Verbale della 57a Assemblea ordinaria dei delegati della FSP del 26 giugno 2021

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Verbale dell’AD
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     Verbale della 57a Assemblea ordinaria dei delegati della FSP del 26 giugno 2021
     Ore 10:00-14:25, online su ZOOM

     Elenco dei presenti

     Comitato direttivo: Yvik Adler (co-presidente), Stephan Wenger (co-presidente), Jacqueline Frossard,
     Hanspeter Gubelmann, Samuel Rom, Sébastien Simonet

     Delegati:
     AFP/FPV: Eugénie Terrapon                                 SFDP: Iris Naef
     AGPsy: Loïc Deslarzes                                     SGGPsy/SSPsyS: Wim Nieuwenboom
     AJBFPP: Simone Montavon Vicario                           SGIT: Annette Glaser
     ANPP: Tamara Ventura-Vercher                              SGLP: Martin Riem
     APPOPS-SPPVP: Mélanie Clavijo Béguelin                    SSPO: Sandra Sieber
     APS: Franz Moggi                                          SGRP/SSPL: Leena Hässig
     APVs/APW: Elodie von Rotz                                 SGVT-SSTCC: Giulia Bignasca
     ASPCo/SVKoP: Magali Volery                                SKJP/ASPEA: Peter Sonderegger
     ASPSC/SPVKS: Laurence Dispaux                             SPK: Roland Straub
     ATP: Eleonora Fontana                                     SSCP: Astrid Mehr
     AVM-CH: scusato                                           SSS: scusato
     AVP: Danièle Spagnoli                                     SVKP/ASPC: Denise-Brigitte Johansen
     ghyps: Helena Tombeur                                     SVNP/ASNP: Thomas Kaufmann
     IBP: Marion Jost Marx                                     Systemis: Anna Beer-Heuberger
     IIPB: Raphaël Broquet                                     VAP: scusata
     NWP/RPPS: scusato                                         VBP: Martin Wiedmer
     OSPP: Brunhilde Edelmann                                  VfV/SPC: Patrick Müller
     pcaSuisse: Paula Ritz                                     VIPP: Stefan Caduff
     PDH: Sebastian Zollinger                                  VNP.CH: scusato
     PPB: Diana Vorpe-Hurter                                   VBP: Martin Wiedmer
     psy4work.ch: Marielisa Autieri                            VPB: Markus Polz
     SAGKB/GSTIC: Erika Toman                                  VSP: scusata
     SASP: Katharina Albertin                                  ZüPP: André Widmer

     Segreteria generale: Muriel Brinkrolf (Segretaria generale), Snezana Blickenstorfer, Philipp Thüler,
     Jean-Baptiste Mauvais, Adriano Miceli (verbale)

     Ospiti: Linda Rezny (segreteria NWP/RPPS), Isabelle Ernst-Pauchard (segreteria AVP), Christoph Pally
     (presidente CdG), Helen Kindle-Vaso (CdG), Verena Schwander (CdG), Julien Perriard (CdG), Jürg Vetter
     (CR)

1.   SALUTO
     Stephan Wenger apre i lavori della 57a Assemblea ordinaria dei delegati (AD) della FSP. Comunica che
     la riunione sarà registrata per facilitare la stesura del verbale ed è inoltre tradotta in simultanea. Dà il
     benvenuto in particolare alle due interpreti e ai tecnici. Avvisa i partecipanti che possono selezionare la
     lingua cliccando sul globo nella barra delle applicazioni in basso.

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2.   ORGANIZZAZIONE
     Stephan Wenger constata che l’assemblea è stata convocata nei termini previsti dallo Statuto con otto
     settimane di anticipo. Le AD convocate nei termini regolamentari hanno facoltà di deliberare indipen-
     dentemente dal numero dei presenti (art. 20 Statuto FSP). I documenti di voto sono stati inviati. Tutte
     le votazioni della giornata odierna si svolgeranno per iscritto. Chiede ai partecipanti di rispedire la
     scheda di voto entro e non oltre il 28 giugno 2021 tramite posta A. L’assemblea residuale per il conteg-
     gio dei voti si terrà il 30 giugno 2021 in considerazione del fatto che il 1° luglio 2021 inizierà il nuovo
     periodo di legislatura.

3.   ORDINE DEL GIORNO
     Stephan Wenger comunica che eccezionalmente l’ordine del giorno è stato fissato dal Comitato diret-
     tivo, dal momento che nella giornata odierna non ci sono votazioni.

4.   VERBALE DELL’AD ORDINARIA DEL 5 SETTEMBRE 2020
     Il verbale è disponibile nell’area protetta riservata ai soci. Christoph Pally, presidente della CdG, fa pre-
     sente che al punto 6 dell’ordine del giorno Verena Schwander è nominata come membro della commis-
     sione e non come presidente. Il verbale viene corretto e ripubblicato sul sito.

5.   RELAZIONI E CONTO ANNUALE 2020
     Dal 2013 la FSP ha registrato negli anni un numero di adesioni sempre crescente, osserva per comin-
     ciare Hanspeter Gubelmann. Nel 2020 l’incremento è stato di 400 nuove unità, per un totale a fine
     anno di oltre 8400 soci. Questa crescita continua è un dato estremamente gratificante.
     L’andamento dei titoli di specializzazione e delle qualifiche complementari varia a seconda della disci-
     plina. Come ci si può aspettare, il ramo più scelto è quello della psicoterapia, con 4680 assegnazioni.
     Colpisce il gran numero di titoli di specializzazione in varie discipline. In generale lo scorso anno si è re-
     gistrato un aumento dei titoli di specializzazione. Il Comitato direttivo giudica l’andamento molto posi-
     tivo, perché si traduce in una dimostrazione di competenze nelle singole discipline.
     Per quanto riguarda la pianificazione finanziaria, al termine della legislatura 2018-2021 erano stati pre-
     visti investimenti di progetto pari a CHF 949’570. L’importo atteso è invece di CHF 276’321, dunque
     ben lontano dall’obiettivo. Facendo un confronto tra le annualità concluse, si nota la difficoltà di rispet-
     tare le previsioni. Nel 2017 non si poteva prevedere quando sarebbe arrivato il modello di prescrizione,
     così come non si potevano prevedere la pandemia da COVID e la negatività dei tassi d’interesse.
     Tra il bilancio di previsione e il conto 2020 c’è una differenza di CHF 661’559. A bilancio era stata pre-
     ventivata un’eccedenza di spesa pari a CHF 385’626; è stato invece poi conseguito un surplus di entrate
     nell’ordine di CHF 275’933. Le principali ragioni alla base di questo risultato sono:
     Ricavi
          • maggior incremento di adesioni
          • aumento dei contratti di assicurazione (spese di intermediazione e provvigioni più elevate)
          • maggiori entrate dai titoli di specializzazione
          • riduzioni più contenute delle quote associative
     Spese
          • incremento delle spese salariali per la Segreteria generale (congedi parentali, prestazioni so-
               ciali aggiuntive)
          • calo delle prestazioni connesse con le assicurazioni sociali
          • effetto COVID; riduzione dei consumi, delle spese di viaggio e di affitto delle location
          • posticipazioni

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L’utile annuo è stato di CHF 275’933 e il patrimonio è salito a CHF 6,3 milioni. È previsto un aumento
del capitale dell’organizzazione da CHF 5,6 milioni a CHF 5,9 milioni, in cui è compreso anche il fondo
per le associazioni affiliate dell’ammontare di CHF 196’000. La situazione finanziaria si è stabilizzata a
un livello molto alto.
Al 31 dicembre 2020 il fondo d’investimento si attestava a CHF 2,53 milioni. Non sono stati pagati inte-
ressi negativi. La solidità finanziaria permette alla FSP di non dover dipendere dal capitale di terzi: la
quota di indebitamento è dello 0%. Tutti gli investimenti possono essere pagati con uscite di cassa.
L’utile conseguito permette alla FSP di conservare la propria autonomia e solidità finanziaria e di essere
ben preparata per affrontare le sfide economiche del futuro.
Loic Deslarzes, AGPSY, prende atto della straordinaria situazione della FSP e chiede nuovamente a che
pro sia stato accumulato negli anni tutto quel capitale proprio. Le riserve sono in costante aumento.
Anche l’associazione affiliata di Ginevra, per esempio, ha fatto registrare un anno molto positivo. Tanti
progetti sono stati fermati e si sono così ridotte diverse voci di spesa. Ciò però è stato fatto anche per
abbassare le quote associative nell’anno in corso, visto che diversi soci hanno avuto difficoltà dovute
alla pandemia. Non c’è bisogno di una riduzione sistematica delle quote associative; la si potrebbe però
prendere in considerazione l’anno prossimo nel caso in cui dovessero generarsi delle entrate. Sarebbe
più che giusto procedere così. Stephan Wenger replica che una risposta a questa domanda verrà data
al punto 7 dell’ordine del giorno, quando si discuterà dell’entità del patrimonio con i relativi vantaggi e
svantaggi.

Relazione della Commissione della gestione (CdG) e dell’Ufficio di revisione
Christoph Pally, presidente della CdG, riferisce che la CdG è stata informata della relazione stilata dalla
BDO AG, organo di controllo esterno della FSP, in data 19 marzo 2021 ed è arrivata alla conclusione che
la FSP gode di una buona base finanziaria. Bilancio di previsione e conto sono diventati più precisi negli
ultimi anni. La CdG raccomanda l’approvazione della relazione e del conto annuali e la concessione del
discarico.
L’audit speciale, avente come oggetto gli aspetti finanziari della giurisdizione dell’associazione, ha evi-
denziato un aumento costante delle spese per la giurisdizione dell’associazione, in particolare quelle
connesse con la Commissione deontologia. Per la Commissione di ricorso le spese sono rimaste grosso
modo invariate, mentre lo scorso anno non sono stati sostenuti costi associati all’Organo di concilia-
zione. Ciascuna pratica costa all’incirca CHF 10’000. La CdG si è occupata della giurisdizione dell’asso-
ciazione anche dal punto di vista dei contenuti e ha avuto dei colloqui con i presidenti delle commis-
sioni. I contenuti sono attualmente in corso di verifica. La CdG non ha diritto d’iniziativa; può solo fare
domande. Le ha quindi inoltrate alla FSP all’inizio di giugno; da normale prassi, per le risposte si dovrà
attendere il prossimo anno.
La CdG crede che la giurisdizione dell’associazione vada modificata; ci sono però importanti punti inter-
rogativi per quanto riguarda la posizione della giurisprudenza nei confronti della psicologia, il diritto
procedurale, le possibilità di ricorso, il trasferimento dei costi sui convenuti e la procedura. Le commis-
sioni che da anni se ne occupano, come la CD e l’Organo di conciliazione, sono stati poco coinvolti. E in
più le proposte sono state accolte in modo controverso durante le Conferenze presidenziali (CP) d’au-
tunno e di primavera. Tutti questi motivi hanno lasciato emergere tante domande che hanno indotto la
CdG a nutrire riserve sul modello proposto oggi per la votazione.
André Widmer, ZüPP, chiede se si può presumere che gli interrogativi della CdG siano rilevanti ai fini
della votazione odierna. Christoph Pally risponde affermativamente; la CdG ritiene che si tratti di que-
stioni di rilievo. André Widmer chiede se non si corra il rischio che l’odierna votazione sul punto 8
dell’ordine del giorno venga dichiarata invalida. No, risponde Christoph Pally: non c’è questo pericolo
perché tutta la procedura sinora si è svolta correttamente e quindi la votazione di oggi sarà valida, a

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meno che non emergano nuove informazioni che richiedano una nuova revisione di quanto proposto
per la giurisdizione dell’associazione.
Loic Deslarzes, AGPSY, fa notare che le risposte alle domande contenute nel documento inviato alle as-
sociazioni affiliate sono indicate soltanto in lingua tedesca. Si augura che in futuro ne venga fornita una
traduzione in francese in modo che le persone francofone possano capirne correttamente il contenuto.
La risposta alla domanda «Che visione ha il Comitato direttivo rispetto al futuro dell’AD e della CP»
contiene due elementi negativi: in primo luogo, il Comitato direttivo parte dal presupposto che la CP
sia una piattaforma di informazione e networking. Non è d’accordo con questa interpretazione. Ac-
cenna alla grande riforma delle istanze discussa dal Comitato direttivo sei o sette anni fa. Allora si era
parlato della CP come di un organo strategico che detta le linee guida e funge per il Comitato direttivo
da partner nella definizione delle grandi linee d’azione. In secondo luogo, si mette in dubbio la neces-
sità per la CP di tenersi due volte l’anno. La CP è da intendersi come una cassa di risonanza per quanto
riguarda la strategia e i principali orientamenti. Chiede al Comitato direttivo di esprimersi a tal propo-
sito. Chiaro che in periodi di crisi occorre rapidità d’azione, ma se si accentrano troppe cose nelle mani
del Comitato, che assurge a essere l’unico organo di potere, allora si viola lo spirito dell’associazione.
Lo scopo e la ragion d’essere della CP è invece quello di riunire tutti gli esperti dei cantoni e delle asso-
ciazioni affiliate.
Stephan Wenger propone di ritornare sulla votazione degli argomenti riguardanti la giurisdizione
dell’associazione alla trattazione del punto all’ordine del giorno numero 8. Relativamente alla visione
della CP afferma che il Comitato intende avviare una discussione sull’argomento nella prossima legisla-
tura. I compiti della CP sono definiti con l’approvazione del bilancio di previsione e del programma
della legislatura. Il suo ruolo non è in discussione; la CdG sta solo chiedendo qual è la visione nel conte-
sto di questa assemblea. L’ultima cosa che il Comitato direttivo vuole è agire in maniera centralizzata,
aggiunge Yvik Adler. Tutti gli organi sono ugualmente responsabili della strategia dell’associazione. Il
Comitato direttivo avrebbe piacere di discutere con le associazioni affiliate di come migliorare l’orga-
nizzazione dei singoli organi.
La relazione dell’Ufficio di revisione è stata valutata positivamente e non sono state sollevate obiezioni,
afferma Hanspeter Gubelmann. Il Comitato direttivo chiede di approvare la relazione annuale e il conto
annuale e di concedere il discarico per iscritto.

Relazioni annuali delle commissioni dell’AD
Commissione della gestione (CdG):
Julien Perriard, fino allo scorso anno presidente di questa commissione, ricorda che la CdG è una com-
missione dell’AD e che il suo ruolo è quello di controllare le finanze e di verificare il funzionamento de-
gli organi dell’associazione. Chiede ai delegati di riferire le domande alla CdG in modo che la commis-
sione possa occuparsene. La CdG è da intendersi più che altro come un organismo interattivo cui poter
chiedere la trattazione di determinate tematiche.
Commissione deontologia (CD)
Leena Hässig, SGRP/SSPL, è profondamente legata alla CD, che lascia dopo 18 anni. Fortunatamente
restano Ruth Dalcher e Lukas Bucher quali membri di lunga data della CD, che continueranno a se-
gnarne il futuro corso insieme a Olivier Schmid e Gianandrea Pallich. Ringrazia tutti i membri della CD
per i servizi prestati in seno alla Commissione. Accenna anche al fatto che Rasmus Dwinger ha ben
fatto proprie le fattispecie della Commissione in veste di consulente legale e ne rappresenta un pilastro
affidabile e preparato. Con riferimento alla riforma statutaria, fa presente che la CD distingue tra i casi
cosiddetti lievi e gravi. Tra i casi lievi rientrano di solito le formalità che gli psicologi non hanno rispet-
tato, per esempio in tema di protezione dei dati o di fatturazione.

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     I casi gravi riguardano invece principalmente aspetti relazionali, in cui cioè il rapporto psicologo-pa-
     ziente assume connotazioni controproducenti o sfocia addirittura in una relazione sessuale. In questi
     casi siamo di fronte a una grave violazione del Codice deontologico.
     Ultimamente è capitato spesso che siano state messe in discussione le perizie dei ricorrenti, eviden-
     ziando come la CD venga di sovente strumentalizzata nelle trattative con l’APMA. È una prassi che me-
     rita particolare attenzione e fa emergere la necessità di fissare degli standard per i periti. Auspica inol-
     tre una maggiore diffusione del Codice deontologico tra i soci. In tanti non ne conoscono il contenuto.
     Dieci anni fa, Daniel Stern e Jürg Forster hanno messo anima e cuore nell’elaborazione del Codice
     deontologico, un insieme di regole ben costruito tuttora in vigore. Accenna quindi ai workshop di etica
     tenuti dagli psicologi legali e aperti a tutti i soci della FSP, in cui vengono impartite soprattutto le pre-
     messe del Codice deontologico. Gli psicologi legali sono a disposizione delle associazioni affiliate nel
     caso in cui volessero mettere in piedi iniziative di questo tipo. Per quanto riguarda la riforma statutaria
     in programma, si dice favorevole alla variante con organo di mediazione distaccato, cui si potrebbe fare
     riferimento proprio per la gestione dei casi lievi. Bisognerebbe riflettere sulle conseguenze che avrebbe
     per i soci in termini di costo. Per concludere, ringrazia ancora una volta tutti coloro che hanno riposto
     fiducia nella CD, in particolare i membri che hanno servito la commissione negli ultimi 18 anni.
     Anna Beer, Systemis, chiede se ai workshop di etica possono partecipare anche persone non associate
     alla FSP. In linea di principio, i workshop vertono su interrogativi etici connessi con il lavoro degli psico-
     logi, ma sono aperti a tutti, spiega Leena Hässig.

     Relazioni annuali delle commissioni del Comitato direttivo
     Hanspeter Gubelmann chiede che si prenda conoscenza delle relazioni annuali.

6.   DIMISSIONI ED ELEZIONI
     Yvik Adler fornisce informazioni sulle dimissioni e le elezioni imminenti nei diversi organi.

     Comitato direttivo

           Dimissioni:
         ➢ Samuel Rom [laudatio pronunciata da Hanspeter Gubelmann]
         ➢ Sébastien Simonet [laudatio pronunciata da Stephan Wenger]

             Yvik Adler ringrazia entrambi per l’impegno prestato negli anni e per l’ottima collaborazione
             all’interno del Comitato direttivo.

             Per la Segreteria generale è importante che all’interno del Comitato vi sia continuità e stabilità,
             aggiunge Muriel Brinkrolf. Vuole spezzare una lancia in favore dei quattro membri del Comitato
             che si candidano per la rielezione. La co-presidenza, in particolare, ha reso negli ultimi anni la
             collaborazione più coesa e funzionante che mai. Invita quindi i delegati a rieleggere i membri
             del Comitato direttivo.

             Rielezione:
         ➢   Yvik Adler
         ➢   Hanspeter Gubelmann
         ➢   Jacqueline Frossard
         ➢   Stephan Wenger

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      Elezione per cooptazione:
    ➢ Julien Perriard [si presenta brevemente]
    ➢ Carola Smolenski [si presenta brevemente]
    ➢ Andi Zemp [si presenta brevemente]

      Rielezione co-presidenza
    ➢ Yvik Adler
    ➢ Stephan Wenger

Commissione della gestione (CdG)

      Dimissioni:
    ➢ Julien Perriard

      Elezione per cooptazione:
    ➢ Nessun(a) candidato/a

Commissione deontologia (CD)

        Dimissioni:
    ➢   Leena Hässig Ramming (presidente)
    ➢   Adriana Bouchat
    ➢   Monika Sarbach
    ➢   Jennifer Steinbach
    ➢   Maude Waelchli

        Elezione per cooptazione:
    ➢   Vanessa Brandestini
    ➢   Nadira Hotz
    ➢   Irena Pjanic
    ➢   Benedikt Weizenegger
    ➢   Martin Wiedmer

Commissione di ricorso (CR)

      Dimissioni:
    ➢ Katharina Müller-Weber

      Elezione per cooptazione:
    ➢ Loris Grandjean Denervaud
    ➢ Luljeta Shaqiri-Emini

Commissione della formazione (CF)

      Dimissioni:
    ➢ Paola Fontana Gasio

      Elezione per cooptazione:
    ➢ Nessun(a) candidato/a

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     Organo di revisione

     Rielezione:
         ➢ BDO AG

7.   PROGRAMMA DI LEGISLATURA 2022-2025
     Il programma di legislatura fa perno sulla visione, la missione e gli obiettivi che sono stati definiti,
     spiega Stephan Wenger. Ogni anno si redige un bilancio di previsione e lo si sottopone all’attenzione
     delle presidenze delle associazioni affiliate alla sessione autunnale della CP. In base allo Statuto, è la CP
     l’organo competente per le decisioni di bilancio. È importante capire che quando si definisce un pro-
     gramma di legislatura non si scopre l’acqua calda; piuttosto, il programma è una sintesi del vecchio e
     del nuovo: analisi e aggiustamenti riportati dalle precedenti legislature 2014-2017 e 2018-2021, il feed-
     back di professionisti esterni raccolto tramite il riconoscimento EFQM, i contenuti dell’indagine com-
     pleta del 2019 e quelli del World Café 2019. Si è tenuto conto anche del feedback delle associazioni af-
     filiate. Le linee guida racchiudono: visione, missione, concezione del proprio ruolo e valori. La visione
     racchiude a sua volta tre elementi: la psicologia quale componente importante dell’essere e dell’agire
     umano; poi ci sono i soci, che dovrebbero godere di condizioni di lavoro ottimali e opportunità di svi-
     luppo professionale; infine la FSP che, da organizzazione mantello degli psicologi in Svizzera, rappre-
     senta la voce autorevole per l’intero mondo della psicologia con tutte le sue diversità. La missione è
     quella di difendere e promuovere attivamente gli interessi dei soci della FSP. È la voce riconosciuta
     della psicologia e ne condiziona l’interpretazione delle tematiche nella società. Per realizzare la mis-
     sione, dopo lo scambio avuto all’ultima CP e gli input ricevuti dall’associazione zurighese, sono stati de-
     finiti 12 obiettivi strategici e, da questi, concreti obiettivi operativi e misurabili ai fini dell’attuazione.

     Piano finanziario
     Del nuovo piano finanziario si è parlato già durante i webinar dedicati e all’ultima CP, spiega Hanspeter
     Gubelmann. In base alle esperienze passate, e in particolare tenendo conto dei fattori che maggior-
     mente hanno determinato le fluttuazioni annuali, sono stati ricavati e calcolati diversi scenari: uno con
     un risultato del +15 %, uno dello 0% e uno del -15 %. Lo scenario positivo avrebbe come fattori: au-
     mento del numero di soci grazie alle iniziative di marketing condotte tra gli studenti e i laureandi, rea-
     lizzazione ottimale del modello di prescrizione e dell’organizzazione tariffaria, entrate aggiuntive gene-
     rate dall’“identità digitale” e dalla piattaforma di formazione continua, altre entrate prodotte da ulte-
     riori campi di attività, incremento delle adesioni tramite fusione con altre associazioni professionali e
     un rendimento positivo dal fondo di investimento. Dall’altro lato ci sono questi fattori a poter determi-
     nare uno scenario negativo: COVID-19, uscita di membri dovuta a difficoltà finanziarie, nuovi attori sul
     mercato, spese straordinarie connesse con la politica professionale, rendimento negativo del fondo di
     investimento e sviluppo demografico. Per l’attuazione del prossimo programma di legislatura sono pre-
     visti tre obiettivi: incremento moderato delle adesioni (+2,5% all’anno) per raggiungere nel giro di
     quattro anni quota 9500 soci. Un conto con un saldo in pari o un utile moderato, calcolato in CHF 12
     per ciascun socio. E, ultimo ma non meno importante, il rispetto dell’intervallo obiettivo nella media
     dei quattro anni. L’ottima situazione finanziaria assicura un’immagine autorevole alla FSP durante le
     negoziazioni. Nei prossimi quattro anni lavoreremo sui seguenti progetti: identità digitale, Congresso
     PSY, campagna di sensibilizzazione, ampliamento della piattaforma formapsy.ch, attività di lobbying ed
     eventi nel campo della giurisprudenza, estensione dello strumento PsyFinder. L’attuale patrimonio
     della FSP ammonta a CHF 5,8 milioni, cifra considerevole che offre sicurezza e la possibilità di fare
     grandi investimenti. Il patrimonio per singolo socio è di CHF 696. Volendo fare un confronto, il valore si
     attesta al livello della FMH e della sgpp.

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Verbale dell’AD
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Il fondo di investimento è stato tolto dal bilancio. Il suo andamento negli ultimi anni è stato positivo e
ha generato un valore aggiunto di circa CHF 250’000, pari a un rendimento superiore all’8,5%.
Infine, qualche considerazione su come verrà gestito un eventuale sforamento del piano finanziario. Se
lo sforamento dovesse essere positivo, le opzioni che avremmo, dopo aver motivato e spiegato lo sco-
stamento, sarebbero: una riduzione della quota associativa o una distribuzione parziale a favore delle
associazioni affiliate dell’importo eccedente l’intervallo obiettivo. In caso di scostamento negativo, si
arriverebbe, una volta chiarite le ragioni, a un aggiustamento a posteriori del programma di legislatura
2026-2029.
Il Comitato direttivo raccomanda l’approvazione del programma di legislatura e del piano finanziario.
Per ciò che concerne le linee guida, Leena Hässig, SGRP/SSPL, suggerisce al punto 7 di dare priorità alle
linee guida sui periti per gli psicologi. Muriel Brinkrolf sostiene che si sia già partiti con il progetto, poi
però purtroppo interrotto e non terminato a causa della pandemia.
Loic Deslarzes, AGPSY, fa notare che non è ancora stata data risposta alla domanda fatta all’inizio
sull’utilizzo dell’ingente patrimonio dell’associazione. Prende atto del paragone con altre associazioni.
Chiede al Comitato direttivo di prendere provvedimenti per restituire in qualche modo parte dell’attivo
ai soci. Stephan Wenger risponde che il Comitato preferisce investire le risorse disponibili in modo in-
telligente nello sviluppo di servizi importanti e interessanti per i soci, come per esempio l’identità digi-
tale, la fatturazione elettronica, lo strumento PsyFinder e formapsy. Il patrimonio appartiene ai soci e i
soci sono quindi invitati a esprimersi in merito al suo utilizzo.
Peter Sonderegger, ASPEE, trova rassicurante sapere che anche altre associazioni dispongono di riserve
altrettanto elevate. Vorrebbe sapere quante risorse sono destinate al progetto sulla psicoterapia. Que-
sto perché, nel caso siano tante, si dovrebbe prendere in considerazione l’ipotesi di fissare quote asso-
ciative scaglionate o di poter restituire una parte alle associazioni di categoria non psicoterapeutica.
Stephan Wenger afferma di prendere nota della proposta e di proseguire il dibattito l’anno prossimo
con più tempo.
Simon Montavon Vicario, AJBFPP, dice che la sua associazione è preoccupata per il futuro degli stu-
denti di psicoterapia. La formazione degli psicologi che seguono un corso di formazione postgraduale in
psicoterapia dovrebbe avere un ruolo centrale quando si considerano gli istituti di perfezionamento
professionale. Oltre a quelli che hanno ottenuto il riconoscimento ISFM c’è bisogno di una lista di altri
enti di formazione. È un punto di cui si dovrebbe tenere conto nel bilancio di previsione. Stephan Wen-
ger spiega che questo argomento è connesso con il modello di prescrizione e sarà trattato al punto 9
dell’ordine del giorno.
André Widmer, ZüPP, ritiene che il patrimonio per socio debba essere rapportato alle spese, perché
solo così si può capire se è troppo alto o troppo basso.
Isabelle Ernst-Pauchard, segreteria AVP, consiglia di fare riferimento alla guida pratica del costo di CHF
75 ovvero CHF 90. Si chiede, visto il patrimonio, se sia giusto chiedere ai soci il pagamento di alcuni ser-
vizi. Durante l’ultima CP si è addirittura discusso se introdurre costi per la richiesta di informazioni di
natura giuridica per telefono. Stephan Wenger spiega che il Comitato affronta regolarmente la tema-
tica dei prezzi dei servizi e l’erogazione di alcuni di essi a titolo gratuito. Tante cose sono poi offerte al
prezzo di costo. Snezana Blickenstorfer dice che la guida pratica costava CHF 180 fino a un anno e
mezzo fa e che ora il prezzo è già sceso della metà. Inoltre, fa notare che i prezzi servono anche per
dare un orientamento, per esempio nel caso delle informazioni offerte per telefono.
Katharina Albertin, SASP, crede che il fondo per le associazioni affiliate sia una gran cosa. Riferisce che
la sua associazione ne ha già fatto richiesta e ha già ricevuto anche il sostegno finanziario. Dietro c’è
però un lavoro enorme, connesso per esempio con il rispetto del trilinguismo o con gli esami di equi-
pollenza all’estero. Visto che c’è così tanto denaro a disposizione, si potrebbe pensare di aiutare ancora
di più le associazioni affiliate in tal senso. È giusto, afferma Stephan Wenger, che i fondi siano vincolati
a determinate condizioni. Il finanziamento è infatti diretto ai progetti e non all’attività corrente delle
associazioni. Si potrebbe invece riflettere se non sia il caso di istituire un fondo che aiuti le associazioni

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     che non hanno i mezzi per sopravvivere. Questa però è una decisione che non spetta al Comitato. In-
     vita quindi i soci a pensarci e a fare proposte.

     PAUSA (ORE 12:25-12:55)

8.   MODIFICA DELLO STATUTO E DI ALTRI REGOLAMENTI
     Jacqueline Frossard comunica che si procederà innanzitutto con il rettificare la riforma statutaria dello
     scorso anno. All’ultima AD sono state fatte delle modifiche ad hoc ed è sfuggito un piccolo errore, per-
     ché i delegati avevano detto espressamente di non volere limiti di età. Purtroppo, però, il Comitato di
     gestione del consiglio specializzato in psicoterapia non ha registrato questa versione. Il Comitato diret-
     tivo presume che non è questo che i delegati volevano e quindi propone di adottare la modifica dello
     Statuto eliminando il limite di età anche per il Comitato di gestione del consiglio specializzato in psico-
     terapia.
     Alla CP di novembre 2020 è stato detto chiaramente che occorre professionalizzare ulteriormente la
     giurisdizione dell’associazione. Sono seguiti dibattiti su come ciò debba concretamente avvenire. La
     proposta iniziale del Comitato, che non ha raggiunto la maggioranza dei due terzi, prevedeva:
          • il sanzionamento di violazioni dell’etica professionale
          • la nomina alla presidenza di un legale
          • organo a tre (di cui 2 psicologi)
          • una sola istanza all’interno della FSP
          • onere monetario
     Dopo un’attenta considerazione, sono state fatte le seguenti aggiunte:
          • procedura obbligatoria gratuita da svolgersi presso l’organo di mediazione prima che si apra il
              procedimento con la CD
          • la persona ricorrente non è più parte del procedimento, ma può essere interrogata dalla CD
     Il procedimento di mediazione deve servire a risolvere tutta una varietà di controversie senza che si
     arrivi a procedimento giudiziario, con tutti gli oneri burocratici che ne derivano. L’obiettivo andrebbe
     raggiunto attraverso:
          • una valutazione indipendente della controversia
          • una ponderazione delle argomentazioni di entrambe le parti
          • il raffronto tra danno, onere e costi
          • il raggiungimento di una soluzione soddisfacente
          • la comunicazione di una soluzione raccomandata per il caso in questione
     A differenza del procedimento di conciliazione, quello di mediazione non richiede la disponibilità a coo-
     perare da parte del convenuto; se però la disponibilità c’è, allora la mediazione è possibile. In casi gravi
     o su richiesta di una delle parti, il mediatore può cedere il caso, compreso di relazione, alla CD per una
     valutazione. Poiché guidata da membri della CD, la procedura di mediazione è seguita esclusivamente
     da psicologi. È finalizzata alla ricerca di soluzioni e non a un eventuale sanzionamento.
     Nel momento in cui la parte ricorrente non rappresenta più una parte nella procedura della CD, suc-
     cede questo:

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Verbale dell’AD
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    •    il ricorrente non ha accesso alla pratica, ma può comunque avvalersi del diritto di esaminare gli
         atti per prenderne parzialmente visione
     • il ricorrente può comunque essere interrogato
     • la decisione di solito non viene comunicata al ricorrente
     • se il ricorrente non prende parte alla procedura, non è nemmeno possibile addebitargli dei co-
         sti
L’esistenza di un procedimento di mediazione riduce il numero di casi da sottoporre alla CD. Inoltre,
non essendo il ricorrente più una parte nella procedura, questa risulta significativamente snellita, e si
riduce anche il rischio che diventi un caso mediatico e venga intentata una causa presso la CD. Alla CD
arriverebbero soltanto i casi di cattiva condotta grave e/o quelli in cui il ricorrente sia particolarmente
ostinato o addirittura litighino. In entrambi i casi è di fondamentale importanza gestire correttamente
la procedura. C’è poi da mettere in conto che le parti si facciano rappresentare da un legale. La giurisdi-
zione interna dell’associazione va assolutamente disgiunta dalla Segreteria generale, perché si rischia
di essere accusati di parzialità, specialmente lì dove siano state date informazioni di natura giuridica già
prima della procedura della CD.
Alla Conferenza presidenziale del 9 aprile 2021 si è tenuta una votazione consultiva sulla giurisdizione
dell’associazione, in versione già leggermente rivista. La maggioranza delle associazioni affiliate ha
espresso parere favorevole alla revisione. Il dibattito però si è acceso attorno all’eventualità che sia un
avvocato a presiedere la CD a garanzia di un corretto svolgimento della procedura.
Jacqueline Frossard illustra la problematicità dell’attuale assetto giurisdizionale portando un esempio
reale.
I vantaggi di avere una presidenza composta da psicologi con un legale alla vicepresidenza sono:
     • psicologo/a presidente
     • tutela da errori procedurali con supervisione del legale vicepresidente
Gli svantaggi di avere una presidenza composta da psicologi con un legale alla vicepresidenza sono:
     • mancanza di chiarezza sulle responsabilità
     • maggiore probabilità di errori procedurali
     • minore chiarezza per quanto concerne la tutela assicurata da un legale in caso di errori proce-
         durali
     • il servizio non sarebbe collocato né esternamente alla FSP né nella presidenza
     • maggiore onere (di tempo e risorse monetarie) per le attività di coordinamento dei compiti e
         comunicazione alla vicepresidenza delle informazioni ricevute per posta
I vantaggi di avere un legale alla presidenza sono:
     • massima sicurezza possibile per quanto riguarda il corretto svolgimento delle procedure
     • tutela assicurata in caso di richieste di risarcimento danni per errori procedurali
     • tutela da accuse di parzialità a carico della Segreteria generale grazie al fatto che le procedure
         sono affidate a un ufficio esterno e le informazioni di ordine legale sono sempre separate dai
         procedimenti
     • gestione esterna alla FSP in un’unica soluzione
Gli svantaggi di avere un legale alla presidenza sono:
     • legale alla presidenza, psicologo/a alla vicepresidenza (eventualmente referente)
         -> identità
La raccomandazione del Comitato direttivo è quella di avere un legale alla presidenza con due psico-
logi/psicologhe nell’organo decisionale, ritenendo che con questa soluzione si raggiunga un rapporto
costi/benefici ottimale, una riduzione al minimo dei rischi legati alle richieste di risarcimento danni e ai

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     danni d’immagine, l’esternalizzazione completa – di assoluta necessità – della giurisdizione dell’asso-
     ciazione rispetto alla Segreteria generale e una gestione professionale e unitaria delle procedure.
     In alternativa, nel caso in cui gli ostacoli per la realizzazione del modello proposto siano insormontabili,
     ci sarebbe per il Comitato la soluzione con gli psicologi alla presidenza e un legale alla vicepresidenza.
     Leena Hässig, SGRP/SSPL, ritiene che il progetto produca miglioramenti e concorda con la proposta.
     Tanti casi potrebbero essere risolti tramite l’organo di mediazione. Ritiene che quella di eliminare la
     qualità di parte nel procedimento sia una buona soluzione e si pronuncia a favore di un comitato con-
     sultivo rappresentato da legali per ridurre al minimo gli errori procedurali. Non sa dire se alla presi-
     denza sia meglio che sieda una persona con formazione giuridica o psicologica.
     Franz Moggi, APS, è stato membro dell’organo direttivo predecessore della CD, la COP, dal 1996 al
     2005. Crede che la proposta presentata sia eccellente. Trattandosi di questioni giuridiche complesse,
     ritiene che sia giusto avere un presidente avvocato per ridurre gli errori procedurali o evitarli del tutto.
     Loic Deslarzes, AGPSY, è pienamente d’accordo con Franz Moggi, perché la giurisprudenza non è un
     campo in cui gli psicologi sono esperti. Considerando che il 25 % dei casi riguarda richieste di non en-
     trata nel merito, si chiede se sia veramente necessario che alla presidenza sieda un legale. Vorrebbe
     poi sapere a quanto ammontano i compensi per i membri dell’organo e per la presidenza. Secondo
     Snezana Blickenstorfer, la prima affermazione riguarda essenzialmente persone non associate, mentre
     i compensi per i membri sono fissati nel Regolamento d’indennità attualmente in vigore. Con il legale si
     concorderebbe una tariffa oraria.
     Loic Deslarzes, AGPSY, chiede di indicare importi precisi. Snezana Blickenstorfer spiega che l’indennità
     pagata a un avvocato sarebbe più alta di quella percepita da un socio della FSP. Stephan Wenger ag-
     giunge che a tal proposito le trattative sono ancora in corso, per cui non è possibile comunicare un im-
     porto preciso. Per i soci della FSP sono previste tariffe orarie fissate dai regolamenti.
     André Widmer, ZüPP, dice che la ZüPP si è confrontata molto sul punto 8 all’ordine del giorno. Piace
     l’idea di un organo di mediazione, e non c’è dubbio che la procedura debba essere seguita da un
     esperto legale. Tuttavia, non si capisce bene perché mai la persona responsabile delle questioni giuridi-
     che debba anche occupare la presidenza. Per ragioni ben note, è giusto che il presidente di quest’or-
     gano sia uno psicologo o una psicologa. Ha dei dubbi in merito a quanto affermato da Christoph Pally.
     La ZüPP respingerà la proposta principale e accoglierà la proposta subordinata.
     Per Peter Sonderegger, ASPEE, si pone la questione di come gestire le informazioni della CdG. Anche
     l’ASPEE ritiene che la presidenza debba essere occupata da uno psicologo o una psicologa.
     Leena Hässig, SGRP/SSPL, conferma quanto detto da Snezana Blickenstorfer, ovvero che le decisioni di
     non entrata nel merito riguardano i non associati e che il lavoro è del Segretariato. L’indennità oraria
     per i membri della CD è di CHF 60; a lei, in quanto presidente della CD, spettano ulteriori CHF 600
     all’anno.
     Jacqueline Frossard usa una slide per spiegare la procedura di voto.

9.   MODELLO DI PRESCRIZIONE E TARIFFE
     Yvik Adler è lieta di poter parlare per la prima volta a un’AD del modello di prescrizione dopo la sua
     adozione. La prossima CP sarà anche occasione per festeggiare adeguatamente questo risultato.
     Nelle scorse settimane si è cercato di capire cosa c’è da chiarire, elaborare e mettere a disposizione dei
     soci affinché possano essere ammessi al sistema e fatturare come lavoratori autonomi ai sensi
     dell’AOMS. La Segreteria generale ha ricevuto tantissime domande da parte dei soci; alcune hanno ri-
     cevuto risposta scritta, ad altre è stata data risposta tramite le FAQ. Si prevedono sedute di informa-
     zione e confronto con i soci, alcune delle quali si sono già tenute, per fornire delucidazioni e raccogliere
     opinioni su ciò che non va. Le critiche all’attuale versione del modello di prescrizione ci sono e sono

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giustificate. Va tenuto presente che il modello approvato rappresenta il miglior compromesso possi-
bile. Chiaro che, ad esempio, il terzo anno di pratica clinica costituisce per gli psicologi in formazione un
ulteriore ostacolo. Ma politicamente parlando il modello non sarebbe passato senza questa clausola,
visto che le iniziative chiedevano addirittura tre o cinque anni di pratica clinica. È per questo che la FSP
si è espressa favorevolmente già nella presa di posizione. Tante questioni controverse non sono state
decise secondo un criterio tecnico, bensì politico. Nessuno ha richiesto le 15 ore, e da un punto di vista
professionale è un’assurdità totale pensare a una valutazione psichiatrica dopo 30 ore. Pare che l’UFSP
abbia introdotto questa idea all’ultimo per ottenere l’attuazione politica del modello. C’è stato tanto
vento contrario fino alla fine, e i detrattori hanno fatto la voce grossa. Possiamo quindi essere più che
felici che il modello di prescrizione sia stato approvato. Yvik Adler promette di dimostrare, nel corso
delle future negoziazioni, che tante cose non sono praticabili e di opporsi contro quelle condizioni che
nei contenuti non stanno né in cielo né in terra.
Entro il 1° luglio bisogna aver preparato e chiarito:
     - la procedura di ammissione
     - i requisiti di ammissione
     - le domande relative all’attuazione del modello di prescrizione
     - le tariffe
     - gli strumenti per la pratica, la fatturazione e le assicurazioni
     - le soluzioni per le casse pensioni
     - le opportunità di impiego per gli psicoterapeuti in formazione postgraduale
     - idee per garantire la qualità nei confronti degli assicuratori (tutti i nuovi fornitori di prestazioni
         devono avere accesso alla cartella informatizzata del paziente e poter fatturare elettronica-
         mente)
Ci sono gruppi di lavoro già al lavoro, per esempio sulle tariffe e le assicurazioni complementari. In cia-
scun gruppo di lavoro è rappresentato almeno un membro del Comitato ed è coinvolto il Comitato di
gestione del consiglio specializzato in psicoterapia. Considerando le scadenze, il punto più urgente è la
negoziazione delle tariffe, comunque già avviata. Sono previsti altri gruppi di lavoro che si occuperanno
della procedura di ammissione, della pratica clinica, dei contratti di qualità e dell’assicurazione comple-
mentare. Per tante altre cose, come per esempio le casse pensioni e gli strumenti di contabilità, non
c’è bisogno di gruppi di lavoro a sé poiché se ne occupa direttamente la Segreteria generale.
Yvik Adler comunica che i documenti diagramma di ammissione e processo di prescrizione saranno
messi a disposizione dei soci sul sito web e in forma stampata.
Sono in corso le negoziazioni tariffarie; la struttura tariffaria approvata da tutte le parti deve essere
presentata all’UFSP entro la fine di settembre 2021. Il valore del punto di tariffa ovvero il valore orario
della tariffa sarà reso noto nella primavera del 2022 alla fine del processo e dopo l’approvazione del
Consiglio federale. Invita tutte le associazioni affiliate a informare i loro associati. In parallelo ai gruppi
di lavoro, si stanno svolgendo importanti incontri con le parti interessate. I colloqui con l’UFSP hanno
già avuto luogo nei mesi di aprile e maggio; il prossimo incontro è previsto per fine agosto. Alla Confe-
renza delle direttrici e dei direttori della sanità è stato proposto di effettuare, per i cantoni, una verifica
preliminare relativa ai requisiti di ammissione alla pratica clinica e alla conferma per l’attività di super-
visione e di confrontarsi con i rispettivi direttori cantonali della sanità per quanto concerne le disposi-
zioni transitorie. Una prima proposta in tal senso sarà presentata già in agosto. A settembre è poi in
programma un incontro con le associazioni di psichiatria per discutere del ruolo degli psichiatri e delle
istituzioni psichiatriche. Tutto il lavoro viene sempre svolto in coordinamento con l’APS e la SBAP e con
il Comitato di gestione del consiglio specializzato in psicoterapia. Un primo risultato di questi incontri è
stato raggiunto con il presidente dei medici specializzati in medicina psicosociale. Sia la loro associa-

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    zione che la FSP hanno sottoposto all’UFSP una proposta scritta in cui chiedono che sia questa catego-
    ria di medici, composta da circa 800 specialisti, a rilevare la valutazione specialistica dopo 30 ore, senza
    che vengano coinvolti gli psichiatri. L’obiettivo è coinvolgere anche i medici di famiglia e dell’infanzia.
    Infine, Yvik Adler assicura di nuovo che farà tutto il possibile affinché il modello di prescrizione venga
    attuato nella forma percorribile migliore possibile.
    Loic Deslarzes, AGPSY, comunica che lunedì prossimo si svolgerà un incontro con il direttore della sa-
    nità del Cantone di Ginevra. Dice che ci sono anche contatti con l’università. Per tutti questi progetti
    c’è bisogno del sostegno della FSP in termini finanziari e di lavoro di lobbying.
    Tamara Ventura-Vercher, ANPP, vorrebbe sapere cosa possono fare le associazioni affiliate cantonali
    affinché gli psicologi vengano riconosciuti di più negli istituti psichiatrici. L’art. 52 sulle organizzazioni di
    psicologi e di psicologi psicoterapeuti fornisce una base giuridica per dimostrare che i soggetti non
    sono soltanto psicologi psicoterapeuti, ma anche persone giuridiche, spiega Stephan Wenger. Ai fini del
    diritto organizzativo comunque c’è ancora tanto da fare. Nel quadro delle negoziazioni tariffarie si di-
    scute già della posizione degli psicologi nelle istituzioni. Il numero esatto di posti di lavoro disponibili
    negli istituti riconosciuti dall’ISFM sarà reso noto presumibilmente in autunno. La clausola di necessità,
    cui accennava Loic Deslarzes, AGSPY, diventerà realtà. I dottori ce l’avranno già dal 2022. Le organizza-
    zioni cantonali svolgono su questo punto un ruolo importante, poiché sono loro a decidere quanti posti
    e studi devono esserci nel cantone.
    Isabelle Ernst-Pauchard, segreteria AVP, chiede informazioni sui requisiti di ammissione nell’ambito
    delle disposizioni transitorie per gli psicoterapeuti che non hanno ancora completato i tre anni di pra-
    tica clinica. Chi effettua la verifica preliminare? E si svolgerà in maniera centralizzata? In realtà, spiega
    Yvik Adler, ciascun cantone verifica le proprie ammissioni. La FSP ha proposto alla Conferenza delle di-
    rettrici e dei direttori della sanità di centralizzare questo compito e di svolgerlo per i propri soci. Chi è
    già psicoterapeuta ma non può dimostrare di aver svolto la pratica clinica richiesta dovrebbe quindi
    fare domanda alla FSP che, dopo averla verificata, la trasmette al rispettivo cantone.
    Simon Montavon Vicario, AJBFPP, chiede cosa succede a uno psicoterapeuta che lavora presso uno psi-
    chiatra e a giugno 2022 non ha più un lavoro. Che alternative ha? E che ne è di tutti gli studenti che non
    riescono più a trovare lavoro. Stephan Wenger afferma che non si può rispondere ancora a queste do-
    mande perché ci sono elementi che non sono stati ancora chiariti. In autunno se ne dovrebbe sapere di
    più. I soci possono inviare le loro domande alla Segreteria generale della FSP, non prima però di aver
    letto le FAQ.

10. VARIE ED EVENTUALI
    Samuel Rom pronuncia una laudatio per André Widmer. Denise-Brigitte Johansen, SVKP/ASPC, dice che
    il suo collega Klaus Schiller-Stutz è membro di un gruppo di lavoro interdisciplinare che segue la dura
    politica di austerità dell’AI in ambito psicoterapeutico. Svolgendo questa attività, ha notato che c’è la
    necessità di intervenire nell’ambito della formazione continua di psicologi e psicoterapeuti relativa-
    mente alle perizie AI con accertamento della capacità/incapacità lavorativa di persone affette da pato-
    logie psichiche. Lo stesso vale per le raccomandazioni sulle misure di reinserimento nel posto di lavoro
    o nel mercato del lavoro.

11. CHIUSURA E SALUTO AI DELEGATI
    Stephan Wenger ringrazia tutti per la partecipazione e gli interventi. Ringrazia anche le interpreti, i tec-
    nici e la Segreteria generale. Ricorda ai partecipanti di rispedire la scheda di voto lunedì prossimo. La
    prossima CP si terrà il 27 novembre 2021. Augura a tutti un bel fine settimana e un’estate serena.

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Verbale dell’AD
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      L’Assemblea dei delegati si conclude alle ore 14:25

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