Terminus Luglio - Settembre 2020 - Consiglio Regionale della Puglia

Pagina creata da Diego Sorrentino
 
CONTINUA A LEGGERE
Terminus Luglio - Settembre 2020 - Consiglio Regionale della Puglia
Terminus

Luglio - Settembre 2020
Terminus Luglio - Settembre 2020 - Consiglio Regionale della Puglia
Direttore Responsabile: Francesco Lillo

Ricerca e segnalazioni bibliografiche, attività redazionale, digitalizzazione e
metadatazione: a cura della Cooperativa dei servizi culturali 'Ninive'

Supervisione editoriale: Francesca Tritto

Sede:
“Teca del Mediterraneo” Biblioteca del Consiglio regionale della Puglia
Via Gentile, 52 - 70126 Bari
Tel.: 0805402770 e-mail: webzine.Biblioteca@consiglio.Puglia.it
Sito web: http://webzine.consiglio.puglia.it

Periodico registrato c/o il Tribunale di Bari il 13/11/2002 al n. 1594

                                                                                  Pag. n° 2
Terminus Luglio - Settembre 2020 - Consiglio Regionale della Puglia
Biblioteca del Consiglio Regionale della Puglia
             WEBZINE

Monografie
Ambrosini Maurizio, L'invasione immaginaria : l'immigrazione oltre i luoghi comuni

                               Pochi argomenti posseggono oggi una risonanza paragonabile ai fenomeni
                               migratori. Il tema è infatti oggetto di un esercizio retorico senza
                               precedenti; una cacofonia che vede una significativa divaricazione tra la
                               percezione e la realtà del fenomeno. Dati alla mano, l’autore individua e
                               smaschera assunti e cliché imperanti, le visioni patologiche e
                               allarmistiche, compresa la fuorviante sovrapposizione degli sbarchi via
                               mare con la totalità del fenomeno. Niente di più falso. Ancora: chi sono gli
                               immigrati? Tutti pensano di saperlo, ma nella realtà categorie e percezioni
                               sfumano.

                                  Smantellata l’idea di invasione, il testo affronta numerosi temi, uno tra
  tutti: i confini, cavallo di battaglia dei sovranisti. L’autore avanza una lucida interpretazione di come i
  confini si siano oggi moltiplicati e disseminati, sempre più sofisticati, come il loro controllo. Il saggio
  propone anche una rara analisi delle politiche migratorie, compresa la complessità degli attori in campo,
  degli interessi e delle tensioni relative. Colpiscono le riflessioni dedicate al tema della famiglia
  immigrata, di cui raramente sentiamo dibattere. Meglio: se il riconoscimento dell’integrità familiare
  come diritto è sbandierato dai molti, nel caso delle famiglie immigrate cala il silenzio a fronte del suo
  valore per i processi di inclusione sociale.

  Il testo rappresenta inoltre un prezioso strumento di proposta: solo avendo chiare le caratteristiche del
  fenomeno è infatti possibile avanzare istanze mirate alla sua gestione. In particolare il saggio risponde
  anche alle fragilità argomentative di coloro che non si sono arresi al sovranismo. Coloro che sovente
  mancano di argomentazioni convincenti, finendo per accettare le medesime retoriche neo-populiste; una
  su tutte: aiutiamoli a casa loro. Infine, pregevole la narrazione: molto ben curata e chiara; nonostante la
  complessità del tema il testo è infatti accessibile ad una platea di lettori eterogenea, utile anche alla
  didattica delle scuole superiori.

  https://www.aggiornamentisociali.it/articoli/linvasione-immaginaria-limmigrazione-
  oltre-i-luoghi-comuni/

  Consulta la scheda bibliografica

                                                                                               Pag. n° 3
Terminus Luglio - Settembre 2020 - Consiglio Regionale della Puglia
Biblioteca del Consiglio Regionale della Puglia
             WEBZINE

Monografie
Borrillo Sara, Femminismi e islam in Marocco : attiviste laiche, teologhe, predicatrici

                            Attraverso la presentazione della sua ricerca etnografica “Femminismi e
                            Islam in Marocco: attiviste laiche, teologhe, predicatrici” (Edizioni
                            Scientifiche Italiane, 2017), l’Autrice ci aiuta a scoprire aspetti della
                            società marocchina spesso oscurati ed ignorati. Come si coniuga l’Islam,
                            religione spesso descritta come misogina e a forte carattere patriarcale,
                            con le istanze femministe, politiche di genere nel Marocco
                            contemporaneo? Grazie ad una serie di approfonditi focus etnografici, il
                            libro della Borrillo “lascia emergere le voci dirette delle protagoniste del
                            dibattito sui diritti delle donne: dalle attiviste laiche del femminismo
                            storico alle sempre più importanti intellettuali del femminismo islamico,
                            fino alle teologhe e alle predicatrici dell’Islam di Stato.”

  Consulta la scheda bibliografica

                                                                                          Pag. n° 4
Terminus Luglio - Settembre 2020 - Consiglio Regionale della Puglia
Biblioteca del Consiglio Regionale della Puglia
             WEBZINE

Monografie
Ferraris Valeria; Neppi Modona Guido, Diritto dell'immigrazione e servizi sociali

                                Il Manuale "Diritto dell'immigrazione e servizi sociali" contiene
                                un’esposizione sistematica della legislazione in tema di diritto
                                dell’immigrazione, quale risulta dal testo unico del 1998 e dalle infinite
                                successive modificazioni e integrazioni, sino alla legge 1° dicembre 2018,
                                n. 132.

                                 Si rivolge agli studenti che affrontano il diritto dell’immigrazione non
                                 avendo una formazione giuridica. Può inoltre costituire un efficace
                                 strumento di formazione e aggiornamento per gli operatori che già
                                 svolgono attività professionale. In considerazione del target a cui si
                                 rivolge, il volume cerca di rendere chiara e accessibile la sempre più
  complessa disciplina legislativa, attraverso una organizzazione della materia in dieci brevi capitoli che
  trattano: le varie forme di protezione internazionale dello straniero, l’ingresso nel territorio nazionale e
  la concessione, rifiuto e revoca del permesso di soggiorno, l’esercizio dei diritti allo studio, alla salute,
  alla casa, la tutela contro le discriminazioni, le misure previste per tutelare le particolari condizioni di
  vulnerabilità dei minorenni, l’allontanamento, il respingimento e le varie forme di espulsione, i reati
  relativi all’ingresso e al soggiorno degli stranieri irregolari e al favoreggiamento dell’immigrazione
  clandestina.

  Consulta la scheda bibliografica

                                                                                                Pag. n° 5
Terminus Luglio - Settembre 2020 - Consiglio Regionale della Puglia
Biblioteca del Consiglio Regionale della Puglia
             WEBZINE

Monografie
Hasanaj Shkelzen, Multiculturalismo versus interculturalismo : quale modello per
l'integrazione?

                               Il libro introduce la riflessione sul pluralismo culturale attraverso una
                               rassegna delle principali concezioni filosofiche che hanno segnato il
                               dibattito sul liberalismo e (neo)comunitarismo, per poi approfondire il
                               modello multiculturale di integrazione, di cui sono esaminati i fondamenti
                               teorici,le differenziazioni interne e le applicazioni politiche. Il caso del
                               Regno Unito e il raffronto con le politiche adottate in altri Paesi europei
                               consente all'Autore di mettere a fuoco i limiti del multiculturalismo e la
                               necessità di un superamento verso un nuovo "paradigma interculturale",
                               attualmente oggetto di studio della migliore letteratura internazionale e al
                               centro del dibattito accademico e dello scontro politico tra il modello
                               multiculturale del Canada e quello interculturale, implementato nella città
  nazione del Québec. Confrontandosi con le riflessioni di Pierluigi Consorti e Gianfranco Bettettini sul
  ruolo del dialogo religioso come fonte di identità e riconoscimento tra comunità diverse, l'ambizione
  dell'Autore è quella di trovare una terza via adeguata alla particolare realtà socio-culturale italiana.

  http://teca.consiglio.puglia.it/SebinaOpac/resource/multiculturalismo-versus-
  interculturalismo-quale-modello-per-lintegrazione/FOG1247730

                                                                                             Pag. n° 6
Terminus Luglio - Settembre 2020 - Consiglio Regionale della Puglia
Biblioteca del Consiglio Regionale della Puglia
             WEBZINE

Monografie
Lamoureux Sophie, L'immigrazione a piccoli passi

                            Cosa spinge le persone ad abbandonare il proprio Paese di origine?
                            Quanto è difficile inserirsi in un luogo nuovo, in cui tutto è diverso: la
                            lingua, le regole, la cucina, il clima? Un testo semplice per scoprire che
                            l'immigrazione esiste da sempre, fin dai tempi più antichi, e che
                            l'integrazione tra popoli non solo è possibile, ma è una grande opportunità
                            di crescita per tutte le nazioni.

                            Un libro che spiega senza retorica o compassione le migrazioni, con un
                            excursus storico molto utile per contestualizzare il fenomeno e illustrarne
                            le ragioni e le difficoltà che ha sempre implicato.

  Consulta la scheda bibliografica

                                                                                         Pag. n° 7
Biblioteca del Consiglio Regionale della Puglia
             WEBZINE

Monografie
Nelson Kalia Brooks; Toscano Ellyn; Willis Deborah, Women and migration : responses
in art and history

                                I saggi contenuti in questo libro mostrano come le profonde e difficili
                                esperienze di migrazione delle donne siano state articolate nella scrittura,
                                nella fotografia, nell'arte e nel cinema. Nel complesso, il volume dà conto
                                di una vasta gamma di eventi migratori vissuti dalla prospettiva delle
                                donne, che coprono la diaspora caraibica, i rifugiati e la schiavitù
                                attraverso le varie lenti della politica e della guerra, dell'amore e della
                                famiglia. Gli autori dei contributi, che includono accademici e artisti,
                                offrono punti di vista sia personali sia critici sui repository artistici e
                                storici di queste esperienze. I selfie, la maternità, la violenza e Hollywood
                                sono presenti nei racconti di gioia e sofferenza delle donne. Il volume si
                                rivolge a studiosi nell'ambito delle scienze sociali, ma offre anche molti
  spunti a chi è in cerca di ispirazione o consulenza sulla questione delle esperienze migratorie.

  Consulta la scheda bibliografica

                                                                                              Pag. n° 8
Biblioteca del Consiglio Regionale della Puglia
              WEBZINE

Riviste
Campanini Massimo, La restaurazione militare in Egitto tra dinamiche religiose e
islamismo

                                  Il 3 luglio 2013 al Cairo un colpo di Stato militare guidato dal generale
                                  ‘Abd al-Fattah al-Sisi poneva fine alla “primavera” egiziana defenestrando
                                  il presidente civile legittimamente eletto, il fratello musulmano
                                  Muhammad Mursi.

                                  In tale contesto è opportuno considerare brevemente tre aspetti: i caratteri
                                  della restaurazione militare; i rapporti del nuovo sistema di potere con
                                  l’establishment islamico ufficiale, rappresentato soprattutto dall’Azhar; il
                                  ruolo dei copti.

                                Le presenti dinamiche religiose ufficiali in Egitto non minacciano in alcun
   modo la restaurazione militare, anzi al limite la favoriscono. Ciò non toglie che anche tra gli ulema
   possano serpeggiare, talora a mezza bocca, insoddisfazioni e critiche. Una cosa sono le tribune
   pubbliche, su cui le autorità esercitano uno stretto controllo, altra cosa gli spazi che i predicatori
   possono riservarsi nelle moschee di quartiere. Analoghe sono le opportunità di cui potrebbero godere,
   in certi casi col beneplacito del governo, in altre in opposizione al governo, i salafiti, gli
   ultraconservatori che stanno cercando di occupare gli interstizi sociali, etici e religiosi lasciati liberi dai
   Fratelli Musulmani. I salafiti, come i mistici sufi, rappresentano un islamismo non ufficiale, in grado
   perciò di schierarsi pro o contro le scelte politiche governative a seconda delle necessità tattiche del
   momento. Salafiti e sufi potrebbero tanto costituire un elemento di disturbo della restaurazione militare,
   quanto, viceversa, un elemento di supporto: lo scenario è apertissimo.

   Consulta la scheda bibliografica

                                                                                                   Pag. n° 9
Biblioteca del Consiglio Regionale della Puglia
              WEBZINE

Riviste
De Sanctis Alberto, Nel Mediterraneo è corsa al riarmo navale

                                  Considerato a lungo marginale dopo la fine della guerra fredda, il
                                  Mediterraneo conosce oggi una stagione di profonda ristrutturazione
                                  interna che ne ribadisce l’assoluta centralità geopolitica.

                                  Le ragioni sono molteplici. Al primo posto svetta la sua immutata
                                  collocazione geografica, che ne fa un teatro privilegiato all’intersezione
                                  dei continenti europeo, africano e asiatico e dunque un connettore
                                  essenziale per ogni genere di traffico.

                                  Argomenti trattati nell’articolo:

   L’ex mare nostrum sta recuperando centralità geopolitica;

   Oltre all’interesse delle grandi potenze, scalpitano Algeria, Egitto e Turchia;

   Guardie e ladri fra sottomarini;

   Tre aree di instabilità che premono sull’Italia e sui suoi interessi;

   Il ritorno della nostra Marina a Cipro.

   Consulta la scheda bibliografica

                                                                                             Pag. n° 10
Biblioteca del Consiglio Regionale della Puglia
             WEBZINE

Riviste
El Houssi Leila, L’ultimo laboratorio: la democrazia tunisina alla prova

                                 Il processo di nation building che la Tunisia ha avviato all’indomani della
                                 rivolta del 2011 è, indubbiamente, apparso più efficace e meno travagliato
                                 rispetto agli sviluppi, anche drammatici, verificatasi nella regione. Il
                                 cosiddetto “laboratorio Tunisia”, così com’è stato definito da molti
                                 analisti, è determinato dall’alternanza politica che il paese ha vissuto negli
                                 ultimi anni e dal traguardo raggiunto, nel gennaio 2014, dalla
                                 promulgazione della Costituzione, frutto di una mediazione
                                 nell’Assemblea nazionale costituente tra posizioni politiche distinte.

                               La peculiarità che ha contraddistinto la Tunisia ha, infatti, visto dapprima
                               l’ascesa di un partito islamico, Ennahdha, che aveva ottenuto la
   maggioranza dei voti nell’ottobre 2011 per l’estraneità e l’opposizione alla corruzione del passato
   regime, e che in seguito ha perso progressivamente popolarità.

   Inoltre, la specificità della Tunisia si è rivelata da un confronto costruttivo che si è manifestato anche
   negli ultimi anni in cui il paese ha vissuto una transizione non priva di tensioni politico-sociali e di
   difficoltà di mediazione che hanno attraversato il processo costituente.

   Argomenti trattati nell’articolo:

   La sfida economica;

   Il nuovo scenario.

   Consulta la scheda bibliografica

                                                                                               Pag. n° 11
Biblioteca del Consiglio Regionale della Puglia
              WEBZINE

Riviste
Guolo Renzo, Mezzelune crescenti e calanti. Mutamenti di equilibri dal Medio Oriente al
Nord Africa

                               Molte cose accadono tra Medio Oriente e Nord Africa: rivelando scenari
                               sino a qualche anno fa impensabili. A dare forma a questo rapido
                               mutamento sono, in particolare, Iran e Turchia, oltre che la Russia, decisa
                               a occupare lo spazio che l’America, ripiegata su sé stessa, ha lasciato
                               vuoto.

                               Nel grande teatro Medio Oriente-Nord Africa è la sin troppo competitiva
                               alleanza di Turchia e Iran con la Russia a determinare, a catena, i nuovi
                               equilibri regionali.

                               Argomenti trattati nell’articolo:

   L’islamismo in un paese solo;

   La Turchia neo ottomana e l’antico spazio imperiale;

   Il vento caldo di Beirut;

   Il fronte libico.

   Consulta la scheda bibliografica

                                                                                           Pag. n° 12
Biblioteca del Consiglio Regionale della Puglia
              WEBZINE

Riviste
Santoro Daniele, Nel Mediterraneo orientale la Turchia cerca l’impero. L’Italia ne sarà
espulsa

                                 Il Mediterraneo orientale sta alla Repubblica di Turchia come i Balcani
                                 stanno agli ottomani, o l’Iran ai selgiuchidi. È il nucleo dell’impero.
                                 Meglio, la porzione di globo la cui conquista può permettere ai turchi di
                                 resuscitarlo.

                                 Il carattere strategico del Mediterraneo orientale è probabilmente l’unico
                                 precetto geopolitico che mette d’accordo gli strateghi neo-ottomani caduti
                                 in disgrazia e l’apparato neo-kemalista attualmente al potere. La
                                 proiezione di forza nei mari che cingono l’Anatolia è d’altra parte un
                                 imperativo iscritto nel codice genetico stesso della Repubblica.

   Argomenti trattati nell’articolo:

   Il cuore della strategia imperiale di Ankara e il controllo dell’ex mare nostrum tra Cipro, Suez e
   Tripolitania;

   Il senso delle operazioni in Siria e nelle Libie;

   La questione dell’Hatay;

   L’ambiguo rapporto con Mosca;

   Roma, che sbaglia tutto e non osa niente, e finita in fuorigioco.

   Consulta la scheda bibliografica

                                                                                            Pag. n° 13
Biblioteca del Consiglio Regionale della Puglia
              WEBZINE

Riviste
Varvelli Arturo, Libia, una crisi a più livelli

                                Nonostante gli sforzi diplomatici degli ultimi mesi da parte degli europei e
                                della Germania in particolare, l’attuale confronto militare in Libia sembra
                                destinato a non risolversi nel breve periodo. In tutti questi mesi le milizie
                                della capitale hanno dapprima fatto resistenza, prendendo tempo per
                                organizzarsi e coordinarsi; poi, hanno iniziato a contrattaccare, riportando
                                risultati positivi a Tarhouna e Gharyan, i due avamposti di Haftar vicino a
                                Tripoli. Ciò ha portato a una pericolosa escalation militare con
                                bombardamenti di strutture civili come gli aeroporti e un sempre maggiore
                                coinvolgimento di forze straniere a supporto delle due parti, anche in
                                violazione dell’embargo militare formalmente vigente in Libia dal 2011.
                                L’ingresso di miliziani filo-turchi in Tripolitania a inizio anno ha portato
   al centro della scena l’azione spregiudicata della Turchia a supporto del Governo di Unità Nazionale
   (GNA) di Tripoli. Tuttavia, questa azione è apparsa come la conseguenza della trasformazione del
   conflitto: da una dimensione interna a una più internazionale. La crisi libica è ora una guerra per
   procura e l’azione di Erdogan è una risposta al contributo militare, economico e politico offerto a
   Haftar da parte di Egitto, Emirati Arabi e Russia.

   Dopo la conferenza di Berlino tenutasi a gennaio era stata sancita una prima tregua che però non si è
   trasformata in un cessate il fuoco duraturo. Le Nazioni Unite non sembrano poter contare su una
   comunità compatta nella propria azione di mediazione: l’inviato speciale Ghassan Salamé, nonostante
   tutti gli sforzi spesi, non è mai apparso realmente nelle condizioni di ottenere un vero ritorno dei
   contendenti al tavolo negoziale. A inizio marzo, inoltre, Salamé ha annunciato le proprie dimissioni
   aprendo, purtroppo, una nuova incertezza nella gestione della crisi.

   Argomenti trattati nell’articolo:

   Il conflitto sul terreno;

   La Conferenza di Berlino e il ruolo degli attori esterni.

   Consulta la scheda bibliografica

                                                                                             Pag. n° 14
Biblioteca del Consiglio Regionale della Puglia
            WEBZINE

Rassegna Stampa
Camilli Annalisa, Sarà davvero abolito il regolamento di Dublino?

                                La Commissione europea ha presentato il Patto sull’immigrazione e
                                l’asilo, che era stato anticipato dalle dichiarazioni della presidente della
                                Commissione Ursula von der Leyen in concomitanza con l’incendio che
                                ha distrutto il campo profughi più grande d’Europa sull’isola greca di
                                Lesbo. La presidente aveva annunciato l’abolizione del regolamento di
                                Dublino, il sistema comune europeo sull’asilo che negli ultimi anni ha
                                creato molti problemi nel processo di accoglienza dei richiedenti asilo,
                                soprattutto per i paesi di frontiera come l’Italia e la Grecia.

                               l nuovo sistema prevede che uno stato dell’Unione europea possa chiedere
                               l’intervento della Commissione per tre motivi: pressione migratoria o
  previsione di una pressione migratoria, crisi migratoria grave o sbarco di persone soccorse in mare. A
  quel punto la Commissione avrà l’obbligo di intervenire in sostegno del governo che ha chiesto aiuto.
  Ma i 27 paesi dell’Unione avranno la possibilità di scegliere come intervenire: potranno offrire
  accoglienza a un certo numero di richiedenti asilo arrivati nel paese di frontiera oppure potranno aderire
  a quello che è stato definito un programma di “return sponsorship” (sponsorizzazione dei rimpatri),
  finanziando cioè i rimpatri che saranno operati dal paese di frontiera.

  Il nuovo sistema prevede inoltre che i paesi di frontiera adottino delle procedure rapide per l’esame
  della richiesta di asilo e che stabiliscano al massimo in cinque giorni chi ha diritto a chiedere asilo e chi
  invece debba essere rimpatriato.

  https://www.internazionale.it/opinione/annalisa-camilli/2020/09/23/europa-patto-
  immigrazione-asilo-dublino

                                                                                               Pag. n° 15
Biblioteca del Consiglio Regionale della Puglia
            WEBZINE

Rassegna Stampa
Corti di registi esordienti del Mediterraneo al Maxxi di Roma. "A premier vue" in
programma oggi nell'ambito del Prix Italia

                                Il Prix Italia della RAI al Museo Maxxi di Roma ospita i corti del progetto
                                "A première vue". La proiezione è organizzata dalla Copeam che mostra il
                                risultato della cooperazione nato per promuovere le migliori opere prime
                                degli studenti di alcune scuole di cinema del sud del Mediterraneo, ed è
                                realizzato da COPEAM, Università telematica internazionale Uninettuno,
                                ESAC (Ecole Supérieure de l'Audiovisuel et du Cinéma) di Tunisi, ESAV
                                (École Supérieure des Arts Visuels) di Marrakech e ALBA (Académie
                                Libanaise des Beaux-Arts) di Beirut. I cortometraggi scelti per questa
                                proiezione sono 5 e sono realizzati da giovani registi marocchini, tunisini e
                                libanesi. Della scuola libanese, verranno proposte tre brevi animazioni,
                                due delle quali completate negli ultimissimi mesi, malgrado le restrizioni
  legate al Covid-19 e la terribile esplosione che ha devastato Beirut lo scorso agosto abbiano reso
  quest'anno di studi particolarmente complesso e sofferto. Da Tunisi e da Marrakech, due giovani registe
  ci condurranno dentro ad atmosfere cupe e inquietanti: dalla passione morbosa di una fotografa in
  "Frame", allo scenario distopico di "TF2011", in cui la protagonista cerca di ribellarsi al regime che ha
  privato la popolazione di libertà e pensiero. Storie dure, provocatorie, dirette, dove c'è poco spazio per
  il lieto fine e per compiacere il pubblico. Ma la lucidità, la consapevolezza e il talento con cui ce le
  consegnano sono il segno di una generazione di creativi e creative che pone domande profonde e vuole
  scuotere le coscienze.

  http://www.ansamed.info/ansamed/it/notizie/rubriche/cultura/2020/09/25/corti-registi-
  med-esordienti-al-maxxi-di-roma_04c6072c-5ee6-4b73-bed0-122d33b5d73f.html

                                                                                             Pag. n° 16
Biblioteca del Consiglio Regionale della Puglia
            WEBZINE

Rassegna Stampa
Di Maio in Libia

                               È “consolidare la tregua” il messaggio che il Ministro degli Affari Esteri e
                               della Cooperazione Internazionale, Luigi Di Maio, ha fatto trapelare
                               durante il suo viaggio di oggi a Tripoli, dove ha incontrato Fayez al-Sarraj.

                               Quello di questa mattina a Tripoli è stato, per il Ministro, il primo viaggio
                               dalla ripresa del 17 agosto. E dopo questo, Di Maio volerà a Tobruk per
                               incontrare Agila Saleh, Presidente della Camera dei Rappresentanti libica.
                               Il viaggio è volto alla ricerca di un consolidamento del “cessate il fuoco”
                               partito il 21 agosto scorso, che “l’Italia sostiene” fortemente e che spera
                               possa alimentare i temi strutturati della collaborazione industriale e
                               commerciale fra i due paesi.

  La cosiddetta “Autostrada per la Pace” è stato anche uno dei temi affrontati dal Ministro durante i
  colloqui, nonché uno dei progetti tra i più importanti per la zona, così come l’aeroporti internazionale di
  Tripoli.

  https://www.aise.it/anno2020/di-maio-in-libia/149593/1

                                                                                             Pag. n° 17
Biblioteca del Consiglio Regionale della Puglia
             WEBZINE

Rassegna Stampa
Diritti umani in Italia: quelli di migranti, rom e donne sono i più violati

                                 Record di raccomandazioni all’Italia dalla comunità internazionale: 306
                                 nell’ultimo Universal Periodic Review (Upr, il meccanismo di revisione
                                 del Consiglio dei diritti umani dell’Onu) dedicato al nostro paese nel
                                 novembre 2019. Nel 2014 le raccomandazioni erano state 186, nel 2010,
                                 invece, 157. La maggior parte relative all’esigenza di superare le forme di
                                 discriminazione razziale (15,4%), tutelare i diritti di migranti, rifugiati e
                                 richiedenti asilo (14,1%). Ma non solo: si parla anche di diritti delle
                                 donne, uguaglianza di genere, violenza sulle donne (10,5%).

                                 È quanto emerge dall’Annuario italiano dei diritti umani 2020 redatto dal
                                 Centro Diritti Umani dell’Università di Padova.

  L’Annuario dell’Università di Padova mette in luce con chiarezza quanto in tutti di cicli di Upr (2010,
  2014 e 2019) le raccomandazioni più frequenti rivolte all’Italia riguardino la necessità di contrastare
  ogni forma di discriminazione razziale e di tutelare i diritti di migranti, rifugiati e richiedenti asilo. «Per
  la comunità internazionale – si legge nell’Annuario – questi problemi non sono contingenti, ma
  rappresentano le principali sfide strutturali per il sistema nazionale di protezione dei diritti umani».

  https://www.osservatoriodiritti.it/2020/09/28/diritti-umani-in-italia-violati/

                                                                                                 Pag. n° 18
Biblioteca del Consiglio Regionale della Puglia
            WEBZINE

Rassegna Stampa
Guidare l'integrazione dei migranti attraverso l'innovazione sociale

                              Le città dell'UE stanno riaprendo - in mezzo alle crescenti sfide sociali e
                              alle minacce di nuove restrizioni - dopo il blocco imposto dalla pandemia
                              COVID-19 nella primavera del 2020.

                              Come riusciranno a sostenere l'integrazione delle loro popolazioni
                              migranti in un panorama socioeconomico in così rapido cambiamento? Le
                              strutture di innovazione sociale nate in risposta al picco di arrivi di
                              migranti del 2015 - 2016 potrebbero rappresentare una risposta efficace
                              dal punto di vista economico e politico, secondo lo studio "Driving
                              Migrant Inclusion through Social Innovation: Lessons for cities in a
                              pandemic", pubblicato congiuntamente dall'Organizzazione Internazionale
  per le Migrazioni (OIM) e dal Migration Policy Institute (MPI) Europe.

  Questo studio esamina il potenziale dell'innovazione sociale a sostegno dell'inclusione dei migranti.
  Esplora le pratiche promettenti attuate nelle città dell'UE per rispondere alle crescenti esigenze di
  integrazione dei nuovi arrivati, basandosi su interviste con i rappresentanti dei Comuni di Austria,
  Grecia, Italia, Malta, Polonia, Romania e Spagna. Tali pratiche innovative includono la creazione di
  partenariati non tradizionali con attori non statali, la ricerca di soluzioni finanziarie originali e
  l'aumento del coinvolgimento delle comunità.

  http://www.integrazionemigranti.gov.it/Attualita/Notizie/Pagine/Guidare-linclusione-
  dei-migranti-attraverso-linnovazione-sociale.aspx

                                                                                          Pag. n° 19
Biblioteca del Consiglio Regionale della Puglia
            WEBZINE

Rassegna Stampa
Il Ministro Provenzano incontra la Ministra della Giustizia Albanese Gjonaj a Otranto

                               Il Ministro per il Sud, Peppe Provenzano, ha ricevuto mercoledì scorso a
                               Otranto, in Puglia, assieme al Sindaco della città, Pierpaolo Cariddi, il
                               Ministro della Giustizia della Repubblica Albanese, Etilda Gjonaj, in
                               occasione del Festival Giornalisti del Mediterraneo 2020.

                               Dopo una breve visita al Museo del mare al porto, hanno fatto sosta
                               davanti alla Kater I Rades, dove hanno salutato i presenti e parlato
                               dell'importanza della cooperazione fra i Paesi del Mediterraneo al fine di
                               mantenere un clima sereno, di pace e collaborazione.

                              "Siamo onorati della vostra presenza - ha detto il Sindaco Cariddi -.
  Abbiamo fortemente voluto che questo festival si facesse nella nostra città per rimarcare il nostro essere
  da sempre ponte nel Mediterraneo. Abbiamo avuto una storia in comune con l'Albania negli anni '90, il
  contributo della nostra comunità è stato importante. Abbiamo voluto fortemente la presenza della Kater
  in questo luogo per raccontare in maniera evidente la nostra storia. Il porto di Otranto non sarà mai
  chiuso! Otranto non può che continuare a essere città di accoglienza". E ha concluso: "Il Mediterraneo
  non può essere sempre visto per i suoi problemi, ma come opportunità. Ed è questo il tema che
  svilupperemo nel Festival nei prossimi anni".

  Subito dopo, il Ministro Provenzano e la Ministra Gjonaj hanno visitato il borgo antico, Torre Matta e
  la Cattedrale.

  https://www.aise.it/anno2020/il-ministro-provenzano-incontra-la-ministra-della-giustizia-albanese-
  gjonaji-a-otranto/149685/1

                                                                                            Pag. n° 20
Biblioteca del Consiglio Regionale della Puglia
            WEBZINE

Rassegna Stampa
Immigrati e religioni in Italia: il rapporto dell’ISMU

                                Secondo le più recenti elaborazioni di Fondazione ISMU su dati Istat e
                                Osservatorio Regionale per l’integrazione e la multietnicità (Orim), al 1°
                                gennaio 2020 la maggioranza assoluta degli stranieri residenti in Italia è di
                                religione cristiana: essi rappresentano il 54,1% (pari a oltre 2,9 milioni)
                                del totale dei residenti stranieri, percentuale in leggero aumento rispetto al
                                1° gennaio 2019 quando l’incidenza era del 53,6%. Nel loro complesso gli
                                stranieri residenti che professano la religione cristiana sono aumentati
                                durante il 2019 di 97mila unità (+3,4%), registrando un’inversione di
                                tendenza rispetto all’anno precedente in cui erano diminuiti di 145mila
                                unità. Tra gli stranieri di fede cristiana i più numerosi sono i cristiani
                                ortodossi (29,3%), seguiti dai cattolici (20,1%) e cristiani evangelici
  (3,1%). Dall’analisi delle stime emerge, invece, che i musulmani rappresentano il 29,2% (sono circa 1
  milione e 574mila) del totale dei residenti stranieri al 1° gennaio 2020. La loro presenza numerica
  risulta nel 2019 in leggero calo (-0,4%), invertendo così il trend registrato nel 2018, anno in cui gli
  stranieri di fede musulmana erano aumentati di 127mila unità (+8,7%). Provenienze. Per quanto
  riguarda le provenienze si stima che la maggior parte dei musulmani stranieri residenti in Italia al 1°
  gennaio 2020 abbia cittadinanza marocchina (449.900), seguiti da quella albanese (205.300), bengalese
  (138.800), pachistana (119.700), senegalese (108.500). Passando ai cattolici stranieri, si stima che la
  maggior parte abbia cittadinanza rumena (217.500), seguita da quella filippina (153.400). Tra i cristiani
  ortodossi stranieri al primo posto ritroviamo i cittadini rumeni (963mila), seguiti dagli ucraini
  (217.600).

  https://www.aise.it/anno2020/immigrati-e-religioni-in-italia-il-rapporto-dellismu/150585/1

                                                                                              Pag. n° 21
Biblioteca del Consiglio Regionale della Puglia
           WEBZINE

Rassegna Stampa
Kosovo: premier, dialogo si concluda con mutuo riconoscimento. Incontro con gli
ambasciatori dei Paesi Ue a Pristina

                          Il premier kosovaro Avdullah Hoti ha ribadito che il dialogo fra Pristina e
                          Belgrado dovrà concludersi con il reciproco riconoscimento, e con un
                          accordo finale complessivo giuridicamente vincolante. Hoti, riferiscono i
                          media serbi, ha ripetuto tale sua posizione in un incontro oggi in
                          videoconferenza con gli ambasciatori dei Paesi Ue a Pristina, che ha
                          informato sull'andamento del negoziato facilitato dall'Unione europea.
                          Nell'incontro il premier ha al tempo stesso sollecitato Bruxelles a dare luce
                          verde alla liberalizzazione dei visti per i cittadini del Kosovo, condizione
                          fondamentale per lo sviluppo dell'economia e della società del Kosovo. I
                          kosovari sono gli unici cittadini dei Balcani ad avere ancora bisogno del
                          visto per recarsi nei Paesi della Ue.

  http://www.ansamed.info/ansamed/it/notizie/rubriche/politica/2020/09/23/kosovo-
  premierdialogo-si-concluda-con-mutuo-riconoscimento_dc208276-57b9-408c-a0f5-
  338f315b738e.html

                                                                                       Pag. n° 22
Biblioteca del Consiglio Regionale della Puglia
            WEBZINE

Rassegna Stampa
Libia: membro del consiglio presidenziale contro Maitig-Haftar. 'Rifiuto dell'accordo sul
petrolio'

                                  Uno dei cinque componenti che formano attualmente il Consiglio
                                  presidenziale libico, Mohammed al-Ammari, ha respinto senza appello
                                  l'accordo annunciato venerdì dal vicepremier Ahmed Maitig e dal generale
                                  Khalifa Haftar per far riprendere produzione ed esportazione di petrolio da
                                  tutti i giacimenti e terminal del Paese, anche quelli presidiati da mercenari
                                  russi o comunque fedeli al militare della Cirenaica. "Confermiamo il
                                  nostro rifiuto categorico di qualsiasi processo parallelo di negoziato sulla
                                  fonte di reddito del popolo libico o la stipula di qualsiasi accordo con colui
                                  le cui mani sono macchiate del sangue dei libici", ha scritto al-Ammari in
                                  una dichiarazione impressa su carta intestata del "Consiglio presidenziale
                                  del Governo di accordo nazionale" e di cui l'ANSA ha ottenuto una copia.
  Il componente del Consiglio guidato dal dimissionario Fayez al-Sarraj peraltro "dà il benvenuto alla
  revoca della forza maggiore annunciata dalla Noc", la Compagnia nazionale libica, su "alcuni impianti
  petroliferi sicuri o in cui non vi sono mercenari stranieri". Al-Ammari fra l'altro afferma che "l'unica via
  di uscita a questa crisi" include la volontà annunciata mercoledì scorso da Sarraj di dimettersi entro la
  fine del mese prossimo e "la prossima organizzazione di elezioni legislative sulla base delle legge
  elettorale del 2014". La dichiarazione si aggiunge ad altre contrarie all'accordo Maitig-Haftar venute
  apertamente dalla Noc; dal presidente dell'Alto consiglio di Stato, Khalid Al-Mishri; e dal comandante
  militare della zona ovest, Osama Joueili, e - secondo indiscrezioni - dallo stesso Sarraj.

  http://www.ansamed.info/ansamed/it/notizie/rubriche/politica/2020/09/22/libia-membro-consiglio-
  presidenziale-contro-maitig-haftar_64505dfe-8596-435d-b77e-a271b15ef7fd.html

                                                                                                Pag. n° 23
Biblioteca del Consiglio Regionale della Puglia
            WEBZINE

Rassegna Stampa
Spinelli Francesca, Gli scenari distopici del patto europeo sull’immigrazione

                               Nel 2008 il Consiglio europeo adottò un Patto sull’immigrazione e l’asilo,
                               frutto di mesi di negoziati, dibattiti e raccomandazioni da parte della
                               società civile. Rileggere i cinque principali obiettivi di quel patto permette
                               di misurare la profondità del baratro in cui è sprofondata l’Unione europea
                               in appena dodici anni.

                                 Nel 2008, il primo obiettivo era “organizzare l’immigrazione legale
                                 tenendo conto delle priorità, delle esigenze e delle capacità d’accoglienza
                                 stabilite dagli stati membri e favorire l’integrazione degli immigrati”. Gli
  obiettivi seguenti erano: “Controllare l’immigrazione clandestina e favorire il ritorno volontario dei
  migranti nei loro paesi di origine o di transito”; “rendere più efficaci i controlli alle frontiere”;
  “costruire un quadro europeo in materia di asilo”; e infine “creare un partenariato globale con i paesi
  terzi per favorire le sinergie tra migrazione e sviluppo”.

  Nel patto del 2020 l’immigrazione legale è diventata una faccenda da affrontare in un secondo
  momento, come ha dichiarato il vicepresidente della Commissione Margaritis Schinas. Il quadro
  europeo in materia di migrazione e asilo poggia ormai su due pilastri: bloccare e rimpatriare. E il
  partenariato globale con i paesi terzi non finge più di essere un rapporto alla pari: ogni mezzo di
  pressione è lecito per costringere i paesi di origine e di transito a trattenere le persone dirette verso
  l’Unione europea.

  https://www.internazionale.it/opinione/francesca-spinelli/2020/09/24/scenari-patto-
  europeo-immigrazione

                                                                                             Pag. n° 24
Biblioteca del Consiglio Regionale della Puglia
            WEBZINE

Rassegna Stampa
Tunisia: metà dei giovani lavora nel settore informale. Chiesta strategia per inclusione
in economia organizzata

                               La metà dei giovani tunisini lavora nel "settore informale", ovvero in nero.
                               "Questo rappresenta un valore di quasi 16,5 miliardi di dinari in Tunisia.
                               Un valore che non rientra nel circuito bancario o portale e che viene speso
                               al di fuori della sfera economica organizzata". Lo ha ha detto il presidente
                               dell'Unione delle banche del Maghreb (Ubm), Ahmed El Karam, parlando
                               alla conferenza annuale dell'Ubm a Tunisi, sostenendo la necessità di
                               implementare una "strategia nazionale" e un "piano chiaro" per riuscire a
                               integrare i settori emarginati nell'economia organizzata. Secondo El
                               Karam questa strategia potrebbe aiutare a incoraggiare le persone dedite
                               alle attività parallele ad aprire conti bancari. Il presidente dell'Unione delle
                               Banche del Maghreb ha insistito sull'imperativo di trovare soluzioni per
  integrare nel sistema monetario organizzato una parte del denaro circolante nel settore informale. Nei
  Paesi del Maghreb, il 40% degli abitanti non risulta avere conti bancari. Ciò impone meccanismi di
  mobilitazione per una migliore inclusione finanziaria di questi gruppi, in particolare i professionisti
  colpiti dalla pandemia di coronavirus, secondo El Karam. Potrebbero quindi beneficiare dei crediti
  bancari, ha affermato, chiedendo lo sviluppo di programmi "per aumentare la liquidità nelle banche del
  Maghreb e della Tunisia, in modo che possano aiutare le imprese colpite a superare questa crisi. I vari
  attori del settore bancario sono chiamati a rivedere la strategia del partenariato pubblico-privato, a
  sostenere le start-up e ad optare per la digitalizzazione delle banche, ha raccomandato El Karam.
  L'Ubm e le università di Tunisia, Algeria, Marocco e Mauritania, hanno firmato a Tunisi una serie di
  accordi a margine della conferenza al fine di creare una dinamica nel campo della ricerca scientifica e
  delle attività economiche e finanziarie, e promuovere il settore finanziario e le banche nel Maghreb.

  http://www.ansamed.info/ansamed/it/notizie/rubriche/economia/2020/09/25/tunisia-meta-dei-giovani-
  lavora-nel-settore-informale_ba27fd8e-92d2-42f9-b2a9-bda2ca039ae1.html

                                                                                               Pag. n° 25
Biblioteca del Consiglio Regionale della Puglia
           WEBZINE

Rassegna Stampa
Turchia: colloqui di Erdogan con von der Leyen e Stoltenberg. Prosegue diplomazia con
Ue e Nato sul Mediterraneo orientale

                             Dopo il disgelo di ieri con la Grecia, con l'annuncio di "colloqui
                             esplorativi" che si svolgeranno "presto" a Istanbul, proseguono i contatti
                             diplomatici del presidente turco Recep Tayyip Erdogan sulla crisi nel
                             Mediterraneo orientale. Questo pomeriggio, il leader di Ankara discuterà
                             in videoconferenza con la presidente della Commissione europea Ursula
                             von der Leyen e successivamente avrà una conversazione telefonica con il
                             segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, che nelle scorse settimane
                             si era impegnato per evitare un'escalation militare tra i due Alleati, Grecia
                             e Turchia. Lo annuncia la presidenza di Ankara.

  http://www.ansamed.info/ansamed/it/notizie/rubriche/politica/2020/09/23/turchia-colloqui-erdogan-
  con-von-der-leyen-e-stoltenberg_0214ce0a-551d-4a96-a19f-6c0e8febb05e.html

                                                                                          Pag. n° 26
Biblioteca del Consiglio Regionale della Puglia
            WEBZINE

Rassegna Stampa
Zagabria: in scena “La gioia” di Pippo Delbono

                                L'artista Pippo Delbono torna a Zagabria con il suo spettacolo “La Gioia”.
                                La rappresentazione teatrale, organizzata dall'Istituto Italiano di cultura di
                                Zagabria, sarà in scena al Teatro Nazionale domani 27 settembre. La
                                compagnia di Delbono, regista e attore di fama mondiale della Commedia
                                dell’Arte, si esibirà nell'ambito della seconda parte del Festival del Teatro
                                Mondial. Lo spettacolo “La Gioia”, che metterà in scena esuberanti
                                celebrazioni carnevalesche in una sequenza di parole, musica, danza,
                                immagini e dipinti, offre agli spettatori spunti di riflessione sul significato
                                della morte nel contesto dell’esperienza umana, mirando a una sua
                                esorcizzazione ma al contempo alla presa di coscienza dell’inscindibilità
                                delle dimensioni della vita e della morte, che Delbono interpreta come due
  facce della stessa medaglia. “L'intrigante Pippo Delbono - ha dichiarato il Direttore del Dramma del
  teatro nazionale croato, Ivica Buljan - con i suoi spettacoli stimola l'interesse offrendo agli spettatori
  una visione della vita e della morte alla quale nessuno può rimanere indifferente".

  https://www.aise.it/anno2020/zagabria-in-scena-la-gioia-di-pippo-delbono/150625/1

                                                                                               Pag. n° 27
Biblioteca del Consiglio Regionale della Puglia
            WEBZINE

Rassegna Stampa
“L’immigrazione a piccoli passi”. Raccontare il fenomeno migratorio a bambini e adulti

                                “L'immigrazione a piccoli passi” (Giunti 2011, 2020), scritto dalla
                                divulgatrice Sophie Lamoureux e illustrato da Guillaume Long, è un breve
                                testo pensato per raccontare il fenomeno migratorio ai bambini a partire
                                dagli 8 anni. Ciò non significa che non possa essere letto a qualsiasi età,
                                anzi la sua semplicità risulta molto utile per chiarire una realtà che viene
                                spesso polarizzata negativamente dai media se non addirittura
                                strumentalizzata dai dibattiti politici.

                                 La narrazione di Lamoureux parte da lontano, dalla preistoria, e mostra
                                 come gli esseri umani si siano sempre spostati alla ricerca di una
                                 condizione di vita migliore. Percorre secoli e secoli di migrazioni (causate
  da guerre, persecuzioni, povertà, schiavitù), raccontando anche il cambiamento graduale nella
  percezione delle migrazioni dei paesi che si sono ritrovati ad accogliere migranti, dapprima fautori
  dell’assimilazione (i migranti devono abbracciare in tutto per tutto la cultura d’accoglienza) per poi
  aprirsi a una politica dell’integrazione che vede nella diversità culturale un’occasione di arricchimento
  comune. Il testo tratta tutti gli aspetti del fenomeno migratorio: la differenza tra migranti e rifugiati, i
  motivi profondi che spingono le persone ad abbandonare il proprio paese, le difficoltà che molti
  migranti devono affrontare nei loro lunghi viaggi, il sistema d’accoglienza italiano, come si fa ad
  ottenere la cittadinanza, i dati sulle presenza delle comunità migranti sul territorio, la realtà sempre più
  importante dei figli delle migrazioni, le cosiddette seconde generazioni, che oggi preferiscono farsi
  chiamare semplicemente nuove generazioni.

  http://www.integrazionemigranti.gov.it/Areetematiche/AreaCultura/letteratura/approfon
  dimenti/Pagine/Limmigrazione-a-piccoli-passi.aspx

                                                                                              Pag. n° 28
Biblioteca del Consiglio Regionale della Puglia
            WEBZINE

Rassegna Stampa
“Tunisia, speranza nel Mediterraneo”: dibattito a Roma

                             In occasione della pubblicazione del volume di studi e di ricerca “Tunisia,
                             speranza nel Mediterraneo”, l’Ambasciata di Tunisia e la Fondazione
                             Bettino Craxi hanno organizzato domani, 29 settembre, un momento di
                             riflessione, analisi e approfondimento sulla giovane democrazia
                             maghrebina, con il coinvolgimento di attori e protagonisti della vita
                             istituzionale e democratica. L’incontro, che inizierà alle 16,30 presso la
                             residenza dell’Ambasciatore di Tunisia a Roma, sarà introdotto
                             dall'ambasciatore Moez Sinaoui e vedrà gli interventi di Stefania Craxi,
                             Vicepresidente Commissione Affari esteri al Senato, Piero Fassino,
                             Presidente Commissione Affari esteri della Camera, Guglielmo Picchi,
                             deputato membro della Commissione Affari esteri della Camera, e Vita
  Martinciglio, Presidente dell’intergruppo parlamentare di amicizia Italia-Tunisia. I lavori saranno
  coordinati da Mario Barbi, Direttore de “lesfide” con i saluti iniziali affidati a Margherita Boniver,
  Presidente della Fondazione Craxi.

  https://www.aise.it/anno2020/tunisia-speranza-nel-mediterraneo-dibattito-domani-a-roma/150673/1

                                                                                         Pag. n° 29
Biblioteca del Consiglio Regionale della Puglia
             WEBZINE

                                               Indice

- Ambrosini Maurizio, L'invasione immaginaria : l'immigrazione oltre i luoghi comuni                    3
- Borrillo Sara, Femminismi e islam in Marocco : attiviste laiche, teologhe, predicatrici               4
- Ferraris Valeria; Neppi Modona Guido, Diritto dell'immigrazione e servizi sociali                     5
- Hasanaj Shkelzen, Multiculturalismo versus interculturalismo : quale modello per l'integrazione?      6
- Lamoureux Sophie, L'immigrazione a piccoli passi                                                      7
- Nelson Kalia Brooks; Toscano Ellyn; Willis Deborah, Women and migration : responses in art and
history                                                                                                 8
- Campanini Massimo, La restaurazione militare in Egitto tra dinamiche religiose e islamismo            9
- De Sanctis Alberto, Nel Mediterraneo è corsa al riarmo navale                                        10
- El Houssi Leila, L’ultimo laboratorio: la democrazia tunisina alla prova                             11
- Guolo Renzo, Mezzelune crescenti e calanti. Mutamenti di equilibri dal Medio Oriente al Nord Africa 12
- Santoro Daniele, Nel Mediterraneo orientale la Turchia cerca l’impero. L’Italia ne sarà espulsa      13
- Varvelli Arturo, Libia, una crisi a più livelli                                                      14
- Camilli Annalisa, Sarà davvero abolito il regolamento di Dublino?                                    15
- Corti di registi esordienti del Mediterraneo al Maxxi di Roma. "A premier vue" in programma oggi
nell'ambito del Prix Italia                                                                            16
- Di Maio in Libia                                                                                     17
- Diritti umani in Italia: quelli di migranti, rom e donne sono i più violati                          18
- Guidare l'integrazione dei migranti attraverso l'innovazione sociale                                 19
- Il Ministro Provenzano incontra la Ministra della Giustizia Albanese Gjonaj a Otranto                20
- Immigrati e religioni in Italia: il rapporto dell’ISMU                                               21
- Kosovo: premier, dialogo si concluda con mutuo riconoscimento. Incontro con gli ambasciatori dei
Paesi Ue a Pristina                                                                                    22
- Libia: membro del consiglio presidenziale contro Maitig-Haftar. 'Rifiuto dell'accordo sul petrolio'  23
- Spinelli Francesca, Gli scenari distopici del patto europeo sull’immigrazione                        24
- Tunisia: metà dei giovani lavora nel settore informale. Chiesta strategia per inclusione in economia
organizzata                                                                                            25
- Turchia: colloqui di Erdogan con von der Leyen e Stoltenberg. Prosegue diplomazia con Ue e Nato sul
Mediterraneo orientale                                                                                 26
- Zagabria: in scena “La gioia” di Pippo Delbono                                                       27
- “L’immigrazione a piccoli passi”. Raccontare il fenomeno migratorio a bambini e adulti               28
- “Tunisia, speranza nel Mediterraneo”: dibattito a Roma                                               29

                                                                                          Pag. n° 30
Puoi anche leggere