. Con noi Aimag
può anche assicurarsi la possibilità di affrontare le gare in arrivo per gli ambiti del gas, con buone probabilità
di riuscita. Senza di noi rischierà di non esserci nemmeno». «Sappiamo tutti che le prossime gare sono
strategiche se Aimag vuole garantirsi un futuro e ci sono tutti gli elementi per evitare che diventi un satellite di
un grande gruppo più attento al ritorno finanziario che all'utenza» ha aggiunto Alberto Reggiani. «Dunque,
auspichiamo che l'interesse da noi mostrato possa essere accolto positivamente dai 21 sindaci proprietari
delle quote della multiutility - ha proseguito ancora Piacentini - la strada che proponiamo consentirebbe di
mantenere qui i centri decisionali e strategici». Piacentini, Reggiani e Coseam "conoscono" già bene Aimag,
essendo proprietari di azioni correlate e gestendo già servizi per la multiutility. «Questo ci rende pronti»
dicono. Ed è certo che bisognerà essere molto "pronti" per le imminenti gare di ambito per la riassegnazione
della distribuzione del gas. Se nell'ambito territoriale in cui Aimag opera dovesse, ad esempio, vincere Hera,
la spa dovrebbe indennizzare la multiutility della Bassa per una cifra quantificata intorno ai 100 milioni di euro,
soldi che dovrebbero però essere destinati ad investimenti. Se l'attuale piano industriale di Aimag prevede in
3 anni 70 milioni di investimenti, compreso il gas che un domani potrebbe non esserci più, in cosa sarebbero
investiti quei soldi? Anche questo è materia di riflessione. Aimag non può comunque presentarsi con Hera
alle prossime gare, questioni di cartello e di legge; si presenterà dunque come concorrente se sceglierà
l'appoggio di Piacere srl?
Claudia Benatti
18/03/2015                            www.alternativasostenibile.i                                           Sito Web
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 Porti: la Piacentini Costruzioni costruisce il Porto a Itapemirin (Brasile):
 premiata la tecnologia italiana
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 Alvaro de Oliveira Junior, chief operating officer di Itaoca Offshore: "La Piacentini è stata scelta per la sua
 vasta esperienza nella costruzione di questa tipologia di infrastrutture e perché è in grado di garantire i
 requisiti sia i requisiti economici che quelli ambientali e sociali".
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 Il terminal dei traghetti Itaoca, ha appena ingaggiato l'azienda italiana Piacentini Tecenge del Brasile alla
 costruzione del porto di Itaoca che si trova a Itapemirim, a sud dello Spirito Santo, in Brasile.
 Il periodo di esecuzione dei lavori è stimato in circa due anni, quindi il porto sarà operativo a partire dall'inizio
 del 2017.
 Il terminale sarà costituito da una superficie terrestre di 660.000 metri quadrati , collegata ad una zona in
 mare aperto di 90.000 metri quadrati con 11 moli di attracco e un molo di servizio.
 "La decisione di assumere la Piacentini è stata presa dopo un'accurata analisi delle tecnologie e dei processi
 di costruzione di opere simili, che il Gruppo italiano aveva già sviluppato in altre aree del mondo", ha
 dichiarato Alvaro de Oliveira Junior, chief operating officer di Itaoca Offshore.
 Che aggiunge: "l'azienda ha una vasta esperienza nella costruzione in mare aperto per garantire i requisiti di
 sostenibilità economica, ambientale e sociale".
 "La nostra società adotterà, per la costruzione le fondazioni speciali, per le quali siamo leader mondiali, e, in
 particolare, le paratie metalliche (palancole), che da molti anni rappresentano il nostro elemento di forza e di
 altissima specializzazione." Dichiara Dino Piacentini, Presidente del Gruppo Piacentini Costruzioni Spa.
 Che aggiunge: "Nel corso dei quasi 70 anni di storia della nostra azienda abbiamo sempre lavorato
 sviluppando un altissimo livello delle tecnologie utilizzate, mantenendo però, sempre, una forte sensibilità
 ambientale, che ha guidato la messa a punto di soluzioni progettuali ed esecutive in grado di ridurre l'impatto,
 spesso rilevante, che deriva da queste lavorazioni, così come abbiamo fatto anche per questo porto".

ANIEM WEB - Rassegna Stampa 19/03/2015                                                                              10
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"Il nuovo mercato immobiliare": anche De Luca al convegno dell'Aniem
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E' previsto per venerdì 20 marzo alle 18:30 presso il Salerno Lunch Music il convegno organizzato dall'Aniem
Salerno in collaborazione con la Fiaip
Francesco Bove 18 Marzo 2015
Investimenti in edilizia: Caldoro e De Luca al convegno dell'Aniem
E' previsto per venerdì 20 marzo alle 18:30 presso il Salerno Lunch Music il convegno, organizzato
dall'Aniem Salerno in collaborazione con la Fiaip, denominato Il nuovo mercato immobiliare; Una strategia
comune per affrontare il mercato dei prossimi anni. Al convegno parteciperanno il presidente dell'Aniem
Andreozzi, l'ex sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, il presidente Fiaip Campania Fortunato Donnabella, il
presidente Aniem Campania Patrizio Prisco e il presidente Fiaip Salerno Corrado Mirra.
Inizia, quindi da Salerno la strategia comune tra gli imprenditori del settore (Aniem) e gli agenti immobiliari
professionali (Fiaip) per adeguarsi al nuovo mercato immobiliare con strumenti moderni, flessibili ed atti a
consentire un'adeguata risposta alle nuove domande. Le due Associazioni hanno sottoscritto un protocollo
d'intesa attraverso il quale si lavorerà insieme per rilanciare il mercato cercando anche nuovi clienti.
Nell'incontro di venerdì 20 marzo verranno illustrate le finalità di utilizzo di nuovi mezzi tecnologici, quali
piattaforme nazionali e locali , tese alla movimentazione dell'invenduto, ma anche la nuove tipologia di
vendita, con l'innovativa formula all inclusive che consentirà al cliente di non pensare più alla casa come un
peso, oltre alle vere agevolazioni bancarie che restano alla base di ogni azione utile per poter risvegliare il
mercato. Il tutto necessariamente passa attraverso uno snellimento delle procedure burocratiche.
18/03/2015                          ediliziaeterritorio.ilsole24ore.co                                        Sito Web

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 Gestione impresa, «inapplicabile» la nuova classificazione dei rifiuti

 La denuncia Aniem: il conferimento dei residui di costruzioni e demolizioni in discarica è diventato
 materialmente impossibile o, comunque, molto rischioso per le durissime sanzioni fissate dalle nuove regole
 di Giuseppe Latour
 Terre e rocce da scavo, basta una comunicazione giornaliera unica
 Le nuove norme sulla classificazione dei rifiuti sono inapplicabili. Così, le imprese di Aniem bloccano i loro
 cantieri in Molise. Non si tratta solo di una protesta, perché dallo scorso 28 febbraio, a sentire queste Pmi, il
 conferimento dei residui di costruzioni e demolizioni in discarica è diventato materialmente impossibile o,
 comunque, molto rischioso per le durissime sanzioni fissate dalle nuove regole. L'associazione, allora, ha già
 chiesto un intervento al ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti per congelare tutto fino all'arrivo delle nuove
 classificazioni europee, fissato a giugno.
 «Già nello stesso giorno dell'entrata in vigore della legge sulla classificazione dei rifiuti pericolosi (18 febbraio)
 - spiega il presidente Aniem, Dino Piacentini -, avevamo dichiarato che il provvedimento non andava nella
 giusta direzione, perché per le piccole e medie imprese sarebbe stato non solo un ulteriore aggravio
 amministrativo ed economico, ma soprattutto una soluzione che non teneva conto dei più elementari principi
 del buon senso e che avrebbe bloccato le nostre attività. E purtroppo un mese dopo in Molise le prime
 aziende sono state costrette a fermare i primi cantieri».
 Le imprese si trovano nell'impossibilità di conferire i loro rifiuti in discarica in maniera regolare, a causa
 dell'applicazione delle nuove procedure. Il vicepresidente di Aniem, Angelo Santoro racconta: «Dal 18
 febbraio non sussistono più le condizioni per cui un chimico professionista possa esprimere un giudizio in
 scienza e conoscenza circa la pericolosità/non pericolosità di un rifiuto sulla base della forza probante dei
 dati, senza rischiare di incorrere in una violazione della norma nazionale, visti i profili di incertezza applicativi
 che dalla stessa discendono. Quindi, nel dubbio sono stati bloccati nella mia regione i cantieri per la
 ricostruzione post sisma».
 La novità consiste in un cambiamento delle regole sulla classificazione dei rifiuti, in base al decreto legge n.
 91/2014, che ha modificato l'allegato D alla parte quarta del Codice ambiente. Al di là delle questioni
 tecniche, per effetto di questo cambiamento, molti rifiuti che prima venivano considerati non pericolosi,
 adesso passano nella categoria più a rischio, con conseguenze pesanti dal punto di vista delle operazioni di
 smaltimento. In sostanza, una serie di prodotti e sostanze che prima venivano considerati pericolosi solo in
 alcune ipotesi, adesso diventano sempre pericolosi. In caso di trattamento scorretto, poi, le sanzioni vengono
 appesantite in modo durissimo. E questo riguarda molto da vicino l'edilizia: tutti i rifiuti da costruzione e
 demolizione, infatti, diventano pericolosi.
 Prosegue, allora, Piacentini: «Così le imprese si vedono costrette a bloccare i cantieri per non incorrere in
 sanzioni penali. E, se questo non fosse ancora sufficiente, anche i centri di raccolta non possono più ricevere
 questi rifiuti che paradossalmente il giorno prima (dell'entrata in vigore della suddetta norma) erano non
 pericolosi. Un girone dantesco da cui non riusciamo a uscire fuori e soprattutto che non ci permette più di
 lavorare». Questa norma resterà in vita fino a giugno, quando entreranno in vigore le nuove regole europee
 sulla classificazione dei rifiuti. Aniem, quindi, ha già scritto al ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti per
 chiedere con urgenza la sospensione della novità fino all'arrivo del nuovo regime.
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 Norma sui rifiuti da demolizione e costruzione, Acem: si rischia il blocco
 dei cantieri

 Per effetto della nuova classificazione dei rifiuti, in vigore dal 18 febbraio 2015, i residui di costruzioni e
 demolizioni dovranno essere trattati come sostanze pericolose e smaltiti come tali. Sul delicatissimo
 argomento, si è svolto ieri mattina presso la sede dell'ACEM un vertice al quale hanno preso parte le
 massime Autorità competenti in materia, ovvero il Comando Regionale del Molise del Corpo Forestale dello
 Stato, l'Assessorato all'Ambiente della provincia di Campobasso, l'Albo Gestori Ambientali della Camera di
 Commercio di Campobasso e professionisti del settore oltre a numerose imprese edili.
 Dall'incontro è scaturito che non sussistono più le condizioni per cui un chimico professionista possa
 esprimere un giudizio in "scienza e conoscenza" circa la pericolosità/non pericolosità di un rifiuto sulla base
 della forza probante dei dati, senza rischiare di incorrere in una violazione della norma nazionale, visti i profili
 di incertezza applicativi che dalla stessa discendono, in quanto essa contiene il riferimento a composti
 peggiori e/o caratteristiche di pericolo, ad oggi non determinabili per assenza di criteri scientifici univoci, con
 la conseguenza che tutti i rifiuti diventano "pericolosi". Alla luce di quanto dibattuto, appare serio il rischio
 imminente di un blocco dei cantieri per non incorrere in sanzioni penali, con il paradosso che i centri di
 raccolta si vedono costretti a non poter più ricevere gli stessi rifiuti che il 17 febbraio (giorno prima dell'entrata
 in vigore della suddetta norma) erano non pericolosi. Secondo quanto evidenziato dalle imprese presenti,
 numerosi appalti affidati a fine anno potrebbero formare oggetto di riserve per gli incrementi di costi che le
 nuove norme comportano.
 All'esito dell'incontro di ieri mattina, l'ACEM si è rivolta all'Associazione nazionale di appartenenza ANIEM,
 chiedendo un incontro con il Ministro dell'Ambiente per la sospensione delle nuove disposizioni fino all'entrata
 in vigore delle norme europee, prevista per il prossimo 1° giugno.

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Smaltimenti edili, vertice all'Acem

L'associazione chiede la sospensione delle nuove disposizioni in materia sino al primo giugno
 di Vincenzo Ciccone
Dallo scorso 18 febbraio, è stata prevista una nuova classificazione dei rifiuti che prevede il trattamento e lo
smaltimento dei residui di costruzioni e demolizioni alla stregua di sostanze pericolose.
Su questo punto, presso la sede dell'Acem, ha avuto luogo un vertice cui hanno preso parte le massime
Autorità competenti in materia: il Comando Regionale del Molise del Corpo Forestale dello Stato,
l'Assessorato all'Ambiente della provincia di Campobasso, l'Albo Gestori Ambientali della Camera di
Commercio di Campobasso e professionisti del settore oltre a numerose imprese edili.
Dall'incontro è emerso che non sussistono più le condizioni per cui un chimico professionista possa
esprimere un giudizio in 'scienza e conoscenza' circa la pericolosità o non pericolosità di un rifiuto sulla base
della forza probante dei dati, senza rischiare di incorrere in una violazione della norma nazionale, visti i profili
di incertezza applicativi che dalla stessa discendono.
Alla luce di quanto dibattuto, appare serio il rischio imminente di un blocco dei cantieri per non incorrere in
sanzioni penali, con il paradosso che i centri di raccolta si vedono costretti a non poter più ricevere gli stessi
rifiuti che il 17 febbraio (giorno prima dell'entrata in vigore della norma) erano da ritenersi non pericolosi.
Secondo quanto evidenziato dalle imprese presenti, numerosi appalti affidati a fine anno potrebbero formare
oggetto di riserve per gli incrementi di costi che le nuove norme comportano. Al termine dell'incontro, da parte
dell'Acem c'è stata una sollecitazione all'Aniem per chiedere un incontro con il Ministero dell'Ambiente.
Obiettivo, la sospensione delle nuove disposizioni fino all'entrata in vigore delle norme europee, prevista per il
prossimo primo giugno.
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 Nuova normativa sui rifiuti da demolizione e costruzione: si rischia il
 blocco dei cantieri

 CAMPOBASSO. Per effetto della nuova classificazione dei rifiuti, in vigore dal 18 febbrdaio 2015, i residui di
 costruzioni e demolizioni dovranno essere trattati come sostanze pericolose e smaltiti come tali.
 Sul delicatissimo argomento, si è svolto ieri mattina presso la sede dell'ACEM un vertice al quale hanno
 preso parte le massime Autorità competenti in materia, ovvero il Comando Regionale del Molise del Corpo
 Forestale dello Stato, l'Assessorato all'Ambiente della provincia di Campobasso, l'Albo Gestori Ambientali
 della Camera di Commercio di Campobasso e professionisti del settore oltre a numerose imprese edili.
 Dall'incontro è scaturito che non sussistono più le condizioni per cui un chimico professionista possa
 esprimere un giudizio in "scienza e conoscenza" circa la pericolosità/non pericolosità di un rifiuto sulla base
 della forza probante dei dati, senza rischiare di incorrere in una violazione della norma nazionale, visti i profili
 di incertezza applicativi che dalla stessa discendono, in quanto essa contiene il riferimento a composti
 peggiori e/o caratteristiche di pericolo, ad oggi non determinabili per assenza di criteri scientifici univoci, con
 la conseguenza che tutti i rifiuti diventano "pericolosi".
 Alla luce di quanto dibattuto, appare serio il rischio imminente di un blocco dei cantieri per non incorrere in
 sanzioni penali, con il paradosso che i centri di raccolta si vedono costretti a non poter più ricevere gli stessi
 rifiuti che il 17 febbraio (giorno prima dell'entrata in vigore della suddetta norma) erano non pericolosi.
 Secondo quanto evidenziato dalle imprese presenti, numerosi appalti affidati a fine anno potrebbero formare
 oggetto di riserve per gli incrementi di costi che le nuove norme comportano.
 All'esito dell'incontro di ieri mattina, l'ACEM si è rivolta all'Associazione nazionale di appartenenza ANIEM,
 chiedendo un incontro con il Ministro dell'Ambiente per la sospensione delle nuove disposizioni fino all'entrata
 in vigore delle norme europee, prevista per il prossimo 1° giugno.
 Almanacco del giorno
 Mercoledì, 18 marzo 2015
 Santo del giorno
 S. Salvatore, S. Cirillo
 Meteo
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 Oggi
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 Domani
 Soleggiato813
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18/03/2015                                 video.gelocal.i                                           Sito Web
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Piacere, alleanza salva Aimag

Dino Piacentini, le famiglie Borsari e Reggiani creano una società per diventare partner della multiutility,
evitando così l'assalto dei privati alla quota pubblica. Video di Diego Poluzzi
AIMAG, MULTIUTILITY
18/03/2015                                www.salernonotizie.it                                          Sito Web
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 Salerno, il nuovo mercato immobiliare: una strategia comune per
 affrontare il mercato dei prossimi anni

 L'Aniem Salerno, in collaborazione con la FIAIP, ha organizzato per Venerdì 20 marzo 2015, presso il
 Salerno Lunch in Music, con inizio alle ore 18,30, un interessante incontro sul Nuovo Mercato Immobiliare.
 Dopo i saluti del Presidente Aniem Salerno Pietro Andreozzi e di Vincenzo De Luca, interverranno
 sull'argomento il Presidente Fiaip Campania Fortunato Donnabella, il Presidente Aniem Campania Patrizio
 Prisco e il presidente Fiaip Salerno Corrado Mirra. Parte, quindi, da Salerno una strategia comune tra gli
 imprenditori di settore (ANIEM ) e gli agenti immobiliari professionali ( FIAIP ) per adeguarsi al nuovo mercato
 immobiliare con strumenti moderni, flessibili ed atti a consentire un'adeguata risposta alle nuove domande .
 Nel nostro Paese la centralità del settore immobiliare con il suo vasto indotto potrebbe determinare una
 possibilità di ripresa economica, pertanto occorre un adeguato piano di rilancio del settore.
 Le due Associazioni hanno sottoscritto un protocollo d'intesa attraverso il quale si lavorerà insieme per
 rilanciare il mercato cercando anche nuovi clienti tra i giovani, i pensionati, i single e le famiglie numerose.
 Una sinergia attraverso la quale ci si potranno scambiare, analizzandole e migliorandole, informazioni sul
 mercato immobiliare , ma anche individuare strumenti innovativi che potranno apportare movimentazioni e
 vendite precedentemente non ipotizzabili. Nell'incontro di Venerdì 20 marzo verranno illustrate le finalità di
 utilizzo di nuovi mezzi tecnologici, quali piattaforme nazionali e locali , tese alla movimentazione
 dell'invenduto, ma anche la nuove tipologia di vendita, con l'innovativa formula "all inclusive" che consentirà
 al cliente di non pensare più alla casa come un peso, oltre alle "vere" agevolazioni bancarie che restano alla
 base di ogni azione utile per poter "risvegliare" il mercato. Il tutto necessariamente passa attraverso uno
 snellimento delle procedure burocratiche. Le volontà Associative collimando in più punti, faranno si che
 cresceranno le possibilità di acquisto e vendite , consentendo agli associati una movimentazione di mercato
 per altri versi impensabile.

ANIEM WEB - Rassegna Stampa 19/03/2015                                                                         18
SCENARIO EDILIZIA

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19/03/2015                                  Corriere della Sera                                            Pag. 1.18
                                         (diffusione:619980, tiratura:779916)

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 Lupi sotto assedio: il governo mi appoggia
 Le contestazioni alla Fiera di Milano: il vestito è tuo? Poi alla Camera i 5 Stelle mostrano orologi, espulsi Il
 ministro va avanti: se ho sbagliato, chiederò scusa a tutti. Il Pd lo avverte: chiarisca e valuteremo La linea La
 scelta di non annullare gli impegni: «Renzi non ha chiesto gesti spontanei»
 Marco Galluzzo

 ROMA Si becca una contestazione alla Camera, le ironie della gente comune di prima mattina, le domande
 sui voti del figlio, sull'abito che indossa («Te lo sei pagato da solo?»; risposta: «Non ho bisogno di farmi
 pagare l'abito da nessuno»), alla fine della giornata va a riflettere nello studio del Viminale di Angelino Alfano,
 l'amico, ma anche il leader del suo partito, colui che finora lo sta difendendo più di tutti.
 Maurizio Lupi tira dritto per la sua strada, convinto che possa non cambiare, possa includere la sua
 permanenza alla guida del ministero. Di mattina dice: «Se ho sbagliato chiederò scusa a tutti», a margine
 della inaugurazione della fiera Made Expo a Milano. Di pomeriggio in Parlamento si dice «tranquillo», anche
 del sostegno del governo, «mi appoggia sicuramente». Tanta sicurezza, a giudicare dalle mozioni di sfiducia,
 dalle dichiarazioni degli stessi esponenti del Pd, dal silenzio di Renzi, in una giornata comunque segnata,
 anche per il governo, dalla tragedia di Tunisi, si spiega sino ad un certo punto. Lupi «dovrà chiarire, poi
 faremo le nostre valutazioni», dicono ai piani alti del Pd, da Matteo Orfini a Lorenzo Guerini. Insomma la
 vicenda è aperta più che mai.
 La giornata di Lupi è una sequela di atti a sua difesa, dichiara che Ercole Incalza «dal 31 dicembre 2014 non
 è più direttore dell'unità tecnica di missione», dice che se le cose andassero in modo diverso da come lui
 immagina chiederà «scusa innanzitutto alla mia famiglia, agli italiani. Ma - aggiunge subito dopo - finché io
 ritengo di non avere mai fatto un gesto sbagliato o irresponsabile, la mia azione è lì. Quando si dimostrerà
 l'opposto ne prenderò immediatamente atto, ma ritengo di non aver fatto nessuno di questi gesti».
 All'inaugurazione della fiera è attorniato da cronisti e gente comune, è anche bersaglio di ironia, c'è persino
 chi mette in dubbio il voto di laurea del figlio, ed è il momento in cui è ad un passo dal perdere la pazienza:
 «Forse lei ha controllato un nome sbagliato: sono pronto a scommettere con lei...». Ovviamente non ce n'è
 bisogno, ma la scelta di non annullare gli impegni implica dei veri e propri assedi fisici e mediatici. È anche
 questo un segno, mentre lui tiene a precisare che «Renzi non mi ha chiesto nessun gesto spontaneo»,
 insomma che non è vero che gli sono state chieste le dimissioni. Vuole andare «al più presto» in Parlamento,
 per «dare tutte le risposte politiche e individuali, ribadisco di non avere fatto mai pressioni per chiedere
 l'assunzione di mio figlio, quindi non ci può essere nessuna intercettazione. Finché ritengo che non ho fatto
 nulla resto dove sono». I grillini in Aula alla Camera lo contestano mostrando degli orologi, gridandogli di
 dimettersi. Vengono espulsi. Nel Pd c'è il gelo della dirigenza: «Ci sono aspetti da chiarire, bene la
 disponibilità a farlo. Ascolteremo il chiarimento, poi faremo le valutazioni», riassume Orfini.
 Il vero argine è ancora Angelino Alfano: «Lupi non ha pensato alle dimissioni ma noi e lui riteniamo corretto
 accelerare i tempi della sua informativa. Lupi è prontissimo ad affrontarla». Forse già domani. In serata
 Susanna Camusso punta l'indice: «Questo governo dovrebbe decidere un atteggiamento univoco nel
 rapporto tra inchieste e le singole persone. Sarebbe bene che si decidesse un comportamento senza lasciare
 ai singoli la decisione da prendere».
  © RIPRODUZIONE RISERVATA
 La vicenda
 Il nome di Maurizio Lupi,
 il ministro
 di Ncd ai Trasporti e alle Infrastrutture, compare nell'inchiesta di Firenze sugli appalti delle grandi opere Il
 ministro non è indagato, ma nelle carte viene più volte sottolineato lo stretto legame con Ettore Incalza, fino a
 fine anno capo della struttura di missione del ministero per le grandi opere, arrestato lunedì. Tra i due, per i

SCENARIO EDILIZIA - Rassegna Stampa 19/03/2015                                                                       21
19/03/2015                                 Corriere della Sera                                          Pag. 1.18
                                        (diffusione:619980, tiratura:779916)

                                                                                                                    La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
 pm, c'era «una relazione che ha sicuramente contribuito» ad affermare «il potere di Incalza» Nelle carte c'è
 anche il nome di Luca Lupi, figlio del ministro, 27 anni. Sarebbe stato aiutato a trovare lavoro (in un cantiere
 dell'Eni a San Donato tra il 2014 e il 2015) da Stefano Perotti, ingegnere, arrestato lunedì, che gli avrebbe
 anche regalato un Rolex da 10.350 euro per la laurea «Mai chiesto a Perotti né a chicchessia di far lavorare
 mio figlio», ha smentito Lupi, che ha ribadito la «massima disponibilità e collaborazione per accertare e
 verificare» i fatti oggetto dell'inchiesta Nel replicare a diverse interrogazioni parlamentari ieri Lupi,
 rivendicando l'appoggio del governo, ha detto che non si dimetterà e che la sua azione al ministero è stata
 sempre segnata da trasparenza e correttezza
 Foto: Ritengo di non avere mai fatto gesti sbagliati o irresponsa-bili. Se si dimostrerà l'opposto ne prenderò
 atto

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 L'INDAGINE LE INTERCETTAZIONI
 Il monsignore e l'incarico al nipote: alle Europee chiederò voti per il
 ministro
 L'ex tesoriere Ds Compare anche il nome di Sposetti tra chi chiede di sistemare amici alle Infrastrutture
 L'aereo alla moglie L'aereo pagato alla moglie di Lupi per la convention del partito a Bari
 Fiorenza Sarzanini

 DALLA NOSTRA INVIATA
  FIRENZE Assunzioni in cambio di voti alle Europee, favori e regali al figlio, ma anche alla moglie. Gli atti
 dell'inchiesta di Firenze che ha fatto finire in carcere l'alto funzionario delle Infrastrutture Ercole Incalza e il
 manager Stefano Perotti, raccontano nuovi dettagli sul ruolo del ministro Lupi. Svelando la rete di interessi
 che si muoveva per pilotare gli appalti e orientare le scelte sulle nomine, in particolare imponendo alle ditte
 Perotti come direttore dei lavori in cambio dell'assegnazione dei lavori sulle Grandi opere.
  I voti del prelato
 Sono proprio Perotti e «l'uomo di Lupi» Franco Cavallo - agli arresti domiciliari - ad occuparsi dell'assunzione
 del nipote di monsignor Francesco Gioia presso le Ferrovie del Sud Est. Scrive il giudice: «Il 19 aprile,
 monsignor Gioia riconosce a Incalza il merito di avergli risolto con successo il problema del posto di lavoro
 per il nipote Gianluca, grazie al suo «intervento sull'amico Fiorillo» con cui pure lui ormai ha allacciato un
 rapporto di amicizia «mi hai risolto un problema grosso grosso... Se non c'era il tuo intervento non si muoveva
 nessuno. Tu fai paura». In seguito ci sono una serie di conversazioni tra Cavallo, Gioia e Perotti che
 attengono alle iniziative che lo stesso Gioia intende assumere al fine di reperire «voti» per le «Europee, in
 favore di Maurizio».
  Gioia: mi dovete far sapere chi porta il "capo" per le Europee perché io non so nulla ancora ma è urgente
 che ce lo diciate anche perché se devo poi avviarmi per alcuni istituti religiosi del mio entourage no? Per
 segnalare.
  Cavallo: Sì ci penso io. Martedì sono giù e ti chiamo, ok.
 Nella richiesta di arresto i pubblici ministeri sottolineano che «Perotti si avvale quotidianamente del Cavallo,
 quale uomo «di fiducia» del ministro Lupi, per fare transitare a quest'ultimo richieste ed informazioni e per far
 leva su imprenditori e uomini delle istituzioni in relazione a fatti e situazioni di suo interesse».
  Il biglietto alla signora
 Tra gli sponsor politici di Lupi c'è anche Salvatore Menolascina, della cooperativa «La Cascina» - coinvolta in
 numerose inchieste, compresa Mafia Capitale - che lo incontra a Bari per la convention del Nuovo
 centrodestra. Scrivono i pm: «Il ministro Lupi organizza la convention dell'Ncd a Bari avvalendosi di
 Menolascina e si comprende che, a margine di questo evento, Menolascina organizza una cena ristretta con
 Lupi alla quale dovrebbe partecipare anche Cavallo e "tre quattro di noi". Dal tenore dei dialoghi intercettati si
 comprende che questo incontro ha natura riservata, tanto che Menolascina dice a Forlani Emmanuele
 (segreteria del Ministro Lupi) che si tratta di una cosa "super riservata". Da un dialogo intercettato il 10
 gennaio 2014 tra Lupi e Menolascina, si comprende che devono vedersi dieci minuti prima della cena: "Tanto
 alle nostre cose so 10 minuti... noi 10 minuti prima ci vediamo... io te e coso". Proprio in relazione a questo
 evento in Bari, Cavallo si attiva per procurare un biglietto aereo (tratta Milano-Bari) alla moglie del ministro
 Lupi, Dalmiglio Emanuela; a tal fine si rivolge al solito Altieri Gaetano; il prezzo di questo biglietto è di €
 447,03; la ricevuta del pagamento risulta intestata al Cavallo, cui viene trasmessa via mail dall'indirizzo di
 posta elettronica di Pietroletti Gabriella della cooperativa "La Cascina". Non è dato sapere se tale spesa sia
 stata rimborsata».
  Lo stipendio al figlio
 Sono i magistrati coordinati dal procuratore Giuseppe Creazzo a specificare che Perotti, non solo si occupò di
 trovare un lavoro al figlio del ministro, «ma se ne assunse anche gli oneri». E chiariscono: «Dalle

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 conversazioni intercettate l'8 gennaio 2014 emerge che l'interessamento del Perotti veniva attivato da Incalza
 (il quale a sua volta aveva incontrato Lupi Luca su richiesta del ministro Lupi) e che lo stesso Perotti
 informava di ciò Cavallo; quest'ultimo, lo stesso giorno, contattava Luca Lupi per "organizzare un po' di cose".
 Pochi istanti dopo era Perotti a contattare Luca Lupi.
  Perotti: ciao Luca
  Lupi: ciao Stefano
  Perotti: come stai?
  Lupi: bene bene bene
  Perotti: allora ti volevo dire io adesso sono a Bressanone, ma se ti fai una chiacchierata con Franco ... così
 lui ti racconta tutto ... e mi dici quello che devo fare
  Lupi: va bene, no perché oggi ero lì dal
  Perotti: sì ... dall'uomo
  Lupi: mi ha detto gli volevo chiedere un p0' di cose, ho fatto un po' di domande, allora sono venute fuori un
 paio di cose anche ad altre. .. "parliamone anche con Stefano" quindi allora ti abbiamo chiamato... però, sì sì
 va bene, vedo Franco domani
  Perotti: bene così evito di...
  Lupi: sì sì sì sì, assolutamente, non ti preoccupare
  Perotti: perfetto
  Lupi: grazie mille, grazie mille
  Perotti: un abbraccio, ciao bello
  Lupi: ... ciao ciao
 Il giovane ottiene il contratto ma in realtà è lo stesso Perotti a «confrontarsi con il cognato sui "rischi" che
 possono derivare da questo rapporto lavorativo con Luca Lupi».
  Sposetti e Nencini
 Gli atti rivelano come alle Infrastrutture si concentrino gli interessi di numerosi politici. Scrivono i pm: «Dalle
 attività di intercettazione emerge che Giulio Burchi - ex presidente Italferr, anche lui indagato - è soggetto
 molto vicino al senatore Sposetti Ugo, per il quale si attiva in più occasioni al fine di reperire incarichi in favore
 di persone indicategli dallo stesso Sposetti, tanto che in una conversazione afferma "non faccio altro che fare
 l'ufficio di collocamento". Analoga attività viene svolta dal Burchi su richiesta del viceministro Riccardo
 Nencini, il quale si interfaccia con il Burchi tramite l'ex parlamentare Del Bue Mauro. In sostanza, Burchi
 chiede a Del Bue un appuntamento con il Nencini e immediatamente dopo Del Bue chiede al Burchi: "Tu
 potresti dargli qualche contributo di questo tipo anche a Nencini, ci sono delle nomine da fare in giro, ci
 interessa sistemare due o tre persone in qualche ente". Dal tenore delle conversazioni intercettate si
 comprende, anche, che lo stesso Burchi ha richiesto a più soggetti, compreso Nencini, un intervento in suo
 favore per una nomina a Terna».
  fsarzanini@corriere.it
  © RIPRODUZIONE RISERVATA
 L'inchiesta
 Sono 51 gli indagati (tra cui 4 arrestati) dell'operazione del Ros dei carabinieri di lunedì scorso denominata
 «Sistema».
   Tra i reati contestati dalla Procura di Firenze ci sono corruzione, induzione indebita e turbata libertà degli
 incanti I 4 arrestati sono Ercole Incalza (ex capo della struttura tecnica di missione del ministero delle
 Infrastrutture), gli imprenditori Stefano Perotti e Francesco Cavallo, e il collaboratore di Incalza, Sandro
 Pacella Al centro delle indagini la presunta gestione illecita degli appalti delle Grandi opere tramite «un
 articolato sistema corruttivo». I pm di Firenze indagano su «un valore di 25 miliardi di euro di appalti» Per
 l'accusa gli importi degli appalti importanti di alcune tratte dell'Alta velocità e di altre grandi opere venivano
 gonfiati fino a circa il 40% del loro valore previsto

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 Foto: I deputati del M5S mostrano gli orologi dopo l'intervento di Maurizio Lupi:
 il riferimento è
 al Rolex citato nell'inchiesta come regalo per suo figlio da parte di Stefano Perotti ( Benvegnù- Guaitoli )
 Foto: La Procura di Firenze
 Foto: La richiesta di arresto della Procura di Firenze, titolare dell'inchiesta sulle Grandi opere, in cui
  da una intercettazione tra Lupi e l'imprenditore Menolascina si ricostruisce l'acquisto di un biglietto aereo da
 447,03 euro per la moglie del ministro. Sotto, il brogliaccio della telefonata tra il manager Perotti e il figlio del
 ministro sul contratto di assunzione di quest'ultimo

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 Gli schiavi della Corea del Nord nei cantieri del Mondiale in Qatar
 Il regime di Kim «esporta» operai e trattiene le paghe per i lussi di regime
 Guido Santevecchi

 DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
  PECHINO Migliaia di nordcoreani sarebbero stati inviati all'estero dal regime per lavorare in condizioni di
 semi-schiavitù. Secondo le informazioni sulle quali sta indagando la commissione speciale delle Nazioni
 Unite sui diritti umani violati in Corea del Nord, questi operai forzati a emigrare sarebbero almeno 20 mila,
 concentrati in Cina, Russia e Medio Oriente.
 Marzuki Darusman, il relatore dell'Onu, dice che i nordcoreani sono presenti in numeri imponenti anche nei
 cantieri del Qatar, dove sono in costruzione gli impianti per i mondiali di calcio del 2022.
 Le prime notizie sulla situazione in Qatar sono frutto di inchieste giornalistiche. Il Guardian ha riferito il caso di
 Lusail City, una città che sta nascendo nel deserto a nord di Doha. Il progetto prevede abitazioni per 200 mila
 persone, un grande parco divertimenti, due campi da golf e uno stadio da 86 mila posti che dovrebbe ospitare
 la finale della Coppa del Mondo tra sette anni. Il grosso degli operai vene dall'Asia, sono vietnamiti,
 tailandesi, nepalesi e indiani le cui condizioni di lavoro hanno già destato molte polemiche.
 Ma lo stato più grave sarebbe quello dei nordcoreani «affittati» dal loro governo con contratti della durata di
 tre anni. È una mano d'opera a basso costo e secondo la denuncia Pyongyang trattiene il 90 per cento del
 salario. Per evitare proteste il regime del Nord minaccia rappresaglie sui familiari dei lavoratori rimaste in
 patria. Dietro l'operazione di rastrellamento delle paghe è stato individuato un «Ufficio 39» di Pyongyang,
 incaricato di trovare valuta per il regime, stretto dalle sanzioni internazionali. Alcuni fuggiaschi nordcoreani
 sostengono che una parte dei soldi finisce in un fondo per sostenere lo stile di vita del dittatore Kim Jong-un.
 Nell'accampamento dei nordcoreani, dietro i cantieri di Lusail City, nessuno vuole parlare, le uniche
 dichiarazioni spiccano sugli striscioni rossi che inneggiano al «Nostro grande Kim Il-sung e a Kim Jong-il, per
 sempre con noi». Kim Il-sung è il defunto fondatore della Repubblica popolare democratica di Corea (il nome
 ufficiale della Nord Corea); Kim Jong-il era il figlio e successore, morto nel 2011. Al potere da allora c'è il
 nipote Kim Jong-un, poco più che trentenne. Gli imprenditori del Qatar sostengono che le maestranze non
 qualificate sono pagate 3.000 riyal (circa 770 euro) al mese e che oltre i due terzi vanno alle famiglie in
 Corea.
 Il delegato nordcoreano presso le Nazioni Unite di Ginevra ha smentito ogni accusa, sostenendo che è tutta
 una montatura basata su false testimonianze. Marzuki Darusman ha detto alla Reuters : «I fatti stanno
 emergendo con chiarezza, si tratta di lavoro costretto o di schiavitù ed è giunto il momento di fare luce su
 questi deportati». Il rappresentante dell'Onu chiede da tempo invano di poter visitare liberamente anche la
 Cina per accertare la situazione.
 NK Watch, un gruppo basato a Seul che raccoglie informazioni sulla Nord Corea, stima che i forzati inviati da
 Pyongyang all'estero siano fino a 100 mila. Il loro sacrificio porterebbe alle casse del regime tre miliardi di
 dollari l'anno. Ma non ci sono riscontri su questi numeri. Anche all'interno del Paese guidato dal Partito dei
 Lavoratori (così si chiama l'onnipresente centro di potere della dinastia Kim) la vita dei lavoratori è dura. A
 Kaesong c'è un parco industriale gestito congiuntamente dal Nord e dal Sud. Le 124 aziende e la tecnologia
 sono di Seul, la mano d'opera è fornita da Pyongyang.
  Le paghe basse invitano gli imprenditori sudcoreani a investire; il governo nordista incassa buona parte degli
 utili prodotti da circa 53 mila operai. Ora a Pyongyang hanno deciso un aumento del salario minimo: da 70
 dollari e 35 centesimi al mese a 74. Ma quei 3,65 dollari in più non sono piaciuti agli industriali del Sud:
 contestano la decisione unilaterale.
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 La vicenda
 La commissione speciale delle Nazioni Unite sui diritti umani sta indagando sulla Nord Corea Il regime di Kim
 Jong-un, a corto di valuta pregiata, invierebbe all'estero, in condizioni di semischiavitù, migliaia di lavoratori
 Questi operai sarebbero presenti anche nei cantieri del Qatar dove sono in costruzione gli stadi del Mondiale
 del 2022 20 mila i lavoratori nordcoreani inviati all'estero
 Foto: La visita Il dittatore nordcoreano Kim Jong-un saluta un gruppo di soldatesse dell'Unità 1016
 dell'esercito popolare. A corto di valuta pregiata, lavoratori nordcoreani sono inviati in Qatar a lavorare come
 semischiavi

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 Proprietà immobiliare
 Confedilizia, Sforza Fogliani passa il testimone

 ( ri. que. ) Dopo 25 alla guida di Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani lascia oggi la presidenza
 dell'associazione nata nel 1945 per rappresentare i proprietari di immobili. Il consiglio dell'organizzazione si
 riunirà stamattina e sancirà il passaggio del testimone all'attuale segretario generale, Giorgio Spaziani Testa (
 foto ). Corrado Sforza Fogliani resterà alla guida del centro studi.

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19/03/2015                           Corriere della Sera - ed. Milano                                         Pag. 3
                                           (diffusione:619980, tiratura:779916)

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 Il dossier
 Cantieri in città, turni anche di notte Sei giorni per riscoprire la Darsena
 Pronta via Sammartini, in ritardo Missori. Avanza il restyling di piazza Duomo
 Paola D'Amico

 È cominciato il conto alla rovescia per la chiusura dei cantieri. Sabato s'inaugura la «Gay Street», 500 metri in
 via Sammartini rimessi a nuovo con marciapiedi ampi e dissuasori, per ospitare i tavolini. La via Foscolo, che
 corre parallela alla Galleria, si presenta già con una pavimentazione di pietroni antichi, come presto anche le
 vie Santa Radegonda e San Raffaele, grazie al recupero dei masselli storici di piazzale Baracca. In via Verdi
 manca solo la posa dell'asfalto per la pista ciclabile. Il cronoprogramma sarà rispettato per il maquillage della
 Galleria Vittorio Emanuele: il 7 aprile, subito dopo Pasqua, chiude il cantiere sponsorizzato dal gruppo
 Versace (le impalcature si stanno per spostare nella porzione di edificio che s'affaccia su Palazzo Marino). E
 per il 15 aprile è prevista la fine lavori del cantiere a carico del Comune che s'affaccia, invece, su lato
 cattedrale.
 Da due giorni anche la Fabbrica del Duomo ha iniziato i lavori di restyling della pavimentazione che corre
 lungo il perimetro della Cattedrale. Della parte più esterna, invece, se ne occupa il settore Lavori pubblici che
 ha quasi completato l'opera. Tutto deve essere pronto per il 25 aprile, quando sotto la Madonnina si terranno
 le celebrazioni del Settantesimo della Liberazione.
 Al di là dei Bastioni, sarà pronta per fine aprile la pavimentazione di piazza Oberdan, dove i commercianti
 hanno già chiesto di poter esporre i tavolini. Resterà un piccolo cantiere, per tutta la durata di Expo.
 L'assessore ai Lavori pubblici Carmela Rozza, infatti, spiega: «Sarà un cantiere "gentile", leggero, necessario
 per il consolidamento della soletta del sottostante Diurno». E cantieri che spariscono di giorno per ricomparire
 di notte, come per un effetto scenico, ce ne saranno in giro per la città.
 «Completeremo entro fine aprile i cantieri iniziati in centro (Zona 1) e nelle due Zone (7 e 8) che portano
 verso l'Esposizione Universale - aggiunge Rozza -. Per esempio, è concluso il rifacimento del centro storico
 di Baggio sempre con pietroni antichi, così i marciapiedi a Quarto Oggiaro, asfaltata la via Pascarella e vie
 limitrofe e rifatte le castellane in via Traversi. Poi, cominceremo ad operare in aree meno impattanti per il
 traffico di Expo con cantieri che scompaiono di giorno. Nel bilancio 2013 avevamo stanziato 70 milioni di euro
 e siamo a metà dell'opera. Quei fondi sono destinati ad opere di miglioramento per tutta la città».
 Il piazzale del Cimitero Monumentale non è più sventrato come il cantiere del metrò 5 ci aveva abituato a
 vedere ma mostra la nuova pavimentazione a cubetti di porfido, i filari di alberi e ampie aiuole. Operai in
 azione giorno e notte anche in Stazione Centrale, sopra in piazza Duca D'Aosta, nel mezzanino e in Galleria
 delle Carrozze, dove saranno posate le infrastrutture trasparenti per i negozi. E dehors di vetro che la sera
 s'illuminano come gioielli sono in bella mostra in piazzetta Liberty. In ritardo di 15 giorni rimane piazza Missori
 che, però, come cantiere è forse meglio del «non luogo» che era. Il 24 marzo, infine, via le transenne in
 Darsena. E il 26 aprile s'inaugura piazza 24 Maggio. Puntuale infine il cronoprogramma della Zara-Expo,
 incluse le opere di compensazione per il quartiere.
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   La rincorsa d'Arco Duomo 9 12 13 11 10 1 3 7 8 5 2 6 4 Castello Sforzesco CityLife Duomo Cimitero
 Monumentale Stazione Centrale piazza del Liberty Stazione Centrale Stazione Garibaldi piazzale Lodi
 piazzale Loreto Ospedale Maggiore Darsena Giardini Indro Montanelli viale Toscana viale Cassala viale
 Marche viale Renato Serra viale Umbria Rosso: cantieri che proseguono durante l'Expo via Foscolo Ultimato
 via Santa Radegonda -via San Raffaele Avviato Galleria Quasi terminato Duomo Avviato lotto Fabbrica del
 Duomo, prosegue cantiere su area del Comune (chiusura entro 24 aprile) via Verdi Manca l'asfaltatura della
 pista ciclabile piazza del Liberty Ultimati i dehors in vetro via Silvio Pellico Cantiere non finito 1 2 3 4 6 7 5
 piazza Missori Lavori da concludere entro maggio Cimitero Monumentale Quasi terminato Darsena 21 marzo
 1° lotto tolte le transenne 15 aprile completamento porzione sul Ticinello 26 aprile inaugurazione via

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