Corso di Aggiornamento - Libri per ragazzi 11-14 Donatella Lombello Abano Terme 19 novembre 2019
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Oggi parleremo di: • Cos’è la letteratura e cos’è la letteratura per l’infanzia • Adolescenza e lettura: dati ISTAT • La valutazione nella lettura • Leggere per sapere, leggere per piacere (pensiero paradigmatico e narrativo) • L’adulto- l’adolescente- la lettura
Cos’è la letteratura? • «…affinché l’avvenimento più comune divenga un’avventura è necessario e sufficiente che ci si metta a raccontarlo […] Quando si vive non accade nulla. Le scene cambiano, le persone entrano ed escono, ecco tutto. Non vi è mai un inizio. I giorni si aggiungono ai giorni, senza capo né coda, è un’addizione interminabile e monotona. […] Vivere è questo. Ma quando si racconta la vita, tutto cambia.» (Jean Paul Sartre, La nausea, Milano, Mondadori, 1969, pp. 72-74) • Cos’è la letteratura? (Qu’est que la littérature?) La letteratura è dialogo tra autore e lettore, tra lettore e testo •«L'atto del leggere consente di stabilire l'incontro lettore-autore, di attivare la relazione interrotta dalla distanza spazio-temporale del produttore storico del testo e del suo attuale lettore, di restituirne il contenuto all'attualità viva del dialogo». (Hans Georg Gadamer, Verità e metodo, Milano, Bompiani, 1983, p.350)
Cos’è la letteratura per l’infanzia? «…è letteratura senza aggettivi […] insieme di opere scritte, più o meno dotate di polisemia e di eccedenza di senso, capaci di racchiudere connotazioni diversamente attivabili da livelli soggettivi di lettura; capaci di raccontare[…] un continuo oltre che[…] non si rivela mai del tutto esauribile dallo scandaglio critico» Renata Lollo, Questioni epistemologiche e istanze educative, in Anna Ascenzi (a cura di), La letteratura per l’infanzia oggi, Milano, V&P Università, 2002, pp.41-42.
Letteratura: da spiegare o interpretare? • «non si può spiegare una storia; tutto quello che si può fare è darne diverse interpretazioni. Si può spiegare la caduta dei corpi ricorrendo a una teoria della gravità. Ma si può solo interpretare quello che potrebbe essere accaduto a Sir Isaac Newton quando la leggendaria mela gli cadde in testa in giardino». ( Jerome Bruner, La cultura dell’educazione, p.135 ) • « il romanzo promuove una sua particolare forma di conoscenza che consiste, più che in un generalizzante “io penso”, in una serie di “io sento” che si fruiscono per discontinuità». (Gianni Celati, Finzioni occidentali, Torino, Einaudi, 1975, p. 46)
Adolescenza (11-14 anni) e lettura/letteratura/biblioteca «L’aurora di un adulto nel crepuscolo di un bambino» (Françoise Dolto, Adolescenza. Esperienze e proposte per un nuovo dialogo con i giovani tra i 10 e i 16 anni, Milano, Mondadori, 1990, p. 30 )
I dati ISTAT sulla lettura (27-XII-2018) ❖ Nel 2017, sono il 41,0% le persone di 6 anni e più che hanno letto almeno un libro per motivi non professionali (circa 23 milioni e mezzo). ❖ La popolazione femminile mostra una maggiore inclinazione alla lettura già a partire dai 6 anni: complessivamente il 47,1% delle donne, contro il 34,5% dei uomini, ha letto almeno un libro nel corso dell’anno. ❖ La quota più alta di lettori si riscontra tra i ragazzi di 11-14 anni. Il 12,7% è un lettore “forte”, ossia legge almeno un libro al mese. Tra i lettori «forti» anche le persone da 55 anni in su, che mostrano le percentuali maggiori: 16,5% tra i 55 e i 64 anni e 17,4% tra gli over 65. ❖ Persistono ampi divari territoriali: legge meno di una persona su tre nelle regioni del Sud (28,3%), quasi una su due in quelle del Nord-est (49,0%). ❖ L’abitudine alla lettura si acquisisce in famiglia. Tra i ragazzi di 11-14 anni legge l’80% di chi ha madre e padre lettori e solo il 39,8% di coloro che hanno entrambi i genitori non lettori. ❖ La lettura e il download di libri online ed e-book sono attività diffuse soprattutto tra i giovani; in particolare, si dichiarano fruitori di questo tipo di prodotti e servizi più di un ragazzo su 5 tra 15 e 24 anni. ( https://www.istat.it/it/files//2018/12/Report-Editoria-Lettura.pdf)
I dati ISTAT sulla lettura (27-XII-2018) ( https://www.istat.it/it/files//2018/12/Report-Editoria-Lettura.pdf)
I dati ISTAT sulla lettura (27-XII-2018) Tavola 57- Persone di 6-18 anni che hanno letto almeno un libro per motivi non strettamente scolastici o professionali nei 12 mesi precedenti l'intervista per classe di età e comportamento di lettura dei genitori- Anno 2016 Leggono libri 6-10 anni 11-14 anni 15-18 anni Totale Sia il padre che la madre leggono libri 68,3 80 74,3 73,4 Solo il padre legge libri 54,6 62 65,9 60,7 Solo la madre legge libri 60,6 65,9 65,7 63,3 Né padre né madre leggono libri 36,2 39,8 40 38,6 ( https://www.istat.it/it/files//2018/12/Report-Editoria-Lettura.pdf)
Leggere «Quando leggo veramente […] qualcosa si mette in moto […] ciò che ha luogo infrange l’uniformità del testo: è un incontro, un riconoscimento. Mi imbatto in un indizio […] che taglia il testo, lo frammenta […]in tane che mi sono accessibili perché già ne dispongo, perché già le abito. Sono degli inneschi di senso. I testi che non mi parlano […]sono perciò quelli in cui non scopro alcun elemento di riconoscimento, sui quali scivolo senza trovar presa» «La lettura è un atto, l’atto di produzione di senso. […] Ogni lettura è produzione […] è valutazione […] è interpretazione» (Roland Barthes, Antoine Compagnon, Lettura, in Enciclopedia, vol.8, Torino, Einaudi, 1979, p.198)
La valutazione nella lettura «Il processo di valutazione […] produce preferenze e si basa sul riconoscimento del valore, positivo o negativo, di ciò che la persona incontra. Così, il processo di valutazione orienta l’azione e serve a schivare le cose troppo familiari perché noiose, sollecita curiosità per quelle nuove, o diffidenza per quelle sconosciute, segnala il piacere ingenerato da certe esperienze mentali, produce interesse per altre, apre la persona alle esperienze emotive associate a certi testi, connota l’esperienza estetica» «Il processo di valutazione, nella lettura della narrativa, produce degli stati affettivo-emotivi che vanno dal piacere all’interesse, dal godimento estetico all’empatia, alla sensazione di essere in presenza di contenuti utili alla comprensione di qualcosa di significativo» ( Maria Chiara Levorato, Le emozioni della lettura, Bologna, Il Mulino, 2000, p.99; p.113)
Per una fenomenologia del piacere della lettura (Levorato, 2000, p.124 e ss.) 1.piacere del riconoscimento di 7.piacere di essere testimoni di strutture narrative opere della creazione umana (capolavori della letteratura) 2.piacere della frequentazione di atmosfere calde, semplici, 8.piacere della conoscenza (lettura rassicuranti che ci rende più profondi, migliori, più colti) 3.piacere della eccitazione per situazioni di pericolo, per 9.piacere associato alla bravura esperienze impossibili, per altrui e all’autocompiacimento nel l’avventura saperla riconoscere 4.piacere da curiosità soddisfatta 10.piacere della identificazione con (identità dell’assassino, tipo di i personaggi relazione tra due personaggi…) 11.piacere nel vedere confermati i 5.piacere da interesse appagato propri sistemi di valori 6.piacere dell’emozione estetica 12.piacere nella rassicurazione che anche altri provano emozioni simili alle nostre
In principio c’è… la motivazione Di «cosa» è fatta la motivazione: dovere piacere bisogno costituisce la motivazione più efficace e più a lungo termine Balboni P.E., Le sfide di Babele, Torino, UTET università, 2012, p.85-89, cit. Caria P., Il piacere della lettura transazionale. I° parte-Presupposti teorici , https://www.itals.it/sites/default/files/pdf-bollettino/Caria_paola_parte1.pdf )
La fruizione della letteratura «La fruizione della narrativa implica una ricapitolazione degli aspetti del sé più significativi, per questo può svolgere una funzione importante per la crescita della persona, consentendole di esplorare se stessa e le proprie emozioni attraverso il coinvolgimento affettivo e mettendo alla prova i sistemi di credenze che danno senso alla realtà» ( Maria Chiara Levorato, Le emozioni della lettura, Bologna, Il Mulino, 2000, p.99; p.81)
Leggere è … «Leggere è comunque una presa d'informazione e ciò che può variare da una situazione all'altra è l'uso che si vuol fare di questa informazione: sogno, piacere, speculazione, azione» (Jean Foucambert , Come s'impara a leggere - La manière d' être lecteur, Milano, Emme, 1981, p.47).
Pensiero narrativo e pensiero paradigmatico • Stessa abilità strumentale: «Leggere è comunque una presa d'informazione e ciò che può variare da una situazione all'altra è l'uso che si vuol fare di questa informazione: sogno, piacere, speculazione, azione» (Jean Foucambert , Come s'impara a leggere - La manière d' être lecteur, Milano, Emme, 1981, p.47). • Funzione diversa • diverse le modalità di «comprensione» a seconda della difficoltà presentate dai testi e delle differenti tipologie testuali
Lettura di un testo argomentativo/scientifico/referenziale/denotativo e lettura di un testo narrativo/ interpretativo/connotativo: quale differenza? «quando leggiamo opere non finzionali, leggiamo con gli scudi levati. Siamo critici e scettici. Ma quando siamo assorbiti da una storia, abbassiamo la nostra guardia intellettuale, siamo toccati emotivamente, e questo pare lasciarci senza difese» (Jonathan Gottschall, L’istinto di narrare. Come le storie ci hanno resi umani, Torino, Bollati Boringhieri, 2014, p.167)
Leggere per sapere - leggere per piacere «Chi legge per piacere e chi legge per studiare non è tenuto a comprendere proprio nello stesso modo. Dove andrebbe a finire il piacere di leggere se non si potesse allentare un pochino la tensione cognitiva e mnemonica, se non si potesse saltare un paragrafo o una descrizione? Perdere per strada pezzi d’informazione quando si legge per piacere non risulta così dannoso come quando si studia. Leggere per piacere è una cosa e leggere per studiare è un’altra: Pennac e Detti lo hanno spiegato bene» (Raimonda M. Morani, Piacere di leggere e comprensione della lettura. L’influenza dei nuovi media sulla scrittura, “Il Pepe Verde”, n.51, 2012, pp.44-47 ) lean back lean forward
L’impegno dell’adulto: per il diritto di …leggere « Posso assicurarti che esistono innumerevoli storie ambientate in ogni tempo e in ogni luogo che parlano proprio di te. Questo non significa che raccontino le stesse cose che leggi su Facebook, ma quello che leggerai è fatto per colpirti: sei tu il lettore implicito di quelle storie, il tu nascosto a cui l’autore senza saperlo si è rivolto quando ha scritto il suo romanzo. Se riuscirò a trovare dei libri di cui tu sei il lettore implicito, la probabilità che tu li legga salirà di molto». «Il punto è l’armatura che la lettura ci offre […] che ci permette di difenderci meglio dalle storie preconfezionate, fatte apposta per ancorarci a quella che spacciano per realtà». (Giusi Marchetta, Lettori si cresce, Torino, Einaudi,2015, p.86; p.87) «Bambini imparate a fare le cose difficili: dare la mano al cieco, cantare al sordo. Liberare gli schiavi che si credono liberi» (G.Rodari, Parole per giocare)
Lettura e social network «Ogni giorno spuntano on line giornalini e blog di classe, account Twitter collettivi dove si rileggono i classici, booktrailer scritti e girati dagli alunni. Per non parlare delle riviste virtuali, dove trovare interviste agli autori, oltre che recensioni e stroncature: cose utilissime, se vogliamo togliere il libro dal suo piedistallo e fartelo vedere come un’opera di artigianato, riuscita o meno. Internet ti aiuterà a leggere, Polito. Se lo usiamo bene trasformerà il romanzo che hai in mano in qualcosa di vicino, di modificabile, di vivo. Qualcosa di cui parlare». (Giusi Marchetta, Lettori si cresce, Torino, Einaudi,2015, p.134)
La narrativa pone la realtà al modo “subiunctivus” il modo congiuntivo è il modo della soggettività, dell'ipotesi, del dubbio, della supposizione, dell'opinione personale e del desiderio crea mondi possibili / esperienze mutuate/ avventure “senza rischio” Donatella Lombello J.Bruner, La fabbrica delle storie, 2002, p.56
Quale «verità» nella finzione letteraria?
BIBLIOGRAFIA (essenziale) • Ascenzi A. (a cura di), La letteratura per l’infanzia oggi, Milano, V&P Università, 2002. • Balboni P.E., Le sfide di Babele, Torino, UTET università, 2012. • Bartorilla G., Come proporre la lettura digitale ai ragazzi, Milano , Bibliografica, 2017. • Bartorilla G., Come Alla scoperta della biblioteca per ragazzi, Milano , Bibliografica, 2019. • Bruner J., La mente a più dimensioni, Roma-Bari, Laterza, 1986. • Bruner J., La cultura dell’educazione, Milano, Feltrinelli, 2001. • Bruner J., La fabbrica delle storie. Diritto, letteratura, vita, Roma-Bari, Laterza, 2002. • Brooks P., Trame. Intenzionalità e progetto nel discorso narrativo, Torino, Einaudi, 2004 . • Caillé A., Postfazione in Godbout J.T., Lo spirito del dono, Torino, Bollati Boringhieri, 2002. • Calabrese S., Neurogenesi del controfattuale, “ Enthymema”, 2013, 8,p.96-109, anche in: http://riviste.unimi.it/index.php/enthymema/article/view/3048/3235 • Forster E.M., Aspetti del romanzo, Prefazione di G. Pontiggia, Milano, Garzanti, 20113. • Gottschall J., L’istinto di narrare: Come le storie ci hanno resi umani, Bollati Boringhieri, Torino, 2014. • Filograsso I., Non siamo nati per leggere, in S.Fava (a cura di) …e il resto vi sarà dato in aggiunta, Milano, Vita e Pensiero,2014, pp.280-293. • Levorato M.C., Le emozioni della lettura, Bologna, Il Mulino, 2000.
BIBLIOGRAFIA (essenziale) • Levorato M.C. , Racconti, storie e narrazioni. Un quadro organico dei processi che soggiacciono alla comprensione dei testi. Bologna, Il Mulino, 1988. • Lombello D., La lettura e i suoi legami , in S.Fava (a cura di) …e il resto vi sarà dato in aggiunta, Milano, Vita e Pensiero, 2014, pp.293-304. • Mander M., La biblioteca che piace ai ragazzi, Milano , Bibliografica, 2017. • Mascia T., Roncaglia G., Invito alla lettura. Biblioteche scolastiche, https://www.raiplay.it/programmi/invitoallaletturabibliotechescolasticheeletturaaumentata/ • Marchetta G., Lettori si cresce , Torino, Einaudi, 2015. • Morani R., Piacere di leggere e comprensione della lettura. L’influenza dei nuovi media sulla scrittura”, «Il Pepe Verde», n.51, 2012. • Paladin L, Valentino Merletti R., Nati sotto il segno dei libri, Campi Bisenzio (FI), IDEST, 2015. • Pennac D., Diario di scuola, Milano, Feltrinelli, 2008. • Ramonda C., La biblioteca per ragazzi, Milano , Bibliografica, 2013. • Ricoeur P., Tempo e racconto , Milano, Jaka Book, 1986. • Roncaglia G., La quarta rivoluzione. Sei lezioni sul futuro del libro, Roma-Bari, Laterza, 2010. • Roncaglia G., Digitale, ma sempre un libro, “ La ricerca”, 21 luglio 2916, s.n.p., in: http://www.laricerca.loescher.it/istruzione/1355-digitale-ma-sempre-un-libro-2.html. • Roncaglia G., L’età della frammentazione, Roma-Bari, Laterza, 2018. • Rosenblatt, M.L., The reader, the text, the poem. The Transactional Theory of the Literary Work, Southern Illinois, University Press, 1978. • Todorov T., La letteratura in pericolo ,Milano, Garzanti , 2008.
Puoi anche leggere