PROGETTO DI FUSIONE FRA I COMUNI DI COVO FARA OLIVANA CON SOLA ISSO - COVO
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L’idea La prima ipotesi di fusione fra gli amministratori dei Comuni di Covo, Fara Olivana con Sola e Isso è scaturita dalla iniziale volontà degli amministratori dei Comuni di Isso e Fara Olivana con Sola che, già da diversi lustri, discutevano sulla possibilità di unificare le proprie forze e le risorse al fine di migliorare ed aumentare sia la qualità che il numero dei servizi essenziali da offrire alle rispettive comunità. Inoltre un ulteriore, nonché fondamentale elemento cogente è la più che concreta opportunità di accorpare i territori, era rappresentata dalla necessità di ricostituire appieno la realtà della località di Sola: una comunità che attualmente è amministrata a nord dal comune di Fara Olivana con Sola ed a sud dal comune di Isso. Solamente una strada provinciale identifica il confine fisico di un territorio che di fatto e di diritto divide una comunità la cui identità non merita essere sottoposta ad una tale separazione. Non da ultimo, infine, le sempre più crescenti difficoltà legate all’amministrazione ed alla gestione di questi due piccoli Comuni, fanno, da sole, scaturire l’improrogabile necessità di dover condividere i servizi in atto e nel contempo rivolgersi ad altri comuni limitrofi in grado di offrire ulteriori servizi, anch’essi essenziali, ma, purtroppo mancanti a Fara Olivana con Sola ed Isso. Alla luce di tutto ciò, il comune contermine di Covo, anch’esso vessato dalle medesime ed ulteriori problematiche, manifesta la propria disponibilità a valutare un processo di accorpamento/fusione. La nuova situazione andrebbe a completare quella serie di servizi che già vengono condivisi attraverso diverse forme di collaborazione. E’ più che evidente che la proposta di fusione prende corpo dal fatto che negli ultimi anni è stato pressantemente richiesto alle autonomie locali uno sforzo di riorganizzazione e riordino complessivo del proprio ruolo e del modo attraverso il quale si esercitano le funzioni di propria competenza. Perciò l’assetto organizzativo degli Enti è stato ridefinito, con un conseguente ed inevitabile maggior carico di compiti e attività loro spettanti. Per questo, soprattutto per i piccoli e piccolissimi Comuni, ma non solo per essi, è stata individuata nell’aggregazione volontaria dei Comuni una soluzione efficace per la razionalizzazione delle risorse finanziarie, economiche, patrimoniali, strumentali ed umane per una gestione ed erogazione dei servizi al cittadino in forme migliori e più efficienti. Le aggregazioni possono fondarsi su diversi criteri: quale quello territoriale, economico, tradizionale e storico prefigurandolo come il punto di riferimento atto a facilitare sia il regolare progresso tecnologico dei singoli enti, sia la creazione e gestione di nuovi o migliori servizi nonché la realizzazione di
progetti di sviluppo locale riguardanti le diverse tematiche presenti a livello locale: ambiente, welfare e sociale, economia, qualità della vita ecc. E’ proprio in tale ambito che la nascita del progetto finalizzato a fondere in un’unica gestione i servizi può rappresentare una grande opportunità di innovazione e di ammodernamento delle strutture amministrative: la scelta delle amministrazioni di procedere in tal senso, parte proprio da una chiara volontà da parte dei Comuni di Covo, Fara Olivana con Sola e Isso di procedere concretamente al superamento delle complessità dei processi di natura politica ed organizzativa, che possono essere così riassunti: molteplicità delle funzioni da esercitare: accanto a quelle tradizionalmente assegnate se ne sono aggiunte altre a seguito del processo di decentramento amministrativo in corso, sia a livello nazionale che regionale; mutamento delle attese da parte della società locale nei riguardi del miglioramento della qualità dei risultati nonché dell’efficienza ed economicità della pubblica amministrazione locale; consolidamento di una tendenza a considerare l’ente locale come nodo strategico di una rete di istituzioni pubbliche e private al fine di esercitare funzioni legate all’erogazione e controllo di servizi. È di tutta evidenza ed oggettivamente rilevabile che proprio i piccoli comuni sono esposti più di altri alla complessità generata da tali situazioni critiche, a causa: della difficoltà di garantire adeguati livelli di innovazione e miglioramento attraverso azioni riguardanti personale, tecnologie ed organizzazione; dell’insufficiente forza contrattuale nel negoziare, con soggetti terzi, condizioni di collaborazione vantaggiose. Le risorse finanziarie si stanno prosciugando a causa del cambiamento avvenuto nella finanza statale e locale ed i flussi finanziari europei, gli unici consistenti, sono spesso al di là della scarsa capacità progettuale delle piccole Amministrazioni. Per questo motivo, i piccoli comuni si trovano spesso in condizioni di svantaggio nella gestione dei servizi locali, spesso troppo onerosi rispetto alle richieste effettive. Per far fronte alle richieste, impiegando il minor numero di risorse, sia economiche che umane che strumentali, è necessario: individuare un nuovo modello organizzativo basato su una forte competenza operativa delle strutture; valutare costantemente le opportunità e il rapporto costi/benefici circa le possibili integrazioni sovracomunali in ordine allo svolgimento dei servizi; sviluppare organismi di pianificazione e strumenti di comunicazione pubblica attraverso l’insostituibile ruolo delle tecnologie informatiche;
sviluppare e potenziare il marketing territoriale quale vero punto di forza e collante con il territorio. Tali elementi non possono che essere soddisfatti solamente attraverso la fusione. Tra l’altro lo Stato impone ai comuni sotto i 5000 abitanti l’istituto dell’Unione, che comporta la costituzione di un nuovo Ente in aggiunta ai tre Comuni, con la funzione di unire i servizi; come è facile comprendere si tratterebbe di un aggravio di costi e di burocrazia (non solo tre consigli comunali, ma anche un consiglio dell’Unione) quindi: nessun risparmio, maggiori spese e nessuna maggiore contribuzione ne dallo Stato ne dalla Regione.
Caratteristiche del territorio I tre enti interessati dalla fusione sono ubicati nella zona della bassa pianura bergamasca, a sud della provincia di Bergamo, in parte confinanti con la provincia di Cremona (Isso confina a sud con i comuni di Camisano e Castel Gabbiano – provincia di Cremona). Isso e la località di Sola si trovano lungo il collegamento viario principale Brescia - Milano, rappresentato dalla Strada Provinciale ex S.S.11 in direzione Est – Ovest, mentre in direzione Nord – Sud, lungo l’asse della Strada Provinciale 103, si crea il collegamento Covo – Fara Olivana con Sola e Isso. Da segnalare la posizione strategica dei territori interessati anche in relazione alla realizzazione, già in essere, della nuova autostrada BreBeMi che attraversa i Comuni di Covo e Fara Olivana con Sola e la riqualificazione della S.P. 103 che diverrà il principale tracciato di collegamento tra le provincie di Bergamo e Cremona. Così come da considerare la realizzazione della variante alla ex SS11 Isso – Sola. Il territorio dei Comuni interessati presenta caratteristiche omogenee sia per la vicinanza degli stessi che per la collocazione paesaggistica. L’economia dei paesi, in passato basata prevalentemente sull’agricoltura e sull’allevamento del bestiame, pur mantenendo la prevalente caratteristica rurale, oggi presenta importanti espansioni di attività produttive, commerciali ed industriali, favorite anche dai principali collegamenti viari esistenti e futuri. Nella tabella sottostante sono riportati i confini territoriali: COMUNE NORD EST SUD OVEST Romano di Calcio Antegnate Fara Olivana COVO Lombardia Barbata con Sola Cortenuova Isso FARA Romano di Covo Isso Mozzanica OLIVANA Lomb. Castel Gabbiano Fornovo S. con SOLA (CR) Giovanni Fara Olivana Barbata Camisano (CR) Castel Gabbiano ISSO c/Sola (CR) Covo
L’estensione del territorio è pari a: COMUNI Kmq. Altitudine Densità COVO 13,00 115,00 317,30 FARA OLIVANA con SOLA 5,15 107,00 258,64 ISSO 4,90 104,00 136,53 TOTALE 23,05 La situazione geografica e morfologica dei tre Comuni si completa a vicenda dando contestualmente risalto alla nuova situazione che inevitabilmente si viene a creare con la definitiva individuazione della località di Sola, attualmente divisa fra il territorio del comune di Isso e quello di Fara Olivana. Pertanto, la fusione proposta, oltre a non togliere nulla a tutte le piccole e particolari realtà diffuse sul territorio, può rappresentare una vera opportunità per meglio salvaguardarle. Inoltre il nuovo assetto territoriale non andrà minimamente ad incidere sulle attuali delimitazioni delle Diocesi di Bergamo e di Cremona La proposta di fusione, infine, non è avanzata solamente sulla base di motivazioni di ordine economico, ma deriva dalla riscontrata omogeneità territoriale, sociale, culturale e storica dei tre attuali Comuni.
Aspetti demografici Per quanto riguarda gli aspetti demografici dei comuni interessati si precisa che l’analisi sulla popolazione rivela un andamento abbastanza equilibrato: nella tabella sottostante sono riportati alcuni dati (aggiornati al 31.12.2012) COVO FARA Olivana ISSO con Sola ABITANTI 4.125 1.332 669 UOMINI 2.100 700 338 DONNE 2.025 632 331 Così suddivisi per fasce di età: COVO FARA Olivana ISSO Fasce età con Sola 0 - 3 240 78 20 4 - 6 163 20 7 - 11 190 21 12 - 14 168 86 18 15 – 19 176 44 25 – 65 2621 986 441 66 - > 567 182 105 Il comune più popoloso è Covo con 4125 abitanti, con una densità abitativa pari a 317,30 ab/kmq, seguono il comune di Fara Olivana con Sola con 1332 abitanti (258,64 ab/kmq) e Isso con 669 abitanti (136,53 ab/kmq) I dati sulla popolazione sono particolarmente importanti per la fusione: infatti, uno dei presupposti trae proprio origine dalla constatazione che comuni di dimensioni troppo contenute non riescono ad ottenere, fisiologicamente, una sufficiente efficienza nei servizi offerti. Due ordini di problemi si pongono in relazione al fattore demografico:
a) al di sotto dei 500 /1000 abitanti si rischia il mancato ricambio demografico e la progressiva scomparsa b) al di sotto dei 3.000 abitanti i servizi pubblici e sociali hanno costi gestionali particolarmente elevati che ne condizionano lo sviluppo e quindi penalizzano la qualità della vita locale. I comuni di Isso e di Fara Olivana con Sola, anche nell’ipotesi di volersi accorpare escludendo il comune di Covo, non raggiungerebbero il limite di 3000 abitanti, mentre la fusione coinvolgendo anche Covo porterebbe alla costituzione di un nuovo comune con una popolazione di oltre 6.000 abitanti. È pur vero che le disposizioni normative oggi vigenti in materia di contenimento della spesa pubblica, imporrebbe al nuovo comune il rispetto del Patto di Stabilità, ma è altrettanto vero che dall’esercizio 2013 anche i comuni di Covo e Fara Olivana con Sola dovranno rispettare, appunto, il Patto di Stabilità. Invece con la fusione, per un triennio, il nuovo comune è esente da tale rispetto. Tale lasso di tempo, non pienamente sufficiente, rappresenta, comunque, un periodo importante per una proficua sistemazione delle necessità interne del comune e dei servizi al cittadino, tale da consentire di affrontare un po’ più serenamente le future restrizioni del noto Patto.
Tessuto economico Il tessuto economico produttivo dei tre comuni presenta un numero non indifferente numero di imprese: COVO FARA ISSO Categoria Olivana con Sola Agricoltura 15 9 6 Produzione/Manifattura 38 8 47 Edilizia e connessi 26 12 31 Commercio e artigianato di 75 10 37 servizio Ricettività/Ristorazione 2 1 3 Finanza 1 2 2 Immobiliari 5 3 2 Istruzione 3 1 0 Sanità/Servici Sociali 5 5 4 Istituzioni Pubbliche 1 0 0 I dati rivelano essenzialmente una forte presenza sul territorio di attività produttive a diversi livelli con una carenza, invece, di altri servizi utili all’intera comunità soprattutto nei comuni di Fara Olivana con Sola ed Isso dove successivamente potrebbero essere collocate attività ex novo o dislocate altre, perché già presenti, ma non sufficientemente strutturate, come ad esempio piccoli supermercati di quartiere, distributori di carburante, ecc. ecc..
Dotazioni organiche Di seguito riportiamo gli organigrammi del personale dipendente con l’indicazione della relativa responsabilità e/o settore di competenza e posizione organizzativa. Da ciò si può evincere come la fusione potrebbe consentire al nuovo ente di completare la propria organizzazione gestionale in modo tale da intervenire esclusivamente nei settori completamente carenti di figure professionali, compatibilmente con le regole di finanza pubblica. Comune di Covo N. Funzione Servizio Full/Part Note time 1 Istruttore Dir. D1 Segreteria FT 2 Istruttore Dir. D1 Ragioneria FT 3 Istruttore Dir. D1 Assistente PT 24 ore sett Sociale 4 Istruttore LL.PP. Ufficio FT Dir.Tec.Com. D1 Tecnico 5 Istruttore Tec. LL.PP. Ufficio FT Com.C1 Tecnico 6 Istruttore Amm. LL.PP. Ufficio PT 27 ore sett C1 tecnico 7 Istruttore Servizi Soc. e FT Amm.C1 Culturali 8 Istruttore C1 Ragioneria PT 18 ore sett 9 Istruttore Dir. D1 Demografici FT 10 Istruttore C1 Demografici FT 11 Istruttore Vigilanza FT Ag.Pol.Loc. C1 n. 2 unità 12 Operatore LL.PP. Ufficio FT Ecologico B1 Tecnico
Comune di Fara Olivana con Sola N. Funzione Servizio Full/Part Note time 1 Istruttore dir. D1 Amministrazione FT finanziaria 2 Istruttore Amm. Amministrazione FT C1 finanziaria 3 Istruttore C1 Amministrazione FT + polizia locale Comune di Isso N. Funzione Servizio Full/Part Note time 1 Istruttore – C1 Settore FT economico finanziario – affari generali 2 Collaboratore Protocollo, Stato FT amministrativo – Civile, B3 Demografici
Aspetti amministrativi Attraverso la disamina della dotazione organica dei comuni e del personale in servizio si ritiene che l’accorpamento consentirebbe innanzitutto una razionalizzazione nell’impiego dei dipendenti favorendo una più elevata qualità ed efficienza sia nei servizi erogati che nell’assistenza all’utenza. In particolare, con la fusione dovrebbero essere definitivamente superate tutte quelle difficoltà rappresentate dal fondamentale principio della separazione tra il potere politico e quello gestionale disponendo di professionalità atte a ricoprire le varie posizioni organizzative nelle singole aree. Inoltre, con l’accorpamento del personale si potranno migliorare quei servizi che oggi purtroppo sono offerti ad un livello essenziale, fra cui alcuni già forniti in forma convenzionata (Segretario Comunale, Segretariato Sociale, Polizia Locale, Trasporto Scolastico, ecc.). Da una prima valutazione, il personale attualmente disponibile sarà in grado di assolvere alle necessità del nuovo Ente, con l’eccezione della Polizia Locale che si rivela insufficiente e sottodimensionato per il livello di servizio di cui si ritiene che il cittadino abbia diritto. Infatti attualmente il servizio ha a disposizione tre unità di cui due dipendenti dal Comune di Covo ed una dal Comune di Fara Olivana con Sola ma la logica imporrebbe l’assunzione di un altro agente che allo stato attuale nessuno dei tre comuni ha la possibilità di effettuare. Il problema, invece, potrebbe essere superato dalla costituzione del nuovo ente. Comunque saranno assolutamente garantiti i posti di lavoro dei dipendenti già assunti a tempo indeterminato e le nuove collocazioni saranno oggetto di una contrattazione decentrata con le varie forze sindacali.
Il Municipio Un ostacolo che potrebbe presentarsi in ordine al processo di fusione dei tre Comuni potrebbe essere dato dal fatto che la popolazione dei comuni con minore dimensione demografica, vedano ridotto il proprio peso nell’ambito delle scelte di prospettiva che riguardano il comune originario. Allo scopo il legislatore ha previsto, all’art. 16 del D.Lgs. 267/2000, l’istituto dei Municipi tramite il quale “nei comuni istituiti mediante fusione di due o più comuni contigui lo statuto comunale può prevedere l’istituzione di municipi nei territori delle comunità di origine o di alcune di esse”. Il Municipio non costituirebbe un nuovo ente, cioè un’entità dotata di personalità giuridica autonoma, bensì un organo di decentramento burocratico – amministrativo del comune. La normativa prevede che la competenza dei Municipi possa avere un carattere partecipativo o consultivo o di amministrazione attiva. Allo statuto o ai regolamenti comunali è rimessa l’individuazione delle funzioni e la definizione delle modalità di organizzazione. In sintesi, con la nuova elastica formulazione dell’istituto dei Municipi, è lo statuto a dover regolarne l’organizzazione e le funzioni, compresa l’istituzione di organi. Viste le caratteristiche del territorio in esame nel presente documento, si ritiene fondamentale l’introduzione di norme di salvaguardia dei caratteri peculiari delle singole comunità che, all’uopo, saranno dotate di opportuni organismi amministrativi aventi carattere consultivo e partecipativo che naturalmente faciliteranno l’ineluttabile processo di integrazione. Quindi, al fine di custodire, valorizzare e promuovere le propria identità, i tratti originari e i caratteri civici, tipici di ogni popolazione locale, sarà istituito, per ognuna delle quattro località, Covo, Fara Olivana, Isso e Sola, un Pro-Sindaco, appositamente nominato dal nuovo Consiglio Comunale, a cui sarà riconosciuta la potestà sia di iniziativa che consultiva e di partecipazione attiva al Consiglio Comunale con diritto di parola. Potrebbero così essere riservate ai Pro-Sindaci funzioni di partecipazione alle scelte di politica amministrativa del comune limitatamente a ciò che riguarda il proprio territorio e la popolazione ivi residente. A tal fine, in quanto organo preposto alla tutela degli interessi locali, ne rappresenta i bisogni e le esigenze, individua gli obiettivi ed i progetti , evidenziandone le priorità. La loro partecipazione all’amministrazione del comune si potrebbe così esprimere principalmente attraverso la consultazione obbligatoria in merito ai documenti programmatori più rilevanti (bilancio, relazione previsionale e programmatica, istituzione e gestione dei tributi e delle tariffe, adozione degli strumenti
urbanistici generali ed attuativi, investimenti e programmi delle opere pubbliche, localizzazione e costruzione di nuove attrezzature e strutture sociali, ovvero trasformazione di quelle esistenti).
Patrimonio Gli edifici di proprietà dei tre Comuni possono costituire un importante patrimonio pubblico al servizio dei cittadini. Uno dei problemi principali sarà quello di individuare la dislocazione degli uffici comunali in modo razionale sul territorio, sfruttando le attuali sedi municipali. Il Comune di Covo, sede del distretto scolastico, si presenta autonomo per quanto riguarda edifici scolastici per la scuola primaria e secondaria di primo grado. Il comune di Fara Olivana con Sola ha un edificio per la scuola primaria, appoggiandosi a Covo per la secondaria di primo grado, mentre il comune di Isso, non dotato di alcun edificio scolastico, dall’anno 2000, ha optato per essere compreso nel distretto scolastico del comune di Romano di Lombardia. Naturalmente la scelta dei poli scolastici compete inizialmente alle famiglie degli utenti ed in seconda battuta all’autorità scolastica competente in ordine all’assegnazione di corsi e quindi di personale. E’ evidente che anche con la costituzione del nuovo comune dovranno essere rispettate appunto in primis le volontà delle famiglie e quindi quelle dell’autorità scolastica, cercando nel rispetto di tutti di razionalizzare da un punto di vista gestionale il primario servizio in questione, avendo assolutamente cura di privilegiare l’interesse psico/fisico/intellettivo degli alunni interessati. Chiaramente il nuovo ente dovrà adeguatamente provvedere ad assicurare un idoneo servizio di trasporto scolastico che attualmente è oltremodo variegato con enormi costi a carico delle attuali amministrazioni. Di conseguenza, oltre alle conseguenti decisioni nell’ambito scolastico, si renderà necessario adeguare tutti gli edifici pubblici, quindi municipi, scuole, biblioteche, strutture sportive, varie sedi sociali, ecc. ecc., non conformi alle norme sulla sicurezza previa razionalizzazione degli utilizzi, evitando inutili replicazioni. All’uopo si potrebbe prevedere, ad esempio, l’ubicazione: - degli uffici periferici decentrati presso gli attuali municipi e per la località di Sola presso l’attuale sede della biblioteca - delle sedi dei Pro – Sindaci come per gli uffici decentrati - della sede centrale degli uffici comunali presso il municipio di Covo - della sala consiliare presso l’attuale municipio di Isso - della sede della Polizia Locale presso l’attuale Municipio di Fara Olivana con Sola - della sede della Protezione Civile presso il Municipio di Isso - delle due attuali realtà bibliotecarie dove attualmente esistono consentendo in tal modo un’unica gestione da parte dell’attuale personale in forza presso il comune di Covo
e comunque di qualsivoglia altro servizio presente e futuro secondo una logica razionale scevra da ogni forma di anacronistico campanilismo. Degno di nota, anche se non facente parte del patrimonio comunale, è la scuola dell’infanzia di Sola, attualmente inquadrata come scuola paritaria. In considerazione dell’importanza sociale che tale struttura, riveste sul territorio, sarà preciso compito del nuovo ente mantenerne il sostentamento già garantito dalle attuali amministrazioni comunali.
Urbanistica La situazione urbanistica territoriale si presenta, di fatto, con due comuni dotati di PGT ed il terzo, Isso, in via di definizione, quindi con una situazione già cristallizzata a cui si potrà, nel tempo, procedere ad appropriati adeguamenti, nel rispetto delle diverse ma non dissimili, realtà, soprattutto riguardanti le regole edilizie al fine di uniformare gli interventi edificatori. Comunque, essendo la materia complessa e complicata, con tempi di modifica molto lunghi sarà compito delle prossime amministrazioni procedere ad una graduale azione di razionalizzazione dell’intero territorio, tenendo presente le diverse realtà economiche/sociali rispetto alle importanti trasformazioni in atto (BreBeMi, AV/AC, Variante alla SS 11, ecc.). Sarà preciso compito del nuovo ente uno studio atto alla realizzazione di una rete di mobilità leggera (piste ciclabili) al fine di collegare le quattro località. Il progetto sarà realizzabile sfruttando i tratti di pista ciclabile già realizzati e riqualificando ove possibile le strade poderali.
Aspetti economici Mediante la fusione sarà possibile conseguire: 1° - risparmi di spese fisse: a. spese per la politica: 1 Sindaco invece di 3 – 10 consiglieri invece di 40 – 4 assessori invece di 12 con un risparmio di oltre € 30.000,00 b. spese per Revisore del Conto: 1 invece di 3 con un risparmio di oltre € 10.000,00 c. unificazione servizi informatici: unico software unico manutentore anziché tre con un risparmio di oltre € 15.000,00 d. spese sulla riscossione e controllo tributi: attualmente dato in gestione poi gestito direttamente con un risparmio di oltre € 40.000,00 e. spese per trasporto alunni, persone bisognose, cure termali: unico appaltatore invece di tre con un risparmio di oltre € 30.000,00 f. spese per tecnico comunale e bibliotecario: 2 unità invece di 5 con un risparmio di oltre € 40.000,00 quindi volendo aggiungere una quota pari a circa € 20.000,00 per ulteriori risparmi sulle economie di sistema non facilmente identificabili ma strutturalmente presenti in ordine alla telefonia, alle spese postali, a quelle di cancelleria si arriva prudentemente ad una stima di € 185.000,00. 2° - un incremento del contributo statale che affluirà per 10 anni al bilancio del nuovo ente pari al 20% dei trasferimenti consolidati dei singoli comuni, il tutto stimato in oltre € 190.000 derivanti dai seguenti dati: COVO FARA Olivana ISSO con Sola Contributo statale € 514.126,00 € 239.000,00 € 206.038,00 TOTALE € 959.164,00 3° - un contributo regionale stimabile in € 100.000,00 per tre esercizi finanziari 4° - una deroga triennale dal Patto di Stabilità.
In questo frangente ci sembra giusto soffermarci sulle tariffe attualmente applicate dai singoli comuni sia per l’IMU che per la TARSU, che, necessariamente, dovranno essere uniformate nell’arco di un triennio; uniformità che dovrà essere effettuata certamente verso il basso, anche perché l’utilizzo sia delle economie che delle maggiori risorse deve necessariamente ricadere sui cittadini, quindi sulle famiglie. TRIBUTI PROPRI In € COVO FARA Olivana ISSO TOTALE con SOLA IMU 579.000,00 244.500,00 322.869,00 1.164.369,00 TARSU 297.000,00 85.000,00 68.000,00 450.000,00 COVO FARA ISSO TARIFFE IMU Olivana con Sola Abitazione principale 4,0 ‰ 4,0 ‰ 4,0 ‰ Abitazioni successive 8,0 ‰ Fabbricati Ind. e Comm, 7,6 ‰ Fabbricati rurali 2,0 ‰ 2,0 ‰ 2,0 ‰ Altri Immobili 8,0 ‰ 7,6 ‰ 7,6 ‰ Aree fabbricabili 9,0 ‰
Conclusioni Da quanto emerge, risulta che il contesto territoriale e demografico, la quasi unicità dei servizi erogati, le condizioni sociali, il notevole incremento delle risorse economiche provenienti parte dallo Stato e dalla Regione nonché dalle economie di scala delle spese correnti, concorrono inequivocabilmente a favorire un ineluttabile processo di integrazione istituzionale. Parte preponderante in tutto ciò è rappresentata, come già detto, dalle economie di spesa che inoltre offrono una chiara opportunità circa una completa rivisitazione dei servizi nonché degli stessi assetti organizzativi del personale, con possibilità di valorizzare al meglio le competenze professionali di tutti i dipendenti. Quest’ultimo aspetto è di particolare importanza e deve essere letto come una vera opportunità di conseguire una concreta riorganizzazione di tutta la gestione, oggi fortemente frenata dalla frammentazione delle risorse umane. Dando attuazione al progetto di fusione potrebbero essere centrati obiettivi difficilmente raggiungibili separatamente dai singoli enti: l’attivazione di un’unica programmazione amministrativa, finanziaria e urbanistica consentirà di dirigere lo sviluppo del territorio con una visione strategica orientata a stimolare la competitività locale. Con la fusione si darebbe vita ad un nuovo comune avente una popolazione di oltre 6000 abitanti ed una superficie di 23,05 Kmq, un comune che per estensione e popolazione si collocherebbe tra i maggiori della provincia di Bergamo, notoriamente frammentata nei suoi attuali 244 comuni. La fusione dei tre Comuni, in conclusione, oltre che determinare una riduzione dei costi di gestione, assicurerebbe ai cittadini una amministrazione più efficiente anche mediante l’erogazione di un maggior numero di servizi e l’incremento della qualità di quelli attualmente offerti. Con la fusione potranno altresì essere sviluppati progetti e programmi che con le attuali risorse, finanziarie, umane e strumentali, gestite in forma singola da ciascun comune, rimarrebbero inespressi. Un esempio fra tutti potrebbe essere rappresentato da una nuova concezione dei trasporti in generale che comprenderebbero naturalmente quello scolastico e quello per persone bisognose a cui si aggiungerebbero quello della consegna dei medicinali agli anziani ed ai temporaneamente impediti ed alla creazione di un servizio pubblico di collegamento fra tutte e quattro le località gestito direttamente dal nuovo ente.
L’idea di fusione tra i Comuni di Covo, Fara Olivana con Sola e Isso, oltre che essere in linea con gli indirizzi di finanza locale in merito al contenimento della spesa pubblica, argomento di assoluta attualità negli ultimi mesi, risponde agli obiettivi che si è prefisso il legislatore con l’art. 15 del D.Lgs. 267/2000 (TUEL), orientato al riordino degli enti territoriali, con particolare attenzione alla soluzione della frammentazione dei comuni. La norma, che pone un argine ed una alternativa istituzionale alla straripante utilizzazione delle forme associative tra enti per la cura di interessi sovracomunali, trova fondamento negli art. 113 e 117 della Costituzione che assegnano alla regione una potestà legislativa esclusiva.
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