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01 COP LUG-AGO 2018.qxp_Layout 1 25/07/18 12:18 Pagina 1 NUMERO 4 LUGLIO/AGOSTO 2018 PERIODICO DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE BERSAGLIERI Poste Italiane SpA Sped. abb. post. D.L. 353/03 (conv. in L.27/02/2004) art. 1 comma 1 Aut. C/RM/10/2015
02 SOMMARIO.qxp_Layout 1 30/07/18 13:19 Pagina 2 SOMMARIO 22/23 SETTEMBRE 2018 Periodico dell’Associazione Nazionale Bersaglieri fondato nel 1951 DIREZIONE, REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE Associazione Nazionale Bersaglieri via Anicia 23/A - 00153 Roma tel 06.58.03.611 fax 06.58.81.040 redazionefiammacremisi@gmail.com www.bersaglieri.net DIRETTORE RESPONSABILE Giuseppe Labianca REDAZIONE Paolo Girlando Camillo Tondi 3 LA VOCE DELLA PRESIDENZA Alfredo Terrone 7 ATTUALITÀ DIREZIONE AMMINISTRATIVA ANB 8 L’INTERVISTA Concetta Marcelli 11 STORIE DI BERSAGLIERI DISTRIBUZIONE 15 STORIE DELLA GRANDE GUERRA Cecilia Prissinotti 18 L’ECO DEI REPARTI PROGETTO GRAFICO RaffoArt communication - Roma 22 RADUNI E CERIMONIE raffo@raffoartcommunication.it 24 LA VOCE DEI LETTORI GRAFICA E IMPAGINAZIONE 29 AMARCORD RaffoArt communication - Roma raffo@raffoartcommunication.it 30 ATTIVITÀ ASSOCIATIVA Vicolo D’Orfeo 22 - 00193 Roma 54 RICERCA E INCONTRI COMMILITIONI STAMPA 56 LE NOSTRE GIOIE Arti Grafiche Boccia SpA 58 I NOSTRI LUTTI via Tiberio Claudio Felice 7 - 84100 Salerno 60 CARICHE SOCIALI CONDIZIONI DI CESSIONE Gratuito per gli iscritti all’ANB 61 RECENSIONI LIBRI/SPORT CREMISI Abbonamento annuale: € 15,00 63 LA PIUMA GRAFFIANTE Numero arretrato: € 3,00 Abbonamento Benemerito: versamento da € 20,00 e oltre sul c/c postale n° 34846006 intestato a: ANB - Presidenza Nazionale CONTATTI CON LA REDAZIONE via Anicia 23/A - 00153 Roma L’amministrazione A l fine di agevolare l’attività di redazione, si invitano tutti i Presidenti di Sezione ad attenersi scru- polosamente ad alcune semplici raccomandazioni. L’invio del materiale per il quale si richiede la pubblicazione dovrà pervenire alla redazione, esclusivamente per il tramite delle Presidenze Regionali di appartenenza, all’indirizzo e-mail redazionefiammacremisi@gmail.com, inserendo nell’oggetto l’argomento di massima di cui si occupa il testo (attività associativa, gioie e lutti, eventi di particolare non accetta denaro contante Autorizzazione Tribunale di Roma n°5319 del 16/10/1967 Iscrizione R.O.C. n°29743 interesse, ecc.) e la località di appartenenza. I testi e le immagini devono essere inviati separatamente; in particolare, i testi dovranno essere redatti con un programma di videoscrittura (programma word .doc), mentre le immagini dovranno essere fornite in formato jpg in alta risoluzione. Altre richieste di pubblicazione inviate per altri canali di comunicazione (tramite il sito info@bersaglieri.net, per posta in formato cartaceo, o altro), salvo casi particolari preventivamente concordati con la redazione, non saranno prese in esame e pertanto non saranno pubblicate. Si pregano infine i Presidenti Regionali, titolari del “filo diretto con la redazione”, di verificare, nell’ambito delle prerogative di com- Associato all’USPI petenza, l’esatta applicazione di quanto sopra nonché di esaminare ed approvare preventivamente i Unione Stampa Periodica Italiana contenuti delle notizie per le quali si richiede la pubblicazione. Proprietà letteraria, scientifica e artistica riservata La redazione ringrazia per il prezioso contributo che vorrete fornirci nel rispettare queste regole, per- Articoli e fotografie, anche se non pubblicati, non verranno restituiti mettendoci così di pubblicare le notizie con maggiore tempestività. La Direzione si riserva, a termini di legge, di modificare e ridurre gli articoli quando ciò si renda ne- cessario per esigenze grafiche 2
03 VOCE PRES..qxp_Layout 1 30/07/18 13:20 Pagina 3 LA VOCE DELLA PRESIDENZA Bersaglieri che guardino al domani Ci sono almeno due modi per esse- re bersagliere. O, se si preferisce, per fa- re e creare bersa- glierismo. Uno è quello di indugiare sulla memoria, raccontarci quanto fummo valorosi, soldati speciali, en- tusiasti fanti piumati, fautori della Sto- ria d’Italia. Si mette qualche corona d’alloro ai monumenti ai Caduti, si passano in rassegna sezioni, labari e fanfare, poi si sfila al passo di corsa e, a festa finita, si torna a casa. Certo, momenti emozionanti, magari allo- cuzioni appassionate, forse qualche lacrima di vedova di bersagliere e qualche entusiasta ragazzino che se- gue la corsa. Ma poi? Solo l’attesa di un altro evento per ricordare il passato e dirci nuovamente quanto eravamo bravi, belli, eroici. Insomma, una serie società italiana con i nostri forti ed grande Nazione che vuole essere forte di sentiti “amarcord”. O, se vogliamo edificanti valori. Significa essere pre- e propositiva. essere un po’ più cattivelli, reducismo senti nei giovani con le attività spor- Infine, ed è previsto entro breve, at- con un po’ di vanità per il tempo pas- tive e formative, nei momenti tragici tueremo il progetto di creare in sato, gratificata dagli applausi della delle calamità naturali per aiutare le A.N.B. una serie di servizi a beneficio folla. C’è però un modo più completo popolazioni con i nostri nuclei di Pro- dei soci, attuali e futuri, dando a e attuale di essere bersaglieri e fare tezione Civile, nelle scuole di ogni chiunque la possibilità di “fare rete” bersaglierismo: quello di avere il cuo- ordine e grado per trasmettere ai gio- e consultarsi con le nostre eccellenze re nel passato ma la mente nel futuro. vani il senso della Storia, nelle attività professionali in ambito assicurativo, Dove quanto detto prima, Storia e la culturali con la presentazione di libri legale, medico, fiscale, della P.A... memoria sono soltanto la partenza, o dibattiti su eventi storici che ci ri- Ecco gli intendimenti in grado di dare non la meta, non le finalità ultime del- guardino o che difendano la dignità un futuro al bersaglierismo quale fi- la nostra missione cremisi. Questo e l’orgoglio delle nostre Forze Arma- losofia di vita, e al nostro spirito che, modo di essere bersagliere vuole te. È tentare, in tutti i modi possibili, detto da Papà Sandrin, deve essere di guardare la realtà attuale e sfidare il di riattivare un periodo di servizio mi- uomini in grado di agire in proprio, futuro. È il voler agire in un presente litare obbligatorio (complementare al con creatività e colpi di mano per rag- dove la popolazione italiana non scor- professionale) per i ventenni. giungere l’obbiettivo. ge più fez e cappelli piumati in libera Tutte queste presenze e attività, tante Diffida dunque, caro bersagliere e ca- uscita o in licenza, causa la sospen- e impegnative (ma a noi le cose facili ro simpatizzante, da certe vecchie sione della cara “naja”, che trasmet- non interessano), rappresentano l’op- mentalità statiche, fataliste, ripetitive, teva un codice di vita, vissuta da pa- portunità per trasmettere con vigore formaliste, che hanno il pensiero ri- dri, figli e fratelli. E non bastano i no- il senso del dovere, la legalità, l’amor volto unicamente alla liturgia cele- stri splendidi Raduni a ricordare che di Patria, il senso civico, la dignità, il brativa, magari quale rituale autogra- esistiamo come soldati, come uomini, senso dell’onore, il rispetto per la ban- tificante. Perché i nostri “sempre come cittadini, come Storia nazionale. diera e per l’autorità, e restituire otti- vent’anni”, significa averli più nella Il modo, attuale e futuro, di essere mismo, baldanza e sorriso verso la mente che nei garretti. bersagliere consiste nel contagiare la vita, verso il futuro di una piccola ma Bers. Daniele Carozzi fiamma cremisi 3
04 VOCE PRES. copia.qxp_Layout 1 30/07/18 13:20 Pagina 4 LA VOCE DELLA PRESIDENZA La Sezione ANB di Vasanello e il sogno di una Casa per anziani uesta è la storia di un bel pro- Q getto che inizia nel 1977, det- tato dalla generosità. Ora, per realizzarsi, necessita dello spi- rito dei Bersaglieri. Nel 1977 la signora Caterina Chiodi do- na un terreno di circa 6000 metri qua- drati in località Palombara a Vasanello (VT) alla locale parrocchia di S. Ma- ria Assunta: viene vincolato alla co- struzione di una Casa di riposo per anziani. Un Comitato promotore, sot- to la direzione del signor Mario Pieri, inizia a raccogliere fondi e a realizzare iniziative. Ma il terreno viene dichia- rato “agricolo non edificabile” dal Comune. Il gruppo si scioglie e lascia gestire i soldi al signor Mario che lo recinta, pianta degli alberi e durante una manifestazione bersaglieresca, il 22 maggio 1988, alla presenza del Presidente Regionale del Lazio, Avv. Antonio Calandrelli, fa erigere in quel luogo una lapide in cui esprime l’amarezza per un progetto fermo e ne affida ai posteri la realizzazione. Incarica la locale sezione ANB di cu- rare la proprietà. I Bersaglieri lo fe- cero sempre. In 25 anni mai un ten- tennamento sulla realizzazione del progetto. L’avanzare dell’età portò il signor Pieri a lasciarlo nelle mani dei Bersaglieri di Vasanello contattando il segretario Dario Filesi. Nel frattem- po, nel nuovo piano regolatore, l’area viene dichiarata “edificabile”. La Se- zione con il suo brillante segretario coinvolge un gruppo di persone che lavorano con serietà e competenza. Un’ulteriore clausola prevede che il dell’assistenza e del volontariato. Contattano la diocesi di Civita Ca- terreno torni di proprietà della Diocesi Caldeggiare questo ambizioso pro- stellana per la cessione del terreno e se dopo 15 anni non fosse stato rea- getto da parte della Presidenza Na- nel 2014 viene costituita l’associa- lizzato. Ora l’Associazione deve im- zionale sarebbe un egregio modo per zione “Residenza per anziani Caterina pegnarsi per trovare le soluzioni e rea- dimostrare, ancora una volta, di essere Chiodi Onlus”. Occorre però avere lizzare quel sogno. 6000 metri qua- una grande Associazione che guarda la proprietà del terreno e creare le drati aspettano di accogliere un gran- alla società civile realizzando inizia- condizioni per muoversi liberi da altri de afflato di solidarietà, carico dei va- tive laddove lo Stato non può o non vincoli. Il 20 aprile 2017 la proprietà lori dell’impegno umanitario espressi vuole arrivare. passa dalla Parrocchia all’Associa- negli scopi statutari dell’ANB. Solo “il cuore forte dei Bersaglieri” zione con l’impegno di costruire una I punti 7 e 8 caldeggiano l’elevazione può realizzare progetti che si rivesto- residenza che abbia lo scopo di rivol- culturale e spirituale dei Soci e la dif- no della grandiosità dei sogni! gersi al benessere degli anziani. fusione della cultura della solidarietà, La Sezione ANB di Vasanello 4 fiamma cremisi
05 pub calendario anb 2019 x rivista.qxp_Layout 1 27/07/18 15:52 Pagina 1 Sull’onda del successo del Calendario 2018, la redazione di Fiamma Cremisi sta realizzando il Calendario 2019 dal titolo “I Bersaglieri nell’Arte Contemporanea”, i cui mesi saranno contraddistinti da opere originali di artisti contemporanei. Su cartoncino pregiato di grande qualità e stampa, con più pagine del precedente, al prezzo di 8 euro. Ordinatelo subito! Onde evitare il ripetersi di costose ristampe, chiediamo ai Presidenti Provinciali ed ai Comandanti dei Reggimenti Bersaglieri di farsi carico per la raccolta delle prenotazioni rispettivamente per tutte le Sezioni ANB della propria circoscrizione e per i reparti dipendenti e di inviarle entro e non oltre il 30 settembre alla Presidenza Nazionale.
06 MUSEO.qxp_Layout 1 30/07/18 13:20 Pagina 6 LA VOCE DELLA PRESIDENZA L’ANB adotta il Museo Storico Gentile Direttore, è con grande soddisfazione che mi pregio di co- municarLe che l'iniziativa "Adotta il Museo", avallata dalla Presidenza va anche a tutti coloro che hanno reso possibile il conseguimento di questi primi obiettivi, interessandosi ai progetti, promuovendo Nazionale e promossa attraverso le pagine di "Fiamma Cremisi" le adozioni presso le rispettive Sezioni, individuando i finanziatori, sta producendo i primi risultati. Mi sembra quindi doveroso rin- contattando le maestranze che sono state selezionate per l'effet- graziare l'impegno della Sua redazione e fornirLe, a ridosso della tuazione degli interventi. Spero di poterLa contattare presto per "pausa estiva", un punto di situazione riguardante i mini-progetti fornirLe ulteriori novità al riguardo. Cordiali saluti e buona estate!! che sono andati finora "in porto". Ovviamente il mio ringraziamento Col. Fabrizio Biancone DIECI PROGETTI PER IL MUSEO STORICO DEI BERSAGLIERI (vds. Fiamma Cremisi gennaio-febbraio 2018 – pagine 3 e 4) N°1 RESTAURO DEI LABARI DEL X, XI, XII E XVIII REGGIMENTO N°6 RESTAURO DI UNA SCULTURA IN GESSO DI ALDO CADIGGE Il costo del progetto è di circa 5.000 euro (per tutti e 4 i Labari) ADOTTATO dalla Sezione ANB di Matera oppure, singolarmente, realizzabile con una spesa variabile N°7 RESTAURO DEL DIPINTO SU TELA tra i 1.000 e 1.500 euro per un solo Labaro. “QUADRIGLIA DI BERSAGLIERI” DI M. CAMMARANO N°2 SALA DELLE CAMPAGNE RISORGIMENTALI: ADOTTATO dal 65° Corso AUC – 6^ Cp “Bie el Gobi” RESTAURO E RIALLESTIMENTO DELLE VETRINE N. 1127 E 1059 N°8 DIGITALIZZAZIONE DELL’ARCHIVIO STORICO-DOCUMENTALE Il costo complessivo dell’intervento è di circa 1.400 euro. L'impegno economico è pari a circa 2.000 euro. N°3 RESTAURO E RIALLESTIMENTO DELLA VETRINE 458 E 443 Il materiale (scanner e computer), al termine del progetto, Il costo complessivo del progetto è di circa 1700 euro. potrà essere restituito al finanziatore. N°4 RESTAURO E RIALLESTIMENTO DELLA VETRINA DI ENRICO TOTI N°9 REALIZZAZIONE DI UNA SALA MULTIMEDIALE Il costo del progetto è di circa 450 euro. L’impegno economico è quantificabile in circa 5.000 euro. N°5 RESTAURO E RIALLESTIMENTO DEL COFANO LIGNEO N°10 RESTAURO CONSERVATIVO DELLA BICICLETTA contenente una Bandiera confezionata dalle donne triestine APPARTENUTA AD ENRICO TOTI e issata dai bersaglieri del 7° e dell’11° reggimento ADOTTATO dalla Sezione ANB di Mestre (VE) sulla torre di S. Giusto, il 4 Novembre 1918 ADOTTATO dal Consigliere Nazionale bers. Valter Mazzola 5 6 7 10 Chiunque fosse interessato a contribuite all'iniziativa “Adotta il Museo” può inviare una mail alla redazione di Fiamma Cremisi (reda- zionefiammacremisi@gmail.com), oppure contattare direttamente il museo storico dei bersaglieri (museo_bersaglieri@esercito.difesa.it). Riceverà così dettagliate informazioni riguardo al bene da restaurare ed alle modalità di attuazione. 6 fiamma cremisi
07 PAG. STORIA.qxp_Layout 1 30/07/18 13:21 Pagina 7 ATTUALITÀ Enrico Toti, bersagliere senza gamba icona della propaganda di guerra iniziò la sesta “Battaglia dell’Isonzo”. E nrico Toti, figlio del ferroviere Deciso a partecipare attivamente al con- SERGIO DE BENEDETTI* cassinate Nicola e di Seminara flitto, Enrico nel primo pomeriggio del Calabresi da Palestrina, nacque 6, poco fuori l’abitato di Monfalcone, a Roma il 20 agosto 1882 nel nell’alzarsi per lanciare una bomba a popoloso quartiere di San Giovanni. mano, venne colpito da tre proiettili in Discontinuo scolaro alle elementari, rapida successione e prima di accasciar- frequentò la classe “Sesta” e all’età di si, lanciò la stampella verso le linee ne- 15 anni venne arruolato in Marina. Do- miche. Il suo inseparabile amico, Ul- po l’addestramento a bordo della nave derico Piferi, ragazzo del ’99, subito scuola “Ettore Fieramosca”, venne im- dopo la battaglia riferì i minimi parti- barcato sulla corazzata “Ema- colari al riguardo e continuò nuele Filiberto”. Nel 1903 par- imperterrito a raccontarli, sen- tecipò nel Mar Rosso alla za cambiare una virgola, fino Campagna contro i pirati a alla morte avvenuta nel 1983. bordo dell’incrociatore “Coa- Il Comandante della Terza Ar- tit”. Due anni dopo morì l’uni- mata, il Duca d’Aosta, si pro- co fratello, Ernesto, e preferì digò per fargli ottenere la Me- congedarsi per riunirsi ai ge- daglia d’Oro al Valor Militare nitori. Come fuochista, Enrico e lo inserì a posteriori nel Ter- vinse il concorso nelle Ferro- zo Battaglione Bersaglieri Ci- vie nel 1907 e il 27 marzo clisti. Il 24 settembre 1916, at- 1908, presso la stazione di traverso il supplemento illu- Colleferro, scivolò tra due lo- strato del “Corriere delle Se- comotive in movimento e la ra”, “La Domenica”, apparve sua gamba sinistra venne stri- in prima pagina di copertina tolata completamente. l’immagine di Enrico Toti che Inserito negli uffici ferroviari restò nella memoria di ognu- quale applicato-calligrafo, non no. L’autore, Achille Beltrame, si perse mai d’animo e conti- illustratore dal gennaio 1899 nuò a praticare lo sport agoni- al novembre 1944, pur enfa- stico. Nel 1910 partecipò ad tizzando l’avvenimento, rese una gara per la traversata del comunque testimonianza del Tevere e vinse la medaglia gesto eroico e divenne inter- d’argento, si costruì una bici- prete della volontà popolare. cletta adatta a lui per tentare il Finito il conflitto, la retorica giro del mondo, arrivando in post guerra prima e la propa- Finlandia attraverso la Francia, ganda di regime poi si impa- il Belgio, l’Olanda e la Germania. arruolato come “volontario civile”: por- dronirono di Enrico e vennero trascritte Giunto ad Alessandria d’Egitto in nave, tava ordini, scriveva le lettere ai fami- biografie fuori da ogni realtà, quali la arrivò in Sudan deciso a proseguire ma liari per i molti soldati analfabeti, con- perdita della gamba durante il conflitto, le autorità inglesi, per motivi di sicu- trollava le linee telefoniche e le condi- l’età di poco più che ventenne e, addi- rezza glielo impedirono. Quando l’Italia zioni dei feriti, leggeva i diversi giornali rittura, che fosse morto nella disfatta di dichiarò guerra all’Austria (24 maggio e le lettere nei reparti e molto altro. Caporetto nell’estremo tentativo di con- 1915), tentò di arruolarsi ma la sua do- Nell’aprile del 1916, l’ufficiale del Bat- vincere i soldati alla battaglia e non alla manda venne respinta per tre volte. De- taglione di cui faceva parte, Paride Riz- fuga disordinata. Enrico Toti è stato in- ciso comunque a raggiungere la linea zini, con decisione autonoma ma non vece senza ombra di dubbio uno stra- del Fronte, arrivò a Cervignano del comunicata al Comando, gli consegnò ordinario patriota e il primo atleta pa- Friuli con la sua inseparabile bicicletta. le stellette e lo proclamò, tra il tripudio ralimpico italiano. Poiché la sua figura era già nota alle dei tanti estimatori, “bersagliere e vero * Estratto da pag. 25 di Libero, truppe, per alzare loro il morale venne soldato”. Nell’agosto dello stesso anno edizione del 05.07.18 fiamma cremisi 7
08-10 INTERVISTA PARISOTTO.qxp_Layout 1 30/07/18 13:21 Pagina 8 L’INTERVISTA delle coltivazioni, il rattrappimento coste sono solitamente più densamen- Lei è stato il pri- del mare d’Aral perché gli affluenti te abitate dell’interno, l’intensità delle DI ORAZIO PARISOTTO* mo astronauta sono stati deviati per le coltivazioni luci disegna per noi il profilo dei con- italiano ad anda- uzbeche di cotone, i colori sinistri del- tinenti. Se fossimo alieni in approccio re nello spazio e le foci dei fiumi cinesi, carichi di in- verso un pianeta sconosciuto sarem- ha sempre soste- quinanti agricoli e di detriti industriali, mo meravigliati di un simile fenome- nuto che l’uma- ma si vedono anche luoghi di grandi no, che si sia riusciti a far sì che ci sia nità dovrebbe disastri naturali come l’area del Pi- luce anche quando la luce del Sole adottare una visione globale del no- natubo nelle Filippine teatro di una non c’è. Quella è la traccia indiscuti- stro pianeta, che solo da lassù è pos- terribile eruzione nel 91 (poco prima bile dell’intelligenza che anima l’Uo- sibile veramente comprendere. della mia missione nello spazio) che mo, capace di leggere a suo vantaggio Dallo spazio si ha una visione ma- aveva sepolto le valli circostanti sotto le leggi della natura e di fare grandi croscopica, direi “sintetica” del pia- una coltre di grigie ceneri e fango. belle cose. neta Terra. Viaggiando in orbita bassa La nostra “navicella spaziale ter- Quando si parla di applicazioni del- a 400 km dal suolo riusciamo a ve- ra”, così fragile e vulnerabile, può le conquiste della scienza e della tec- dere ad occhio nudo nello stesso essere salvata? nologia l’intelligenza umana viene istante una superficie della dimensio- Sono comunque ottimista. Guar- sempre utilizzata in difesa della vita, ne di un continente. Non si vedono dando la Terra dallo spazio non è fa- della dignità umana e della pace? le frontiere politiche, semmai si di- cile distinguere le grandi opere del- L’interrogativo in un certo senso stinguono aree problematiche dal l’Uomo, a occhio nudo si distinguono implica già la risposta. Ovviamente punto di vista ambientale, come le le Piramidi e la Grande Muraglia, ma dovrebbe essere così, come si potreb- zone deforestate dell’Amazzonia per quando si osserva la Terra di notte si be dire altrimenti? Vorrei però fare gli incendi e l’avanzare disordinato vedono le luci delle città; poiché le una distinzione tra scienza e applica- 8 fiamma cremisi
08-10 INTERVISTA PARISOTTO.qxp_Layout 1 30/07/18 13:21 Pagina 9 Intervista a Franco Malerba, il primo astronauta italiano. Tutela ambientale, applicazioni scientifiche, nuova governance mondiale: un intervento a 360 gradi sulle grandi emergenze che affliggono il nostro pianeta zioni, anche se a volte è difficile iden- rienza diretta, di immersione nel- tati che mettessero al bando le armi tificare chiaramente la frontiera; credo l’ignoto, nel cosmo, nella profondità più distruttrici ed abbiette. La costru- che si possa dire che conoscere è una degli Oceani. zione dell’Unione Europea è stata ed curiosità, quasi un imperativo fonda- Possiamo assicurare allora che la è una efficace risposta alla domanda mentale di cui siamo protagonisti uni- ricerca scientifica porti solo buoni di riconciliazione dei popoli europei. ci nel mondo creato. Prendo in pre- frutti? Oggi si fa strada nell’opinione pub- stito un pensiero del filosofo francese Qui deve entrare in gioco appieno blica mondiale la percezione del ri- Jean D’Ormesson recentemente la dimensione etica dell’Uomo, il ri- schio inerente al modello energetico scomparso: “Nessuno pensa seria- flesso della dimensione spirituale del- basato sui combustibili fossili e c’è mente che non ci sia un abisso tra le la persona umana, che – unica specie maggiore consapevolezza per la lotta meduse, gli scorpioni, le api, così abi- nel mondo biologico - è capace di ge- al cambiamento climatico e al degra- li, o le scimmie, per quanto perspicaci nerare l’arte immortale, la musica, la do ambientale che sono ormai obiet- possano essere e ciò che noi chiamia- scrittura, l’ordine, l’amore, la cono- tivi dichiarati dei G7 e dei G20; l’in- mo gli uomini. Nonostante Darwin e scenza, la bellezza; percepisce ciò che ternet e la crescita delle comunica- il suo trasformismo, c’è una frontiera è giusto e ciò che giusto non è. Mi zioni ci rende possibile cose meravi- invalicabile di una chiarezza sorpren- torna in mente il richiamo deontolo- gliose, ma cresce la domanda sociale dente tra le altre creature viventi e gico d’Ippocrate “non nuocere” nella di protezione dalla circolazione di noi”. L’ansia di conoscenza dell’Uo- professione medica e nello studio del- contenuti malevoli, di bullismo e di mo è inarrestabile; si esprime anche le scienze del vivente. Nel secolo notizie false e diffamatorie attraverso nella spinta all’esplorazione di cui scorso la tecnologia è stata protago- i social, di sanzione di abusi ciberne- l’astronauta potrebbe essere un sim- nista di guerre mortifere e devastanti tici quale l’utilizzo inconsapevole dei bolo moderno; la conoscenza non è senza eguali e fortissima è stata poi dati personali. fatta di soli dati, è anche fatta di espe- la domanda dei popoli di leggi e trat- Spesso però i vincoli dei “segreti di fiamma cremisi 9
L’INTERVISTA stato e militari” apposti sulla base di indefiniti “superiori interessi nazio- nali” impediscono all’opinione pub- blica di conoscere e di poter condi- videre in modo trasparente i risultati degli studi scientifici più avanzati e le loro sperimentazioni. Mi consenta di fare qualche “distin- guo”. La ricerca scientifica non ha normalmente alcun atteggiamento di segretezza; anzi c’è tra i ricercatori la corsa a chi pubblica un risultato scien- tifico per primo per quella competi- zione che si potrebbe sportivamente chiamare “corsa al premio Nobel”. Le cose si complicano quando si tratta zone deforestate dell’Amazzonia di ricerca applicata, frutto di investi- menti privati, mirata ad un vantaggio competitivo nella proposta di prodotti zialmente ispirato da questi criteri ed proteggano davvero i cittadini e per- e servizi; qui entra in gioco la con- obiettivi, è visto largamente come una seguano il bene collettivo. correnza, la protezione della proprietà manifestazione di buona politica Ma l’attuale sistema di regole in- intellettuale, il diritto/dovere di remu- dell’Unione. La questione dei cosid- ternazionali ha mostrato tutti i suoi nerare gli investimenti. Anche qui sia- detti “interessi strategici” e dei “se- limiti: non crede anche lei che sia or- mo piuttosto orientati a legittimare la greti militari” riguarda una quota im- mai ineludibile un radicale rinnova- protezione di interessi legati all’inno- portante, ma non preponderante della mento della governance mondiale? vazione tecnologica come utili alla ricerca e appartiene alla logica della Si, penso anch’io che sarebbe au- creazione di nuovo valore, alla soste- “governance” degli Stati e delle loro spicabile che gli Organismi sopra-na- nibilità del modello finanziario del- relazioni geopolitiche internazionali. zionali – anzitutto l’ONU e le sue l’economia della conoscenza, alla Stato di diritto, elezioni democratiche, agenzie – fossero rafforzati e resi più creazione di nuovi posti di lavoro separazione ed equilibrio dei poteri, efficaci; solo a quel livello si riesce a qualificato. Il programma di ricerca stampa libera sono altrettante regole negoziare e risolvere questioni che dell’Unione Europea, che è sostan- che dovrebbero garantire che gli Stati trascendono le sovranità e le capacità di singoli Paesi, a dare un senso po- sitivo in casi estremi all’uso propor- CHI È FRANCO MALERBA... zionato della forza. Fortunatamente ato in provincia di Genova nel 1946, laureato in ingegneria elettronica esistono, anche in tempi moderni, dei N e in fisica all’Università di Genova, Malerba ha lavorato con il Con- siglio Nazionale delle Ricerche italiano, con il National Institutes of Health negli Stati Uniti, con l'Agenzia spaziale europea in Olanda, con l’Agenzia Spaziale Italiana, con la NASA a Houston (Texas), con Di- gital Equipment a Ginevra e con Alenia Spazio a Torino e Parigi. “profeti”, dei testimoni che ci richia- mano ad una visione etica, attenta all’uomo, del vivere sulla Terra. Penso ovviamente a Papa Francesco, che così chiaramente si è espresso più vol- È stato Parlamentare Europeo e successivamente addetto scientifico alla te contro la fabbrica delle armi, penso Delegazione Permanente d’Italia presso l’OCSE e l’ESA. Con lo shuttle anche al Dalai Lama, apostolo della Atlantis ha trascorso otto giorni nel cosmo, dal 31 luglio all'8 agosto 1992, pace e della spiritualità, che ebbi oc- compiendo 126 orbite attorno al nostro pianeta. Ha ricevuto il titolo di casione di ascoltare al Parlamento Eu- “Commendatore” della Repubblica Italiana per meriti scientifici. ropeo ormai molti anni fa. Credo che Membro dell'Académie de l’Air et de l’Espace, con base a Parigi, oggi queste figure armate solo della forza Franco Malerba è un consulente (Business Development Coach) della della parola e della testimonianza per- Commissione Europea che assiste alcune PMI europee vincitrici di progetti sonale sono la luce nell’oscurità, il di ricerca europei nel settore Spazio. Organizza assieme al Comune di Bu- lievito dell’Umanità tutta intera. salla il Festival dello Spazio, che si è tenuto per la prima volta nel 2017 in *Studioso di Scienze Umane occasione del 25° anniversario della sua missione. e dei Diritti Fondamentali www.festivaldellospazio.com Founder di Unipax NGO associata al D.P.I. delle Nazioni Unite 10 fiamma cremisi
11-14 STORIA BERS..qxp_Layout 1 30/07/18 13:22 Pagina 11 STORIE DI BERSAGLIERI Hermes Stringo, un bersagliere del 3° Reggimento La testimonianza di un reduce della Campagna di Russia o conosciuto personalmente, ed H è nata una sincera amicizia, il bersagliere Hermes Stringo, classe 1920 reduce della cam- pagna di Russia. L'ho conosciu- to in una delle celebrazioni annuali nel- la caserma Mameli, a Milano, nella quale il 3° Reggimento Bersaglieri (di cui sono stato parte attiva come vice Capo Fanfara) celebrava la ricorrenza della “Battaglia di Natale”. Si vedrà più avanti del motivo di tale celebrazione. Il motivo per cui ho voluto scrivere questo “articolo - testimonianza” è sca- turito proprio dall'inizio del libro che Hermes ha scritto, “Bersaglieri nella Steppa”, e che mi ha donato con la se- guente dedica: Nel lungo volgere degli anni, più e più volte mi sono sentito rivolgere la do- manda: “Lei ha fatto la guerra in Rus- sia?” “Si.” era la mia risposta. “Con gli Alpini? Era della Julia?” chiedeva uno. “No.” “Allora era della Cavalleria?” ribatteva un altro. “No!” “Ma allora con chi era?” incalzava un terzo, spa- zientito. “Con i Bersaglieri del 3° Reg- gimento”. Coro: “Con i Bersaglieri? Ma in Russia c'erano i Bersaglieri? Mai sentito dei Bersaglieri in Russia!!!” “Ma dove eravate? Ma quando siete andati? Se non ne parla nessuno! Ma avete fatto la ritirata?” “No! I Bersa- glieri non hanno partecipato alla riti- rata.” Ora basta, mi son detto. Ecco, immagini di quei combattimenti e dello Gen.C.A. Giovanni Messe, la 3^ Divi- questo breve scritto garantisce agli in- sterminio di cui furono sottoposti sia il sione Celere, con la Divisione Pasubio creduli ed ai disinformati che i Bersa- 3° che il 6° Reggimento Bersaglieri. (79° e 80° Rgt. fanteria) e la Divisione glieri furono in Russia, meglio in I fatti: Nel 1941, il 3° Reggimento, re- Torino (81° e 82° Rgt. fanteria) forma- Ukraina e, per quindici mesi, sempre duce della campagna Jugoslava, era di- vano lo C.S.I.R. (Corpo Spedizione Ita- avanzando hanno portato per primi la slocato nei dintorni di Bardolino, sul liano in Russia,) forte di 50.000 uomini. loro Bandiera, la più decorata dell'Eser- lago di Garda. La 173^ compagnia can- Tragitto: Vienna-Budapest-Romania- cito Italiano, sulla riva destra del Don. noni da 47/32, di cui era parte Hermes, fronte russo. Dopo una settimana di Si son fatti distruggere, ma non si riti- era accampata sulla collina, a Caprino, sferragliare, di soste interminabili in rarono. Anzi...”. Hermes era un bersa- in attesa di conoscere la futura destina- aperta campagna con il divieto assoluto gliere abbastanza minuto, con un sor- zione. Il 26 luglio arriva l'ordine, e dalla di scendere dalle carrozze, dopo aver riso simpatico anche se dai suoi occhi, stazione di Peri, su vari convogli, pren- ammirato la vastità delle pianure ba- in quelle occasioni commemorative, de posto la Divisione Celere formata gnate dal Danubio, la tradotta si fermò traspariva un velo di tristezza. Sicura- dal 3° Bersaglieri, dal Savoia cavalleria definitivamente. Erano ad attenderli di- mente nella sua mente riaffioravano le e dai Lanceri di Novara. Agli ordini del verse compagnie di bersaglieri che li fiamma cremisi 11
11-14 STORIA BERS..qxp_Layout 1 30/07/18 13:22 Pagina 12 STORIE DI BERSAGLIERI avevano preceduti su altre tradotte; fi- nalmente poterono sgranchirsi gambe e braccia indolenziti. Con il 3° Bersaglieri, anche i Lancieri del “Novara” e i Dragoni del “Savoia” si stavano concentrando nella zona. Questi tre reggimenti, con il 27° Art. celere “Voloire” e reparti di Camice Nere costituivano la 3^ Divisione Ce- lere agli ordini del Gen. Mario Maraz- zani. Quel soggiorno durò poco. A mar- ce irregolari incominciarono ad avvi- cinarsi al fronte. Le compagnie di ber- saglieri ciclisti pedalavano nella polvere sulle loro biciclette Bianchi, stracariche fino a quaranta chili, con il tormento vono raggiungere il fronte”. Senza mai Era un piacere doloroso, uno spasimo. della stanchezza, del caldo e della sete. potersi lavare comodamente, senza un Possibilità di bollire i vestiti nemmeno Cinquanta, sessanta chilometri veniva- cambio di biancheria, con le scarpe a parlarne! Un mattino arrivò la visita no percorsi ogni giorno. Finalmente sfondate, fradici di pioggia, brulicanti improvvisa del comandante del 3° Rgt., passano il fiume Dnjepr attraverso un di pidocchi, con le barbe lunghe, il 20 il Col. Aminto Caretto, già Medaglia ponte di barche. Si trovano ormai sul ottobre 1941 i bersaglieri del 3° Rgt. d'Oro della Prima Guerra Mondiale. vero territorio russo. Il caldo è forte, la occupano Stalino, entrando dalla sta- Parlò ai bersaglieri agitando il suo in- sete si fa sempre più sentire anche a zione. Stalino: una grande città, ordi- separabile bastone: “Abbiamo notizie causa della polvere che sollevano gli nata, con grandi viali alberati, centro certe - dice - che i Russi attaccheranno. autocarri. Dopo la sosta di un giorno minerario e porta d'accesso alla zona Non sappiamo dove ma credo che que- superano il fiume Dnjestr, e passata di estrazione del carbone e di produ- sto possa essere un punto possibile”. Perwomaiskentrano nella Russia pro- zione dell'acciaio. Sono stanchi e felici Nonostante queste preoccupanti notizie priamente detta, nell'Ukraina, ed osser- del risultato raggiunto, ma non sono sentiamo Natale nell'aria, economiz- vano attoniti le zone che erano state tea- tranquilli. A sinistra, su un terrapieno ziamo viveri e condimento per il Na- tro di scontri tra l'esercito tedesco e in una casetta, potrebbero esserci dei tale; anche perché la guerra il giorno di quello russo. Una nostra Divisione, la russi. Finalmente l'alba: davanti a loro, Natale non ha senso, pensavamo, è fat- Pasubio, aveva già avuto il battesimo sul terreno, armi e morti russi testimo- to per stare calmi ed in pace. L'ha detto del fuoco sul Bug. Con il passare dei niano l'attacco notturno. Un rullo com- anche il cappellano, pochi giorni prima. giorni, tra un combattimento e l'altro, pressore semirovesciato su un fianco, Ma i Russi non avevano ascoltato le era ormai ottobre. messo fra loro e Gorlowa, ha ospitato parole del cappellano. Infatti la notte La temperatura scendeva velocemente, nella notte un paio di mitragliatrici rus- della vigilia i Russi si erano avvicinati piogge insistenti avevano reso i campi se. Era la vigilia di quelli che sarebbero approfittando dell'oscurità, piazzandosi terra nera, soffici ed impraticabili. Gli stati i combattimenti più impegnativi con armi automatiche e con mortai, autocarri non riuscivano a partire, le per il Terzo che dovrà - prima di siste- aspettando l'alba del 25 dicembre 1941. ruote sprofondavano nella mota slittan- marsi sulla linea invernale - sostenere Infatti, con raffiche rabbiose, alle 06:30 do. I soldati erano tutti coperti di fango. durissimi scontri nei mesi di novembre, appena l'alba ha dissipato le ombre del- Per giorni rimasero quasi immobilizzati dicembre e gennaio. Il reggimento, co- la notte, i Russi iniziano un forte can- dal fango percorrendo poche centinaia me sempre, è nelle posizioni più avan- noneggiamento d'artiglieria. In tal modo di metri al giorno. zate dello schieramento. Tralasciando invitano le nostre postazioni a rispon- Alle quattro del pomeriggio era già not- varie peripezie e località conquistate, dere per individuarle. Dalla parte di Iva- te e la visibilità, anche per la stanchez- con lo scorrere del tempo si avvicinava nowskij, raffiche nutrite giungono alle za, era ridotta sotto i limiti della possi- il Natale. Da casa arrivavano alcune orecchie. L'ordine era di resistere, con- bilità. Gli improvvisi geli notturni ave- lettere contenenti, oltre ad una lettera, tenere l'attacco russo che sembrava de- vano trasformato i solchi lasciati dagli cartine per sigarette e bustine di anti- linearsi con forze considerevoli. Infatti autocarri in argini duri come il cemento. parassitario in polvere. Esso veniva ver- mortai da 82 mm battevano le linee ita- “Le nostre colonne di rifornimento de- sato aprendo il collo della camicia, due liane con insistenza e con sempre mag- vono ancora passare il Dnjepr, dicono, contorsioni... e per un po’ la polvere da- gior precisione. I soldati italiani senti- i ponti sono pochi, e la precedenza vie- va sollievo. Quando i soldati comin- vano passare sulle loro teste, come fa- ne data alle colonne tedesche che de- ciavano a grattarsi non smettevano più. gotti, le granate da 105 mm. sparate 12 fiamma cremisi
11-14 STORIA BERS..qxp_Layout 1 30/07/18 13:22 Pagina 13 STORIE DI BERSAGLIERI dalle nostre linee, ma non vi era pro- porzione. La nostra artiglieria faceva miracoli, ma i Russi avevano molti più pezzi a disposizione. Tutti sparavano. I nostri con le Breda da 8 mm. e fucili mitragliatori le cui canne, benché la temperatura fosse di 35 gradi sotto zero, erano arroventate, e facevano miracoli. L'attacco più formidabile è sostenuto dal XVIII Btg. Bersaglieri in difesa di Orlowo Ivanowka, ed è con vero furore che i Russi avanzano a plotoni affian- cati, e spesso i bersaglieri sparano a di- Don Giovanni Mazzoni comunica i Bersaglieri del 3° il giorno di Natale 1941 a Rassypnaja stanza ravvicinatissima. Hanno e danno notizie, “Radio Gavetta” è efficientis- sima: “Le Camice Nere hanno resistito Croce al Valor Militare alla memoria. valorose tradizioni del Corpo sono state a Mikailowka, sono state superbe, ma- Sono ormai trascorsi due anni di com- rispettate. Questa ricorrenza verrà, po- gnifiche, anche se hanno ceduto a Novo battimenti, di sacrifici e di morti. Un chi giorni dopo, ed esattamente il 29 Orlowka”. “Il XVIII Btg. Bers. é a Mi- giorno il Col. Caretto raduna il XVIII giugno 1942, resa storica per la Meda- kailowka, ha rotto l'accerchiamento di Btg.Bers. in una piccola radura, li vuole glia d'Oro conferita alla Bandiera, che Ivanowskij, le batterie da 75/27 erano vedere tutti, tutti quelli che possono procurerà orgoglio e fierezza a tutti in- in linea, alzo zero, come i Bersaglieri”. camminare. Ora sono tutti davanti a lui. distintamente. I Bersaglieri, in un anno “Sembra ci siano più di 100 morti al C'é freddo e vento. Non è una giornata di aspri combattimenti si erano riaffer- XVIII Btg. Bers.”. “Per il XVIII sempre felice per il Colonnello, lo si vede dal mati, pari in valore, ai Bersaglieri che peggio, anche perché il loro ripiega- volto severo, non disponibile ai sorrisi. avevano donato, nella Grande Guerra, mento era più lungo e faticoso; erano Li apostrofa subito così: “Voi...che il la prima Medaglia d'Oro alla Bandiera attorniati dai Russi. Morti? Non so. 25 gennaio avete ripiegato a Vorosci- del Terzo. Dopo duri e sanguinosi com- Tanti comunque, anche feriti e conge- lowa, pur combattendo...Voi....” e qui battimenti il 14 luglio i bersaglieri oc- lati”. “Radio Gavetta” comunica inoltre si ferma. Un silenzio terribile, un serrare cupano Ivanowka. Ora i bersaglieri le sfuriate dei generali Marazzani e di mascelle nei volti gelidi ed impietriti debbono raggiungere la grande ansa Messe contro i Tedeschi per il ritardo dei bersaglieri; la voce ferma di Caretto: del Don a nord-est di Stalingrado, per- nell'invio dei rinforzi. Tanto Marazzani “Ma Voi - continua dopo un'intermina- correndo 400 Km. sulle solite malage- quanto Messe avevano sempre lottato bile pausa e con voce mitigata - Voi me- voli piste. Raggiunta Woroscilowgrad contro i Tedeschi perché lo C.S.I.R. ritate l'appellativo di Battaglione mar- si apprestano a passare il fiume Donetz avesse viveri e benzina. Poco prima di tire poiché siete i miei più cari Bersa- ed il 25 luglio, poiché i Russi non con- Natale giunse in prima linea un cappel- glieri”. Scende il Comandante dal pal- trastano l'azione, marciano su Millero- lano militare. Vestiva una lunga palan- chetto di legno dal quale ha parlato, si wo. I trasferimenti avvengono su piste drana grigio verde ed aveva in bocca avvicina al primo che ha di fronte e lo polverosissime, intasate dalle Divisioni una pipa forse più vecchia di lui. Era abbraccia, stringe la mano agli altri, sa- tedesche che stanno procedendo verso Don Giovanni Mazzoni, futura Meda- luta e con tristezza, a spalle curve se ne nord. Si arriva alla famosa battaglia di glia d'Oro in quella battaglia. Infatti nel- va. Giungono dall'Italia, dilazionate nel Serafimowitsch, grosso borgo a sud del la battaglia di Natale, vedendo cadere tempo, le gloriose Divisioni alpine che fiume dove il Don compie una grande il trombettiere Gadda, incurante del dovevano essere inviate in Caucaso ma ansa. Durante il combattimento arriva fuoco nemico egli uscì allo scoperto che, per ragioni logistiche, furono in- anche il 6° Bersaglieri che con il XIX per portare al morente il conforto reli- dirizzate verso il Don al seguito del Btg. ricaccia i Russi proseguendo su gioso. Venne colpito e morì stramaz- Gen. C.A. Italo Gariboldi, che assume quota 122,7. Segue il 3° Bersaglieri con zando sul cadavere del trombettiere. il comando dell'8° Corpo d'Armata, de- le artiglierie a dare il colpo di grazia Fulgido esempio di eroismo. I corpi nominato ARMIR (Armata Italiana In alle schiere nemiche. Il pomeriggio del vennero recuperati il mattino dopo da Russia). Il 18 giugno 1942, il 106° an- 30 si scatena l'inferno. I Russi promuo- due valorosi del XXV Btg., il Serg. niversario della fondazione del Corpo vono un poderoso attacco buttando nel- Magg. Rossini ed il bersagliere Magi- dei Bersaglieri, viene celebrato nella la battaglia una quarantina di carri ar- strelli. Il prete aveva ancora intatte sul piana di Cervomajsk, sede del Terzo mati da 6 a 34 tonnellate inizialmente petto la teca e le ostie consacrate. Al Bersaglieri. La cerimonia è molto sug- contro i Tedeschi, per poi rivolgersi ver- trombettiere Gadda venne assegnata la gestiva e ognuno dei presenti sa che le so i bersaglieri, che in marcia stanno fiamma cremisi 13
11-14 STORIA BERS..qxp_Layout 1 30/07/18 13:22 Pagina 14 STORIE DI BERSAGLIERI raggiungendo le loro postazioni. Du- rimento: cure niente, medicazioni nien- rante la campagna di Russia è la prima te... febbre sempre altissima. Gli ospe- volta che i bersaglieri si trovano ad af- dali da campo scoppiavano pur facendo frontare i carri armati sovietici e, pur miracoli. Aggrappato al sedile di non avendo mezzi, usano una tattica un'ambulanza, con dolori fortissimi, lo molto mobile, sparpagliandosi nella portano all'ospedale da campo 805, di- steppa, facendo terribili vuoti con i mi- stante circa 80 Km. Sta sempre peggio. tra sui Russi aggrappati ai carri e dietro Una breve permanenza, poi viene ca- gli stessi; poi passata l'ondata si ricom- ricato su un aereo Savoia-Marchetti tut- ponevano. È notte alta quando il 2 ago- to in tela, sdraiato sul fondo, tra casse sto riprendono i combattimenti. Il Col. e sacchi vari e, in ambiente freddissimo Caretto comanda la colonna che da Se- raggiunge l'ospedale di Voroschilow- rafimowitsch raggiunge il Don. Pur- grad. Per 4 giorni nessun medico, nes- troppo a quota 197,4 Caretto viene fe- suna medicazione. Le ferite cominciano rito ad una gamba e ricoverato nel- a puzzare, le fasciature di carta non ade- l'ospedale da campo n° 46. Che magni- riscono, lasciando le ferite scoperte. fica questa Compagnia del 47/32 che Un giorno si sente chiamare per nome: sputacchia bombette conto i giganti “Alzati, vestiti, che sei trasferito”. Non d'acciaio! Qualche giorno dopo giunge poteva alzarsi, essendo sempre bocconi, notizia che il Col Caretto - ferito il 2 sporca di sangue. Cerca il tenente, vuo- ed inoltre non aveva più vestiti. agosto - è morto il 5 agosto, nel pome- le informarlo che il pezzo della 3^ Viene caricato in stato di incoscienza riggio, per sopravvenuta cancrena gas- squadra è privo di uomini validi. Arriva e si sveglia all'ospedale della riserva n° sosa. Il “grande soldato” del ‘15/’18 il tenente, di corsa, lo riconosce, viene 3 a Stalino.Pochi giorni prima vi era muore in mezzo ai suoi Bersaglieri che informato dell'accaduto; si carica sulle stata la visita di Edda Ciano e le cose da allora lo ricorderanno come “Papà spalle Hermes e, ritto sulle gambe, pas- erano cambiate. Venne curato amore- Caretto” e resterà nel tempo simbolo sa nel camminamento portandolo verso volmente, medicato e nutrito. Viene di tutto un esercito. Poco prima dell'ini- un posto di medicazione. Il Tenente rimpatriato con il treno ospedale T.34, zio della campagna estiva, aveva rifiu- medico Piccioni non può far altro che destinazione Rimini. Otto giorni di tato l'avvicendamento, il ritorno in Pa- constatare a vista l'entità delle ferite, viaggio, sempre barellato, con febbre tria rispondendo: “Sto con i miei Ber- riempire un tagliando, legarlo al taschi- alta e bevendo solo acqua, arriva a de- saglieri”. Ed è restato, con i suoi quat- no della giubba e metterlo fuori dalla stinazione. Cure mediche mai viste. Su- tromila uomini che con lui hanno ono- buca con gli altri. Finalmente un mo- bisce un intervento chirurgico e poi otto rato la Bandiera del Terzo, facendone tocarro che aveva portato le munizioni, mesi di degenza. Torna a casa 30 giorni, la più decorata dell'Esercito Italiano. carica i feriti e parte tra scossoni enormi poi nuovamente al deposito del 3° Ber- Alla sua memoria verrà concessa la percorrendo una ventina di chilometri. saglieri a Lodi. Concludo con questo Medaglia d'Oro al Valor Militare. Or- Vengono scaricati in un paesino, a fian- episodio straordinario il breve excursus mai la Celere era composta quasi esclu- co di un'isba: funge da pronto soccorso, sulla presenza dei Fanti Piumati in Rus- sivamente dai bersaglieri del 3° e 6° da infermeria, tutto! Viene messo su sia. Quando giunse l'ARMIR, del quali Reggimento. Arriva settembre 1942. una barella ormai inzuppata di sangue. erano parte Artiglieri, Alpini, Genieri Hermes è vicino al pezzo d'artiglieria, Sente venir meno le forze e la volontà. ecc., i Bersaglieri e tutto il CSIR erano in piedi nel camminamento per essere Il dolore era fortissimo. Finalmente vie- ormai già decimati e stremati dai com- più pronto al tiro. Mette in direzione la ne il suo turno, lo mettono sul tavolo e battimenti. Quando arrivò l'ordine di bocca da fuoco ed apre le cassette delle con le forbici tagliano cappotto, giacca ritirata esso riguardò tutto l'ARMIR ma munizioni. Improvviso un colpo alla e pantaloni. Lavorano un po’ attorno non il CSIR, il quale venne lasciato a schiena, alle spalle ed alla nuca lo fanno alle ferite con una breve medicazione. contrastare gli attacchi Russi per per- inarcare all'indietro. Riesce ad escla- Poco dopo arriva il Capitano Vecchiati, mettere quella che venne definita “la mare: “Mamma!” ...poi un dolore bru- lo abbraccia e gli consegna la Croce di grande ritirata”, e che permise a miglia- ciante. Si trova in mezzo al cammina- Ferro di 2^ Classe. Alcune ore dopo è ia di soldati il ritorno dal fronte russo. mento, piegato in due. Tenta di rialzarsi, caricato su un autocarro S.P.A.38; tra Del 3° Reggimento Bersaglieri ritor- non gli è possibile; allora striscia gomiti sbalzi paurosi e dolori sempre più forti narono in Patria solo 80 reduci: quelli a terra, gli occhi accecati dal fumo, ver- arriva all'ospedale da campo 250, viene che non si arresero, pur decimati. Uno so la direzione nella quale dovrebbe messo in un lettino, in preda a febbre era Hermes Stringo.! trovarsi il suo Tenente. Il dolore è più altissima ed in stato di incoscienza as- Bers. Domenico PIOVANI, acuto. Porta la mano alla testa e la ritira soluta. Dopo alcuni giorni, altro trasfe- Presidente Provinciale di Brescia 14 fiamma cremisi
15-17 MEDAGLIE.qxp_Layout 1 30/07/18 13:22 Pagina 15 STORIE DELLA GRANDE GUERRA I Bersaglieri M.O.V.M. nel 1917 l Calendario 2017 dell’Associazione Nazionale Bersaglieri riporta ben 15 nominativi che I nel 1917 sono stati decorati di Medaglia d’Oro al Valor Militare. Sono tutti Bersaglieri tranne Don Giovanni Mazzoni, Cappellano Militare nella Prima e nella Seconda Guerra Mondiale, decorato di M.O.V.M. in entrambi i conflitti, caduto eroicamente sul fronte russo il 26 dicembre 1941 quando era Cappellano volontario nel 3° Reggimento bersaglieri. Nei numeri di Fiamma Cremisi del corrente anno, la redazione intende far conoscere più da vicino i 14 Bersaglieri che cento anni or sono con il loro eroismo hanno meritato l’Alto riconoscimento militare. Essi sono: Giuseppe Vaccari, Aurelio Robino, Guido Maifreni, Federico Grifeo, Raffaele Stasi, Sebastiano Scirè Risichella, Angelo Scandaliato, Francesco Rossi, Francesco Rolando, Emilio Pantanali, Guido Piragino, Giuseppe Mancini, Lamberto De Bernardi, Giacomo Pallotti. Le notizie sono state ricavate dal sito www.combattentiliberazione.it Caporale Attilio Verdirosi, classe 1873 i Emidio e di Filomena Casti, giovane bersagliere, in cui il coraggio D nacque a Longone Sabino di Rieti il 1° luglio 1873 e morì in combattimento a Losson (Basso Piave) il 19 giugno 1918. Dopo il ripiegamento delle Ar- mate al Piave, allorché le sfortunate vicende della guerra parvero mettere e l’ardimento si univano ai generosi impulsi del suo animo veramente buono. Sempre fra i primi ad accor- rere dove maggiore era il pericolo e ad esporsi per la salvezza dei com- pagni del reparto, più volte affrontò coi pochi uomini del suo plotone il in pericolo l’esistenza stessa della nemico durante azioni di pattuglia- Nazione, Attilio Verdirosi, riformato mento sul Piave. Sferrata dal nemico a suo tempo dal servizio militare, ri- il 15 giugno la grande offensiva, pre- spose subito al pressante invito della ceduta da fuoco violento di sbarra- Patria. Lasciata la famiglia ed il suo mento delle artiglierie sulle trincee modesto impiego di usciere presso per sconvolgere e fiaccare lo spirito l’Istituto Internazionale di Agricol- di resistenza dei difensori, il Verdirosi tura in Roma, si arruolò volontario, fu impareggiabile per l’indomita a metà novembre 1917, nel 2° reg- energia con la quale sostenne, per tre guente motivazione: “A quaranta- gimento bersaglieri dal quale passò, giorni, con gli arditi del XXIII repar- sette anni, volontario di guerra in un pochi giorni dopo, all’8° reggimento. to, l’attacco nemico. Nel pomeriggio reparto d’assalto, avendo lasciato Chiese poi ed ottenne di essere tra- del 19 giugno, ricevuto l’ordine di famiglia e interessi per giovanile fe- ferito negli arditi fiamme cremisi e, contrattaccare, mosse da Losson ver- de, per coraggio indomabile, sempre col XIX reparto d’assalto, si guada- so Capo d’Argine e fu tra i primi a primo in ogni ardita imprese per vir- gnò sul campo i galloni di caporale scagliarsi alla testa dei suoi arditi tù di parola e di esempio, animatore nel febbraio 1918. Trasferito nel contro gli austriaci, travolgendoli con e suscitatore d’eroismi, trascinò con maggio successivo nel XXIII reparto irrefrenabile impeto. Quindi con lan- sé gli arditi della prima ondata in un d’assalto, il giorno 19, a Capo Sile, cio di bombe a mano cercò di fare fulmineo contrastato attacco, ricac- sul Basso Piave, con ardimento pari cessare il fuoco di una mitragliatrice ciando in disordine il nemico. La all’audacia, irruppe per primo nelle avversaria, ma nell’ardito tentativo morte lo colpì nell’impeto dall’as- trincee nemiche durante un’ardita cadde al suolo crivellato di colpi. Al- salto, troncandogli sulle labbra il azione, catturando numerosi prigio- la sua memoria, con d. l. del 23 mar- grido di incitamento e di esultanza nieri. Né qui si arrestò lo slancio e zo 1919, venne conferita la Medaglia Viva l’Italia!” – Losson – Basso Pia- l’entusiasmo combattivo del non più d’Oro al Valor Militare con la se- ve, 19 giugno 1918. fiamma cremisi 15
15-17 MEDAGLIE.qxp_Layout 1 30/07/18 13:22 Pagina 16 STORIE DELLA GRANDE GUERRA Sergente Saloni Soccorso, classe 1895 i Giuseppe e di Alice Burri, del nemico alla testa di ponte di Sa- D nacque a Lecce l’8 maggio 1895 e morì in combattimen- to a Losson sul Piave il 19 giugno 1918. Tipografo di mestiere, si arruolò il 1° febbraio 1915. Allievo sergente nel 7° reggi- mento bersaglieri col quale partì per grado e proteggere le truppe della 3^ Armata nell’ordinato passaggio del Tagliamento. Per le notevoli prove di valore date nel combattimento di Cavazuccherina, sul Basso Piave, nel dicembre 1917 e nelle precedenti azioni fu promosso aiutante di bat- il fronte, dopo la dichiarazione di taglia per merito di guerra nell’aprile guerra all’Austria, combattendo in 1918. Passato al XXIII reparto d’as- Val di Ledro, a Bezzecca e a M. Vies. salto, fu decorato di Medaglia d’Ar- Passato sul fronte della 3^ Armata gento al Valore per l’ardimento col ed ottenuti i galloni di caporale nel quale, alla testa di pochi animosi, si luglio, sul basso Isonzo si segnalò lanciò il 26 maggio 1918 contro gli alla conquista delle posizioni e rag- nei combattimenti a quota 144, Ja- sbarramenti stradali della testa di giuntele cadde su di esse colpito da miano e a Fiondar per il coraggio e ponte austriaca sul basso Sile, cattu- una raffica di mitragliatrice. La mo- l’ardimento di cui dette prova in ogni randone il presidio. Ferito all’inizio tivazione della Medaglia d’Oro al circostanza. Promosso sergente nel dell’offensiva austriaca del giugno Valor Militare, concessa alla sua me- gennaio del 1916, durante la decima 1918, lasciò volontariamente l’ospe- moria con d.l. del 23 marzo 1919, battaglia dell’Isonzo partecipò alle daletto da campo ove era ricoverato dettata dal Comandante della 3^ Ar- azioni svoltesi dal 23 al 27 maggio e rientrò al reparto, mentre ancora mata, il Duca d’Aosta, così si espri- e fu decorato di Medaglia di Bronzo infuriava la lotta sul Montello; por- me: “Allo squillo di battaglia, ancora al Valore per le superbe prove di co- tatosi a Losson e ricevuto l’ordine di dolorante per una ferita, volontaria- raggio dimostrate nel condurre al- contrattaccare le posizioni nemiche mente usciva dall’ospedale e rag- l’attacco prima una squadra e poi un di Capo d’Argine, sul basso Piave, giungeva la prima linea. Alla testa plotone del nucleo arditi reggimen- alla testa della compagnia di arditi, della compagnia, balzava all’attac- tale. Nel luglio dello stesso anno, a si lanciò decisamente all’assalto con co, e. primo fra tutti, superava i re- domanda, fu trasferito alla sezione la prima ondata, superò i reticolati e ticolati avversari. Ferito ad un brac- lancia-fiamme del XIX battaglione penetrò per primo negli appostamenti cio, si slanciava ancora avanti, fin- d’assalto, fiamme cremisi, con la nemici. Ferito ad un braccio da pal- ché, colpito in pieno da una raffica quale, dall’ottobre, durante le tristi lottola di fucile, non si fermò, né ral- cadeva, consacrando col suo puro giornate del ripiegamento al Piave, lentò la sua corsa, ma si scagliò an- sangue d’eroe la posizione conqui- dopo Caporetto, combatté valorosa- cora più avanti verso le seconde linee stata. Losson – Basso Piave, 19 giu- mente per contrastare i movimenti austriache, trascinando i suoi arditi gno 1918.” CARICHE SOCIALI OSTIGLIA-REVERE-SERMIDE- P. RUSCO (MN) Consiglieri: Alberto GIANETTI, Walter NEGRI, risulta così composto: Presidente Enzo BEL- Alla data del 28 marzo 2018, il Consiglio Donato BASILICO, Angelo RUSSELLO, Giovanni LICAMPI; Vice Presidente Antonino DELL’ORCO; Direttivo Sezionale per il triennio 2018 – PIATTO; Segretario M. Teresa COLMEGNA. Consiglieri: Agostino COLELLA, Ettore CULLA, 2020, risulta così composto: Presidente Gino SOMMA LOMBARDO (VA) Luciano MASTRANTONI, Roberto ORFEI, Franco TINTI; Vice Presidente Claudio BARBI; Con- Alla data del 29 marzo 2018, il Consiglio Di- SAVO; Sindaci Revisori: Daniela CIANFROCCA, siglieri: Lidio BUGANZA, Sandro PELLICANI, rettivo Sezionale per il triennio 2018 – 2020, Roberta MALANDRICCO, Francesco MINEO. Valerio MARTINELLI, Aldo BOTTURA, Franco risulta così composto: Presidente Alessio ZA- CAMPOBASSO BOLLINI; Segretario Gloria Luisa SAGONI. NANDREA; Vice Presidente Stefano BELLARIA; Alla data del 15 aprile 2018, il Consiglio Di- SARONNO (VA) Consiglieri: Ilario CREMA, Valentino ZOCCO rettivo Provinciale per il triennio 2018 – 2020, Alla data del 29 marzo 2018, il Consiglio Di- RAMAZZO; Segretario Davide GIANELLO. risulta così composto: Presidente Pasqualino rettivo Sezionale per il triennio 2018 – 2020, ALATRI (FR) MACCHIAROLO; Vice Presidente Antonio TROT- risulta così composto: Presidente Arnaldo CE- Alla data del 11 aprile 2018, il Consiglio Di- TA; Consiglieri: Giuseppe IAROCCI, Michele RIANI; Vice Presidente Alessandro CANTONI; rettivo Sezionale per il triennio 2018 – 2020, BATTISTA, Nicolino CICCARONE. 16 fiamma cremisi
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