Nota d'informazione sulla giurisprudenza della Corte - N 185 - European ...
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Le sintesi giuridiche pubblicate nelle Note d'informazione sulla giurisprudenza della Corte sono consultabili anche nella banca dati HUDOC alla voce Legal Summaries. Traduzione v. 0.9 La presente traduzione è realizzata nell’ambito del progetto Europe in Translation previo accordo formale tra il Consiglio d'Europa, la Corte europea dei diritti dell'uomo e Diritti d’Europa/Generazione Zero. Diritti d’Europa/Generazione Zero si assume l’esclusiva responsabilità della traduzione. Il testo originale in inglese e/o francese della Nota d’informazione è reperibile sul sito www.echr.coe.int. Europe in Translation (EiT) è un progetto firmato dal webmagazine Diritti d’Europa e dall’associazione Generazione Zero, editrice del primo, che vuole coinvolgere studenti universitari, neolaureati ed operatori giuridici nella traduzione delle Note di informazione della C.E.D.U. Il progetto si propone di avvicinare la realtà giuridica italiana al sistema di tutela dei diritti della C.E.D.U., superando l’ostacolo della lingua e valorizzando il contatto diretto e immediato con le fonti. Hanno contribuito alla presente traduzione: in qualità di traduttori, Arianna Coronese, Salvatore Fanzone, Fabrizio Iacono, Simone Lo Monaco, Enrico Mallia, Giulia Pairona, Marco Petrachi, Rebecca Ravalli; in qualità di revisori linguistici, Alessandro Arestia, Chiara Bitetti e Marco Petrachi; in qualità di redattori giuridici, Aurora Licci, Simone Lo Presti ed Adriana Tidona; in qualità di Quality Checker, Marco Occhipinti. © Diritti d’Europa / Generazione Zero. Tutti i diritti riservati. La Nota d'informazione, stilata dalla Divisione pubblicazioni e informazione sulla giurisprudenza della Corte, contiene le sintesi dei casi esaminati durante il mese in questione, considerati di particolare interesse dalla cancelleria della Corte. Le sintesi non sono vincolanti per la Corte. Nella versione provvisoria, le sintesi sono di norma redatte nella lingua del caso trattato; la versione finale monolingue è disponibile rispettivamente in inglese e francese. La Nota d'informazione in inglese può essere scaricata al seguente indirizzo . La banca dati HUDOC è fruibile gratuitamente sul sito internet della Corte () e permette di accedere alla giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell'uomo (sentenze della Grande Camera, delle camere e dei comitati, decisioni, casi notificati, pareri consultivi e sintesi giuridiche estratte dalle Note d'informazione sulla giurisprudenza della Corte), della Commissione europea dei diritti dell'uomo (decisioni e relazioni) e del Comitato dei Ministri (risoluzioni). Corte europea dei diritti dell'uomo (Consiglio d'Europa) 67075 Strasburgo Cedex Francia Tel: 00 33 (0)3 88 41 20 18 Fax: 00 33 (0)3 88 41 27 30 publishing@echr.coe.int www.echr.coe.int © Council of Europe / European Court of Human Rights, 2015 2
Corte europea dei diritti dell’uomo / Nota d’informazione 185 – Maggio 2015 TAVOLA DEI CONTENUTI ARTICOLO 3 Trattamenti degradanti Ammanettamento della paziente durante il tragitto verso un ospedale psichiatrico: violazione Ilievska c. Ex Repubblica Jugoslava di Macedonia - 20136/11................................................................6 Obblighi positivi (aspetto sostanziale / aspetto procedurale) Omessa protezione da parte dello Stato dei dimostranti da violenze omofobiche e mancanza di un’indagine effettiva: violazione Identoba e altri c. Georgia - 73235/12 ...................................................................................................6 ARTICOLO 5 Articolo 5 § 3 Traduzione al più presto dinanzi a un giudice o a un altro magistrato Impossibilità per il giudice di trattare la questione relativa alla libertà condizionale nelle prime fasi della detenzione: nessuna violazione Magee e altri c. Regno Unito - 26289/12, 29062/12 e 29891/12...........................................................8 ARTICOLO 6 Articolo 6 § 1 (civile) Accesso ad un tribunale Equo Processo Applicazione del criterio "della volontà dei seguaci delle comunità in possesso delle proprietà” per decidere la restituzione di luoghi di culto alla Chiesa greco-cattolica: nessuna violazione Parrocchia greco-cattolica di Lupeni e altri c. Romania - 76943/11 ........................................................9 Equo processo Mancanza di una corretta notificazione in una procedura fallimentare: violazione Zavodnik c. Slovenia - 53723/13 ...........................................................................................................12 Articolo 6 § 1 (penale) Equo processo Dedotta mancanza di garanzie procedurali adeguate a consentire all'accusato di comprendere le ragioni di un verdetto di colpevolezza della giuria all’interno di una Corte d'assise: nessuna violazione Lhermitte c. Belgio - 34238/09...............................................................................................................13 3
ARTICOLO 8 Rispetto della vita privata Obblighi positivi Omessa protezione dell'integrità personale della denunciante nel procedimento penale per abusi sessuali: violazione Y. c. Slovenia - 41107/10 .......................................................................................................................14 ARTICOLO 10 Libertà di ricevere informazioni Rifiuto da parte delle autorità competenti di fornire ad una ONG, nell’ambito dello svolgimento di un’inchiesta, i nomi dei difensori d’ufficio e il numero delle relative nomine: rinvio alla Grande Camera Magyar Helsinki Bizottság c. Ungheria - 18030/11................................................................................16 ARTICOLO 11 Libertà di associazione Ammonimento del rappresentante di un sindacato per aver organizzato un evento nei locali di lavoro al di fuori dell'orario di lavoro: violazione Doğan Altun c. Turchia - 7152/08 ........................................................................................................16 ARTICOLO 14 Discriminazione (Articolo 3) Omessa protezione da parte dello Stato dei manifestanti dalla violenza omofobica e mancanza di un'indagine efficace: violazione Identoba e altri c. Georgia - 73235/12 ...................................................................................................17 Discriminazione (Articolo 6 § 1) Decisione riguardante la restituzione dei luoghi di culto sulla base della "volontà dei seguaci delle comunità in possesso delle proprietà": nessuna violazione Parrocchia greco-cattolica di Lupeni e altri c. Romania - 76943/11 ........................................................17 Discriminazione (Articolo 1 del Protocollo n° 1) Dedotta discriminazione nel diritto alle prestazioni di assistenza sociale dei detenuti in cura psichiatrica rispetto ad altre persone trattenute per il trattamento psichiatrico: irricevibile S.S. e altri c. il Regno Unito - 40356/10 e 54466/10 .............................................................................17 4
Corte europea dei diritti dell’uomo / Nota d’informazione 185 – Maggio 2015 ARTICOLO 37 Cancellazione dei ricorsi dal ruolo Dichiarazione unilaterale dello Stato che riconosce la violazione dei diritti dei ricorrenti e accorda una riparazione: cancellato dal ruolo Unione dei Testimoni di Geova della Georgia e altri c. Georgia - 72874/01 ...........................................18 ARTICOLO 1 DEL PROTOCOLLO N° 1 Disciplina dell'uso dei beni Confisca dei beni acquisiti da un funzionario pubblico in maniera illecita, nell’ambito delle misure anti-corruzione nazionali: nessuna violazione Gogitidze e altri c. Georgia - 36862/05 ..................................................................................................19 Obblighi positivi Omessa protezione da parte dello Stato dei diritti di proprietà di minori in forza ad un contratto di permuta immobiliare: violazione S.L. e J.L. c. Croazia - 13712/11 ...........................................................................................................20 DICHIARAZIONE DI INCOMPETENZA A FAVORE DELLA GRANDE CAMERA .............................21 5
Corte europea dei diritti dell’uomo / Nota d’informazione 185 – Maggio 2015 che l'ammanettamento fosse finalizzato ad impedirle ARTICOLO 3 di infliggersi ferite. Ad ogni modo, la Corte ha Trattamenti degradanti rilevato che la questione della proporzionalità di tale azione non è stata considerata nei procedimenti Ammanettamento della paziente durante il nazionali. Il Governo non è riuscito a dimostrare che tragitto verso un ospedale psichiatrico: violazione non fosse applicabile alcun'altra misura o precauzione meno restrittiva. Di conseguenza, Ilievska c. Ex Repubblica Jugoslava di Macedonia - l'ammanettamento della ricorrente ha costituito 20136/11 trattamento degradante. Sentenza 7.5.2015 [Sezione I] Conclusione: violazione (all'unanimità). In fatto – Nell'aprile 2008 la ricorrente si sottoponeva Articolo 41: EUR 5.000,00 a titolo di danno non ad un intervento oncologico e a chemioterapia. patrimoniale. Nell'ottobre 2009 il marito richiedeva assistenza medica, dal momento che la moglie accusava disturbi di ansia e di angoscia. Su consiglio dei medici la Obblighi positivi (aspetto sostanziale / aspetto ricorrente veniva trasferita in una clinica psichiatrica procedurale) a Skopje con l’intervento di due ufficiali di polizia. Omessa protezione da parte dello Stato dei Ella ha allegato di essere stata ammanettata con le dimostranti da violenze omofobiche e mancanza mani dietro la schiena durante il tragitto verso di un’indagine effettiva: violazione l'ospedale, di essere stata costretta a rimanere distesa su un letto all'interno dell'ambulanza con un ufficiale Identoba e altri c. Georgia - 73235/12 di polizia seduto sulle sue gambe e di essere stata Sentenza 12.5.2015 [Sezione IV] picchiata, presa a pugni e minacciata. La ricorrente denunciava, inter alia, i due ufficiali di polizia per In fatto – I ricorrenti sono un'organizzazione non- maltrattamenti, ma questi venivano assolti per governativa costituitasi per promuovere e proteggere insufficienza di prove. Le sue allegazioni sono state i diritti di persone lesbiche, gay, bisessuali e contestate dal Governo. transgender (LGBT) in Georgia, ed altre 14 persone In diritto – Articolo 3: La Corte non è stata in grado fisiche. Il 17 maggio 2012 si svolgeva a Tbilisi una di stabilire oltre ogni ragionevole dubbio se le ferite manifestazione pacifica in occasione della Giornata riportate dalla ricorrente sulla schiena, sull'addome e internazionale contro l'omofobia, organizzata dal sulle gambe fossero state inflitte dagli ufficiali di primo ricorrente, a cui partecipavano polizia durante il trasferimento. Ad ogni modo, approssimativamente 30 persone, inclusi 13 dei considerando che le prove mediche confermano la ricorrenti persone fisiche. Durante l'evento, i presenza di ematomi sui polsi della ricorrente e che il partecipanti LGBT che avevano preso parte alla Governo non ha fornito spiegazioni per quelle ferite, parata venivano insultati, minacciati e assaliti da un la Corte ha accettato che essa fosse stata ammanettata. gruppo più numeroso di contro-manifestanti, Nel considerare se l'ammanettamento fosse membri di due gruppi religiosi. La polizia infine giustificato, la Corte ha preso atto che al momento arrestava quattro dei ricorrenti e per un breve lasso di dei fatti la ricorrente stesse soffrendo di un episodio tempo li tratteneva e/o scortava su una macchina psicotico del quale gli ufficiali di polizia erano della polizia, con il presunto obiettivo di proteggerli consapevoli. Essa era chiaramente sotto il controllo dai contro-manifestanti. In seguito a tali avvenimenti, della polizia durante il trasferimento ed era i ricorrenti presentavano svariate denunce penali, vulnerabile a causa del suo stato psicologico e delle chiedendo in particolare che fossero avviate indagini conseguenti necessità mediche. Inoltre, era sugli attacchi subiti da parte dei contro-manifestanti, fisicamente debole a seguito della recente operazione che erano stati perpetrati con intento discriminatorio, oncologica e della chemioterapia. La Corte ha e in merito alle azioni e alle omissioni degli ufficiali ritenuto - in relazione alle affermazioni del Governo di polizia, che non erano riusciti a proteggerli da tali circa la tendenza della ricorrente all'autolesionismo - assalti. Nel 2012 venivano aperti due procedimenti di indagini in riferimento ai danni sostenuti da due 6
Corte europea dei diritti dell’uomo/ Nota d’informazione 185 – Maggio 2015 dei ricorrenti e sono pendenti. verbali erano iniziati, lasciando così che la tensione In diritto – Articolo 3 letto in combinato disposto degenerasse in violenza fisica. Nel momento in cui con l'Articolo 14 (dal secondo al quattordicesimo essi avevano finalmente deciso di intervenire, i ricorrente) ricorrenti erano già stati intimiditi, insultati o assaliti. Inoltre, invece di incentrarsi sul contenimento dei (a) Riguardo alla questione se l'attacco a danno dei contro-manifestanti più aggressivi con l'obiettivo di ricorrenti avesse raggiunto la soglia minima di gravità far procedere la marcia pacifica, il tardivo intervento ai sensi dell'Articolo 3 in combinato disposto con della polizia si era dirottato sull'arresto e sullo l'Articolo 14 della Convenzione – Nel valutare sgombero di alcuni deli ricorrenti, le vere vittime che l'incidente, la Corte ha tenuto presente la situazione essi avevano il compito di proteggere. Perciò, le precaria nella quale individui LGBT si trovavano autorità nazionali non sono state capaci di fornire ai nello Stato convenuto al momento degli attacchi, e i ricorrenti adeguata protezione dagli attacchi di vari rapporti che documentano gli atteggiamenti privati durante la marcia. negativi verso i membri della comunità LGBT diffusi in alcuni settori della società georgiana. A fronte di (c) Riguardo alla questione se siano state condotte questa situazione, la Corte ha innanzitutto osservato indagini efficaci sull'incidente. – Le autorità sono che durante la manifestazione i ricorrenti erano stati venute meno al loro obbligo procedurale di accerchiati da una folla inferocita che li superava in investigare su cosa fosse andato storto durante numero e che rivolgeva ad essi minacce di morte, l'incidente del 17 maggio 2012, con particolare ricorrendo talvolta alla violenza fisica. Tale attenzione a smascherare il pregiudizio quale comportamento era determinato da un chiaro movente e all'identificazione di coloro che fossero pregiudizio omofobico, dimostrato dal linguaggio responsabili. Malgrado le ripetute denunce particolarmente offensivo e minaccioso utilizzato dai presentate dai ricorrenti immediatamente dopo due gruppi religiosi e dal gesto di strappare le l'incidente, in merito sia ai maltrattamenti nei loro bandiere ed i poster LGBT, a cui era seguito un vero confronti che alla dedotta inazione della polizia, le e proprio assalto fisico a danno di alcuni ricorrenti. autorità nazionali non sono riuscite ad avviare L'obiettivo evidente dell'abuso verbale e fisico era di un'indagine esauriente e significativa sulle circostanze intimorire i ricorrenti in modo da farli desistere dal dell'incidente nei riguardi di tutti i ricorrenti. Invece, manifestare pubblicamente il loro supporto alla hanno inspiegabilmente ristretto l‘ambito delle comunità LGBT. Il senso di angoscia provato dai indagini a due procedimenti separati inerenti le ricorrenti dove essere stato esacerbato dal fatto che la lesioni inflitte su solo due dei singoli ricorrenti, che protezione della polizia, ad essi promessa prima hanno comportato sanzioni meramente dell'inizio della manifestazione, non gli era stata amministrative a carico di due contro-manifestanti fornita a tempo debito o in maniera adeguata. Tale per una somma di EUR 45,00 ciascuno. Ciò non può violenza aveva quindi reso la paura, l'ansia e essere considerato sufficiente per assolvere l'obbligo l'insicurezza sofferta da tutti e 13 istanti abbastanza procedurale dello Stato ai sensi dell'articolo 3, gravi da raggiungere la soglia rilevante ai sensi considerato il livello di violenza e aggressione da essi dell'articolo 3 letto in combinato disposto con subito. l'articolo 14 della Convenzione. In queste circostanze era indispensabile che le (b) Riguardo alla questione se le autorità avessero autorità nazionali adottassero tutte le misure fornito la dovuta protezione ai ricorrenti - Dal ragionevolmente necessarie per smascherare i momento che l'organizzatrice della parata aveva possibili moventi omofobici degli eventi in questione. specificatamente avvertito la polizia della possibilità In assenza di tale significativa indagine da parte delle che si verificassero abusi, le autorità di polizia autorità di polizia, i reati motivati dal pregiudizio avevano l'obbligo positivo stringente di proteggere i verrebbero inevitabilmente trattati a pari livello dei manifestanti da atti di violenza. Tuttavia, gli ufficiali casi ordinari senza siffatte implicazioni, e di polizia erano presenti alla manifestazione solo in l'indifferenza che ne risulterebbe equivarrebbe numero limitato e si erano allontanati dal luogo, all'accettazione ufficiale o addirittura alla connivenza senza dare avvertimento alcuno, quando gli attacchi con crimini generati dall'odio. In aggiunta, sarebbe difficoltoso per lo Stato convenuto implementare 7
Corte europea dei diritti dell’uomo / Nota d’informazione 185 – Maggio 2015 misure indirizzate a migliorare il controllo di simili estesa ulteriormente ed i ricorrenti erano infine dimostrazioni pacifiche in futuro, compromettendo rilasciati senza accuse dopo 12 giorni. pertanto la fiducia dell'opinione pubblica nelle Secondo l’allegato 8 della legge dell'Irlanda del Nord politiche antidiscriminatorie dello Stato. Alla luce di sul terrorismo del 2000, un detenuto poteva essere queste considerazioni, le autorità nazionali non sono trattenuto in detenzione senza accuse per un massimo state in grado di condurre indagini appropriate in di 28 giorni. La legittimità di tale detenzione doveva merito alle denunce di maltrattamenti presentate dai essere esaminata dal giudice competente entro 48 ore tredici ricorrenti. e, in seguito, ogni 7 giorni. Mentre il giudice aveva il Conclusione: violazione (sei voti contro uno). potere di rilascio ove l'arresto o la custodia cautelare La Corte ha anche accertato, all'unanimità, una fossero illegittimi, egli/ella non aveva potere di violazione dell'articolo 11 in combinato disposto con disporre il rilascio su cauzione. l'articolo 14 perché lo Stato convenuto, in violazione In diritto – Articolo 5 § 3: l’articolo 5 § 3 riguarda dei propri obblighi positivi, non è riuscito ad strutturalmente due ambiti separati: le prime fasi assicurare che la marcia del 17 maggio 2012 avesse successive ad un arresto, quando un individuo è luogo pacificamente, contenendo in maniera sottoposto al potere delle autorità, e il periodo in sufficiente i contro-manifestanti omofobici e violenti. attesa del processo davanti ad un tribunale penale, durante il quale l'individuo può essere detenuto o Articolo 41: somme che oscillano da EUR 1.500,00 rilasciato con o senza condizionale. Questi due a EUR 4.000,00 a titolo di danno non patrimoniale. aspetti attribuiscono diritti differenti e non sono (Si veda anche Nachova e altri c. Bulgaria [GC], apparentemente collegati né a livello logico né 43577/98 e 43579/98, 6 luglio 2005, Nota temporale. d'informazione 77; Membri della Congregazione dei Per quanto riguarda il primo aspetto, la Testimoni di Jehovah di Gldani e altri c. Georgia, giurisprudenza della Corte stabilisce che è necessaria 71156/01, 3 maggio 2007, Nota d'informazione 97; una forma di protezione, tramite controllo giudiziale, Baczkowski e altri c. Polonia, 1543/06, 3 maggio 2007, dell'individuo arrestato o detenuto “quando vi sono Nota d'informazione 97; si veda anche la Scheda motivi plausibili di sospettare che egli abbia tematica sull’Orientamento sessuale) commesso un reato”. Il controllo giudiziale deve essere immediato, automatico (in altre parole, ARTICOLO 5 indipendente dalla richiesta da parte della persona detenuta) e davanti a un giudice indipendente o un Articolo 5 § 3 altro magistrato munito del potere di ordinare il rilascio, dopo aver sentito l'individuo e aver Traduzione al più presto dinanzi a un giudice o a riesaminato la legalità ed il motivo dell'arresto e della un altro magistrato detenzione. La Corte ha constatato che tali condizioni erano Impossibilità per il giudice di trattare la questione soddisfatte nel caso del ricorrente e ha proseguito relativa alla libertà condizionale nelle prime fasi della detenzione: nessuna violazione considerando se ci fosse la possibilità di libertà condizionale durante il periodo di detenzione del Magee e altri c. Regno Unito - 26289/12, 29062/12 e ricorrente. La Corte ha notato che sebbene i 29891/12 ricorrenti fossero stati condotti due volte davanti al Sentenza 12.5.2015 [Sezione IV] giudice del Tribunale distrettuale durante il fermo di polizia, in nessun momento essi sono stati condotti In fatto – I ricorrenti erano arrestati per il sospettato di fronte a un giudice munito del potere di disporre coinvolgimento nell'omicidio di un ufficiale di la libertà condizionale. La Corte ha rilevato, tuttavia, polizia. Essi erano tradotti, 48 ore dopo, davanti al che i ricorrenti erano stati detenuti per un periodo di giudice del Tribunale distrettuale il quale esaminava tempo relativamente breve (12 giorni), e perciò si la legittimità della loro detenzione e la prorogava di trovavano sempre nelle "prime fasi" della privazione altri 5 giorni (per ulteriori interrogatori e perizie). di libertà personale, quando la loro detenzione poteva Successivamente, la loro custodia cautelare veniva essere giustificata dall'esistenza del legittimo sospetto 8
Corte europea dei diritti dell’uomo/ Nota d’informazione 185 – Maggio 2015 che essi avessero commesso un reato. Nulla nella parrocchia, che sono stati trasferiti alla Chiesa giurisprudenza della Corte sull'articolo 5 § 3 rendeva ortodossa in conformità al decreto n. 177/1948, il necessario durante questa fase l’esame anche della quale prevedeva che se la maggioranza dei seguaci di possibilità di libertà condizionale. una chiesa diventano membri di una differente chiesa, In ogni caso, sono state adottate un certo numero di gli immobili appartenenti alla prima sarebbero stati tutele per proteggere i ricorrenti dalla detenzione trasferiti alla proprietà della seconda. Nel 1967 arbitraria: il giudice poteva estendere la detenzione l'edificio della chiesa ed il sagrato adiacente che solo per un massimo di 7 giorni e la durata appartenevano alla parrocchia ricorrente erano iscritti complessiva non poteva eccedere i 28 giorni; prima al catasto essendo stati trasferiti alla Chiesa ortodossa di concedere l'estensione il giudice doveva accertare romena. che ci fossero fondati motivi per ritenere che fosse Dopo la caduta del regime comunista nel dicembre necessaria un'ulteriore detenzione e che l'indagine 1989, il decreto legislativo n. 358/1948 era abrogato fosse stata condotta in maniera diligente e sollecita; il dal decreto legislativo n. 9/1989. La Chiesa uniate era giudice doveva anche accertare la legittimità ufficialmente riconosciuta nel decreto legislativo n. dell'arresto e valutare la detenzione nel merito; il 126/1990 relativo a talune misure concernenti la primo ricorrente aveva testimoniato sotto Chiesa rumena unita con Roma (Chiesa greco- giuramento durante il primo riesame e durante il cattolica). L'articolo 3 di tale decreto prevedeva che secondo riesame erano state sentite le argomentazioni il regime giuridico delle proprietà che appartenevano di entrambi i ricorrenti; infine, i ricorrenti potevano alle parrocchie uniate dovevano essere determinati da contestare la detenzione prolungata attraverso comitati congiunti composti da entrambi i cleri, controllo giurisdizionale. uniate e ortodosso. Nel raggiungere le loro decisioni, Alla luce di fattori, l'assenza della possibilità di libertà i comitati dovevano prendere in considerazione “la condizionale durante il periodo di privazione della volontà dei seguaci delle comunità in possesso di libertà personale dei ricorrenti non ha dato origine a queste proprietà”. nessuna violazione in relazione all'articolo 5 § 3. L'articolo 3 del decreto legislativo n. 126/1990 è Conclusione: nessuna violazione (all'unanimità). stato integrato dal decreto governativo n. 64/ 2004 del 13 agosto 2004 e dalla legge n. 182/2005. Il decreto, come modificato, precisava che in caso di ARTICOLO 6 disaccordo tra i membri del clero rappresentante le due confessioni nel comitato congiunto, la parte con Articolo 6 § 1 (civile) un interesse che lo autorizza ad avviare un procedimento giudiziario avrebbe potuto farlo Accesso ad un tribunale secondo la legislazione ordinaria. Equo Processo La parrocchia ricorrente veniva legalmente ristabilita Applicazione del criterio "della volontà dei il 12 agosto 1996. I ricorrenti prendevano seguaci delle comunità in possesso delle provvedimenti per avere la restituzione dell'edificio proprietà” per decidere la restituzione di luoghi di della chiesa e del cortile adiacente. Le riunioni del culto alla Chiesa greco-cattolica: nessuna violazione comitato congiunto non riuscivano a risolvere la questione. I ricorrenti, quindi, avviavano Parrocchia greco-cattolica di Lupeni e altri c. Romania - procedimenti giudiziari secondo la legislazione 76943/11 ordinaria, ma senza successo. I tribunali basavano la Sentenza 19.5.2015 [Sezione III] loro decisione sul criterio speciale "della volontà dei In fatto – Nel 1948 i ricorrenti, enti appartenenti alla seguaci delle comunità in possesso di queste proprietà”. Chiesa di rito cattolico orientale (greco-cattolica o uniate), venivano sciolti sulla base del decreto In diritto – Articolo 6 § 1 legislativo n. 358/1948. In virtù del decreto, tutte le (a) Diritto di accesso ad un tribunale – Il caso in esame proprietà appartenenti a quella confessione erano deve essere letto nel particolare contesto della state trasferite allo Stato, eccetto gli immobili della restituzione di luoghi di culto già appartenenti alla 9
Corte europea dei diritti dell’uomo / Nota d’informazione 185 – Maggio 2015 Chiesa greco-cattolica, una confessione che era stata I ricorrenti avevano, quindi, beneficiato di un esame sciolta sotto il regime comunista. La restituzione di dettagliato della loro domanda da un tribunale. Il questi edifici religiosi era un problema relativamente semplice fatto che hanno consideravano ingiusto il esteso e una delicata questione sociale. In precedenza criterio stabilito dalla legge speciale - "la volontà dei la Corte aveva dichiarato che, anche in questo seguaci delle comunità in possesso di queste particolare contesto, una generale esclusione delle proprietà" - non è stato sufficiente a rendere controversie in materia di luoghi di culto dalla inefficace il loro diritto di accesso a un tribunale. giurisdizione di tribunali viola di per sé il diritto di Tenendo conto di tutte le circostanze del caso, i accesso ad un tribunale, tanto più che il sistema per ricorrenti sono stati in grado di esercitare i loro diritti la risoluzione della precedente controversia istituito di accesso a un tribunale. dal decreto legislativo n. 126/ 1990 non era stato Conclusione: nessuna violazione (all'unanimità). sufficientemente regolamentato e il controllo (b) Dedotta violazione del principio della certezza del giurisdizionale delle decisioni da parte del comitato diritto – i ricorrenti avevano presentato una domanda congiunto non era stato adeguato. 1 di reintegrazione dinanzi ai giudici nazionali secondo I ricorrenti del presente caso sono stati in grado di la legislazione ordinaria. Tuttavia, quando la Corte adire il tribunale distrettuale contro la Chiesa d’appello e la Corte di cassazione avevano esaminato ortodossa, che era in possesso del luogo di culto in il caso, avevano invece applicato una legge speciale, questione, mediante un'azione di reintegrazione vale a dire il decreto legislativo n. 126/1990. I secondo l'articolo 3 del decreto legislativo n. ricorrenti hanno sostenuto che l'applicazione del 126/1990 e successive modifiche. Tuttavia, essi criterio disposto dalla legge speciale nel contesto di hanno sostenuto che il criterio previsto dalla legge un’azione diretta alla reintegrazione secondo la speciale, secondo il quale lo status giuridico dei legislazione ordinaria non era stata prevedibile, in tal luoghi religiosi doveva essere determinato tenendo modo costituendo una violazione del principio della conto "della volontà dei seguaci delle comunità in certezza del diritto. possesso di queste proprietà" equivaleva a una Il concetto di legge ordinaria non era stato oggetto di limitazione del loro diritto di accesso a un tribunale interpretazione da parte del decreto sulla base della perché dava la precedenza alla volontà del convenuto quale i ricorrenti si erano rivolti ai tribunali. Inoltre, nel procedimento. il decreto governativo d'urgenza n. 94/2000 del A tal proposito, la Corte ha osservato che i tribunali luglio 2005 sulla restituzione di beni immobili già nazionali non avevano declinato la propria appartenenti a confessioni religiose in Romania era competenza a trattare il caso ma lo avevano stato modificato per specificare che la situazione esaminato nel merito prima di dichiararlo giuridica sarebbe stata disciplinata da una legge manifestamente infondato. Essi avevano applicato il speciale. criterio previsto dalla legge speciale, avendo riguardo Di conseguenza, i tribunali avevano dovuto decidere agli specifici elementi di fatto come al contesto le azioni di reintegrazione senza avere accesso a un storico e sociale e avevano esaminato la situazione nel quadro normativo sufficientemente chiaro e corso del tempo. Le loro sentenze contenevano un prevedibile. Così differenti tribunali nazionali hanno attento ragionamento e gli argomenti di rilevanza dei raggiunto conclusioni giuridiche differenti sulle ricorrenti per la risoluzione delle controversie sono stesse questioni legali sollevate dinanzi ad essi. stati esaminati in modo approfondito. Di La formazione di un consenso giurisprudenziale conseguenza, i tribunali nazionali avevano avuto un nell'applicazione della legge è un processo che può potere giurisdizionale pieno nell’applicare ed richiedere tempo, e i periodi di indirizzi interpretare la legge nazionale, senza essere vincolati giurisprudenziali confliggenti possono pertanto dal rifiuto della Chiesa ortodossa di raggiungere essere tollerati senza compromettere la certezza del precedentemente una risoluzione amichevole. Inoltre, diritto. la portata della loro riesame era stata sufficiente al fine di soddisfare i requisiti dell'articolo 6 § 1. I più alti tribunali nazionali - la Corte di cassazione e 1 Parrocchia greco-cattolica di Sâmbata Bihor c. Romania, 48107/99, 12 gennaio 2010, Nota d'informazione 126. 10
Corte europea dei diritti dell’uomo/ Nota d’informazione 185 – Maggio 2015 la Corte costituzionale - avevano risolto questi rivenuta nell'articolo 3 del contestato decreto conflitti armonizzando il loro approccio sulla legislativo n. 126/1990. questione dell'applicabilità del criterio stabilito dalla Il luogo di culto conteso era in possesso della Chiesa legge speciale, vale al dire sul criterio della volontà dei ortodossa, che era convenuta in giudizio. In generale, seguaci delle comunità in possesso delle proprietà. dove il decreto legislativo in questione fu applicato, i Il fatto che la decisione contestata fosse stata siti religiosi che formavano oggetto di azione di pronunciata prima che venisse raggiunta una reintegrazione erano in possesso di enti appartenenti giurisprudenza consolidata sulla questione, non era alla Chiesa ortodossa, e la Chiesa greco-cattolica era sufficiente di per sé a violare i principi di prevedibilità nella posizione di richiedere la loro restituzione. In e certezza del diritto, visto che il sistema giudiziario tale contesto, stabilendo che lo status giuridico nazionale era stato in grado di risolvere questa dell'immobile in questione doveva essere incertezza con mezzi propri. Inoltre, la soluzione determinato sulla base del criterio "della volontà dei adottata nel caso dei ricorrenti è stata simile alla seguaci delle comunità in possesso di queste proprietà decisione adottata un anno dopo dalla Corte ", l'articolo 3 del decreto legislativo n. 126/1990 costituzionale ed alla pressoché unanime poteva essere considerato come la creazione di una giurisprudenza della Corte di cassazione. posizione privilegiata per la convenuta a danno dei La complessità della questione sollevata nel caso di ricorrenti. La Corte ha già considerato tale specie e l'impatto sociale sono stati i probabili motivi disposizione nell’ambito dell'articolo 6 della per i quali i giudici hanno impiegato diversi anni per Convenzione. Pertanto c'è stata quindi disparità di armonizzare il loro giurisprudenza. Inoltre, il caso di trattamento dei due gruppi - la Chiesa greco-cattolica specie non richiedeva di risolvere interpretazioni e la Chiesa ortodossa - che si trovavano in una divergenti di una particolare previsione di legge ma posizione analoga per quanto riguarda le loro di determinare per mezzo della giurisprudenza il richieste di proprietà del luogo di culto al centro della modo in cui devono essere applicate la legge ordinaria disputa. e le norme della legge speciale. (b) Sull’esistenza di una giustificazione oggettiva e Infine, l'interpretazione della Corte di cassazione del ragionevole – Il Governo ha sostenuto che concetto di "legge ordinaria" e il suo rapporto con la l'intenzione dello Stato era quella di tutelare la libertà norma di diritto speciale applicata a sfavore dei per coloro che erano stati costretti ad abbandonare la ricorrenti non costituisce di per sé una violazione fede greco-cattolica sotto il regime totalitario di dell'articolo 6 della Convenzione. I ricorrenti non esprimere la propria volontà su quale religione potevano lamentare di aver subito un diniego di professare, pur mantenendo la possibilità di utilizzare giustizia, dato che il loro caso era stato esaminato il luogo di culto che avevano costruito. dalla Corte d'appello e dalla Corte di cassazione. Nell’applicare il criterio della "volontà dei seguaci Inoltre, queste corti avevano fornito appropriati delle comunità in possesso di queste proprietà", i motivi di fatto e di diritto per le loro decisioni, e la tribunali rumeni non avevano semplicemente loro valutazione delle circostanze del caso a loro accertato che la convenuta si era rifiutata di restituire rimesso non era stata arbitraria, irragionevole o tale la chiesa in questione, ma avevano bilanciato gli da pregiudicare l'equità del procedimento, ma interessi in gioco. A seguito di un esame approfondito concerneva semplicemente il modo di applicare il delle circostanze di fatto, i tribunali nazionali diritto interno. avevano pronunciato sentenze dettagliate e motivate, Conclusione: nessuna violazione (all'unanimità). e la loro giurisprudenza era stata in linea con quella Articolo 14 in combinato disposto con l'Articolo 6 § della Corte costituzionale. 1: I ricorrenti hanno affermato di essere stati vittime Inoltre, nell'esaminare una eccezione secondo cui il di discriminazione nell'esercizio del loro diritto di criterio in questione fosse incostituzionale, la Corte accesso ad un tribunale. costituzionale aveva esposto le ragioni relative alla (a) Sulla disparità di trattamento basata sulla religione necessità di tutelare la libertà delle confessioni tra persone in situazioni analoghe – Nessuna disparità religiose e degli altri soggetti, mentre contestualizzava di trattamento basata sulla religione può essere tali fattori nel contesto storico del caso. 11
Corte europea dei diritti dell’uomo / Nota d’informazione 185 – Maggio 2015 Infine, gli argomenti dei ricorrenti relativi a una nel procedimento, che nel caso di specie ammontava divergenza nella giurisprudenza concernevano un a EUR 237,00. Il tribunale fissava una nuova udienza aspetto del principio della certezza del diritto ed nel settembre 2008 per confermare l’assegnazione erano già state esaminate ai sensi dell'articolo 6 § 1 della proprietà. Il tribunale distrettuale pubblicava la della Convenzione. Non è stato quindi necessario un sua decisione e postava sulla bacheca del tribunale la ulteriore esame ai sensi dell'articolo 14 della comunicazione dell'udienza. La comunicazione Convenzione, in combinato disposto con l'articolo 6 dell'udienza, con data e luogo, era pubblicata anche § 1. sulla Gazzetta Ufficiale. Nel corso dell'udienza il Di conseguenza, alla luce dello scopo perseguito e tribunale distrettuale confermava la proposta di della sua valida giustificazione, l'adozione del criterio assegnazione del liquidatore. La decisione era postata in esame all’interno del diritto nazionale non è stata sulla bacheca del tribunale il giorno successivo e contraria all'articolo 14 della Convenzione. poteva essere impugnata entro otto giorni. Poiché Conclusione: nessuna violazione (all'unanimità). non era stata presentata alcuna impugnazione contro la decisione, essa era divenuta definitiva e nel La Corte ha altresì dichiarato all'unanimità che vi è novembre 2008 si concludeva la procedura stata una violazione dell'articolo 6 § 1 della fallimentare. Nel dicembre 2008 il ricorrente Convenzione perché il caso dei ricorrenti non era impugnava la decisione di porre fine alla procedura stato esaminato entro un termine ragionevole, e ha fallimentare. Egli sosteneva di non essere stato riconosciuto ai ricorrenti EUR 2.400,00 adeguatamente informato dell'udienza di settembre congiuntamente a titolo di danno non patrimoniale. sull’assegnazione delle proprietà e che gli sarebbe Equo processo dovuto essere assegnato l'intero importo richiesto nella procedura fallimentare. Nel 2009 la sua Mancanza di una corretta notificazione in una impugnazione era respinta così come il suo ricorso procedura fallimentare: violazione costituzionale. In diritto – Articolo 6 § 1: Le norme che prevedono Zavodnik c. Slovenia - 53723/13 la notificazione di citazioni e di decisioni mediante la Sentenza 21.5.2015 [Sezione V] loro pubblicazione sulla bacheca del tribunale e sulla In fatto – Nel 1997 un tribunale del lavoro ordinava Gazzetta Ufficiale hanno lo scopo legittimo di ad una società privata di versare al ricorrente la garantire la celerità e l’efficienza delle procedure retribuzione dovuta ed i relativi benefici (circa EUR fallimentari. L’esonero dall’obbligo di notificazione 8.350,00). Nel 1999 la sentenza diveniva definitiva. in mani proprie è dipesa dal fatto che questo tipo di Nel 2000 erano avviati i procedimenti per bancarotta procedura poteva coinvolgere un gran numero di nei confronti della società. Nel 2005, le domande del creditori e di parti. La notificazione in mani proprie ricorrente erano accolte nella procedura fallimentare. degli atti giudiziari avrebbe potuto infatti causare un Il curatore fallimentare ed il collegio fallimentare aumento sostanziale dei costi della procedura e, assicuravano al ricorrente che l'avrebbero informato inoltre, ostacolare il suo corso in caso di insuccesso dell’evoluzione del caso, in particolare del calendario della notifica stessa. Tuttavia, secondo il diritto delle udienze relative all’assegnazione delle proprietà. interno, l'udienza sulla assegnazione delle proprietà Nel 2008 un complesso alberghiero appartenente alla rappresenta un punto cruciale del procedimento. I società era venduto in un'asta pubblica. I risultati creditori potevano impugnare la proposta del della vendita erano pubblicati online su un portale curatore fallimentare riguardo l’assegnazione delle web per commercialisti, sul sito dell’agenzia di proprietà entro il giorno prima dell’udienza. Tale stampa slovena e su un quotidiano finanziario. A possibilità gli era preclusa in una fase successiva. seguito della vendita, nel giugno 2008 il collegio Sotto questo aspetto, gli otto giorni di tempo fallimentare del tribunale distrettuale approvava un concessi per opporsi alla decisione sulla assegnazione progetto di proposta sulla assegnazione delle erano relativamente pochi. Il ricorrente era stato proprietà della società fallita agli altri 19 rimanenti parte di un procedimento che aveva impiegato più di creditori. Nel progetto era previsto che essi dovessero otto anni per fissare un’udienza sulla distribuzione ricevere ciascuno il 2,85% del credito riconosciuto della massa fallimentare. A quel punto, erano rimasti 12
Corte europea dei diritti dell’uomo/ Nota d’informazione 185 – Maggio 2015 solo 19 creditori i cui nomi sarebbero dovuti essere quindi di rivendicare il diritto di ottenere una considerati dal tribunale. Inoltre, il ricorrente, che percentuale maggiore per le retribuzioni arretrate non era rappresentato da un avvocato, aveva non pagate. dichiarato che il curatore fallimentare si era Conclusione: violazione (all’unanimità). impegnato ad informarlo sui nuovi risvolti del La Corte ha inoltre accertato una violazione procedimento. Tenendo presente il numero dell'articolo 6 § 1 e dell'articolo 13 a causa della piuttosto basso di creditori coinvolti nella procedura, lunghezza del procedimento e inefficacia dei rimedi a la Corte non ha individuato alcun motivo per cui il tale riguardo. ricorrente non avrebbe dovuto fidarsi del curatore. Articolo 41: EUR 12.500,00 a titolo di danno non Infine, sebbene la normativa nazionale non preveda patrimoniale; domanda a titolo di danno di fatto la notifica di citazioni e decisioni giudiziarie patrimoniale respinta. a coloro che sono coinvolti in procedure concorsuali, questa prevede altresì la possibilità di eseguire la notifica dell'udienza sulla distribuzione di proprietà Articolo 6 § 1 (penale) anche tramite mass media. La Corte si rammarica che nel caso di specie il giudice nazionale non sia riuscito Equo processo ad utilizzare quest’ultima opzione. La Corte non ha potuto accogliere l'argomento del Governo secondo Dedotta mancanza di garanzie procedurali il quale il ricorrente sarebbe dovuto venire a adeguate a consentire all'accusato di comprendere conoscenza della vendita del complesso alberghiero le ragioni di un verdetto di colpevolezza della da notizie di stampa online. Non è possibile pensare giuria all’interno di una Corte d'assise: nessuna che i media in questione siano destinati al grande violazione pubblico e non si poteva dare per scontato che questi Lhermitte c. Belgio - 34238/09 avessero raggiunto il ricorrente (cfr. Geffré c. Francia Sentenza 26.5.2015 [Sezione II] (dec.), 51307/99, 23 gennaio, 2003, Nota d’informazione 49), una persona anziana che aveva In fatto – Nel 2008 la ricorrente era condannata per affermato di non essere in grado di usare un l'omicidio premeditato dei suoi cinque figli. Il suo computer o di accedere ad internet. Sarebbe stato processo si svolgeva davanti alla Corte d'assise. Ella irrealistico aspettarsi che il ricorrente consultasse non contestava i fatti ma sosteneva di non essere stata periodicamente la bacheca di un tribunale situato in capace di controllare le proprie azioni. Rispondendo una città diversa dal suo luogo di residenza o che a cinque quesiti sottopostile, la giuria dichiarava la avesse accesso ad ogni numero della Gazzetta ricorrente colpevole, e la Corte d'assise, composta da Ufficiale. In tali circostanze, la Corte non è potuta tre giudici e dalla giuria, confermava il verdetto di giungere alla conclusione che il ricorrente abbia colpevolezza e la condannava all'ergastolo. La Corte avuto un’equa possibilità di venire a conoscenza di cassazione rigettava l'appello della ricorrente. dell'udienza sulla assegnazione delle proprietà né che La ricorrente ha lamentato davanti alla Corte europea la sua incapacità di prendere parte ai lavori fosse che il verdetto della giuria mancava di ragionevolezza. dovuta ad una mancanza di diligenza da parte sua (cfr. Cañete de Goñi c. Spagna, 55782/00, 15 ottobre In diritto – Articolo 6 § 1: dato che la ricorrente non 2002, Nota d’informazione 38). Inoltre, non sarebbe aveva contestato la veridicità dei fatti addebitatigli, la stato sproporzionato esigere da parte dello Stato questione controversa nel processo si era spostata l’adozione di ulteriori misure per garantire che le sulla sua responsabilità penale. Il capo di imputazione parti ancora coinvolte nel procedimento, tra cui la aveva una rilevanza limitata perché intervenuto parte ricorrente, fossero informate dell’udienza sulla precedentemente al dibattimento che costituiva il distribuzione e sulla decisione presa in quella sede. cuore del processo. Per quanto riguarda i fatti indicati Essendo stato privato della possibilità di prendere nel capo d’imputazione e la loro potenziale utilità per parte all'udienza del 10 settembre 2008, al ricorrente la comprensione del verdetto di colpevolezza, la era stato impedito di contestare il piano del curatore Corte non può speculare se essi avessero influenzato fallimentare sulla distribuzione della proprietà e o meno la deliberazione della giuria o la sentenza 13
Corte europea dei diritti dell’uomo / Nota d’informazione 185 – Maggio 2015 emessa in via definitiva dalla Corte d'assise. essere in linea con i motivi alla base del verdetto. Il Per quanto riguarda i cinque quesiti sottoposti alla fatto che la Corte di cassazione aveva successivamente giuria, quattro di essi riguardavano gli omicidi e la spiegato come la sentenza di condanna doveva essere aggravante della premeditazione. L'ultimo quesito interpretata alla luce del verdetto di colpevolezza, non riguardava la responsabilità penale della ricorrente. I può essere criticato. In un sistema in cui certe quesiti in sé stessi non hanno probabilmente decisioni sono impugnabili, è normale che la permesso alla ricorrente di comprendere quali prove decisione del tribunale di grado inferiore sia a suo carico, tra tutto ciò che era stato discusso interpretata secondo il significato attribuitole, se durante il processo, erano infine state prese in appropriata, da parte del giudice di grado superiore. considerazione nella conclusione della giuria secondo Inoltre, in particolare per quanto riguarda la cui lei era responsabile penalmente delle sue azioni. determinazione della pena, la sentenza della Corte Ciononostante, era necessario considerare il d'assise era stata debitamente motivata e non procedimento nel suo complesso, compresa le sembrava arbitraria. Di conseguenza, la ricorrente successive decisioni giudiziarie che hanno chiarito i aveva goduto di garanzie sufficienti che permettono motivi di verdetto di colpevolezza della giuria. In tal di farle capire le decisioni per quanto riguarda la sua senso la Corte d’assise, composta da tre giudici di colpevolezza e la sua condanna. professione e dalla giuria, aveva stabilito nella sua Conclusione: nessuna violazione (quattro voti contro sentenza di condanna che "fragilità mentale, stato tre). depressivo e personalità" della ricorrente invocate (Si veda anche Taxquet c. Belgio[GC], 926/05, 16 dalla difesa non potevano giustificare gli atti novembre 2010, Nota d’informazione 135; e Legillon commessi e neanche costituire attenuanti. La Corte c. Francia (53406/10) e Agnelet c. Francia di cassazione, per quanto la riguardava, aveva (61198/08) 10 gennaio 2013, Nota d’informazione espressamente indicato le ragioni per cui la Corte 159) d'assise aveva ritenuto che la ricorrente non fosse stata incapace di controllare le proprie azioni nel momento del delitto. Una lettura combinata della ARTICOLO 8 sentenza della Corte d'assise e della Corte di cassazione avrebbe permesso alla ricorrente di Rispetto della vita privata comprendere le ragioni per le quali la giuria aveva Obblighi positivi rigettato gli argomenti difensivi, basati sulla dedotta Omessa protezione dell'integrità personale della mancanza di responsabilità al momento degli denunciante nel procedimento penale per abusi omicidi, ed aveva invece ritenuto che lei avesse avuto sessuali: violazione la capacità di controllare le proprie azioni. La giuria da sola ha deciso che la ricorrente fosse Y. c. Slovenia - 41107/10 responsabile delle proprie azioni, sebbene la Sentenza 28.5.2015 [Sezione V] motivazione di tale verdetto è stata poi spiegata dalla Corte d'assise, composta dai giurati e da tre giudici, In fatto – Nel 2001, all'età di 14 anni, la ricorrente ed anche precisata dalla Corte di cassazione. I giudici era vittima, secondo le sue allegazioni, di ripetute della Corte d'assise hanno così contribuito alla molestie sessuali da parte di un amico di famiglia, X. redazione di una motivazione che parzialmente A seguito di una denuncia penale da parte della riguardava una delibera in cui non erano stati presenti. madre, nel 2003 venivano avviate delle indagini e nel Comunque la motivazione fornita non è per ciò 2007 era promosso un processo penale a carico del invalida, rimanendo compatibile col diritto di un suo presunto aggressore. Nel 2009, dopo aver tenuto equo processo. Poiché i giudici si erano uniti ai complessivamente 12 udienze, i giudici interni giurati nel deliberare sulla sentenza e la conseguente assolvevano X da tutte le accuse sulla base del fatto motivazione, essi hanno potuto apprendere che alcune dichiarazioni della ricorrente riguardanti direttamente dai giurati i motivi per cui avevano le condizioni fisiche dell'imputato erano state trovato la ricorrente colpevole, e insieme devono aver confutate da uno specialista, rendendo così concordato i motivi che, naturalmente, dovevano impossibile, a detta dei giudici nazionali, dimostrare 14
Corte europea dei diritti dell’uomo/ Nota d’informazione 185 – Maggio 2015 la sua colpevolezza oltre ogni ragionevole dubbio. apparente ragione per i lunghi intervalli di tempo che L'appello del procuratore di Stato contro quella intercorrevano tra le udienze. Inoltre, durante due di sentenza veniva respinto nel 2010, così come l’istanza queste udienze, X ha personalmente controesaminato nell’interesse della legalità della ricorrente al la ricorrente, contestando in maniera continua la procuratore presso la Corte suprema pochi mesi dopo. veridicità delle sue affermazioni e ponendole In diritto – Articolo 8: La Corte è tenuta ad esaminare domande di natura personale. Secondo il parere della se lo Stato convenuto abbia tutelato sufficientemente Corte, quelle domande erano mirate a minare la il diritto della ricorrente al rispetto della sua vita credibilità della ricorrente, nonché a screditarne la privata, e soprattutto della sua integrità personale, in figura. Tuttavia, nonostante il dovere delle autorità riferimento al modo in cui era stata interrogata nel giudiziarie di sorvegliare la forma e il contenuto delle corso del procedimento penale a carico del suo domande e dei commenti di X e, se necessario, di presunto aggressore sessuale. A tal fine, era necessario intervenire, l'intervento del giudice con funzione di trovare un giusto equilibrio tra i suoi diritti in quanto presidente era stato insufficiente a mitigare quella che vittima chiamata a testimoniare nei procedimenti era chiaramente stata un'esperienza dolorosa per la penali, protetti dall'articolo 8, e quelli della difesa, ricorrente. vale a dire il diritto dell'imputato a citare e Per quanto riguarda l'affermazione della ricorrente controesaminare i testimoni di cui all'articolo 6 § 3 secondo cui l'avvocato di X sarebbe dovuto essere (d). A differenza di altri casi simili precedentemente escluso dal procedimento dal momento che era stato esaminati dalla Corte, che erano stati tutti presentati da lei consultato poco dopo che i fatti avevano avuto dagli imputati, nel caso di specie, la Corte ha dovuto luogo, la Corte ha accertato che la legge nazionale considerare la questione dal punto di vista della vigente, o il modo in cui essa è stata applicata nel caso presunta vittima. di specie, non ha tenuto sufficientemente conto dei Nel caso in esame, al fine di garantire un giusto suoi interessi. Questo perché l'effetto psicologico processo era necessario che ad X fosse concessa negativo di essere controesaminata dal legale di X l'opportunità di controinterrogare la ricorrente, tanto aveva ampiamente superato l'apprensione che la più che la testimonianza di quest'ultima, durante il ricorrente avrebbe vissuto se fosse stata interrogata da processo, ha fornito l'unica prova diretta del caso e un altro avvocato. Inoltre, qualsiasi informazione che che le altre prove acquisite erano state giudicate egli avesse ricevuto da lei in qualità di avvocato contraddittorie. sarebbe dovuta essere trattata in modo confidenziale Tuttavia, dato che i procedimenti penali in materia di e non sarebbe dovuta essere utilizzata a beneficio di reati sessuali costituiscono per le vittime una persona con interessi contrapposti nello stesso un'esperienza molto spiacevole e prolungata, e che un contenzioso. confronto diretto tra le persone accusate di abusi La Corte ha anche rilevato l'inadeguatezza dei quesiti sessuali e le loro presunte vittime comporta, per posti alla ricorrente da parte del ginecologo nominato queste ultime, il rischio di ulteriori traumi, il dal tribunale per stabilire se avesse avuto rapporti controesame personale da parte della difesa doveva sessuali al momento dei fatti. A tale riguardo, le essere oggetto di valutazione più attenta da parte dei autorità erano tenute a garantire che tutti i giudici interni. Senza dubbio, diversi strumenti partecipanti al procedimento chiamati ad assisterli internazionali, tra cui il diritto dell'Unione europea, nelle indagini o nel processo decisionale trattassero le affermano che determinati diritti debbano essere vittime e gli altri testimoni con dignità e non concessi, inter alia, alle vittime di abusi sessuali, tra causassero loro disagi inutili. Tuttavia, il ginecologo cui il dovere dello Stato di proteggerli dal pericolo di nominato non solo mancava di una formazione intimidazioni e di una vittimizzazione ripetuta adeguata per condurre colloqui con vittime di abusi quando prestano testimonianza degli abusi. sessuali, ma aveva anche rivolto ad essa domande A questo proposito, la Corte ha constatato che accusatorie e osservazioni che eccedevano l'ambito l'esame della ricorrente si era prolungato per più di del suo incarico e delle sue competenze mediche. Di quattro udienze tenutesi nell'arco di sette mesi, un conseguenza, la ricorrente era stata messa sulla lasso di tempo la cui lunghezza per sé suscita difensiva aggravando inutilmente lo stress dovuto al preoccupazioni, specialmente per la mancanza di una procedimento penale. 15
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