2016 Napoli Teatro Festival

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2016 Napoli Teatro Festival
2016
2016 Napoli Teatro Festival
Regione Campania
                                Presidente / President
                                Vincenzo De Luca

                                Fondazione Campania dei Festival
                                Consiglio di Amministrazione / Administrative
                                Council
                                Luigi Grispello Presidente / President
                                Antonio Bottiglieri
                                Lucio d’Alessandro
                                Cristina Loglio

                                Collegio dei Revisori dei Conti / Council of
soggetto attuatore/             Accounting
implementing party              Mario Della Porta Presidente / President
                                Luca Savastano
                                Liliana Speranza

                                napoli. teatro festival italia

                                Progetto cofinanziato da / a project co-founded by
                                Unione Europea
                                PAC Campania riprogrammazione
con il contributo di/
with the support of             con / with
                                Regione Campania
                                Camera di Commercio di Napoli

con il patrocinio di/
with the patronage of

Napoli Teatro Festival Italia
è parte di/is part of

 EUROPE FOR FESTIVALS
 FESTIVALS FOR EUROPE
 EFFE LABEL 2015-2016
2016 Napoli Teatro Festival
indice/index
  8	un'istituzione culturale permanente /             64 soleil couchant / dans l'atelier
     a permanent cultural institution                  66 flexn
 10 un festival per tutti / a festival for everyone    68 le troiane
                                                       70 black clouds

 SPETTACOLI/SHOWS                                      72 laika
                                                       74 58° parallelo nord
 18 la tempesta                                        76 frankenstein ’o mostro
 20 aspettando il tempo che passa                      78 david è morto
 22 kiss & cry                                         80 il cielo in una stanza
 24 passage through the world                          82 ubu and the truth commission
 26 stasera c’è spettacolo? to play!                   84 animali notturni
 28 macbeth                                            86 carmen suite
 30 st/ll                                              88 verso medea
 32 la danse des amants                                90 madre di pietà
 34 le olimpiadi del 1936                              92 ingresso indipendente
 36 money!                                             94 nous sommes pareils / ali
 38 una favola di campania                             96 la dictatura de lo cool
 40 pinocchio                                          98 il servo
 42 macbeth                                           100 late night
 44 mentre aspettavo                                  102 sinfonia n. 5 per teatro a motore
 46 cagnasse tutto                                    104 il veleno del teatro
 48 peccato che fosse puttana                         106 la casa di bernarda alba
 50 mare mater                                        108 the final party
 52 love stories                                      110 welcome
 54 les aiguilles et l’opium
 56 il vecchio fango                                  115 villa pignatelli
 58 mar                                               116 calendario / festival diary
 60 il funambolo                                      122 biglietteria / ticket office
 62 la grenouille avait raison                        125 i luoghi / venues
2016 Napoli Teatro Festival
© SALVATORE PASTORE

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2016 Napoli Teatro Festival
Un’istituzione                                                                                                            A permanent
    culturale                                                                                                                 cultural
    permanente                                                                                                                institution
    Luigi Grispello                                                                                                           Luigi Grispello
    Presidente Fondazione Campania dei Festival                                                                               President Fondazione Campania dei Festival

                            Il Napoli Teatro Festival Italia si pone sempre più l’obiettivo di estendere il proprio                                    Napoli Teatro Festival Italia has always aimed to extend its now consolidated summer
                            ruolo da rassegna teatrale estiva a istituzione culturale permanente che svolge                                            programme of events to include other high-profile cultural activities to be delivered
                            attività di grande valore durante tutto il corso dell’anno.                                                                throughout the year.
                            Il Festival vuole, infatti, attraverso le proprie attività, incentivare la valorizzazione delle                            Indeed, the Festival aims to create added value by encouraging activities in the
                                                                                                                                                       territory, to promote and support cultural exchange between Naples and the rest of
                            realtà artistiche radicate sul territorio, promuovere e sostenere lo scambio culturale
                                                                                                                                                       the world, to disseminate the creativity of Neapolitan artistes by offering high-profile
                            tra Napoli e il mondo, far conoscere e diffondere all’estero la creatività degli artisti                                   opportunities in the theatre and performing arts sectors.
                            napoletani, offrire occasioni di lavoro qualificato nel campo dell’arte teatrale e delle                                   I strongly believe that Napoli Teatro Festival Italia must also focus on the artistic,
                            performing arts.                                                                                                           cultural and natural heritage of the entire Campania Region, and to follow a pathway
                            Ritengo che il Napoli Teatro Festival Italia dovrà sempre più valorizzare il patrimonio                                    of collaboration and exchange of good practice with other countries as a sort of
                            artistico, monumentale e paesaggistico della nostra Regione e perseguire un                                                cultural dynamo to enrichen both our artistic heritage and all those persons involved.
                            virtuoso scambio tra le nostre esperienze e quelle di altri diversi Paesi del mondo in                                     We aim to achieve this objective through intense collaboration with the various
                                                                                                                                                       cultural institutions present in the Region.
                            una sorta di incontro culturale fonte di arricchimento artistico e umano.
                                                                                                                                                       I am certain that our Artistic Director Franco Dragone will do everything so that this
                            Si intende perseguire questi ambiziosi obiettivi anche attraverso sempre più intense
                                                                                                                                                       objective be achieved.
                            collaborazioni con tutte le Istituzioni culturali presenti in Regione.                                                     I thank the Regione Campania, the City of Naples, the cultural institutions, and the
                            Ringrazio il direttore artistico Franco Dragone che sono certo collaborerà attivamente                                     local and national theatres for contributing to make this happen.
                            per far sì che tali obiettivi possano essere realizzati.                                                                   And above all, I thank our public and give my best wishes for a wonderful and
                            Ringrazio la Regione Campania, la Città di Napoli, le Istituzioni e i Teatri locali e                                      entertaining Festival.
                            nazionali per aver reso possibile questa edizione.
                            E ringrazio soprattutto i nostri spettatori ai quali auguro, come sempre, un buon
                            Festival.

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2016 Napoli Teatro Festival
Un Festival per tutti
     Franco Dragone
     Direttore artistico Napoli Teatro Festival Italia

                                  Carissimo Pubblico,                                                                            più ricco e più vivo d’Europa. Il nostro terreno privilegiato non sarà infatti soltanto quello
                                  sono Franco Dragone.                                                                           di Napoli, ma quello di tutta la Campania. Ho voluto che il Festival animasse luoghi di
                                  Certamente nessuno di voi conosce me; ma io in questi ultimi mesi ho imparato a                grande interesse e di potente carica suggestiva presenti nella Regione, tenendo conto
                                  conoscere un po’ voi. E ad amarvi.                                                             di tutte le province: oltre agli spazi napoletani, più di venti location in tutto il territorio
                                  La scorsa estate ho ricevuto la proposta di occuparmi della direzione artistica del            campano. Ho tentato di portare a voi il meglio dello spettacolo internazionale, ma
                                  Napoli Teatro Festival Italia: avevo finalmente l’occasione di restituire alla mia gente un    anche di recuperare antiche tradizioni e figure del teatro napoletano, i suoi illustri
                                  po’ dell’esperienza e del successo che ho avuto la fortuna di conseguire nella mia             scrittori, i suoi gloriosi interpreti. E soprattutto ho cercato di dar vita a un festival aperto
                                  professione, girando il mondo ma sempre tenendo ben stretta la mia anima campana.              a tutti, affinché teatri e luoghi all’aperto accolgano anche chi non ha l’abitudine di
                                  Sono nato infatti a Cairano, in provincia di Avellino. Mio padre era minatore: seguire la      frequentare le sale di spettacolo.
                                  mia famiglia in Belgio non è stata ovviamente una mia scelta, ma ne ho tratto grande           Con queste premesse l’edizione 2016 del Napoli Teatro Festival Italia supererà il
                                  forza e ho sempre cercato di ricondurre il mio lavoro sui passi fatti da bambino, tra la       proprio ruolo di tradizionale rassegna teatrale estiva per diventare un laboratorio
                                  mia gente, i miei luoghi. E così sono finalmente tornato a Napoli.                             creativo culturale permanente, che si articolerà in quattro momenti fondamentali,
                                  I mesi trascorsi in giro per la Campania sono stati appassionati e stimolanti, spesi ad        sparsi nell’arco temporale dell’anno.
                                  elaborare un’idea di festival capace di mettersi al servizio dell’immensa ricchezza di         Il primo, la consueta rassegna di spettacoli e di eventi, avrà la sua tradizionale
                                  questo straordinario territorio. Mi sono confrontato con energia e convinzione, ma             collocazione nel periodo giugno-luglio 2016. Il cartellone del Festival ospiterà circa
                                  anche con umiltà e delicatezza, con i mille e più volti e voci del teatro e dello spettacolo   quarantacinque spettacoli provenienti da tutto il mondo, coinvolgendo grandi
                                  di Napoli e dell’intera Regione.                                                               produzioni internazionali e italiane. Gli spettacoli in programmazione saranno di alto
                                  Ma ora voglio rivolgermi direttamente a voi.                                                   livello ma accessibili, generosi, autentici: spettacoli che parlano al pubblico, a voi.
                                  La realtà che ho accettato di dirigere assumendo questo incarico mi ha investito di una        Un’eco di voci e di idee che parte da e torna alla città di Napoli e alla Regione, in un
                                  profonda responsabilità: responsabilità nei confronti di ciò che il Festival è stato ed ha     viaggio che percorre il mondo intero: dal Sudafrica, nel Macbeth di Brett Bailey
                                  fatto finora per la Campania, dei rapporti che nel corso delle varie edizioni esso ha          collocato nel contesto dei conflitti che interessano la Repubblica Democratica del
                                  instaurato con le diverse realtà che rappresenta, delle possibilità creative e di              Congo, alla Siria con un’intensa nuova coproduzione di Omar Abusaada; dai
                                  valorizzazione che esso si impegna a promuovere. E di una responsabilità, soprattutto,         suggestivi percorsi dell’iraniana Shirin Neshat all’arte giapponese di Shiro Takatani;
                                  nei vostri confronti: perché senza di voi il Festival non avrebbe motivo di esistere. Tutto    dalla coinvolgente creatività militante statunitense dei ballerini di Peter Sellars alla grazia
                                  questo ha fatto crescere in me il desiderio che ho per il Napoli Teatro Festival Italia:       e all’incanto di una delle più grandi danzatrici classiche viventi, l’ucraina Svetlana
                                  trovare il coraggio e la sostanza di far rivivere sogni e visioni di una terra carica di       Zakharova. Dal mio Belgio, le compagnie di Françoise Bloch, Tof Théâtre, i fratelli
                                  eredità e contenuti culturali, ancora oggi troppo spesso abbandonati, demonizzati,             Thabet e Jaco Van Dormael. Dall’Italia, tra gli altri, Federico Buffa, Emma Dante,
                                  sottovalutati.                                                                                 Ascanio Celestini, Daniele Salvo.
                                  Uscendo dalla logica abituale di una rassegna di spettacoli, ho voluto che il Festival         Un Festival per tutti, nel mondo e per il mondo, anche e soprattutto per chi oggi ha
                                  fosse un momento in cui questa regione unica al mondo per tradizioni, cultura,                 abbandonato il proprio Paese: un progetto speciale, Welcome, realizzato e messo in
                                  bellezza e ingegno ci si ritrovi rispecchiata, che senta sua questa iniziativa. Un festival    scena da artisti e tecnici migranti, racconterà le loro storie, che sono anche le nostre.
                                  che si svolga su questa terra deve riappropriarsi di ciò che fonda il teatro: l’insolenza,     Il secondo momento, previsto per settembre, si focalizzerà sull’estensione delle attività
                                  l’impertinenza, la dissidenza, evitando la doppia trappola dell’intellettualismo               del Festival in Regione, stimolando il pubblico a partecipare ad attività concepite in
                                  stravagante e dell’intrattenimento mediocre.                                                   luoghi storici e suggestivi della Campania. Proporremo degli spettacoli in sinergia con il
                                  Il Festival spargerà i suoi semi in tutta la Regione, in modo capillare e creando un           luogo che li ospita, raccontando i suoi miti e la sua storia tramite la messa in scena di
                                  contagio gioioso, cercando di trasformare la Campania nel distretto culturale e artistico      giovani compagnie campane.

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2016 Napoli Teatro Festival
A Festival for everyone
                                                                                                        Franco Dragone
                                                                                                        Artistic Director Napoli Teatro Festival Italia

       Il terzo momento, vera novità del Festival, ambisce a formare e sostenere la nascita di                                       Dear Napoli Teatro Festival Italia Public,
       talenti e compagnie sul territorio, tramite una fucina teatrale di spettacoli nuovi – il                                      I am Franco Dragone, and I am certain that nobody will know me; but in the past
       Napoli Teatro Lab – grazie a una serie di attività sinergiche tra Festival e centri di                                        few months, I have been able to learn and understand a lot about you, and I have
       produzione teatrali campani e napoletani. La formazione, che avrà il suo via nel periodo                                      come to love you.
                                                                                                                                     Last summer, I received a proposal to take on the role of artistic director of the
       autunnale, sarà tutorata e ospitata da alcune tra le più importanti realtà teatrali della
                                                                                                                                     Napoli Teatro Festival Italia. Finally I had the opportunity to give back to my own
       città di Napoli e della Regione, e si concluderà con il debutto dei nuovi spettacoli                                          people a little of the experience and success that I have achieved in my profession
       nell’edizione 2017 del Festival e successivamente nei cartelloni teatrali nazionali ed                                        both here in Italy and abroad. Campania has always been close to my heart as I
       internazionali.                                                                                                               was born in Cairano, in the province of Avellino. My father was a miner and as a
       Il quarto ed ultimo momento del Festival sarà dedicato al “Napoli Natale”. Quando                                             child I followed my family to Belgium. Obviously this choice was not mine, but it
       arrivai a Napoli per iniziare a lavorare al programma del Festival, caddi vittima di una                                      was a most rewarding experience and although living far away, I always tried to
       vera e propria sindrome di Stendhal; fui infatti assalito non solo dalle tracce visibili della                                include in my work some elements of those childhood moments spent here
                                                                                                                                     among my people.
       grande storia che ha attraversato per secoli questa città, non solo dagli imponenti
                                                                                                                                     And now, after many years I finally myself back here in Naples.
       luoghi dell’arte e dai rinomati templi del teatro e della musica che l’hanno resa famosa
                                                                                                                                     Recently I spent many motivating and inspiring months travelling around
       nel mondo, ma anche e soprattutto dai segni tangibili di una identità forte, antica                                           Campania gathering ideas for a festival that can showcase the immeasurable
       eppure ancora attuale, che resiste tenacemente all’annacquamento di una forzosa                                               patrimony of this extraordinary territory. I met with strength, enthusiasm and
       globalizzazione. Quest’ultima sezione del Festival è un tentativo di favorire un percorso                                     conviction, but also humility and delicacy in the countless voices and faces of the
       di partecipazione aperta e spregiudicata nella ricerca e nella (ri)costruzione dell’identità                                  theatre and performance sector in Naples and Campania.
       artistica di Napoli e delle tante anime che la compongono.                                                                    Now, I would like to speak to you all directly.
       Il Festival avrà un calendario di eventi diversificati a lungo termine, concepiti non                                         The role that I undertook by accepting the position of artistic director places a
                                                                                                                                     great deal of responsibility on my shoulders. This responsibility regards many
       soltanto come momento di intrattenimento, ma soprattutto nell’ottica di una vostra
                                                                                                                                     issues: to do no less than what NTFI has done until now for the Campania Region;
       partecipazione attiva, e di una profonda compenetrazione tra Festival e territorio in cui                                     to maintain those relations with institutions and people created during the
       esso si inserisce.                                                                                                            previous editions of the Festival; to continue to support initiatives promoted by
       Assumendo la direzione artistica del Festival, sapevo bene che per seguire la rotta del                                       NTFI. Finally, another important aspect is my responsibility towards you the public,
       cambiamento avrei dovuto superare alcune resistenze alla sua trasformazione da                                                because without your participation the Festival would have no reason to exist. All
       evento periodico a strumento di intervento sistemico e permanente. Se le difficoltà non                                       this responsibility has fostered in me a strong desire for Napoli Teatro Festival
       sono mancate, la piena fiducia e l’amore che ho per l’intera comunità artistica                                               Italia to succeed in its mission: to find the courage and strength to make dreams
       napoletana e campana mi spinge a continuare senza sosta nella realizzazione di                                                come true in a territory laden with heritage and cultural contents, very often
                                                                                                                                     abandoned, demonised and undervalued. Aside from the customary format of a
       questo sogno: sostenere lo sforzo che questa nuova idea di Festival sta compiendo
                                                                                                                                     summer festival programme, I want that this Festival be a platform for the
       per venire al mondo e mettere in moto idee, far germogliare nuove attività, muovere                                           tradition, culture, beauty and talent of the Region. A festival must be part of a
       economie e lavoro, creare felicità, pensiero, solidarietà e soprattutto speranza.                                             territory, and must include those elements that are innate in theatre such as
       Ringrazio la Regione Campania, la Fondazione Campania dei Festival, il Presidente                                             insolence, impertinence, dissidence, while avoiding the pitfalls of extravagant
       Luigi Grispello, il Consiglio di Amministrazione della Fondazione, tutti i suoi dipendenti                                    intellectualism or mediocre entertainment.
       ed i collaboratori senza i quali questo programma non avrebbe preso vita; ma                                                  This year’s NTFI will be felt across the entire Region as a joyous initiative aimed at
       soprattutto, ringrazio voi, mio carissimo pubblico, per la fiducia e il sostegno che                                          transforming Campania into one of the most fertile and pro-active artistic and
       vorrete accordare a questo Festival.                                                                                          cultural regions in Europe. Naples and the Campania region constitute a
                                                                                                                                     privileged part of the world, and my desire is that this year’s Festival bring visibility

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2016 Napoli Teatro Festival
to the heritage of the entire Region including all its provinces. This is why there are   Campania, will support the creation of new theatrical works. Training activities will
       more than twenty festival venue distributed throughout the Campania region in             start in autumn in renowned theatre venues in Naples and Campania, and will
       addition to the Naples venues.                                                            conclude with debut performances in next year's NTFI programme, as well as in
       I have tried to bring not only the best of international performance arts, but also to    other national and international festivals.
       recuperate some ancient tradition and characters of Neapolitan theatre, its great         The fourth and final moment will be dedicated to “Napoli Natale” referring to the
       writers, and its wonderful interpreters. Above all, I have tried to create a festival     origins of the city and the development of its culture. When I arrived in Naples to
       open to both theatre-aficionados and newcomers alike, with theatres and other             work on this year's Festival, I fell victim to a veritable Syndrome of Stendhal; I was
       open-air venues ready to welcome everyone.                                                literally assailed by the visible traces of the countless centuries that this region has
       This is the premise behind the 2016 edition of Napoli Teatro Festival Italia; to          lived through. Not only by the impressive artistic sites and the renowned temples
       create something more than the traditional summer theatrical season by creating           of theatre and music which are famous world-wide, but also – and perhaps more
       a permanent cultural laboratory with four fundamental activities to be conducted          so – by a tangible and powerful identity; strong, ancient but which tenaciously
       during the year.                                                                          resists dilution by contemporary globalisation. This last activity of the Festival aims
       The first, the customary festival season of performances and events, scheduled            to encourage a participative, open and liberating pathway to research into and
       for June-July 2016. This year's NTFI season will include over forty-five                  re(construct) a Neapolitan artistic identity, by giving visibility to the many elements
       performances by Italian and international productions of the highest quality,             which are part of this.
       accessible, generous, and authentic. True performances that speak directly to the         NTFI will have a wide, varied, and long-term calendar of events and activities, not
       audience – or in other words – to all of you. A chorus of voices and ideas from           only aimed at entertainment but also to encourage active participation, and a
       far-flung corners of the world, but reaching Naples and Campania: from South              fruitful exchange between the Festival, the territory and its inhabitants and
       Africa with Brett Bailey's Macbeth depicting the present-day conflict in the              institutions.
       Democratic Republic of Congo, to Syria with an innovative and intense co-                 By taking on the role of Artistic Director of the Festival, I was well aware that many
       production by Omar Abusaada; the suggestive itineraries of the Iranian Shirin             obstacles were to be overcome in the change of course to transform a seasonal
       Neshat, and the creative art of the Japanese Shiro Takatani; the exhilarating             and annual event into a more systemic and permanent set of activities. There have
       militancy of Peter Sellars’ American dance troupe, and the grace and                      been difficulties, but the profound trust, and fondness that I have for the artistic
       enchantment of one of today’s finest dancers, the Ukrainian Svetlana Zakharova.           community of Naples and Campania has given me the drive to continue on this
       From my Belgium, Françoise Bloch's company, Tof Théâtre, the Thabet Brothers              trajectory and make this dream a reality by implementing a new festival format for
       and Jaco Van Dormael. From Italy, among others, Federico Buffa, Emma Dante,               the benefit of everyone, to kindle new ideas, to sow innovative projects, to
       Ascanio Celestini, and Daniele Salvo.                                                     stimulate the local economy and employment, to create well-being, creativity,
       A Festival bringing together various parts of the world for the people of the world,      solidarity, and above all, hope.
       and including the special project Welcome for those who have abandoned their              I give my thanks to Regione Campania, the Fondazione Campania dei Festival, the
       home countries, created and staged by immigrant artistes and technicians, who             President Luigi Grispello, the Board of Directors of the Foundation, and to all
       tell their own stories, but which in part are our stories too.                            employees and staff. Without the support and contribution of all of these persons,
       The second activity, in September will focus on taking the Festival activities into       this project would not have been possible; but above all, I would like to thank our
       the Campania Region, to stimulate the public to participate in events and site-           public, for the trust, faith and support that you will give to this edition of the
       specific activities in various suggestive and historical venues throughout the            Festival.
       Region. We propose a series of performances in collaboration with local venues
       that will tell something of the history of the territory through the work of emerging
       local artistes.
       The third and truly innovative aspect of this Festival is to support the Region’s new
       emerging talent in the theatre sector by the creation of Napoli Teatro Lab which,
       through synergies between NTFI and theatrical production centres in Naples and

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2016 Napoli Teatro Festival
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2016

       © SALVATORE PASTORE
2016 Napoli Teatro Festival
Nel segno delle celebrazioni per i quattrocento anni dalla morte di                     date/dates
                                                                                                                                         Shakespeare, il Festival rende omaggio all’opera più rappresentativa della sua          15 giugno/june
                                                                                                                                         produzione, La Tempesta. Si coglie così anche l’occasione per celebrare,                h 20.30
                                                                                                                                         insieme a lui, la figura di un altro grandissimo drammaturgo, Eduardo De
                                                                                                                                         Filippo. L’ultimo testo scritto da Shakespeare verrà ripreso nella versione             luogo/venue
                                                                                                                                         tradotta da Eduardo in napoletano nel 1983, un anno prima della sua                     istituto penale minorile
                                                                                                                                         scomparsa. Un’opera ultima e iconica, la prima del nostro cartellone, in un             di nisida
                                                                                                                                         percorso narrativo a ritroso che vuole partire dai patrimoni ereditati dai più
                                                                                                                                         grandi artisti per tornare alle origini del messaggio del teatro: l’integrazione
                                                                                                                                                                                                                                 durata/running time
                                                                                                                                         dell’uomo a livello individuale, sociale, collettivo.
                                                                                                                                                                                                                                 1h 15min
                                                                                                                                         Scriveva Eduardo a proposito della sua Tempesta: «[...] Quale insegnamento
                                                                                                                                         più attuale avrebbe potuto dare un artista all’uomo di oggi, che in nome di una
                                                                                                                                         religione o di un “ideale” ammazza e commette crudeltà inaudite, in una                 lingua/language
                                                                                                                                         escalation che chissà dove lo porterà? E preciso che tra gli “ideali” ci metto          italiano/italian
                                                                                                                                         anche il denaro, la ricchezza, che appunto come ideali vengono considerati in
                                                                                                                                         questa nostra squallida società dei consumi».                                           paese/country
                                                                                                                                         La Tempesta – Omaggio a Eduardo metterà in scena brani tratti dal testo di De           italia/italy
                                                                                                                                         Filippo, affidati all’arte recitativa di Michele Placido. Location d’eccezione per il
                                                                                                                                         suo debutto, l’Istituto Penale Minorile di Nisida, con il coinvolgimento dei
                                                                                                                                         ragazzi detenuti che partecipano al laboratorio di scrittura e teatro. Significativa
                                                                                                                                         infatti fu l’esperienza di De Filippo al carcere minorile di Nisida, dove forte fu la
                                                                                                                                         richiesta di quella che è meglio nota come “Legge Eduardo”, il cui obiettivo era
                                                                                                                                         sostenere i ragazzi a rischio di emarginazione sociale e devianza.
                                                                                                                                         Il naufragio di Prospero darà il via ad un viaggio emotivo e umano attraverso le
                                                                                                                                         storie di ogni spettacolo presentato in cartellone: un percorso dell’anima, tra
                                                                                                                                         racconti di emarginazione, lotta al riscatto e ricerca di condivisione, che si
                                                                                                                                         concluderà con un altro sbarco, quello della speranza, quello dei migranti di
                                                                                                                                         Welcome, previsto a fine rassegna il 16 luglio 2016.

     la tempesta
     omaggio a eduardo
                                                                                                                                         To commemorate the 400th
                                                                                                                                         anniversary of the death of
                                                                                                                                         Shakespeare, Napoli Teatro
                                                                                                                                                                                       Filippo's text, recited by Michele
                                                                                                                                                                                       Placido. A remarkable debut also
                                                                                                                                                                                       for the venue, the Juvenile
                                                                                                                                         Festival Italia pays homage to one            Penitentiary Institute of Nisida,
                                                                                                                                         of the Bard's most representative             and the collaboration of the young
                                                                                                                                         works, The Tempest. This                      offenders who participated in the
                                                                                                                                         performance also a tribute to                 theatrical writing workshop. This
                                                                                                                                         another great playwright, Eduardo             experience with De Filippo's work
     DI/BY WILLIAM SHAKESPEARE TRADUZIONE IN NAPOLETANO DI/TRANSLATED IN NEAPOLITAN BY EDUARDO DE FILIPPO CON/WITH MICHELE               De Filippo who in 1983 – just one             in the Nisida institute was a great
     PLACIDO E CON/AND WITH IVANO SCHIAVI, FRANCESCA CIARDIELLO, ANTONIO SPERANZA, SERGIO DEL PRETE, SALVATORE SANNINO E I               year before his death – translated            success, as seen from the
     RAGAZZI DEL LABORATORIO TEATRALE/AND THE YOUNGS OF THE THEATRICAL WORKSHOP OF I.P.N. DI NISIDA PIANOFORTE SALVATORE
     CARDONE, PERCUSSIONI/PERCUSSIONS GIANLUCA MIRRA REGIA/DIRECTED BY FABRIZIO ARCURI CURA DELLA MESSA IN SCENA/MISE EN
                                                                                                                                         this great comedy into Neapolitan             participation in the project more
     ESPACE ERNESTO LAMA MUSICHE/MUSIC ANTONIO SINAGRA SCENE/SET DESIGN LUIGI FERRIGNO COSTUMI A CURA DI/COSTUME DESIGN                  dialect.                                      commonly known as “Legge
     FABRIZIO ARCURI                                                                                                                     La Tempesta – Omaggio a                       Eduardo” (Law Eduardo), aimed at
                                                                                                                                         Eduardo brings to the stage a                 supporting adolescents at risk of
     produzione/production compagnia gli ipocriti in collaborazione con/in collaboration with ceus – centro europeo di studi di nisida   series of excerpts from De                    emargination and delinquency.

18                                2016                                                                                                                                                                                                            2016 19
Lo spettacolo Aspettando il tempo che passa è parte integrante di “Il               date/dates
                                                                                                                                                               palcoscenico della legalità”, progetto nato al Teatro di San Carlo nel 2012 da      15, 16 giugno/june
                                                                                                                                                               un’idea di Giulia Minoli e che prevede collaborazioni tra teatri, istituti penali   h 19.00
                                                                                                                                                               per minori, scuole e società civile, grazie a percorsi formativi ed attività di
                                                                                                                                                               spettacolo dal vivo. Obiettivo del progetto è contrastare l’illegalità. Nelle       luogo/venue
                                                                                                                                                               scuole, gli studenti vengono stimolati a partecipare ad un percorso di              teatro nuovo
                                                                                                                                                               rinnovamento etico, analizzando responsabilità individuali e collettive,
                                                                                                                                                               bisogni ed obiettivi primari. Negli Istituti penali per minori, si lavora sui
                                                                                                                                                                                                                                                   durata/running time
                                                                                                                                                               mestieri del teatro, dalla scrittura all’allestimento scenico, esercitando i
                                                                                                                                                                                                                                                   50min
                                                                                                                                                               ragazzi detenuti ad esprimersi al di là di logiche di appartenenza ad ambienti
                                                                                                                                                               marginali e devianti.
                                                                                                                                                               Aspettando il tempo che passa è frutto dei laboratori che si sono tenuti
                                                                                                                                                                                                                                                   lingua/language
                                                                                                                                                               nell’Istituto Penitenziario Minorile di Airola e vede la collaborazione tra i       italiano/italian
                                                                                                                                                               giovani attori del Teatro NEST e i detenuti, con il supporto musicale di Luca
                                                                                                                                                               Caiazzo, coordinati da Emanuela Giordano. «Ho sempre messo al centro                paese/country
                                                                                                                                                               delle mie regie – afferma la Giordano – la parola onestà. Aspettando il             italia/italy
                                                                                                                                                               tempo che passa nasce da un’esperienza faticosa. Non umanamente, anzi,
                                                                                                                                                               tra noi e molti dei ragazzi detenuti è scattata una simpatia immediata e
                                                                                                                                                               siamo convinti che il contatto con realtà esterne alla condizione detentiva
                                                                                                                                                               siano, non solo opportune, ma indispensabili. Trasmettere passione,
                                                                                                                                                               immaginare nuove regole di gruppo, riflettere su altre ipotesi di vita e di

     aspettando
                                                                                                                                                               linguaggio, tutto questo è importante e lo abbiamo fatto. Ma i ragazzi, a
                                                                                                                                                               parte qualche rara eccezione, vengono da realtà “infernali”. Non hanno una
                                                                                                                                                               collettività “attrezzata” ad aiutarli quando usciranno dal carcere, questo
                                                                                                                                                               condiziona il loro modo di affrontare la vita. Falsi miti, bisogni indotti,
                                                                                                                                                               analfabetismo culturale ed affettivo fanno da tappo di compressione sulle

     il tempo
                                                                                                                                                               loro intelligenze e le loro anime. Aspettando il tempo che passa è nato
                                                                                                                                                               perché i ragazzi ce l’hanno chiesto: avere come obiettivo uno spettacolo
                                                                                                                                                               dava loro un senso che altrimenti non avrebbero trovato».

     che passa
                                                                                                                                                               The performance is the product of           Time is imagined as a children's
                                                                                                                                                               a creative writing workshop held            swing oscillating between
                                                                                                                                                               in the Juvenile Penitentiary of             fluctuating moods and desires,
                                                                                                                                                               Airola, as part of the wider “Il            between confusion and certainty.
                                                                                                                                                               palcoscenico della legalità”                Hope is represented by a good
                                                                                                                                                               project. Developed from an idea             Blue Fairy, accompanied by a
     (e mentre passa nuje ce facimmo viecchie)                                                                                                                 by Giulia Minoli, this project is
                                                                                                                                                               promoted and organised by
                                                                                                                                                                                                           talking cricket.
                                                                                                                                                                                                           One side of the swing represents
                                                                                                                                                               Fondazione Co2 Crisis                       a complicated, slippery reality
                                                                                                                                                               Opportunity Onlus, Fondazione               made of many – perhaps too
     SCRITTO CON/WRITTEN BY I DETENUTI DELL'ISTITUTO PENITENZIARIO MINORILE DI AIROLA/YOUNG OFFENDERS OF THE AIROLA PENITENTIARY                               Silvia Ruotolo, Fondazione Polis,           many – “ups and downs”. This is
     CON/WITH GIUSEPPE GAUDINO, ADRIANO PANTALEO, VERONICA MONTANINO, SALVATORE PRESUTTO REGIA/DIRECTED BY EMANUELA                                            and Fondazione Falcone.                     the stark reality of these juvenile
     GIORDANO                                                                                                                                                  The performance shows how in                delinquents; a story told from the
                                                                                                                                                               prison time takes on a different            point of view of the weakest and
     produzione/production nest napoli est teatro lo spettacolo fa parte del progetto/the performance is part of “il palcoscenico della legalità”,             rhythm, suspended somewhere                 most defenceless; those who find
     deato da giulia minoli, promosso e organizzato dalla co2 crisis opportunity onlus, fondazione silvia ruotolo, fondazione polis, fondazione giovanni       between the uncertainty of the              it difficult to move ahead, for
     e francesca falcone, centro studi paolo borsellino, libera, coordinamento campano familiari vittime innocenti di criminalità con il patrocinio di/
     with the patronage of ministero della giustizia, ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, ministero dell'istruzione dell'università   future and the perception of a              which an honest and decent
     e della ricerca e il sostegno di fondazione con il sud, siae, fondazione terzo pilastro                                                                   present which has still to be lived.        future seems an impossibility.

20                                  2016                                                                                                                                                                                                                          2016 21
Cinema, danza, performance, bricolage di linguaggi e contaminazioni: la              date/dates

                                                                                                                                              © MAARTEN VANDEN ABEELE
                                                                                                                                                                        meraviglia di una creazione originale e sempre nuova che si compie sotto gli         15, 16 giugno/june
                                                                                                                                                                        occhi di chi guarda. Uno spettacolo che intreccia sapientemente arti                 h 21.00
                                                                                                                                                                        diverse, annullando il confine fra una e l’altra, aprendo le porte
                                                                                                                                                                        all’immaginazione. Sullo sfondo scorrono immagini di più coreografie e, tra          luogo/venue
                                                                                                                                                                        esse, fanno la loro comparsa figure affascinanti, nude e muscolose, dotate           teatro politeama
                                                                                                                                                                        di una straordinaria sensualità: si incontrano, si toccano, si accarezzano.
                                                                                                                                                                        Sono dita delle mani riprese a distanza ravvicinata e proiettate sul grande
                                                                                                                                                                                                                                                             durata/running time
                                                                                                                                                                        schermo. Si muovono fra miniature e raccontano le loro storie. La premessa
                                                                                                                                                                                                                                                             1h 30min
                                                                                                                                                                        dello spettacolo è semplice come lo sono i temi raccontati: «Dove vanno le
                                                                                                                                                                        persone quando scompaiono dalla nostra vita e dalla nostra memoria?». In
                                                                                                                                                                        Kiss&Cry tutto è mescolato in una narrazione simultanea che abbraccia
                                                                                                                                                                                                                                                             lingua/language
                                                                                                                                                                        performance live e non, il granello di sabbia e il mondo intero, il presente e       italiano/italian
                                                                                                                                                                        l’universale, lo specchio e la lente di ingrandimento per farci testimoni di una
                                                                                                                                                                        magia irripetibile che ha il suono e il sapore delle sensazioni più intense. Il      paese/country
                                                                                                                                                                        plot narrativo non segue un ordine cronologico lineare, è compito degli              belgio/belgium
                                                                                                                                                                        spettatori “unire i puntini” in base alla propria sensibilità; ci sono momenti in
                                                                                                                                                                        cui il simbolismo sembra chiaro, e altri in cui è decisamente più enigmatico.
                                                                                                                                                                        «A seconda dei posti in cui siamo andati in scena – afferma Van Dormael –
                                                                                                                                                                        la ricezione dello spettacolo da parte del pubblico è stata molto differente. In
                                                                                                                                                                        America Latina, ad esempio, lo spettacolo ha assunto un significato politico:
                                                                                                                                                                        quando parliamo di “quelli che sono spariti” può essere interpretato in
                                                                                                                                                                        riferimento alle vittime del regime di Pinochet, sparite senza lasciare traccia.
                                                                                                                                                                        […] Credo che uno dei punti di forza dello spettacolo sia il richiamo al
                                                                                                                                                                        comune ricordo che tutti abbiamo della nostra infanzia: tutti, a un certo
                                                                                                                                                                        punto della nostra vita, abbiamo giocato con pupazzi, le macchinine o gli

     kiss & cry
                                                                                                                                                                        animali, inventando storie in cui credevamo davvero».

                                                                                                                                                                        Kiss & Cry is a seamless weave of           streetlights narrating their stories.
                                                                                                                                                                        varied art forms aimed at widening          The premise of the performance is
                                                                                                                                                                        our imagination. On a backdrop of           simple, just like the stories that are
                                                                                                                                                                        superimposed choreographies,                told: «Where do people go when
                                                                                                                                                                        fascinating nude, muscular forms            they disappear from our lives and
                                                                                                                                                                        appear. Incredibly sensual, they            from our memory?». In Kiss & Cry
     IDEAZIONE/AN IDEA BY MICHÈLE ANNE DE MEY E JACO VAN DORMAEL IN CREAZIONE COLLETTIVA/A JOINT CREATIVE PROJECT WITH GRÉGORY                                          meet, they touch, and they caress           everything is brought together into
     GROSJEAN, THOMAS GUNZIG, JULIEN LAMBERT, SYLVIE OLIVÉ, NICOLAS OLIVIER COREOGRAFIA E NANODANSE/CHOREOGRAPHY AND                                                    each other, until one realises that         a single narrative embracing live
     NANODANSE MICHÈLE ANNE DE MEY, GRÉGORY GROSJEAN REGIA/DIRECTED BY JACO VAN DORMAEL TESTI/TEXTS THOMAS GUNZIG                                                       these are not bodies but fingers,           and recorded performance,
     SCENEGGIATURA/SCRIPT THOMAS GUNZIG, JACO VAN DORMAEL LUCI/LIGHT DESIGN NICOLAS OLIVIER RIPRESE/IMAGES JULIEN LAMBERT
     SCENE/SET DESIGN SYLVIE OLIVÉ SOUND DESIGN DOMINIQUE WARNIER NARRATORE/NARRATOR ANGELO BISON                                                                       filmed from close-up and then,              encompassing the tiniest grain of
                                                                                                                                                                        magnified and projected onto a              sand to the entire world, from the
                                                                                                                                                                        wide screen.                                present to the universal, creating
     produzione/production charleroi danses, centre chorégraphique de la fédération wallonie-bruxelles in coproduzione con/in coproduction
     with le manège.mons - centre dramatique, les théâtres de la ville de luxembourg con il sostegno di/with the support of ministère de la                             They shift though a miniature               an dream-like testimony of a more
     communauté française wallonie-bruxelles – service de danse, de wbi (wallonie bruxelles international)                                                              landscape of dolls-houses and tiny          intense, profound dimension.

22                               2016                                                                                                                                                                                                                                      2016 23
Un progetto site-specific per il Museo Diocesano Donnaregina Vecchia               date/dates

                                                                                                                                                       © LUCIANO ROMANO
                                                                                                                                                                          firmato da Shirin Neshat e da Shoja Azari, una delle coppie di artisti iraniani    15, 16, 19, 20 giugno/
                                                                                                                                                                          più interessanti del panorama video e cinematografico internazionale.              june h 23.00
                                                                                                                                                                          Shirin Neshat e Shoja Azari hanno pensato per lo spazio napoletano                 17, 18 giugno/june
                                                                                                                                                                          Passage through the world, un’odissea musicale e visiva che ci conduce             h 21.00
                                                                                                                                                                          lungo l’antica via della seta. Il progetto site-specific mette a confronto le
                                                                                                                                                                          innumerevoli confluenze culturali che hanno arricchito le terre dell’Asia          luogo/venue
                                                                                                                                                                          centrale passando per il Medio Oriente e i Balcani fino a giungere al Sud
                                                                                                                                                                                                                                                             museo diocesano
                                                                                                                                                                          Italia. Un progetto artistico contemporaneo che indaga i temi della perdita
                                                                                                                                                                                                                                                             donnaregina vecchia
                                                                                                                                                                          e della rinascita attraverso il ciclo della vita e della morte, affrontati dalle
                                                                                                                                                                          diverse culture dei paesi in cui questo percorso si snoda. La composizione
                                                                                                                                                                          musicale dell’iraniano Mohsen Namjoo amalgama e riscrive brani popolari
                                                                                                                                                                                                                                                             durata/running time
                                                                                                                                                                          provenienti dal Tibet e dalla Mongolia fino alle regioni del nostro Meridione.     1h
                                                                                                                                                                          Orchestra, musica e immagini, proiezioni architettoniche e voci si fondono
                                                                                                                                                                          in un rituale che giunge a incontrare anche le tradizioni musicali della           lingua/language
                                                                                                                                                                          Campania.                                                                          italiano e farsi/italian
                                                                                                                                                                          Nei suoi lavori, Shirin Neshat utilizza spesso una gran varietà di mezzi,          and farsi
                                                                                                                                                                          abolendo i confini tra le arti: «Esteticamente – afferma – la visione viaggia
                                                                                                                                                                          attraverso media differenti. Nel cinema e nel teatro devi sempre pensare           paese/country
                                                                                                                                                                          a qualcosa di maggiormente tangibile, mentre nel mondo dell’arte sei più           iran/iran
                                                                                                                                                                          libero. Ogni forma ha le sue logiche, le sue regole, il suo pubblico, le sue
                                                                                                                                                                          collaborazioni, i suoi codici. Quando cambi medium è una sfida, un
                                                                                                                                                                          esperimento, qualcosa di nuovo che stai inventando. Noi lo facciamo con
                                                                                                                                                                          attenzione e con coscienza, spesso dopo molte conversazioni e soprattutto
                                                                                                                                                                          con modestia. E penso che questa performance che stiamo realizzando è

     passage through
                                                                                                                                                                          ricca di modestia, nel senso più poetico del termine e anche se il messaggio
                                                                                                                                                                          è fortissimo, non è complicata e per me lavorarci è stato vivere molti magici
                                                                                                                                                                          momenti, come una sorta di dono».

     the world                                                                                                                                                            For the Donnaregina Museum
                                                                                                                                                                          Shirin Neshat and Shoja Azari
                                                                                                                                                                                                                     loss and rebirth through a cycle of
                                                                                                                                                                                                                     life and death, examining the
                                                                                                                                                                          have written Passage through the           different cultures encountered on
                                                                                                                                                                          world, a musical and visual                this long, tortuous route. The
                                                                                                                                                                          odyssey along the route of the             Iranian-born composer Mohsen
                                                                                                                                                                          ancient Silk Road. This site-              Namjoo’s music blends, adapts
     IMMAGINI, VIDEO E SPAZIO SCENICO/ IMAGES, VIDEOS AND MISE EN SCENE SHIRIN NESHAT, SHOJA AZARI CREAZIONE MUSICALE, CANTO ED                                           specific project examines the              and re-adapts popular music from
     ESECUZIONE STRUMENTALE/ MUSICAL SCORE, VOCAL AND INSTRUMENTAL ACCOMPANIMENT MOHSEN NAMJOO ENSEMBLE VOCALE/ VOCAL                                                     exchange of culture and goods              far-flung regions such as Tibet
     ENSEMBLE FARAUALLA / MARISTELLA SCHIAVONE, GABRIELLA SCHIAVONE, MARIA TERESA VALLARELLA, SERENA FORTEBRACCIO CON LA                                                  that have enriched the lands of            and Mongolia and the south of
     PARTECIPAZIONE DI/ WITH THE PARTICIPATION OF ANTONELLA MOREA E “I GIULLARI DI DIO” DELLA PARROCCHIA DI SANTA CHIARA IN
     NAPOLI VIDEO EDITING IRMA DE VRIES PROGETTO DI/A PROJECT BY CHANGE PERFORMING ARTS A CURA DI/BY FRANCO LAERA                                                         Central Asia, the Middle East and          Italy. Orchestra, music, images,
                                                                                                                                                                          Balkans, to reach the                      architectural projections, and
                                                                                                                                                                          southernmost part of Italy. A              voice are fused together in a ritual
     produzione/executive producers crt milano | centro ricerche teatrali originariamente commissionato da/originally commissioned by tpp/
     teatro pubblico pugliese per la manifestazione "misteri e fuochi" con il cofinanziamento del fondo di sviluppo e coesione puglia 2007/13 unione                      contemporary artistic project              somewhat similar to the traditional
     europea | regione puglia                                                                                                                                             which investigates the theme of            music of the Campania region.

24                                 2016                                                                                                                                                                                                                                       2016 25
Progetto site-specific all’interno di Villa Pignatelli dove ogni sera si mette in      date/dates
                                                                                                                                   scena una forma di spettacolo condivisa, sempre diversa, che risponde a                16, 17, 18, 19, 24, 25,
                                                                                                                                   una domanda che va dritta al cuore del meccanismo del teatro, ovvero: si               26 giugno/june
                                                                                                                                   può fare teatro mescolando linguaggi e suggestioni classiche con la forma              1, 2, 3 luglio/july
                                                                                                                                   del reality, del talk-show o delle nuove regole spazio\temporali di youtube,           h 19.00
                                                                                                                                   creando un dispositivo che si possa veicolare in una sala teatrale, ma anche
                                                                                                                                   sul video di un computer come un serial?                                               luogo/venue
                                                                                                                                   Stasera c’è Spettacolo? To play! è un progetto che prevede una parte web e
                                                                                                                                                                                                                          villa pignatelli
                                                                                                                                   una teatrale, in una sorta di mediazione che attraversa i testi tra
                                                                                                                                   interpretazione e improvvisazione. Come una “serie sul teatro, ma fatta a
                                                                                                                                                                                                                          durata/running time
                                                                                                                                   teatro”, si porta in scena il teatro stesso. L’attore è il testo in continua
                                                                                                                                   interazione tra attori, capocomico e pubblico per svelare tutti i principi che ci
                                                                                                                                                                                                                          1h 10min con intervallo/
                                                                                                                                   sono dietro l’atto creativo e, nel caso specifico, dietro il “mestiere dell’attore”.   with intermission
                                                                                                                                   La compagnia non è mai stabile e in continuo aumento – costituita
                                                                                                                                   attraverso una formula di recruiting di attori disposti a venire agli spettacoli       lingua/language
                                                                                                                                   con una parte a memoria – e si intercambia nel corso delle dieci serate.               italiano/italian
                                                                                                                                   Ogni sera, dopo l’intervallo – durante l'ultima mezz'ora dello spettacolo – il
                                                                                                                                   palco verrà condiviso dagli attori di Stasera c'è spettacolo? con altri attori o il    paese/country
                                                                                                                                   pubblico che vorrà iscriversi attraverso un modulo on-line (con la parte dei           italia/italy
                                                                                                                                   personaggi che verranno indicati a memoria). L'espediente è quello del
                                                                                                                                   provino come nelle vecchie scuole di teatro dove l’attore si formava
                                                                                                                                   direttamente in compagnia.

                                                                                                                                   Per partecipare allo spettacolo come attori compilare il modulo sul sito del
                                                                                                                                   Festival o alla pagina facebook: To Play! Stasera c'è spettacolo?

     stasera c’è spettacolo?
     to play!                                                                                                                      Can one create theatre by mixing             theatre is brought to the stage.
     format teatrale di sharingtheatre in progress                                                                                 the language and style of
                                                                                                                                   classical theatre with reality or
                                                                                                                                                                                Actors and texts in continual
                                                                                                                                                                                interaction with other actors,
                                                                                                                                   talk shows, or using the new                 texts, theatre directors and the
                                                                                                                                   space/time dimension of youtube              public to reveal those elements
                                                                                                                                   by creating a device to be                   fundamental in the creative
     REGIA E IDEAZIONE/CREATED AND DIRECTED BY DONATELLA FURINO, EMMA CAMPILI ATTORI IN VIDEO E DAL VIVO/ACTORS IN VIDEO OR LIVE   represented in a theatre or on a             process, and specifically, in the
     PERFORMANCE PEPPINO MAZZOTTA, ERRI DE LUCA, PIERA DEGLI ESPOSTI, ANNA BONAIUTO, BETTI PEDRAZZI, VINCENZO FERRERA,             personal computer, rather like a             “role of actor”. The cast is never
     ROSALIA PORCARO, FABIO BRESCIA, GIUDITTA PERRIERA, FABIANA FAZIO, NINO ORFEO, GENNARO FALCONETTI, STEFANIA SPANÒ, CINZIA
                                                                                                                                   television serial?                           static but grows continually by
     MUSELLA, DARIA PANETTIERI, MASSIMILIANO POLI, PAOLO MANNINA, STEFANO ARIOTA, CIRO SANNINO, STEFANIA BLANDEBURGO,
     GIUSEPPE PROVINZANO, DARIO DE NATALE, DANIELA CENCIOTTI, LUCA IERVOLINO, MARZIA DEL GIUDICE, ANTONIO ALVEARIO, ANTONIO        Stasera c’è Spettacolo? To play!             recruiting new actors willing to
     CIOTOLA, WALLY PITUELLO, GIOVANNA CAPPUCCIO, LISA IMPERATORE, GENNARO MARESCA, CLAUDIO BOSCHI... IL CAST È IN CONTINUO        is a part web-based and part                 participate with a short text
     AUMENTO E LO SPETTACOLO È DIVERSO OGNI SERA/THE CAST CONTINUES TO GROW AND THE SHOW CHANGES EVERY DAY                         theatrical project; a sort of textual        recited from memory.
                                                                                                                                   mediation between interpretation             Indeed, a different cast for the
     produzione/production indacos                                                                                                 and improvisation. Now the                   ten evening performances.

26                             2016                                                                                                                                                                                                          2016 27
In occasione del quattrocentesimo anniversario della morte di Shakespeare,         date/dates

                                                                                                                                                   © FABIO DONATO
                                                                                                                                                                    Luca De Fusco firma la regia di Macbeth, uno dei supremi capolavori della          19 giugno/june
                                                                                                                                                                    drammaturgia del bardo e, forse, anche tra i testi più teatralmente perfetti       h 21.00
                                                                                                                                                                    per coerenza e consequenzialità della struttura drammaturgica. Scritto tra il      20 giugno/june
                                                                                                                                                                    1605 e il 1608, racconta la vicenda del vassallo di re Duncan di Scozia, che,      h 19.00
                                                                                                                                                                    divorato dall’ambizione e dalla brama di potere, instillatagli dalla profezia di
                                                                                                                                                                    tre streghe, insieme alla moglie progetta e porta a compimento il regicidio        luogo/venue
                                                                                                                                                                    per salire al trono. Una tragedia fosca, cruenta, in cui domina il male.
                                                                                                                                                                                                                                                       teatro mercadante
                                                                                                                                                                    «Questa edizione del Macbeth – dichiara il regista – si pone come ideale
                                                                                                                                                                    prosecuzione del lavoro già avviato con Antonio e Cleopatra e Orestea, due
                                                                                                                                                                                                                                                       durata/running time
                                                                                                                                                                    spettacoli che si sono fortemente connotati nel senso della sperimentazione
                                                                                                                                                                    e della contaminazione tra linguaggi. Anche in questo caso il teatro si
                                                                                                                                                                                                                                                       2h 15min
                                                                                                                                                                    mescola con le installazioni video in modo ancora più complesso e variegato        (con intervallo/with
                                                                                                                                                                    rispetto ai lavori precedenti. Lo spettacolo si collega ad Orestea per il          intermission)
                                                                                                                                                                    rapporto tra teatro, musica e danza, proseguendo la collaborazione con gli
                                                                                                                                                                    artisti israeliani Ran Bagno e Noa Wertheim. Si richiama invece più ad             lingua/language
                                                                                                                                                                    Antonio e Cleopatra per l’analogia testuale, per il ritorno della coppia           italiano/italian
                                                                                                                                                                    Lazzareschi - Aprea, per i rapporti tra trasparenze scenografiche, video, luci
                                                                                                                                                                    fortemente cinematografiche. La logica visuale sarà però meno                      paese/country
                                                                                                                                                                    monumentale e più visionaria assecondando la natura fantastica del testo           italia/italy
                                                                                                                                                                    che vede i suoi momenti fondamentali (apparizione delle streghe, visione del
                                                                                                                                                                    pugnale, fantasma di Banquo, apparizione dei Re, delirio del
                                                                                                                                                                    sonnambulismo di lady Macbeth) tutti fortemente contrassegnati dal tema
                                                                                                                                                                    del sogno, del delirio, insomma dell’irreale. L’ambientazione non collocherà
                                                                                                                                                                    l’allestimento in una precisa epoca ma in una dimensione atemporale

     macbeth
                                                                                                                                                                    sospesa tra Medioevo, atmosfere da cinema anni ‘40, con uno sguardo al
                                                                                                                                                                    futuro, seguendo l’ispirazione dei costumi che la stessa Zaira de Vincentiis
                                                                                                                                                                    ha realizzato con grande successo nell’ultimo episodio di Orestea».

                                                                                                                                                                    Written between 1605 and 1608,             transcendental interpretation. The
                                                                                                                                                                    Macbeth tells the story of the             witches are not only the fruit of
                                                                                                                                                                    vassal of King Duncan of                   Macbeth’s fantasy, their
                                                                                                                                                                    Scotland who – eaten by                    apparition transforms – as Lady
                                                                                                                                                                    ambition and desire for power              Macbeth says – “a man too full o’
                                                                                                                                                                    following the prophesy that he             the milk of human kindness”, into
                                                                                                                                                                    received from the three witches            a ferocious beast». Alongside the
                                                                                                                                                                    – plots together with his wife to          protagonists, interpreted by Gaia
                                                                                                                                                                    kill Duncan and take control of            Aprea and Luca Lazzareschi,
                                                                                                                                                                    the throne. «From studies by               many other actors from the
     DI/BY WILLIAM SHAKESPEARE TRADUZIONE/TRANSLATION GIANNI GARRERA REGIA/DIRECTED BY LUCA DE FUSCO CON/WITH LUCA                                                  Bloom and Freud – says Luca De             highly-acclaimed performance of
     LAZZARESCHI, GAIA APREA, FABIO COCIFOGLIA, PAOLO CRESTA, FRANCESCA DE NICOLAIS, CLAUDIO DI PALMA, LUCA IERVOLINO,
     GIANLUCA MUSIU, ALESSANDRA PACIFICO GRIFFINI, GIACINTO PALMARINI, ALFONSO POSTIGLIONE, FEDERICA SANDRINI, PAOLO SERRA,
                                                                                                                                                                    Fusco – and analysing the text,            The Cherry Orchard and
     ENZO TURRIN E CON LE DANZATRICI DELLA COMPAGNIA KÖRPER/AND THE DANCERS CHIARA BARASSI, SIBILLA CELESIA, SARA LUPOLI                                            one attempts to elaborate on the           Oresteia, and the continuing
     VOCE FUORI CAMPO/VOICE OFF ANGELA PAGANO SCENE/SET DESIGN MARTA CRISOLINI MALATESTA COSTUMI/COSTUME DESIGN ZAIRA DE                                            origin of evil. This is an important       collaboration with the Israeli
     VINCENTIIS LUCI/LIGHT DESIGN GIGI SACCOMANDI MUSICHE/MUSIC RAN BAGNO COREOGRAFIE/CHOREOGRAPHY NOA WERTHEIM                                                     theme which can be read into               artistes Ran Bagno and Noa
                                                                                                                                                                    Macbeth (as sustained by Freud),           Wertheim for the music and
     produzione/production fondazione campania dei festival – napoli teatro festival italia, teatro stabile di napoli, teatro stabile di catania                    and which upholds a more                   choreography.

28                                  2016                                                                                                                                                                                                                                2016 29
«Come Spinoza lucidava una lente per vedere meglio il mondo, così oggi le          date/dates

                                                                                                                                               © YOSHIKAZU INOUE
                                                                                                                                                                   nuove tecnologie ci permettono di catturare ogni più breve momento e di            20 giugno/june
                                                                                                                                                                   osservare ogni più piccolo dettaglio». Con queste parole Shiro Takatani –          h 21.00
                                                                                                                                                                   uno dei più visionari (video)artisti del panorama mondiale – descrive ST/LL, il    21 giugno/june
                                                                                                                                                                   suo ultimo lavoro nel quale indaga tutte le possibili declinazioni della parola    h 19.00
                                                                                                                                                                   inglese “still” – silenzioso, immobile, ancora – arrivando a concepire uno
                                                                                                                                                                   spettacolo che dispiega il tempo in un meraviglioso poema visivo,                  luogo/venue
                                                                                                                                                                   certamente contemplativo ma mai noioso.
                                                                                                                                                                                                                                                      teatro politeama
                                                                                                                                                                   Nato a Kyoto nel 1963, Takatani si diploma all’Università delle Arti nella sua
                                                                                                                                                                   città natale. Membro fondatore del Dumb Type, nel 1984, s’interessa
                                                                                                                                                                                                                                                      durata/running time
                                                                                                                                                                   particolarmente agli aspetti visivi e tecnici fino ad assumerne il ruolo di
                                                                                                                                                                   direttore artistico. Parallelamente alle attività svolte all’interno del gruppo,
                                                                                                                                                                                                                                                      1h 10min
                                                                                                                                                                   partecipa a numerosi progetti individuali in tutto il mondo.
                                                                                                                                                                   È un mondo strano quello di Shiro Takatani: le cose reali sotto ai nostri occhi    lingua/language
                                                                                                                                                                   si nascondono per meglio invaderci attraverso uno schermo gigante che              italiano/italian
                                                                                                                                                                   amplifica le loro dimensioni e i loro movimenti, in maniera lenta eppure
                                                                                                                                                                   ossessiva. La scena – di cui si perdono i contorni e le misure – è occupata        paese/country
                                                                                                                                                                   da una lunga tavola nera su cui sono disposti dei grandi piatti e alcune mele.     giappone/japan
                                                                                                                                                                   I danzatori, con i piedi nell’acqua, compiono piccoli e lenti gesti che vediamo
                                                                                                                                                                   in gigantografia proiettati sullo sfondo. La regia offre dei frammenti
                                                                                                                                                                   magistralmente orchestrati portando a mettere in discussione le coordinate
                                                                                                                                                                   spazio-temporali. Ma non si tratta dell’ormai banale gioco tra simultaneità
                                                                                                                                                                   della presenza fisica e della proiezione video: l’obiettivo qui è rompere la
                                                                                                                                                                   pigrizia dell’occhio attraverso dei trucchi visivi che producono uno
                                                                                                                                                                   sfalsamento della percezione. Non esiste una storia in ST/LL: vero
                                                                                                                                                                   protagonista è la sorpresa del nostro sguardo che, scena dopo scena,
                                                                                                                                                                   partecipa alla costruzione dello spettacolo nello spazio.

     st/ll                                                                                                                                                         «As Spinoza ground his lenses
                                                                                                                                                                   to understand the world better,
                                                                                                                                                                   thus new technologies permit us
                                                                                                                                                                   to capture every single moment
                                                                                                                                                                   and observe every minute detail
                                                                                                                                                                   of existence». With these words
                                                                                                                                                                   Shiro Takatani – one of the most
                                                                                                                                                                                                              marvellous visual poem.
                                                                                                                                                                                                              Shiro Takatani's world is a
                                                                                                                                                                                                              strange one: the reality before
                                                                                                                                                                                                              our eyes are hidden; it reach us
                                                                                                                                                                                                              through the wide screen which
                                                                                                                                                                                                              amplifies its dimension and
                                                                                                                                                                                                              movement slowly and
                                                                                                                                                                   visionary (video)artists in the            obsessively. This performance is
     REGIA/DIRECTED BY SHIRO TAKATANI CON/WITH YUKO HIRAI, MAYU TSURUTA, MISAKO YABUUCHI, OLIVIER BALZARINI MUSICHE/MUSIC                                          international panorama –                   not the customary play between
     RYUICHI SAKAMOTO, MARIHIKO HARA, TAKUYA MINAMI LUCI/LIGHT DESIGN YUKIKO YOSHIMOTO CREAZIONE MULTIMEDIALE/MULTIMEDIAL
                                                                                                                                                                   describes ST/LL, his latest world          physical presence and video
     CREATION KEN FURUDATE TESTO/TEXT ALFRED BIRNBAUM VOICE/VOICE MARIO VATTANI CANZONE/SONG 60 CRADLES – REHOTNE SINTA
     VOCE/VOICE YOKO KAWAKAMI ©THE FOUNDATION FOR RESEARCH AND PROMOTION OF AINU CULTURE PRODUCTION TOURNÉE RICHARD                                                which investigates the possible            projections: the objective is to
     CASTELLI – EPIDEMIC                                                                                                                                           declinations of the English word           interrupt our indolent sight with
                                                                                                                                                                   “still” – silent, immobile, again          visual tricks which produce a
     produzione/production dumb type office in coproduzione con/in co-production with le volcan – scène nationale du havre (francia), biwako                       – to conceive a performance                staggered effect in our
     hall - center for the performing arts shiga (giappone), fondazione campania dei festival – napoli teatro festival italia                                      which unravels time as a                   perception.

30                               2016                                                                                                                                                                                                                                  2016 31
Sara Sole Notarbartolo, drammaturga e regista, ambienta il suo testo in un         date/dates
                                                                                                                                               piccolo paese italiano in un periodo storico che si aggira intorno al mille e      20, 21 giugno/june
                                                                                                                                               novecento e qualcosa. Il paese in cui questa storia avviene è talmente             h 22.00
                                                                                                                                               piccolo che, pur essendoci nel resto della penisola la guerra, lì non accade
                                                                                                                                               niente: non un bombardamento, perché «il fazzoletto di cielo che sovrasta il       luogo/venue
                                                                                                                                               paese è troppo piccolo e gli aerei non lo trovano neanche per sbaglio. Gli         villa pignatelli
                                                                                                                                               uomini non partono per la guerra, perché non ci sono strade che portano al
                                                                                                                                               paesino e quindi neanche strade per andare via».
                                                                                                                                                                                                                                  durata/running time
                                                                                                                                               È la sera del ballo d’estate e, come ogni anno, tutti sono pronti per i
                                                                                                                                                                                                                                  1h
                                                                                                                                               corteggiamenti d’amore. Ma è anche la sera in cui le passioni fanno
                                                                                                                                               emergere tutto quello che non si dovrebbe dire e non si dovrebbe sapere, la
                                                                                                                                               sera in cui l’amore in tutte le sue forme, diviene catalizzatore del bene così
                                                                                                                                                                                                                                  lingua/language
                                                                                                                                               come del male. «La danse des amants – annota Sara Sole Notarbartolo – è            italiano/italian
                                                                                                                                               un modo per parlare d'amore scoprendolo in tante storie diverse, tutte
                                                                                                                                               possibili, paradossali e familiari ed è allo stesso tempo un modo per parlare      paese/country
                                                                                                                                               della nostra capacità di sopportazione, sia sentimentale che sociale, del          italia/italy
                                                                                                                                               nostro modo di abituarci a tutto, ad ogni sorpresa, ad ogni sofferenza, ad
                                                                                                                                               ogni scandalo e sconvolgimento. Noi tutti continuiamo a danzare, da anni,
                                                                                                                                               forse da sempre, qualsiasi cosa accada. E non è detto che questo sia un            in regione/in
                                                                                                                                               male, e non è detto che questo sia bene».                                          campania
                                                                                                                                               Lo spettacolo si conclude con una festa in cui il pubblico sarà coinvolto dagli
                                                                                                                                               stessi personaggi della storia a danzare, bere e mangiare assieme.                 27, 28 giugno/june
                                                                                                                                                                                                                                  h 21.30
                                                                                                                                                                                                                                  villa d'ayala – valva (sa)

     la danse
     des amants                                                                                                                                Sara Sole Notarbartolo sets her            everyone is ready for the usual
                                                                                                                                               pièce in a small Italian village in        courting ritual. But this is also the
                                                                                                                                               sometime in the mid-1900s.                 evening in which what should not
                                                                                                                                               Although part of the Italian               be said is said, or what should
                                                                                                                                               peninsula, the village is so small         not be known is revealed, the
                                                                                                                                               that nothing at all seems to               evening in which love in its every
     SPETTACOLO FESTA SCRITTO E DIRETTO DA/PERFORMANCE PARTY WRITTEN AND DIRECTED BY SARA SOLE NOTARBARTOLO CON/WITH ALICE                     happen: no bombing, because                form becomes the catalyst for
     CONTI, VALENTINA CURATOLI, ANDREA DE GOYZUETA, MARCO FANDELLI, ANTONELLA MIGLIORE, ROBERTA MISTICONE, MARCO PALUMBO,
     PEPPE PAPA, MILENA PUGLIESE, FABIO ROSSI, FABIANA RUSSO, EMANUELE VALENTI TRAINING E STUDI SUL MOVIMENTO/TRAINING MARINA                  the tiny handkerchief of sky               both good, and for evil.
     RIPPA COSTUMI/COSTUME DESIGN GINA OLIVA DISEGNO LUCI/LIGHT DESIGN PACO SUMMONTE                                                           above the village is so small that         The performance ends with a
                                                                                                                                               no planes can reach it, even by            party in which the public will
     produzione/production taverna est teatro progetto realizzato grazie alla collaborazione con/a project created with the collaboration of   accident. And then, the evening            dance, drink and eat with the
     l’asilo / il giardino liberato di materdei e sostenuto da cantiere campsirago 2014-2016 residenza campsirago                              of the annual summer ball,                 protagonists.

32                               2016                                                                                                                                                                                                                2016 33
Federico Buffa, noto cronista sportivo conosciuto al grande pubblico per il        date/dates
                                                                                                                          programma Federico Buffa racconta storie mondiali, trasmesso su Sky,               20, 23 giugno/june
                                                                                                                          approda al Teatro di San Carlo per raccontarci una delle edizioni più              h 23.00
                                                                                                                          controverse dei Giochi Olimpici, quella del 1936.
                                                                                                                          Le storie di sport, sono storie di uomini. Sono storie che scorrono assieme        luogo/venue
                                                                                                                          al tempo dell’umanità, seguono i cambiamenti e i passaggi delle epoche, a          teatro di san carlo
                                                                                                                          volte li superano. È capitato a Berlino nel ‘36 quando Hitler e Goebbels
                                                                                                                          volevano trasformare le loro Olimpiadi, o quelle che credevano che fossero
                                                                                                                                                                                                             durata/running time
                                                                                                                          le “loro” Olimpiadi, nell’apoteosi della razza ariana e del “nuovo corso”. E
                                                                                                                                                                                                             2h
                                                                                                                          invece quelle Olimpiadi costruirono i simboli più luminosi dell’uguaglianza. Il
                                                                                                                          primo giorno di gara due atleti neri sul podio del salto in alto: Cornelius
                                                                                                                          Johnson e Dave Albritton. Al secondo giorno qualcuno consigliò il Führer sul
                                                                                                                                                                                                             lingua/language
                                                                                                                          fatto che non era più il caso di salutare personalmente gli atleti vincitori di    italiano/italian
                                                                                                                          medaglie. Jesse Owens di medaglie ne vinse addirittura 4, due record
                                                                                                                          mondiali e un record olimpico, il tutto documentato, in diretta, dalle immagini    paese/country
                                                                                                                          di Leni Riefensthal. La sua libertà creativa ha consentito di regalare             italia/italy
                                                                                                                          all’umanità la straordinaria smorfia di disappunto di Hitler al terzo oro di
                                                                                                                          Owens. Mentre in quella stessa estate del ‘36 il mondo assisteva in
                                                                                                                          colpevole silenzio alla tragedia della guerra civile spagnola, e la pace           in regione/in
                                                                                                                          scricchiolava sull’asse Roma Berlino Tokyo, le Olimpiadi illuminavano il cielo     campania
                                                                                                                          con un’altra storia, forse la più incredibile.
                                                                                                                          «Le Olimpiadi del 1936 – afferma il regista – è una narrazione civile              21 giugno/june
                                                                                                                          emozionale che non trascura gli accenti tragicomici. In scena oltre Federico       h 21.00
                                                                                                                          Buffa, che interpreta la parte di Wolgang Fürstner, comandante del villaggio       teatro verdi (sa)
                                                                                                                          olimpico, i musicisti Alessandro Nidi, Nadio Marenco e la giovane cantante

     le olimpiadi
                                                                                                                          Cecilia Gragnani, personaggi evocati dal protagonista nel desiderio di poter       22 giugno/june
                                                                                                                          rivivere quei giorni e quei luoghi della lontana estate del 1936, i giorni delle   h 21.00
                                                                                                                          Olimpiadi di Berlino».                                                             teatro gesualdo (av)

                                                                                                                                                                                                             24, 25 giugno/june

     del 1936
                                                                                                                                                                                                             h 21.00
                                                                                                                                                                                                             teatro comunale (ce)

                                                                                                                          The play is set in Berlin in 1936;         Olympics record, all documented
                                                                                                                          both Hitler and Goebbels want to           live by the images of Leni
                                                                                                                          transform their Olympic Games              Riefenstahl. Through her creative
                                                                                                                          – or rather, what they consider as         freedom, she was able to show
                                                                                                                          “their” Olympics – into an                 mankind the extraordinary
                                                                                                                          apotheosis of the Aryan race and           grimace of disappointment of
                                                                                                                          the “New Order”. Those Olympic             Hitler at Owen's third gold.
                                                                                                                          Games, however, were to                    That same summer of 1936,
                                                                                                                          become a burning torch for                 while the world was silent witness
     DI/BY FEDERICO BUFFA, EMILIO RUSSO, PAOLO FRUSCA, JVAN SICA CON/WITH FEDERICO BUFFA PIANOFORTE ALESSANDRO NIDI
                                                                                                                          equality. On the first day, two            to the tragedy of the Spanish Civil
     FISARMONICA/ACCORDION NADIO MARENCO VOCE/VOCALS CECILIA GRAGNANI REGIA/DIRECTED BY EMILIO RUSSO, CATERINA SPADARO    black athletes on the podium for           War, peace was being eroded in
     DIREZIONE MUSICALE/MUSICAL DIRECTION ALESSANDRO NIDI COSTUMI/COSTUME DESIGN PAMELA AICARDI LUCI/LIGHT DESIGN MARIO   the high jump: Cornelius Johnson           the Rome Berlin Tokyo axis; the
     LOPREVITE                                                                                                            and Dave Albritton. Jesse Owens            Olympics illuminated the sky with
                                                                                                                          went on to win 4 gold medals,              a somewhat more incredible
     produzione/production tieffeteatro milano                                                                            two world records and an                   story.

34                               2016                                                                                                                                                                                        2016 35
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