TB nella storia - ASL Città di Torino
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Africa culla e madre della specie umana e del suo inseparabile compagno di viaggio: il Mycobacterium tubercolosis Tracce di leptomeningite tubercolare sono state trovate su ossa craniche di Homo erectus, 500.000 anni a. C. circa
Nell’Antico Egitto, la preservazione dell’integrità fisica del cadavere era vista come il presupposto indispensabile ad una vita eterna. Esaminando le mummie attraverso le moderne indagini di amplificazione degli acidi nucleici, è stato possibile seguire l’evoluzione biologica e paleopatologica dei Mycobatteri. Nella morte di Tutankamon, il faraone bambino, tra le varie teorie, oltre a quella prediletta del delitto, si è sospettato il decorso infausto di una malattia (lebbra, tubercolosi, malaria o magari anemia falciforme), il morso di un serpente velenoso o le conseguenze di una caduta da un carro.
In uno studio su 85 mummie trovate nei siti archeologici di Tebe e datate tra il 2050 ed il 500 a.C., si è riusciti a tipizzare i diversi Mycobatteri presenti. “… our results do not support the theory that M. tuberculosis originated from the M. bovis type but, rather, suggest that human M. tuberculosis may have originated from a Il Papiro di Ebers, 1550 a.C., precursor complex probably related to uno dei più antichi e celebri testi M. africanum…” di Medicina Egizia.
Gerolamo Fracastoro sostenne la tisi Cenni storici originata da germi, con il suo libro “De contagione et contagiosis morbis”, Le caratteristiche della malattia ed il suo ne ha qualche sentore; ipotizza delle decorso vennero individuate da minuscole particelle contagianti che Ippocrate (430-370 A.C.), che la chiamò chiamò Seminaria (1546). “ϕϑίσις“ = consunzione A metà del ‘500, grazie al medico e la credeva ereditaria francese Gli antichi Romani ne studiarono le Jacques Dubois, che rilevò nei manifestazioni iniziali, e ne affermarono deceduti per tbc escrescenze delle la natura contagiosa proporzioni di un pisello da lui In seguito Galeno, Areteo di Cappadocia chiamati “tubercoli”, nacque il e Plinio termine di tubercolosi, mentre il riuscirono a descrivere un quadro vocabolo “tisi” passò ad indicare perfetto dei sintomi: l’ultimo stadio della malattia tosse, dimagramento, sudore, Jean-Antoine Villemin dimostrò per espettorazioni sanguigne, primo la trasmissibilità infettiva della zigomi rossi e sporgenti. TBC, senza però riuscire ad Nel ‘500 il medico svizzero Paracelso identificare l’agente causale affermò che il male derivava dall’influsso Occorre attendere il 1819 per avere degli astri e avanzò l’idea che la la prima descrizione coerente, tubercolosi fosse causata da un mal anatomica e clinica, della TB. Il funzionamento di un organo medico bretone (quando questo accadeva ai polmoni, si René Laennec, sviluppavano precipitati pietrosi che causavano ammalato anch’egli di tisi, utilizza lo la tubercolosi in un processo chiamato stetoscopio “tartarico”) di sua invenzione …
La Tubercolosi occupò pienamente la scena epidemiologica del XIX Secolo: - il Seicento era stato ancora il secolo della Peste; - il Settecento divenne il secolo del Vaiolo; - l’Ottocento vide una malattia come regina incontrastata: la Tubercolosi. Luigi Nono (1850-1918) , Convalescenza, 1898
1882 R.Koch identifica l’agente responsabile della tubercolosi, che da lui prende il nome La tubercolosi diventa malattia “infettiva”
• Successivi sviluppi della • radiologia, hanno consentito • una diagnosi più completa • della malattia W. Röntgen 1895 Finalmente possiamo….vedere.. la tubercolosi
Fluoroscopio – fine ‘800
1907 Von Pirquet La tubercolina 1934- Charles Mantoux Intradermo-réaction de la tuberculine.
Dopo la scoperta del Bacillo di Koch, la comprensione della fisiopatologia e della storia naturale della Malattia Tubercolare rese possibili finalmente delle efficaci e razionali misure di profilassi e di prevenzione. Per molti decenni, fino alla scoperta dei farmaci attivi contro il Bacillo di Koch, l’attenzione ad evitare il contagio rimase la sola arma veramente efficace contro la Tubercolosi.
l’Ottocento è anche il secolo in cui vengono aperti i primi Sanatori. Il primo in assoluto fu opera di un medico tedesco, Hermann Brehmer (1826 – 1889), nato nella cittadina, oggi polacca di Strzelin (Strehlen), in Slesia. Nasce il concetto di “isolamento”
I sanatori in Italia Pineta di Sortenna
I sanatori in Italia • Sondalo - 1939 Roma – Forlanini - 1935 Napoli – Monaldi - 1939
I SANATORI IN EUROPA Architettura e design d’avanguardia Sanatorio di Paimo, Finlandia
I Sanatori fioriscono in tutto il Mondo Occidentale, assumendo la consistenza di vere e proprie Città della Malattia, in cui vigono regole e norme specifiche sociali e di convivenza civile L’esame obiettivo di un malato in un Sanatorio all’inizio del Novecento.
Il dispensario di Alessandria, costruito nel 1938, è considerato uno dei Capolavori dell'architettura razionalista
La rete dispensariale • Nel 1930 l'INPS viene delegata alla costruzione della rete sanatoriale. • L'erogazione di un sussidio economico a favore di ammalati e famiglia, costituiva un elemento di assoluta novità e sul piano sociale, un intervento di utilità eccezionale.
Mortalita’ in Italia I guerra 250 mondiale 200 II guerra mondiale 150 100 farmaci 50 0 97 57 67 87 97 18 19 19 19 19
Nel Secondo Dopoguerra compaiono i farmaci anti-tubercolari. Nel 1944, Selman Abraham Waksman (1888-1973), un microbiologo e agronomo russo di origine ebraica, isolò la Streptomicina da colture di Streptomyces griseus. Nobilmente, Waksman rinunciò ai proventi che gli sarebbero derivati dallo sfruttamento commerciale del brevetto del farmaco, devolvendoli a fondazioni di ricerca contro la TB e altre malattie. Ricevette il premio Nobel per la Medicina nel 1952. La strada per la terapia farmacologica della Tubercolosi era ormai aperta: • Nel 1946 vengono scoperti il Tiosemicarbazone e l’acido Para-Amino-Salicilico (P.A.S.) • Nel 1952, l’introduzione in terapia dell’Idrazide dell’Acido Nicotinico • Nel 1966, la scoperta della Rifampicina
The Global Burden of TB -2016 Nel 2015: • 10.4 milioni di casi (1.2 milioni HIV) • 1.8 milioni di decessi (400000 HIV+) • MDR 480000 casi (9.5% XDR)
Tubercolosi in Europa
Epidemiologia della TB in Italia In Italia dagli anni ’70 i tassi di incidenza di TB sono stabilmente inferiori ai 10 casi per 100.000 abitanti. Tasso grezzo di incidenza di TBC in Italia dal 1955 al 2007 30,0 25,0 Casi TBC per 100.000 residenti 20,0 15,0 10,0 5,0 0,0 1955 1960 1965 1970 1975 1980 1985 1990 1995 2000 2005 Incidenza = 6.7 casi/100.00 abitanti
PIEMONTE - 2014 SEGNALATI 317 CASI DI TB TASSO DI INCIDENZA 7,1 CASI /100.000 ABITANTI IL 90% ….. SONO NUOVI CASI DI MALATTIA La città di Torino conta il 67% dei casi provinciali e il 41% circa di quelli regionali. Nel 2014, i casi di tubercolosi in persone residenti e/o domiciliate nel capoluogo regionale sono 119, ( … tasso di incidenza di circa 13,2 / 100.000 abitanti).
La TB domani Oggi in Italia, sono ancora molti i punti critici da affrontare: • Ritardo diagnostico: aumento delle infezioni e dei nuovi casi futuri, aumento di TB/MDR • Laboratori non adeguati: mancanza di dati epidemiologici sia di incidenza sia di resistenza ai farmaci • Disomogeneità nel controllo dei gruppi a rischio • Multiresistenze fuori controllo • Scarsa disponibilità di farmaci • Scarsa sensibilità politica • Scarsa informazione sanitaria al riguardo
Cosa possiamo fare • Informazione/sensibilizzazione • Formazione • Tecnologia • Risorse economiche ai pazienti • COOPERAZIONE
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