Report di Monitoraggio - Legge regionale 23/2007- Bandi provinciali 2011

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Report di Monitoraggio - Legge regionale 23/2007- Bandi provinciali 2011
Report di Monitoraggio / Legge regionale 23/2007- Bandi provinciali 2011

                       Legge regionale 23/2007- Bandi provinciali 2011

                                          Report di Monitoraggio

                                                                           1
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Report di Monitoraggio / Legge regionale 23/2007- Bandi provinciali 2011

Indice

1 / I progetti sulla sicurezza integrata nella Regione Piemonte: l’analisi dei bandi provinciali 2011–
    2012
    L’iter di selezione dei bandi provinciali

2 / Il monitoraggio dei progetti: uno sguardo di insieme ai progetti finanziati
    Dal progetto alla realizzazione: l’andamento delle azioni e le difficoltà incontrate
    Il partenariato di progetto e le modalità di coordinamento attivate
    Le risorse umane ed economiche adottate

3 / Bandi a confronto: analogie e differenze nelle due edizioni di bandi provinciali
    Le differenze progettuali tra le due edizioni dei bandi

4 / In conclusione

                                                                                                     2
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1 / I progetti sulla sicurezza integrata nella Regione Piemonte: l’analisi dei bandi
provinciali 2011 – 2012

L’iter di selezione dei bandi provinciali

Nel 2011 la Regione Piemonte ha deciso di proseguire gli interventi a sostegno delle politiche
locali di sicurezza integrata, previsti dalla L.R. 23/2007, promuovendo una seconda tornata di
bandi, in collaborazione con le otto amministrazioni provinciali piemontesi. Pur con una consistente
contrazione delle risorse disponibili1, ciascuna Provincia ha visto assegnata una quota di risorse
sulla base dei criteri definiti nelle Linee programmatiche approvate dal Consiglio Regionale nel
2008 (D.C.R. 215-43184 del 14 ottobre 2008). I criteri seguiti per il riparto dei fondi disponibili
prevedevano una quota di attribuzione uguale per ogni Provincia e una quota definita sulla base
dell’incidenza di quattro indicatori: vittimizzazione e criminalità, insicurezza percepita, marginalità
socio-economica, densità della popolazione. Attraverso questi indicatori le risorse sono state
attribuite sulla base di un’analisi ponderata in cui il concetto di sicurezza/insicurezza di un territorio
si riferisce ad un complesso di criticità territoriali e non soltanto alla fenomenologia criminale. In
questo modo il riparto dei fondi ha potuto riguardare anche territori con un basso tasso di
criminalità, ma non per questo privi di condizioni di fragilità determinate da insicurezza e allarme
sociale.

Le proposte progettuali di questa seconda tornata sono state complessivamente 172, di cui il 92%
è stato giudicato ammissibile. Gli 81 progetti finanziati sono risultati così suddivisi per
provincia:

    provincia                     progetti              progetti           progetti finanziati    % progetti
                                 presentati            ammissibili                               finanziati su
                                                                                                   presentati
    Alessandria                       18                    18                     10                56%
    Asti                              14                    14                     8                 57%
    Biella                            16                    15                     4                 25%

    Cuneo                             17                    17                     17               100%
    Novara                            15                    14                     14                93%
    Torino                            66                    58                     15                23%

    Verbano Cusio Ossola              17                    13                     10                59%
    Vercelli                          9                      9                     3                 33%

    Totale                           172                   158                     81                47%
Tabella 1

Per dare continuità al monitoraggio effettuato nel 2010, anche questo anno il Settore Sicurezza e
Polizia Locale della Regione Piemonte ha scelto di effettuare il monitoraggio sui progetti
finanziati attraverso la L.R. 23/2007 nell’anno 2011 – 2012, con l’obiettivo di analizzare la

1
 Rimandiamo per una disamina più approfondita sulle risorse a disposizione nei due bandi al paragrafo 3 di
questo Rapporto.
                                                                                                        3
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tipologia dei progetti che hanno agito sul territorio, le attività realizzate, le diverse modalità
organizzative e gestionali adottate, le difficoltà incontrate e le professionalità impiegate. Anche in
questo caso, il monitoraggio è stato realizzato attraverso una procedura on line che ha coinvolto
tutti i referenti dei progetti vincitori. Il monitoraggio è partito a metà giugno e si è concluso a luglio
20122. La traccia del monitoraggio ha ricalcato quella del monitoraggio precedente, in modo da
permettere comparazioni tra le due tornate di progetti. La buona percentuale di risposta ottenuta
(90% circa) ha permesso di avere un‘ampia panoramica sui progetti finanziati e di effettuare delle
valutazioni sull’impatto e sulle scelte da attuare in futuro.
Il monitoraggio è stato effettuato su un totale di 73 progetti, al netto delle risposte mancanti3, dei
progetti che sono risultati non essere stati avviati4 e dei progetti partiti in ritardo, che non è stato
possibile monitorare5. Questo, in definitiva, il quadro:

                                                                                        n.                 % sul totale
    progetti finanziati                                                                81
    di cui
    non rispondenti                                                                     3                     3,70%
    non avviati                                                                         3                     3,70%
    partiti in ritardo, che non è stato possibile monitorare                            2                     2,47%

    progetti analizzati                                                                73                    90,12%
    di cui
    Alessandria                                                                         9                      12%
    Asti                                                                                6                       8%
    Biella                                                                              2                       3%
    Cuneo                                                                              17                      23%
    Novara                                                                             12                      16%
    Torino                                                                             14                      19%
    Verbano Cusio Ossola                                                               10                      14%
 Vercelli                                                                               3                       4%
Tabella 2

2
  La procedura on line di monitoraggio è stata attivata dal 11-25 giugno 2012; successivamente è stata inviata una
comunicazione di sollecito a tutti i referenti i cui progetti non risultavano avere concluso il monitoraggio, con una proroga
per la compilazione al 3 luglio 2012. Infine, nonostante l’elevato numero di questionari, su indicazione del Dirigente del
Settore, durante il periodo estivo si è proceduto a ricontattare i referenti dei progetti mancanti. I dati elaborati e presentati
in questo rapporto si riferiscono dunque al periodo 11 giugno-18 settembre 2012.
3
  Non hanno effettuato il monitoraggio il Comune di Masserano (BI), l’Unione delle comunità collinari Pianalto Astigiano
(AT), il Comune di Volpedo (AL).
4
  I 3 progetti che sono risultati non essere stati realizzati ( e che hanno formalmente comunicato la rinuncia al contributo
provinciale loro assegnato) sono il progetto della Cooperativa Oltre il Giardino (provincia di Biella), del Comune di San
Maurizio d’Opaglio e dell'Associazione Comitato Sicurezza e Legalità di Borgolavezzaro (provincia di Novara).
5
  Complessivamente sono stati finanziati in un primo momento 80 progetti, poi diventati 81 a seguito dello scorrimento di
graduatoria da parte della Provincia di Torino. Il progetto in questione è “CRESCO- Costruire Recuperare Spazi
Collettivi” promosso dall’Associazione Idea Lavoro Onlus, che si era posizionato al 15° posto della graduatoria
graduatoria provinciale, ed è stato “ripescato” nel mese di giugno 2012, ottenendo un contributo provinciale pari a
18.196,00 euro grazie alle risorse residue dal Bando 2009. Si veda la Determinazione del Dirigente del Servizio Politiche
Sociali e di Parità della Provincia di Torino n 6-22057 del 8/06/2012) . L’altra progetto, partito in ritardo, che non è di
conseguenza stato possibile includere nel monitoraggio, è quello del Comune di Asti (provincia di Asti).
                                                                                                                               4
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Prima di addentrarsi nel dettaglio dell’analisi dei progetti monitorati, è opportuno soffermarsi sulle
principali caratteristiche dei bandi, che andranno tenute ben presenti nelle valutazioni successive
sui progetti. Le differenze, talora anche macroscopiche, tra le diverse situazioni provinciali possono
infatti trovare una spiegazione anche nelle procedure avviate dalle singole province, che hanno
ovviamente orientato i progetti talora nei contenuti, talora nelle tempistiche di realizzazione e talora
nei costi delle proposte.

Uno sguardo particolare meritano, innanzitutto, le tempistiche di espletamento dell’iter
amministrativo. Queste presentano infatti alcune variabilità che sarà utile tenere presente nella
lettura dei paragrafi seguenti.

 Provincia      Pubblicazio    Termine        Attività          Approvazi     Pubblicazio-     Comunica-     Avvio progetti
                ne bando       presentazio-   Commissione       one           ne gradua-       zione
                provincia-le   ne progetti    di valutazione    graduato-     toria            approvazio
                                                                ria           provinciale      ne
                                                                provinciale                    progetto

                                              Entro 30 giorni
                                              successivi alla
 Alessandria    31-mar-11      2-mag-11                         8-giu-11      9-giu-11         22-giu-11     non specificato
                                              scadenza del
                                              bando

                                              Entro 30 giorni
                                                                                                             30 giorni dalla
                                              successivi alla                 metà giugno
 Asti           22-mar-11      30-apr-11                        10-giu-11                      17-giu-11     comunicazione
                                              scadenza del                    2011
                                                                                                             dell’approvazione
                                              bando

                                              Entro 30 giorni
                                              successivi alla
 Biella         14-apr-11      14-mag-11                        27-giu-11     28-giu-11        25-lug-11     non specificato,
                                              scadenza del
                                              bando

                                              Commissione                                                    30 giorni dalla
 Cuneo          27-apr-11      23-mag-11      istituita il 26   7-giu-11      7-giu-11         8-giu-11      pubblicazione
                                              maggio                                                         della graduatoria

                                                                              Pubblicata dal                 30 giorni dalla
 Novara         1-apr-11       2-mag-11       30 giorni         10-giu-11     10 al 25         9-giu-11      comunicazione
                                                                              giugno 2011                    dell'approvazione

                                                                                                             30 giorni dalla
                                              Dal 31 maggio a
 Torino         29-mar-11      02-mag-11                        30-ago-11     14-set-11        2-set-11      pubblicazione
                                              21 luglio 2011
                                                                                                             della graduatoria

                                                                              1° data: 22-     1°: 1-ago-
                                              Commissione                                                    30 giorni dalla
                                                                              lug-11           11
 VCO            29-apr-11      30-mag-11      istituita il 6    20-lug-11                                    pubblicazione
                                                                              2° data: 12-      2°: 7-nov-
                                              giugno 2011                                                    della graduatoria
                                                                              ott-11           11

                                              Commissione                                                    30 giorni dalla
 Vercelli       30-mar-11      29-apr-11      istituita il 30   03-giu-11     9-giu-11         21-giu-11     pubblicazione
                                              maggio 2011                                                    della graduatoria

Tabella 3

                                                                                                                          5
Report di Monitoraggio - Legge regionale 23/2007- Bandi provinciali 2011
Report di Monitoraggio / Legge regionale 23/2007- Bandi provinciali 2011

Tempi ipotizzati di espletamento della procedura di selezione e di avvio:

             Bando di gara:                Procedura selezione:                 Avvio progetti:
               30 giorni                        30 giorni                         30 giorni

Tempi reali di espletamento della procedura di selezione e di avvio:

            Bando di gara:                 Procedura selezione:                 Avvio progetti:
         min 27 – max 40 gg.               min 17 – max 158 gg.                   30 giorni

Dall’analisi dell’arco temporale che va dalla pubblicazione dei bandi alla conclusione della
procedura di selezione, emerge chiaramente uno sfasamento tra i tempi stimati e quelli
realmente registrati. Se, infatti, la stima dei tempi che andavano dalla pubblicazione dei bandi
all’avvio dei progetti era contenuta in 90 giorni, nella realtà l’intera procedura ha richiesto
complessivamente un tempo superiore a 7 mesi (marzo-ottobre). Questo, ovviamente ha inciso nel
quadro degli interventi se valutati a livello regionale, con effetti che possono indurre a credere che
la misura sia stata nel complesso molto più lunga del previsto, con sfasature rilevanti dei tempi di
realizzazione. In realtà, osservando il dettaglio di ogni singola Provincia, si evince come questo
dato – con due sole eccezioni – non sia stata una vera criticità. Come infatti si vedrà in seguito, nel
suo insieme la misura si è sviluppata complessivamente in un arco temporale di 18/24 mesi,
di cui 4/7 mesi dedicati alla fase di programmazione (elaborazione, pubblicazione del bando,
approvazione graduatorie) e 12/15 mesi di implementazione.

Come emerge dalla tabella 3, le diverse fasi che compongono il complesso iter amministrativo dei
bandi, sono state nel complesso piuttosto compattate e mediamente espletate a distanza di un
mese una all’altra. Uniche eccezioni da rilevare sono la provincia di Torino e quella del Verbano
Cusio Ossola. Nel primo caso si è prolungata la fase di valutazione dei progetti (che è durata un
po’ meno di tre mesi): su questo ha inciso certamente la grande quantità di progetti da esaminare
rispetto ad altre province, la forte selezione attuata rispetto ai soggetti proponenti e anche la
difficoltà della Commissione a riunirsi (data la presenza nella stessa di soggetti istituzionali
fortemente sollecitati negli stessi mesi da emergenze territoriali6).
Nel caso invece della provincia del Verbano Cusio Ossola, la graduatoria è stata approvata una
prima volta con Deliberazione della Giunta. Successivamente è stata disposta7 la revoca di
approvazione della graduatoria, e questa sostituita con determinazione dirigenziale8. Questa ha
protratto il termine di 30 giorni per l’avvio dei progetti, tranne che per coloro che nel frattempo
avevano già provveduto ad iniziare le attività.

6
  La presenza ad esempio di un funzionario della Prefettura di Torino impegnato nei mesi di attività della Commissione
sull’emergenza delle proteste anti Tav in Valle di Susa.
7
  Con D.G.P. 225 del 10.08.2011.
8
  N. 3996 del 12.10.11.
                                                                                                                    6
Report di Monitoraggio - Legge regionale 23/2007- Bandi provinciali 2011
Report di Monitoraggio / Legge regionale 23/2007- Bandi provinciali 2011

Un'altra variabile da considerare è il fatto che in alcuni casi i 30 giorni di avvio delle attività
progettuali sono stati calcolati a partire dalla pubblicazione delle graduatorie, in altri dall’avvenuta
comunicazione ai soggetti finanziati. Comunque questo non ha in generale comportato grandi
slittamenti nelle tempistiche.

Mentre dal punto di vista delle tempistiche di avvio non vi sono grandi differenze tra i progetti,
grande eterogeneità si ritrova rispetto alle specifiche inserite nei bandi relativamente ad
esempio all’entità dei contributi. Se infatti Cuneo, Novara, Biella e Torino prevedevano un
contributo massimo erogabile per progetto (di entità compresa tra i 9mila e 27mila euro), le altre
province hanno scelto di non indicare all’interno dei bandi alcuna specifica.
Inoltre, mentre alcuni progetti hanno cercato di dare indicazioni rispetto alle priorità da perseguire
attraverso i progetti (è il caso di Biella, Vercelli e Cuneo), nella maggior parte dei casi, nel rispetto
delle indicazioni generali del Bando, non sono state indicate ulteriori priorità, premiali per la
valutazione dei progetti.
Attraverso la tabella sinottica seguente, proviamo a riassumere dunque i principali orientamenti sin
qui descritti:

 Province        Tempistica                  Entità dei contributi           Priorità indicate
 Alessandria     Espletamento iter           Nessuna specifica rispetto al   Nessuna particolare priorità
                 amministrativo entro        contributo erogabile per        indicata
                 fine giugno 2011            progetto

                 Avvio dei progetti non      Economie dal Bando
                 specificato, ma             precedente (2009)
                 comunque avvenuto
                 entro settembre 2011
 Asti            Espletamento iter           Nessuna specifica rispetto al   Nessuna particolare priorità
                 amministrativo entro        contributo erogabile per        indicata
                 giugno 2011                 progetto

                 Avvio dei progetti          Economie dal Bando
                 previsto entro 30 giorni    precedente (2009)
                 (fine luglio 2011)

 Biella          Espletamento iter           Contributo massimo erogabile    A parità di punteggio sono
                 amministrativo entro        per ciascun progetto (9.800     considerate le seguenti priorità:
                 fine luglio 2011            euro)                           1) i comuni o le aree della
                                                                                provincia con un maggiore
                 Avvio dei progetti non                                         numero di reati (delitti)
                 specificato, ma                                                considerati
                 comunque avvenuto                                              complessivamente
                 entro luglio 2011                                              nell’ultimo triennio;
                                                                             2) i comuni dove non vi sia
                                                                                una sede delle forze
                                                                                dell’ordine;
                                                                             3) i comuni        e/o le aree
                                                                                marginali di difficile accesso
                                                                                ed intervento per le forze
                                                                                dell’ordine

                                                                                                                 7
Report di Monitoraggio - Legge regionale 23/2007- Bandi provinciali 2011
Report di Monitoraggio / Legge regionale 23/2007- Bandi provinciali 2011

    Cuneo         Espletamento iter            Contributo massimo erogabile         Rispetto agli ambiti tematici,
                  amministrativo9 entro        per ciascun progetto (10.500         viene data priorità a “azioni di
                  inizio giugno 2011           euro)                                prevenzione sociale delle aree
                                                                                    e dei soggetti a rischio” (Ambito
                  Avvio dei progetti           Non indicata nel Bando la            1) e “interventi per lo sviluppo
                  previsto entro 30 giorni     dotazione finanziaria                di politiche di sicurezza, di
                  (inizio luglio 2011)         complessiva della Provincia          genere e di tutela
                                                                                    dell’infanzia e degli anziani”
                                                                                    (Ambito 2)
    Novara        Espletamento iter            Contributo massimo erogabile         Nessuna particolare priorità
                  amministrativo entro         per ciascun progetto (10.000         indicata
                  fine giugno 2011             euro)

                  Avvio dei progetti
                  previsto entro 30 giorni
                  (inizio luglio 2011)
    Torino        Espletamento iter            Contributo massimo erogabile         Considerati rilevanti e premiati
                  amministrativo entro         per ciascun progetto (27.000         in sede di valutazione:
                  inizio settembre 2011        euro)                                1) il coordinamento del
                                                                                        progetto con altri progetti
                  Avvio dei progetti           Eventuali economie dal                   presentati da altri soggetti
                  previsto entro 30 giorni     Bando precedente (2009)                  in risposta al bando
                  (fine settembre 2011)                                             2) la presenza di una rete
                                                                                        territoriale in funzione
                                                                                        degli obiettivi da
                                                                                        raggiungere con le azioni
                                                                                        progettuali
    VCO           Espletamento iter            Nessuna specifica rispetto al        Nessuna particolare priorità
                  amministrativo a             contributo erogabile per             indicata
                  novembre 2011                progetto

                  Avvio dei progetti           Economie dal Bando
                  previsto entro 30 giorni     precedente (2009)
                  (fine novembre 2011)
    Vercelli      Espletamento iter            Nessuna specifica rispetto al        A parità di punteggio sono
                  amministrativo entro         contributo erogabile per             considerate le seguenti priorità:
                  giugno 2011                  progetto                             1) i comuni o le aree della
                                                                                       provincia con un maggiore
                  Avvio dei progetti           Non indicata nel Bando la               numero di reati (delitti)
                  previsto entro 30 giorni     dotazione finanziaria                   considerati
                  (luglio 2011)                complessiva della Provincia             complessivamente
                                                                                       nell’ultimo triennio;
                                                                                    2) i comuni dove non vi sia
                                                                                       una sede delle forze
                                                                                       dell’ordine;
                                                                                    3) i comuni        e/o le aree
                                                                                       marginali        di   difficile
                                                                                       accesso ed intervento per
                                                                                       le forze dell’ordine
Tabella 4

9
  Si intende concluso l’iter amministrativo all’invio della comunicazione di approvazione progetto ai soggetti ammessi al
finanziamento.
                                                                                                                            8
Report di Monitoraggio - Legge regionale 23/2007- Bandi provinciali 2011
Report di Monitoraggio / Legge regionale 23/2007- Bandi provinciali 2011

2 / Il monitoraggio dei progetti: uno sguardo di insieme ai progetti finanziati                      10

I progetti oggetto del monitoraggio vedono ai primi tre posti le province di Cuneo (17 progetti),
Torino (14) e Novara (12). Queste sono anche le tre province con il maggior numero di progetti
finanziati.

% progetti per province

                                    14%                                    12%

               4%                                                                            8%

                                                                                                     3%

      19%

                                                                                            24%

                                  16%

                                          AL   AT   BI   CN   NO    TO     VC    VCO

Figura 1

Come nei bandi provinciali precedenti, anche in questa seconda edizione i soggetti capofila sono
stati nella maggior parte dei casi i comuni o le aggregazioni di comuni: è questo un aspetto
importante ai fini di una strategia territoriale efficace che veda in prima fila proprio gli enti locali che
hanno una responsabilità diretta sulla sicurezza dei cittadini. Il consolidarsi della proposività dei
soggetti pubblici può essere il risultato sia di una maggiore ricerca di risorse per azioni a difesa dei
cittadini, in un quadro generale di minori disponibilità economiche, sia di una forte spinta, nei bandi
provinciali, affinché gli enti pubblici svolgano un ruolo di primo piano sul tema della sicurezza
urbana.

Tra le tipologie di soggetti capofila, non emergono molte differenze tra le province. Si nota una
leggera preponderanza dei soggetti del privato sociale nella provincia di Torino, dove esistono
realtà radicate in grado di svolgere il ruolo di capofila in progetti sulla sicurezza urbana. Da
evidenziare anche la presenza nella provincia di Alessandria degli unici due progetti
presentati da associazioni di categoria, particolarità già emersa nell’edizione precedente. Se ciò
può essere l’effetto di continuità con la progettazione messa in campo, appare comunque
interessante la maggiore attenzione espressa dalle associazioni di categoria alessandrine, in un
quadro regionale in cui le realtà economiche sembrano sentirsi poco chiamate in causa sui temi
della sicurezza urbana.

10
  Le analisi sul monitoraggio del presente Report approfondiscono e integrano le osservazioni già presentate nel
Secondo Rapporto sulla Sicurezza Integrata della Regione Piemonte 2010/2011, cap. 3.4.
                                                                                                              9
Report di Monitoraggio - Legge regionale 23/2007- Bandi provinciali 2011
Report di Monitoraggio / Legge regionale 23/2007- Bandi provinciali 2011

 TIPOLOGIA DEI                     AL      AT       BI     CN      NO      TO   VC   VCO   Totale    % sul
 CAPOFILA                                                                                            totale
                                                                                                    progetti
 associazione di categoria          2       0       0       0       0      0    0     0      2        3%
 comune, associazione o             4       5       2       14      10     8    3     9     55       75%
 unione di comuni

 consorzio socio-                   2       1       0       1       2      0    0     0      6        8%
 assistenziale
 soggetto del privato sociale       1       0       0       2       0      6    0     1     10       14%
 Totale progetti                    9       6       2       17      12     14   3    10     73       100%
Tabella 5

Osservando nel dettaglio la tipologia di comuni che hanno realizzato i progetti, si osserva una
prevalenza di comuni piccoli, al di sotto dei 15.000 abitanti (54%). Tra questi ben 21 sono sotto i
5.000 abitanti. In particolare è nel Verbano Cusio Ossola e nel Cuneese, data la consistenza
numerica dei progetti, a spiccare la preponderanza di questi soggetti.
Il prevalere di comuni medio - piccoli è dovuto sicuramente in parte alla preponderanza degli stessi
nel territorio regionale, e in parte alla scelta, all’interno di alcuni bandi, di privilegiare aree più
marginali e di piccole dimensioni. Da notare ad esempio come nei bandi delle province di Biella e
di Vercelli fosse esplicitamente indicata la priorità, a parità di punteggio, a comuni o aree della
provincia con un maggiore numero di reati nell’ultimo triennio, a comuni senza una sede delle
Forze dell’ordine e a comuni o aree marginali di difficile accesso ed intervento per le Forze
dell’ordine. Ciò può evidentemente aver rappresentato una spinta alla polarizzazione dei progetti
da un lato verso i comuni grandi o, come è avvenuto a Biella, verso aggregazioni comunali (dove
presumibilmente il numero dei delitti può essere più alto), e dall’altra verso comuni piccoli (con
conseguenti problemi di marginalità e scarsa presenza di forze preposte alla vigilanza del
territorio). Anche a Vercelli i tre progetti si sono distribuiti nelle fasce più polarizzate.
La predominanza di contesti medio piccoli merita a nostro parere una riflessione sulla necessità di
stimolare, attraverso i bandi, la progettazione di azioni che vadano a incidere su un bacino più
ampio di popolazione. Se, infatti, le aree marginali necessitano certamente di un’attenzione
specifica sul tema della sicurezza, i comuni molto piccoli potrebbero non avere le possibilità
(economiche, organizzative, gestionali, di partnership), richieste dalla legge regionale 23/07, di
mettere in campo politiche locali per la sicurezza integrata o non presentare un’incidenza di
problematiche di sicurezza tale da giustificare un progetto dedicato. Porre alcuni limiti potrebbe ad
esempio indurre maggiormente gli enti a ricorrere a aggregazioni di comuni esistenti, con maggiori
possibilità di efficacia delle azioni e ricaduta territoriale.
Interessante a tale proposito segnalare una buona presenza di Unioni di comuni, segno di
un’importante volontà di progettare e intervenire sulla sicurezza urbana mettendo a sistema le
competenze territoriali. Nella provincia di Asti la quasi totalità dei progetti finanziati (5 su 6) è di
questa tipologia di soggetti, che rappresentano un’importante realtà del territorio provinciale.

                                                                                                            10
Report di Monitoraggio / Legge regionale 23/2007- Bandi provinciali 2011

Ampiezza dei comuni

Figura 2

   VCO

    VC

    TO
                                                                                              unione comuni
    NO                                                                                        oltre i 40000
                                                                                              tra 15001 e 40000
    CN                                                                                        tra i 5001 e i 15000
                                                                                              sotto i 5000 ab
     BI

    AT

    AL

          0%   10%     20%     30%      40%     50%      60%     70%       80%   90%   100%

Figura 3

Nella maggior parte dei casi l’ambito territoriale su cui insistono i progetti analizzati è quello
comunale, anche se si segnala un 30% di progetti sovra comunali.

                                                                                                                     11
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Ambito territoriale

Figura 4

Tra i due macroambiti previsti negli otto bandi provinciali, in quasi tutte le province si vede una
netta preferenza dei progetti che riguardano esclusivamente l’ambito “Pratiche di sostegno alle
fasce deboli e di assistenza alle vittime dei reati” (ambito 2), mentre quello relativo a “Azioni
integrate preventive per il contenimento della ampiezza e della gravità dei fenomeni di illegalità e di
criminalità diffusa” (ambito 1) ha riguardato una parte minoritaria di progetti (solo in provincia di
Novara appare come maggioritario). In molti casi le azioni sono andate a scavalco di entrambi gli
ambiti, un aspetto che può anche essere letto positivamente come un tentativo di sviluppare azioni
integrate e articolate, al fine di meglio rispondere alle esigenze di sicurezza dei territori.

Macroambiti

Figura 5

                                                                                                    12
Report di Monitoraggio / Legge regionale 23/2007- Bandi provinciali 2011

Andando a vedere più nel dettaglio i temi scelti (utilizzando quelli indicati dalle Linee Guida in
attuazione degli artt 4,5 e 9 della L.R. 23/2007) appaiono evidenti alcuni orientamenti provinciali.
Mentre in alcuni casi, come per la provincia di Cuneo, questi sono stati direttamente rafforzati da
indicazioni previste all’interno del Bando11, in altri possono essere esito sia della selezione che ha
privilegiato nei fatti alcune tipologie di azioni sia di problematiche specifiche presenti nei territori.
Accanto alla prevenzione sociale, spesso al primo posto in diverse province, a Torino i progetti si
sono indirizzati sulla mediazione del conflitto e l’assistenza alle vittime; a Novara su
videosorveglianza e rafforzamento della vigilanza; ad Alessandria e Asti sulle politiche di sicurezza
rivolte alle fasce deboli; a Verbania sul rafforzamento della vigilanza.
In generale comunque sono rari i progetti monotematici, che prevedono cioè di agire sui problemi
unicamente attraverso un tipo di intervento, mentre per lo più si sono cercate risposte su più fronti
unendo interventi di sostegno sociale ad azione dirette sulla illegalità.

 AMBITI TEMATICI: DETTAGLIO                 AL       AT       BI     CN       NO     TO     VC     VCO       Totale       %
 prevenzione sociale                         5        1       1       8        5      6      3        4         33      45%
 videosorveglianza                           2        3       0       4        5      2      1        4         21      29%
 mediazione e prevenzione conflitti          1        0       0       3        1      6      1        0         12      16%
 riqualificazione urbana                     0        0       0       2        1      3      0        1         6        8%
 rafforzamento vigilanza e                   1        3       0       2        5      5      0        6         22      30%
 presenza operatori

 assistenza vittime di reati                 4        1       1       2        2      6      0        2         19      26%
 politiche di sicurezza di genere e          5        4       0       6        2      1      1        3         22      30%
 tutela infanzia e anziani

 educazione alla convivenza                  2        0       0       2        0      4      0        0         8       11%
 iniziative nelle scuole                     1        0       2       2        1      1      2        4         13      18%
 informazione presso comunità                0        0       0       1        0      0      0        0         1        1%
 immigrate

 comunicazione, sensibilizzazione            1        0       0       3        0      0      0        2         6        8%
 Altro                                       1        1       0       4        0      1      1        2         9       12%
Risposta multipla
Tabella 6

I destinatari previsti dai progetti, coerentemente con gli ambiti prescelti, vedono una netta
prevalenza delle fasce deboli: giovani e bambini, donne e anziani.
In particolare i giovani risultano essere un target specifico dei progetti nel 38% dei casi,
collocandosi al primo posto: su questi pare dunque esserci un investimento importante,
probabilmente in quanto considerati sia possibili vittime sia possibili autori di atti devianti.
Circa il 20% dei progetti poi, ha scelto di lavorare su tutta la popolazione, mentre nettamente
minoritario è il target specifico degli immigrati o dei soggetti vulnerabili, per lavorare con i quali
sono necessarie competenze più specifiche, spesso non a disposizione dei soggetti proponenti.

11
  Il Bando di Cuneo indicava esplicitamente di indirizzare le priorità del Bando alle azioni di prevenzione sociale nei
confronti delle aree e dei soggetti a rischio e agli interventi per lo sviluppo di politiche di sicurezza, di genere e di tutela
dell’infanzia e degli anziani.
                                                                                                                              13
Report di Monitoraggio / Legge regionale 23/2007- Bandi provinciali 2011

Destinatari

                                                   donne

                                                ba mbi ni

                                                  gi ova ni

                                              i mmi gra ti

                                                  a nzi a ni

                                 s oggetti vul nera bi l i

     a dul ti (i ns egna nti e geni tori ) del l e s cuol e

                                        tutti i ci tta di ni

                                                     a l tro

                                                             0%          10%         20%          30%          40%
Risposta multipla
Figura 6

Il partenariato di progetto e le modalità di coordinamento attivate

Nella stragrande maggioranza dei casi (84%), i progetti monitorati hanno previsto il coinvolgimento
di uno o più partner. Ciò ha riguardato tutte le province, con l’eccezione di Asti, in cui la metà dei
progetti non ha previsto una partnership. La prevalenza di progetti in partenariato è stata
senz’altro incentivata dai bandi, che prevedevano l’assegnazione di 20 punti come criterio premiale
per l’integrazione tra i settori dell’amministrazione e con i soggetti del territorio. Ciò può avere
indotto molti a ricercare una partnership territoriale al fine di meglio rispondere alle esigenze di una
sicurezza integrata12.
Anche questo anno il numero dei partner si presenta piuttosto ampio, con una maggioranza di
progetti che hanno scelto di coinvolgere più di 4 partner. A puntare su un partenariato molto ampio
– come si vede in tabella – sono state soprattutto le province di Alessandria, Torino e Cuneo.

 AMPIEZZA DEL                       nessun partner                da 1 a 3 partner    da 4 a 10         più di 10    Totale
 PARTENARIATO                                                                          partner           partner
 Alessandria                                  0                          2                 3               4            9
 Asti                                         3                          2                 0               1            6
 Biella                                       0                          0                 2               0            2
 Cuneo                                        3                          7                 7               0            17
 Novara                                       2                          6                 4               0            12
 Torino                                       1                          4                 7               2            14
 Vercelli                                     1                          1                 1               0            3

12
       Pur prevedendo tra i criteri di valutazione un punteggio premiale per le proposte progettuali che prevedevano
     “collaborazioni con i soggetti territoriali esterni all’ente in funzione degli obiettivi da raggiungere con le azioni del
     progetto”, la Provincia di Torino ha individuato il soggetto beneficiario del contributo provinciale quale unico soggetto
     titolare del potere di spesa. Questa scelta, dettata da ragioni di tipo amministrativo-contabile interne all’ente, può aver
     influito sulla definizione ed effettiva operatività dei partenariati.
                                                                                                                              14
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 VCO                               2                     6                   2                   0             10
 Totale                           12                    28                  26                   7             73
 %                                16%                  38%                  36%             10%               100%
Tabella 7

I soggetti del privato sociale sono quelli maggiormente scelti come partner, con un primato
ancora più evidente se accorpiamo anche le cooperative sociali. A questi in molti casi sono state
assegnate le azioni pratiche sul territorio, utilizzando le competenze specifiche e le esperienze del
Terzo Settore sul territorio.
Seguono poco distaccate le amministrazioni comunali che nel bando precedente apparivano
associate in misura decisamente inferiore. Anche questo può essere interpretato come un segnale
positivo di capacità di fare rete tra enti pubblici, che iniziano a guardare alla sicurezza come
problematica che varca i confini comunali e che necessita pertanto di un’azione di sistema. In parte
anche la scarsità di risorse e l’accorpamento di servizi territoriali possono avere indotto i soggetti
proponenti a cercare sinergie strategiche con altri enti pubblici.

Osservando la tipologia del partenariato per province, appare molto ampio il ricorso al Terzo
Settore nella provincia di Torino, seguita dalla provincia di Alessandria, dato speculare a quanto
già rilevato nei progetti del bando precedente. Si confermano dunque come le due province in cui
appare più solida una partnership con il privato sociale, che probabilmente esprime competenze
giudicate necessarie alla messa in opera di progetti su queste tematiche. Le Forze dell’ordine sono
chiamate in causa come partner soprattutto in provincia di Cuneo, mentre sono soprattutto le
scuole dell’alessandrino a essere coinvolte nei progetti.

 TIPOLOGIA          enti locali    associazioni     consorzi      cooperative        Forze           scuole    altro
 PARTNER                                            socio ass       sociali       dell'ordine/
                                                                                       PM
 Alessandria            15              23              0              6               8              10        4
 Asti                   12              0               0              0               1               0        0
 Biella                 5               1               0              0               0               3        0
 Cuneo                  12              11              4              5              12               5        9
 Novara                 8               12              1              2               3               3        1
 Torino                 13              35              2              8               5               4        14
 Vercelli               3               1               0              0               2               1        0
 VCO                    10              4               0              0               3               3        1
 Totale                 81              87              7              21             34              29        29
Risposta multipla
Tabella 8

Nonostante l’ampio ricorso alla partnership, attraverso il monitoraggio on line, appare difficile
valutare l’effettiva capacità di lavorare insieme per obiettivi comuni. Quanto la collaborazione è
stata effettiva e ha rappresentato un’occasione per aprire nuovi orizzonti collaborativi? Quanto,
invece, si sia trattato di un partenariato formale, non sostanziato dalla capacità di integrare le
diverse azioni?
Ad esempio, un aspetto su cui riflettere sono, come vedremo meglio in seguito, i tagli, talora anche
consistenti, apportati ai progetti in fase di assegnazione delle risorse. Ciò indurrebbe ad aspettarsi
una significativa riduzione delle azioni e di conseguenza anche del partenariato (ed in effetti alcuni
                                                                                                                       15
Report di Monitoraggio / Legge regionale 23/2007- Bandi provinciali 2011

soggetti indicano, tra le motivazioni della variazione, proprio la rimodulazione del progetto), mentre
invece - almeno da quanto emerge nel monitoraggio - le variazioni sul partenariato effettuate nel
corso del progetto appaiono decisamente minoritarie. Ciò può essere letto sia positivamente, come
la volontà di partecipare a un progetto anche indipendentemente dal ruolo e dal contributo
economico, sia in negativo, come la presenza di un partenariato di forma e non di sostanza che
rimane invariato nonostante i tagli e il venire meno delle azioni attribuite ai partner.

Variazione partenariato

               14%

 16%                                                              nessuna variazione
                                                                  nessun partner
                                                                  effettuate variazioni

                                                    70%

Figura 7

Per quanto riguarda il partenariato, tra i punti di forza che sono stati segnalati nel monitoraggio,
certamente la presenza di situazioni di collaborazione pregressa con i partner ha rappresentato un
modo per capitalizzare le esperienze. La partnership più efficace è stata quella in cui la
condivisione degli obiettivi e di un modus operandi comune ha permesso di meglio lavorare a
strategie di risposta, a partire da una filosofia di azione condivisa.
Certamente non sono mancate anche le criticità. Tra le più indicate la presenza di risorse scarse
che, come sottolineato poc’anzi, hanno talora impedito di rendere operativa e incisiva la
collaborazione tra i soggetti. A ciò si aggiungono anche alcune criticità organizzative: nelle scuole
queste sono soprattutto legate alla difficoltà a dedicare ore specifiche per il progetto, dato il
calendario scolastico già fitto di eventi e iniziative. Questa difficoltà, emersa già nel bando
precedente, renderebbe forse necessario ripensare a modalità di coinvolgimento con le scuole,
evitando di caricare eccessivamente di attività che poi trovano una difficile collocazione operativa.
Le modalità prevalenti di coordinamento interne al partenariato, sembrerebbero confermare la
presenza di modalità collaborative poco strutturate e piuttosto blande.
Se da un lato il 30% dei progetti indica di incontrarsi periodicamente, dall’altra vediamo come nella
maggior parte dei casi pochi siano i momenti di confronto strutturato (e basso il numero di incontri
dedicati) e nel complesso prevalgano forme di coordinamento da attivare ad hoc o in occasione di
pochi momenti cruciali. A conferma di come, nonostante il numero di partner elevato, non sembri
esserci un investimento forte sul coordinamento: ciò induce a ipotizzare che in alcuni casi la
gestione del progetto si traduca in una sommatoria di azioni svolte da diversi soggetti, senza una
regia che ne veicoli l’integrazione con l’insieme degli interventi.

 MODALITÀ di COORDINAMENTO                                                                n.   %
 c'è un comitato interno al progetto per monitorare le attività (es. comitato di          5    7%
 pilotaggio, cabina di regia)
 gli incontri con i partner sono organizzati solo se richiesti o necessari                7    10%

 le relazioni tra il capofila e i partner non sono strutturate                            6    8%

 riunioni periodiche tra il soggetto capofila e i partner                                 22   30%

                                                                                                     16
Report di Monitoraggio / Legge regionale 23/2007- Bandi provinciali 2011

 riunioni tra il capofila e i partner solo nei momenti significativi del progetto      19        26%

 altro                                                                                 14        19%

 Totale                                                                                73        100%
Tabella 9
Un altro aspetto positivo, anch’esso influenzato dalle specifiche poste in tutti i Bandi provinciali, è
la presenza maggioritaria di progetti che prevedono un sistema di monitoraggio delle azioni
(67%). L’indicazione di una modalità di verifica in itinere rappresentava infatti un criterio premiale,
ed è stata di conseguenza attivata in molti casi sia attraverso la scelta di metodi quantitativi (con
una forte prevalenza di questionari ex post), sia di strumenti qualitativi (tra i quali vengono
maggiormente indicati i focus group, le riunioni, le interviste, le osservazioni partecipate ed i report
di attività). Questo dato, in leggera crescita rispetto all’edizione precedente dei bandi, può indicare
una progressiva sensibilizzazione sul tema della valutazione dei risultati e una prassi che si va via
via consolidando, anche se, attraverso il solo strumento del monitoraggio on line, non è possibile
coglierne l’effettiva implementazione.

Sistema di monitoraggio

Figura 8

Dal progetto alla realizzazione: l’andamento delle azioni e le difficoltà incontrate

Attraverso il monitoraggio è stato possibile analizzare l’andamento dei progetti a partire dalle
tempistiche di realizzazione delle azioni progettate. Riprendendo quanto osservato nel paragrafo
introduttivo, che ha messo a confronto le tempistiche della misura nelle 8 province piemontesi, il
diverso andamento dei progetti - a partire dallo start up delle azioni – discende sostanzialmente
dalle tempistiche degli enti provinciali assegnatari, anche se non sono mancati problemi di
avviamento lavori dei soggetti proponenti.

 Provincia                    aprile/agosto 2011         settembre/dicembre 2011    Totale progetti
 Alessandria                            6                              3                    9
 Asti                                   6                              0                    6
 Biella                                 2                              0                    2
 Cuneo                                 14                              3                    17
 Novara                                11                              1                    12
 Torino                                 0                             14                    14

                                                                                                        17
Report di Monitoraggio / Legge regionale 23/2007- Bandi provinciali 2011

 Vercelli                                3                             0                               3
 VCO                                     5                             5                              10
 Totale                                 47                            26                              73
 %                                      64%                          36%                            100%
Tabella 10

Dando uno sguardo alle date di inizio dei progetti13, si osserva che nel 64% dei casi questi sono
iniziati prima o durante i mesi estivi (con la massima concentrazione tra giugno e luglio 2011),
aspetto che accomuna tutte le province ad eccezione di Torino. Infatti, il 36% dei casi in cui l’avvio
è stato posticipato a settembre è composto per la maggior parte dai progetti torinesi, avviati tutti in
questo periodo, e in misura minore della provincia di Verbania. Ciò è coerente con quanto
osservato nell’introduzione, dove si è evidenziato come le tempistiche delle procedure
amministrative di Torino e di Verbania hanno conosciuto degli slittamenti dovuti, nel primo caso,
alla lunga fase di lavoro della Commissione di valutazione e, nel secondo, a problemi di
deliberazione della graduatoria, che hanno posticipato i 30 giorni di avvio dei progetti.
Altri isolati casi di posticipo nell’avvio delle azioni si osservano anche in altre province, dove i
soggetti finanziati hanno protratto oltre i 30 giorni previsti l’avvio effettivo dei progetti ma, come
sottolineato dai referenti provinciali, questo non ha determinato slittamenti nella chiusura dei
progetti oltre i termini previsti. In generale dunque la difficoltà ad avviare tempestivamente i
progetti, al netto delle procedure amministrative provinciali evidenziate a Torino e Verbania,
appare contenuta in limiti che si possono considerare fisiologici.

            14

            12

            10
                                                                                                   meno di 12 mesi
             8
                                                                                                   12 mesi
             6                                                                                     tra 12 e 18 mesi

             4

             2

             0
                 AL       AT       BI         CN     NO       TO           VC   VCO
Figura 9

La maggior parte dei progetti ha avuto una durata di 12 mesi. Tra i pochi progetti con durata
inferiore all’anno, la maggior parte sono nelle province di Cuneo e Verbania: d’altro canto sono
anche queste le due province con il maggior numero di progetti presentati da comuni piccoli, che
probabilmente necessitano di un tempo più breve per espletare le azioni. Un’altra chiave di lettura
è che si tratti di progetti meno articolati, sia per la progettazione originale sia per l’effetto dei tagli,
in alcuni casi consistenti, intervenuti. L’unica provincia che presenta progetti che superano la
soglia dei 12 mesi, è quella di Alessandria (2 progetti), dove ciò è dovuto alla richiesta di proroghe.

13
   Date alcune incongruenze riscontrate nel monitoraggio, le date di avvio sono state successivamente verificate con i
referenti di ciascuna provincia, in possesso di documentazione ufficiale circa l’avvio dei singoli progetti.
                                                                                                                      18
Report di Monitoraggio / Legge regionale 23/2007- Bandi provinciali 2011

Proroga

                            SI 29%

                                                                                      NO 71%

Figura 10

Per quanto riguarda la questione delle proroghe14, complessivamente 21 progetti ne hanno fatto
richiesta, di cui un terzo nella provincia di Torino. Le province di Alessandria, Asti e Torino sono
state quelle con maggior numero di proroghe richieste, corrispondenti alla metà dei progetti
monitorati per le province di Asti e di Torino e a più della metà per la provincia di Alessandria. Non
sono state richieste proroghe nelle province di Biella e di Verbania.
Tra le motivazioni segnalate nel monitoraggio, nella maggior parte dei casi è emersa la difficoltà
nella gestione della tempistica di azioni legate a eventi esterni (quali, ad esempio, le lungaggini
burocratiche nell’affidamento della fornitura o nell’installazione di apparecchiature).
La percentuale delle richieste di proroga (pari al 29%), è quasi uguale alla tornata precedente,
quando avevano ricorso a tale strumento circa il 30% dei progetti. Ciò può essere un segnale
importante di difficoltà a stare nei tempi programmati: ciò deve indurre in futuro alcune riflessioni
sulla capacità di progettare ex ante i tempi di realizzazione delle azioni.

Attraverso il monitoraggio è stato possibile fotografare l’andamento delle azioni al momento della
rilevazione.
Come si osserva dal grafico, nonostante le richieste di proroga siano il 29%, quasi il 50% delle
azioni, a luglio 2012 risulta non realizzata o realizzata solo in parte.

Realizzazione azioni

Risposta multipla
Figura 11

14
   Il dato sulle proroghe è stato aggiornato successivamente al monitoraggio attraverso i referenti provinciali. Infatti, a
luglio 2012 quando si è concluso il monitoraggio on line molte richieste di proroga ancora non erano pervenute alle
amministrazioni provinciali e quindi il quadro risultava molto parziale.
                                                                                                                        19
Report di Monitoraggio / Legge regionale 23/2007- Bandi provinciali 2011

Su questo risultato appaiono incidere soprattutto i progetti della provincia di Torino (che, come
abbiamo visto, sono tutti iniziati piuttosto tardi, tra settembre e dicembre 2011, e, al momento del
monitoraggio, si trovavano quindi in una fase intermedia) e quelli delle province di Alessandria, Asti
e di Cuneo, in cui (soprattutto per quanto riguarda le prime due) vi è un numero cospicuo di
progetti che hanno richiesto la proroga.

 REALIZZAZIONE                  Completamente realizzata             Realizzata solo in   Non realizzata
 AZIONI                                                                    parte
 Alessandria                                 12%                           20%                14%
 Asti                                        7%                             4%                29%
 Biella                                      4%                             3%                 0%
 Cuneo                                       30%                            5%                29%
 Novara                                      15%                            4%                10%
 Torino                                      12%                           54%                 5%
 Vercelli                                    5%                             2%                 0%
 VCO                                         14%                            8%                14%
 Totale                                     100%                           100%               100%
% sul totale delle azioni
Tabella 11

A dispetto di ciò, rispetto al bando precedente (caratterizzato da percentuali significativamente più
alte di azioni non realizzate, da un maggiore numero di proroghe richieste e da maggiori variazioni
in corso d’opera del partenariato), sembra esserci in questa tornata una maggiore aderenza a
quanto ipotizzato in fase progettuale e una maggiore capacità di rispettare i tempi di
realizzazione previsti. Ciò può essere influenzato dalla maggiore semplificazione dei progetti,
indotta sia dalle minori risorse messe a disposizione per i Bandi sia dai successivi tagli in fase di
rimodulazione: progetti di più piccola entità potrebbero, da questo punto di vista, risultare di più
facile gestione, giustificando una fase di attuazione più efficiente.
Certamente, la mancanza di strumenti di osservazione e valutazione diretta sul territorio non
consente di avere degli elementi di analisi più approfondita dei progetti, che permetterebbero di
cogliere se vi sia o meno un effettivo miglioramento della fase di realizzazione. Ciò induce
chiaramente a essere cauti nel valutare la maggiore efficacia rispetto all’esperienza precedente.
Un segnale, ad esempio, preoccupante, e che meriterà un approfondimento insieme alle province
per analizzarne le ragioni, è la presenza di progetti non partiti (3 su 81), una situazione che non
si era verificata nei bandi precedenti.

Appare comunque significativo che “solo” il 26% segnali di avere incontrato delle difficoltà e il 25%
abbia apportato delle modifiche rispetto al progetto presentato (entrambe le percentuali, pur
rilevanti, sono di circa il 10% inferiori a quelle del bando precedente).
Le maggiori difficoltà riscontrate fanno riferimento proprio ai tagli subiti in fase di rimodulazione,
anche se non sono mancati problemi di gestione organizzativa (dovuti al talora complicato
coinvolgimento del target individuato o a tempistiche “esplose” a causa di fattori esterni, quali, ad
esempio, la mancata assegnazione di alloggi o i mancati permessi per l’installazione di
telecamere).
Le modifiche effettuate si sono invece concretizzate in eliminazione di azioni (39%), posticipo
(33%), sostituzione (22%) o aggiunta di nuove azioni (17%).

                                                                                                           20
Report di Monitoraggio / Legge regionale 23/2007- Bandi provinciali 2011

Difficoltà?                                         Modifiche?

Figura 12                                                      Figura 13

Molto poche le modifiche apportate sul fronte dei destinatari: una percentuale minima (5%)
dichiara infatti di avervi fatto ricorso. Coerentemente con quanto dichiarato in fase progettuale, i
destinatari diretti sono stati principalmente fasce deboli (giovani e anziani); in percentuale anche
superiore a quanto ipotizzato, le ricadute del progetto hanno poi visto come destinatari la
cittadinanza nel suo complesso.
Nel quasi 90% dei casi, i progetti hanno coinvolto un numero di destinatari diretti inferiore a 50
persone, scegliendo dunque di concentrare gli interventi su target specifici.
Tra gli strumenti di comunicazione utilizzati prevalgono ancora quelli tradizionali (volantini, flyer e
incontri pubblici), anche se il 15% che ha scelto strumenti comunicativi più innovativi (web e social
network) sembra indicare una strada diversa, e speriamo in crescita, soprattutto per i progetti nelle
scuole e con i giovani che necessitano modalità comunicative diverse.

Le risorse umane ed economiche adottate

L’analisi delle risorse umane e economiche utilizzate permette di far emergere alcune criticità, ma
anche alcune efficienze dei progetti selezionati.
Partendo dalle risorse impiegate, vediamo come nella maggioranza dei casi (65%) non si è fatto
ricorso a personale esterno, bensì sono state utilizzate risorse umane afferenti al capofila o ai
partner. Certamente le risorse limitate dei progetti, unitamente a sempre più stringenti vincoli
amministrativi, non rendono semplice praticare questa possibilità nella progettazione territoriale.
Va comunque segnalato un maggior ricorso a personale esterno rispetto al bando precedente.
Il tipo di personale impiegato proviene, come evidenziato nel grafico, prevalentemente da partner
pubblici o dai Consorzi socio assistenziali, senza differenze sostanziali tra le province. Personale
proveniente dal privato sociale lo ritroviamo principalmente nei progetti del cuneese, alessandrino
e torinese.

Personale esterno

Figura 14

                                                                                                    21
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 TIPO di PERSONALE                                                                            %
 personale partner del privato sociale o di associazioni di categoria                        46%
 personale appartenenti a partner pubblici o a consorzi socio assistenziali                  64%
 personale appartenenti a altro                                                              42%
Risposte multiple
Tabella 12

Nella maggior parte dei casi (55%), la pezzatura dei progetti è stata inferiore ai 20.000 euro,
percentuale che arriva al 90% includendo i progetti al di sotto dei 40.000 euro. Ciò è stato
senz’altro indotto dalla tipologia dei bandi che nella metà dei casi (a Cuneo, Novara, Biella e
Torino) prevedeva un massimale di contributo economico provinciale, che di fatto ha determinato il
massimale di costo totale. Negli altri casi, benché non fosse specificato nel bando, è probabile che
la somma provinciale a disposizione abbia comunque indotto i soggetti proponenti a progettare
interventi di medio e piccola pezzatura, soprattutto in considerazione del co-finanziamento.
Progetti di grande entità hanno dunque necessitato di un consistente co-finanziamento da parte
del soggetto proponente. È questo certamente il caso degli unici due progetti, uno per la provincia
di Cuneo (Comune di Savigliano) e uno per la provincia di Torino (Comune di Giaveno), che hanno
superato i 100mila euro di finanziamento richiesto: in entrambi i casi si è trattato di progetti di
sicurezza integrata che prevedevano interventi importanti di riqualificazione e di installazione di
sistemi di videosorveglianza.
A propendere, al contrario, per progetti di piccola entità (inferiori a 10.000 euro), sono stati
soprattutto soggetti delle province di Novara, Verbania e Cuneo. Pezzature medie (tra i 20mila e
40 mila euro), le ritroviamo soprattutto nelle province di Torino e Alessandria.

 PEZZATURA          fino a    da 10.001       da 20.001 a        da 40.001 a   maggiore di   Totale
 PROGETTI           10.000    a 20.000          40.000            100.000       100mila
 Alessandria           0           1                7                 1            0           9
 Asti                  1           3                2                 0            0           6
 Biella                0           2                0                 0            0           2
 Cuneo                 7           8                1                 0            1          17
 Novara                5           4                2                 1            0          12
 Torino                0           1               10                 2            1          14
 Vercelli              0           0                2                 1            0           3
 VCO                   4           4                2                 0            0          10
 Totale               17           23              26                 5            2          73
 % su totale         23%          32%             36%                7%            3%        100%
 progetti
Tabella 13

Per quanto riguarda i finanziamenti erogati, rispetto a quanto richiesto, in generale quasi il 60% dei
progetti è stato finanziato con oltre il 70% di quanto richiesto, tra questi molti anche al 100%.
Come si evidenzia nella tabella sottostante, sono state soprattutto le province di Asti, Biella,
Torino, Verbania e Vercelli a scegliere di mantenere pressoché inalterate le richieste di
finanziamento. Biella e Vercelli in tutti i progetti hanno erogato il 100% del finanziamento
richiesto. Questo orientamento ha sicuramente avvantaggiato la progettualità dei soggetti
proponenti, evitando modifiche eccessive che rischiano di snaturare le finalità delle azioni.
                                                                                                      22
Report di Monitoraggio / Legge regionale 23/2007- Bandi provinciali 2011

Al secondo posto il gruppo dei progetti finanziati con meno del 50% del richiesto: questo dato, che
si assesta al 23%, è molto significativo in quanto ha sicuramente penalizzato l’articolazione delle
azioni e l’efficacia delle stesse. Nonostante la riduzione delle risorse a disposizione, questa scelta
di tagli consistenti se da un lato ha permesso una distribuzione più ampia delle risorse, dall’altra
non ha permesso di sviluppare interventi più consistenti e, di fatto, di valorizzare eventuali progetti
più articolati e innovativi. Anche in questo caso, come si evince dalla tabella, vi è una chiara
connotazione territoriale: sono soprattutto le province di Novara, Alessandria e a seguire di
Cuneo ad avere decurtato maggiormente il finanziamento erogato.
In quattro casi troviamo anche progetti finanziati con meno del 30% del richiesto.

                                        % finanziamenti erogati

                                                                                                    59%
   70% e oltre

                                    12%
 dal 51 al 69%

                                                        23%
 dal 30 al 50%

                         5%
meno del 30%

             0%            10%             20%            30%           40%            50%        60%

Figura 15

 Finanziamento                 meno del          dal 30 al      dal 51 al     70% e oltre    Media finanziamenti
 erogato su richiesto            30%               50%            69%                              erogati
 Alessandria                       1                3              3              3                59,72%
 Asti                               0               0              0              8                84,82%
 Biella                             0               0              0              4                100%
 Cuneo                             1                9              0              7                63,46%
 Novara                            1                5              5              3                59,26%
 Torino                             0               0              1              14               87,86%
 Vercelli                           0               0              0              3                100%
 Verbano Cusio Ossola              1                2              1              6                72,43%
 Totale                            4                19             10             48               78,44%
Tabella 14

Passando a osservare il budget effettivamente speso, al momento del monitoraggio quasi l’80%
dei progetti aveva superato la metà del budget utilizzato: ciò appare coerente con l’inizio delle
attività che, proprio nella maggioranza dei casi, è partito a ridosso della pubblicazione delle
graduatorie, tra aprile e agosto 2011.

                                                                                                                   23
Report di Monitoraggio / Legge regionale 23/2007- Bandi provinciali 2011

 Quota di budget utilizzata al 30 maggio 2012                              n.             %

 meno del 40% del budget                                                   9             12%

 tra 40% - 50% del budget                                                  6             8%

 tra 50% - 70% del budget                                                  11            15%

 tra 70% - 100% del budget                                                 47            64%

 Totale                                                                    73           100%
Tabella 15

La presenza di poche variazioni sul budget (il 34%) e il modesto aumento dei costi (solo il
19% segnala di averne avuti) nel corso del progetto, potrebbe far pensare a una buona capacità di
progettazione iniziale, che non ha reso necessario aggiustamenti in corso di realizzazione. D’altro
canto gli stanziamenti provinciali piuttosto ridotti e le risorse proprie comunque limitate con cui i
soggetti si trovano a gestire i progetti, possono avere sicuramente inciso sull’attenzione a non far
lievitare i costi o a scostarsi eccessivamente da quanto preventivato. Nei pochi casi in cui si sono
verificati scostamenti, questi sembrano dovuti principalmente a esigenze progettuali emerse in
corso d'opera o in seguito alla rimodulazione del budget.

                                                                                                  24
Report di Monitoraggio / Legge regionale 23/2007- Bandi provinciali 2011

3 / Bandi a confronto: analogie e differenze nelle due edizioni di bandi provinciali
In seguito alle analisi sin qui realizzate, appare utile proporre un confronto tra le due tornate di
bandi provinciali sulla sicurezza urbana espletate in questi ultimi quattro anni. Come vedremo,
infatti, attraverso l’analisi delle analogie e delle differenze con i bandi precedenti, emergono alcune
riflessioni che potranno contribuire ad un affinamento degli strumenti di stanziamento dei fondi a
supporto di una progettazione ancora più efficace per la sicurezza urbana del territorio.

Un primo aspetto da considerare sono le risorse attribuite dalla Regione Piemonte alle
amministrazioni provinciali per la realizzazione dei Bandi provinciali, che sono state ovviamente
determinanti sulle scelte effettuate e nella selezione dei progetti.

                      % risorse attribuite a            Risorse attribuite nella 1°          Risorse attribuite nella 2°
                      ciascuna provincia15                      tornata16                            tornata17

 Alessandria                  12,31%                             489.938,00                            98.000,00

 Asti                          6,71%                             267.058,00                            72.000,00

 Biella                        3,92%                             156.016,00                            58.000,00

 Cuneo                        11,81%                             470.038,00                            96.000,00

 Novara                        6,91%                             275.018,00                            72.000,00

 Torino                       49,41%                            1.966.518,00                          272.000,00

 Vercelli                      5,61%                             223.278,00                            66.000,00

 VCO                           3,32%                             132.136,00                            56.000,00

 Totale                       100,00%                           3.980.000,00                          790.000,00
Tabella 16

15
   La percentuale di risorse è stata attribuita attraverso il calcolo di un indice di sintesi stabilito nel documento
“Approvazione delle Linee guida 2008 e delle modalità per il trasferimento alle amministrazioni provinciali delle risorse
finanziarie per gli interventi in materia di sicurezza integrata” adottato dalla Giunta regionale con D.G.R. 14-10194 del 28
novembre 2008. Questo indice permette di stabilire la ripartizione dei fondi alle diverse province sulla base del calcolo di
alcuni indicatori significativi per stabilire il grado di insicurezza dei territori (vittimizzazione e criminalità, insicurezza
percepita, marginalità socio – economica e densità della popolazione).
16
   Oltre a queste risorse, a ciascuna provincia è stata attribuita una quota fissa per la gestione amministrativa pari a
200.000€, cioè 25.000 euro per provincia.
17
   Anche nella seconda tornata era prevista una quota fissa di risorse alle province per la gestione, ma visto che le quote
variabili erano basse, tutte le province hanno deciso di aggiungere i 40.000€ alle risorse da mettere a bando (a cui poi si
sono aggiunte le economie del bando precedente per alcune province).

                                                                                                                            25
Report di Monitoraggio / Legge regionale 23/2007- Bandi provinciali 2011

La distribuzione delle risorse complessivamente trasferite alle province nelle due tornate è
visualizzata nella mappa che segue attraverso una scala graduale di colore, che diventa più inteso
via via che aumentano gli importi.

                                                              Verbano Cusio
                                                              Ossola

                                                         Biella
                                                                        Novara

                                                             Vercelli

                              Torino

                                                           Asti
                                                                            Alessandria

                                   Cuneo

          finanziamenti inferiori a 300.000 €

          finanziamenti tra i 300.000 € e i 500.000 €

          finanziamenti superiori a 500.000 €

          finanziamenti superiori a 2.000.000 €

                                                                                               26
Report di Monitoraggio / Legge regionale 23/2007- Bandi provinciali 2011

A fronte di questa dotazione finanziaria profondamente mutata, appare molto interessante vedere
come è cambiato il quadro dei progetti presentati, ammessi e finanziati nelle diverse province.

 Bandi provinciali           progetti          progetti            progetti    % progetti finanziati sul
 2009-2010                  presentati         ammessi            finanziati    totale degli ammessi
 Alessandria                    16                 12                 12                100%
 Asti                           18                 16                 8                  50%

 Biella                         11                 10                 5                  50%

 Cuneo                          25                 25                 10                 40%

 Novara                         15                 13                 11                 85%

 Torino                         57                 49                 27                 55%

 VCO                             4                  3                 3                 100%

 Vercelli                        9                  6                 4                  67%

 Totale                         155               134                 80                 60%
Tabella 17

 Bandi provinciali           progetti           progetti           progetti    % progetti finanziati sul
 2011-2012                  presentati          ammessi           finanziati    totale degli ammessi
 Alessandria                     18                 18                10                 56%

 Asti                            14                 14                 8                 57%

 Biella                          16                 15                 4                 27%

 Cuneo                           17                 17                17                 100%

 Novara                          15                 14                14                 100%

 Torino                          66                 58                15                 26%

 VCO                             17                 13                10                 77%
 Vercelli                        9                  9                  3                 33%

 Totale                         172                158                81                 51%
Tabella 18

Complessivamente nelle due tornate sono stati presentati più di 300 progetti (327): le province
più “prolifiche”, che presentano una buona capacità progettuale o, quanto meno, una capacità di
ricercare risorse per progettare sul territorio, sono quelle di Torino (nettamente distaccata dalle
altre), e a seguire Cuneo, Alessandria, Asti e Novara.
Anche guardando al totale dei progetti finanziati sulle due tornate (161), la graduatoria delle
province con più progetti rimane invariata.

                                                                                                           27
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