Ristorazione & Ospitalità - Amira
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Ristorazione & Ospitalità Organo ufficiale dell’AMIRA Anno 43 - Numero 7-8 Associazione Maîtres Italiani Ristoranti e Alberghi Luglio-Agosto 2019 All’interno - Speciale Caviale - Il programma del Congresso di Siracusa - In arrivo il format “Benvenuti in sala”
FILIALI PREGIS S.P.A. TRANSIT POINT AREA SERVITA • ITALIA operativi in • FRANCIA 3 stati • CROAZIA 6 • RIVA DEL GARDA (TN) • SAN BONIFACIO (VR) • CESENA (FC) • CHIESINA UZZANESE (PT) nel Centro-Nord Italia • GALLIATE (NO) • SAN VITO AL TORRE (UD) Riva del Garda (TN) San Bonifacio (VR) Galliate (NO) Chiesina Uzzanese (PT) Cesena (FC) San Vito al Torre (UD)
“Prestiamo la massima attenzione alle novità ed alle nuove tendenze di mercato per assicurarci il meglio dei prodotti in circolazione. Il nostro punto di forza è costituito da un assortimento di prodotti vasto, versatile e costantemente aggiornato per tutte le categorie merceologiche.” Ittico Salumi Carne e formaggi Ortofrutta Alimentari Speciali No food
Sommario Ristorazione & Ospitalità L’EDITORIALE 5 Vi aspettiamo a Siracusa Giovannangelo Pappagallo ATTUALITÀ Anno 43 n° 7-8 6 64° Congresso Internazionale Amira Luglio-Agosto 2019 ATTUALITÀ Rivista di alimentazione, gastronomia, enologia e turismo 8 Da luglio, su Youtube, le prime 8 puntate di “Benvenuti in sala” - Maurizio Risi IN PRIMO PIANO EDITORE AMIRA Associazione Maîtres Italiani 11 Leonardo precursore dei maître. Sua l’invenzione del tovagliolo - Valerio Beltrami Ristoranti e Alberghi CURIOSITÀ 12 Laversione storia del “Tiramisù”: dalle origini alla flambé - Antonio Boemo DIRETTORE RESPONSABILE VINI DAL MONDO Diodato Buonora dbuonora@libero.it 15 LaRodolfo Loira, il “giardino della Francia” Introzzi VINI ITALIANI DIRETTORE EDITORIALE Valerio Beltrami 19 LeAllaMarche scoperta dei vini italiani regione per regione - Michele Policelli IL MAESTRO GRAFICA E IMPAGINAZIONE 23 IlClaudio Gran Maestro Alberto Civitella Recchia Veronica Gatta “COME COLUI CHE SERVE” (LC 22, 27) CONTRIBUTI EDITORIALI 24 Riflessione spirituale di don Beppe de Ruvo ALIMENTAZIONE E NUTRIZIONE 25 LaGiovanni Valerio Beltrami, Antonio Boemo, ciliegia: una tira l’altra … menomale! Antonio Di Ciano, Alessandro Dini, Favuzzi Antonio Di Mattia, Giovanni Favuzzi, SPECIALE 27 - 36 Rodolfo Introzzi, Carmine Lamorte, Giovannangelo Pappagallo, Il Caviale Francesco Petrone, Michele Policelli, Franco Petrone Claudio Recchia, Antonino Reginella, DISTILLATI E DINTORNI Maurizio Risi, don Beppe de Ruvo. 38 LaAntonio grappa si fa in vigna Di Mattia SITO UFFICIALE A TAVOLA CON IL MAÎTRE www.amira.it 39 Filetto di salmerino al Genepy Alessandro Dini RUBRICA 40 Spigolature FILO DIRETTO CON AMIRA Tel. 02 49458768 dalle 9 alle 12 Antonio Di Ciano dal lunedì al venerdì L’AMICO BARMAN info@amira.it 41 Tea Martini Cocktail Carmine Lamorte sedelegale@amira.it SEZIONE SICILIA OCCIDENTALE REGISTRAZIONE TRIBUNALE n. 16754 del 26 marzo 1977 45 L’Antonino A.M.I.R.A. sbarca a Marsala Reginella SEZIONE TICINO ASSOCIATO USPI 4 | R & O | Luglio - Agosto 2019 47 Interessante visita alla Swiss Lachs di Lostallo Rodolfo Introzzi
L’editoriale Vi aspettiamo a Siracusa C arissimi Soci, Ricca di storia e di arte, dare l’azione promozio- a nome della la Sicilia non mancherà nale. Giunta esecuti- di stupirci per l’abbon- Sono certo che l’acco- va, di cui mi onoro far danza delle sue bellez- glienza cordiale dei parte, vi comunico che, ze e per la propensione maître d’hotel siciliani come sede del 64° Con- all’accoglienza tipica saprà coccolarci a tal gresso Internazionale degli abitanti di quella punto che il giorno del- A.M.I.R.A., è stata scel- terra. Così come è pre- la partenza avvertiremo ta la Sicilia. visto dal programma con nostalgia il deside- Saremo a Siracusa, pres- (che troverete all’inter- rio di ritornare in quei so il Grand Hotel Villa no della rivista) avremo luoghi che tutto il mon- Politi, dal 10 al 14 no- modo di visitare i luo- do ci invidia. Certo di vembre 2019. La sede è ghi più affascinanti del- una numerosa presenza, facilmente raggiungibi- la zona nel corso della spero di potervi incon- le dall’Aeroporto di Ca- nostra breve permanen- trare e salutare con un tania, così come è ben za. caloroso abbraccio. servita dai mezzi pub- In vista dei lavori con- blici. gressuali, fin d’ora a cia- Giovannangelo Pappagallo La scelta, approvata dal- scun socio viene chiesta Cerimoniere Amira la giunta, è stata fatta la più attiva e costrutti- su proposta di Luciano va partecipazione al fine Graziano, Gran Maestro di proporre idee e pro- della Ristorazione, che getti atti a far crescere Come lo scorso sin da ora ringraziamo la nostra Associazione. per l’impegno profuso Gli amici del luogo so- anno, nel rendere più facili e prattutto, e chiunque Ristorazione risolvibili tutti i proble- altro voglia rendere più & Ospitalità mi dovuti nell’organiz- accattivante l’evento zare un evento del gene- con la proposta di tipi- non uscirà il mese re. Oltre, naturalmente, cità dei vari territori e/o di agosto. a rendere più piacevole con l’offerta di gadget, Arrivederci il nostro soggiorno in sono pregati di contat- a settembre. terra siciliana. tarmi al fine di concor- Luglio - Agosto 2019 | R & O | 5
Attualità 64° Congresso Internazionale Amira Siracusa, Grand Hotel Villa Politi Periodo: dal 10 al 14 novembre 2019 Durata: cinque giorni/quattro notti Programma di massima Domenica 10 Novembre 2019 - Dalle ore 14,00 check-in. Per chi arriva entro le 13,45 è previsto lunch in albergo. - Ore 18,00 – Riunione di giunta. - Ore 19,00 – Consiglio Nazionale. - Ore 20,15 – Aperitivo, Dinner e Piano Bar. Lunedì 11 Novembre 2019 - Dalle 7,30 – Breakfast. - Ore 9,30 – Assemblea Nazionale – Congresso “L’Olio extravergine d’Oliva”, alimento nella ristorazione. - Ore 12,30 – Lunch. - Ore 14,30 – Ripresa lavori assembleari. - Ore 16,30 – Master (argomento in via di definizione). - Ore 20,00 – Aperitivo, Dinner e Piano Bar. Martedì 12 Novembre 2019 - Dalle 7,00 – Breakfast. - Ore 8,00 – Finale “Maître dell’Anno 2019”. Per i non interessati, possibilità di visitare Siracusa e i suoi monumenti: Teatro Greco, Anfiteatro Romano, Orecchio di Dionisio, La Grotta dei Cordari. - Ore 13,00 – Lunch. - Ore 15,00 – Partenza in pullman. Gita in barca per visitare l’Isola di Ortigia, 6 | R & O | Luglio - Agosto 2019
Attualità le meraviglie di Siracusa vista dal mare e il Museo del Papiro. Rientro in albergo. - Ore 20,00 – Aperitivo, Dinner e Piano Bar. Mercoledì 13 Novembre 2019 - Dalle 7,00 – Breakfast. - Ore 8,00 – Partenza per Noto. Santa Messa. Visita alle meraviglie Barocche (patrimonio Unesco). - Ore 12,30 – Partenza per Noto Marina e pranzo presso l’Hotel Elios. Rientro in albergo. - Pomeriggio libero. - Ore 20,00 – Aperitivo, Gala Dinner e Piano Bar. Giovedì 14 Novembre 2019 - Dalle 7,00 – Breakfast e … partenza. Per tutte le informazioni contattare il cerimoniere dell’Amira Nazionale, Giovannangelo Pappagallo: papgaljon@libero.it - 335 814 7480 Luglio - Agosto 2019 | R & O | 7
Attualità Paola Battaglia con gli allievi di una scuola alberghiera Da luglio, su Youtube, le prime 8 puntate di “Benvenuti in sala” di Maurizio Risi L’ idea è partita da e blogger, che ha ideato gura del cameriere è do- Claudio Teren- e condotto un format che veroso in quanto l’ac- zio Parimbelli, mira a valorizzare il lavo- coglienza è una delle fiduciario della sezione ro del personale di sala. primissime attenzioni A.M.I.R.A. di Bergamo e Così, con la collaborazio- all’ospite che varca la so- docente all’Ipssar di San ne di alcuni istituti alber- glia del ristorante. Pellegrino Terme. Il suo ghieri e dell’A.M.I.R.A., Il format “Benvenuti in obiettivo è quello di dare sono state girate 8 punta- sala” pone in risalto tale lustro al comparto di sala te (in altrettanti ristoran- funzione partendo dal- nell’ambito della ristora- ti) che hanno come titolo la base, ribadendo che le zione italiana. Il grido di “Benvenuti in sala”. Da regole del servizio e bon allarme del prof. Parim- questo mese andranno in ton sono importanti, ma belli è stato accolto da Pa- onda su Youtube. che la comunicazione e ola Battaglia, giornalista Dare importanza alla fi- l’empatia prevalgono in 8 | R & O | Luglio - Agosto 2019
Attualità Il GMR Francesco Tasso, Mauro Locatelli, il Presidente Valerio Beltrami, Enrico Cerea e Maurizio Risi al ristorante Da Vittorio durante le riprese di una puntata del format quanto il cliente deve sentirsi al centro funzione? I clienti odierni sono sem- dell’attenzione. Chi se non il cameriere pre più interessati a conoscere le carat- con la “C” maiuscola può svolgere tale teristiche dei vini, delle pietanze, degli abbinamenti e via dicendo. Di conse- guenza i camerieri devono essere più qualificati e nello stesso tempo essere psicologi per saper interpretare ciò che il cliente esige. La cucina, reparto di elaborazione del prodotto, ha fatto cambiamenti epocali in questi ultimi anni, talvolta invaden- do il campo della sala con figure non consone per chi per carattere e attitudi- ni è più propenso a non interagire con il cliente. Ecco, allora, che anche il re- parto sala deve proporre modelli nuovi scrollandosi sistemi arcaici e rendendo così il servizio più snello privilegiando più la parte comunicativa con profili idonei a tale scopo. Il Presidente Beltrami con lo chef Mirko Ronzoni Luglio - Agosto 2019 | R & O | 9
Attualità Così, Paola Battaglia si è presentata ed ha parlato del format da lei ideato: «Sono un’appassionata di buon gusto a tavola e nella vita. Mi sono avvicinata al mondo enogastronomico come conduttrice di programmi tv, e poi anche come autrice di format televisivi. L’ultima sfida è cambiare l’orientamento delle nuove generazioni. Non tutti a fare solo i cuochi, ma anche un lavoro erroneamente sottovalutato: il per- sonale di sala. La formazione e l’importanza di questo ruolo. Ho ideato un program- ma che si chiama “Benvenuti in sala!” che racconta la mise in place, i molteplici ruoli di responsabilità, di abilità e esattamente quello che ci aspettiamo quando entriamo in un ristorante». Paola Battaglia (sulla destra), durante la registrazione di una puntata di “Benvenuti in sala” SETTEANIME SRL SOCIETÀ AGRICOLA - NEGRISIA DI PONTE DI PIAVE (TV) - +39 0422 854607 - www.setteanime.com 10 | R & O | Luglio - Agosto 2019
In primo piano Leonardo precursore dei maître Sua l’invenzione del tovagliolo di Valerio Beltrami T anto si è detto circa il legame tra Leonardo da Vinci e la tavola, settore nel quale si è con- traddistinto per l’invenzio- ne di attrezzature come il tovagliolo. Leonardo da Vinci è stato celebrato il 2 maggio per i 500 anni dalla sua morte. Lo scienziato e artista più geniale che sia esistito sulla Terra, si è cimentato in mil- le argomenti e invenzioni. Dalla scienza alla pittura fino a gastronomia e molto altro ancora. Oltre a ricor- darlo per “L’ultima cena” di mettere a tavola durante i sa dagli ospiti, difatti all’i- e “La Gioconda”, per l’in- banchetti il tovagliolo (chia- nizio fu usata per soffiarsi venzione del rudimenta- ramente di forma ben diver- il naso, asciugarsi il sudore, le elicottero, il paracadute, sa da quella contempora- sedercisi sopra. Non si sa una macchina da guerra poi nea, praticamente era come quando si iniziò a utilizzare chiamata carrarmato e mol- uno strofinaccio) per potersi il tovagliolo per il suo scopo, to altro ancora, pochi sanno pulire le mani. sta di fatto che oggi grazie che è stato lui a inventare e all’idea del grande Leonar- creare un articolo che tutti i A quel tempo si usava le- do il tovagliolo lo troviamo giorni compare sulle tavole gare conigli alle gambe del in tutto il mondo. di tutto il mondo: il tova- tavolo o delle sedie con ca- gliolo. tene o cinte. Questo affinché In sala da pranzo viene Ebbene sì, Leonardo era alle gli invitati potessero pulirsi anche utilizzato come to- dipendenze della famiglia sfregando sul dorso degli vagliolo di servizio dai ca- Sforza di Milano (Ludovico animali le mani sporche e merieri. Va ricordato che il il Moro). Oltre a occuparsi impregnate di grasso, non tovagliolo dev’essere utiliz- di mille cose, era il gran ma- esistendo a quel tempo le zato da loro il meno possibi- estro cerimoniere di questa posate. le, questo per una questione importante famiglia mila- igienica. nese, praticamente il prede- In quel primo banchetto e in Da: italiaatavola.net cessore dei maitre d’hotel di molti altri quell’invenzione oggi. Fu lui che ebbe l’idea non fu ben capita e compre- Luglio - Agosto 2019 | R & O | 11
Curiosità La storia del “Tiramisù”: dalle origini alla versione flambé di Antonio Boemo A nche per via del- le note diatribe fra Friuli-Venezia Giulia e Veneto, uno dei dolci dei quali più si par- la, e non solo in Italia, è indubbiamente il tirami- sù. Riferimento ovviamente per quello tradizionale, anche se in tempi recenti è facile imbattersi ad esem- pio nel tiramisù scompo- Giacomo Rubini alla lampada sto (ormai non si sa più cosa inventare per incu- riosire i commensali). passo indietro, al 2017, te, anche per partigianeria La “guerra del tiramisù” quando in occasione della territoriale, quella bisiac- ha portato ulteriormente seconda edizione de “Le ca, di Pieris, vicino a Mon- alla ribalta questa squi- donne nell’arte del Flam- falcone, ovvero la variante sitezza incrementando in bé” è nata anche l’“Isola “Isontino” del semifred- maniera esponenziale sia delle donne”, un conteni- do a base di crema di za- gli inserimenti nei vari tore promosso dall’asses- baglione cotta e servita menu e sia nella richiesta sorato alle Pari opportu- fredda in un bicchiere da della clientela. nità del Comune di Grado Mario Cosolo, padre della C’è, tuttavia, un tiramisù che ha visto, fra le altre, stessa Flavia. davvero speciale (assag- anche l’intervento di Fla- Mario, nato e cresciuto giare per credere!), del via Cosolo, erede di una nell’Albergo Ristorante di quale dobbiamo scrivere: famiglia di ristoratori dal famiglia “Al Vetturino” di il tiramisù alla fiamma che 1850, che ha raccontato la Pieris, a 16 anni impara i non poteva che essere ide- vera storia del tiramisù. segreti della pasticceria ato e creato a Grado che Ora, si sa, si fa riferimento “Da Pirona” a Trieste. ne diventa di fatto la sua a tiramisù creati nel Vene- Fa quindi il servizio milita- capitale. to e anche al Roma di Tol- re quale vice chef sul Pan- Merito, come per tante al- mezzo. In realtà, come ha filo Reale “Savoia”. In se- tre iniziative, del Grande raccontato Flavia Cosolo, guito, sarà imbarcato sulle Maestro Giacomo Rubi- e come da documentazio- navi del Lloyd Sabaudo, ni, vicepresidente vicario ne raccolta e custodita dal poi passate al Lloyd Trie- dell’AMIRA. Consorzio Culturale del stino, Conte Rosso e Conte Per dire come è nata l’idea Monfalconese, la primo- Verde dimostrando la sua è necessario, però, fare un genitura è indubbiamen- abilità culinaria. 12 | R & O | Luglio - Agosto 2019
Curiosità con l’utilizzo dell’amaro Nonino per la flambatura. Quintessentia Nonino, è un connubbio vincente nella preparazione del Ti- ramisù, in quanto è com- posto di erbe arricchito da ÙE®, Acquavite d’U- va Nonino, invecchiata in barriques. Il debutto di questo spet- tacolare dolce alla fiamma è avvenuto al Grand Hotel Il tiramisù alla fiamma Astoria. Il gusto è quello del classico tiramisù ma a ovvia temperatura diver- Proprio negli anni ’30 a Paolo Pasolini durante le sa dal classico e con quel bordo della nave Reale Sa- riprese del film “Medea” qualcosa in più che stuzzi- voia, crea la coppa “Vettu- (siamo nel 1969 e proprio ca maggiormente il palato. rino”, poi ribattezzata in quest’anno, in occasione dialetto bisiacco “Tireme dei cinquant’anni della su”, proposta nel menù pellicola, Grado ricorda della Trattoria “Al Vettu- questo film con varie ini- rino” di Pieris (Gorizia) ziative), il poeta Biagio già alla fine degli anni Marin, ministri, sottose- quaranta del secolo scor- gretari e uomini politici. so. A tutti, come ultima por- Il “Vetturino” arriva per- tata, veniva servita la fa- sino alla grande ribalta mosa Coppa Vetturino, televisiva nazionale attra- già presente nei menù verso la trasmissione “Co- anteguerra, il dolce semi- lazione a Studio 7”. freddo che sarà chiama- Attratti dall’arte culina- to a Pieris dai suoi clienti ria di Mario, coadiuvato “Tiremesù”. dal fedele collaboratore, Tra l’altro in questo loca- il gradese Mario Pipani, le, “Al Vetturino” di Pie- ha ricordato Flavia Coso- ris, nel 1952, ha avuto i lo, giungono a Pieris nomi suoi inizi Livio Bergama- famosi: Tiberio Mitri e sco Gran Maestro della Ri- miss Italia Fulvia Franco, storazione AMIRA che è Gino Bartali, Walter Chia- diventato uno dei più ce- ri e Alida Chelli, Gianni lebri ristoratori al mondo, Morandi, Johnny Dorelli creando ristoranti di grido e Catherine Spaak, Char- alle Antille Olandesi. les Aznavour, Nada, Pat- E dalla storia a oggi, all’i- ty Pravo, Alighiero No- deazione del “Tiramisù schese, Achille D’Angelo flambé”. Il Vicepresidente vicario meglio noto come il Mago Gli ingredienti sono quelli Giacomo Rubini, ideatore del di Napoli, Maria Callas, classici con una prepara- tiramisù alla fiamma Giuseppe Zigaina e Pier zione ovviamente diversa Luglio - Agosto 2019 | R & O | 13
Vini dal mondo La Loira, il “giardino della Francia” Rubrica a cura di Rodolfo Introzzi L a Loira (Loire, in francese), con i suoi fertili e rigogliosi, pieni di alberi, fiori e settantatré mila ettari vitati (e più colline ricoperte di vigne, tantoché i vari di trecento chilometri di estensione Re di Francia fecero costruire proprio in lungo le sponde del fiume omonimo), è questa zona i loro castelli e le loro resi- una delle regioni vitivinicole più grandi denze estive, i famosissimi Castelli della della Francia e considerata, da sempre, il Loira. “giardino della Francia” per i suoi terreni Le aree viticole più importanti si trovano nei dintorni delle città di Nevers, Bourges e Orléans. Essendo un’area vitivinicola molto lunga, presenta caratteristiche pe- doclimatiche che variano da zona a zona. Estesa nel centro della Francia, dove si trova la catena montuosa del Massiccio Centrale, gode da una parte di clima con- tinentale – caratterizzato da inverni rigidi e lunghi ed estati calde ma brevi –, dall’al- tra, specialmente alla foce del fiume che confluisce nell’Oceano Atlantico, di un clima tipicamente marittimo, mite ed umido. Grazie alle caratteristiche climati- che, con una latitudine quasi al limite per la sopravvivenza della vite, la quantità di zuccheri nell’uva risulta particolarmente bassa, cosicché i vini che se ne ottengono sono leggeri e poco alcolici, caratterizzati da elevata acidità. Anche i terreni presentano caratteristiche diverse a seconda dell’area: nella parte più orientale, alle pendici del Massiccio Centrale dove si producono i vini miglio- ri, questi sono a base di argilla calcarea mista a gesso e silicio, mentre nei pressi della foce diventano sempre più sabbiosi. I vitigni a bacca bianca coltivati principal- mente nella Valle della Loira includono Sauvignon Blanc, Chenin Blanc, Melon de Grappolo di Chenin Blanc Bourgogne, Arbois, Chardonnay e Folle Luglio - Agosto 2019 | R & O | 15
Vini dal mondo famosi sono prodotti nella denominazione AOC Vou- vraycon lo Chenin Blanc come unico vitigno. Infine, la zona orientale e lontana dalle coste, poco a sud di Orléans,nei vigneti situati dove il fiume dise- gna un’ampia curva, sulle colline una opposta all’al- tra di due cittadine molto rinomate per la produzio- ne vinicola: a destra Pouil- ly-sur-Loire e a sinistra Sancerre con le AOC San- cerre e Pouilly-Fumé; qui Château de La Loire i vigneti coltivati a Sau- vignon Blanc crescono su terreni composti da sedi- Blanche. Fra le uve a bacca e una notevole longevità menti di gesso e selce con nera il Cabernet Franc, Ga- che può raggiungere deci- cui si producono i migliori may, Grolleau, Cabernet ne di anni di affinamento vini del mondo di questa Sauvignon, Malbec (cono- in bottiglia; è anche nota tipologia, che esprimono sciuto nella regione con il per la produzione di spu- note eteree di pietra foca- nome Côt), Pineau d’Au- manti metodo classico del- ia, vegetali e talvolta perfi- nis, Pinot Nero e Meunier. le denominazioni Saumur no affumicate. I vini hanno L’area più importante del- e Crémant de Loire. anche un’acidità piuttosto la Valle della Loira è quella Verso ovest troviamo l’a- spiccata, che contribuisce settentrionale, a sua volta rea di Touraine, in cui si alla loro finezza ed elegan- suddivisa in quattro zone. producono vini bianchi za. Nella zona di Sancerre Quella più occidentale, vi- e rossi, questi ultimi so- si producono anche vini cino alla costa Atlantica e prattutto da uve Cabernet rossi e rosati da uve Pinot intorno alla città di Nantes, Franc, Cabernet Sauvi- Nero e Gamay. L’appel- dove si trova l’AOC Mu- gnon ma anche Gamay in lazione Pouilly sur Loire scadet, prodotto con uva purezza. I vini bianchi più caso unico in Francia pre- Melon de Bourgogne, lo- calmente conosciuto come Muscadet, un vino sem- plice e immediato, adatto all’abbinamento con i cro- stacei e i frutti di mare. La zona centrale, con le AOC Anjou-Saumur, è particolarmente conosciu- ta per i vini rosati, ottenuti principalmente dal vitigno Grolleau; e i bianchi a base di Chenin Blanc, che dà vini dotati di mineralità, fre- Sainte Maure de Touraine AOP, formaggio caprino della Loira schezza e aromi complessi 16 | R & O | Luglio - Agosto 2019
Vini dal mondo vede l’utilizzo del vitigno Chasselas. La produzione delle due aree esterne si concentra, quindi, sui vini bianchi, mentre nella parte centrale si presenta varia e prevede vini bianchi, rossi, rosa- ti, spumanti e vini passiti. Nella Valle della Loira si trova anche una vasta area di produzione di Vin de Pays appartenenti alla de- nominazione Vin de Pays du Jardin de la France. Per finire, chi dice vino dice patrimonio! In Valle della Loira, castelli, città Tipico paesaggio della Loira e paesini caratteristici non sono mai troppo lontani dai loro vigneti. pregiate come le ostriche ra IGP. Si tratta, dunque, di un verdi. I boschi e le campa- Tra le carni, le Andouil- territorio piuttosto vasto, gne offrono non solo pre- lettes, salsicce preparate ricco di colline e di fiumi, giate carni di cacciagione esclusivamente con l’inte- i cui prodotti li ritrovia- (lepre, capriolo, cinghiale, stino e lo stomaco del ma- mo nella cucina locale. Le cervo, serviti in autunno iale, i Polli dell’Orléanais e acque dolci sono ricche di con funghi porcini o finfer- la Selvaggina di Sologne. pesci come lucci, anguil- li), ma anche prodotti orto- I formaggi prodotti nella le, mentre dalla Costa At- frutticoli come l’autoctona Valle della Loira godono lantica provengono specie lenticchia verde della Loi- di una certa fama e cinque di essi, ottenuti soprattutto da latte di capra, sono cer- tificati IGP: Sainte Maure du Touraine, prodotto nel- la regione della Touraine, Pouligny St. Pierre, Saint Maure, Crottin de Chavi- gnol e la Pyramide de Va- lençay. Tra i dolci impossibile non citare la deliziosa Tarte Ta- tin, una torta di mele ca- povolta, l’“île flottante“, l’isola galleggiante, merin- ghe morbide che galleggia- no su una base di crema, e il “Gateau Pithiviers“, Vigneti d’Anjou Saumur, reputati per i vini rosati crema di mandorle in una croccante sfoglia. Luglio - Agosto 2019 | R & O | 17
Vini italiani Alla scoperta dei vini italiani regione per regione Marche di Michele Policelli Vini DOP: • Vini a Denominazione d’Origine Controllata e Garantita - Castelli di Jesi Verdicchio Riserva - Verdicchio di Matelica Riserva - Conero Riserva - Offida - Vernaccia di Serrapetrona • Vini a Denominazione d’Origine Controllata - Bianchello del Metauro - Colli Pesaresi - Pergola - Lacrima di Morro o Lacrima di Morro d’Alba - Esino - Verdicchio dei Castelli di Jesi - Rosso Conero - Colli Maceratesi - San Ginesio - I Terreni di Sanseverino - Verdicchio di Matelica - Vernaccia di Serrapetrona - Falerio - Rosso Piceno o Piceno - Terre di Offida Vini IGP: - Marche Luglio - Agosto 2019 | R & O | 19
Vini italiani I l territorio delle MARCHE è delimi- tato ad est dal mare Adriatico e ad ovest dalla catena degli Appennini. È una regione stretta e lunga caratteriz- zata da un’escursione termica accentua- ta durante il periodo invernale. La scoperta di fossili risalenti all’età della pietra dimostra la tradizione mil- lenaria della coltivazione della vite, confermata anche dai Romani che ap- prezzavano il Verdicchio. Le forme di allevamento più diffuse sono ad alberello e a spalliera, la qualità Vigneti a Follonica dei suoi vini e la facilità di rinnovamen- to anche dal punto di vista commerciale hanno permesso di far conoscere questo I VINI DOCG territorio anche al di fuori dei confini CASTELLI DI JESI VERDICCHIO RI- nazionali. SERVA Vitigno/i: Verdicchio (85-100%); Treb- I vitigni più rappresentativi: biano Toscano, Malvasia Toscana (0- Il primo vino che nominiamo quando si 15%) parla delle Marche è il Verdicchio, viti- Zona di produzione: Ancona, Macerata gno autoctono. In base alla zona di col- Affinamento: non previsto tivazione abbiamo il Verdicchio di Jesi, Caratteristiche visive: giallo paglierino negli ultimi anni apprezzata anche la Caratteristiche olfattive: caratteristico, versione passito, e il Verdicchio di Ma- delicato telica. Caratteristiche gustative: armonico, Tra i vitigni autoctoni a bacca rossa asciutto, retrogusto amarognolo troviamo la Lacrima di Morro d’Alba GAM: 12,5% prodotto nella zona di Ancona, mentre CONERO dalle uve Vernaccia abbiamo la Vernac- Vitigno/i: Montepulciano (85-100%); cia di Serrapetrona, spumante secco di Sangiovese (0-15%) colore rosso rubino prodotto nella zona Zona di produzione: Ancona del Maceratese. Affinamento: 2 anni obbligatori e fino a Estratti di alcuni disciplinari 6 anni Caratteristiche visive: rosso rubino Caratteristiche olfattive: gradevole, vi- noso Caratteristiche gustative: armonico, asciutto, di corpo GAM: 12,5% OFFIDA (PECORINO) Vitigno/i: Pecorino (85-100%); altri viti- gni autorizzati (0-15%) Zona di produzione: Ascoli Piceno, Fer- mo Affinamento: 5 mesi obbligatori Caratteristiche visive: giallo paglierino Vigneti di Verdicchio di Jesi con riflessi verdolini Caratteristiche olfattive: fruttato, sento- 20 | R & O | Luglio - Agosto 2019
Vini italiani ri di ananas e di fiori Vitigno/i: Verdicchio (85-100%); altri Caratteristiche gustative: fresco, persi- vitigni autorizzati (0-15%) stente, sapido Zona di produzione: Ancona, Macerata VERDICCHIO DI Affinamento: non previsto MATELICA RISERVA Caratteristiche visive: giallo paglierino Caratteristiche olfattive: caratteristico, delicato Caratteristiche gustative: armonico, asciutto, retrogusto amarognolo GAM: 12,5% VERNACCIA DI SERRAPETRONA Vitigno/i: Vernaccia Nera (85-100%); altri vitigni autorizzati (0-15%) Zona di produzione: Macerata Affinamento: non previsto Caratteristiche visive: rosso dal granato al rubino; spuma persistente a grana fine Caratteristiche olfattive: caratteristico, vinoso Caratteristiche gustative: amarognolo, caratteristico, gradevolmente GAM: 11,5% Lacrima Vernaccia di Serrapetrona Verdicchio Luglio - Agosto 2019 | R & O | 21
Il Maestro Il Gran Maestro Alberto Civitella si racconta… Rubrica a cura di Claudio Recchia, Cancelliere dell’Ordine dei Grandi Maestri della Ristorazione C ontinua la rubrica del Can- tua brillante carriera? celliere Claudio Recchia Ad un mio Maître, dopo aver con i maestri che vogliono versato un Nobile vino rosso, “raccontarsi”. L’appuntamento di domandai il perché versando questo numero è con Alberto Civi- muoveva la bottiglia orizzon- tella della sezione Sanremo. talmente quasi a scatti... Bene- 1 - Ci puoi raccontare in breve volo con un malizioso sorriso la tua carriera? mi rispose: “L’età...”. Scoprii Dal 1961, commis de suite pres- poi dopo qualche tempo che so il ristorante del Jolly Hotel era un accorgimento per acce- Olbia (famiglia Marzotto), feb- lerare l’ossigenazione, laddove braio 1963 piccolo di camera spesso non ci sono i canonici sulla Castel Felice Sitmar Line, 30 minuti. Bisogna osservare e aprile 1967 la svolta da garzo- farne tesoro degli insegnamen- ne di 1ª vengo ingaggiato dalla ti tutt’ora validi anche se Costa Armatori ed imbarcato Il Gran Maestro Scienza e tecnologia hanno fat- sulla Anna C., da quel momen- Alberto Civitella to passi da giganti ed aiutato to tutta escalation sino al 2011 e tanto anche nell’industria del connubio che “idealmente” va certificare corsi di HACCP per turismo. avanti. Lascio l’attività dopo personale Hotel Flott Costa. 5 - Che consigli daresti ad un aver trascorso gli ultimi 11 anni 2 - Da quanti anni fai parte giovane cameriere che ha de- da “Corporate Maitre d’ Hotel” della grande famiglia chiama- ciso di intraprendere la nostra responsabile di movimentazio- ta A.M.I.R.A.? carriera? ne del personale Ristorante e Sono entrato in Amira nel mar- Ai nostri giovani che intrapren- Capi Servizi in Flotta, selezio- zo del 1993, richiesta di iscri- dono la nostra carriera direi di ni, reclutamenti, formazione, zione inoltrata dall’amico fra- non smettere mai di sognare, promozioni. Un immenso gra- terno Antonino Guarracino, ogni storia di successo inizia zie alla famiglia Costa che ha fiduciario a quel tempo della con un sogno (Every success sempre creduto in me. Ha inve- Sezione Sanremo. story starts with a dream). Sia- stito su di me pagando corsi di 3 - Che cosa distingue un te umili, per affinare la curio- qualificazione e riqualificazio- Maître professionista? sità che inevitabilmente vi do- ne del personale come: Stresa Un Maître professionista è co- nerà conoscenza. Tutto ciò che “Istituto E. Maggia”; a Miami lui che saprà sempre coniugare vi circonda deve riguardarvi, USA per brevetto di abilitazio- la parola “RISPETTO” in qual- ambiente, tradizione, colore, ne Public Health; Glion Swiss siasi operazione. cultura. Tenere sempre accesa (Istituto Superiore di Hotelle- 4 - Ci potresti raccontare un la “bramosia per la conoscen- rie); abilitazione per erogare e aneddoto che hai vissuto nella za”. Luglio - Agosto 2019 | R & O | 23
“Come colui che serve” (Lc 22,27) Riflessione spirituale di don Beppe de Ruvo O gni anno arriva il tem- po dell’estate, tempo per molti di voi di mag- giore impegno professionale. Ma per tanti l’estate è il tempo delle vacanze, “staccare” dai ritmi intensi, affannati e spesso frenetici della vita quotidiana. Il riposo però non può essere solo il “non far nulla” quindi non un tempo vuoto da riempi- re comunque. Ogni persona ha diritto a prendersi un periodo di pausa e di riflessione: sono “opportunità” che mettono in conduce all’incontro con Dio. mo accettare che il sale diven- campo un “diritto al riposo” L’incontro con la bellezza è ti insipido e la luce sia tenuta avendo lo sguardo non solo una delle strade principali che nascosta (cfr Mt 5,13-16). An- rivolto a noi stessi ma anche portano all’incontro con “Dio, che l’uomo di oggi può sentire verso gli altri, aprendo il raggio Bellezza suprema”. Vorrei però di nuovo il bisogno di recarsi di orizzonte a tutte le persone con molta semplicità offrire per come la samaritana al pozzo maggiormente sfavorite a cau- questo tempo di riposo il sug- per ascoltare Gesù, che invita a sa della perdita di lavoro, della gerimento di accostarsi a qual- credere in Lui e ad attingere alla casa, colpite da eventi naturali che buona lettura cristiana per sua sorgente, zampillante di ac- di questi ultimi tempi. Il turi- non cadere nell’ozio; certamen- qua viva (cfr Gv4,14). Dobbia- smo è uno “spazio privilegiato te non tralasciare un tempo da mo ritrovare il gusto di nutrirci per il ristoro fisico e spirituale” dedicare alla preghiera, capace della Parola di Dio, trasmessa e, oltre ad agevolare l’incon- di riscoprire momenti e gesti di dalla Chiesa in modo fedele, e tro con culture diverse e con la più intensa relazione familiare, del Pane della vita, offerti a so- natura, favorisce “l’ascolto e la a vivere l’incontro fraterno con stegno di quanti sono suoi di- contemplazione, la tolleranza altri fratelli e sorelle nella par- scepoli (cfrGv 6,51). L’insegna- e la pace, il dialogo e l’armo- tecipazione alla liturgia euca- mento di Gesù, infatti, risuona nia in mezzo alla diversità”. Il ristica. Al termine della vacan- ancora ai nostri giorni con la cammino del cristiano, la di- za, avendo condotto una vita stessa forza: “Datevi da fare mensione del viaggio spinge di ricerca della Parola di Dio e non per il cibo che non dura, a riflettere sull’itinerario, più di prolungata preghiera verrà ma per il cibo che rimane per la profondo e significativo, che normale riprendere sia la vita vita eterna” (Gv 6,27)”. Buona siamo chiamati a percorrere: professionale sia la vita familia- estate nel Signore a tutti voi quello che attraverso la natura re. Affermava Papa Francesco, ci permette di contemplare e ci qualche anno fa: “Non possia- Vostro don Beppe 24 | R & O | Luglio - Agosto 2019
Alimentazione e nutrizione La ciliegia: una tira l’altra … menomale! Rubrica a cura del dott. Giovanni Favuzzi È proprio così: man- alleviare l’infiammazio- proprietà lassative, per giare le ciliegie ne. questo motivo non ne una dopo l’altra Questi golosi frutti van- è consigliato l’uso nei fa davvero bene. Le ci- tano un buon contenuto bambini di età inferiore liegie sono uno snack di flavonoidi, grazie al ai tre anni perché po- rinfrescante e rivitaliz- quale stimolano la pro- trebbero provocare loro zante, perfetto durante duzione di collagene, e diarrea. la stagione calda e l’ele- sono un toccasana per la vato indice di sazietà a salute cardiovascolare, Quali sono gli aspetti fronte di un potere ca- in quanto aiutano a con- nutrizionali delle cilie- lorico abbastanza con- trollare i livelli di cole- gie? tenuto, ne fanno uno sterolo nel sangue. spuntino indicato anche Le ciliegie hanno pro- Le ciliegie contengono nelle diete dimagranti. prietà depurative, diu- una buona quantità di retiche, disintossicanti vitamina C, vitamina A È vero che le ciliegie e dissetanti. Grazie alla e rappresentano una di- sono tollerate molto presenza di acido ma- screta fonte di potassio, bene anche da chi sof- lico stimolano l’attività calcio, fosforo, ferro e fre di diabete? del fegato. Abbastanza fibre solubili. ricche di melatonina, Le ciliegie sono frut- Contengono il levulo- pare che siano in grado ti poco calorici, infatti sio, uno zucchero che di favorire il sonno. ben l’80% della polpa è non presenta controin- Le ciliegie hanno forti fatto di acqua, e questa dicazioni per i diabetici; le ciliegie, dunque, sono un alimento indicato anche per chi soffre di diabete. Ci sono altri aspetti nu- traceutici delle cilie- gie? La ciliegia è considera- ta molto efficace per il trattamento della gotta, in quanto contiene un antiossidante chiamato antocianine che aiuta ad Luglio - Agosto 2019 | R & O | 25
Alimentazione e nutrizione vedono la cottura sono piuttosto una buona fonte di sali minerali come cal- cio, fosforo, potassio e ferro. Perché è importante mangiare i frut- ti di colore rosso? Questi frutti sono degni rappresen- tanti del gruppo dei vegetali rossi. Le ciliegie, come tutti i frutti e ortaggi a polpa rossa, sono una ricca e nota fonte di antocianine. Queste moleco- le sono in grado di inibire l’attività di uno dei principali enzimi coinvol- to nei processi infiammatori. In più, tutte le antocianine sono efficaci an- tiossidanti e come tali svolgono un’a- zione protettiva nei confronti del ri- schio di cancro. caratteristica non solo le rende piut- tosto leggere ma anche decisamente Cos’altro si potrebbe aggiungere diuretiche. Questa qualità è garantita sulle ciliegie??? anche dalla buona concentrazione di potassio a dispetto del basso conte- Le ciliegie sono alimenti “a spreco nuto di sodio. zero”: i peduncoli essiccati al sole Le ciliegie contengono solo 38 kcal sono utili per preparare una tisana ogni 100 g di frutto edibile, che ap- drenante e depurativa. porta una discreta quantità di vita- Bisogna evitare l’ingestione anche mina C: una porzione da 100 g di ci- accidentale del nocciolo, perché con- liegie fresche assicura il 12% circa del tiene acido cianidrico, un veleno che fabbisogno quotidiano di vitamina C. ostacola il trasporto dell’ossigeno nel Quest’ultima è una sostanza termo- sangue: l’acido si libera solo se il noc- labile, perciò solo il frutto fresco ne ciolo viene danneggiato o ingerito. contiene: marmellate e dolci che pre- 26 | R & O | Luglio - Agosto 2019
IL CAVIALE IL CAVIALE DALLE Speciale di Ristorazione & Ospitalità ORIGINI Numero 7-8 | Luglio-Agosto 2019 Francesco Petrone La storia del caviale è intrinsecamen- te connessa con quella dello storione, ed inizia 200 milioni di anni fa con la comparsa degli storioni sulla Terra. Circa 2.200 anni fa l’interesse verso gli storioni inizia a essere testimoniato da numerosi reperti e scritti egizi, greci e latini. Luglio - Agosto 2019 | R & O | 27
IN RUSSIA risorse del mar Caspio e del Mar Nero e la Al 1240 d.C., a Uglich in Russia, risale la pesca si estende in molte zone nel mondo. prima testimonianza storica del consumo Ovunque le nuove industrie collassano di un prodotto del tutto simile al caviale che velocemente per esaurimento degli stock. conosciamo oggi. In seguito questo consu- Durante la Belle Époque e soprattutto mo si diffonde soprattutto grazie alle dispo- in seguito alla rivoluzione di ottobre del sizioni della Chiesa Ortodossa, rendendo il 1917, gran parte dell’aristocrazia Russa caviale un prodotto della tradizione popo- si trasferisce in Francia e da lì diffonde la lare russa. Nel 1675 lo zar Alexei Michai- moda del caviale in Europa. lovich (il secondo Zar Romanov) stabilisce l’esclusiva autorità dello zar nel commercio IN ITALIA del caviale. Vent’anni dopo nel 1695 Pietro Per quanto riguarda l’Italia invece, erano I il Grande fonda il primo ufficio per la pe- presenti tre specie di storioni, ed il caviale sca in Astrachan. Il caviale come prodotto era sia prodotto che importato; la Serenis- alimentare nasce in Russia intorno al 1600. sima Repubblica di Venezia, che commer- Veniva ottenuto dalle uova degli storioni ciava prima con l’impero bizantino, poi del Mar Caspio, tra la Persia e la Russia, e con quello ottomano, importava e distri- divenne presto un alimento di lusso, la pre- buiva il caviale prodotto nell’area del mar libatezza preferita dall’aristocrazia russa e Nero. Tuttavia, la prima ricetta italiana persiana. La parola stessa “caviale” deriva conosciuta risale alla metà del 1400, ma dal persiano Khāg-āvar, cioè “pesce genera- un secolo più tardi sono diversi gli autori tore di uova”. italiani che pubblicano ricette per la pre- Quando le famiglie nobili viaggiavano in parazione di caviale. A Ferrara la produ- Europa si portavano dietro scorte di caviale zione tradizionale basata sulla pesca nel da far assaggiare ai loro ospiti, abitudine, Po, documentata a partire da Cristoforo di questa, che tuttora persiste tra i ricchi tu- Messisbugo, dura fino alla seconda guerra risti russi. Così iniziarono a far conoscere mondiale. questo prelibato cibo alla nobiltà europea. La leggenda racconta che quando Luigi IL FIUME PO XV mise in bocca per la prima volta quel- Lo storione ladano (noto a livello interna- le viscide uova di pesce che lo Zar Pietro il zionale come beluga) era abbondante nel Grande gli aveva portato in dono, le sputò fiume Po e la sua cattura per il consumo e immediatamente. la produzione di caviale è ben documen- tata nel Rinascimento. La prima ricetta IN EUROPA italiana di cui abbiamo documentazione Verso la fine del 1800 inizia il declino delle certa è stata scritta da Bartolomeo Sacchi detto Il Platina e inserita nella sua ope- ra “De honesta voluptate et valetudine”, pubblicata a Venezia nel 1475, nella quale si rifà a molte ricette di Maestro Martino da Como. Successivamente, Cristoforo di Messisbugo nel suo libro di ricette e reso- conto di banchetti della corte dei Duchi 28 | R & O | Luglio - Agosto 2019
Alfonso I d’Este ed Ercole II d’Este “Libro IL CAVIALE NEL ‘900 novo nel qual si insegna a far d’ogni sorte Nei primi del ‘900 i russi estendono la di vivanda” Venezia, 1564, a pagina 110, pesca degli storioni e la produzione del riporta una ricetta sull’estrazione delle caviale anche in Iran utilizzando esclusi- uova da ovari di storione e sulla prepara- vamente maestranze russe; infatti in Iran zione del caviale “caviaro per mangiare, gli storioni erano considerati haram, cioè fresco, o per salvare”. Anche Domenico vietati dall’Islam. Nel 1953 l’Iran inter- Romoli, detto il Panonto, nel suo libro rompe il trattato con la Russia e costituisce “La singolare dottrina” Venezia, 1587, de- un’unica compagnia di stato, la Shilat. Il scrive a pagina 195 una preparazione del mondo conosce il caviale iraniano e nasce caviale “da mangiare in pochi giorni” te- la polemica su quale sia caviale migliore, stimoniando che era in uso un’altra prepa- se quello iraniano o quello russo. razione più adatta alla conservazione. CLASSIFICAZIONE NUTA Il caviale viene suddiviso in 4 livelli di Da circa il 1920 al 1942 a Ferrara esisteva qualità a seconda della uniformità: un rinomato negozio di gastronomia chia- mato “Nuta”, dal diminutivo della pro- Consistenza-Dimensioni-Colore-Profu- prietaria Benvenuta Ascoli, che acquistava mo. tutti gli storioni beluga femmina pesca- In generale più chiaro è il colore delle ti nel Po per l’estrazione del caviale, che uova e maggiore sarà il pregio. preparava secondo l’antica ricetta di Mes- I gradi di colorazione sono classificati in: sisbugo rielaborata. Si trattava di caviale 0 (colore più scuro) cotto e conservato sottolio che a Ferrara 00 (tono medio), molti ricordano e che nel periodo d’oro 000 (tono chiaro), veniva inviato per la commercializzazio- il più costoso è genericamente chiamato ne a Roma e Milano ed anche in Svizzera. “royal caviar”. Dal 1942 al 1970 è continuata una spora- dica produzione da parte dell’ex garzone IL CAVIALE OGGI di bottega, che aveva acquisito il negozio Negli anni ‘70 partono le prime iniziative dopo la fuga della Nuta in seguito all’in- imprenditoriali per l’allevamento di sto- staurazione in Italia delle leggi razziali. rioni in Italia, Francia e USA. Nel 1998 il Ma la cattura degli storioni nel Po si era CITES (Convenzione sul commercio inter- diradata e finì presto per estinguersi del nazionale delle specie minacciate di tutto. L’epopea della pesca allo storione nel Po è anche raccontata nel libro Scano Boa di Gian Antonio Cibotto, ed. Rizzoli 1961, nel film omonimo del 1961, di Rena- to Dall’Ara, con una giovanissima Carla Gravina e nel libro La signora del caviale, di Michele Marziani, ed. Barbès 2009. Luglio - Agosto 2019 | R & O | 29
estinzione) inserisce tutte le specie di Aci- SUCCEDANEO DEL CAVIALE penseriformi (storioni e spatole) nella lista In questi casi il valore commerciale è de- delle specie sottoposte a tutela. Il mondo cisamente inferiore e per la normativa incomincia a riflettere seriamente sulle italiana il prodotto deve essere etichetta- conseguenze della pesca incontrollata. Nel to come “succedaneo del caviale”; in altri 2006 arriva il bando totale della pesca nel paesi il nome caviale viene fatto precedere Caspio. Negli allevamenti di Calvisano in dalla specie di pesce in questione, anche provincia di Brescia, viene ottenuto il pri- se per caviale in senso stretto generalmen- mato produttivo di caviale con 25 tonnel- te si intende quello di storione, mentre gli late di prodotto da allevamento. altri prodotti andrebbero più propriamen- te chiamati uova di pesce. La questione COS’È IL CAVIALE nell’ambito del commercio internaziona- Il caviale è un alimento che si ottiene at- le ha generato ambiguità, pertanto è sta- traverso la lavorazione e la salatura delle ta affrontata e definitivamente risolta dal uova di diverse specie di storione, cioè di Codex Alimentarius (Organismo delle pesci che appartengono alla famiglia Aci- Nazioni Unite che si occupa degli alimen- penseridae. Il caviale granulare ha una ti) nel luglio 2010 quando è stato emanato consistenza cremosa ed è formato da pic- uno standard specifico per il caviale, nel coli grani morbidi, di gusto delicato. quale è stato riconosciuto il termine cavia- Sebbene l’etimologia della parola sia argo- le (“caviar” nel testo originale in lingua mento di discussione e l’English Oxford inglese) esclusivamente ai prodotti otte- Dictionary ritiene che l’origine del termi- nuti da pesci della famiglia Acipenseridae. ne “caviar” sia italiana, le parole italiane Quindi è stata rifiutata l’istanza presentata “caviale”, “caviare” e “caviaro” derivano dagli statunitensi che chiedevano l’esten- più probabilmente dal persiano Khāg-āvar sione dell’applicazione del termine a tutto letteralmente “pesce generatore di uova”. l’ordine Acipenseriformes, che oltre agli Prodotti analoghi al caviale si producono storioni comprende anche i pesci spatola anche con uova di altri pesci, tra i più noti (famiglia Polyodontidae). quello ottenuto da uova di salmone, spes- so chiamato “caviale rosso” o ikura e da ZONA DI ORIGINE uova di lompo (Cyclopterus lumpus) che Le tre specie più famose di storione, dalle vengono artificialmente colorate di rosso quali si ricava il 90% del caviale mondia- o di nero. le, vivono nel Mar Caspio, in Azerbaijan, Iran, Russia. Un tempo lo storione era comune anche nell’Adriatico e nel fiume Po, oggi la sua presenza allo stato brado è occasionale. Nel nostro Paese esistono allevamenti dove gli storioni vengono al- levati in cattività. Attualmente il caviale Calvisius, prodotto a Calvisano (BR) sta riscuotendo un buon successo in campo internazionale. 30 | R & O | Luglio - Agosto 2019
A seconda della tipologia di storione di provenienza, le principali varietà di caviale sono: Caviale Beluga Caviale Osietra Proviene dallo Storione Beluga Huso huso (in ita- Osetra, Oscietra o Asetra, proviene dallo Storio- liano Storione Ladano). È il più pregiato e il più ne Acipenser gueldenstaedtii (noto come Storio- raro: è difficile che se ne possano pescare più di ne Russo), o dallo Storione Persiano Acipenser 100 esemplari in un anno. Arriva a fornire anche persicus. Entrambi sono storioni di media taglia 150 kg di caviale. Produce un caviale a grana gros- e possono pesare 35-80 kg, dando un caviale dal sa (superiore a 3 mm di diametro) con una colora- gusto morbido e con leggero aroma di nocciola. zione dal grigio perla al grigio scuro. Si contrad- Favorito dagli intenditori, più piccolo del Belu- distingue per l’etichetta sulla confezione di colore ga, più sodo e meno fragile, colore giallastro – azzurro o blu. Gli United States Fish and Wildlife marrone chiaro. Ha una granatura media. Service hanno proibito nel 2005 l’importazione di caviale Beluga dal Mar Caspio e dal Mar Nero, per ridurne il pericolo di estinzione. Caviale Sevruga Caviale Almas Proviene da Acipenser stellatus (Storione Stella- to), uno storione di piccole dimensioni che arriva fino a 25 kg di peso e supera raramente il metro e È il più costoso in assoluto e rarissimo, ossia cinquanta di lunghezza. È caratterizzato da uova caviale “diamante”, prodotto dallo storione più piccole (1 mm circa di diametro) e fragili, di Beluga del Mar Caspio, che viene confeziona- colore dal grigio chiaro al grigio antracite, l’aroma to in scatole d’oro a 24 carati, può costare fino è potente e accentuato. Si contraddistingue per a 24.000 € al chilogrammo (prezzo indicativo a l’etichetta di colore giallo o avorio. Dicembre 2009). Le uova sono bianche. Caviale russo Il caviale Sterlet Malossol O “Caviale Imperiale”. Si ricava dallo sterletto (Acipenser ruthenus), una specie praticamente estinta. Era il favorito degli zar, scià e imperato- È costituito dalle uova più grosse, freschissime, ri, di grana piccola e colore chiaro. salate molto poco (al massimo 3-4%) e quindi conservabili al fresco per non più di 30-60 giorni; grano brillante, pieno, sodo e secco. Caviale francese Succedanei del Si ricava da storioni provenienti dalla Russia, la sua colorazione varia dal rosso al nero, dalla gra- caviale na grossa. Sono un’alternativa molto più economica al vero caviale. Per cui anzichè uova di storione Caviale di salmone si usano uova di capelin, lompo, trota, salmone. Il caviale di salmone sono uova di salmone con- servate sotto sale. La maggior parte del caviale di salmone proviene dai salmoni Rosa e Keta. Sono uova di colore rosso-arancio brillante piuttosto grosse. Luglio - Agosto 2019 | R & O | 31
Varietà prodotto migliore sia definito “Malossol”, Il migliore è quello fresco, chiamato “ma- che in russo significa appunto “con poco lossol”. Le migliori qualità di caviale han- sale”. Passano pochissimi minuti dal mo- no minor sale di conservazione aggiunto: mento in cui le uova vengono prelevate ogni aggiunta del produttore diminuisce il dalla femmina a quello in cui il caviale valore del caviale e va ricordato che il ca- viene inscatolato. Poi bisogna rispettare viale ideale raggiunge il mercato senza ag- un procedimento di conservazione molto giunte o trattamenti di alcun tipo. Quello rigido a temperature comprese tra i -3 e gli pastorizzato si conserva più a lungo (fino 0 °C, affinché il caviale non si deteriori e ai sei mesi, contro i due del “malossol”) non prenda quel sentore di aringa; il suo ma è leggermente più salato. Le varietà profumo, una volta aperta la scatola, deve classiche, dalla Russia e dall’Iran, sono il essere delicato. Beluga, l’Oscietra, il Sevruga. Recente, ma Per degustare adeguatamente il caviale bi- di ottima qualità, il Calvisius e il Caviar de sogna in primis assicurarsi che il caviale Venise, di produzione italiana. fresco sia “malossol”, costituito da uova integre di storione e sale. Malossol in russo vuol dire “poco salato”, questa tecnica contraddistingue il prodot- to che risulta più delicato e complesso al gusto. Prodotti più recenti La storionicoltura non si è dedicata solo alle tre specie più conosciute provenienti dal Caspio e ha reso disponibili altre spe- cie di storione, creando anche alcuni ibri- di commerciali. I primi prodotti di questo tipo ad affermarsi sul mercato sono stati: Produzione del caviale, D’Aquitania, prodotto in Francia con lo la tecnica “MALOSSOL” storione siberiano Acipenser baerii tra- Per ottenere il caviale bisogna sacrificare piantato in Aquitania con uova di media la femmina dello storione, ucciderla, dis- grandezza e colore grigio antracite con sanguarla tagliandole le branchie, e pri- sfumature marroni. varla delle uova immediatamente dopo il Calvisius, caviale prodotto in Italia dallo salasso. A questo punto le uova vengono storione bianco (Acipenser transmonta- rapidamente e meticolosamente passate a nus), che viene allevato a Calvisano (BS). mano in un setaccio per togliere ogni resi- Le uova superiori a 2,8 mm sono ottenute duo impuro, lavate in acqua fredda, e poi da storioni della taglia di oltre 50 kg. Que- salate. sto consente un sistema di tracciabilità Il sale agisce come conservante, ma per basato sull’identificazione del lotto di pro- una maggiore qualità del caviale il suo duzione con la quantità di caviale estratto dosaggio deve essere minimo, compre- esclusivamente da una singola femmina so tra il 3% e il 5%. Non è un caso che il (superiore a 5 kg), garantendone l’assoluta 32 | R & O | Luglio - Agosto 2019
omogeneità. (dalla nocciola alla noce) e il burro a secon- da della specie di storione di provenienza. L’ASPETTO Per valutare adeguatamente il caviale, si Alcuni caviali possono presentare anche prelevi una piccola quantità (3-5 g) con il aromi “più marini”, che richiamano i frutti cucchiaino di madreperla (anche osso o di mare (soprattutto mitili, vongole, ostri- corno), e la si ponga sul dorso della mano che e ricci di mare), o la dolcezza dei cro- tra l’indice ed il pollice. Si muova delica- stacei (gamberetti, granchio, astice, canoc- tamente il caviale e si inclini il pugno alla chia), o ancora alghe, l’acqua dolce e l’alga luce, accertandosi dell’assenza di grani spirulina. rotti e di olio in eccesso, e apprezzando la dimensione delle uova e la loro lucentez- Altre volte il sapore del caviale può ricor- za. dare il pesce fresco (pesce intero fresco, pesce crudo o pesce bollito). IL PROFUMO Dopo pochi secondi sulla mano il caviale si riscalda leggermente ed intensifica l’e- vaporazione di molecole aromatiche, altri- menti difficilmente percepibili a 0 °C. Si avvicini quindi il pugno sotto il naso per valutare il profumo; questo deve es- sere quasi assente, evocare vagamente il mare, ma nessun aroma deve essere ricon- ducibile al pesce conservato. Neanche dopo che il caviale è stato inge- rito, la mano deve emanare forti odori di pesce. LA DEGUSTAZIONE Tuttavia se il caviale odora o sa di pesce Una volta che questo è in bocca, indugiare conservato (baccalà, aringa, mangime, piacevolmente sul gusto facendo scorrere ecc.) ciò costituisce un grave difetto, ed è le uova sul palato per apprezzarne la con- sintomo di una cattiva conservazione. sistenza morbida, elastica, e la sorpren- dente esplosione di aromi. Solo allora si NELLA CUCINA TRADIZIONALE può apprezzare la complessità, l’intensità Nella tradizione il caviale viene associato ed infine la persistenza dell’incredibile gu- a prodotti come burro, cipolla, panna aci- sto del caviale. da, uova, limone, patate lesse e anche vo- dka secca ben ghiacciata. Tuttavia, questi IL GUSTO accostamenti spesso servivano ad aneste- Al primo assaggio di caviale, ciò che col- tizzare le papille gustative per sopportare pisce di più del gusto delle uova è una sa- il gusto dei caviali più vecchi, dalla salini- pidità quasi dolce che evoca il mare e aro- tà eccessiva e aromi molto marcati. mi che possono richiamare la frutta secca Luglio - Agosto 2019 | R & O | 33
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