Storia delle ferrate - CORSO DI FERRATE (MF1) - 2013 Club Alpino Italiano Sezione di Pontedera - Cai Pontedera

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Storia delle ferrate - CORSO DI FERRATE (MF1) - 2013 Club Alpino Italiano Sezione di Pontedera - Cai Pontedera
CORSO DI FERRATE (MF1) – 2013
       Club Alpino Italiano
      Sezione di Pontedera

Storia delle ferrate

                                         a cura di Claudio Luperini
                       istruttore sezionale di Alpinismo e Arrampicata libera
                   della Scuola di Alpinismo «Cosimo Zappelli» di Viareggio
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Nel 1492 Antoine De Ville, su ordine di Carlo VIII, re di
  Francia, che voleva sapere cosa c'era in cima, dovette
organizzarsi per arrivare sulla vetta del Monte Aguille (2086
    m, nel Sud est della Francia, verso il confine italiano).
    De Ville partì insieme a 6 persone: tre ecclesiasti, un
predicatore, un carpentiere ed un fabbricatore di scale. La
  vetta fu conquistata utilizzando i classici strumenti degli
    assedi militari: scale, corde, pioli di legno e metallo.

Nel 1843 fu attrezzata la via normale del monte Dachstein
(2995 m, Austria, salito per la prima volta nel 1832) con 140
  metri di cavo e una scala di 5 metri, da parte del prof.
   Friedrich Simony (1813-1896) che l'aveva salita l'anno
                         precedente.
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È nel 1869 che iniziò la costruzione delle prime vie ferrate ad
alta quota sulla cresta Sud-Ovest del Grobglockner (3798 m,
   Austria): tra queste la Via Studi, iniziata da Johann Studi
(1839-1925) e portata a termine da Thomas, Rupert e Michel
  Groder, che in 2 mesi di lavoro intenso tesero 400 metri di
   funi metalliche, piantarono chiodi di ferro, gradini e ne
   permisero l'inaugurazione il 5 Agosto. Nonostante tutte
 queste attrezzature rimaneva una via molto dura, e inoltre
   poco tempo dopo la neve e i fulmini la danneggiarono
   pesantemente e, ad oggi, di questa via ferrata rimane
                   solamente un frammento.

  La prima via ferrata dello Zugspitze (2962 m, Germania)
          risale al 1873 ad opera del rifugio Knorr.
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Nel 1903 fu realizzata la prima via ferrata in Dolomiti:
raggiungeva i 3343 m della punta Penìa della Marmolada.
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Uscita sezionale

Ferrata della Marmolada
  10-12 Settembre 2010
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Nel 1912 venne completata la ferrata delle Meisules nel
Gruppo del Sella.
                                     Attacco-Ferrata Meisules
                                     (2540m), 250 md, 1h 30min

                                     Ferrata Meisules-Piz Selva
                                     (2941 m), 400 md, 1h 20min

                                     Piz Selva-Forcella d’Antersass
                                     (2839 m), 100 md, 1h 40min

                                     Forcella d’Antersass- Val
                                     Lasties (2020 m), 820 md, 1h
                                     30min

                                     Val Lasties-Passo Sella (2240
                                     m), 220 md, 0h 40min

                                     Nel 2003 andammo come
                                     Sezione…
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Durante la Prima Guerra Mondiale su alcuni monti, quali, ad esempio, la
 Marmolada, il Lagazuoi, il Pasubio e le Tofane, furono attrezzati lunghi percorsi
con sicurezze spesso labili, ma molto intelligenti e tecnicamente avanzati (molti
anche con gallerie): percorsi che successivamente ripristinati hanno portato a
  vie ferrate molto belle e suggestive come la ferrata delle Trincee sul Padon
  (Marmolada) o l'alta via Bepi Zac sulla Cima Costabella della Marmolada.

                                      La Bepi Zac era prevista nel programma
                                         della Sezione per il 2012 ma poi fu
                                         annullata per meteo avverso. Era
                                      comunque stata percorsa in precedenza
                                                da soci della Sezione.
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Ferrata delle Trincee
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Ferrata delle Trincee
  Uscita sezionale
 del 20 Giugno 2006
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Gli anni '30 costituirono un periodo di grande sviluppo per la realizzazione delle
vie ferrate: nel 1933 iniziò la costruzione della Via delle Bocchette sul Brenta (che
terminò dopo la Seconda Guerra Mondiale, …e che non raggiunge comunque
alcuna vetta) e nel 1938 fu realizzata la via Tissi sul Civetta.

Nel 2000 come Sezione fu organizzata un’uscita che percorse un tratto della via
delle Bocchette, il sentiero Benini; pochi giorni prima percorremmo le Bocchette
Alte e scendemmo verso il Rifiugio Alimonta attraverso la via ferrata Oliva
Detassis. Nel 2009 la Sezione ha ripetuto sia il sentiero Benini sia il percorso delle
Bocchette Alte.

Altri sentieri vennero attrezzati dopo la seconda guerra: la via ferrata Zacchi
(1952) e la via ferrata Berti (1959) sulle pareti meridionali dello Schiara, ma il
grande impulso nella realizzazione delle ferrate ci fu negli anni 60: Tomaselli alla
cima Fanis Sud, Lipella sulla Tofana De Roses, la Berti al Sorapiss e l'Alleghesi sul
Civetta (per questa ferrata occorsero 17 anni, dal 1949 al 1966).
Bocchette Alte
28 Agosto 2009
uscita sezionale
Ferrata Tomaselli
                    Settembre 2008
                    uscita sezionale

  Ferrata Lipella
Settembre 2006
uscita sezionale
Negli anni '80 la costruzione delle ferrate si svincolò dall'ambiente di alta
  montagna e si indirizzò verso pareti rocciose più vicine alla pianura andando
 verso un aumento delle difficoltà tecniche della progressione ma anche verso
   un minore impegno psichico. Un classico esempio è la ferrata Rino Pisetta
(monte Garsole, 967 m, monti del Garda), ma la prima ad essere costruita (1976)
 secondo questa nuova prospettiva fu la ferrata Mori sul Monte Albano (660 m,
                                 monti del Garda).

                                                          Ferrata Rino Pisetta
                                                          Maggio 2008
Ultimamente si è cercato di arricchire la difficoltà e l'adrenalina con l'inserimento
di lunghi ponti tibetani, oppure con tratti strabiombanti (Ferrata di Sant'Antone).
Ferrata (molto) atletica ad esempio è la Ferrata delle Guide di Gressoney, ma
altre di un certo impegno tecnico sono la Ferrata dei Funs e la Ferrata Gamma 2.
Ferrata delle Guide di Gressoney
12 Agosto 2009
Ferrata dei Funs “Ico Quaranta”
         19 Agosto 2009
Ferrata
Gamma2

19 Agosto 2010
È opportuno valutare bene le difficoltà di una ferrata, le
 quali spesso, soprattutto per le ferrate di alta montagna,
possono anche essere indipendenti dalle difficoltà tecniche
   dei tratti attrezzati (vedi Ferrata Costantini, Alleghesi).

      È consigliabile anche leggere più di una relazione
   (vedi ferrata delle Trincee in cui tutti parlano del tratto
  iniziale, mentre alla parte in discesa nessuno accenna).
Cengia Angelini

Ferrata Gianni Costantini
       Luglio 2009
Quindi, prima di pianificare e
                                       partire per un'uscita su ferrata,
                                        è consigliabile essere allenati,
                                              valutare bene le proprie
                                      capacità tecniche e psichiche
                                      e aver letto varie relazioni… …
                                             e senza porre una fiducia
                                      illimitata in quello che si legge,
                                            o peggio, si vede, sul web.

                                       Comunque,  dopo  tu-i  
                                        questi  discorsi,  c’è  da  
                                       dire  che  se  volete  fare  
                                              le  ferrate  dovete  
                                                       andarci!!!

Attacco della ferrata del Contrario   Grazie per l’attenzione
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