Nota d'informazione sulla giurisprudenza della Corte - N 185 - European ...

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Nota d'informazione sulla giurisprudenza della Corte - N 185 - European ...
Nota d’informazione sulla
 giurisprudenza della Corte
N° 185               Maggio 2015

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Nota d'informazione sulla giurisprudenza della Corte - N 185 - European ...
Le sintesi giuridiche pubblicate nelle Note d'informazione sulla giurisprudenza della Corte sono consultabili anche nella banca dati
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    La presente traduzione è realizzata nell’ambito del progetto Europe in Translation previo accordo
    formale tra il Consiglio d'Europa, la Corte europea dei diritti dell'uomo e Diritti
    d’Europa/Generazione Zero. Diritti d’Europa/Generazione Zero si assume l’esclusiva responsabilità
    della traduzione. Il testo originale in inglese e/o francese della Nota d’informazione è reperibile sul
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    Europe in Translation (EiT) è un progetto firmato dal webmagazine Diritti d’Europa e
    dall’associazione Generazione Zero, editrice del primo, che vuole coinvolgere studenti universitari,
    neolaureati ed operatori giuridici nella traduzione delle Note di informazione della C.E.D.U. Il
    progetto si propone di avvicinare la realtà giuridica italiana al sistema di tutela dei diritti della
    C.E.D.U., superando l’ostacolo della lingua e valorizzando il contatto diretto e immediato con le
    fonti.

    Hanno contribuito alla presente traduzione: in qualità di traduttori, Arianna Coronese, Salvatore
    Fanzone, Fabrizio Iacono, Simone Lo Monaco, Enrico Mallia, Giulia Pairona, Marco Petrachi,
    Rebecca Ravalli; in qualità di revisori linguistici, Alessandro Arestia, Chiara Bitetti e Marco Petrachi;
    in qualità di redattori giuridici, Aurora Licci, Simone Lo Presti ed Adriana Tidona; in qualità di
    Quality Checker, Marco Occhipinti.

    © Diritti d’Europa / Generazione Zero. Tutti i diritti riservati.

La Nota d'informazione, stilata dalla Divisione pubblicazioni e informazione sulla giurisprudenza della Corte, contiene le sintesi dei casi
esaminati durante il mese in questione, considerati di particolare interesse dalla cancelleria della Corte. Le sintesi non sono vincolanti per la
Corte. Nella versione provvisoria, le sintesi sono di norma redatte nella lingua del caso trattato; la versione finale monolingue è disponibile
rispettivamente in inglese e francese. La Nota d'informazione in inglese può essere scaricata al seguente indirizzo .

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europea dei diritti dell'uomo (decisioni e relazioni) e del Comitato dei Ministri (risoluzioni).

Corte europea dei diritti dell'uomo
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Corte europea dei diritti dell’uomo / Nota d’informazione 185 – Maggio 2015

                                                   TAVOLA DEI CONTENUTI

ARTICOLO 3

Trattamenti degradanti
     Ammanettamento della paziente durante il tragitto verso un ospedale psichiatrico: violazione
          Ilievska c. Ex Repubblica Jugoslava di Macedonia - 20136/11................................................................6
Obblighi positivi (aspetto sostanziale / aspetto procedurale)
     Omessa protezione da parte dello Stato dei dimostranti da violenze omofobiche e mancanza di
     un’indagine effettiva: violazione
            Identoba e altri c. Georgia - 73235/12 ...................................................................................................6

ARTICOLO 5

Articolo 5 § 3

Traduzione al più presto dinanzi a un giudice o a un altro magistrato
     Impossibilità per il giudice di trattare la questione relativa alla libertà condizionale nelle prime
     fasi della detenzione: nessuna violazione
              Magee e altri c. Regno Unito - 26289/12, 29062/12 e 29891/12...........................................................8

ARTICOLO 6

Articolo 6 § 1 (civile)

Accesso ad un tribunale
Equo Processo
   Applicazione del criterio "della volontà dei seguaci delle comunità in possesso delle proprietà” per
   decidere la restituzione di luoghi di culto alla Chiesa greco-cattolica: nessuna violazione
           Parrocchia greco-cattolica di Lupeni e altri c. Romania - 76943/11 ........................................................9
 Equo processo

     Mancanza di una corretta notificazione in una procedura fallimentare: violazione
           Zavodnik c. Slovenia - 53723/13 ...........................................................................................................12

Articolo 6 § 1 (penale)

Equo processo

     Dedotta mancanza di garanzie procedurali adeguate a consentire all'accusato di comprendere le
     ragioni di un verdetto di colpevolezza della giuria all’interno di una Corte d'assise: nessuna
     violazione
             Lhermitte c. Belgio - 34238/09...............................................................................................................13

                                                                                                                                                               3
ARTICOLO 8

Rispetto della vita privata
Obblighi positivi

    Omessa protezione dell'integrità personale della denunciante nel procedimento penale per abusi
    sessuali: violazione
             Y. c. Slovenia - 41107/10 .......................................................................................................................14

ARTICOLO 10

Libertà di ricevere informazioni

    Rifiuto da parte delle autorità competenti di fornire ad una ONG, nell’ambito dello svolgimento
    di un’inchiesta, i nomi dei difensori d’ufficio e il numero delle relative nomine: rinvio alla
    Grande Camera
            Magyar Helsinki Bizottság c. Ungheria - 18030/11................................................................................16

ARTICOLO 11

Libertà di associazione

    Ammonimento del rappresentante di un sindacato per aver organizzato un evento nei locali di
    lavoro al di fuori dell'orario di lavoro: violazione
            Doğan Altun c. Turchia - 7152/08 ........................................................................................................16

ARTICOLO 14

Discriminazione (Articolo 3)

    Omessa protezione da parte dello Stato dei manifestanti dalla violenza omofobica e mancanza di
    un'indagine efficace: violazione
           Identoba e altri c. Georgia - 73235/12 ...................................................................................................17

Discriminazione (Articolo 6 § 1)

    Decisione riguardante la restituzione dei luoghi di culto sulla base della "volontà dei seguaci delle
    comunità in possesso delle proprietà": nessuna violazione
           Parrocchia greco-cattolica di Lupeni e altri c. Romania - 76943/11 ........................................................17

Discriminazione (Articolo 1 del Protocollo n° 1)

    Dedotta discriminazione nel diritto alle prestazioni di assistenza sociale dei detenuti in cura
    psichiatrica rispetto ad altre persone trattenute per il trattamento psichiatrico: irricevibile
            S.S. e altri c. il Regno Unito - 40356/10 e 54466/10 .............................................................................17

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Corte europea dei diritti dell’uomo / Nota d’informazione 185 – Maggio 2015

ARTICOLO 37

Cancellazione dei ricorsi dal ruolo

    Dichiarazione unilaterale dello Stato che riconosce la violazione dei diritti dei ricorrenti e accorda
    una riparazione: cancellato dal ruolo
            Unione dei Testimoni di Geova della Georgia e altri c. Georgia - 72874/01 ...........................................18

ARTICOLO 1 DEL PROTOCOLLO N° 1

Disciplina dell'uso dei beni

    Confisca dei beni acquisiti da un funzionario pubblico in maniera illecita, nell’ambito delle
    misure anti-corruzione nazionali: nessuna violazione
            Gogitidze e altri c. Georgia - 36862/05 ..................................................................................................19

Obblighi positivi

    Omessa protezione da parte dello Stato dei diritti di proprietà di minori in forza ad un contratto
    di permuta immobiliare: violazione
           S.L. e J.L. c. Croazia - 13712/11 ...........................................................................................................20

DICHIARAZIONE DI INCOMPETENZA A FAVORE DELLA GRANDE CAMERA .............................21

                                                                                                                                                             5
Corte europea dei diritti dell’uomo / Nota d’informazione 185 – Maggio 2015

                                                                 che l'ammanettamento fosse finalizzato ad impedirle
                  ARTICOLO 3
                                                                 di infliggersi ferite. Ad ogni modo, la Corte ha
Trattamenti degradanti                                           rilevato che la questione della proporzionalità di tale
                                                                 azione non è stata considerata nei procedimenti
Ammanettamento della paziente durante il                         nazionali. Il Governo non è riuscito a dimostrare che
tragitto verso un ospedale psichiatrico: violazione              non fosse applicabile alcun'altra misura o
                                                                 precauzione meno restrittiva. Di conseguenza,
      Ilievska c. Ex Repubblica Jugoslava di Macedonia -         l'ammanettamento della ricorrente ha costituito
                                              20136/11           trattamento degradante.
                        Sentenza 7.5.2015 [Sezione I]
                                                                 Conclusione: violazione (all'unanimità).
In fatto – Nell'aprile 2008 la ricorrente si sottoponeva         Articolo 41: EUR 5.000,00 a titolo di danno non
ad un intervento oncologico e a chemioterapia.                   patrimoniale.
Nell'ottobre 2009 il marito richiedeva assistenza
medica, dal momento che la moglie accusava disturbi
di ansia e di angoscia. Su consiglio dei medici la               Obblighi positivi (aspetto sostanziale / aspetto
ricorrente veniva trasferita in una clinica psichiatrica         procedurale)
a Skopje con l’intervento di due ufficiali di polizia.
                                                                 Omessa protezione da parte dello Stato dei
Ella ha allegato di essere stata ammanettata con le
                                                                 dimostranti da violenze omofobiche e mancanza
mani dietro la schiena durante il tragitto verso
                                                                 di un’indagine effettiva: violazione
l'ospedale, di essere stata costretta a rimanere distesa
su un letto all'interno dell'ambulanza con un ufficiale                            Identoba e altri c. Georgia - 73235/12
di polizia seduto sulle sue gambe e di essere stata                                   Sentenza 12.5.2015 [Sezione IV]
picchiata, presa a pugni e minacciata. La ricorrente
denunciava, inter alia, i due ufficiali di polizia per           In fatto – I ricorrenti sono un'organizzazione non-
maltrattamenti, ma questi venivano assolti per                   governativa costituitasi per promuovere e proteggere
insufficienza di prove. Le sue allegazioni sono state            i diritti di persone lesbiche, gay, bisessuali e
contestate dal Governo.                                          transgender (LGBT) in Georgia, ed altre 14 persone
In diritto – Articolo 3: La Corte non è stata in grado           fisiche. Il 17 maggio 2012 si svolgeva a Tbilisi una
di stabilire oltre ogni ragionevole dubbio se le ferite          manifestazione pacifica in occasione della Giornata
riportate dalla ricorrente sulla schiena, sull'addome e          internazionale contro l'omofobia, organizzata dal
sulle gambe fossero state inflitte dagli ufficiali di            primo       ricorrente,    a     cui     partecipavano
polizia durante il trasferimento. Ad ogni modo,                  approssimativamente 30 persone, inclusi 13 dei
considerando che le prove mediche confermano la                  ricorrenti persone fisiche. Durante l'evento, i
presenza di ematomi sui polsi della ricorrente e che il          partecipanti LGBT che avevano preso parte alla
Governo non ha fornito spiegazioni per quelle ferite,            parata venivano insultati, minacciati e assaliti da un
la Corte ha accettato che essa fosse stata ammanettata.          gruppo più numeroso di contro-manifestanti,
Nel considerare se l'ammanettamento fosse                        membri di due gruppi religiosi. La polizia infine
giustificato, la Corte ha preso atto che al momento              arrestava quattro dei ricorrenti e per un breve lasso di
dei fatti la ricorrente stesse soffrendo di un episodio          tempo li tratteneva e/o scortava su una macchina
psicotico del quale gli ufficiali di polizia erano               della polizia, con il presunto obiettivo di proteggerli
consapevoli. Essa era chiaramente sotto il controllo             dai contro-manifestanti. In seguito a tali avvenimenti,
della polizia durante il trasferimento ed era                    i ricorrenti presentavano svariate denunce penali,
vulnerabile a causa del suo stato psicologico e delle            chiedendo in particolare che fossero avviate indagini
conseguenti necessità mediche. Inoltre, era                      sugli attacchi subiti da parte dei contro-manifestanti,
fisicamente debole a seguito della recente operazione            che erano stati perpetrati con intento discriminatorio,
oncologica e della chemioterapia. La Corte ha                    e in merito alle azioni e alle omissioni degli ufficiali
ritenuto - in relazione alle affermazioni del Governo            di polizia, che non erano riusciti a proteggerli da tali
circa la tendenza della ricorrente all'autolesionismo -          assalti. Nel 2012 venivano aperti due procedimenti
                                                                 di indagini in riferimento ai danni sostenuti da due

                                                                                                                         6
Corte europea dei diritti dell’uomo/ Nota d’informazione 185 – Maggio 2015

dei ricorrenti e sono pendenti.                                  verbali erano iniziati, lasciando così che la tensione
In diritto – Articolo 3 letto in combinato disposto              degenerasse in violenza fisica. Nel momento in cui
con l'Articolo 14 (dal secondo al quattordicesimo                essi avevano finalmente deciso di intervenire, i
ricorrente)                                                      ricorrenti erano già stati intimiditi, insultati o assaliti.
                                                                 Inoltre, invece di incentrarsi sul contenimento dei
(a) Riguardo alla questione se l'attacco a danno dei
                                                                 contro-manifestanti più aggressivi con l'obiettivo di
ricorrenti avesse raggiunto la soglia minima di gravità
                                                                 far procedere la marcia pacifica, il tardivo intervento
ai sensi dell'Articolo 3 in combinato disposto con
                                                                 della polizia si era dirottato sull'arresto e sullo
l'Articolo 14 della Convenzione – Nel valutare
                                                                 sgombero di alcuni deli ricorrenti, le vere vittime che
l'incidente, la Corte ha tenuto presente la situazione
                                                                 essi avevano il compito di proteggere. Perciò, le
precaria nella quale individui LGBT si trovavano
                                                                 autorità nazionali non sono state capaci di fornire ai
nello Stato convenuto al momento degli attacchi, e i
                                                                 ricorrenti adeguata protezione dagli attacchi di
vari rapporti che documentano gli atteggiamenti
                                                                 privati durante la marcia.
negativi verso i membri della comunità LGBT diffusi
in alcuni settori della società georgiana. A fronte di           (c) Riguardo alla questione se siano state condotte
questa situazione, la Corte ha innanzitutto osservato            indagini efficaci sull'incidente. – Le autorità sono
che durante la manifestazione i ricorrenti erano stati           venute meno al loro obbligo procedurale di
accerchiati da una folla inferocita che li superava in           investigare su cosa fosse andato storto durante
numero e che rivolgeva ad essi minacce di morte,                 l'incidente del 17 maggio 2012, con particolare
ricorrendo talvolta alla violenza fisica. Tale                   attenzione a smascherare il pregiudizio quale
comportamento era determinato da un chiaro                       movente e all'identificazione di coloro che fossero
pregiudizio omofobico, dimostrato dal linguaggio                 responsabili. Malgrado le ripetute denunce
particolarmente offensivo e minaccioso utilizzato dai            presentate dai ricorrenti immediatamente dopo
due gruppi religiosi e dal gesto di strappare le                 l'incidente, in merito sia ai maltrattamenti nei loro
bandiere ed i poster LGBT, a cui era seguito un vero             confronti che alla dedotta inazione della polizia, le
e proprio assalto fisico a danno di alcuni ricorrenti.           autorità nazionali non sono riuscite ad avviare
L'obiettivo evidente dell'abuso verbale e fisico era di          un'indagine esauriente e significativa sulle circostanze
intimorire i ricorrenti in modo da farli desistere dal           dell'incidente nei riguardi di tutti i ricorrenti. Invece,
manifestare pubblicamente il loro supporto alla                  hanno inspiegabilmente ristretto l‘ambito delle
comunità LGBT. Il senso di angoscia provato dai                  indagini a due procedimenti separati inerenti le
ricorrenti dove essere stato esacerbato dal fatto che la         lesioni inflitte su solo due dei singoli ricorrenti, che
protezione della polizia, ad essi promessa prima                 hanno        comportato        sanzioni       meramente
dell'inizio della manifestazione, non gli era stata              amministrative a carico di due contro-manifestanti
fornita a tempo debito o in maniera adeguata. Tale               per una somma di EUR 45,00 ciascuno. Ciò non può
violenza aveva quindi reso la paura, l'ansia e                   essere considerato sufficiente per assolvere l'obbligo
l'insicurezza sofferta da tutti e 13 istanti abbastanza          procedurale dello Stato ai sensi dell'articolo 3,
gravi da raggiungere la soglia rilevante ai sensi                considerato il livello di violenza e aggressione da essi
dell'articolo 3 letto in combinato disposto con                  subito.
l'articolo 14 della Convenzione.                                 In queste circostanze era indispensabile che le
(b) Riguardo alla questione se le autorità avessero              autorità nazionali adottassero tutte le misure
fornito la dovuta protezione ai ricorrenti - Dal                 ragionevolmente necessarie per smascherare i
momento che l'organizzatrice della parata aveva                  possibili moventi omofobici degli eventi in questione.
specificatamente avvertito la polizia della possibilità          In assenza di tale significativa indagine da parte delle
che si verificassero abusi, le autorità di polizia               autorità di polizia, i reati motivati dal pregiudizio
avevano l'obbligo positivo stringente di proteggere i            verrebbero inevitabilmente trattati a pari livello dei
manifestanti da atti di violenza. Tuttavia, gli ufficiali        casi ordinari senza siffatte implicazioni, e
di polizia erano presenti alla manifestazione solo in            l'indifferenza che ne risulterebbe equivarrebbe
numero limitato e si erano allontanati dal luogo,                all'accettazione ufficiale o addirittura alla connivenza
senza dare avvertimento alcuno, quando gli attacchi              con crimini generati dall'odio. In aggiunta, sarebbe
                                                                 difficoltoso per lo Stato convenuto implementare

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Corte europea dei diritti dell’uomo / Nota d’informazione 185 – Maggio 2015

misure indirizzate a migliorare il controllo di simili            estesa ulteriormente ed i ricorrenti erano infine
dimostrazioni pacifiche in futuro, compromettendo                 rilasciati senza accuse dopo 12 giorni.
pertanto la fiducia dell'opinione pubblica nelle                  Secondo l’allegato 8 della legge dell'Irlanda del Nord
politiche antidiscriminatorie dello Stato. Alla luce di           sul terrorismo del 2000, un detenuto poteva essere
queste considerazioni, le autorità nazionali non sono             trattenuto in detenzione senza accuse per un massimo
state in grado di condurre indagini appropriate in                di 28 giorni. La legittimità di tale detenzione doveva
merito alle denunce di maltrattamenti presentate dai              essere esaminata dal giudice competente entro 48 ore
tredici ricorrenti.                                               e, in seguito, ogni 7 giorni. Mentre il giudice aveva il
Conclusione: violazione (sei voti contro uno).                    potere di rilascio ove l'arresto o la custodia cautelare
La Corte ha anche accertato, all'unanimità, una                   fossero illegittimi, egli/ella non aveva potere di
violazione dell'articolo 11 in combinato disposto con             disporre il rilascio su cauzione.
l'articolo 14 perché lo Stato convenuto, in violazione            In diritto – Articolo 5 § 3: l’articolo 5 § 3 riguarda
dei propri obblighi positivi, non è riuscito ad                   strutturalmente due ambiti separati: le prime fasi
assicurare che la marcia del 17 maggio 2012 avesse                successive ad un arresto, quando un individuo è
luogo pacificamente, contenendo in maniera                        sottoposto al potere delle autorità, e il periodo in
sufficiente i contro-manifestanti omofobici e violenti.           attesa del processo davanti ad un tribunale penale,
                                                                  durante il quale l'individuo può essere detenuto o
Articolo 41: somme che oscillano da EUR 1.500,00
                                                                  rilasciato con o senza condizionale. Questi due
a EUR 4.000,00 a titolo di danno non patrimoniale.
                                                                  aspetti attribuiscono diritti differenti e non sono
(Si veda anche Nachova e altri c. Bulgaria [GC],                  apparentemente collegati né a livello logico né
43577/98 e 43579/98, 6 luglio 2005, Nota                          temporale.
d'informazione 77; Membri della Congregazione dei
                                                                  Per quanto riguarda il primo aspetto, la
Testimoni di Jehovah di Gldani e altri c. Georgia,
                                                                  giurisprudenza della Corte stabilisce che è necessaria
71156/01, 3 maggio 2007, Nota d'informazione 97;
                                                                  una forma di protezione, tramite controllo giudiziale,
Baczkowski e altri c. Polonia, 1543/06, 3 maggio 2007,
                                                                  dell'individuo arrestato o detenuto “quando vi sono
Nota d'informazione 97; si veda anche la Scheda
                                                                  motivi plausibili di sospettare che egli abbia
tematica sull’Orientamento sessuale)
                                                                  commesso un reato”. Il controllo giudiziale deve
                                                                  essere immediato, automatico (in altre parole,
                   ARTICOLO 5                                     indipendente dalla richiesta da parte della persona
                                                                  detenuta) e davanti a un giudice indipendente o un
                    Articolo 5 § 3                                altro magistrato munito del potere di ordinare il
                                                                  rilascio, dopo aver sentito l'individuo e aver
Traduzione al più presto dinanzi a un giudice o a                 riesaminato la legalità ed il motivo dell'arresto e della
un altro magistrato                                               detenzione.
                                                                  La Corte ha constatato che tali condizioni erano
Impossibilità per il giudice di trattare la questione
                                                                  soddisfatte nel caso del ricorrente e ha proseguito
relativa alla libertà condizionale nelle prime fasi
della detenzione: nessuna violazione                              considerando se ci fosse la possibilità di libertà
                                                                  condizionale durante il periodo di detenzione del
 Magee e altri c. Regno Unito - 26289/12, 29062/12 e              ricorrente. La Corte ha notato che sebbene i
                                           29891/12               ricorrenti fossero stati condotti due volte davanti al
                     Sentenza 12.5.2015 [Sezione IV]              giudice del Tribunale distrettuale durante il fermo di
                                                                  polizia, in nessun momento essi sono stati condotti
In fatto – I ricorrenti erano arrestati per il sospettato         di fronte a un giudice munito del potere di disporre
coinvolgimento nell'omicidio di un ufficiale di                   la libertà condizionale. La Corte ha rilevato, tuttavia,
polizia. Essi erano tradotti, 48 ore dopo, davanti al             che i ricorrenti erano stati detenuti per un periodo di
giudice del Tribunale distrettuale il quale esaminava             tempo relativamente breve (12 giorni), e perciò si
la legittimità della loro detenzione e la prorogava di            trovavano sempre nelle "prime fasi" della privazione
altri 5 giorni (per ulteriori interrogatori e perizie).           di libertà personale, quando la loro detenzione poteva
Successivamente, la loro custodia cautelare veniva                essere giustificata dall'esistenza del legittimo sospetto

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Corte europea dei diritti dell’uomo/ Nota d’informazione 185 – Maggio 2015

che essi avessero commesso un reato. Nulla nella                     parrocchia, che sono stati trasferiti alla Chiesa
giurisprudenza della Corte sull'articolo 5 § 3 rendeva               ortodossa in conformità al decreto n. 177/1948, il
necessario durante questa fase l’esame anche della                   quale prevedeva che se la maggioranza dei seguaci di
possibilità di libertà condizionale.                                 una chiesa diventano membri di una differente chiesa,
In ogni caso, sono state adottate un certo numero di                 gli immobili appartenenti alla prima sarebbero stati
tutele per proteggere i ricorrenti dalla detenzione                  trasferiti alla proprietà della seconda. Nel 1967
arbitraria: il giudice poteva estendere la detenzione                l'edificio della chiesa ed il sagrato adiacente che
solo per un massimo di 7 giorni e la durata                          appartenevano alla parrocchia ricorrente erano iscritti
complessiva non poteva eccedere i 28 giorni; prima                   al catasto essendo stati trasferiti alla Chiesa ortodossa
di concedere l'estensione il giudice doveva accertare                romena.
che ci fossero fondati motivi per ritenere che fosse                 Dopo la caduta del regime comunista nel dicembre
necessaria un'ulteriore detenzione e che l'indagine                  1989, il decreto legislativo n. 358/1948 era abrogato
fosse stata condotta in maniera diligente e sollecita; il            dal decreto legislativo n. 9/1989. La Chiesa uniate era
giudice doveva anche accertare la legittimità                        ufficialmente riconosciuta nel decreto legislativo n.
dell'arresto e valutare la detenzione nel merito; il                 126/1990 relativo a talune misure concernenti la
primo ricorrente aveva testimoniato sotto                            Chiesa rumena unita con Roma (Chiesa greco-
giuramento durante il primo riesame e durante il                     cattolica). L'articolo 3 di tale decreto prevedeva che
secondo riesame erano state sentite le argomentazioni                il regime giuridico delle proprietà che appartenevano
di entrambi i ricorrenti; infine, i ricorrenti potevano              alle parrocchie uniate dovevano essere determinati da
contestare la detenzione prolungata attraverso                       comitati congiunti composti da entrambi i cleri,
controllo giurisdizionale.                                           uniate e ortodosso. Nel raggiungere le loro decisioni,
Alla luce di fattori, l'assenza della possibilità di libertà         i comitati dovevano prendere in considerazione “la
condizionale durante il periodo di privazione della                  volontà dei seguaci delle comunità in possesso di
libertà personale dei ricorrenti non ha dato origine a               queste proprietà”.
nessuna violazione in relazione all'articolo 5 § 3.                  L'articolo 3 del decreto legislativo n. 126/1990 è
Conclusione: nessuna violazione (all'unanimità).                     stato integrato dal decreto governativo n. 64/ 2004
                                                                     del 13 agosto 2004 e dalla legge n. 182/2005. Il
                                                                     decreto, come modificato, precisava che in caso di
                     ARTICOLO 6                                      disaccordo tra i membri del clero rappresentante le
                                                                     due confessioni nel comitato congiunto, la parte con
                  Articolo 6 § 1 (civile)                            un interesse che lo autorizza ad avviare un
                                                                     procedimento giudiziario avrebbe potuto farlo
Accesso ad un tribunale
                                                                     secondo la legislazione ordinaria.
Equo Processo
                                                                     La parrocchia ricorrente veniva legalmente ristabilita
Applicazione del criterio "della volontà dei                         il 12 agosto 1996. I ricorrenti prendevano
seguaci delle comunità in possesso delle                             provvedimenti per avere la restituzione dell'edificio
proprietà” per decidere la restituzione di luoghi di                 della chiesa e del cortile adiacente. Le riunioni del
culto alla Chiesa greco-cattolica: nessuna violazione                comitato congiunto non riuscivano a risolvere la
                                                                     questione. I ricorrenti, quindi, avviavano
    Parrocchia greco-cattolica di Lupeni e altri c. Romania -        procedimenti giudiziari secondo la legislazione
                                                    76943/11         ordinaria, ma senza successo. I tribunali basavano la
                        Sentenza 19.5.2015 [Sezione III]             loro decisione sul criterio speciale "della volontà dei
In fatto – Nel 1948 i ricorrenti, enti appartenenti alla             seguaci delle comunità in possesso di queste
                                                                     proprietà”.
Chiesa di rito cattolico orientale (greco-cattolica o
uniate), venivano sciolti sulla base del decreto                     In diritto – Articolo 6 § 1
legislativo n. 358/1948. In virtù del decreto, tutte le              (a) Diritto di accesso ad un tribunale – Il caso in esame
proprietà appartenenti a quella confessione erano                    deve essere letto nel particolare contesto della
state trasferite allo Stato, eccetto gli immobili della              restituzione di luoghi di culto già appartenenti alla

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Corte europea dei diritti dell’uomo / Nota d’informazione 185 – Maggio 2015

Chiesa greco-cattolica, una confessione che era stata                      I ricorrenti avevano, quindi, beneficiato di un esame
sciolta sotto il regime comunista. La restituzione di                      dettagliato della loro domanda da un tribunale. Il
questi edifici religiosi era un problema relativamente                     semplice fatto che hanno consideravano ingiusto il
esteso e una delicata questione sociale. In precedenza                     criterio stabilito dalla legge speciale - "la volontà dei
la Corte aveva dichiarato che, anche in questo                             seguaci delle comunità in possesso di queste
particolare contesto, una generale esclusione delle                        proprietà" - non è stato sufficiente a rendere
controversie in materia di luoghi di culto dalla                           inefficace il loro diritto di accesso a un tribunale.
giurisdizione di tribunali viola di per sé il diritto di                   Tenendo conto di tutte le circostanze del caso, i
accesso ad un tribunale, tanto più che il sistema per                      ricorrenti sono stati in grado di esercitare i loro diritti
la risoluzione della precedente controversia istituito                     di accesso a un tribunale.
dal decreto legislativo n. 126/ 1990 non era stato                         Conclusione: nessuna violazione (all'unanimità).
sufficientemente regolamentato e il controllo
                                                                           (b) Dedotta violazione del principio della certezza del
giurisdizionale delle decisioni da parte del comitato
                                                                           diritto – i ricorrenti avevano presentato una domanda
congiunto non era stato adeguato. 1
                                                                           di reintegrazione dinanzi ai giudici nazionali secondo
I ricorrenti del presente caso sono stati in grado di                      la legislazione ordinaria. Tuttavia, quando la Corte
adire il tribunale distrettuale contro la Chiesa                           d’appello e la Corte di cassazione avevano esaminato
ortodossa, che era in possesso del luogo di culto in                       il caso, avevano invece applicato una legge speciale,
questione, mediante un'azione di reintegrazione                            vale a dire il decreto legislativo n. 126/1990. I
secondo l'articolo 3 del decreto legislativo n.                            ricorrenti hanno sostenuto che l'applicazione del
126/1990 e successive modifiche. Tuttavia, essi                            criterio disposto dalla legge speciale nel contesto di
hanno sostenuto che il criterio previsto dalla legge                       un’azione diretta alla reintegrazione secondo la
speciale, secondo il quale lo status giuridico dei                         legislazione ordinaria non era stata prevedibile, in tal
luoghi religiosi doveva essere determinato tenendo                         modo costituendo una violazione del principio della
conto "della volontà dei seguaci delle comunità in                         certezza del diritto.
possesso di queste proprietà" equivaleva a una
                                                                           Il concetto di legge ordinaria non era stato oggetto di
limitazione del loro diritto di accesso a un tribunale
                                                                           interpretazione da parte del decreto sulla base della
perché dava la precedenza alla volontà del convenuto
                                                                           quale i ricorrenti si erano rivolti ai tribunali. Inoltre,
nel procedimento.
                                                                           il decreto governativo d'urgenza n. 94/2000 del
A tal proposito, la Corte ha osservato che i tribunali                     luglio 2005 sulla restituzione di beni immobili già
nazionali non avevano declinato la propria                                 appartenenti a confessioni religiose in Romania era
competenza a trattare il caso ma lo avevano                                stato modificato per specificare che la situazione
esaminato nel merito prima di dichiararlo                                  giuridica sarebbe stata disciplinata da una legge
manifestamente infondato. Essi avevano applicato il                        speciale.
criterio previsto dalla legge speciale, avendo riguardo
                                                                           Di conseguenza, i tribunali avevano dovuto decidere
agli specifici elementi di fatto come al contesto
                                                                           le azioni di reintegrazione senza avere accesso a un
storico e sociale e avevano esaminato la situazione nel
                                                                           quadro normativo sufficientemente chiaro e
corso del tempo. Le loro sentenze contenevano un
                                                                           prevedibile. Così differenti tribunali nazionali hanno
attento ragionamento e gli argomenti di rilevanza dei
                                                                           raggiunto conclusioni giuridiche differenti sulle
ricorrenti per la risoluzione delle controversie sono
                                                                           stesse questioni legali sollevate dinanzi ad essi.
stati esaminati in modo approfondito. Di
                                                                           La formazione di un consenso giurisprudenziale
conseguenza, i tribunali nazionali avevano avuto un
                                                                           nell'applicazione della legge è un processo che può
potere giurisdizionale pieno nell’applicare ed
                                                                           richiedere tempo, e i periodi di indirizzi
interpretare la legge nazionale, senza essere vincolati
                                                                           giurisprudenziali confliggenti possono pertanto
dal rifiuto della Chiesa ortodossa di raggiungere
                                                                           essere tollerati senza compromettere la certezza del
precedentemente una risoluzione amichevole. Inoltre,
                                                                           diritto.
la portata della loro riesame era stata sufficiente al
fine di soddisfare i requisiti dell'articolo 6 § 1.                        I più alti tribunali nazionali - la Corte di cassazione e

1
    Parrocchia greco-cattolica di Sâmbata Bihor c. Romania,                48107/99, 12 gennaio 2010, Nota d'informazione 126.

                                                                                                                                  10
Corte europea dei diritti dell’uomo/ Nota d’informazione 185 – Maggio 2015

la Corte costituzionale - avevano risolto questi                   rivenuta nell'articolo 3 del contestato decreto
conflitti armonizzando il loro approccio sulla                     legislativo n. 126/1990.
questione dell'applicabilità del criterio stabilito dalla          Il luogo di culto conteso era in possesso della Chiesa
legge speciale, vale al dire sul criterio della volontà dei        ortodossa, che era convenuta in giudizio. In generale,
seguaci delle comunità in possesso delle proprietà.                dove il decreto legislativo in questione fu applicato, i
Il fatto che la decisione contestata fosse stata                   siti religiosi che formavano oggetto di azione di
pronunciata prima che venisse raggiunta una                        reintegrazione erano in possesso di enti appartenenti
giurisprudenza consolidata sulla questione, non era                alla Chiesa ortodossa, e la Chiesa greco-cattolica era
sufficiente di per sé a violare i principi di prevedibilità        nella posizione di richiedere la loro restituzione. In
e certezza del diritto, visto che il sistema giudiziario           tale contesto, stabilendo che lo status giuridico
nazionale era stato in grado di risolvere questa                   dell'immobile in questione doveva essere
incertezza con mezzi propri. Inoltre, la soluzione                 determinato sulla base del criterio "della volontà dei
adottata nel caso dei ricorrenti è stata simile alla               seguaci delle comunità in possesso di queste proprietà
decisione adottata un anno dopo dalla Corte                        ", l'articolo 3 del decreto legislativo n. 126/1990
costituzionale ed alla pressoché unanime                           poteva essere considerato come la creazione di una
giurisprudenza della Corte di cassazione.                          posizione privilegiata per la convenuta a danno dei
La complessità della questione sollevata nel caso di               ricorrenti. La Corte ha già considerato tale
specie e l'impatto sociale sono stati i probabili motivi           disposizione nell’ambito dell'articolo 6 della
per i quali i giudici hanno impiegato diversi anni per             Convenzione. Pertanto c'è stata quindi disparità di
armonizzare il loro giurisprudenza. Inoltre, il caso di            trattamento dei due gruppi - la Chiesa greco-cattolica
specie non richiedeva di risolvere interpretazioni                 e la Chiesa ortodossa - che si trovavano in una
divergenti di una particolare previsione di legge ma               posizione analoga per quanto riguarda le loro
di determinare per mezzo della giurisprudenza il                   richieste di proprietà del luogo di culto al centro della
modo in cui devono essere applicate la legge ordinaria             disputa.
e le norme della legge speciale.                                   (b) Sull’esistenza di una giustificazione oggettiva e
Infine, l'interpretazione della Corte di cassazione del            ragionevole – Il Governo ha sostenuto che
concetto di "legge ordinaria" e il suo rapporto con la             l'intenzione dello Stato era quella di tutelare la libertà
norma di diritto speciale applicata a sfavore dei                  per coloro che erano stati costretti ad abbandonare la
ricorrenti non costituisce di per sé una violazione                fede greco-cattolica sotto il regime totalitario di
dell'articolo 6 della Convenzione. I ricorrenti non                esprimere la propria volontà su quale religione
potevano lamentare di aver subito un diniego di                    professare, pur mantenendo la possibilità di utilizzare
giustizia, dato che il loro caso era stato esaminato               il luogo di culto che avevano costruito.
dalla Corte d'appello e dalla Corte di cassazione.                 Nell’applicare il criterio della "volontà dei seguaci
Inoltre, queste corti avevano fornito appropriati                  delle comunità in possesso di queste proprietà", i
motivi di fatto e di diritto per le loro decisioni, e la           tribunali rumeni non avevano semplicemente
loro valutazione delle circostanze del caso a loro                 accertato che la convenuta si era rifiutata di restituire
rimesso non era stata arbitraria, irragionevole o tale             la chiesa in questione, ma avevano bilanciato gli
da pregiudicare l'equità del procedimento, ma                      interessi in gioco. A seguito di un esame approfondito
concerneva semplicemente il modo di applicare il                   delle circostanze di fatto, i tribunali nazionali
diritto interno.                                                   avevano pronunciato sentenze dettagliate e motivate,
Conclusione: nessuna violazione (all'unanimità).                   e la loro giurisprudenza era stata in linea con quella
Articolo 14 in combinato disposto con l'Articolo 6 §               della Corte costituzionale.
1: I ricorrenti hanno affermato di essere stati vittime            Inoltre, nell'esaminare una eccezione secondo cui il
di discriminazione nell'esercizio del loro diritto di              criterio in questione fosse incostituzionale, la Corte
accesso ad un tribunale.                                           costituzionale aveva esposto le ragioni relative alla
(a) Sulla disparità di trattamento basata sulla religione          necessità di tutelare la libertà delle confessioni
tra persone in situazioni analoghe – Nessuna disparità             religiose e degli altri soggetti, mentre contestualizzava
di trattamento basata sulla religione può essere                   tali fattori nel contesto storico del caso.

11
Corte europea dei diritti dell’uomo / Nota d’informazione 185 – Maggio 2015

Infine, gli argomenti dei ricorrenti relativi a una               nel procedimento, che nel caso di specie ammontava
divergenza nella giurisprudenza concernevano un                   a EUR 237,00. Il tribunale fissava una nuova udienza
aspetto del principio della certezza del diritto ed               nel settembre 2008 per confermare l’assegnazione
erano già state esaminate ai sensi dell'articolo 6 § 1            della proprietà. Il tribunale distrettuale pubblicava la
della Convenzione. Non è stato quindi necessario un               sua decisione e postava sulla bacheca del tribunale la
ulteriore esame ai sensi dell'articolo 14 della                   comunicazione dell'udienza. La comunicazione
Convenzione, in combinato disposto con l'articolo 6               dell'udienza, con data e luogo, era pubblicata anche
§ 1.                                                              sulla Gazzetta Ufficiale. Nel corso dell'udienza il
Di conseguenza, alla luce dello scopo perseguito e                tribunale distrettuale confermava la proposta di
della sua valida giustificazione, l'adozione del criterio         assegnazione del liquidatore. La decisione era postata
in esame all’interno del diritto nazionale non è stata            sulla bacheca del tribunale il giorno successivo e
contraria all'articolo 14 della Convenzione.                      poteva essere impugnata entro otto giorni. Poiché
Conclusione: nessuna violazione (all'unanimità).                  non era stata presentata alcuna impugnazione contro
                                                                  la decisione, essa era divenuta definitiva e nel
La Corte ha altresì dichiarato all'unanimità che vi è
                                                                  novembre 2008 si concludeva la procedura
stata una violazione dell'articolo 6 § 1 della
                                                                  fallimentare. Nel dicembre 2008 il ricorrente
Convenzione perché il caso dei ricorrenti non era
                                                                  impugnava la decisione di porre fine alla procedura
stato esaminato entro un termine ragionevole, e ha
                                                                  fallimentare. Egli sosteneva di non essere stato
riconosciuto ai ricorrenti EUR 2.400,00
                                                                  adeguatamente informato dell'udienza di settembre
congiuntamente a titolo di danno non patrimoniale.
                                                                  sull’assegnazione delle proprietà e che gli sarebbe
Equo processo                                                     dovuto essere assegnato l'intero importo richiesto
                                                                  nella procedura fallimentare. Nel 2009 la sua
Mancanza di una corretta notificazione in una                     impugnazione era respinta così come il suo ricorso
procedura fallimentare: violazione                                costituzionale.
                                                                  In diritto – Articolo 6 § 1: Le norme che prevedono
                       Zavodnik c. Slovenia - 53723/13            la notificazione di citazioni e di decisioni mediante la
                      Sentenza 21.5.2015 [Sezione V]              loro pubblicazione sulla bacheca del tribunale e sulla
In fatto – Nel 1997 un tribunale del lavoro ordinava              Gazzetta Ufficiale hanno lo scopo legittimo di
ad una società privata di versare al ricorrente la                garantire la celerità e l’efficienza delle procedure
retribuzione dovuta ed i relativi benefici (circa EUR             fallimentari. L’esonero dall’obbligo di notificazione
8.350,00). Nel 1999 la sentenza diveniva definitiva.              in mani proprie è dipesa dal fatto che questo tipo di
Nel 2000 erano avviati i procedimenti per bancarotta              procedura poteva coinvolgere un gran numero di
nei confronti della società. Nel 2005, le domande del             creditori e di parti. La notificazione in mani proprie
ricorrente erano accolte nella procedura fallimentare.            degli atti giudiziari avrebbe potuto infatti causare un
Il curatore fallimentare ed il collegio fallimentare              aumento sostanziale dei costi della procedura e,
assicuravano al ricorrente che l'avrebbero informato              inoltre, ostacolare il suo corso in caso di insuccesso
dell’evoluzione del caso, in particolare del calendario           della notifica stessa. Tuttavia, secondo il diritto
delle udienze relative all’assegnazione delle proprietà.          interno, l'udienza sulla assegnazione delle proprietà
Nel 2008 un complesso alberghiero appartenente alla               rappresenta un punto cruciale del procedimento. I
società era venduto in un'asta pubblica. I risultati              creditori potevano impugnare la proposta del
della vendita erano pubblicati online su un portale               curatore fallimentare riguardo l’assegnazione delle
web per commercialisti, sul sito dell’agenzia di                  proprietà entro il giorno prima dell’udienza. Tale
stampa slovena e su un quotidiano finanziario. A                  possibilità gli era preclusa in una fase successiva.
seguito della vendita, nel giugno 2008 il collegio                Sotto questo aspetto, gli otto giorni di tempo
fallimentare del tribunale distrettuale approvava un              concessi per opporsi alla decisione sulla assegnazione
progetto di proposta sulla assegnazione delle                     erano relativamente pochi. Il ricorrente era stato
proprietà della società fallita agli altri 19 rimanenti           parte di un procedimento che aveva impiegato più di
creditori. Nel progetto era previsto che essi dovessero           otto anni per fissare un’udienza sulla distribuzione
ricevere ciascuno il 2,85% del credito riconosciuto               della massa fallimentare. A quel punto, erano rimasti

                                                                                                                         12
Corte europea dei diritti dell’uomo/ Nota d’informazione 185 – Maggio 2015

solo 19 creditori i cui nomi sarebbero dovuti essere             quindi di rivendicare il diritto di ottenere una
considerati dal tribunale. Inoltre, il ricorrente, che           percentuale maggiore per le retribuzioni arretrate
non era rappresentato da un avvocato, aveva                      non pagate.
dichiarato che il curatore fallimentare si era                   Conclusione: violazione (all’unanimità).
impegnato ad informarlo sui nuovi risvolti del                   La Corte ha inoltre accertato una violazione
procedimento. Tenendo presente il numero                         dell'articolo 6 § 1 e dell'articolo 13 a causa della
piuttosto basso di creditori coinvolti nella procedura,          lunghezza del procedimento e inefficacia dei rimedi a
la Corte non ha individuato alcun motivo per cui il              tale riguardo.
ricorrente non avrebbe dovuto fidarsi del curatore.              Articolo 41: EUR 12.500,00 a titolo di danno non
Infine, sebbene la normativa nazionale non preveda               patrimoniale; domanda a titolo di danno
di fatto la notifica di citazioni e decisioni giudiziarie        patrimoniale respinta.
a coloro che sono coinvolti in procedure concorsuali,
questa prevede altresì la possibilità di eseguire la
notifica dell'udienza sulla distribuzione di proprietà                          Articolo 6 § 1 (penale)
anche tramite mass media. La Corte si rammarica che
nel caso di specie il giudice nazionale non sia riuscito         Equo processo
ad utilizzare quest’ultima opzione. La Corte non ha
potuto accogliere l'argomento del Governo secondo                Dedotta mancanza di garanzie procedurali
il quale il ricorrente sarebbe dovuto venire a                   adeguate a consentire all'accusato di comprendere
conoscenza della vendita del complesso alberghiero               le ragioni di un verdetto di colpevolezza della
da notizie di stampa online. Non è possibile pensare             giuria all’interno di una Corte d'assise: nessuna
che i media in questione siano destinati al grande               violazione
pubblico e non si poteva dare per scontato che questi                                     Lhermitte c. Belgio - 34238/09
avessero raggiunto il ricorrente (cfr. Geffré c. Francia                               Sentenza 26.5.2015 [Sezione II]
(dec.), 51307/99, 23 gennaio, 2003, Nota
d’informazione 49), una persona anziana che aveva                In fatto – Nel 2008 la ricorrente era condannata per
affermato di non essere in grado di usare un                     l'omicidio premeditato dei suoi cinque figli. Il suo
computer o di accedere ad internet. Sarebbe stato                processo si svolgeva davanti alla Corte d'assise. Ella
irrealistico aspettarsi che il ricorrente consultasse            non contestava i fatti ma sosteneva di non essere stata
periodicamente la bacheca di un tribunale situato in             capace di controllare le proprie azioni. Rispondendo
una città diversa dal suo luogo di residenza o che               a cinque quesiti sottopostile, la giuria dichiarava la
avesse accesso ad ogni numero della Gazzetta                     ricorrente colpevole, e la Corte d'assise, composta da
Ufficiale. In tali circostanze, la Corte non è potuta            tre giudici e dalla giuria, confermava il verdetto di
giungere alla conclusione che il ricorrente abbia                colpevolezza e la condannava all'ergastolo. La Corte
avuto un’equa possibilità di venire a conoscenza                 di cassazione rigettava l'appello della ricorrente.
dell'udienza sulla assegnazione delle proprietà né che           La ricorrente ha lamentato davanti alla Corte europea
la sua incapacità di prendere parte ai lavori fosse              che il verdetto della giuria mancava di ragionevolezza.
dovuta ad una mancanza di diligenza da parte sua
(cfr. Cañete de Goñi c. Spagna, 55782/00, 15 ottobre             In diritto – Articolo 6 § 1: dato che la ricorrente non
2002, Nota d’informazione 38). Inoltre, non sarebbe              aveva contestato la veridicità dei fatti addebitatigli, la
stato sproporzionato esigere da parte dello Stato                questione controversa nel processo si era spostata
l’adozione di ulteriori misure per garantire che le              sulla sua responsabilità penale. Il capo di imputazione
parti ancora coinvolte nel procedimento, tra cui la              aveva una rilevanza limitata perché intervenuto
parte ricorrente, fossero informate dell’udienza sulla           precedentemente al dibattimento che costituiva il
distribuzione e sulla decisione presa in quella sede.            cuore del processo. Per quanto riguarda i fatti indicati
Essendo stato privato della possibilità di prendere              nel capo d’imputazione e la loro potenziale utilità per
parte all'udienza del 10 settembre 2008, al ricorrente           la comprensione del verdetto di colpevolezza, la
era stato impedito di contestare il piano del curatore           Corte non può speculare se essi avessero influenzato
fallimentare sulla distribuzione della proprietà e               o meno la deliberazione della giuria o la sentenza

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Corte europea dei diritti dell’uomo / Nota d’informazione 185 – Maggio 2015

emessa in via definitiva dalla Corte d'assise.                  essere in linea con i motivi alla base del verdetto. Il
Per quanto riguarda i cinque quesiti sottoposti alla            fatto che la Corte di cassazione aveva successivamente
giuria, quattro di essi riguardavano gli omicidi e la           spiegato come la sentenza di condanna doveva essere
aggravante della premeditazione. L'ultimo quesito               interpretata alla luce del verdetto di colpevolezza, non
riguardava la responsabilità penale della ricorrente. I         può essere criticato. In un sistema in cui certe
quesiti in sé stessi non hanno probabilmente                    decisioni sono impugnabili, è normale che la
permesso alla ricorrente di comprendere quali prove             decisione del tribunale di grado inferiore sia
a suo carico, tra tutto ciò che era stato discusso              interpretata secondo il significato attribuitole, se
durante il processo, erano infine state prese in                appropriata, da parte del giudice di grado superiore.
considerazione nella conclusione della giuria secondo           Inoltre, in particolare per quanto riguarda la
cui lei era responsabile penalmente delle sue azioni.           determinazione della pena, la sentenza della Corte
Ciononostante, era necessario considerare il                    d'assise era stata debitamente motivata e non
procedimento nel suo complesso, compresa le                     sembrava arbitraria. Di conseguenza, la ricorrente
successive decisioni giudiziarie che hanno chiarito i           aveva goduto di garanzie sufficienti che permettono
motivi di verdetto di colpevolezza della giuria. In tal         di farle capire le decisioni per quanto riguarda la sua
senso la Corte d’assise, composta da tre giudici di             colpevolezza e la sua condanna.
professione e dalla giuria, aveva stabilito nella sua           Conclusione: nessuna violazione (quattro voti contro
sentenza di condanna che "fragilità mentale, stato              tre).
depressivo e personalità" della ricorrente invocate             (Si veda anche Taxquet c. Belgio[GC], 926/05, 16
dalla difesa non potevano giustificare gli atti                 novembre 2010, Nota d’informazione 135; e Legillon
commessi e neanche costituire attenuanti. La Corte              c. Francia (53406/10) e Agnelet c. Francia
di cassazione, per quanto la riguardava, aveva                  (61198/08) 10 gennaio 2013, Nota d’informazione
espressamente indicato le ragioni per cui la Corte              159)
d'assise aveva ritenuto che la ricorrente non fosse
stata incapace di controllare le proprie azioni nel
momento del delitto. Una lettura combinata della                                   ARTICOLO 8
sentenza della Corte d'assise e della Corte di
cassazione avrebbe permesso alla ricorrente di                  Rispetto della vita privata
comprendere le ragioni per le quali la giuria aveva             Obblighi positivi
rigettato gli argomenti difensivi, basati sulla dedotta
                                                                Omessa protezione dell'integrità personale della
mancanza di responsabilità al momento degli
                                                                denunciante nel procedimento penale per abusi
omicidi, ed aveva invece ritenuto che lei avesse avuto
                                                                sessuali: violazione
la capacità di controllare le proprie azioni.
La giuria da sola ha deciso che la ricorrente fosse                                          Y. c. Slovenia - 41107/10
responsabile delle proprie azioni, sebbene la                                         Sentenza 28.5.2015 [Sezione V]
motivazione di tale verdetto è stata poi spiegata dalla
Corte d'assise, composta dai giurati e da tre giudici,          In fatto – Nel 2001, all'età di 14 anni, la ricorrente
ed anche precisata dalla Corte di cassazione. I giudici         era vittima, secondo le sue allegazioni, di ripetute
della Corte d'assise hanno così contribuito alla                molestie sessuali da parte di un amico di famiglia, X.
redazione di una motivazione che parzialmente                   A seguito di una denuncia penale da parte della
riguardava una delibera in cui non erano stati presenti.        madre, nel 2003 venivano avviate delle indagini e nel
Comunque la motivazione fornita non è per ciò                   2007 era promosso un processo penale a carico del
invalida, rimanendo compatibile col diritto di un               suo presunto aggressore. Nel 2009, dopo aver tenuto
equo processo. Poiché i giudici si erano uniti ai               complessivamente 12 udienze, i giudici interni
giurati nel deliberare sulla sentenza e la conseguente          assolvevano X da tutte le accuse sulla base del fatto
motivazione, essi hanno potuto apprendere                       che alcune dichiarazioni della ricorrente riguardanti
direttamente dai giurati i motivi per cui avevano               le condizioni fisiche dell'imputato erano state
trovato la ricorrente colpevole, e insieme devono aver          confutate da uno specialista, rendendo così
concordato i motivi che, naturalmente, dovevano                 impossibile, a detta dei giudici nazionali, dimostrare

                                                                                                                       14
Corte europea dei diritti dell’uomo/ Nota d’informazione 185 – Maggio 2015

la sua colpevolezza oltre ogni ragionevole dubbio.               apparente ragione per i lunghi intervalli di tempo che
L'appello del procuratore di Stato contro quella                 intercorrevano tra le udienze. Inoltre, durante due di
sentenza veniva respinto nel 2010, così come l’istanza           queste udienze, X ha personalmente controesaminato
nell’interesse della legalità della ricorrente al                la ricorrente, contestando in maniera continua la
procuratore presso la Corte suprema pochi mesi dopo.             veridicità delle sue affermazioni e ponendole
In diritto – Articolo 8: La Corte è tenuta ad esaminare          domande di natura personale. Secondo il parere della
se lo Stato convenuto abbia tutelato sufficientemente            Corte, quelle domande erano mirate a minare la
il diritto della ricorrente al rispetto della sua vita           credibilità della ricorrente, nonché a screditarne la
privata, e soprattutto della sua integrità personale, in         figura. Tuttavia, nonostante il dovere delle autorità
riferimento al modo in cui era stata interrogata nel             giudiziarie di sorvegliare la forma e il contenuto delle
corso del procedimento penale a carico del suo                   domande e dei commenti di X e, se necessario, di
presunto aggressore sessuale. A tal fine, era necessario         intervenire, l'intervento del giudice con funzione di
trovare un giusto equilibrio tra i suoi diritti in quanto        presidente era stato insufficiente a mitigare quella che
vittima chiamata a testimoniare nei procedimenti                 era chiaramente stata un'esperienza dolorosa per la
penali, protetti dall'articolo 8, e quelli della difesa,         ricorrente.
vale a dire il diritto dell'imputato a citare e                  Per quanto riguarda l'affermazione della ricorrente
controesaminare i testimoni di cui all'articolo 6 § 3            secondo cui l'avvocato di X sarebbe dovuto essere
(d). A differenza di altri casi simili precedentemente           escluso dal procedimento dal momento che era stato
esaminati dalla Corte, che erano stati tutti presentati          da lei consultato poco dopo che i fatti avevano avuto
dagli imputati, nel caso di specie, la Corte ha dovuto           luogo, la Corte ha accertato che la legge nazionale
considerare la questione dal punto di vista della                vigente, o il modo in cui essa è stata applicata nel caso
presunta vittima.                                                di specie, non ha tenuto sufficientemente conto dei
Nel caso in esame, al fine di garantire un giusto                suoi interessi. Questo perché l'effetto psicologico
processo era necessario che ad X fosse concessa                  negativo di essere controesaminata dal legale di X
l'opportunità di controinterrogare la ricorrente, tanto          aveva ampiamente superato l'apprensione che la
più che la testimonianza di quest'ultima, durante il             ricorrente avrebbe vissuto se fosse stata interrogata da
processo, ha fornito l'unica prova diretta del caso e            un altro avvocato. Inoltre, qualsiasi informazione che
che le altre prove acquisite erano state giudicate               egli avesse ricevuto da lei in qualità di avvocato
contraddittorie.                                                 sarebbe dovuta essere trattata in modo confidenziale
Tuttavia, dato che i procedimenti penali in materia di           e non sarebbe dovuta essere utilizzata a beneficio di
reati sessuali costituiscono per le vittime                      una persona con interessi contrapposti nello stesso
un'esperienza molto spiacevole e prolungata, e che un            contenzioso.
confronto diretto tra le persone accusate di abusi               La Corte ha anche rilevato l'inadeguatezza dei quesiti
sessuali e le loro presunte vittime comporta, per                posti alla ricorrente da parte del ginecologo nominato
queste ultime, il rischio di ulteriori traumi, il                dal tribunale per stabilire se avesse avuto rapporti
controesame personale da parte della difesa doveva               sessuali al momento dei fatti. A tale riguardo, le
essere oggetto di valutazione più attenta da parte dei           autorità erano tenute a garantire che tutti i
giudici interni. Senza dubbio, diversi strumenti                 partecipanti al procedimento chiamati ad assisterli
internazionali, tra cui il diritto dell'Unione europea,          nelle indagini o nel processo decisionale trattassero le
affermano che determinati diritti debbano essere                 vittime e gli altri testimoni con dignità e non
concessi, inter alia, alle vittime di abusi sessuali, tra        causassero loro disagi inutili. Tuttavia, il ginecologo
cui il dovere dello Stato di proteggerli dal pericolo di         nominato non solo mancava di una formazione
intimidazioni e di una vittimizzazione ripetuta                  adeguata per condurre colloqui con vittime di abusi
quando prestano testimonianza degli abusi.                       sessuali, ma aveva anche rivolto ad essa domande
A questo proposito, la Corte ha constatato che                   accusatorie e osservazioni che eccedevano l'ambito
l'esame della ricorrente si era prolungato per più di            del suo incarico e delle sue competenze mediche. Di
quattro udienze tenutesi nell'arco di sette mesi, un             conseguenza, la ricorrente era stata messa sulla
lasso di tempo la cui lunghezza per sé suscita                   difensiva aggravando inutilmente lo stress dovuto al
preoccupazioni, specialmente per la mancanza di una              procedimento penale.

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