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PSR ABRUZZO 2014-2020 Quadro di sintesi delle principali misure per la conservazione della biodiversità e la sostenibilità ambientale
Questa pubblicazione è stata realizzata nell’ambito del progetto fa.re.na.it. (Fare rete per Na- tura 2000 in Italia) realizzato da CTS, in collaborazione con Coldiretti, Comunità Ambiente, ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) e Regione Lombardia, con il contributo del programma europeo Life+ dell’Unione Europea. Testi e ricerche Danilo Marandola e Silvia Coderoni Hanno collaborato Cinzia Chiodetti, Sara Cirillo Taiani, Stefano Di Marco, Oliviero Spinelli Responsabile Comunicazione Daniela Moretti Creative Director Luigi Pruiti Grafica Arianna Calandriello Fotografie Bigstock Stampa Futura Grafica Per la citazione del presente volume si raccomanda la seguente dizione: Marandola D., Coderoni S., 2015. “PSR 2014-2020 - Quadro di sintesi delle principali misure per la conservazione della biodiversità e la sostenibilità ambientale”.
Î INTRODUZIONE Le seguenti pagine riportano un quadro delle principali misure previste dal PSR Abruzzo a favore di ambiente, clima e biodiversità. In esse vengono descritte le principali linee di intervento, i potenziali beneficiari, i con- tatti regionali degli uffici preposti e altre informazioni utili per i potenziali destinatari delle misure. Le informazioni riportate sono aggiornate al 31 marzo 2015, ma fanno riferimento a versioni preliminari dei PSR presentate dalle Regioni e Province autonome tra luglio e ottobre 2014. Nel momento in cui questa guida viene redatta, i PSR regionali sono in fase di negoziato con i Servizi della Commissione europea soprattutto su questioni relative ad ammissibilità degli impegni e degli importi e alle diverse regole di attuazione. La conclusione di questo percorso di negoziato, che porterà a modifiche anche sensibili dei Programmi, e l’uf- ficializzazione dei diversi PSR è attesa per tutte le regioni entro la metà del 2015. A tale data sarà sicuramente possibile riscontrare modifiche e aggiornamenti dei programmi rispetto alle versioni preliminari dei PSR uffi- cializzate a luglio-ottobre 2014, e sulle quali la presente guida è stata costruita. Il lettore è pertanto invitato a consultare i siti tematici indicati in calce alla Guida o nella sezione sottostante per conoscere ogni dettaglio e aggiornamento che sarà disponibile oltre a quanto indicato nella Guida nel momento in cui saranno defi- nitivamente approvati i diversi PSR. MISURE PROGRAMMATE PRINCIPALI LINEE DI INTERVENTO Misura 4.4 - Investimenti non-produttivi 4.4.1 Sostegno a investimenti non produttivi connessi all’adempimento degli con finalità climatico-ambientale e di obiettivi agro-climatico-ambientali difesa di habitat Misura 7 - Servizi di base e rinnovamento 7.1.1 Aggiornamento dei piani di gestione dei siti della Rete Natura 2000 (FA 4A) dei villaggi nelle zone rurali Misura 10 - Pagamenti agro-climatico- 10.1.1 Produzione integrata per la salvaguardia del paesaggio e delle risorse naturali ambientali 10.1.2 Mantenimento di prati, prati- pascoli, pascoli permanenti e prati seminaturali 10.2.1 Conservazione e uso sostenibile delle risorse genetiche vegetali in agricoltura 10.2.2 Conservazione e uso sostenibile delle risorse genetiche animali in agricoltura Misura 11 - Agricoltura Biologica 11.1.1 Pagamenti per la conversione in pratiche e metodi di agricoltura biologica 1 11.2.1 Pagamenti per il mantenimento di pratiche e metodi di agricoltura biologica Misura 12 - Indennità Natura 2000 e 12.1 Compensazione per le zone agricole nelle aree Natura 2000 indennità connesse alla direttiva quadro sull’acqua Misura 15 - Servizi silvo-ambientali e Non programmata climatici e salvaguardia delle foreste Misura 16 - Cooperazione 16.5 sostegno ad azioni congiunte per la mitigazione dei cambiamenti climatici e l’adattamento ad essi; sostegno ad approcci comuni ai progetti e alle pratiche ambientali in corso; 16.8 sostegno alla redazione di piani di gestione forestale o di strumenti equivalenti A chi rivolgersi per informazioni sul PSR in ABRUZZO www.rica.inea.it/PSR_2014_2020 • diragrifor@regione.abruzzo.it • Tel. 085 7672 958
Î MISURA 4.4: INVESTIMENTI NON-PRODUTTIVI CON FINALITÀ CLIMATICO-AMBIENTALE E DI DIFESA DI HABITAT Come funziona la Misura Nel contesto della programmazione strategica, il sostegno agli investimenti è una misura chiave polivalente che aiuta il settore agricolo a rispondere alle vecchie e nuove sfide, in particolare affina la competitività delle aziende agricole europee in un mercato globale, promuovendo l’innovazione, il mantenimento e la creazione di nuove opportunità di lavoro nelle zone rurali. Gli interventi non produttivi sono un complemento indi- spensabile, al fine di garantire uno sviluppo sostenibile dell’attività agro-alimentare abruzzese. La sottomisura prevede un intervento di particolare interesse per i suoi possibili impatti sulla biodiversità e l’ambiente, che si compone di tre interventi: 4.4.1: Sostegno a investimenti non produttivi connessi all’adempimento degli obiettivi agro-climatico- ambientali: Intervento A. Gestione attiva di infrastrutture verdi e connessioni ecologiche Intervento B. Strutture e attività funzionali al mantenimento delle attività agricole in aree ad alto valore na- turale Intervento C. Miglioramento nella gestione ed utilizzo dei prodotti fitosanitari e dei reflui zootecnici e in- terventi a finalità fitodepurative. > Operazione 4.4.1: Sostegno a investimenti non produttivi connessi all’adempimento degli obiettivi agro-climatico-ambientali INTERVENTO A. Gestione attiva di infrastrutture verdi e connessioni ecologiche Tale intervento viene sviluppato all’interno della sottomisura 16.5. Gli interventi previsti sono finalizzati, in generale, alla conservazione o alla creazione di corridoi ecologici per 2 il potenziamento dei collegamenti tra aree ad elevata naturalità e, in particolare, tra i Siti Natura 2000, o al- l’interno degli stessi, posti prevalentemente in prossimità dei corsi d’acqua e delle vallate dove la defram- mentazione degli habitat naturali e seminaturali è maggiore, nonché delle superfici comprese nei tratturi. Tale intervento è rivolto prevalentemente a: diradamenti popolamenti forestali e arbustivi su superfici agricole e pascoli; eliminazione e/o controllo di specie vegetali alloctone o invasive; impianto e/o manutenzione di siepi, filari, boschetti, prati naturali, anche attraverso la semina o messa a dimora di: • specie di piante autoctone; • riqualificazione delle fasce ripariali; • manutenzione e creazione di zone umide con finalità esclusive di carattere ambientale; • mantenimento dei livelli idrici e del MDV delle zone umide e dei corsi d’acqua presenti. INTERVENTO B. Strutture e attività funzionali al mantenimento delle attività agricole in aree ad alto valore naturale Il sostegno sarà indirizzato prevalentemente alle aziende agricole che svolgono l’attività di coltivazione su ter- reni adiacenti e prossimi ad aree sottoposte a tutela naturalistica, fornendo agli agricoltori i mezzi necessari a definire un piano di difesa passiva delle proprie coltivazione dall’attacco da parte di mammiferi selvatici e
alle aziende che svolgono attività zootecniche di tipo estensivo e semi-estensivo che utilizzano i pascoli e i prati-pascoli nelle aree montane, attenuando il conflitto tra predatori selvatici di interesse conservazionistico e animali allevati in modalità estensiva. Tale intervento è rivolto prevalentemente a: acquisto e messa in opera di recinzioni fisse, mobili, elettrificate; acquisto di dissuasori faunistici; acquisto di cani pastore maremmano/abruzzese da lavoro registrati e vaccinati a norma di legge. INTERVENTO C. Miglioramento nella gestione ed utilizzo dei prodotti fitosanitari e dei reflui zootecnici e interventi a finalità fitodepurative. L’azione mira a fornire un sostegno per una migliore gestione dei prodotti fitosanitari e dei reflui zootecnici, in particolare per le aziende che svolgono l’attività di coltivazione e allevamento in terreni compresi, adiacenti o prossimi ad aree sottoposte a tutela naturalistica, ad aste fluviali, o in aree vulnerabili ai nitrati. L’azione prevede la realizzazione di investimenti (piccoli invasi aziendali) a finalità fitodepurative con lo scopo di preservare la qualità della risorsa idrica. Tale intervento è rivolto prevalentemente a sostenere la realizzazione di aree attrezzate per: la preparazione della miscela di prodotti fitosanitari; il lavaggio delle irroratrici; la raccolta dei residui di lavaggio; il trattamento, mediante idonei sistemi fisici o microbiologici, delle acque contaminate con residui di pro- dotti fitosanitari (acque di lavaggio, residui di soluzioni, ecc.); lo stoccaggio temporaneo di contenitori di prodotti fitosanitari usati; lo stoccaggio dei prodotti fitosanitari, dei reflui zootecnici con modalità che garantiscano un livello di si- curezza superiore a quello individuato dalle vigenti norme. Saranno inoltre sostenuti: investimenti diretti ad attuare piani di miglioramento della funzionalità dei fabbricati, attrezzature ed im- pianti utilizzati nel ciclo di asportazione e raccolta dei reflui zootecnici; investimenti che migliorino la gestione della raccolta delle acque piovane; investimenti che agevolino la realizzazione di forme di fitodepurazione e/o utilizzo di tecniche e tecnologie per l’abbassamento del carico di nitrati presenti nelle vasche di raccolta dei reflui. 3 Beneficiari Agricoltori e associazioni di agricoltori, Enti pubblici e privati gestori del territorio. Impegni e principali spese ammissibili Per quanto riguarda gli investimenti si fa riferimento a quanto predisposto agli artt. 45 del Reg.1305/2013, e ove opportuno le prescrizione dell’art. 46 del Reg. 1305/2013. L’acquisto di terreni non edificati e edificati è ammesso solo se funzionale alla realizzazione delle operazioni ed entro il limite del 10% dell’investimento ammissibile al netto della specifica voce di spesa. Le spese generali sono ammissibili nel limite massimo fissato nel bando pubblico. In ogni caso, tutti gli investimenti devono essere conformi alle norme stabilite dall’articolo 65 del Regola- mento UE 1303/2013. Importo dei pagamenti La percentuale di sostegno, calcolata sulla spesa ammessa a finanziamento, per gli investimenti non produt- tivi è pari al 80% in caso di azioni promosse da singoli agricoltori aumentabile al 100% in caso di azioni con- dotte in forma associata. In sede attuativa verranno definiti i limiti minimi e massimi degli investimenti.
Î MISURA 7: SERVIZI DI BASE E RINNOVAMENTO DEI VILLAGGI NELLE ZONE RURALI IN ABRUZZO Come funziona la Misura La misura intende favorire lo sviluppo sostenibile dell’ambiente socio economico delle aree rurali allo scopo di invertire la tendenza al loro declino anche demografico. La misura si articola in sottomisure, tra cui la Sot- tomisura 7.1 - Sostegno dei servizi comunali di base, nonché alla predisposizione/aggiornamento dei piani di sviluppo dei comuni e dei villaggi situati nelle zone rurali nonché di piani tutela e di gestione dei siti Natura 2000 e di altre zone ad alto valore naturalistico, e la relativa operazione, la 7.1.1. 7.1.1 Aggiornamento dei piani di gestione dei siti della Rete Natura 2000 Solo una pianificazione approfondita e circostanziata, corredata di un attento monitoraggio nel tempo, può assicurare la tutela della biodiversità animale e vegetale presente nelle aree protette della Regione e il per- seguimento di equilibrate politiche di valorizzazione socio-economica e turistica di esse. Pertanto la sottomi- sura 7.1 prevede interventi volti a sostenere l’aggiornamento dei Piani di gestione delle aree SIC e ZPS della Rete Natura 2000, l’elaborazione/aggiornamento dei piani di gestione delle aree Natura 2000, attività di mo- nitoraggio e raccolta dati, incluso l’Osservatorio, al fine di implementare ed aggiornare il sistema informativo regionale sulle predette Aree. L’elaborazione e/o l’aggiornamento del Piano dovrà essere coerente con la nor- mativa comunitaria e con gli altri piani di gestione del territorio (es: gestione forestale). Beneficiari Enti di Gestione dei siti della Rete Natura 2000, altri enti pubblici Impegni e principali spese ammissibili Tenuto conto di quanto previsto dall’art. 60 del Reg. 1305/2013 sono ammissibili le spese di gestione cui al- 4 l’art. dell’art 61 del Reg. 1305/2013. Le spese generali sono ammissibili nel limite massimo fissato nel bando pubblico. Ai sensi dell’art. 67, del Reg. (UE) 1303/13, le sovvenzioni e l’assistenza rimborsabile possono essere quelle stabilite dal comma 1, lettera a) (rimborso dei costi sostenuti) e lettera b) (tabelle standard di costi unitari). Importo dei pagamenti Contributo pubblico concesso pari al 100% della spesa ammessa e sostenuta.
Î MISURA 10: PAGAMENTI AGRO-CLIMATICO-AMBIENTALI IN ABRUZZO Come funziona la Misura La misura “Pagamenti agro-climatico-ambientali” comprende numerosi interventi che contribuiscono in modo differente ed articolato al raggiungimento e completamento delle priorità dell’Unione in materia di sviluppo rurale. La misura prevede l’erogazione di un pagamento annuale per ettaro di superficie a compensazione dei maggiori costi e minori ricavi connessi all’assunzione volontaria di impegni ambientali che vanno oltre gli ob- blighi di legge. La misura si compone di due sottomisure e relative operazioni: 10.1: Pagamenti per impegni agro-climatico-ambientali: • 10.1.1 – Produzione integrata per la salvaguardia del paesaggio e delle risorse naturali • 10.1.2 - Mantenimento di prati, prati- pascoli, pascoli permanenti e prati seminaturali 10.2: Conservazione e uso sostenibile delle risorse genetiche in agricoltura • 10.2.1 - Conservazione e uso sostenibile delle risorse genetiche vegetali in agricoltura • 10.2.2 - Conservazione e uso sostenibile delle risorse genetiche animali in agricoltura. Operazione 10.1.1 - Produzione integrata per la salvaguardia del paesaggio e delle risorse na- turali L’intervento è mirato a incentivare l’adozione di tecniche di produzione integrata finalizzate ad una maggiore sostenibilità ambientale e sanitaria, alla tutela delle risorse idriche e al miglioramento della qualità delle pro- duzioni e della sicurezza alimentare. Le aziende che aderiscono alla sottomisura si impegnano ad adottare sul- l’intera SAU aziendale le disposizioni tecniche indicate nei Disciplinari di Produzione Integrata (DPI). 5
Tali Disciplinari sono basati su quanto deliberato annualmente dalla Giunta Regionale e sulle “Linee guida na- zionali per la produzione integrata delle colture” approvate ai sensi della Legge 3 febbraio 2011. Le norme di produzione integrata contenute nei DPI riguardano i seguenti elementi: Successione colturale Fertilizzazione Irrigazione Gestione del suolo Difesa e controllo delle infestanti. Beneficiari • Agricoltori “attivi” in possesso dei requisiti previsti dall’articolo 9 del reg. (UE) n. 1307/2013 per gli “agri- coltori in attività”. • Associazioni di agricoltori in possesso dei requisiti di cui sopra; • Aziende agricole di enti pubblici che conducono superfici collocate sul territorio regionale. Impegni e principali spese ammissibili I M P E GN I C OM UN I : Il periodo di adesione è di almeno 5 anni. Gli impegni previsti dall’azione devono essere applicati a tutta la superficie agricola utilizzabile (SAU) azien- dale investita a colture erbacce ed arboree. Compilazione e aggiornamento di un registro delle operazioni colturali e del registro dei trattamenti. Le attrezzature per la distribuzione dei prodotti fitosanitari delle aziende aderenti devono essere sottopo- ste a regolazione, presso centri autorizzati, secondo quanto disposto in materia dalla Giunta Regionale. I M P E G N I AG G I U N T I V I Oltre agli impegni comuni derivanti dall’adesione alle norme di produzione integrata contenute nei DPI, si pre- vede di rafforzare l’impegno di base con almeno uno degli impegni aggiuntivi volontari di seguito indicati per la superficie dedicata alla specifica tipologia colturale. A) Impiego di tecniche di agricoltura integrata avanzate. B) Impiego di teli pacciamanti biodegradabili o pacciamatura con materiale organico. C) Gestione paesaggistica oliveti: obbligo ad effettuare interventi di mantenimento degli oliveti, nel rispetto 6 dello stato produttivo, praticando la spollonatura e liberando il terreno dalla vegetazione infestante con al- meno un intervento annuale. La stessa potatura dovrà avvenire con cadenza annuale. La superficie a impegno è tutta la superficie a oliveto e comunque non inferiore a 1 ha. D) Inerbimento permanente e controllato (sfalcio e trinciatura) con essenze spontanee e/o da semina (le- guminose miste); su coltivazioni arboree da frutto. E) Uso sostanza organica: il fabbisogno colturale in azoto deve essere garantito per almeno il 50% attra- verso fertilizzanti organici. F) Tecniche di agricoltura conservativa: adozione di tecniche di “no tillage” (non lavorazione) e/o “minimun tillage” (lavorazione minima) e/o “cover crops” (colture autunno vernine seminate). Importo dei pagamenti Il sostegno finanziario a supporto di tale intervento è giustificato dalla necessità di coprire i maggiori costi deri- vanti dall’applicazione dei metodi di agricoltura integrata. Gli aiuti sono distinti in base all’appartenenza delle tipologie colturali coltivate sulle superfici oggetto di impegno.
Operazione 10.1.2 - Mantenimento di prati, prati- pascoli, pascoli permanenti e prati seminaturali L’operazione mira a consolidare il contributo alla tutela della biodiversità che il pascolamento delle praterie montane realizza attraverso il mantenimento di un agro-ecosistema tanto importante quanto delicato. L’intervento ha l’obiettivo di rinforzare la biodiversità nelle montagne d’Abruzzo attraverso una pratica del pa- scolo indirizzata e funzionale al mantenimento e all’aumento della biodiversità stessa, che realizzi cioè un ca- rico di bestiame commisurato alla capacità trofica del pascolo, che non consenta l’uso di fitofarmaci e diserbanti, che preveda la turnazione delle stazioni di pastura con il supporto di un apposito piano di pasco- lamento che possa delineare anche gli interventi di miglioramento che si potrebbero rendere necessari. Beneficiari • Agricoltori “attivi” in possesso dei requisiti previsti dall’articolo 9 del reg. (UE) n. 1307/2013 per gli “agri- coltori in attività” • Associazioni di agricoltori in possesso dei requisiti di cui sopra. Impegni e principali spese ammissibili L’entità dei pagamenti è determinata sulla base delle perdite di reddito e dei costi aggiuntivi derivanti dagli impegni assunti. Sono coperti anche i costi di transazione. I pagamenti compensano solo gli impegni che vanno al di là dei requisiti obbligatori richiamati all’art. 28, par. 3 del reg. (UE) 1305/2013. • Le regole di condizionalità comprendenti i criteri di gestione obbligatori e le norme relative alle buone con- dizioni agronomiche e ambientali, come previsto dal Regolamento del Consiglio (UE) N. 1306/2013, titolo VI, capo I; • i criteri rilevanti e le attività minime come stabilito ai sensi del secondo e terzo trattino del punto (c) del- l’Articolo 4 (1) del Regolamento (UE) N. 1307/2013; • i requisiti minimi rilevanti per l’uso di fertilizzanti e prodotti fitosanitari; • gli altri requisiti obbligatori prescritti dalla legge nazionale. Importo dei pagamenti Il sostegno è erogato per ettaro di SAU soggetta ad impegno, con importi determinati in base agli impegni che il beneficiario assume, nei limiti dei massimali previsti dal regolamento (UE) n. 1305/2013. 7 Operazione 10.2.1 - Conservazione e uso sostenibile delle risorse genetiche vegetali in agricoltura È previsto un sostegno per la realizzazione di progetti ed azioni pilota finalizzati a promuovere la conserva- zione delle risorse genetiche in agricoltura attraverso la conservazione in situ, la caratterizzazione, la raccolta e l’utilizzazione delle risorse genetiche autoctone, in primo luogo per contribuire ad arricchire la compilazione degli inventari e registri delle risorse genetiche autoctone anche attraverso le attività di conservazione delle varietà a rischio di erosione genetica in situ in aziende sperimentali di “agricoltori custodi”. Le azioni con- sentiranno, in prospettiva, di promuovere percorsi di valorizzazione ed utilizzo di varietà autoctone partico- larmente adattate alle condizioni climatiche ed ambientali locali. Sono previste misure di accompagnamento, quali azioni di consulenza nell’ambito delle tecniche di coltivazione, trasformazione e valorizzazione com- merciale delle produzioni tipiche. Beneficiari • Enti pubblici e associazioni di agricoltori. Impegni e principali spese ammissibili • Sono ammissibili a sostegno le spese sostenute ai sensi dell’art. 61 del Reg. 1305/2013, coerenti con le lo- giche della tipologia di intervento.
Importo dei pagamenti L’intensità di aiuto è pari al 100% delle spese sostenute ammissibili all’aiuto. Operazione 10.2.2 - Conservazione e uso sostenibile delle risorse genetiche animali in agricoltura L’intervento promuove attività di studio e analisi nell’ambito della raccolta, caratterizzazione e catalogazione del materiale genetico animale regionale, finalizzate alla costruzione di un repertorio regionale attraverso la definizione di una rete di conservazione e sicurezza ed un piano settoriale di intervento che stabilisce le linee guida per le suddette attività. Scopo dell’intervento è favorire la conoscenza del materiale genetico locale, con lo scopo di favorire in futuro percorsi di valorizzazione e diffusione delle razze autoctone nel territorio abruzzese e dei loro prodotti tra- sformati in micro-filiere. Gli interventi mireranno a evidenziare le caratteristiche di rusticità delle razze zoo- tecniche presenti in Abruzzo, siano esse iscritte nei Registri Anagrafici Nazionali o di cui ancora non si dispone di tale riconoscimento, e consentiranno una migliore gestione delle attività pastorali nelle aree marginali e ad alto valore naturale del contesto regionale, salvaguardando il patrimonio genetico costituito da razze animali spesso a rischio di estinzione. Beneficiari Enti pubblici e associazioni di agricoltori Impegni e principali spese ammissibili Sono ammissibili a sostegno le spese ai sensi dell’art. 61 del Reg. 1305/2013, coerenti con le logiche della tipologia di intervento. Importo dei pagamenti L’intensità di aiuto è pari al 100% delle spese sostenute ammissibili all’aiuto. 8
Î MISURA 11: AGRICOLTURA BIOLOGICA IN ABRUZZO Come funziona la Misura In ambito Sviluppo rurale l’agricoltura biologica è principalmente considerata come un sistema di gestione so- stenibile delle risorse in agricoltura che contribuisce al miglioramento della qualità del suolo e dell’acqua, alla mitigazione e all’adattamento ai cambiamenti climatici e al miglioramento della biodiversità. Tali condi- zioni sono perseguibili in quanto i metodi di agricoltura biologica prevedono rotazioni colturali, impiego di spe- cie e varietà resistenti, metodi di lotta biologica, divieti di uso di sostanze di sintesi (fertilizzanti, fitosanitari, antibiotici) e di OGM. Uno degli elementi fondamentali che caratterizzano l’agricoltura biologica è l’utilizzo prevalente di risorse rinnovabili, nell’ambito di sistemi agricoli organizzati a livello locale. Infatti, al fine di li- mitare al minimo l’uso di risorse non rinnovabili, tale pratica promuove il riutilizzo dei sottoprodotti di origine animale e vegetale. La misura si compone di due sottomisure, che individuano ciascuna un tipo di azione: Sottomisura 1: Pagamenti per l’introduzione dell’agricoltura biologica; Sottomisura 2: Pagamenti per il mantenimento dell’agricoltura biologica. Sottomisura 1: Pagamenti per introduzione dell’agricoltura biologica L’azione sostiene l’impegno di conversione all’agricoltura biologica, ossia la transizione iniziale dall’agricol- tura convenzionale alle modalità agronomiche definite a norma del Reg. CE 834/07 entro un determinato pe- riodo di tempo. In questa sottomisura, uno degli elementi messi in evidenza dalle premesse del Regolamento sullo sviluppo rurale (Reg. UE 1305/13), è l’importanza di ampliare l’adesione a tale pratica, tenendo conto delle difficoltà incontrate dai produttori nella prima fase, sia in considerazione della diversa impostazione da adottare nelle tecniche agronomiche, sia in considerazione della considerevole influenza che nell’applicazione del metodo biologico possono avere le problematiche causate dal cosiddetto “effetto deriva”. La presenza di prodotti fitosanitari nell’ambito agrario/produttivo contermine dove è ubicata l’azienda può infatti influire sul processo di conversione a biologico, rendendolo più lungo e complesso. Le aziende aderenti all’azione devono adottare sull’intera SAU aziendale condotta al momento della presentazione della domanda di aiuto, le me- todologie produttive biologiche di cui al Regolamento 834/2007 e si impegnano ad applicare la sottomisura 9 per 5 anni. Beneficiari Agricoltori singoli o associati Impegni e principali spese ammissibili La tipologia di operazione prevede l’adesione ai seguenti impegni, per un periodo di 5 anni: garantire la conformità al metodo di produzione biologica come stabilito dal Reg. CE n. 834/07 e succes- sive modifiche ed integrazioni; garantire il rispetto degli adempimenti di condizionalità, relativi ai criteri di gestione obbligatori, alle buone condizioni agronomiche e ambientali e al mantenimento del pascolo permanente, come stabiliti dalla nor- mativa comunitaria, nazionale e regionale ai sensi del titolo VI, capo I del reg. UE 1306/2013. La tipologia di operazione è applicabile sull’intero territorio regionale. E’ prevista la possibilità di attivare servizi di consulenza e assistenza alla gestione delle aziende agricole.
Importo dei pagamenti Il sostegno è erogato per ettaro, con importi determinati in base agli impegni che il beneficiario assume, nei limiti dei massimali previsti all’allegato II del Regolamento (UE) 1305/2013: 600 euro ettaro/anno per le colture annuali; 900 euro ettaro/anno per le colture permanenti specializzate; 450 euro ettaro/anno per altri utilizzi del territorio. Sottomisura 2: Pagamenti per il mantenimento dell’agricoltura biologica L’azione sostiene la prosecuzione nel tempo di pratiche di agricoltura biologica, constatata l’importanza di un loro consolidamento nel contesto produttivo agricolo nazionale, dal punto di vista dei risultati ambientali, in termini di incremento della biodiversità, di miglioramento di qualità delle acque e della fertilità dei suoli. Se da un lato viene sottolineata l’importanza e la strategicità di porre in essere tecniche di produzione rispettose dei fattori naturali ed in grado di incrementare la biodiversità propria degli ecosistemi agrari, dall’altro per- mane la constatazione delle difficoltà che tali produzioni incontrano nell’ottenere un adeguato riscontro di tipo economico ai complessi impegni posti in essere. La sottomisura prevede un supporto finanziario, a titolo di incentivo per coprire i maggiori costi sostenuti dalle aziende per l’applicazione dei metodi di agricoltura bio- logica dopo i primi 5 anni di adesione. Le aziende aderenti all’azione devono adottare sull’intera SAU azien- dale metodologie produttive biologiche conformi a quanto stabilito dal Regolamento CE n.834/07 e si impegnano ad applicare la sottomisura per 5 anni. Beneficiari • Agricoltori • Associazioni di agricoltori. Impegni e principali spese ammissibili La tipologia di operazione prevede l’adesione ai seguenti impegni, per un periodo di almeno 5 anni: garantire la conformità al metodo di produzione biologica come stabilito dal Reg. CE n. 834/07 e succes- sive modifiche ed integrazioni; garantire il rispetto degli adempimenti di condizionalità, relativi ai criteri di gestione obbligatori, alle buone condizioni agronomiche e ambientali e al mantenimento del pascolo permanente, come stabiliti dalla nor- 10 mativa comunitaria, nazionale e regionale ai sensi del titolo VI, capo I del reg. UE 1306/2013. La tipologia di operazione è applicabile sull’intero territorio regionale. È prevista la possibilità di attivare interventi tramite pacchetto integrato, comprendente il sostegno per ser- vizi di consulenza e assistenza alla gestione delle aziende agricole. Importo dei pagamenti Il sostegno è erogato per ettaro a impegno, con importi determinati in base agli impegni che il beneficiario assume, nei limiti dei massimali previsti all’allegato II del Regolamento (UE) 1305/2013: 600 euro ettaro/anno per le colture annuali; 900 euro ettaro/anno per le colture permanenti specializzate; 450 euro ettaro/anno per altri utilizzi del territorio.
Î MISURA 12: INDENNITA’ NATURA 2000 IN ABRUZZO Come funziona la Misura La Misura si pone in rete con la misura 323 del PSR 2007-2013, che ha sostenuto l’adozione di Piani di Ge- stione per SIC e ZPS regionali, e tende a valorizzarne le risultanze. Quando i Piani di Gestione saranno cogenti, i vincoli e le prescrizioni alle attività agricole in essi contenuti rappresenteranno impegni aggiuntivi per gli im- prenditori agricoli. La misura compensa gli svantaggi e le limitazione all’attività agricola e forestale determi- nati dall’attuazione degli strumenti di gestione dei siti Natura 2000 che vanno al di là delle buone condizioni agronomiche e ambientali stabilite dai regolamenti comunitari. La Misura prevede la corresponsione di una indennità alle imprese agricole a copertura dei maggiori costi e dei mancati ricavi derivanti dal rispetto dei vincoli di conservazione degli habitat protetti da Natura 2000. La misura si compone di una sottomisura e relativo intervento: 12.1 – Compensazione per le zone agricole nelle aree Natura 2000 La sottomisura prevede aiuti compensativi in relazione al rispetto degli obblighi, dei divieti e delle limitazioni gestionali previsti dalle Misure Generali e Specifiche di Conservazione comprese nei Piani di Gestione dei Siti Natura 2000 interessati, o all’adesione ad impegni in essi suggeriti. Beneficiari Agricoltori “attivi” in possesso dei requisiti previsti dall’articolo 9 del reg. (UE) n. 1307/2013 per gli “agricoltori in attività” e associazioni di agricoltori in possesso dei requisiti di cui sopra. 11
Impegni e principali spese ammissibili Impegni (almeno 5 anni) Divieti: • di pascolamento per aree particolari, • di lavorazione del terreno intensive, sostituendo tali pratiche con tecniche • di eliminazione o di distruzione di elementi naturali e seminaturali di alta valenza ecologica caratteristici del • paesaggio rurale. Obblighi “attivi”: • di miglioramenti ambientali • raccolta del fiorume per successive trasemine, • di mantenimento di sovra carico controllato per il controllo di particolari specie vegetali, • di manutenzione e/o ripristino di elementi naturali e seminaturali di alta valenza ecologica caratteristici del paesaggio rurale. Obblighi “passivi”: • di utilizzo di sistemi alternativi di riduzione dei danni causati dalla fauna • di posticipazione delle operazioni colturali o della raccolta dei prodotti • di riduzione del carico di bestiame che deve essere minore del carico ammesso ai sensi delle condizioni di ammissibilità della sottomisura 10.1.2. Importo dei pagamenti Il sostegno nell’ambito della misura è calcolato in base ai maggiori costi e ai minori ricavi connessi agli im- pegni nei limiti delle aliquote massime di sostegno di cui all’allegato II del Regolamento CE 1305/2013 ed è pari a un massimo di €500/ettaro/anno per i primi 5 anni e €200/ettaro/anno per gli anni successivi, salvo casi di deroga riconducibili a casi particolari per i quali può essere riconosciuto un premio maggiore. 12
Î NATURA 2000 IN ABRUZZO La Regione Abruzzo è una della aree a massima concentrazione di biodiversità tra quelle del Mediterraneo cen- trale anche per via dell’estrema diversificazione del territorio, suddiviso in 3 tipologie di bioregione, alpina (2.480 km2), continentale (4.211 km2) e mediterranea (4.092 km2). Sono presenti sul territorio 2.989 spe- cie di piante vascolari (circa il 45% delle specie presenti in Italia), delle quali 180 endemiche, e formazioni fo- restali importanti quali le abetine ad abete bianco, stazioni di betulle, tasso e agrifoglio, oltre a faggete tra le più antiche della Penisola, nonché eccezionali specie di vertebrati endemici come il Camoscio d’Abruzzo e l’Orso bruno marsicano, specie rare come la lontra e moltissime specie di uccelli, tra cui picchi, gracchi, molti passeriformi ed anfibi quali, ad esempio, tritoni, ululone a ventre giallo e salamandre nonché numerose spe- cie di invertebrati rari e/o endemici. La Regione ha l’area più vasta d’Europa sottoposta a tutela: l’87% del territorio abruzzese è infatti compreso in aree con diverse tipologie di protezione ambientale, comprendente tre Parchi Nazionali, un Parco Regio- nale, un’Area Marina Protetta e venticinque Riserve Naturali Regionali. I Siti Natura 2000 coprono circa il 36,3% del territorio regionale ed ospitano numerose specie e sottospecie animali e vegetali endemiche. Grande attenzione merita la gestione dei sistemi pascolivi e delle coltivazioni erbacee pluriennali e permanenti e delle attività agricole in senso generale all’interno delle aree protette - che stanno redigendo i loro piani di gestione - come dimostra l’elevata percentuale di SAU totale dedicata a pascolo naturale sotto vincolo Na- tura 2000. Il dato sulla superficie forestale sottoposta a vincolo naturalistico risulta essere una delle più alte della nazione (circa 60%) e impone una particolare attenzione nella stesura ed aggiornamento dei piani di gestione fore- stale. Per cercare il miglioramento della condizione di conservazione degli habitat e dunque favorire il manteni- mento della ricchezza naturale degli ecosistemi agricoli e forestali abruzzesi è quindi necessario analizzare con- testualmente componenti di carattere prettamente naturalistico e agro-ambientale. Il dato del Farmland Bird Index conferma una migliore condizione della biodiversità agricola in Abruzzo rispetto alle Regioni confinanti e al resto del Paese. La cogestione di pratiche agro-silvo-pastorali e forestali gioca un ruolo determinante nella salvaguardia della biodiversità abruzzese ed allo stesso tempo è “promotrice” ed “uti- 13 lizzatrice” del paesaggio agricolo e rurale.
Î MISURA 16: COOPERAZIONE IN ABRUZZO Come funziona la Misura La misura Cooperazione riveste un ruolo rilevante nel perseguire le strategie di sviluppo rurale della Regione Abruzzo, anche rispetto alle questioni ambientali, poiché l’aggregazione degli interventi rappresenta un va- lore aggiunto permettendo di ampliare gli effetti territoriali delle iniziative che hanno come obiettivo la tutela dell’ambiente. L’obiettivo principale della misura è pertanto quello di far interagire una pluralità di attori per sviluppare at- tività innovative o più articolate che difficilmente potrebbero essere innescate da iniziative individuali, con- tribuendo in tal modo concretamente all’affermazione delle priorità della politica di sviluppo rurale. La misura si articola in otto sottomisure, tra cui: 16.5 - sostegno ad azioni congiunte per la mitigazione dei cambiamenti climatici e l’adattamento ad essi; sostegno ad approcci comuni ai progetti e alle pratiche ambientali in corso 16.8 - sostegno alla redazione di piani di gestione forestale o di strumenti equivalenti Operazione 16.5 - Sostegno ad azioni congiunte per il miglioramento ambientale, la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici Un’opportunità per il conseguimento di significativi risultati dal punto di vista ambientale è rappresentata dai progetti collettivi per gli impegni assunti in comune da più beneficiari. Con l’attivazione di questa opera- zione si intende conferire sinergia e incisività d’applicazione ad alcuni interventi, mirati sul territorio regionale, per il miglioramento ambientale e la mitigazione e all’adattamento ai cambiamenti climatici, attraverso la definizione di specifici accordi e la sottoscrizione di impegni comuni, in particolare: diradamenti popolamenti forestali e arbustivi su superfici agricole e pascoli; eliminazione e/o controllo di specie vegetali alloctone o invasive; impianto e/o manutenzione di siepi, filari, boschetti, prati naturali, anche attraverso la semina o messa a dimora di specie di piante autoctone; 14 riqualificazione delle fasce ripariali; manutenzione e creazione di zone umide con finalità esclusive di carattere ambientale; mantenimento dei livelli idrici e del MDV delle zone umide e dei corsi d’acqua presenti. Beneficiari I beneficiari sono i Gruppi di cooperazione tra imprese agricole singole o associate, consorzi di produttori, con- sorzi di bonifica, imprese agroindustriali, imprese forestali, enti gestori di aree protette e di siti Natura 2000, enti gestori di proprietà collettive, enti pubblici che hanno sottoscritto uno specifico accordo di cooperazione che si organizzano sotto forma di Associazioni Temporanee di Scopo, Associazioni Temporanee di Imprese, con- tratti di rete, consorzi, cooperative, ed altre forme giuridicamente riconosciute. Possono aderire al partenariato anche soggetti non beneficiari “diretti” dell’operazione ovvero che non rice- veranno una compensazione o rimborso per le attività eventualmente sostenute ma la cui adesione è fun- zionale al raggiungimento degli obiettivi.
Impegni e principali spese ammissibili A norma dell’art. 35 sono ammissibili i costi relativi alla gestione e agli investimenti, in particolare: studi/pro- getti, animazione, funzionamento della cooperazione e costi diretti di progetti specifici legati al piano detta- gliato, tenuto conto di quanto previsto dall’art. 60 del Reg. 1305/2013 sull’ammissibilità delle spese. Relativamente alla gestione, sono ammissibili le spese di cui all’art. dell’art 61 del Reg. 1305/2013. Per quanto riguarda i costi diretti, ed in particolare gli investimenti, si fa riferimento a quanto predisposto al- l’articolo 45 del Reg. 1305/2013, e ove opportuno le prescrizione dell’art. 46 del Reg. 1305/2013. L’acquisto di terreni non edificati e edificati è ammesso solo se funzionale alla realizzazione delle operazioni ed entro il limite del 10% dell’investimento ammissibile al netto della specifica voce di spesa (terreni e im- mobili). Le spese generali sono ammissibili nel limite massimo fissato nel bando pubblico. Le tempistiche, eventuali limiti minimi e massimi di spesa per tipologia di intervento e/o all’interno del pro- getto integrato di filiera, punteggio minimo, verranno decisi nel manuale delle procedure dell’AdG. Importo dei pagamenti Il contributo è pari al 100% dei costi ammissibili sostenuti. Operazione 16.8 - sostegno alla redazione di piani di gestione forestale o di strumenti equi- valenti La pianificazione forestale è lo strumento fondamentale su cui deve orientarsi lo sviluppo e la gestione di tutte le superfici forestali regionali. A tal proposito la misura intende finanziare questo valido strumento, attraverso il sostegno ai costi di elaborazione e riproduzione di piani di gestione forestale o di strumenti equivalenti come contemplati dalla L.R. n. 3 del 04/01/2014 “Legge organica in materia di tutela e valorizzazione delle foreste, dei pascoli e del patrimonio arboreo della regione Abruzzo”, coinvolgendo le realtà pubbliche e private e loro associazioni. In particolare la tipologia di intervento è volta a sostenere le spese necessarie all’elaborazione di piani di gestione forestale o loro strumenti equivalenti (ai sensi della L.R. n. 3 del 04/01/2014). Il piano di gestione costituisce prerequisito per l’avvio di una strategia regionale di gestione attiva del patri- monio forestale e prerequisito per l’utilizzazione a scopi competitivi delle foreste da parte delle aziende fo- restali. 15
Beneficiari I beneficiari ammissibili sono soggetti pubblici e/o privati e loro associazioni. Impegni e principali spese ammissibili A norma dell’art. 35 sono ammissibili i costi relativi alla gestione della cooperazione finalizzata alla reda- zione del piano di gestione forestale. Tenuto conto di quanto previsto dall’art. 60 del Reg. 1305/2013 sul- l’ammissibilità delle spese. Relativamente alla gestione, sono ammissibili le spese di cui all’art. dell’art 61 del Reg. 1305/2013. Non sono ammissibili i costi per l’esecuzione degli interventi selvicolturali di piano. Le spese generali sono ammissibili nel limite massimo fissato nel bando pubblico. Tempistiche, eventuali limiti minimi e massimi di spesa per tipologia di intervento e/o all’interno del progetto integrato di filiera, punteggio minimo, verranno decisi nel manuale delle procedure dell’AdG. Importo dei pagamenti Il sostegno è pari al 100 % della spesa ammissibile. 16
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