Sustainability - 11EURO 4,00 Numero - About Energy

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Sustainability - 11EURO 4,00 Numero - About Energy
Oil tabloid n. 11/2010 - Spedizione postatarget magazine

                                        EURO 4,00
                                       Numero
                                                                            SETTEMBRE 2010

                               11
                                                           sustainability
Sustainability - 11EURO 4,00 Numero - About Energy
tabloid
                                                                                l concetto si è im-
                                                                                                                Interrogativi                                   gas-serra, mentre Jermyn

                                                                      I
                                                                                posto negli ultimi                                                              Brooks, della ONG Traspa-
                                                                                anni negli am-                                                                  rency International, e Nor-
                                                                                bienti politici, fi-                                                            man Tjombe, Presidente del-
Trimestrale Eni - Anno 3
N. 11 Settembre 2010
Autorizzazione del Tribunale di Roma
                                                                                nanziari e indu-
                                                                                striali e nel dibat-
                                                                                tito sugli scenari
                                                                                                                 ineludibili                                    l’Anti-Corruption Trust, ri-
                                                                                                                                                                cordano le iniziative contro
                                                                                                                                                                il fenomeno della corruzione
n. 19/2008 del 21/01/2008                                                       futuri del mondo. Sostenibilità. Di fronte ai      e come questo pesi sulla crescita dei Paesi emergenti
                                                                    guasti ambientali sempre più inquietanti, al rischio di        in generale e dell’Africa in particolare. Un male che può
Direttore responsabile:
Gianni Di Giovanni                                                  scarsità di risorse, agli squilibri destabilizzanti fra Nord   essere contrastato soprattutto puntando sulla forma-
                                                                    e Sud, come programmare uno sviluppo che sia so-               zione delle classi dirigenti africane, sottolinea Abimbola
Direttore editoriale:
                                                                    stenibile dal punto di vista ecologico, sociale e del ri-      Ajayi, Vice Direttore dell’African Leadership Forum.
Stefano Lucchini
                                                                    spetto dei diritti della persona umana?                        Gli interventi tenuti al Global Compact Leaders Sum-
Comitato editoriale:                                                Interrogativi fino ad oggi troppo spesso trascurati da un      mit di New York dal segretario dell’ONU, Ban Ki-Moon,
Coordinatore                                                        Occidente proteso verso l’obiettivo della massima cre-         e dal Direttore Esecutivo dello stesso Global Compact,
Lucia Annunziata                                                    scita e del massimo profitto, a tutti i costi. Ma che ap-      George Kell, evidenziano invece l’importanza del ruo-
Geminello Alvi, Bernardo Bortolotti,                                paiono attualissimi soprattutto in un momento come que-        lo che può svolgere il mondo delle imprese. Il Segre-
Carlo Carraro, Valerio Castronovo, Alberto Clò,                     sto, quando la ricerca di una via di uscita duratura dal-      tario delle Nazioni Unite, in particolare, lancia un ap-
Marta Dassù, Antonio Galdo, Guido Gentili,                          la crisi economica globale rende necessario un profondo        pello all’industria perché investa di più nei Paesi emer-
Gary Hart, James F. Hoge, Harold W. Kroto,                          ripensamento del concetto stesso dello sviluppo e del-         genti, assumendo la guida dei processi di cambiamento.
Raffaella Leone, Leonardo Maugeri,                                  le relazioni fra economie, industrie, nazioni. Interrogativi   Invito di cui Eni non ha davvero bisogno. Nelle pagi-
Molly Moore, Edward Morse, Moises Naim,                             cui non può sfuggire l’industria petrolifera, impegnata        ne che seguono, Paolo Scaroni, Ad di Eni, in un con-
Joaquin Navarro Valls, Paolo Nicolini,
                                                                    in un comparto particolarmente esposto per quanto ri-          fronto con Jeffrey Sachs della Columbia University, ri-
Daniel G. Nocera, Mario Pirani,
Federico Rampini, Marco Ravaglioli,                                 guarda la salvaguardia dell’ambiente naturale e operante       corda come l’azienda abbia nel DNA questo tipo di im-
Carlo Rossella, Giulio Sapelli, Giuseppe Turani,                    spesso in contesti a rischio sul fronte dei diritti umani,     pegno: a partire dall’approccio rivoluzionario del suo
Daniela Viglione, Enzo Viscusi                                      degli equilibri sociali, della lotta alla corruzione.          fondatore, Enrico Mattei, nei rapporti con i Paesi emer-
                                                                    Non sorprenderà, dunque, che al tema della sosteni-            genti, per giungere alle recenti scelte contro il degra-
In redazione:                                                       bilità Oil abbia dedicato, in questo suo undicesimo nu-        do ambientale e per lo sviluppo sociale ed economico.
Coordinatore
Clara Sanna                                                         mero, un’attenzione speciale. Invitando a una rifles-          Testimonianze dell’impegno di altri grandi gruppi in-
                                                                    sione alcuni dei massimi esperti dell’argomento.               dustriali vengono poi da Paolo Ferrero, Vice Presidente
Lelio Alfonso, Charlotte Bolask,                                    Di un grande protagonista della politica americana come        senior di Chrysler Powertrain e da Paul Polman, Am-
Francesca De Giglio, James Hansen, Rita Kirby,
Simona Manna, Alessandra Mina, Daniel G. Rhea,                      Gary Hart, l’editoriale di apertura, mentre è un guru          ministratore Delegato della Unilever.
Serena Sabino, Daniela Scamuzzi                                     della finanza mondiale come Mohamed El-Erian a de-             In conclusione un’ulteriore riflessione sulla vicenda del
Autori:                                                             lineare il complesso scenario economico nel quale il tema      Golfo del Messico, tutt’altro che estranea al tema del-
Daniel Athzori, Trisha Curtis,                                      dello sviluppo sostenibile va inquadrato, sottolinean-         la sostenibilità. Tre esperti come Lucian Pugliaresi, Ben
Marco De Martino, Danielle Dern, George Kell,                       do la necessità di riforme legate al sociale, al lavoro,       Montalbano e Trisha Curtis, di fronte alla proposta di
Dan Montalbano, Lucian Pugliaresi,                                  alla ricerca più che alla macroeconomia. Parla anche           moratoria delle trivellazioni in alto mare mettono in
Andrea Romano, Serena Van Dyne,                                     un eccezionale non-esperto: Dan Rather, uno dei più            guardia dai danni che un provvedimento del genere,
Simon Tompkins                                                      informati e acuti osservatori della realtà internazionale.     a loro dire, comporterebbe. Un elemento di dibattito
Foto:                                                               Il Commissario europeo per il Clima, Connie Hedegaard,         che affidiamo alla riflessione dei nostri lettori.
Contrasto, Corbis, Getty Images, Infophoto,                         ribadisce l’impegno dell’Europa per la riduzione dei                                           GIANNI DI GIOVANNI
Marka, Masterfile, Redux, Reuters, Siephoto,
Sime, Tips Images, Pablo Flores, Archivio Eni
Redazione e produzione:
Agi, via Ostiense, 72 - 00154 Roma
tel. +39 06 51996254 -385                                            3    OPINIONI                                                 34 Le Chrysler a metano alla conquista degli USA
                                                                          L’editoriale                                                  di Rita Kirby
fax + 39 06 51996286
e-mail: editorialstaff@oilonline.it                                       Responsabilità generazionale                             36 La vera sfida è in mano ai consumatori
www.oilonline.it                                                          di Gary Hart                                                  di Rita Kirby
Progetto grafico:                                                         Colloquio con Mohammed A. El-Erian
Cynthia Sgarallino                                                                                                                 39 Le imprese vanno verso “una nuova era”
                                                                     4 L’economia mondiale e la “nuova normalità”                       di Serena Van Dyne
Collaborazione al progetto:                                               nei mercati energetici
Sabrina Mossetto
                                                                          di Moises Naim
                                                                                                                                   42 Un concetto difficile da quantificare
Impaginazione:                                                                                                                          a cura della Fondazione Eni Enrico Mattei
                                                                          Il mito del giornalismo americano, Dan Rather
ImPRINTing • www.imprintingweb.com                                                                                                 45 Trivellazioni off-shore, perché vanno difese
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                                                                     8 Petrolio, il nostro futuro                                       di Lucian Pugliaresi, Ben Montalbano e Trisha Curtis
In Italia: ILTE SpA, V. F. Postiglione 14,                                di Marco De Martino
10024 Moncalieri (To)                                                     Il piano d’azione di Connie Hedegaard, Commissario UE
In Usa: Schumann Printers, Inc - Fall River, WI                     10 I più sensibili del globo sulle questioni
Traduzioni: TransPerfect Translations - Milano
www.transperfect.com
                                                                          climatiche                                               48   STRUMENTI DI LAVORO
                                                                          di Danielle Dern                                              Dialoghi

Chiuso in redazione il 30 luglio 2010
                                                                                                                                        No a sprechi e ineguaglianze. Lo dice
             Carta Selena Burgo - carta naturale senza legno,
                                                                                                                                        il Corano
             riciclata al 100%, sbiancata senza cloro, acid free.                                                                       di Daniel Athzori
                                                                                                                                        Società

Editore eni spa
                                                                    14    PUNTI DI VISTA
                                                                                                                                   49 Una storia lunga venticinque anni,
                                                                          Prendete il timone del cambiamento                            tra speranze e sconfitte
Presidente: Roberto Poli
                                                                          di Ban Ki-Moon                                                di Antonio Galdo
Amministratore delegato: Paolo Scaroni
Consiglio di amministrazione:
                                                                    16 È un nostro problema                                             Com’eravamo
Alberto Clò, Paolo A. Colombo,                                            di George Kell                                           50 La sostenibilità ante litteram di Eni in Africa
Paolo Marchioni, Marco Reboa, Mario Resca,                          18 Noi ci impegniamo                                                di Valerio Castronovo
Pierluigi Scibetta, Francesco Taranto                                     di Molly Moore                                                Euroenergia
Piazzale Enrico Mattei, 1
                                                                    22 Energia per lo sviluppo. La filosofia Eni                   51 La svolta ecologista: da ideologia “anti”
00144 Roma – www.eni.com                                                                                                                a motore riformista
                                                                    26 Rivoluzione culturale                                            di Andrea Romano

     11
                                                                          di Serena Van Dyne
                                                                                                                                        Data
                                                                    29 Svegliati Africa!                                           52 Un equilibrio precario
                                                                          di Charlotte Bolask
                                                                                                                                        a cura della Direzione Studi e Ricerche Eni
                                                                    31 Governare lo sviluppo
                                                                                                                                   54 Appuntamenti
N.                                                                        di Daniel G. Rhea
Sustainability - 11EURO 4,00 Numero - About Energy
l’editoriale

                  Responsabilità
                  generazionale
                                  aria, l’acqua e la terra non sono beni gratuiti. Ora comprendiamo

                    L’
                                  questo dato elementare, ma non è stato così per gran parte
                                  dell’era industriale. Di conseguenza abbiamo inquinato oceani,
                                  abbiamo avvelenato l’aria che respiriamo e abbiamo usato
                                  il suolo come comoda discarica per la peggior specie di rifiuti
                                  chimici e nucleari. E la popolazione di aree urbane o vicine
                                  alle industrie pesanti o di paesi meno sviluppati ne ha pagato il
                                  prezzo con contaminazioni, malattie e molto spesso con la morte.
                                  La nascita dell’era ambientale, che di solito negli Stati Uniti si
                       GARY       fa risalire alla pubblicazione di “The Silent Spring” di Rachael
                       HART
                                  Carson nel 1962, ha risvegliato la consapevolezza che l’aria,
                                  l’acqua e la terra hanno bisogno di rispetto e protezione,
                                  non solo per la generazione attuale, ma anche per quelle future.
                  Nonostante l’opposizione costante da parte di industrie abituate a un
                  comportamento disinvolto nei confronti dell’inquinamento, i paesi
                  industrializzati hanno approvato leggi che richiedono un civismo collettivo
                  ecoconsapevole. Un altro fattore ugualmente importante è che le nuove
                  generazioni di leader accettino la responsabilità ambientale delle loro azioni,
                  non solo nei rispettivi paesi, ma anche in ambienti che operano in ambito
                                    internazionale. La centrale elettrica nigeriana Eni di Kwale-
                                    Okpai rappresenta, tra numerosi altri, un esempio di
                                    management illuminato che ha saputo riconoscere che civismo
È nostro dovere lasciare            ambientale significa anche buoni affari.
un mondo migliore                   Invece di resistere ai cambiamenti che coinvolgono la protezione
di quello che abbiamo               ambientale, le nuove generazioni di leader aziendali e politici
ereditato. Si tratta                sono sempre più esposti all’attenzione dell’opinione pubblica.
                                    Sono arrivati a riconoscere due importanti realtà: la tutela
di una questione morale,            ambientale non è nemica dei profitti; l’aumento della
non politica. La tutela             popolazione e della domanda dei consumatori deve essere
ambientale non è nemica             affrontato nei limiti permessi dall’aria, dall’acqua e dalla terra
dei profitti; l’aumento             del nostro pianeta. Questa realtà ora la chiamiamo sostenibilità.
                                    Far fronte ai bisogni energetici di popolazioni in aumento nei
della popolazione e                 limiti della sostenibilità ambientale non solo richiede una nuova
dei consumi deve essere             consapevolezza politica, ma esige anche innovazione
affrontato nei limiti               tecnologica. Dobbiamo entrare in un’era post-carbonio.
permessi dal nostro pianeta         Ci manca solo di trovare un consenso su come e quando
                                    questo avverrà. Al momento, le risorse di energia rinnovabile
                                    rappresentano una percentuale relativamente piccola del
                                    consumo totale di energia. Praticamente tutti gli esperti
                  concordano che questa percentuale deve aumentare considerevolmente nei
                  prossimi due o tre decenni. Servono urgentemente nuove invenzioni e tecnologie
                  per ridurre i costi di produzione di energia rinnovabile.
                  Questa è la sfida della nostra era. C’è in gioco la qualità del pianeta che
                  lasceremo alle generazioni future. Si tratta di una questione morale, non politica.
                  Qual è il dovere di una generazione verso le generazioni future? Lasciare un
                  ambiente migliore di quello che ha ereditato

                                                                                                            3
Sustainability - 11EURO 4,00 Numero - About Energy
Colloquio con   MOHAMED A. EL-ERIAN              , guru della finanza globale

          L’economia mondiale
          e la “nuova normalità”
          nei mercati energetici
          Nei prossimi cinque anni, secondo l’Ad di PIMCO, la crescita sarà inferiore
          a quella degli ultimi dieci e la disoccupazione nei paesi industrializzati
          aumenterà. Alla leva finanziaria si sostituirà la re-regulation

                                     lcune persone possono muovere i mercati             sione: strategie di investimento per un’era di trasformazioni

                          A
                                     economici mondiali con le proprie idee. Al-         economiche globali), un libro che ha vinto il premio Financial
                                     tri con le proprie decisioni. Mohamed El-           Times\Goldman Sachs come miglior libro dell’anno, ed è
                                     Erian può fare entrambe le cose. È un uomo          stato selezionato come uno dei migliori libri di finanza del-
                                     di pensiero e di azione; un intellettuale pub-      l’anno dall’Economist. Investitori e policy maker leggono at-
                                     blico di spicco, i cui libri ed articoli influen-   tentamente i suoi interventi, e ministri delle finanze, capi di
                                     zano la nostra visione dei mercati econo-           stato e leader commerciali di tutto il mondo cercano i suoi
                                     mici, ed un professionista le cui decisioni in      consigli. È certamente uno degli intellettuali pubblici migliori
                                     qualità di amministratore delegato del più          al mondo. E poi c’è PIMCO, la società della quale è ammini-
                                     grande fondo comune d’investimento mon-             stratore delegato e Co-Chief Investment Officer. Ciò significa
                                     diale hanno ripercussioni importanti e di-          che su di lui ricade la responsabilità ultima delle prestazioni
                            MOISES   rette sui mercati.                                  di più di 1.000 miliardi di dollari gestiti dalla società. Signi-
                             NAIM    Nel 2008 El-Erian ha scritto “When Markets          fica anche che ha la possibilità di tradurre le proprie idee in
                                     Collide: Investment Strategies for the Age of       azioni mediante i suoi consigli ai responsabili delle decisioni
                                     Global Economic Change” (Mercati in colli-          e influenzando l’opinione pubblica grazie ai suoi articoli e alle

numero
 undici
          4
Sustainability - 11EURO 4,00 Numero - About Energy
l’esclusiva
sue frequenti apparizioni mediatiche, ma anche, cosa altret-
tanto importante, grazie alle sue decisioni a PIMCO.
El-Erian è il primo a sottolineare di non essere un esperto del
mercato petrolifero ed energetico. Ma conosce molto bene il
sistema finanziario mondiale e il suo funzionamento interno,
i cambiamenti attuali, le fragilità strutturali nonché le possi-
bilità e le tendenze a lungo termine. E questo è il contesto fi-
nanziario che influenza il mercato petrolifero, del gas e gli al-
tri mercati energetici. Ecco quindi perché ci siamo rivolti a lui
e con lui abbiamo sostenuto una conversazione aperta sul-
                                                                                                                                            È importante
l’economia mondiale e sui mercati energetici.                                                                                               ricordare
    È suo il concetto di “nuova normalità” per l’economia                                                                                   che questo è
    mondiale. Si tratta di un nuovo equilibrio piuttosto
    precario, ma che comprende anche alcune                                                                                                 e continuerà
    caratteristiche che sembrano più durature. Che cos’è
    la “nuova normalità”?                                                                                                                   ad essere
È un mondo in cui nei prossimi 3 o 5 anni la crescita econo-
mica totale sarà inferiore rispetto agli ultimi dieci anni o giù
                                                                                                                                            un mondo
di lì, la disoccupazione nei paesi industrializzati aumenterà,                                                                              a diverse
e l’era della leva finanziaria e diritto al credito verrà sostituita
da quella della re-regulation e di un sistema bancario privo                                                                                velocità, che
di rischi. Assisteremo inoltre a un’accelerata migrazione di di-
namiche di crescita e benessere dai paesi industrializzati                                                                                  combina regioni
alle economie emergenti. Nei prossimi anni, la velocità sto-
rica di crescita della potenziale produzione nei paesi indu-
                                                                                                                                            dalla crescita
strializzati dovrà affrontare numerose forze contrarie, sia
strutturali che cicliche. Una regolamentazione più severa,
                                                                                                                                            debole, come
l’aumento delle tasse e interventi diffusi da parte dei governi,
oltre a un tasso strutturalmente alto di disoccupazione, fre-
                                                                                                                                            l’Europa, con
neranno la crescita economica mondiale. Ma è importante ri-                                                                                 altre come
cordare che questo è e continuerà ad essere un mondo a di-
verse velocità, che combina regioni dalla crescita debole,                                                                                  l’Asia in cui
come l’Europa, con altre, come l’Asia, in cui continueranno
ad esserci solidi tassi di crescita.                                                                                                        continueranno
    Lei ha fatto riferimento non solo alle tendenze                                                                                         ad esserci solidi
    macroeconomiche mondiali, ma anche a profondi
    cambiamenti strutturali che contraddistinguono la
                                                                                                                                            tassi di crescita
    “nuova normalità”.
Sì. Si tratta di un mondo con un settore pubblico più grande,
che si espande come debitore, regolatore, investitore e for-
nitore di beni che in passato erano forniti prevalentemente dal
settore privato. La nuova normalità significa anche che ban-
che centrali e tesorerie che trovano difficile disfarsi tran-
quillamente di alcune delle misure di emergenza che sono
state costrette ad adottare, e sistemi bancari con dimensioni          molo fiscale e monetario adottato dagli Stati Uniti intaccherà
ridotte rispetto a prima che saranno regolati in maniera               la fiducia nel dollaro come valuta di riserva a livello mondiale?
molto più rigida, ponendo un freno ai rischi che potranno              La zona Euro sarà in grado di tenere uniti paesi con posizioni
prendere. In tal senso, il sistema bancario sarà privato di ri-        e culture fiscali così diverse? I paesi come la Cina avranno fi-
schi e di possibilità di indebitamento, e la banca media as-           ducia a sufficienza da accelerare lo spostamento dell’enfasi
somiglierà di più a un servizio rispetto a ciò a cui ha asso-          delle loro politiche sul consumo domestico? Tutti questi temi
migliato nei primi 7 anni di questo secolo. Nel frattempo              si ripercuotono in un dibattito sempre più caldo, e aggiungerei
aumenteranno la concentrazione e il consolidamento nel set-            incompleto, fra il partito che chiede “crescita subito” e il
tore finanziario.                                                      partito che chiede “austerità subito”.

    In che modo questo futuro economico mondiale che lei                  Ma lei da quale parte sta?
    dipinge verrà influenzato dall’altissimo indebitamento             Da entrambe le parti, perché ritengo che sia un dibattito in-
    del settore pubblico in molti paesi europei e, in modo             completo. Invece di presentare le questioni come alternative,
    particolare, negli Stati Uniti?                                    dobbiamo trovare un modo per riconciliarle a medio termine.
Questa è una questione fondamentale; per la verità è vitale.           Infatti, è fondamentale che il dibattito divenga più inclusivo.
Le finanze pubbliche dei paesi industrializzati sono esplose,          Inoltre, anche se c’è la tentazione, si dovrebbe evitare di ge-
in termini di debiti e deficit, quando i governi e le banche cen-      neralizzare. Alcuni paesi come Grecia e Portogallo non pos-
trali sono entrati in gioco per evitare una depressione nel            sono permettersi il lusso di non agire in maniera drastica e
2008-2009. Ora il mondo deve fare i conti con i danni colla-           immediata per porre freno alla spesa pubblica e agli enormi
terali e con le conseguenze indesiderate.                              deficit. Devono riconquistare subito la fiducia degli investitori.
Ci sono molte domande in sospeso. L’enorme quantità di sti-            Ma per farlo, devono anche offrire la prospettiva di una cre-

   Mohamed                            master e un dottorato              University. Ha trascorso          City di Londra e quindi          finora ferrea che dà
   A. El-Erian                        in economia a Oxford.              gli anni della sua                a PIMCO in California.           agli Stati Uniti la
                                      Per circa 2 anni, prima            formazione presso                 Nel 2004 è emerso                prerogativa sulla
   Amministratore                     di tornare da PIMCO                il Fondo Monetario                come un forte                    nomina unilaterale
   Delegato di PIMCO, è               nel 2008, El-Erian ha              Internazionale, del               candidato alla                   del Presidente della
   nato a New York e si è             diretto la Harvard                 quale è diventato Vice            posizione di Direttore           Banca Mondiale,
   formato in Egitto, USA,            Management Company,                Direttore nel 1997.               Generale del Fondo               riservando il ruolo
   Francia e Regno Unito.             l’ente incaricato della            Dopo 15 anni ha deciso            Monetario                        di Direttore Generale
   Ha studiato alla                   gestione dell’enorme               di lasciare il Fondo              Internazionale (FMI).            del FMI ad un cittadino
   Cambridge University               fondo di donazioni                 ed è entrato nel settore          Sfortunatamente, la              europeo, gli ha tolto
   ed ha ottenuto un                  della Harvard                      privato, prima nella              regola non scritta ma            questa possibilità.

                                                                                                                                                                      5
Sustainability - 11EURO 4,00 Numero - About Energy
scita e una competitività rinnovate. Altri paesi come il Giap-
                             pone, la Germania o gli Stati Uniti, hanno possibilità molto
                             maggiori per diluire il ridimensionamento della spesa pub-
                             blica. Eppure devono ancora intraprendere riforme struttu-
                             rali che garantiscano che il potenziale di crescita delle loro
                             economie non venga ridotto, perché questo renderebbe più
                             difficile mantenere la sostenibilità delle finanze pubbliche per
                             molti anni.
          Assisteremo a      La stabilità sarà recuperata solo una volta che saranno state
                             dissipate le paure combinate di una recessione double-dip e
          uno spostamento    di rischio di perturbazione del credito sovrano. Queste paure
                             trattengono le società dagli investimenti e dalle assunzioni, e
          ancora più         i consumatori dalle spese.
          radicale dei           In che modo i governi possono conciliare politiche
                                 di risanamento dei conti pubblici con la crescita?
          consumi            I governi devono concentrarsi velocemente e mettere in atto
          energetici da      quelle che nei primi anni ’90, e nel contesto dei cambiamenti
                             delle politiche che avvenivano nei mercati emergenti, veni-
          Ovest ad Est       vano chiamate “riforme strutturali di seconda generazione”,
                             un termine che credo sia stato coniato originariamente da lei.
          e da Nord a Sud.   Come sa, queste riforme cercano di sostenere la produttività
                             a lungo termine, garantendo che i settori più vulnerabili
          Le economie        della popolazione (donne indigenti, bambini, anziani e di-
                             soccupati) ottengano un aiuto immediato ed efficace - quelle
          asiatiche sono     che chiamiamo reti di protezione sociale.
          grandi e in        Ciò significa, fondamentalmente, investire in capitale umano,
                             compresa la riqualificazione dei lavoratori, le cui abilità sono
          rapida crescita;   diventate meno preziose a causa delle nuove tecnologie o della
                             concorrenza internazionale, aumentando allo stesso tempo la
          lo stesso vale     mobilità e la flessibilità lavorative. Ovviamente sono anche ne-
                             cessari investimenti sostanziali nelle infrastrutture e nella tec-
          per alcuni paesi   nologia, dando la priorità in particolare alle innovazioni che
                             hanno il potenziale per stimolare la produttività. Infine, cosa
          arabi e            molto importante, tutti i paesi devono guardare in maniera
          dell’America       più onesta agli attriti sociali che si troveranno ad affrontare
                             nei prossimi anni. Attriti e conflitti emergeranno inevitabil-
          Latina             mente fra le necessità e le aspettative di generazioni diverse,
                             fra diversi settori dell’attività economica, fra diversi settori
                             dell’industria e diverse regioni. Nel caso degli Stati Uniti, ciò
                             richiederà una profonda e rapida espansione e rafforza-
                             mento delle reti di protezione sociale per coloro che sono ri-
                             masti indietro. Ma ripeto: la mia conclusione principale è che
                             il dibattito non dovrebbe solo riguardare l’austerità o lo sti-
                             molo, ma anche le politiche che garantiranno una crescita sta-
                             bile e non legata all’inflazione, che possa essere mantenuta
                             nel lungo periodo.

                                 L’esperienza ci insegna che le riforme                           esperienza storica dell’inflazione e dal tentativo di mantenere
                                 macroeconomiche sono difficili da attuare                        in vita il progetto di integrazione proteggendo al tempo stesso
                                 politicamente, ma molto più semplici rispetto alle               l’integrità dell’Unione Europea.
                                 riforme di seconda generazione, che richiedono
                                 impegni a lungo termine e modifiche istituzionali                   E per l’Asia?
                                 complesse.                                                       Le cose andranno molto meglio che in Europa, con l’eccezione
                             Sono completamente d’accordo. Le riforme di seconda ge-              degna di nota del Giappone, che continuerà a far fronte a
                             nerazione sono difficili da progettare, e addirittura più diffi-     forze contrarie alla crescita, dovute ai suoi problemi di bi-
                             cili da mettere in atto da un punto di vista politico. Spesso        lancio e demografici.
                             comportano rinunce concrete a breve termine, in cambio
                             della promessa di guadagni a lungo termine potenziali ma                 E i paesi emergenti?
                             non garantiti. Questa è una proposta politica orribile, ed è il      Si divideranno più chiaramente in due gruppi. Quelli che sono
                             motivo per cui i politici tentano di evitare queste riforme - fin-   stati indeboliti più profondamente dalla crisi economica glo-
                             ché non si rendono conto che si tratta dell’unica via verso una      bale ritorneranno all’interno del vecchio schema dei mercati
                             crescita e una prosperità stabili. Al contrario, se i paesi in-      emergenti, in cui un paese è impantanato in un ciclo di cre-
                             dustrializzati non riescono ad approvare queste riforme si tro-      scite brevi e intense, che porta all’instabilità finanziaria e ad
                             veranno presto in una posizione sfavorevole all’interno di un        un inevitabile crollo seguito da un periodo di dolorosa au-
                             mondo che va sempre più a velocità diverse.                          sterità. Questi sono i paesi ad espansione e contrazione, che
                                                                                                  alternano periodi di crescita rapida insostenibile, a crolli fi-
                                 Quindi, considerando tutto ciò di cui abbiamo discusso           nanziari che ne fermano il percorso per molti anni. L’altro
                                 finora, quali sono le sue aspettative per l’economia             gruppo di paesi emergenti – che fortunatamente comprende
                                 mondiale?                                                        quelli importanti a livello sistemico come Brasile, Cina e In-
                             Mi aspetto che la riabilitazione finanziaria degli Stati Uniti av-   dia – hanno affrontato bene questa grande recessione e
                             venga in un contesto di crescita bassa e di propensione al-          hanno fondamenta più solide. Probabilmente riusciranno a
                             l’inflazione a medio termine, dopo un periodo di disinflazione       sostenere la loro fase di interruzione dello sviluppo.
                             a breve termine. Anche il Regno Unito registrerà una crescita
                             bassa e sarà più vulnerabile agli sbalzi finanziari sia interni          In questo contesto, cosa prevede per i mercati
                             che esterni, e all’instabilità.                                          energetici?
                                                                                                  Abbiamo assistito a modifiche strutturali importanti sia per
                                 E per il resto dell’Europa?                                      quanto riguarda l’offerta che la domanda del mercato. Le mo-
                             Anche le maggiori economie europee entreranno in una tra-            difiche tecnologiche e politiche si sono incanalate in modo da
                             iettoria di bassa crescita, un percorso che, nel caso della Ger-     portare nuovi fornitori sul mercato. Le aree geografiche nelle
                             mania, sarà rafforzato dalle politiche influenzate dall’orribile     quali gli investimenti e le tecnologie stranieri erano limitati si

numero
 undici
          6
Sustainability - 11EURO 4,00 Numero - About Energy
l’esclusiva

sono aperte da un po’ di tempo e sono emersi nuovi fornitori        diversificato. Questa domanda di titoli petroliferi è un im-         ANGRA DOS REIS, BRASILE
e nuovi attori importanti. Il Brasile è un esempio di come          portante fattore determinante della differenza fra il prezzo         Lavoratori di Petrobras nel
nuove tecnologie di esplorazione e produzione abbiano dato          effettivo del petrolio in qualsiasi momento ed il prezzo che         cantiere per la costruzione
vita a un nuovo protagonista del mercato energetico. L’offerta      sarebbe giustificato esclusivamente dal livello di attività eco-     della piattaforma off-shore
è stata stimolata anche da nuove società che possono ora ac-        nomica mondiale.                                                     P-51, 180 km a sud di Rio
cedere ai mercati finanziari internazionali in maniera signi-                                                                            de Janeiro. Grazie alle
ficativa per finanziare la propria crescita. Allo stesso tempo          Lei parla della nascita di un gran numero di nuovi               nuove tecnologie il Brasile
stiamo anche assistendo a una rinascita del nazionalismo                protagonisti che stanno influenzando i mercati                   è diventato un nuovo
delle risorse, e all’espansione di compagnie petrolifere statali        energetici. Mi faccia alcuni esempi.                             protagonista del mercato
ovunque. In alcuni casi, ad esempio in Venezuela, questo na-        Me ne vengono in mente tre. Innanzitutto i fondi sovrani. In         energetico.
zionalismo delle risorse sta limitando la capacità di operare       molti casi esistono grazie alle entrate di petrolio e gas dei pro-
a pieno potenziale. Non c’è attrazione dei capitali e delle tec-    pri azionisti nazionali, ma sono anche diventati attori ed in-
nologie necessarie al sostentamento delle attività di esplora-      vestitori importanti nell’industria. Un secondo esempio sono
zione e dei livelli di produzione che portino a un aumento dei      i nuovi grandi attori come Petrobras, Qatar Oil o Gazprom,
volumi, e questo limita ovviamente il potenziale di offerta per     che stanno entrando direttamente nei mercati finanziari con
il mercato mondiale.                                                volumi, strumenti e modalità che non hanno precedenti. Le
                                                                    sette sorelle raramente hanno preso parte ai mercati finan-
    E per quanto riguarda la domanda?                               ziari nella misura o nel modo in cui questi nuovi grandi at-
Credo che assisteremo a uno spostamento ancora più radi-            tori lo stanno facendo. Un terzo esempio comprende i fondi
cale dei consumi energetici da Ovest a Est e da Nord a Sud.         chiusi di private equity. Anch’essi stanno entrando ed in-
Le economie asiatiche sono grandi, in rapida crescita e non         fluenzando i mercati energetici come mai prima d’ora.
ancora efficienti nel modo di utilizzare l’energia; lo stesso
vale per alcuni paesi dell’America Latina e arabi. Un altro             Questa panoramica offre certamente una
nuovo fattore importante nella domanda, in particolare di pe-           prospettiva molto diversa del modo in cui il
trolio, è la nascita, e ora l’accettazione comune, di una               sistema finanziario mondiale sta reinvestendo
nuova classe di beni nei portafogli di investimento: i titoli ba-       le “entrate petrolifere”.
sati su petrolio o gas. Ricordo che, dieci anni fa, soltanto i      Certamente. Abbiamo fatto molta strada dai tempi in cui i
manager d’investimento più temerari dei maggiori fondi              grandi esportatori di petrolio depositavano i propri guadagni
pensione, fondi universitari o altri investitori istituzionali      in alcune banche dei centri finanziari di Manhattan, della City
avrebbero preso in considerazione l’idea di investire parte         di Londra o di Tokyo. Questi nuovi schemi ed istituzioni di
dei portafogli da loro gestiti in quella classe di beni. Ora è      reinvestimento delle entrate sono destinati a durare. An-
considerato normale ed anche prevedibile avere azioni pe-           ch’essi fanno parte della “nuova normalità”.
trolifere e altri titoli simili in qualsiasi portafoglio grande e

                                                                                                                                                                 7
Sustainability - 11EURO 4,00 Numero - About Energy
Il mito del giornalismo americano,                               DAN RATHER

          Petrolio, il nostro futuro
          Bisogna gestire questa realtà nel modo migliore e investire in una
          ricerca scientifica che riduca i rischi e le domande senza risposta.
          Parola di un grande inviato. E, a sorpresa, di un ex lavoratore petrolifero
                                                   ull’appendiabiti del suo ufficio a pochi passi

                               S
                                                   da Times square, a New York, sono appese
                                                   la sahariana che indossava durante la
                                                   guerra del Vietnam e la tunica che ha usato
                                                   in Afghanistan ai tempi dell’occupazione
                                                   sovietica. Di solito Dan Rather tornava da
                                                   quei viaggi con almeno qualche risposta
                                                   agli interrogativi dei milioni di telespettatori
                                                   che per 25 anni si sono dati appuntamento
          È di moda                                ogni sera alle 18,30 per seguire le sue news
                                                   sulla CBS. Ma stavolta l’anchorman più fa-
          parlare di                MARCO          moso e leggendario della televisione ameri-
                                DE MARTINO
          indipendenza          Corrispondente di
                                                   cana è rientrato dal Golfo del Messico, dove
                                                   è andato per parlare con gli scienziati im-
          energetica dagli    Panorama da New York
                                                   pegnati nella lotta contro la perdita di pe-
                                                   trolio causata dall’esplosione della piatta-
          idrocarburi,       forma Deepwater Horizon, con ancora più domande di quelle
                             che si era appuntate sul suo taccuino.
          ma la realtà
                             Conseguenze reali e difficili da prevedere. “La verità è che ci
          è che molto        sono troppe cose che non sappiamo” dice Rather nel corso di
          difficilmente      una conversazione con Oil. “Non solo abbiamo dimostrato di
                             non avere idea di come porre fine velocemente a un disastro
          questa             del genere: non ne capiamo neppure le conseguenze. Nel
                             Golfo si è consumato un enorme esperimento in diretta, per
          transizione        stessa ammissione degli scienziati che candidamente dicono
                             che ci sono molte più informazioni sulla superficie della Luna
          avverrà a breve    che non sul fondo dell’oceano. E l’unica vera lezione che si
                             può trarre da questa vicenda ha a che fare con l’umiltà: bi-
          termine.           sogna ancora compiere moltissimi studi e ricerche legate
                             alle esplorazioni petrolifere, ed è bene che investiamo il più
          Certamente         possibile le nostre energie in questo settore, perché non sarà
          non la vedranno    certo il disastro al largo delle coste della Louisiana a mettere
                             fine alla nostra sete di energia”.
          neppure i nostri   Rather sa di cosa parla meglio di molti altri perché nell’in-
                             dustria petrolifera lui ci ha lavorato. Le biografie ufficiali ri-
          figli ed è         cordano solo le tappe fondamentali della sua carriera gior-
                             nalistica, dagli esordi come direttore del giornale
          possibile che      universitario The Houstonian al suo annuncio in diretta
                             della morte di JFK. Ma ad Oil il grande inviato di guerra
          sia di difficile   svela di avere cominciato giovanissimo a lavorare negli oil
          realizzazione      field vicini alla sua casa natale: “È una questione di famiglia:
                             sia mio padre che mio nonno hanno lavorato nei pozzi pe-
          anche dopo         troliferi del Texas. Io ho cominciato quando avevo 14 anni:
                             era un’epoca diversa, ed era normale cercare un impiego da
                             giovanissimi. Ho iniziato scavando canali e poi quando sono
                             diventato più grande sono stato brevemente promosso al
                             ruolo di roughneck, un operatore sulle piattaforme, prima
                             sulla costa del Texas e poi nel bacino Permiano vicino a Mi-
                             dland e Odessa”.
                             “Più tardi ho anche cercato di lavorare sulle piattaforme off-
                             shore, ma era troppo pesante” confessa Rather. “Era l’epoca
                             prima dell’avvento degli elicotteri e sulle piccole barche usate
                             per raggiungere le installazioni nell’oceano tutti avevano il
                             mal di mare, compreso me. Era un lavoro durissimo”. In tutto
                             la carriera petrolifera di Rather è durata sette anni, a cavallo
                             tra gli anni Quaranta e Cinquanta: “Si ha la tendenza a pen-
                             sare che le cose siano cambiate moltissimo con l’avanzare
                             delle nuove tecnologie, e che sia possibile risolvere qualsiasi
                             problema, ma la realtà dimostra che si tratta di una falsità.
                             È importante ripeterlo: ci sono veramente troppe cose che
                             non sappiamo”.

numero
 undici
          8
Sustainability - 11EURO 4,00 Numero - About Energy
l’intervento
                                    TOWANDA, PENNSYLVANIA
                                  Un impianto di perforazione
                                   nel giacimento di shale gas
                                  di Marcellus, che, secondo le
                                        stime della Penn State
                                          University, dovrebbe
                                       contenere oltre 489.000
                                              piedi cubi di gas.

Una grande sconfitta nel corso della carriera. I reportage di
Dan Rather ora vanno in onda negli Stati Uniti su HDNet, il
network via cavo in cui il grande inviato ha trovato una
nuova casa, dopo essere stato cacciato dalla CBS nel 2004. Per
l’anchorman si trattò della sconfitta più grave della sua car-
riera: dopo avere annunciato in diretta di avere le prove del
trattamento di favore ricevuto da George W. Bush ai tempi del
suo servizio militare, il giornalista dovette ammettere di non
potere documentare in modo incontrovertibile le sue affer-
mazioni. In realtà lui è ancora convinto di avere ragione, an-
che dopo avere perso la battaglia legale con cui chiedeva un
risarcimento da 70 milioni di dollari a CBS. Ma a 78 anni il
grande inviato è felice di potere andare in onda col suo Dan
Rather report: “Sono molto libero, più di quando lavoravo alla
CBS: l’unico vincolo è quello della mia obiettività”.
L’energia è uno dei temi ricorrenti delle sue trasmissioni: di
recente Rather si è occupato anche dell’estrazione di gas na-
turale con la tecnica del fracking, ovvero della frantumazio-
ne idraulica della roccia: “Come nel caso della perforazione
sottomarina a grandi profondità, si tratta di una tecnologia mol-
to efficace ma anche molto dibattuta: in stati come New York
e la Pennsylvania, dove si trovano enormi riserve di gas na-
turale, alcuni hanno anche chiesto di imporre una moratoria
per paura della conseguenze di questa tecnologia sull’ambiente
e in particolare sulla falda acquifera. Ma se è vero che ci sono
tante incertezze, di una cosa almeno io sono certo: l’estrazione
di gas col fracking e del petrolio con gli impianti offshore con-
tinuerà certamente. Il mondo ha bisogno di energia a basso
prezzo, e la sete di sviluppo di nuove potenze come Cina e In-
dia non fermerà certo questa tendenza”.

L’indipendenza energetica è ancora molto lontana. Secondo Ra-
ther il dibattito sulla sostenibilità si basa su un enorme frain-
tendimento: “È di moda parlare di indipendenza energetica
dagli idrocarburi, ma la realtà è che molto difficilmente que-
sta transizione avverrà a breve termine: certamente non la ve-
dranno neppure i nostri figli ed è anche possibile che sia di
difficile realizzazione anche dopo” spiega il giornalista. “Gli
Stati Uniti e gli altri grandi paesi industrializzati rimarranno
dipendenti da gas e petrolio per lungo tempo, e le implicazioni
di questa realtà su scala globale sono enormi: la verità è che
non ci sono soluzioni facili al problema energetico”.
Rather è a favore di una transizione a nuove forme ener-
getiche: “La grande conversione è già iniziata e così è giu-
sto che sia: per un paese come gli Stati Uniti i costi non solo
ambientali ma anche politici, legati cioè alla sicurezza na-
zionale, sono troppo alti perché non si contempli la possi-
bilità di emanciparsi il più possibile dagli idrocarburi. Ma
poiché si tratta di un obiettivo di realizzazione molto diffi-
cile bisognerebbe concentrarci soprattutto su come gestire
al meglio la per ora incontrovertibile realtà della dipendenza
dal petrolio, e investire massicciamente in una ricerca scien-
tifica che riduca i rischi e le domande a cui non sappiamo
dare risposta”.
Per Rather il problema è anche politico: “Ci sono molti che ve-
dono un legame tra quello che è successo nel Golfo e il crack
di Wall Street dove l'assoluta anarchia nel settore dei derivati
ha portato alla grande recessione: in entrambi i casi non c’era-
no abbastanza controlli. I watchdog dormivano, o erano trop-        Dan Rather                   via cavo HDNet. Ha           di quel periodo,
po compiacenti con i poteri che dovevano regolamentare. Cer-                                     iniziato la sua carriera     dall’assassinio di JFK alle
to, anche avere troppe regole può essere un problema, ma que-       È un giornalista americano   giornalistica nel 1950       interviste a Nixon durante
sto non significa che sia giusto avere completamente via libera:    di grande notorietà.         come reporter                lo scandalo Watergate e a
bisogna che il governo dia incentivi, ma anche sanzioni quan-       Anchorman del prestigioso    dell’Associated Press in     Saddam Hussein nel 2003,
do le aziende si dimostrano inadempenti come è chiaramente          notiziario della CBS         Texas, e dal 1964 è stato    durante l’invasione
accaduto nel Golfo”. Per Rather cambiare è possibile, ma solo       Evening News per 24          corrispondente della CBS     americana. Per la sua
con un’azione congiunta: “Le aziende petrolifere devono tor-        anni, dal 1981 al 2005,      News. Negli anni ’60 e ’70   attività giornalistica ha
nare a fare pieno affidamento sulla scienza, il governo deve        attualmente è                divenne una delle figure     ricevuto numerosi Emmy
svolgere la sua azione di controllo: entrambi devono tornare        caporedattore e conduttore   più note dei media           Awards, alcuni Peabody
a fare al meglio il loro lavoro”.                                   della trasmissione Dan       statunitensi, seguendo       Awards e varie lauree
                                                                    Rather Reports, sul canale   le storie più importanti     honoris causa.

                                                                                                                                                     9
Sustainability - 11EURO 4,00 Numero - About Energy
Il piano d’azione di                 CONNIE HEDEGAARD              , Commissario dell’Unione Europea

          I più sensibili del globo
          sulle questioni climatiche
          L’Europa punta ad essere capofila di un’economia mondiale a basso
          consumo di carbonio. Ma è essenziale che il Vecchio Continente
          rimanga leader nello sviluppo delle soluzioni tecnologiche
                                                                                                              na decarbonizzazione su larga scala del-

                                                                                            U
                                                                                                              l’economia che suggelli il fatto che l’Unione
                                                                                                              Europea è “la regione più sensibile al
                                                                                                              mondo alle questioni climatiche”. Connie
                                                                                                              Hedegaard, Commissario per il Clima, con-
                                                                                                              fida fermamente che questo obiettivo possa
                                                                                                              realizzarsi entro il 2050. Il processo, che fa
                                                                                                              parte dell’iniziativa “Resource Efficient Eu-
                                                                                                              rope”, sarà il fiore all’occhiello della stra-
                                                                                                              tegia “Europa 2020”. L’obiettivo che si pone
                                                                                                              la politica danese, già presidente della Con-
                                                                                                DANIELLE      ferenza sul cambiamento climatico di Co-
                                                                                                  DERN        penhagen nel 2009, è una transizione verso
                                                                                                              un’economia mondiale a basso consumo
                                                                                                              di carbonio. “Non si tratta – sostiene – solo
                                                                                                              di un’enorme sfida, ma anche di un’enorme
                                                                                            opportunità commerciale”. E aggiunge: “Investendo in un
                                                                                            clima favorevole e in tecnologie energetiche efficienti, ci
                                                                                            sarà un guadagno economico. Le ricompense maggiori an-
                                                                                            dranno a chi si muoverà più velocemente”. Per questo è es-
                                                                                            senziale, dice, che “l’Europa rimanga leader nello sviluppo
                                                                                            e nel mainstreaming delle soluzioni tecnologiche”. A livello
                                                                                            mondiale sono buone, anche se non eccessivamente ottimi-
                                                                                            stiche, le speranze che il Commissario ripone nella prose-
                                                                                            cuzione delle negoziazioni dell’ONU contro il cambiamento
                                                                                            climatico, auspicando la completa integrazione nei nuovi do-
                                                                                            cumenti del contenuto dell’Accordo raggiunto a Copenhagen.

                                                                                               Commissario, lei ha affermato che il vertice di
                                                                                               Copenhagen ha rappresentato un’opportunità unica
                                                                                               per il mondo che non è stata completamente sfruttata.
                                                                                               Cosa ne pensa oggi del testo adottato al vertice?
                                                                                               E che ruolo sosterrà l’Europa adesso?
                                                                                            L’accordo di Copenhagen offre una guida politica utile alle ne-
                                                                                            goziazioni dell’ONU, e l’Unione Europea e tutti gli Stati mem-
                                                                                            bri hanno espresso il loro supporto in materia. Ciò che ci
                                                                                            aspettiamo ora è di assistere alla completa integrazione del
                                                                                            contenuto dell’accordo di Copenhagen nei testi dell’ONU
                                                                                            che formeranno la base per il futuro accordo mondiale.
          Connie                     È stata Ministro danese    parte del partito
          Hedegaard                  per il Clima e l’Energia   Conservative People’s           Che cosa si aspetta dalla Conferenza dell’ONU sul
                                     dal 23 novembre 2007,      Party (DKF), ed è stata         Clima che si terrà quest’anno a Cancun, in Messico?
          Politico e intellettuale   come membro dei            membro del parlamento           Ci sono ancora molte differenze fra i paesi, pensa
          danese che dal 10          gabinetti di Anders        (Folketing) dal 10              che sia possibile firmare un accordo mondiale
          febbraio 2010 riveste la   Fogh Rasmussen III e di    gennaio 1984 fino al 3          che sia legalmente vincolante?
          carica di Commissario      Lars Løkke Rasmussen,      ottobre 1990. È stata       L’Unione Europea sarebbe pronta a firmare un accordo le-
          europeo per l’Azione       e dal 2 agosto 2004        eletta membro del           galmente vincolante a Cancun ma molti altri paesi non lo
          per il Clima alla          al 23 novembre 2007        Folketing anche alle        sono, quindi non credo che un accordo completo e legal-
          Commissione Europea.       ha rivestito la carica     elezioni parlamentari       mente vincolante verrà raggiunto in Messico. Ma Cancun
          In qualità di              di Ministro per            danesi del 2005. Prima      deve mantenere l’impeto creato nella fase preparatoria di Co-
          rappresentante della       l’Ambiente, come           di rivestire la carica di   penhagen e per riuscirci dovrà presentare una serie di de-
          Danimarca, ha ospitato     membro del gabinetto       Ministro, ha lavorato       cisioni che aprano la strada all’azione immediata in alcune
          la Conferenza ONU sul      di Anders Fogh             come giornalista            aree come l’adattamento, la silvicoltura, la collaborazione
          Cambiamento Climatico      Rasmussen I e II.          alla DR, l’emittente        tecnologica e il capacity building nei paesi in via di svi-
          a Copenhagen nel 2009.     In Danimarca, ha fatto     nazionale danese.           luppo, e che approvino un processo per l’istituzione di un si-

numero
 undici
          10
l’intervista

stema internazionale per il periodo post 2012. Questo pac-         la nostra economia possa trarre il massimo vantaggio dalla           ANTARTIDE. Iceberg a
chetto di decisioni dovrà trovare il giusto equilibrio tra le      crescita e dai lavori che esse comporteranno. L’aumento              mezzanotte. La Penisola
priorità e gli interessi di tutte le parti.                        dell’efficienza energetica e della quantità di energia ricavata      Antartica, grazie anche alle
                                                                   da fonti rinnovabili rafforzerà anche la nostra sicurezza            numerose basi permanenti,
    Che cosa ne pensa del disegno di legge americano               energetica in quanto ridurrà la nostra dipendenza dalle im-          è tra le aree più studiate in
    di Obama sul cambiamento climatico?                            portazioni di energia. Questa è anche la visione impostata           relazione ai cambiamenti
    E delle promesse della Cina?                                   nella nostra strategia “Europa 2020”.                                climatici intervenuti negli
L’amministrazione Obama sta lavorando duramente per                L’Europa si è presa un vantaggio iniziale verso la creazione         ultimi decenni. Secondo
convincere il Congresso ad approvare leggi sul cambiamento         di un’economia a basso consumo di carbonio nel 2007 con              alcuni studi il riscaldamento
climatico e questo è un fattore molto positivo. Gli Stati Uniti    gli obiettivi 20-20-20, ma da allora la concorrenza mondiale         globale potrebbe causare
devono agire con urgenza sia perché emettono la maggior            per la crescita e l’impiego in ambito ecologico è diventata          lo scioglimento delle
quantità di CO2 tra i paesi industrializzati, sia perché alcuni    molto più feroce e il nostro vantaggio non è più garantito. Le       calotte polari.
paesi saranno riluttanti a firmare un accordo internazionale       maggiori economie come la Cina e gli Stati Uniti hanno ri-
a meno che gli Stati Uniti non dimostrino il loro impegno. No-     conosciuto l’opportunità e stanno cercando di sfruttarla al
nostante gli sforzi dell’Amministrazione, far passare le leggi     massimo. Per mantenere il vantaggio dobbiamo introdurre
è un processo ancora molto difficile. Ci auguriamo viva-           innovazioni e ciò significa tra l’altro continuare ad esaminare
mente che il Senato approvi la proposta di legge Kerry-Lie-        i nostri obiettivi di riduzione di emissioni e ad essere ambi-
berman o qualcosa di simile quest’anno, ma c’è ancora              ziosi. Stabilire degli obiettivi è un fattore di stimolo efficace
tanta incertezza.                                                  per introdurre innovazioni.
Per quanto riguarda la Cina, nell’accordo di Copenhagen si
impegna a ridurre entro il 2020 la propria carbon intensity            State elaborando nuove strategie d’azione in aggiunta
del 40-45 percento rispetto ai livelli del 2005. È difficile va-       agli obiettivi 20-20-20 per ridurre le emissioni
lutare quanto sia ambizioso questo obiettivo e che cosa si-            dei gas serra e migliorare l’efficienza energetica?
gnifichi realmente in termini di emissioni, senza conoscere            Quali sono le previsioni per i prossimi anni?
i presupposti che sono alla base, specialmente il tasso di cre-    La nostra concentrazione al momento è giustamente rivolta
scita economica previsto dalla Cina durante questo periodo.        verso la conquista dei nostri obiettivi per il 2020, ma dob-
Abbiamo bisogno di maggiore trasparenza. Questo è un ar-           biamo anche guardare oltre. Per mantenere il riscaldamento
gomento di cui dobbiamo ancora discutere con la Cina.              globale sotto i 2°C – un obbligo essenziale se vogliamo evi-
                                                                   tare le conseguenze più gravi del cambiamento climatico –
   Lei ha affermato che la sua ambizione in qualità di             ci vorrà una riduzione di almeno il 50 percento delle emis-
   Commissario è di rendere l’Unione Europea la regione            sioni mondiali rispetto ai livelli del 1990 entro il 2050. I paesi
   più sensibile al mondo alle questioni climatiche.               industrializzati dovranno assumere l’impegno maggiore se
   Quali sarebbero le conseguenze economiche                       vogliono lasciare lo spazio necessario ai paesi in via di svi-
   se si raggiungesse questo obiettivo?                            luppo per continuare a uscire dalla povertà. L’Unione Euro-
La vittoria nella lotta contro il cambiamento climatico ri-        pea si è già posta l’obiettivo di raggiungere una riduzione di
chiede la transizione verso un’economia mondiale a basso           emissioni dell’80-95 percento rispetto ai livelli del 1990 en-
consumo di carbonio. Non si tratta solo di un’enorme sfida         tro il 2050. È chiaro che ci vorrà una decarbonizzazione su
ma anche di un’enorme opportunità commerciale. Le ri-              larga scala dell’economia dell’Ue, e l’avviamento di questo
compense maggiori andranno a chi si muoverà più veloce-            processo farà parte dell’iniziativa “Resource Efficient Eu-
mente. Voglio che l’Europa rimanga il leader nello sviluppo        rope”, il fiore all’occhiello della strategia “Europa 2020”. Al
e nel mainstreaming delle soluzioni tecnologiche in modo che       momento ci stiamo occupando dei preparativi e dell’analisi

                                                                                                                                                              11
COPENHAGEN. Installazione
             nel centro della capitale
             danese, in occasione
             della XV Conferenza delle
             Nazioni Unite sul clima.

          Verso Cancun                                                                                               economica necessaria per stabilire un tragitto chiaro nel pro-
                                                                                                                     cesso di transizione dell’Ue verso un’economia a basso con-
                                                                                                                     sumo di carbonio entro il 2050. Verranno analizzati gli
                                                                                                                     obiettivi essenziali che dovranno essere raggiunti durante il
                                                                                                                     periodo che va da ora alla metà del secolo, tra cui i pro-
          Dopo i risultati poco rilevanti della Conferenza di Copenhagen, i grandi della Terra cercheranno           grammi per il livello ambito da ottenere nel 2030. È chiaro
          di trovare un accordo sul clima riunendosi dal 29 novembre al 10 dicembre 2010 a Cancun, in                che più emissioni riduciamo entro il 2020, minori e meno
          Messico, per la sedicesima conferenza ONU sul cambiamento climatico. Queste le principali tappe            cari saranno i tagli di emissione dopo il 2020.
          precedenti del difficile percorso:
                                                                                                                        Quali strumenti ritiene che possano aiutare i paesi
           1979 Si tiene la prima Conferenza sul clima, nella quale l’UNEP (United Nations Environment                  membri più poveri a raggiungere gli obiettivi comuni
          Programme) denuncia la presenza di alterazioni climatiche (innalzamento delle temperature,                    di lotta contro il cambiamento climatico e
          scioglimento dei ghiacciai).                                                                                  un’economia con una bassa impronta di carbonio?
                                                                                                                     Esistono ancora grandi possibilità in termini di efficienza
           1992 La Conferenza ONU di Rio de Janerio, in Brasile, si conclude con la stesura della Convezione         energetica, energia rinnovabile, migliori reti elettriche, in-
          quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC). Obiettivo del trattato è quello             cenerimento dei rifiuti e altro. La politica regionale dell’Ue
          di ridurre le emissioni di gas serra nell’atmosfera, sulla base della teoria del riscaldamento globale.

           1995 Viene pubblicato il secondo rapporto dell’Intergovernmental Panel on Climate Change
                                                                                                                      LE EMISSIONI DI CO2 DEI PAESI PIÙ INDUSTRIALIZZATI
          (IPCC). Gli scienziati per la prima volta si dicono convinti che esiste un innegabile nesso tra attività
          umane e cambiamenti climatici.

            1997 Gli Stati membri dell’UNFCCC approvano il Protocollo di Kyoto. Il trattato prevede l’obbligo
          in capo ai Paesi industrializzati di operare una riduzione delle emissioni inquinanti nel periodo
          2008-2012, in misura non inferiore al 5 percento rispetto alle emissioni registrate nel 1990.
                                                                                                                     USA
                                                                                                                     Quota delle emissioni
                                                                                                                                                     UE
                                                                                                                                                     Quota delle emissioni
                                                                                                                     mondiali di CO2: 20%            mondiali di CO2: 14%
           2005 Il 16 febbraio entra in vigore il Protocollo di Kyoto.
                                                                                                                     Emissioni di CO2                Emissioni di CO2
                                                                                                                     procapite (ton): 18,7           procapite (ton): 7,8
            2009 A dicembre si tiene a Copenhagen la Conferenza delle Nazioni Unite sul clima. L’intesa
          raggiunta non può essere definita un Accordo ONU in quanto alcuni Paesi non hanno                          Domanda di energia              Domanda di energia
          sottoscritto il documento. Non sono stati definiti dei vincoli. I paesi che hanno sottoscritto l’intesa    procapite (toe): 7,6            procapite (toe): 3,5
          si impegnano a evitare che la temperatura media del pianeta, nei prossimi decenni, salga sopra             Quota di prodotto interno       Quota di prodotto interno
          i 2° centigradi.                                                                                           lordo mondiale: 21%             lordo mondiale: 22%

numero
 undici
          12
l’intervista
                                                                 Questo sistema ha avuto molto successo, ad esempio, nel
                                                                 caso dell’energia rinnovabile. Grazie a una combinazione di
                                                                 politiche Ue e nazionali, insieme ai prezzi energetici alti, le
                                                                 fonti di energia rinnovabile sono diventate l’obiettivo domi-
                                                                 nante dell’investimento nell’industria elettrica. L’anno scorso
                                                                 le fonti di energia rinnovabile hanno rappresentato quasi due
                                                                 terzi della nuova capacità di generazione di elettricità sta-
                                                                 bilita nell’Ue. Ma per assicurarsi investimenti in alcune aree,
                                                                 potrebbe essere necessaria un’assistenza finanziaria diretta.
                                                                 L’Ue può fornire questa assistenza tramite strumenti come
                                                                                                                                           I finanziamenti
                                                                 i Fondi Strutturali o la Politica Agricola Comune. La Banca               necessari per
                                                                 Europea per gli investimenti gioca anch’essa un ruolo im-
                                                                 portante. L’anno scorso ha concesso prestiti del valore di più            affrontare
                                                                 di 16 miliardi di euro per iniziative per la lotta al cambia-
                                                                 mento climatico all’interno dell’Unione.                                  il cambiamento
                                                                 Per quanto riguarda i finanziamenti per aiutare i paesi in via
                                                                 di sviluppo, penso che l’Accordo di Copenhagen rappre-
                                                                                                                                           climatico devono
                                                                 senti un grande passo in avanti. I paesi industrializzati
                                                                 hanno impegnato quasi 10 miliardi di dollari l’anno du-
                                                                                                                                           provenire
                                                                 rante il periodo 2010-2012 per aiutare i paesi in via di svi-             principalmente
                                                                 luppo a una partenza lanciata nella lotta al cambiamento cli-
                                                                 matico. Ed entro il 2020 il valore dei finanziamenti                      dal settore
                                                                 disponibili salirà a 100 miliardi di dollari l’anno. Questo im-
                                                                 pegno è un grande risultato se consideriamo che siamo nel                 privato, perciò
                                                                 pieno di una crisi economica.
                                                                                                                                           i policy maker
                                                                     Che cosa pensa della proposta di introdurre nell’Ue
                                                                     una tassa sul carbonio per i prodotti importati da
                                                                                                                                           devono creare
                                                                     paesi che non riducono le loro emissioni di gas serra?
                                                                 Chiaramente non vogliamo che le aziende che operano nel
                                                                                                                                           gli incentivi
                                                                 settore energy intensive trasferiscano la loro produzione e gli           giusti utilizzando
                                                                 impieghi al di fuori dell’Ue, verso paesi più permissivi per
                                                                 quanto riguarda le emissioni. Il modo migliore per mini-                  politiche come
                                                                 mizzare il rischio di carbon leakage è ottenere un solido ac-
                                                                 cordo mondiale sul clima che faccia in modo che ogni paese                le Emissions
                                                                 operi ad armi pari nel contesto internazionale. E conti-
                                                                 nuiamo a insistere per ottenerlo.
                                                                                                                                           Trading System,
                                                                 Abbiamo già preso provvedimenti per evitare il carbon lea-
                                                                 kage all’interno delle industrie in questione accordando loro
                                                                                                                                           le tasse e
                                                                 il permesso di continuare a produrre emissioni nel contesto               gli standard
                                                                 dell’EU Emissions Trading System e di utilizzare crediti in-
                                                                 ternazionali per compensare le emissioni.                                 di efficienza
                                                                 La crisi economica ha comunque ridotto il rischio di carbon
                                                                 leakage con l’abbassamento del prezzo del carbonio e con-
                                                                 sentendo l’accumulo di permessi di emissione avanzati che
                                                                 possono essere utilizzati in futuro. Anche l’impegno contro le
                                                                 emissioni deciso nell’Accordo di Copenhagen da parte dei
                                                                 paesi industrializzati e dalle principali economie emergenti
e la Banca europea per gli investimenti stanno fornendo so-      migliora la posizione concorrenziale di industrie energy in-
stanziali risorse finanziarie agli Stati membri per combattere   tensive europee facendo in modo che operino alla pari. Tut-
il cambiamento climatico. Questa lotta dovrà essere piena-       tavia dobbiamo ovviamente continuare a monitorare il rischio
mente presa in considerazione nel ciclo di rendicontazione       di carbon leakage, sia che il nostro obiettivo di riduzione sia
dell’Ue per il periodo 2014-2021, in preparazione al mo-         del 20 o del 30 percento. La tassa sul carbonio per le impor-
mento. Si tratta di uno strumento molto efficace.                tazioni che ha menzionato, che in pratica richiederebbe l’in-
                                                                 clusione delle importazioni nell’Emissions Trading System, è
    Pensa che l’attuale importo dei finanziamenti                uno dei possibili strumenti a nostra disposizione per preve-
    disponibili per l’investimento in progetti sul clima         nire il carbon leakage. Tuttavia, questa soluzione comporte-
    sia sufficiente? Che cifra si dovrebbe raggiungere?          rebbe alcune difficoltà pratiche, legali e amministrative, tra
I finanziamenti necessari per affrontare il cambiamento cli-     cui la minaccia di ritorsione da parte dei nostri partner com-
matico devono provenire principalmente dal settore pri-          merciali e i fardelli amministrativi che verrebbero imposti. La
vato, perciò i policy maker devono creare gli incentivi giusti   gente deve capire che non si tratta neanche lontanamente di
che generino il finanziamento. A seconda del settore, questi     una bacchetta magica. È uno strumento che per ora dovrà es-
incentivi possono essere creati tramite politiche come l’Emis-   sere messo da parte.
sions Trading System, le tasse e gli standard di efficienza.

                                                                                                                              Fonte: IEA

GIAPPONE RUSSIA
Quota delle emissioni           Quota delle emissioni
                                                                 CINA
                                                                 Quota delle emissioni
                                                                                                  INDIA
                                                                                                  Quota delle emissioni
mondiali di CO2: 4%             mondiali di CO2: 6%              mondiali di CO2: 21%             mondiali di CO2: 5%
Emissioni di CO2                Emissioni di CO2                 Emissioni di CO2                 Emissioni di CO2
procapite (ton): 9,6            procapite (ton): 11,1            procapite (ton): 4,6             procapite (ton): 1,2
Domanda di energia              Domanda di energia               Domanda di energia               Domanda di energia
procapite (toe): 4,0            procapite (toe): 4,7             procapite (toe): 1,5             procapite (toe): 0,5
Quota di prodotto interno       Quota di prodotto interno        Quota di prodotto interno        Quota di prodotto interno
lordo mondiale: 7%              lordo mondiale: 3%               lordo mondiale: 11%              lordo mondiale: 5%

                                                                                                                                                        13
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