PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE SEDE VIA MARINELLI - SQUINZANO (LE) A.S. 2021-2022 - DIRIGENTE SCOLASTICO: PROF. DARIO CILLO R.S.P.P. ING ...
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PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE SEDE VIA MARINELLI - SQUINZANO (LE) A.S. 2021-2022 DIRIGENTE SCOLASTICO: PROF. DARIO CILLO R.S.P.P. ING. ANTONIO SIGNORE Rev. 00 08/11/2021
PREMESSA In tutti gli edifici con alta concentrazione di persone si possono verificare situazioni di emergenza che modificano le condizioni di agibilità degli spazi ed alterano comportamenti e rapporti interpersonali. Ciò causa una reazione che, specialmente in ambito collettivo, può risultare pericolosa poiché, coinvolgendo un gran numero di persone, non consente il controllo della situazione creatasi e rende difficili eventuali operazioni di soccorso. Per prevenire tale situazione il D.M. 26/08/1992 “Norme di prevenzione incendi per l’edilizia scolastica” all’art.12.0 prevede che per ogni edificio scolastico deve essere predisposto un piano di emergenza e devono essere effettuate prove di evacuazione almeno due volte nel corso dell’anno scolastico. Il Piano di Emergenza è uno strumento operativo, specifico per ogni scuola, attraverso il quale vengono individuati i comportamenti da tenere e le operazioni da compiere in caso di emergenza, al fine di consentire un esodo ordinato e sicuro di tutti gli occupanti dell’edificio scolastico. Il piano di emergenza è soggetto ad aggiornamento annuale in rapporto alla variazione delle presenze effettive ed alla loro distribuzione e deve essere aggiornato ogni qualvolta si modifichino in modo significativo le condizioni di esercizio sulle quali è stato impostato. 2
1. PIANIFICAZIONE DELLE PROCEDURE DA ATTUARE IN CASO DI EMERGENZA Questo Piano di Emergenza viene predisposto in ottemperanza delle disposizioni di cui all'art. 5 del D. M. 10.03.1998 per i luoghi di lavoro e viene tenuto aggiornato attraverso specifici allegati, di cui alcuni si trovano nel Documento di Valutazione dei rischi ai sensi del D.Lgs 81/08 e nel Registro Antincendio. Il Piano contiene nei dettagli: • le azioni che i lavoratori devono mettere in atto in caso di emergenze di vario tipo; • le procedure per l'evacuazione del luogo di lavoro che devono essere attuate dai lavoratori e dalle altre persone presenti; • le disposizioni per chiedere l'intervento dei vigili del fuoco e per fornire le necessarie informazioni al loro arrivo; • specifiche misure per assistere le persone disabili. • Il piano di emergenza deve identificare un adeguato numero di persone incaricate di sovrintendere e controllare l'attuazione delle procedure previste. 1.1. Scopo Il presente documento contiene le istruzioni a cui attenersi in caso di emergenza, ovvero nel caso in cui si verifichi una situazione di grave ed imminente pericolo per le persone, le strutture e/o l'ambiente. Gli interventi di evacuazione si effettuano in presenza di: • incendio all'interno dell'edificio; • incendio in prossimità della scuola; • terremoto; • crollo della scuola o di edifici contigui; • avviso o sospetto della presenza di ordigni esplosivi; • ogni altra causa ritenuta pericolosa dal Capo dell'istituto. 3
2. LE CARATTERISTICHE DEI LUOGHI CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALL’AFFOLLAMENTO E AI MEZZI DI ESTINZIONE 2.1. Vie di uscita • Le vie di uscita, quali passaggi, corridoi, scale, devono essere sorvegliate periodicamente al fine di assicurare che siano libere da ostruzioni e da pericoli che possano comprometterne il sicuro utilizzo in caso di esodo. • Tutte le porte sulle vie di uscita devono essere regolarmente controllate per assicurare che si aprano facilmente. Ogni difetto deve essere riparato il più presto possibile ed ogni ostruzione deve essere immediatamente rimossa. • Tutte le porte resistenti al fuoco devono essere regolarmente controllate per assicurarsi che non sussistano danneggiamenti e che chiudano regolarmente. • Il controllo dei dispositivi di autochiusura deve assicurare che la porta ruoti liberamente e che il dispositivo di autochiusura operi effettivamente. • Le porte munite di dispositivi di chiusura automatici devono essere controllate periodicamente per assicurare che i dispositivi siano efficienti e che le porte si chiudano perfettamente. Tali porte devono essere tenute libere da ostruzioni. • Gli impianti di evacuazione fumo, saranno verificati secondo le norme di buona tecnica e manutenzionati da personale qualificato. 2.2. Segnaletica indicante le vie di uscita • La segnaletica direzionale e delle uscite deve essere oggetto di sorveglianza per assicurarne la visibilità in caso di emergenza. 2.3. Illuminazione delle vie di uscita Tutte le vie di uscita, inclusi anche i percorsi esterni, devono essere adeguatamente illuminanti per consentire la loro percorribilità in sicurezza fino all'uscita su luogo sicuro. 2.4. Divieti da osservare lungo le vie di uscita Lungo le vie di uscita occorre che sia vietata l'installazione di attrezzature che possono costituire pericoli potenziali di incendio o ostruzione delle stesse. Si riportano di seguito esempi di installazioni da vietare lungo le vie di uscita, ed in particolare lungo i corridoi e le scale: • apparecchi di riscaldamento portatili di ogni tipo; 4
• apparecchi di riscaldamento fissi alimentati direttamente da combustibili gassosi, liquidi e solidi; • apparecchi di cottura; • depositi temporanei di arredi; • sistema di illuminazione a fiamma libera; • deposito di rifiuti. Macchine distributrici bevande, nonché fotocopiatrici possono essere installate lungo le vie di uscita, purché non costituiscano rischio di incendio né ingombro non consentito. 3. SISTEMA DI ALLARME PER L’EVACUAZIONE Lungo i percorsi, in prossimità delle uscite, sono ubicati segnalatori manuali d’incendio opportunamente evidenziati. 3.1. Segnale d'allarme generale Il segnale d'allarme generale è rappresentato dall’utilizzo del dispositivo ottico – sonoro, con l’attivazione contemporanea del segnale d’allarme e la diffusione dell’ordine di evacuazione tramite il sistema di diffusione sonora. 3.2. Modalità di evacuazione Appena avviato il segnale generale d'allarme ha inizio la fase di evacuazione, durante la quale i locali devono essere abbandonati rapidamente, con ordine e senza panico, per raggiungere le aree esterne di raccolta prestabilite. 3.3. Regole d'evacuazione Gli assistenti ausiliari spalancano i battenti di tutte le uscite d'emergenza che possono raggiungere senza pericolo e provvedono all'interruzione dell'energia elettrica e dell'alimentazione della centrale termica. I professori (se in aula o in laboratorio), prendono nota degli assenti del giorno e di coloro eventualmente fuori dall’aula, quindi prendono il registro di classe, il modulo di evacuazione, una penna ed alla fine impartiscono l'ordine di evacuazione Gli alunni in classe, ricevuto l’ordine di evacuazione, si mettono in fila e, senza attardarsi a raccogliere effetti personali, abbandonano rapidamente (senza correre) il locale, dirigendosi, per la via di emergenza, all’area esterna di raccolta prestabilita. 5
Gli alunni isolati, se possibile, si aggregano alla classe o al gruppo più vicino segnalando la propria presenza agli altri; se ciò non è possibile procedono all'evacuazione in modo individuale seguendo la via di emergenza più vicina; appena giunti all'esterno raggiungono l'area esterna di raccolta loro assegnata in precedenza e compilano il modello di evacuazione di seguito allegato. Coloro che sono riuniti nei locali comuni (mensa, aula magna ecc.) si attengono alle istruzioni impartite dai professori presenti e in loro assenza procedono all’evacuazione spontanea, con la massima calma e seguendo le vie di emergenza indicate. Il personale incaricato del controllo delle operazioni di evacuazione, sorveglia che non si creino intralci lungo le vie di emergenza e interviene in soccorso di coloro che sono in difficoltà. 3.4. Regole d'evacuazione Raggiunti i punti di raccolta nel perimetro esterno i docenti delle classi dovranno compilare il modulo di evacuazione presente all’interno del registro di classe e consegnarlo al personale non docente che ha il compito del controllo delle operazioni di evacuazione. Il responsabile del punto di raccolta, ricevuti il MODULO DI EVACUAZIONE compilato dai docenti, compilerà a sua volta il MODULO DI RIEPILOGO EVACUAZIONE che consegnerà al COORDINATORE OPERAZIONE DI EVACUAZIONE per la verifica finale dell’esito dell’evacuazione 1. Responsabile Punto di raccolta Sig. Perrone William Sig. Serratì Maurizio 6
MODULO DI EVACUAZIONE (DA CONSERVARE ALL’INTERNO DEL REGISTRO DI CLASSE E COMPILARE UNA VOLTA RAGGIUNTO IL PUNTO DI RACCOLTA ESTERNO) PUNTO DI RACCOLTA : ____________________________ CLASSE : ____________________________ PRESENZA DI ALTRE PERSONE OLTRE GLI ALLIEVI SI NO N° STUDENTI PRESENTI : ________ N° STUDENTI EVACUATI : ________ STUDENTI FERITI : ____________________________ (cognome e nome) : ____________________________ : ____________________________ STUDENTI DISPERSI : ____________________________ (cognome e nome) : ____________________________ : ____________________________ EMERGENZA SIMULATA □ EMERGENZA REALE □ Data _________ Ora ________________ Docente ____________________________ 7
MODULO RIEPILOGO EVACUAZIONE (da compilarsi a cura dei responsabili dei punti di raccolta e consegnare al Coordinatore Operazioni di Evacuazione) PUNTO DI RACCOLTA AMBIENTE (inserire il nome della PERSONE PRESENTI PERSONE EVACUATE classe, o laboratori, aula magna, palestra, aula docenti, ecc.) TOTALE EMERGENZA SIMULATA □ EMERGENZA REALE □ Data _________ Ora ________ Firma Responsabile Punto di Raccolta 8
4. UBICAZIONE DELLE PERSONE E LORO INCARICHI 4.1. Rilevazione della popolazione presente Nella scheda 4.1. viene rilevata la popolazione esistente all’interno dell’edificio scolastico. Naturalmente i dati raccolti non sono giornalieri ma si riferiscono al momento dell’elaborazione del Piano di Evacuazione. Ne deriva che la tabella proposta deve essere aggiornata e modificata ogni anno, oppure ogni qualvolta si verifichino cambiamenti sostanziali. Scheda di “Rilevazione della popolazione all’interno dell’edificio scolastico” Struttura Docenti Allievi Amm/Operatori Totale Max 24 Max 189 Max 3 Max 216 Note: Scuola tipo 1 ai sensi D.M. 22/08/1992 (Prevenzione incendi edilizia scolastica) – Attività 67.2.B. Scuole di ogni ordine e grado con presenza persone superiore a 150 inferiore a 300 persone 9
4.2. Designazione ed incarichi Il dirigente scolastico assegna le seguenti responsabilità a lavoratori della scuola informati e formati a specifiche tematiche inerenti all’emergenza con compiti di attuazione e controllo del Piano di Emergenza nonché all'assistenza per l'evacuazione (addetti alla gestione delle emergenze, evacuazione, lotta antincendio, pronto soccorso): SCHEDA DEGLI INCARICHI COMPITI E RESPONSABILITA’ Designazione 1. Coordinatore delle operazioni di Prof. ssa Maria Gabriella Maci evacuazione e di primo soccorso; Prof. Anna Maria Milone incaricato della diffusione dell'allarme generale o dell’ordine di evacuazione. Emana l'ordine di evacuazione e incaricato del controllo delle operazioni di evacuazione 2. Personale incaricato di effettuare le Prof. ssa Maria Gabriella Maci chiamate di soccorso Prof. Anna Maria Milone 3. Personale incaricato dell'interruzione Sig. Perrone William dell'energia elettrica e della Sig. Serratì Maurizio alimentazione della centrale termica 4. Personale addetto al controllo periodico Sig. Perrone William dell'efficienza di estintori e idranti Sig. Serratì Maurizio (dovrà assicurarsi della presenza e dell’integrità delle attrezzature e per gli estintori verificare che il manometro indichi un valore conforme al funzionamento dell’estintore) 5. Addetti al primo soccorso Prof.ssa Esposito Antonella Prof. ssa Maria Gabriella Maci 6. Squadre di emergenza (addetti Sig. Perrone William antincendio) Sig. Serratì Maurizio Prof. ssa Maria Gabriella Maci Prof. Anna Maria Milone Sig. Bracciale Antonio 7. Gestione Registro Antincendio Sig. Perrone William Sig. Serratì Maurizio 8. Controllo Quotidiano percorribilità vie di Sig. Perrone William esodo Sig. Serratì Maurizio 9. Responsabile Punto di raccolta Sig. Perrone William Sig. Serratì Maurizio A cura degli insegnanti, in ogni classe, vengono assegnati agli alunni i seguenti incarichi (per ciascuno, individuare almeno 2 alunni, in modo da assicurare la loro presenza; è bene mantenere affisso nell'aula un promemoria degli incarichi e dei nominativi): 10
• alunni apri-fila, che aprono le porte e guidano i compagni verso le aree esterne di raccolta; • alunni serra-fila, che assistono i compagni in difficoltà e chiudono la porta del locale che viene abbandonato, assicurandosi che nessuno sia rimasto indietro (eseguiranno i collegamenti tra l'insegnante e il Coordinatore delle operazioni per la trasmissione del modulo di evacuazione); • alunni di riserva che aiutano portatori di handicap o sostituiscono gli incaricati assenti. Per dare concreta attuazione a tale incombenze deve essere redatta, annualmente, una scheda contenente i nominativi degli alunni. Detta scheda deve essere affissa in ogni classe in modo ben visibile. 11
SCHEDA DEGLI INCARICHI IN CASO DI EVACUAZIONE (da compilare ed affiggere all’interno della classe) Classe _______________________ Piano _________________ Anno scolastico_____________ Data della rilevazione _______________ ALUNNI APRI-FILA 1. 2. ALUNNI SERRA-FILA 1. 2. ALUNNI DI RISERVA 1. 2. NON DIMENTICATE FATEVI SPIEGARE BENE COSA FARE IL VOSTRO INCARICO E’ COME FARLO MOLTO IMPORTANTE QUANDO FARLO RACCOMANDAZIONI • aiutare chi si trova in difficoltà ma non effettuare interventi su persone gravemente infortunate o in stato di incoscienza se non si ha specifica esperienza; attendere, se possibile, l'arrivo dei soccorsi; • registrare sul modulo di evacuazione e segnalare tempestivamente ai soccorritori la presenza di feriti o di persone in difficoltà, sia all'interno che all'esterno dell'edificio; • non sostare lungo le vie di emergenza e tantomeno davanti alle uscite di emergenza, non tornare indietro per raccogliere effetti personali. 12
4.3. Addetti all’antincendio ed all’emergenza I lavoratori addetti alla prevenzione incendi devono effettuare regolari controlli sui luoghi di lavoro finalizzati ad accertare l'efficienza delle misure di sicurezza antincendio. Tali operazioni, in via esemplificativa, possono essere le seguenti: a) controllare che tutte le porte resistenti al fuoco siano chiuse, qualora ciò sia previsto; b) controllare che le apparecchiature elettriche, che non devono restare in servizio, siano messe fuori tensione; c) controllare che tutte le fiamme libere siano spente o lasciate in condizioni di sicurezza; d) controllare che tutti i rifiuti e gli scarti combustibili siano stati rimossi; e) controllare che tutti i materiali infiammabili siano stati depositati in luoghi sicuri; f) verificare il corretto posizionamento delle attrezzature antincendio 4.4. Addetti al pronto soccorso L’addetto al primo soccorso deve prestare la prima assistenza e richiedere, nel caso in cui l’infortunato è grave, l’intervento dell’ambulanza ed evitare assembramenti sul luogo dell’incidente al fine di facilitare l’opera di soccorso. 4.5. Squadra antincendio ed emergenza Per far fronte alla necessità di avere sempre presenti sui luoghi di lavoro alcuni addetti, appositamente formati, per l’evacuazione, l’antincendio e le emergenze si è analizzata l’organizzazione del lavoro nei rispettivi ambienti al fine di identificare i nominativi dei lavoratori che sono sempre presenti o, eventualmente, provvedere a sostituzioni. I compiti della squadra sono: • Su comunicazione dell’Incaricato all’emergenza o del Responsabile dell’emergenza, i componenti si recano sul luogo dell'emergenza • trasportano i mezzi antincendio mobili (estintori-idranti): • In caso di situazioni di rischio, danno immediatamente avviso al responsabile dell’emergenza o all’incaricato delle misure di emergenza e di evacuazione • Intervenire, solo se in grado, con le attrezzature disponibili sul luogo dell'evento. • Tenere sgombre le vie di esodo. In caso di spostamenti tenersi a destra e non intralciare eventuali mezzi 13
5. INFORMAZIONE E FORMAZIONE A tutto il personale presente nella Scuola sono state fornite le informazioni e la formazione generale in base a quanto previsto nel D. Lgs. 81/08. 5.1. Informazione e formazione specifica 1) predisposizione di un programma di controllo e di regolare manutenzione dei luoghi di lavoro; 2) emanazione di specifiche disposizioni per assicurare la necessaria informazione sulla sicurezza antincendio agli appaltatori esterni ed al personale dei servizi di pulizia e manutenzione; 3) controllo che specifici corsi di aggiornamento siano forniti al personale che usa materiali facilmente combustibili, sostanze infiammabili o sorgenti di calore in aree ad elevato rischio di incendio; 4) realizzazione dell'addestramento antincendio per tutti i lavoratori. I lavoratori devono segnalare agli addetti alla prevenzione incendi ogni situazione di potenziale pericolo di cui vengano a conoscenza. In particolare il piano di emergenza contiene apposite schede con chiare istruzioni scritte che includono: a) i doveri del personale di servizio incaricato di svolgere specifiche mansioni con riferimento alla sicurezza antincendio; b) i doveri del personale cui sono affidate particolari responsabilità in caso di incendio; c) i provvedimenti necessari per assicurare che tutto il personale sia informato sulle procedure da attuare; d) le specifiche misure da porre in atto nei confronti dei lavoratori esposti a rischi particolari; e) le specifiche misure per le aree ad elevato rischio di incendio; f) le procedure per la chiamata dei vigili del fuoco, per informarli al loro arrivo e per fornire la necessaria assistenza durante l'intervento. 14
6. DOVERI DEL PERSONALE INCARICATO Al fine di attuare concretamente, ciascuno per la propria parte, i compiti che il Capo d’Istituto o gli insegnati hanno affidato ai diversi soggetti (collaboratori, insegnanti, alunni, ecc.) sono state elaborate delle apposite schede indicanti le norme comportamentali. Ogni scheda deve essere consegnata alla persona incaricata. Ogni persona, potendo coprire uno o più incarichi, avrà tutte le schede relative agli incarichi affidatigli. Molte schede, di carattere generale, dovranno essere affisse, in evidenza, nei luoghi ritenuti idonei all’interno dell’edificio scolastico. Presso la portineria o la segreteria dovranno essere apposte in buona evidenza le schede relative alla chiamata di soccorso Le schede di seguito riportate sono le seguenti: 6.1. Principio di incendio interno A meno che il pericolo si manifesti in maniera non dominabile, con effetti tali da rendere evidente a tutti l’emergenza (per es. crollo e/o terremoto), è fondamentale la tempestività con cui il pericolo viene segnalato. E' pertanto indispensabile che chiunque individui una situazione di grave ed imminente pericolo (per es. un focolaio di incendio), la segnali immediatamente al personale ausiliario o direttamente al Coordinatore delle operazioni di evacuazione, fornendo indicazioni su cosa è successo e dove è successo. Nel caso in cui, la situazione sia tale da impedire il passaggio sicuro, la segnalazione deve essere data a gran voce. In caso di reale emergenza viene dato l'ordine d'evacuazione mediante: • segnale di allarme generale; • messaggio a voce. 6.2. Richiesta e chiamata di soccorso Appena diffuso il segnale generale d'allarme è necessario effettuare le chiamate di soccorso; è bene che il seguente promemoria si trovi accanto a tutti i telefoni (anche pubblici) della scuola. L’efficacia di una chiamata di soccorso dipende soprattutto dalle informazioni che questa contiene e che possono permettere ai soccorritori di intervenire nel modo più idoneo. Telefonare ai Vigili del Fuoco non è sufficiente, bisogna almeno a grandi linee: 15
a) descrivere il tipo di incendio b) entità dell’incidente, luogo, ambiente, ecc c) luogo dell’incidente d) presenza di feriti Infine, per effettuare una chiamata di soccorso è indispensabile conoscere i numeri di telefono dei vari organismi preposti a tale scopo. Vi sono alcuni numeri validi in tutta Italia. In alcune zone vi sono numeri appositi. E’ bene, poi, chiamare anche l’Ufficio tecnico dell’ente locale proprietario dei locali. 6.3. Ordine di evacuazione Si tratta di una scheda contenente le norme ed i comportamenti che devono essere attuati dalla Direzione della Scuola. Infatti spetta al Dirigente scolastico o al suo sostituto la proclamazione dell’ordine di evacuazione. 6.4 Modalità di evacuazione Si tratta di una scheda informativa sul comportamento generale e sui compiti dei rispettivi responsabili delle diverse azioni che si devono attuare in caso di evacuazione. E’ bene ricordare le modalità di evacuazione costituiscono una precisa indicazione in ordine ad una prova o esercitazione all’evacuazione. Pertanto le norme specifiche e miglioramenti a quanto definito nelle apposite schede possono essere modificate e aggiornate proprio a seguito della prova pratica di evacuazione. 16
6.1. SCHEDA N. 1 PRINCIPIO DI INCENDIO INTERNO Avvertire il Centro di Controllo interno telefonando al n. ………. • Comunicare il proprio nome • Luogo in cui ci si trova • Tipo di evento dannoso • Azionare il pulsante di allarme incendio • Aprire le finestre, se all’interno di un locale • In attesa dell’arrivo di uno o più addetti della squadra antincendio prendere l’estintore portatile più vicino e cercare di spegnere il principio di incendio (solo per coloro che ne sono capaci) • Se non si riesce ad estinguere il principio di incendio lasciare la stanza assieme a tutti gli eventuali occupanti dirigendosi verso le Uscite di Sicurezza • Chiudere bene le porte dopo il passaggio • Non portare borse o altre cose voluminose • Seguire il percorso di esodo segnato nella planimetria • Evitare di correre e di gridare, mantenere la calma • In presenza di fumo, tale da rendere difficoltosa la respirazione: • Camminare bassi chinandosi • Proteggersi naso e bocca con un fazzoletto (bagnato, se possibile) • Con scarsa visibilità mantenere il contatto con le pareti • Raggiungere il Punto di Raccolta e poi proseguire verso il “Luogo Sicuro”, all’esterno dell’edificio, ed attendere gli ordini del Responsabile della squadra di emergenza NON USARE MAI L’ACQUA SULLE APPARECCHIATURE ELETTRICHE NON USARE MAI GLI ASCENSORI USARE SOLO LE SCALE 17
6.2. SCHEDA N. 2 CHIAMATA DI SOCCORSO NUMERI TELEFONICI UTILI Evento Chi chiamare Numeri di telefono Incendio, crollo, fuga gas Vigili del Fuoco 115 Ordine pubblico Polizia 113 Carabinieri 112 Infortunio Pronto Soccorso 118 DATI DA COMINUCARE AI VIGILI DEL FUOCO • NOME DELLA SCUOLA RICHIEDENTE • INDIRIZZO PRECISO DELLA SCUOLA RICHIEDENTE • TELEFONO DELLA SCUOLA RICHIEDENTE (o di un telefono cellulare) • TIPO DI INCENDIO (PICCOLO-MEDIO-GRANDE) • ALTRA TIPOLOGIA DI EVENTO (CROLLO, FUGA DI GAS, ECC.) • PRESENZA DI PERSONE IN PERICOLO (SI-NO-DUBBIO) • LOCALE O ZONA INTERESSATA ALL’INCENDIO • MATERIALE CHE BRUCIA • NOME DI CHI STA CHIAMANDO • FARSI DIRE IL NOME DI CHI RISPONDE • NOTARE L’ORA ESATTA DELLA CHIAMATA • PREDISPORRE TUTTO L’OCCORRENTE PER L’INGRESSO DEI MEZZI DI SOCCORSO 18
6.3. SCHEDA N. 3 ORDINE DI EVACUAZIONE Al fine di segnalare il verificarsi di una situazione di pericolo il Dirigente scolastico, o il suo sostituto (vice preside), una volta avvertito da chi ha rilevato il principio di incendio o di incidente grave, valuterà l’opportunità di diramare l’ordine di evacuazione. In caso di situazione di gravissimo pericolo, che richiede l’abbandono immediato dei locali, l’ordine dell’evacuazione sarà diramato dalla persona che, per prima, è venuta a conoscenza dell’evento. Naturalmente al fine di evitare che il personale agisca in maniera impulsiva e non tecnicamente corretta sarà utile definire a priori in quali casi è possibile diramare l’ordine di evacuazione direttamente senza chiedere al Dirigente scolastico. Esempi di grave pericolo: • incendio di grosse dimensioni • scossa di terremoto • fuga di gas Allo stesso tempo appare opportuno definire anche i casi in cui non è necessario emanare l’ordine di evacuazione del plesso scolastico: • principio di incendio spento con l’uso dell’estintore; • effetti di fumo risolti con apertura delle finestre ed aerazione del locale. L’Ordine di evacuazione viene dato attraverso l’apposito impianto di segnalazione sonoro e di altoparlanti con i quali dare precise e chiare disposizioni onde evitare fattori di panico. Qualora la situazione richieda di comunicare l’ordine di evacuazione a voce, questo dovrà essere dato aula per aula a cura del personale non docente. 19
6.4. SCHEDA N. 4 MODALITA’ DI EVACUAZIONE MANTENERE LA CALMA Chi non è in grado di muoversi, attenda i soccorsi 1. Evacuare i locali in modo ordinato – seguire le istruzioni 2. Non correre 3. Non usare ascensori o montacarichi – Usare le scale 4. Non portare con sé oggetti ingombranti o pericolosi 5. In presenza di fumo o fiamme coprirsi bocca e naso con un fazzoletto (umido) 6. Respirare con il viso rivolto verso il suolo 7. Fermarsi per riprendere energie o fiato in caso si sia affaticati 8. In presenza di forte calore proteggersi il capo con indumenti, possibilmente bagnati 9. Seguire le vie di fuga 10. Raggiungere il Luogo Sicuro all’esterno dell’edificio 11. Non ostruire gli accessi dopo essere usciti dallo stabile 12. Nei punti di raccolta aspettare gli ordini del Responsabile 13. NON TORNARE INDIETRO PER NESSUN MOTIVO 14. Attendere il segnale di cessata emergenza 20
7. DOVERI DEL PERSONALE CUI SONO AFFIDATE PARTICOLARI RESPONSABILITÀ IN CASO DI INCENDIO I lavoratori che hanno partecipato ai corsi antincendio e pronto soccorso verranno edotti dei contenuti e delle modalità delle presente disposizioni. 7.1. IN CASO DI FUGA DI GAS COME INTERVENIRE * Spegnere le fiamme libere e le sigarette. * Interrompere immediatamente l'erogazione di gas dal contatore esterno. * Aprire immediatamente tutte le finestre. * Aprire interruttore Energia Elettrica centralizzato solo se esterno al locale e non effettuare nessuna altra operazione elettrica. * Fare evacuare ordinatamente i clienti ed il personale non addetto all'emergenza seguendo le vie di fuga segnalate. * Verificare che all'interno del locale non siano rimaste bloccate persone. * Presidiare l'ingresso impedendo l'accesso a chiunque non sia addetto alle operazioni di emergenza. * Verificare se vi sono causate accertabili di fughe di gas (rubinetti gas aperti, visibile rottura di tubazioni di gomma) SE SI E' IN GRADO DI ELIMINARE LA CAUSA DI PERDITA Eliminare la causa della perdita. SE NON SI E' IN GRADO DI ELIMINARE LA CAUSA DELLA PERDITA Telefonare dall'esterno dei locali ai Vigili del fuoco. AL TERMINE DELLA FUGA DI GAS * Lasciare ventilare il locale fino a che non si percepisca più l'odore del gas. * Dichiarare la fine dell'emergenza. • Riprendere le normali attività lavorative. 21
7.2. IN CASO DI SEGNALAZIONE DI ORDIGNO COME INTERVENIRE OVE SI RICEVA SEGNALAZIONE TELEFONICA O SI RISCONTRI LA PRESENZA DI CONTENITORI SOSPETTI : * Avvertire immediatamente le autorità di pubblica sicurezza telefonando alla polizia ed ai carabinieri. * Non effettuare ricerche per individuare l'ordigno. * Fare evacuare ordinatamente il personale non addetto all'emergenza seguendo le vie di fuga segnalate. * Verificare che non siano rimaste bloccate persone. * Presidiare l'ingresso impedendo l'accesso a chiunque non sia addetto alle operazioni di emergenza. 7.3. IN CASO DI VERSAMENTO DI LIQUIDO CORROSIVO, TOSSICO O VISCOSO COME INTERVENIRE * Fare evacuare ordinatamente i clienti ed il personale non addetto all'emergenza seguendo le vie di fuga segnalate. * Verificare che all'interno del locale non siano rimaste bloccate persone. * Presidiare l'ingresso impedendo l'accesso a chiunque non sia addetto alle operazioni di emergenza. * Verificare se vi sono cause accertabili di perdita dei liquidi (rubinetti aperti, visibile rottura di tubazioni, contenitori forati) SE SI E' IN GRADO DI ELIMINARE LA CAUSA DI PERDITA Eliminare la causa della perdita. SE NON SI E' IN GRADO DI ELIMINARE LA CAUSA DELLA PERDITA * Telefonare ai Vigili del fuoco. * Telefonare all'unità sanitaria locale. * Contenere ed assorbire la perdita utilizzando le tecniche, i materiali ed i dispositivi di protezione individuale previsti nelle schede di sicurezza delle sostanze pericolose. AL TERMINE DELLE OPERAZIONI DI CONTENIMENTO ED ASSORBIMENTO * Lasciare ventilare il locale fino a non percepire più l'odore del prodotto versato. * Verificare che i pavimenti siano puliti e non scivolosi. * Dichiarare la fine dell'emergenza. * Riprendere le normali attività lavorative. 22
7.4. IN CASO DI INFORTUNIO O MALORE COME INTERVENIRE * Convocare immediatamente sul luogo dell'infortunio/malore l'incaricato aziendale al pronto soccorso. * Astenersi da qualsiasi intervento sull'infortunio fino all'arrivo dell'incaricato al pronto soccorso. * Evitare affollamenti nei pressi dell'infortunato. * Collaborare con l'incaricato del pronto soccorso seguendone le istruzioni e fornendogli le attrezzature ed i materiali richiesti. * Chiamare telefonicamente il soccorso medico esterno. 7.5. IN CASO DI GUASTO ELETTRICO COME INTERVENIRE SE LE LAMPADE DI EMERGENZA SI SONO REGOLARMENTE ACCESE : * Invitare il personale ed i visitatori a rimanere nella posizione in cui si trovano. * Attendere qualche minuto, poi fare evacuare ordinatamente i visitatori ed il personale seguendo le via fuga predefinite. SE LE LAMPADE DI EMERGENZA NON SI SONO ACCESE : * Invitare il personale ed i visitatori a rimanere nella posizione in cui si trovano. • Procurarsi torce elettriche e fare evacuare ordinatamente i visitatori ed il personale illuminando le vie di fuga predefinite. 7.6. IN CASO DI ALLAGAMENTO COME INTERVENIRE * Interrompere immediatamente l'erogazione dell'acqua dal contenitore esterno. * Aprire interruttore EE centralizzato e non effettuare nessuna altra operazione elettrica. * Fare evacuare l'ingresso impedendo l'accesso a chiunque non si addetto alle operazioni di emergenza. * Verificare se vi sono cause accertabili della perdita di acqua (rubinetti aperti, visibile rottura di tubazioni). SE SI E' IN GRADO DI ELIMINARE LA CAUSA DI PERDITA Eliminare la causa della perdita. 23
SE NON SI E' IN GRADO DI ELIMINARE LA CAUSA DELLA PERDITA * Telefonare all'Azienda dell'Acqua. * Telefonare ai Vigili del fuoco. AL TERMINE DELLA PERDITA DI ACQUA * Drenare l'acqua dal pavimento. * Assorbire con segatura e stracci. * Verificare che il pavimento sia asciutto e non scivoloso. * Verificare che l'acqua non abbia raggiunto quadri, apparecchi elettrici e scatole di derivazione; se questo è avvenuto non richiudere l'interruttore generale fino al completamento delle relative attività di manutenzione. * Dichiarare la fine dell'emergenza. * Riprendere le normali attività lavorative. 8. DISPOSIZONI GENERALI ANTINCENDIO 8.1. Attrezzature ed impianti di protezione antincendio Scopo dell'attività di sorveglianza, controllo e manutenzione è quello di rilevare e rimuovere qualunque causa, deficienza, danno od impedimento che possa pregiudicare il corretto funzionamento ed uso dei presidi antincendio. L'attività di controllo periodica e la manutenzione sarà eseguita da personale competente e qualificato e registrata nelle apposite Schede del Registro Antincendio. La scuola è in possesso delle seguenti attrezzature antincendio: 8.1.1. Estintori a polvere In generale gli estintori a polvere sono utilizzati per lo spegnimento di principi di incendio di qualsiasi tipo, anche in presenza di impianti elettrici in tensione, e comunque in conformità alle istruzioni d'uso indicate dal fabbricante. Essi, in generale, sono utilizzati per lo spegnimento dei seguenti tipi di focolai: - sostanze solide che formano brace (fuochi classe A); - sostanze liquide (fuochi classe B); - sostanze gassose (fuochi classe C). Prima dell'uso degli estintori a polvere è necessario: - accertarsi della natura e della gravità dell'incendio; - verificare che il tipo di estintore sia adatto alla classe di fuoco (avvalendosi all'uopo delle istruzioni d'uso dell'estintore); 24
- verificare che l'estintore sia idoneo, ovvero controllare che sia pressurizzato (l'indicatore del manometro deve essere nel campo verde), e che sia stato sottoposto al controllo semestrale (riportato sull'etichetta dell'estintore); - assicurarsi che vi siano vie di fuga alle proprie spalle e, preferibilmente, l'assistenza di altre persone per l’opera di estinzione; - nel caso il focolaio di incendio sia all'aperto, operare sopravento e più in generale tenere conto delle condizioni ambientali più favorevoli. Durante l'uso degli estintori a polvere si devono rispettare le seguenti istruzioni: - impugnare l'estintore; - togliere la sicura tirando l'anello vicino all'impugnatura; - portarsi alla giusta distanza dal fuoco; - impugnare la manichetta erogatrice; - premere a fondo la maniglia di erogazione dirigendo il getto alla base delle fiamme (tenere presente che la durata del funzionamento dell'estintore è molto breve, pochi secondi); - in caso di spegnimento con più estintori, gli operatori si posizionano rispetto al fuoco con un angolo massimo di 90° al fine di non ostacolarsi e investirsi reciprocamente con i getti; - il getto dell'estintore non deve mai essere rivolto contro le persone, anche se avvolte da fiamme, e, in tale evenienza, usare acqua, coperte o indumenti per soffocare le fiamme; - dopo le operazioni di spegnimento allontanarsi dal locale chiudendo le aperture. 8.1.2 Estintori a CO2 Essi, in generale, sono utilizzati per lo spegnimento dei seguenti tipi di focolai: - sostanze liquide (fuochi classe B); - sostanze gassose (fuochi classe C). Prima dell'uso degli estintori a CO2 è necessario: - accertarsi della natura e della gravità dell'incendio; - verificare che il tipo di estintore sia adatto alla classe di fuoco (avvalendosi all'uopo delle istruzioni d'uso dell'estintore); - verificare che l'estintore sia idoneo, ovvero controllare che sia pressurizzato (l'indicatore del manometro deve essere nel campo verde), e che sia stato sottoposto al controllo semestrale (riportato sull'etichetta dell'estintore); 25
- assicurarsi che vi siano vie di fuga alle proprie spalle e, preferibilmente, l'assistenza di altre persone per l’opera di estinzione; - nel caso il focolaio di incendio sia all'aperto, operare sopravento e più in generale tenere conto delle condizioni ambientali più favorevoli. Durante l'uso degli estintori a CO2 si devono rispettare le seguenti istruzioni: - impugnare l'estintore; - togliere la sicura tirando l'anello vicino all'impugnatura; - portarsi alla giusta distanza dal fuoco; - impugnare la manichetta erogatrice; - premere a fondo la maniglia di erogazione dirigendo il getto alla base delle fiamme (tenere presente che la durata del funzionamento dell'estintore è molto breve, pochi secondi) - in caso di spegnimento con più estintori, gli operatori si posizionano rispetto al fuoco con un angolo massimo di 90° al fine di non ostacolarsi e investirsi reciprocamente con i getti; - il getto dell'estintore non deve mai essere rivolto contro le persone, anche se avvolte da fiamme, e, in tale evenienza, usare acqua, coperte o indumenti per soffocare le fiamme (l'anidride carbonica (C02) uscendo dall'estintore passa dallo stato liquido allo stato gassoso e produce un notevole raffreddamento che può provocare ustioni da congelamento); - quando il cono diffusore è collegato ad una manichetta flessibile e questa deve essere impugnata, durante l'erogazione, per dirigere il getto, si deve fare molta attenzione affinché la mano utilizzata o parte di essa non fuoriesca dall'apposita impugnatura isolante, per evitare ustioni da congelamento; - fare attenzione a non investire motori o parti metalliche calde che potrebbero rompersi per eccessivo raffreddamento superficiale; - dopo le operazioni di spegnimento allontanarsi dal locale chiudendo le aperture. 8.1.3 Idranti Gli idranti sono impianti di spegnimento dotati di una propria rete idrica di alimentazione sempre in pressione. Sono costituiti da una tubazione (manichetta) in tela sintetica -rivestita internamente con materiale impermeabile-, hanno una lunghezza di $MANUAL$ metri e sono muniti di lancia con valvola di apertura e chiusura del getto. Prima e durante l'uso dell'idrante si devono rispettare le seguenti istruzioni: - rompere la superficie trasparente dello sportello che contiene la manichetta arrotolata; 26
- asportare la tubazione dalla cassetta, poggiandola a terra e srotolandola completamente evitando l'appoggio su spigoli appuntiti o taglienti; - impugnare la manichetta erogatrice con due mani e puntarla alla base delle fiamme; - aprire la valvola di erogazione dell'acqua azionando il volantino posto nella cassetta sulla tubazione metallica di alimentazione; - regolare la portata e la tipologia di getto (pieno o frazionato) azionando la valvola della lancia di erogazione 8.2. Informazione antincendio Tutti i lavoratori ricevono una adeguata informazione su: a) rischi di incendio legati all'attività svolta; b) rischi di incendio legati alle specifiche mansioni svolte; c) misure di prevenzione e di protezione incendi adottate nel luogo di lavoro con particolare riferimento a: * osservanza delle misure di prevenzione degli incendi e relativo corretto comportamento negli ambienti di lavoro; * divieto di utilizzo degli ascensori per l'evacuazione in caso di incendio; * importanza di tenere chiuse le porte resistenti al fuoco; * modalità di apertura delle porte delle uscite; d) ubicazione delle vie di uscita; e) procedure da adottare in caso di incendio, ed in particolare: * azioni da attuare in caso di incendio; * azionamento dell'allarme; * procedure da attuare all'attivazione dell'allarme e di evacuazione fino al punto di raccolta in luogo sicuro; * modalità di chiamata dei vigili del fuoco. f) i nominativi dei lavoratori incaricati di applicare le misure di prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione delle emergenze e pronto soccorso; g) il nominativo del responsabile del servizio di prevenzione e protezione dell'azienda. 8.4. Segnaletica di sicurezza Tutta la materia sulla segnaletica è regolamentata dal D. Lgs. 81 del 2008, che recepisce la specifica direttiva CEE 92/58. 27
I cartelli segnaletici all'interno della scuola possono indicare pericolo, divieto, obbligo o informazione. 8.5 Cassetta Primo Soccorso Nella scuola è presente una cassetta di primo Soccorso La cassetta di primo soccorso contiene: - guanti sterili monouso (5 paia); - visiera paraschizzi; - flacone di soluzione cutanea di iodopovidone al 10% di iodio da 1 litro (1); - flaconi di soluzione fisiologica ( sodio cloruro - 0, 9%) da 500 ml (3); - compresse di garza sterile 10 x 10 in buste singole (10); - compresse di garza sterile 18 x 40 in buste singole (2); - teli sterili monouso (2); - pinzette da medicazione sterili monouso (2); - confezione di rete elastica di misura media (1); - confezione di cotone idrofilo (1); - confezioni di cerotti di varie misure pronti all'uso (2); - rotoli di cerotto alto cm. 2,5 (2); - un paio di forbici; - lacci emostatici (3); - ghiaccio pronto uso (2); - sacchetti monouso per la raccolta di rifiuti sanitari (2); - termometro; - apparecchio per la misurazione della pressione arteriosa. 9. ASSISTENZA ALLE PERSONE DISABILI IN CASO DI INCENDIO 9.1. Assistenza alle persone che utilizzano sedie a rotelle ed a quelle con mobilità ridotta Gli ascensori non devono essere utilizzati per l'esodo, salvo che siano stati appositamente realizzati per tale scopo. Il personale addetto ai portatori di handicap è debitamente addestrato al trasporto delle persone disabili. 9.2. Assistenza alle persone con visibilità o udito menomato o limitato In caso di evacuazione della Scuola, occorre che i lavoratori addetti ai portatori di handicap assistano le persone con visibilità menomata o limitata. 28
Nel caso di persone con udito limitato o menomato esiste la possibilità che non sia percepito il segnale di allarme. In tali circostanze occorre che una addetto ai portatori di handicap, allerti l'individuo menomato. 10. SEGNALETICA DI SICUREZZZA Categoria: Antincendio Nome: Estintore n. Descrizione: Estintore Posizione: In prossimità dell'estintore. Categoria: Divieto Nome: Vietato l'accesso ai non addetti ai lavori Descrizione: Vietato l'accesso ai non addetti ai lavori In prossimità degli accessi all'area di lavoro Posizione: interdetta. Categoria: Divieto Nome: Vietato fumare Descrizione: Vietato fumare Nei luoghi ove è esposto è espressamente Posizione: vietato fumare per motivi igienici o per prevenire gli incendi. Categoria: Salvataggio Nome: Uscita di emergenza Descrizione: Posizione: Categoria: Antincendio Nome: Estintore [1] Non più in uso dall'entrata in vigore della Descrizione: UNI EN ISO 7010:2012 Posizione: Categoria: Divieto Nome: Vietato eseguire riparazioni Descrizione: Posizione: Categoria: Divieto Nome: Vietato rimuovere le protezioni Vietato rimuovere le protezioni e i Descrizione: dispositivi di sicurezza Sulle macchine aventi dispositivi di Posizione: protezione. 29
Categoria: Avvertimento Nome: Pericolo generico Descrizione: Pericolo generico Ovunque occorra indicare un pericolo non segnalabile con altri cartelli. Posizione: E' completato di solito dalla scritta esplicativa del pericolo esistente (segnale complementare). Categoria: Avvertimento Nome: Caduta materiali Descrizione: Attenzione caduta materiali dall'alto - Nelle aree di azione delle gru. - In corrispondenza delle zone di salita e Posizione: discesa dei carichi. - Sotto i ponteggi. Categoria: Avvertimento Nome: Rischio biologico Descrizione: Pericolo rischio biologico In corrispondenza di lavorazioni o sostanze Posizione: dalle quali può scaturire un pericolo biologico. Categoria: Divieto Nome: Vietato spegnere con acqua Descrizione: Vietato utilizzare l'acqua per spegnere - Sulle porte di ingresso delle stazioni elettriche, delle centrali elettriche non presidiate, delle cabine elettriche, ecc. Posizione: - Dove esistono conduttori, macchine e apparecchi elettrici sotto tensione. - In prossimità delle pompe di rifornimento carburanti. Categoria: Segnali Nome: Avvertimento Descrizione: Posizione: Categoria: Antincendio Nome: Idrante n. Descrizione: Idrante Posizione: In corrispondenza dell'idrante. Categoria: Antincendio Nome: Estintore carrellato Descrizione: Estintore carrellato 30
Posizione: Categoria: Antincendio Nome: Allarme antincendio Allarme antincendio - Azionare solo in caso Descrizione: di incendio Posizione: Categoria: Antincendio Nome: Idrante Descrizione: Idrante Posizione: In corrispondenza degli idranti. Categoria: Antincendio Non ingombrare gli spazi antistanti agli Nome: idranti Non ingombrare gli spazi antistanti agli Descrizione: idranti Posizione: Categoria: Antincendio Nome: Porta tagliafuoco Porta tagliafuoco a chiusura automatica - Descrizione: Non ingombrare gli spazi antistanti Posizione: Categoria: Antincendio Nome: Telefono emergenza antincendio Descrizione: Telefono emergenza antincendio Posizione: Categoria: Avvertimento Nome: Alta tensione Descrizione: Tensione elettrica pericolosa Sulle porte di ingresso delle cabine di distribuzione, di locali, armadi, ecc. contenenti conduttori ed elementi in Posizione: tensione. Su barriere, difese, ripiani posti a protezione di circuiti elettrici. Categoria: Avvertimento Nome: Pericolo elettricità [1] Non più in uso dall'entrata in vigore della Descrizione: UNI EN ISO 7010:2012 Posizione: Categoria: Avvertimento 31
Nome: Pericolo elettricità Attenzione elementi sotto tensione: pericolo Descrizione: elettricità, pericolo di folgorazione Posizione: Descrizione: Pericolo scariche elettriche Posizione: Categoria: Prescrizione Nome: Protezione dell'udito È obbligatorio indossare le protezioni Descrizione: dell'udito Negli ambienti di lavoro o in prossimità delle lavorazioni la cui rumorosità Posizione: raggiunge un livello sonoro tale da costituire un rischio di danno per l'udito. 11. PLANIMETRIE Il piano è corredato della seguente cartografia: • Planimetrie dei piani con indicazioni punti di raccolta 32
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