Bollettino Epidemiologico Covid aggiornato al 20 Aprile 2020 Dati della Regione e della Protezione Civile
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Gruppo Studio e Ricerca BOTPT Emergenza Covid Michela Galatolo MD, Federico Cesa MD, Annalisa Carloni MD, Oscar Mordenti MD, Giuseppe Blanco MD, Alessandro Bianconi, Ilaria Tarricone MD PhD Bollettino Epidemiologico Covid aggiornato al 20 Aprile 2020 Dati della Regione e della Protezione Civile Situazione Mondiale: Casi Totali Nuovi Casi Deceduti Guariti 19/03 247.488 26.111 10.030 88.522 23/03 366.948 32.433 16.100 101.065 25/03 452.186 43.744 20.494 113.120 27/03 572.760 60.830 26.350 129.949 30/03 752.444 60.263 36.219 158.700 01/04 902.687 73.617 45.306 190.639 03/04 1.067.324 79.833 56.728 226.038 06/04 1.312.628 71.418 72.636 275.087 08/04 1.469.243 84.945 86.256 316.482 10/04 1.652.655 85.569 100.371 369.938 14/04 1.956.457 32.609 123.483 463.028 17/04 2.226.941 95.002 150.597 563.674 20/04 2.443.200 75.804 167.929 640.252 Come afferma il Ministero della Salute, “La curva epidemica nazionale dei contagi totali giorno su giorno segna, in data 20 aprile, +1,2% (+1,7% ieri). Il numero dei contagiati è di 181.228, con 108.237 infezioni in corso (per la prima volta sono in calo, -0,02%), 48.877 guarigioni e 24.114 deceduti. Sono stati eseguiti pochi tamponi (41.483 contro i 50.708 di ieri). I pazienti in terapia intensiva sono 2.573 (2.635 ieri) in calo per il 17esimo giorno consecutivo. Per quanto riguarda i decessi oggi 454 contro i 433 del 19 aprile. In Lombardia la curva epidemica cresce dell’1,1% contro il +1,3% del giorno precedente. I contagiati sono arrivati a 66.971, con un incremento di 735 unità (ieri +855). Sono stati eseguiti 6.331 tamponi, contro 8.824 ieri. In riduzione sia il numero dei ricoverati (-204) sia i pazienti in terapia intensiva (-21).” Situazione Italiana: Casi Totali Nuovi Casi Nuovi Ricoveri Deceduti Guariti 19/03 41.035 4.480 1.394 3.405 4.440 23/03 63.927 4.798 1.041 6.077 7.432 25/03 74.386 3.491 1.268 7.503 9.362 27/03 86.498 4.401 1.396 9.134 10.950 30/03 101.739 4.050 485 11.591 14.620 01/04 110.574 2.397 223 13.155 16.847 03/04 119.827 4.585 216 14.681 19.758 06/04 132.547 3.599 -52 16.523 22.837 08/04 139.422 3.836 -359 17.669 26.491 10/04 147.577 3.951 -799 18.849 30.455 14/04 162.488 675 -12 21.067 37.130 17/04 172.434 3.493 -790 22.745 42.727 20/04 181.228 2.256 -225 24.114 48.877 Fonti: Regione Emilia Romagna, Lab 24 Il sole 24 Ore, Worldometer, AUSL Bologna, Ministero della Salute, Previsioni statistiche di Mario Mazzocchi, Bologna Today, MedScape, Società Italiana di Psichiatria
Gruppo Studio e Ricerca BOTPT Emergenza Covid Michela Galatolo MD, Federico Cesa MD, Annalisa Carloni MD, Oscar Mordenti MD, Giuseppe Blanco MD, Alessandro Bianconi, Ilaria Tarricone MD PhD Situazione in Emilia Romagna: Casi + Totali Casi + In Casi + in TI Guariti Deceduti Isolamento Domiciliare 19/03 5.214 2.196 260 177 531 23/03 8.535 3.669 276 423 892 25/03 10.054 4.265 294 721 1.077 27/03 11.588 5.057 308 960 1.267 30/03 13.531 5.896 351 1.227 1.538 01/04 14.787 6.443 359 1.566 1.732 03/04 15.932 6.952 364 1.852 1.902 06/04 17.556 7.795 372 2.397 2.108 08/04 18.234 7.864 361 2.890 2.234 10/04 19.128 8.376 349 3.381 2.397 14/04 20.752 9.016 328 4.269 2.705 17/04 21.834 9.048 309 5.346 2.903 20/04 22.867 9.141 283 6.266 3.079 Divisione casi positivi per Province dell’Emilia Romagna: BO(+Imola) FE FC MO PR PC RA RE RN 19/03 465 78 227 663 869 1428 185 608 691 23/03 833 172 380 1.155 1.364 1.885 342 1.369 1.035 25/03 1.107 204 454 1.533 1.525 2.122 387 1.586 1.136 27/03 1.185 244 580 1.772 1.690 2.276 488 1.861 1.264 30/03 1.872 306 683 2.137 1.859 2.516 568 2.208 1.382 01/04 2.084 326 756 2.297 2.005 2.716 605 2.553 1.445 03/04 2.339 368 866 2.498 2.083 2.811 656 2.800 1.511 06/04 2.617 510 1.015 2.691 2.317 2.936 728 3.167 1.575 08/04 2.758 538 1.058 2.811 2.395 2.980 746 3.352 1.596 10/04 2.954 566 1.099 2.930 2.473 3.049 766 3.630 1.651 14/04 3.320 635 1.301 3.180 2.582 3.167 880 3.947 1.740 17/04 3.619 744 1.380 3.301 2.725 3.274 910 4.090 1.791 20/04 3.822 787 1.435 3.411 2.887 3.393 934 4.352 1.846 Fonti: Regione Emilia Romagna, Lab 24 Il sole 24 Ore, Worldometer, AUSL Bologna, Ministero della Salute, Previsioni statistiche di Mario Mazzocchi, Bologna Today, MedScape, Società Italiana di Psichiatria
Gruppo Studio e Ricerca BOTPT Emergenza Covid Michela Galatolo MD, Federico Cesa MD, Annalisa Carloni MD, Oscar Mordenti MD, Giuseppe Blanco MD, Alessandro Bianconi, Ilaria Tarricone MD PhD Divisione nuovi decessi per Province dell’Emilia Romagna: BO FE FC MO PR PC RA RE RN 19/03 5 0 1 12 7 29 1 7 7 23/03 4 2 1 9 13 26 1 21 7 25/03 17 3 3 14 16 23 3 9 2 27/03 13 2 3 15 13 25 1 16 5 30/03 16 0 0 14 25 21 2 12 4 01/04 3 1 4 10 24 25 4 9 5 03/04 31 3 2 9 9 18 0 14 4 06/04 11 2 1 6 13 10 0 8 6 08/04 7 1 2 5 16 11 1 8 1 10/04 13 3 8 10 19 14 0 9 5 14/04 17 7 9 10 20 9 2 9 4 17/04 13 4 7 5 6 5 1 14 5 20/04 8 3 1 8 6 12 1 12 5 Situazione posti letto in Emilia Romagna: Posti letto complessivi Posti letto Ordinari Posti letto in TI aggiuntivi 19/03 3.023 2.607 416 23/03 3.761 3.287 474 25/03 4.323 3.822 501 27/03 4.718 4.198 520 30/03 5.016 4.475 541 01/04 5.044 4.501 543 03/04 5.118 4.558 560 06/04 5.196 4.623 573 08/04 5.127 4.554 573 10/04 5.074 4.501 573 14/04 5.021 4.448 573 17/04 4.872 4.326 546 20/04 4.696 4.184 512 Fonti: Regione Emilia Romagna, Lab 24 Il sole 24 Ore, Worldometer, AUSL Bologna, Ministero della Salute, Previsioni statistiche di Mario Mazzocchi, Bologna Today, MedScape, Società Italiana di Psichiatria
Gruppo Studio e Ricerca BOTPT Emergenza Covid Michela Galatolo MD, Federico Cesa MD, Annalisa Carloni MD, Oscar Mordenti MD, Giuseppe Blanco MD, Alessandro Bianconi, Ilaria Tarricone MD PhD Specificazione posti letto aggiuntivi per singola provincia dell’Emilia Romagna: BO FE FC MO PR PC RA RE RN 19/03 453 58 142 280 675 578 77 550 189 23/03 567 242 128 435 804 593 105 552 229 25/03 726 242 162 474 1.032 589 113 661 233 27/03 873 272 209 526 1.062 589 113 714 248 30/03 907 272 209 536 1.136 735 113 730 258 01/04 931 258 209 536 1.139 728 113 730 258 03/04 979 264 222 561 1.121 696 115 735 247 06/04 1.140 264 217 561 1.081 667 125 726 234 08/04 1.135 264 217 551 1.070 654 131 705 222 10/04 1.135 264 217 543 1.080 632 131 665 205 14/04 1.149 288 217 536 1.015 613 131 667 193 17/04 1.117 333 217 533 983 636 131 557 193 20/04 1.059 333 217 506 972 594 106 539 187 Fonti: Regione Emilia Romagna, Lab 24 Il sole 24 Ore, Worldometer, AUSL Bologna, Ministero della Salute, Previsioni statistiche di Mario Mazzocchi, Bologna Today, MedScape, Società Italiana di Psichiatria
Gruppo Studio e Ricerca BOTPT Emergenza Covid Michela Galatolo MD, Federico Cesa MD, Annalisa Carloni MD, Oscar Mordenti MD, Giuseppe Blanco MD, Alessandro Bianconi, Ilaria Tarricone MD PhD Elaborazioni Statistiche a cura di Mario Mazzocchi Fonti: Regione Emilia Romagna, Lab 24 Il sole 24 Ore, Worldometer, AUSL Bologna, Ministero della Salute, Previsioni statistiche di Mario Mazzocchi, Bologna Today, MedScape, Società Italiana di Psichiatria
Gruppo Studio e Ricerca BOTPT Emergenza Covid Michela Galatolo MD, Federico Cesa MD, Annalisa Carloni MD, Oscar Mordenti MD, Giuseppe Blanco MD, Alessandro Bianconi, Ilaria Tarricone MD PhD Bicchiere mezzo pieno 1 (Dati nazionali): Se consideriamo la media su 4 giorni consecutivi, oggi migliorano tutti i dati (lo stesso varrebbe sui valori giornalieri, con l'eccezione dei decessi che sono 454 contro i 433 di ieri). Oggi, per la prima volta dall'inizio dell'epidemia, diminuisce il numero dei "casi attualmente attivi", ossia il numero dei positivi al netto di guarigioni e decessi è più basso di ieri. Link di Mario Mazzocchi : https://www.facebook.com/mario.mazzocchi Covid-19: la malattia mentale sarà la prossima inevitabile pandemia? Tratto dall’articolo di MedScape di Megan Brooks, 15/04/2020 https://www.medscape.com/viewarticle/928756 Nonostante il distanziamento sociale stia riducendo la velocità di diffusione del COVD-19, gli esperti sostengono che avrà senza dubbio effetti negativi sulla salute mentale e il benessere complessivo sia sul breve che sul lungo periodo. In un articolo pubblicato online il 10 Aprile scorso su JAMA Internal Medicine a riguardo, gli autori mettono in guardia nei confronti di una futura pandemia di problematiche comportamentali e patologie psichiatriche: “Il COVID-19 è un evento traumatico che tutti noi stiamo vivendo. Possiamo ragionevolmente prevedere un aumento nelle patologie psichiatriche in tutta la nazione”, afferma il primo autore del lavoro Sandro Galea, MD, DrPH, decano della School of Public Health della Boston University, che aggiunge: “Interventi di psico-educazione e di screening dei sintomatici nonché la disponibilità di trattamenti sono tutti aspetti importanti per mitigare le conseguenze del COVID-19 sulla salute mentale. Ansia, depressione, abusi infantili La pandemia in corso risulterà in un incremento sostanziale nei disturbi d’ansia, nella depressione, nella solitudine e negli episodi di violenza domestica. Inoltre, con la chiusura delle scuole il rischio di un’epidemia di abusi infantili è molto alto, segnalano gli autori. Come già riportato da Medscape Medical News, una recente indagine dell’American Psychiatric Association ha mostrato come il COVID-19 stia mettendo a repentaglio la salute mentale degli americani, con metà degli adulti statunitensi che manifestano elevati livelli di ansia. Per prepararsi all’ondata di problemi psichici associati alla pandemia, gli autori suggeriscono di intraprendere tre ordini di misure. In primo luogo, bisogna prepararsi ad intervenire sull’inevitabile condizione di solitudine che è venuta a crearsi e sulle sue conseguenze psicologiche. Per fare questo, gli autori suggeriscono l’uso di tecnologie digitali per mitigare l’impatto del distanziamento sociale e incoraggiano inoltre luoghi di culto, palestre, centri yoga e a altri luoghi di ritrovo a offrire un regolare programma di attività online. I datori di lavoro possono inoltre rendersi utili offrendo tecnologie che permettano il lavoro da casa, mentre le scuole dovrebbero sviluppare e rendere operativi strumenti per l’apprendimento a distanza. Nonostante tutti questi provvedimenti, ci saranno comunque segmenti della popolazione che rimarranno soli ed isolati: questo evidenzia la necessità di sviluppare tecnologie per lo screening a distanza delle condizioni di isolamento per fornire così un supporto sociale appropriato. Fonti: Regione Emilia Romagna, Lab 24 Il sole 24 Ore, Worldometer, AUSL Bologna, Ministero della Salute, Previsioni statistiche di Mario Mazzocchi, Bologna Today, MedScape, Società Italiana di Psichiatria
Gruppo Studio e Ricerca BOTPT Emergenza Covid Michela Galatolo MD, Federico Cesa MD, Annalisa Carloni MD, Oscar Mordenti MD, Giuseppe Blanco MD, Alessandro Bianconi, Ilaria Tarricone MD PhD Il bisogno di un pensiero creativo Gli autori affermano che il secondo step è quello di disporre di meccanismi per la sorveglianza, la segnalazione e l’intervento nei casi di violenza domestica e abuso infantile. Gli individui a rischio per abuso possono avere possibilità limitate di trovare aiuto quando le necessità del distanziamento sociale impongono forme di convivenza forzata a casa e limitano le uscite all’esterno. È necessario bilanciare le necessità di distanziamento sociale con il bisogno di luoghi sicuri per le persone a rischio, e i servizi sociali dovranno essere creativi nelle modalità con cui approcciarsi a tali problematiche. Infine, gli autori affermano che è giunto il momento di implementare il sistema della salute mentale per prepararsi alla sfida rappresentata dalla pandemia. Implementare i trattamenti nel bel mezzo della crisi necessita un approccio creativo. Le comunità e le organizzazioni sanitarie possono pensare di formare gruppi “non tradizionali” per fornire un primo aiuto psicologico. Questo difficile momento dunque ci dà l’opportunità di uscire dalla pandemia con un bagaglio di conoscenze su come fornire un primo supporto psicologico mirato alla prevenzione su scala nazionale. La gestione del paziente psichiatrico durante l’emergenza Covid-19 Tratto dalle Slide del Professor Giovanni Martinotti, Università di Chieti Alleghiamo il pdf (Allegato 1) di una serie di slide che toccano vari argomenti interessanti circa: • Le conseguenze sanitarie della pandemia nel tempo • La flow chart degli scenari che si possono presentare nell’ambito psichiatrico con le relative indicazioni della Società Italiana di Psichiatria su come comportarsi • La gestione terapeutica del delirium, dell’agitazione psicomotoria e delle crisi acute di ansia in pazienti Covid valutando il rischio di depressione respiratoria, il rischio aritmogeno e le possibili interazioni farmacologiche tra farmaci psichiatrici e terapie per il covid-19 all’interno delle varie classi di psicofarmaci: antipsicotici, benzodiazepine, antidepressivi e stabilizzanti dell’umore Le conseguenze sanitarie della pandemia nel tempo Fonti: Regione Emilia Romagna, Lab 24 Il sole 24 Ore, Worldometer, AUSL Bologna, Ministero della Salute, Previsioni statistiche di Mario Mazzocchi, Bologna Today, MedScape, Società Italiana di Psichiatria
Gruppo Studio e Ricerca BOTPT Emergenza Covid Michela Galatolo MD, Federico Cesa MD, Annalisa Carloni MD, Oscar Mordenti MD, Giuseppe Blanco MD, Alessandro Bianconi, Ilaria Tarricone MD PhD Come è possibile desumere dall’immagine, dopo aver affrontato la mortalità e la morbidità conseguenti al Covid-19, che ne rappresentano l’immediata conseguenza, dovremo affrontare sicuramente altri tre punti di criticità: l’impatto di tutte le condizioni urgenti di salute non correlate al Covid che sono state trascurate in questo periodo, così come l’impatto dell’interruzione della cura delle patologie croniche, senza contare la crescita esponenziale dei traumi psichici, delle malattie mentali, dei burnout e delle difficoltà economiche che incidono sicuramente sulla stabilità mentale. Psichiatria in PS: la flow chart degli scenari Lo Psichiatra viene chiamato in PS: • Qualora il paziente risultasse non collaborante e venissero meno le possibilità di effettuare il pre- triage, se lo psichiatra considera necessario il ricovero urgente il paziente accede al triage come un codice rosso • Qualora il paziente fosse collaborante lo psichiatra deve effettuare il pre-triage e si troverà davanti due possibilità: 1. Paziente che non necessita di ricovero urgente: rinvio al proprio domicilio e a MMG/CSM (contattare CSM per opportuna segnalazione del caso). 2. Paziente che deve essere ricoverato: - Se il paziente è negativo al pre-triage e in grado di collaborare mantenendo una distanza con gli altri superiore ad 1 metro verrà normalmente ricoverato - Se il paziente è positivo al pre-triage e in grado di collaborare ad indossare la mascherina chirurgica e a mantenere la distanza con gli altri superiore a 1 metro verrà ricoverato e mantenuto isolato dagli altri pazienti per due settimane se non è indicato il tampone oppure fino all’esito dello stesso Fonti: Regione Emilia Romagna, Lab 24 Il sole 24 Ore, Worldometer, AUSL Bologna, Ministero della Salute, Previsioni statistiche di Mario Mazzocchi, Bologna Today, MedScape, Società Italiana di Psichiatria
Gruppo Studio e Ricerca BOTPT Emergenza Covid Michela Galatolo MD, Federico Cesa MD, Annalisa Carloni MD, Oscar Mordenti MD, Giuseppe Blanco MD, Alessandro Bianconi, Ilaria Tarricone MD PhD • Qualora il paziente fosse comprovatamente positivo al Covid-19: 1. In linea di massima un paziente Covid positivo con disturbi mentali deve essere ricoverato in area Covid come tutti gli altri pazienti Covid Positivi 2. Tuttavia se un paziente Covid positivo ha assolutamente bisogno di essere ricoverato in SPDC (marcati disturbi comportamentali o altra sintomatologia che renda difficile la gestione in ambiente non psichiatrico) appare opportuno seguire le seguenti indicazioni: - Isolare il paziente Covid positivo in camera singola dotata di porta di separazione, zona cuscinetto, bagno separato e ossigeno - Adottare l’uso della mascherina chirurgica per il paziente infetto e far accedere soltanto pochi operatori con mascherine FFP2-3 e tutti gli altri DPI - Quando la patologia infettiva diviene prevalente trasferire il paziente in reparto Covid Per quanto riguarda invece i pazienti già ricoverati in SPDC le indicazioni operative in caso di segni o sintomi da possibile Covid-19 sono le seguenti: • Con i pazienti collaboranti con la possibilità di mantenere la distanza di sicurezza nell’esecuzione di una normale manovra/procedura usare→mascherine chirurgiche, camice monouso, guanti, occhiali di protezione/visiera • Con i pazienti non collaboranti con impossibilità di mantenere la distanza di sicurezza usare→ mascherine FFP2/3, camice monouso, guanti, occhiali di protezione/visiera, sovrascarpe -Contattare l’infettivologo per ulteriori indicazioni diagnostiche e terapeutiche compresa l’eventuale indicazione all’effettuazione di tampone e mantenere l’isolamento dagli altri pazienti sino all’esito del tampone se indicato. Se asintomatico ma dubbio due settimane di sorveglianza in isolamento -Sospendere eventuali trasferimenti in strutture post-ricovero fino a quando non si raggiunga una collaborazione sufficiente, sia asintomatico da due settimane o con tampone negativo L’interrogativo che rimane aperto è se sia necessario creare degli SPDC soltanto per pazienti Covid-19 positivi. In Israele è nata la prima struttura al mondo per pazienti psichiatrici positivi al Covid. Fonti: Regione Emilia Romagna, Lab 24 Il sole 24 Ore, Worldometer, AUSL Bologna, Ministero della Salute, Previsioni statistiche di Mario Mazzocchi, Bologna Today, MedScape, Società Italiana di Psichiatria
Gruppo Studio e Ricerca BOTPT Emergenza Covid Michela Galatolo MD, Federico Cesa MD, Annalisa Carloni MD, Oscar Mordenti MD, Giuseppe Blanco MD, Alessandro Bianconi, Ilaria Tarricone MD PhD Interazioni tra farmaci psichiatrici e terapie per il Covid-19 Sedazione Lopinavir/Ritonavir Clorochina/Idrossicloroch Antibiotici più utilizzati Note ina Per quanto riguarda gli antipsicotici: • Porre particolare attenzione per le interazioni tra Lopinavir/Ritonavir e Pimozide e Quetiapina, per le quali è riportato un alto rischio clinico legato all’allungamento del QTc, per cui sono sconsigliate le associazioni di questi farmaci • Lurasidone presenta un elevato rischio clinico se dato in associazione a Lopinavir/Ritonavir per l’azione di inibizione del CYP3A4 • La clozapina può aumentare il rischio di agranulocitosi indotta dal farmaco in caso di associazione con Clorochina/Idrossiclorochina o Sulfometossazolo. Ugualmente da monitorare l’associazione con il Tocilizumab, che può aumentare il rischio di tossicità ematologica indotto da Clozapina. Infatti il CYP450 è inibito da processi infiammatori ed infettivi, ad opera anche dell’IL-6. L’inibizione di IL-6 indotta da Tolicizumab può disinibire il CYP450 aumentando di nuovo la sua efficacia. Questo dunque può ripercuotersi sulla concentrazione ematica dei farmaci da esso metabolizzati. Antipsicotici con bassa interazione con farmaci Covid sono: ➢ Aripiprazolo: basso rischio di interazione farmacologica: può aumentare la sua concentrazione se somministrato insieme a farmaci induttori del CYP3A4 (Lopinavir/Ritonavir) e CYP2D6 (Clorochina/Idrossiclorochina) ➢ Risperidone: basso rischio di allungamento del QTc, l’associazione con Lopinavir/Ritonavir e Clorochina/Idrossiclorochina può aumentare lievemente la concentrazione del farmaco ➢ Paliperidone: ha un metabolismo renale, quindi non interferisce con i CYP implicati nel metabolismo di Lopinavir/Ritonavir e degli antibiotici di più comune utilizzo. Basso rischio di allungamento del QTc. ➢ Olanzapina: basso rischio di allungamento del QTc con Clorochina/Idrossiclorochina o Claritromicina. Possibile riduzione della concentrazione se associato a Lopinavir/Ritonavir. Fonti: Regione Emilia Romagna, Lab 24 Il sole 24 Ore, Worldometer, AUSL Bologna, Ministero della Salute, Previsioni statistiche di Mario Mazzocchi, Bologna Today, MedScape, Società Italiana di Psichiatria
Gruppo Studio e Ricerca BOTPT Emergenza Covid Michela Galatolo MD, Federico Cesa MD, Annalisa Carloni MD, Oscar Mordenti MD, Giuseppe Blanco MD, Alessandro Bianconi, Ilaria Tarricone MD PhD Ricordare che in generale gli antipsicotici non sono del tutto sicuri nel paziente con patologia polmonare infatti possono aumentare il rischio di polmonite batterica. Il possibile meccanismo proposto è la facilitazione delle polmoniti ab ingestis per scialorrea, alterazione dei riflessi deglutitori e della tosse, sintomi extrapiramidali a carico della muscolatura delle alte vie respiratorie. I farmaci con maggior evidenza di rischio sono risultati: clozapina (rischio maggiore), aloperidolo, olanzapina, quetiapina, risperidone, zotepina. Per quanto riguarda le benzodiazepine: • L’associazione con farmaci utilizzati per la terapia del Covid può determinare l’aumento della concentrazione di alcune BDZ a causa dell’effetto inibitore sul CYP3A4 (in particolare, l’associazione con Lopinavir/Ritonavir e la maggior parte degli antibiotici di comune utilizzo) • Poiché le BDZ possono causare depressione respiratoria, con un doppio meccanismo ossia inibizione centrale dei centri del respiro e azione miorilassante periferica, nel paziente Covid positivo è necessario evitare il più possibile la somministrazione di BDZ. In caso di assoluta necessità, preferire l’utilizzo al bisogno di BDZ a breve emivita (es.Alprazolam) rispetto a quelle ad emivita media e lunga (es. lorazepam, diazepam). Porre inoltre estrema attenzione all’assunzione congiunta con altri depressori del centro del respiro, come i farmaci oppioidi (es. metadone). Fonti: Regione Emilia Romagna, Lab 24 Il sole 24 Ore, Worldometer, AUSL Bologna, Ministero della Salute, Previsioni statistiche di Mario Mazzocchi, Bologna Today, MedScape, Società Italiana di Psichiatria
Gruppo Studio e Ricerca BOTPT Emergenza Covid Michela Galatolo MD, Federico Cesa MD, Annalisa Carloni MD, Oscar Mordenti MD, Giuseppe Blanco MD, Alessandro Bianconi, Ilaria Tarricone MD PhD Per quanto riguarda gli antidepressivi: • Sconsigliata l’associazione tra Clorochina/Idrossiclorochina, antibiotici e Citalopram ed Escitalopram per l’elevato rischio di allungamento del QTc. • Gli Antidepressivi Triciclici in associazione a Clorochina/Idrossiclorochina possono causare ugualmente un allungamento del QTc. • Da evitare l’associazione tra Trazodone e Lopinavir/Ritonavir, che può indurre una riduzione della concentrazione ematica di Lopinavir/Ritonavir (per l’effetto induttore sul MDR1 del Trazodone) e aumentare la concentrazione ematica di Trazodone (per l’effetto inibitorio sul CYP3A4). • Sertralina, Agomelatina, Venlafaxina, Vortioxetina, Duloxetina e Mirtazapina possono presentare un aumento delle concentrazioni per l’effetto di inibire sui CYP2D6 e CYP3A4 di Lopinavir/Ritonavir e Clorochina/Idrossiclorochina, ma globalmente risultano avere un buon profilo di tolleranza nei pazienti COVID. Per quanto riguarda gli stabilizzanti dell’umore: • Generalmente sono ben tollerate le associazioni • Particolare attenzione all’utilizzo della Carbamazepina in associazione con Lopinavir/Ritonavir o Trimetoprim e Sulfometossazolo per il suo ruolo di induttore del CYP3A4 • In caso di utilizzo del Litio, monitoraggio QTc se in associazione con Lopinavir/Ritonavir, Claritromicina o Sulfometossazolo Fonti: Regione Emilia Romagna, Lab 24 Il sole 24 Ore, Worldometer, AUSL Bologna, Ministero della Salute, Previsioni statistiche di Mario Mazzocchi, Bologna Today, MedScape, Società Italiana di Psichiatria
Gruppo Studio e Ricerca BOTPT Emergenza Covid Michela Galatolo MD, Federico Cesa MD, Annalisa Carloni MD, Oscar Mordenti MD, Giuseppe Blanco MD, Alessandro Bianconi, Ilaria Tarricone MD PhD Gestione del Delirium nel paziente Covid+ Focus sulla Tiapride: • Utile nel delirium Ipercinetico e nei pazienti in terapia con Lopinavir/Ritonavir • Range: 50-300 mg/die • Utilizzabile per os, i.m. (se non problemi di coagulazione) e anche e.v (utile in casi di malassorbimento). Iniziare con Tiapride 100 mg i.m, ripetibile fino a 3 volte nelle 24 ore. Appena possibile somministrare il farmaco per os, con concentrazione della posologia nelle ore serali per favorire il ritmo sonno-veglia. • Metabolismo renale, quindi no interferenze con i CYP implicati nel metabolismo di Lo/Ri e degli antibiotici di più comune utilizzo • Valutare sempre il possibile allungamento QTc, rischio da ponderare nel breve termine rispetto al vantaggio dell’efficacia sedativa del farmaco • Il rischio di aritmie, soprattutto in associazione con lopinavir, è presente ma rimane relativamente basso. Maggiore attenzione è richiesta per pazienti con ipopotassiemia e ipomagnesiemia (es. da vomito e diarrea). • Monitorare sempre la SatO2 per il rischio di depressione respiratoria. • In acuto (24-48h) in caso di scarsa risposta a Tiapride, si può intervenire con Promazina. Focus sulla Promazina: • Utilizzata in caso di scarsa risposta alla Tiapride • Via i.m. ( se non controindicato per problemi di coagulazione) con una posologia dai 50 ai 300 mg/die. Fonti: Regione Emilia Romagna, Lab 24 Il sole 24 Ore, Worldometer, AUSL Bologna, Ministero della Salute, Previsioni statistiche di Mario Mazzocchi, Bologna Today, MedScape, Società Italiana di Psichiatria
Gruppo Studio e Ricerca BOTPT Emergenza Covid Michela Galatolo MD, Federico Cesa MD, Annalisa Carloni MD, Oscar Mordenti MD, Giuseppe Blanco MD, Alessandro Bianconi, Ilaria Tarricone MD PhD • Monitorare la SatO2 per il rischio di depressione respiratoria (rischio relativo in caso di somministrazione a breve termine) • Le interazioni con Promazina (metabolismo epatico da CYP1A2, 2C19 e 3A4) possono esserci (Lo/Ri su CYP 3A ), ma sono minime se ponderate su un utilizzo a breve termine (3-4 giorni), anche in ragione di un’emivita di Promazina molto breve (6 h). • Ritonavir inibisce CYP 3A 4 e può aumentare la concentrazione di promazina. • Valutare sempre il possibile allungamento QTc (ad es. in associazione a lopinavir). • Il rischio di aritmia in associazione con Lopinavir rimane relativamente basso. Maggiore attenzione richiesta per pazienti con ipopotassiemia e ipomagnesiemia (es. da vomito o diarrea). Focus su Dexmetodimina: • Usata per pazienti in terapia intensiva • Somministrato in infusione e.v • Effetti collaterali più frequenti: ipotensione (25%), ipertensione (15%) e bradicardia (13%) (attenzione a interazioni con Beta Bloccanti). • Ok nell’insufficienza renale. Cautela nell’insufficienza epatica. • Può potenzialmente ridurre le concentrazioni degli antivirali poiché è un possibile induttore di alcuni CYP epatici Numeri utili: -Numero Verde Regionale: 800.033.033 -Numero Telefonico Nazionale: 1500 Fonti: Regione Emilia Romagna, Lab 24 Il sole 24 Ore, Worldometer, AUSL Bologna, Ministero della Salute, Previsioni statistiche di Mario Mazzocchi, Bologna Today, MedScape, Società Italiana di Psichiatria
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