Organizzazione e struttura della Protezione Civile Provinciale/Regionale/Nazionale - CORSO BASE DI PROTEZIONE CIVILE TAINO - 14 Settembre 2011
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Organizzazione e struttura della Protezione Civile Provinciale/Regionale/Nazionale CORSO BASE DI PROTEZIONE CIVILE TAINO - 14 Settembre 2011
Cos’è la PROTEZIONE CIVILE? 1)“Organismo” permanente: Legge 225/1992; 2)Previsione, prevenzione, soccorso, superamento dell'emergenza; 3) Sistema complesso: VVF, S.S.Em.U.118, Organizzazioni di Volontariato, Enti Locali; 4)Coordinamento trasversale ed unitario: sussidiarietà
LA NASCITA DELLA PROTEZIONE CIVILE IN ITALIA Il Dipartimento della Protezione Civile è stato istituito nel 1981 dopo il terremoto che il 23 novembre 1980 colpì in maniera particolare l’Irpinia l’Irpinia,, causando circa 3.000 morti e 10 10..000 feriti feriti.. Rappresenta il “quartiere generale”” generale del Servizio Nazionale della Protezione Civile,, istituito nel 1992 con Civile la Legge n. 225
1) Organismo permanente: Il disegno di legge della 225/92, presentato nel 1982 e approvato dopo 10 anni di dibattito, contiene tre intuizioni di importanza storica, che rivoluzionano l’impianto filosofico della protezione civile italiana. Novità della legge 225 Il sistema di Protezione Il primo presidio Civile deve essere territoriale di Protezione Occorre coinvolgere e Civile va individuato valorizzare il preesistente all’evento, nel comune volontariato organizzato non formarsi in corsa
2) ATTIVITA' DI PROTEZIONE CIVILE la previsione la prevenzione il soccorso il superamento dell’emergenza La carenza di qualcuna di questa componenti può risultare determinante per il successo o l’insuccesso
Previsione Attività dirette alla determinazione delle cause dei fenomeni calamitosi, calamitosi, alla individuazione dei rischi e alla delimitazione del territorio interessato dal rischio
Prevenzione Attività volte ad evitare o ridurre al Pianificazione di minimo la emergenza possibilità che si verifichino danni conseguenti Attività addestrative all’evento Educazione Interventi strutturali Informazione
Soccorso Tutti gli interventi diretti ad assicurare alle popolazioni colpite ogni forma di prima assistenza
Superamento dell’emergenza Tutte le attività volte a rimuovere gli ostacoli alla ripresa delle normali condizioni di vita
3) PERCHE' “SISTEMA COMPLESSO”? COMPONENTI del Servizio Nazionale della Protezione Civile (L.225/92: art. 6) Le Amministrazioni dello Stato Le Regioni Le Province I Comuni e le Comunità Montane Gli enti pubblici Gli istituti e i gruppi di ricerca scientifica con finalità di p.c. Ogni altra istituzione ed organizzazione anche privata I cittadini e i gruppi associati di volontariato civile Gli ordini e i collegi professionali
3) Perchè “SISTEMA COMPLESSO”? STRUTTURE OPERATIVE nazionali del Servizio (L225/92: art. 11) Il Corpo nazionale dei vigili del fuoco (componente fondamentale) Le Forze armate Le Forze di polizia Il Corpo forestale dello Stato I Servizi tecnici nazionali I gruppi nazionali di ricerca scientifica La Croce rossa italiana Le strutture del Servizio sanitario nazionale (S.S.U.Em118) Le organizzazioni di volontariato Il Corpo nazionale soccorso alpino – CNSA (CAI)
4) CHI DIRIGE “L'ORCHESTRA”? COMUNE un ruolo L.225/92 ART 15 . – assegna al centrale in PROTEZIONE CIVILE: Il SINDACO, in qualità di AUTORITÀ di protezione civile, dirige e coordina i servizi di soccorso e di assistenza alle popolazioni colpite. Ma perché proprio il comune? Il comune è da sempre la cellula ideale di organizzazione della comunità, in grado di assicurare ai suoi membri i tre maggiori valori attesi: Il benessere La qualità della vita La sicurezza
I compiti del sindaco Per proteggere i suoi cittadini, al sindaco non è richiesto di fare miracoli prima, durante o dopo l’emergenza, né di improvvisarsi manager professionista dei disastri. Tuttavia….
ILSINDACO HA IL DOVERE PRIMARIO DI CONOSCERE E RICONOSCERE, MEGLIO DI OGNI ALTRO, I RISCHI PRESENTI NEL SUO TERRITORIO
Il comune deve essere il primo ente a scattare in soccorso in occasione di una emergenza
ILSINDACO E’ LA PUNTA DELL’ICEBERG SINDACO Strutture operative locali Informazione pubblica Ufficio Tecnico Volontariato locale Pianificazione di emergenza Servizi sociali Polizia municipale Formazione Maestranze comunali Imprese locali Prevenzione Aziende di servizi Strutture sanitarie Servizi amministrativi e contabili
Perché dotarsi di un sistema di protezione civile? Conoscenza dei rischi antropici o naturali presenti sul territorio: prevedibile?, estensione dell'evento (puntuale, area vasta)? durata?, popolazione coinvolta (strutture sensibili, strategiche)?; ecc. SCENARIO COMPLETO D'EVENTO Azione: il Sindaco è il primo dei soccorritori: Unità di crisi locale? Piano di Emergenza?, risorse? mezzi? ecc. INTERVENTO TEMPESTIVO ED EFFICACE
E QUANDO IL SINDACO NON CE LA FA’ PIÙ CHI CHIAMA? (PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETA') LA PROVINCIA IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA È AUTORITÀ DI PROTEZIONE CIVILE (L.R. n.16/2004) Il ruolo di coordinamento e di intervento nelle emergenze non può prescindere dal coinvolgimento dell'Organo Prefettizio, quale rappresentante del Governo sul territorio, per le prerogative di coordinamento delle forze dell’ordine, delle forze armate e di raccordo col Governo E QUANDO L'EVENTO (per estensione e/o gravità) richiede più risorse? REGIONE DIPARTIMENTO NAZIONALE DI PROTEZIONE CIVILE (DPC)
Provincia autorità sussidiaria: In una Regione come la Lombardia, le Province sono indispensabili per il coordinamento delle forze operative e della pianificazione di emergenza a livello locale, proponendosi come snodo indispensabile verso i livelli più alti di coordinamento ed intervento (Regione, Stato) e come primo collegamento con le autorità dello Stato presenti a livello provinciale (gli Uffici Territoriali del Governo, con i Prefetti). ANCHE L'ENTE PROVINCIA DEVE ORGANIZZARSI CON UNA STRUTTURA DI PROTEZIONE CIVILE
LA PROTEZIONE CIVILE IN PROVINCIA DI VARESE: SETTORE PROTEZIONE CIVILE E SICUREZZA - 2010 DIRIGENTE: Dott. Angelo Gorla PROTEZIONE CIVILE SICUREZZA: Sezione Specialistica Polizia Provinciale: •Stradale; •Nautica; •Faunistica. – Dott. Andrea Canazza: capo-servizio – Rag. Maria Claudia Burlotti : Antincendio Boschivo e G.E.V.; – Geom. Corinne Francese: attività amministrativa, gestione eventi, contributi, bilancio; – Antonello Mazza: gestione Albo Volontariato, rimborsi, Progetto Acque Sicure, Unità cinofilie; – Geom. Luigi Pietrobelli: cartografia, TLC, Storm Allert; – Arch. Eleonora Pozzoni: pianificazione pc aib imenotteri; – Ing. Maria Laura Zorzit: pianificazione pc, formazione, TLC; – Rag. Anna Cesarini: attività amministrativa; – Geom. Salvatore Bellante: attività tecnico-amministrativa; – Dott.ssa Maria Francesca D’Agostino : segreteria assessorato.
PROTEZIONE CIVILE IN CRESCITA........ ➢N. di Organizzazioni di Protezione Civile in costante crescita; ➢Nuove conoscenze maturate in eventi emergenziali; ➢ Molteplicità degli ambiti di intervento del volontariato di Protezione Civile; ➢Frequenza degli eventi emergenziali sul territorio provinciale, regionale e nazionale; ➢Ecc. SISTEMA FLESSIBILE IN GRADO DI RISPONDERE PRONTAMENTE ALLE ESIGENZE DEL TERRITORIO
IN SINTESI Sistema complesso: VVF, S.S.U.Em.118, Organizzazioni di Volontariato, Enti Locali = diversi ruoli e competenze ma insieme per il riaggiungimento di un obiettivo comune; Previsione, prevenzione, soccorso superamento dell'emergenza: come?; “Organismo” permanente, non per “l'occasione”: Legge 225/1992 e l.r. 16/2004; Coordinamento trasversale ed unitario: C'E UNA CABINA DI REGIA; IN PRATICA? Nelle prossime ”puntate”
INFORMAZIONI RELATIVE AL CORSO Scrivere a: protezionecivile@provincia.va.it
grazie per l’attenzione
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