R&D CERS e casi reali in Italia e dal mondo - Prof. Maurizio Sasso - EnergyMed
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Le comunità energetiche e l’autoconsumo collettivo: prosumer di energia rinnovabile in modo locale, connesso e condiviso Venerdì 25 Marzo 2022 R&D CERS e casi reali in Italia e dal mondo Prof. Maurizio Sasso Tecnologie delle Fonti Rinnovabili, Energetica Applicata Università del Sannio Corsi di Laurea in Ingegneria Energetica
DEFINIZIONE SMART ENERGY COMMUNITY (SEC) Una «Smart Energy Community» può essere definita come un insieme di utenze energetiche (private, pubbliche, o miste) localizzate in una determinata area di riferimento in cui gli utilizzatori finali (cittadini, imprese, Pubblica Amministrazione, ecc.), decidono di effettuare scelte comuni per soddisfare il proprio fabbisogno energetico con un approccio «collegiale», attraverso soluzioni di generazione distribuita, favorendo l’utilizzo delle fonti rinnovabili e la gestione intelligente dei flussi energetici al fine di ottenere benefici sulla economicità, sostenibilità e sicurezza energetica. Energy_med, 25/03/22 Prof. Maurizio Sasso
Elementi comuni di una SEC Gli elementi comuni di una SEC dovrebbero essere: • Modelli gestionali “democratici” e con coinvolgimento diretto dei Cittadini; • Condivisione delle risorse energetiche, della apparecchiature, dei carichi e dei servizi (Sharing); • Diffusione di tecnologie di poligenerazione distribuita con sfruttamento di fonti energetiche rinnovabili e/o ad elevata efficienza di conversione; • Infrastrutturazione “leggera” con reti (elettriche, termiche, idrogeno) interagenti tra loro; • Integrazione con veicoli (elettrici, idrogeno, biometano, …); • Forte pervasività di sistemi ICT. 4 Energy_med, 25/03/22
Energy Sharing Il concetto di proprietà è da tempo in crisi! La sharing economy si manifesta in molteplici esempi che contemplano la condivisione di beni (auto, bici, …). Sempre più utenti si orientano verso l’acquisizione del servizio più che degli oggetti. Il rinnovato interesse ad un approccio collettivo permette in campo energetico (Energy Sharing) il funzionamento efficiente delle macchine che possono asservire più utenze (load sharing) o la comproprietà di impianti da parte di più utenti che magari non avrebbero potuto singolarmente (plant sharing). Permette anche agli enti pubblici di accompagnare i cittadini verso iniziative comuni utilizzando magari propri terreni o fabbricati. L’approccio comunitario consente infine la rimozione delle criticità di accettabilità sociale di impianti alimentati a fonti fossili o non rendendo le cittadinanze attraverso un esercizio di democrazia partecipativa direttamente coinvolte sin dalla gestazione degli impianti e con un beneficio diretto dallo sfruttamento delle fonti del proprio territorio. 5 Prof. Maurizio Sasso Introduzione alle comunità energetiche 22/07/21
Plant Sharing Gestione innovativa di impianti di sfruttamento di risorse energetiche da fonte rinnovabile con tecniche di gestione premianti per la collettività (Cooperative, Buoni Obbligazionari Comunali) anche per limitare le criticità di accettabilità sociale Stadio Santa Colomba, BN * Rotonda delle Scienze, BN * * M Sasso, C Stellato, Impianti fotovoltaici in edifici, in pensiline e campi fotovoltaici: sfruttamento di risorse energetiche da fonte rinnovabile con una tecnologia consolidata con tecniche di gestione, spesso riconducibile ad Aziende locali, premianti per la collettività, Accordo di Programma per lo Sviluppo di un Polo di Eccellenza delle Energie Alternative in Provincia Di Benevento, Marzo 2011 Prof. Maurizio Sasso Introduzione alle comunità energetiche 22/07/21 6
Load Sharing Più utenti condividono attraverso microreti elettriche e/o termiche un unico impianto Il sistema di conversione energetica lavora un maggior numero di ore ad elevata efficienza (pieno carico) 7 Prof. Maurizio Sasso Energy_med, 25/03/22
House Sharing L’abitare condiviso ha radici storiche consolidate (comune di Monte Verità Svizzera 1899, Comuni Hippie, Christiana Copenaghen). Di recente c’è un interesse diffuso alla condivisione di parti di appartamenti (co-housing, Case intergenerazionali, social housing,…). Vienna, Sargfabrik (ex fabbrica di bare): Il progetto sovvenzionato dal Comune di Vienna nasce a metà degli anni ’80, dagli abitanti del quartiere che si organizzano per trovare una soluzione abitativa innovativa. Si propone l’integrazione di diversi modi di abitare, dai singles alle famiglie tradizionali, la condivisione dei servizi, sia per contenere i costi di gestione che per ottimizzare gli spazi da vivere, l’integrazione di persone diversamente abili e di altri gruppi socialmente esclusi e il contenimento dei consumi energetici. 112 appartamenti con molti spazi e servizi comuni (bar-ristorante, la zona termale, asilo, lavanderie, cucina, Guesthouse, biblioteca). 8
Sink Sharing I dispositivi di conversione energetica provocano impatti sull’ambiente esterno sia locali (inquinamento chimico, termico, acustico, impatto visivo) che globali (emissione climalteranti). E’ possibile quindi «condividere» questi impatti e dotarsi di impianti più efficienti e di contenimento delle emissioni (trattamento fumi,…). Nell’esempio viene mitigato l’effetto dovuto ai condizionatori sull’Urban Heat Island che affligge la aree urbane (nel 2011 Tmax centro di Roma più calda di 4.5 °C rispetto alle zone suburbane) Termografica della Ground Source Heat facciata di un Pump condominiale condominio in cui che interagisce con sono installate delle 12 pompe di calore pompe di calore elettriche evitando elettriche. E’ possibile notare un che quest’ultime sensibile riscaldino l’aria innalzamento della esterna temperatura in prossimità delle unità motocondensate ad aria 9 Prof. Maurizio Sasso
ICT Anche in campo energetico si assiste ad una massiccia diffusione di sistemi ICT (controllo, diagnostica, gestione, …) finalizzati al controllo ed alla gestione ottimale di apparecchiature ed impianti Domotica, energy Virtual Power Plant management singole utenze Wireless LAN / WAN Community Energy Management System Kitakyushu, JP Iniziano ad essere offerti servizi integrati di elettricità, gas e telefonia 10 Prof. Maurizio Sasso
Perché una SEC I/III I potenziali vantaggi di una Comunità energetica locale: • rimozione delle criticità di accettabilità degli impianti di sfruttamento delle fonti energetiche rinnovabili da parte dei cittadini coinvolgendoli “ex-ante” nelle scelte energetiche e rendendoli direttamente partecipi delle ricadute economiche della Comunità; • contenimento dei consumi energetici, finali e primari, e delle relative emissioni climalteranti; • risparmio dei costi per l’acquisto di vettori energetici; • contrasto alla povertà energetica attraverso la partecipazione di cittadini a basso reddito o vulnerabili oggetto di attenzione crescente a seguito del perdurare dell’emergenza pandemica e a causa del repentino aumento dei costi energetici; 11
Perché una SEC II/III • Filiera corta (valorizzazione delle fonti energetiche autoctone, ricadute occupazionali ed economiche indirette); • attrazione verso aree interne a rischio spopolamento per cittadini ed imprese che potrebbero beneficiare di energia “pulita” ottenuta da impianti a fonti rinnovabili ed a basso costo grazie alla disponibilità di strumenti di supporto; • efficientamento degli edifici non energeticamente autosufficienti (D. Lgs. 8/11/21, n.199); • riqualificazione energetica urbana, (Mappe Energetiche Urbane); MEU Centro storico Benevento • promuovere interventi integrati di domotica (D. Lgs. 8/11/21, n.199); 12 Energy_med, 25/03/22
Perché una SEC III/III • offrire servizi di ricarica dei veicoli elettrici ai propri membri (D. Lgs. 8/11/21, n.199); • assumere il ruolo di societa' di vendita al dettaglio (D. Lgs. 8/11/21, n.199); • offrire servizi ancillari e di flessibilita’ alla rete (D. Lgs. 8/11/21, n.199) D. Lgs. 8/11/21, n.199, Art 31/1/a: l'obiettivo principale della comunita' e' quello di fornire benefici ambientali, economici o sociali a livello di comunita' ai suoi soci o membri o alle aree locali in cui opera la comunita' e non quello di realizzare profitti finanziari. 13 Energy_med, 25/03/22
Perchè le SEC: Le aree interne I/II I fenomeni di emigrazione dal sud del paese ed in particolare dalle aree interne sono una triste realtà che con la denatalità prefigura la desertificazione di intere aree geografiche. Le aree interne rappresentano territori fragili, distanti dai centri principali di offerta dei servizi essenziali e troppo spesso abbandonati a loro stessi, che però coprono complessivamente il 60% dell’intera superficie del territorio nazionale, il 52% dei Comuni ed il 22% della popolazione. La Strategia Nazionale per le Aree Interne (SNAI) punta ad intervenire, investendo sulla promozione e sulla tutela della ricchezza del territorio e delle comunità locali, 72 aree selezionate dalla SNAI (1077 comuni, 2.072.718 valorizzandone le risorse naturali e culturali, creando nuovi abitanti.) circuiti occupazionali e nuove opportunità contrastandone l’“emorragia demografica”. 14 Prof. Maurizio Sasso
Perchè le SEC: sviluppo delle aree interne Molto spesso proprio queste aree sono ricche di fonti energetiche rinnovabili (sole, vento, biomasse,…), non sfruttabili per il deprimersi dei consumi. Disponibilità biomasse forestali (ENEA) 15 Prof. Maurizio Sasso
Perchè le SEC: accettabilità sociale I/II Le SEC potrebbero contribuire alla rimozione delle criticità di accettabilità degli impianti di sfruttamento delle fonti energetiche rinnovabili da parte dei cittadini di tutto il Paese Comunità geotermica di Waita (Giappone), 20 MW Potenziale Comunità geotermica Pozzuoli (Progetto GEOGRID) Introduzione alle comunità energetiche 22/07/21
Perchè le SEC: accettabilità sociale II/II Progetto Pilota Comunità Energetica Tirano filiera biomassa forestale Introduzione alle comunità energetiche 22/07/21
Perchè le SEC: contrasto povertà energetica Le SEC potrebbero a contrastare la povertà energetica (vilnerabilità) • Difficoltà a pagare le bollette energetiche: energia elettrica, gas naturale; •Impossibilità a garantire all’interno delle abitazioni condizioni di benessere termoigrometrico (patologie); •Esistono vari indici per misurare la PE: ad esempio si può identificare una famiglia in povertà̀ energetica se ha una quota di spesa energetica sul reddito superiore a 2 volte il valore mediano oppure il Governo italiano ha adottato nei suoi documenti ufficiali una misura che per il 2018 fissa all’8,8 per cento la percentuale di famiglie in povertà̀ energetica. •COVID-19: peggioramento per la riduzione (o mancanza) di reddito e l’incremento della spesa per energia per il soggiorno più prolungato nelle abitazioni • la guerra Russia/Ucraina: ha ulteriormente incrementato i costi dei combustibili fossili
SEC a San Giovanni a Teduccio A San Giovanni a Teduccio (Napoli) è stata realizzata la prima comunità energetica e solidale d’Italia,: •promosso da Legambiente; •La Fondazione Famiglia di Maria (ONLUS) ha reso disponibile il suo tetto per un impianto fotovoltaico da 53 kW; •l’energia prodotta sarà condivisa con 40 famiglie del quartiere; •L’impianto solare è stato realizzato dall’impresa 3E di Napoli; • Legambiente e la Fondazione Famiglia di Maria promuovono anche percorsi di educazione ambientale, di azioni di cittadinanza attiva monitorando i loro consumi e elettrici e le dispersioni di calore delle loro abitazioni attraverso la campagna Civico 5.0 sulla qualità dell’abitare, info day per scuole superiori sulle possibilità occupazionali legate ai green jobs e per le associazioni e cittadini del quartiere su bonus e occasioni per migliorare la qualità dell’abitare e del vivere e abbassare costi e consumi . Introduzione alle comunità energetiche 22/07/21
Perchè le SEC: valorizzazione risorse locali La comunità di Tirano dispone di una rete 2020 di teleriscaldamento e diversi sistemi di Potenza Potenza conversione energetica per soddisfare le richieste elettriche e termiche: elettrica termica N. 2 caldaie a biomassa da 6 MW (B1 e B2; TOT 12 Sistema MW MW MW); N.1 caldaia di a gasolio (B3) da 6 MW; ORCC1 1.1 6.90 N.1 caldaia a biomassa da 8 MW (B4) N.1 impianto di cogenerazione di tipo ORC (Organic B1C1 - 6 Rankine Cycle) B2C1 - 6 N. 2 motori a combustione interna (ICE1 e ICE2) alimentati a syngas da biomassa; B3C1 - 6 N. 1 impianto idroelettrico (HYD); B4C1 8 Diversi impianti fotovoltaici (PV), i quali sono stati divisi in due gruppi. ICE1C2 0.9 1.62 ICE2C2 0.9 1.62 PVC3 1.7 - PVC4 2.52 - HYDC5 0.085 - TOTAL 7.21 28.44 Introduzione alle comunità energetiche 22/07/21
Perchè le SEC: valorizzazione risorse locali Rete di teleriscaldamento • 20.085 km di estensione della rete • 2,022,990 m3 di volumetria teleriscaldata • 785 sottostazioni allacciate. • 1200 famiglie servite • 35 GWh di energia fatturata alle utenze Provenienza del Anno 2017- Anno 2018-2019 Anno 2019-2020 legname 2018 t. % t. % t. % Bosco 30377 69.6% 30899 70.6% 30930 73.5% Segherie 12902 29.5% 12466 28.5% 10834 25.7% Medium Rotation 0 0.0% 0 0.0% 0 0.0% Potature 391 0.9% 413 0.9% 333 0.8% Gusci di noce 0 0.0% 0 0.0% 0 0.0% TOTALE 43670 100.0% 43778 100.0% 42097 100.0% Introduzione alle comunità energetiche 22/07/21
La SEC di Tirano Bilancio elettrico RSE: rapporto fra l’energia elettrica da rinnovabili utilizzata per soddisfare le richieste della comunità e l’energia elettrica complessivamente richiesta dalla comunità di Tirano BER: rapporto fra l’energia elettrica e termica utile fornita impianti alimentati a biomassa e le richieste termo-elettriche complessive RSC: rapporto fra l’energia elettrica prodotta a Tirano da fonte rinnovabile e utilizzata per soddisfare le richieste della comunità e la totale prodotta da fonte rinnovabile Tesi di laurea Magistrale in Ingegneria Energetica, Analisi tecnico-economica della comunità energetica di Tirano, Gianmarco Pellegrino Rescignano, Relatore Prof. C. Roselli, Correlatore Prof. M. Sasso, 22 luglio 2021
SEC A LIVELLO DI SINGOLO EDIFICIO 1994 Giappone: NEXT21 Osaka Gas progetto dimostratore: (4.577 m2, 7 piani) Reti energetiche per la condivisione dell’elettricità, dell’energia termica e dell’idrogeno. 23 Prof. Maurizio Sasso Introduzione alle comunità energetiche 22/07/21
Giappone: NEXT21 Osaka Gas A) Power interchange operation of SOFC cogeneration system among 5 households • Surplus power and hot-water of individual SOFC is shared among households on the same floor B) Demand response using SOFC C) Stand alone operation of SOF and Gas Engine cogeneration systems D) Installation of Home Energy Management System E) Further energy saving in combination with renewable energy • Hot water from solar thermal panels and exhaust gas recovery heat • Biogas and city gas 24 Prof. Maurizio Sasso Introduzione alle comunità energetiche 22/07/21
SEC SU LARGA SCALA 25 Prof. Maurizio Sasso Introduzione alle comunità energetiche 22/07/21
Giappone: Toyota City • 67 smart houses (2011) • PV panels, Fuel cells, heat pump, home battery, PHEVs, EVs, etc. • Automatic control of air-conditioning, TV and illumination • New-generation vehicles • PHEV to home (V2H) --- peak-cut and preparation for blackout • Incentive-based Demand Response Demonstration • Shopping points (i.e. electronic money) from 2012 •Prof.18.7% CO2 reduction 26 Maurizio SassoIntroduzione alle comunità energetiche 22/07/21
Alcuni esempi in Italia I/II Nel 1923 a Prato allo Stelvio viene costruire una mini centrale idroelettrica grazie ad una cooperativa con 40 famiglie del posto; In fase di adozione anticipata di REDII si sono avute pochissime richieste formali si SEC in Italia (8) L’iniziativa “Civico 5.0 – Condomini Aperti” (2018-2019) è la campagna di Legambiente dedicata ai temi del vivere in condominio e consiste in: Attività di sharing (energetico ed economico); Nuova edilizia secondo principi nZEB, Interventi sull’edilizia esistente (passivi) e sugli impianti di conversione energetica (attivi); Integrazione sociale. GEKO BOLOGNA 2019-2022 Zona residenziale di 7.500 abitanti, 1.400 dei quali abitano in alloggi sociali, una zona commerciale di 200.000 mq che ospita un parco agroalimentare, due centri commerciali ed un’area industriale di oltre 1 milione di mq, che comprende anche il centro agroalimentare di Bologna Caab. Nello specifico sarà installato un sistema fotovoltaico da 200 kW (il massimo consentito), un sistema di accumulo e un impianto a biogas per il trattamento dei rifiuti organici con accumulo; PARTNER AESS – Agenzia per l’Energia e lo Sviluppo Sostenibile (coordinazione di progetto), ENEA – Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile; UniBo – Università di Bologna. ENERGIA AGRICOLA A KM 0- VENETO 514 tra aziende e utenti possessori di impianti ad energia rinnovabile, hanno dato vita a quella che viene considerata la prima comunità energetica agricola mettendo in comunione i loro singoli impianti rinnovabili. 27 Prof. Maurizio Sasso Introduzione alle comunità energetiche 22/07/21
Alcuni esempi in Italia II/II Ora assistiamo che con il il recepimento totale attraverso il recentissimo DL 8/11/21 n.199 anche in assenza dei decreti attuativi (fine marzo???) si assiste ad una fiorentissima attività di sviluppo di SEC in Italia, quali: • COMMON LIGHT DI FERLA (SR) • PRIMIERO SAN MARTINO DI CASTROZZA (TN) • MAGLIANO ALPI (CN) • BICCARI (FG); • SAN GIOVANNI A TEDUCCIO (NA); • AMARES CAMPOBASSO; • VALLI ALTA BORMIDA E UZZONE; • PINEROLESE; • SAN DANIELE 28 Prof. Maurizio Sasso
Alcuni esempi di idee progettuali Il Campus Universitario di Catania, Lo Stadio "C. Vigorito" di Benevento, Castelfranco in Miscano (BN), Pozzuoli (NA), 29 Prof. Maurizio Sasso
Conclusioni La possibilità di far nascere anche in Italia Comunità Energetiche è oggi una realtà «rivoluzionaria» con interessantissime potenzialità non solo in termini di contenimento dei consumi energetici e di contenimento dell’impatto ambientale. In Italia pioneristicamente già nel 1923 a Prato allo Stelvio veniva realizzata una mini centrale idroelettrica da una cooperativa di 40 famiglie. Allo stato attuale di recepimento totale della Direttiva REDII sono state rimosse le limitazioni rilevate dalla sperimentazione del recepimento «anticipato» (limite potenza, cabina di trasformazione, impianti nuovi, definizione enti territoriali,…). Si auspica che: • gli strumenti di supporto contemplino «addizionalità» per promuovere altri elementi (ricadute occupazionale, vocazione dei territori, contrasto alla povertà energetica); • non siano considerate solo in termini elettrici e con riferimento ad un insieme molto limitato di tecnologie tra l’altro con limitato «grado di proprietà» nazionale (fotovoltaico, EV); • si tenga conto delle peculiarità delle nostre Città, quali la diffusione e rilevanza delle patrimonio artistico ed architettonico, e dei nostri stili di vita, si pensi alla vocazione “pedonale” dei nostri centri Storici. 30 Prof. Maurizio Sasso
Sviluppi: Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza Investimento 1.2: Promozione rinnovabili per le comunità energetiche e l'auto- consumo L’investimento (2,2 Mld) si concentra sul sostegno alle comunità energetiche e alle strutture collettive di autoproduzione e consentirà di estendere la sperimentazione già avviata con l’anticipato recepimento della Direttiva RED II ad una dimensione più significativa e di focalizzarsi sulle aree in cui si prevede il maggior impatto socio- territoriale. L'investimento, infatti, individua Pubbliche Amministrazioni, famiglie e microimprese in Comuni con meno di 5.000 abitanti, sostenendo così l'economia dei piccoli Comuni, spesso a rischio di spopolamento, e rafforzando la coesione sociale. In particolare, questo investimento mira a garantire le risorse necessarie per installare circa 2.000 MW di nuova capacità di generazione elettrica in configurazione distribuita da parte di comunità delle energie rinnovabili e auto- consumatori di energie rinnovabili che agiscono congiuntamente. La realizzazione di questi interventi, ipotizzando che riguardino impianti fotovoltaici con una produzione annua di 1.250 kWh per kW, produrrebbe circa 2.500 GWh annui, contribuirà a una riduzione delle emissioni di gas serra stimata in circa 1,5 milioni di tonnellate di CO2 all'anno. Per ottenere quote più elevate di autoconsumo energetico, queste configurazioni possono anche essere combinate con sistemi di accumulo di energia. 31 Prof. Maurizio Sasso Introduzione alle comunità energetiche 22/07/21
RIFERIMENTI I/IV Seminario “Smart Community Project in Japan”, Takeyoshi Kato, Università degli Studi del Sannio, 9/3/2016 Seminario “Smart Energy Community”, Sasso Maurizio, Università degli Studi della Campania, 15/3/2017 32 Prof. Maurizio Sasso
RIFERIMENTI II/IV Lezione “Smart Energy Community”, Sasso Maurizio, X SCUOLA ESTIVA DELLA FISICA TECNICA Massa Lubrense, 23/7/2017 L’edificio del futuro: il contributo della ricerca fisico tecnica Seminario “Sharing economy, comunità energetiche, aree interne e formazione”, Maurizio Sasso, Scenari per le comunità energetiche rinnovabili, 6/5/2021 Seminario Introduzione alle comunità energetiche Convegno, 22/07/21 Le comunità energetiche, Sassinoro (BN) 33 Prof. Maurizio Sasso
RIFERIMENTI III/IV • Accordo di programma per lo sviluppo di un Polo di Eccellenza delle Energie Alternative in Provincia di Benevento: Impianti fotovoltaici in edifici, in pensiline e campi fotovoltaici: sfruttamento di risorse energetiche da fonte rinnovabile con una tecnologia consolidata, spesso riconducibile ad Aziende locali, con tecniche di gestione premianti per la collettività, 2011, M Sasso, Stellato • G. Angrisani, M. Canelli, A. Rosato, C. Roselli, M. Sasso, S. Sibilio, “Load sharing with a local thermal network fed by a microcogenerator: Thermo-economic optimization by means of dynamic simulations” Applied Thermal Engineering, 2014 • G. Angrisani, M. Canelli, C. Roselli, M. Sasso, “Integration between electric vehicle charging and micro- cogeneration system”, Energy Conversion and Management, 2014 • F Ceglia, P Esposito, M Sasso. 2019. Smart energy community and collective awareness: A systematic scientific and normative review Proceeding of 12th Annual Conference of the EuroMed Academy of Business. Business Management Theories and Practices ISSN: 2547-8516 in a Dynamic Competitive Environment ISBN: 978-9963-711-81-9. • Ceglia, F., Esposito, P., Marrasso, M, Sasso, M. 2020. From smart energy community to smart energy municipalities: Literature review, agendas and pathways. J. Clean. Prod. 254, 120118. https://doi.org/10.1016/j.jclepro.2020.120118. • Ceglia, F., Macaluso, A., Marrasso, E., Roselli, C., Vanoli, L. 2020. Energy, Environmental, and Economic Analyses of Geothermal Polygeneration System Using Dynamic Simulations. Energies 2020, 13, 4603; doi:10.3390/en13184603. • F. Ceglia, E. Marrasso, C. Roselli. M Sasso. A Micro-Trigeneration Geothermal Plant for a Smart Energy Community: The Case Study of a Residential District in Ischia. Proceeding of 2020 International Symposium on Water, Ecology and Environment (ISWEE 2020). On line presentation of full article in December 2020. 34
RIFERIMENTI IV/IV • Fichera A, Marrasso E, Sasso M, Volpe R. Energy, Environmental and Economic Performance of an Urban Community Hybrid Distributed Energy System. Energies. 2020; 13(10):2545. https://doi.org/10.3390/en13102545 • Ceglia, F.; Marrasso, E.; Roselli, C.; Sasso, M. Small Renewable Energy Community: The Role of Energy and Environmental Indicators for Power Grid. Sustainability 2021, 13, 2137. https:// doi.org/10.3390/su13042137. • F. Ceglia, P. Esposito, A. Faraudello, E. Marrasso, C. Rossi, M. Sasso. 2021. From Energy Efficient System to Renewable Energy Community: a decade of management, engineering and environmental approaches for energetic sharing. Under review J. Clean. Prod. • Ceglia, F., Marrasso, E., Rosselli, C., Sasso, M. 2021. Effect of layout and working fluid on heat transfer of polymeric shell and tube heat exchangers for small size geothermal ORC via 1- D numerical analysis. Geothermics, 95, 102118. https://doi.org/10.1016/j.geothermics.2021.102118. • Ceglia, F., Marrasso, E., Rosselli, C., Sasso, M. 2021. A Micro-trigeneration Geothermal Plant for a Smart Energy Community: The Case Study of a Residential District in Ischia. IOP Conf. Series: Earth and Environmental Science, 690, 012051. doi:10.1088/1755-1315/690/1/012051. • Ceglia, F., Marrasso, E., Pallotta, G., Rosselli, C., Sasso, M. 2022. A state of art and future prospects of smart energy communities. Energies. Under review. • Ceglia, F., Esposito, P., Faraudello, A., Marrasso, E., Rossi, C., Sasso, M. 2022. Energy Efficient System towards Renewable Energy Community: an energy, environmental, manage and economic analysis. Journal of Cleaner Production. Under review. 35 Introduzione alle comunità energetiche 22/07/21
Il dominio normativo, gli strumenti di supporto alla creazione di nuove Comunità e la rilevanza del ruolo degli enti locali saranno illustrati nella prima parte del convegno, cui seguirà la descrizione di molteplici realtà nazionali, eterogenee dal punto di vista territoriale e diversificate in base alle tecnologie di conversione energetica adottate. Successivamente, nuove idee progettuali di Comunità saranno presentate, per poi lasciare spazio all’interazione diretta dei partecipanti con i relatori nella tavola rotonda prevista a conclusione della giornata. 36
GRAZIE PER L’ATTENZIONE Tel. 0824305509 Fax 0824325246 Prof Maurizio Sasso E-mail: sasso@unisannio.it http://www.ing.unisannio.it/sasso/ Prof. Maurizio Sasso 37
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