Specie aliene che diventano invasive: come arrivano, quali impatti causano sulla biodiversità e sul nostro benessere e come rispondere
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Specie aliene che diventano invasive: come arrivano, quali impatti causano sulla biodiversità e sul nostro benessere e come rispondere Piero Genovesi • ISPRA • Presidente IUCN/SSC Invasive Species Specialist Group Venerdì 22 maggio 2015 Casa del Giardinaggio
Impatti sulle specie autoctone Effetti sulle specie animali • 33% delle specie di uccelli e 11% degli anfibi in pericolo sono minacciati da IAS (GBO 2010) • fattore chiave per 54% delle estinzioni animali conosciute • il solo fattore nel 20% delle estinzioni Clavero & Garcìa-Berthou, 2005
Impatti sulle specie autoctone Un fenomeno “invisibile” • Causa l’estinzione dello scoiattolo rosso per competizione • Gravi impatti sulla produzione di legname • Dal 1997 programmi di controllo e eradicazione in Italia • Forte opposizione di animalisti e di parte dell’opinione pubblica
Impatti sulla salute • Oltre 100 casi conosciuti di specie invasive che hanno effetti sulla salute • Zanzara tigre, vettore di oltre 22 arbovirus, tra cui la febbre Dengue “spaccaossa” e la febbre Chikungunia
Costi enormi € Eradicazione/controllo € Danni infrastrutture € Danni a agricoltura e foreste € Pesca € Salute umana € Ricerca, prevenzione, monitoraggio, ecc Fonte: Kettunen, Genovesi, Gollasch, Pagad, Starfinger, ten Brink & Shine. 2008. Assessment of the impacts of IAS in > € 12.5 miliardi/anno Europe and the EU (Final module report for the European Commission). IEEP
Difendere la biodiversità per proteggere l’economia Ecological (%) Economic (%) ______________________________________ Fungus 24 30 Terrestrial plants 5 5 Terrestrial invertebrates 10 35 Terrestrial vertebrates 30 37 Aquatic inland 30 24 Marine 16 16
Invasioni sono in rapida crescita • Numero specie alloctone aumentato del 76% nel periodo 1970-2007 • Analisi più recenti confermano questo trend (1975-2012)
Come rispondere? Mirare prevenzione e controllo su specie e vettori prioritari Aichi Target 9 CBD Piano Strategico 2020: • Entro il 2020, le specie invasive e i vettori di introduzione sono identificati, le specie prioritarie sono controllate o eradicate, si applicano misure di gestione dei vettori per prevenire ulteriori introduzioni
Specie invasive identificate e prioritizzate Molti paesi hanno sviluppato liste di specie invasive Vettori identificati e prioritizzati Alcuni vettori chiave identificati, ma prevenzione globalmente inefficace Alcune eradicazioni e azioni di Specie invasive prioritarie eradicate/controllate controllo, ma dati limitati Alcune misure attivate ma Introduzioni e specie invasive prevenute largamente inadeguate
Prevenzione I vettori di introduzione Impianti Navi Aquacoltura Orticoltura Transporto accidentale Commercio animali d’affezione Turismo
Prevenzione I vettori di introduzione 120 100 80 60 40 20 0
Prevenzione I vettori di introduzione • estremamente velenoso: alcuni parti di questo pesce contengono infatti una sostanza (tetradotossina), che provoca paralisi respiratoria e problemi al sistema cardiocircolatorio. Casi di mortalità registrati in Egitto e Israele
Prevenzione Progetto di allargamento del canale di Suez • Canale Suez ha causato l’introduzione di nel Mediterraneo di quasi 600 organismi alloctoni • Aumento del traffico potrà avere effetti dramattici su tutto il Mediterraneo
Identificare i vettori prioritari Vettori cambiano nel tempo e geograficamente 1 proportion of vectors 0.9 Dispersed 0.8 0.7 Genovesi et al., 2009. Alien Escaped 0.6 0.5 Released mammals in Europe. 0.4 0.3 Transport DAISIE. 0.2 0.1 0 Unknown 0 9 9 9 7 80 84 89 94 00 -1 -1 -1 -1 -2 00 00 50 00 50 15 18 18 19 19 Nunes et al. 2014. Alien marine species in Europe
Identificare i vettori prioritari Verso una classificazione standard dei vettori • Sviluppato da ISSG nell’ambito della GISIAPartnership della CBD • Basato sui più aggiornati dati scientifici e testato su GISD • Presentato come nota formale del Segretario CBD • Con decizione XII/17 CBD chiede di ai Paesi di utilizzare questo schema
0 20 40 60 80 100 120 140 Landscape/flora/fauna Biological control Erosion control/ dune Fishery in the wild Release in nature for use Release Hunting in the wild Other Intentional release Horticulture Pet/aquarium species Agriculture Aquaculture/mariculture Botanical garden/zoo/ Live food and live baits Forestry Ornamental purpose Escape Farmed animals Wolf et al. in press. BioScience Other escape from Research (in facilities) Fur farms Transportation of habitat Food contaminant Contaminant nursery Contaminant on plants Contaminant on animals Seed contaminant Parasites on plants Transport -‐ Parasites on animals Contaminant Identificare i vettori prioritari Contaminated bait Timber trade Ship/boat ballast water Ship/boat hull fouling Hitchhikers on ship/boat Vehicles Machinery/equipment Container/bulk People and their luggages Verso una classificazione standard dei vettori Transport - Stowayway Organic packing material Hitchhikers in or on plane Angling/fishing Other means of transport Interconnected Corridors
Specie invasive prioritarie Verso una classificazione dei livelli di impatto • Metodo pubblicato in Blackburn et al. PLOS 2014 • Strumento di supporto ai processi decisionali • Approccio ripreso dalle liste rosse IUCN
Specie invasive prioritarie Verso una classificazione dei livelli di impatto • Processo dinamico, criteri trasparenti, valutazioni oggettive, peer review • Decisione CBD invita ISSG a continuare questo processo • Global Invasive Species Database, ospitato da ISPRA, contenitore dei dati
Verso una strategia globale Prevenzione e gestione • Combiando i dati dei vettori e quelli degli impatti è possibile identificare le priorità di azione a scala globale, in termini di prevenzione e risposta
Verso una politica Europea • European Strategy on Invasive Alien Species (Genovesi & Shine 2004) • Approvata dalla Convenzione Biodiversità • Approvata dal Comitato Permanente della Convenzione di Berna (Consiglio d’Europa) 5 dicembre 2003 • Appoggiata dal Consiglio dei Ministri Europei dell’Ambiente 23 dicembre 2003
Verso una politica Europea Impegni dell’Unione Europea • 2006: Impegno dell’UE a sviluppare una strategia • 2008: Consultazione con paesi e settori della società; indagine online sulle opinioni degli europei • 2009: Consiglio dell’Ambiente si impegna a sviluppare una strategia UE • 2013: EC presenta una bozza di Regolamento, modificata in contatto con Parlamento e Consiglio • 2014: Parlamento approva a larga maggioranza • 2015: entra in vigore il 1 gennaio
Regolamento UE specie invasive Principi base • Basato sui principi di prevenzione, prioritizzazione e coordinamento • Cuore del sistema è la “lista di specie invasive di rilevanza unionale” • Bando generale dall’UE, divieto di introduzione, commercio, possesso, riproduzione e rilascio (eccezioni molto limitate, per utilizzi in condizioni controllate) • L’inclusione delle specie nella lista UE dovrà basarsi su un’analisi del rischio • Paesi potranno sviluppare liste di specie invasive di rilevanza nazionale
Regolamento UE specie invasive Rilevamento precoce e risposta tempestiva • Entro 18 mesi dall’adozione del Regolamento, Stati Membri devono istituire un sistema di sorveglianza per le IAS di rilevanza unionale • Obbligo di notifica delle nuove introduzioni, e di immediata eradicazione (entro 3 mesi) • Possibile adottare stesse misure per specie di nuovo arrivo
Regolamento UE specie invasive Gestire i vettori di introduzione • Stati Membri hanno l’obbligo, entro 18 mesi dall’adozione del Regolamento, di identificare i principali vettori di introduzione accidentale di IAS di rilevanza unionale • Entro 3 anni gli SM dovranno istituire e implementare almeno un Piano d’azione per gestire un rilevante vettore di introduzione di IAS
Regolamento UE specie invasive Processo decisionale • Elemento chiave del processo decisionale è il Comitato, costituito da membri nominati dagli SM, che assiste la CE nell’applicazione del regolamento • Creato un “Scientific forum”, composto da esperti scientifici, che fornisce assistenza alla CE in materia di liste di IAS di rilevanza unionale, analisi del rischio, misure di emergenza, deroghe
Regolamento UE specie invasive Processo decisionale • Analisi delle informazioni disponibili a partire da una lista di 80 IAS prodotta dalla CE, con input da SM e principali organismi (e.g.: EPPO) • 56 analisi del rischio, dei quali 51 conformi con i criteri • Ulteriori specie proposte dagli SM • Horizon scanning, con esperti dei vari taxa ed ambienti, per identificare IAS a più alto rischio di invasione in Europa
Regolamento UE specie invasive Implementazione a scala nazionale • Ministero Ambiente ha attivato un tavolo di consultazione, con Ministero Politiche Agricole (Settore fitosanitario, CITES, CFS), Ministero del Commercio Estero, Ministero della Salute, Autorità di Dogana, ISPRA • Possibile struttura con Ministero Ambiente come competente autorità nazionale (che andrà comunicata alla CE entro il 5 novembre p.v.), ISPRA come autorità scientifica • Regioni avranno un ruolo chiave nell’applicazione del regolamento, e il Ministero Ambiente ha provveduto a informare le amministrazioni regionali delle attività in corso
Regolamento UE specie invasive Implementazione a scala nazionale • In Italia presenti 2995 specie alloctone; 1645 animali, 1260 piante, 6 batteri, 23 chromista, 61 funghi (fonte: DB ISPRA) • Delle 56 specie considerate nello studio promosso dalla CE, 41 sono presenti in Italia • 31 naturalizzate, 4 non ancora naturalizzate, 1 presente in natura, 2 incerte • Esempi di IAS per le quali è disponibile un’analisi del rischio e che sono presenti in Italia: • Scoiattolo grigio • Nutria • Calabrone asiatico Vespa velutina • Ambrosia artemiisifolia • Giacinto d’acqua
Regolamento UE specie invasive Implementazione a scala nazionale • L’applicazione del regolamento richiederà controlli doganali, regolamentazioni del commercio, introduzione di sanzioni per le violazioni, sistemi di sorveglianza, obblighi di controllo e eradicazione • È indispensabile uno sforzo congiunto, e una collaborazione tra organi centrali e locali • Regolamento può fornire un supporto per le attività di regioni e aree protette, ma impone anche obblighi e vincoli
Regolamentazione non basta Occorre un impegno di tutta la società • Necessaria la comprensione e il supporto di tutti i settori della società • Essenziale incoraggiare comportamenti responsabili
© Photo courtesy of Quentin Rome GRAZIE!
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