Prospettive a lungo termine delle finanze pubbliche in Svizzera
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Rapporto sulle prospettive a lungo termine delle finanze pubbliche in Svizzera 2 Impressum Herausgeber Eidg. Finanzverwaltung EFV Bundesgasse 3 3003 Bern E-Mail info@efv.admin.ch Website www.efv.admin.ch Diese Broschüre existiert auch in Deutsch. Cette publication existe également en français. This brochure is also available in English. Autoren W. Weber, P. A. Bruchez, C. Colombier, D. Gerber Bern, April 2008
Rapporto sulle prospettive a lungo termine delle finanze pubbliche in Svizzera 3 Sintesi Nel corso dei prossimi decenni la struttura della glioramento costante del saldo budgetario attual- popolazione svizzera subirà ampi cambiamenti. Le mente necessario affinché non venga superato un classi a forte natalità – la cosiddetta generazione determinato saldo del debito al termine dell’oriz- del baby-boom – andranno in pensione nei prossi- zonte temporale. mi 20 anni. Nel contempo il tasso di natalità è for- temente diminuito, mentre le aspettative di vita Il risultato delle analisi mostra che conformemen- aumentano ulteriormente, ragione per la quale il te alle proiezioni le spese dello Stato nei tre settori divario fra generazioni più anziane e generazioni menzionati qui sopra aumentano entro il 2050 di più giovani si accresce sempre più. Questi cambia- 5,0 punti percentuali di PIL. Questo incremento si menti della struttura demografica hanno ripercus- situa all’incirca sul livello di altri Paesi europei. Se sioni anche sulle finanze pubbliche. non si adotteranno contromisure, alla luce della situazione patrimoniale delle opere sociali l’inde- Per questo motivo nella politica finanziaria diviene bitamento commisurato al tasso di indebitamento maggiormente necessaria un’ottica a lungo termi- di Confederazione, Cantoni e Comuni passerà ne. A livello internazionale questa esigenza è sem- dall’attuale 50 per cento circa del PIL al 130 per pre più presa in considerazione. Organizzazioni cento circa del PIL. Le ripercussioni demografiche come l’UE, il FMI o l’OCSE, ma anche Paesi come sulle finanze pubbliche si avvertiranno sempre più la Gran Bretagna o la Germania, effettuano rego- a contare dal 2025, con la conseguenza di un au- larmente analisi a lungo termine delle finanze mento continuo del deficit e di un’impennata pubbliche. L’obiettivo di questo tipo di studi è di dell’indebitamento fino alla fine del periodo con- rendere attento il pubblico alla necessità di inter- siderato. vento, affinché possano essere discusse e avviate tempestivamente misure di riforma. Per quanto concerne il fiscal gap sono prese in considerazione due varianti. Nel quadro della pri- Il rapporto sulle prospettive a lungo termine delle ma variante si applica come valore limite dell’in- finanze pubbliche in Svizzera presenta una visione debitamento il saldo del debito nel 2003, ossia il d’insieme dell’evoluzione dei bilanci della Confe- 49 per cento del PIL. Il fiscal gap ammonta pertan- derazione, dei Cantoni, dei Comuni e delle opere to all’1,4 per cento del PIL. La seconda variante sociali (AVS, AI, ADI) fino al 2050. È stato scelto prende in considerazione lo stato (nominale) del questo orizzonte temporale perché la maggior debito nel 2003, ossia 216 miliardi di franchi, ciò parte delle ripercussioni dei cambiamenti demo- che implica un tasso di indebitamento in diminu- grafici esplicheranno soltanto entro tale data i lo- zione sull’arco di tempo considerato. Dato che ro effetti sui bilanci pubblici. Sulla scorta delle questo valore limite di indebitamento per il 2050 normative attualmente in vigore sono effettuate è più rigido rispetto a quello della prima variante, proiezioni delle entrate e delle uscite dei tre livelli il fiscal gap è più elevato e ammonta al 2,0 per dello Stato e delle opere sociali durante il periodo cento del PIL. La seconda variante corrisponde alla in questione. In questo contesto le uscite nei set- filosofia del freno all’indebitamento: è noto che tori assicurazione per la vecchiaia /AI, salute e cu- esso persegue il mantenimento costante dell’in- re di lunga durata sono esplicitamente riportate in debitamento nominale sull’arco del ciclo congiun- un modello, perché si tratta delle uscite maggior- turale. Nella determinazione del fabbisogno di mente toccate dai cambiamenti demografici. Le correzione indicato dal fiscal gap si è partiti dal altre uscite (escluse le spese per interessi) come presupposto che a contare dal 2010 il saldo bud- pure le entrate sono di volta in volta aggiornate in getario è migliorato costantemente in misura cor- funzione del PIL. Oltre alle proiezioni delle uscite e rispondente. Se il miglioramento subentra soltan- delle entrate, la visione d’insieme comprende an- to in epoca successiva, il fabbisogno di correzione che indicatori che misurano la sostenibilità della è corrispondentemente più elevato. politica finanziaria. Nel presente rapporto agli in- dicatori si applica il concetto di lacuna di finanzia- Le proiezioni su più decenni presentano una gran- mento (fiscal gap), ampiamente diffuso a livello de incertezza. Occorre pertanto ribadire che il pre- internazionale. Il fiscal gap indica il grado di mi- sente rapporto non fa stato di vere e proprie pre-
Rapporto sulle prospettive a lungo termine delle finanze pubbliche in Svizzera 4 visioni. Le prospettive a lungo termine vanno piut- esistenti ed evitare di gravare eccessivamente le tosto considerate come previsioni «se-allora» (se generazioni future. Se invece si temporeggia sa- la politica non cambia, si potrebbe allora verificare ranno successivamente necessarie misure molto una lacuna di finanziamento di un determinato più drastiche per non incappare in una minacciosa volume). Per tenere conto di questa elevata insi- spirale di debiti. Il procrastinamento eccessivo di curezza sono inoltre effettuate analisi di sensitività riforme indispensabili potrebbe pregiudicare il no- su importanti ipotesi macroeconomiche. Esse mo- stro Stato sociale e più che logorare la solidarietà strano che il fiscal gap è notevolmente inferiore in tra generazioni. Nel corso dei prossimi decenni si caso di maggiore crescita della produttività del dovrà inoltre tenere conto di ulteriori fattori, non lavoro, mentre ipotesi alternative sul saggio di in- contemplati nel presente rapporto, come ad teresse hanno un influsso meno forte. esempio i mutamenti climatici o la riduzione delle risorse, che possono avere importanti ripercussio- In complesso va osservato che i problemi delle fi- ni sull’economia e sulla società, come pure sulle nanze pubbliche consecutivi al crescente invec- finanze pubbliche. Occorre pertanto ribadire che i chiamento della nostra società possono essere bilanci pubblici sono esposti a ulteriori rischi, pe- superati se sono decise e avviate tempestivamen- raltro difficilmente quantificabili, che possono te misure di riforma. Soltanto in questo modo è provocare oneri supplementari. possibile garantire a lungo termine le opere sociali
Rapporto sulle prospettive a lungo termine delle finanze pubbliche in Svizzera 5 Indice 1. Introduzione 7 2. Tendenze a lungo termine 9 2.1. Demografia 9 2.2. Evoluzione economica 11 2.3. Altre tendenze 13 3. Metodologia 15 3.1. Definizione della sostenibilità e concetto di fiscal gap 15 3.2. Proiezione delle uscite e delle entrate 16 4. Risultati 19 4.1. Uscite a dipendenza della demografia 19 4.2. Indebitamento e fiscal gap 21 4.3. Importanza dell’anno di base 23 4.4. Analisi di sensitività 23 Digressione: Istituzioni di previdenza di diritto pubblico 26 5. Raffronto internazionale 29 6. Conclusione 30 Bibliografia 31
Rapporto sulle prospettive a lungo termine delle finanze pubbliche in Svizzera 6
Rapporto sulle prospettive a lungo termine delle finanze pubbliche in Svizzera 7 1. Introduzione In considerazione del fatto che il buon stato di nari demografici dell’Ufficio federale di statistica. salute delle finanze pubbliche è un’importante Per l’elaborazione di queste proiezioni sono ne- condizione di un’evoluzione economica proficua, cessarie ipotesi di evoluzione demografica e ipo- le sfide prevedibili della demografia hanno in par- tesi sui parametri macroeconomici rilevanti. ticolare suscitato un più forte interesse nei con- fronti dell’evoluzione a lungo termine delle finan- Sulla base delle proiezioni delle uscite e delle en- ze pubbliche. trate è calcolato un indicatore che misura la soste- nibilità della politica finanziaria. A tale scopo di Nel corso dei prossimi decenni la struttura della applica il concetto di lacuna di finanziamento (fi- popolazione svizzera subirà ampi cambiamenti. Le scal gap), ampiamente diffuso a livello internazio- classi a forte natalità – la cosiddetta generazione nale. Il fiscal gap indica il grado di miglioramento del baby-boom – andrà in pensione nei prossimi costante del saldo budgetario attualmente neces- 20 anni. Nel contempo il tasso di natalità è forte- sario affinché non venga superato un determina- mente diminuito, mentre le aspettative di vita au- to saldo del debito al termine dell’orizzonte tem- mentano ulteriormente, ragione per la quale il porale. Il fiscal gap è fortemente influenzato dalle divario fra generazioni più anziane e generazioni ipotesi di evoluzione del PIL e degli interessi sul- più giovani si accresce sempre più. Questi cambia- l’arco del periodo di proiezione. Dato che sul lun- menti della struttura demografica hanno tra l’al- go termine le ipotesi di questo genere sono incer- tro ripercussioni anche sulle finanze pubbliche. In te, vengono effettuate analisi di sensitività che questo senso le uscite per l’assicurazione per la illustrano in quale misura il fiscal gap reagisce a vecchiaia/AI, che ammontano attualmente a circa ipotesi alternative di crescita del PIL e degli inte- il 15 per cento del PIL, aumenteranno in misura ressi, come pure a ulteriori variabili. Come le sensibilmente maggiore della creazione di valore proiezioni stesse, il fiscal gap deve essere interpre- aggiunto da parte dell’intera economia. tato con il necessario riserbo. In diversi settori, in particolare quello dell’AVS, Il rapporto sulle prospettive a lungo termine delle l’evoluzione a lungo termine è stata analizzata da finanze pubbliche della Svizzera è focalizzato sui diversi studi. Mancava invece finora una visione settori di compiti dello Stato influenzati dalla de- d’insieme di tutti i bilanci pubblici. Il presente rap- mografia. Per quanto concerne il settore della sa- porto intende colmare questa lacuna. Nel suo lute vi abbiamo altresì integrato influssi non de- contesto sono integrate, oltre ai tre livelli dello mografici. Esistono inoltre ulteriori importanti fat- Stato, le opere sociali AVS/AI/IPG e ADI. La visione tori e tendenze che influenzano le finanze pubbli- d’insieme serve anzitutto all’informazione del che a più lungo termine ma non hanno potuto pubblico e come base di elaborazione di scenari di essere presi in considerazione nel presente rap- sviluppo ai sensi dell’articolo 8 dell’ordinanza sulle porto perché le ripercussioni sulle finanze sono finanze della Confederazione (OFC), presentati vincolate a insicurezze ben maggiori delle conse- per la prima volta nel quadro del rapporto sul pia- guenze della demografia. A titolo di esempio no finanziario di legislatura 2009-2011 per il set- menzioniamo i mutamenti climatici, il maggiore tore della sanità. Nel senso di un inventario si ten- rischio di epidemie consecutivo alla globalizzazio- ta di valutare le ripercussioni a più lungo termine ne e la crescente riduzione di importanti risorse della politica attuale (cosiddetta ipotesi «no-poli- come il petrolio. Occorre pertanto sottolineare cy-change») e di definire gli interventi eventual- che in futuro ci si dovrà confrontare con altri fat- mente necessari. Sulla scorta delle normative at- tori diversi dalla demografia, fattori che potrebbe- tualmente in vigore sono effettuate proiezioni ro costituire un importante rischio supplementare, delle entrate e delle uscite dei tre livelli dello Stato attualmente non ancora quantificabile, per i bi- e delle opere sociali sull’orizzonte temporale lanci pubblici. In questo senso l’immagine presen- 2050. È stato scelto questo orizzonte temporale tata nel presente rapporto permane incompleta. perché nel 2050 si avvertiranno le principali riper- cussioni dell’invecchiamento della società. Inoltre I cambiamenti demografici concernono in misura questo orizzonte temporale corrisponde agli sce- più o meno marcata tutti i Paesi industrializzati.
Rapporto sulle prospettive a lungo termine delle finanze pubbliche in Svizzera 8 Per illustrare la necessità di un intervento politico- go termine. Vengono così presentati lo scenario finanziario un numero sempre crescente di Paesi demografico dell’Ufficio federale di statistica alla abbozzano a intervalli regolari prospettive a lungo base delle proiezioni e le ipotesi di evoluzione del- termine per i loro bilanci. In questo senso l’UE ha l’economia. Successivamente sono discussi i fatto- pubblicato nel 2006 un’analisi delle ripercussioni ri e le tendenze più sopra menzionati che non dei mutamenti demografici sui bilanci dei suoi possono essere presi in considerazione nei nostri Stati membri sull’orizzonte temporale 2050. Per dati numerici. Il capitolo tre descrive il concetto di quanto concerne la Svizzera il Fondo monetario fiscal gap, si addentra nella definizione di sosteni- internazionale in particolare, ma anche esperti bilità nel contesto delle finanze pubbliche e discu- svizzeri, hanno raccomandato l’elaborazione a te la metodologia applicata all’elaborazione delle intervalli regolari di prospettive a lungo termine in proiezioni. Il capitolo quattro illustra le uscite a modo da poter accertare precocemente la neces- dipendenza della demografia nei settori dell’assi- sità di intervenire e avviare le misure di riforma. curazione per la vecchiaia e dell’assicurazione per L’attuazione di correzioni di questo genere nei l’invalidità, della salute, delle cure di lunga durata settori demograficamente sensibili necessita di e della formazione fino al 2050. Successivamente molto tempo. Per questo motivo si impone urgen- sono presentati il fiscal gap e l’evoluzione dell’in- temente un’intensificazione della prospettiva a debitamento lordo. Le analisi di sensitività illustra- lungo termine. Affinché tale rafforzamento sia no le modalità di reazione del fiscal gap a ipotesi operato in maniera sistematica si prevede di ag- alternative per quanto concerne il saggio di inte- giornare ogni quattro anni circa il rapporto sulle resse, l’evoluzione della produttività del lavoro e la prospettive a lungo termine. quota di entrate. Il capitolo cinque infine opera un raffronto tra i risultati della Svizzera e quelli dei Il presente rapporto è strutturato come segue: il Paesi dell’UE. capitolo due presenta le tendenze rilevanti a lun-
Rapporto sulle prospettive a lungo termine delle finanze pubbliche in Svizzera 9 2. Tendenze a lungo termine 2.1. Demografia L’UFS ha calcolato tre scenari di base A, B e C nel moderata, per poi rimanere pressoché costante. La quadro degli scenari demografici 2005-2050. Le struttura della popolazione si modifica invece in proiezioni del presente rapporto poggiano sui dati maniera percettibile. La quota della popolazione dello scenario di base medio (A-00-2005). Esso in età pensionabile cresce sensibilmente. Aumen- parte dall’ipotesi di un tasso di natalità dell’1,40, di ta in particolare fortemente il numero di persone un’aspettativa di vita nel 2050 di 85 anni per gli di età superiore agli 80 anni (cfr. grafico 1). Rispet- uomini e di 89,5 anni per le donne, come pure di to al 1991 il loro numero dovrebbe essere pratica- un’immigrazione netta di 15 000 persone all’anno. mente quadruplicato nel 2050. La generazione dei giovani diminuisce invece leggermente. Conformemente allo scenario di base medio, fino al 2020 la popolazione totale aumenta in misura Grafico 1: Evoluzione della struttura della popolazione (1991 = 100) 400 350 300 250 200 150 100 50 0 2000 2010 2020 2030 2040 2050 0-20 anni 21-64 anni 65-80 anni oltre 80 anni Se a una persona di età superiore ai 65 anni fanno passa praticamente all’uno a due e rimane succes- oggi riscontro quattro persone in età lavorativa sivamente più o meno stabile (cfr. grafico 2). (quoziente di età 25%), nel 2045 tale rapporto
Rapporto sulle prospettive a lungo termine delle finanze pubbliche in Svizzera 10 Grafico 2: Quozienti di età 70 % 60 % 50 % 40 % 30 % 20 % 10 % 0% 2010 2020 2030 2040 2050 Quoziente di età Quoziente effettivo di età Il quoziente effettivo di età rappresenta il numero zione attiva convertita in equivalente a tempo pie- di pensionati rispetto alla popolazione attiva effet- no. tiva. Il grafico 3 illustra l’evoluzione della popola- Grafico 3: Popolazione attiva in ETP 4 000 000 3 900 000 3 800 000 3 700 000 3 600 000 3 500 000 3 400 000 2010 2020 2030 2040 2050 Lo scenario di base medio dell’UFS parte dall’idea un aumento della quota attiva presso le persone che la popolazione attiva aumenta fino al 2015 di età superiore ai 55 anni, ipotizzando un minor per poi calare a contare dal 2020. Per quanto con- numero di ritiri dalla vita attiva di questa categoria cerne le quota attiva se ne presuppone un certo di età in seguito a pensionamento anticipato e per calo rispetto alla situazione attuale nel caso dei altri motivi. Questa ipotesi sembra plausibile in giovani tra i 15-24 anni a causa dei maggiori tassi considerazione della riduzione prevedibile del fat- di immatricolazione al livello secondario II (maturi- tore lavoro. tà) e al livello terziario. All’opposto si presuppone
Rapporto sulle prospettive a lungo termine delle finanze pubbliche in Svizzera 11 2.2. Evoluzione economica Per formulare proiezioni delle uscite e delle entra- equilibrio, perché un simile approccio necessite- te come pure per il calcolo del fiscal gap devono rebbe di una moltitudine di informazioni e di ipo- essere formulate ipotesi relative a importanti pa- tesi. Seguendo le usanze internazionali ci limitia- rametri macroeconomici. Per il periodo del piano mo pertanto alla formulazione di ipotesi in base finanziario sono utilizzati i valori di riferimento alle evoluzioni del passato e a considerazioni di stabiliti nel piano finanziario1. Poiché il periodo plausibilità. Per l’elaborazione del presente rap- considerato si estende sull’arco di quasi 50 anni, porto siamo partiti dalle seguenti ipotesi: per calcolare i parametri macroeconomici rilevanti nel quadro del presente rapporto ci sembra meno idoneo adottare un approccio complesso, come ad esempio un modello generale calcolato di Tasso di crescita della produttività del lavoro: 1 per cento Interesse reale: 2 per cento Rincaro: 1½ per cento 1 Sono stati utilizzati i valori economici di riferimento confor- memente al rapporto sulla pianificazione finanziaria del 23 gennaio 2008: 2008 2009 2010 2011 PIL (reale) 1,9 % 1,5 % 1,5 % 1,5 % Interessi 3,5 % 3,5 % 3,5 % 3,5 % (lungo term.) Rincaro 1,2 % 1,5 % 1,5 % 1,5 %
Rapporto sulle prospettive a lungo termine delle finanze pubbliche in Svizzera 12 Grafico 4: Tasso di crescita del PIL 2,0 % 1,5 % 1,0 % 0,5 % 0,0 % 2010 2020 2030 2040 2050 La crescita reale del PIL risulta dall’evoluzione della L’ipotesi del 2 per cento per quanto concerne il popolazione attiva espressa in equivalente a tem- saggio reale di interesse (a lungo termine) corri- po pieno e dalla produttività dal lavoro. Come illu- sponde all’incirca al valore medio del rendimento strato dal grafico 4, il calo dell’offerta di lavoro fa reale delle obbligazioni di cassa a 10 anni della sì che a lungo termine la crescita economica sia Confederazione durante il periodo 1990-2007. leggermente inferiore all’ipotesi di aumento della Anche relativamente al saggio di interesse sono produttività del lavoro. L’ipotesi di una crescita effettuate analisi di sensitività. annua dell’1 per cento della produttività del lavo- ro corrisponde all’incirca alla media sul lungo ter- Va osservato che il rincaro non influenza il fiscal mine. Questa ipotesi influenza in maniera deter- gap2. Per formulare le proiezioni delle entrate e minante l’analisi. Per questo motivo nell’ambito delle uscite necessitiamo nondimeno di un’ipotesi delle analisi di sensitività illustriamo con ipotesi in merito al rincaro. Partiamo dall’idea di un au- alternative di crescita della produttività le modali- mento annuo dei prezzi dell’1½ per cento. Que- tà di evoluzione del fiscal gap sull’orizzonte tem- sto valore si situa nell’ambito che la BNS equipara porale 2050 e del tasso di indebitamento. attualmente alla stabilità dei prezzi. Partiamo inoltre dall’idea che gli stipendi reali si In un intento di semplificazione i parametri ma- orientano sull’evoluzione della produttività del croeconomici rilevanti sono considerati costanti lavoro, supponendo pertanto una neutralità di sull’arco di tempo. Non esistono indicazioni relati- distribuzione tra capitale e lavoro. ve alle modalità di influsso dei mutamenti demo- 2 Per il calcolo del fiscal gap si utilizzano le uscite e le entrate dello Stato, espresse di volta in volta in funzione del PIL. Poi- ché confluisce sia nel numeratore (entrate, risp. uscite), sia nel denominatore (PIL), il rincaro non ha alcun influsso sull’entità del fiscal gap.
Rapporto sulle prospettive a lungo termine delle finanze pubbliche in Svizzera 13 grafici sulla produttività del lavoro e sull’interesse Nel quadro del presente rapporto quantifichiamo reale. Un’ulteriore difficoltà è dovuta al fatto che unicamente tre tendenze, ossia quelle vincolate l’evoluzione degli interessi è influenzata in manie- all’evoluzione demografica, alla crescita della pro- ra determinate da fattori globali. Occorre infine duttività e a fattori non demografici (che si ag- constatare che il nostro approccio semplificato giungono alla tendenza demografica). Esistono non tiene conto degli effetti di controreazione del tuttavia ulteriori tendenze che possono avere un bilancio dello Stato sui parametri macroeconomi- influsso importante sulle finanze pubbliche a livel- ci. Sono parimenti escluse le ripercussioni di un lo di uscite (se un finanziamento pubblico è ne- calo della popolazione attiva e quindi di una ridu- cessario per porre rimedio alle ripercussioni di zione del fattore lavoro sulla produttività del lavo- questi fenomeni o per prevenirli) o a livello di en- ro e sull’evoluzione degli stipendi. trate (per il tramite ad esempio di un influsso sul PIL reale3). Fra queste tendenze citiamo segnata- 2.3. Altre tendenze mente i cambiamenti climatici4. Queste tendenze sono nondimeno troppo difficilmente quantifica- bili5 per poter essere prese in considerazione in Il presente rapporto intende unicamente valutare questo primo rapporto. la sostenibilità delle finanze pubbliche. Non si tratta pertanto di un rapporto sullo sviluppo so- Il fatto che ci focalizziamo su queste tre tendenze stenibile, fondato sui pilastri economico, ambien- è verosimilmente all’origine di una sottovalutazio- tale e sociale. La sostenibilità delle finanze pubbli- ne delle sfide future delle finanze pubbliche. Sem- che costituisce nondimeno un importante ele- bra infatti che le tendenze che non abbiamo pre- mento dello sviluppo sostenibile poiché quest’ulti- so in considerazione tendano globalmente ad mo può sussistere soltanto se lo Stato dispone avere un influsso negativo sulle finanze pubbliche. durevolmente delle risorse necessarie al finanzia- Si prevede di aggiornare periodicamente il rappor- mento dei programmi pubblici (segnatamente dei to sulle prospettive a lungo termine come pure gli programmi sociali e ambientali) senza troppo pe- scenari di previsione. Rimane aperta la questione nalizzare l’economia. delle tendenze che saranno prese in considerazio- ne nelle versioni ulteriori. 3 Nel quadro dell’analisi di sensitività analizziamo più scenari di evoluzione del PIL. La produttività aumenta annualmente dello 0,5% nello scenario di bassa crescita, mentre è dell’1% nello scenario di base. Questa differenza può incorporare influssi di tendenze che non sono prese esplicitamente in considerazione. 4 Si consulti ad esempio: OcCC (2007), «Klimaänderung und die Schweiz 2050 – Erwartete Auswirkungen auf Umwelt, Gesellschaft und Wirtschaft». Il rapporto del DATEC sulla futura politica climatica della Svizzera fornisce indicazioni in cifre relative all’influsso dei cambiamenti sull’economia svizze- ra (valori attesi e margine d’errore): DATEC (2007), «Rapporto sul clima – Rapporti del DATEC sulla futura politica climatica della Svizzera». 5 L’influsso di queste tendenze non è generalmente quantifi- cato. Anche quando si dispone di dati quantitativi, come nel caso del rapporto sul clima del DATEC, si tratta generalmente dell’influsso sull’economia svizzera piuttosto che sulle finanze pubbliche.
Rapporto sulle prospettive a lungo termine delle finanze pubbliche in Svizzera 15 3. Metodologia EFV/ÖT 03.03.2008 3.1. Definizione della sostenibilità e con- Il fiscal gap 14 è indicato di volta in volta in percento cetto di fiscal gap del PIL. Esso esprime il grado attuale di migliora- Welche Trends in späteren Versionen berücksichtigt werden, muss mento zu permanente delle finanze dello Stato affin- diesem ché un determinato livello di indebitamento non Zeitpunkt jedoch offen bleiben. Il concetto di sostenibilità (portata a lungo termi- venga superato alla fine del periodo. Poco impor- ne, in inglese sustainability) nel contesto dell’evo- ta che questa correzione venga operata a livello di 3. Methodik luzione a lungo termine delle finanze pubbliche è uscite e/o di entrate. D’altra parte non sono prese stato introdotto nel dibattito di politica economi- in considerazione ripercussioni essenziali sui para- ca all’inizio degli anni Novanta. In una formulazio- metri macroeconomici. Se ad esempio il fiscal gap 3.1. Definition der Nachhaltigkeit ne generale, und Konzept una politica des Fiscal finanziaria Gap è sostenibile per l’orizzonte temporale 2050 ammonta all’1½ se le restrizioni budgetarie intertemporali Der Begriff der Nachhaltigkeit (langfristige Tragfähigkeit, engl. sustainability) dello per cento im Zu- del PIL, il saldo dei consuntivi dei tre li- Stato sono adempite su un orizzonte temporale velli dello Stato e delle opere sociali a contare dal sammenhang mit der langfristigen infinito. Ciò Entwicklung significa che der Finanzpolitik wurde l’indebitamento attuale zu Beginn 2010 e fino der al 2050 deve essere migliorato di 1½ dovrà essere coperto neunziger Jahre in die wirtschaftspolitische da eccedenze Diskussion future. A livel- eingebracht. per cento Allgemein formu- del PIC (circa 7,5 miliardi di franchi nel lo di attuazione pratica si applica in genere un 2010), ciò che implicherebbe una notevole ecce- liert ist eine Finanzpolitik dann orizzontenachhaltig, temporale wenn die intertemporale limitato. Viene calcolato un Budgetrestriktion denza. In altri termini le maggiori uscite a dipen- des Staates über einen unendlichen cosiddetto fiscalZeithorizont erfülltconfluiscono gap nel quale ist. Diese bedeutet, le dassdella denza die demografia che si delineano per i proiezioni di bilancio, nonché il saggio di interesse prossimi anni devono essere compensate anticipa- heutige Verschuldung durch künftige Überschüsse gedeckt sein muss. In der prakti- e la crescita economica6. Deve inoltre essere pre- tamente in una fase iniziale tramite un cumulo di schen Umsetzung wird meistensstabilito ein begrenzter un livello Zeithorizont di indebitamento cheverwendet. per l’ap- Es wird ein ossia tramite una riduzione dell’inde- eccedenze, punto sia ancora considerato sostenibile. sog. Fiscal Gap berechnet, in den die Haushaltsprojektionen sowie der Zinssatz und Purtrop- bitamento. po la teoria economica 6 non consente di indicare das Wirtschaftswachstumun einfliessen indebitamento . Im ottimale. Weiteren muss la Pertanto ein Niveau fürOltre politica dieall’approccio Ver- del fiscal gap, diversi studi ap- schuldung vorgegeben werden, finanziariadasviene gerade spesse noch volte alsconsiderata betrachtetplicano nachhaltigsosteni- il cosiddetto bilancio generazionale per wird. Lei- bile se l’indebitamento assoluto o il tasso di inde- valutare la sostenibilità della politica finanziaria. Il der vermag die ökonomische Theorie keine optimale Verschuldung anzugeben. Da- bitamento alla fine del periodo considerato non è bilancio generazionale poggia sulla medesima her wird eine Finanzpolitikmaggiore vielfach danndi quelloalsiniziale. nachhaltigPer ilbezeichnet, wenn die calcolo del fiscal base absolu- teorica, ma è incentrato – come suggerito gap l’UE applica un valore limite del 60 per cento del resto dalla sua propria denominazione – sugli te Verschuldung oder die Schuldenquote am Ende der betrachteten Periode nicht del PIL, come indicato nei cosiddetti «criteri di aspetti intergenerazionali di distribuzione, mentre höher ist als zu Beginn. Die EU verwendet Maastricht». für die Berechnung des Fiscal ilGap fiscaleinen gap rispecchia l’ottica dei bilanci pubblici. Grenzwert von 60% des BIP wie er in den sog. „Maastrichter Kriterien“ aufgeführt ist. Nell’allestimento dei bilanci generazionali deve essere formulato un maggior numero di ipotesi che nel calcolo del fiscal gap. Inoltre il bilancio ge- Der Fiscal Gap wird jeweils in Prozent des BIP angegeben. Er besagt, in welchem nerazionale esige un maggior numero di informa- Ausmass heute die Staatsfinanzen permanent verbessert werden müssen,zioni. damit Nelam contesto della presente problematica 6 Utilizziamo la formula seguente per il calcolo del fiscal gap f corrispondente a un debito mirato per l’orizzonte T uguale (stabilizzazione dell’indebitamento) l’approccio λ,T a λ volte il debito nominale iniziale: fiscal gap sembra pertanto più idoneo. 6 Zur Berechnung des Fiscal Gap f Ȝ,T entsprechend einer Zielschuld für den Zeithorizont T gleich Ȝ mal nominelle Ausgangsschuld wird folgende Formel verwendet: T § PB · § O · ¨¨1 ¸¸ B0 ¦ ¨ j ¸ M ¨ M ¸ © T ¹ j 1© j ¹ f O ,T T §Y · ¦ ¨ j¸ ¨ ¸ j 1 ©M j ¹ ijj ist der Aktualisierungsfaktordove φj è il fattore zwischen di aggiornamentound Ausgangszeitpunkt tra la data iniziale Periode t, B0e ildie nominelle Aus- periodo t ,und gangsschuld, PBj der Primärüberschuss B0 è Y il jdebito nominale BIP das nominelle iniziale, zurPB è Zeit j è’eccedenza j. primaria e Yj è il PIL nominale del tempo j. O:\Fr-daten\ZRW\DL\OE_Langfristperspektive\text\01Langfristperspektiven_öffentlFinanzen_d.doc
Rapporto sulle prospettive a lungo termine delle finanze pubbliche in Svizzera 16 3.2. Proiezione delle uscite e delle entrate 2050. Dato che i dati in cifre forniti dall’UFAS so- no espressi in franchi del 2007 li abbiamo conver- titi in franchi correnti. Abbiamo peraltro calcolato Il modo di procedere per l’allestimento di proie- anche gli interessi (attivi o passivi). zioni corrisponde in ampia misura a quello del- l’UE7. I risultati sono quindi paragonabili. Per quanto concerne l’AVS, l’UFAS calcola la som- ma delle rendite fondandosi sugli effettivi per I calcoli per quanto concerne la Confederazione classe di età e per sesso estratti dagli scenari de- poggiano sui dati in cifre del piano finanziario di mografici dell’Ufficio federale di statistica (UFS) e legislatura 2009-2011. Il piano finanziario di legi- tenendo conto degli aventi diritto svizzeri e stra- slatura prevede un aumento dell’imposta sul valo- nieri che vivono all’estero. Queste rendite sono re aggiunto per il finanziamento dell’AI, ma tale indicizzate conformemente all’indice misto: esse aumento non è preso in considerazione nel pre- sono integralmente indicizzate sull’inflazione, ma sente rapporto perché non è ancora stato appro- soltanto indicizzate per metà sull’evoluzione degli vato dal Parlamento e dal Popolo. Per il medesimo stipendi reali. La percentuale media di persone motivo non sono prese in considerazione le pre- che versano contributi (corrispondente al numero stazioni di prepensionamento nel quadro dell’AVS di persone che versano contributi rispetto all’in- e l’età di pensionamento a 65 anni per le donne. sieme della popolazione) e l’importo medio dei A livello di Cantoni e di Comuni fungono da base contributi sono stimati in funzione della nazionali- i dati in cifre della statistica finanziaria per il 2005. tà, del sesso e dell’età. L’UFAS calcola le entrate del Fondo AVS addizionando questi contributi e le Sono state effettuate proiezioni dettagliate delle altre entrate (come i contributi dei poteri pubbli- uscite a tutti i livelli dello Stato, comprese le assi- ci). curazioni sociali, nei settori maggiormente toccati dai mutamenti demografici. Si tratta dell’assicura- L’AI è finanziata per il tramite dei contributi dei zione per la vecchiaia, l’assicurazione per l’invali- lavoratori e dei datori di lavoro e dei versamenti dità, la sanità, le cure di lunga durata e in misura della Confederazione, che paga circa il 38 per minore la formazione. cento delle spese dell’AI. Le uscite dell’AI dipen- dono in maniera determinante dalle rendite. La Le proiezioni delle uscite e delle entrate dell’AVS e loro quota rispetto alle uscite complessive è au- dell’AI sono state effettuate dall’Ufficio federale mentata nel quadro della Nuova impostazione delle assicurazioni sociali. L’UFAS ha applicato il della perequazione finanziaria e della ripatizione medesimo metodo utilizzato per le previsioni che dei compiti tra Confederazione e cantoni (NPC) pubblica periodicamente8, incorporandovi però le da circa il 56 per cento a quasi il 67 per cento. La nostre ipotesi macroeconomiche (supponendo variazione delle uscite per rendite è determinata segnatamente un tasso di crescita degli stipendi da due evoluzioni: da un canto l’adeguamento reali uguale a quello dei nostri tassi di crescita del- delle rendite ASI all’indice misto (in maniera ana- la produttività per lo scenario di base e per le ana- loga all’AVS) e, d’altro canto, dall’evoluzione lisi di sensitività) e calcolando le proiezioni fino al dell’effettivo di beneficiari di rendite. Per la proie- 7 European Commission (2006a) e European Commission (2006b). 8 Si consulti segnatamente il «Rapporto sull’evoluzione delle assicurazioni sociali fino al 2030», pubblicato nel 2006 dall’UFAS in risposta al postulato Baumann oppure le più recenti prospettive finanziarie disponibili sul sito dell’UFAS. Si osservi che conformemente alla nostra ipotesi di assenza di cambiamenti di politica i dati forniti dall’UFAS per il presente rapporto non prendono in considerazione l’11a revisione dell’AVS.
Rapporto sulle prospettive a lungo termine delle finanze pubbliche in Svizzera 17 zione dell’effettivo di beneficiari l’UFAS fa capo ai della durata di vita conquistata con l’ulteriore au- dati di probabilità più recenti, suddivisi per età e mento delle aspettative di vita fino al 2050 potrà per sesso, di divenire invalidi o di uscire dallo stato essere vissuta in buona salute. L’incremento del di invalidità. Con l’evoluzione delle classi di età reddito dell’economia generale influenza inoltre secondo gli scenari demografici dell’UFS la dina- in maniera sopraproporzionale l’aumento delle mica dell’effettivo di beneficiari è rilevata a partire spese per la salute tramite effetti di offerta e di dall’effettivo più recente, con l’ausilio delle proie- domanda. Oltre alle ripercussioni dei cambiamenti zioni di nuovi arrivi e partenze. In tale contesto le demografici sulle spese per la salute, le proiezioni ripercussioni della 5a revisione dell’AI sono previ- devono altresì illustrare gli effetti di importanti ste sotto forma di riduzione del 15 per cento dei agenti non demografici di costi11. nuovi arrivi rispetto alla situazione attuale. Nel quadro della 5a revisione dell’AI l’effettivo di bene- Per quanto concerne la proiezione delle uscite in ficiari nel 2050 si ridurrà all’82 per cento dello sta- ambito di formazione si rilevano anzitutto i rispar- to nel gennaio 2006; senza la revisione esso au- mi potenziali consecutivi alla diminuzione del nu- menterebbe al 108 per cento dello stato attuale. mero di studenti. I dati in merito sono forniti dalle tabelle 1 e 2. Poiché sussistono da un canto forti Per quanto concerne le prestazioni complementa- incertezze sulla realizzabilità di questi risparmi ed ri all’AVS e all’AI si è partiti dal presupposto che è possibile d’altro canto che questi risparmi siano esse evolvono nella medesima cadenza delle usci- poco auspicati in un’ottica economica, nel calcolo te dell’AVS o dell’AI. Ne sono escluse le prestazio- del fiscal gap e nella rappresentazione dell’evolu- ni complementari all’AVS versate a persone in isti- zione dell’indebitamento (grafici 6 e 7) si è partiti tuti di cura, che sono finanziate dai Cantoni. Per dal presupposto che le spese di formazione evol- questa parte di prestazioni complementari si pre- vono rispetto al PIL come le altre uscite. suppone una crescita proporzionale alle spese di cura. Esse sono esposte per corrispondenza sotto A mente dell’evoluzione registrata in passato nel le spese pubbliche per il settore delle cure di lunga campo dei pagamenti di interessi effettuati dai durata. poteri pubblici ipotizziamo per i Cantoni un sag- gio di interesse superiore dello 0,3 per cento a In ambito di salute le proiezioni sono elaborate in quello pagato dalla Confederazione. Nel caso dei due fasi. Sulla scorta delle spese per la salute del- Comuni supponiamo una differenza di un punto l’anno di base 2005 le uscite sono proiettate per percentuale rispetto alla Confederazione. classi di età e sesso. Conformemente alle usanze internazionali le proiezioni sono allestite separata- Per quanto concerne le altre uscite, che nel 2005 mente per il settore delle cure di lunga durata9. ammontavano a quasi oltre il 60 per cento delle Nell’ambito di una seconda fase sono effettuate uscite totali della Confederazione, e al 40 per cen- le proiezioni delle spese pubbliche nel settore del- to rispettivamente al 50 per cento delle uscite to- la salute, tenendo parimenti conto delle spese per tali dei Cantoni e dei Comuni, si è partiti dall’ipo- la riduzione individuale dei premi. Lo scenario di tesi semplificatrice che tali uscite aumentano di riferimento applicato alla salute nel contesto del pari passo al PIL nominale, ragione per la quale la presente rapporto si orienta sui lavori corrispon- loro quota rispetto al PIL permane costante sulla denti della Commissione dell’UE10. Lo scenario di durata. Questa ipotesi è assunta nella maggior riferimento parte dal presupposto che la metà parte degli studi similari perché nel caso di queste 11 Per il settore della sanità sono stati effettuati nell’ambito dei cosiddetti scenari di sviluppo proiezioni sulla base di varie 9 In ambito di cure di lunga durata si prendono unicamente ipotesi in merito ai diversi agenti di costi (cfr. Rapporto sul in considerazione le classi di età oltre i 65 anni. piano finanziario di legislatura 2009-2011). Per una presen- 10 European Commission (2006a) e European Commission tazione dettagliata cfr. il Working Paper n. 10 del gruppo di (2006b) economisti dell’Amministrazione federale delle finanze.
Rapporto sulle prospettive a lungo termine delle finanze pubbliche in Svizzera 18 uscite l’influsso dei cambiamenti demografici è A livello di entrate si formula l’ipotesi che la quota difficilmente valutabile dal profilo quantitativo. di entrate permane costante nell’ambito dell’ipo- tesi sottostante di «no-policy-change». Pertanto Le entrate e le uscite dell’assicurazione contro la le entrate dei tre livelli dello Stato aumentano di disoccupazione sono anch’esse aggiornate in fun- pari passo con il PIL nominale. zione del tasso di crescita del PIL nominale. In me- rito si parte dal presupposto che questa opera so- Affinché la lacuna di finanziamento possa essere ciale raggiunga a lungo termine l’equilibrio. illustrata, l’analisi prescinde d’altra parte dal freno all’indebitamento a livello di Confederazione e da normative analoghe a livello di Cantoni e di Co- muni.
Rapporto sulle prospettive a lungo termine delle finanze pubbliche in Svizzera 19 4. Risultati 4.1. Uscite dipendenti dalla demografia lanci pubblici e privati consecutiva alle uscite nei settori più fortemente toccati dalla demografia. Un aumento sopraproporzionale delle uscite ri- Nel presente rapporto, se non altrimenti indicato, spetto al PIL significa allora un aumento dell’onere le uscite sono espresse esclusivamente in relazio- finanziario sui bilanci. Nel 2005 le uscite per la ne al PIL, a mente delle considerazioni che seguo- formazione, l’assicurazione per la vecchiaia/’AI, no. Il PIL costituisce un indicatore dell’evoluzione per la salute nonché per le cure dei tre livelli dello dei redditi dell’economia nazionale. Le uscite de- Stato e delle opere sociali ammontavano al 20,6 vono essere espresse in relazione al PIL per poter per cento del PIL. Secondo le proiezioni questo rilevare la variazione dell’onere finanziario sui bi- valore aumenta al 25,0 per cento fino al 2050. Grafico 5: Variazione complessiva delle uscite dello Stato (cumulata, in punti percentuali di PIL) 3,0 % 2,5 % 2,0 % 1,5 % 1,0 % 0,5 % 0,0 % 2020 2030 2040 2050 Assicurazione vecchiaia, AI Sanità Cure di lunga durata Il grafico 5 illustra la variazione delle uscite nei il fabbisogno supplementare aumenta di circa il 2 settori di compiti menzionati. Fino al 2020 le ri- per cento del PIL e fino al 2050 di pressoché 3 percussioni sono ancora moderate. Le uscite nel punti percentuali di PIL. Anche nei settori salute e settore dell’assicurazione per la vecchiaia/AI pre- cure di lunga durata si avverte una crescita del sentano un’evoluzione solo leggermente più di- fabbisogno supplementare dovuta ai cambiamen- namica di quella del PIL e aumentano di 0,5 punti ti demografici. La sua entità non è però così gran- percentuali di PIL rispetto al 2005. Dopo il 2020 la de come quella dell’assicurazione per la vecchiaia/ pressione demografica si intensifica: fino al 2030 AI.
Rapporto sulle prospettive a lungo termine delle finanze pubbliche in Svizzera 20 Tabella 1: Uscite dipendenti dalla demografia 2005 2050 Variazione 2005-2050 (in % del PIL) (in % del PIL) (in punti percentuali di PIL) Assicurazione per la vecchiaia/AI 10,3 13,1 2,8 Sanità 4,4 5,8 1,4 Cure di lunga durata 0,5 1,4 0,8 Somma (senza formazione) 15,2 20,2 5,0 Formazione 5,4 4,8 -0,6 Somma (senza formazione) 20,6 25,0 4,4 Le differenze tra le somme sono riconducibili agli arrotondamenti A causa delle diminuzione del numero degli stu- tamente nelle tabelle 1 e 2. Non se ne tiene però denti si avverte invero un effetto di sgravio nelle contro nelle considerazioni ulteriori. uscite per la formazione, effetto illustrato separa- Tabella 2: Uscite dipendenti dalla demografia, per livelli dello Stato 2005 2050 Variazione 2005-2050 (in % del PIL) (in % del PIL) (in punti percentuali di PIL) Comprese le uscite per la formazione Confederazione 3,2 4,6 1,5 Cantoni 7,1 8,4 1,2 Comuni 3,7 3,9 0,2 Opere sociali* 6,7 8,1 1,4 Totale 4,4 Senza le uscite per la formazione Confederazione 2,7 4,2 1,5 Cantoni 4,0 5,5 1,6 Comuni 1,9 2,4 0,6 Opere sociali* 6,7 8,1 1,4 Totale 5,0 * senza i contributi della Confederazione alle uscite dell’AVS/AI. Le differenze tra le somme sono riconducibili agli arrotondamenti Nell’analisi dei risultati per i singoli livelli dello Sta- mente toccate dai cambiamenti demografici che to della tabella 2 va osservato che le indicazioni non i Cantoni e i Comuni. Fino al 2050 il fabbiso- sono fornite senza doppio conteggio. La Confe- gno supplementare ammonta a tre rispettivamen- derazione e le sue opere sociali sono più forte- te due punti percentuali di PIL.
Rapporto sulle prospettive a lungo termine delle finanze pubbliche in Svizzera 21 4.2. Indebitamento e fiscal gap ta, provocando un rapido incremento dell’indebi- tamento. Ciò mostra che nonostante un’evoluzio- ne meno preoccupante fino al 2025 non è possi- Nello scenario di base l’indebitamento dei tre li- bile dare un segnale di cessato allarme perché le velli dello Stato e delle opere sociali aumenta dal ripercussioni demografiche sui bilanci pubblici co- 48 per cento del PIL nel 2005 al 129 per cento nel minciano a farsi sentire soltanto in epoca successi- 2050, ossia alla fine dell’orizzonte temporale con- va e perché l’implementazione di misure di rifor- siderato (cfr. grafico 6). Fino al 2020 il tasso di in- ma nei settori dell’assicurazione per la vecchiaia/ debitamento è in regresso. A partire dal 2025 la AI, della salute e delle cure di lunga durata neces- pressione demografica sui bilanci pubblici aumen- sita molto tempo. Grafico 6: Indebitamento dello Stato (comprese opere sociali) in per cento del PIL fino al 2050 140 % 120 % 100 % 80 % 60 % 40 % 20 % 0% 2010 2020 2030 2040 2050 Se l’andamento delle quote di debito è differen- nel caso dei Cantoni e dei Comuni l’aumento è ziato in funzione dei livelli dello Stato, dal grafico nell’insieme più ridotto, a condizione nondimeno 7 risulta allora complessivamente che le quote di che la quota di entrate rimanga invariata sull’inte- debito aumentano più fortemente nel caso della ro arco di proiezione. Confederazione e delle sue opere sociali, mentre
Rapporto sulle prospettive a lungo termine delle finanze pubbliche in Svizzera 22 Grafico 7: Evoluzione del tasso di indebitamento (in per cento del PIL) 80 % 60 % 40 % 20 % 0% -20 % 2010 2020 2030 2040 2050 Confederazione Cantoni Comuni Ass. sociali Come illustrato qui sopra il fiscal gap indica il fab- Nel calcolo del fiscal gap è stato di volta in volta bisogno di correzione necessario se l’indebita- supposto che la correzione intervenisse già a con- mento commisurato al tasso di indebitamento o tare dal 2010, circostanza molto ottimistica a allo stato (nominale) del debito alla fine dell’oriz- mente dei lunghi tempi di preparazione delle mi- zonte temporale considerato non deve superare sure di riforma. Per questo motivo la tabella 3 in- un determinato valore12. Nell’ambito del presente dica le modalità di aumento del fiscal gap quando rapporto il periodo considerato si estende fino al le misure correttive esplicano i loro effetti soltanto 2050. Quali valori limite dell’indebitamento sono in epoca successiva oppure quando si procrastina- applicati a) il tasso di indebitamento nel 2003, no le misure correttive necessarie. Il fabbisogno di ossia il 48 per cento del PIL e b) lo stato del debito correzione aumenta di circa la metà se le misure nel 2003, ossia 216 miliardi di franchi. necessarie incominciano a esplicare i loro effetti soltanto nel 2020, invece che nel 2010. Quanto più tardivo è l’effetto di queste misure, tanto più drastica diviene la necessità di correzione. 12 In questo contesto si pone la questione della correlazione tra fiscal gap e aumento delle uscite dello Stato a dipendenza della demografia. Tale correlazione dipende dal momento dell’insorgere dell’onere supplementare consecutivo all’età. Se ad esempio l’aumento di 5 punti percentuali di PIL si riper- cuotesse integralmente già nel 2010, il fiscal gap ammonte- rebbe al 5% del PIL. Quanto più tardi si manifestano questi oneri supplementari, tanto più piccolo è il fiscal gap.
Rapporto sulle prospettive a lungo termine delle finanze pubbliche in Svizzera 23 Tabella 3: fiscal gap Fiscal Gap Inizio delle correzioni budgetarie 2010 2020 2030 Obiettivo: medesimo livello il debito nominale 2,0 % 2,9 % 4,7 % nel 2050 che nel 2003 per … il tasso di 1,4 % 2,0 % 3,3 % indebitamento 4.3. Importanza dell’anno di base L’influsso sul fiscal gap di un cambiamento di livel- lo di uscite o di entrate è facilmente riconoscibile. Di massima ci si potrebbe aspettare che gli scenari Se la curva delle entrate fosse spostata dell’1 per per il 2050 siano indipendenti dalla situazione cento del PIL verso il basso o se la curva delle usci- congiunturale che regna al momento del loro alle- te fosse spostata dell’1 per cento del PIL verso l’al- stimento. Ciò supporrebbe nondimeno che venga to il fiscal gap aumenterebbe di 1 punto percen- operata una distinzione tra gli elementi transitori tuale: 3 per cento del PIL al posto del 2 per cento e gli elementi permanenti della situazione econo- se l’obiettivo nel 2050 è quello di un debito nomi- mica dell’anno di base. In un intento di semplicità nale di tutte collettività pubbliche identico a quel- abbiamo deciso di non effettuare questa distinzio- lo del 2003. La cosa è facilmente spiegabile: un ne: si suppone che tutti le spinte che hanno con- calo delle entrate dell’1 per cento del PIL o un au- dotto alla situazione iniziale abbiano un influsso mento delle uscite di pari importo provoca un au- permanente (tranne nel caso in cui una correzione mento di 1 punto percentuale del risanamento è presa in considerazione all’atto della formulazio- necessario per raggiungere l’obiettivo mirato di ne delle ipotesi relative ai parametri macroecono- debito e quindi un aumento di 1 punto percen- mici del piano finanziario). Ciò è ad esempio im- tuale del fiscal gap. portante per le variabili di cui supponiamo un’evoluzione simile a quella del PIL: alcune usci- 4.4. Analisi di sensitività te, nonché la maggior parte delle entrate. Se ini- zialmente queste uscite rappresentano una quota Nel caso dei parametri macroeconomici sono sta- inusitatamente debole del PIL o se queste entrate te effettuate analisi di sensitività quanto alla cre- costituiscono una quota inusitatamente elevata scita della produttività del lavoro e del saggio di del PIL, i nostri scenari sarebbero troppo ottimistici interesse. Rispetto allo scenario di base (crescita dal momento che supponiamo che queste pro- della produttività del lavoro di 1% all’anno e sag- porzioni mantengano il loro livello iniziale. Poiché gio reale di interesse del 2%) entrambi i parametri queste ratio variano in funzione della congiuntu- registrano di volta in volta una variazione verso ra, la situazione congiunturale dell’anno di base l’alto e verso il basso di 0,5 punti percentuali. Le influenza i nostri risultati. Assumiamo come base tabelle 4, 5 e 6 presentano i risultati delle analisi di il 2005 per i Cantoni e i Comuni, il 2006 per l’AVS sensitività. Il fiscal gap documentato nella tabella e l’AI e il piano finanziario per la Confederazione. 4 si riferisce al tasso di indebitamento nel 2003 e Secondo il rapporto annuale 2007 della Commis- all’orizzonte temporale 2050 e parte dal presup- sione per le questioni congiunturali l’output gap è posto che le misure correttive abbiano effetto a stato uguale a zero verso la fine del 2005, mentre contare dal 2010. nel 2006 il PIL effettivo supera il PIL potenziale.
Rapporto sulle prospettive a lungo termine delle finanze pubbliche in Svizzera 24 Tabella 4: Risultati delle analisi di sensitività: fiscal gap in funzione del tasso di indebita- mento, in percento del PIL Saggio di interesse 1,5 2,0 2,5 0,5 – 2,0 – Produttività 1,0 1,3 1,4 1,5 1,5 – 0,9 – Scenario di base In caso di crescita della produttività del lavoro, il servizio del debito. Diminuisce invece il controva- fiscal gap aumenta soprattutto perché le rendite lore (ossia il valore scontato) dei deficit primari sono state adeguate applicando il cosiddetto indi- futuri. A saldo questi due effetti contrari si annul- ce misto. Il rincaro è interamente preso in consi- lano praticamente in maniera fortuita. derazione, ma i beneficiari di rendite AVS e AI par- tecipano soltanto per metà all’evoluzione degli Nella tabella 5 sono raffigurati i risultati del fiscal stipendi reali. Quest’ultima corrisponde in questo gap per quanto concerne lo stato nominale del caso alla crescita della produttività del lavoro. Il debito. Nel quadro di questo criterio il tasso di saggio di interesse invece ha ripercussioni ampia- indebitamento diminuisce sull’arco del periodo mente minori sul fiscal gap. In caso di aumento considerato. Il fiscal gap è pertanto superiore a del saggio di interesse aumentano le spese del quello della tabella 4. Il campione utilizzato per l’analisi di sensitività rimane però il medesimo. Tabella 5: Risultati delle analisi di sensitività: fiscal gap in funzione dello stato nominale del debito, in percento del PIL Saggio di interesse 1,5 2,0 2,5 0,5 – 2,5 – Produttività 1,0 2,0 2,0 2,0 1,5 – 1,6 – Scenario di base
Rapporto sulle prospettive a lungo termine delle finanze pubbliche in Svizzera 25 Tabella 6: Risultati delle analisi di sensitività: stato del tasso di indebitamento nel 2050, in percento del PIL Saggio di interesse 1,5 2,0 2,5 0,5 – 173 – Produttività 1,0 117 129 144 1,5 – 94 – Scenario di base La tabella 6 indica lo stato del tasso di indebita- 2003 benché la crescita della produttività sia su- mento alla fine del periodo considerato. Il tasso di periore a quella dello scenario di base. indebitamente raddoppia rispetto ai valori del
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