AgroecologiA PRINCIPI E OPZIONI A VANTAGGIO DELL'AGRICOLTURA BIOLOGICA - Territori Bio
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AgroecologiA PRINCIPI E OPZIONI A VANTAGGIO NOVEMBRE 2018 DELL’AGRICOLTURA BIOLOGICA LUCA COLOMBO STEFANO DELL’ANNA FondAzione itAliAnA per lA ricercA in AgricolturA BiologicA e BiodinAmicA
REG. (CE) N. 1305/2013 – D.G.R. N. 2175 DEL 23/12/2016 MISURA: 16 COOPERAZIONE TIPO D’INTERVENTO: 16.1.1 COSTITUZIONE E GESTIONE DEI GRUPPI OPERATIVI DEL PEI IN MATERIA DI PRODUTTIVITÀ E SOSTENIBILITÀ IN AGRICOLTURA DOMANDA CAPPELLO N. 3600762 FINALITÀ: 1. migliorAmento tecnico e dell’oFFertA BiologicA con Accresciuti proFili Agroecologici; 2. rAFForzAmento di composizione e identità dei territori Biologici dei colli eugAnei e del Veneto orientAle trAmite l’inclusione di ulteriori Aziende Biologiche o in conVersione; 3. Aumento dellA redditiVità e competitiVità, sempliFicAzione “BurocrAticA” delle Aziende che ricAdono nei territori Biologici dei colli eugAnei e del Veneto orientAle. CAPOFILA DEL PROGETTO PARTECIPANO ANCHE InIzIatIva fInanzIata dal Programma dI svIluPPo rurale Per Il veneto 2014-2020 organIsmo resPonsabIle dell’InformazIone: CantIna CollI euganeI soC. CooP. agr. autorItà dI gestIone: regIone del veneto – dIrezIone adg feasr ParChI e foreste
AgroecologiA PRINCIPI E OPZIONI A VANTAGGIO DELL’AGRICOLTURA BIOLOGICA sI rIngrazIano vInCenzo vIzIolI e antonIo sCarabello Per la suPervIsIone alla redazIone
indice preAmBolo 4 AgroecologiA L’AGROECOLOGIA AL SERVIZIO e Biologico DELL’OPERATO DEI BIODISTRETTI 4 soVrApposizioni e disAllineAmenti 14 introduzione 5 IN TANDEM 15 SOSTENIBILITÀ inQuAdrAmento SU PLURIME DIMENSIONI 16 dell’AgroecologiA 6 I NUMERI DEL BIO ITALIANO 19 AGROECOLOGIA IN EVOLUZIONE 7 IL BIO VEICOLO OPERATIVO DELLA VISIONE AGROECOLOGICA 20 GLI ELEMENTI SFIDANTI: INGREDIENTI PER L’AZIONE DI DOMANI 9 i FondAmenti PROSPETTIVE E OPPORTUNITÀ TECNICHE PER LA CONVERSIONE 11 tecnico-teorici dell’AgroecologiA 22 LA CHIAVE POLITICA DELL’AGROECOLOGIA 11 PRINCIPI ECOLOGICI DEL FARE BIO 22 L’ECOLOGIA AGRARIA QUALE FONDAMENTO OPERATIVO 23 LE COMPATIBILITÀ CLIMATICHE 25 INNOVAZIONE E VALORIZZAZIONE DEI SAPERI ESPERIENZIALI 26
PARTE SPECIALISTICA LAVORAZIONI E ATTREZZATURE 36 l’impostAzione LE COLTURE DI SERVIZIO ECOLOGICO 37 AgroecologicA nel Biologico 28 CONTROLLO DELLA FLORA INFESTANTE 39 COME IMPOSTARE DIFESA DELLE COLTURE 41 LE MISURE PREVENTIVE 41 L’AZIENDA BIOLOGICA LE MISURE DIRETTE 42 IN CHIAVE AGROECOLOGICA 28 L’ADOZIONE DEL PERCORSO LA SCELTA DI VARIETÀ E RAZZE 47 AGROECOLOGICO FULCRO DEL PROCESSO DI CONVERSIONE 28 I PROBLEMI DI REPERIMENTO DELLE SEMENTI E DELLE DEROGHE 49 LE PIANTINE DA VIVAIO 50 I CRITERI PER IMPOSTARE IN ZOOTECNIA RUSTICITÀ IL PIANO DI CONVERSIONE 30 E RAZZE LOCALI 50 le tecniche L’ALLEVAMENTO ZOOTECNICO 50 Agroecologiche I PRINCIPI DI BASE DELL’ALLEVAMENTO 51 nel Biologico 32 conclusioni 54 DIVERSIFICAZIONE COLTURALE, ROTAZIONI E AVVICENDAMENTI 32 FERTILITÀ E FERTILIZZAZIONE 34 IL COMPOSTAGGIO DELLA SOSTANZA ORGANICA 35 BiBliogrAFiA 55
L’AGROECOLOGIA preAmBolo AL SERVIZIO DELL’OPERATO DEI BIODISTRETTI In Italia, i biodistretti vanno moltiplicandosi e co- In questo quadro, l’adozione di approcci agroeco- minciano a rappresentare un modello di riferimento logici assume una valenza strategica: diviene una per diversi altri paesi europei che stanno inve- prospettiva valoriale e tecnica di qualificazione stendo sul biologico anche come modello di svi- dell’azienda biologica, assume il valore di indirizzo luppo e promozione territoriale. Qualificano per uno sviluppo armonico del territorio e di guida un’area, integrano più funzioni produttive, econo- delle scelte operative, offre una traiettoria di riferi- miche e di gestione delle risorse naturali e paesag- mento per l’insieme degli operatori che intendono gistiche, aggregano forme di produzione biologica migliorare il profilo di sostenibilità dei processi pro- che possono godere di un volano commerciale duttivi, stimola gli attori pubblici e privati a compor- nella promozione territoriale. tamenti più consapevoli nella gestione e tutela del bene comune. In questo quadro, il progetto terrItorI bIo, fi- nanziato dal Psr della regione veneto tramite le tra gli strumenti di cui il CoPa si dota per promuo- operazioni 16.1.1 e 16.2.1 nell’ambito della misura vere la sua funzione di guida, promozione e sup- 16 sulla Cooperazione, intende sviluppare percorsi porto operativo, il presente manuale di innovativi di gestione delle produzioni biologiche in agroecologia intende offrire un quadro di riferi- un quadro di aggregazione di produttori, di promo- mento concettuale e operativo che aiuti l’insieme zione di nuove forme di governance territoriale, di degli attori pubblici e privati a rendere più sosteni- accompagnamento delle aziende nel loro lavoro bile, efficiente e competitivo il sistema produttivo produttivo e di fornitura di servizi ecosistemici, su biologico garantendo al contempo il soddisfaci- una scala di azione che superi i confini aziendali e mento e il godimento di servizi ecosistemici per i che abbracci l’intero areale produttivo dei biodi- produttori agricoli e per l’insieme della collettività. stretti Colli euganei e bio venezia. a tal fine, terrItorI bIo promuove la creazione e gestione di un Centro di orientamento, Propul- sione e affiancamento (CoPa) a vantaggio del si- stema di produzione biologica dei due biodistretti veneti, agendone l’insieme delle leve: orienta- mento delle aziende verso il biologico e le pratiche ecosostenibili; Propulsione verso gli attori pubblici e privati volta alla disseminazione delle valenze pro- duttive ed ecologiche dei territori; affiancamento, lavorando nell’accompagnamento di una transi- zione progressiva che permetta di assorbire più ra- pidamente ed efficacemente le difficoltà gestionali di un’azienda biologica. NOVEMBRE 2018 4 AgroecologiA PrInCIPI e oPzIonI a vantaggIo dell’agrIColtura bIologICa
introduzione a chiunque si sia in questi anni interessato al set- potenziale di rigenerazione ambientale e nutrizio- tore biologico, sorge spontaneo chiedersi quali nale, una dinamica questa che ora guarda con at- siano le differenze tra agricoltura biologica e agroe- tenzione all’affermarsi dell’agroecologia sulla scena cologia. sostanzialmente, si basano su principi si- internazionale e nel dibattito pubblico. mili dal punto di vista dell’approccio tecnico e disciplinare con una prevalente attenzione alle va- le distanze, concettuali, geografiche e tecniche, lenze ambientali in biologico e a quelle socio-cul- vanno infatti ora riducendosi e sempre più si lavora turali in agroecologia, stando all’interpretazione alla convergenza tra biologico e agroecologia, una prevalente data dai rispettivi movimenti. convergenza fatta di autenticità e rigore del me- todo produttivo, di un quadro che abbracci l’intero In termini di sviluppo dei due percorsi fondativi, il sistema alimentare ben oltre la sola produzione pri- movimento dell’agroecologia nasce e si sviluppa maria, di attenzione verso le complesse esigenze in america latina, in parte anche in contrapposi- sociali in materia di integrità del cibo, dell’ambiente zione al biologico perché la normativa che rego- e del territorio, di remunerazione e riconoscibilità lava il settore nei Paesi della regione, scritta per dei produttori, di un approccio multi-scala basato favorire l’esportazione di prodotti nei mercati del su metodi transdisciplinari. In sostanza, di atten- nord del mondo, di fatto impediva ai piccoli e zione all’interazione tra le componenti naturali, tec- medi agricoltori di poter commercializzare anche niche e socio-economiche. a livello locale i prodotti come biologici a causa dei costi di certificazione che operavano da sbarra- Il quadro delle coerenze e delle convergenze tra mento economico. agroecologia e biologico assume dunque un forte rilievo. È intorno a questa sfida concettuale, orga- dal lavoro seminale avviato in america latina, i nizzativa e di cucitura socio-culturale che verranno principi dell’agroecologia trovano ora crescente misurate le iniziative di fomento dell’agroecologia applicazione in tutto il mondo, riflettendosi in una e del biologico ed è sulla base di questi presuppo- ampia varietà di pratiche e con risultati documen- sti che si può rafforzare l’azione tecnica e di valo- tati da un numero crescente di articoli scientifici, rizzazione territoriale che i biodistretti promuovono. indicazioni sulle politiche, campagne e mobilitazioni dei movimenti sociali. È altrettanto evidente che Il presente volume intende offrire un quadro inte- una buona parte delle pratiche e dei lavori fanno grativo della visione agroecologica applicata al bio- riferimento a esperienze maturate nel quadro del- logico. si articola pertanto in un primo l’agricoltura biologica e che l’europa è ora partico- inquadramento dell’agroecologia nell’ambito del larmente attiva in questo ambito. Proprio la dibattito corrente su finalità, approcci e perfor- situazione in europa dimostra come gli agricoltori mance del sistema agroalimentare; presenta am- biologici abbiano svolto un ruolo di apripista a una bizioni e contraddizioni dei prevalenti usi del riforma sostanziale del sistema agroalimentare in termine agroecologia; ne inquadra i principali snodi chiave di sostenibilità, anche godendo di incentivi teorici per procedere infine a una carrellata dei cri- per la conversione e la copertura dei costi di certi- teri tecnici che assicurino una maggiore adesione ficazione. Questo spiega in buona parte come in delle pratiche biologiche alla massima conver- europa le iniziative a sostegno di un nuovo modello genza a vincoli e potenzialità ecologiche. di agricoltura, promosse soprattutto da produttori così come consumatori, tecnici e ricercatori ve- dano protagonista l’agricoltura biologica nel suo NOVEMBRE 2018 5 AgroecologiA PrInCIPI e oPzIonI a vantaggIo dell’agrIColtura bIologICa
inQuAdrAmento dell’AgroecologiA l’attività agricola si innesta per sua natura su un l’agroecologia si muove pertanto nel cuore del di- tessuto di dinamiche e relazioni ecologiche. ep- battito sulla sostenibilità e punta a ripristinare il dia- pure, non sempre lo fa nel loro rispetto o consi- logo tra saperi agricoli tradizionali e scienze agrarie derandone vincoli e potenzialità. Per queste moderne, a utilizzare concetti e principi ecologici ragioni l’agroecologia presenta opportunità per la per progettare e gestire agroecosistemi sostenibili rigenerazione di un approccio all’attività primaria e più autosufficienti, a promuovere una migliore e che faccia leva sul (e faccia i conti con il) contesto più profonda comprensione della natura degli ambientale del luogo di coltivazione e alleva- agroecosistemi e dei loro presupposti di funziona- mento. mento. la definizione più spesso adottata di agroecologia Come ambito disciplinare e modello agricolo, è mutuata dai lavori, progressivamente aggiornati, l’agroecologia sta ricevendo crescenti attenzioni in di miguel altieri, entomologo dell’università della contesti scientifici o di governance. la fao, per California a berkeley, pioniere di una codificazione esempio, ha deciso di intraprendere un’offensiva del concetto. da lui origina l’enunciazione più ri- di larga scala che posizioni l’agroecologia come corrente che vede l’agroecologia come “l’applica- paradigma di riferimento per lo sviluppo agricolo e zione della scienza ecologica allo studio, alla rurale: in questa direzione ha promosso nel set- progettazione e alla gestione dell’agricoltura soste- tembre 2014 e nell’aprile 2018 due simposi inter- nibile” (altieri, 1995). nazionali, oltre a diverse iniziative continentali tra il 2015 e il 2017, di cui una su scala europea nel no- originariamente incentrata sull’analisi degli agroe- vembre 2016. Parole chiave in questi processi (a cosistemi e del loro funzionamento, quale frutto dimostrazione di come la fao lo stia proiettando dell’interazione tra attività produttiva, comunità all’interno delle sue strategie) sono la ‘transizione’ biotiche e ambienti fisico-chimici, l’agroecologia verso ‘sistemi alimentari’ più ‘produttivi’, ‘sosteni- ha inizialmente mirato a produrre e mettere in rete bili’ e ‘inclusivi’. la legittimazione dell’agroecologia conoscenze e pratiche che fornissero gli stru- viene inoltre fatta in considerazione delle strategie menti per rendere l’agricoltura più compatibile volte a perseguire gli obiettivi dei Sustainable De- con i vincoli ambientali (stassart et al., 2012). velopment Goals (sdgs) e delle attenzioni del Co- oggi, se ne ampia la portata conferendo al- mitato mondiale per la sicurezza alimentare che l’agroecologia un carattere più organico: l’ap- ha chiamato il proprio Panel di esperti di alto li- proccio attuale, rivendicato dallo stesso altieri, vello (high level Panel of expert - hlPe) a redigere assume infatti sempre più l’agroecologia quale un documento sul contributo dell’agroecologia alla fondamento di sostenibilità dell’intero sistema ali- lotta alla fame su cui deliberare politicamente nel- mentare di cui si constata l’insostenibilità (glies- l’autunno 2019. sman, 2014). un food system da riformare nelle sue componenti agricole, ambientali, economi- Come un gioco di specchi, l’agroecologia trova che, sociali, ma anche culturali e politiche, oltre eco anche in ambito scientifico e tra i movimenti che proiettato verso nuovi e più equilibrati rapporti sociali: si è costituita una European Society on di filiera. una proposta, quindi, che ha l’intento di Agroecology per raccogliere e sostenere le cono- rimettere in discussione e riformulare i presuppo- scenze scientifiche e le pratiche agroecologiche; sti strutturali del sistema agroalimentare nel qua- l’ex relatore speciale dell’onu sul diritto al Cibo dro di una coerenza etica delle dimensioni vi ha dedicato un report monografico (de schut- tecniche, ecologiche, sociali e politiche. ter, 2011) e nella sua ultima relazione (de schutter, NOVEMBRE 2018 6 AgroecologiA PrInCIPI e oPzIonI a vantaggIo dell’agrIColtura bIologICa
2014) ha specificamente evocato l’approccio vamente altrove con diverse declinazioni a se- agroecologico quale una delle strategie di sicu- conda dell’ambito territoriale, disciplinare e socio- rezza alimentare. In precedenza, l’International as- politico di sua adesione. a distanza di 30 anni sessment on agricultural science and technology dall’opera seminale di altieri, l’agroecologia si è poi for development (Iaastd, beintema, 2008), con definitivamente estesa all’intero sistema alimentare la forza dello slogan “business as usual is not an legando produzione, filiera e consumo e creando option”, ha evocato un forte sostegno delle politi- un quadro di riferimento capace di integrare gli che e della ricerca a sistemi agrari sostenibili ba- aspetti ecologici, socio-economici e politici del sati sull’innovazione locale combinata con la food system, procedendo così alla revisione dei scienza agroecologica. lo stesso è avvenuto in confini tra società e natura e tra scienza e società europa con il terzo rapporto sCar (2011) del (Wezel e soldat, 2009). gruppo di esperti che affianca la Commissione eu- ropea sui temi della ricerca e dell’innovazione su l’agroecologia inspira dunque sempre più am- cibo e agricoltura, i quali hanno esortato a desti- bienti, ma significa cose diverse in realtà diverse, nare priorità nei finanziamenti a sistemi produttivi in qualche modo coerentemente con i principi low-input high-output che integrino le conoscenze che la ispirano: se la diversificazione delle pratiche tradizionali e i principi agroecologici (freibauer, colturali incardina il metodo e non vi è un solo 2011). I movimenti sociali, a loro volta, vi hanno modo di realizzare l’agroecologia, non ve ne può consacrato un forum internazionale in mali a inizio essere un’unica interpretazione teorica, per 2015 per lanciarne l’agenda politica e radicarne quanto il concetto abbia un valore federativo per l’azione operativa e il movimento di contadini la ricercatori, agricoltori e movimenti sociali che l’- via Campesina ha promosso un programma di hanno abbracciata. formazione agroecologica per i propri membri di tutte le regioni del mondo. a sua volta, l’arcipelago non è dunque un caso che oggi l’agroecologia sia del biologico lavora sul piano delle convergenze comunemente riconosciuta all’interno di un trian- tecniche e valoriali con i movimenti agroecologici. golo che lega disciplina scientifica, movimenti so- ciali e pratiche agricole. analogamente, essa Questa breve premessa per chiarire come l’agroe- coniuga critica e proposta. cologia si stia affermando come ambito di studi, di politiche e di pratiche. In questo contesto, il biolo- gli aspetti di critica dell’esistente l’hanno infatti ca- gico può e deve giocare un ruolo protagonista e i ratterizzata e rafforzata. Come disciplina scientifica biodistretti possono rappresentare lo strumento critica il modello monocolturale o di gestione sem- applicativo più originale ed efficace in chiave di ap- plificata e chimicizzata del sistema agrario; come plicazione territoriale e sociale. analisi ecologica, mette in discussione l’idea di pro- tezione della natura scollegata dalla tutela della biodiversità e delle risorse cui l’agricoltura può de- AGROECOLOGIA IN EVOLUZIONE dicarsi (se capace di convertire il suo impatto); come movimento sociale, infine, contesta l’indu- Pur essendo stato coniato già a inizio ‘900, il con- strializzazione della produzione primaria e la mer- cetto di agroecologia comincia a trovare lievito cificazione del cibo. negli anni ’80 con i lavori di miguel altieri: proprio in quegli anni si assisteva al declino produttivo e È comunque possibile identificare elementi basilari concettuale della rivoluzione verde, offrendo un comuni, al di là delle diverse sensibilità e dei diversi contesto fertile per la critica al modello prevalente interessi nell’adozione dell’approccio, ricorrendo ai e per una prospettiva alternativa, quale quella che cinque principi basilari cui la letteratura sull’agroe- altieri identificò nell’agroecologia. cologia fa spesso riferimento (altieri, 1995; altieri, 2002; rosset et al., 2011; herren et al., 2015) e da allora, il concetto si è sviluppato, in particolare che rappresentano le fondamenta di una rinnovata nel continente americano, diffondendosi successi- idea di sostenibilità agricola: NOVEMBRE 2018 7 AgroecologiA PrInCIPI e oPzIonI a vantaggIo dell’agrIColtura bIologICa
1 esaltare il riciclo delle biomasse, con l’obiettivo biologico, aspetto cui si dedicherà un’apposita di ottimizzare nel tempo il ciclo dei nutrienti; sessione di questo manuale, in quanto fase vulne- rabile del processo agroecologico. 2 assicurare le condizioni più favorevoli del terreno per la crescita delle piante, coprendo il suolo l’accompagnamento della transizione si rivela dun- quanto più a lungo possibile con pacciamatura que necessario sotto vari aspetti: in termini di ricerca, o colture di copertura, gestendo la sostanza or- di sostegno pubblico (incentivi mirati, assistenza tec- ganica e migliorando l’attività biologica del suolo; nica, formazione accademica e specialistica) di in- formazione ed educazione dei consumatori. aspetti 3 massimizzare l’uso di risorse rinnovabili e della che si rivelano pertanto quali precondizioni per miti- radiazione solare, riducendo al minimo il ricorso gare la flessione produttiva ed economica del si- a combustibili fossili e le perdite di energia, stema durante le fasi critiche della transizione. acqua, nutrienti e risorse genetiche; È esattamente in questa direzione che il progetto 4 diversificare nel tempo e nello spazio le specie terrItorI bIo intende muoversi, orientando le e la biodiversità sopra- e sotto– suolo sia a li- aziende verso l’adozione di pratiche ad alto valore vello aziendale che di territorio; agroecologico e sostenendone l’evoluzione tec- nica. Il CoPa promosso dal progetto intende pro- 5 migliorare le interazioni biologiche benefiche e prio svolgere quella azione di traino e le sinergie tra le componenti dell’agrobiodiver- corroboramento definito da Ifoam nel concetto di sità, così da promuovere processi e servizi biologico 3.0: consolidare le esperienze in atto pro- ecologici fondamentali e minimizzare il ricorso muovendo innovazione e aumento dell’efficienza a input chimici. tecnica di chi già opera in biologico e al contempo esercitare attrazione e guida nei confronti di chi vi al di là dei sistemi biologici che non si limitano a vuole aderire per fruirne le opportunità di mercato un mero uso dei prodotti ammessi in luogo di quelli e per aumentare i profili di sostenibilità su cui l’opi- vietati in biologico, ma che hanno investito nella nione pubblica esercita una crescente aspettativa, riorganizzazione del sistema colturale e aziendale, determinando un innalzamento dell’asticella dei re- il perseguimento degli obiettivi sopra elencati si ot- quisiti minimi di sostenibilità. tiene tramite un processo di progressivo adegua- mento di tecniche e approcci. l’evoluzione terrItorI bIo si muove dunque per facilitare e agroecologica e la transizione necessaria al pieno accelerare la transizione produttiva dell’insieme dispiegamento dell’approccio sono stati di recente delle aziende che insistono nei due biodistretti e al efficacemente sintetizzati immaginando che la tra- contempo in coerenza con l’ambizioso posiziona- iettoria agroecologica si possa pienamente ed ef- mento sociopolitico del biologico, come ipotizzato ficacemente compiere attraverso una serie di da Ifoam. tappe progressive spinte da sollecitazioni sociali, di mercato e normative. In questa luce, l’evoluzione Per dare un esempio della transizione che possono dalla situazione esistente procede attraverso pro- seguire le aziende che intendono lasciare l’agricol- cessi progressivi di aumento dell’efficienza delle tura convenzionale per aderire a quella biologica e tecniche correnti, di sostituzione degli input fino al ai biodistretti veneti grazie all’attività di orienta- più complessivo ridisegno del sistema. In tale pro- mento e affiancamento del CoPa di terrItorI cesso, è bene richiamare l’attenzione sul momento bIo, si può ricorrere a quanto suggerisce stefen vulnerabile della transizione, quando la minore ef- gliessman, altro autore di riferimento nell’ambito ficacia degli input di sostituzione non è ancora dell’agroecologia: compensata dall’efficacia della gestione agroeco- logica, in quanto l’abbandono parziale o totale • aumentare l’efficienza degli input, riducendo il della chimica comporta costi adattativi. È questo il ricorso a quelli costosi, scarsi e dannosi per caso, per esempio, della conversione aziendale al l’ambiente; NOVEMBRE 2018 8 AgroecologiA PrInCIPI e oPzIonI a vantaggIo dell’agrIColtura bIologICa
• sostituire gli input convenzionali ed elaborare coltori devono affrontare diversi ostacoli alla sua opzioni innovative nelle pratiche; piena realizzazione quali la mancanza di macchi- nari appropriati (per semina o raccolta), l’assenza • ridisegnare gli agroecosistemi sulla base di un di circolazione di esperienze e buone pratiche di nuovo set di processi ecologici che garanti- combinazione delle specie nel tempo e nello spa- scano resistenza e resilienza al sistema. zio, l’incertezza nelle prestazioni economiche e la mancanza di filiere di valorizzazione per alcuni dei Questi elementi di transizione, però, non sono da prodotti ‘minori’ presenti nel piano colturale origi- soli sufficienti. Per garantire efficacia e successo a nato dalla diversificazione colturale. questa evoluzione tecnico-gestionale è poi utile che, anche in forza dell’azione di propulsione so- manca infatti tuttora una visione di sintesi adeguata ciale e politica che il CoPa può garantire, si lavori agli specifici contesti sui vantaggi e sui limiti deri- anche per una riforma sostanziale del sistema vanti dall’applicazione di approcci agroecologici, agroalimentare che, sempre secondo gliessman possibilmente dispiegata grazie a una combina- deve perseguire l’esigenza di: zione degli effetti sinergici dati dall’integrazione spaziale e temporale di diverse strategie di diver- • riconnettere le due parti più importanti del si- sificazione. stema – consumatori e produttori – attraverso lo sviluppo di alternative food networks (ossia reti uno studio sulle leve e gli ostacoli esistenti a livello alimentari alternative) di sistema colturale e di azienda agricola si inqua- dra nel contesto della teoria del “technological • Costruire un nuovo global food system, sulla base lock-in”, termine usato per descrivere una situa- di agroecosistemi del livello 3 e di nuove relazioni zione in cui una tecnologia (o, nel nostro caso, un intorno al cibo (livello 4), fondato su resilienza, approccio) rimane la norma, nonostante ne esista partecipazione, localizzazione, equità e giustizia. un’altra più efficiente. In presenza di lock-in i pro- cessi innovativi che si sviluppano sono general- In questa direzione terrItorI bIo può muovere l’in- mente solo quelli compatibili con la tecnologia o sieme delle leve del CoPa: orientamento delle l’approccio di riferimento, mentre quelli che li met- aziende verso il biologico e pratiche agroecologiche; tono in discussione o che opinano le relazioni degli Propulsione verso gli attori economici e gli enti pub- attori sviluppate lungo la filiera produttiva legata a blici che determinano regole e criteri di sviluppo del quella tecnologica hanno molte meno possibilità di sistema alimentare; affiancamento, accompagnando sviluppo. si creano quindi dei meccanismi di auto- la transizione all’agroecologia in termini efficaci. rafforzamento intorno ad una soluzione tecnolo- gica che vanno dall’accumulo di conoscenze In questa chiave multiscala, che integra quella terri- legate a quella tecnologia fino alla creazione di le- toriale tipica dei biodistretti, l’agroecologia offre un’in- gami di filiera costruiti in linea con la tecnologia terpretazione che promuove la riflessione sistemica, standard. l’esistenza di questi lock-in non fa altro l’azione collettiva, l’identificazione di tutti gli assets che rendere controproducente l’adozione di una disponibili a livello locale (naturali, sociali, umani, fisici tecnologia alternativa aumentandone i costi anche e finanziari), l’analisi di come questi interagiscano tra se si dimostra più efficiente. loro, la definizione di benefici a corto e lungo termine. nonostante la presenza di questo terreno sfavore- vole, la transizione verso nuovi sistemi è possibile GLI ELEMENTI SFIDANTI: identificando dei possibili punti di rottura e l’agroe- INGREDIENTI PER L’AZIONE DI cologia, come prospettiva tecnica e come modello DOMANI di sviluppo del sistema agroalimentare, si candida proprio quale paradigma di rottura anche nei suoi nonostante i potenziali benefici della diversifica- fondamenti di costruzione e condivisione di saperi zione agroecologica per i sistemi produttivi, gli agri- pertinenti. NOVEMBRE 2018 9 AgroecologiA PrInCIPI e oPzIonI a vantaggIo dell’agrIColtura bIologICa
la diffusione dell’agroecologia dipende infatti for- della conversione, la perdita di produttività du- temente dalla valorizzazione del capitale umano e rante la transizione, l’aumento delle ore di la- dal rafforzamento dei produttori attraverso metodi voro e del rischio percepito associato di formazione e di partecipazione. I principali vincoli all’adozione agroecologica. molti dei servizi che limitano la diffusione e l’adozione dell’approc- ambientali forniti dai sistemi agroecologici, cio agroecologico sono più sistematicamente rico- come ad esempio la conservazione della biodi- nosciuti nei seguenti fattori (adattato da altieri et versità, il sequestro del carbonio, e la conser- al, 2012): vazione dell’acqua, rappresentano esternalità prive di incentivo economico. • Fabbisogno di conoscenza e informa- zione: le pratiche agroecologiche sono com- • Disinteresse delle politiche agricole: gli ap- plesse e richiedono un intenso presidio umano procci agroecologici non godono di riconosci- e cognitivo, la cui adozione impone la neces- mento e sostegno delle politiche, cosa assai sità di un maggiore apprendimento. necessaria per accompagnare la transizione. • Mancanza di informazioni sulle pratiche • Etichettatura ed informazioni dei consu- agroecologiche: gli agricoltori sono spesso matori: ad esclusione dei prodotti biologici, privi di informazioni sufficienti sulle questioni l’agroecologia non gode di una caratterizza- tecniche e sulla fattibilità economica, inficiando zione commerciale riconoscibile. la convinzione che l’agroecologia rappresenti un’opzione tecnicamente ed economicamente In questo contesto, uno dei temi più discussi dal- sostenibile. l’agroecologia è quello delle sementi e delle opzioni varietali, perché le particolari condizioni di coltiva- • Mancanza di conoscenza pratica da parte zione richiedono che le varietà siano selezionate in di ricercatori e divulgatori agricoli: queste base a criteri diversi rispetto a quelli in uso nel mi- due figure centrali del sistema di innovazione glioramento genetico classico, mentre le varietà sono spesso prive di conoscenze specifiche e selezionate e distribuite dalle industrie sementiere frenano il cambiamento, non essendo interes- sono in gran parte concepite per le esigenze del- sati o capaci a promuoverlo, anche in conside- l’agricoltura convenzionale. In questa direzione, tra razione di interessi volti a sospingere approcci le innovazioni emergenti in cerealicoltura e in orti- convenzionali o convenzionalizzanti. coltura vi è lo sviluppo del miglioramento genetico evolutivo (Evolutionary Plant Breeding - ePb) e • Natura sito-specifica dell’agroecologia: le l’uso di miscugli tra incroci e linee derivanti da va- modalità tecniche di attuazione dei principi rietà moderne e antiche/locali, visti anche come la agroecologici dipendono dalle specifiche con- più ampia espressione possibile di biodiversità col- dizioni ambientali e socio-economiche in cui tivata, il cui crescente interesse è dovuto alla rea- opera l’azienda, richiedendo ricerca e innova- lizzazione in azienda di una vera e propria “banca zione locale. dei semi” che ciascun agricoltore può coltivare ri- seminando e coltivando di anno in anno perse- • Limitato investimento e ruolo delle orga- guendo l’adattamento specifico al contesto nizzazioni degli agricoltori: la limitatezza di pedoclimatico locale, selezionando gli individui più reti di condivisione di innovazioni e di sperimen- interessanti o riproducendolo tal quale in una vera tazione collettiva tra gli agricoltori rappresenta e propria evoluzione spontanea. un freno importante alla diffusione, così come il disinteresse di gran parte dell’associazionismo nel complesso, comunque, come sottolineato in agricolo. alcuni studi (vedasi, vanloqueren e baret, 2009), le limitazioni a tali sistemi innovativi di coltivazione • Barriere economiche: tra i fattori economici non sono solo relative a questioni tecniche o orga- limitanti vi è l’incertezza della redditività, il costo nizzative, ma anche, se non soprattutto, attribuibili NOVEMBRE 2018 10 AgroecologiA PrInCIPI e oPzIonI a vantaggIo dell’agrIColtura bIologICa
all’intero sistema socio-tecnico, compresa la rego- della salute dell’ecosistema. Come conseguenza, lamentazione delle innovazioni nel settore agricolo, i processi di transizione dovranno essere più pro- il sistema di ricerca e sviluppo, nonché le politiche gressivi, rendendo particolarmente urgente l’indi- rurali e agricole. Per questi autori, al fine di pro- viduazione di forme di complementarità tra muovere la diversificazione delle colture è fonda- agricoltura agroecologica e ricorso a input esterni mentale (i) garantire che i vantaggi competitivi (per esempio quelli comunque ammessi in regime siano dimostrati e ampiamente diffusi e (ii) agire si- di agricoltura biologica) durante il periodo di tran- multaneamente, in modo coordinato e a lungo ter- sizione. In tale contesto, il livello di ‘ragionevole’ o mine, sull’organizzazione socio-tecnica, ‘minimo’ uso di input esterni che implicano le tran- esattamente come si ripromette di realizzare il pro- sizioni agroecologiche potrebbe essere inteso getto territori bio attraverso l’implementazione del come quantità minima e ottimale del loro utilizzo CoPa. (decrescente nel tempo) che permetta di aumen- tare progressivamente l’integrazione agroecologica dell’azienda. ad ogni modo, portare queste PROSPETTIVE E OPPORTUNITÀ aziende in seno a sistemi agroecologici rimane tec- TECNICHE PER LA CONVERSIONE nicamente possibile. una risposta negativa in ma- teria di convertibilità agroecologica delle grandi Per gli agricoltori profondamente compenetrati nel aziende a conduzione convenzionale impliche- modello convenzionale di agricoltura, l’integrazione rebbe infatti abbandonarsi all’ipotesi di una forbice agroecologica rappresenta una sfida culturale e or- sempre più divaricante tra un modello agroindu- ganizzativa (qualora decidessero di abbracciarla), striale energivoro e concentrato su commodities in quanto la conversione di aziende caratterizzate prodotte a larga scala, e uno virtuoso a vocazione da produzioni semplificate a forte impulso chimico agroecologica, ma confinato nelle nicchie. un tema ad aziende diversificate e a bassa impronta di car- cui l’idea comprensoriale intrinseca ai biodistretti è bonio comporta un significativo cambio di menta- chiamata a contribuire. lità e di approccio tecnico. la sfida consisterà in particolare nell’evitare un eccessivo calo delle rese Immaginarsi uno scenario di traino positivo del- e della produttività del terreno derivante da una so- l’agroecologia dell’intero settore primario verso una stanziale rinuncia alle logiche tecniche e ai fattori sostenibilità sostanziale può dunque assumere un di produzione preesistenti. le fasi della transizione carattere programmatico per i biodistretti e divenire tecnica e organizzativa esposti in precedenza, si inoltre obiettivo prioritario nella definizione delle po- rivelano, in questi casi, non più elementi di una so- litiche settoriali e territoriali. stanziale progressione inerziale del sistema, ma ri- sponderebbero a una necessaria alfabetizzazione tecnica e culturale su cui il progetto terrItorI LA CHIAVE POLITICA DELL’AGROECOLOGIA bIo mette a disposizione una serie di strumenti: dal presente manuale, a una serie di schede tec- la ricerca e la pratica hanno dimostrato l’assenza niche, all’azione di orientamento svolta dal CoPa, di impedimenti intrinseci all’adozione su più vasta a incontri di condivisione tra gli agricoltori dei bio- scala di metodi agroecologici, ma anche che tale distretti relativi a problematiche comuni e percorsi espansione richiede l’eliminazione di ostacoli e bar- di innovazione, a momenti seminariali e di con- riere (come una minore pressione del sistema do- fronto pubblico. minante, incluso quello legato all’agrochimica) e una serie di condizioni abilitanti, come la diffusione di verosimilmente, la transizione di aziende conven- scuole agroecologiche per la socializzazione di tec- zionali verso il biologico a trazione agroecologica niche e saperi o l’approfondimento scientifico e la implicherà una fase – più o meno prolungata – di conseguente introduzione di criteri e competenze deficit produttivo e di familiarizzazione con tecniche nei centri di assistenza tecnica, come ambisce a e approcci, puntando a recuperare maggiore pro- realizzare terrItorI bIo. al contempo, va segna- duttività in progress anche attraverso il ripristino lato come gli stessi biodistretti vengano riconosciuti NOVEMBRE 2018 11 AgroecologiA PrInCIPI e oPzIonI a vantaggIo dell’agrIColtura bIologICa
come strumento socio-politico per dar corpo ai pro- agroecologici” (art. 55), discende la misura 16 del cessi agroecologici: è il caso del progetto di ricerca Psr (con le sue specifiche sottomisure ed opera- denominato unIseCo che, nel quadro del pro- zioni) che ha finanziato terrItorI bIo, in cui si gramma di ricerca europeo horizon2020 analizza le esplicita che l’ambito agroecologico rappresenta strategie agroecologiche e le politiche che ne raffor- un campo di elezione per l’applicazione dei PeI, zano l’azione, guardando con particolare interesse anche per superare la frammentazione degli sforzi proprio all’esperienza italiana dei biodistretti. che già si compiono in questa direzione tesi a get- tare un ponte tra ricerca e pratica. Il programma si capisce così la fame di politiche che circonda mira a favorire la produzione di benefici quali: la l’agroecologia. Politiche al plurale, perché se quelle conservazione della funzionalità del terreno, la pro- agricole godono di una loro centralità, quelle edu- tezione delle acque e degli ecosistemi, il sequestro cative e formative, di ricerca, infrastrutturali, com- del carbonio, la riduzione dell’emissione di gas a ef- merciali, ambientali o fiscali fanno da necessario fetto serra, la riduzione della domanda di energia e corollario. Politiche che creino mandati stringenti di il mantenimento dei servizi forniti dall’ecosistema. sostenibilità, che determinino incentivi (o tassazioni) l’agroecologia viene identificata come il percorso in funzione del modello produttivo, che riformulino in grado di farci raggiungere questi risultati. i curricula accademici e le carriere dei ricercatori, che investano su nuove forme di pianificazione ter- sotto questo profilo e sul piano delle coerenze, è ritoriale e urbana riconnettendo spazi rurali e mer- inoltre importante che l’agroecologia si caratterizzi cati, che riorganizzino l’innovazione, che rilancino il lungo una direzione autentica e pragmaticamente mondo rurale e la soggettività agricola, che pro- radicale: ragionando sul piano tecnico ad escluden- muovano partecipazione e democrazia deliberativa. dum, rifuggendo programmaticamente transge- nico, nanotecnologie, chimica di sintesi e analoghe tra gli esempi di politiche di fomento dell’agroeco- ipertecnologizzazioni, mentre su quello socio-eco- logia, la francia, pur con inevitabili timidezze, ha nomico puntando a un approccio inclusivo che tra- avviato un’evoluzione dai concetti di agricoltura so- guardi bisogni e diritti delle comunità, oltre che la stenibile a quello di agroecologia, incardinata su tre loro coesione, facendo dell’agroecologia uno stru- pilastri: individuazione di conoscenze ed espe- mento per la trasformazione sociale attorno a tre rienze disponibili, divulgazione delle conoscenze, dimensioni: agricola, socio-economica, socio-poli- incentivazione alla conversione o al mantenimento tico-culturale. C’è il rigetto di ricette preconfezio- delle pratiche agroecologiche (con un ruolo affidato nate, la sublimazione delle pratiche radicate nei all’implementazione della PaC). l’ambizione territori e fondate su conoscenza e know-how, la espressa della PaC di promuovere e sostenere sobrietà e sovranità energetica e tecnologica. la forme di agricoltura sostenibile (con particolare at- dimensione socio-economica prende inoltre in con- tenzione a conservazione della biodiversità, man- siderazione l’intero sistema alimentare, e assegna tenimento della fertilità del suolo, conservazione all’agroecologia un mandato di ricostruzione esteso delle risorse idriche e contributo alla stabilità clima- a tutto il food system. la dimensione socio-cultu- tica) crea infatti uno spazio di legittimazione per rale e politica si centrano invece sui temi di giustizia l’agroecologia, pur se con molte contraddizioni, sociale, reciprocità, partecipazione e solidarietà, an- quale idonea modalità di applicazione dei criteri corati a un processo decisionale dal basso e al- agroambientali. l’azione collettiva. È, in sostanza, il portato trasformativo dell’agroecologia: non un mero in- un ulteriore esempio, sempre di carattere parziale, sieme di tecnologie o pratiche di produzione, ma è offerto all’interno del programma europeo per l’in- piuttosto un sistema olistico e inclusivo di produ- novazione in materia di produttività e sostenibilità zione, trasformazione e distribuzione dei prodotti dell’agricoltura (european Innovation Partnerships, alimentari attraverso catene di vendita diretta, eque PeI-agrI). dall’iniziativa, che nasce dal regola- e autogovernate, utile non solo per favorire un cam- mento (ue) n. 1305/2013 avendo tra le finalità del biamento nella gestione dell’agroecosistema, ma PeI quella di lavorare “per sistemi di produzione anche per la trasformazione sociale. NOVEMBRE 2018 12 AgroecologiA PrInCIPI e oPzIonI a vantaggIo dell’agrIColtura bIologICa
a richiedere con forza l’avvio di serie e coerenti po- • famiglie, comunità, collettivi, organizzazioni e mo- litiche di supporto all’agroecologia, i movimenti so- vimenti sono il terreno fertile in cui fiorisce l’agroe- ciali, cioè l’insieme di organizzazioni e individui che cologia. la solidarietà tra i popoli, tra le popolazioni rendono manifesto un conflitto esistente nella so- rurali e urbane, è un ingrediente fondamentale. cietà e propongono un progetto di cambiamento, sono oggi un vero motore che spinge l’agenda po- • l’autonomia insita nell’agroecologia sposta il litica sul tema. Il conflitto da essi denunciato è rela- controllo dai mercati globali all’autogoverno delle tivo agli effetti dell’industrializzazione dell’agricoltura Comunità. e del liberismo sul mercato globale, che non ten- gono conto delle limitazioni ecologiche intrinseche • l’agroecologia è politica; ci impone di sfidare e all’ambiente in cui si esercita l’attività primaria e trasformare le strutture di potere nella società. della giustizia sociale fondata sul diritto al cibo. l’al- ternativa proposta è l’applicazione di un modello di • Conoscenze, valori, visioni e leadership delle agricoltura diverso, basato sulla maggiore autono- donne sono fondamentali. mia dagli input, un uso più parsimonioso delle ri- sorse e sulla realizzazione di mercati più giusti • l’agroecologia può fornire uno spazio cruciale ai fondati sulla sovranità alimentare. In tale quadro, giovani per contribuire alla trasformazione sociale l’agroecologia viene considerata un complemento ed ecologica in corso in molte delle nostre società. necessario, sia di ordine tecnico che di rimescola- mento dei rapporti di potere nel sistema agroali- l’agroecologia, grazie alla sua multidimensionalità mentare, e nella società più in generale. e al suo approccio olistico, per i movimenti sociali diventa quindi uno strumento efficace non solo per I principi e i valori chiave dell’agroecologia espressi favorire un cambiamento nella gestione dell’agroe- dai movimenti sociali, di seguito riportati, mettono cosistema, ma anche per la trasformazione so- in evidenza come sussistano diversi punti di con- ciale. In questa direzione vanno gli sforzi volti a tatto con gli approcci di carattere scientifico, ma costruire forme di commercializzazione e relazione come al contempo se ne aggiungano di nuovi ed con i cittadini/consumatori. eccentrici, si calchi l’attenzione sulle implicazioni politiche, divergano sensibilmente terminologia e l’agroecologia vuole infatti rappresentare un’idea prosa (adattato dalla dichiarazione del forum In- di società nella quale i valori del lavoro, del corretto ternazionale sulla agroecologia di nyeleni, 2015). scambio fra chi produce e chi consuma, del pri- mato della sostenibilità ambientale sul profitto eco- • l’agroecologia è un modo di vita e il linguaggio nomico, dell’investimento nelle fonti di energia della natura. rinnovabili e dell’indipendenza dalle fonti fossili, si affermino e guidino un rinascimento economico, • la produzione agroecologica si basa su prin- culturale e sociale. l’agroecologia vuole dunque cipi ecologici. rappresentare un quadro di riferimento e azione anche in questa direzione. • I territori sono pilastri fondamentali dell’agroe- cologia, così come lo sono i diritti collettivi e rapporti più equi nella filiera alimentare per una l’accesso ai beni comuni. nuova relazione fra produttori e acquirenti diven- gono dunque centrali nella riflessione agroecolo- • la diversità delle conoscenze e dei modi di co- gica, sulla base della crescente consapevolezza noscere dei nostri popoli sono centrali. dei cittadini nell’acquisto degli alimenti. • le nostre cosmovisioni richiedono equilibrio tra la natura, il cosmo e gli esseri umani. senza la nostra terra e le nostre comunità non possiamo difendere l’agroecologia. NOVEMBRE 2018 13 AgroecologiA PrInCIPI e oPzIonI a vantaggIo dell’agrIColtura bIologICa
AgroecologiA e Biologico: soVrApposizioni e disAllineAmenti Come anticipato, biologico e agroecologia concor- sovrapposizioni valoriali tra agroecologia e agricol- rono a garantire la sicurezza alimentare e a tutelare tura biologica. lo sviluppo di sistemi alimentari ef- l’ambiente, mettendo al contempo in discussione ficienti e a bassa emissione di carbonio è un il modello agroindustriale e high-tech dominante. obiettivo importante per il metodo di produzione tra i punti che vantano in comune, si possono ci- biologico così come per l’approccio agroecologico tare l’approccio di ‘sistema’ nella gestione del ciclo ed entrambi mirano a ridurre gli input esterni e ad di massa ed energia, la diversificazione di colture aumentare l’efficienza di utilizzo delle risorse, po- o allevamenti, i processi biologici per la costruzione tendo non solo avere un minor impatto sull’am- della fertilità del suolo e la massimizzazione del biente, ma anche ridurre i costi, un aspetto di controllo biologico e preventivo di parassiti e ma- fondamentale importanza per la sopravvivenza di lattie. analogamente, entrambi intendono promuo- molte aziende agricole. Infine, la salubrità delle pro- vere percorsi di transizione verso sistemi agricoli a duzioni e il miglioramento del profilo nutrizionale maggiore intensità ecologica, mentre sul fronte degli alimenti sono visti da entrambi come il risul- della ricerca ambedue spingono per una maggiore tato di un approccio efficace e precondizione del- partecipazione dei produttori nella generazione e l’attività agricola. condivisione del sapere, affinché si integrino le loro conoscenze ed esperienze nei processi innovativi diversamente dall’agroecologia generalmente in- e produttivi. tesa, l’agricoltura biologica è definita in modo pre- ciso da criteri specifici di certificazione, da una lista volgendo verso gli aspetti di più specifica matrice positiva di prodotti da utilizzare e da una precipua tecnica, è utile ragionare sul binomio agroecologia base legale. allo stesso tempo, pur offrendo un & biologico, mettendo bene a fuoco questa rela- quadro giuridico preciso, la certificazione biologica, zione sotto un profilo delle pratiche. In letteratura i i cui requisiti minimi devono essere soddisfatti da due ambiti, nella loro associazione, vengono trattati tutti gli operatori, non si dimostra sempre piena- in modo variabile: come sinonimi, come la tradu- mente coerente con i principi Ifoam, così il ‘bio- zione tecnica dell’uno e dell’altro, come due ap- logico’ può ispirarsi pienamente oppure deragliare procci produttivi distinti, come sinergia, come due dagli approcci agroecologici, pur attuando le diverse modalità di presentarsi a produttori e mer- norme minime e le pratiche previste da regolamenti cato. C’è dunque fluidità concettuale e semantica, comunitari e protocolli internazionali. va comunque così come un po’ di confusione. tenuto conto che l’agricoltura biologica si pratica in quasi tutti i paesi del mondo e si espande ogni le organizzazioni del biologico sono riunite a livello anno tanto in area come in numero di produttori, mondiale nella federazione Internazionale dei mo- così come il fatto che il mercato mondiale del bio vimenti per l’agricoltura biologica (Ifoam) dotata è fortemente in crescita, tanto che nel 2016 ha di quattro principi fondanti dell’agricoltura biolo- visto un giro d’affari di oltre 80 miliardi di euro (38.9 gica: salute e benessere (di suolo, piante, animali, negli usa, 9.5 in germania, 6.7 in francia, ma persone e pianeta, come insieme unico e indivisi- anche 5.9 in Cina). gli ettari certificati bio sono in bile), ecologia (preservando e valorizzando sistemi continua crescita e hanno raggiunto i 57.8 milioni e cicli naturali), equità (nell’utilizzo dell’ambiente co- in tutto il mondo, di cui 13.5 nell’ue. mune e nelle opportunità), cura e precauzione (pro- teggendo l’ambiente e la salute e il benessere delle dal canto suo, l’agroecologia persegue l’obiettivo generazioni presenti e future). Questi principi, no- di un’agricoltura sostenibile, raggiungibile attra- nostante la loro storia diversa, determinano forti verso diverse strade, tanto che in letteratura vi si NOVEMBRE 2018 14 AgroecologiA PrInCIPI e oPzIonI a vantaggIo dell’agrIColtura bIologICa
riconducono vari sistemi di produzione, talvolta colturali sono simili per il biologico e l’agroecologia, con scarsa coerenza di obiettivi e valori: integra- ad esempio per quanto riguarda la lavorazione del ted pest management (IPm), agricoltura conser- terreno, la fertilità del suolo e la fertilizzazione, la vativa, sistemi di mixed farming (coltivazione e/o coltivazione e la scelta varietale, la rotazione delle allevamento e/o itticoltura), agrosilvicoltura, agri- colture e la gestione di parassiti, malattie e infe- coltura biologica, biodinamica, permacoltura, stanti. al contrario, l’origine e la quantità dei pro- sono tutti evocati come ispirati, orientati o inter- dotti potenzialmente utilizzati per la fertilizzazione preti dell’agroecologia. ovviamente, non si tratta del suolo e la difesa sono differenti (solo organici necessariamente di percorsi tra loro complemen- nel biologico, possibilmente anche di sintesi in una tari o legittimi sotto un’ottica coerentemente lettura estensiva dell’agroecologia). ancor più nello agroecologica e resta il fatto che tra questi solo i specifico, l’origine della semente, la gestione del prodotti biologici sottostanno a una regolamen- paesaggio con infrastrutture ecologiche, l’uso della tazione a livello mondiale che ne inquadra l’am- consociazione, la gestione della risorsa acqua pos- bito operativo. sono assumere caratteri differenti e alcune speci- fiche pratiche vengono esplicitate solo per uno dei due metodi di gestione (ad esempio l’agroforesta- IN TANDEM zione è citata solo nell’agroecologia, mentre solo l’agricoltura biologica affronta in modo articolato il Come premesso, biologico e agroecologia hanno dibattito sulla questione delle produzioni in am- diversi punti operativi in comune. alcune differenze biente protetto). possono tuttavia essere identificate riprendendo una tabella di analisi comparativa delle caratteristi- Per quanto sussistano quindi alcune differenze, il che salienti di bio e agroecologia, proposta da bel- biologico resta ancora un punto di riferimento per lon (adattato dagli autori, 2009). la transizione agroecologica in europa, in virtù della sua storia secolare e consolidata, dei suoi principi In buona sintesi, come riportato da ‘bioreport di azione, dell’insieme di regole che lo incardinano, 2016. l’agricoltura biologica in Italia’ pubblicato da dei suoi controlli e certificazioni, della sua cre- mipaaf e rete rurale nazionale, molte pratiche scente importanza commerciale e della sua facile AGRICOLTURA BIOLOGICA AGROECOLOGIA Paradigma iniziale fertilità suolo ecologia Concetti chiave sistema colturale, filiera agroecosistemi, sovranità alimentare Modello di riferimento Mixed farming sistemi tradizionali stratificati (integrazione allevamento e coltivazioni) Tecnologie uso di sostanze e processi naturali Ciclo nutrienti, protezione biologica delle colture, possibile ricorso a input chimici Biodiversità effetto delle pratiche sulla biodiversità (‘impact- magnificazione dei benefici (‘resource oriented’) oriented’) Regolamentazione riconoscibilità storica e norme nessuno standard riconosciuto Certificazione Prevalentemente di terza parte sistemi di garanzia partecipativa NOVEMBRE 2018 15 AgroecologiA PrInCIPI e oPzIonI a vantaggIo dell’agrIColtura bIologICa
identificazione da parte dei consumatori. l’agroe- SOSTENIBILITÀ SU PLURIME cologia, dal canto suo, sta guadagnando impor- DIMENSIONI tanza nel mondo accademico e tra i movimenti sociali, ma deve rafforzare la propria identità quale biologico e agroecologia presentano quindi le progetto transdisciplinare orientato all’azione e condizioni per una narrazione che inquadri un in- quale sistema di gestione dell’agroecosistema sieme di grandi questioni del secolo: alimentare e coerente con i suoi principi e riconoscibile per i suoi nutrizionale, ambientale, climatica, di coesione prodotti. Quello che infatti può rappresentare una sociale e di equità nelle relazioni e nell’economia. spina nel fianco dell’agroecologia – la sua sostan- In un articolo pubblicato su nature Plants, dal ti- ziale ‘invisibilità’ agli occhi dei consumatori – può tolo Organic agriculture in the twenty-first century trovare nel biologico una sua forma di presenta- (reaganold and Watcher, 2016), due ricercatori zione sul mercato. al contempo, pratiche autenti- della Washington state university presentano le camente ispirate ai principi agroecologici che caratteristiche che qualificano la produzione bio- superino la fase della mera sostituzione dei fattori logica nel quadro del dibattito corrente legato alla di produzione e il cliché della convenzionalizza- sfida alimentare dei prossimi decenni, concor- zione del biologico, possono conferire a quest’ul- rendo anche a fornire una visione del sistema ali- timo una piena legittimazione. una vera alleanza di mentare capace di soddisfare le multiformi scopo. esigenze di sostenibilità che la società esprime (o inconsciamente necessita). In questo senso, i due sotto questo profilo, il biologico può ‘offrire’ una autori svolgono una operazione pedagogica pro- storia di accreditamento normativo fondata sul suo ponendo una metrica articolata su quattro diverse essere un modo di produrre normato - oramai da chiavi di sostenibilità: produttività, impatto am- quasi 30 anni - da un regolamento europeo, i cui bientale, vitalità economica e benessere sociale. principi ispirativi rimandano chiaramente alla vi- non esplicitata nell’articolo, la dimensione della sione agroecologica, come la progettazione e ge- salute, questa è comunque presente sia in chiave stione dei processi biologici appropriati basati su di offerta nutrizionale che di assenza di residui di sistemi ecologici, la restrizione degli input esterni, pesticidi (nell’ambiente di coltivazione e negli ali- la rigorosa limitazione di input di sintesi, il rispetto menti) da parte del biologico: ne risulta che delle per la terra, anche intesa come suolo integrando quattro dimensioni di performance (o di sosteni- negli anni la sostanza organica per mantenere il bilità) investigate, emerge che il biologico sconta terreno fertile e applicando rotazioni colturali per un già noto gap produttivo (in termini di rese), non impoverirlo, oltre a mettere a valore la biodi- mentre appare più efficace nel rispondere agli altri versità nelle sementi, nelle piante e nelle razze che obiettivi ‘sistemici’. si allevano. Il quadro ci riporta dunque ai soliti termini del di- una saldatura tra biologico e agroecologia può es- battito in agricoltura, ossia quali ne debbano es- sere infatti garantita dalla convergenza tra metodo sere gli obiettivi primari: produrre biomassa o e modello. un metodo produttivo che fa leva sugli soddisfare una funzione molteplice (con al centro equilibri naturali dell’agroecosistema, valorizza e ri- la generazione di alimenti)? nel citato articolo, gli pristina la naturale fertilità del suolo, promuove la autori analizzano e comparano, sulla base della let- biodiversità dell’ambiente in cui opera e un modello teratura scientifica, l’agricoltura convenzionale e di sviluppo rurale volto a rigenerare un sistema quella biologica per ogni dimensione di perfor- agroalimentare partecipato da coltivatori e alleva- mance. nel caso delle produzioni, l’insieme degli tori, capace di offrire alimenti sani e gustosi ottenuti studi pubblicati imputa al biologico minori rese tutelando chi li mangia, l’ambiente in cui sono pro- comprese tra l’8 e il 25%, con inevitabili variazioni dotti, e la salute di chi li produce. metodo e mo- a seconda dell’areale di produzione, della coltura dello, l’uno e l’altro insieme. In questa prospettiva e delle tecniche produttive utilizzate. da apprez- va concepita la sinergia tra biologico e agroecolo- zare come l’adozione di un approccio agroecolo- gia: l’uno e l’altro insieme. gico viene indicato come promettente per colmare NOVEMBRE 2018 16 AgroecologiA PrInCIPI e oPzIonI a vantaggIo dell’agrIColtura bIologICa
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