Spazio e geometria Intuizione spaziale e geometria dalla scuola dell'infanzia alla scuola primaria
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I concetti figurali… Condividono con i concetti Le proprietà di astrattezza, generalità, perfezione, stabilità Il fatto che le loro caratteristiche sono interamente determinate dalla definizione e dai postulati della teoria formale in cui sono inseriti Condividono con le immagini mentali Le proprietà spaziali (forma, posizione, grandezza) Differiscono dai disegni perché Un disegno è un modello materiale e concreto, un concetto figurale è un oggetto mentale astratto Un disegno è specifico, un concetto figurale è sempre generale Un disegno ha proprietà sensoriali non spaziali (ad es. il colore), in un concetto figurale si astrae da queste proprietà.
E’ piu grande il punto A o il punto B? Classe Non Punto Uguali risponde B A II P 68% 6% 7% III 40% 45,7% 2% P IV P 12,3% 50,9% 27,3 % VP 20% 40% 28,8 % B IM 20% 20% 45,4%
Ci sono più punti in AB o in CD? Gli allievi che rispondono “In CD” sono sviati dal fatto che un punto, pur essendo concettualmente AB un’entità adimensionale, acquista nella sua rappresentazione figurale una realtà bidimensionale (è visto CD come una “piccolissima macchia”)
Obiettivi per l’apprendimento della geometria Senso spaziale - Può essere definito come l’intuizione sulle figure e sulle relazioni tra di esse - Capacità di visualizzare oggetti, compiere trasformazioni mentali su di essi, individuare forme geometriche in natura e nell’arte Contenuti geometrici - Figure e proprietà - Trasformazioni - Localizzazione - Visualizzazione
La gerarchia dei van Hiele 0. Visualizzazione Gli alunni riconoscono le figure in base alle loro caratteristiche visuospaziali globali: figure “a punta”, “grasse” ecc. 1. Analisi Gli alunni riconoscono le figure in base alle loro proprietà: cosa rende un rettangolo un rettangolo? 2. Deduzione informale Gli alunni riconoscono le figure in base alla loro definizioni. Iniziano a percepire la necessità di dimostrazioni. 3. Deduzione Gli alunni si sanno muovere all’interno di un sistema assiomatico deduttivo per la geometria 4. Rigore Gli alunni sanno confrontare tra loro e ragionare su diversi sistemi assiomatici deduttivi per la geometria
Caratteristiche dei livelli 1. I livelli sono sequenziali 2. I livelli non dipendono dall’età (diversamente dagli stadi piagetiani) 3. L’avanzamento dipende dalle attività di insegnamento- apprendimento (diversamente dagli stadi piagetiani) 4. Uno degli obiettivi dell’educazione matematica nella scuola primaria è preparare l’avanzamento dai livelli 0 e 1 al livello 2.
Quali attività per ciascun livello? Attività appropriate per il livello 0: - Classificazione di figure, riconoscimento di proprietà comuni. L’accento deve passare da proprietà non geometriche (la figura è “grassa”, “verde” ecc.) a proprietà geometriche - Devono includere molti esempi diversi in modo da non focalizzare l’attenzione su caratteristiche irrilevanti. Attività appropriate per il livello 1: - Si concentrano più sulle proprietà delle figure che sulla loro identificazione - applicano i concetti a intere classi di figure (es. tutti i rettangoli, tutti i prismi) piuttosto che a singoli esempi; analizzano classi di figure per determinare nuove proprietà.
Attività di livello 0: tipi di figure Ogni alunno sceglie una figura a caso e dice qualcosa su di essa Ogni alunno sceglie due figure a caso e osserva una somiglianza e una differenza Il gruppo sceglie una figura a caso e la piazza al centro del tavolo; poi trova le figure che hanno in comune con essa una specifica proprietà (es. un lato curvo e un lato diritto) Data una proprietà, gli alunni disegnano una loro figura con quella proprietà Un gruppo inventa una “proprietà segreta” e disegna cinque figure con quella proprietà. Gli altri indovinano la regola
Attività di livello 0: la figura segreta A un bambino viene consegnata una busta con una “figura segreta”, uguale a una delle figure in un insieme prefissato Gli altri gli fanno domande “sì-no” sulla figura segreta e cercano di indovinare quale sia, restringendo le possibilità all’interno dell’insieme
Attività di livello 0: Geopiano Preparare delle carte con figure che possono essere riprodotte sul geopiano Gli alunni realizzano sul geopiano degli ingrandimenti di tali figure e copiano il risultato sulla carta quadrettata Gli alunni copiano una figura da una carta e la scompongono sul geopiano Vengono proposte agli alunni una serie di “sfide”
Attività di livello 1: Caccia alla proprietà
Attività di livello 1: Classifichiamo i triangoli Preparare un insieme di carte con disegnati dei triangoli di ogni tipo Gli alunni devono suddividerli in tre gruppi disgiunti ed esaustivi Poi preparano una descrizione di ciascun gruppo Infine, rimettono insieme i triangoli e li tripartiscono secondo un diverso criterio
Attività di livello 1: Classifichiamo i quadrilateri l an diag simm a goli onali etrie ti parallelog rammi rettangoli rombi quadrati
Attività di livello 1: Localizzazione Posizioni nascoste Gioco delle coordinate
Attività di livello 2 “Lista definitoria minima” Vero-falso Il Teorema di Pitagora “induttivo” “Dimostrazioni senza parole”
Simmetria assiale Sulla carta millimetrata, i bambini disegnano un segmento Poi, da un lato del segmento, fanno un disegno che tocca il segmento stesso in qualche modo Successivamente ne creano l’immagine speculare La correttezza dell’immagine può essere controllata attraverso lo specchio
Localizzazione: traslazioni Far disegnare una figura su carta quadrettata, sulla quale è fissato un sistema di assi cartesiani Far aggiungere 6 alle prime coordinate di ciascun vertice e ridisegnare la figura Poi far aggiungere 9 alla seconda coordinata e poi +6 alla prima, +9 alla seconda Chiedere anche sottrazioni Cos’è cambiato in ciascun caso? Cosa significa cambiare l’ascissa? E l’ordinata?
Localizzazione: simmetrie assiali Far disegnare un pentagono su carta quadrettata Riflettere la figura nel secondo quadrante usando l’asse delle y come asse di simmetria Ripetere nel terzo e quarto quadrante, usando gli assi delle x e poi di nuovo delle y come assi di simmetria DOMANDE: Che relazione c’è tra la terza e la quarta figura? In che altro modo si sarebbe potuta ottenere la quarta figura? Come sono correlate le coordinate delle quattro figure? Cosa si può dire sui segmenti che collegano vertici corrispondenti in figure simmetriche?
Localizzazione: omotetie Disegnare un quadrilatero Moltiplicare la coordinata di ciascun vertice per due, poi farle dividere per due Far congiungere l’origine degli assi cartesiani con i vertici corrispondenti delle varie figure …cosa notano i bambini?
Localizzazione: dilazioni Una dilazione non è un’omotetia (la forma cambia!) Se aggiungo 10 alla x e moltiplico la y per 3 la figura mi esce distorta
Cosa significa misurare un oggetto? 1. Decidere la caratteristica che dev’essere misurata 2. Selezionare un’unità di misura appropriata 3. Confrontare l’unità con la caratteristica in questione
Obiettivi per l’apprendimento della misura 1. Capire la caratteristica che dev’essere misurata 2. Capire il concetto di unità di misura e il loro uso 3. Capire l’uso degli strumenti di misura
Unità arbitrarie o convenzionali? Vantaggi delle unità arbitrarie: Vantaggi delle unità convenzionali: 1. Facilitano la focalizzazione sulla caratteristica da 1. La conoscenza delle misurare unità convenzionali è un 2. Coi bambini più piccoli, valido obiettivo dei permettono di usare solo programmi che numeri di grandezza dev’essere affrontato ragionevole 2. Una volta che i concetti 3. Danno un’ottima della misura sono ben giustificazione alle misure sviluppati, usare unità convenzionali! convenzionali è semplice come usare unità 4. Sono divertenti… arbitrarie
Approssimazione e stime Sottolineare il carattere approssimato del processo di misura: tutte le misure sono a meno di un errore. Usare unità più piccole, riduce l’errore ma non lo elimina (matematicamente, non esiste l’unità “più piccola di tutte”!) Stimare una misura prima di effettuarla è importante: 1. Aiuta i bambini a concentrarsi sulla caratteristica da misurare; 2. Aiuta la motivazione (i bambini, o i gruppi, faranno a gara a chi ci va più vicino!) 3. Aiuta a familiarizzarsi con le unità convenzionali (se si deve stimare l’altezza di una porta in metri, occorre pensare bene a quanto sia lungo un metro)
Misurare lunghezze Più lungo, più Alcune unità arbitrarie che si corto, uguale possono usare in classe: 1. Impronte giganti di Sentieri curvi cartoncino; 2. Strisce di cotone (utili per misurare linee curve); Quanto è lunga la maestra? 3. Cannucce da bibita (si possono facilmente tagliare in “sottounità”) Indovina la misura 4. Stuzzicadenti, cubetti, regoli… Cambio di unità
Righelli: fate attenzione! Molti bambini credono che i numeri sui righelli contino le tacche, non gli spazi (unità di misura) tra una tacca e l’altra. Questo porta a errori nel processo di misura. Per accertarsene, dare ai bambini un righello “muto” e chieder loro di misurare un oggetto. Hanno capito i righelli quei bambini che contano gli spazi tra le tacche. Per testare la comprensione dei righelli, si può anche dare ai bambini un righello rotto privo delle prime due unità. Alcuni diranno che è impossibile fare misure, perché non c’è punto di inizio. Chi comprende i righelli non avrà difficoltà a eseguire la misura.
Misurare aree All’inizio, è difficile distinguere l’area da altre caratteristiche, come la lunghezza. Secondo Piaget, ancora a 9 anni la conservazione dell’area può essere problematica Errori comuni: Confondere le formule dell’area e del perimetro Sbagliare l’altezza di un triangolo (o altro poligono) con il lato obliquo
Aree: dai rettangoli ad altri quadrilateri Un parallelogrammo può essere trasformato in un rettangolo che ha stessa base, stessa altezza, stessa area …e un triangolo può sempre essere visto come metà di un parallelogrammo! …lo stesso per un trapezio!
Misurare volumi e capacità Volume e capacità sono Classificazione sinonimi che indicano la di capacità quantità di spazio occupata da un oggetto (o che un contenitore può Seriazione di contenere) capacità All’inizio, concentrarsi su attività con liquidi usando Confronto di bicchieri e contenitori di scatole plastica, imballi di polistirolo
Misurare il peso Già alla scuola dell’infanzia il bambino può effettuare confronti di peso tenendo un oggetto in ciascuna mano a braccia estese e valutando la diversa spinta verso il basso esercitata Successivamente, si può passare a usare bilance a piatti e bilance a molla, anche artigianali Come unità arbitrarie, si possono usare cubetti di plastica o legno con lo stesso peso
Misurare il tempo Il tempo è diverso dalle altre caratteristiche perché non può essere visualizzato; quindi è più difficile per il bambino comprendere le unità di tempo e il loro uso Unità arbitrarie di tempo: oscillazione di un pendolo, tacca su una “clessidra ad acqua” Insegnare a leggere l’orologio è difficile, perché non è evidente il nesso col tempo che dev’essere misurato Un possibile approccio: - iniziare con orologi a una lancetta - discutere la relazione tra le due lancette Quale dura di - attività con due orologi più? - concentrarsi su intervalli di 5 minuti - introdurre orologi digitali
Una domenica d’estate, sulla spiaggia del Poetto… A. (7 anni), G. (7 anni) ed E. (5 anni) stanno costruendo un castello di sabbia. G. improvvisamente esclama: “Io e A. siamo nati lo stesso anno e lo stesso mese, ma io sono nato l’11 e lui il 12, quindi io sono più grande!” E. protesta veementemente: “Ma che dici? Il 12 è più grande dell’11, quindi il più grande è lui!” G. ribatte: “No, è più grande chi è nato prima. L’11 viene prima del 12 e dunque io sono più grande!” A., che sinora se ne è rimasto in silenzio, conclude: “Ha ragione G.”
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