Ale Guzzetti Sculture che osservano - Arte interattiva: dall'elettronica alla robotica

Pagina creata da Davide Caruso
 
CONTINUA A LEGGERE
Ale Guzzetti Sculture che osservano - Arte interattiva: dall'elettronica alla robotica
Ale
Guzzetti

Sculture che
osservano

Arte interattiva:
dall’elettronica
alla robotica

Valmore studio d’arte
06 maggio - 23 giugno 2016   1
Ale Guzzetti Sculture che osservano - Arte interattiva: dall'elettronica alla robotica
2
Ale Guzzetti Sculture che osservano - Arte interattiva: dall'elettronica alla robotica
Sculture che
osservano
Monica Bonollo

  Ale Guzzetti ama riferirsi al “pensiero della complessità” e sicuramente
  la sua ricerca ha sempre indagato gli spazi di intersezione fra pratiche,
  esperienze e saperi che tradizionalmente vengono tenuti rigorosamente
  separati. Nelle sue opere svanisce ogni presunta inconciliabilità fra la
  serietà e la sacralità dell’opera d’arte che incute soggezione e pretende
  distacco, la spensieratezza e l’abbandono del gioco, che coinvolge
  e invita a prendere parte direttamente all’evento, i materiali nobili
  tradizionalmente consacrati all’arte e i materiali tipici della produzione
  industriale e del consumo di massa, la manualità e l’unicità del fare
  artistico e l’automazione e la ripetibilità della tecnologia.
  Dopo essersi occupato di installazioni audiovisive, scenografie e
  musiche per il teatro, nel 1983 inizia a lavorare alle “Sculture sonore”.
  Dà così il via ad una proficua ricerca sui rapporti fra arte e tecnologia
  che sfocia nella sperimentazione di una particolare espressione
  artistica, definita una decina di anni dopo “arte interattiva”. Le sculture
  di Guzzetti nascono in quegli anni come aggregazioni di oggetti ed
  elementi che non hanno alcun rapporto logico fra loro ma che l’artista
  raccoglie e combina secondo le esigenze contingenti. La struttura
  definitiva dell’oggetto non viene mai disegnata né pensata dall’inizio,
  vengono individuati gli elementi da cui partire (un circuito elettronico,
  un oggetto in plastica, un pezzo di vetro, …) poi assemblati a seconda
  delle necessità funzionali (dimensioni, chiusure, incastri, …). L’opera
  ha quindi una sua morfogenesi particolare che può prendere direzioni
  abbastanza impreviste. È come un organismo che acquista una sua
  autonomia, che deriva da una sorta di “evoluzione naturale” come
  risultato di un alternarsi di vincoli e possibilità. L’artista Ale Guzzetti
  rinuncia spontaneamente a una completa padronanza dei significati e
  delle forme da produrre.
  Le sculture sonore si presentano come agglomerati di oggetti in
  plastica di uso comune (bottiglie, boe, tubi, …) che alloggiano circuiti
  elettronici o dispositivi luminosi in grado di emettere suoni, rumori,
  voci e luci, in risposta alle sollecitazioni esterne. La presenza, il contatto
  o la manipolazione diretta da parte dello spettatore permettono di
  modificare volume, timbri, altezze, cicli di ripetizione e pause tra un
  suono e l’altro e di condizionare gli effetti luminosi agendo attivamente
  sulla struttura audiovisiva dell’opera.
  All’interno della ricerca sul rapporto suono-immagine e sull’interattività
  si collocano negli anni ’90 gli “Acquerelli elettronici”. Questi, nati
                                                                                   3
Ale Guzzetti Sculture che osservano - Arte interattiva: dall'elettronica alla robotica
inizialmente come conversione in immagine delle caratteristiche
    ricorsive di alcune partiture musicali di Erick Satie, sono delimitati da
    grandi cornici che ospitano circuiti capaci di riprodurre una stessa
    sequenza musicale o di emettere suoni ad accesso casuale. Gli stessi
    acquerelli vengono poi inseriti in installazioni più complesse, affiancati
    da altre sculture in grado di riceverne i suoni, registrali e mischiarli ai
    propri. Queste istallazioni infatti oltre a possedere suoni propri sono in
    grado di registrare tutti i rumori circostanti, compresi quelli del pubblico
    e dell’ambiente e di riemetterli. Acquerelli e sculture sommano i loro
    suoni tra loro e a quelli dell’ambiente, e danno vita ad un’interattività
    sempre più complessa e implicita, fatta di interrelazioni continue fra ciò
    che avviene, ciò che è avvenuto e ciò che avverrà.
    Negli anni ‘90 nascono anche i “Vetri parlanti”, sculture in vetro soffiato
    capaci di ascoltare e rielaborare i suoni circostanti, di vedere e riprodurre
    l’immagine degli spettatori attraverso micro-telecamere, di emettere
    segnali luminosi in interazione con gli eventi ambientali.
    Nasce in questo modo la serie di “Sculture che osservano”: sculture che
    assorbono e riproducono ciclicamente le sequenze musicali generate
    da altre opere oltre ai rumori e alle voci presenti nell’ambiente, creando
    uno spazio sonoro fatto di interferenze e interazioni ricorsive. Viene
    operato quindi un rovesciamento dello “sguardo”, non più o non solo
    uno sguardo (e un ascolto) che si dirige dallo spettatore verso le opere
    ma sempre più dalle opere verso lo spettatore e verso l’ambiente.
    L’ambiente viene inteso inizialmente come ambiente che circonda le
    opere: ambiente/galleria o ambiente/museo, successivamente dal 2000
    in poi, con il passaggio dalle tecnologie elettroniche a quelle robotiche,
    le opere di Guzzetti interagiscono con l’ambiente in senso lato, con
    l’ambiente/mondo: uno spazio teoricamente illimitato da esplorare.
    Alle soglie del nuovo millennio infatti Ale Guzzetti lavora al progetto
    “Techno gardens”. Si tratta di installazioni di micro-sculture robotiche
    capaci di rapportarsi simbioticamente con l’ambiente e contrapposte
    all’idea di scultura monumentale localizzata in un luogo. Sono piccoli
    oggetti tecnologici semoventi, alimentati da minuscoli pannelli solari,
    capaci di emettere flebili suoni, variati dalla presenza e dal movimento
    umano, in grado di accumulare energia ed illuminarsi la notte come
    lucciole, e capaci di piccoli e continui movimenti, come steli d’erba al
    vento. Da oltre quindici anni queste micro sculture vengono istallate
    in ambienti naturali del pianeta: dai più bei giardini del mondo come i
    Giardini Zen del Giappone, o i giardini galleggianti Birmani, il Bytc Park
    di Pechino, ai più famosi ambienti naturali come i deserti dell’Ubzekistan
    e dell’Africa, le isole Galapagos, i vulcani dell’Ecuador e delle Isole
    Azzorre, le isole artificiali degli Emirati Arabi.
    Centinaia di piccole e quasi invisibili sculture sonore e interattive,
    mini-moduli di “old” e “low” technologie vengono dislocate nel mondo
    per esplorarlo ed interagire con esso. Il percorso di ricerca di Guzzetti
    prosegue quindi nel cercare di instaurare nuove relazioni e riflessioni
    fra mondi diversi: il mondo vegetale e animale “naturale” e il mondo
    tecnologico “artificiale”, confondendo e sfumando le reciproche
4
Ale Guzzetti Sculture che osservano - Arte interattiva: dall'elettronica alla robotica
delimitazioni e definizioni. Gli oggetti/sculture tecnologiche di Ale
   Guzzetti non sono più semplici estensioni dell’uomo ma complessi
   organismi dotati di comportamenti e di una loro vita autonoma.
   I lavori più recenti di Ale Guzzetti si concentrano sulla tecnologia
   robotica e sulla realizzazione di sculture che interagiscono sempre più
   con l’ambiente circostante. L’azione di rovesciamento dello sguardo
   viene portata a compimento. Le sculture osservano e seguono lo
   spettore. O si osservano fra loro.
   Nella serie “Affective robots” il busto robotico osserva il busto di
   Michelangelo e riflette su di esso, il quadro appeso alla parete segue
   con i propri occhi i movimenti di chi lo guarda o di chi gli passa accanto
   nella serie “Sensitive pictures”, mentre una strana e minimale coppia
   etrusca osserva ciò che gli accade attorno. Inoltre in “Robot portraits” i
   personaggi storici ritratti all’interno di grandi cornici sono dotati di occhi
   tecnologici vivi e autonomi in grado di scrutare l’ambiente.
   Le sculture robotiche rivolgono il loro pensiero sull’arte del passato,
   anelano a scambiarsi gesti affettuosi in un desiderio ad oggi
   ancora frustrato, accolgono il visitatore con il loro “benvenuto nel
   futuro!” portandolo a trasalire. Sono sculture “senzienti” e “dotate di
   comportamenti”: aspirano a confondersi fra gli umani e a relazionarsi
   con loro in un rapporto paritario, sicuramente reciproco.
   Le opere di Ale Guzzetti non solo chiedono il coinvolgimento dello
   spettatore inducendolo a stabilire dei collegamenti, a conoscerne il
   funzionamento, ad attualizzarne le possibili configurazioni audio e
   visive. I loro esiti imprevedibili si sviluppano all’interno di una propria
   autonomia dando vita ad “organismi tecnologici” in grado di animarsi,
   dialogare con lo spettatore, autorganizzarsi e automantenersi per
   esplorare il mondo attorno a loro. Le opere di Guzzetti danno vita ad un
   mondo ibrido che stabilisce una relazione inedita fra le diverse forme
   di “esseri viventi”, dissolvendo limiti e confini dei loro vincoli e delle loro
   possibilità.

Techno Gardens
Minimal Sound Garden, 2009, Giappone
circuiti elettronici e pannelli solari

ale guzzetti                                                                         5
Ale Guzzetti Sculture che osservano - Arte interattiva: dall'elettronica alla robotica
Observing
    Sculptures
    by Monica Bonollo
      Ale Guzzetti likes to refer to “the thought of complexity” and certainly his
      research has always sought to venture into the common space between
      the intersecting elements of practice, experience and knowledge -
      elements which are traditionally kept strictly separate. In each of his
      works he is able to create a perspective through which any alleged
      incompatibility or conflict fades away whether this be the conflict
      between the seriousness and sacred nature of the work of art, or the
      feeling of awe and faux sense of detachment the observer feels towards
      the art, the free nature of the work and the playful spirit, which combine
      to engage with you and invite you to participate directly in the event.
      The noble materials traditionally devoted to the art form which appear
      incompatible with the typical materials used in industrial production
      and mass consumption, the craftsmanship and unique nature of the
      individual piece against the automation and repetition of technology.
      After working on a number of audiovisual installations, including set
      design and musical composition for theatre, in 1983 he started working
      on “Sound Sculptures”. As a result, his research into the relationship
      between art and technology soon resulted in the forming of a new
      artistic expression, one which became known as “interactive art” ten
      years later.
      Each Guzzetti sculpture created during these years are the result of
      combining objects and elements together which ordinarily have no
      logical relationship. The elements are placed together and combined
      by the artist according to his own artistic needs. The structure which
      the object finally takes is never drawn or designed at the outset. Instead
      he prefers to identify the elements from which (an electronic circuit,
      a plastic object, a piece of glass, etc) he will assemble the sculpture
      depending upon the functional requirements (size, fastenings, joints,
      etc). Consequently, each work includes a morphogenetic process which
      may develop in quite unexpected directions. Each work is like a live
      creature which acquires independence. It achieves this through a process
      of “natural evolution” which is itself a result of a number of successive
      constraints and possibilities.
      In a similarly natural way Ale Guzzetti voluntarily surrenders himself
      completely to mastering the meanings and forms which he produces.
      The sound sculptures he produces appear at first to be clusters or
      agglomerations of everyday plastic objects (bottles, buoys, pipes,
      etc) that hold electronic circuits or lighting implements that can also
6
Ale Guzzetti Sculture che osservano - Arte interattiva: dall'elettronica alla robotica
emit sounds, noises, voices and lights, in response to varying external
stimuli. In this way the observer by their very presence, touch, or direct
manipulation is able to change the volume, timbre, pitch, repetition of
looped sounds as well as the pauses between one sound and another.
The observer may also actively influence the lighting effects which form
part of the audiovisual structure.
His research on the relationship between sound-image and interactivity
culminated in the 1990s with “Electronic Watercolours”. These
works were initially created as a visual representation of the recursive
characteristics in certain musical scores by Erick Satie. They are
surrounded by large frames that contain an electrical circuit capable of
reproducing the same musical sequence or emitting random sounds.
The same water-colours are also incorporated into more complex
installations where they have been accompanied by other sculptures
that are able to receive, record and mix their own sounds. In fact, as well
as being programmed to playback their own sounds the installations
are able to record all the sounds around them, including those of the
public, the environment and re-emit the sounds. The watercolours and
sculptures add their own sounds to the effect produced by the other
including the ambient sounds from the surrounding environment and
any feedback from observer interactions to create increasingly complex
and cumulative effects comprising of the continuous interrelationships
between what is happening, what has happened and what will happen.
During the 90’s “Talking Glasses” were born; these were blown glass
sculptures able to listen and rework sounds from the surrounding
environment. They were equally able to see and reproduce an image of
the audience through micro-cameras and emit light signals under certain
environmental conditions.
Similarly, the art collection “Observing Sculptures” was designed in
the same way: they are sculptures that absorb and reproduce cyclical
musical sequences generated by other works as well as the noises and
voices from the surrounding environment to produce an area of sound
which is full of interference and recursive interactions. The works then
progress further and our understanding of “view” is reversed; no longer
can a glance (and a listen) be directed from the observer to the work(s)
in question but increasingly to the observer away from the works and
towards the environment. Initially the background was intended as
a setting to surround the specific works: a room within a gallery or a
space within a museum. However, Guzzetti decided to interact with
the environment in a broader sense and from 2000 onwards he began
incorporating a sense of the wider world: in essence a theoretical
unlimited space for him to explore to better reflect the shift from
electronic to robotic technologies.
At the turn of the millennium Ale Guzzetti commenced work on his
“Techno Gardens” project. These installations include robotic micro-
sculptures capable of relating symbiotically with the environment and
contradict the concept that monumental sculptures are fixed in a single
setting. The sculptures are small self-propelled technological objects
which are powered by tiny solar panels with the capacity to produce
                                                                              7
Ale Guzzetti Sculture che osservano - Arte interattiva: dall'elettronica alla robotica
faint sounds. The sounds may be varied by the presence and movement
    of people. The sculptures can also store energy and illuminate the night
    like fireflies and make small continuous movements just like blades of
    grass in the wind. For over fifteen years, these micro sculptures have
    been installed in natural environments around the world: from the most
    beautiful gardens in the world such as Zen gardens in Japan, or the
    floating gardens in Burma, the Bytc Park in Beijing, to the most famous
    natural environments such as the deserts of Uzbekistan and Africa, the
    Galapagos Islands, volcanoes in Ecudaor, the Azores Islands and the
    artificial islands of the United Arab Emirates.
    Hundreds of small and almost invisible interactive sound sculptures
    containing mini-modules of “old” and “low” technology are located
    throughout the world waiting for people to interact and participate.
    It is safe to say Guzzetti’s research continues to try to establish new
    relationships and provoke consideration of the different worlds: the
    “natural” world of plants and animals and the “artificial” technological
    world. Guzzetti continues to confuse and blur the mutual boundaries and
    limits between the two. The technological objects or sculptures by Ale
    Guzzetti are no longer simple extensions of man but complex organisms
    in their own right with their own behaviours and autonomous lives.
    The latest works produced by Ale Guzzetti focus on robotic technology
    and the creation of sculptures that are capable of interacting more and
    more with the surrounding environment. The movement away from
    mere glances at works is complete. The sculptures observe and follow the
    observer. Or they observe each other.
    In the “Affective Robots” collection a robotic bust observes the bust of
    Michelangelo and reflects upon it, whilst the picture on the wall follows
    the movements of the observer or the movements of whoever passes by
    the “Sensitive Pictures” collection and a strangely minimalist Etruscan
    couple observes what is happening around them. Also for the “Robot
    Portraits” collection Guzzetti has fitted historical portraits with living and
    autonomous artificial eyes which are able to review their surroundings.
    The works of Ale Guzzetti not only demand the involvement of the
    observer but also encourage them to ‘build bridges’, to visualise how
    the art works, to interact fully and explore all of the possible audio and
    visual configurations. Their unpredictable behaviour is the result of the
    autonomous “technological entities” that come to life, that converse
    with the observer and explore the world around them. The works of
    Guzzetti have given birth to a hybrid world that creates unprecedented
    and never-before-seen relationships between a variety of “living things”
    irrespective of form.

                                                           Techno Gardens
                                                           Symbiont, Solar nano
                                                           explorer robot, 2008, Marocco
                                                           circuiti elettronici e pannelli
                                                           solari
8
Ale Guzzetti Sculture che osservano - Arte interattiva: dall'elettronica alla robotica
Ale Guzzetti

Biografia

  Nato a Tradate (Va) nel 1953, ha studiato presso l’Accademia delle Belle
  Arti di Brera di Milano. Parallelamente ha condotto studi e ricerche di
  musica elettronica assistita dall’elaboratore presso il Politecnico di Milano
  e il Centro di Sonologia Computazionale dell’Università di Padova. È
  stato PhD researcher presso l’ Università di Plymouth UK, School of
  Computing, Communications and Electronics; presso il Centro Ricerche
  sul Contemporaneo di Brera, Milano; presso il CE.R.CO, Centro ricerca
  antropologia ed epistemologia della complessità, Università di Bergamo.
  Ale Guzzetti è tra i primi artisti italiani dediti all’arte tecnologica e
  interattiva cui lavora dal 1983.
  Ha esposto in Italia, Francia, Germania, Austria, Danimarca, Olanda,
  Finlandia, Albania, Libano, Canada, USA, Hong Kong. Premiato nella
  sezione Interactive Kunst del prestigioso Prix Ars Electronica di Linz nel
  1991 e dalla Civica Galleria di Arte Moderna di Gallarate nel 1997 per
  l’arte digitale. Invitato nel 1998 alla Mostra Biennale di Venezia Aperto
  Vetro. Tra i cento artisti del mondo invitati dal Victoria & Albert Museum
  di Londra nella mostra “The Next Millennium Museum” nel 2000. Tra le
  sedi di mostre personali: Fondazione MUDIMA di Milano e la Fondazione
  Bevilacqua La Masa di Venezia.
  Le swue sculture vengono acquisite in numerose collezioni private,
  fondazioni e musei di tutto il mondo, fra cui: la Galleria Nazionale di
  Praga; il Museo di Arte Moderna di Gallarate; il Museo del Tesoro della
  Cattedrale di Aosta; il Corning Museum of Glass a New York; il Museen im
  Antonierhaus a Memmingen; il Museum fur Sepulkralkultur di Kassel; il
  Berliner Medizinhistorisches Museum di Berlino e il Museum Cimetiére
  du Sud di Tounai (Belgio).

ale guzzetti                                                                      9
Ale Guzzetti Sculture che osservano - Arte interattiva: dall'elettronica alla robotica
Biography

         He studied at the Brera Academy of Fine Arts, Milan, and he took some
         University courses in electronic and computer music at the Polytechnic
         University of Milan and at the Calculate Sonology Center of the Univerity
         of Padova. He was Ph.D Researcher at the M-Node inside the Planetary
         Collegium, University of Plymouth , UK, at the Contemporary Research
         Center of Brera, Milan and at the CE.R.CO (Center for Research on the
         Anthropology and Epistemology of Complexity) University of Bergamo
         and at EUROA European Robotics Academy, Milan.
         At this moment he is Professor in New Media at the Visual Art Faculty in
         the Decoration School and one of the coordinator of the CRAB the new
         Research Center Of Visual Culture Studies at the Brera Academy of Fine
         Arts, Milan.
         He is one of the first artists in Italy to begin research into interactive art,
         since 1983.
         His works have been shown in Italy, France, Germany, Holland, Finland,
         UK, Albania, Lebanon, Hong Kong, Canada, USA and Austria (Linz), where
         they were among the prize-distinguished (honorary mention) in the
         Interaktive Kunst section of the Prix Ars Electronica in 1991.
          In Italy they were among the prize-winners in the Digital Art section of
         the Prix Museum of Modern Art - Gallarate in 1997 and in Aperto Vetro in
         the Venice Biennale of Art at the Palazzo Fortuny, in 1998.
         He was among the 100 artists invited by the Victoria & Albert Museum in
         London to represent “The Museum in the New Millennium” in 1999, he
         also did exibitions with Nam June Paik in Milan in 2000 and in Vicenza in
         2003.
         The National Gallery in Prague acquired four of his works to destine to
         the new permanent collection of Modern and Contemporary Art. Also
         Treasure Museum of S. Grato Cathedral, Aosta (Italy); the Museum of
         Modern Art in Gallarate, Milan (Italy); the Corning Museum of Glass in
         New York; Museen im Antonierhaus, Memmingen (Germany); the Berliner
         Medizinhistorisches Museum in Berlin; Jazz Festival, Ascona (Switzerland);
         Museum fur Sepulkralkultur, Kassel (Germany); Museum Cimetiére du
         Sud di Tounai (Belgio) acquired some of his works.

     Cybug, 2003                                Cybug, 2004
     circuiti elettronici e pannello solare     circuiti elettronici e pannello solare
     15x3x3cm                                   7x4x2cm

10
                                                    ale guzzetti
Sculture
Sonore

Observing Objects: Majorino Poetry, 1988
plastica e circuiti robotici
80x30x44 cm

                                           11
Imaginary Playmate, 1989
     plastica, circuiti elettronici e suoni

                                              ale guzzetti
     165x50x40 cm

12
Talking
Glasses

                                     Hopeful Monster, 1997
                              vetro soffiato, circuiti elettronici
                                               140 x 45 x 35 cm

Hybrid, 1996
vetro soffiato e circuiti elettronici
37x65x30 cm

                                                                     13
14
     Borges’ Garden, 1999
     vetro soffiato e circuiti elettronici
     102x26x25 cm                            ale guzzetti
Time Machine n°2, 2002
vetro soffiato, circuiti elettronici e luci, 40x42x28 cm

Hybrid, 1996
vetro soffiato, plastica e circuiti elettronici,
70x45x40 cm
                                                           15
16
     ale guzzetti
Robots

Sensitive Bust: Shouting, 2013
resina, circuiti robotici e voce sintetica
44x27x47 cm
                                             17
Coppia Etrusca, 2013
     resina, circuiti robotici e sensori
     44x47x27 e 41x41x20 cm

18
                                           ale guzzetti
ale guzzetti   19
Small Portrait: Black, 2011
     resina e circuiti robotici
     30x20x8 cm

20
                                   ale guzzetti
Small Portrait: White, 2011
resina e circuiti robotici
30x20x8 cm

Sensitive Bust: Welcome to the Future, 2013
resina, circuiti robotici e voce sintetica
40x42x20 cm

ale guzzetti                                  21
22
     ale guzzetti
Affective
Robots

VS Naukides Discobolus, 2013
plastica, circuiti robotici e calco in gesso
46x24x20 e 45x19x13 cm

ale guzzetti                                   23
VS Michelangelo (Daniele Da Volterra), 2012
     plastica, circuiti robotici e calco in gesso
     46x24x20 e 45x19x13 cm

24
                                                    ale guzzetti
ale guzzetti   25
Impossible Kiss, 2012
     plastica, circuiti robotici e sensori
     60x30x25 cm

26
                                             ale guzzetti
ale guzzetti   27
VS Grunchy (Scuola di Donatello, XV sec), 2013
     plastica, circuiti robotici e calco in gesso
     42x28x20 e 42x27x20 cm

28
                                                      ale guzzetti
Sensitive
Pictures

Look at Me - Chrome Blue, 2011
resina e circuiti robotici
71x71x12 cm
                                 29
Look at Me - Chrome Blue & Gray, 2011
     resina e circuiti robotici
     71x71x12 cm

     Look at Me - Chrome Gray, 2011
     resina e circuiti robotici
     71x71x12 cm
30
Robots
Portraits

Dante Alighieri, 2014
resina e circuiti robotici
dettaglio

ale guzzetti                 31
Dante Alighieri, 2014
     resina e circuiti robotici
     92x71x20 cm

32
                                  ale guzzetti
Pinocchio, 2013
resina e circuiti robotici
92x71x20 cm

ale guzzetti                 33
Cyrano de Bergerac, 2013
     resina e circuiti robotici
     92x71x20 cm

34
Federico da Montefeltro, 2014
resina e circuiti robotici
92x71x20 cm

ale guzzetti                    35
Cleopatra, 2015
     resina e circuiti robotici
     92x71x20 cm

36
La Venere di Milo, 2015
resina e circuiti robotici
92x71x20 cm

ale guzzetti                 37
Pollaiolo - ritratto di giovane donna, 2015
     resina e circuiti robotici
     92x71x20 cm

38
The Witch Queen, 2014
resina e circuiti robotici
92x71x20 cm

ale guzzetti                 39
Mostre Personali
     & Installazioni
     2016
        Sculture che osservano, Valmore studio d’arte, Vicenza, curatrice Monica Bonollo
     2015
        Minimal Sound Gardens
          - University Botanical Garden – Oslo (Norvegia)
          - Royal Palace Park - Oslo (Norvegia)
        Explorer Mini-Robots
          - Vigeland Sculpture Park – Oslo (Norvegia)
     2014
        Explorer Mini-Robots
          - Corralejo Dunes – Fuerteventura (Canarie Spagna)
          - Aloe Cutivation – Fuerteventura (Canarie Spagna)
          - Timanfaya – Lanzarote (Canarie Spagna)
          - Minimal Sound Gardens
          - Jameos del Agua –Lanzarote (Canarie Spagna)
     2013
        Minimal Sound Gardens
          - Kaisaniemi Park – Helsinki (Finlandia)
          - Observatory Hill Park – Helsinki (Finlandia)
           - Seurasaari Museum – Helsinki (Finlandia)
          - Soti Park – Tallinn (Estonia)
          - Minimal Sound Gardens –Bastion Museum – Tallinn (Estonia)
          - Explorer Mini-Robots
          - University Botanical Garden–Helsinki (Finlandia)
     2012
        Minimal Sound Gardens
          - Central Park – New York (USA)
          - Church St. John the Divine – New York (USA)
          - Oasis – Al Ain (Sultanato dell’Oman)
          - Old Village – Wadi Bani Habib (Sultanato dell’Oman)
          - Explorer Mini-Robots
          - High Line – New York (USA)
          - Oasis – Wadi Bani Khalid (Sultanato dell’Oman)
          - Desert – Wahiba Sands (Sultanato dell’Oman)
          - Mrs. Salma’s house (beduin tend) - Wahiba Sands (Sultanato dell’Oman)
          - Synthetic Emotions & Affective Robots
          - Be Visible,Urban Center, Galleria Vittorio Emanuele, Milano
          - Electronic Muezin
          - Sultan Qaboos Mosque – Muscat (Sultanato dell’Oman)
     2011
        Sculture Sonore 1989/99, Galleria Rino Costa - Valenza
     2010
        Minimal Sound Gardens
          - Algar do Carvao – Caldeira de Guilherme Monitz – Terceira
          - Explorer Mini-Robots
          - Lagoa de Capitao – Pico Pequeno – Pico (Isole Azzorre)
          - Giardino botanico Caldeira Grande – Faial (Isole Azzorre)
           - Lagoa Verde/Azul – Parco Terra Nostra – Sao Miguel (Isole Azzorre)
     2009
        Minimal Sound Gardens
          - Umeda Sky Building – Osaka Castle – Osaka (Giappone)
          - Nara Park – Nara (Giappone)
          - Spice Farm – Nungwui (Zanzibar/Tanzania)
          - Veraclub - Kiwengwa (Zanzibar/Tanzania)

        Explorer Mini-Robots
          - Shukubo Temple – Monte Koya (Giappone)
          - Ryoanji Temple – Kyoto (Giappone)
          - Prison Island – Stone Town (Zanzibar/Tanzania)
40
- Masai Tribe – Kiberashi (Zanzibar/Tanzania)
2008
   Micro-solar Robots, Jardin Maiorelle – Marrakech (Marocco)
   Electronic Sound Flowers, Cyber Park –Marrakech (Marocco)
   Minimal Sound Gardens
     - Ulughbek’s Observatory – Samarkanda (Uzbekistan)
     - Ichon Qala – Khiva (Uzbekistan)
     - Two Small Animals
     - Kyzylkum Desert – Bukara/Uurgench (Uzbekistan)
2007
   Minimal Sound Gardens
     - Al Hamra Fort – Ras Al Khaimah (Emirati Arabi)
     - BYTC Park – Pechino (Cina)
     - Art Museum/Sarjah Kreek – Sharjah (Emirati Arabi)
   Electronic Muezin
     - Al Hamra Fort – Ras Al Khaimah (Emirati Arabi)
   Artificial Nature
     - Creek Garden – Dubai (Emirati Arabi)
     - Second Line, Festival del Jazz, Villa Serodine, Ascona (Svizzera)
     - Six Small Animals, Isole Galapagos (Ecuador)
2006
   Minimal Garden, Giardini Villa Panza di Biumo , wVarese
   Talking Glasses 3, Fusion Gallery, Torino, curatori: E. Di Mauro e W. Vallini
2005
   Sculture Sonore, Accademia Europea di Musica, Castello di Pomerio, Erba, curatore S. Mandelli
2004
   Effetti Speciali, Palazzo Comunale, Fortunago (PV), curatore: Pino Ielo
2003
   Forme del Tempo, Valmore Studio d’Arte, Vicenza, curatrice Monica Bonollo
2001
   Ale Guzzetti, Palazzo Sforza, Cotignola, Ravenna, catalogo P. Capucci
2000
   Ale Guzzetti/Nam June Paik, Spazio S. Carpoforo, Milano, curatore L. Bosio
   Ale Guzzetti, Zuni Arte Contemporanea, Ferrara, performance coreografica A. Fabbri
1999
   Playing: Storie di Piccoli Animali, Fondazione Bevilacqua/La Masa, Venezia, curatore L. M.
   Barbero, videocatalogo e DVD Studio DX
   Il Giardino di Borges, Galleria San Nicolò, Venezia, videocatalogo e DVD Studio DX, Video: BBC
   London
   Virtualità e Arte, Ass. Culturale Satura, Genova, curatrice Monica Bonollo
1998
   Corpi Polifonici, E. Frigeri Arte Contemporanea, Sassuolo, curatrice Betta Frigeri
1997
   Talking Glasses 2, Galleria Cavellini, Brescia, curatore Piero Cavellini
   Ale Guzzetti/Peter Vogel, Galleria Rino Costa, Casale Monferrato, catalogo T. Conti
1996
   Trasparenze Elettroniche, Valmore Studio d’Arte, Vicenza, curatrice Monica Bonollo
   Voci Verso l’Alto, Sala dei Templari, Molfetta, catalogo Monica Bonollo, multimedia cd-rom AAVV,
   videocatalogo C. Cattelani
   Musica-Ambiente-Poesia, Grosseto, videocatalogo C. Cattelani
1995
   Talking Glasses, (con R. Arad e P. Gabriel), Tribeca ArtGallery, Milano, catalogo M. Bonollo e P.
   Capucci
1994
   Satie’s Frames, Tribeca Art Gallery, Milano
1993
   B.A.C.H. & C.A.G.E., Galerie Yaki Kornblit, Amsterdam (Olanda)
   Cose Polifoniche, Fortezza del Girifalco, Cortona (AR), catalogo: M. Scotini, poesie G. Majorino,
   musiche B. De Francesch
1992
   Opera Ventura, Galleria La Nuova Pesa, Roma, catalogo G. Perretta, poesie G. Majorino, voce S.
   Marchini
   B.A.C.H. & C.A.G.E., Galleria Rino Costa, Casale Monferrato
1991
   Voci di Plastica: Sculture in Concerto, Fondazione MUDIMA, Milano, videocatalogo Studio
   Azzurro, Video RAI 2
1990
   Observing Objects, Galerie Yaki Kornblit, Amsterdam (Olanda), disco catalogo M. Senaldi, poesie
   G. Majorino, musiche B. De Franceschi
   Tre Trii Impossibili, Galleria la Macchina dell’Arte, Biella (Vercelli), curatore O. A. Ronda
1989
   Falò a 4/5 voci ed altre cose polifoniche, Galleria Murnik, Milano, videocatalogo Studio DX
1988
   Ale Guzzetti, Galleria 4.5 x 4.5, Parma, Curatore A.Carretta, Catalogo AAVV
                                                                                                       41
Mostre
     Collettive
     2016
        My Way, Lo Spirito del Lago, Spazio Luparia, Stresa (VB)
        Rabenschwarz, Kunstverein Bamberg, Bamberg (DE)
     2015
        Qui e Allora: attualità del post-moderno, Spazio 0 -Torino, curatore Edoardo Di Mauro
     2014
        Lo Spirito del Lago, Isola Bella, Stresa (VB), curatori ZaCaGi
     2013
        Living in Lift, Castell dell’Ovo, Napoli, curatori Walter Vallini, Roberto Mastroianni
     2012
        Un’altra storia 2, Arte Italiana anni ’80 / ‘90, Ex Birrificio Metzger Centro Di Cultura
        Contemporane, Torino
        Tracce di contemporaneo in ville aperte, Villa Cusani Tittoni Traversi, Desio, Curatore Simona
        Bartolena
        Circuit de Couronnes, Cimetiére du Sud, Tournai (Belgio), curatori Galerie Koma asbl, comm.
        Sauvegarde Patrimoine
        Lust of Life, Galleria Allegretti - Torino, curatori: ZaCaGi
        Lo spirito del Lago, Spazio Luparia, Stresa (VB), Curatori ZaCaGi
     2011
        Un’altra storia, Arte Italiana dagli anni ’80, Ex Chiesa S. Francesco, Como, curatore E. Di Mauro
        Nascor 2, Tra Arte e Natura, Fondazione Noesi, Palazzo Barnaba, Martina Francata (TA), curatore
        Maria Vinella
        Decorazione: una Riflessione, Ex Chiesa San Carpoforo, Accademia di Brera, Milano, curatori:
        Marco Pellizola, Beppe Sabatino
     2010
        Scultura Internazionale Racconigi, Parco Castello Reale, Racconigi, curatore e catalogo Luciano
        Caramel
     2009
        Venti Vetri, Galleria Corraini, Milano, curatore: Massimo Lunardon
        FeedBack, Inter-acto Ergo Sum, San Casciano (FI), curatori: Neri Torcelllo; Cristina Trivellin; Martina
        Coletta
     2008
        Ale Guzzetti & Ettore Sottsass, Fusion Art Gallery, Torino, curatore E. Di Mauro
        Apocalypse Tomorrow, Vecchiato Art Galleries, Padova, curatore Marcello Pecchioli
        Abitare il tempo, Ospitality Art Space, Verona, curatori Walter Vallini e Nello Teodori
        Formule, 1^ Biennale Arte Contemporanea, Palazzo Ducale, Sabbioneta, curatore S. Provinciali
        (Im)Materiale, Officina delle Arti / Musei Civici, Reggio Emilia, curatore Elena Forin
        Materiali del Silenzio, Villa Bertarelli, Galbiate, curatore Andrea Del Guercio
        La Farfalla e la Formica, Galleria il Chiostro, Saronno, curatori Lorella Giudici e Valerio Dehò
     2007
        Second Line, Lo Spirito del Lago, Isola Bella, Stresa (VB), curatore Hartmut Kraft
        As the New Orleans Function, Festival del Jazz, Ascona (Svizzera), curatori G. Zanzi e P. Ceruti
        Totentanz, Museum fur Sepulkralkultur, Kassel, curatore Hartmut Kraft
        Disseminazione, Chiesa Abaziale di San Sisto, Piacenza, curatore Andrea Del Guercio
        Pianofortissimo, Museo Vostell, Malpartida, curatore Gino Di Maggio
        Intersezioni, Fusion Art Gallery, Torino, curatrice Natasha Bordiglia
     2006
        Intersezioni: 6+6, G- Space, Venezia, curatrice Natasha Bordiglia
        Dialoghi Incrociati, Galeria de Exposições do ISCTE, Lisbona, curatore Walter Vallini
        Oggetti Luminosi, Fusion Art Gallery, Torino, curatore Walter Vallini
        AsoloArtFilmFestival, Teatro Duse, Asolo, curatore Attilio Zamperoni
        Welcome Teach & Touch, Premio internazionale d’arte Ermanno Casoli, Serra S. Quirico, curatore
        Valerio Dehò
        Arte Sacra Contemporanea Aosta, Colleggiata S.Orso, Aosta, curatore Andrea Del Guercio
        Arte Sacra Aosta, Museo del Tesoro della Cattedrale S.Grato , Aosta, curatore Andrea Del Guercio
        Al di là: Arte e Materia, Palazzo Farnese, Piacenza, curatore Clara Carpanini
42
Kunst auf Rezept, Galerie im Park / Klinikum Bremen-Ost, Bremen (Germania), curatore H. Kraft
   Des Heilingen Antonius, Museen im Antonierhaus, Memmingen (Germania), curatore H. Kraft
   Humilitas, Isola Bella, Lago Maggiore, Stresa (VB), curatore H. Kraft
2005
   Oggetti Luminosi, Centro Italiano di Cultura Copenaghen, Copenaghen, curatore Walter Vallini
   Interni Italiani, Centro Italiano di Cultura Copenaghen, Copenaghen, curatore E. Di Mauro
   Lo Spazio dell’Accadere, Ex Chiesa Anglicana, Alassio (SV), curatore Rita Matano, ospiti Claudio
   Citrini (matematico), Romano Gasparotti (filosofo), Riccardo Notte (antropologo)
   Un cuscino per sognare, Palazzo Casotti, Reggio Emilia, curatori Rosanna Chiessi e Andrea Sassi
2004
   Un cuscino per sognare
       - Parco esposizioni, Novegro, curatori Rosanna Chiessi e Andrea Sassi
       - White Box, Kultfabrik, Monaco (Germania), curatori Rosanna Chiessi e Andrea Sassi
   La Crisi della Presenza, Antico Palazzo della Pretura, Castell’Arquato, curatori e catalogo Fabrizio
   Boggiano ed Edoardo Di Mauro
   Raccolta Differenziata, Filande di San Giacomo di Veglia , Vittorio Veneto, curatore E. Di Mauro
   Lasciateci divertire, Palazzo Comunale, Arezzo, curatore e catalogo Maurizio Sciaccaluga
   È Bella la Bestia, Isola Bella, Lago Maggiore , Stresa, curatore H. Kraft
   Effetti Speciali, Brevi/Guzzetti, Palazzo Comunale, Fortunago (PV)
   Piante Succulente, Associazione culturale 999, Novara, curatore Liviano Papa
   Fogli Parlanti, Ex Chiesa Anglicana, Alassio, curatore Rita Matano
2003
   Kunst auf Rezept, Berliner Medizinhistorisches Museum, Berlino, curatore e catalogo Harmut
   Kraft
   Ale Guzzetti/Nam June Paik, Valmore Studio d’Arte, Vicenza
   The Ritual of Coffee
       - Crestanello Gran Caffe, Vicenza, curatrice Stefania Carrozzini
       - Istituto Italiano di Cultura, Berlino, curatrice Stefania Carrozzini
   Collezione Permanente Arte Moderna, Galleria Nazionale, Praga
   Com.unic@re SMS
       - Banca Popolare di Milano, Bergamo, curatore Pierre Restany
       - Istituto Superiore di Comunicazione, Roma, curatore Pierre Restany
   Le Tentazioni di Sant’Antonio, Isola Bella Lago Maggiore, Stresa (VB), curatori e catalogo H. Kraft
   e Andrea Del Guercio
   Ho visto anche degli artisti felici, Galleria Sergio & Thao Mandelli, Seregno
2002
   Zoo Domestico: animali tra reale e virtuale, Studio D’ARS, Milano, curatrice Grazia Chiesa
   Aspetti della Scultura Contemporanea, Sergio & Thao Mandelli, Seregno
   Il linguaggio mediatico del Nuovo Millennio, Studio D’Ars, Milano, curatori e catalogo M.G.
   Chiesa e P. Restany
   Com.unic@re SMS, Tour Eiffel, Parigi (Francia), curatori e catalogo M. G. Chiesa- P. Restany
   Kunst auf Rezept, Herforder Kunstverein, Herford (Germania), curatore e catalogo H. Kraft
   The ritual of Coffee, Crestanello Gran Caffe Italiano, New York (USA), curatrice Stefania Carrozzini
   Kunst auf Rezept, Stadtischen Galerie, Bergkamen Oberaden (Germania), curatore e catalogo H.
   Kraft
   ArtSud, Palais des Congrés, Parigi (Francia), per gentile concessione di Galleria Oprandi, Bergamo
   MIART 2002, Padiglioni Fiera, Milano, courtesy of Valmore Studio d’Arte, Vicenza
   French Contemporary Art, Fear, Hong Kong (Cina), per gentile concessione di Galleria Oprandi,
   Bergamo
   ARTUEL 2002, Phoenicia Inter-Continental, Beirut (Libano), per gentile concessione di Galleria
   Oprandi, Bergamo
   Glass Way, Museo Archeologico, Aosta, curatori e catalogo M. Sciaccaluga e R. Barovier
2001
   EXIT 5: Banding, Spazio Navile, Bologna, catalogo R. Barilli B. Brollo R. Daolio E. Di Mauro
   1960/74: Arte a Milano attraverso gli allievi di Brera, Sala Hajech, Milano, cura e catalogo F.
   Pensa
   Piccolo Formato, Sala Boccioni, Milano, catalogo AAVV
   A partire da Majorino, Circolo Culturale Bertolt Brecht, Milano
   Sculptures, Galerie L’Eclat du Verre, Parigi (Francia), curatore E. Bernard
   Ich will es anders, Isola Bella Lago Maggiore, Stresa (VB)
   Museum in Motion, Castello San Pietro in Cerro, San Pietro in Cerro, catalogo P. Restany
   Kunst auf Rezept, Museum der Stadt, Ratingen (Germania), curatore e catalogo H. Kraft
2000
   A grand Design: The Museum in the New Millennium, Victoria & Albert Museum, Londra,
   Major Collage, The Sharjah Arts Museum, Emirati Arabi
   Ale Guzzetti/Nam June Paik, Spazio S. Carpoforo, Milano
   Millennium Exhibition, Habatat Galleries, Pontiac, Michigan (USA)
   La Spiritualità nell’Arte: Da Boccioni a Serrano, Santuario di Oropa, Biella, curatore e catalogo
   A. Fiz
   Il sacro nell’Arte Contemporanea, Valmore Studio d’Arte, Vicenza
   Fuori dall’Arte con Arte, Antico Palazzo della Pretura, Castell’Arquato, catalogo T. Trini
   Compagni di Scuola, Brera anni ‘70, Palazzo Comunale, Fortunago
   Le Nuove Tavole della Legge, The Fashion Cafè, Spilimbergo (PN), curatore B. Brollo, catalogo F.
   Strumendo/L. Trevisas
                                                                                                          43
1999
        Best Sellers: libri d’artista
            - Libreria Palomar, Bari, curatori: I. Iurilli e L. De Venere
            - Galleria del Progetto, Molfetta (Bari) curatori I. Iurilli e L. De Venere
            - Libreria dell’Arco, Matera, curatori: I. Iurilli e L. De Venere
         Arte Elettronica: Guzzetti/Vogel, Mostra collaterale Arte Fiera, Udine, curatore D. Preto
         Di Vetro, artisti e vetro: confronto di esperienze e poetiche, Museo Pecci, Prato,
         conferenza A. Dorigato e B. Corà
         Il Giardino delle Delizie, Villa Miari De’ Cumani, S. Elena (PD), catalogo B. Brollo M. L.
         Trevisan
         100% DESIGN, International Fair, Londra, preview installation del V&A Museum
     1998
         La Casa di Vetro, Galleria Thoman, Innsbruck (Austria), catalogo V. Tassinari
         Aperto Vetro: Biennale di Venezia, Palazzo Fortuny, Venezia, catalogo A. Dorigato e R.
         Borovier e D. Klein
         Progetto Speciale: Mediterranea n.1, Galleria Nazionale d’Arte, Tirana (Albania), curatore
         G. Grillo
     1997
         Va’ Pensiero: Arte Italiana 1984/1996, Promotrice Belle Arti, Torino, catalogo E. Di Mauro
         e I. Mulatero
         La Casa di Vetro, Materia Prima Arts & Crafts, Venezia, catalogo V. Tassinari
         Sinfonie Spiate, Sala Rossini Kursal, Jesolo (Venezia), catalogo B. Brollo
         Sinfonie Spiate, Centro Cadore, Domegge di Cadore (BL), catalogo B. Brollo
         Radio Tirana Fax, Sala dei Templari, Molfetta (Bari), curatore e catalogo G. Grillo
         Guzzetti/Vogel, Galleria Rino Costa, Casale Monferrato, catalogo T. Conti
      1996
         Oggetti Ristorti, Spazio Vigentina, Milano, catalogo P. Cravel
         Tracce di Tracce, Musica-Ambiente-Poesia, Grosseto, curatore B. De Franceschi
         Tempi Ultimi, Biennale d’Arte - Penne (PE), catalogo L. Spadano P. Balmas C.
         BuonamanoCybervideo, Villa Farsetti, Santa Maria di Sala (VE), catalogo L. Majer
         Natura Naturans, Castello di San Giusto, Trieste, catalogo M. Campitelli
         Segnali d’Opera: Arte Digitale, Civica Galleria Arte Moderna (Premio acquisto), Gallarate,
         catalogo M. G. Mattei G. Perretta F. Torriani E. Zanella Manara
         La Casa del Vetro, Botanikum, Monaco (Germania), catalogo V. Tassinari
         Radio Tirana Fax, Fondazione Velija, Tirana (Albania), curatore e catalogo G. Grillo
     1995
         Oltre le Arti Elettroniche, Museo Luigi Pecci, Prato, Curatori F. Galluzzi C. Davinio
         Il Castello Incantato, Biblioteca Cominiana, Pordenone, catalogo M. Campitelli
         Inter.Art.Activity: R.Arad/P.Gabriel/A.Guzzetti, Tribeca Gallery, Milano, catalogo M.
         Bonollo e P. L. Capucci
         Giardino dell’Arte 2, Giardini P.zza d’Armi, Torino, catalogo E. Di Mauro e I. Mulatero
         Articolo 11, Ex ghiacciaia medioevale, Como, Scultura con Alik Cavaliere
         La Scienza delle Soluzioni Immaginarie, Palazzo Eucherio, Parma, catalogo V. Accame e
         E. Baj e B. Eruli
         Sens Emergents, Isea ‘95, Musèe d’Art Contemporain, Montreal (Canada), curatori E.
         Mattson A. Mongeau

     1994
        Chandelle Verte
          - Centro Steccata 2, Milano
          - Galleria Vinciana, Milano
          - Galleria Milenium, Milano
          - Eos Arte Contemporanea, Milano
          - Galleria Civica di Arte Moderna, Gallarate (VA), curatore E. Zanella Manara
        Media Lounge, Idea ‘94, Museum of Modern Art, Helsinky (Finlandia), curatore M. Tarkka
        Le Tavole della Legge, Castello di Volpaia, Radda in Chianti, curatori Cattelani/Pistoi,
        catalogo A. Vettese
        Minima Media, Medienbiennale Kunsthalle Elsterpark, Leipzig (Germania), curatore D.
        Daniels
     1993
        Gilardi/Guzzetti, Galerie Yaki Kornblit, Amsterdam (Olanda)
        COCART, Spazio Flaminio, Roma, catalogo A. B. Oliva e AAVV
        La macchina del Senso, Castello di Marostica, Marostica (Vicenza), catalogo E. L.
        Francalanci e G. Segato
        Scritture, Fortezza del Girifalco, Cortona (AR), catalogo M. Scotin
        Elogio della Plastica, Villa Brunati, Desenzano (BS), curatore P. Cavellini
        Cybernauti-Inframondi, Palazzo Re Enzo, Bologna, catalogo P. L. Capucci
        Sound, Museion Museo d’Arte Contemporanea, Bolzano, catalogo M. Vescovo
     1992
        COCART
          - Galleria Bianca Pilat, Milano, catalogo A. B. Oliva e AAVV

44
- Palazzo della Ragione, Mantova, catalogo A. B. Olivia e AAVV
      - Pinacoteca Comunale, Bari, catalogo A. B. Olivia e AAVV
   Electronica, Ex Convento S. Giovanni in Monte, Bologna, catalogo M. Pecchioli
   Medialismi, Palazzo Villa d’Este, Tivoli (Roma), curatore G. Perretta
   Aisthesis, Museo Polivalente, Bagnacavallo (Ra), catalogo P. L. Capucci e P. Restany
   Interactiva, Media Park, Colonia (Germania), curatore A. Zapp
1991
   L’Oggetto e lo Spazio, Palazzo Capitano del Popolo, Gubbio (PG), catalogo E. Di Maur
   Arte Giovane a Confronto, L’incontro, Novara, cura e catalogo L. Papa
   Nove o dieci artisti giusti, Galleria Atrium, Biella (VC)
   A.E., Galerie Ghislave, Parigi (Francia), catalogo O. Piene e AAVV
   Arie, 34^ Festival dei Due Mondi, Fonti del Clitunno, Spoleto, catalogo A. B. Oliva
   Prix Ars Electronica ‘91, Interaktive Kunst, Linz (Austria), catalogo H. Leopoldseder e
   AAVV, Video Studio Azzurro
   Exemples d’Art Electrique, Galerie Ghislave, Parigi (Francia), curatore G. Sosnowski
   Extravaganti Elettronici, Tecnopolis, Bari, catalogo L. De Venere
   Extrabilia, Ex Chiesa S. Salvatore, Capua (CS), curatore A. B. Oliva
1990
   Pianofortissimo
      - Fondazione MUDIMA, Milano, curatore G. Di Maggio
      - Teatro Carlo Felice, Genova, curatore G. Di Maggio
   Evventrici Volumi, Ex Convento S. Teresa dei Maschi, Bari, catalogo L. De Venere e F.
   Gualdoni
   L’Oggetto e lo Spazio, Pinacoteca Comunale, Ravenna, catalogo E. Di Mauro
1989
   Il Linguaggio Simulato, Torre Pellice, Torino, catalogo L. Cabutti e E. Di Mauro
   Accumulazioni, Galleria UXA, Novara, curatore L. Papa
1988
   Ecosistemi dell’Arte, Galleria Murnik, Milano, curatore Gianluca Bocchi, catalogo Bocchi,
   Ciavoliello, Coen, Di Mauro, Poli, Senaldi, Vincenzo

ale guzzetti                                                                                   45
Edizione Valmore studio d’arte

     Traduzioni:
     Elena Dal Maso

     Crediti fotografici:
     L&L Video for Art
     Foto Balestrini
     Ale Guzzetti

     Finito di stampare nel mese di maggio 2016
     Tipolitografia Campisi srl - Arcugnano (VI)

     © 2016 Valmore studio d’arte sas, Vicenza
     Tutti i diritti riservati / All rights reserved

                                  Valmore studio d’arte
                                  Contrà Porta S. Croce 14
                                  36100 Vicenza
                                  tel +39.0444.322557
                                  info@valmore.it
                                  www.valmore.it

46
Puoi anche leggere