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                                                                                                            LUGLIO/AGOSTO 2018   PERIODICO DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE BERSAGLIERI
 Poste Italiane SpA Sped. abb. post. D.L. 353/03 (conv. in L.27/02/2004) art. 1 comma 1 Aut. C/RM/10/2015
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            SOMMARIO

                              22/23 SETTEMBRE 2018

                                                                                                                                 Periodico
                                                                                                                                 dell’Associazione Nazionale Bersaglieri
                                                                                                                                 fondato nel 1951
                                                                                                                                 DIREZIONE, REDAZIONE
                                                                                                                                 E AMMINISTRAZIONE
                                                                                                                                 Associazione Nazionale Bersaglieri
                                                                                                                                 via Anicia 23/A - 00153 Roma
                                                                                                                                 tel 06.58.03.611
                                                                                                                                 fax 06.58.81.040
                                                                                                                                 redazionefiammacremisi@gmail.com
                                                                                                                                 www.bersaglieri.net
                                                                                                                                 DIRETTORE RESPONSABILE
                                                                                                                                 Giuseppe Labianca
                                                                                                                                 REDAZIONE
                                                                                                                                 Paolo Girlando
                                                                                                                                 Camillo Tondi
             3       LA VOCE DELLA PRESIDENZA                                                                                    Alfredo Terrone
             7       ATTUALITÀ                                                                                                   DIREZIONE AMMINISTRATIVA ANB
             8       L’INTERVISTA                                                                                                Concetta Marcelli
            11       STORIE DI BERSAGLIERI                                                                                       DISTRIBUZIONE
            15       STORIE DELLA GRANDE GUERRA                                                                                  Cecilia Prissinotti
            18       L’ECO DEI REPARTI                                                                                           PROGETTO GRAFICO
                                                                                                                                 RaffoArt communication - Roma
            22       RADUNI E CERIMONIE                                                                                          raffo@raffoartcommunication.it
            24       LA VOCE DEI LETTORI                                                                                         GRAFICA E IMPAGINAZIONE
            29       AMARCORD                                                                                                    RaffoArt communication - Roma
                                                                                                                                 raffo@raffoartcommunication.it
            30       ATTIVITÀ ASSOCIATIVA                                                                                        Vicolo D’Orfeo 22 - 00193 Roma
            54       RICERCA E INCONTRI COMMILITIONI                                                                             STAMPA
            56       LE NOSTRE GIOIE                                                                                             Arti Grafiche Boccia SpA
            58       I NOSTRI LUTTI                                                                                              via Tiberio Claudio Felice 7 - 84100 Salerno
            60       CARICHE SOCIALI                                                                                             CONDIZIONI DI CESSIONE
                                                                                                                                 Gratuito per gli iscritti all’ANB
            61       RECENSIONI LIBRI/SPORT CREMISI                                                                              Abbonamento annuale: € 15,00
            63       LA PIUMA GRAFFIANTE                                                                                         Numero arretrato: € 3,00
                                                                                                                                 Abbonamento Benemerito:
                                                                                                                                 versamento da € 20,00 e oltre
                                                                                                                                 sul c/c postale n° 34846006
                                                                                                                                 intestato a: ANB - Presidenza Nazionale
             CONTATTI CON LA REDAZIONE                                                                                           via Anicia 23/A - 00153 Roma
                                                                                                                                 L’amministrazione

             A       l fine di agevolare l’attività di redazione, si invitano tutti i Presidenti di Sezione ad attenersi scru-
                     polosamente ad alcune semplici raccomandazioni. L’invio del materiale per il quale si richiede
                     la pubblicazione dovrà pervenire alla redazione, esclusivamente per il tramite delle Presidenze
             Regionali di appartenenza, all’indirizzo e-mail redazionefiammacremisi@gmail.com, inserendo nell’oggetto
             l’argomento di massima di cui si occupa il testo (attività associativa, gioie e lutti, eventi di particolare
                                                                                                                                 non accetta denaro contante
                                                                                                                                 Autorizzazione Tribunale di Roma
                                                                                                                                 n°5319 del 16/10/1967
                                                                                                                                 Iscrizione R.O.C. n°29743

             interesse, ecc.) e la località di appartenenza. I testi e le immagini devono essere inviati separatamente;
             in particolare, i testi dovranno essere redatti con un programma di videoscrittura (programma word
             .doc), mentre le immagini dovranno essere fornite in formato jpg in alta risoluzione.
             Altre richieste di pubblicazione inviate per altri canali di comunicazione (tramite il sito info@bersaglieri.net,
             per posta in formato cartaceo, o altro), salvo casi particolari preventivamente concordati con la
             redazione, non saranno prese in esame e pertanto non saranno pubblicate. Si pregano infine i Presidenti
             Regionali, titolari del “filo diretto con la redazione”, di verificare, nell’ambito delle prerogative di com-       Associato all’USPI
             petenza, l’esatta applicazione di quanto sopra nonché di esaminare ed approvare preventivamente i                   Unione Stampa Periodica Italiana
             contenuti delle notizie per le quali si richiede la pubblicazione.                                                  Proprietà letteraria, scientifica e artistica riservata
             La redazione ringrazia per il prezioso contributo che vorrete fornirci nel rispettare queste regole, per-           Articoli e fotografie, anche se non pubblicati,
                                                                                                                                 non verranno restituiti
             mettendoci così di pubblicare le notizie con maggiore tempestività.                                                 La Direzione si riserva, a termini di legge,
                                                                                                                                 di modificare e ridurre gli articoli quando ciò si renda ne-
                                                                                                                                 cessario per esigenze grafiche

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             LA VOCE DELLA PRESIDENZA

            Bersaglieri che guardino al domani
                                    Ci sono almeno
                                    due modi per esse-
                                    re bersagliere. O, se
                                    si preferisce, per fa-
                                    re e creare bersa-
                                    glierismo. Uno è
                                    quello di indugiare
             sulla memoria, raccontarci quanto
             fummo valorosi, soldati speciali, en-
             tusiasti fanti piumati, fautori della Sto-
             ria d’Italia. Si mette qualche corona
             d’alloro ai monumenti ai Caduti, si
             passano in rassegna sezioni, labari e
             fanfare, poi si sfila al passo di corsa
             e, a festa finita, si torna a casa. Certo,
             momenti emozionanti, magari allo-
             cuzioni appassionate, forse qualche
             lacrima di vedova di bersagliere e
             qualche entusiasta ragazzino che se-
             gue la corsa. Ma poi? Solo l’attesa di
             un altro evento per ricordare il passato
             e dirci nuovamente quanto eravamo
             bravi, belli, eroici. Insomma, una serie        società italiana con i nostri forti ed       grande Nazione che vuole essere forte
             di sentiti “amarcord”. O, se vogliamo           edificanti valori. Significa essere pre-     e propositiva.
             essere un po’ più cattivelli, reducismo         senti nei giovani con le attività spor-      Infine, ed è previsto entro breve, at-
             con un po’ di vanità per il tempo pas-          tive e formative, nei momenti tragici        tueremo il progetto di creare in
             sato, gratificata dagli applausi della          delle calamità naturali per aiutare le       A.N.B. una serie di servizi a beneficio
             folla. C’è però un modo più completo            popolazioni con i nostri nuclei di Pro-      dei soci, attuali e futuri, dando a
             e attuale di essere bersaglieri e fare          tezione Civile, nelle scuole di ogni         chiunque la possibilità di “fare rete”
             bersaglierismo: quello di avere il cuo-         ordine e grado per trasmettere ai gio-       e consultarsi con le nostre eccellenze
             re nel passato ma la mente nel futuro.          vani il senso della Storia, nelle attività   professionali in ambito assicurativo,
             Dove quanto detto prima, Storia e la            culturali con la presentazione di libri      legale, medico, fiscale, della P.A...
             memoria sono soltanto la partenza,              o dibattiti su eventi storici che ci ri-     Ecco gli intendimenti in grado di dare
             non la meta, non le finalità ultime del-        guardino o che difendano la dignità          un futuro al bersaglierismo quale fi-
             la nostra missione cremisi. Questo              e l’orgoglio delle nostre Forze Arma-        losofia di vita, e al nostro spirito che,
             modo di essere bersagliere vuole                te. È tentare, in tutti i modi possibili,    detto da Papà Sandrin, deve essere di
             guardare la realtà attuale e sfidare il         di riattivare un periodo di servizio mi-     uomini in grado di agire in proprio,
             futuro. È il voler agire in un presente         litare obbligatorio (complementare al        con creatività e colpi di mano per rag-
             dove la popolazione italiana non scor-          professionale) per i ventenni.               giungere l’obbiettivo.
             ge più fez e cappelli piumati in libera         Tutte queste presenze e attività, tante      Diffida dunque, caro bersagliere e ca-
             uscita o in licenza, causa la sospen-           e impegnative (ma a noi le cose facili       ro simpatizzante, da certe vecchie
             sione della cara “naja”, che trasmet-           non interessano), rappresentano l’op-        mentalità statiche, fataliste, ripetitive,
             teva un codice di vita, vissuta da pa-          portunità per trasmettere con vigore         formaliste, che hanno il pensiero ri-
             dri, figli e fratelli. E non bastano i no-      il senso del dovere, la legalità, l’amor     volto unicamente alla liturgia cele-
             stri splendidi Raduni a ricordare che           di Patria, il senso civico, la dignità, il   brativa, magari quale rituale autogra-
             esistiamo come soldati, come uomini,            senso dell’onore, il rispetto per la ban-    tificante. Perché i nostri “sempre
             come cittadini, come Storia nazionale.          diera e per l’autorità, e restituire otti-   vent’anni”, significa averli più nella
             Il modo, attuale e futuro, di essere            mismo, baldanza e sorriso verso la           mente che nei garretti.
             bersagliere consiste nel contagiare la          vita, verso il futuro di una piccola ma                      Bers. Daniele Carozzi

             fiamma cremisi                                                                                                                       3
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04 VOCE PRES. copia.qxp_Layout 1 30/07/18 13:20 Pagina 4

             LA VOCE DELLA PRESIDENZA

            La Sezione ANB di Vasanello e il sogno di una Casa per anziani
                       uesta è la storia di un bel pro-

            Q          getto che inizia nel 1977, det-
                       tato dalla generosità. Ora, per
                       realizzarsi, necessita dello spi-
                       rito dei Bersaglieri. Nel 1977
                       la signora Caterina Chiodi do-
             na un terreno di circa 6000 metri qua-
             drati in località Palombara a Vasanello
             (VT) alla locale parrocchia di S. Ma-
             ria Assunta: viene vincolato alla co-
             struzione di una Casa di riposo per
             anziani. Un Comitato promotore, sot-
             to la direzione del signor Mario Pieri,
             inizia a raccogliere fondi e a realizzare
             iniziative. Ma il terreno viene dichia-
             rato “agricolo non edificabile” dal
             Comune. Il gruppo si scioglie e lascia
             gestire i soldi al signor Mario che lo
             recinta, pianta degli alberi e durante
             una manifestazione bersaglieresca, il
             22 maggio 1988, alla presenza del
             Presidente Regionale del Lazio, Avv.
             Antonio Calandrelli, fa erigere in quel
             luogo una lapide in cui esprime
             l’amarezza per un progetto fermo e
             ne affida ai posteri la realizzazione.
             Incarica la locale sezione ANB di cu-
             rare la proprietà. I Bersaglieri lo fe-
             cero sempre. In 25 anni mai un ten-
             tennamento sulla realizzazione del
             progetto. L’avanzare dell’età portò il
             signor Pieri a lasciarlo nelle mani dei
             Bersaglieri di Vasanello contattando
             il segretario Dario Filesi. Nel frattem-
             po, nel nuovo piano regolatore, l’area
             viene dichiarata “edificabile”. La Se-
             zione con il suo brillante segretario
             coinvolge un gruppo di persone che
             lavorano con serietà e competenza.            Un’ulteriore clausola prevede che il        dell’assistenza e del volontariato.
             Contattano la diocesi di Civita Ca-           terreno torni di proprietà della Diocesi    Caldeggiare questo ambizioso pro-
             stellana per la cessione del terreno e        se dopo 15 anni non fosse stato rea-        getto da parte della Presidenza Na-
             nel 2014 viene costituita l’associa-          lizzato. Ora l’Associazione deve im-        zionale sarebbe un egregio modo per
             zione “Residenza per anziani Caterina         pegnarsi per trovare le soluzioni e rea-    dimostrare, ancora una volta, di essere
             Chiodi Onlus”. Occorre però avere             lizzare quel sogno. 6000 metri qua-         una grande Associazione che guarda
             la proprietà del terreno e creare le          drati aspettano di accogliere un gran-      alla società civile realizzando inizia-
             condizioni per muoversi liberi da altri       de afflato di solidarietà, carico dei va-   tive laddove lo Stato non può o non
             vincoli. Il 20 aprile 2017 la proprietà       lori dell’impegno umanitario espressi       vuole arrivare.
             passa dalla Parrocchia all’Associa-           negli scopi statutari dell’ANB.             Solo “il cuore forte dei Bersaglieri”
             zione con l’impegno di costruire una          I punti 7 e 8 caldeggiano l’elevazione      può realizzare progetti che si rivesto-
             residenza che abbia lo scopo di rivol-        culturale e spirituale dei Soci e la dif-   no della grandiosità dei sogni!
             gersi al benessere degli anziani.             fusione della cultura della solidarietà,            La Sezione ANB di Vasanello

             4                                                                                                                   fiamma cremisi
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05 pub calendario anb 2019 x rivista.qxp_Layout 1 27/07/18 15:52 Pagina 1

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                                                                            di Fiamma Cremisi sta realizzando il Calendario 2019 dal titolo
                                                                            “I Bersaglieri nell’Arte Contemporanea”, i cui mesi saranno
                                                                            contraddistinti da opere originali di artisti contemporanei.
                                                                            Su cartoncino pregiato di grande qualità e stampa,
                                                                            con più pagine del precedente, al prezzo di 8 euro.

                                                                            Ordinatelo subito!
                                                                            Onde evitare il ripetersi di costose ristampe, chiediamo ai Presidenti
                                                                            Provinciali ed ai Comandanti dei Reggimenti Bersaglieri di farsi carico
                                                                            per la raccolta delle prenotazioni rispettivamente per tutte le Sezioni ANB
                                                                            della propria circoscrizione e per i reparti dipendenti e di inviarle
                                                                            entro e non oltre il 30 settembre alla Presidenza Nazionale.
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            LA VOCE DELLA PRESIDENZA

            L’ANB adotta il Museo Storico
            Gentile Direttore, è con grande soddisfazione che mi pregio di co-
            municarLe che l'iniziativa "Adotta il Museo", avallata dalla Presidenza
                                                                                       va anche a tutti coloro che hanno reso possibile il conseguimento
                                                                                       di questi primi obiettivi, interessandosi ai progetti, promuovendo
            Nazionale e promossa attraverso le pagine di "Fiamma Cremisi"              le adozioni presso le rispettive Sezioni, individuando i finanziatori,
            sta producendo i primi risultati. Mi sembra quindi doveroso rin-           contattando le maestranze che sono state selezionate per l'effet-
            graziare l'impegno della Sua redazione e fornirLe, a ridosso della         tuazione degli interventi. Spero di poterLa contattare presto per
            "pausa estiva", un punto di situazione riguardante i mini-progetti         fornirLe ulteriori novità al riguardo. Cordiali saluti e buona estate!!
            che sono andati finora "in porto". Ovviamente il mio ringraziamento                                                        Col. Fabrizio Biancone

            DIECI PROGETTI PER IL MUSEO STORICO DEI BERSAGLIERI
            (vds. Fiamma Cremisi gennaio-febbraio 2018 – pagine 3 e 4)
            N°1 RESTAURO DEI LABARI DEL X, XI, XII E XVIII REGGIMENTO                  N°6 RESTAURO DI UNA SCULTURA IN GESSO DI ALDO CADIGGE
                Il costo del progetto è di circa 5.000 euro (per tutti e 4 i Labari)        ADOTTATO dalla Sezione ANB di Matera
                oppure, singolarmente, realizzabile con una spesa variabile            N°7 RESTAURO DEL DIPINTO SU TELA
                tra i 1.000 e 1.500 euro per un solo Labaro.                                “QUADRIGLIA DI BERSAGLIERI” DI M. CAMMARANO
            N°2 SALA DELLE CAMPAGNE RISORGIMENTALI:                                         ADOTTATO dal 65° Corso AUC – 6^ Cp “Bie el Gobi”
                RESTAURO E RIALLESTIMENTO DELLE VETRINE N. 1127 E 1059                 N°8 DIGITALIZZAZIONE DELL’ARCHIVIO STORICO-DOCUMENTALE
                Il costo complessivo dell’intervento è di circa 1.400 euro.                 L'impegno economico è pari a circa 2.000 euro.
            N°3 RESTAURO E RIALLESTIMENTO DELLA VETRINE 458 E 443                           Il materiale (scanner e computer), al termine del progetto,
                Il costo complessivo del progetto è di circa 1700 euro.                     potrà essere restituito al finanziatore.
            N°4 RESTAURO E RIALLESTIMENTO DELLA VETRINA DI ENRICO TOTI                 N°9 REALIZZAZIONE DI UNA SALA MULTIMEDIALE
                Il costo del progetto è di circa 450 euro.                                  L’impegno economico è quantificabile in circa 5.000 euro.
            N°5 RESTAURO E RIALLESTIMENTO DEL COFANO LIGNEO                            N°10 RESTAURO CONSERVATIVO DELLA BICICLETTA
                contenente una Bandiera confezionata dalle donne triestine                  APPARTENUTA AD ENRICO TOTI
                e issata dai bersaglieri del 7° e dell’11° reggimento                       ADOTTATO dalla Sezione ANB di Mestre (VE)
                sulla torre di S. Giusto, il 4 Novembre 1918
                ADOTTATO dal Consigliere Nazionale bers. Valter Mazzola

                5                                             6                           7

                10

            Chiunque fosse interessato a contribuite all'iniziativa “Adotta il Museo” può inviare una mail alla redazione di Fiamma Cremisi (reda-
            zionefiammacremisi@gmail.com), oppure contattare direttamente il museo storico dei bersaglieri (museo_bersaglieri@esercito.difesa.it).
            Riceverà così dettagliate informazioni riguardo al bene da restaurare ed alle modalità di attuazione.

            6                                                                                                                                 fiamma cremisi
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             ATTUALITÀ

            Enrico Toti, bersagliere senza gamba icona della propaganda di guerra
                                                                                                         iniziò la sesta “Battaglia dell’Isonzo”.

             E        nrico Toti, figlio del ferroviere                                                  Deciso a partecipare attivamente al con-
                       SERGIO DE BENEDETTI*

                      cassinate Nicola e di Seminara                                                     flitto, Enrico nel primo pomeriggio del
                      Calabresi da Palestrina, nacque                                                    6, poco fuori l’abitato di Monfalcone,
                      a Roma il 20 agosto 1882 nel                                                       nell’alzarsi per lanciare una bomba a
             popoloso quartiere di San Giovanni.                                                         mano, venne colpito da tre proiettili in
             Discontinuo scolaro alle elementari,                                                        rapida successione e prima di accasciar-
             frequentò la classe “Sesta” e all’età di                                                    si, lanciò la stampella verso le linee ne-
             15 anni venne arruolato in Marina. Do-                                                      miche. Il suo inseparabile amico, Ul-
             po l’addestramento a bordo della nave                                                       derico Piferi, ragazzo del ’99, subito
             scuola “Ettore Fieramosca”, venne im-                                                       dopo la battaglia riferì i minimi parti-
             barcato sulla corazzata “Ema-                                                                          colari al riguardo e continuò
             nuele Filiberto”. Nel 1903 par-                                                                        imperterrito a raccontarli, sen-
             tecipò nel Mar Rosso alla                                                                              za cambiare una virgola, fino
             Campagna contro i pirati a                                                                             alla morte avvenuta nel 1983.
             bordo dell’incrociatore “Coa-                                                                          Il Comandante della Terza Ar-
             tit”. Due anni dopo morì l’uni-                                                                        mata, il Duca d’Aosta, si pro-
             co fratello, Ernesto, e preferì                                                                        digò per fargli ottenere la Me-
             congedarsi per riunirsi ai ge-                                                                         daglia d’Oro al Valor Militare
             nitori. Come fuochista, Enrico                                                                         e lo inserì a posteriori nel Ter-
             vinse il concorso nelle Ferro-                                                                         zo Battaglione Bersaglieri Ci-
             vie nel 1907 e il 27 marzo                                                                             clisti. Il 24 settembre 1916, at-
             1908, presso la stazione di                                                                            traverso il supplemento illu-
             Colleferro, scivolò tra due lo-                                                                        strato del “Corriere delle Se-
             comotive in movimento e la                                                                             ra”, “La Domenica”, apparve
             sua gamba sinistra venne stri-                                                                         in prima pagina di copertina
             tolata completamente.                                                                                  l’immagine di Enrico Toti che
             Inserito negli uffici ferroviari                                                                       restò nella memoria di ognu-
             quale applicato-calligrafo, non                                                                        no. L’autore, Achille Beltrame,
             si perse mai d’animo e conti-                                                                          illustratore dal gennaio 1899
             nuò a praticare lo sport agoni-                                                                        al novembre 1944, pur enfa-
             stico. Nel 1910 partecipò ad                                                                           tizzando l’avvenimento, rese
             una gara per la traversata del                                                                         comunque testimonianza del
             Tevere e vinse la medaglia                                                                             gesto eroico e divenne inter-
             d’argento, si costruì una bici-                                                                        prete della volontà popolare.
             cletta adatta a lui per tentare il                                                                     Finito il conflitto, la retorica
             giro del mondo, arrivando in                                                                           post guerra prima e la propa-
             Finlandia attraverso la Francia,                                                                       ganda di regime poi si impa-
             il Belgio, l’Olanda e la Germania.           arruolato come “volontario civile”: por-       dronirono di Enrico e vennero trascritte
             Giunto ad Alessandria d’Egitto in nave,      tava ordini, scriveva le lettere ai fami-      biografie fuori da ogni realtà, quali la
             arrivò in Sudan deciso a proseguire ma       liari per i molti soldati analfabeti, con-     perdita della gamba durante il conflitto,
             le autorità inglesi, per motivi di sicu-     trollava le linee telefoniche e le condi-      l’età di poco più che ventenne e, addi-
             rezza glielo impedirono. Quando l’Italia     zioni dei feriti, leggeva i diversi giornali   rittura, che fosse morto nella disfatta di
             dichiarò guerra all’Austria (24 maggio       e le lettere nei reparti e molto altro.        Caporetto nell’estremo tentativo di con-
             1915), tentò di arruolarsi ma la sua do-     Nell’aprile del 1916, l’ufficiale del Bat-     vincere i soldati alla battaglia e non alla
             manda venne respinta per tre volte. De-      taglione di cui faceva parte, Paride Riz-      fuga disordinata. Enrico Toti è stato in-
             ciso comunque a raggiungere la linea         zini, con decisione autonoma ma non            vece senza ombra di dubbio uno stra-
             del Fronte, arrivò a Cervignano del          comunicata al Comando, gli consegnò            ordinario patriota e il primo atleta pa-
             Friuli con la sua inseparabile bicicletta.   le stellette e lo proclamò, tra il tripudio    ralimpico italiano.
             Poiché la sua figura era già nota alle       dei tanti estimatori, “bersagliere e vero              * Estratto da pag. 25 di Libero,
             truppe, per alzare loro il morale venne      soldato”. Nell’agosto dello stesso anno                              edizione del 05.07.18

             fiamma cremisi                                                                                                                        7
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            L’INTERVISTA

                                                        delle coltivazioni, il rattrappimento         coste sono solitamente più densamen-
                                 Lei è stato il pri-    del mare d’Aral perché gli affluenti          te abitate dell’interno, l’intensità delle
                                 DI ORAZIO PARISOTTO*

                                 mo astronauta          sono stati deviati per le coltivazioni        luci disegna per noi il profilo dei con-
                                 italiano ad anda-      uzbeche di cotone, i colori sinistri del-     tinenti. Se fossimo alieni in approccio
                                 re nello spazio e      le foci dei fiumi cinesi, carichi di in-      verso un pianeta sconosciuto sarem-
                                 ha sempre soste-       quinanti agricoli e di detriti industriali,   mo meravigliati di un simile fenome-
                                 nuto che l’uma-        ma si vedono anche luoghi di grandi           no, che si sia riusciti a far sì che ci sia
                                 nità dovrebbe          disastri naturali come l’area del Pi-         luce anche quando la luce del Sole
            adottare una visione globale del no-        natubo nelle Filippine teatro di una          non c’è. Quella è la traccia indiscuti-
            stro pianeta, che solo da lassù è pos-      terribile eruzione nel 91 (poco prima         bile dell’intelligenza che anima l’Uo-
            sibile veramente comprendere.               della mia missione nello spazio) che          mo, capace di leggere a suo vantaggio
              Dallo spazio si ha una visione ma-        aveva sepolto le valli circostanti sotto      le leggi della natura e di fare grandi
            croscopica, direi “sintetica” del pia-      una coltre di grigie ceneri e fango.          belle cose.
            neta Terra. Viaggiando in orbita bassa        La nostra “navicella spaziale ter-            Quando si parla di applicazioni del-
            a 400 km dal suolo riusciamo a ve-          ra”, così fragile e vulnerabile, può          le conquiste della scienza e della tec-
            dere ad occhio nudo nello stesso            essere salvata?                               nologia l’intelligenza umana viene
            istante una superficie della dimensio-        Sono comunque ottimista. Guar-              sempre utilizzata in difesa della vita,
            ne di un continente. Non si vedono          dando la Terra dallo spazio non è fa-         della dignità umana e della pace?
            le frontiere politiche, semmai si di-       cile distinguere le grandi opere del-           L’interrogativo in un certo senso
            stinguono aree problematiche dal            l’Uomo, a occhio nudo si distinguono          implica già la risposta. Ovviamente
            punto di vista ambientale, come le          le Piramidi e la Grande Muraglia, ma          dovrebbe essere così, come si potreb-
            zone deforestate dell’Amazzonia per         quando si osserva la Terra di notte si        be dire altrimenti? Vorrei però fare
            gli incendi e l’avanzare disordinato        vedono le luci delle città; poiché le         una distinzione tra scienza e applica-

            8                                                                                                                     fiamma cremisi
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                                                          Intervista a Franco Malerba, il primo astronauta italiano.
                                           Tutela ambientale, applicazioni scientifiche, nuova governance mondiale:
                                  un intervento a 360 gradi sulle grandi emergenze che affliggono il nostro pianeta

            zioni, anche se a volte è difficile iden-    rienza diretta, di immersione nel-        tati che mettessero al bando le armi
            tificare chiaramente la frontiera; credo     l’ignoto, nel cosmo, nella profondità     più distruttrici ed abbiette. La costru-
            che si possa dire che conoscere è una        degli Oceani.                             zione dell’Unione Europea è stata ed
            curiosità, quasi un imperativo fonda-          Possiamo assicurare allora che la       è una efficace risposta alla domanda
            mentale di cui siamo protagonisti uni-       ricerca scientifica porti solo buoni      di riconciliazione dei popoli europei.
            ci nel mondo creato. Prendo in pre-          frutti?                                   Oggi si fa strada nell’opinione pub-
            stito un pensiero del filosofo francese        Qui deve entrare in gioco appieno       blica mondiale la percezione del ri-
            Jean D’Ormesson recentemente                 la dimensione etica dell’Uomo, il ri-     schio inerente al modello energetico
            scomparso: “Nessuno pensa seria-             flesso della dimensione spirituale del-   basato sui combustibili fossili e c’è
            mente che non ci sia un abisso tra le        la persona umana, che – unica specie      maggiore consapevolezza per la lotta
            meduse, gli scorpioni, le api, così abi-     nel mondo biologico - è capace di ge-     al cambiamento climatico e al degra-
            li, o le scimmie, per quanto perspicaci      nerare l’arte immortale, la musica, la    do ambientale che sono ormai obiet-
            possano essere e ciò che noi chiamia-        scrittura, l’ordine, l’amore, la cono-    tivi dichiarati dei G7 e dei G20; l’in-
            mo gli uomini. Nonostante Darwin e           scenza, la bellezza; percepisce ciò che   ternet e la crescita delle comunica-
            il suo trasformismo, c’è una frontiera       è giusto e ciò che giusto non è. Mi       zioni ci rende possibile cose meravi-
            invalicabile di una chiarezza sorpren-       torna in mente il richiamo deontolo-      gliose, ma cresce la domanda sociale
            dente tra le altre creature viventi e        gico d’Ippocrate “non nuocere” nella      di protezione dalla circolazione di
            noi”. L’ansia di conoscenza dell’Uo-         professione medica e nello studio del-    contenuti malevoli, di bullismo e di
            mo è inarrestabile; si esprime anche         le scienze del vivente. Nel secolo        notizie false e diffamatorie attraverso
            nella spinta all’esplorazione di cui         scorso la tecnologia è stata protago-     i social, di sanzione di abusi ciberne-
            l’astronauta potrebbe essere un sim-         nista di guerre mortifere e devastanti    tici quale l’utilizzo inconsapevole dei
            bolo moderno; la conoscenza non è            senza eguali e fortissima è stata poi     dati personali.
            fatta di soli dati, è anche fatta di espe-   la domanda dei popoli di leggi e trat-       Spesso però i vincoli dei “segreti di

            fiamma cremisi                                                                                                               9
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L’INTERVISTA
stato e militari” apposti sulla base di
indefiniti “superiori interessi nazio-
nali” impediscono all’opinione pub-
blica di conoscere e di poter condi-
videre in modo trasparente i risultati
degli studi scientifici più avanzati e
le loro sperimentazioni.
  Mi consenta di fare qualche “distin-
guo”. La ricerca scientifica non ha
normalmente alcun atteggiamento di
segretezza; anzi c’è tra i ricercatori la
corsa a chi pubblica un risultato scien-
tifico per primo per quella competi-
zione che si potrebbe sportivamente
chiamare “corsa al premio Nobel”.
Le cose si complicano quando si tratta         zone deforestate dell’Amazzonia
di ricerca applicata, frutto di investi-
menti privati, mirata ad un vantaggio
competitivo nella proposta di prodotti      zialmente ispirato da questi criteri ed    proteggano davvero i cittadini e per-
e servizi; qui entra in gioco la con-       obiettivi, è visto largamente come una     seguano il bene collettivo.
correnza, la protezione della proprietà     manifestazione di buona politica             Ma l’attuale sistema di regole in-
intellettuale, il diritto/dovere di remu-   dell’Unione. La questione dei cosid-       ternazionali ha mostrato tutti i suoi
nerare gli investimenti. Anche qui sia-     detti “interessi strategici” e dei “se-    limiti: non crede anche lei che sia or-
mo piuttosto orientati a legittimare la     greti militari” riguarda una quota im-     mai ineludibile un radicale rinnova-
protezione di interessi legati all’inno-    portante, ma non preponderante della       mento della governance mondiale?
vazione tecnologica come utili alla         ricerca e appartiene alla logica della       Si, penso anch’io che sarebbe au-
creazione di nuovo valore, alla soste-      “governance” degli Stati e delle loro      spicabile che gli Organismi sopra-na-
nibilità del modello finanziario del-       relazioni geopolitiche internazionali.     zionali – anzitutto l’ONU e le sue
l’economia della conoscenza, alla           Stato di diritto, elezioni democratiche,   agenzie – fossero rafforzati e resi più
creazione di nuovi posti di lavoro          separazione ed equilibrio dei poteri,      efficaci; solo a quel livello si riesce a
qualificato. Il programma di ricerca        stampa libera sono altrettante regole      negoziare e risolvere questioni che
dell’Unione Europea, che è sostan-          che dovrebbero garantire che gli Stati     trascendono le sovranità e le capacità
                                                                                       di singoli Paesi, a dare un senso po-
                                                                                       sitivo in casi estremi all’uso propor-
  CHI È FRANCO MALERBA...                                                              zionato della forza. Fortunatamente
         ato in provincia di Genova nel 1946, laureato in ingegneria elettronica       esistono, anche in tempi moderni, dei

  N      e in fisica all’Università di Genova, Malerba ha lavorato con il Con-
         siglio Nazionale delle Ricerche italiano, con il National Institutes of
         Health negli Stati Uniti, con l'Agenzia spaziale europea in Olanda,
  con l’Agenzia Spaziale Italiana, con la NASA a Houston (Texas), con Di-
  gital Equipment a Ginevra e con Alenia Spazio a Torino e Parigi.
                                                                                       “profeti”, dei testimoni che ci richia-
                                                                                       mano ad una visione etica, attenta
                                                                                       all’uomo, del vivere sulla Terra. Penso
                                                                                       ovviamente a Papa Francesco, che
                                                                                       così chiaramente si è espresso più vol-
  È stato Parlamentare Europeo e successivamente addetto scientifico alla              te contro la fabbrica delle armi, penso
  Delegazione Permanente d’Italia presso l’OCSE e l’ESA. Con lo shuttle                anche al Dalai Lama, apostolo della
  Atlantis ha trascorso otto giorni nel cosmo, dal 31 luglio all'8 agosto 1992,        pace e della spiritualità, che ebbi oc-
  compiendo 126 orbite attorno al nostro pianeta. Ha ricevuto il titolo di             casione di ascoltare al Parlamento Eu-
  “Commendatore” della Repubblica Italiana per meriti scientifici.                     ropeo ormai molti anni fa. Credo che
  Membro dell'Académie de l’Air et de l’Espace, con base a Parigi, oggi                queste figure armate solo della forza
  Franco Malerba è un consulente (Business Development Coach) della                    della parola e della testimonianza per-
  Commissione Europea che assiste alcune PMI europee vincitrici di progetti            sonale sono la luce nell’oscurità, il
  di ricerca europei nel settore Spazio. Organizza assieme al Comune di Bu-            lievito dell’Umanità tutta intera.
  salla il Festival dello Spazio, che si è tenuto per la prima volta nel 2017 in                  *Studioso di Scienze Umane
  occasione del 25° anniversario della sua missione.                                                e dei Diritti Fondamentali
                                                  www.festivaldellospazio.com                        Founder di Unipax NGO
                                                                                       associata al D.P.I. delle Nazioni Unite

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             STORIE DI BERSAGLIERI

            Hermes Stringo, un bersagliere del 3° Reggimento
             La testimonianza di un reduce della Campagna di Russia
                      o conosciuto personalmente, ed

            H         è nata una sincera amicizia, il
                      bersagliere Hermes Stringo,
                      classe 1920 reduce della cam-
                      pagna di Russia. L'ho conosciu-
             to in una delle celebrazioni annuali nel-
             la caserma Mameli, a Milano, nella
             quale il 3° Reggimento Bersaglieri (di
             cui sono stato parte attiva come vice
             Capo Fanfara) celebrava la ricorrenza
             della “Battaglia di Natale”. Si vedrà più
             avanti del motivo di tale celebrazione.
             Il motivo per cui ho voluto scrivere
             questo “articolo - testimonianza” è sca-
             turito proprio dall'inizio del libro che
             Hermes ha scritto, “Bersaglieri nella
             Steppa”, e che mi ha donato con la se-
             guente dedica:
             Nel lungo volgere degli anni, più e più
             volte mi sono sentito rivolgere la do-
             manda: “Lei ha fatto la guerra in Rus-
             sia?” “Si.” era la mia risposta. “Con gli
             Alpini? Era della Julia?” chiedeva uno.
             “No.” “Allora era della Cavalleria?”
             ribatteva un altro. “No!” “Ma allora
             con chi era?” incalzava un terzo, spa-
             zientito. “Con i Bersaglieri del 3° Reg-
             gimento”. Coro: “Con i Bersaglieri?
             Ma in Russia c'erano i Bersaglieri?
             Mai sentito dei Bersaglieri in Russia!!!”
             “Ma dove eravate? Ma quando siete
             andati? Se non ne parla nessuno! Ma
             avete fatto la ritirata?” “No! I Bersa-
             glieri non hanno partecipato alla riti-
             rata.” Ora basta, mi son detto. Ecco,       immagini di quei combattimenti e dello         Gen.C.A. Giovanni Messe, la 3^ Divi-
             questo breve scritto garantisce agli in-    sterminio di cui furono sottoposti sia il      sione Celere, con la Divisione Pasubio
             creduli ed ai disinformati che i Bersa-     3° che il 6° Reggimento Bersaglieri.           (79° e 80° Rgt. fanteria) e la Divisione
             glieri furono in Russia, meglio in          I fatti: Nel 1941, il 3° Reggimento, re-       Torino (81° e 82° Rgt. fanteria) forma-
             Ukraina e, per quindici mesi, sempre        duce della campagna Jugoslava, era di-         vano lo C.S.I.R. (Corpo Spedizione Ita-
             avanzando hanno portato per primi la        slocato nei dintorni di Bardolino, sul         liano in Russia,) forte di 50.000 uomini.
             loro Bandiera, la più decorata dell'Eser-   lago di Garda. La 173^ compagnia can-          Tragitto: Vienna-Budapest-Romania-
             cito Italiano, sulla riva destra del Don.   noni da 47/32, di cui era parte Hermes,        fronte russo. Dopo una settimana di
             Si son fatti distruggere, ma non si riti-   era accampata sulla collina, a Caprino,        sferragliare, di soste interminabili in
             rarono. Anzi...”. Hermes era un bersa-      in attesa di conoscere la futura destina-      aperta campagna con il divieto assoluto
             gliere abbastanza minuto, con un sor-       zione. Il 26 luglio arriva l'ordine, e dalla   di scendere dalle carrozze, dopo aver
             riso simpatico anche se dai suoi occhi,     stazione di Peri, su vari convogli, pren-      ammirato la vastità delle pianure ba-
             in quelle occasioni commemorative,          de posto la Divisione Celere formata           gnate dal Danubio, la tradotta si fermò
             traspariva un velo di tristezza. Sicura-    dal 3° Bersaglieri, dal Savoia cavalleria      definitivamente. Erano ad attenderli di-
             mente nella sua mente riaffioravano le      e dai Lanceri di Novara. Agli ordini del       verse compagnie di bersaglieri che li

             fiamma cremisi                                                                                                                   11
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             STORIE DI BERSAGLIERI
             avevano preceduti su altre tradotte; fi-
             nalmente poterono sgranchirsi gambe
             e braccia indolenziti.
             Con il 3° Bersaglieri, anche i Lancieri
             del “Novara” e i Dragoni del “Savoia”
             si stavano concentrando nella zona.
             Questi tre reggimenti, con il 27° Art.
             celere “Voloire” e reparti di Camice
             Nere costituivano la 3^ Divisione Ce-
             lere agli ordini del Gen. Mario Maraz-
             zani. Quel soggiorno durò poco. A mar-
             ce irregolari incominciarono ad avvi-
             cinarsi al fronte. Le compagnie di ber-
             saglieri ciclisti pedalavano nella polvere
             sulle loro biciclette Bianchi, stracariche
             fino a quaranta chili, con il tormento        vono raggiungere il fronte”. Senza mai       Era un piacere doloroso, uno spasimo.
             della stanchezza, del caldo e della sete.     potersi lavare comodamente, senza un         Possibilità di bollire i vestiti nemmeno
             Cinquanta, sessanta chilometri veniva-        cambio di biancheria, con le scarpe          a parlarne! Un mattino arrivò la visita
             no percorsi ogni giorno. Finalmente           sfondate, fradici di pioggia, brulicanti     improvvisa del comandante del 3° Rgt.,
             passano il fiume Dnjepr attraverso un         di pidocchi, con le barbe lunghe, il 20      il Col. Aminto Caretto, già Medaglia
             ponte di barche. Si trovano ormai sul         ottobre 1941 i bersaglieri del 3° Rgt.       d'Oro della Prima Guerra Mondiale.
             vero territorio russo. Il caldo è forte, la   occupano Stalino, entrando dalla sta-        Parlò ai bersaglieri agitando il suo in-
             sete si fa sempre più sentire anche a         zione. Stalino: una grande città, ordi-      separabile bastone: “Abbiamo notizie
             causa della polvere che sollevano gli         nata, con grandi viali alberati, centro      certe - dice - che i Russi attaccheranno.
             autocarri. Dopo la sosta di un giorno         minerario e porta d'accesso alla zona        Non sappiamo dove ma credo che que-
             superano il fiume Dnjestr, e passata          di estrazione del carbone e di produ-        sto possa essere un punto possibile”.
             Perwomaiskentrano nella Russia pro-           zione dell'acciaio. Sono stanchi e felici    Nonostante queste preoccupanti notizie
             priamente detta, nell'Ukraina, ed osser-      del risultato raggiunto, ma non sono         sentiamo Natale nell'aria, economiz-
             vano attoniti le zone che erano state tea-    tranquilli. A sinistra, su un terrapieno     ziamo viveri e condimento per il Na-
             tro di scontri tra l'esercito tedesco e       in una casetta, potrebbero esserci dei       tale; anche perché la guerra il giorno di
             quello russo. Una nostra Divisione, la        russi. Finalmente l'alba: davanti a loro,    Natale non ha senso, pensavamo, è fat-
             Pasubio, aveva già avuto il battesimo         sul terreno, armi e morti russi testimo-     to per stare calmi ed in pace. L'ha detto
             del fuoco sul Bug. Con il passare dei         niano l'attacco notturno. Un rullo com-      anche il cappellano, pochi giorni prima.
             giorni, tra un combattimento e l'altro,       pressore semirovesciato su un fianco,        Ma i Russi non avevano ascoltato le
             era ormai ottobre.                            messo fra loro e Gorlowa, ha ospitato        parole del cappellano. Infatti la notte
             La temperatura scendeva velocemente,          nella notte un paio di mitragliatrici rus-   della vigilia i Russi si erano avvicinati
             piogge insistenti avevano reso i campi        se. Era la vigilia di quelli che sarebbero   approfittando dell'oscurità, piazzandosi
             terra nera, soffici ed impraticabili. Gli     stati i combattimenti più impegnativi        con armi automatiche e con mortai,
             autocarri non riuscivano a partire, le        per il Terzo che dovrà - prima di siste-     aspettando l'alba del 25 dicembre 1941.
             ruote sprofondavano nella mota slittan-       marsi sulla linea invernale - sostenere      Infatti, con raffiche rabbiose, alle 06:30
             do. I soldati erano tutti coperti di fango.   durissimi scontri nei mesi di novembre,      appena l'alba ha dissipato le ombre del-
             Per giorni rimasero quasi immobilizzati       dicembre e gennaio. Il reggimento, co-       la notte, i Russi iniziano un forte can-
             dal fango percorrendo poche centinaia         me sempre, è nelle posizioni più avan-       noneggiamento d'artiglieria. In tal modo
             di metri al giorno.                           zate dello schieramento. Tralasciando        invitano le nostre postazioni a rispon-
             Alle quattro del pomeriggio era già not-      varie peripezie e località conquistate,      dere per individuarle. Dalla parte di Iva-
             te e la visibilità, anche per la stanchez-    con lo scorrere del tempo si avvicinava      nowskij, raffiche nutrite giungono alle
             za, era ridotta sotto i limiti della possi-   il Natale. Da casa arrivavano alcune         orecchie. L'ordine era di resistere, con-
             bilità. Gli improvvisi geli notturni ave-     lettere contenenti, oltre ad una lettera,    tenere l'attacco russo che sembrava de-
             vano trasformato i solchi lasciati dagli      cartine per sigarette e bustine di anti-     linearsi con forze considerevoli. Infatti
             autocarri in argini duri come il cemento.     parassitario in polvere. Esso veniva ver-    mortai da 82 mm battevano le linee ita-
             “Le nostre colonne di rifornimento de-        sato aprendo il collo della camicia, due     liane con insistenza e con sempre mag-
             vono ancora passare il Dnjepr, dicono,        contorsioni... e per un po’ la polvere da-   gior precisione. I soldati italiani senti-
             i ponti sono pochi, e la precedenza vie-      va sollievo. Quando i soldati comin-         vano passare sulle loro teste, come fa-
             ne data alle colonne tedesche che de-         ciavano a grattarsi non smettevano più.      gotti, le granate da 105 mm. sparate

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             STORIE DI BERSAGLIERI
             dalle nostre linee, ma non vi era pro-
             porzione. La nostra artiglieria faceva
             miracoli, ma i Russi avevano molti più
             pezzi a disposizione. Tutti sparavano.
             I nostri con le Breda da 8 mm. e fucili
             mitragliatori le cui canne, benché la
             temperatura fosse di 35 gradi sotto zero,
             erano arroventate, e facevano miracoli.
             L'attacco più formidabile è sostenuto
             dal XVIII Btg. Bersaglieri in difesa di
             Orlowo Ivanowka, ed è con vero furore
             che i Russi avanzano a plotoni affian-
             cati, e spesso i bersaglieri sparano a di-         Don Giovanni Mazzoni comunica i Bersaglieri del 3° il giorno di Natale 1941 a Rassypnaja

             stanza ravvicinatissima. Hanno e danno
             notizie, “Radio Gavetta” è efficientis-
             sima: “Le Camice Nere hanno resistito          Croce al Valor Militare alla memoria.             valorose tradizioni del Corpo sono state
             a Mikailowka, sono state superbe, ma-          Sono ormai trascorsi due anni di com-             rispettate. Questa ricorrenza verrà, po-
             gnifiche, anche se hanno ceduto a Novo         battimenti, di sacrifici e di morti. Un           chi giorni dopo, ed esattamente il 29
             Orlowka”. “Il XVIII Btg. Bers. é a Mi-         giorno il Col. Caretto raduna il XVIII            giugno 1942, resa storica per la Meda-
             kailowka, ha rotto l'accerchiamento di         Btg.Bers. in una piccola radura, li vuole         glia d'Oro conferita alla Bandiera, che
             Ivanowskij, le batterie da 75/27 erano         vedere tutti, tutti quelli che possono            procurerà orgoglio e fierezza a tutti in-
             in linea, alzo zero, come i Bersaglieri”.      camminare. Ora sono tutti davanti a lui.          distintamente. I Bersaglieri, in un anno
             “Sembra ci siano più di 100 morti al           C'é freddo e vento. Non è una giornata            di aspri combattimenti si erano riaffer-
             XVIII Btg. Bers.”. “Per il XVIII sempre        felice per il Colonnello, lo si vede dal          mati, pari in valore, ai Bersaglieri che
             peggio, anche perché il loro ripiega-          volto severo, non disponibile ai sorrisi.         avevano donato, nella Grande Guerra,
             mento era più lungo e faticoso; erano          Li apostrofa subito così: “Voi...che il           la prima Medaglia d'Oro alla Bandiera
             attorniati dai Russi. Morti? Non so.           25 gennaio avete ripiegato a Vorosci-             del Terzo. Dopo duri e sanguinosi com-
             Tanti comunque, anche feriti e conge-          lowa, pur combattendo...Voi....” e qui            battimenti il 14 luglio i bersaglieri oc-
             lati”. “Radio Gavetta” comunica inoltre        si ferma. Un silenzio terribile, un serrare       cupano Ivanowka. Ora i bersaglieri
             le sfuriate dei generali Marazzani e           di mascelle nei volti gelidi ed impietriti        debbono raggiungere la grande ansa
             Messe contro i Tedeschi per il ritardo         dei bersaglieri; la voce ferma di Caretto:        del Don a nord-est di Stalingrado, per-
             nell'invio dei rinforzi. Tanto Marazzani       “Ma Voi - continua dopo un'intermina-             correndo 400 Km. sulle solite malage-
             quanto Messe avevano sempre lottato            bile pausa e con voce mitigata - Voi me-          voli piste. Raggiunta Woroscilowgrad
             contro i Tedeschi perché lo C.S.I.R.           ritate l'appellativo di Battaglione mar-          si apprestano a passare il fiume Donetz
             avesse viveri e benzina. Poco prima di         tire poiché siete i miei più cari Bersa-          ed il 25 luglio, poiché i Russi non con-
             Natale giunse in prima linea un cappel-        glieri”. Scende il Comandante dal pal-            trastano l'azione, marciano su Millero-
             lano militare. Vestiva una lunga palan-        chetto di legno dal quale ha parlato, si          wo. I trasferimenti avvengono su piste
             drana grigio verde ed aveva in bocca           avvicina al primo che ha di fronte e lo           polverosissime, intasate dalle Divisioni
             una pipa forse più vecchia di lui. Era         abbraccia, stringe la mano agli altri, sa-        tedesche che stanno procedendo verso
             Don Giovanni Mazzoni, futura Meda-             luta e con tristezza, a spalle curve se ne        nord. Si arriva alla famosa battaglia di
             glia d'Oro in quella battaglia. Infatti nel-   va. Giungono dall'Italia, dilazionate nel         Serafimowitsch, grosso borgo a sud del
             la battaglia di Natale, vedendo cadere         tempo, le gloriose Divisioni alpine che           fiume dove il Don compie una grande
             il trombettiere Gadda, incurante del           dovevano essere inviate in Caucaso ma             ansa. Durante il combattimento arriva
             fuoco nemico egli uscì allo scoperto           che, per ragioni logistiche, furono in-           anche il 6° Bersaglieri che con il XIX
             per portare al morente il conforto reli-       dirizzate verso il Don al seguito del             Btg. ricaccia i Russi proseguendo su
             gioso. Venne colpito e morì stramaz-           Gen. C.A. Italo Gariboldi, che assume             quota 122,7. Segue il 3° Bersaglieri con
             zando sul cadavere del trombettiere.           il comando dell'8° Corpo d'Armata, de-            le artiglierie a dare il colpo di grazia
             Fulgido esempio di eroismo. I corpi            nominato ARMIR (Armata Italiana In                alle schiere nemiche. Il pomeriggio del
             vennero recuperati il mattino dopo da          Russia). Il 18 giugno 1942, il 106° an-           30 si scatena l'inferno. I Russi promuo-
             due valorosi del XXV Btg., il Serg.            niversario della fondazione del Corpo             vono un poderoso attacco buttando nel-
             Magg. Rossini ed il bersagliere Magi-          dei Bersaglieri, viene celebrato nella            la battaglia una quarantina di carri ar-
             strelli. Il prete aveva ancora intatte sul     piana di Cervomajsk, sede del Terzo               mati da 6 a 34 tonnellate inizialmente
             petto la teca e le ostie consacrate. Al        Bersaglieri. La cerimonia è molto sug-            contro i Tedeschi, per poi rivolgersi ver-
             trombettiere Gadda venne assegnata la          gestiva e ognuno dei presenti sa che le           so i bersaglieri, che in marcia stanno

             fiamma cremisi                                                                                                                                13
11-14 STORIA BERS..qxp_Layout 1 30/07/18 13:22 Pagina 14

             STORIE DI BERSAGLIERI
             raggiungendo le loro postazioni. Du-                                                        rimento: cure niente, medicazioni nien-
             rante la campagna di Russia è la prima                                                      te... febbre sempre altissima. Gli ospe-
             volta che i bersaglieri si trovano ad af-                                                   dali da campo scoppiavano pur facendo
             frontare i carri armati sovietici e, pur                                                    miracoli. Aggrappato al sedile di
             non avendo mezzi, usano una tattica                                                         un'ambulanza, con dolori fortissimi, lo
             molto mobile, sparpagliandosi nella                                                         portano all'ospedale da campo 805, di-
             steppa, facendo terribili vuoti con i mi-                                                   stante circa 80 Km. Sta sempre peggio.
             tra sui Russi aggrappati ai carri e dietro                                                  Una breve permanenza, poi viene ca-
             gli stessi; poi passata l'ondata si ricom-                                                  ricato su un aereo Savoia-Marchetti tut-
             ponevano. È notte alta quando il 2 ago-                                                     to in tela, sdraiato sul fondo, tra casse
             sto riprendono i combattimenti. Il Col.                                                     e sacchi vari e, in ambiente freddissimo
             Caretto comanda la colonna che da Se-                                                       raggiunge l'ospedale di Voroschilow-
             rafimowitsch raggiunge il Don. Pur-                                                         grad. Per 4 giorni nessun medico, nes-
             troppo a quota 197,4 Caretto viene fe-                                                      suna medicazione. Le ferite cominciano
             rito ad una gamba e ricoverato nel-                                                         a puzzare, le fasciature di carta non ade-
             l'ospedale da campo n° 46. Che magni-                                                       riscono, lasciando le ferite scoperte.
             fica questa Compagnia del 47/32 che                                                         Un giorno si sente chiamare per nome:
             sputacchia bombette conto i giganti                                                         “Alzati, vestiti, che sei trasferito”. Non
             d'acciaio! Qualche giorno dopo giunge                                                       poteva alzarsi, essendo sempre bocconi,
             notizia che il Col Caretto - ferito il 2      sporca di sangue. Cerca il tenente, vuo-      ed inoltre non aveva più vestiti.
             agosto - è morto il 5 agosto, nel pome-       le informarlo che il pezzo della 3^           Viene caricato in stato di incoscienza
             riggio, per sopravvenuta cancrena gas-        squadra è privo di uomini validi. Arriva      e si sveglia all'ospedale della riserva n°
             sosa. Il “grande soldato” del ‘15/’18         il tenente, di corsa, lo riconosce, viene     3 a Stalino.Pochi giorni prima vi era
             muore in mezzo ai suoi Bersaglieri che        informato dell'accaduto; si carica sulle      stata la visita di Edda Ciano e le cose
             da allora lo ricorderanno come “Papà          spalle Hermes e, ritto sulle gambe, pas-      erano cambiate. Venne curato amore-
             Caretto” e resterà nel tempo simbolo          sa nel camminamento portandolo verso          volmente, medicato e nutrito. Viene
             di tutto un esercito. Poco prima dell'ini-    un posto di medicazione. Il Tenente           rimpatriato con il treno ospedale T.34,
             zio della campagna estiva, aveva rifiu-       medico Piccioni non può far altro che         destinazione Rimini. Otto giorni di
             tato l'avvicendamento, il ritorno in Pa-      constatare a vista l'entità delle ferite,     viaggio, sempre barellato, con febbre
             tria rispondendo: “Sto con i miei Ber-        riempire un tagliando, legarlo al taschi-     alta e bevendo solo acqua, arriva a de-
             saglieri”. Ed è restato, con i suoi quat-     no della giubba e metterlo fuori dalla        stinazione. Cure mediche mai viste. Su-
             tromila uomini che con lui hanno ono-         buca con gli altri. Finalmente un mo-         bisce un intervento chirurgico e poi otto
             rato la Bandiera del Terzo, facendone         tocarro che aveva portato le munizioni,       mesi di degenza. Torna a casa 30 giorni,
             la più decorata dell'Esercito Italiano.       carica i feriti e parte tra scossoni enormi   poi nuovamente al deposito del 3° Ber-
             Alla sua memoria verrà concessa la            percorrendo una ventina di chilometri.        saglieri a Lodi. Concludo con questo
             Medaglia d'Oro al Valor Militare. Or-         Vengono scaricati in un paesino, a fian-      episodio straordinario il breve excursus
             mai la Celere era composta quasi esclu-       co di un'isba: funge da pronto soccorso,      sulla presenza dei Fanti Piumati in Rus-
             sivamente dai bersaglieri del 3° e 6°         da infermeria, tutto! Viene messo su          sia. Quando giunse l'ARMIR, del quali
             Reggimento. Arriva settembre 1942.            una barella ormai inzuppata di sangue.        erano parte Artiglieri, Alpini, Genieri
             Hermes è vicino al pezzo d'artiglieria,       Sente venir meno le forze e la volontà.       ecc., i Bersaglieri e tutto il CSIR erano
             in piedi nel camminamento per essere          Il dolore era fortissimo. Finalmente vie-     ormai già decimati e stremati dai com-
             più pronto al tiro. Mette in direzione la     ne il suo turno, lo mettono sul tavolo e      battimenti. Quando arrivò l'ordine di
             bocca da fuoco ed apre le cassette delle      con le forbici tagliano cappotto, giacca      ritirata esso riguardò tutto l'ARMIR ma
             munizioni. Improvviso un colpo alla           e pantaloni. Lavorano un po’ attorno          non il CSIR, il quale venne lasciato a
             schiena, alle spalle ed alla nuca lo fanno    alle ferite con una breve medicazione.        contrastare gli attacchi Russi per per-
             inarcare all'indietro. Riesce ad escla-       Poco dopo arriva il Capitano Vecchiati,       mettere quella che venne definita “la
             mare: “Mamma!” ...poi un dolore bru-          lo abbraccia e gli consegna la Croce di       grande ritirata”, e che permise a miglia-
             ciante. Si trova in mezzo al cammina-         Ferro di 2^ Classe. Alcune ore dopo è         ia di soldati il ritorno dal fronte russo.
             mento, piegato in due. Tenta di rialzarsi,    caricato su un autocarro S.P.A.38; tra        Del 3° Reggimento Bersaglieri ritor-
             non gli è possibile; allora striscia gomiti   sbalzi paurosi e dolori sempre più forti      narono in Patria solo 80 reduci: quelli
             a terra, gli occhi accecati dal fumo, ver-    arriva all'ospedale da campo 250, viene       che non si arresero, pur decimati. Uno
             so la direzione nella quale dovrebbe          messo in un lettino, in preda a febbre        era Hermes Stringo.!
             trovarsi il suo Tenente. Il dolore è più      altissima ed in stato di incoscienza as-                  Bers. Domenico PIOVANI,
             acuto. Porta la mano alla testa e la ritira   soluta. Dopo alcuni giorni, altro trasfe-          Presidente Provinciale di Brescia

             14                                                                                                                      fiamma cremisi
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            STORIE DELLA GRANDE GUERRA

            I Bersaglieri M.O.V.M. nel 1917
                l Calendario 2017 dell’Associazione Nazionale Bersaglieri riporta ben 15 nominativi che

            I   nel 1917 sono stati decorati di Medaglia d’Oro al Valor Militare. Sono tutti Bersaglieri
                tranne Don Giovanni Mazzoni, Cappellano Militare nella Prima e nella Seconda Guerra
                Mondiale, decorato di M.O.V.M. in entrambi i conflitti, caduto eroicamente sul fronte russo
                il 26 dicembre 1941 quando era Cappellano volontario nel 3° Reggimento bersaglieri. Nei
            numeri di Fiamma Cremisi del corrente anno, la redazione intende far conoscere più da vicino
            i 14 Bersaglieri che cento anni or sono con il loro eroismo hanno meritato l’Alto riconoscimento
            militare. Essi sono: Giuseppe Vaccari, Aurelio Robino, Guido Maifreni, Federico Grifeo,
            Raffaele Stasi, Sebastiano Scirè Risichella, Angelo Scandaliato, Francesco Rossi, Francesco
            Rolando, Emilio Pantanali, Guido Piragino, Giuseppe Mancini, Lamberto De Bernardi,
            Giacomo Pallotti.            Le notizie sono state ricavate dal sito www.combattentiliberazione.it

            Caporale Attilio Verdirosi, classe 1873
                    i Emidio e di Filomena Casti,      giovane bersagliere, in cui il coraggio

            D       nacque a Longone Sabino di
                    Rieti il 1° luglio 1873 e morì
                    in combattimento a Losson
                    (Basso Piave) il 19 giugno
            1918. Dopo il ripiegamento delle Ar-
            mate al Piave, allorché le sfortunate
            vicende della guerra parvero mettere
                                                       e l’ardimento si univano ai generosi
                                                       impulsi del suo animo veramente
                                                       buono. Sempre fra i primi ad accor-
                                                       rere dove maggiore era il pericolo e
                                                       ad esporsi per la salvezza dei com-
                                                       pagni del reparto, più volte affrontò
                                                       coi pochi uomini del suo plotone il
            in pericolo l’esistenza stessa della       nemico durante azioni di pattuglia-
            Nazione, Attilio Verdirosi, riformato      mento sul Piave. Sferrata dal nemico
            a suo tempo dal servizio militare, ri-     il 15 giugno la grande offensiva, pre-
            spose subito al pressante invito della     ceduta da fuoco violento di sbarra-
            Patria. Lasciata la famiglia ed il suo     mento delle artiglierie sulle trincee
            modesto impiego di usciere presso          per sconvolgere e fiaccare lo spirito
            l’Istituto Internazionale di Agricol-      di resistenza dei difensori, il Verdirosi
            tura in Roma, si arruolò volontario,       fu impareggiabile per l’indomita
            a metà novembre 1917, nel 2° reg-          energia con la quale sostenne, per tre      guente motivazione: “A quaranta-
            gimento bersaglieri dal quale passò,       giorni, con gli arditi del XXIII repar-     sette anni, volontario di guerra in un
            pochi giorni dopo, all’8° reggimento.      to, l’attacco nemico. Nel pomeriggio        reparto d’assalto, avendo lasciato
            Chiese poi ed ottenne di essere tra-       del 19 giugno, ricevuto l’ordine di         famiglia e interessi per giovanile fe-
            ferito negli arditi fiamme cremisi e,      contrattaccare, mosse da Losson ver-        de, per coraggio indomabile, sempre
            col XIX reparto d’assalto, si guada-       so Capo d’Argine e fu tra i primi a         primo in ogni ardita imprese per vir-
            gnò sul campo i galloni di caporale        scagliarsi alla testa dei suoi arditi       tù di parola e di esempio, animatore
            nel febbraio 1918. Trasferito nel          contro gli austriaci, travolgendoli con     e suscitatore d’eroismi, trascinò con
            maggio successivo nel XXIII reparto        irrefrenabile impeto. Quindi con lan-       sé gli arditi della prima ondata in un
            d’assalto, il giorno 19, a Capo Sile,      cio di bombe a mano cercò di fare           fulmineo contrastato attacco, ricac-
            sul Basso Piave, con ardimento pari        cessare il fuoco di una mitragliatrice      ciando in disordine il nemico. La
            all’audacia, irruppe per primo nelle       avversaria, ma nell’ardito tentativo        morte lo colpì nell’impeto dall’as-
            trincee nemiche durante un’ardita          cadde al suolo crivellato di colpi. Al-     salto, troncandogli sulle labbra il
            azione, catturando numerosi prigio-        la sua memoria, con d. l. del 23 mar-       grido di incitamento e di esultanza
            nieri. Né qui si arrestò lo slancio e      zo 1919, venne conferita la Medaglia        Viva l’Italia!” – Losson – Basso Pia-
            l’entusiasmo combattivo del non più        d’Oro al Valor Militare con la se-          ve, 19 giugno 1918.

            fiamma cremisi                                                                                                            15
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            STORIE DELLA GRANDE GUERRA

            Sergente Saloni Soccorso, classe 1895
                    i Giuseppe e di Alice Burri,             del nemico alla testa di ponte di Sa-

            D       nacque a Lecce l’8 maggio
                    1895 e morì in combattimen-
                    to a Losson sul Piave il 19
                    giugno 1918. Tipografo di
            mestiere, si arruolò il 1° febbraio
            1915. Allievo sergente nel 7° reggi-
            mento bersaglieri col quale partì per
                                                             grado e proteggere le truppe della 3^
                                                             Armata nell’ordinato passaggio del
                                                             Tagliamento. Per le notevoli prove
                                                             di valore date nel combattimento di
                                                             Cavazuccherina, sul Basso Piave, nel
                                                             dicembre 1917 e nelle precedenti
                                                             azioni fu promosso aiutante di bat-
            il fronte, dopo la dichiarazione di              taglia per merito di guerra nell’aprile
            guerra all’Austria, combattendo in               1918. Passato al XXIII reparto d’as-
            Val di Ledro, a Bezzecca e a M. Vies.            salto, fu decorato di Medaglia d’Ar-
            Passato sul fronte della 3^ Armata               gento al Valore per l’ardimento col
            ed ottenuti i galloni di caporale nel            quale, alla testa di pochi animosi, si
            luglio, sul basso Isonzo si segnalò              lanciò il 26 maggio 1918 contro gli              alla conquista delle posizioni e rag-
            nei combattimenti a quota 144, Ja-               sbarramenti stradali della testa di              giuntele cadde su di esse colpito da
            miano e a Fiondar per il coraggio e              ponte austriaca sul basso Sile, cattu-           una raffica di mitragliatrice. La mo-
            l’ardimento di cui dette prova in ogni           randone il presidio. Ferito all’inizio           tivazione della Medaglia d’Oro al
            circostanza. Promosso sergente nel               dell’offensiva austriaca del giugno              Valor Militare, concessa alla sua me-
            gennaio del 1916, durante la decima              1918, lasciò volontariamente l’ospe-             moria con d.l. del 23 marzo 1919,
            battaglia dell’Isonzo partecipò alle             daletto da campo ove era ricoverato              dettata dal Comandante della 3^ Ar-
            azioni svoltesi dal 23 al 27 maggio              e rientrò al reparto, mentre ancora              mata, il Duca d’Aosta, così si espri-
            e fu decorato di Medaglia di Bronzo              infuriava la lotta sul Montello; por-            me: “Allo squillo di battaglia, ancora
            al Valore per le superbe prove di co-            tatosi a Losson e ricevuto l’ordine di           dolorante per una ferita, volontaria-
            raggio dimostrate nel condurre al-               contrattaccare le posizioni nemiche              mente usciva dall’ospedale e rag-
            l’attacco prima una squadra e poi un             di Capo d’Argine, sul basso Piave,               giungeva la prima linea. Alla testa
            plotone del nucleo arditi reggimen-              alla testa della compagnia di arditi,            della compagnia, balzava all’attac-
            tale. Nel luglio dello stesso anno, a            si lanciò decisamente all’assalto con            co, e. primo fra tutti, superava i re-
            domanda, fu trasferito alla sezione              la prima ondata, superò i reticolati e           ticolati avversari. Ferito ad un brac-
            lancia-fiamme del XIX battaglione                penetrò per primo negli appostamenti             cio, si slanciava ancora avanti, fin-
            d’assalto, fiamme cremisi, con la                nemici. Ferito ad un braccio da pal-             ché, colpito in pieno da una raffica
            quale, dall’ottobre, durante le tristi           lottola di fucile, non si fermò, né ral-         cadeva, consacrando col suo puro
            giornate del ripiegamento al Piave,              lentò la sua corsa, ma si scagliò an-            sangue d’eroe la posizione conqui-
            dopo Caporetto, combatté valorosa-               cora più avanti verso le seconde linee           stata. Losson – Basso Piave, 19 giu-
            mente per contrastare i movimenti                austriache, trascinando i suoi arditi            gno 1918.”

             CARICHE SOCIALI
            OSTIGLIA-REVERE-SERMIDE- P. RUSCO (MN)           Consiglieri: Alberto GIANETTI, Walter NEGRI,     risulta così composto: Presidente Enzo BEL-
            Alla data del 28 marzo 2018, il Consiglio        Donato BASILICO, Angelo RUSSELLO, Giovanni       LICAMPI; Vice Presidente Antonino DELL’ORCO;
            Direttivo Sezionale per il triennio 2018 –       PIATTO; Segretario M. Teresa COLMEGNA.           Consiglieri: Agostino COLELLA, Ettore CULLA,
            2020, risulta così composto: Presidente Gino     SOMMA LOMBARDO (VA)                              Luciano MASTRANTONI, Roberto ORFEI, Franco
            TINTI; Vice Presidente Claudio BARBI; Con-       Alla data del 29 marzo 2018, il Consiglio Di-    SAVO; Sindaci Revisori: Daniela CIANFROCCA,
            siglieri: Lidio BUGANZA, Sandro PELLICANI,       rettivo Sezionale per il triennio 2018 – 2020,   Roberta MALANDRICCO, Francesco MINEO.
            Valerio MARTINELLI, Aldo BOTTURA, Franco         risulta così composto: Presidente Alessio ZA-    CAMPOBASSO
            BOLLINI; Segretario Gloria Luisa SAGONI.         NANDREA; Vice Presidente Stefano BELLARIA;       Alla data del 15 aprile 2018, il Consiglio Di-
            SARONNO (VA)                                     Consiglieri: Ilario CREMA, Valentino ZOCCO       rettivo Provinciale per il triennio 2018 – 2020,
            Alla data del 29 marzo 2018, il Consiglio Di-    RAMAZZO; Segretario Davide GIANELLO.             risulta così composto: Presidente Pasqualino
            rettivo Sezionale per il triennio 2018 – 2020,   ALATRI (FR)                                      MACCHIAROLO; Vice Presidente Antonio TROT-
            risulta così composto: Presidente Arnaldo CE-    Alla data del 11 aprile 2018, il Consiglio Di-   TA; Consiglieri: Giuseppe IAROCCI, Michele
            RIANI; Vice Presidente Alessandro CANTONI;       rettivo Sezionale per il triennio 2018 – 2020,   BATTISTA, Nicolino CICCARONE.

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