PIANO LAVORO SICURO AREA VASTA CENTRO - Il Piano Regionale Lavoro Sicuro nel Comune di Prato e le attività complementari - Autorità ...

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PIANO LAVORO SICURO
 AREA VASTA CENTRO
Il Piano Regionale Lavoro Sicuro nel Comune di Prato
             e le attività complementari

                   1 dicembre 2018
PIANO LAVORO SICURO AREA VASTA CENTRO - Il Piano Regionale Lavoro Sicuro nel Comune di Prato e le attività complementari - Autorità ...
“Opuscolo realizzato dal Comune di Prato
                  in collaborazione con la Regione Toscana
  in occasione della quinta ricorrenza dell’incendio della ditta Teresa Moda

                                   In copertina:
              Rendering del progetto PIU del Comune di Prato
                Zona Macrolotto Zero – in fase di realizzazione
Si ringrazia Chiara Benelli per la gentile concessione all’utilizzo delle sue foto.
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Cinque anni fa il più grave incendio mai avvenuto nel distretto del tessile
di Prato costò la vita a cinque uomini e a due donne di origine cinese,
che morirono intossicati e bruciati mentre dormivano su un soppalco
abusivo ricavato in quello che era, più che il loro luogo di lavoro, un
luogo di sevizie e sfruttamento: condizioni igieniche e di sicurezza
inesistenti, orario di lavoro da schiavi, paga da fame. Anche il processo
che è seguito alla loro morte, e ha condannato le due imprenditrici
ritenute responsabili di quanto avvenuto, ha evidenziato il trattamento
disumano a cui questi lavoratori erano sottoposti.
Quel giorno di dicembre 2013 affermammo che una simile tragedia
non doveva ripetersi, e ci rimboccammo le maniche per aumentare
i controlli, le azioni di prevenzione, il contrasto all’illegalità, e per
migliorare le condizioni di lavoro nel distretto tessile e in tutti i luoghi
di produzione della Toscana.
Il Piano “Lavoro Sicuro”, frutto di un’azione corale promossa dalla
Regione che ha visto come protagonisti le Procure della Repubblica, i
Comuni, le Prefetture, le Forze dell’Ordine, gli altri Enti di controllo
e le parti sociali, ha rappresentato un esempio unico nel panorama
nazionale sotto molteplici aspetti, tra cui tempestività, economicità ed
efficacia di risposta.
Dal settembre 2014 sono state effettuate più di 12mila ispezioni con un
pressing dieci volte superiore a quello previsto dalla programmazione
nazionale. Sostanzialmente a costo zero, considerati gli oltre 14,3
milioni incassati per le sanzioni, e determinando un forte miglioramento
delle condizioni di sicurezza, con particolare riguardo alle condizioni di
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promiscuità tra ambienti di vita e di lavoro (come dormitori e cucine
abusive all’interno dei capannoni) prima molto diffuse ed oggi assai più
rare.
Risultati importanti sia sotto il profilo della sicurezza dei lavoratori, sia
al fine di assicurare condizioni più eque di concorrenza tra imprese, che
possono scaturire solo da un pieno rispetto della legalità da parte di
tutti, a partire dal pagamento delle tasse e dalla regolarità nei rapporti
di lavoro.
Occorre tuttavia insistere al fine di promuovere un’effettiva assunzione
di responsabilità da parte di tutti i soggetti coinvolti, lavoratori e datori
di lavoro, che costituisce la premessa fondamentale per una prevenzione
efficace.
E’ per questo che la Giunta Regionale, dopo quasi quattro anni in cui
si sono registrati risultati positivi, seppure ancora fragili, ha deciso di
estendere le azioni previste dal Piano fino a tutto il 2020, aumentando
i controlli anche nelle fasce orarie serali e notturne e nei giorni festivi,
nella prospettiva di superare la fase della “straordinarietà” grazie
al contributo fondamentale di tutti gli attori sociali, a partire dalla
Comunità cinese.

                                           Il Presidente della Regione Toscana
                                                       Enrico Rossi

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Vivere in loculi di cartongesso e cartone, sopra le macchine da cucire,
mangiare in cucine improvvisate, passare il giorno in condizioni igieniche
fatiscenti, con turni di lavoro estenuanti, per una paga irrisoria e infine
morire di queste condizioni: non era questo il progetto migratorio
che Rao Zhangjian, Xue Xieqing, Dong Wenqiu, Zheng Xiuping,
Lin Guangxing, Wang Chuntao e Su Qifu avevano in mente quando
hanno lasciato il loro paese e le loro famiglie per venire a Prato. Ma
questo è accaduto. “Vi era un identico, disumano trattamento tra tutti
i lavoratori operanti nel capannone” ha stabilito la corte di cassazione
che ha confermato la condanna in via definitiva per i titolari cinesi
della ditta Teresa Moda. Pene altrettanto severe sono state inflitte ai
proprietari italiani dell’immobile. Il Comune di Prato, insieme a CGIL
di Prato, CISL Firenze Prato e INAIL, è stato riconosciuto parte civile
per la tragedia che ha colpito la nostra città, conosciuta nel mondo come
distretto industriale di eccellenza e come città accogliente e inclusiva,
città d’arte, della cultura, del buon cibo, della moda e del lavoro.
Questa è Prato ancora oggi, nonostante i cambiamenti della
globalizzazione e dei nuovi mercati, nonostante la tentazione di cedere
a chiusure e soluzioni solo sicuritarie o autoassolutorie. La sicurezza è
fondamentale, la prima regola per la vita dei lavoratori, ma altrettanto
importanti sono le regole che disciplinano il lavoro, la presenza di
stranieri, i diritti e i doveri di cittadinanza, gli adempimenti fiscali e
tributari, lo smaltimento
dei rifiuti.
Tutto questo è alla base del patto di alleanza di una comunità che vuole
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rimanere aperta alle opportunità di un mondo che ha trasformato i
canoni consueti della produzione e della circolazione di uomini, capitali
e lavoro, senza arretrare di fronte ai diritti e ai doveri dei lavoratori e
degli imprenditori: solo così si può garantire la dignità delle persone
come valore universale e irrinunciabile.
Parlare di cambiamenti è facile, misurarli è più impegnativo ma
necessario. L’immediata reazione della Regione Toscana, con il Piano
Lavoro Sicuro, ha consentito negli ultimi 4 anni una importante
azione, che si è affiancata a quella del Gruppo Interforze coordinato
dalla Prefettura che già operava a Prato, pur entro le risorse allora
disponibili. Questa modalità sistemica, continua e affiancata da vari enti
e istituzioni, ha consentito di migliorare le condizioni di sicurezza e
del lavoro, come si legge nei dati sintetici contenuti in questo opuscolo.
Ma non si può e non si deve fermarsi qui. L’impegno della Regione a
proseguire fino al 2020 è la dimostrazione che il Piano è efficace e ancora
necessario. Come è accaduto fino ad oggi, non mancherà il supporto e
la collaborazione del Comune di Prato che sarà presente ai controlli per
supportare gli ispettori del Piano con la Polizia Municipale ed anche per
verificare e correggere situazioni di sua competenza.
Ripeto spesso “A Prato è benvenuto chi rispetta le regole e contribuisce
alla crescita della nostra comunità” e questo non è solo un auspicio, ma
rappresenta la ferma volontà di chi amministra la città in nome di tutti i
cittadini.
					                                                  IL SINDACO
                                                      Matteo Biffoni
                                    6
Foto di Chiara Benelli

Foto di Chiara Benelli
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Foto di Chiara Benelli

Foto di Chiara Benelli
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Piano lavoro sicuro AreaVasta Centro
         FASE 1 : 2 settembre 2014- 31 marzo 2017

L’incendio alla Teresa Mode segna uno spartiacque e nel gennaio
successivo prende avvio il progetto “Lavoro sicuro”, un piano
straordinario con il quale la Regione si è prefissa di contrastare in
maniera netta e decisa quell’illegalità, non solo delle aziende cinesi,
che non garantisce ai lavoratori i diritti più elementari e che conta
un’economia sommersa e un nero che, secondo l’Irpet (dati 2013), vale
un miliardo di euro l’anno.
A partire dal marzo 2014 vengono assunti 74 tecnici di prevenzione, poi
appositamente formati anche al fine di acquisire la qualifica di Ufficiali
di Polizia Giudiziaria.
Obiettivo: controllare in tre anni tutte le 7.700 aziende censite
nell’area vasta, di cui oltre la metà nell’area Pratese.
Regione e Procure della Repubblica sottoscrivono un apposito
protocollo d’intesa. Vengono concordate con le Prefetture le modalità
di coordinamento con le Forze dell’Ordine e gli altri Enti controllori.
Alle attività partecipano mediatori culturali e linguistici e a Prato viene
assicurata la sistematica compresenza della Polizia Municipale, nonché
quella di operatori della Unità Immigrazione del Comune e delle
Aziende di servizio.
Le ispezioni nelle aziende prendono avvio il 2 settembre 2014,
precedute da un’intensa campagna di comunicazione, dall’attivazione
di uno sportello dedicato al supporto informativo e all’assistenza e da
accordi con le associazioni di categoria e gli ordini dei professionisti.
Repressione ma anche prevenzione, per sradicare quelle situazioni
di sfruttamento e negazione dei diritti universali e dei lavoratori che
né Prato, né la Toscana – ma neppure l’Italia e il mondo – possono
permettere.
                                    9
FASE 1: % IRREGOLARITA’

                          29,3                                    40,1

                   70,7
                                                        59,9                  in regola
                                                                              non in regola

                  PRATO                                 ASL
NellaNella
       prima
           primafase   il su
                   fase,  40,1%       delledi aziende
                             tutta l'area     azione delèPiano
                                                            risultato     in delle
                                                                 , il 40,1%  regola    rispetto
                                                                                   aziende
     è risultato in  regola  rispetto  ai parametri  oggetto   di verifica,
ai parametri oggetto di verifica. Dato che scende al 29.3% nell’area         mentre
     nell'area pratese si è riscontrato il 29,3% di situazioni regolari. Nel grafico
pratese.  Nel grafico
     successivo            successivo
                  si indicano              si indicano
                                le principali irregolaritàle  principali irregolarità ris-
                                                           riscontrate.
contrate.

                  FASE 1: PRINCIPALI IRREGOLARITÀ
                             ASL - PRATO
                                                                                   1713
       1612                                                                            1633
                     1496

           1194           1211

                                    969

                                          790

                                                      285
                                                            162          123 97

     MACCHINARI IMP. ELETTRICI DORMITORI             CUCINE AB. BOMBOLE GAS IGIENE GEN.

                                                10
% OTTEMPERANZA ALLE PRESCRIZIONI
              (2.9.14 - 31.12.16 /5.494 imprese)

   Le ditte ove si riscontrano situazioni non sanabili vengono chiuse, in alcuni casi
Leanche
     ditteconove  si riscontrano situazioni non sanabili vengono chiuse
               denunce e notizie di reato, le ditte in cui si riscontrano invece carenze
le sanabili
   ditte insono
              cuioggetto
                   si riscontrano      invece
                          di prescrizioni        carenze
                                          finalizzate        sanabili
                                                      alla loro         sonoentro
                                                                risoluzione   oggetto   di
                                                                                  un tempo
   assegnato. I dati rappresentati testimoniano un ottimo livello di adeguamento.
prescrizioni finalizzate alla loro risoluzione entro un tempo assegnato. I
dati rappresentati testimoniano un ottimo livello di adeguamento.

                                           11
Piano lavoro sicuro AreaVasta Centro
            FASE 2 : 1 aprile 2017 – 31 marzo 2019

Nel dicembre 2016, a pochi mesi dalla conclusione della prima fase
del piano straordinario, per consolidare i risultati positivi conseguiti,
la Regione Toscana ha approvato la cosiddetta “fase 2” del Piano Lavoro
Sicuro, avviata il 1 aprile 2017, in parallelo ad una campagna informativa
mirata.
Questa seconda fase si è prefissa di mantenere elevato il livello di
pressing nei confronti delle tipologie di imprese in esame affinando, in
accordo con le Procure della Repubblica, i criteri ispettivi.
Il confronto tra i dati relativi ai due periodi dà evidenza di un complessivo
e significativo miglioramento, a maggior ragione se si considera il peso
in questa seconda fase di irregolarità di tipo amministrativo, che invece
non erano rilevate nella fase precedente. Nella fase 2 è aumentata anche
la compartecipazione all’attività degli operatori del Comune di Prato
e delle sue aziende di servizio finalizzata in particolare al recupero dei
tributi comunali.
Come emerge dal confronto degli indicatori di efficacia, la presenza di
dormitori, cucine abusive, carenze igieniche e impianti elettrici non a
norma risulta sensibilmente diminuita.

                                     12
IMPRESE ISPEZIONATE
             dal 2.9.14 al 31.10.18

                                                          fase 2 (dal 1.4.17)

                                                          fase 1 (2.9.14‐31.3.17)
           3856

                                 2361
           8257
                                 4481

         ASL                 PRATO

         FASE 2: PRINCIPALI IRREGOLARITÀ
                    ASL - PRATO

                    986
                       885

                                                                         427
390                                                                         375
  281                         294
          207                    222
             164
                                                     77
                                             30 17        15    11 7

MACCH.    IMP. EL. IMP.EL. DOC. DORM.    DORM. L.L. CUC. AB.    B. GAS   IG. GEN.

                                        13
SANZIONI RISCOSSE (€/SEMESTRE)
          da inizio piano straordinario = 14.371.004€

                                                          2.668.587

                                              2.192.487
                                                                      1.987.035
                                                                                  1.914.218
                                                                                              1.705.007
                                                                                              1.435.021
                                                                                                          1.276.785
                                  1.191.864

     686.303            697.918

1° 2013   2° 2013   1° 2014   2° 2014   1° 2015    2° 2015     1° 2016     2° 2016     1° 2017      2° 2017     1° 2018

                              REGOLARITA’ %
                               FASE 1 – FASE 2

                                                                                    43,7
                                                                  40,1

                              31,8
                29,3

                                                                                                              FASE 1
                                                                                                              FASE 2

                    PRATO                                                ASL

                                                    14
NOTIZIE REATO
                                 % FASE 1 – FASE 2

                 69,4                                                      FASE 1

                                                                           FASE 2
                                                54,8

                            43,8
                                                           34,8

                   PRATO                             ASL

                  INDICATORI DI EFFICACIA
              ASL CONFRONTO FASE               1e2
                                            % 1° FASE             % 2° FASE

DORMITORI ABUSIVI                             11,7                   7,6
(N.B. anche diversa tipologia)

IMPIANTI ELETTRICI NON A NORMA                18,1                   5,4

CARENZE IGIENICHE                             20,7                   11

FOGLI DI PRESCRIZIONE                         51,2                  38,2

PUNTI MEDI DI PRESCRIZIONE                     2,1                   1,5

NOTIZIE DI REATO                              54,8                  34,8

                                       15
INDICATORI DI EFFICACIA
             PRATO CONFRONTO FASE 1 e 2
                                      % 1° FASE   % 2° FASE

DORMITORI ABUSIVI                       17,9         9,4
(N.B. anche diversa tipologia)

IMPIANTI ELETTRICI NON A NORMA          27,4         6,9

CARENZE IGIENICHE                        37         15,9

FOGLI DI PRESCRIZIONE                   70,2        48,4

PUNTI MEDI DI PRESCRIZIONE               2,2         1,6

NOTIZIE DI REATO                        69,4        43,8

                                 16
Piano lavoro sicuro AreaVasta Centro
                FASE 3 1.4.2019-31.12.2020

                        DGRT n.739/2018

I risultati del Piano Regionale per il Lavoro sicuro, pur positivi,
devono essere maggiormente consolidati, cercando di stimolare una
crescente assunzione di responsabilità da parte degli imprenditori.
Per questa ragione, con la DGRT 739/2018, la Regione Toscana ha
deciso di sviluppare l’attività sino al 31.12.2020. In questa ulteriore
fase – denominata fase 3 – si procederà ad un ulteriore ampliamento
del raggio di azione e dei criteri ispettivi, mantenendo tuttavia ancora
elevato il pressing di controllo. Il Comune di Prato continuerà a
garantire la propria partecipazione e collaborazione e ad affinare le
attività complementari finora intraprese.

                                  17
Attività complementari al P.L.S. del Comune di Prato
                      FASE 1 e 2

Sin dalla partenza delle attività, il Comune di Prato ha garantito la
presenza di pattuglie della Polizia Municipale e di proprio personale
amministrativo a supporto delle attività del Piano Lavoro Sicuro. Ciò
ha consentito di verificare una serie di dati amministrativi, quali ad
esempio quelli catastali, toponomastici ed anagrafici e soprattutto ha
permesso di intervenire sul recupero dell’elusione e dell’evasione dei
tributi locali (TARI/ICI/IMU/COSAP/ICP/TASI). Le informazioni
rilevate sul posto durante i controlli sono state incrociate con gli archivi
comunali e varie banche dati, consentendo di aggiornare e correggere
dati e posizioni errate o addirittura assenti.
Questa attività è stata svolta dal personale amministrativo dell’Unità
Immigrazione e dei Servizi Finanziari congiuntamente al personale di
Alia Servizi Ambientali e di Società Risorse (So.Ri.), rispettivamente
competenti per i servizi di recupero dei rifiuti urbani e della tariffa TARI
e della riscossione dei tributi locali non pagati, come della gestione
diretta di altre imposte.
Sul versante dei tributi locali sono state recuperate le posizioni eluse e
sconosciute, sono stati sollecitati i pagamenti insoluti e sono stati anche
eseguiti incassi sul posto, direttamente tramite POS.

                                    18
Tavolo P.L.S. Prato e Campagne informative

Il Comune di Prato ha coordinato il tavolo territoriale Piano Lavoro
Sicuro, al quale hanno partecipato in tutte le fasi di attività la Regione
Toscana, ASL Toscana centro, la Camera di Commercio, il PIN, i
rappresentanti dei sindacati CGIL, CISL e UIL, delle associazioni di
categoria, delle professioni, ed altre istituzioni interessate. Il tavolo
ha periodicamente seguito l’andamento dei lavori, con le relazioni del
Dr. Berti, dirigente della ASL Toscana Centro e Responsabile del Piano
Lavoro Sicuro

Dato che molti datori di lavoro e lavoratori hanno ancora difficoltà
linguistiche, oltre alle campagne informative sulla sicurezza del P.L.S.
realizzate dalla Regione e da ASL Toscana Centro, è stata impostata
anche una campagna informativa dal Comune di Prato, tradotta in lingua
cinese, sui temi del pagamento tributi e sulla gestione dei rifiuti. Il
materiale è stato consegnato durante i controlli dal personale comunale.
Inoltre è stato attivato un canale di comunicazione social, we chat, che è
il sistema più usato dalla comunità cinese per la comunicazione, che ad
oggi conta oltre 2600 contatti in continua espansione.

                                   19
Il Comune di Prato attiva un profilo WeChat per una
             comunicazione efficace con la comunità cinese
Comune di Prato attiva un profilo WeChat per una
municazione efficace con la comunità cinese

                                 20
Campagna
Campagna sulla    TARI sulla
                          – TARI – Tassa
                             Tassa   suisui Rifiuti
                                          Rifiuti
Informazioni Informazioni
             e modalitàe modalità    di pagamento
                             di pagamento
Campagna So.Ri. Società Risorse SpA
Campagna So.Ri.     Società
              Gestione           Risorse
                       e riscossione         SpA
                                     delle tasse locali
Gestione e riscossione delle tasse locali
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