Neve e Valanghe Scotti Riccardo Servizio Glaciologico Lombardo Università degli Studi di Milano-Bicocca

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Neve e Valanghe Scotti Riccardo Servizio Glaciologico Lombardo Università degli Studi di Milano-Bicocca
Neve e Valanghe
Scotti Riccardo
Servizio Glaciologico Lombardo
Università degli Studi di Milano-Bicocca

                                           Foto D. Grossi 2009
Neve e Valanghe Scotti Riccardo Servizio Glaciologico Lombardo Università degli Studi di Milano-Bicocca
Formazione della neve in cielo
1) Si parte da un nucleo di congelamento (particelle di polvere)
2) Goccioline d’acqua che entrano in contatto con il nucleo di
congelamento formano il germe di ghiaccio (esagonale)
3) Il germe
di ghiaccio
cresce
formando
diversi tipi di
cristallo di
neve
Neve e Valanghe Scotti Riccardo Servizio Glaciologico Lombardo Università degli Studi di Milano-Bicocca
Le precipitazioni nevose danno origine al
              manto nevoso
che risulta essere formato da diversi strati
    di neve depositata di volta in volta

      Ghiacciaio di
      Campo Nord
     (maggio 2004)
Neve e Valanghe Scotti Riccardo Servizio Glaciologico Lombardo Università degli Studi di Milano-Bicocca
Ogni strato è formato da cristalli di neve con
  caratteristiche diverse che sono però in
            continua evoluzione

       Metamorfismo
            la neve si trasforma
Neve e Valanghe Scotti Riccardo Servizio Glaciologico Lombardo Università degli Studi di Milano-Bicocca
Uno dei tanti fattori che trasformano
 la neve è la temperatura dell’aria
Neve e Valanghe Scotti Riccardo Servizio Glaciologico Lombardo Università degli Studi di Milano-Bicocca
Metamorfismo
              la neve si trasforma

distruttivo costruttivo
                                Gradiente
                                - sicurezza
Isotermia      Fusione          SEMPRE
+ sicurezza    + al mattino
               - sicurezza al
               pomeriggio
Neve e Valanghe Scotti Riccardo Servizio Glaciologico Lombardo Università degli Studi di Milano-Bicocca
Metamorfismo
              la neve si trasforma

distruttivo costruttivo
                                Gradiente
                                - sicurezza
Isotermia      Fusione          SEMPRE
+ sicurezza    + al mattino
               - sicurezza al
               pomeriggio
Neve e Valanghe Scotti Riccardo Servizio Glaciologico Lombardo Università degli Studi di Milano-Bicocca
Effetti del metamorfismo da
         isotermia (la neve si assesta)
•   Generale arrotondamento dei cristalli originari
• Perdita della loro consistenza feltrosa
• Rafforzamento dello scheletro di ghiaccio
  (dovuto al collegamento tra i grani)
• Aumento della densità e delle resistenze interne
Neve e Valanghe Scotti Riccardo Servizio Glaciologico Lombardo Università degli Studi di Milano-Bicocca
Effetti del metamorfismo
da fusione/rigelo (situazione primaverile)
• Produzione di acqua allo stato liquido nel manto
• Lubrificazione delle superfici di contatto tra i vari strati
• Formazione di grani grossi arrotondati
• Aumento della densità
• Generale diminuzione delle resistenze (durante il giorno)
• Aumento temporaneo delle resistenze (durante la notte)
Neve e Valanghe Scotti Riccardo Servizio Glaciologico Lombardo Università degli Studi di Milano-Bicocca
GRADIENTE                         T superficie – T base
la neve si trasforma                 Spessore neve

                       Spessore
                         neve
0 – (-10)
GRADIENTE      20
                      = 0,5 °C/cm

ALTO
0 – (-10)
GRADIENTE      200
                      = 0,05 °C/cm

BASSO
Effetti del metamorfismo da Gradiente
• Formazione di “cristalli a calice” (brina di profondità)
• Diminuzione delle resistenze interne
• Diminuzione della densità
   Questo processo riveste una
  estrema importanza in quanto
       la maggior parte dei
     distacchi provocati di
    valanghe si verificano per
    rotture avvenute in strati
     deboli di brina di fondo.
VALANGHE…

Il distacco delle valanghe può essere di 2 tipi:
1. distacco da un singolo punto           Valanghe di neve senza coesione
2. distacco da un’area estesa             Valanghe di neve con coesione (a lastroni)
3 condizioni per l’innesco di una valanga a lastroni

1. Inclinazione
   sufficiente (>25°
Le valanghe

Spontanee       Provocate
Vento in quota!! Sposta la neve creando accumuli instabili
          sui pendii e aumentandone la coesione
Monte Pedena – Valle del Bitto di Albaredo

                           Foto Mame Bonacina
                                27.01.2007
Accumuli sottovento

21 febbraio 2010
Accumuli sottovento
Val d’Agnel

  18 febbraio 2012
Accumuli sottovento
Val d’Agnel

  18 febbraio 2012
Accumuli sottovento
Val d’Agnel – Piz Campagnun

  18 febbraio 2012
Accumuli sottovento
Val d’Agnel – Piz Campagnun

  18 febbraio 2012
Accumuli sottovento
Val d’Agnel – Piz Campagnun

  18 febbraio 2012
ATTENZIONE a:
    1) Nevicata di almeno 20cm con o seguita da
                    forte vento
        in quota (situazione molto frequente)

2) Nevicata di almeno 20-30 cm in seguito ad un lungo
          periodo di tempo freddo e asciutto
                brina di fondo
Piz Uter– Engadina

Foto F. Rota Nodari
     4.2.2006
Piz Uter– Engadina

Foto F. Rota Nodari
     4.2.2006
ATTENZIONE a:
3) Improvviso innalzamento del limite
           delle nevicate
Alpe Olano – Valle del Bitto di Gerola

13 gennaio 2008
Alpe Olano – Valle del Bitto di Gerola
                                Valle del Latte (M.Nembra)
 13 gennaio 2008

23 gennaio 2010
Canargo – Val Lesina

14 dicembre 2008 (foto Puntel)
ATTENZIONE a:
      4) Forti nevicate in
            brevi periodi
       (accumuli di neve fresca
            consistenti)
Cima della Rosetta
9 febbraio 2009 foto D. Grossi
130 cm di neve fresca
Cima della Rosetta
9 febbraio 2009 foto D. Grossi
130 cm di neve fresca
Photo :Gianvi Galtarossa,Janvier   2007.della
                                Cima            Rosetta
"There was a super warm period with
   9 febbraio 2009 foto D. Grossi
 rain up to 2000 meters. after a huge
   130 ofcm
snowfall       di neve
            around         fresca
                   one meter   but with
     strong wind from north. Mix
everything and the result is in the pic"
Cima della Rosetta
27 dicembre 2013
Pescegallo pianone

9 febbraio 2009 foto D. Grossi
  130 cm di neve fresca
Pescegallo pianone

9 febbraio 2009 foto D. Grossi
  130 cm di neve fresca
9 febbraio 2009 foto D. Grossi
  130 cm di neve fresca
Pescegallo Scala

9 febbraio 2009 foto D. Grossi
  130 cm di neve fresca
ATTENZIONE a:
1) Nevicata di almeno 20cm con o seguita da forte vento in quota
                  (situazione molto frequente)

  2) Nevicata di almeno 20 cm in seguito ad un lungo periodo di
            tempo freddo e asciutto (brina di fondo)

      3) Improvviso innalzamento del limite delle nevicate

                4) Forti nevicate in brevi periodi
              (accumuli di neve fresca consistenti)

 5) Ondate      di calore indebolimento dei legami sui
                         versanti sud
Monte Guglielmo Gen 2009,
       foto Cinanni
Valanghe di fondo su ghiacciaio (foto M. Leoni, giugno 2008)
DEBOLE                    FORTE
   sovraccarico              sovraccarico

Sovraccarico prodotto   Sovraccarico prodotto
    da 1 sciatore           da 3 sciatori
Il Blocco di slittamento
Club Alpino Italiano        Scuola di Alpinismo
Sezione di Brescia     “Adamello – T.Corbellini”
buone sciate
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