La ricerca astrofisica sulla collina di Arcetri
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La ricerca astrofisica sulla collina di Arcetri Alessandro Marconi Dipartimento di Fisica e Astronomia Università di Firenze Con il contributo fondamentale di: Filippo Mannucci, Pasquale Blasi, Simone Esposito, Riccardo Cesaroni, Daniele Galli, Egidio Landi Degl’Innocenti, Emanuele Pace, Tino Oliva, Marco Romoli, Ruggero Stanga, Marco Velli, Luca Del Zanna e molti altri ...
L’eredità di Fermi Statistica di Fermi - Dirac Fisica Nucleare Evoluzione Stellare Nane Bianche (e- degeneri) Nane Brune Stelle di Neutroni (e- degeneri; stelle mancate, pianeti (n degeneri) giganti come Giove, Saturno) raggi cosmici Meccanismo di accelerazione di Fermi resti di Supernova
L’eredità di Fermi Fermi gamma ray telescope Database ADS ~600 articoli con “Fermi” nel titolo (Astrophysical Data System): ~2700 articoli con “Fermi” nell’abstract A. Marconi Fondamenti di Astrofisica (2010/2011) 3
Mappa del Cielo l’universo alla distanza massima che possiamo osservare ~400,000 anni dopo il big bang Una distesa ininterrotta e uniforme di gas, Δρ/ρ ~1/1000!
Le grandi domande ... Qual è l’origine dell’universo, come evolve e qual è il suo destino? Come si sono formate le strutture cosmiche, ovvero stelle e sistemi planetari, galassie, ammassi di galassie e struttura a grande scala? Come si sono formati gli elementi pesanti a partire da un mezzo composto quasi esclusivamente di H ed He? Qual è l’influenza dell’attività solare sull’ambiente terrestre e sulla tecnologia umana? Esiste altra vita nell’universo? Come si sono formati gli ingredienti fondamentali per la vita, come molecole complesse e pianeti di tipo terrestre?
... e le risposte Per rispondere a queste domande gli astronomi: costruiscono nuovi telescopi e strumenti, sviluppando nuove tecnologie; osservano l’universo da Terra e dallo spazio; mettono a punto modelli teorici per interpretare i dati e comprendere i processi fisici alla base dei fenomeni osservati; Importanza dell’approccio multi-wavelength (multi-banda) per avere una visione completa dei processi fisici in gioco.
… a diverse lunghezze d’onda! Radio bassa ν H atomico Radio alta ν H molecolare Lontano IR Medio IR Vicino IR Visibile Raggi X Raggi Gamma
Altre galassie: M82 Distanza; 11 milioni di anni luce vicino IR radio raggi X visibile + lontano IR
La ricerca astrofisica a Firenze Dipartimento di Porta Romana Fisica e Astronomia Sez. Astronomia Osservatorio Astrofisico di Arcetri (Istituto Nazionale di Astrofisica) Poggio Imperiale Pian dei Giullari Villa “il Gioiello”
La ricerca astrofisica a Firenze Circa 70 astronomi (Dipartimento+Osservatorio) che si occupano di Fisica Solare (osservazioni e modelli di atmosfera e corona solare) Fisica dei Plasmi (simulazioni numeriche di plasmi solari e relativistici) Formazione Stellare (mezzo interstellare, formazione di stelle e pianeti) Astrobiologia (dalla formazione dei pianeti alla vita) Galassie, Buchi Neri e Cosmologia (nascita ed evoluzione delle galassie, nuclei galattici attivi e buchi neri supermassivi) Alte Energie (processi radiativi e di accelerazione di particelle e raggi cosmici) Strumentazione astronomica (telescopi, ottiche adattive, strumenti e rivelatori per osservazioni da terra e dallo spazio, studi di turbolenza atmosferica e caratterizzazione dei siti, rivelazione di onde gravitazionali)
Alcuni degli strumenti utilizzati ... ESO VLT (3000 Å - 2.5 μm) HST Herschel (1000 Å - 2.5 μm) (55 -670 μm) Chandra & XMM-Newton (0.5-10 keV) Spitzer (3 -180 μm)
Il Telescopio Spaziale Hubble Hubble Space Telescope (HST) progetto congiunto NASA + ESA, 2.5m di diametro.
SOHO Solar Heliospheric Observatory
European Southern Observatory Osservatorio di Cerro Paranal (Ande Cilene)
European Southern Observatory Osservatorio di Cerro Paranal (Ande Cilene) Very Large Telescope: 4 Telescopi da 8m di diametro
LBT: Large binocular telescope 2 x 8.4m Nuova generazione: 1.Ottica adattiva 2.Interferometria 4 partner: 1. INAF – I 2. Max-Planck – D 3. Arizona – USA 4. RC – USA Mount Graham (Arizona)
LBT: Large binocular telescope
Ottica adattiva specchio specchio statico deformabile
VLT ed ottiche adattive “Stella laser” per aiutare a correggere le distorsioni delle immagini causate dall’atmosfera
VLT ed ottiche adattive “Stella laser” per aiutare a correggere le distorsioni delle immagini causate dall’atmosfera Dentro la cupola ...
Osservatori sub-mm e radio IRAM - 30 m 0.5 - 3 mm IRAM - Interferometro Plateau de Bure 0.5 - 3 mm Sardinia Radio Telescope
Sviluppi futuri: ALMA Atacama Large Mm Array: osservatorio per λ~mm Progetto da 1 miliardo !, collaborazione Europa+USA+Giappone Early science: quest’anno!
James Webb Space Telescope (~2015) Diametro: 6.5 metri Ottimizzato per l’infrarosso Costo: 5 G!
E-ELT: European Extremely-Large Telescope • Diametro : 42m • 2 caratteristiche: Grande superficie di raccolta (oggetti deboli) Grande risoluzione angolare • Progetto ESO • Costo ~1.3 miliardo di ! • Inizio operazioni: ~2018
Specchio primario: 948 specchi da 1.4m
The Instruments simple simple
The Instruments simple simple
LISA • Tre satelliti per la rivelazione e l’utilizzo delle onde gravitazionali per lo studio delle sorgenti astrofisiche • orbita di 1 AU a 20 gradi di distanza dalla Terra • lancio previsto: dopo il 2020
Gruppi e attività di ricerca
Fisica Solare ed Eliosferica
Fisica Solare ed Eliosferica Studio teorico e osservativo dell’atmosfera solare dalla fotosfera alla corona solare e oltre, effettuato per mezzo di: Modelli MHD di plasma della corona e del vento solare Spettro-polarimetria dell’atmosfera solare Diagnostica spettroscopica X e UV per lo studio del vento solare e per lo studio dei fenomeni dinamici del Sole Sviluppo di strumentazione per lo studio dell’atmosfera, della corona solare e dell’eliosfera ruolo rilevante in missioni spaziali ESA/NASA (SOHO, Solar Orbiter, Solar Probe Plus) Solar Probe Plus A NASA Mission to Touch the Sun Built for Science UNIFI: C. Chiuderi, S. Landi, M. Velli, E. Landi Degl’Innocenti, M. Landini, G. Noci, G. Poletto, M. Romoli, INAF: F. Cavallini, G. Cauzzi, K. Reardon
Fisica solare ed Eliosferica presso il Dipartimento di Fisica e Astronomia Studio teorico e osservativo dell’atmosfera solare dalla fotosfera alla corona solare e oltre, effettuato per mezzo di: • Modelli MHD di plasma della corona e del vento solare (Chiuderi, S. Landi, Velli) • Spettro-polarimetria dell’atmosfera solare per determinare il campo magnetico attraverso gli effetti Zeeman e Hanle (E. Landi Degl’Innocenti) • Diagnostica spettroscopica X e UV per lo studio del vento solare e per lo studio dei fenomeni dinamici del Sole: flares e CMEs (Landini, Noci, Poletto, Romoli) e con l’ausilio delle osservazioni effettuate dalle missioni spaziali: • SOHO Solar Heliospheric Observatory • Ulisses • TRACE • SDO Solar Dynamics Observatory • STEREO • HINODE
Fisica solare ed Eliosferica presso il Dipartimento di Fisica e Astronomia Sviluppo di strumentazione per lo spazio per lo studio della corona solare e dell’eliosfera (Disegno ottico, definizione dei requisiti scientifici, attività di integrazione e verifica, mission operations) tra cui: • SOHO/UVCS (UV Coronagraph Spectrometer) (1995- ) (Noci, Poletto, Landini, Romoli) • Missione suborbitale HERSCHEL/SCORE (Solar Coronagraph Experiment) (2009)(Romoli, Focardi, Landini, Pace, Pancrazzi) • Solar Orbiter/METIS (Multi-element telescope for Imaging and Spectroscopy) (2017) (Romoli, Focardi, Landini, Pancrazzi) •Solar Probe Plus (2018) (Velli)
Fisica solare presso l’Osservatorio di Arcetri Gruppo: Fabio Cavallini, Gianna Cauzzi, Kevin Reardon Studio osservativo dell’atmosfera solare dalla fotosfera alla corona solare. Sviluppo di strumentazione per lo studio del Sole: IBIS (Interferometric Bidimensional Spectrometer) Immagine di IBIS ottenuta al Dunn Solar Telescope (scelta da APOD!) Area di 170000 km di lato con 160 km di risoluzione sulla superficie del Sole
Astrofisica dei Plasmi
Astrofisica dei Plasmi Studio teorico della fisica del plasma (quarto stato, 99% materia barionica) Plasmi solari ed eliosferici Processi cinetici nel vento solare Plasmi relativistici in astrofisica delle alte energie Sviluppo tecniche computazionali innovative per calcolo parallelo. Proposta e del management scientifico di missioni spaziali dedicate all’eliosfera (ADAHELI ASI, Solar Orbiter ESA, Solar Probe Plus NASA) La Nebulosa del Granchio: confronto tra modelli numerici e osservazioni: la presenza dei due getti polari dovuta secondo il modello numerico alla presenza di un campo magnetico toroidale. UNIFI: C. Chiuderi, M. Velli, L. Del Zanna, S. Landi, F. Rubini
Plasmi Astrofisici Studio teorico della fisica del plasma, il quarto stato in cui si trova il 99% della materia barionica dell’Universo. La dinamica del plasma (gas parzialmente o totalmente ionizzato) è fortemente influenzata dalla presenza di correnti e campi magnetici, esterni o auto-generati, per cui il sistema risulta altamente non-lineare ed è di fondamentale importanza l’approccio numerico. Vengono sviluppate tecniche computazionali innovative e codici originali per simulazioni di calcolo parallelo. Il gruppo si occupa della proposta e del management scientifico di missioni spaziali dedicate all’eliosfera (ADAHELI ASI, Solar Orbiter ESA, Solar Probe Plus NASA) Membri del gruppo (Dipartimento di Fisica e Astronomia, sezione di Arcetri): • Claudio Chiuderi (fisica solare, fisica del plasma di base) • Marco Velli (fisica solare ed eliosferica, missioni spaziali) • Luca Del Zanna (astrofisica delle alte energie, plasmi relativistici) • Simone Landi (corona e vento solare, modelli cinetici) • Francesco Rubini (getti protostellari) Sito web: http://www.astro.unifi.it/gruppi/plasmi/ Collaborazioni con INAF-Osservatorio di Arcetri, NASA–JPL, University of Delaware, Bruxelles Observatory, Paris Meudon, Università della Calabria, ...
Plasmi Astrofisici Plasmi solari ed eliosferici: si studia la dinamica del plasma nella corona e nel vento solare. Simulazioni magnetoidrodinamiche o cinetiche per problemi di riscaldamento coronale, riconnessione, turbolenza, onde e instabilità, modelli per la corona e il vento solare (Marco Velli, Simone Landi). Processi cinetici nel vento solare: Le funzioni di distribuzione delle particelle nel vento solare sono non termiche, per cui un approccio fluido non è appropriato e si deve passare ad uno cinetico. Simulazioni numeriche in regime ibrido (protoni cinetici ed elettroni fluidi) di instabilità di plasma portano all’aumento di fluttuazioni magneto-soniche, a scapito dell’onda madre di Alfvén, con accelerazione di protoni lungo il campo magnetico locale, esattamente come misurato dalle sonde.
Plasmi Astrofisici Plasmi relativistici in astrofisica delle alte energie: si studiano la dinamica e l’emissione non-termica attorno ad oggetti compatti. Simulazioni di plasmi in metrica Minkowskiana o curva, eventuale accoppiamento con le equazioni di Einstein. Ambiti astrofisici: resti di supernovae, pulsars, magnetars, GRBs, buchi neri (Luca Del Zanna). La Nebulosa del Granchio: Il confronto tra modelli numerici e osservazioni permette di ricavare preziose informazioni: ad esempio, la presenza dei due getti polari, non spiegata in precedenza, è dovuta secondo il modello numerico alla presenza di un campo magnetico toroidale. In figura, la mappa di brillanza della radiazione di sincrotrone osservata in X da Chandra, l’analoga mappa risultato delle simulazioni MHD, e lo spettro integrato dal radio al gamma.
Formazione Stellare
Formazione Stellare Studio della formazione stellare e dei sistemi planetari Gas molecolare nella Galassia (distribuzione, spettroscopia) Modelli teorici di collasso delle nubi in presenza di campi magnetici Origine dei sistemi planetari: modelli e osservazioni di dischi circumstellari Ricerca di stelle giovani, dischi circumstellari e getti bipolari Ammassi stellari e loro composizione chimica glicolaldeide in nube Stella giovane, molecolare: primo passo disco e getto verso RNA e nascita della vita bipolare ! (GHz) INAF: F. Bacciotti, M. T. Beltrán, R. Cesaroni, C. Codella, E. Franciosini, D. Galli, A. Lorenzani, F. Massi, L. Moscadelli, A. Natta, L. Olmi, F. Palla, S. Randich, L. Testi, R. Valdettaro, C.M. Walmsley
Stelle e Formazione Stellare F. Bacciotti, M. T. Beltrán, R. Cesaroni, C. Codella, E. Franciosini, D. Galli,A. Lorenzani, F. Massi, L. Moscadelli, A. Natta, L. Olmi, F. Palla, S. Randich, L. Testi, R. Valdettaro, C.M. Walmsley Gran parte della materia dell’universo forma stelle e la formazione stellare è strettamente legata a quella dei pianeti. Le stelle si formano all'interno di nubi di H2 ricche di molecole e polvere. Strumenti usati: radiotelescopi (antenna singola e interferometri), telescopi IR e ottici sia da terra che su satelliti. • Studio della distribuzione del gas molecolare nella Galassia • Osservazioni degli spettri delle molecole → caratteristiche fisiche (temperatura, densità, ecc.) e composizione chimica delle nubi molecolari • Modelli teorici di collasso delle nubi in presenza di campi magnetici • Ricerca oggetti associati a stelle giovani: dischi circumstellari e getti bipolari • Origine dei sistemi planetari: modelli e osservazioni di dischi circumstellari • Studio degli ammassi stellari e della loro composizione chimica
Formazione stellare in nube molecolare rosso=gas freddo=stelle in formazione mappa emissione di polvere immagine IR da nube & radio molecolare azzurro=gas caldo=stelle giovani Sketch di immagini ottiche Es. di stella (stella) + + disco disco + + getto getto bipolare bipolare
Osservazioni su scala galattica Survey del piano galattico con strumenti di nuova generazione • Mappatura dell’emissione della polvere nel piano galattico: sub- millimetrico (APEX, ALMA) & lontano IR (Herschel) • Determinazione distanze di oggetti galattici mediante parallasse: centimetrico (VLBA) & ottico/IR (GAIA) • Osservazioni di protostelle, stelle, ammassi stellari ad alta risoluzione angolare e spettrale: dal centimetrico all’ottico (EVLA, ALMA, VLT, VLTI) Osservazioni mirate: e.g. CH2OHCHO Riga dello zucchero (glicolaldeide) osservata in nube molecolare densa e compatta: primo passo verso RNA e nascita della vita ! (GHz)
Astrobiologia
Astrobiologia Attività scientifica e tecnologica Origine ed esplorazione del sistema solare Ricerca e studio dei pianeti extrasolari Ricerca sulle origini della vita Interazioni materiali organici - inorganici - radiazioni Produzione di analoghi di polveri cosmiche Sviluppo di dosimetri a diamante e di rivelatori organici Tecniche di indagine ottica con luce di sincrotrone ISS 3DISS/BIOKIS Partecipazione a Missioni Spaziali Shuttle Endeavour, 19/4/2011 PLATO (M-mission ESA) Ricerca di pianeti extrasolari ECHO (M-mission ESA) Atmosfere pianeti extrasolari MarcoPolo R (M-mission ESA) Sample Return da asteroide ExoMars Rover su Marte 3DISS su ISS Danni da radiazione su DNA UNIFI: E. Pace, E. Gallori, S. Aiello, A. De Sio, L. Tozzetti, M. Focardi, M. Pancrazzi, S. Branciamore, M. Casarosa, INAF: J. Brucato, G. P. Tozzi
Gruppo di astrobiologia MISSIONI SPAZIALI • PLATO (M-mission ESA) TEAM ! Ricerca di pianeti extrasolari • Emanuele Pace • Enzo Gallori • ECHO (M-mission ESA) • John Brucato (INAF) ! Atmosfere pianeti extrasolari • Gian Paolo Tozzi (INAF) • MarcoPolo R (M-miss. ESA) • Santi Aiello ! Sample Return da asteroide • Antonio De Sio • Lorenzo Tozzetti • ExoMars • Mauro Focardi ! Rover su Marte • Maurizio Pancrazzi • 3DISS su ISS • Sergio Branciamore ! Danni da radiazione su DNA • Marco Casarosa
Gruppo di astrobiologia ATTIVITÀ TECNOLOGICA ATTIVITÀ SCIENTIFICA • Produzione di analoghi di • Origine ed esplorazione del polveri cosmiche sistema solare • Sviluppo di dosimetri a • Ricerca e studio dei pianeti diamante e di rivelatori extrasolari organici • Ricerca sulle origini della vita • Tecniche di indagine ottica • Studio delle interazioni tra con luce di sincrotrone materiali organici e inorganici e con le radiazioni
PLATO (PLAnetary Transits and Oscillations of stars) Una della 3 missioni di classe media selezionate da Una della 3 missioni di classe media selezionate da ESA per la fase di studio di fattibilità nel programma ESA per la fase di definizione nel programma ESA ESA Cosmic Vision 2015-2025. Cosmic Vision 2015-2025. Missione dedicata allo studio delle atmosfere dei I 32 telescopi di PLATO osserveranno il 50% del cielo pianeti extrasolari mediante spettroscopia dall’UV al e più di 250000 stelle brillanti alla ricerca di pianeti lontano infrarosso. La ricerca esplorerà anche le “zone extrasolari mediante il metodo dei transiti. abitabili” intorno alle varie stelle. L’UNIVERSITÀ di FIRENZE è responsabile della L’ UNIVERSITÀ di FIRENZE è una delle costruzione del sistema di trasferimento dei dati dai responsabili dell’Instrument Working Group. telescopi al computer di bordo.
3DISS/BIOKIS sulla ISS Lancio sullo Shuttle Endeavour il 19 aprile 2011 Studio dei danni da radiazione cosmica primaria e secondaria sul DNA utilizzando dosimetri innovativi basati su diamante sintetico o in presenza di materia inorganica sulla quale in DNA è adsorbito. Ricadute scientifiche rilevanti: 1. missioni spaziali con equipaggi 2. astrobiologia e ricerca sulle origini della vita 3. meccanismi di protezione o distruzione di materia organica nello spazio.
Galassie, Buchi Neri e Cosmologia
Galassie, Buchi Neri e Cosmologia Formazione ed evoluzione delle galassie Galassie locali (mezzo interstellare, formazione stellare, processi dinamici) Galassie ad alto redshift (formazione ed evoluzione, formazione stellare, processi dinamici, abbondanze degli elementi) Nuclei Galattici Attivi e Buchi Neri (processi fisici e di emissione della radiazione, masse dei buchi neri e loro relazione con galassia ospite, evoluzione cosmologica dei nuclei attivi e dei buchi neri) Spitzer IRAC Herschel PACS 3.6/4.5/5.8/8 70/100/160 Abbondanze di elementi pesanti ad alto redshift: prima evidenza diretta che la formazione stellare è alimentata da accrescimento di gas primordiale (2010, Nature) Herschel SPIRE 250/350/500 UNIFI: A. Marconi, P. Pietrini, S. Bovinelli, A. Gnerucci, E. Nardini, M. Sirigu, R. Valiante, INAF: M. Salvati, S. di Serego, C. Giovanardi, L. Hunt, F. Mannucci, S. Bianchi, E. Corbelli, G. Risaliti, G. Torricelli, L. Magrini, C. Pappalardo, E. Sani, V. Sommariva
Attività di ricerca galassie e cosmologia Galassie locali mezzo interstellare UNIFI: A. Marconi, P. Pietrini, formazione stellare S. Bovinelli, A. Gnerucci, E. Nardini, processi dinamici M. Sirigu, R. Valiante Galassie ad alto redshift INAF: M. Salvati, S. di Serego, C. Giovanardi, L. Hunt, F. Mannucci, formazione ed evoluzione S. Bianchi, E. Corbelli, G. Risaliti, delle galassie G. Torricelli, L. Magrini, C. formazione stellare Pappalardo, E. Sani, V. Sommariva processi dinamici abbondanze degli elementi Nuclei Galattici Attivi e Buchi Neri processi fisici in prossimità del buco nero processi di emissione della radiazione misura delle masse dei buchi neri relazioni buco nero-galassia evoluzione cosmologica dei nuclei attivi e dei buchi neri molto massicci
Buchi neri e nuclei galattici attivi Figure 2. Scaling relations. The MBH as a function of 3.6 µm luminosity Sani, Marconi, Hunt M& -bulge Risaliti 2011 green and red continuous lines respectively for the BCES, FITEXY and L only (47 sources). Pseudobulges are open red squares. et al. scaling relations at 3.6 µm BH 13 a) relations. The MBH as a function of 3.6 µm luminosity. The linear regressions Figure arerelations. 5. Scaling shown as The dot M dashed BH is blue, dashed plotted as a function of velocity dispersion. The linear regressions and symbols Figure are as inrelations. 3. Scaling Fig. 2. The MBH as a function of bulge dynamical ma tinuous lines respectively for the BCES, FITEXY and LINMIX ERR methods and are obtained from classical bulges highlighted as red open squares. In panel (b) the M/L is from equation 6. Pseudobulges are open red squares. Relazione tra la massa dei buchi neri supermassivi (~106-1010 M⊙) e la ) luminosità, massa b) e velocità di dispersione stellare della galassia ospite; i buchi neri supermassivi sono i resti “fossili” della passata attività dei nuclei galattici attivi; → legame stretto tra la crescita della galassia ospite e del buco nero!
Eclissi di Buchi Neri nei raggi X G. Risaliti, M. Salvati, G. Torricelli, P. Pietrini, E. Nardini Circa 1 Ms in ~10 campagne osservative con i satelliti Chandra, XMM-Newton, Suzaku, Swift Sorgente X ! Dimensioni della sorgente ! Struttura / distanza delle nubi
Herschel in Arcetri • 4th Cornerstone Mission ESA • Telescopio di 3.5m • In orbita da Maggio 2009 • Lontano Infrarosso • Coinvolti in molti progetti: • CHESS, HI-GAL, HeViCS, KINGFISH, WISH http://www.arcetri.astro.it/science/herschel/Herschel.html NGC 6946 SABcd, D=6.8 Mpc (KINGFISH project)! Herschel PACS 70/100/160 Spitzer IRAC 3.6/4.5/5.8/8 Herschel SPIRE 250/350/500
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Gradienti di abbondanze chimiche in galassie ad alto redshift Cresci, Mannucci, Maiolino, Marconi, Gnerucci, Magrini, 2010 Nature Mezzo per studiare lo scambio di massa con l’esterno delle galassie e la storia di formazione stellare, le “impronte digitali” della formazione delle galassie Prime mappe di metallicita’ ad alto redshift: prima evidenza diretta che le nuove stelle derivano da gas assorbito dall’esterno
Alte Energie
Astrofisica delle Alte Energie Accelerazione di particelle in sorgenti astrofisiche Origine e propagazione dei raggi cosmici Resti di Supernova e Nebulose di Pulsar Materia Oscura non barionica Accelerazione di Raggi Cosmici in resti di supernova: meccanismo di Fermi non lineare ruolo di primo piano nella comprensione teorica e nello studio delle conseguenze osservative (Filamenti X sottili, amplificazione del campo magnetico, spettri dei raggi cosmici, righe Balmer anomale, etc) INAF: E. Amato, R. Bandiera, P. Blasi, D. Caprioli, G. Morlino
%'()'*+*,-./+0"12/342567/8$16/921:$";27/)220"/902
Accelerazione di Raggi Cosmici in resti di supernova: meccanismo di Fermi non lineare Atomi di idrogeno ionizzato attraversano la superficie dell’onda d’urto e evngono accelerati sino a diventare raggi cosmici di energia molto elevata Essi modificano la struttura del resto di supernova e gli effetti dell’accelerazione divengono visibili nelle immagini X, gamma e persino nell’ottico Il Gruppo di Astrofisica delle Alte Energie di Arcetri ha giocato un ruolo di primo piano a livello internazionale nella comprensione di questi effetti e nello studio delle conseguenze osservative (Filamenti X sottili, amplificazione del campo magnetico, spettri dei raggi cosmici, righe Balmer anomale, etc)
Nebulose di Pulsar Simulazioni numeriche magneto-idrodinamiche delle nebulose formate attorno A pulsar, stelle di neutroni che ruotano sul loro asse centinaia di volte al secondo Dinamica dell’evoluzione della nebula Meccanismo di accelerazione di particelle ad onde d’urto relativistiche
Strumentazione Astronomica
Strumentazione Astronomica XUVLAB (UNIFI): Interface Control Units (PLATO, ECHO, METIS/SOLAR ORBITER), rivelatori UV e X basati su diamante sintetico, Dosimetri per radioprotezione basati su diamante sintetico, Polarimetria UV E. Pace, M. Romoli, A. De Sio, F. Landini, M. Focardi, M. Pancrazzi , L.Tozzetti Onde gravitazionali (UNIFI): sviluppo di strumentazione per la rivelazione di onde gravitazionali (missione LISA) R. Stanga, L. Marconi, S. di Franco, G. Marcucci Ottiche Adattive (INAF): sviluppo per ESO, LBT, E-ELT S. Esposito, A. Riccardi, G. Agapito , C. Arcidiacono , R. Briguglio, L. Busoni, "L. Fini, A. Gherardi , J. C. Guerra, "F. Quirós-Pacheco, F. Pieralli , E. Pinna, "A. Puglisi, P. Ranfagni, P. Salinari , P. "Stefanini , A. Tozzi, M. Xompero, L. Miglietta, C. Del Vecchio Atmosfera e Turbolenza Ottica (INAF): studi atmosferici e di turbolenza ottica e dei loro effetti sulla scelta dei siti astronomici E. Masciadri, F. Lascaux Strumentazione Astrofisica (INAF): sviluppo di strumentazione per ALMA, TNG, E-ELT con particolare riguardo ai pianeti extrasolari C. Baffa, G. Comoretto, C. Del Vecchio, E. Giani, L. Miglietta, R. Nesti, E. Oliva, A. Tozzi, D. Ferruzzi,"B. Biliotti, L. Cresci, G. Falcini, A. Margaglio, M. Sozzi
!$'JE4)µ,&^&_*`a&bc?LIP*,9: %%^Kd`&3=&J**µ,&239,0C0. La migliore immagine mai ottenuta a terra con un sistema di ottica adattiva ed un telescopio da 8-10m Spettrometri infrarossi ad alta risoluzione spettrale per rivelare bio-markers nelle atmosfere dei pianeti extrasolari in transito davanti alla stella madre (GIANO@TNG, SIMPLE@E-ELT) Simulazione di caduta libera su 2 gradi di libertà (LISA): raggiunto il rumore termico!
XUVLAB TECNOLOGIE PER L’ASTROFISICA SPAZIALE TEAM Emanuele Pace Marco Romoli Antonio De Sio Federico Landini Mauro Focardi Maurizio Pancrazzi Lorenzo Tozzetti ATTIVITÀ E PROGETTI • Interface Control Unit della missione PLATO • Interface Control Unit della missione ECHO • Interface Control Unit dello strumento METIS su missione SOLAR ORBITER • Rivelatori UV e per raggi X basati su diamante sintetico • Dosimetri per radioprotezione nello spazio basati su diamante sintetico • Film e coating metallici e dielettrici per l’ottica • Polarimetria UV
Onde gravitazionali: simulazione di caduta libera su 2 gradi di libertà (LISA) Due pendoli di torsione in cascata, per simulare due gradi di libertà “morbidi” in rotazione ed in traslazione sostengono la massa di test, inserita nel sensore di posizione capacitivo. &S9&:0=:3R363Ce&3=&:M;:C9,0=C;& f0 = 2.21mHz 02&3=&9@@060.9Z3;=0& 206679MM9.9C;&:M0.3,0=C960E
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Outstanding, science driven instruments at Arcetri Microwave instruments to search for pre-biotic molecules in the interstellar medium (correlator for ALMA) High resolution infrared spectrometers to detect bio-markers in the atmosphere of extrasolar planets transiting in front of their parent star (GIANO for TNG, SIMPLE for E-ELT)
Divulgazione
Astronomia per tutti! • Studi di Storia dell’Astronomia, con particolare riguardo a Galileo ed alla Fisica Solare • Visite guidate all’Osservatorio e osservazioni con il telescopio Amici (~10000 persone/anno) • Lezioni al Planetario di Firenze per scuole e pubblico (~13000 persone/anno) • Collaborazione con OpenLab, Conferenze di Astronomia e di storia dell'Astronomia nelle scuole e presso associazioni culturali, festivals e ogni anno ... la “Bambineide”
Da dove diavolo viene tutto questo?
Da dove diavolo Da dove viene tutto diavolo viene questo? 70% tutto questo? Dark Energy ? 26% Dark Matter ? 4% Barions ! (?)
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