Agire per differenza: Vite mobili di accademiche e imprenditrici nei campi STEM
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Agire per differenza: Vite mobili di accademiche e imprenditrici nei campi STEM Luisa De Vita luisa.devita@uniroma1.it
1. Usando i Practice-Based Studies e i feminist STS il paper indaga, come si fa scienza e come l'agire per differenza delle donne contribuisca a muovere e spostare i campi scientifici. OBIETTIVI DEL PAPER 2. Il genere non è inteso come un modo per contare e misurare la presenza/assenza nei processi ma diventa una dimensione di analisi per ripensare le categorie e indagare nelle esperienze di genere 3. Ci si focalizza sulle motivazioni, le pratiche, le aspettative e gli eventi che le tengono le donne “dentro” i contesti accademici e di impresa.
Il quadro dei cambiamenti…. - crescono le laureate (+ 11% anno) - crescono le occupate - persiste un gap rispetto ai maschi nella partecipazione ai corsi di studio di area scientifica e nella presenza nei settori professionali tecnico-scientifici - persiste la «minaccia dello stereotipo» - difficoltà di avanzamento e progressione di carriera - meccanismi organizzativi dominati da sistemi basati su modelli maschili di partecipazione al lavoro - selezione asimmetrica tra le donne che hanno una famiglia e le single - ricerca di strategie alternative (lavoro autonomo)
Uno zoom sull’educazione Le donne sono oggi il 23% del totale dei laureati nelle discipline STEM Polarizzazione all’interno dei campi STEM che ci fa parlare di una espansione differenziata Non si tratta solo della distinzione tra discipline Umanistiche vs Scientifiche quanto di distinguere tra Tecnica vs relazionale Creazione di nuovi «ghetti femminili» Non omogeneità delle discipline STEM Ruolo rilevante dell’origine sociale
Scelte formative
Il ruolo dell’origine sociale
Il mercato del lavoro
La posizione nella professione
Le donne dentro i campi STEM Analizzare le motivazioni, le pratiche, le aspettative e gli eventi che le tengono “dentro” i contesti siano essi accademici o di impresa. Analizzare le traiettorie femminili in questi campi consente peraltro di identificare i processi di ibridazione e riconfigurazione che caratterizzano i campi tecnoscientifici stessi.
Esploriamo queste dinamiche con le lenti dei Piano teorico Practice-Based Studies (PBS) e secondo le ispirazioni degli studi femministi sulla scienza e della tecnologia (Haraway 1988; Gherardi 2009). conoscenza scientifica come spazio sociale di espressione di genere Usiamo il concetto di conoscenza situata (Haraway 1988) sottolineano infatti che qualsiasi forma di comprensione che guarda ai mondi scientifici e tecnici come insiemi situati di conoscenza è sempre attività parziale, è costruita all'interno di luoghi limitati, tramite dispositivi peculiari, ed eseguita da soggetti specifici.
Metodologia giovani accademiche L'attenzione empirica è posta su spazi autonomi di azione diverse aree scientifiche e inedite non lineari tecniche come la biologia, la fisica, la matematica, l'informatica di e l'imprenditorialità tecnico ibridare saperi tecnoscientifici femminile. imprenditrici connettere Abbiamo raccolto un totale di 40 interviste, tra accademiche e percorsi attivi imprenditrici
Le narrazioni – le accaemiche 1. ibridazione delle conoscenze 2. riconfigurazione dei campi 3. mobilità tra i campi
Le narrazioni – le imprenditrici Progetto imprenditoriale come volontà non solo di sfuggire ai condizionamenti o alle discriminazioni, ma anche di realizzare un proprio progetto maturato grazie all’attraversamento di campi, saperi e contesti anche molto diversi. Tutte le tecno-imprenditrici intervistate mixano saperi e contesti. Dalle storie emerge l’incertezza, la paura di affrontare situazioni del tutto sconosciute ma anche il desiderio e la volontà di studiare discipline affini, impadronirsi di scenari tecnici e anche di aspetti gestionali e organizzativi L’attraversamento di campi è funzionale, anche alla possibilità di restituire la conoscenza scientifica attraverso lo sviluppo di prodotti tecnologici da rendere disponibili per tutti. Aprire un’impresa è anche un processo di restituzione, attraverso un prodotto, del proprio percorso formativo e esperienziale
Alcune considerazioni conclusive Molte donne viaggiano attraverso i campi scientifici, l'accento è sulle capacità di agency e sui modi in cui si realizzano le interazioni sociali (Davies e Harré 1990) Le giovani accademiche e le imprenditrici tendono a posizionarsi in sottocampi e in zone ibride o di confine tra la ricerca e la produzione ma in cui però riescono attivamente a costruire, nelle pratiche sociali e materiali, conoscenze scientifica e nel caso delle imprenditrici dispositivi tecnici ad alta tecnologia. Le traiettorie presentate problematizzano l'articolazione interna delle stesse discipline scientifiche, mettendo in discussione la presunta purezza e omogeneità dei confini disciplinari dentro i campi e tra i contesti. Dalle interviste si conferma che la scienza si costruisce per differenza (Keller 1987), come pratica culturale (Pickering 1992) intrapresa attraverso percorsi individuali capaci poi di essere riconosciuti anche sul piano relazionale, sociomateriale e collettivo.
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