Alla scoperta della Baviera Orientale, tra birra, tesori - UNESCO e BMW

Pagina creata da Veronica Valente
 
CONTINUA A LEGGERE
Alla scoperta della Baviera Orientale, tra birra, tesori - UNESCO e BMW
Alla scoperta della Baviera
Orientale, tra birra, tesori
UNESCO e BMW
Un itinerario in Baviera Orientale, “capitale” della birra, ma
anche dei motori. Questa regione della Germania, infatti, non
solo è seconda al mondo per densità di birrifici, ben 160, con
una produzione di più di mille tipi di birre diverse, alcune
premiate a livello internazionale, ma è anche la zona con la
più vasta coltivazione del mondo di luppolo, quelle dove si
trova il più antico birrificio del mondo in un monastero e il
birrificio più antico dove viene prodotta la birra bianca.

Tuttavia, la Baviera Orientale è anche il regno della BMW, lo
storico marchio di automobili di lusso tedesca, che vanta
nella regione ben cinque stabilimenti. Se possedete uno di
questi gioielli, o anche se ne siete solo appassionati, con i
nostri consigli di viaggio potrete vedere dove nascono,
abbinando visite culturali, storiche ed enogastronomiche. Per
una vacanza, per ora virtuale, ma, si spera, presto da vivere.
Alla scoperta della Baviera Orientale, tra birra, tesori - UNESCO e BMW
Monaco,   città                   d’arte           e      di
Oktoberfest
La prima tappa del nostro viaggio non può che essere Monaco di
Baviera, dove, per ora, è stato confermato l’Oktoberfest
(www.oktoberfest.it), dal 19 settembre al 4 ottobre 2020.

Monaco è una città dai due volti, quello moderno, fatto di
Alla scoperta della Baviera Orientale, tra birra, tesori - UNESCO e BMW
negozi di alta moda, alberghi di lusso e industria
specializzata, e quello antico, con la sua tradizione
artistica, i grandi musei e l’ampia offerta musicale. La
visita alla città parte dall’Alstadt, dove si concentrano i
principali monumenti. Il cuore storico è Marienplatz, sulla
quale si affaccia il Neues Rathaus dalla facciata neogotica.

Il vero gioiello è il Glockenspiel, il carillon che ogni
giorno, alle 11 e alle 12, e da marzo a ottobre anche alle 17,
rappresenta la scena di un torneo tra cavalieri e, alle 21,
quella tra una fanciulla e un monaco. Si può anche salire
sulla torre di 85 metri per ammirare la città dall’alto.
Alla scoperta della Baviera Orientale, tra birra, tesori - UNESCO e BMW
Nelle vicinanze si trova anche l’Altes Rathaus, il vecchio
municipio del XV secolo con la facciata gotica. La torre
ospita lo Spielzeugmuseum, il Museo del giocattolo che espone
centinaia di esemplari di bambole, orsacchiotti, trenini e
giochi in legno.

Non può mancare, poi, una visita alla Hofbräuhaus, in Am
Platzl 9, (www.hofbraeuhaus.de) la più famosa birreria di
Monaco. Attiva fin dal 1589, ha una sua fabbrica di birra, la
Alla scoperta della Baviera Orientale, tra birra, tesori - UNESCO e BMW
Staatliches Hofbräuhaus, e una sala che può ospitare fino a
5000 persone.

I musei da non perdere a Monaco
Percorrendo Maximilianstrasse si arriva alla Max-Joseph-Platz,
sul cui lato nord si trova l’ingresso della Residenz
(www.residenz-muenchen.de) il palazzo che ha ospitato i re
bavaresi dal 1385 al 1918.
Alla scoperta della Baviera Orientale, tra birra, tesori - UNESCO e BMW
I tesori della casata dei Wittelsbach sono ospitati nelle 130
sale del Residenzmuseum, a cui si accede attraverso il Cortile
della Grotta, che comprende la spettacolare Fontana del
Perseo. Splendide anche la Galleria degli Antenati, con i
ritratti dei re di Baviera, la Sala della Battaglia e le
Stanze delle Porcellane.

Il Cuvilliés-Theatre, in stile rococò, ha ospitato la prima
dell’Idomeneo di Mozart, mentre nella sezione dedicata al
Alla scoperta della Baviera Orientale, tra birra, tesori - UNESCO e BMW
Tesoro della Residenza (Schatzkammer der Residenz) sono
conservati i gioielli, gli altari portatili, artigianato
esotico, coppe preziose e la splendida croce dorata della
regina Gisela di Ungheria.

Con una breve passeggiata in direzione nord ovest
dall’Aldstadt si raggiunge il Kunstareal, il quartiere degli
artisti, dove si trovano le tre più importanti pinacoteche
(www.pinakotheken.de) della città.
Alla scoperta della Baviera Orientale, tra birra, tesori - UNESCO e BMW
La Alte Pinakothek, in Barer Strasse 27, conserva la più
grande collezione artistica del mondo, con capolavori
commissionati o raccolti dal casato dei Wittelsbach nel corso
dei secoli. Tra i pezzi di maggior pregio anche il Cristo
incoronato di spine di Tiziano, la Deposizione di Rembradt e
il Giudizio Universale di Rubens, alto 6 metri.

La vicina Neue Pinakothek, in Barer Strass 29, invece, ospita
una vasta collezione di sculture e dipinti del XVIII e XIX
Alla scoperta della Baviera Orientale, tra birra, tesori - UNESCO e BMW
secolo. Di particolare valore i circa 400 quadri appartenuti a
Ludwig I di Baviera.

La più grande collezione di arte moderna di tutta la Germania,
invece, si trova nella Pinakothek der Moderne in Barer Strasse
40, dall’interno illuminato da una cupola che dispensa la luce
naturale sulle gallerie disposte su quattro piani. Qui si
trovano capolavori del XX secolo tra cui opere di Picasso,
Klee, Dalì e Warhol e una collezione di 400 mila pezzi tra
stampe, incisioni e disegni.
Alla scoperta della Baviera Orientale, tra birra, tesori - UNESCO e BMW
Neumarkt in der                  Oberpfalz,             tra
sapori e motori
Da Monaco, in circa 1 ora e 40, percorrendo la A9, arriviamo a
Neumarkt in der Oberpfalz (www.neumarkt.de), che grazie alla
sua posizione strategica si è sviluppata come nodo commerciale
sin da Medioevo, per poi diventare sede dei Conti del
Palatinato.     Durante    la   Rivoluzione     Industriale,
nell’Ottocento, qui poi sono nate le prime fabbriche di
biciclette, per cui la città è diventata famosa: pezzi
storici, unici e rari che si possono vedere ancora oggi nei
musei.
Nel centro storico, invece, vale una visita la bella
cattedrale di epoca medievale, la bella fontana di San Giorgio
e il municipio, che si trovano nella piazza omonima.

Tra i musei da non perdere c’è il Museo dei veicoli storici
Maybach, (www.automuseum-maybach.de), in Holzgartenstraße 8,
il primo e unico museo al mondo dedicato totalmente al marchio
Maybach. L’avventura della famiglia ebrea dei Maybach inizia
nel 1860 con una fabbrica di biciclette, poi il grande salto
con la produzione di motori, da applicare sia su mezzi
terrestri che su aerei, tra cui le ambite automobili Maybach,
status symbol degli anni Venti e Trenta. La fabbrica è rimasta
in attività fino al 1958, mentre dal 2009 da essa è stato
ricavato il museo.

Su una superficie di circa 2500 mq oggi si può conoscere la
storia della costruzione dei motori Maybach, i veicoli che
hanno fatto la storia dell’automobile. Dal 1921 al 1941 sono
state costruite circa 1800 auto Maybach, di cui oggi ne sono
rimaste solo 160 in tutto il mondo. Al museo se ne possono
ammirare, in ordine cronologico, circa una ventina.
A Neumarkt, poi, sono presenti ben quattro birrifici, tra cui
il Neumarkter Lammsbräu (www.lammsbraeu.de) in Amberger St. 1,
il più grande birrificio biologico del mondo che produce ed
esporta birre biologiche, sia tradizionali che analcoliche e
senza glutine.

Altri interessanti birrifici, con annesso un piccolo museo per
conoscere i segreti della produzione della birra sono Oberer
Ganskeller (www.obererganskeller.de), in Ringstraße 2, e
Neumarkter                                        Braustubl
(https://glossner.de/neumarkter-braeustuebl/),            in
Schwesterhausgasse 9, dove poter degustare birre a Km zero e
prodotte con ingredienti semplici e naturali.

Prima di lasciare Neumarkt, tuttavia, vale la pena fare una
visita anche alla Weisswurst Akademie, in Bahnhofstraße 21,
dove Norbert Wittmann ha ricavato nel suo salumificio anche un
albergo, un ristorante e un museo dedicato alla salsiccia
bianca, una delle specialità bavaresi a base di carne di suino
bollita, spezie e ghiaccio.
Amberga, le sue birre e l’Hotel più
stretto del mondo
In circa 40 minuti, percorrendo la B299 da   Neumarkt arriviamo
ad Amberga dove la tradizione della birra    si tramanda da 500
anni. Tuttavia, la città è stata anche la    capitale dell’Alto
Palatinato e ne conserva ancora oggi         le testimonianze
storiche.
Il simbolo della città è la Stadtbrille, cioè “gli occhiali da
vista”, la porta edificata su un ponte a due arcate che si
riflette sul Vils e che ricorda, appunto, un paio di occhiali.
In passato, collegava il Castello Nuovo all’Arsenale. Da
vedere in città anche il Municipio con il suo avancorpo
rinascimentale, e la basilica di St Martin, in stile gotico.

Altre eccellenze sono la Vecchia Fortezza (Alte Veste), il
Castello Nuovo, l’Arsenale, la Cancelleria del Governo e il
Klösterl, un “piccolo monastero”. Se avete tempo, salite sulla
collina di Maria Ausiliatrice dove si trova un bel santuario
barocco ma, soprattutto, per ammirare uno splendido panorama
della città dall’alto.

Da Stadtbrille partono poi le crociere fluviali a bordo delle
Plätten storiche, imbarcazioni a fondo piatto che in passato
servivano per il trasporto di sale e minerali. Oggi, invece,
consentono di ammirare la natura appena al di fuori del centro
urbano, tra boschi di latifoglie, cigni, castori e atmosfere
lente.
Tornati al punto di partenza, fate una sosta al Museo
dell’Aria (www.luftmuseum.de). Disposto su tre piani su un
palazzo trecentesco, propone un percorso di visita interattivo
dove poter “toccare con mano” applicazioni tecnologiche,
pulsanti, strumenti musicali ad aria, ma anche aspiratori,
giochi gonfiabili e palloni ad aria.

Per una sosta gustosa, fermatevi da Schloderer
(www.schlodererbraeu.de), più che un ristorante, un vero e
proprio viaggio esperienziale nel gusto. Il locale, infatti, è
anche un birrificio e produce birre da abbinare ai piatti in
modo sempre diverso e gustoso.

Infine, ad Amberg si trovano due degli alberghi più famosi e
singolari del mondo. Uno di questi è Fronfeste
(www.hotel-fronfeste.de), in Fronfestgasse 8, ricavato in un
ex prigione del duecento. Le 25 stanze sono ricavate nelle ex
celle e si possono ancora vedere la sala delle torture e
un’autentica ghigliottina!
Merita una visita, anche solo dall’esterno, Eh Häusl
(www.ehehaeusl.de), l’albergo più stretto del mondo. Misura
appena 3,10 metri di larghezza, ma si sviluppa su 6 piani.

…il viaggio in Baviera orientale continua a pag. 2…
Weiden, la città di…porcellana
Da Amberg riprendiamo il nostro itinerario alla scoperta della
Baviera Orientale alla volta di Weiden, percorrendo per circa
35 minuti prima la A6 e poi la A93. Weiden è famosa per aver
dato i natali al musicista Max Reger e per le sue ceramiche.
Oggi ci sono ancora in attività due fabbriche storiche, la
Seltmann e la Bauscher, che esportano le loro ceramiche in
tutto il mondo. Weidan era famosa anche per i suoi vetri
artistici, ma oggi l’attività si è molto ridotta rispetto al
passato.

Dedicata una mezza giornata alla visita del centro storico,
caratterizzato da una cinta muraria medievale e da un fossato.
Qui si trovano la centrale piazza del Mercato, sulla quale di
affaccio il Municipio del Cinquecento che spicca per le sue
vetrate colorate e i muri di legno pregiato. Se avete
occasione di entrare, nella Sala dei Re sono conservati i
ritratti dei sovrani della Baviera, tra cui Federico I e
Ludwig II, il re visionario che ha fatto costruire il fiabesco
castello di Neuschwanstein.
Regalatevi poi una passeggiata tra le piccole vie su cui si
affacciano case colorate con i balconi fioriti, locali con
tavolini all’aperto, molti dei quali esibiscono insegne
italiane, tra caffè, gelaterie, botteghe, enoteche.

Vale una visita anche il Museo della Città (Stadtmuseum), in
Schulgasse 3°, che conserva i manoscritti e gli spartiti
originali del compositore e organista Max Reger, morto a soli
43 anni nel 1916. Inoltre, nelle varie sale, si possono vedere
anche le ceramiche, manufatti in legno, un’antica farmacia
ricostruita, giocattoli e persino un enorme presepe.

L’organo che suonava Reger, invece, si trova nella chiesa di
St Michael e vanta ben 3600 canne! Vale una sosta anche la
bella chiesa di St Josef, splendido esempio di Art Nouveau,
che sembra luccicare per le sue pareti punteggiate di tessere
colorate e motivi floreali che si estendono anche sulle
colonne e sul soffitto abbellito con scene dell’Antico
Testamento, piante, angeli e animali.
Per la pausa pranzo, fermatevi da Brauwirt (www.braeuwirt.de),
in Unterer Markt 9, un ristorante e birrificio ricavato in un
palazzo del Cinquecento che propone anche corsi di cucina e
minicorsi sulla storia della birra e sulla sua produzione. Qui
vengono prodotti, infatti, ben 700 mila litri l’anno, che
vengono tutti consumati…a chilometro zero!
Destinazione Ratisbona, Patrimonio
UNESCO
Il nostro viaggio continua alla volta di Ratisbona
(Regensburg, in tedesco), la città che ha dato i natali al
Papa emerito Josef Ratzinger. Ci si arriva da Weiden in circa
un’ora, percorrendo la A93. Ratisbona è una città unica nel
suo genere, poiché, a differenza di molte città tedesche,
ricostruite dopo i bombardamenti della Seconda Guerra
Mondiale, è stata risparmiata e ha così potuto conservare il
suo aspetto medievale. Proprio per questa sua caratteristica,
l’UNESCO ha incluso il suo centro storico tra i siti
Patrimonio dell’Umanità nel 2006.
Ratisbona è anche il luogo più settentrionale da cui passa il
Danubio, che qui si incontra con il fiume Regen, che ha dato
il nome alla città. Fa effetto ammirare le sue acque scure e
tumultuose e pensare che si tratta del secondo fiume più lungo
d’Europa, più di 2800 km, che attraversa dieci diversi paesi.

Di sicuro effetto anche accedere al centro storico
attraversando il massiccio Ponte di Pietra del XII secolo. Dal
ponte si può vedere il Wurstkuchl (www.wurstkuchl.de), il più
antico ristorante del mondo, che ancora oggi sforna salsicce.
Risale infatti al 1135, quando fu aperto come punto di ristoro
per coloro che lavoravano alla costruzione del Ponte di
Pietra.

Le case color pastello e le viuzze di pietra ci portano poi al
cospetto di Porta Pretoria, l’imponente porta di accesso alla
città vecchia, le cui origini risalgono ai Romani, che
consideravano Ratisbona, allora Castra Regina, un punto
nevralgico per il controllo dei confini dell’Impero a Nord del
Danubio. Unica rimasta della quattro porte di accesso alla
città, è stata costruita nel 179 d.C, durante il regno di
Marco Aurelio. Oggi, la porta romana è stata quasi “inglobata”
dagli edifici circostanti, ma conserva ancora tutto il suo
fascino antico.
Alzando gli occhi, si scorgono le guglie della sorprendente
Cattedrale di Ratisbona, dedicata a San Pietro, in stile
gotico. La sua vista lascia letteralmente a bocca aperta,
sembra quasi che la struttura si protenda verso il cielo.
L’interno, invece, è a tre navate, con colonne snelle e un
soffitto con volte a crociera, abbellita con vetrate colorate
e opere d’arte.

Incamminandosi lungo la pittoresca Kramgasse si ha davvero
l’impressione di fare “un salto nel Medioevo”, tra viuzze
strette di pietra, botteghe e…case torri, edifici medievali
attraverso le quali le famiglie nobili rivaleggiavano tra loro
per ricchezza e prestigio. La più antica di Ratisbona è la
Goldener Turm, ma in tutto il centro storico se ne contano
circa una trentina.

Inoltrandosi poi nella minuscola Watmarkt si arriva alla Casa
di Oskar Schildler, l’industriale che durante la Seconda
Guerra Mondiale salvò dalla deportazione più di mille ebrei.
La casa è segnalata da una targa.
L’antico ghetto ebraico, invece, è compreso nella zona attorno
alla Neupfarrplatz, e includeva una quarantina di abitazioni,
una scuola e la sinagoga, tutto raso al suolo nel XVI secolo,
quando gli ebrei vennero cacciati. Oggi, alcune testimoniante
di questo periodo si possono trovare nella piccola esposizione
allestita nella Neupfarrkirche.

Da non perdere, invece, una visita alla Alte Kapelle,
capolavoro del barocco. In realtà, l’edificio è stato iniziato
nei primi anni dell’anno Mille su ordine di Carlo Magno, ma è
stata riccamente decorata nel XVIII in stile rococò.

Sulla pittoresca Rathausplatz, si affaccia invece l’Alte
Rathaus, il vecchio municipio, che è aperto solo per le visite
guidate. L’edificio si compone di una torre a otto piani
costruita attorno al 1250 e da una parte che risale al 1360.
Durante il Sacro Romano Impero è stata la sede del Parlamento
e poi della Dieta Imperiale dal 1663 al 1806. All’interno,
spicca il salone del 1564 con i mobili originari e le sedute
dei sette Principi Elettori.
Da non perdere una visita al palazzo della nobile famiglia
Thurn und Taxis, ricavata nell’ex monastero benedettino di
Sant’ Emmerano, ancora di proprietà degli eredi. Il casato
deve la sua fortuna secolare all’invenzione, durante il Sacro
Romano Impero, del primo servizio di posta in Europa, con
tanto di stazioni per il cambio dei cavalli per le consegne.
Il percorso di visita all’interno del palazzo è sicuramente
suggestivo, tra stucchi, opere d’arte, la sontuosa sala da
ballo e il “giardino d’inverno”.
Ratisbona e le altre “città della
BMW”
Gli appassionati di auto non possono perdersi una visita allo
stabilimento della BMW (www.bmwgroup-werke.com) sigla di
Bayerische Motoren Werke, cioè “fabbrica bavarese di motori”,
che nello stabilimento di Ratisbona, in Herbert-Quandt-Allee
produce quasi 340 mila veicoli all’anno. Qui i circa 9000
dipendenti fanno “nascere” un’auto di lusso ogni 57 secondi!
Nata nel 1917, la BMW ha prodotto inizialmente motori per
aerei e solo in un secondo momento si è buttata nella
produzione automobilistica, diventando una tra le case più
importanti e prestigiose del mondo per modernità tecnologica e
qualità ingegneristica e costruttiva dei suoi modelli, sempre
all’avanguardia.

Il più grande stabilimento della BMW in Europa si trova invece
a Dingolfing, a circa 75 km da Ratisbona. Ogni giorno vengono
prodotte circa 1600 BMW delle serie 3,4,5,6 e 7, oltre a Rolls
Royce e carrozzerie per Rolls Royce. I dipendenti sono circa
18.300 e superano i residenti della città, che sono 18 mila!

È possibile anche visitare l’interessante Museo della storia
industriale (www.museum-dingolfing.de) con documenti e
testimonianze delle aziende automobilistiche tedesche, tra cui
BMW e Glas.
Circa 32 km, percorrendo la A92, separano Dingolfing da
Landshut, dove ha sede lo stabilimento della BMW che produce
più di 12 milioni di componenti singoli per BMW, Mini e Rolls
Royce. Lo stabilimento, dal 2010, è la prima fonderia al mondo
a zero emissioni.

Landshut è anche la prima residenza dei duchi bavaresi e una
delle città più antiche e meglio conservate della Germania,
con monumenti in stile gotico e rinascimentale. Qui, ogni
quattro anni, si tiene il più grande festival storico
d’Europa, il Matrimonio di Landshut, che vuole ricordare le
nozze, quasi “leggendarie” avvenute nel 1475 tra il duca
Georg, figlio del duca Ludwig IX il Ricco, e la principessa
Hedwig, figlia del Re di Polonia Kasimir IV.
Alle nozze partecipò addirittura l’imperatore Federico III e
si tennero tornei cavallereschi, battute di caccia e banchetti
abbondanti e infiniti. Oggi, alla rievocazione partecipano più
di mille figuranti in costume d’epoca. La prossima edizione,
prendete nota, è in programma dal 25 giugno al 18 luglio 2021.
COME ARRIVARE
In aereo: Monaco di Baviera, prima tappa del nostro
itinerario, si può raggiungere in aereo dall’Italia con Air
Berlin, Alitalia, Lufthansa o Air Dolomiti. Ryan Air vola
sull’aeroporto di Munich Weast, a circa 100 km dal centro. In
auto: A22 del Brennero e Passo del San Bernardino, poi si
prendono la A13 e la A96. Da Milano Centro occorrono circa 5
ore.
DOVE MANGIARE
*Donisl, Weinstraße 1, Monaco, tel 0049 89 2429390,
www.donisl.com. Il locale è una delle più antiche birrerie di
Monaco e risale al 1715. Offre un ristorante su due livelli e
un giardino estivo. Birra abbondante e piatti della
tradizione.

*Weisswurst Akademie, Bahnhofstraße 21, Neumarkt, tel .9181
907426, www.hotel-wittmann.de. Ristorante dove gustare
specialità della cucina bavarese, tra cui la famosa “salsiccia
bianca”. Anche hotel.

*Storstad, Watmarkt 5, Ratisbona, tel 0049 941 59993000,
www.storstad.de. Una stella Michelin per questo rinomato
locale con vista sulla cattedrale. Il menù raffinato offre
piatti della cucina nordica rivisitata.
DOVE DORMIRE
*Hotel Opera****, St Anna Strasse 10, Monaco, tel 0049 (0)89
2104940, www.hotel-opera.de. Elegante e raffinato hotel nelle
vicinanze del teatro dell’Opera. Offre 25 sistemazioni
arredate in stile vecchia Europa, con mobili d’antiquariato,
tappeti persiani e lampadari d’epoca. La colazione viene
servita in un giardino decorato con statue neoclassiche.

*AlmRefugio****, Am Höhenberg 5, Neumarkt in der Oberpfalz,
tel 0049 918132584, www.landgasthaus-almhof.de/ Bella
struttura immersa nel verde con le pareti in legno. A
disposizione giardino e terrazzo.

*Hotel Goliath am Dom****, Goliathstrasse 10, Ratisbona, tel
+49 (0)941 2000 90-0, www.hotel-goliath.de/it . Nel centro
storico di Ratisbona, vicino alla cattedrale, al ponte vecchio
e al Danubio. Le camere sono moderne e dotate di ogni comfort.
Dispone di sala fitness, terrazza e caffetteria.
INFO
www.bavieraturismo.it
Puoi anche leggere