Teoria della ricerca architettonica contemporanea - a. a. 2021-2022 Prof. Alessandro Lanzetta, Prof. Gianpaola Spirito

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Teoria della ricerca architettonica contemporanea - a. a. 2021-2022
                             Prof. Alessandro Lanzetta, Prof. Gianpaola Spirito

                                                       PROGRAMMA

                                  TEMI, TEORIE E OPERE DEL MODERNOCONTEMPORANEO

     L’architettura è un’arte e, come tale, è un’unione sia di tecniche, materie e pratiche, sia di temi, contenuti
e memorie. È quindi una complessa pratica sociale in cui si intrecciano idee innovative ed esperienze
disciplinari, concreti aspetti fisici e articolati discorsi critici, costruzione e comunicazione. Questi aspetti
materiali e immateriali, così, precipitano in una sintesi spaziale, in una forma estetica che, come dice Adorno,
è «contenuto sedimentato».
    Questo discorso, che vale per le opere di architettura di ogni epoca, risulta centrale in quelle della
Modernità, un periodo che ha visto progressivamente nuovi sistemi di comunicare, nuovi modi di costruire e
innumerevoli tecniche diverse, ma anche inediti, plurali e spesso antitetici criteri di concepire lo spazio.
    Oggi gli strumenti, i metodi e le idee che supportano il progetto di architettura si sono ulteriormente
moltiplicati. Alcuni architetti contemporanei, così, nonostante la lontananza storica con gli esordi del
Movimento Moderno, ne riprendono e reinterpretano le logiche, sia in termini di continuità, sia in termini di
reazione ai suoi principi, sia, in alcuni casi, di totale rottura. Altre figure, invece, ricercano nelle origini, nelle
tradizioni e nelle tecniche locali le risposte alle problematiche attuali. Infine, alcuni esponenti delle ultime
correnti dell’architettura, vogliono interpretare l’attualità con forme e dispositivi innovativi.
    Il corso intende introdurre gli studenti al mondo delle idee e dei pensieri teorici che riguardano il Novecento
e il nuovo Millennio, riflettendo su alcune parole chiave, anche polirematiche, che possono avere significati
plurali, a volte antitetici, ma che comunque riflettono i processi contemporanei di produzione e
interpretazione dello spazio:

    1.   Memoria, Archetipo, Tipo
    2.   Paesaggio metropolitano, naturale o ibrido
    3.   Tecnica, Struttura, Costruzione
    4.   Comunicazione, Rappresentazione, Propaganda

    Queste parole, ognuna delle quali può assumere diverse declinazioni, si relazionano, a ogni scala del
progetto, a forme del pensiero, a pratiche produttive e a modi di intervenire sull’esistente. Sono termini che
possono aiutare a ricostruire le storie e le geografie della cultura architettonica modernocontemporanea,
indagando le teorie e le opere degli autori, misurandone e mettendone in luce le diverse modalità di ricerca.

Memoria, Archetipo, Tipo
La memoria ha rappresentato per l’architettura uno straordinario laboratorio figurativo, concettuale, operativo
e teorico. La memoria dell’architetto, così, è un catalogo di forme e figure da utilizzare, in forma diretta o
indiretta, nel momento creativo della progettazione. Anche alla scala urbana e del paesaggio, la memoria dei
luoghi è un tema duale, che coinvolge contemporaneamente attitudini conservative e interpretazioni dello
spazio, con azioni di tutela o di ri-significazione. Questo non senza molte contraddizioni: la norma e l’invenzione
sono due poli opposti e tuttavia necessari del processo creativo. Così, se è vero che per agire in un luogo è
necessario conoscerne la storia, è anche vero che l’architettura italiana è stata ossessionata dalla memoria e
dal passato: il tema ha rappresentato un'interessante prospettiva operativa per combattere la dittatura
dell’omologazione internazionale, ma anche una gabbia che ha limitato enormemente la libertà creativa.
Storicismo, analogia, tipologia, conservazione, interpretazione, libertà e rottura, sono così termini di questa
dialettica tra memoria e interpretazione.

Paesaggio metropolitano, naturale o ibrido
Il paesaggio urbano e naturale è tema architettonico, a ogni scala. Nella contemporaneità, gran parte delle
trasformazioni dello spazio sono sotto il segno pervasivo del "paesaggio", una disciplina che si fonde e si
confonde con quella della progettazione urbana, anche grazie alle recenti emergenze ambientali e sanitarie
che hanno riportato in primo piano il valore della “natura in città”. Oggi, tuttavia, tutto il mondo è metropoli e
ogni territorio è urbanizzato. Si assiste, così, a una grande difficoltà di distinguere i concetti di città e campagna,
di spazio antropico e spaio naturale, che non identificano più delle antinomie. La progettazione architettonica,
urbana e di paesaggio è quindi sempre di più site-specific: lavora con i materiali vivi del terreno, della
vegetazione, della vita delle persone e con quello che le altre epoche hanno lasciato sul territorio, con dinamiche
temporali diverse, attraversando tutte le scale del progetto e relazionandosi con le altre discipline.

Tecnica, Struttura, Costruzione
In De Architectura Vitruvio nel 15 a.C. individua come componenti dell’architettura: l’Utilitas (funzione), la
Firmitas (solidità), la Venustas (bellezza). La Firmitas è la solidità di un edificio e consiste nella struttura che gli
permette di stare in piedi e di essere costruito. Lo spazio architettonico è definito dalle caratteristiche dei limiti
che lo circondano, dalla tettonica, dalle soluzioni strutturali e dai materiali di tali limiti. Le soluzioni strutturali
cambiano e si evolvono nell’arco della storia dell’architettura, perché sono fortemente legate alla innovazione
delle tecniche costruttive e all’insorgere di nuovi materiali. Le invenzioni del telaio e del cemento armato sono
state una vera e propria rivoluzione che ha segnato il passaggio alla Modernità, senza le quali sia i cinque punti
e gli spazi di Le Corbusier, sia quelli realizzati da Wright e da Mies van der Rohe, non sarebbero stati possibili.
Nella modernità, oltre all’innovazione dei sistemi strutturali, rivestono un ruolo rilevante anche il dato
tecnologico e il funzionamento dell’edificio - gli impianti e sistemi di produzione energetica. Tra gli storici,
Banham è stato un pioniere nel sostenere che la tecnologia, i bisogni umani e i dati ambientali sono parte
integrante dell’architettura. Questi vengono risolti in modi diversi: nella seconda metà del Novecento il clima
sociale e culturale postbellico favorisce soluzioni semplici, realistiche ed economiche. La struttura - esibita,
esaltata e lasciata a vista - diviene uno degli elementi del linguaggio architettonico. Mentre negli anni ’70
prevalgono soluzioni che utilizzano tecnologie innovative, fino all’ higt tech che mette in mostra il sistema
impiantistico. Oggi l’architettura del XXI secolo, superati gli eccessi figurativi della fine del secolo scorso, ricerca
di nuovo l’essenza dell’architettura in un elemento come la struttura, che la definisce fin dalle sue origini.

Comunicazione, Rappresentazione, Propaganda

Come insegna Marshall McLuhan, i media non sono solo strumenti di comunicazione, ma ambienti che
influenzano il nostro vivere quotidiano con un impatto sullo spazio visivo e sensoriale. Nella modernità, le città,
le case, gli edifici e gli spazi pubblici si sono via via modificati anche sulla base di una certa narrazione
pubblicistica, che ha contribuito a trasformare l’ambiente antropico in un villaggio globale, in una metropoli-
mondo interdipendente e iperconnessa. L’architettura è sempre stata un sistema di comunicazione e un
medium d’informazione, ma nella modernità è stata anche mezzo di propaganda, sogno utopico, luogo
spettacolare d’evasione, teatro dei grandi eventi, supporto pubblicitario, icona urbana, rappresentazione del
potere. Gli architetti, per altro, non sono stati semplici spettatori di questo fenomeno, ma attori, promotori e
imprenditori di questo enorme processo di comunicazione globale, che ha investito in ogni paese tutti i media
e tutte le arti: la stampa, la letteratura, il cinema, l’arte visiva, la fotografia e la musica.
A ogni insieme di parole corrisponde un ciclo di lezioni, tenute sia dai docenti del corso che da ospiti
esterni, a cui di volta in volta seguirà un percorso seminariale, portato avanti assieme ai docenti e ad altre
figure, dagli studenti iscritti al corso che, attraverso la loro partecipazione attiva e la lettura interpretativa di
varie opere di architettura, contribuiranno agli approfondimenti tematici di ricerca sul tema in esame.

                                                 SVOLGIMENTO DEL CORSO

     Il lavoro è organizzato in incontri in cui i docenti del corso e gli ospiti terranno varie lezioni tematiche, dopo
le quali gli studenti si misureranno con i temi di ricerca attraverso diverse esercitazioni (una per ogni tema),
che saranno poi parte della prova d’esame.
     Le esercitazioni avranno come oggetto una/due architetture modernocontemporanee, scelte attraverso la
lente della parola chiave del ciclo di lezioni in atto in quel momento. Le opere saranno proposte dagli studenti
in accordo con i docenti.
     Gli studenti, anche organizzati in gruppi di due, devono di volta in volta produrre alcuni materiali didattici,
utilizzando uno dei quattro strumenti proposti dal corso, uno a scelta per ogni ciclo tematico. Ogni studente
deve confrontarsi con tutti gli approcci analitici proposti, al fine di utilizzarli tutti durante lo svolgimento del
corso.

    Gli strumenti sono:

    1. Sguardo. L’uso di questo strumento contempla la visione e l’esperienza fisica che si fa di un’opera
       abitandola, osservandola dal di fuori, stando al suo interno, girandogli attorno per percepirla da diversi
       punti di vista. Per utilizzare questo strumento ogni studente dovrà scegliere un’opera che ha visitato
       o che visiterà, a Roma o altrove, durante lo svolgimento del corso. L’opera scelta in base al tema dovrà
       essere preventivamente studiata, quindi visitata e fotografata. È ammessa ogni manipolazione e
       tecnica artistica dell’immagine, ovviamente motivata a comunicare la relazione tra il tema e l’opera.
       La consegna consiste nella presentazione in aula di una fotografia (o di una sequenza di fotografie)
       paradigmatica dell’opera, nell’argomentazione orale di come essa ne restituisca una lettura critica e
       interpretativa alla luce del tema scelto (Memoria, Paesaggio, Tecnica, Comunicazione.
       L’argomentazione sarà da riportare in un breve abstract di 300/500 battute, da caricare, insieme alle
       fotografie/riprese, su classroom un giorno prima della consegna.

    2. Diagramma. L’uso di questo strumento prevede la rappresentazione sintetico-diagrammatica degli
       elementi salienti di due architetture messe a confronto, selezionate come rappresentative di un
       aspetto-declinazione del ciclo tematico scelto (Memoria, Paesaggio, Tecnica, Comunicazione). Per
       diagramma, ovviamente, non si intende esclusivamente un metodo di rappresentazione degli aspetti
       funzionali dell’opera ma, soprattutto, qualcosa di interpretativo, che svela il significato dell’opera.
       La consegna consiste nella presentazione e argomentazione di uno o più tavole in cui le due opere
       sono messe a confronto attraverso diagrammi che le interpretano secondo il tema scelto (Memoria,
       Paesaggio, Tecnica, Comunicazione). L’argomentazione sarà da riportare in un breve abstract di
       300/500 battute, da caricare, insieme alle tavole, su classroom un giorno prima della consegna.

    3. Modello. L’uso di questo strumento contempla la realizzazione e la presentazione di un modello
       sintetico e interpretativo del rapporto tra un’opera di architettura e il tema scelto (Memoria,
Paesaggio, Tecnica, Comunicazione). I modelli tridimensionali possono essere fatti con qualsiasi
        materia e con qualsiasi tecnica, ma non virtuali.
        La consegna consiste nella presentazione del modello e nell’argomentazione delle scelte operate nella
        sua produzione. L’argomentazione sarà da riportare in un breve abstract di 300/500 battute, da
        caricare, insieme ad alcune immagini fotografiche del modello, su classroom un giorno prima della
        consegna.

    4. Scheda. L’uso di questo strumento contempla la redazione di una scheda critico-analitica su un’opera
       di architettura riferita al tema scelto (Memoria, Paesaggio, Tecnica, Comunicazione). La scheda sarà
       composta da 3000-4000 battute di testo (spazi inclusi), 10 immagini (fotografiche e di ridisegno
       architettonico) e una bibliografia (si allega tra i materiali del corso una guida alla compilazione). La
       consegna consiste nella presentazione in aula della scheda completa, da caricare su classroom in
       giorno prima della consegna.

     Oltre alle lezioni sui quattro temi e alle lezioni generali sulla Teoria dell’architettura, il corso si propone di
accrescere la conoscenza dell’Architettura moderno contemporanea partecipando ad alcune iniziative della
Facoltà di Architettura: il Convegno internazionale “Rino Levi, l’architettura come sintesi delle tecniche e delle
arti”, incentrato su un architetto del Movimento Moderno brasiliano, che si terrà il 19 e il 20 maggio presso
l’Aula Magna di Valle Giulia; il ciclo di conferenze sull’architettura spagnola contemporanea “Essenza e
essenzialità In Architettura. Metodi e Elementi del Progetto Architettonico del XXI Secolo”, tenute da Toni
Gironès, Elisa Valero Ramos, Ted’A Arquitects e H Arquitectes il 7 aprile, il 21 Aprile, il 28 Aprile e il 5 maggio
presso la Reale Accademia di Spagna a Roma.

     Dato che si ritiene che tutte le esperienze scientifiche e culturali svolte nel semestre possano essere utili
per accrescere la conoscenza dell’architettura modernocontemporanea e per suscitare riflessioni disciplinari,
si richiede di redigere un quaderno di appunti e schizzi redatti sia durante le lezioni del corso, sia durante le
altre attività svolte in questo periodo: conferenze, visite di mostre o di opere, viaggi di studio, ecc. Il quaderno
di appunti permette di utilizzare un altro strumento fondamentale per l’architetto: il disegno-schizzo,
strumento di ideazione e comunicazione del progetto, ma anche strumento necessario per conservare nella
memoria le architetture visitate e quelle mostrate a lezione o durante una conferenza, che potranno diventare
un catalogo di opere, luoghi e apparati, utili per la ricerca e per la progettazione. Anche il quaderno di appunti
sarà oggetto di valutazione e per questo dovrà essere consegnato una settimana prima dello svolgimento
dell’esame.

                                                 SVOLGIMENTO DELL’ESAME

L’esame consiste di una parte orale, in cui lo studente dovrà dimostrare la conoscenza dei principali architetti
e delle più importanti opere modernocontemporanee sulla base dello studio dei due testi fondamentali:

A. Capuano, B. Di Donato, A. Lanzetta, Cinque temi del modernocontemporaneo. Memoria, natura, energia,
comunicazione, catastrofe, Quodlibet, Macerata 2020.
P. Gregory, Teorie di architettura contemporanea. Percorsi del Postmodernismo, Carocci, Roma 2010.

Lo studente dovrà inoltre scegliere uno dei temi proposti dal corso nel ciclo di lezioni delle parole chiave o, in
alternativa, un tema da lui proposto preventivamente e approvato dalla docenza. Leggendo
approfonditamente uno dei testi indicati in bibliografia, lo studente dovrà così elaborare un saggio breve, di
massimo 8000 battute (spazi inclusi), sviluppando un confronto tra due o più opere, con immagini e apparati,
adoperando gli strumenti utilizzati nelle esercitazioni del corso. È anche auspicabile utilizzare altri saggi critici
sul tema adottato, compresi i testi degli architetti che mettono in pratica tale teme teorico nelle loro opere di
architettura.

Per sostenere l’esame, lo studente deve presentare, una settimana prima dell’appello, il saggio illustrato e i
prodotti delle varie esercitazioni tematiche, nonché il quaderno di appunti. Nel corso della prova, si
discuteranno i vari elaborati, si verificherà la conoscenza approfondita dei testi essenziali generali e di quelli
prescelti e, infine, si valuterà la conoscenza sommaria dei libri essenziali delle altre parole chiave.
Il voto d’esame finale sarà quindi influenzato dall’esito del saggio, dalla discussione del testo prescelto, dalla
qualità degli elaborati prodotti durante le esercitazioni tematiche e, infine, dalla conoscenza degli argomenti
trattati nelle lezioni e nelle conferenze.

                                                         TESTI DI BASE

A. Capuano, B. Di Donato, A. Lanzetta (cur.), Cinque temi del modernocontemporaneo. Memoria, natura, energia,
comunicazione, catastrofe, Quodlibet, Macerata 2020.
P. Gregory, Teorie di architettura contemporanea. Percorsi del Postmodernismo, Carocci, Roma 2010.

                                                  TESTI DI CARATTERE GENERALE

Oltre ai classici libri di Storia dell’architettura moderna (Benevolo, Frampton, Zevi ecc.) si segnalano:
Biraghi M. L’architetto come intellettuale, Einaudi, Torino 2019.
Biraghi M., Damiani G., Le parole dell'architettura. Un'antologia di testi teorici e critici: 1945-2000, Einaudi, Torino, 2009
Biraghi M., Ferlenga A., Architettura del Novecento. Teorie, Scuole, Eventi, Einaudi, Torino, 2012.
Carpenzano O., Qualcosa sull’architettura. Figure e pensieri nella composizione, Quodlibet, Macerata 2018.
De Benedetti M., Pracchi A., Antologia dell’architettura moderna. Testi, manifesti, utopie, Zanichelli, Milano, 1988
Linazasoro J. I., La memoria dell’ordine. Paradossi dell’architettura moderna, Letteraventidue, Siracusa 2015.
Terranova A., Toppetti F., Teorie, figure, architetti del modernocontemporaneo, Gangemi, Roma 2012.

                                                    TESTI SUGLI STRUMENTI

Diagrams, numero monografico di «Lotus» 127, 2006.
Di Giacomo A., Modelli di architettura. Scarti del progetto, Pezzi da museo, Nep edizioni, 2018.
Lanzetta A., Fotografie, in: A. Capuano, F. Toppetti, Roma e l’Appia. Rovine, utopia e progetto, Macerata, Quodlibet 2017,
pp. 198-223.

                                                   TESTI SULLE PAROLE CHIAVE

Memoria, Archetipo, Tipo
Testi essenziali
Martì Aris C., Le variazioni dell’identità. Il tipo in architettura, Città Studi, 1993
Rossi A., L’architettura della città, Città Studi Edizioni, Milano, 1966.
Rossi A., Autobiografia scientifica, Pratiche, Parma, 1990 (nuova ed. Il Saggiatore, 2009).
Venturi R., Complexity and Contradiction, New York, 1966 (trad . it. Complessità e contraddizioni nell'architettura, Ed.
Dedalo, Bari, 1980).
Zumthor P., Pensare architettura, Mondadori- Electa, Milano 2003.

Testi consigliati
Ferlenga A., Città e memoria come strumenti del progetto, Marinotti, Milano, 2015.
Lanzetta A., Bernard Rudofsky. Il cielo in una stanza, in «Rassegna di Architettura e Urbanistica» n. 154, gennaio-aprile
2018, Scuole di Architettura. Quale futuro?, Quodlibet, Roma-Macerata, pp. 105-112.
Lanzetta A., La stanza all’aperto. Il Voyage d’Orient nella coscienza del modernocontemporaneo, in AA.VV. (a cura del
Dipartimento di Architettura e Progetto), Per Le Corbusier. Corbu dopo Corbù 2015/1965, Macerata, Quodlibet 2016,
pp. 243-254.
Lanzetta A., Memoria come diagramma? Le architetture della Memoria nel modernocontemporaneo, in G. Di Giacomo
(cur.), Volti della memoria , Mimesis, Milano 2012, pp. 292-312
Lanzetta A., Opaco mediterraneo. Modernità informale, Libria, Melfi 2016.
Pallasmaa J., L’immagine incarnata. Immaginazione e immaginario nell’architettura, Safarà Editore, Pordenone 2014
Pennacchio A., Architettura dell’identità, Postmedia books, Roma, 2014
Secchi R., Primitivismo e architettura, Quodlibet, Macerata 2021.
Spirito G., La lezione di Roma nell’architettura di Alessandro Anselmi e Francesco Venezia, in Carlotti P., Del Monaco A.
I. (a cura di), Learning from Rome. Historical cities and Contemporary design, Rome 2017 Proceedings, 3rd ISUFitaly
International Congress, U+D edition, Rome 2018, pp. 564- 575
Spirito G., La memoria nel processo creativo, in Capuano A., Di Donato B., Lanzetta A., Cinque temi del
modernocontemporaneo. Memoria, natura, energia, comunicazione, catastrofe, Quodlibet, Macerata 2020, pp.78-91
Spirito G., Le rovine come possibilità poetica per l’architettura, in “Dc Paper”n. 24, Barcellona 2012, pp. 81-90.
Spirito G., Leoni S. (cur.), Recinti, Quodlibet, Macerata 2021
Spirito G., Tracce. La presenza di un’assenza, in “Hortus”, vol. 61, 2012, p. on line, ISSN 2038-6095

Paesaggio metropolitano, naturale o ibrido
 Testi essenziali
Corboz A., Ordine sparso. Saggi sull’arte, il metodo, la città e il territorio, Francoangeli,Milano 1998.
Corboz A., Il territorio come palinsesto, in “Casabella” n. 516, pp. 22-27, 1985.
Norberg-Schulz C., Genius Loci. Paesaggio Ambiente Architettura, Electa, Milano, 1979.
Banham R., Los Angeles: The Architecture of Four Ecologies, Harper and Row, New York, 1971, (trad.it Los Angeles.
L'architettura di quattro ecologie, Torino, Einaudi, 2009).
Benevolo L., Albrecht B., I confini del paesaggio umano, Laterza, Bari,1994
Clément G., Manifesto del terzo paesaggio, Quodlibet, Macerata 2005.
Gregotti V., Il territorio dell’architettura, Feltrinelli, Milano 1966.
Koolhaas R., Delirious New York, Oxford University Press, 1978 (trad. it. Delirious New York, a cura di Biraghi
M.,traduzione di Baldasso R. e Biraghi M., Electa, Milano, 2000)
Koolhaas R., Junkspace. Per un ripensamento radicale dello spazio urbano, Quodlibet, Macerata 2006.
Rykwert J., La seduzione del luogo. Storia e futuro della città, Einaudi, Torino 2003.

Testi consigliati
Banham R., Deserti Americani, Einaudi, Torino 2006.
C. Cellamare (cur.), Fuori raccordo. Abitare l’altra Roma, Roma, Donzelli 2016, pp. 173-188.
Capuano A. (cur.), Streerscape. Strade vitali, reti della mobilità sostenibile, vie verdi, Quodlibet, Macerata 2020
Clément G., Le Jardin en mouvement, Pandora, Paris, 1991 (trad. It. Il giardino in movimento, Quodlibet, Macerata 2011).
Clément G., Le Jardin planétaire, L'Aube, Château-Vallon, 1997 (trad. it. Il giardiniere planetario, , 22 Publishing, Milano
2011).
Criconia A. (cur), Una città per tutti. Diritti, spazi, cittadinanza, Roma, Donzelli editore, 2019.
Gregory P., La dimensione paesaggistica dell'architettura. L'architettura come metafora del paesaggio, Laterza, Bari, 1998
Gregory P., Paesaggio-Architettura, in Enciclopedia Italiana di Scienze, Lettere ed Arti, Appendice 2000 (2000) e XXI
secolo-VII Appendice (2007)
Hertweck F, Marot S. (cur), The city in the city Berlin: a green archipelago. A manifesto (1977) by Ungers O. M, Koolhaas
R. with Rieman P., Kollhoff H., Ovaska A., Lars Müller Publishers, Zurigo, 2013.
Koolhaas R., Delirious New York, Oxford University Press, 1978 (trad. it. Delirious New York, Electa, Milano, 2000).
Lanzetta A., Banham’s Lesson, in «Archphoto 2.0», 05-2015 American Frontier, ed plug_in, pp. 22-31
Lanzetta A., Roma informale. La città mediterranea del GRA, Manifestolibri, Roma 2018
McHarg I., Designing with nature, The Natural History Press, New York, 1969 (trad. It. Progettare con la natura, Padova,
Franco Muzio Editore, 2007)
Toppetti F., L.V. Ferretti (cur), La cura delle città. Politiche e progetti, Quodlibet, Macerata 2020.
Turri E., Antropologia del paesaggio, Edizioni di Comunità, Milano 1974 .
Wright F. LL., The living city, Horizon Press, New York, 1958 (Trad. it Wright Frank Lloyd, La città vivente, Einaudi, Torino
1966).

Tecnica, Struttura, Costruzione
Testi essenziali

Banham R., Architecture of the well-tempered environment, The Architectural Press, London/Chicago, 1969 (trad. it. Ambiente
e Tecnica dell’architettura moderna di Morabito G. e Stanescu C., Editori Laterza, Bari, 1995)
Frampton K., Tettonica e architettura, poetica della forma architettonica nel XIX e XX secolo, Skira 2005.
Friedman Y., L'architecture de survie. Une philosophie de la pauvreté, Parigi, Éditions de l'éclat, 1978 (trad. it Architettura di
sopravvivenza. Una filosofia della povertà, a cura di G. Fassino, Torino, Bollati Boringhieri, 2009)
Severino E., Tecnica e architettura, Mimesis Edizioni, Milano 2021.

Testi consigliati
Giedion S., Mechanization takes Command. A Contribution to Anonymous History, Oxford 1948 (trad. it. L'era della
meccanizzazione, a cura di M. Labò, Milano, G. Feltrinelli editore, Milano 1967)
Lynch K., Wasting Away, postumo a cura di Southworth M. 1990, (trad. It. Deperire. Rifiuti e spreco nella vita di uomini e
città, Napoli, Cuen, 1992)
Mosco V. P., Architettura Nuda, Skira 2012.
Bologna A., La resistenza di Laugier, il classicismo di Murcutt, Vetteraventidue, Siracusa 2019.

Comunicazione, Rappresentazione, Propaganda

A. Testi essenziali
Debord, G., La Société du Spectacle, Paris, Éditions Buchet-Chastel,1967 (trad. it. La società dello spettacolo, Milano, Baldini
Castoldi Dalai, 2001)
Koolhaas R., Delirious New York, Oxford University Press, 1978 in italiano: Rem Koolhaas, Delirious New York, a cura di Marco
Biraghi, traduzione di Ruggero Baldasso e Marco Biraghi, Electa, Milano, 2000)
Lynch K., The Image of the city, Cambridge, MIT Press 1960, (Trad. it. (1964), L’immagine della città, Venezia, Marsilio.
1964).
Venturi R., Scott Brown D., Izeneour S. Learning from Las Vegas, Cambridge, MIT Press, 1972 (trad. It. Imparare da Las
Vegas, Quodlibet, 2010)

B. Testi consigliati
De Fusco R., Architettura come mass medium: note per una semiologia architettonica, Dedalo libri, Roma, 1967
De Kerckhove D., The architecture of intelligence, Basel 2001 (trad. it. di M. Palombo, L'architettura dell'intelligenza,
Torino, Testo & immagine, 2001)
Dell’Osso R., Architettura e Comunicazione, Maggioli Editore, 2017
Fiore Q., Mc Luhan M., Il medium è il messaggio, Feltrinelli, Milano, 1967
Hartoonian G., Architecture and Spectacle: a critique (2012)
Koenig G. K., Architettura e Comunicazione, Libreria Editrice Fiorentina, Firenze, 1970
Lanzetta A., Storie del disagio urbano. La metropoli come scenografia della comunicazione distopica, in A. Capuano, B. Di
Donato, A. Lanzetta (cur.), Cinque temi del modernocontemporaneo. Memoria, natura, energia, comunicazione,
catastrofe, Quodlibet, Macerata 2020, p. 371-389 .
Mc Luhan M., Powers B., Il villaggio globale: trasformazioni nella vita e nei media, Sugarco, 1992
Saggio, A. http://architettura.it/coffeebreak/20040318/index.htm, 2004
Sassen S., Le città nell'economia globale, Il Mulino, Bologna, 2010
Toppetti F., Architettura al presente. Moderno contiene contemporaneo, LetteraVentidue, Siracusa 2018.
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