RICCARDO CHAILLY - OPERACLICK
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Riccardo Chailly Direttore musicale del Teatro alla Scala dal gennaio 2017, dal novembre 2015 è Direttore principale della Filarmonica della Scala, con cui ha programmato un denso calendario di tournée internazionali e incisioni discografiche. Nato a Milano, ha compiuto gli studi musicali nei Conservatori di Perugia, Roma e Milano, perfezionandosi all’Accademia Chigiana di Siena ai corsi di Franco Ferrara. Il primo incarico da Direttore musicale gli è stato conferito dalla Radio-Symphonie- Orchester di Berlino dal 1980 al 1988. Nel 1988 ha assunto la carica di Direttore principale dell’Orchestra del Royal Concertgebouw di Amsterdam, che ha mante- nuto per sedici anni. Nello stesso tempo è stato Direttore musicale del Teatro Comunale di Bologna e dell’Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi di Milano. Nel 2016 si è concluso, dopo 11 anni, il suo impegno come Kapellmeister del Gewandhausorchester di Lipsia, la compagine sinfonica più antica d’Europa. Dall’agosto 2016 ha assunto l'incarico di Direttore musicale dell’Orchestra del Fe- stival di Lucerna, succedendo a Claudio Abbado. Dirige regolarmente le maggiori orchestre sinfoniche europee: Wiener Philharmo- niker, Berliner Philharmoniker, Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks, London Symphony Orchestra, Orchestre de Paris. Negli Stati Uniti ha collaborato con la New York Philharmonic, la Cleveland Orchestra, la Philadelphia Orchestra e la Chicago Symphony Orchestra. In campo operistico ha collaborato regolarmente con i maggiori teatri, oltre alla Scala: il Metropolitan di New York, la Lyric Opera di Chicago, l’Opera di San Francisco, il Covent Garden di Londra, la Bayerische Staatsoper di Monaco, la Staatsoper di Vienna, l’Opera di Zurigo. È presente con regolarità nei principali festival internazionali, tra cui Salisburgo, Lucerna e i Proms di Londra. Da trent’anni è artista esclusivo della casa discografica Decca. La rivoluzionaria in- cisione delle Nove Sinfonie di Beethoven con il Gewandhaus gli è valsa il presti- gioso premio ECHO Klassik come miglior direttore del 2012. Nel 2013 sono stati pubblicati, tra l’altro, l’integrale delle Sinfonie di Brahms con il Gewandhaus, che ha vinto il Gramophone Award come Disco dell’Anno, e Viva Verdi, realizzato con la Filarmonica della Scala in occasione del bicentenario verdiano. È stato pre- miato come “Artista dell’anno” 2019 dalla rivista francese Diapason in aggiunta ai “Diapason d’or de l’année” per le sue due ultime registrazioni: The Fellini Al- bum, dedicato a Nino Rota, con la Filarmonica della Scala e The Strauss Album con la Lucerne Festival Orchestra. È Grand’Ufficiale della Repubblica Italiana e membro della Royal Academy of Music di Londra. Nel 1998 è stato nominato Cavaliere di Gran Croce della Re- pubblica Italiana; nello stesso anno la Regina dei Paesi Bassi lo ha insignito del ti- tolo di Cavaliere dell’Ordine del Leone d’Olanda. Nel 2011 è stato nominato Of- ficier de l’Ordre des Arts et des Lettres dal Ministro della Cultura francese Frédé- ric Mitterrand. 71
Aida. I personaggi e gli interpreti Il Re Roberto Tagliavini (basso) Basso. Nato a Parma, ha studiato canto con il baritono Ro- mano Franceschetto. Si esibisce regolarmente nel circuito in- ternazionale in un repertorio che spazia da Rossini, Mozart, Bellini, Donizetti al repertorio francese e verdiano e com- prende i ruoli di Selim (Il turco in Italia), Mustafà (L’italiana in Algeri), Alidoro (La Cenerentola), Fernando (La gazza ladra), Lord Sidney (Il viaggio a Reims), Maometto (Maometto II), El- miro (Otello di Rossini), il Conte d’Almaviva e Figaro (Le noz- ze di Figaro), Leporello (Don Giovanni), Rodolfo (La sonnam- bula), Oroveso (Norma), Giorgio (I puritani), Raimondo (Lucia di Lammermoor), Banco (Macbeth), Attila, Zaccaria (Nabuc- co), Pagano (I Lombardi alla prima crociata), Walter (Luisa Miller), Silva (Ernani), Comte Des Grieux (Manon), Escamillo Foto Victor Santiago (Carmen), Lindorf, Docteur Miracle, Coppélius e Dapertutto (Les contes d’Hoffmann), Méphistophélès (La damnation de Faust), oltre ai Requiem di Mozart e Verdi e allo Stabat Ma- ter di Rossini. Ha cantato nelle sedi più prestigiose, quali la Scala, il Metro- politan, l’Opéra di Parigi, il Teatro Real di Madrid, il Festival di Salisburgo, l’Accademia di Santa Cecilia a Roma, il Li- ceu di Barcellona, la Deutsche Oper di Berlino, la Los Angeles Opera, il Mariinskij di San Pietroburgo, la Nationale Opera e il Concertgebouw di Amsterdam, la Staatsoper di Vienna, la Bayerische Staatsoper, l’Opernhaus di Zurigo, il Covent Garden di Londra, la Lyric Opera di Chicago. I suoi futuri impegni comprendono Norma, Nabucco, La Cenerentola, La sonnambula a Madrid, Les contes d’Hoff- mann a Barcellona, Don Carlo a Berlino, Anna Bolena ad Amsterdam, Macbeth e I puritani a Vienna, ancora Mac- beth a Monaco, Lucrezia Borgia a Oviedo, Il turco in Italia e Le comte Ory a Chicago. Amneris, figlia del Re (mezzosoprano) Anita Rachvelishvili Mezzosoprano. Nata a Tbilisi, in Georgia, ha studiato pianoforte alla Scuola di musica “Mukhran Machavariani” e canto al Con- servatorio “Vano Sarajishvili” con Manana Egadze. Ancora stu- dentessa, ha debuttato all’Opera della sua città come Maddale- na nel Rigoletto e come Olga nell’Onegin, entrando poi a far parte dell’ensemble del teatro. Dopo aver frequentato l’Accade- mia Teatro alla Scala, è stata scelta da Daniel Barenboim come protagonista della Carmen che ha inaugurato la stagione 2009- 2010, accanto a Jonas Kaufmann come Don José. Lo spettaco- lo, trasmesso in diretta in mondovisione, ha dato l’avvio a una brillante carriera internazionale. Da allora ha interpretato questo ruolo, che è diventato il suo cavallo di battaglia, in tutti i più im- portanti teatri del mondo. Alla Scala è tornata come Isabella nel- l’Italiana in Algeri alla Scala e come Amneris nell’Aida, ruolo che ha interpretato anche al Metropolitan, all’Arena di Verona, al- l’Opéra di Parigi, a Roma, Vienna e Torino. È stata Azucena nel Trovatore al Covent Garden, al Metropolitan e a Parigi, Dalila nel Samson et Dalila a Parigi, Amsterdam, Monte-Carlo e New York, Marfa nella Chovanščina di Musorgskij ad Amsterdam. Nel 2018 ha debuttato come Santuzza in Cavalleria rusticana all’Opera di Roma, ruolo in cui ha inaugurato la Stagione 2019-2020 alla Nationale Opera di Amsterdam. Nel 2019 è stata Eboli nel Don Carlos e Končakovna nel Principe Igor a Parigi, e ancora Carmen a Berlino con Barenboim. Molto attiva anche in sala da concerto, è stata solista nel Requiem di Verdi al Festival di Salisburgo con Muti e con Thielemann. I suoi program- mi per la Stagione 2020-2021 comprendono il Requiem al Regio di Parma, Aida ad Amsterdam e a Londra, Carmen a Vien- na, Don Carlos a Berlino e Il trovatore a New York. www.anitarachvelishvili.com 72
Aida, schiava etiope Saioa Hernández (soprano) Soprano. Nata a Madrid, ha studiato canto con Santiago Cal- derón, Vincenzo Scalera, Renata Scotto e Montserrat Caballé; attualmente studia con Francesco Pio Galasso. Ha vinto numero- si premi internazionali, tra cui il primo premio al Concorso Ma- nuel Ausensi nel 2009 e al Concorso Jaume Aragall nel 2010; nel 2016 è stata nominata “migliore voce femminile dell’anno” in Spagna. Il suo repertorio comprende i ruoli eponimi in Suor Angelica, La Wally, Madama Butterfly, Tosca, Aida, Francesca da Rimini, Norma, Lucia di Lammermoor, Luisa Miller, Zaira di Bellini e poi Maddalena di Coigny (Andrea Chénier), Giorgetta (Il tabar- ro), Nedda (Pagliacci), Imogene (Il pirata di Bellini), Violetta (La traviata), Gilda (Rigoletto), Leonora (Il trovatore), Amelia (Un bal- lo in maschera), Mathilde (Guillaume Tell). Di recente ha debut- tato al Liceu di Barcellona nel ruolo eponimo della Gioconda, al- Foto Mariano Vargas la Royal Opera House di Londra come Maddalena a fianco di Roberto Alagna come Chénier, con Daniel Oren sul podio, e alla Semperoper di Dresda come Abigaille nel Nabucco, ruolo che ha poi ripreso al Regio di Parma; è stata Tosca e Aida all’Arena di Verona e Lady Macbeth nel Macbeth allestito da Emma Dante per il Macerata Opera Festival. Il 7 dicembre 2018 ha debuttato alla Scala come Odabella nell’Attila di Davide Livermore che ha inaugurato la stagione ed è stato trasmesso in diretta mondiale. Nella Stagione 2019-2020 ha cantato la Tosca alla Deutsche Oper di Berlino, è tornata al Piermarini per la Tosca inaugurale, ancora con Livermore e Chailly sul podio, e poi per il Gala dedicato a Plácido Domingo per il 50° anniversario del suo debutto scaligero. Tra i suoi prossimi impegni, Nabucco a Dresda, Vienna e Verona, Tosca a Vienna e a Seattle, I lombardi alla prima crociata a Liegi. www.saioahernandez.net Radamès, capitano delle guardie Francesco Meli (tenore) Tenore. Nato a Genova, ha studiato con Norma Palacios al Conservatorio “N. Paganini” e poi con Vittorio Terranova. Alla Scala ha esordito appena ventitreenne nel 2004 nei Dia- logues des Carmélites con Muti e vi è tornato per una venti- na di diverse produzioni. Nel 2005 ha inaugurato il ROF di Pesaro con Bianca e Falliero. Dal 2009 abbandona progressi- vamente i ruoli belcantistici in favore di ruoli più lirici e di quelli verdiani: dopo I Lombardi alla prima crociata, Werther e Un ballo in maschera a Parma, ha interpretato Rigoletto al ROH e al Metropolitan, Simon Boccanegra a Vienna, Il trova- tore alla Fenice, al ROH, ad Amsterdam e a Monte-Carlo, I due Foscari a Los Angeles e al ROH, Don Carlo alla Scala, Foto Victor Santiago Carmen a Londra e a Madrid. Con Muti sul podio, ha canta- to nel Simon Boccanegra a Roma e nel Nabucco a Salisbur- go nell’anno verdiano 2013, e poi nel Macbeth a Chicago e nell’Aida a Salisburgo. Ha partecipato a tre inaugurazioni scaligere (Idomeneo nel 2005, Giovanna d’Arco nel 2015, Tosca nel 2019), al concerto di apertura delle Olimpiadi di Torino nel 2006 e a quello di EXPO 2015 a Milano. La ripresa dell’attività nell’estate 2020 lo ha visto impegnato in Un ballo in maschera in forma di concerto al Maggio Musicale Fiorentino, seguito da concerti a Piacenza, a Venezia, al Festival della Valle d’Itria a Martina Franca e all’Arena di Verona. A fine agosto sarà solista nel Requiem di Verdi di- retto da Zubin Mehta a Firenze, che canterà poi con l’Orchestra e il Coro della Scala diretti da Riccardo Chailly a Mila- no, Bergamo e Brescia. Nell’ottobre 2020 sarà Radamès nell’Aida in forma di concerto alla Scala e a dicembre sarà Jacopo nei Due Foscari, pure in forma di concerto, all’Opéra de Monte-Carlo. 73
Aida. I personaggi e gli interpreti Ramfis, capo dei sacerdoti Dario Russo (basso) Basso. Nel 2008 è invitato a far parte dell’Opera Studio Ne- derland di Amsterdam e nello stesso anno vince le selezioni per il progetto Lirica Junior del Carlo Felice di Genova. Da al- lora si è esibito nei più importanti teatri del mondo sotto la guida di direttori quali Fabio Luisi, Nello Santi, Donato Ren- zetti, Sebastian Weigle, collaborando con registi del calibro di Laurent Pelly, Robert Carsen, Claus Guth, Pier Luigi Pizzi, Gianni Amelio, Gabriele Lavia. Il suo repertorio comprende i ruoli di Attila, Zaccaria (Nabucco), Conte di Walter (Luisa Mil- ler), Enrico VIII (Anna Bolena), Colline (La bohéme), Oroveso (Norma), Banco (Macbeth), Ramfis e il Re (Aida), Raimondo (Lucia di Lammermoor), il Padre guardiano (La forza del de- stino), Timur (Turandot), Procida (Les Vêpres siciliennes), il Commendatore (Don Giovanni), Capulet (Romeo et Juliette), Lorenzo (I Capuleti e i Montecchi), Moser (I masnadieri), Spa- rafucile (Rigoletto), Sir Giorgio (I Puritani), Conte Rodolfo (La Sonnambula), Ferrando (Il trovatore), Orosmane (Zaira), Zuni- ga (Carmen), Don Fernando (Fidelio). Svolge un’intensa atti- vità concertistica, affrontando, tra l’altro, la produzione lie- deristica di Richard Strauss, Schumann e Schubert, di cui ha recentemente interpretato il ciclo Winterreise a Catania, Bologna e negli Stati Uniti. Ha interpretato Nabucco alle Terme di Caracalla; Aida a Bari; Rigoletto a Genova, Ljublja- na, Taormina e Tolone; Elisabetta al castello di Kenilworth al Festival Donizetti di Bergamo, I masnadieri, Les Vêpres siciliennes e La sonnambula all’Opera di Roma; La bohème a Singapore; Macbeth a Limoges, Reims e Massy; Attila a Cagliari; Luisa Miller a Essen; Lucia di Lammermoor a Monaco di Baviera. Nel 2021 sarà Nourabad in Les pêcheurs de perles al Teatro di San Carlo di Napoli. Amonasro, re d’Etiopia e padre di Aida Amartuvshin Enkhbat (baritono) Baritono. Nato a Sukhbaatar, in Mongolia, è solista principale del Teatro Accademico Statale d’Opera e Balletto della Mon- golia a Ulan Bator sin dall’età di diciotto anni e a ventiquattro è stato nominato “Artista onorevole della Mongolia”. Ha partecipato a numerosi concorsi di canto, tra cui il Con- corso Internazionale dell’Opera di Baikal a Ulan-Ude (primo premio), l’International Tchaikovsky Competition a San Pie- troburgo (secondo premio e premio del pubblico), il Queen Sonja Singing Competition a Oslo (semifinalista), gli Operalia di Plácido Domingo a Pechino nel 2012 (primo premio nel concorso dell’opera e finalista in quello della zarzuela), la 50ª edizione del Concorso internazionale di canto Francisco Vinas a Barcellona (secondo premio, premio speciale come miglior cantante di musica russa e premio speciale dell’Asso- ciació Amics de l’Òpera de Sabadell). Ha cantato come solista in vari concerti a Seul, Kiev, Parigi, New York, Singapore e Stanford, in California; Ha interpre- tato Rigoletto nell’opera omonima a Parma, Verona, Kiel, Genova e Melbourne, Amonasro nell’Aida all’Opera di Kra- snoyarsk, in Russia, Don Carlo di Vargas nella Forza del de- stino a Tel Aviv, ancora Rigoletto, Giorgio Germont nella Traviata e Simone nel Simon Boccanegra a Napoli, Nabuc- co nell’opera omonima a Novara, Shanghai, Valencia, Verona e Parma, Scarpia nella Tosca a Piacenza, Don Carlo nell’Ernani a Novara. I suoi futuri impegni comprendono La traviata a Napoli, Nabucco a Berlino, Verona e Vienna, Rigoletto a Berlino, Mi- lano e Liegi, Aida ad Amburgo, Luisa Miller a Roma, Cavalleria rusticana e Pagliacci a Verona. 74
un messaggero Francesco Pittari (tenore) Tenore. Nato a Salerno, dopo aver studiato violino e compo- sizione, si è diplomato in canto presso il Conservatorio “Giu- seppe Martucci” della sua città. Nel 2006 ha debuttato nel Macbeth a Salerno e da allora si esibisce nei più importanti teatri d’opera e in sedi prestigiose come l’Arena di Verona, il Carlo Felice di Genova, il San Carlo di Napoli, il Teatro Mas- simo di Palermo, l’Israeli Opera, il Festival pucciniano di Torre del Lago, la Royal Opera House di Muscat, l’Opera House di Guangzhou, l’Art Center di Seul. ha interpretato numerosi ruoli, collaborando con direttori del calibro di Daniel Oren, Nello Santi, Vladimir Jurovskij, Stefano Ranzani, Bruno Aprea, Marco Armiliato, Pier Giorgio Morandi e con registi quali Franco Zeffirelli, Gianfranco De Bosio, Andreas Ho- moki, Francesca Zambello, Stefano Mazzonis, Mario Pontig- gia e Damiano Michieletto. Tra i suoi impegni recenti e futuri, Adriana Lecouvreur al Teatro Massimo di Palermo, Turandot e Il trovatore al Teatro Verdi di Salerno, La traviata ancora a Salerno e al San Carlo di Napoli, Otello al Teatro Filarmonico di Verona, Norma in tournée con l’Opéra di Rouen e Pagliacci in tournée con l’Opera di Roma a Muscat, Il pirata e Attila alla Scala, Falstaff per il Vicenza Opera Festival al Teatro Olimpico di Vi- cenza con la Budapest Festival Orchestra diretta da Iván Fischer, Lakmé a Muscat, I masnadieri al Teatro alla Scala e al Festival di Savonlinna, Tosca e Pagliacci a Napoli, Carmen, Aida, La traviata e Tosca all’Arena di Verona, Les Vê- pres siciliennes a Roma, Turandot alla Scala, a Roma e a Verona, Tosca a Salisburgo. www.francescopittari.com la Gran Sacerdotessa (soprano) Chiara Isotton Soprano. Nata a Belluno, ha studiato presso la Scuola di Musica “A. Miari” della sua città e si è diplomata al Conser- vatorio “Benedetto Marcello” di Venezia, perfezionandosi poi con William Matteuzzi e Roberto Scandiuzzi e frequen- tando i corsi di Renato Bruson all’Accademia Chigiana e le masterclass di Regina Resnik e Maria Chiara a Treviso. Nel marzo 2013 vince il Concorso di canto del Teatro Lirico Spe- rimentale di Spoleto e debutta così nella Tosca al Festival dei Due Mondi. Nello stesso anno entra a far parte dell’Accade- mia di perfezionamento per cantanti lirici del Teatro alla Scala, debuttando in Teatro come Sacerdotessa nell’Aida di- retta da Zubin Mehta e come Alisa nella Lucia di Lammer- moor diretta da Stefano Ranzani. Nel 2015, dopo il diploma, ritorna a Spoleto per interpretare Mimì nella Bohème. In concerto si è esibita allo State Hermitage Music Festival di San Pietroburgo, nello Stabat Mater di Rossini all’Audito- rium dei Wiener Sängerknaben, in una serie di recital in Co- rea al fianco di Renato Bruson e poi a Hong-Kong, Abu Dhabi, al Teatro Grande di Brescia, al Bol’šoj diretta da Tu- gan Sochiev, al Conservatorio di Milano e al Carlo Felice di Genova nella Quarta Sinfonia di Mahler diretta da Fabio Luisi. Tra i suoi impegni recenti e futuri, il concerto di Edita Gruberova dedicato alle regine di Donizetti alla Scala, dove ha partecipato poi a Rigoletto (come Giovanna), I due Foscari (Pisana), La cena delle beffe (Cintia), La traviata (Flora) e Hänsel und Gretel (Geltrude); e poi The Medium di Menotti a Modena, il Requiem di Verdi a Baku e Il trovatore a Sassari, Mefistofele (Margherita) a Tolosa, Tosca alla Fenice, a Nagoya e a Tokyo e Don Carlo (Elisabetta) a Marsiglia. 75
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