Prevenzione per gli operatori sanitari - Prevention for healthcare workers - AulaWeb 2020
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Prevenzione per gli operatori sanitari Prevention for healthcare workers Paolo Durando Dipartimento Scienze della Salute Scuola di Scienze Mediche e Farmaceutiche Scuola di Specializzazione in Medicina del Lavoro UO Medicina del Lavoro - IRCCS San Martino IST Università degli Studi di Genova
D. Lgs. N°81 del 9/04/2008 e successive modifiche ed integrazioni Il D.Lgs. 9.4.2008 n. 81 è stato pubblicato per riordinare le norme vigenti in materia di salute e sicurezza dei lavoratori, nel tentativo di coordinare le stesse in un unico testo normativo e introducendo una serie di rilevanti novità finalizzate al rafforzamento delle misure antinfortunistiche. CAMPO DI APPLICAZIONE Il decreto legislativo si applica a tutti i settori di attività, privati e pubblici, a tutte le tipologie di rischio, ed a tutti i lavoratori e lavoratrici, subordinati e autonomi, nonché ai soggetti ad essi equiparati
IMPLEMENTARE LA “CULTURA DELLA PREVENZIONE” “SISTEMA DI PROMOZIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA” Art. 2 D.Lgs. 81/08 “Prevenzione”: il complesso delle disposizioni o misure necessarie, anche secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, per evitare o diminuire i rischi professionali nel rispetto della salute della popolazione e dell’integrità dell’ambiente esterno. “Sistema di promozione della salute e sicurezza”: complesso dei soggetti istituzionali che concorrono, con la partecipazione delle parti sociali, alla realizzazione dei programmi di intervento finalizzati a migliorare le condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori.
PRINCIPALI ATTORI DELLA PREVENZIONE Art. 2 D.Lgs. 81/08 MEDICO COMPETENTE Il medico competente è il medico in possesso di uno dei titoli e dei requisiti formativi e professionali previsti dalla normativa, che collabora con il datore di lavoro ai fini della valutazione dei rischi ed è nominato dallo stesso per effettuare la sorveglianza sanitaria e per tutti gli altri compiti di cui al D.Lgs. 81/08.
FIGURE E RUOLI COINVOLTI • Datore di Lavoro (DL) • Medico Competente (MC) • Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP) • Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione (ASPP) • Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) • Incaricato al Primo Soccorso • Incaricato alla Prevenzione Incendi • Dirigente • Preposto Il D.Lgs. N. 81/08 per ognuna di queste figure prevede funzioni e obblighi in materia di sicurezza e salute dei lavoratori
La “promozione della salute” nei lavoratori e il Decreto Legislativo 81 /2008 (articolo 25) “Il medico competente: a) […] collabora inoltre alla attuazione e valorizzazione di programmi volontari di “promozione della salute”, secondo i principi della responsabilità sociale […] ” 7
Alcuni settori lavorativi con uso deliberato di agenti biologici Università o Centri Ricerca e sperimentazione nuovi materiali e processi di ricerca utilizzanti agenti biologici, Laboratori di microbiologia Sanità Farmaci contenenti agenti biologici, Laboratorio di microbiologia, prove biologiche Zootecnia e Vedi sopra veterinaria Industria delle Produzione di microrganismi selezionati biotecnologie Farmaceutica Vaccini, ricerca e produzione di farmaci, kit diagnostici, prove biologiche su animali e cellule Alimentare Produzione per biotrasformazione (vino, birra, formaggi etc), ricerca di possibili patogeni
Settori lavorativi con potenziale esposizione ad agenti biologici • Industria alimentare • Agricolutara • Zootecnia • Macellazione carni • Piscicoltura • Servizi veterinari • Industria di trasformazione di derivati animali (cuoio, pelle, lana ecc.) • Servizi sanitari (ospedali, ambulatori, studi dentistici, servizi di assistenza) • Servizi mortuari e cimiteriali • Servizi di raccolta, trattamento, smaltimento dei rifiuti • Impianti di sterilizzazione, disinfezione e lavaggio di materiali potenzialmente contaminati • Impianti depurazione acque di scarico • Manutenzione impianti fognari
Rischio infettivo e criticità per il personale sanitario: i diversi ambiti e gli attori coinvolti Rischio di trasmissione Rischio occupazionale al paziente Aspetti di carattere organizzativo, tecnico, logistico-strutturale, formativo, giuridico ed economico (Regioni e Agenzie Regionali Sanitarie, Direzioni Sanitarie, Comitato Infezioni Ospedaliere, Uffici Tecnici, medico competente, Servizi Prevenzione e Protezione, Università, Uffici Formazione & Affari Generali e Legali, Direzioni Amministrative e Direzioni generali delle aziende sanitarie) 13
Il settore sanitario presenta le maggiori criticità in tema di Rischio Biologico (RB) in ambito occupazionale In particolare, sono di rilevante importanza: 1)le tematiche della valutazione del rischio (VdR), con l’identificazione del ruolo del Medico del Lavoro-Competente (MC) 2)le modalità di effettuazione e i contenuti della sorveglianza sanitaria (SS) 3)il tema delle vaccinazioni obbligatorie e di quelle raccomandate 4)le problematiche relative al personale sanitario in formazione 5)la formulazione del giudizio d’idoneità, con riferimento sia alla protezione della salute del lavoratore sia alla prevenzione dei rischi per i pazienti assistiti derivanti dal lavoratore affetto da infezioni e malattie trasmissibili, in particolare quelle per via ematogena 6)le modalità di raccolta di dati ai fini epidemiologici nel rispetto della riservatezza dei dati sanitari 7)la gestione del RB nell’ambiente di lavoro sanitario, con l’identificazione dei ruoli di altre figure, ad esempio, la Direzione Sanitaria 8)il tema degli infortuni a RB ed il conseguente rischio d’infezione, per le problematiche relative al follow-up, per i rilevanti costi complessivi, sanitari e non sanitari, derivanti dalla gestione dell’infortunio
2014 Ebola Outbreak in West Africa Situation among healthcare workers (HCWs) The number of healthcare worker infections reported by WHO in the three most-affected countries since the start of the outbreak is 861, with 495 deaths Estimated Fatality Rate in HCWs= 57.5% 15
The impact of Ebola on health care workers during the 1995 Ebola outbreak in The Republic of Congo The vertical dashed line indicates the start of control interventions Remarkably, the number of health care workers affected reached about 27% of the total number of reported Ebola cases
If nosocomial transmission to health care workers (HCWs) can easily be mitigated with vigilance and the institution of barrier protection, why are so many HCWs in the current outbreak being infected, particularly this late in the epidemic? Two contributing factors include: • an insufficient supply of personal protective equipment (PPE) • a lack of emphasis on the process of donning and doffing PPE Although PPE is effective at decreasing exposure to infected bodily fluids among HCWs, its presence is simply not enough: need to refocus on the process of PPE use rather than simply increasing the amount of it.
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Dipartimento di Scienze della Salute Scuola di Scienze Mediche e Farmaceutiche Università degli Studi di Genova Scuola di Specializzazione in Medicina del Lavoro U.O.S. Sorveglianza Sanitaria dei Lavoratori U.O. Medicina del Lavoro - I.R.C.C.S. A.O.U. San Martino - I.S.T. ATTUALITA’ ED ESPERIENZE DI RICERCA APPLICATA IN TEMA DI PREVENZIONE DEL RISCHIO INFETTIVO PER LA TUTELA DEGLI OPERATORI E SOGGETTI EQUIPARATI IN AMBITO SANITARIO
Latent Mycobacterium Tuberculosis Infection: epidemiology and risk-groups Getahun H et al, N Engl J Med 2015;372:2127
This article will review the pathogenesis, epidemiology, diagnosis, and treatment of latent tuberculosis infection. It will address critical gaps in the understanding of this complex condition and propose the necessary research agenda. Reassessment of the global burden and better understanding of the magnitude of latent tuberculosis infection should inform both clinical and public health measures. N Engl J Med 2015;372:2127-35
Annual incidence of LTBI among RR for TB for HCWs vs general HCWs (x100) population Baussano I, Nunn P, Williams B, Pivetta E, Bugiani M, Scano F. Tuberculosis among health care workers. Emerg Infect Dis 2011;17:488-9
733 studenti dei Corsi di Studio in Medicina, Infermieristica, Infermieristica pediatrica e Ostetricia Prevalenza ITBL= 1,4% Fattore associato a positività per TST: essere nato in un paese ad alta incidenza di TB Limiti dello studio: - popolazione eterogenea - mancanza dati anamnestici su contatti
In a cross-sectional study, performed between March and December 2012, 1511 eligible subjects attending the Medical School of the University of Genoa, trained at the IRCCS San Martino-IST Teaching Hospital of Genoa, were actively called to undergo the tuberculin skin test (TST). All the TST positive cases were confirmed with an interferon-gamma release assay (IGRA). A standardized questionnaire was collected for multivariate risk analysis. A total of 1302 (86.2%) students underwent TST testing and completed the questionnaire.
Results: TST positivity according to the main investigated variables and independent associated risk-factors 27
CASI NOTIFICATI DI TB BACILLIFERA PRESSO IRCCS AOU SAN MARTINO IST DI GENOVA NEL PERIODO 2013 – 2015 (N=70) STUDIO DEI PAZIENTI CON DIAGNOSI DI TB CONTAGIOSA STRATIFICATI 31 PER: ETA’, NAZIONALITA’, SINTOMATOLOGIA DI PRESENTAZIONE, FATTORI DI RISCHIO ASSOCIATI, ESAMI ESEGUITI, TRACING 21 OSPEDALIERO 18 STUDIO DELLA POPOLAZIONE «OPERATORI SANITARI» STRATIFICATA PER : MANSIONE LAVORATIVA, UO DI APPARTENENZA
OPERATORI SEGNALATI COME CONTATTI NEL TRIENNIO 2013- 2015 (n= 1209) SUDDIVISI PER MANSIONE LAVORATIVA
SEGNALAZIONI CONTATTI A DIREZIONE SANITARIA, STRATIFICATI PER AREA DI PROVENIENZA, PRESSO IRCCS AOU SAN MARTINO IST DI GENOVA – ANNO 2015 (N= 339) ANNO 2015 TOTALI CASI TB ACCERTATA (n= 31)
DEFINIZIONE DI “CONTATTO” DI TB Contatti efficaci quelli con soggetti contagiosi avvenuti in assenza di adeguate misure e dispositivi di protezione (es., filtranti facciali). Nel controllo dei contatti sono stabiliti livelli di priorità in relazione alla contagiosità del caso indice, alla durata del contatto, alla tipologia del contatto e alla suscettibilità dell’esposto. Tempo di contatto diretto > di 8 ore cumulative ALTO RISCHIO PER Tempo di contatto indiretto > 12 ore cumulative ESPOSIZIONE / PROCEDURE Manovre a particolare rischio effettuate senza protezione adeguata (es., endoscopie, aerosolterapia, spirometrie etc.) anche per tempi considerevolmente inferiori Pazienti immunocompromessi (AIDS, linfoma, ALTO RISCHIO leucemia, chemioterapia, trattamenti anti-TNF, INDIVIDUALE ecc.); con precedenti di trapianto, bypass digiuno- ileale, ilo-ileale, gastrectomizzati; affetti da insufficienza renale cronica o emodializzati; affetti da diabete ID o silicosi.
RIDUZIONE DEL RAPPORTO CONTATTI TRA OPERATORI SANITARI / CASI NOTIFICATI DI TB ACCERTATA (ANNI 2013-2015)
LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO TB
AGGIORNAMENTO DVR CLASSIFICAZIONE DELLE STRUTTURE IN BASE AL RISCHIO PRESSO IRCCS AOU SAN MARTINO – IST (ANNO 2015) RISCHIO A RISCHIO B RISCHIO C RISCHIO D RISCHIO E
Gli obiettivi Mantenere e sviluppare le attività di sorveglianza epidemiologica delle malattie suscettibili di vaccinazione Potenziare la sorveglianza delle malattie suscettibili di vaccinazione Garantire l’offerta attiva e gratuita delle vaccinazioni prioritarie per la popolazione generale al fine del raggiungimento e del mantenimento dei CV% indicati Garantire l’offerta attiva e gratuita nei gruppi a rischio delle vaccinazioni prioritarie e sviluppare iniziative per promuovere le vaccinazioni agli operatori sanitari ed ai gruppi difficili da raggiungere Ottenere la completa informatizzazione delle anagrafi vaccinali Raggiungere standard adeguati di sicurezza e qualità nel processo vaccinale Garantire la disponibilità, presso i servizi vaccinali delle ASL degli altri vaccini (da somministrare in co- payment) per le indicazioni d’uso e al costo che saranno definiti ed emanati con apposito provvedimento regionale Progettare e realizzare azioni per potenziare l’informazione e la comunicazione al fine di promuovere l’aggiornamento dei professionisti sanitari e per diffondere la cultura della prevenzione vaccinale come scelta consapevole e responsabile dei cittadini
La base legislativa delle vaccinazioni nei lavoratori è il Decreto Legislativo 81 /2008, che all’articolo 279: 1. Qualora l’esito della valutazione del rischio ne rilevi la necessità i lavoratori esposti ad agenti biologici sono sottoposti alla sorveglianza sanitaria [...]. 2. Il datore di lavoro, su conforme parere del medico competente, adotta misure protettive particolari per quei lavoratori per i quali, anche per motivi sanitari individuali, si richiedono misure speciali di protezione, fra le quali: a) la messa a disposizione di vaccini efficaci per quei lavoratori che non sono già immuni all’agente biologico presente nella lavorazione, da somministrare a cura del medico competente [...] Una dettagliata anamnesi vaccinale, l’acquisizione di adeguata documentazione clinica e di test sierologici specifici, ove necessario, unitamente all’implementazione di programmi di vaccinazione condivisi a livello istituzionale e assistenziale, possono ridurre il numero di operatori sanitari suscettibili a malattie prevenibili con vaccinazione, con conseguenti benefici in termini di gestione del rischio biologico sia individuale sia nosocomiale. Direzione Generale della Prevenzione Ufficio V - Malattie Infettive e Profilassi Internazionale
Priorità in tema di vaccinazione influenzale negli operatori sanitari Si raccomanda, pertanto, di promuovere fortemente la vaccinazione antinfluenzale di tutti gli operatori sanitari, con particolare riguardo a quelli che prestano assistenza diretta nei reparti a più elevato rischio di acquisizione/trasmissione dell’infezione e l’accurato monitoraggio da parte delle Aziende sanitarie delle relative coperture vaccinali raggiunte. In particolare, nei seguenti reparti: pronto soccorso terapie intensive oncologie ematologie cardiologie chirurgie residenze sanitarie assistenziali (neonatologie e ginecologie…)
Since 2005/06 season, a comprehensive multifaceted intervention project aimed at increasing the seasonal influenza vaccination coverage rates among HCWs was performed at the IRCCS AOU San Martino IST teaching hospital in Genoa, Italy Regional tertiary adult acute-care reference center with a 1300 bed capacity and more than 3400 HCWs
Results of the Pilot project in the high risk wards at the IRCCS AOU San Martino IST of Genoa, Italy p < 0.0001 Vaccination Coverage rate p < 0.0001
Reasons to have been vaccinated during 2013/2014 season Percentage (%) Reasons to have been not vaccinated during 2013/2014 season Percentage (%)
Factors independently associated with the number of seasonal influenza vaccination uptakes from 2008/2009 to 2013/2014 seasons at multivariate Poisson regression analysis Variables IRR (IC 95%) P-value Level of education (Degree vs No degree) 1.14 (1.05 – 1.23)
Hum Vacc Immunother, in press
Assessment of the persistence of anti-HBs response and of the immune memory in a cohort of 571 teenagers vaccinated against hepatitis B as infants, 17 years earlier. Vaccinees were followed-up in 2003 and in 2010 (i.e. 10 years and 17 years after primary vaccination, respectively). -199 (group A) had a booster dose of hepatitis B vaccine in 2003 -372 (group B) were not boosted Overall, the booster dose of vaccine given in 2010 elicited a strong anamnestic response The immune memory for HBsAg achieved by primary infant immunization lasts for at least 17 years and additional booster doses are not needed at this time to maintain long-term protection
Seroprotection against HBV at baseline in the study population (n= 718) and in subgroups stratified according to the age of primary vaccination Level of protection Anti-HbsAg Anti-HbsAg P-value ≥10mIU/mL
Anamnestic response to HBV vaccine given as a booster in subjects with a non-protective titer at baseline (n= 217) 100 95,2 90 80 ≥10 mIU/ml 69,8 70
Anti-HBsAg Antibody concentrations at baseline in the study population and stratified according to the age of primary vaccination HBsAg Antibody Titers 100 mIU/mL N (%) N (%) P-value N (%) Vaccinees in infancy 183 (33.8) 197 (36.4) 161 (29.8)
Three pathogens account for most cases of occupationally acquired blood-borne infection: hepatitis B virus (HBV), hepatitis C virus (HCV) and human immunodeficiency virus (HIV). The highest proportion of occupational transmission is due to percutaneous injury (PI) via hollow-bore needles with vascular access.
Systematic search in Medline literature databases for papers published from January 1995 to March 2010 Deuffic-Burban S et al, J50Clin Virol 2011
Documenti del Gruppo di Lavoro “Medici Competenti delle Aziende Sanitarie Liguri” DGR n. 1514 del 29/12/2015
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GRAZIE!
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