Alice: per quanto tempo è per sempre? bianconiglio: a volte, solo un secondo lewis carroll - Mariano Tomatis

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Alice: per quanto tempo è per sempre? bianconiglio: a volte, solo un secondo lewis carroll - Mariano Tomatis
alice: per quanto tempo
è per sempre?
bianconiglio: a volte,
solo un secondo
[lewis carroll]
Alice: per quanto tempo è per sempre? bianconiglio: a volte, solo un secondo lewis carroll - Mariano Tomatis
organizzazione, comunicazione,
                                                                                                editoria e servizi museali
coordinamento editoriale
maria sapio

art director
enrica d’aguanno                                                                                referenze fotografiche
                                     napoli, convento di                                        Roberta Aurelio
                                     san domenico maggiore                                      Marcello Di Donato
                                     8 dicembre 2016_19 marzo 2017                              Mario Milo
                                                                                                Francesca Nicolais
                                     mostra a cura di
                                     vincenzo capuano                                           © copyright per le immagini
                                                                                                Museo del Giocattolo di Napoli -
                                                                                                Università degli Studi Suor
arte’m                                                                                          Orsola Benincasa
è un marchio registrato
prismi
editrice politecnica napoli srl                                                                                                     a cura di
certificazioni                                                                                                                      vincenzo capuano
qualità                                                                                         la mostra è inserita nel circuito
ISO 9001: 2008                                                                                  artecard
www.arte-m.net

finito di stampare
                                      c 50 / m 0 / y100 / k 0       c 100 / m 70 / y 0 / k 10

nel novembre 2016
stampa e allestimento
officine grafiche francesco
giannini & figli spa, napoli         in collaborazione con

stampato in italia                                              mostra didattica
                                                                sulla contraffazione

© copyright 2016 by
                                                                dei giocattoli

museo del giocattolo di napoli -
università degli studi suor orsola
benincasa
prismi
editrice politecnica napoli srl
tutti i diritti riservati
Alice: per quanto tempo è per sempre? bianconiglio: a volte, solo un secondo lewis carroll - Mariano Tomatis
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                         presentazione
| storie di giocattoli

                                                                                                                   |
                         nino daniele
                         assessore alla cultura e al turismo
                         del comune di napoli

                         Ho imparato, nel corso degli incontri che hanno preparato la mostra, studiandone
                         i materiali e le proposte di presentazione, ho imparato dicevo, o forse ho avuto
                         la conferma di una cosa che in parte già sapevo: le pazzielle sono una cosa molto
                         seria. Il mondo del giocattolo, ovvero “la civiltà dei giocattoli” come giustamente
                         la chiama il professor Vincenzo Capuano, appassionato e preparatissimo demiurgo
                         di queste “Storie di giocattoli”, di volta in volta custodisce e regala, nasconde e
                         rivela alcune tra le verità più belle e indicibili della nostra vita.
                         Tra creazione artistica e invenzione d’ingegno, svago e pedagogia, antropologia,
                         storia sociale e del costume, gli oltre mille esemplari esposti (... mille e uno, come
                         nella favola antica), attraversando epoche e generi diversi, ci mostrano il mondo
                         del giocattolo in tutte i suoi aspetti, dall’umile pazziella delle case dei poveri alle
                         bambole più raffinate e preziose, principesche. Ne risulta un’esposizione ricca,
                         preziosa, stupefacente di giocattoli risalenti a varie epoche, di tipi diversi, tutti
                         interessanti, molti bellissimi, capaci di affascinare i nostri bambini e noi con essi.
                         La mostra ci consente di gettare uno sguardo, per così dire trasversale, contempo-
                         raneamente su secoli di sapiente artigianato, e su interni privati, familiari, intimi;
                         ma essa soprattutto, anche se non solo, ci parla di un mondo di bambini.
                         Forse è per questo che così fortemente abbiamo voluto che si inaugurasse per il
                         Natale, la festa che ha al centro un bambino e tutti i bambini insieme. Penso,
                         del resto, che il Natale abbia a Napoli un carattere ancora particolare, che sia una
                         festa insieme più sociale e più raccolta; che l’antica festa della famiglia e della
                         nascita, sacra per fede religiosa, ma anche, da sempre, per la sincera, umana par-
                         tecipazione, abbia saputo, meglio che altrove, difendersi dal pericolo di scivolare
Alice: per quanto tempo è per sempre? bianconiglio: a volte, solo un secondo lewis carroll - Mariano Tomatis
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                  nel format natalizio: una festa “globalizzata”, clamorosa ma anonima, sopraffatta             Gioco dell’oca
| presentazione

                                                                                                                                   |
                  dal frastuono, dedicata al consumo.                                                           B. Koene
                  Con queste “Storie di giocattoli” proviamo dunque ad offrire anche ai bambini,                Olanda, 1760 ca.
                  oltre che agli adulti, uno spunto di curiosità e di interesse; ed a fare in modo che          stampa su carta
                  il nostro bellissimo convento di San Domenico Maggiore sia nei giorni di festa un             45,5 x 36,5 cm
                  secondo polo di attrazione, nel centro antico della città, accanto alle botteghe di
                  San Gregorio Armeno ed ai pastori (giocattoli anch’essi, del resto, oltre che oggetti
                  di altissimo artigianato).
                  Ringrazio innanzitutto il curatore della mostra, il Museo del Giocattolo dell’Univer-
                  sità Suor Orsola Benincasa, arte’m per l’entusiasmo e la professionalità con cui ha
                  affrontato il progetto e poi tutti coloro che hanno aderito e collaborato alla sua rea-
                  lizzazione: Arcigay Napoli, l’Associazione del Museo del Vero e del Falso, la Procura
                  della Repubblica di Napoli, l’Agenzia delle Dogane. E mi auguro che questa “Storie di
                  giocattoli” costituisca un incentivo in più, a cittadini e turisti, per esplorare il nostro
                  centro antico, percorrerne i vicoli, scoprirne i monumenti e le opere d’arte.

                  a pagina 2                     a pagina 4
                  Pinocchio sullo squalo         Il nuovo gioco dell’oca
                  fabbricante sconosciuto        tipografia Tamburini,
                  Italia, 1939                   Milano
                  latta litografata              Italia, 1770 ca.
                  12,5 x 21 x 6,5 cm             stampa su carta
                                                 acquerellata a mano
                  a pagina 3                     61 x 42,5 cm
                  Il Signor Bonaventura
                  Bell
                  Italia, 1940                   Pulcinella con cimbali
                  latta litografata              fabbricante sconosciuto
                  17 x 15 x 9 cm                 Italia, 1950
                                                 legno e metallo
                                                 9 x 14 x 7 cm
Alice: per quanto tempo è per sempre? bianconiglio: a volte, solo un secondo lewis carroll - Mariano Tomatis
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                                                    storie di giocattoli
| storie di giocattoli

                                                                                                                                                 |
                                                    vincenzo capuano
                         Birilli
                         Mauro Borrione
                         Italia, Torino, 1945 ca.
                         legno
                         25 x 46 x 8 cm

                                                    L’ideogramma cinese per il verbo gioca-       Una suggestiva teoria, detta della ri-
                                                    re, se preso letteralmente, indica il gesto   capitolazione, individuava nel gioco
                                                    di accarezzare la giada. Gratuità e piace-    il meccanismo attraverso il quale il
                                                    re, propri del gesto di strofinare dolce-     bambino, tabula rasa, ammortizza il
                                                    mente la superficie lucida e luminosa         gap culturale tra sé e il suo tempo. Una
                                                    della preziosa resina, sono per quell’an-     sorta di recupero accelerato di secoli
                                                    tichissima civiltà sinonimo di gioco e re-    di conoscenza e sviluppo. Sebbene da
                                                    stano nelle tradizionali definizioni due      non prendere alla lettera, questa teoria
                                                    elementi essenziali di esso.                  ha il merito di mostrare con evidenza
                                                    Siamo immersi in un universo ludico e lo      l’importanza antropologica del gioco.
                                                    siamo praticamente da sempre. Dal mon-        D’altro canto, il gioco-funzione e il gio-
                                                    do orizzontale della stori a umana arriva-    cattolo-strumento realmente sono figli
                                                    no testimonianze remotissime di giochi e      del loro tempo e se da un lato il mondo
                                                    giocattoli. Dal mondo verticale dell’evolu-   incantato del gioco rimanda al tempo
                                                    zione nelle specie animali arriva la chiara   romantico del passato e gioioso della
                                                    indicazione che il gioco è connaturato alla   giovinezza dall’altro il giocattolo inter-
                                                    condizione vivente e, a certi livelli, rap-   preta efficacemente l’utopia e cioè l’i-
                                                    presenta un bisogno primario e istintivo,     dea di mondo che gli adulti vorrebbero
                                                    come mangiare e bere. Al pari di mangiare     per i propri figli e gli strumenti educa-
                                                    e bere è infatti strumento di sopravviven-    tivi e formativi di cui hanno inteso do-
                                                    za, come quando costituisce per i piccoli     tarli per la realizzazione di quegli ideali.
                                                    occasione di addestramento alla caccia,       Sicché i giocattoli e i giochi sono effi-
                                                    alla difesa e all’allevamento della prole.    cacissimi canali d’interpretazione della
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                         vicenda umana e ne attraversano tutti            bambola miezz’o lietto, in bella mostra
| storie di giocattoli

                                                                                                                                              |
                         gli aspetti: antropologici ed economici,         sui letti nei bassi napoletani, a rappre-
                         sociologici e artistici. E la loro storia è la   sentare quanto sia necessario il super-
                         più politica ed etica delle storie perché è      fluo per chi quel superfluo di solito non
                         storia di valori (e di disvalori).               se lo può permettere. Dea della fertilità,    Pinocchio
                         In passato, ma non solo, il mondo del            rito rimasto privo ormai del mito.            Lenci
                         gioco rappresentava il rito e il giocattolo-     Tanti i giocattoli iniziatici. A Roma ab-     Italia, 1920 ca.
                         idolo segnava il confine sottilissimo tra        bandonar le noci significava lasciare         panno lenci e legno
                         il quotidiano e il sacro e, molto spesso, il     per sempre l’infanzia e le noci erano il      h 40 cm
                         magico. La palla rappresentava il dio sole,      gioco e la posta in gioco di tutti i bambi-
                         i cui favori le squadre si contendevano e        ni. Così come le fanciulle, andate spose      Pinocchio
                         la bambola la dea madre, di cui ancora           giovanissime, lasciavano agli dei Lari le     Furga
                         adesso si possono scorgere le vestigia           loro bambole, a significare che la per-       Italia, 1920 ca.
                         nella tradizione tutta napoletana della          dita della verginità le catapultava nel       legno e stoffa
                                                                                                                        h 78 cm

                                                                          Grandi Magazzini
                                                                          Ingap
                                                                          Italia,1948
                                                                          latta litografata
                                                                          9 x 14 x 7,5 cm
Alice: per quanto tempo è per sempre? bianconiglio: a volte, solo un secondo lewis carroll - Mariano Tomatis
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                         Caserma                         Teatrino
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                                                                                    |
                         fabbricante sconosciuto         fabbricante sconosciuto
                         Germania, 1950                  Italia, 1920
                         legno, carta, metalli, stoffa   legno, stucco, stoffa
                         35 x 40 x 16 cm                 teatrino 59 x 54 x 36 cm
                                                         marionette h 15 cm
Alice: per quanto tempo è per sempre? bianconiglio: a volte, solo un secondo lewis carroll - Mariano Tomatis
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                                                  mondo degli adulti. Crepereia Triphae-       versione cyber detta Hello Barbie, ri-           Totò
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                                                                                                                                                                          |
                                                  na ne è l’esempio più alto. Custodita nei    sponde alle domande dei bambini. Per-            fabbricante sconosciuto
                                                  Musei Capitolini, fu ritrovata a Roma        ché l’uomo, che ha sempre desiderato             Italia, 1940 ca.
                                                  nella tomba di un’aristocratica fanciulla    sostituirsi a Dio, non si è accontentato         panno lenci, stoffa
                                                  del II secolo dopo Cristo, morta prima       di procreare, ma ha voluto creare. Prima         h 36 cm
                                                  di andar sposa. Conserva il corredo di       plasmando semplici figure umane da
                                                  pettini d’osso e anelli d’oro. Uno è una     eterodirigere con la forza della magia, in
                         Fou du Roy               minuscola chiave che apre un bauletto        seguito dando a quelle immagini il movi-
                         Jumean                   con dentro i suoi gioielli e uno spec-       mento con meccanismi a carica, a orolo-
                         Francia, 1880 ca.        chietto. Completamente articolata, ha        gio, a trascinamento, a elettricità, a pila. E
                         biscuit, stoffa, legno   una acconciatura a treccia arrotolata        poi il suono di un carillon, poi la voce di un
                         h 48 cm                  sul capo, alla maniera dell’imperatrice      fonografo e poi avanti, fino a Hello Barbie.
                                                  Faustina. Le bambole furono infatti an-      E mentre il giocattolo diventava umano,
                                                  che messaggere di moda; lo furono le         l’uomo cedeva pezzi di umanità. Protesi,
                                                  bamboline romane in osso, i manichini        microchip, elettrodi, sensi aumentati. Il
                                                  settecenteschi – le Pandora, come le         corpo dell’uomo, modificato da giocat-
                                                  chiamavano –, le poupée francesi, via        toli elettronici di ogni tipo, lentamente,
                                                  via fino a Barbie e oltre.                   senza accorgersene, diviene egli stesso
                                                  Novella Crepereia, Barbara Millicent         appendice della macchina. Monitorato
                                                  Rogers, detta Barbie, nata del 1959 dal      dai sensori della slot nel movimento de-
                                                  genio di Ruth Andler, fondatrice della       gli occhi e nella temperatura dei polpa-
                                                  Mattel, deve il suo successo all’enorme      strelli, agisce in funzione del gioco. Resta
                                                  quantità di vestitini e accessori che ne     inchiodato al monitor che succhia soldi,
                                                  hanno fatto uno degli oggetti più ven-       libertà e tempo. Il più possibile.
                                                  duti al mondo. Fino a tre al secondo nei     Sì, perché il gioco non è tutto rosa e fio-
                                                  tempi d’oro e fino all’arrivo delle rivali   ri. C’è un buco nero nel quale finiscono
                                                  Bratz, presto inghiottite da una causa       grandi e piccoli: dipendenza, pinkizza-
                                                  milionaria intentata proprio dalla Mat-      zione del mondo delle bambine (cioè
                                                  tel. Vestite e truccate da donne del rap-    educazione ad essere seduttive, ma
                                                  per con minigonne e tatuaggi, zeppe e        stupide), consumismo, incentivo all’uso
                                                  rossetto nero, le Bratz bene interpre-       delle armi e alla violenza. Un capitolo a
                                                  tano con Barbie la polarizzazione del-       parte riguarda la contraffazione, cancro
                                                  lo sguardo maschile sul mondo delle          dell’economia di un paese e strumento
                                                  donne: tra la donna perfetta e la poco       subdolo di esposizione a pericoli e ma-
                                                  di buono in mezzo non è previsto nulla,      lattie per i piccoli utenti. Materia acida
                                                  non c’è spazio per la donna normale.         di veleni, di emissioni insane e coloranti
                                                  Oggi, collegata a un server, Barbie, nella   tossici, di componenti troppo minuscoli
Alice: per quanto tempo è per sempre? bianconiglio: a volte, solo un secondo lewis carroll - Mariano Tomatis
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                         Dama                                     Dama
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                                                                                                                     |
                         fabbricante sconosciuto                  Vichy
                         Italia, 1750 ca.                         Francia, 1870 ca.
                         legno, stoffa                            biscuit, stoffa, legno
                         h 110 cm                  Valentino      h 50 cm                  Polichinelle
                                                   Lenci                                   fabbricante sconosciuto
                                                   Italia, 1926                            Francia, 1780 ca.
                                                   panno lenci                             biscuit, stoffa, legno
                                                   h 76 cm                                 h 40 cm
Alice: per quanto tempo è per sempre? bianconiglio: a volte, solo un secondo lewis carroll - Mariano Tomatis
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                         Orchestrina                       Clowns suonatori
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                                                                                        |
                         fabbricante sconosciuto           Günthermann
                         Germania, 190                     Germania, 1905
                         biscuit, legno, stoffa, metalli   lamierino dipinto e stoffa
                         39 x 30 x 11,5 cm                 22 x 22 x 11 cm
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                         per non mettere a rischio il gioco dei più    il più serio, il più necessario è revocabile.   Selezionare i pezzi per dare coerenza            Chi frequenta il mio corso in genere ini-
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                                                                                                                                                                                                                      |
                         piccoli. Ad essa l’Associazione Museo del     Strada spianata al bullismo e alla so-          e stile al tutto. Costruire un grande af-        zia pensando: “Bene, adesso ci rilassia-
                         Vero e del Falso, con l’aiuto della Procura   praffazione on air.                             fresco di giocattoli: marche, materiali,         mo. In fondo sono pazzielle”. E invece di
                         di Napoli, dedica una appendice fonda-        Collezionare giocattoli ha significato ve-      meccanismi, tipologie, personaggi. Una           giochi hanno scritto accademici di Fran-
                         mentale della mostra per promuovere           dere scorrere sotto gli occhi questa vicen-     installazione che racconti il passato per        cia, come Roger Caillois, che ce ne ha
                         l’informazione e fare prevenzione e de-       da complessa, che solo in minima parte          spiegare il presente. Come sempre fa la          lasciato la più completa classificazione:
                         nuncia. Infine quel processo che con una      riguarda il mondo dei bambini. D’altro          Storia con la S maiuscola. Alla fine, quan-      agon, alea, mimesis e ilinx. Aveva a sua
                         parola mutuata dall’inglese chiamiamo         canto l’infanzia è un’invenzione del pen-       do il quadro è (quasi) finito, l’artista e il    volta preso le mosse dallo storico olan-
                         gamificazione del mondo delle relazioni       siero illuminista, mentre nel passato la        collezionista (quasi sempre un artista           dese Johan Huizinga e dal suo Homo
                         e cioè assenza di responsabilità, come        differenza la faceva la raggiunta capacità      mancato) capiscono che l’opera racconta          ludens. E poi la psicanalisi di Freud, ma
                         quella di chi naviga giocosamente tra         di diventare forza lavoro e adulti e bambi-     di tutti e, quindi, appartiene a tutti. Così a   soprattutto di Donald Winnicott, che
                         i social network, postando contenuti          ni condividevano ogni spazio e ogni gio-        Napoli sono nati il Museo del Giocattolo,        nel gioco vide la possibilità del neonato
                         intrisi di banalità. Si impone con quella     co, anche i più proibiti. E, tra sete antiche   ospite dell’Università Suor Orsola Benin-        di contattare il non sé e nel giocattolo
                         che si può definire l’etica del game over,    e robot di latta, il mestiere del collezioni-   casa, e il corso di Storia del giocattolo alla   l’oggetto transizionale, il ponte invisibi-
                         per cui ogni scelta, ogni impegno, anche      sta è quello dell’addetto al montaggio.         facoltà di Scienze della Formazione.             le che si schiude alla vita futura senza il

                                                                       Coupè Gordon Bennet                                                                              Auto Beatles
                                                                       Günthermann                                                                                      Rico
                                                                       Germania, 1904                                                                                   Spagna, 1962
                                                                       lamierino litografato e dipinto                                                                  latta litografata, gomma
                                                                       11 x 22 x 10 cm                                                                                  18 x 48 x 14 cm
22                                                                                                                            23
| storie di giocattoli

                                                                                                                                |
                         Gay Bob con scatola-armadio                                                  Automa da vetrina
                         e libretto                                                                   fabbricante sconosciuto
                         Gay Bob Trading Co. Inc. Div.                                                Francia, 1890
                         of Harvey Rosenberg Inc.                                                     cartapesta, stoffa
                         Usa, 1977                                                                    h 60 cm
                         plastica e stoffa
                         h 30 cm

                                                         Bambola con scatola   Bambini
                                                         Lenci                 Rella
                                                         Italia, 1930          Italia, 1930 ca.
                                                         panno lenci           composizione, stoffa
                                                         h 47 cm               h 43 cm
24                                                                                                                                                                           25
                                                      Buck Rogers 25th Rocket Ship
| storie di giocattoli

                                                                                                                                                                               |
                                                      Luis Marx & Co
                                                      Usa, 1934
                                                      latta litografata
                                                      10 x 31 x 12 cm

                                                                                                                    Veicoli militari con mitragliatrice
                                                                                                                    Ingap
                                                                                                                    Italia, 1930-1950
                                                                                                                    latta litografata
                                                                                                                    misure varie

                         trauma del distacco dal seno materno.        deposito e poi venduto alla famiglia
                         Anche l’arte è in gioco e molti giocattoli   Rosa, acquistato dal bisnonno Zeno e                                                Robby Space Patrol
                         sono di per sé oggetti d’arte, come lo       poi lasciato in eredità dalla nonna Elva                                            Nomura
                         splendido gruppo borbonico o i bébé          ai nipoti. Fino a noi.                                                              Giappone, 1957
                         francesi dalle collezioni delle compian-     La nostra amata città, dove il gioco è                                              latta litografata
                         te Maria Josè Cattaneo della Volta dei       condizione esistenziale e l’allegria ca-                                            24 x 32 x 15 cm
                         principi di San Nicandro e Isabella Solli    rattere tipico dei suoi abitanti, lontana
                         o le sontuose produzioni déco di Lenci       dai circuiti della grande industria era ri-
                         o futuriste di Eugenio Tavolara. L’ulti-     masta priva di una vera e propria cultura
                         mo pezzo di altissima arte è arrivato        ludica. Era necessaria una riparazione e
                         da Milano: un biribissi della prima metà     il Museo del Giocattolo l’ha ricollocata
                         del Settecento. Una tavola dipinta con       tra le patrie del gioco e del giocattolo.
                         trentasei figure, su cui si giocava d’az-    Oggetti ricchi e preziosi, per bimbi e        Carrarmato
                         zardo, progenitore della roulette e della    adulti privilegiati, ma che da subito ho      Ingap
                         tombola. Se ne conoscono pochissimi          voluto al servizio di coloro ai quali in-     Italia, 1928
                         al mondo, quattro o cinque in tutto. Da      fanzia e giovinezza furono negate dalla       latta litografata
                         solo meriterebbe una mostra. Fino agli       violenza e dalla discriminazione. Sicché      13 x 23 x 9 cm
                         anni Cinquanta era a Pieve di Cento e        il Museo è dedicato a Ernest Lossa, mor-
                         tutto il paese ci giocava a Capodanno        to da vittima ed eroe nella campagna di
                         e a Carnevale. Finché non fu messo a         eugenetica nazista, solo perché zingaro.
26                                                                                                                                                                                                              27
                         Ma le singole vetrine ormai sono tutte        ci offre la lingua inglese. Da noi è non-    scriminazioni di genere e orientamento          dell’educazione impedivano categori-
| storie di giocattoli

                                                                                                                                                                                                                  |
                         dedicate a una lunga lista di giovani         senso, ma guai a pensare che sia privo di    sessuale mi è sembrato naturale narra-          camente di assecondare i loro desideri.
                         vittime come Ulet Mohamed, ragazzino          senso. Ce l’ha insegnato Basaglia che la     re delle prime e uniche vere teorie del         Margarete si pose il problema e lo risolse
                         somalo ucciso dalle torture degli scafi-      follia è un diverso stato di coscienza, ma   gender prodotte nella cultura occiden-          con un compromesso che, a distanza di
                         sti o Luigi Galletta, il giovane meccanico    ce lo hanno mostrato anche Fortunello,       tale e dedicate all’infanzia. Ho pensato        tempo, può apparire al ribasso, ma che in-
                         ucciso a 21 anni perché non si piegava        Bonaventura e soprattutto Pinocchio e        quindi ad una mostra su Pinocchio e             vece rappresentò per l’epoca una grande
                         alle richieste dei camorristi di truccare     Pulcinella e, dulcis in fundo, l’amatissi-   l’orsetto, il Teddy Bear.                       rivoluzione culturale. Inventò l’orso ba-
                         i motorini. Da noi il gioco è la pazziella,   mo Totò. Tutti, ma proprio tutti sono di-    Margarete Steiff, un’anziana signora co-        locco. Un orso di peluche dall’aria un po’
                         l’etimologia della parola basta a darne       ventati anche balocchi a dimostrazione       stretta dalla malattia sulla sedia a rotelle,   buffa e un po’ feroce, con cui i maschietti
                         il senso. Ad esso corrisponde il tempo        che a volte anche ciò che è popolare può     nella Germania di fine Ottocento costru-        potevano giocare come con una bam-
                         della libertà e della fantasia, incompa-      sfiorare il sublime.                         iva animali in pezza, che vendeva per ar-       bola, portandoselo a letto, vestendolo,
                         tibile con la violenza. Da noi il gioco è     Così quando Antonello Sannino di Ar-         rotondare la magra pensione. Vide che i         dandogli da mangiare, facendogli il ba-
                         play, gioco libero, più che game, gioco       cigay mi ha chiesto di allestire una         bambini, i maschietti, avrebbero voluto         gnetto. Margarete, alleata dei più piccoli,
                         di regole, per usare la distinzione che       mostra dei miei giocattoli contro le di-     giocare con le bambole, ma i rigidi canoni      li accontentò, senza insospettire i grandi.

                                                                       Limousine                                    Limousine
                                                                       Carette                                      Carette
                                                                       Germania, 1911                               Germania, 1911
                                                                       lamierino dipinto                            lamierino dipinto
                                                                       18 x 32 x 13 cm                              21 x 15 x 12 cm
28                                                                                                                                                                                                                  29
                         La sorte del Pinocchio balocco fu mol-        sua famosa favola, aveva dichiarato: “È
| storie di giocattoli

                                                                                                                                                                                                                      |
                         to simile. Nato sull’onda del successo        vero, è diventato bambino, ma chi ha
                         riscosso dalle edizioni del libro illustra-   detto che è diventato buono?”.
                         te nei primi anni del secolo scorso da        In un mondo complesso l’educazione
                         grandi disegnatori come Mussino, fu           alla diversità è la via delle sane relazioni
                         amato soprattutto dalle bambine. Con          tra persone, insieme a quella del rispet-
                         quel buffo ragazzino di legno, monello        to tra i generi e delle diverse religioni.
                         e ribelle, si identificarono, rompendo        E l’unica vera via verso un futuro di
                         coi rigidi canoni di perfezione in cui i      benessere e di pace per tutti. Da que-
                         modelli educativi femminili ottocente-        sto messaggio questa mostra è nata
                         schi le avevano segregate. Una gabbia         e, anche se allargata a tanti altri tipi di
                         dorata e strettissima di lusso, ricchezza     giocattoli, di esso conserva la grande
                         e bellezza, fino a quel momento rap-          ispirazione generale.
                         presentata dalle bambole-bambine,             Il gioco infine è conoscenza. Per me lo è
                         le bébé dei grandi giocattolai francesi       stato anche il collezionismo, come occa-                                                       Farfalla
                         dell’Ottocento. Pinocchio le aveva final-     sione di gioco e di amicizia con tante care                                                    Ingap
                         mente liberate! D’altro canto lo stesso       persone come le signore Alma e Cristiana                                                       Italia, 1920
                         Collodi, commentando il finale della          Cosenza, figlie di Josè Cattaneo della Vol-                                                    latta litografata
                                                                                                                                                                      9 x 25 x 15 cm

                                                                       Macchina da cucire                             ta di San Nicandro, che ringrazio, unita-       Baci Perugina. Ammirate le conturbanti
                                                                       Casage                                         mente ai miei parenti, a tutti gli amici e      bambine francesi di Bru e Jumeau, gli
                                                                       Francia, 1930                                  ai colleghi per l’aiuto e l’incoraggiamento     imbronciati fanciulli della Lenci e della
                                                                       lamiera litografata                            e ai miei amatissimi e bravissimi restaura-     Burgarella, i giocattoli di legno dai co-
                                                                       20 x 20 x 13 cm                                tori, Felice Chiantese e Annalisa Zunica di     lori meravigliosi, i preziosissimi Taroc-
                                                                                                                      Amarcord ‘900.                                  chi del Settecento. Stupite dinanzi agli
                                                                                                                      Godetevi allora i giocattoli di latta, i tre-   automi di Vichy, di Roullet e Decamps,
                                                                                                                      nini, le splendide limousine di Carette,        di Lambert, alle schiere di soldatini, alle
                                                                                                                      i meravigliosi giocattoli delle italiane        lanterne magiche, alle trottole, ai mera-
                                                                                                                      Ingap e Bell, i piccoli automi di Martin,       vigliosi Polichinelle, ai teatrini, ai Pinoc-
                                                                                                                      i clown della Gunthermann, i modelli            chi di Furga, di Sevi e di Tavolara…
                                                                                                                      della Ettore Cardini, compresa la raris-
                                                                                                                      sima Giostra delle Libellule e la scatola a
                                                                                                                      forma di corriera che Luisa Spagnoli gli
                                                                                                                      commissionò per riporre i suoi cazzotti,
                                                                                                                      poi divenuti famosi col dolce nome di
30                                                                                                   31
                         Robot
| storie di giocattoli

                                                                                                       |
                         Jonezawa
                         Giappone, 1958
                         latta litografata
                         h 20 cm

                                                                  Barbie n. 1 con scatola e libretto
                                                                  Mattel
                                                                  Usa, 1959
                                             Orso                 vinile
                                             Steiff               h 29 cm
                                             Germania, 1950 ca.
                                             peluche
                                             h 26 cm
32
                         Giostra delle libellule
| storie di giocattoli

                         Cardini
                         Italia, 1926
                         latta litografata, carta litografata
                         h 33 cm; lunghezza braccia 45 cm;
                         scatola 11 x 8,5 x 21 cm
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