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Progetto RiformAttiva - Webinar n°5 Valorizzare il personale: la gestione dei colloqui con il valutato e la restituzione dei feedback PwC 3 Luglio 2020 1
Il Percorso Formativo Di seguito il dettaglio dei 6 Moduli Formativi offerti dagli esperti Pwc Italy | Public Sector. 3 luglio 2020 26 giugno 2020 Correlare Valorizzare il Trasparenza, personale: la Anticorruzione e gestione dei Ciclo delle L’articolazione del colloqui con il Performance. 16 giugno 2020 Dimensionare Piano della valutato e la correttamente Performance restituzione dei l’organico. attraverso feedback. l’adeguatezza degli obiettivi e dei Valorizzare il personale: 7 luglio 2020 Sviluppare un rispettivi indicatori. modello integrato Il webinar Conoscere è incentrato sull’approfondimento delle tematiche impattanti la gestione dei colloqui con il valutato e il proprio di gestione delle la restituzione dei feedback, esplicitando: personale: risorse umane. l’assessment delle ▪ competenze Lee finalità la del processo e dei momenti di interazione Valutatore-Valutato gap ▪analysis. I principi generali per lo svolgimento dei colloqui ▪ Gli strumenti per la condivisione e negoziazione1 degli luglio obiettivi 2020 e per la restituzione del feedback ▪ Le best-practice per la valorizzazione del personale 23 giugno 2020 2
Agenda Titolo Slide Finalità e Argomenti 4 Valutazione: Un Processo chiave per l’Organizzazione 5 I Momenti Salienti Valutato - Valutatore 7 Principi Generali per i Colloqui con il Valutato 9 Il Colloquio di Assegnazione degli Obiettivi 10 Criticità Ricorrenti in fase di Definizione degli Obiettivi 11 Rendere efficace la Definizione degli Obiettivi 12 Saper Negoziare 12 Approccio SMART 13 Dall’Assegnazione degli Obiettivi alla Valutazione 14 Valutare senza Distorsioni di Giudizio 15 La Restituzione del Feedback 16 Il Colloquio di Feedback 17 I Meccanismi di Difesa in fase di Restituzione del Feedback 19 Logica e Benefici del continuous feedback 20 Best Practices 22 3
Finalità e Argomenti L’obiettivo del presente webinar è quello di identificare strumenti e modalità per la gestione dei colloqui di assegnazione degli obiettivi e restituzione del feedback previsti nell’ambito del processo di valutazione della performance individuale, esplicitando: Argomenti La valutazione come processo chiave per la valorizzazione delle persone Finalità del processo e dei momenti di interazione Valutatore-Valutato Le dimensioni oggetto di valutazione: comportamenti e risultati Principi generali per lo svolgimento dei colloqui I momenti salienti Valutato/Valutatore nel processo di valutazione Strumenti per la condivisione e Elementi principali per la gestione del colloquio di assegnazione negoziazione degli obiettivi e per la degli obiettivi, colloquio intermedio e colloquio di feedback restituzione del feedback Distorsioni di giudizio nella valutazione e meccanismi di difesa Best-practice per la valorizzazione del personale La logica del feedback continuo 4
Valutazione: un processo chiave per l’organizzazione (1/2) FORMAZIONE e SVILUPPO SVILUPPO ORGANIZZATIVO SVILUPPO DELLE PERSONE PROFESSIONALE Il Sistema di Valutazione Il Sistema di Valutazione Il Sistema di Valutazione concorre al miglioramento fornisce indicazioni sui bisogni contribuisce all’incremento delle competenze e delle formativi e sulle possibili azioni dell’efficacia organizzativa prestazioni delle persone di sviluppo professionale Per VALORIZZARE le persone è necessario VALUTARE 5
Valutazione: un processo chiave per l’organizzazione (2/2) Il ruolo della valutazione della performance individuale come strumento di valorizzazione e leva fondamentale per la gestione strategica delle risorse umane è riconosciuto anche all’interno delle disposizioni normative vigenti e nei più recenti indirizzi metodologici espressi sul tema. Nello specifico: Dimensioni della valutazione della performance individuale Normative di Riferimento • Comportamenti • Decreto Legislativ o n.150/2009 e ss.mm.ii. • Risultati • Legge n.124/2004 e successivi Decreti attuativi (D.lgs. n.74/2017) • Linee Guida n.5/ 2019 del Dipartimento della Funzione Pubblica per la Metodi, tempistiche e frequenza della valutazione misurazione e v alutazione della performance individuale • Processo che parte dalla fine dell’anno N-1 (novembre/dicembre) per chiudersi all’inizio dell’anno N+1 (febbraio/marzo) Strumenti previsti • Sistema di Misurazione e Valutazione della Performance • Schede di valutazione (assegnazione degli obiettivi, valutazione, etc.) 6
I momenti salienti Valutato – Valutatore (1/2) Nell’ambito di un processo di valutazione della performance individuale, tendenzialmente sono tre i momenti nei quali Valutato e Valutatore si incontrano: Colloquio di Assegnazione Colloquio intermedio Colloquio di feedback finale degli obiettivi (Feedback intermedio) (Valutazione di fine periodo) Obiettivi del colloquio ▪ Condivisione dei risultati da ▪ Analisi dei risultati intermedi raggiunti e raggiungere e dei comportamenti dei comportamenti messi in atto; ▪ Discussione sulla prestazione finale attesi; ▪ Analisi delle motivazioni e di eventuali e i comportamenti agiti dal valutato ▪ Condivisione come «accordo fra le e restituzione del feedback scostamenti dalla performance attesa; parti» vs. condivisione come «reciproca conoscenza» degli ▪ Riallineamento a fronte di cambiamenti ▪ Individuazione di punti di forza, elementi oggetto di valutazione sostanziali del contesto di riferimento i aree di miglioramento e azioni di particolari situazioni che coinvolgono il sviluppo ▪ Condivisione degli step di Valutato valutazione e confronto 7
I momenti salienti Valutato – Valutatore (2/2) Nell’ambito di ciascun colloquio Valutato e Valutatore hanno specifiche responsabilità: 1 Colloquio di Assegnazione degli obiettivi 1 2 Colloquio intermedio (feedback intermedio) Valutatore: in linea con le priorità strategiche Valutatore: partendo dai target e dagli indicatori associati dell’A mministrazione e dell’Unità Organizzativa di riferimento, agli obiettiv i assegnati, il valutatore monitora e verifica lo assegna/negozia con il Valutato gli obiettivi di perfor mance stato di avanzamento rispetto al raggiungimento dei r isultati FEEDBACK FEEDBACK individuale prefissati. Discute con il valutato della presenza di eventuali CONTINUO CONTINUO elementi impattanti sul raggiungimento degli obiettivi, Valutato: negozia con il Valutatore i propri obiettivi di performance, assicurandosi che vengano esplicitate 3 identificando la necessità di operare rimodulazioni o attivare tempistiche, modalità di raggiungimento e parametri di interventi correttivi/a supporto misurazione dei risultati 2 Valutato: discute con il Valutatore del percorso intrapreso rispetto al raggiungimento obiettiv i prefissati, segnalando la presenza di eventuali elementi ostativi e proponendo eventuali rimodulazioni o azioni correttive/migliorative 3 Colloquio di feedback finale Valutatore: sulla base degli elementi di valutazione previsti dal SMV P, espr ime la propria valutazione e restituisce il feedback al Valutato Valutato: discute con il Valutatore il feedback r icevuto e richiede eventuali chiar imenti e approfondimenti; se necessario; può procedere alla contestazione della valutazione 8
Principi generali per i colloqui con il Valutato Prima del colloquio: Recuperare il materiale di riferimento per il Scegliere il setting adeguato: il setting di Convocare formalmente il Valutato: colloquio (avere a disposizione materiale ed un colloquio è lo scenario spazio-temporale avvisare in anticipo attraverso una informazioni necessarie per il colloquio - accesso al in cui si svolge l’incontro, un luogo di lavoro comunicazione ufficiale il Valutato sistema per la valutazione delle performance che garantisca tranquillità, riservatezza e della data, gli obiettivi e la durata del individuali, schede di assegnazione obiettivi, scheda assenza di interruzioni (es. sala prenotata colloquio di valutazione, etc.) ad hoc) Durante il colloquio: Informare il Valutato sugli Focalizzare il colloquio Utilizzare il materiale di Prendere appunti Mantenere un atteggiamento obiettivi del colloquio e i prossimi sugli obiettivi di supporto (sistema professionale, caratterizzato passi (eventuali ulteriori colloqui) riferimento dell’incontro informativo, schede, etc.) da ascolto attivo ed empatia Dopo il colloquio: Aggiornare il materiale e archiviarlo con le nuove informazioni acquisite 9
Il Colloquio di Assegnazione degli Obiettivi Lo strumento di supporto per il colloquio di assegnazione degli obiettivi è la Scheda di Assegnazione degli Obiettivi, che a seconda delle Amministrazioni può essere composta da dimensione legate a: COMPORTAMENTI La scheda di assegnazione degli obiettivi È la dimensione che attiene al “come” un’attività viene svolta da ciascuno all’interno dell’amministrazione Peso Descrizione Valut. Stato obiett. RISULTATI: • Possono riferirsi a risultati da raggiungere attraverso attività e progetti di competenza dell’unità organizzativa di diretta responsabilità o appartenenza; • Possono riferirsi a risultati dell’amm inistrazione nel suo complesso o dell’unità organizzativa sovraordinata cui il valutato contribuisce; • Possono riferirsi a risultati legati ad eventuali obiettivi individuali specificamente assegnati; • Fornire una introduzione sul percorso di Verificare la coerenza degli obiettivi assegnati valutazione annuale rispetto a: • Focus sui comportamenti: fare riferimento al profilo • Contesto di riferimento; PUNTI DI ATTENZIONE • Skill, competenze e aree di miglioramento; condiviso dall’Amministrazione • Aspettative, motivazioni e aspirazioni; • Focus sui risultati: definire obiettivi ed indicatori • Prospettive di crescita e sviluppo calibrati sui risultati che il valutato deve raggiungere professionale. 10
Criticità ricorrenti in fase di definizione degli Obiettivi La definizione e assegnazione degli obiettivi di performance individuale rappresenta un momento delicato, in quanto le modalità operative adottate influiscono sulla concreta possibilità di raggiungimento del risultato atteso e sulla motivazione del Valutato. PRINCIPALI CRITICITA’ Obiettivi assegnati «dall’alto» senza Assenza di un reale confronto e una Obiettivi assegnati sulla base di trend alcun colloquio con il Valutato negoziazione degli obiettivi storici L’assegnazione di un obiettivo, senza alcun Anche nei casi in cui sia previsto un momento L’assegnazione di obiettivi sulla base di trend colloquio di condivisione con il Valutato, lo di colloquio, spesso si assiste all’assenza di storici, attraverso la modifica dei risultati da rende più difficile da accettare e, di una reale negoziazione degli obiettivi fra raggiungere (valore-target di riferimento) sulla conseguenza, da raggiungere. Il Valutato lo Valutato e Valutatore e nel corso del colloquio base dei risultati precedentemente raggiunti, si percepisce come imposto dall’alto e non ha ci si limita alla mera comunicazione degli associa al rischio di rendere gli obiettivi la possibilità di condividere il proprio punto obiettivi predefiniti, senza considerare gli poco sfidanti e stimolanti per il personale, in di vista e perplessità a riguardo. Questo ha elementi della motivazione e delle aspirazioni quanto risulta assente la componente un impatto negativo sulla motivazione del professionali del personale valutato. dell’innovazione e non si tiene conto di Valutato e quindi sul processo per il motivazioni ed aspirazioni personali. raggiungimento degli obiettivi. 11
Rendere efficace la definizione degli obiettivi: Saper negoziare Per far fronte alle criticità evidenziate, in fase di definizione degli obiettivi, al fine di una efficace condivisione e negoziazione degli stessi è necessario: Prepararsi adeguatamente al colloquio di discussione degli obiettivi Raccogliere informazioni utili, definire in maniera chiara i risultati attesi, indentificare le leve motivazionali utilizzabili Mostrarsi aperti al dialogo e all’ascolto Non imporre il proprio punto di vista e non arroccarsi sulle proprie posizioni, considerare le possibili alternative e valorizzare i punti di accordo Negoziare per motivare Confrontarsi per raccogliere esigenze, definire le priorità e conoscere le aspirazioni del personale valutato; coinvolgere la controparte nel processo decisionale concorre ad aumentarne la motivazione e la possibilità di raggiungimento dei risultati (un obiettivo condiviso è più facilmente accettato ed «interiorizzato» rispetto ad un obiettivo imposto) Comunicare con chiarezza Utilizzare un lessico condiviso sia in fase di negoziazione che nella formalizzazione dell’accordo raggiunto Imparare dagli insuccessi Settare nuovi obiettivi tenendo conto delle criticità riscontrate e delle lezioni apprese nell’anno precedente, trasformando l’assegnazione degli obiettivi in una nuova occasione di crescita per il Valutato 12
Rendere efficace la definizione degli obiettivi: Approccio SMART Formulare obiettivi in ottica SMART: S SPECIFIC - Specifici Gli obiettivi devono essere formulati in maniera chiara e non devono lasciare spazio ad ambiguità T S M MEASURABLE - Misurabili Gli obiettivi devono essere misurabili SMART A ACHIEVABLE - Raggiungibili Gli obiettivi devono essere sfidanti, ma raggiungibili e realistici: obiettivi non raggiungibili demotivano all’azione quanto quelli troppi semplici R M R REALISTIC - Rilevanti Gli obiettivi devono essere realistici e rilevanti da un punto di vista organizzativo, (coerenti con gli obiettivi organizzativi) A T TIMELY - Definiti temporalmente Gli obiettivi devono essere definiti dal punto di vista temporale e prevedere una deadline 13
Dall’Assegnazione degli Obiettivi alla Valutazione Le valutazioni non avvengono impulsivamente ma sono il frutto di un lavoro di osservazione e monitoraggio che dura per tutto l’anno e che ne garantisce l’oggettività. NO Assegnare gli Obiettivi NO Valutare Osservare / Monitorare Misurare 14
Valutare senza distorsioni di Giudizio Effetto Tendenza Centrale Effetto Alone Consiste nell’attr ibuire al collaboratore solo i valori Consiste nella tendenza ad attribuire al medi o centrali di una scala di valutazione, senza collaboratore un giudizio com plessivamente sbilanciarsi su valori alti o bassi. positivo o negativo, poiché una sua caratteristica specifica (es. una competenza, un comportamento, il Questo errore comporta il rischio di non valor izzare le modo di relazionarsi, l’abbigliamento, etc.) viene prestazioni eccellenti e non individuare quelle scarse. considerata positiva o negativa, e questo aspetto Mina inoltre il confronto con altri valutatori che utilizzano Valutare senza influenza il giudizio a tal punto da estendere quel la scala di valutazione per intero. particolare tratto ad altri attributi dell'individuo. distorsioni di giudizio Errore di Similarità Bias di Conferma Consiste nel giudicare più positivamente le persone Consiste nell'errore cognitivo che porta, quando che ci som igliano e con cui sentiamo maggiore affinità acquisiamo nuove informazioni, ad attribuire m aggiore di pensiero e comportamento, valutando migliori le credibilità a quelle che conferm ano la nostra ipotesi performance di coloro che mostrano questa iniziale, facendoci ignorare o s minuire quelle che la somiglianza. contraddicono. 15
La Restituzione del Feedback Elemento facilitatore, introdotto in un periodo intermedio tra assegnazione degli FEEDBACK obiettivi e valutazione finale, che influenza la relazione tra obiettivi e risultati da INTERMEDIO ottenere e consente di reindirizzare l’operato del Valutato verso il raggiungimento degli obiettivi Si restituisce un riscontro sui comportamenti agiti e sui risultati raggiunti in funzione del raggiungimento di un obiettivo Si accresce la consapevolezza della persona sui suoi punti di forza e sulle sue aree FEEDBACK di miglioramento FINALE Contribuisce a sviluppare la riflessione su sé stessi, sulle proprie competenze e prestazioni, è quindi un processo chiave per lo sviluppo e la crescita professionale del collaboratore 16
Il colloquio di Feedback (1/2) Lo strumento di supporto per il colloquio di feedback è la Scheda di Valutazione, le cui dimensioni (comportamenti e risultati) durante il colloquio vengono prese in esame e commentate dal Valutatore e dal Valutato: La scheda di valutazione COLLOQUIO INTERMEDIO: Focus su conseguimento dei risultati attesi in corrispondenza Peso Descrizione Valut. Stato obiett. delle scadenze fissate, al fine di adottare interventi correttivi in presenza di ostacoli/scostamenti rispetto alle condizioni previste per la realizzazione degli obiettivi. COLLOQUIO FINALE: Focus sulla verifica da parte dei valutatori del grado di raggiungimento degli obiettivi prefissati, tenendo conto di tutti gli elementi di valutazione previsti dal sistema in uso e degli impatti prodotti dalle eventuali azioni correttive/migliorative delle fasi intermedie Il feedback va fornito sulle dimensione Il feedback deve motivare la persona di valutazione: comportamenti agiti o che lo riceve a migliorare: deve essere sui risultati raggiunti, mai sulla quanto più preciso e dettagliato, PUNTI DI ATTENZIONE persona: non si tratta di un giudizio caratterizzato da ascolto attivo ed empatico personale, quando si dà un feedback è necessario sospendere il pre-giudizio sulla persona in sé 17
Il colloquio di Feedback (2/2) Il colloquio di feedback è un momento molto delicato perché bisogna gestire almeno tre aspetti fondamentali COLLOQUIO DI FEEDBACK LA RELAZIONE LE MOTIVAZIONI DEL VALUTATO / VALUTATORE VALUTATO LE ASPETTATIVE DEL VALUTATO 18
I meccanismi di difesa in fase di restituzione del Feedback Alcuni meccanismi di difesa che entrano in gioco nei momenti ufficiali di restituzione del feedback Valutato/Valutatore Chi dà il feedback Chi riceve il feedback Teme di dispiacere il collaboratore: tende ad Teme l’autorità del capo e si focalizza su eludere alcuni contenuti importanti EVASIONE aspetti poco significativi ai fini del feedback Ha bisogno di approvazione personale prima Ricerca un alleanza con il capo ancora che professionale SEDUZIONE attraverso il compiacimento È insicuro e teme di perdere autorità e prestigio Si pone con atteggiamento provocatorio di fronte a possibili “attacchi” del collaboratore AGGRESSIONE contro l’autorità del capo 19
Logica e Benefici del Continuous Feedback (1/2) È importante promuovere la cultura del feedback all’interno del contesto organizzativo e con i propri collaboratori, sottolineando l’importanza di un’interazione continua ai fini del raggiungimento dei risultati, la necessità di dialogo e scambio reciproco attraverso una comunicazione bi-direzionale Valutato/Valutatore: Assegnazione obiettivi Feedback 1 Continuo Miglioramento FEEDBACK FEEDBACK CONTINUO Continuo CONTINUO 3 2 Feedback intermedio Feedback finale La logica del Continuous Feedback, va oltre i momenti istituzionali di restituzione del feedback, e prevede momenti di condivisione, confronto e interazione costanti tra capo e collaboratore, ed eventualmente tra colleghi, finalizzati al miglioramento continuo. 20
Logica e Benefici del Continuous Feedback (2/2) I benefici del Continuos Feedback Favorisce la comunicazione bottom-up e top-down, nonché momenti di comunicazione informale Incoraggia e orienta verso il miglioramento continuo, favorendo la consapevolezza su sé stessi, la motivazione e la soddisfazione lavorativa Incrementa il clima di condivisione e collaborazione nel team e nell’organizzazione 21
Parliamo con… Roberta D’Elpidio Responsabile Servizio Assistenza Enti Locali, Formazione e Controllo della Provincia dell’Aquila Com’è strutturato il processo di v alutazione In che modo riuscite a della performance nel v alorizzare il personale v ostro contesto attrav erso i risultati del organizzativ o? processo di v alutazione? Quali sono i punti di forza e le principali criticità riscontrate? 22
Best Practices Incrementare la comunicazione in merito al processo di valutazione e i momenti di condivisione per accrescere la consapevolezza in merito a ciò che l’Amministrazione intende perseguire come organizzazione e gli obiettivi individuali assegnati ai singoli Promuovere all’interno dell’organizzazione una maggiore conoscenza del processo di valutazione ed una più profonda consapevolezza, da parte di tutti gli attori coinvolti, in merito all’importanza di essere parte attiva dello stesso Superare l’erroneo paradigma che vede la valutazione come mero adempimento formale, considerando il processo di valutazione come passaggio chiave per la valorizzazione delle persone nelle organizzazioni Evitare di identificare il processo di valutazione delle performance con i soli effetti connessi all’erogazione della parte incentivante della retribuzione, ma mettere a sistema la valutazione della performance individuale con altri processi HR dell’organizzazione, affinché possa rappresentare l’input per l’attivazione di concrete iniziative di crescita e sviluppo professionale e personale delle risorse (formazione, gestione dei talenti, benessere organizzativo, etc.) 23
Saluti Beatrice Bono Psicologa del Lavoro e delle Organizzazioni, HR Expert per PwC Public Sector S.r.l Roma Beatrice è Psicologa del Lavoro e iscritta all’Ordine degli Psicologi del Lazio, con oltre 10 anni di esperienza come consulente nel mondo HR Esperta nella valutazione, formazione e sviluppo delle Risorse Umane, opera nel mondo pubblico nell’ambito di percorsi la per la valutazione e valorizzazione del personale e progetti per lo sviluppo di sistemi informatici per la gestione del capitale umano (HCMS - Human Capital Management Systems). E’ docente in percorsi formativi sulle tematiche manageriali e comportamentali, con particolare focus su People Management e Innovazione. Svolge attività di ricerca ed è autrice di articoli di carattere scientifico nell’ambito della Psicologia del Lavoro e della Psicologia Sociale. 24
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