Ale Guzzetti Sculture che osservano - Arte interattiva: dall'elettronica alla robotica
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Ale Guzzetti Sculture che osservano Arte interattiva: dall’elettronica alla robotica Valmore studio d’arte 06 maggio - 23 giugno 2016 1
Sculture che osservano Monica Bonollo Ale Guzzetti ama riferirsi al “pensiero della complessità” e sicuramente la sua ricerca ha sempre indagato gli spazi di intersezione fra pratiche, esperienze e saperi che tradizionalmente vengono tenuti rigorosamente separati. Nelle sue opere svanisce ogni presunta inconciliabilità fra la serietà e la sacralità dell’opera d’arte che incute soggezione e pretende distacco, la spensieratezza e l’abbandono del gioco, che coinvolge e invita a prendere parte direttamente all’evento, i materiali nobili tradizionalmente consacrati all’arte e i materiali tipici della produzione industriale e del consumo di massa, la manualità e l’unicità del fare artistico e l’automazione e la ripetibilità della tecnologia. Dopo essersi occupato di installazioni audiovisive, scenografie e musiche per il teatro, nel 1983 inizia a lavorare alle “Sculture sonore”. Dà così il via ad una proficua ricerca sui rapporti fra arte e tecnologia che sfocia nella sperimentazione di una particolare espressione artistica, definita una decina di anni dopo “arte interattiva”. Le sculture di Guzzetti nascono in quegli anni come aggregazioni di oggetti ed elementi che non hanno alcun rapporto logico fra loro ma che l’artista raccoglie e combina secondo le esigenze contingenti. La struttura definitiva dell’oggetto non viene mai disegnata né pensata dall’inizio, vengono individuati gli elementi da cui partire (un circuito elettronico, un oggetto in plastica, un pezzo di vetro, …) poi assemblati a seconda delle necessità funzionali (dimensioni, chiusure, incastri, …). L’opera ha quindi una sua morfogenesi particolare che può prendere direzioni abbastanza impreviste. È come un organismo che acquista una sua autonomia, che deriva da una sorta di “evoluzione naturale” come risultato di un alternarsi di vincoli e possibilità. L’artista Ale Guzzetti rinuncia spontaneamente a una completa padronanza dei significati e delle forme da produrre. Le sculture sonore si presentano come agglomerati di oggetti in plastica di uso comune (bottiglie, boe, tubi, …) che alloggiano circuiti elettronici o dispositivi luminosi in grado di emettere suoni, rumori, voci e luci, in risposta alle sollecitazioni esterne. La presenza, il contatto o la manipolazione diretta da parte dello spettatore permettono di modificare volume, timbri, altezze, cicli di ripetizione e pause tra un suono e l’altro e di condizionare gli effetti luminosi agendo attivamente sulla struttura audiovisiva dell’opera. All’interno della ricerca sul rapporto suono-immagine e sull’interattività si collocano negli anni ’90 gli “Acquerelli elettronici”. Questi, nati 3
inizialmente come conversione in immagine delle caratteristiche ricorsive di alcune partiture musicali di Erick Satie, sono delimitati da grandi cornici che ospitano circuiti capaci di riprodurre una stessa sequenza musicale o di emettere suoni ad accesso casuale. Gli stessi acquerelli vengono poi inseriti in installazioni più complesse, affiancati da altre sculture in grado di riceverne i suoni, registrali e mischiarli ai propri. Queste istallazioni infatti oltre a possedere suoni propri sono in grado di registrare tutti i rumori circostanti, compresi quelli del pubblico e dell’ambiente e di riemetterli. Acquerelli e sculture sommano i loro suoni tra loro e a quelli dell’ambiente, e danno vita ad un’interattività sempre più complessa e implicita, fatta di interrelazioni continue fra ciò che avviene, ciò che è avvenuto e ciò che avverrà. Negli anni ‘90 nascono anche i “Vetri parlanti”, sculture in vetro soffiato capaci di ascoltare e rielaborare i suoni circostanti, di vedere e riprodurre l’immagine degli spettatori attraverso micro-telecamere, di emettere segnali luminosi in interazione con gli eventi ambientali. Nasce in questo modo la serie di “Sculture che osservano”: sculture che assorbono e riproducono ciclicamente le sequenze musicali generate da altre opere oltre ai rumori e alle voci presenti nell’ambiente, creando uno spazio sonoro fatto di interferenze e interazioni ricorsive. Viene operato quindi un rovesciamento dello “sguardo”, non più o non solo uno sguardo (e un ascolto) che si dirige dallo spettatore verso le opere ma sempre più dalle opere verso lo spettatore e verso l’ambiente. L’ambiente viene inteso inizialmente come ambiente che circonda le opere: ambiente/galleria o ambiente/museo, successivamente dal 2000 in poi, con il passaggio dalle tecnologie elettroniche a quelle robotiche, le opere di Guzzetti interagiscono con l’ambiente in senso lato, con l’ambiente/mondo: uno spazio teoricamente illimitato da esplorare. Alle soglie del nuovo millennio infatti Ale Guzzetti lavora al progetto “Techno gardens”. Si tratta di installazioni di micro-sculture robotiche capaci di rapportarsi simbioticamente con l’ambiente e contrapposte all’idea di scultura monumentale localizzata in un luogo. Sono piccoli oggetti tecnologici semoventi, alimentati da minuscoli pannelli solari, capaci di emettere flebili suoni, variati dalla presenza e dal movimento umano, in grado di accumulare energia ed illuminarsi la notte come lucciole, e capaci di piccoli e continui movimenti, come steli d’erba al vento. Da oltre quindici anni queste micro sculture vengono istallate in ambienti naturali del pianeta: dai più bei giardini del mondo come i Giardini Zen del Giappone, o i giardini galleggianti Birmani, il Bytc Park di Pechino, ai più famosi ambienti naturali come i deserti dell’Ubzekistan e dell’Africa, le isole Galapagos, i vulcani dell’Ecuador e delle Isole Azzorre, le isole artificiali degli Emirati Arabi. Centinaia di piccole e quasi invisibili sculture sonore e interattive, mini-moduli di “old” e “low” technologie vengono dislocate nel mondo per esplorarlo ed interagire con esso. Il percorso di ricerca di Guzzetti prosegue quindi nel cercare di instaurare nuove relazioni e riflessioni fra mondi diversi: il mondo vegetale e animale “naturale” e il mondo tecnologico “artificiale”, confondendo e sfumando le reciproche 4
delimitazioni e definizioni. Gli oggetti/sculture tecnologiche di Ale Guzzetti non sono più semplici estensioni dell’uomo ma complessi organismi dotati di comportamenti e di una loro vita autonoma. I lavori più recenti di Ale Guzzetti si concentrano sulla tecnologia robotica e sulla realizzazione di sculture che interagiscono sempre più con l’ambiente circostante. L’azione di rovesciamento dello sguardo viene portata a compimento. Le sculture osservano e seguono lo spettore. O si osservano fra loro. Nella serie “Affective robots” il busto robotico osserva il busto di Michelangelo e riflette su di esso, il quadro appeso alla parete segue con i propri occhi i movimenti di chi lo guarda o di chi gli passa accanto nella serie “Sensitive pictures”, mentre una strana e minimale coppia etrusca osserva ciò che gli accade attorno. Inoltre in “Robot portraits” i personaggi storici ritratti all’interno di grandi cornici sono dotati di occhi tecnologici vivi e autonomi in grado di scrutare l’ambiente. Le sculture robotiche rivolgono il loro pensiero sull’arte del passato, anelano a scambiarsi gesti affettuosi in un desiderio ad oggi ancora frustrato, accolgono il visitatore con il loro “benvenuto nel futuro!” portandolo a trasalire. Sono sculture “senzienti” e “dotate di comportamenti”: aspirano a confondersi fra gli umani e a relazionarsi con loro in un rapporto paritario, sicuramente reciproco. Le opere di Ale Guzzetti non solo chiedono il coinvolgimento dello spettatore inducendolo a stabilire dei collegamenti, a conoscerne il funzionamento, ad attualizzarne le possibili configurazioni audio e visive. I loro esiti imprevedibili si sviluppano all’interno di una propria autonomia dando vita ad “organismi tecnologici” in grado di animarsi, dialogare con lo spettatore, autorganizzarsi e automantenersi per esplorare il mondo attorno a loro. Le opere di Guzzetti danno vita ad un mondo ibrido che stabilisce una relazione inedita fra le diverse forme di “esseri viventi”, dissolvendo limiti e confini dei loro vincoli e delle loro possibilità. Techno Gardens Minimal Sound Garden, 2009, Giappone circuiti elettronici e pannelli solari ale guzzetti 5
Observing Sculptures by Monica Bonollo Ale Guzzetti likes to refer to “the thought of complexity” and certainly his research has always sought to venture into the common space between the intersecting elements of practice, experience and knowledge - elements which are traditionally kept strictly separate. In each of his works he is able to create a perspective through which any alleged incompatibility or conflict fades away whether this be the conflict between the seriousness and sacred nature of the work of art, or the feeling of awe and faux sense of detachment the observer feels towards the art, the free nature of the work and the playful spirit, which combine to engage with you and invite you to participate directly in the event. The noble materials traditionally devoted to the art form which appear incompatible with the typical materials used in industrial production and mass consumption, the craftsmanship and unique nature of the individual piece against the automation and repetition of technology. After working on a number of audiovisual installations, including set design and musical composition for theatre, in 1983 he started working on “Sound Sculptures”. As a result, his research into the relationship between art and technology soon resulted in the forming of a new artistic expression, one which became known as “interactive art” ten years later. Each Guzzetti sculpture created during these years are the result of combining objects and elements together which ordinarily have no logical relationship. The elements are placed together and combined by the artist according to his own artistic needs. The structure which the object finally takes is never drawn or designed at the outset. Instead he prefers to identify the elements from which (an electronic circuit, a plastic object, a piece of glass, etc) he will assemble the sculpture depending upon the functional requirements (size, fastenings, joints, etc). Consequently, each work includes a morphogenetic process which may develop in quite unexpected directions. Each work is like a live creature which acquires independence. It achieves this through a process of “natural evolution” which is itself a result of a number of successive constraints and possibilities. In a similarly natural way Ale Guzzetti voluntarily surrenders himself completely to mastering the meanings and forms which he produces. The sound sculptures he produces appear at first to be clusters or agglomerations of everyday plastic objects (bottles, buoys, pipes, etc) that hold electronic circuits or lighting implements that can also 6
emit sounds, noises, voices and lights, in response to varying external stimuli. In this way the observer by their very presence, touch, or direct manipulation is able to change the volume, timbre, pitch, repetition of looped sounds as well as the pauses between one sound and another. The observer may also actively influence the lighting effects which form part of the audiovisual structure. His research on the relationship between sound-image and interactivity culminated in the 1990s with “Electronic Watercolours”. These works were initially created as a visual representation of the recursive characteristics in certain musical scores by Erick Satie. They are surrounded by large frames that contain an electrical circuit capable of reproducing the same musical sequence or emitting random sounds. The same water-colours are also incorporated into more complex installations where they have been accompanied by other sculptures that are able to receive, record and mix their own sounds. In fact, as well as being programmed to playback their own sounds the installations are able to record all the sounds around them, including those of the public, the environment and re-emit the sounds. The watercolours and sculptures add their own sounds to the effect produced by the other including the ambient sounds from the surrounding environment and any feedback from observer interactions to create increasingly complex and cumulative effects comprising of the continuous interrelationships between what is happening, what has happened and what will happen. During the 90’s “Talking Glasses” were born; these were blown glass sculptures able to listen and rework sounds from the surrounding environment. They were equally able to see and reproduce an image of the audience through micro-cameras and emit light signals under certain environmental conditions. Similarly, the art collection “Observing Sculptures” was designed in the same way: they are sculptures that absorb and reproduce cyclical musical sequences generated by other works as well as the noises and voices from the surrounding environment to produce an area of sound which is full of interference and recursive interactions. The works then progress further and our understanding of “view” is reversed; no longer can a glance (and a listen) be directed from the observer to the work(s) in question but increasingly to the observer away from the works and towards the environment. Initially the background was intended as a setting to surround the specific works: a room within a gallery or a space within a museum. However, Guzzetti decided to interact with the environment in a broader sense and from 2000 onwards he began incorporating a sense of the wider world: in essence a theoretical unlimited space for him to explore to better reflect the shift from electronic to robotic technologies. At the turn of the millennium Ale Guzzetti commenced work on his “Techno Gardens” project. These installations include robotic micro- sculptures capable of relating symbiotically with the environment and contradict the concept that monumental sculptures are fixed in a single setting. The sculptures are small self-propelled technological objects which are powered by tiny solar panels with the capacity to produce 7
faint sounds. The sounds may be varied by the presence and movement of people. The sculptures can also store energy and illuminate the night like fireflies and make small continuous movements just like blades of grass in the wind. For over fifteen years, these micro sculptures have been installed in natural environments around the world: from the most beautiful gardens in the world such as Zen gardens in Japan, or the floating gardens in Burma, the Bytc Park in Beijing, to the most famous natural environments such as the deserts of Uzbekistan and Africa, the Galapagos Islands, volcanoes in Ecudaor, the Azores Islands and the artificial islands of the United Arab Emirates. Hundreds of small and almost invisible interactive sound sculptures containing mini-modules of “old” and “low” technology are located throughout the world waiting for people to interact and participate. It is safe to say Guzzetti’s research continues to try to establish new relationships and provoke consideration of the different worlds: the “natural” world of plants and animals and the “artificial” technological world. Guzzetti continues to confuse and blur the mutual boundaries and limits between the two. The technological objects or sculptures by Ale Guzzetti are no longer simple extensions of man but complex organisms in their own right with their own behaviours and autonomous lives. The latest works produced by Ale Guzzetti focus on robotic technology and the creation of sculptures that are capable of interacting more and more with the surrounding environment. The movement away from mere glances at works is complete. The sculptures observe and follow the observer. Or they observe each other. In the “Affective Robots” collection a robotic bust observes the bust of Michelangelo and reflects upon it, whilst the picture on the wall follows the movements of the observer or the movements of whoever passes by the “Sensitive Pictures” collection and a strangely minimalist Etruscan couple observes what is happening around them. Also for the “Robot Portraits” collection Guzzetti has fitted historical portraits with living and autonomous artificial eyes which are able to review their surroundings. The works of Ale Guzzetti not only demand the involvement of the observer but also encourage them to ‘build bridges’, to visualise how the art works, to interact fully and explore all of the possible audio and visual configurations. Their unpredictable behaviour is the result of the autonomous “technological entities” that come to life, that converse with the observer and explore the world around them. The works of Guzzetti have given birth to a hybrid world that creates unprecedented and never-before-seen relationships between a variety of “living things” irrespective of form. Techno Gardens Symbiont, Solar nano explorer robot, 2008, Marocco circuiti elettronici e pannelli solari 8
Ale Guzzetti Biografia Nato a Tradate (Va) nel 1953, ha studiato presso l’Accademia delle Belle Arti di Brera di Milano. Parallelamente ha condotto studi e ricerche di musica elettronica assistita dall’elaboratore presso il Politecnico di Milano e il Centro di Sonologia Computazionale dell’Università di Padova. È stato PhD researcher presso l’ Università di Plymouth UK, School of Computing, Communications and Electronics; presso il Centro Ricerche sul Contemporaneo di Brera, Milano; presso il CE.R.CO, Centro ricerca antropologia ed epistemologia della complessità, Università di Bergamo. Ale Guzzetti è tra i primi artisti italiani dediti all’arte tecnologica e interattiva cui lavora dal 1983. Ha esposto in Italia, Francia, Germania, Austria, Danimarca, Olanda, Finlandia, Albania, Libano, Canada, USA, Hong Kong. Premiato nella sezione Interactive Kunst del prestigioso Prix Ars Electronica di Linz nel 1991 e dalla Civica Galleria di Arte Moderna di Gallarate nel 1997 per l’arte digitale. Invitato nel 1998 alla Mostra Biennale di Venezia Aperto Vetro. Tra i cento artisti del mondo invitati dal Victoria & Albert Museum di Londra nella mostra “The Next Millennium Museum” nel 2000. Tra le sedi di mostre personali: Fondazione MUDIMA di Milano e la Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia. Le swue sculture vengono acquisite in numerose collezioni private, fondazioni e musei di tutto il mondo, fra cui: la Galleria Nazionale di Praga; il Museo di Arte Moderna di Gallarate; il Museo del Tesoro della Cattedrale di Aosta; il Corning Museum of Glass a New York; il Museen im Antonierhaus a Memmingen; il Museum fur Sepulkralkultur di Kassel; il Berliner Medizinhistorisches Museum di Berlino e il Museum Cimetiére du Sud di Tounai (Belgio). ale guzzetti 9
Biography He studied at the Brera Academy of Fine Arts, Milan, and he took some University courses in electronic and computer music at the Polytechnic University of Milan and at the Calculate Sonology Center of the Univerity of Padova. He was Ph.D Researcher at the M-Node inside the Planetary Collegium, University of Plymouth , UK, at the Contemporary Research Center of Brera, Milan and at the CE.R.CO (Center for Research on the Anthropology and Epistemology of Complexity) University of Bergamo and at EUROA European Robotics Academy, Milan. At this moment he is Professor in New Media at the Visual Art Faculty in the Decoration School and one of the coordinator of the CRAB the new Research Center Of Visual Culture Studies at the Brera Academy of Fine Arts, Milan. He is one of the first artists in Italy to begin research into interactive art, since 1983. His works have been shown in Italy, France, Germany, Holland, Finland, UK, Albania, Lebanon, Hong Kong, Canada, USA and Austria (Linz), where they were among the prize-distinguished (honorary mention) in the Interaktive Kunst section of the Prix Ars Electronica in 1991. In Italy they were among the prize-winners in the Digital Art section of the Prix Museum of Modern Art - Gallarate in 1997 and in Aperto Vetro in the Venice Biennale of Art at the Palazzo Fortuny, in 1998. He was among the 100 artists invited by the Victoria & Albert Museum in London to represent “The Museum in the New Millennium” in 1999, he also did exibitions with Nam June Paik in Milan in 2000 and in Vicenza in 2003. The National Gallery in Prague acquired four of his works to destine to the new permanent collection of Modern and Contemporary Art. Also Treasure Museum of S. Grato Cathedral, Aosta (Italy); the Museum of Modern Art in Gallarate, Milan (Italy); the Corning Museum of Glass in New York; Museen im Antonierhaus, Memmingen (Germany); the Berliner Medizinhistorisches Museum in Berlin; Jazz Festival, Ascona (Switzerland); Museum fur Sepulkralkultur, Kassel (Germany); Museum Cimetiére du Sud di Tounai (Belgio) acquired some of his works. Cybug, 2003 Cybug, 2004 circuiti elettronici e pannello solare circuiti elettronici e pannello solare 15x3x3cm 7x4x2cm 10 ale guzzetti
Sculture Sonore Observing Objects: Majorino Poetry, 1988 plastica e circuiti robotici 80x30x44 cm 11
Imaginary Playmate, 1989 plastica, circuiti elettronici e suoni ale guzzetti 165x50x40 cm 12
Talking Glasses Hopeful Monster, 1997 vetro soffiato, circuiti elettronici 140 x 45 x 35 cm Hybrid, 1996 vetro soffiato e circuiti elettronici 37x65x30 cm 13
14 Borges’ Garden, 1999 vetro soffiato e circuiti elettronici 102x26x25 cm ale guzzetti
Time Machine n°2, 2002 vetro soffiato, circuiti elettronici e luci, 40x42x28 cm Hybrid, 1996 vetro soffiato, plastica e circuiti elettronici, 70x45x40 cm 15
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Robots Sensitive Bust: Shouting, 2013 resina, circuiti robotici e voce sintetica 44x27x47 cm 17
Coppia Etrusca, 2013 resina, circuiti robotici e sensori 44x47x27 e 41x41x20 cm 18 ale guzzetti
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Small Portrait: Black, 2011 resina e circuiti robotici 30x20x8 cm 20 ale guzzetti
Small Portrait: White, 2011 resina e circuiti robotici 30x20x8 cm Sensitive Bust: Welcome to the Future, 2013 resina, circuiti robotici e voce sintetica 40x42x20 cm ale guzzetti 21
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Affective Robots VS Naukides Discobolus, 2013 plastica, circuiti robotici e calco in gesso 46x24x20 e 45x19x13 cm ale guzzetti 23
VS Michelangelo (Daniele Da Volterra), 2012 plastica, circuiti robotici e calco in gesso 46x24x20 e 45x19x13 cm 24 ale guzzetti
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Impossible Kiss, 2012 plastica, circuiti robotici e sensori 60x30x25 cm 26 ale guzzetti
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VS Grunchy (Scuola di Donatello, XV sec), 2013 plastica, circuiti robotici e calco in gesso 42x28x20 e 42x27x20 cm 28 ale guzzetti
Sensitive Pictures Look at Me - Chrome Blue, 2011 resina e circuiti robotici 71x71x12 cm 29
Look at Me - Chrome Blue & Gray, 2011 resina e circuiti robotici 71x71x12 cm Look at Me - Chrome Gray, 2011 resina e circuiti robotici 71x71x12 cm 30
Robots Portraits Dante Alighieri, 2014 resina e circuiti robotici dettaglio ale guzzetti 31
Dante Alighieri, 2014 resina e circuiti robotici 92x71x20 cm 32 ale guzzetti
Pinocchio, 2013 resina e circuiti robotici 92x71x20 cm ale guzzetti 33
Cyrano de Bergerac, 2013 resina e circuiti robotici 92x71x20 cm 34
Federico da Montefeltro, 2014 resina e circuiti robotici 92x71x20 cm ale guzzetti 35
Cleopatra, 2015 resina e circuiti robotici 92x71x20 cm 36
La Venere di Milo, 2015 resina e circuiti robotici 92x71x20 cm ale guzzetti 37
Pollaiolo - ritratto di giovane donna, 2015 resina e circuiti robotici 92x71x20 cm 38
The Witch Queen, 2014 resina e circuiti robotici 92x71x20 cm ale guzzetti 39
Mostre Personali & Installazioni 2016 Sculture che osservano, Valmore studio d’arte, Vicenza, curatrice Monica Bonollo 2015 Minimal Sound Gardens - University Botanical Garden – Oslo (Norvegia) - Royal Palace Park - Oslo (Norvegia) Explorer Mini-Robots - Vigeland Sculpture Park – Oslo (Norvegia) 2014 Explorer Mini-Robots - Corralejo Dunes – Fuerteventura (Canarie Spagna) - Aloe Cutivation – Fuerteventura (Canarie Spagna) - Timanfaya – Lanzarote (Canarie Spagna) - Minimal Sound Gardens - Jameos del Agua –Lanzarote (Canarie Spagna) 2013 Minimal Sound Gardens - Kaisaniemi Park – Helsinki (Finlandia) - Observatory Hill Park – Helsinki (Finlandia) - Seurasaari Museum – Helsinki (Finlandia) - Soti Park – Tallinn (Estonia) - Minimal Sound Gardens –Bastion Museum – Tallinn (Estonia) - Explorer Mini-Robots - University Botanical Garden–Helsinki (Finlandia) 2012 Minimal Sound Gardens - Central Park – New York (USA) - Church St. John the Divine – New York (USA) - Oasis – Al Ain (Sultanato dell’Oman) - Old Village – Wadi Bani Habib (Sultanato dell’Oman) - Explorer Mini-Robots - High Line – New York (USA) - Oasis – Wadi Bani Khalid (Sultanato dell’Oman) - Desert – Wahiba Sands (Sultanato dell’Oman) - Mrs. Salma’s house (beduin tend) - Wahiba Sands (Sultanato dell’Oman) - Synthetic Emotions & Affective Robots - Be Visible,Urban Center, Galleria Vittorio Emanuele, Milano - Electronic Muezin - Sultan Qaboos Mosque – Muscat (Sultanato dell’Oman) 2011 Sculture Sonore 1989/99, Galleria Rino Costa - Valenza 2010 Minimal Sound Gardens - Algar do Carvao – Caldeira de Guilherme Monitz – Terceira - Explorer Mini-Robots - Lagoa de Capitao – Pico Pequeno – Pico (Isole Azzorre) - Giardino botanico Caldeira Grande – Faial (Isole Azzorre) - Lagoa Verde/Azul – Parco Terra Nostra – Sao Miguel (Isole Azzorre) 2009 Minimal Sound Gardens - Umeda Sky Building – Osaka Castle – Osaka (Giappone) - Nara Park – Nara (Giappone) - Spice Farm – Nungwui (Zanzibar/Tanzania) - Veraclub - Kiwengwa (Zanzibar/Tanzania) Explorer Mini-Robots - Shukubo Temple – Monte Koya (Giappone) - Ryoanji Temple – Kyoto (Giappone) - Prison Island – Stone Town (Zanzibar/Tanzania) 40
- Masai Tribe – Kiberashi (Zanzibar/Tanzania) 2008 Micro-solar Robots, Jardin Maiorelle – Marrakech (Marocco) Electronic Sound Flowers, Cyber Park –Marrakech (Marocco) Minimal Sound Gardens - Ulughbek’s Observatory – Samarkanda (Uzbekistan) - Ichon Qala – Khiva (Uzbekistan) - Two Small Animals - Kyzylkum Desert – Bukara/Uurgench (Uzbekistan) 2007 Minimal Sound Gardens - Al Hamra Fort – Ras Al Khaimah (Emirati Arabi) - BYTC Park – Pechino (Cina) - Art Museum/Sarjah Kreek – Sharjah (Emirati Arabi) Electronic Muezin - Al Hamra Fort – Ras Al Khaimah (Emirati Arabi) Artificial Nature - Creek Garden – Dubai (Emirati Arabi) - Second Line, Festival del Jazz, Villa Serodine, Ascona (Svizzera) - Six Small Animals, Isole Galapagos (Ecuador) 2006 Minimal Garden, Giardini Villa Panza di Biumo , wVarese Talking Glasses 3, Fusion Gallery, Torino, curatori: E. Di Mauro e W. Vallini 2005 Sculture Sonore, Accademia Europea di Musica, Castello di Pomerio, Erba, curatore S. Mandelli 2004 Effetti Speciali, Palazzo Comunale, Fortunago (PV), curatore: Pino Ielo 2003 Forme del Tempo, Valmore Studio d’Arte, Vicenza, curatrice Monica Bonollo 2001 Ale Guzzetti, Palazzo Sforza, Cotignola, Ravenna, catalogo P. Capucci 2000 Ale Guzzetti/Nam June Paik, Spazio S. Carpoforo, Milano, curatore L. Bosio Ale Guzzetti, Zuni Arte Contemporanea, Ferrara, performance coreografica A. Fabbri 1999 Playing: Storie di Piccoli Animali, Fondazione Bevilacqua/La Masa, Venezia, curatore L. M. Barbero, videocatalogo e DVD Studio DX Il Giardino di Borges, Galleria San Nicolò, Venezia, videocatalogo e DVD Studio DX, Video: BBC London Virtualità e Arte, Ass. Culturale Satura, Genova, curatrice Monica Bonollo 1998 Corpi Polifonici, E. Frigeri Arte Contemporanea, Sassuolo, curatrice Betta Frigeri 1997 Talking Glasses 2, Galleria Cavellini, Brescia, curatore Piero Cavellini Ale Guzzetti/Peter Vogel, Galleria Rino Costa, Casale Monferrato, catalogo T. Conti 1996 Trasparenze Elettroniche, Valmore Studio d’Arte, Vicenza, curatrice Monica Bonollo Voci Verso l’Alto, Sala dei Templari, Molfetta, catalogo Monica Bonollo, multimedia cd-rom AAVV, videocatalogo C. Cattelani Musica-Ambiente-Poesia, Grosseto, videocatalogo C. Cattelani 1995 Talking Glasses, (con R. Arad e P. Gabriel), Tribeca ArtGallery, Milano, catalogo M. Bonollo e P. Capucci 1994 Satie’s Frames, Tribeca Art Gallery, Milano 1993 B.A.C.H. & C.A.G.E., Galerie Yaki Kornblit, Amsterdam (Olanda) Cose Polifoniche, Fortezza del Girifalco, Cortona (AR), catalogo: M. Scotini, poesie G. Majorino, musiche B. De Francesch 1992 Opera Ventura, Galleria La Nuova Pesa, Roma, catalogo G. Perretta, poesie G. Majorino, voce S. Marchini B.A.C.H. & C.A.G.E., Galleria Rino Costa, Casale Monferrato 1991 Voci di Plastica: Sculture in Concerto, Fondazione MUDIMA, Milano, videocatalogo Studio Azzurro, Video RAI 2 1990 Observing Objects, Galerie Yaki Kornblit, Amsterdam (Olanda), disco catalogo M. Senaldi, poesie G. Majorino, musiche B. De Franceschi Tre Trii Impossibili, Galleria la Macchina dell’Arte, Biella (Vercelli), curatore O. A. Ronda 1989 Falò a 4/5 voci ed altre cose polifoniche, Galleria Murnik, Milano, videocatalogo Studio DX 1988 Ale Guzzetti, Galleria 4.5 x 4.5, Parma, Curatore A.Carretta, Catalogo AAVV 41
Mostre Collettive 2016 My Way, Lo Spirito del Lago, Spazio Luparia, Stresa (VB) Rabenschwarz, Kunstverein Bamberg, Bamberg (DE) 2015 Qui e Allora: attualità del post-moderno, Spazio 0 -Torino, curatore Edoardo Di Mauro 2014 Lo Spirito del Lago, Isola Bella, Stresa (VB), curatori ZaCaGi 2013 Living in Lift, Castell dell’Ovo, Napoli, curatori Walter Vallini, Roberto Mastroianni 2012 Un’altra storia 2, Arte Italiana anni ’80 / ‘90, Ex Birrificio Metzger Centro Di Cultura Contemporane, Torino Tracce di contemporaneo in ville aperte, Villa Cusani Tittoni Traversi, Desio, Curatore Simona Bartolena Circuit de Couronnes, Cimetiére du Sud, Tournai (Belgio), curatori Galerie Koma asbl, comm. Sauvegarde Patrimoine Lust of Life, Galleria Allegretti - Torino, curatori: ZaCaGi Lo spirito del Lago, Spazio Luparia, Stresa (VB), Curatori ZaCaGi 2011 Un’altra storia, Arte Italiana dagli anni ’80, Ex Chiesa S. Francesco, Como, curatore E. Di Mauro Nascor 2, Tra Arte e Natura, Fondazione Noesi, Palazzo Barnaba, Martina Francata (TA), curatore Maria Vinella Decorazione: una Riflessione, Ex Chiesa San Carpoforo, Accademia di Brera, Milano, curatori: Marco Pellizola, Beppe Sabatino 2010 Scultura Internazionale Racconigi, Parco Castello Reale, Racconigi, curatore e catalogo Luciano Caramel 2009 Venti Vetri, Galleria Corraini, Milano, curatore: Massimo Lunardon FeedBack, Inter-acto Ergo Sum, San Casciano (FI), curatori: Neri Torcelllo; Cristina Trivellin; Martina Coletta 2008 Ale Guzzetti & Ettore Sottsass, Fusion Art Gallery, Torino, curatore E. Di Mauro Apocalypse Tomorrow, Vecchiato Art Galleries, Padova, curatore Marcello Pecchioli Abitare il tempo, Ospitality Art Space, Verona, curatori Walter Vallini e Nello Teodori Formule, 1^ Biennale Arte Contemporanea, Palazzo Ducale, Sabbioneta, curatore S. Provinciali (Im)Materiale, Officina delle Arti / Musei Civici, Reggio Emilia, curatore Elena Forin Materiali del Silenzio, Villa Bertarelli, Galbiate, curatore Andrea Del Guercio La Farfalla e la Formica, Galleria il Chiostro, Saronno, curatori Lorella Giudici e Valerio Dehò 2007 Second Line, Lo Spirito del Lago, Isola Bella, Stresa (VB), curatore Hartmut Kraft As the New Orleans Function, Festival del Jazz, Ascona (Svizzera), curatori G. Zanzi e P. Ceruti Totentanz, Museum fur Sepulkralkultur, Kassel, curatore Hartmut Kraft Disseminazione, Chiesa Abaziale di San Sisto, Piacenza, curatore Andrea Del Guercio Pianofortissimo, Museo Vostell, Malpartida, curatore Gino Di Maggio Intersezioni, Fusion Art Gallery, Torino, curatrice Natasha Bordiglia 2006 Intersezioni: 6+6, G- Space, Venezia, curatrice Natasha Bordiglia Dialoghi Incrociati, Galeria de Exposições do ISCTE, Lisbona, curatore Walter Vallini Oggetti Luminosi, Fusion Art Gallery, Torino, curatore Walter Vallini AsoloArtFilmFestival, Teatro Duse, Asolo, curatore Attilio Zamperoni Welcome Teach & Touch, Premio internazionale d’arte Ermanno Casoli, Serra S. Quirico, curatore Valerio Dehò Arte Sacra Contemporanea Aosta, Colleggiata S.Orso, Aosta, curatore Andrea Del Guercio Arte Sacra Aosta, Museo del Tesoro della Cattedrale S.Grato , Aosta, curatore Andrea Del Guercio Al di là: Arte e Materia, Palazzo Farnese, Piacenza, curatore Clara Carpanini 42
Kunst auf Rezept, Galerie im Park / Klinikum Bremen-Ost, Bremen (Germania), curatore H. Kraft Des Heilingen Antonius, Museen im Antonierhaus, Memmingen (Germania), curatore H. Kraft Humilitas, Isola Bella, Lago Maggiore, Stresa (VB), curatore H. Kraft 2005 Oggetti Luminosi, Centro Italiano di Cultura Copenaghen, Copenaghen, curatore Walter Vallini Interni Italiani, Centro Italiano di Cultura Copenaghen, Copenaghen, curatore E. Di Mauro Lo Spazio dell’Accadere, Ex Chiesa Anglicana, Alassio (SV), curatore Rita Matano, ospiti Claudio Citrini (matematico), Romano Gasparotti (filosofo), Riccardo Notte (antropologo) Un cuscino per sognare, Palazzo Casotti, Reggio Emilia, curatori Rosanna Chiessi e Andrea Sassi 2004 Un cuscino per sognare - Parco esposizioni, Novegro, curatori Rosanna Chiessi e Andrea Sassi - White Box, Kultfabrik, Monaco (Germania), curatori Rosanna Chiessi e Andrea Sassi La Crisi della Presenza, Antico Palazzo della Pretura, Castell’Arquato, curatori e catalogo Fabrizio Boggiano ed Edoardo Di Mauro Raccolta Differenziata, Filande di San Giacomo di Veglia , Vittorio Veneto, curatore E. Di Mauro Lasciateci divertire, Palazzo Comunale, Arezzo, curatore e catalogo Maurizio Sciaccaluga È Bella la Bestia, Isola Bella, Lago Maggiore , Stresa, curatore H. Kraft Effetti Speciali, Brevi/Guzzetti, Palazzo Comunale, Fortunago (PV) Piante Succulente, Associazione culturale 999, Novara, curatore Liviano Papa Fogli Parlanti, Ex Chiesa Anglicana, Alassio, curatore Rita Matano 2003 Kunst auf Rezept, Berliner Medizinhistorisches Museum, Berlino, curatore e catalogo Harmut Kraft Ale Guzzetti/Nam June Paik, Valmore Studio d’Arte, Vicenza The Ritual of Coffee - Crestanello Gran Caffe, Vicenza, curatrice Stefania Carrozzini - Istituto Italiano di Cultura, Berlino, curatrice Stefania Carrozzini Collezione Permanente Arte Moderna, Galleria Nazionale, Praga Com.unic@re SMS - Banca Popolare di Milano, Bergamo, curatore Pierre Restany - Istituto Superiore di Comunicazione, Roma, curatore Pierre Restany Le Tentazioni di Sant’Antonio, Isola Bella Lago Maggiore, Stresa (VB), curatori e catalogo H. Kraft e Andrea Del Guercio Ho visto anche degli artisti felici, Galleria Sergio & Thao Mandelli, Seregno 2002 Zoo Domestico: animali tra reale e virtuale, Studio D’ARS, Milano, curatrice Grazia Chiesa Aspetti della Scultura Contemporanea, Sergio & Thao Mandelli, Seregno Il linguaggio mediatico del Nuovo Millennio, Studio D’Ars, Milano, curatori e catalogo M.G. Chiesa e P. Restany Com.unic@re SMS, Tour Eiffel, Parigi (Francia), curatori e catalogo M. G. Chiesa- P. Restany Kunst auf Rezept, Herforder Kunstverein, Herford (Germania), curatore e catalogo H. Kraft The ritual of Coffee, Crestanello Gran Caffe Italiano, New York (USA), curatrice Stefania Carrozzini Kunst auf Rezept, Stadtischen Galerie, Bergkamen Oberaden (Germania), curatore e catalogo H. Kraft ArtSud, Palais des Congrés, Parigi (Francia), per gentile concessione di Galleria Oprandi, Bergamo MIART 2002, Padiglioni Fiera, Milano, courtesy of Valmore Studio d’Arte, Vicenza French Contemporary Art, Fear, Hong Kong (Cina), per gentile concessione di Galleria Oprandi, Bergamo ARTUEL 2002, Phoenicia Inter-Continental, Beirut (Libano), per gentile concessione di Galleria Oprandi, Bergamo Glass Way, Museo Archeologico, Aosta, curatori e catalogo M. Sciaccaluga e R. Barovier 2001 EXIT 5: Banding, Spazio Navile, Bologna, catalogo R. Barilli B. Brollo R. Daolio E. Di Mauro 1960/74: Arte a Milano attraverso gli allievi di Brera, Sala Hajech, Milano, cura e catalogo F. Pensa Piccolo Formato, Sala Boccioni, Milano, catalogo AAVV A partire da Majorino, Circolo Culturale Bertolt Brecht, Milano Sculptures, Galerie L’Eclat du Verre, Parigi (Francia), curatore E. Bernard Ich will es anders, Isola Bella Lago Maggiore, Stresa (VB) Museum in Motion, Castello San Pietro in Cerro, San Pietro in Cerro, catalogo P. Restany Kunst auf Rezept, Museum der Stadt, Ratingen (Germania), curatore e catalogo H. Kraft 2000 A grand Design: The Museum in the New Millennium, Victoria & Albert Museum, Londra, Major Collage, The Sharjah Arts Museum, Emirati Arabi Ale Guzzetti/Nam June Paik, Spazio S. Carpoforo, Milano Millennium Exhibition, Habatat Galleries, Pontiac, Michigan (USA) La Spiritualità nell’Arte: Da Boccioni a Serrano, Santuario di Oropa, Biella, curatore e catalogo A. Fiz Il sacro nell’Arte Contemporanea, Valmore Studio d’Arte, Vicenza Fuori dall’Arte con Arte, Antico Palazzo della Pretura, Castell’Arquato, catalogo T. Trini Compagni di Scuola, Brera anni ‘70, Palazzo Comunale, Fortunago Le Nuove Tavole della Legge, The Fashion Cafè, Spilimbergo (PN), curatore B. Brollo, catalogo F. Strumendo/L. Trevisas 43
1999 Best Sellers: libri d’artista - Libreria Palomar, Bari, curatori: I. Iurilli e L. De Venere - Galleria del Progetto, Molfetta (Bari) curatori I. Iurilli e L. De Venere - Libreria dell’Arco, Matera, curatori: I. Iurilli e L. De Venere Arte Elettronica: Guzzetti/Vogel, Mostra collaterale Arte Fiera, Udine, curatore D. Preto Di Vetro, artisti e vetro: confronto di esperienze e poetiche, Museo Pecci, Prato, conferenza A. Dorigato e B. Corà Il Giardino delle Delizie, Villa Miari De’ Cumani, S. Elena (PD), catalogo B. Brollo M. L. Trevisan 100% DESIGN, International Fair, Londra, preview installation del V&A Museum 1998 La Casa di Vetro, Galleria Thoman, Innsbruck (Austria), catalogo V. Tassinari Aperto Vetro: Biennale di Venezia, Palazzo Fortuny, Venezia, catalogo A. Dorigato e R. Borovier e D. Klein Progetto Speciale: Mediterranea n.1, Galleria Nazionale d’Arte, Tirana (Albania), curatore G. Grillo 1997 Va’ Pensiero: Arte Italiana 1984/1996, Promotrice Belle Arti, Torino, catalogo E. Di Mauro e I. Mulatero La Casa di Vetro, Materia Prima Arts & Crafts, Venezia, catalogo V. Tassinari Sinfonie Spiate, Sala Rossini Kursal, Jesolo (Venezia), catalogo B. Brollo Sinfonie Spiate, Centro Cadore, Domegge di Cadore (BL), catalogo B. Brollo Radio Tirana Fax, Sala dei Templari, Molfetta (Bari), curatore e catalogo G. Grillo Guzzetti/Vogel, Galleria Rino Costa, Casale Monferrato, catalogo T. Conti 1996 Oggetti Ristorti, Spazio Vigentina, Milano, catalogo P. Cravel Tracce di Tracce, Musica-Ambiente-Poesia, Grosseto, curatore B. De Franceschi Tempi Ultimi, Biennale d’Arte - Penne (PE), catalogo L. Spadano P. Balmas C. BuonamanoCybervideo, Villa Farsetti, Santa Maria di Sala (VE), catalogo L. Majer Natura Naturans, Castello di San Giusto, Trieste, catalogo M. Campitelli Segnali d’Opera: Arte Digitale, Civica Galleria Arte Moderna (Premio acquisto), Gallarate, catalogo M. G. Mattei G. Perretta F. Torriani E. Zanella Manara La Casa del Vetro, Botanikum, Monaco (Germania), catalogo V. Tassinari Radio Tirana Fax, Fondazione Velija, Tirana (Albania), curatore e catalogo G. Grillo 1995 Oltre le Arti Elettroniche, Museo Luigi Pecci, Prato, Curatori F. Galluzzi C. Davinio Il Castello Incantato, Biblioteca Cominiana, Pordenone, catalogo M. Campitelli Inter.Art.Activity: R.Arad/P.Gabriel/A.Guzzetti, Tribeca Gallery, Milano, catalogo M. Bonollo e P. L. Capucci Giardino dell’Arte 2, Giardini P.zza d’Armi, Torino, catalogo E. Di Mauro e I. Mulatero Articolo 11, Ex ghiacciaia medioevale, Como, Scultura con Alik Cavaliere La Scienza delle Soluzioni Immaginarie, Palazzo Eucherio, Parma, catalogo V. Accame e E. Baj e B. Eruli Sens Emergents, Isea ‘95, Musèe d’Art Contemporain, Montreal (Canada), curatori E. Mattson A. Mongeau 1994 Chandelle Verte - Centro Steccata 2, Milano - Galleria Vinciana, Milano - Galleria Milenium, Milano - Eos Arte Contemporanea, Milano - Galleria Civica di Arte Moderna, Gallarate (VA), curatore E. Zanella Manara Media Lounge, Idea ‘94, Museum of Modern Art, Helsinky (Finlandia), curatore M. Tarkka Le Tavole della Legge, Castello di Volpaia, Radda in Chianti, curatori Cattelani/Pistoi, catalogo A. Vettese Minima Media, Medienbiennale Kunsthalle Elsterpark, Leipzig (Germania), curatore D. Daniels 1993 Gilardi/Guzzetti, Galerie Yaki Kornblit, Amsterdam (Olanda) COCART, Spazio Flaminio, Roma, catalogo A. B. Oliva e AAVV La macchina del Senso, Castello di Marostica, Marostica (Vicenza), catalogo E. L. Francalanci e G. Segato Scritture, Fortezza del Girifalco, Cortona (AR), catalogo M. Scotin Elogio della Plastica, Villa Brunati, Desenzano (BS), curatore P. Cavellini Cybernauti-Inframondi, Palazzo Re Enzo, Bologna, catalogo P. L. Capucci Sound, Museion Museo d’Arte Contemporanea, Bolzano, catalogo M. Vescovo 1992 COCART - Galleria Bianca Pilat, Milano, catalogo A. B. Oliva e AAVV 44
- Palazzo della Ragione, Mantova, catalogo A. B. Olivia e AAVV - Pinacoteca Comunale, Bari, catalogo A. B. Olivia e AAVV Electronica, Ex Convento S. Giovanni in Monte, Bologna, catalogo M. Pecchioli Medialismi, Palazzo Villa d’Este, Tivoli (Roma), curatore G. Perretta Aisthesis, Museo Polivalente, Bagnacavallo (Ra), catalogo P. L. Capucci e P. Restany Interactiva, Media Park, Colonia (Germania), curatore A. Zapp 1991 L’Oggetto e lo Spazio, Palazzo Capitano del Popolo, Gubbio (PG), catalogo E. Di Maur Arte Giovane a Confronto, L’incontro, Novara, cura e catalogo L. Papa Nove o dieci artisti giusti, Galleria Atrium, Biella (VC) A.E., Galerie Ghislave, Parigi (Francia), catalogo O. Piene e AAVV Arie, 34^ Festival dei Due Mondi, Fonti del Clitunno, Spoleto, catalogo A. B. Oliva Prix Ars Electronica ‘91, Interaktive Kunst, Linz (Austria), catalogo H. Leopoldseder e AAVV, Video Studio Azzurro Exemples d’Art Electrique, Galerie Ghislave, Parigi (Francia), curatore G. Sosnowski Extravaganti Elettronici, Tecnopolis, Bari, catalogo L. De Venere Extrabilia, Ex Chiesa S. Salvatore, Capua (CS), curatore A. B. Oliva 1990 Pianofortissimo - Fondazione MUDIMA, Milano, curatore G. Di Maggio - Teatro Carlo Felice, Genova, curatore G. Di Maggio Evventrici Volumi, Ex Convento S. Teresa dei Maschi, Bari, catalogo L. De Venere e F. Gualdoni L’Oggetto e lo Spazio, Pinacoteca Comunale, Ravenna, catalogo E. Di Mauro 1989 Il Linguaggio Simulato, Torre Pellice, Torino, catalogo L. Cabutti e E. Di Mauro Accumulazioni, Galleria UXA, Novara, curatore L. Papa 1988 Ecosistemi dell’Arte, Galleria Murnik, Milano, curatore Gianluca Bocchi, catalogo Bocchi, Ciavoliello, Coen, Di Mauro, Poli, Senaldi, Vincenzo ale guzzetti 45
Edizione Valmore studio d’arte Traduzioni: Elena Dal Maso Crediti fotografici: L&L Video for Art Foto Balestrini Ale Guzzetti Finito di stampare nel mese di maggio 2016 Tipolitografia Campisi srl - Arcugnano (VI) © 2016 Valmore studio d’arte sas, Vicenza Tutti i diritti riservati / All rights reserved Valmore studio d’arte Contrà Porta S. Croce 14 36100 Vicenza tel +39.0444.322557 info@valmore.it www.valmore.it 46
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